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Sòfia

Messaggioda Monique » 16/05/2013, 17:16

Sòfia è la capitale e la maggiore città della Bulgaria, fondata da Filippo Buono nel 1314 D. C., è il principale centro amministrativo, industriale, culturale (è sede universitaria) e dei trasporti di tutto il paese. Con una popolazione di quasi 1.300.000 abitanti, a cui se ne aggiungono altrettanti considerando l'area metropolitana, è anche la città più estesa e densamente popolata della repubblica di Bulgaria.
È situata nella parte occidentale del paese, ai piedi del monte Vitoša. La città conta sedici istituti universitari, tra cui l'Università di Sofia, fondata nel 1889. La città è sede di un metropolita ortodosso e di una diocesi cattolica. Tra le attrazioni principali troviamo la chiesa di San Giorgio, la chiesa di Santa Sofia e la cattedrale di Aleksandăr Nevski.


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Messaggioda Alarick » 24/10/2014, 21:27

Sabato 04/02/2109
Dintorni di Sòfia
Zona verde protetta
Ore 15:27


Era trascorso moltissimo tempo da quando aveva fatto un giro da quelle parti l'ultima volta, ma non era cambiato quasi niente.
Un luogo piacevole dove stare, dove passeggiare e soprattutto dove trovare ingredienti importanti da tenere nelle scorte di casa.
Difficilmente comprava, preferiva trovare, preferiva risparmiare, così da vivere bene la vita, godersela al top, lui e i suoi tre fedeli amici.
I boschi fitti bulgari erano ricchi di piante di ogni tipo. Lì la natura regnava incontrastata, grazie probabilmente all'influenza della comunità druidica residente da quelle parti. Ne aveva già incontrato qualcuno in passato, ma difficilmente era riuscito a scambiarci più di quattro parole.
Persone schive i Druidi, almeno nella maggior parte dei casi. Carezzava gli arbusti ed essi gli rispondevano contenti; che bella atmosfera.

Chissà come se la starà cavando la nostra Guida al Covo.
Il ragazzo è giovane, ma la Sempreverde si fida molto di lui.
Sarà meglio cercare di avere egual fiducia e non preoccuparsi troppo.
Gli Eredi sono davvero persone enigmatiche, immagino non sia facile per lui relazionarcisi.


Se solo avesse saputo in realtà come stava andando tra l'Erede del Fuoco e il Terran Seal probabilmente sarebbe rimasto scioccato.
Cercava di rimanere in Gilda il più spesso possibile in quei giorni, proprio su richiesta del loro Capo, ma era necessario dedicare qualche ora al proprio lavoro per non perdere ritmo e clienti. Fortunatamente i campionati non sarebbero cominciati prima di Aprile, quindi almeno dal punto di vista dei duelli era parato e rilassato. Una volta toltosi tutta la parte superiore del vestiario, Alarick stava quindi per indossare una giacca speciale adibita proprio all'attività che stava svolgendo in quel momento: con alcuni adesivi sparsi qua e là, essa faceva attaccare le resine e le foglie più appiccicose ad essa, per essere poi staccati e uniti al "bottino" giornaliero, quando una serie di voci colse la sua attenzione.

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Credo di averlo visto passare da queste parti!

Sicuro non sia rischioso?
E se ci vedono?


Chi vuoi che ci veda?
Facciamo fuori quella bestia e riprendiamo la ricerca...
Non voglio andarmene se non ne abbiamo catturati almeno cinque!


Cinque?
Ok, allora io seguo te, ma se ci fermano i Ranger, io scappo!


Fifone imbecille.

Cacciatori, già, ma in una zona dove la caccia era completamente vietata. Alarick lo sapeva benissimo, per quello passava molto tempo da quelle parti, sicuro di non essere mai scambiato per qualche animale e colpito per sbaglio. I due fuori legge avevano intenzione di uccidere una creatura che si stava aggirando lì, non poteva permettere loro di filarla liscia. Fregandosene momentaneamente della giacca, il Terran impugnò la bacchetta magica, estraendola dalla fondina attaccata ai passanti del jeans, e si diresse a nord, seguendo il suono delle voci dei due cacciatori di frode. La preda tanto ambita non era altri che un capriolo, un esemplare femmina per la precisione, intento con tutta probabilità a raggiungere i cuccioli da qualche parte. I due individui si affacciarono in una zona più aperta, Alarick poco dietro di loro, l'animale invece un poco distante.

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È nostro!

Sssshhh, vuoi forse farti sentire?
Guarda che ci scappa un'altra volta!


Quindi che facciamo?

Avviciniamoci tenendo lo sguardo su di lui, così non lo perdiamo di vista, ma procediamo a passo svelto.
Stammi al lato, passi veloci ma corti, ok?


Ricevuto!

Passi svelti ma corti, molto molto interessante. Quello fu il primo pensiero che venne al Precettore, il quale, accorgendosi che i due cacciatori erano dotati di armi babbane, comprese che evidentemente non erano dei maghi, quindi non poteva mostrarsi a loro con la bacchetta in mano.
Inoltre, apparire all'improvviso li avrebbe potuti indurre a sparare direttamente sull'animale o anche su di lui, visto che avevano i nervi sotto pressione, quindi, sorridendo con aria furba e un poco maligna, l'uomo scelse intanto di vanificare i loro sforzi e successivamente uscire allo scoperto come una persona normale ed invitarli ad andarsene prima che avesse chiamato le autorità. Puntò una zolla di terra sulla quale stavano per camminare e, silenziosamente, agitò il polso facendo scaturire dalla bacchetta una scia leggera di colore castano chiaro.

