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Messaggioda Sandyon » 26/01/2014, 22:02

Forse apprezzano il mio vestito colorato.

Adesso che mi ci fai pensare, non c'è quel volatile che ti sta sempre intorno alle Serre.
Come mai non l'hai voluto portare con te?


Ehm... Sandy!

... Mh?
Dimmi.


C'è qualcosa di strano nella tua amica!

Parla chiaro, non ho tempo.

Sembra facile!
... Allora, parlando in termini veloci e pratici... Percepisco del Mana in lei!


...
Che cosa di preciso?


Terra e Vento... Molto forti... Non so Sandy, non capisco, ma non mi sbaglio, sono sicuro!

Ne parleremo dopo, per il momento limitati a studiarla e capire meglio in che modo il Mana la pervade.

Agli ordini boss!

Possibile che Lindë gli stesse mantenendo un segreto di quelle dimensioni dopo tutte le confessioni avvenute nei mesi passati?
Era assurdo, impossibile che possedesse del Mana, il Mana apparteneva secondo la leggenda ad una sola ed unica stirpe di persone incredibili e ipotizzante anche mai esistite davvero sulla faccia del Mondo Magico: I Druidi.
La Terra, il Vento, elementi naturali vorticanti nel suo animo e scorrenti nelle vene... Impossibile che fosse vero, impossibile che fosse reale.
Sandyon tentò nel modo migliore, grazie alle sue arti come ex Mercenario, di dissimulare quella consapevolezza attuale, mantenendo una apparente calma e autocontrollo tali da trarre in inganno la maggior parte delle persone, per quanto individui come Asher o la stessa Lindë non fossero sicuramente i primi sprovveduti in circolazione.

(Talento Arte 26 + d20 18 = 44)

Più che altro, il vero problema a proposito della finzione dell'uomo stava nel bracciale che possedeva la Sempreverde, il quale di improvviso iniziò a lampeggiare in maniera intermittente simile ad una sorta di battito cardiaco. La cosa assurda però, per la donna, era che al seguito non vi fu alcun lampeggiamento fisso, ergo qualcuno aveva capito qualcosa senza che nessun altro membro dei Terran avesse parlato o tradito la Gilda: un caso non solo rarissimo ma anche molto complesso da concepire per una Capo Terran ancora rodata da poco e non espertissima in queste faccende.
L'evento però più sconcertante poi, fu che il nome apparso sulla grande pietra del bracciale invisibile della professoressa fu il proprio, dunque o Sandyon o il MediMago possedevano delle informazioni molto concrete che potessero aiutarli a capire il segreto dell'erbologa, già, ma chi dei due?
Nel frattempo però, proseguivano le idee su come sviluppare le ricerche a proposito della cura per la malattia del Vastnor, idee già inquadrate, precise, elencate da due persone molto inserite nell'ambito di ricerca e laboratorio, quindi le più affidabili che Sandyon conoscesse e delle quali si fidasse, anche se ancora un po' sconcertato dalla verità espressa dal piccolo amico Mog.

Avremo bisogno di fare degli esami approfonditi, innanzitutto: non solo i classici esami del sangue, serviranno anche gli esami delle urine, una biopsia del midollo osseo, un elettroencefalogramma, una risonanza magnetica ed un'angiografica.
In ultimo suggerirei anche una TAM per avere anche un'idea ben chiara per ciò che riguarda il cervello.


Monique me la pagherà cara...

Dovremo prestare molta attenzione all’ipotalamo e fare anche un’analisi comparativa con le vecchie analisi per vedere se il cambio di ambiente lavorativo e le nuove interazioni sociali hanno avuto una qualche influenza positiva sulla sua condizione. La maggior parte delle analisi possiamo svolgerle in una clinica babbana per non suscitare sgradite attenzioni mentre per la TAM potrei requisire un laboratorio del San Mungo per un paio d’ore a meno che voi non abbiate un qualche ospedale magico discreto e totalmente sicuro nella manica…

Ed anche mia figlia...

Una volta che avrò tutti i risultati, potrò procedere con la preparazione di un decotto base, dal quale potremo partire per la creazione di un antidoto magico che ci dia ciò che vogliamo.
In Erbologia esistono molte piante che vengono utilizzate per "riportare la felicità": iperico, eleuterococco, ginseng, rodiola, agnocasto, biancospino, tiglio, melissa, passiflora ed escolzia sono solo alcune delle erbe che ho intenzione di utilizzare, combinandole con altri ingredienti naturali per raggiungere un decotto nuovo, e potenzialmente in grado di aiutare Sandyon se il problema non fosse di tipo... magico.
Una volta creato, avremo bisogno di ingredienti non trovabili in natura, come piante o fiori: dovremo rifarci a quelli usati nelle Pozioni o nei composti alchemici, campi che non mi competono e per i quali avrò bisogno di lei...
Posso già supporne alcuni, come squama di sirena o sangue di unicorno, ma è chiaro che solo con tutte le informazioni in mano potremo essere più precisi.


Mio fratello poi... Lo gonfio.

Esistono molte pozioni in grado di agire sugli stati emotivi delle persone, di indurre uno stato di euforia o di depressione e che quindi agiscono principalmente sulla sfera emotiva del cervello umano.
Possiamo pensare di “prendere in prestito” da queste alcuni degli ingredienti base per vedere se possono dimostrarsi utili in qualche modo…
… Così come un composto alchemico creato per contrastare e controllare i Dissenatori classici… Abbiamo qualche remora a farci aiutare dalle Arti Oscure?


Aaaahhh... Che mi tocca fare.

Non ho molti problemi in merito.
Ma d'altronde, non sono certo io quello che dovrà accettare una simile ipotesi...


Aveva colto subito l'occhiata di Asher e compreso all'istante che nel caso di una scelta un po' più oscura sarebbe entrato in gioco anche il supporto del compagno del Mercenario che aveva iniziato sua figlia Aryanne alla carriera della vita.
Demetri poteva non essere stimato da Sandyon, criticato molto spesso e si, ammettiamolo, anche preso parecchio in giro, ma ciò non significava che Vastnor non riconoscesse le sue doti come pozionista, alchimista ed erbologo in generale.
La sua esperienza valeva il lavoro di molti altri più giovani messi insieme e non c'era dubbio sul fatto che una sua collaborazione avrebbe contribuito ad una più semplice e sicura riuscita dell'operazione di ripristino dell'anima al professore di Difesa.
Ad ogni modo non c'era solo da capire se lo "zietto" di Tyslion Asveras avesse ceduto o meno, quanto all'idea e alla considerazione della Vilvarin sull'intera faccenda e sulla possibilità di sfruttare metodi non convenzionali o legali.
Comunque, non appena anche quel punto fu archiviato, era arrivato decisamente il momento di salutarsi e rinviare la successiva riunione all'inizio effettivo delle analisi e dei lavori di sperimentazione.

Ditemi soltanto a chi devo rivolgermi per primo.
Non dico che c'è fretta ma secondo il fascicolo in possesso del mio fraterno amico, la malattia col passare del tempo diventa sempre più forte e radicata ed ho già perso molti anni a causa delle mia stupida paura di non essere più lo stesso...


A quel punto, dato che erano rimasti soltanto loro due da sentire, solo loro due ai quali chiedere la stessa identica cosa già chiesta alle altre persone, Sandyon lanciò uno sguardo ad entrambi, prendendo un lungo respiro, prima di farsi forza e parlare chiaramente con tono serio, basso, roco e deciso, seppur in mezzo ad esso si potesse ascoltare una lieve nota di insicurezza e timore.

Anche secondo voi... Non cambierò?
Migliorerò soltanto e non perderò nulla?
Vi prego, siate sinceri.
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Messaggioda Lindë » 26/01/2014, 22:49

Adesso che mi ci fai pensare, non c'è quel volatile che ti sta sempre intorno alle Serre.
Come mai non l'hai voluto portare con te?


L'ho lasciato di guardia alle Serre, anche se non era molto felice di lasciarmi andare da sola...
D'altronde ho ritenuto fosse meglio che rimanesse a casa, forse così farà amicizia col mio Apprendista.


