Re: Sala Musica
Inviato: 02/02/2014, 16:46
[21 Aprile 2107 - Lunedì pomeriggio - Ore 14:30]
La Tassorosso era di nuovo lì, in Sala Musica, con uno spartito in mano e una chitarra elettrica (la propria) appoggiata accanto allo sgabello. Sembrava che Cappie fosse destinata a passare tutti i santi giorni in quella stanza, a provare e riprovare le canzoni date da Robyn. In realtà, il Vocal Coach aveva assegnato solo un compito alla giovane strega, che fra l'altro era riuscita a portare a termine proprio qualche giorno prima e con suo enorme successo. Il motivo per cui la O'Neill si trovava là dentro, era perchè la studentessa aveva deciso di aiutare un'amica in difficoltà nell'esecuzione del suo brano e anche per migliorare se stessa con lo strumento che sognava di suonare da sempre. La chitarra elettrica che aveva comprato dallo Sheliak&Vega era stata utilizzata pochissime volte dalla tassetta, che non aveva ancora la dimestichezza necessaria con le tecniche da utilizzare con quello strumento; tuttavia, la canzone di Ariel poteva essere un buon pretesto per imparare e un motivo in più per spronare la ragazza a raggiungere i propri obiettivi.
Nuovamente da sola quindi, Cappie appoggiò lo spartito sul leggio di fronte a sè, imbracciando la chitarra prima di colpire il foglio con la propria bacchetta e far uscire la melodia che avrebbe suonato. Aveva bisogno di una base per regolarsi su quanto e dove sbagliava, per questo preferì ascoltare per intero la canzone, cercando intanto di mimare le note sulle corde, senza però suonare nulla. La Sala Musica per sua fortuna era insonorizzata, in maniera che le prove non disturbassero nessuno all'esterno di quella stanza.
Uno...due...tre...
La canzone ripartì e con essa, la giovane O'Neill si decise finalmente a fare le proprie prove, cercando di seguire il ritmo della melodia e di non sbagliare neanche una nota [d20:10 + Talento(A):14= 24]. Era riuscita a suonarla tutta fino alla fine, ma non come avrebbe voluto: il tapping non le era affatto riuscito, in vari punti andava troppo lenta, perdendo il ritmo della canzone e andando fuori tempo; aveva impresso talmente tanta forza nel suonare che le dita già le dolevano nei punti dove le corde avevano premuto di più. Decisamente, quella prima prova non era andata proprio bene, ma la Tassorosso non si lasciò intimidire: stava imparando ad amare la musica, ad amare suonarla, cantarla, interpretarla, perchè tutto ciò la faceva sentire bene e appagata. Le occupava la mente, l'aiutava a sfogarsi e, chissà, magari un giorno sarebbe anche riuscita a trasmettere qualcosa di tutto suo alle persone che le erano vicino, a far capire loro, tramite la magia delle note, ciò che Cappie provava e sentiva dentro di sè.
Non era comunque quello il momento giusto per pensare a certe cose: fissandosi un attimo le dita per essere sicura che non vi fosse nulla di più che un arrossamento, la ragazza si rimise seduta composta, chitarra elettrica in posizione e spartito nuovamente attivato magicamente. Diavolo quanto pesava quello strumento! Cappie faceva fatica a sostenerlo, non avendo mai sviluppato chissà quanto i muscoli delle braccia, ma nonostante il lieve indolenzimento la Tassorosso provò comunque a portare a termine quel secondo tentativo, che tuttavia finì in un mezzo disastro [d20:8 + Talento(A):14= 22]: non era riuscita neanche a termine la canzone che le sue dita avevano iniziato a farle malissimo, tanto da non riuscire a tenere bene le note. Aveva rinunciato fin da subito al tapping e saltato molte parti, che le erano sembrate troppo difficili da affrontare. Il risultato? Una porcheria immane, tanto che se l'avesse sentita Typhon probabilmente le avrebbe strappato lo strumento dalle mani, etichettandola come indegna di un simile privilegio. O, probabilmente, era la mente della Tassorosso che iniziava a farla sentire in quel modo. Cappie tuttavia non era tipa da arrendersi alle prime difficoltà: se era riuscita nell'intento di suonare e cantare insieme, poteva riuscira a suonare una stramaledetta canzone con la chitarra elettrica. Rimpiangendo quindi di non avere del pus di Bubotubero per poter calmare il dolore alle mani, la O'Neill riprovò una terza volta, questa volta senza musica di sottofondo per evitare di distrarsi.
Inutile dire che anche quel tentativo andò male [d20:2 + Talento(A):14= 16].
Merda!
L'esclamazione le uscì fuori spontanea, quando Cappie si rese conto di aver macchiato la propria chitarra di sangue; sangue che era fuoriuscito dalle ferite che la tassetta si era provocata muovendo con troppa decisione i polpastrelli sulle corde. La ragazza rimpianse di avere delle mani tanto piccole e delicate al punto da ferirsi ogni qual volta le usava per suonare, ma in quel momento non poteva farci niente. Posando il proprio strumento accanto allo sgabello, la studentessa si diresse verso il bagno privato interno alla Sala Musica, facendo scorrere un getto di acqua fredda sulle proprie mani. Doveva trovare il modo di proseguire negli allenamenti, anche perchè non poteva presentarsi di fronte ad Ariel senza prima essere riuscita almeno a padroneggiare la base musicale. Avrebbe solo rischiato di rallentare la sua amica Grifondoro e di certo la tassetta non voleva essere un peso nè per lei nè per nessun altro. Mormorando quindi un Ferula che la aiutò a fasciare le ferite sulle dita, Cappie si rimise al lavoro, ostinata nel provare e riprovare fino a quando non ci fosse riuscita.
Non devo mollare!
Si ripeteva mentalmente come un mantra, un mantra che tuttavia funzionava parecchio male: la giovane O'Neill si cimentò nel suo quarto tentativo, che diciamocelo non fu poi tanto migliore rispetto al precedente [d20:3 + Talento(A):14= 17]. Nonostante la buona volontà e l'incantesimo di guarigione, Cappie provava ancora un dolore tale da non riuscire a muovere le dita come avrebbe voluto; se prima le corde venivano premute con intensa energia, ora invece la tassetta ne metteva talmente poca che esse semplicemente le sfuggivano! E il pensiero che non sarebbe riuscita a portare a termine ciò che si ripromessa non fece altro che acuire il senso di frustrazione della ragazza.
L'ostinazione della Tassorosso sarebbe riuscita a farle superare quell'ostacolo mentale che lei si era autoimposta? Probabilmente si, dal momento che Cappie, oltre qualsiasi previsione, decise di ricominciare tutto quanto da capo, piano e con calma, provando e riprovando fino a quando non fosse riuscita almeno ad acquisire i passaggi di base. Il dolore alle dita era qualcosa che avrebbe risolto in seguito, magari andando in Infermeria o direttamente alle Serre a chiedere un palliativo. Ma, fino a quando non fosse arrivato il momento di andare via dalla stanza a causa delle lezioni, la giovane strega ripromise a sè stessa che avrebbe continuato a provare e riprovare, ostinata e testarda nel proseguire verso i propri obiettivi.
[Fine - Autoconclusiva]