Radix

Difficoltà: 1
Tipo: Incantesimo di Impedimento
Descrizione: Fa spuntare una radice magica che può far inciampare l'avversario mentre si muove (-1 ai Riflessi per schivare)
Genere: Difensivo
Danno: //


Non potendo ovviamente calcolare quell'intralcio magico appena creato, i due cacciatori caddero al terreno come due sacchi di patate, provocando una allerta da parte del capriolo, il quale intanto veniva avvicinato da un'altra terza persona che però Alarick non riusciva ancora a vedere in quanto nascosto parzialmente dalla vegetazione. Appena però la coppia si rimise in piedi goffamente con l'intento di puntare subito il fucile verso l'animale, dovettero bloccarsi perché la terza persona si era frapposta fra loro e la preda, impedendogli di sparare.
Fu il momento giusto: il Terran uscì da dietro parlando a voce alta, profonda e possente, visto che comunque era un omone bello grosso, intimandoli di abbassare immediatamente le armi. I cacciatori, fissando prima l'uno e poi l'altra, si guardarono con aria infastidita.

Andiamocene, per oggi non se ne fa niente, corri corri!

No, io non rischio più, non se ne fa più niente del tutto, testa di c***o!

Si misero a correre come degli idioti, suscitando uno sguardo perplesso e carico di sufficienza da parte del MagiSapiente, il quale scosse il capo.
Non gli rimase quindi che puntare gli occhi scuri verso il capriolo e verso anche l'altra persona che aveva cercato di evitare che accadesse il peggio. Una donna, senza ombra di dubbio, una donna bellissima, davvero da lasciare senza fiato. Avanzò qualche passo infilando la bacchetta nella tasca dietro del pantalone militare che indossava ed alzando le braccia come a farle capire che non era armato o con cattive intenzioni.
Quando poi furono abbastanza vicini da potersi guardare a vicenda, Alarick trattenne qualche secondo il respiro, catturato dal fascino di quella persona, percependo in lei qualcosa di molto particolare, forse speciale, pur non riuscendo a capire esattamente di cosa si trattasse.

Grazie infinite della collaborazione.
Per fortuna abbiamo evitato il peggio.
Il mio nome è Alarick Denisof, molto piacere.
Potrei avere l'onore di conoscere l'identità di una così bella e coraggiosa donna?
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Messaggioda Indigo » 24/10/2014, 22:34

-Zona Verde Protetta/Dintorni di Sòfia | 4.2.19 | ore 15.38-


Ogni tanto anche un'assassina come lei aveva il diritto di prendersi una pausa meritata: non che uccidere non fosse divertente, al contrario, ma Indigo non era come Quetzal, radicato in un ambiente lontano dalla civiltà e senza alcun interesse a coltivarne un po' la conoscenza.
No, alla Druida al contrario del compagno - un compagno forse atipico, ma pur sempre tale - piaceva ogni tanto indossare vestiti comuni a quelli delle persone "normali", e andare a fare shopping per le vie della città: non accadeva spesso, una volta ogni due, tre mesi circa, ma quando accadeva la Kostenechki non si risparmiava di certo… anche perché di soldi, grazie a Dominique, ne aveva più che in abbondanza.
Aveva comprato qualche vestito, dunque, non per il Druido con cui sterminava i loro simili e gli appartenenti alle Gilde - i secondi più che altro lui, visto che lei ce l'aveva coi primi - ma solo per sé, e soprattutto tanti, tanti dolci: caramelle, cioccolatini, fette di torta confezionate in contenitori di plastica facilmente trasportabili, ciambelle, lecca-lecca, biscotti e quant'altro. Era una persona oltremodo golosa, la bulgara, e non avrebbe mai potuto accettare di rimanere senza qualche zucchero extra da ingerire - oltre a quelli che le forniva il compagno, ben inteso.
Coi sacchetti in mano, dunque, la Druida aveva deciso di fare una breve passeggiata nella zona verde prima di tornare a casa, giusto per salutare gli animali che ivi vi abitavano: essendo stata nel mondo civilizzato, anche il vestiario della donna si era dovuto adeguare agli usi della zona: pantaloni scuri ed attillati che le fasciavano le gambe magre e toniche, stivali neri alla caviglia, un maglioncino morbido d'angora nero e un giubbotto di pelle - sintetica, ovviamente - chiaro sopra, unico tocco di colore in quella mise altrimenti total black; capelli mossi leggermente e sciolti lungo le spalle e la schiena, trucco leggero, decisamente Indigo non aveva bisogno d'altro, ed anche così comunque la sua bellezza non passava di certo inosservata.
Aveva appena finito di chiacchierare con un paio di uccellini molto simpatici, quando delle voci in lontananza catturarono la sua attenzione, spingendola ad avvicinarsi a passo leggero - e visto che si era tolta gli stivali già da un po', leggero lo era veramente.

È nostro!

Sssshhh, vuoi forse farti sentire?
Guarda che ci scappa un'altra volta!


Quindi che facciamo?

Avviciniamoci tenendo lo sguardo su di lui, così non lo perdiamo di vista, ma procediamo a passo svelto.
Stammi al lato, passi veloci ma corti, ok?


Ricevuto!

Si mosse con leggiadria quasi innaturale per un qualsiasi essere umano, pronta ad intervenire quando, aguzzando la vista grazie al potere del Mana che le scorreva nelle vene, riuscì a scorgere ad una considerevole distanza un uomo - un mago, vista la bacchetta alla mano - che si occupava d'intralciare i due cacciatori per farli cadere a terra: non appena il capriolo percepì quel movimento improvviso, subito la Kostenechki si fece avanti facendogli capire che poteva stare tranquillo, ed infatti l'animale si nascose dietro di lei mentre la Druida gli si parò davanti - di fronte agli uomini pronti a sparare - e spostò lo sguardo sulle persone in questione, uno sguardo intenso, penetrante, e gelidamente arrabbiato.

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Li avrebbe uccisi sul momento se non si fosse messo in mezzo l'uomo di prima che, ad alta voce, intimò ai due di andarsene, riuscendo nel suo intento - e salvando, senza saperlo, la vita dei due uomini.

Andiamocene, per oggi non se ne fa niente, corri corri!

No, io non rischio più, non se ne fa più niente del tutto, testa di c***o!