Già, lo chiamava ancora così Typhon.
Tuttavia non lo era più.
O meglio, non come prima.
Era diventato un Erbologo, ormai, seppur lavorasse ancora quasi sempre con lei.
D'altronde aveva sempre così tanto lavoro, Lindë, che non le dispiaceva delegare qualcosa al ragazzo.
Così gli permetteva di guadagnare, oltre che di farsi le ossa.
Ed era anche un Terran, ma questo certamente non poteva dirlo loro.
Eppure, sembrava che qualcuno avesse capito qualcosa.
Se Asher o Sandyon, inizialmente non seppe dirlo.
E tuttavia, il suo bracciale, quello invisibile ai due uomini, prese a lampeggiare.
Un lampeggiamento che si poteva ricondurre al battito cardiaco.
Quello che segnalava come qualcuno della Gilda avesse fatto intendere qualcosa a chi non ne faceva parte.
Attese che comparisse il nome della persona.
Quando lesse il suo, corrugò appena la fronte in un segno d'iniziale sconcerto.
Si riprese velocemente, posando lo sguardo sul Medimago prima e su Vastnor poi.
Si fissò sul secondo per un istante di più, prima di tornare alla granita.
Il suo istinto [Intuito (Sesto Senso) 40 + 7/d20 = 47] le diceva che era lui ad aver capito qualcosa.
Ma come?
S'impose la calma, richiamando a sé la fermezza della Terra.
Avrebbe pensato al problema in un secondo momento.
Se Sandyon le avesse fatto domande, ad esempio.
Avrebbe anche potuto dirglielo, nel caso, era nelle sue facoltà.
Al momento, però, non ci voleva pensare.
C'era qualcos'altro su cui doveva focalizzare la sua attenzione.
Lui.
La sua malattia.
E la possibile soluzione.

Dovremo prestare molta attenzione all’ipotalamo e fare anche un’analisi comparativa con le vecchie analisi per vedere se il cambio di ambiente lavorativo e le nuove interazioni sociali hanno avuto una qualche influenza positiva sulla sua condizione. La maggior parte delle analisi possiamo svolgerle in una clinica babbana per non suscitare sgradite attenzioni mentre per la TAM potrei requisire un laboratorio del San Mungo per un paio d’ore a meno che voi non abbiate un qualche ospedale magico discreto e totalmente sicuro nella manica…

Se requisire parte del San Mungo è possibile, credo sia l'opzione migliore.
D'altronde è anche quella più veloce, e noi vogliamo i risultati il prima possibile, no?


Domandò Lindë, verso Asher.
Concordava con la sua linea d'azione.
Una clinica babbana per gli esami di routine.
La privacy del San Mungo per quelli più particolari.
D'altronde, prima avevano i risultati, prima si poteva procedere.
Dalla sua parte, lei avrebbe preparato un decotto naturale: sapeva quali piante usare, sapeva come agire.
Per il resto, però, aveva bisogno della consulenza del Medimago.

Esistono molte pozioni in grado di agire sugli stati emotivi delle persone, di indurre uno stato di euforia o di depressione e che quindi agiscono principalmente sulla sfera emotiva del cervello umano.
Possiamo pensare di “prendere in prestito” da queste alcuni degli ingredienti base per vedere se possono dimostrarsi utili in qualche modo…


Annuì, pensierosa.
La sua mente stava già lavorando febbrilmente.
Cercava di elencare tutte le possibili varianti.
I margini di errore.
Le stime ipotetiche di quell'esperimento senza precedenti.

… Così come un composto alchemico creato per contrastare e controllare i Dissenatori classici… Abbiamo qualche remora a farci aiutare dalle Arti Oscure?

Non ho molti problemi in merito.
Ma d'altronde, non sono certo io quello che dovrà accettare una simile ipotesi...


Non posso dire di esserne entusiasta, ma se possono esserci utili... non scartiamo l'ipotesi.

Il suo ragionamento in fondo, era semplice.
I Dissennatori erano creature oscure.
A che pro, dunque, usare un'arte magica da cui provenivano?
Ma non era un'esperta nel campo, e preferiva affidarsi a chi ne sapeva più di lei.
Asher, ad esempio.
Si fidava abbastanza della sua professionalità da pensare che sapeva cosa stesse facendo.

Ditemi soltanto a chi devo rivolgermi per primo.
Non dico che c'è fretta ma secondo il fascicolo in possesso del mio fraterno amico, la malattia col passare del tempo diventa sempre più forte e radicata ed ho già perso molti anni a causa delle mia stupida paura di non essere più lo stesso...


Se sei pronto, già domani potresti iniziare a fare le analisi.
Io, intanto, inizierò la preparazione del decotto base, ed una volta che avrò avuto i risultati del check up vedrò di "correggerlo" a seconda delle nostre esigenze.
A quel punto, se il Medimago Brightless è d'accordo
- si volse verso di lui - inizieremo subito a mettere insieme il decotto alla Pozione che, suppongo, lei avrà preparato nel frattempo... e potremo iniziare con la sperimentazione.

Per lei il piano era semplice.
Lineare.
Lavorare su due fronti diversi.
Aggiustare il tiro dove possibile.
Mettere insieme i composti ottenuti.
Ed infine avere la meglio su quella "maledizione".

Anche secondo voi... Non cambierò?
Migliorerò soltanto e non perderò nulla?
Vi prego, siate sinceri.


Perderai parte della tua imperturbabilità, questo penso io.

Disse Lindë.
Sincera nello sguardo, nella voce.

Sarai più sensibile alle emozioni, preda dei sentimenti... ma questo non credo si possa considerare un dato negativo.
Io lo so bene, meglio di chiunque altro...


Seconda frase appena sussurrata.
Poi, alzò nuovamente il tono.

Diventerai più simile a quello che saresti stato se non ti fosse accaduta quella disgrazia.
Peggiore? Impossibile.
Migliore? Potrebbe essere.
Diverso? Sicuramente.
Ti può bastare?
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Messaggioda Asher » 27/01/2014, 16:25

Adesso che mi ci fai pensare, non c'è quel volatile che ti sta sempre intorno alle Serre.
Come mai non l'hai voluto portare con te?


L'ho lasciato di guardia alle Serre, anche se non era molto felice di lasciarmi andare da sola...
D'altronde ho ritenuto fosse meglio che rimanesse a casa, forse così farà amicizia col mio Apprendista.


Un educato scambio di battute, nulla di strano considerato che Sandyon e Lindë erano colleghi, a cui Asher prestò relativamente poca attenzione, preso com'era sullo stilare una lista mentale di pozioni da cui estrarre gli ingredienti necessari da cui iniziare la sperimentazione per trovare una cura alla malattia dell'amico. In realtà, non avendo alcuna affinità particolare con nessuna manifestazione del Mana nè godendo del supporto prezioso di un moguro, anche se avesse concentrato tutto se stesso su quella innocente interazione non avrebbe colto nulla più della vaga sensazione che ci fosse qualcosa di poco normale nella disponibilità di quegli animali a farsi accarezzare e tenere in braccio dall'Erbologa. Attese quindi che ebbero terminato, dedicandosi alla sua granita, per poi pianificare a grandi linee con la docente di Hogwarts come procedere, elencando gli esami preliminari a cui sottoporre Vastnor e decidendo dove fosse meglio svolgerli in modo da assicurare loro qualità, celerità e anonimato.


Se requisire parte del San Mungo è possibile, credo sia l'opzione migliore.
D'altronde è anche quella più veloce, e noi vogliamo i risultati il prima possibile, no?