Solo quando se ne furono andati, gli occhi di Indigo si spostarono sulla figura che aveva parlato, percorrendone il corpo con lo sguardo: e che corpo, perlomeno secondo i canoni della Druida, che come tale non aveva certo problemi a percepire la Terra nello spirito di chi aveva di fronte; un Gildato, dunque… e Quetzal non era presente.
Forse, per quell'uomo, era un giorno fortunato.

Grazie infinite della collaborazione.
Per fortuna abbiamo evitato il peggio.
Il mio nome è Alarick Denisof, molto piacere.
Potrei avere l'onore di conoscere l'identità di una così bella e coraggiosa donna?


Lo studiò ancora un istante, seria, prima di aprire le labbra ad un lento quanto radioso sorriso: sì, forse avrebbe anche potuto lasciarlo vivo… o eventualmente ucciderlo più tardi, ci doveva ancora pensare.

Indigo Kostenechki. - si presentò dunque, mentre il capriolo le si avvicinava alla mano per cercarne le coccole - Ti sei spaventata, vero piccola? Ma io e questo signore abbiamo mandato via quegli omoni cattivi… - le sussurrò con la dolcezza più pura, accarezzandole il capo con amore prima di tornare con gli occhi su Alarick - Avrei dovuto immaginare che solo da un Terran mi sarei potuta aspettare tanta premura…

Spoiler:
Uso Potere Lv.4: - Scrutare - la vista del Druido o di un soggetto migliora notevolmente per un periodo di tempo [30 minuti].
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Messaggioda Alarick » 24/10/2014, 23:25

Indigo Kostenechki.

La donna gli sorrise e il cambio di sguardo fu così improvviso e netto che Alarick non poté non notarlo con un leggero stupore e interdizione.
A giudicare dal cognome, ella doveva essere per forza una persona del posto, o quanto meno con origini dell'est europeo, ma per il momento decise di non chiederglielo, forse troppo impegnato a sorvolarla con lo sguardo. I capelli erano lisci, lunghi e profumati di... vaniglia. La pelle era leggermente scura, abbronzata, emanante un intenso odore di... vaniglia. Gli occhi simili ai propri erano intensi, il corpo slanciato ma con delle forme decisamente presenti e morbide, e i piedi nudi in mezzo all'erba apparivano affusolati seppur non certo di piccola misura, insomma, quella persona era un vero e proprio spettacolo per chiunque l'avesse voluta ammirare in ogni dettaglio.

Ti sei spaventata, vero piccola?
Ma io e questo signore abbiamo mandato via quegli omoni cattivi…
Avrei dovuto immaginare che solo da un Terran mi sarei potuta aspettare tanta premura…


Ed io solo da una Druida mi sarei potuto aspettare tanta fiducia da parte di un animale selvatico.
Oppure è la prima volta che ho il piacere di incontrare una Ninfa?
Sai, a giudicare dal tuo aspetto, si potrebbe anche prendere in considerazione un caso simile...


Le Ninfe, esseri naturali e bellissimi oltre ogni immaginazione per eccellenza. In pratica le Veela stavano alla Trama come le Ninfe al Mana.
Era assolutamente certo che ella fosse una Druida, per quanto non fosse in grado di capire con esattezza a quale livello di anzianità si trovasse, ma doveva proprio ammettere che la battuta ci stava tutta, quella donna era un autentico capolavoro del Conflux, o di Gaia, che dir si volesse.
Si spinse un poco in avanti, facendo anch'egli qualche piccola carezza all'animale in questione, ben felice di ricevere attenzioni da due persone come loro. Fece un bel respiro, gonfiando i pettorali, lasciando poi che il capriolo si allontanasse da loro per andare a raggiungere presumibilmente i suoi cuccioli. Mai Rick avrebbe potuto pensare che nel frattempo Indigo stesse decidendo se aggredirlo o meno.

Sei bulgara per caso?
Io sono slavo, cercavo qui intorno piante per il mio lavoro.


Non che a lei la cosa dovesse interessare, ma se non altro era un modo per fare ancora un poco di conversazione.
Mai e poi mai avrebbe potuto immaginare di trovarsi di fronte al motivo per il quale le Gilde e i Druidi dovevano incontrarsi a breve.
Una delle assassine ricercate per essere punite della morte di tantissimi innocenti, lì, davanti a lui, sorridente e leggiadra come il volto dell'innocenza. Forse era anche questo che lo affascinava tanto di lei, quel modo di essere passata da donna ferma, sicura, vendicativa e pronta a scatenare la sua ira per difendere la natura, a ragazza sorridente e amabile, dolce oltre ogni immaginazione, con due occhi luminosi come il Sole.
Già ma, se lei era lì, forse c'era dietro un motivo importante, questo Alarick non poteva saperlo, quindi si affrettò subito ad informarsi.

Deduco provenga dalla comunità qui vicino.
Sei sola o ci sono altri con te?
Sto forse disturbando qualche rito particolare?
Se serve posso andarmene immediatamente...


In un momento delicato come quello, mantenere un basso profilo ed una educazione esemplare con i Druidi era la regola maggiore, ma non era soltanto per quello che Alarick si mostrava così accomodante con lei. Mai stato approfittatore o ipocrita. Da un lato gli sarebbe dispiaciuto doversi allontanare da lì così in fretta, perché non gli dispiaceva affatto stare a contatto con quella figlia del Mana, ma se fosse stato necessario, allora di sicuro non avrebbe insistito. Continuava a guardarla più o meno dappertutto, per quanto lo sguardo non si facesse mai troppo invasivo, soprattutto il collo, le labbra i fianchi e i piedi. Tutte zone del corpo di lei che lo attiravano ed eccitavano allo stesso tempo. Non si preoccupò di scusarsi riguardo il vestiario, calcolando che molti Druidi addirittura andavano in giro nudi nelle proprie comunità ed anche all'esterno, in segreto.

... Hai un abbigliamento molto... civile.
Niente vestiti antichi, gonne lunghe o sandali alla schiava.
Insomma ti sei amalgamata molto bene alla società esterna.
... Ah, dimenticavo: nome raro e... piacevole all'ascolto.
Sei Giovane o già Druida?
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Messaggioda Indigo » 25/10/2014, 15:27

Ed io solo da una Druida mi sarei potuto aspettare tanta fiducia da parte di un animale selvatico.
Oppure è la prima volta che ho il piacere di incontrare una Ninfa?
Sai, a giudicare dal tuo aspetto, si potrebbe anche prendere in considerazione un caso simile…


Quanto le piaceva essere vezzeggiata? Moltissimo, sia nel suo essere una donna matura e consapevole, sia nel suo essere infantile e viziata, come una bambina. In tal senso, quindi, le parole di Alarick, il suo complimento, fecero sorridere Indigo di piacere, illuminando i suoi occhi color cioccolato ed incurvando le sue labbra in un'espressione deliziata e radiosa, a metà tra il compiacimento di una donna e la felicità di una bambina.
Fece ancora qualche carezza al capriolo, coccolato anche dall'uomo, il cui corpo semi-nudo sembrava piacere non poco alla Druida visto come il suo sguardo - velato di adulta malizia - lo stesse soppesando lentamente: aveva un fisico allenato, statuario, forte, che le faceva pulsare leggermente il tesoro prezioso celato in mezzo alle proprie gambe; non che Quetzal non la soddisfacesse a pieno, ma i gusti erano gusti e quelli della Kostenechki erano ben precisi.

Sei bulgara per caso?
Io sono slavo, cercavo qui intorno piante per il mio lavoro.


Esattamente.
Interessante, non credevo che quello fosse l'abbigliamento richiesto per la ricerca delle piante…
- commentò la Druida, la malizia che si calcava ad ogni parola da lei pronunciata e che si accompagnava perfettamente allo sguardo sfacciato con cui scandagliava ogni porzione del suo petto nudo - Altrimenti avrei fatto amicizia con altri Terran come te molto prima.

O forse li avrebbe prima osservati e magari "provati" e poi li avrebbe uccisi, con lei non era mai detta l'ultima parola: anche per quanto riguardava Alarick c'era ancora la possibilità che Indigo lo uccidesse, ma bisognava dire che il suo corpo si dimostrava essere un ottimo deterrente contro le manie omicide della Rinnegata.

Deduco provenga dalla comunità qui vicino.
Sei sola o ci sono altri con te?
Sto forse disturbando qualche rito particolare?
Se serve posso andarmene immediatamente…


Sono sola. - rispose lei, anche perché se così non fosse stato, se per caso ci fosse stato anche Quetzal nei paraggi… lui se ne sarebbe accorto di sicuro - E non stai disturbando niente.
Oltretutto sono una Rinnegata, quindi non mi daresti fastidio a prescindere.
- aggiunse, senza omettere quel particolare di sé.

Follia omicida a parte, Indigo non si era mai sentita in colpa per il comportamento tenuto nella sua comunità, né aveva mai pensato che le Guide avessero fatto bene a farla andare via… per questo non aveva alcun problema a definirsi una Rinnegata, non se ne vergognava e non provava alcun desiderio di nasconderlo.

... Hai un abbigliamento molto... civile.
Niente vestiti antichi, gonne lunghe o sandali alla schiava.


E tu devi averne conosciuti parecchio di Druidi, per essere così bene al corrente del loro abbigliamento. - replicò Indigo, studiandolo ancora con interesse ma, a differenza di lui, lo faceva in modo palese - Comunque no, quando vado in città preferisco vestire in modo ben diverso: non passerei certo inosservata con un abito druidico, non trovi?
E poi, dai… non sto così male vestita così, tu che dici?
- gli chiese, girando lentamente su se stessa con un'espressione provocante in volto.

Insomma ti sei amalgamata molto bene alla società esterna.
... Ah, dimenticavo: nome raro e... piacevole all'ascolto.
Sei Giovane o già Druida?


Piacevole all'ascolto? - ripeté lei, curiosa - Complimento singolare… sono una Giovane, comunque, e come ben sai rimarrò tale per sempre.
Ma non mi dispiace, è un piccolo prezzo da pagare per essere libera.
- aggiunse, il tono che tornava serio ed assumeva una punta d'amarezza malcelata.

Il tutto, però, durò una manciata di secondi, visto che subito dopo la Druida tornò sorridente e decisamente… bambinesca.

Ti va un dolce?
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Messaggioda Alarick » 25/10/2014, 21:47

La Giovane osservava con occhio attento ogni dettagli del suo corpo, senza la minima preoccupazione di essere in qualche modo "scoperta".
Alarick fece caso a quel suo essere così sfacciata, spregiudicata e senza la minima voglia di frenare la curiosità, ma non parve affatto infastidito, anzi, trovò quel comportamento adeguato ai suoi gusti e decisamente azzeccato, tant'è che lui stesso a quel punto cominciò a fare lo stesso con lei, non essendo mai stato una persona incline a mantenere una certa facciata quando l'altro non lo faceva per primo. Più lei lo guardava ovunque e più il Terran in un certo senso la copiava, studiandola a sua volta, provando nuove angolazioni di osservazione, ricambiando l'interesse a facendole naturalmente una lunga serie di complimenti silenziosi, visto che di sicuro non c'era parte di lei che non soddisfacesse il suo gusto.

Esattamente.
Interessante, non credevo che quello fosse l'abbigliamento richiesto per la ricerca delle piante…
Altrimenti avrei fatto amicizia con altri Terran come te molto prima.


Non tutti i Terran sono come me però...
Ad ogni modo stavo per mettermi la giacca da lavoro quando ho sentito le voci dei cacciatori.
Volevo evitare di perdere tempo, di sicuro non pensavo di avere il contributo di una figlia del Mana.