Tutto è possibile quando si sa come muoversi - confermò Asher, accarezzandosi la barba con fare riflessivo. Di certo la sua reputazione di essere un Medimago serio, coscienzioso, rispettoso del lavoro altrui e inflessibile gli sarebbe stato di grande aiuto e anche l'assurda politica di taglio al personale che stava costringendo un po' tutti a cumulare straordinari su straordinari. Gli sarebbe bastato confondere qualche TAM proveniente dal laboratorio di Vallence, mettere in discussione l'affidabilità di alcuni dei suoi risultati, dimostrarsi solidale con lei, reduce da una gravidanza difficile, e offrirsi di eseguire dei test sui macchinari al posto suo e usare all'insaputa di tutti Vastnor come cavia. D'altronde era certo che il Mercenario sapesse perfettamente come intrufolarsi in un reparto non protetto del San Mungo senza farsi vedere. - e si, la tempestività in questo caso è fondamentale.

Lanciò un'occhiata di rimprovero non propriamente velata all'indirizzo dell'amico per aver atteso tutti quegli anni per decidere di accettare un aiuto. Probabilmente dieci anni prima non avrebbero avuto a disposizione le tecnologie e sopratutto l'apporto di una mente geniale come quella della Vilvarin ma almeno adesso lui avrebbe avuto un qualcosa di più solido da proporre come base di partenza di mere supposizioni tirate giù nel tempo libero e ricerche accademiche prive di risultati apprezzabili non avendo, fino a quel momento, qualcuno su cui testarle. Quella mancanza lo aveva spinto a desistere anche dall'approfondire la questione da un punto di vista prettamente alchemico, perchè quello non era un campo di ricerca che sentiva molto affine a se stesso e perchè la sua "dolce" metà era tutto all'infuori che un insegnante paziente. Adesso invece aveva lo stimolo giusto per mettere Demetri all'angolo e costringerlo non solo a spiegargli il funzionamento di quello che chiamava "Patronus liquido" ma anche l'interazione dei singoli ingredienti in modo da vedere se poteva essere utilizzato in tutto o in parte nel composto che avrebbero creato apposta per Sandyon. Quel particolare tipo di procedimento alchemico però era classificato dal Ministero come Arti Oscure e quindi aveva bisogno del permesso di entrambi per poterlo utilizzare.

Non ho molti problemi in merito.
Ma d'altronde, non sono certo io quello che dovrà accettare una simile ipotesi...


Non posso dire di esserne entusiasta, ma se possono esserci utili... non scartiamo l'ipotesi.

Mi assicurerò personalmente che non ci siano alcune conseguenze...

E quella battuta era rivolta prevalentemente a Sandyon, un impegno e una rassicurazione che nulla di quello che stavano facendo sarebbe giunta all'orecchio di Asveras anche a costo di mettere il proprio compagno sotto Incanto Fidelius.

Ditemi soltanto a chi devo rivolgermi per primo.
Non dico che c'è fretta ma secondo il fascicolo in possesso del mio fraterno amico, la malattia col passare del tempo diventa sempre più forte e radicata ed ho già perso molti anni a causa delle mia stupida paura di non essere più lo stesso...


Se sei pronto, già domani potresti iniziare a fare le analisi.

Dammi due ore e avrai un gufo con l'indirizzo di un laboratorio di analisi babbano dove recarti e la relativa ricetta medica.

Io, intanto, inizierò la preparazione del decotto base, ed una volta che avrò avuto i risultati del check up vedrò di "correggerlo" a seconda delle nostre esigenze.
A quel punto, se il Medimago Brightless è d'accordo inizieremo subito a mettere insieme il decotto alla Pozione che, suppongo, lei avrà preparato nel frattempo... e potremo iniziare con la sperimentazione.


Credo che dovrò fare un ordine aggiuntivo per le scorte del San Mungo ma neanche quello sarà un problema...

Si, sarebbe stato pronto con la prima Pozione sperimentale quando sarebbe stato necessario, potendo accedere non solo al dispensario dell'ospedale ma anche ad alcune magifarmacie non proprio raccomandabili di Notturn Alley per gli ingredienti più rari e difficili da reperire.

Anche secondo voi... Non cambierò?
Migliorerò soltanto e non perderò nulla?
Vi prego, siate sinceri.


Perderai parte della tua imperturbabilità, questo penso io.
Sarai più sensibile alle emozioni, preda dei sentimenti... ma questo non credo si possa considerare un dato negativo.
Io lo so bene, meglio di chiunque altro...
Diventerai più simile a quello che saresti stato se non ti fosse accaduta quella disgrazia.
Peggiore? Impossibile.
Migliore? Potrebbe essere.
Diverso? Sicuramente.
Ti può bastare?


Lasciò che fosse Lindë a parlare per prima, a dare la propria opinione sui possibili effetti che la scomparsa della "maledizione" avrebbe avuto su Vastnor, accarezzandosi di tanto in tanto la barba con fare riflessivo.

Probabilmente all'inizio sarà un po' destabilizzante e dovrai imparare a gestire in maniera differente le tue emozioni perchè le percepirai in toto, senza alcun filtro artificiale. Ma in fondo sei un insegnante di Difesa e dimostrarti un po' più sensibile nei confronti dei tuoi alunni non ti ucciderà - lo stesso non avrebbe saputo dire se si fosse trovato di fronte a un altro Mercenario o addirittura se avesse dovuto fronteggiare Asveras. Essere freddi e spietati erano dei requisiti imprescindibili per essere ottimi Mercenari e in quel campo Vastnor era sempre partito avvantaggio rispetto agli altri - Non sarai tu a cambiare, continuerai a odiare e amare le stesse cose, avrai gli stessi valori di prima, ma bensì la percezione che hai di ciò che ti circonda e del modo di rapportarti a esso ... In sintesi credo che tu abbia solo da guadagnare liberandoti da questa "maledizione".
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Messaggioda Sandyon » 28/01/2014, 22:47

Se sei pronto, già domani potresti iniziare a fare le analisi.

Dammi due ore e avrai un gufo con l'indirizzo di un laboratorio di analisi babbano dove recarti e la relativa ricetta medica.

Spero mi scuserete se non mi metto a saltare dalla gioia, anche nel caso ne fossi capace.

Sandyon Vastnor intento a fare delle micro battute era uno spettacolo forse più esilarante di un cabaret vero e proprio, almeno per Mog che nella testa dell'uomo si stava rotolando dalle risate non riuscendo a fermarsi, nemmeno sotto le minacce del suo amico e padrone.
La prospettiva di fare tutti quegli esami non esaltava per niente l'ex n°1.
Odiava fare analisi su analisi e sopratutto era consapevole che certi tipi di manovre imponevano di passare alcune giornate dentro casa molto indeboliti ed anche col supporto di Mog vicino a lui, al massimo avrebbe potuto ridurre di un poco le ore utili per rimettersi in forma.
Questo significava che Monique mai l'avrebbe lasciato solo anche sapendo che c'era Sophie sempre a disposizione del futuro marito e quindi a turno per la villa avrebbero girato Robyn, la figlia Aryanne e Monique stessa.
Un fastidio allucinante: non era mai stato un peso per nessuno, odiava dover dipendere fisicamente dal prossimo, lo irritava da morire.
Tuttavia era inutile che sbuffasse o ci pensasse adesso, perché comunque stava con altre due persone e l'ultima cosa che voleva era palesare i suoi stati d'animo come un ragazzino capriccioso.

Perderai parte della tua imperturbabilità, questo penso io.
Sarai più sensibile alle emozioni, preda dei sentimenti... ma questo non credo si possa considerare un dato negativo.
Io lo so bene, meglio di chiunque altro...
Diventerai più simile a quello che saresti stato se non ti fosse accaduta quella disgrazia.
Peggiore? Impossibile.
Migliore? Potrebbe essere.
Diverso? Sicuramente.
Ti può bastare?


Tu cosa ne dici invece, Asher?

Probabilmente all'inizio sarà un po' destabilizzante e dovrai imparare a gestire in maniera differente le tue emozioni perché le percepirai in toto, senza alcun filtro artificiale.
Ma in fondo sei un insegnante di Difesa e dimostrarti un po' più sensibile nei confronti dei tuoi alunni non ti ucciderà.
Non sarai tu a cambiare, continuerai a odiare e amare le stesse cose, avrai gli stessi valori di prima, ma bensì la percezione che hai di ciò che ti circonda e del modo di rapportarti a esso ... In sintesi credo che tu abbia solo da guadagnare liberandoti da questa "maledizione".