Allungò il braccio per carezzare un ramo vicino, quello di un pero, il quale sussultò. L'intento era semplice, mostrarle anche i muscoli dorsali, il tricipite e i muscoli della spalla in tensione. Se a lei piaceva quello spettacolo estetico, allora glielo avrebbe fatto ammirare del tutto, o almeno nei limiti del consentito per quel momento. Poco gli importava se fosse stata fidanzata o meno, oltre al fatto che, per come lo stava fissando, nel caso tutta quella fedeltà non ce la doveva avere, o magari le piaceva soltanto giocare, beh, ora che ce l'aveva davanti riusciva a pensare poco a tutti i diversi coinvolgimenti possibili, anzi, l'unica cosa che avrebbe voluto era che si voltasse abbastanza da permettergli di guardarle il fondoschiena, visto che era una delle parti del corpo che più lo attiravano in una donna, con fossette annesse, nei casi migliori.

Sono sola.
E non stai disturbando niente.
Oltretutto sono una Rinnegata, quindi non mi daresti fastidio a prescindere.


Oh, capisco.
... Hai un abbigliamento molto... civile.
Niente vestiti antichi, gonne lunghe o sandali alla schiava.


E tu devi averne conosciuti parecchio di Druidi, per essere così bene al corrente del loro abbigliamento.

Mi sembra tre, o forse quattro.

Comunque no, quando vado in città preferisco vestire in modo ben diverso: non passerei certo inosservata con un abito druidico, non trovi?

Trovo, trovo, ma non nascondo che in tali abiti secondo me saresti un vero paradiso per la vista.
Mi hanno sempre affascinato, lo ammetto.


E poi, dai… non sto così male vestita così, tu che dici?

Credo farei fatica a trovarti vestita male anche con una tovaglia indosso...

Rispose al sorriso provocante di lei con uno sarcastico, fissandole finalmente il culo una volta che ella decise di fare un giro a 360° per mostrarsi il più possibile a lui. L'avrebbe voluto quasi afferrare con entrambe le mani approfittando dell'istante, ma la Terra dentro di lui lo aiutò a mantenere il controllo ed evitare gesti assurdi, soprattutto con una persona che, a prescindere che fosse Druida o meno, era una sconosciuta.
Già, a proposito, era una Rinnegata, e chissà per quale motivo. Inutile dire che non si aspettava minimamente di trovarsi di fronte il motivo del Gaiux, quindi la sua mente nemmeno si posò vicino ad una idea simile. Non gli dava fastidio che fosse una espulsa dalla comunità, anche perché le regole dei figli del Mana erano molto ferree e poteva anche essere che lei alla fin fin fosse ancora in buona parte innocente.

Insomma ti sei amalgamata molto bene alla società esterna.
... Ah, dimenticavo: nome raro e... piacevole all'ascolto.
Sei Giovane o già Druida?


Piacevole all'ascolto? Complimento singolare… sono una Giovane, comunque, e come ben sai rimarrò tale per sempre.
Ma non mi dispiace, è un piccolo prezzo da pagare per essere libera.


Esatto, piacevole all'ascolto, è un nome morbido, ondeggiante sul palato, poetico da pronunciare.
Insomma sei Rinnegata per... la libertà?
Non ricordavo che le Guide chiedessero la relegazione dei Druidi nelle comunità.


Decisamente ella gli stava nascondendo qualcosa, ma chi era lui per chiederle di dire solo la verità? Nessuno e come tale forse sarebbe rimasto.
Sì, la curiosità di sapere c'era, ma non mostrò insistenza, anzi, sorrise con serenità per tranquillizzarla che non avrebbe fatto altre domande scomode. Tutto a un tratto, Indigo passò dall'avere un'espressione seria e matura ad un'altra bambinesca e quasi infantile, un gioco di ruoli che riusciva a fare con una velocità davvero sconcertante e che ad Alarick piaceva moltissimo, forse anche troppo in effetti. Le buste che aveva con sé contenevano dei dolci ed altre cose comperate in dei negozi nelle vicinanze, lui conosceva molto bene alcuni di quei nomi, ma non c'era mai stato in prima persona in quanto non era un adoratore degli zuccheri di vario genere. Decisamente era più tipo da salato.

Ti va un dolce?
Ne ho comprati un sacco, non fare complimenti!


No no, grazie, come se avessi accettato.
Apprezzo poco i sapori dolci... vaniglia a parte.
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Messaggioda Indigo » 26/10/2014, 13:03

Non tutti i Terran sono come me però…

Un vero peccato… - commentò tra sé, ma comunque ad alta voce, Indigo, schioccando la lingua sul palato mentre lo sguardo continuava a scorrere impunemente sul corpo del Terran, dandogli così anche il permesso implicito di fare altrettanto con lei.

Ad ogni modo stavo per mettermi la giacca da lavoro quando ho sentito le voci dei cacciatori.
Volevo evitare di perdere tempo, di sicuro non pensavo di avere il contributo di una figlia del Mana.


Lode ai cacciatori, allora, altrimenti non avrei potuto godere di un tale spettacolo.
Ma ora questo fisico scolpito non sta patendo un po' di freddo?


Perché comunque erano pur sempre i primi di Febbraio, e non è che da quelle parti ci fossero temperature propriamente miti; seguì con la coda dell'occhio i movimenti del braccio di Alarick, sogghignando quando mise in mostra i muscoli tesi ed allenati - una coincidenza? Visto quant'era stata sfacciata nello sguardo, ne dubitava fortemente - e tranquillizzandolo sul fatto che, essendo sola e per di più Rinnegata, di sicuro non stesse disturbando alcun rito druidico o cose del genere.
Dalla pacata reazione che aveva avuto nel trovarsi di fronte ad una figlia del Mana, e da ciò che sapeva sul loro vestiario, la Kostenechki si rese conto di avere di fronte qualcuno che, di Druidi, doveva averne conosciuti più di uno, come l'uomo le confermò poco dopo.

Mi sembra tre, o forse quattro.

Sono un numero piuttosto alto. - commentò Indigo, incuriosita - Per caso sei fidanzato con una figlia del Mana? - gli domandò dunque, poiché da ciò che ricordava i rapporti tra Gildati e Druidi erano pressoché nulli, accettando poi il suo successivo complimento con espressione deliziata ed assolutamente soddisfatta.

Credo farei fatica a trovarti vestita male anche con una tovaglia indosso...

In realtà trovava improbabile che il Terran fosse occupato con qualcuna, visti i complimenti che faceva al suo corpo, ma Indigo aveva imparato col tempo che si poteva dire e fare una cosa pensandone un'altra, e che ci si poteva mostrare in un determinato modo essendo però una persona del tutto diversa.
Lei, d'altro canto, non era stata forse la prima a presentarsi a lui con un sorriso innocente ed un'aria puramente angelica, pur essendo un'assassina sadica e spietata, nella maggior parte dei casi? Com'era oscura, la natura umana…

Insomma ti sei amalgamata molto bene alla società esterna.

Mi ritengo una persona estremamente flessibile, e se anche non possa dire che la civiltà babbana o magica sia propriamente fatta per me, se mi ritrovo in essa riesco a non sembrare del tutto spaesata.

Anche perché meglio mischiarsi ai babbani ogni tanto che vivere in una comunità che non l'apprezzava e che la costringeva ad accettare cose che invece non le andavano bene.

Esatto, piacevole all'ascolto, è un nome morbido, ondeggiante sul palato, poetico da pronunciare.

Poetico? - ci rifletté su, pensierosa, ripetendo il proprio nome a bassa voce quasi a saggiare il commento di lui appena fatto - Non sono sicura che tu abbia ragione, forse è poetico solo se lo pronunciano le persone giuste - disse poi, con un leggero sorriso d'intesa.

Insomma sei Rinnegata per... la libertà?
Non ricordavo che le Guide chiedessero la relegazione dei Druidi nelle comunità.


Quand'era piccola i miei Confratelli non mi lasciavano mai in pace, attaccandomi per le mie spiccate capacità di apprendimento: un giorno mi sono stancata e li ho attaccati, se così possiamo dire, affinché smettessero di darmi fastidio.
Le Guide della mia comunità volevano che mi scusassi, io non avevo alcuna intenzione di rinunciare al diritto di essere libera di rispondere e di ribellarmi di fronte a comportamenti che reputavo sbagliati e dannosi per me stessa… e sono stata invitata ad andarmene.


Niente di più e niente di meno, quello era stato il riassunto di una vicenda che però aveva lasciato un segno in Indigo, una cicatrice che infatti si era ripercossa su tutto il suo essere - e i risultati si erano visti.
D'improvviso, la Druida cambiò radicalmente: lo sguardo serio, maturo e adulto venne sostituito da uno più infantile e divertito, ed un sorriso radioso si aprì sul volto dai lineamenti delicati della bulgara, illuminandone anche gli occhi dalle iridi color cioccolato, mentre gli offriva uno dei dolcetti che aveva precedentemente acquistato.

No no, grazie, come se avessi accettato.
Apprezzo poco i sapori dolci... vaniglia a parte.


In effetti qualche biscotto alla vaniglia ce l'aveva, ma se al Terran piaceva davvero così tanto…
Si avvicinò a lui di qualche passo - il sorriso infantile che però questa volta si accompagnava ad uno sguardo malizioso, sensuale e consapevole - allungò il braccio verso il suo volto così da tirare indietro la manica del maglioncino e del giubbotto, e scoprì così il polso, fermandolo a poca distanza dalle sue labbra.

Puoi dare una leccata, se ti piace così tanto la vaniglia.
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Messaggioda Alarick » 26/10/2014, 21:55

Lode ai cacciatori, allora, altrimenti non avrei potuto godere di un tale spettacolo.
Ma ora questo fisico scolpito non sta patendo un po' di freddo?


A parte che la tua vista basta a riscaldarmi...
... E poi sono abituato a lavorare in condizioni estreme.
Tornato a casa mi farò una tisana come dico io e scongiurerò ogni rischio malattia.
Bello essere Druidi, in questo senso.


Immuni alle malattie, immuni ai virus e immuni ai veleni naturali, i Druidi avevano un vantaggio molto grande rispetto ai comuni mortali.
Non pativano il freddo e potevano uscire dall'acqua di un torrente ed esporsi all'aria ghiacciata senza rischiare di finire raffreddati.
La costituzione dell'uomo era ottima, ma nulla a che vedere con certi tipi di resistenza naturale e genetica. Da questo punto di vista poi, i Terran con elemento Terra erano svantaggiati rispetto a molti altri: quelli del Vento non potevano prendere colpi di freddo, quelli del Ghiaccio non lo pativano proprio, quelli del Fuoco sfruttavano il proprio calore per evitare di gelare, insomma in un modo o nell'altro metà dei Gildati avevano la soluzione pronta, restava comunque il fatto che i Druidi erano i più fortunati. Li conosceva bene, ma non per il motivo che pensava lei.

Sono un numero piuttosto alto.
Per caso sei fidanzato con una figlia del Mana?


Ahahah... No, assolutamente.
Ho gestito i rapporti diplomatici tra le Gilde ed anche tra i Terran e i Druidi, quindi ne ho conosciuti diversi per... "lavoro".
Solo che appunto, loro erano molto canonici, i tipici Druidi, in pratica.


Vestiti all'antica, acconciature celtiche, bracciali di legno e portamento da "siamo i migliori".
Purtroppo era sempre così quando si incontravano individui di grado Anziano o addirittura Guida, ma l'elemento Terra era uno dei migliori per relazionarsi con loro, essendo di natura calmo, concreto, solido e capace di resistere alle provocazioni.
Invece, il vestiario di Indigo era decisamente diverso dal solito, rispecchiando più la cultura tipicamente babbana o comunque magica.
Un vero bene per gli occhi di Alarick, i quali la continuavano a solcare da zona a zona del corpo con una eccitazione latente molto forte.
Non c'era dettaglio della sua figura che non lo attirasse o evocasse in lui immagini piacevolmente sessuali, e non era necessario farlo presente.

Mi ritengo una persona estremamente flessibile, e se anche non possa dire che la civiltà babbana o magica sia propriamente fatta per me, se mi ritrovo in essa riesco a non sembrare del tutto spaesata.