Capisco... D'accordo.

In realtà non aveva dato alcuna risposta precisa a quelle due considerazioni, trattenendo in sé tutti i ragionamenti e i timori scaturiti da esse.
Possedere quel vantaggio lo aveva condotto a diventare il Mercenario che tutti temevano, lo aveva aiutato ad andare avanti dopo la rottura dei rapporti con Tyslion, lo aveva condotto ad essere meno apprensivo nei confronti della figlia Aryanne, ma cosa sarebbe quindi avvenuto una volta che le sue sensazioni avessero raggiunto una percentuale di maggiore percezione e intensità?
Da una parte Sandyon era ancora convinto che perdendo quella barriera o indebolendola, in parte ci stava rimettendo, ma i punti positivi e benefici sul piatto della bilancia erano nettamente superiori e fu proprio quello ad ordinare alla sua coscienza di prendere definitivi provvedimenti.
Lanciò uno sguardo profondo all'amico, ringraziandolo ancora una volta del coraggio che gli infondeva con la sua saggezza non solo come MediMago ma anche come essere umano. Poi, rivolse un'altra occhiata ugualmente penetrante all'erbologa, ma con un comparto più morbido e addolcito, non potendo rivelare pubblicamente quello che tra loro li aveva fatti avvicinare e reciprocamente affezionare.
Un sospiro profondo, annuendo col capo, poi, la decisione definitiva di concentrarsi su altro approfittando del fatto che adesso Asher doveva correre al San Mungo per cominciare ad organizzare tutto il lavoro.

Se non ti spiace, vorrei rimanere da solo ancora qualche minuto con la signora qui presente.
Dovremmo discutere di alcune questioni in sospeso.


La verità era che voleva approfondire la questione "Mana" percepita prima da Mog con Lindë ma per far ciò, sarebbero dovuti rimanere completamente soli e isolati, così da non avere problemi a parlare ed esporre ogni verità così come stava.
Si avvicinò all'amico per dedicargli un abbraccio sentito e di saluto, attendendo infine che egli salutasse la professoressa di Hogwarts.
Prima che provasse a mettere anche solo un dito vicino al portafogli lo minacciò di morte istantanea, chiarendo che non sarebbe avvenuto come l'ultima volta al ristorante africano di Dubai, quando Brightless facendo finta di andare un momento al bagno era invece passato alla cassa per pagare ed offrire all'ex Mercenario anche se si era stabilito da prima che ci avrebbe pensato Vastnor.
Non appena il cinquantenne si allontanò abbastanza per essere sicuro di smaterializzarsi senza essere visto da nessuno, Sandyon riportò la completa attenzione sulla donna, poggiando le braccia conserte al petto, fissandola curioso ma molto, molto serio.

Non la bevo la storia degli uccellini e il vestito colorato.

CONCLUSIONE PER SANDYON

Spoiler:
Prosecuzione della conversazione con la pg Lindë da accordarsi per BG.
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Messaggioda Lindë » 28/01/2014, 23:58

Tutto è possibile quando si sa come muoversi... e si, la tempestività in questo caso è fondamentale.

Annuì, senza aggiungere altro.
Si fidava di Asher.
D'altronde quello era suo territorio di competenza.
Se sapeva come non dare nell'occhio, tanto meglio.
Aveva ragione nel dire che prima si faceva, meglio era.
Anche perché avrebbero dovuto procedere per tentativi, e non si sapeva quanto ci avrebbero messo.
Ogni secondo in più, insomma, era prezioso.
E tutto poteva essere d'aiuto.
Anche la magia oscura, sa il Medimago Brightless si fidava.
E d'altronde Sandyon era d'accordo, quindi non v'era altro da aggiungere.
Non da parte di Lindë, comunque.
In effetti la sua mente stava già al lavoro.
Ipotizzava ingredienti, mescolava nel suo immaginario radici di questo con foglie di quello.
Faceva bollire ed essiccare.
Tutto, quasi come a prepararsi prima di modo che poi venisse tutto automatico.
Quasi come a poterlo rifare poi ad occhi chiusi.
E si sarebbe potuta mettere a lavoro praticamente subito, viste le parole del Medimago.

Dammi due ore e avrai un gufo con l'indirizzo di un laboratorio di analisi babbano dove recarti e la relativa ricetta medica.

Nessuna perdita di tempo.
Un sorriso soddisfatto passò sul volto dell'Erbologa.
Così le piaceva lavorare.
Veloci, pratici.
Facendo tutto con cura ma senza cincischiare, per ottenere il massimo risultato nel minor tempo possibile.
Per lei era tutto deciso, insomma.
L'unico ad avere ancora qualche dubbio, comprensibilmente, era Sandyon.

Spero mi scuserete se non mi metto a saltare dalla gioia, anche nel caso ne fossi capace.

A nessuno piacciono i check up completi... almeno per quanto ne so io.

Convenne Lindë.

Ma è necessario, non possiamo fare nulla senza, perciò... fatti analizzare da cima a fondo e poi goditi un po' di riposo forzato a casa con le persone che ti vogliono bene.

Aggiunse con un sorriso più dolce.
Gentile.
Gli doveva la vita, e non l'aveva dimenticato.
Non l'avrebbe fatto mai.
Per questo forse ci teneva così tanto a riuscire in quell'impresa.
Voleva ricambiare il favore.
O perlomeno provarci in alcun modo.
Lui le aveva restituito la vita quando stava per perderla.
Lei ora voleva restituirgli la felicità.
Il problema era che con essa sarebbero tornate tutte le altre emozioni.
Comprendeva che Vastnor potesse essere spaventato dalla cosa.
Per questo rispose il più onestamente possibile alla sua domanda, ascoltando anche il parere del Medimago.

Tu cosa ne dici invece, Asher?

Probabilmente all'inizio sarà un po' destabilizzante e dovrai imparare a gestire in maniera differente le tue emozioni perché le percepirai in toto, senza alcun filtro artificiale.
Ma in fondo sei un insegnante di Difesa e dimostrarti un po' più sensibile nei confronti dei tuoi alunni non ti ucciderà.
Non sarai tu a cambiare, continuerai a odiare e amare le stesse cose, avrai gli stessi valori di prima, ma bensì la percezione che hai di ciò che ti circonda e del modo di rapportarti a esso ... In sintesi credo che tu abbia solo da guadagnare liberandoti da questa "maledizione".


Capisco... D'accordo.

Ormai era inutile tirarsi indietro.
Questo almeno pensava Lindë.
Avrebbe solo dovuto abituarsi a qualcosa di diverso.
Ma ce l'avrebbe fatta, perché non era solo.
Perché era circondato da tante persone, le stesse che lo avevano spinto a prendere quella decisione, in fondo.
Ce l'avrebbe fatta, ne era sicura.
Non c'era motivo di rimanere ancora lì, comunque.
Ognuno sapeva cosa fare, ed ognuno l'avrebbe fatto senza perdere tempo.
Sorrise all'occhiata di lui, annuendo leggermente.
Sapeva che la stava ringraziando.
E lei gli stava rispondendo.
Fece anche per alzarsi, quando la voce di Sandyon la trattenne.

Se non ti spiace, vorrei rimanere da solo ancora qualche minuto con la signora qui presente.
Dovremmo discutere di alcune questioni in sospeso.


Qualcosa le diceva che poteva intuire [Intuito (Perspicacia) 40] facilmente di cosa volesse parlare.
Annuì, lentamente.
Era pronta ad affrontare l'argomento.
Lasciò che Sandyon e Asher si congedassero.
Poi si alzò e tese la mano all'uomo, con un sorriso sulle labbra.

Piacere di averla rivista, e sono sicura che da adesso in poi ci terremo in stretto contatto.
Le farò sapere non appena il decotto sarà pronto, al massimo due giorni dopo aver ricevuto i risultati completi delle analisi... perciò a presto, Medimago Brightless.


Lo salutò rispettosa, osservandolo andarsene tramite smaterializzazione.
Ora erano soli.