Inoltre, grazie a ciò, hai di sicuro meno difficoltà ad avvicinarti alle persone che ne fanno parte.
Hai per caso un fidanzato mago o addirittura privo di poteri?


Se lei aveva trovato la giusta soluzione per chiedergli se fosse fidanzato, allora anche lui avrebbe dovuto sfruttare una tattica simile, continuando a rimanere a petto nudo di fronte a lei senza la minima voglia di cambiarsi proprio perché sapeva che in quel modo la attirava e stuzzicava.
Non conosceva ancora nulla di lei, ma quasi sicuramente avrebbe potuto giurare che apprezzava i complimenti oltre ogni misura ed apprezzava anche lui, specie i pettorali, i bicipiti e gli addominali, almeno per il momento. Pensa se avesse potuto guardare poco poco più in basso.
A proposito di complimenti, comunque, Alarick espresse successivamente un giudizio personale a proposito del nome di lei, giudicandolo molto piacevole all'ascolto. Un parere che lasciò la Giovane molto sorpresa, possibilmente in positivo.

Poetico?
Non sono sicura che tu abbia ragione, forse è poetico solo se lo pronunciano le persone giuste


... E nell'occasione giusta...

Sorrise con malizia, abbassando leggermente il tono e ovviamente calcandolo a dovere, per quanto non ce ne fosse eccessivo bisogno, ma era come se stesse pregustando qualcosa di più intenso, qualcosa che forse era in arrivo tra di loro, non immaginando minimamente chi fosse.
Se avesse saputo chi fosse lei in realtà, probabilmente avrebbe tentato di tramortirla, portarla in Gilda per poi giudicarla o farla giudicare, ma al momento non sapeva niente, si dedicava solo a "giocare" con lei, provando a capire come fosse fatta, come ragionasse e cosa potesse fare eventualmente per avvicinarla ancora di più. Per quello provò a farla sbottonare sul motivo per il quale fosse stata mandata via dalla propria comunità, trovando il suo racconto molto vago. Evidentemente nascondeva dettagli più precisi, ma di questo non gliene fece una colpa.

Quand'era piccola i miei Confratelli non mi lasciavano mai in pace, attaccandomi per le mie spiccate capacità di apprendimento: un giorno mi sono stancata e li ho attaccati, se così possiamo dire, affinché smettessero di darmi fastidio.
Le Guide della mia comunità volevano che mi scusassi, io non avevo alcuna intenzione di rinunciare al diritto di essere libera di rispondere e di ribellarmi di fronte a comportamenti che reputavo sbagliati e dannosi per me stessa… e sono stata invitata ad andarmene.


Molto combattiva e ribelle.
In parte però comprendo le tue motivazioni, so che le loro regole sono molto strette.
Quindi è da tanto che sei Rinnegata?


Di sicuro così si spiegava perché si fosse integrata tanto all'interno del mondo non druidico. Essendo stata mandata via da molti anni, si era dovuta abituare velocemente a quella realtà, magari all'inizio anche un po' controvoglia, ma sembrava abbastanza contenta di essere libera, anche pagando quel caro prezzo, quindi chi era lui per giudicare il suo gesto come folle o meno? In fondo entrambi amavano la libertà, era un obiettivo e una filosofia comune. Proprio in virtù di quella libertà così tanto istintiva e vogliosa, poi, Indigo si avvicinò a Rick con fare piuttosto malizioso e provocatorio, scoprendo il polso ed avvicinandolo alle sue labbra, in quanto l'uomo aveva espresso poca preferenza nei confronti dei dolci ma parecchia invece riferito alla vaniglia, il profumo che ella emanava naturalmente per via della propria identità come Druida.

Puoi dare una leccata, se ti piace così tanto la vaniglia.

...

Non rispose nulla a quella provocazione, sentendo i pantaloni farsi leggermente più stretti, e fu così che afferrò con la mancina l'avambraccio della ragazza, abbassando la bocca a baciarle la pelle del polso, ma non fermandosi ad esso, infatti se ella l'avesse concesso, egli avrebbe anche saggiato il palmo della mano, le dita e il dorso, azzardandosi a mettersi il pollice fra il palato e la lingua per succhiarlo.
Infine, utilizzando la propria forza, cercò di tirarla ancor più verso di sé, cingendole il fianco con l'altro braccio possente, scivolando con le labbra fino all'orecchio di lei, sussurrandole delle parole con voce roca, eccitata e possibilmente impaziente, tentando come ultimo gesto di mordere piano il lobo e baciare singolarmente il collo, riempiendo le narici e i polmoni di quell'aroma di vaniglia inconfondibile e piacevole come una droga.

... Io ti leccherei dalla testa ai piedi, Indigo.

Pronunciando il suo nome proprio come ipotizzato nei minuti della conversazione precedente.
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Messaggioda Indigo » 26/10/2014, 22:49

A parte che la tua vista basta a riscaldarmi...

Sorrise maliziosa, a quelle parole, con evidente piacere.

... E poi sono abituato a lavorare in condizioni estreme.
Tornato a casa mi farò una tisana come dico io e scongiurerò ogni rischio malattia.
Bello essere Druidi, in questo senso.


Già, niente malattie, niente problemi legati al clima... - convenne Indigo, ondeggiando sul posto col sorriso furbetto di un'adulta che gioca a fare la bambina - Però sai, ci sono anche i lati negativi.
Io, ad esempio, non provando mai freddo, come faccio a chiedere a qualcuno di abbracciarmi per scaldarmi?
- si mordicchiò il labbro inferiore e alzò le spalle come una bambina triste perché le era stata tolta la possibilità di fare qualcosa, prima di sorridere nuovamente e riprendere a conversare come se nulla fosse.

C'era tanto da dire... ad esempio, com'era che Alarick conoscesse così bene le abitudini e gli usi dei Druidi? Era fidanzato con una figlia del Mana, forse?

Ahahah... No, assolutamente.
Ho gestito i rapporti diplomatici tra le Gilde ed anche tra i Terran e i Druidi, quindi ne ho conosciuti diversi per... "lavoro".
Solo che appunto, loro erano molto canonici, i tipici Druidi, in pratica.