Non la bevo la storia degli uccellini e il vestito colorato.

Ora c'era spazio solo per la verità.

[Uscita per Lindë]
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Messaggioda Asher » 29/01/2014, 14:11

In poco meno di un pomeriggio Asher e Lindë erano riusciti ad abbozzare un programma che avrebbe rivoluzionato in , si sperava, breve tempo la vita di Sandyon restituendogli ciò che un Dissennatore Rosso gli aveva tolto quando era in fasce, la possibilità di percepire maggiormente e con maggiore intensità le emozioni. Avevano individuato le analisi di routine da fare e stabilito dove svolgere - le più comuni in un ospedale babbano di fiducia del MediMago, quelle magiche direttamente al San Mungo - e diviso per ambito di competenza le diverse fasi di preparazione del composto finale. In più Asher si era fatto carico di estorcere in qualunque modo al compagno i segreti di alcuni composti alchemici che, a prima vista, sembrava potessero essere loro utili. Adesso si trattava solo di stabilire quando dare il via a quella operazione e quella era una decisione che spettava solo a Vastnor considerato che era il suo il corpo che doveva essere momentaneamente donato alla scienza.

Spero mi scuserete se non mi metto a saltare dalla gioia, anche nel caso ne fossi capace.

A nessuno piacciono i check up completi... almeno per quanto ne so io. Ma è necessario, non possiamo fare nulla senza, perciò... fatti analizzare da cima a fondo e poi goditi un po' di riposo forzato a casa con le persone che ti vogliono bene.

Non ti preoccupare amico mio, sarà mia cura informare chi di dovere sul tipo di vita che dovrai condurre nei prossimi giorni... Anzi forse dovrei consigliarle di sequestrarti la bacchetta nel caso non proprio remoto che tu possa diventare irascibile. E se proprio dovessero mancarti le balie potrei sempre fare un salto da te una di queste sere.

L'espressione del viso del MediMago era serio e la voce impostata, come quando si rivolgeva ai suoi specializzandi, ma era anche un pessimo attore quindi era impossibile per i due docenti di Hogwarts non accorgersi del lampo di divertimento puro che gli illuminava lo sguardo. Si perchè al di là della serietà e gravità dell'argomento che stavano trattando, l'immagine di Monique e Aryanne che discutevano se fosse il caso o meno di concedere all'Assassino di alzarsi dal letto per trasferirsi sul divano era davvero troppo esilarante. Chiusa quella piccola parentesi goliardica, Asher espresse la propria opinione sull'effetto che debellare la maledizione avrebbe avuto sulla vita di Sandyon, mettendo in chiaro come gli aspetti positivi superavano di gran lunga quelli negativi, sopratutto considerato il fatto che l'uomo avesse abbandonato da tempo la carriera di Mercenario.

Capisco... D'accordo.

Ricambiò lo sguardo, l'angolo destro della bocca inarcato all'insù e, terminata la sua granita, si apprestò ad alzarsi, ritenendo l'incontro concluso.

Se non ti spiace, vorrei rimanere da solo ancora qualche minuto con la signora qui presente.
Dovremmo discutere di alcune questioni in sospeso.


Non c'è alcun problema. Mi hai dato un sacco di cose da fare e non manca poi molto all'ora di cena .

Ed era proprio il caso che facesse dei miracoli perchè se non si fosse trovato sulla spiaggia di Salvador per quell'ora non sarebbe più stato di alcun aiuto a nessuno. Salutò Sandyon, con una poderosa pacca su una spalla, per poi rivolgersi alla donna e stringere la mano che gli stava porgendo.

Professoressa Vilvarin è sempre un onore e un piacere avere a che fare con lei.

Piacere di averla rivista, e sono sicura che da adesso in poi ci terremo in stretto contatto.

I suoi gufi non avranno alcuna difficoltà a trovarmi e se le servisse può venire al San Mungo in qualsiasi momento.

Le farò sapere non appena il decotto sarà pronto, al massimo due giorni dopo aver ricevuto i risultati completi delle analisi... perciò a presto, Medimago Brightless.

A presto Professoressa Vilvarin, Vastnor...

Con passo svelto uscì dal chiosco e una volta in strada raggiunse un vicolo isolato dove trasformò un sasso in una Passaporta per Valencia perchè certi favori era sempre meglio riscuoterli di persona. Da lì sarebbe tornato al San Mungo per mettere in moto il meccanismo che gli avrebbe permesso di avere tutto per sè il laboratorio per eseguire la TAM e infine, a Merlino piacendo, sarebbe volato nuovamente in Brasile dal compagno.

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Messaggioda Noah » 28/01/2015, 15:48

[Porto di Rio de Janeiro - 11 Agosto 2109 - ore 11.23]


Era stato il matrimonio più bello della sua vita.
Beh, probabilmente era stato il fatto che fosse lui lo sposo e Tisifone la sposa a renderlo tale, ma tant'era: incredibilmente, la giornata era filata liscia dall'inizio alla fine. La location, suggestiva all'inverosimile, aveva permesso alla sposa di sentirsi vicina ai propri genitori; la cerimonia era stata breve ma sentita, con lo scambio delle promesse di fronte a testimoni, parenti ed amici, culminata con un bacio finale; il ricevimento era stato gioioso e rumoroso, esattamente come Noah se l'era immaginato, ed il cibo fantastico grazie alla sua capacità - e a quella di Francesco - di rendere ogni piatto perfetto. Incredibilmente, dal pranzo, erano arrivati all'ora di cena e avevano ricominciato a mangiare e chiacchierare tutti insieme.
Era stato molto orgoglioso, l'italo-americano, di fronte ai propri parenti babbani che intavolavano discorsi col resto dei presenti, per lo più maghi, e di come anche i più ritrosi come Demetri avevano accettato presenze fastidiose - come il marito e la sorella di Monique e il proprio testimone, Lucas Turner - con nonchalance o quasi, rendendo quel giorno piacevole sotto ogni punto di vista.
La sposa era bellissima, una gioia per gli occhi: Lucilya si era messa a piangere appena l'aveva vista, ed anche a Noah si era inumidito lo sguardo trovandosela accanto, la sua mano nella propria, per ornarla con la fede nuziale; in realtà non era cambiato niente da prima, erano sempre loro due, stavano insieme, tutto come sempre... e al tempo stesso non era così.
Perché ora Tisifone era ufficialmente sua... la signora Pellegrino.
Mai un appellativo gli era sembrato tanto perfetto come quello che la ufficializzava col titolo di "moglie di Noah Pellegrino", un titolo che l'uomo non avrebbe potuto sperare di condividere con persona migliore: alla fine, quasi a notte fonda, si erano salutati tutti, abbracciandosi e stringendosi la mano, e i due sposini erano potuti rientrare a casa; Noah l'aveva presa in braccio e fatta varcare così la soglia d'ingresso, secondo le migliori tradizioni babbane, poi l'aveva spogliata ed aveva fatto l'amore con lei per ore, provando una fusione fisica e spirituale con la donna completa, ben più di prima.
Si era addormentato con lei tra le braccia, ma mentre Tisifone poteva dormire beata, Pellegrino sapeva bene che quella del giorno dopo sarebbe stata una giornata impegnativa: perché? Beh, ma perché dovevano partire per il loro viaggio di nozze, naturalmente!
Ci aveva pensato per mesi, poiché voleva essere originale ma dare ad entrambi una "via di fuga" piacevole ed entusiasmante prima di tornare alla realtà... e sperava di esserci riuscito: così, la mattina dopo il matrimonio, aveva svegliato sua moglie - sua moglie, ancora non ci credeva! - con un bacio, un sorriso e la colazione a letto, dandole tutto il tempo di riprendersi e di farsi una doccia rigenerante; dopodiché, senza darle molti indizi - altrimenti che sorpresa sarebbe stata? - le aveva detto di fare la valigia e di portare con sé indumenti pratici, leggeri e comodi, dei costumi da bagno e qualche abito più elegante. Pellegrino, la propria valigia, l'aveva già preparata, proprio per non perdere tempo e per non dar modo alla donna di capire qualcosa della loro destinazione, magari dal vestiario di lui.
Quando Tisifone si era considerata pronta, Noah le aveva detto di prendere la valigia e di seguirla fuori da casa, dietro al vicolo nel quale si trovava una Passaporta che aspettava solo loro: prima di prenderla, però, le intimò di chiudere gli occhi e non aprirli per nessun motivo fino a che lui non le avesse detto il contrario; a quel punto si erano smaterializzati, ricomparendo nel porto di Rio de Janeiro dove il loro viaggio di nozze avrebbe avuto inizio.

Tieni sempre gli occhi chiusi, mi raccomando!
Benissimo, ora lascia pure andare la valigia... così, grazie...
- un facchino la prese, silenzioso, e la portò via insieme a quella di Noah, lasciandoli nuovamente soli - Ci siamo quasi tesoro, vieni solo un po' più avanti...

Perché voleva che, aperti gli occhi, la prima cosa che Tisifone avesse visto fosse proprio il mezzo nel quale si sarebbero goduti la loro luna di miele: l'aria intorno era leggermente salmastra e calda, con un venticello tiepido che solleticava il corpo e rendeva la temperatura decisamente godibile; c'era anche molto rumore che li circondava, persone che parlavano e altri suoni che probabilmente la donna non avrebbe riconosciuto, ma era meglio così per ora.

Ho pensato a lungo a dove portarti per il nostro viaggio di nozze: volevo scegliere un posto che non avevi mai visto, certo, ma desideravo anche e soprattutto che ci rilassassimo, coniugando la bellezza di un viaggio culturale con la possibilità di oziare e farci coccolare in ogni modo.... e credo di aver scelto la soluzione migliore.
Sei pronta?


Si sentiva in trepidazione, quasi quanto i minuti prima di vederla comparire lungo la "navata" - perché non si poteva propriamente considerare tale il percorso tra i due blocchi di sedie dov'erano seduti gli invitati che la donna aveva percorso - ma tanto finché Tisifone non avesse aperto gli occhi, Noah non avrebbe mai saputo se e quanto la sua idea fosse stata azzeccata.

Apri gli occhi!

Esclamò dunque, lasciando che la moglie seguisse la sua indicazione e si riempisse gli occhi con una nave gigantesca.

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L'espressione di Pellegrino era, chiaramente, soddisfatta ed orgogliosa, perché per lui era l'ideale: un percorso effettuato in nave - attrezzata con tutte le attività del mondo per rilassarsi, farsi coccolare, divertirsi e mangiare bene - e la possibilità di scendere per girare in alcune città caratteristiche del Brasile.

Tesoro, ce ne andiamo in crociera!

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C'era solo da sperare che la donna fosse entusiasta quanto il marito...
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Messaggioda Tisifone » 28/01/2015, 22:39

[Porto di Rio de Janeiro - 11 Agosto 2109 - ore 11.23]


10 Agosto 2109. Una data che Tisifone non avrebbe mai dimenticato in tutta la sua vita. Il giorno che mai avrebbe pensato di vivere e allo stesso tempo il giorno più bello della sua vita. Quel giorno aveva detto “SI” a Noah, davanti alla Trama, alle loro famiglie e ai loro amici, ed era diventata la Signora Pellegrino. Aveva trascorso l’intera giornata come in un sogno, avvolta in una impenetrabile bolla di felicità e distaccata soddisfazione nei confronti di ciò che la circondava e probabilmente, nei giorni a venire, si sarebbe chiesta se Demetri le avesse somministrato una delle sue Pozioni speciali per farla sprofondare in quello stato di beatitudine perenne!
Dal momento in cui l'ex Serpeverde le aveva offerto il braccio per condurla all’altare, ogni ansia e preoccupazione per i vari “dettagli” legati all’organizzazione del matrimonio erano sparite e tutto il suo mondo si era ridotto all’uomo che l’attendeva in fondo alla “navata”. Si era commossa durante lo scambio delle promesse, pronunciando le proprie con voce incrinata per l’emozione, e poi dopo, ascoltando i brindisi che alcuni degli invitati aveva rivolto alla neo coppia di sposi. Anche la malinconia che era certa avrebbe provato nel tornare ai luoghi della sua infanzia era stata stemperata dalla consapevolezza che i suoi genitori, seppelliti in un piccolo cimitero non lontano da lì, sarebbero stati fieri di lei, della donna che era diventata grazie soprattutto alla presenza di Noah al suo fianco. Al pari della location e della cerimonia, anche il ricevimento fu praticamente perfetto. Ariel aveva una voce così coinvolgente che persino Tisifone si era lanciata nelle danze e le abilità culinarie di Pellegrino Senior e Junior avevano incantato tutti.

La Divinante era stata raggiante tutta la giornata, con un lieve sorriso perenne sul volto e uno sguardo innamorato e incredulo allo stesso tempo. Per quanto avesse desiderato quel matrimonio con tutta se stessa, aveva sempre avuto la convinzione che in fondo non sarebbe cambiato nulla. Ne avevano discusso a lungo, con Monique, ma era stato solo quando, a cerimonia conclusa, si erano scambiati il primo bacio da novelli sposi che aveva compreso come ogni più piccolo gesto da quel momento in poi avrebbe avuto un sapore diverso, più intenso, più vero.

Anche fare l’amore quella sera, dopo aver varcato la soglia della loro casa tra le braccia del marito, era stato un continuo riscoprirsi quasi fosse la loro prima volta. Alla fine si era addormentata sfinita e soddisfatta tra le braccia di Noah, concedendosi un lungo sonno sereno e ristoratore, per nulla turbata da ciò che li attendeva il giorno dopo. Dal preciso momento in cui il MT aveva deciso che si sarebbe occupato lui di tutto, il viaggio di nozze era stato relegato in fondo alla lista delle cose da fare e di cui preoccuparsi e ogni volta che lo sfiorava con il pensiero l’unico sentimento che provava era un misto di eccitazione e curiosità. Lo stesso che l’aveva pervasa quella mattina mentre tentava di fare la valigia basandosi sulle scarse e decisamente poco dettagliate informazioni che aveva ricevuto dal marito.

Indumenti leggeri, pratici, comodi, eleganti…Tanto vale che porti tutto l’armadio…

Aveva borbottato, lanciando occhiate sognanti al letto appena rifatto dove poco prima avevano consumato una romantica colazione. Impiegò cinque minuti scarsi a preparare i bagagli – dovendo lasciare a casa gli abiti tradizionali da strega il suo guardaroba si era ridotto drasticamente, rendendo semplice la scelta – e quasi mezz’ora per preparare se stessa. Fu al momento di vestirsi che un lieve accenno di ansia fece capolino dentro di lei e tutte le domande che aveva nascosto in un angolo della sua mente vennero a galla. Dove sarebbero andati? Avrebbero viaggiato alla babbana? O si sarebbero magicamente ritrovati nel posto designato? E che luogo era? Una città? Un ventilato villaggio di montagna? Una spiaggia assolata? Alla fine, soppesando l’abbigliamento sportivo e leggero di Noah, aveva optato per un vestito a bretelline lungo fino al ginocchio blu scuro elasticizzato e un paio di ballerine bianche come il giacchino di filo con cui aveva coperto le spalle prima di uscire da casa.

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La visione della Passaporta la tranquillizzò un pochino – non le sarebbe piaciuto moltissimo iniziare il viaggio di nozze volando su una di quelle scatole babbane – mentre l’indicazione di Noah del tenere gli occhi chiusi un po’ meno.

Giusto perché ti amo da impazzire e mi fido di te.

Aveva mormorato, prima di dargli un bacio a fior di labbra e fare quanto le aveva chiesto.

Tieni sempre gli occhi chiusi, mi raccomando!

Come desidera Mio Signore

Gli soffiò in un orecchio, maliziosa.

Benissimo, ora lascia pure andare la valigia... così, grazie... Ci siamo quasi tesoro, vieni solo un po' più avanti...

Si tolse il giacchino – la temperatura era decisamente troppo alta per continuare a indossarlo – e fece un paio di passi in avanti, voltando il viso a destra e a sinistra per cercare, inutilmente, di cogliere qualche indizio su dove si trovassero.

Ho pensato a lungo a dove portarti per il nostro viaggio di nozze: volevo scegliere un posto che non avevi mai visto, certo, ma desideravo anche e soprattutto che ci rilassassimo, coniugando la bellezza di un viaggio culturale con la possibilità di oziare e farci coccolare in ogni modo.... e credo di aver scelto la soluzione migliore.

Lo sai che mi stai facendo morire dalla curiosità?

Sei pronta?

Prontissima.

Confermò eccitata, strizzando un po’ più gli occhi per resistere alla tentazione di aprirli prima del tempo.

Apri gli occhi!

Nonostante aspettasse con ansia quell’ordine, Tisifone sollevò le palpebre lentamente per poi spalancarle di colpo non appena mise a fuoco la cosa che aveva di fronte e cioè la nave più grande che avesse mai visto.

Tesoro, ce ne andiamo in crociera!

Portò una mano davanti alla bocca, anch’essa spalancata in un’espressione ben poco signorile ed educata, mentre il suo cervello processava le parole di Noah. Crociera. Giorni e giorni di navigazione durante i quali avrebbero potuto non mettere mai il naso fuori dalla loro cabina senza alcun senso di colpa, mare e sole a volontà, spettacoli serali ed escursioni giornaliere alla scoperta di luoghi a loro sconosciuti.

E’… è… meraviglioso – si risolse alla fine a dire, voltandosi verso l’uomo e cingendogli la vita con le braccia – Sei riuscito a trovare la quadratura perfetta dei miei deliri – perché una parte di lei voleva poltrire su un’isola dei Tropici mentre l’altra andare in giro per borghi e cittadelle sconosciute – Sapevo che mi avresti stupito ancora una volta… Anche se spero che la prima tappa sia tra un paio di giorni, non sono certa di voler condividere con il mondo mio marito così presto.

Aggiunse con un tono di voce provocante e malizioso.
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Messaggioda Noah » 29/01/2015, 23:05

Giusto perché ti amo da impazzire e mi fido di te.

E Noah sperava che quella fiducia fosse ben riposta, visto che aveva organizzato la loro luna di miele nei minimi dettagli e completamente da solo: avrebbe potuto essere un disastro, Tisifone avrebbe potuto mostrarsi delusa da - o poco entusiasta per - ciò su cui Pellegrino aveva investito i loro giorni liberi post-matrimonio, e la cosa l'avrebbe mortificato come mai prima.
Se lei era curiosa, lui invece era preda dell'ansia - per quanto lo nascondesse bene - al punto da non riuscire nemmeno a godersi le note maliziose nella voce della moglie quando le raccomandò di tenere gli occhi chiusi fino a che non le avesse detto diversamente.
Ormai aveva prenotato tutto e la crociera li aspettava, perciò non gli rimase altro da fare che confermare alla donna di poter aprire gli occhi... e godersi la sua espressione sbalordita di fronte all'immensa nave che stava loro di fronte, pronta per partire.

E’… è… meraviglioso.

Ti piace davvero?
Perché possiamo disdire tutto anche se all'ultimo momento, se non è quello che vuoi!


La rassicurò Noah, accarezzandole amorevolmente una guancia.

Sei riuscito a trovare la quadratura perfetta dei miei deliri.
Sapevo che mi avresti stupito ancora una volta… Anche se spero che la prima tappa sia tra un paio di giorni, non sono certa di voler condividere con il mondo mio marito così presto.


Per tua fortuna è proprio così. - confermò Pellegrino, baciandola sulle labbra con un sorriso ora assolutamente sereno e soddisfatto - Che ne dici di salire a bordo? Non vedo l'ora di vedere com'è la nostra suite...

Perché era ovvio che avesse prenotato una delle cabine più costose di tutta la nave: le tese la mano e, non appena Tisifone l'avesse presa, cominciò a camminare con lei sulla scala piana che collegava la terraferma col ponte principale, un autentico spettacolo per gli occhi.

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Ho idea che ci passeremo molto tempo, in piscina...

Commentò Noah con un sorriso soddisfatto ed assolutamente felice, stringendo la mano della moglie ed oltrepassando con lei il pontile di destra per dirigersi verso il piano inferiore della nave, quello con tutte le cabine: lì, un inserviente registrò i loro nomi e li accompagnò personalmente nella suite che Pellegrino aveva prenotato, dove le loro valigie erano già state portate... e che suite.

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Era assolutamente perfetta, elegante ma sobria al tempo stesso, con un balcone privato che dava sul mare e su cui si poteva anche fare colazione.

Mi auguro sia tutto di vostro gradimento, signori. - disse loro l'inserviente, un brasiliano che però parlava molto bene l'inglese - Sono lieto d'informarvi che tra pochi minuti la nave salperà, e che se subito dopo vorrete salire nel salone principale, lo staff ha organizzato un piccolo cocktail di benvenuto per tutti i presenti.
Se avete bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, potete premere questo pulsante
- e glielo mostrò - e qualcuno del personale verrà subito da voi: il termostato della suite è già impostato per garantirvi la temperatura ideale, ma sentitevi liberi di regolarla come meglio preferite.
L'arredamento della stanza comprende un minibar fornito di alcolici e stuzzichini, tv satellitare, e computer di bordo per visualizzare ogni secondo la posizione della nave, la sua destinazione e le più complete informazioni su quest'ultima; il bagno, sulla vostra destra, è attrezzato con vasca idromassaggio, doccia, sanitari auto-pulenti e doppio lavello.
Infine, vi informo che il servizio in camera è per voi attivo 24 ore su 24, e i nostri cuochi sono a disposizione in qualsiasi momento per uno spuntino dolce, salato o di entrambe le tipologie.


Con quelle ultime parole ed un inchino rispettoso, l'uomo si congedò e li lasciò soli con Noah che, manco a dirlo, più che ascoltare tutto ciò - ne era al corrente quando aveva pagato per avere quella suite - aveva passato il tempo a fissare la moglie per godersi a pieno ogni sua espressione.
L'aveva scioccata abbastanza?

Non possiamo perderci il primo movimento della nave... andiamo, le valigie le sistemeremo dopo. - energico, adrenalinico quasi, Noah prese nuovamente la mano della moglie e quasi corse con lei, ridendo come un ragazzino, fino al ponte posteriore della nave, quello libero dalla piscina e dove si sarebbero organizzate tutte le feste post-cena della vacanza - Guarda tesoro, stiamo partendo!

In effetti, tempo un minuti e la nave, con un rumore fragoroso, si sganciò dal porto e cominciò il suo lento incedere verso il mare, con la gente a terra che salutava i passeggeri pur non conoscendoli: Pellegrino, dal canto suo, abbracciò la moglie da dietro dandole un bacio sul collo, respirando l'odore della sua pelle mentre il vento solleticava la loro pelle.

Credo di non essere mai stato tanto felice come in questo momento, Tissi. - le sussurrò all'orecchio con voce bassa, dolce, innamorata - Ti amo, moglie mia.

La fece voltare a sé e la baciò con ardore, stringendo il suo corpo contro il proprio prima di sorriderle, farle un occhiolino, e prenderle la mano per portarla nuovamente al coperto, nel salone principale.

Andiamo, sbaglio o ci aspetta un piccolo cocktail di benvenuto?

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... alla faccia del piccolo!
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Messaggioda Tisifone » 30/01/2015, 13:42

Non aveva voluto pensare al viaggio di nozze – per scaramanzia, per pigrizia, per incapacità genetica di organizzare qualcosa di divertente – preferendo lasciare quel compito al marito e poter così affrontare quella giornata libera da qualsiasi ansia e preoccupazione. Un comportamento egoista il suo - e intuendo quanto invece Noah fosse nervoso una punta di senso di colpa fece capolino dentro di lei - a cui però non vi era alcun rimedio. Ormai si trovavano “lì” - ovunque fosse – e a lei toccava solo aprire finalmente gli occhi e sperare di poter ripagare l’uomo di tutti i suoi sforzi con una sincera espressione di gioia e stupore. Cosa che inevitabilmente accadde.

Ti piace davvero?
Perché possiamo disdire tutto anche se all'ultimo momento, se non è quello che vuoi!


Ho già tutto quello che voglio – affermò seria e innamorata, strusciando la guancia sulla sua mano – Questo – continuò indicando l’enorme nave attraccata di fronte a loro – è solo la ciliegina su una torta da favola.

Rivolse al marito uno sguardo felice e colmo di ammirazione per essere riuscito a trovare la soluzione perfetta che avrebbe permesso loro di sperimentare più attività - dal relax in piscina alle escursioni, alla cucina esotica, alle feste danzanti - senza dover rinunciare a nulla. Per non parlare dei mille modi strettamente privati con cui avrebbero potuto “ingannare” il tempo durante i periodi di navigazione.

Per tua fortuna è proprio così. – ricambiò sia il bacio che il sorriso, anche se il suo era velato di malizia - Che ne dici di salire a bordo? Non vedo l'ora di vedere com'è la nostra suite...

Suite? – esclamò sorpresa, stringendo la mano dell’uomo e salendo al suo fianco sulla nave – Se è come negli alberghi deve essere favolosa.

Come lo spettacolo che si mostrò ai suoi occhi non appena giunsero sul ponte principale. Sapeva per grandi linee in cosa consisteva una crociera e come fosse fatta quel tipo di nave – quando era fidanzata, e ora sposata, con un Pellegrino non era ammessa alcuna lacuna sulla cultura babbana – ma tutte le nozioni che aveva appreso non l’avevano per nulla preparata a tutto quello. Osservò a occhi lievemente sgranati – troppo controllata per spalancarli, insieme alla bocca – il ponte sottostante con le due piscine una di seguito all’altra, lasciandosi sfuggire un lieve gemito di apprezzamento. Le piaceva immergersi nell’acqua – di qualsiasi natura essa fosse – e sentiva già le dita formicolare per la prospettiva di sgranchirsi un po’ nuotando.

Ho idea che ci passeremo molto tempo, in piscina...

Decisamente.

Confermò con voce estasiata, tenendo lo sguardo fisso su di esse fino a quando non oltrepassarono il pontile per registrarsi e prendere
possesso della suite a loro riservata.

Bozhe moy!
(Mio Dio!)


Mormorò nella propria lingua madre, portandosi una mando davanti alla bocca. Era abituata al lusso – il Manor così come la Villa di Monique non era propriamente dei piccoli appartamenti – ma nonostante tutto si sentiva come se non avesse mai visto nulla di simile. Probabilmente perché era stato Noah a sceglierla solo per renderla felice. E lo era, immensamente.

Mi auguro sia tutto di vostro gradimento, signori.

E’ tutto perfetto!

Fu solo un sussurro, più un commento spontaneo che una reale conferma alla domanda implicita dell’inserviente.

Sono lieto d'informarvi che tra pochi minuti la nave salperà, e che se subito dopo vorrete salire nel salone principale, lo staff ha organizzato un piccolo cocktail di benvenuto per tutti i presenti.
Se avete bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, potete premere questo pulsante e qualcuno del personale verrà subito da voi […]


Mentre l’uomo parlava, Tisifone lo ascoltava solo a metà, muovendosi per la stanza con passo calmo e controllato, la schiena dritta e le mani congiunte in grembo. Sembrava più un addetta alle ispezioni che una normale cliente, vista l’espressione neutra che era tornata sul suo viso, ma al marito di certo non sarebbe sfuggito il brillio eccitato dei suoi occhi ogni volta che si posava su questo o quel dettaglio. O al modo in cui lo accarezzò con lo sguardo in maniera molto poco casta quando l’inserviente pronunciò le parole vasca idromassaggio. Si avventurò fino alla porta finestra, senza però uscire sul balcone, godendo della brezza marina che le scompigliava i capelli e contemplando il mare sotto di lei. Se fossero stati fortunati avrebbero potuto godersi il tramonto o l’alba sul mare protetti dalla privacy della loro camera da letto.

Tu… - richiamò Pellegrino non appena furono lasciati soli e la porta della stanza chiusa – sei completamente folle…

Lo rimproverò ridacchiando, ripercorrendo il tragitto al contrario quasi di corsa - ogni compostezza evaporata ora che erano soli – e avvolgendogli le braccia intorno al collo.

Sono felice… sorpresa… felice… stupita… felice… - una parola, un bacio, su una guancia, sulle labbra, sul collo per poi spostare lo sguardo sulle valigia a terra – Però prima il dovere e poi il piacere…

Propose a malincuore, la parte di sé maniaca dell’ordine che tentava di prendere il sopravvento.

Non possiamo perderci il primo movimento della nave... andiamo, le valigie le sistemeremo dopo.

Va bene va bene… ma dobbiamo proprio correre come due ragazzini?

Chiese, stringendo la mano dell’uomo e ringraziando la Trama per aver messo delle scarpe basse. Correre per i corridoi fino al ponte posteriore della nave con i tacchi non sarebbe stato per nulla divertente. E invece si ritrovò anche lei a ridacchiare, più sommessamente dell’altro, per poi appoggiarsi, con il fiato corto, alla balaustra.

Guarda tesoro, stiamo partendo!

Sollevò il capo giusto in tempo per vedere la nave abbandonare il porto e una scia bianca, come lo strascico del suo abito da sposa- seguire la nave. Si avvolse maggiormente intorno alle braccia dell’italoamericano, posando le proprie mani sulle sue, e appoggiandosi con la schiena al suo torace.

Credo di non essere mai stato tanto felice come in questo momento, Tissi. – rabbrividì non per il freddo ma per l’intensità con cui Noah aveva pronunciato quelle parole che le fecero vibrare il cuore di gioia - Ti amo, moglie mia.

E questo è solo il primo di tanti momenti perfetti – mormorò lei di rimando, rigirandosi nel suo abbraccio e mostrando un ottimismo e una fiducia nel futuro a lei completamente estranei – Ti amo anch’io, marito mio.

Ricambiò il bacio, aderendo a lui perfettamente – era o non era la sua metà di mela mancante? – e lasciando scorrere le mani sulla sua schiena, al di sopra della maglietta per poi dargli un piccolo e per nulla doloroso pizzicotto.

Però farmi correre così come una ventenne… Non sono cose che si fanno.

Ironica ma non del tutto. Da quando stava con il MT il suo carattere, i suoi modi di fare, si erano addolciti e ammorbiditi di molto ma non abbastanza da farla sentire a suo agio in qualsiasi situazione a lei estranea. L’occhiolino che ricevette in risposta fu più eloquente di qualsiasi parola e così non le restò che sollevare teatralmente gli occhi al cielo. Anche – o forse era il caso di dire soprattutto- da sposati Noah restava inqualificabile.

Andiamo, sbaglio o ci aspetta un piccolo cocktail di benvenuto?

Piccolo? – ripetè sarcastica per poi aggiungere a bassa voce con un tono ammirato – Se non sapessi che siamo su una nave babbana mi congratulerei con gli elfi domestici. Sembra tutto ottimo e abbondante come a Hogwarts… Ma come fanno? – si avvicinò alla tavolata, lo sguardo che scorreva dalle pietanze alle sculture in ghiaccio ai meloni intagliati – Quelle sono bellissime… Avrei dovuto chiedere ad Asher o a Demetri di procurarmi una macchina fotografica – quindi o magica o babbana – per rendere completo il nostro album dei ricordi…

Non avendo foto, ma solo vaghi ricordi, del tempo passato con i suoi genitori e del loro passato, Tisifone infatti aveva insistito molto affinchè avessero moltissime foto del matrimonio, affidando quel compito Asher e uno dei parenti di Noah, in modo da averne sia statiche che in movimento.

E tu dovrai aiutarmi a scrivere le didascalie giusto per impedirmi di essere troppo irriverente e pungente... - aggiunse con aria divertita
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