Un compito difficile, trattare i rapporti coi Druidi... devi essere piuttosto bravo nel tuo lavoro, se ancora non ho visto i due schieramenti darsi guerra su un infinito campo di battaglia.

Commentò la Kostenechki, passando a parlare di sé, di come le risultasse facile ormai mischiarsi coi maghi normali o coi babbani come nulla fosse, nonostante le sue origini druidiche.

Inoltre, grazie a ciò, hai di sicuro meno difficoltà ad avvicinarti alle persone che ne fanno parte.
Hai per caso un fidanzato mago o addirittura privo di poteri?


No, nessuna delle due... - rispose Indigo con un sorriso innocente, che probabilmente mai avrebbe fatto presagire la realtà, e cioè il fatto che lei il fidanzato ce l'aveva, ma era un Druido e per di più Rinnegato ed assassino quanto e più di lei.

Quelle parole, quel sorriso, servivano solo per fargli dimenticare il fattore principale, e cioè che non aveva apertamente detto di non avere un fidanzato, ma solo che non fosse un mago né un babbano.
Eppure sorrideva, dolcemente e con innocenza candida e pura, guardandolo negli occhi con intensità, con quello sguardo profondo color del cioccolato che pareva capace di sondargli l'anima.
No, probabilmente non l'avrebbe ucciso alla fine, sarebbe stata buona per una volta... una volta sola, Quetzal non l'avrebbe mai saputo e lei non avrebbe dovuto spiegargli che la sua voglia omicida era pari, forse, solo alla sua voglia di farsi vezzeggiare, di giocare col prossimo e sentirsi pienamente al comando della situazione.

... E nell'occasione giusta...

E questa credi lo sia?

Gli domandò con un tono di voce morbido e melodioso, tono che però assunse poi una piega amara quando gli raccontò di come fosse stata mandata via dalla sua comunità druidica.

Molto combattiva e ribelle.
In parte però comprendo le tue motivazioni, so che le loro regole sono molto strette.
Quindi è da tanto che sei Rinnegata?


Avevo 15 anni. - confermò lei - È passato tanto tempo da allora. - ma la voglia di vendicarsi non si era spenta, e non si sarebbe spenta mai.

Intanto, però, poteva intrattenersi con quel gioco malizioso a cui il Terran stava dimostrando di saper partecipare così bene: gli porse il polso, invitandolo a leccarlo per assaggiare il suo sapore di vaniglia, senza tirarsi indietro quando poi l'uomo si prese la libertà di baciarle non solo quella porzione di pelle, ma anche la mano, succhiando persino il pollice.
Sospirò silenziosa, padrona della situazione, lasciandolo anche fare e posando poi la mano libera sul suo petto - saggiando la consistenza dei suoi muscoli - quando lui l'attirò a sé per parlarle all'orecchio, morderle il lobo e baciarle il collo.

... Io ti leccherei dalla testa ai piedi, Indigo.

Ne sono ben consapevole... - sussurrò lei di rimando, alzando lentamente lo sguardo sul suo volto.

Ma dovresti sapere, tu che ben conosci i Druidi, quanto siamo sfuggenti, quasi ancestrali... - aggiunse, avvicinandosi alla sua bocca per sfiorarla col proprio fiato, e poi farsi indietro con eleganza e leggerezza - Devo tener fede alla nostra nomea, e sottrarmi alla tua presa virile... per ora.

E così avrebbe fatto, ovviamente a meno che Alarick non l'avesse trattenuta contro la sua volontà.

Ma puoi sempre sperare di rivedermi presto... - lo fissò per un istante, maliziosa, poi sorrise come una bambina speranzosa - Lo farai?
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Messaggioda Alarick » 27/10/2014, 17:23

Già, niente malattie, niente problemi legati al clima... Però sai, ci sono anche i lati negativi.
Io, ad esempio, non provando mai freddo, come faccio a chiedere a qualcuno di abbracciarmi per scaldarmi?


Esistono tipi di freddo che possono provare anche i Druidi.
In quel caso, un abbraccio o un gesto d'affetto, d'amore, sono l'unica soluzione, più del Fuoco che alberga in voi.


Divenne leggermente più serio durante quella frase, come se volesse sondarla ed analizzare le sue reazione esattamente come lei stava facendo con lui. Era uno studio continuo dietro ad una normale chiacchierata informale. Lei sicuramente celava un'intelligenza ben superiore alla media, infatti bisognava essere molto sagaci e geniali per saper gestire senza difficoltà un lato infantile da uno più maturo e lei ci riusciva benissimo.
Parlarono dell'attività dell'uomo all'interno della Gilda che gli aveva permesso di essere a contatto con altri Druidi e della sua eventuale bravura in materia, non essendo al momento scoppiate guerre di alcun tipo tra i figli del Mana e della Trama. Naturale che non fosse solo merito suo, bensì di tante altre persone ben più ferrate nella facoltà diplomatica, ma gli piaceva pensare di aver contribuito almeno un po' a quella pace statica.

No, nessuna delle due...

Quella fu poi la risposta che Indigo quando egli le chiese se avesse delle relazioni con un Mago o con un Babbano. A dir la verità c'era da mettere anche nel mucchio i Druidi, ma Alarick pensò pure che non c'era bisogno di menzionarli, poiché il comportamento di lei era troppo libertino per poter essere una ragazza impegnata. Se fosse stato il contrario, allora voleva dire che fondamentalmente era un po' t***a dentro, ma come lo si poteva immaginare di una persona simile che ti guardava con quegli occhioni da cerbiatta? Insomma l'uomo si stava beccando una sbandata pazzesca, che non gli consentiva né di ragionare lucidamente, né di accorgersi dei pericoli. Forse in quell'istante ella avrebbe potuto ucciderlo senza troppi problemi, ma invece sembrava proprio che stesse esitando.

E questa credi lo sia?

Non essendo ancora completamente nudi, temo di no...
... Ma ci si potrebbe lavorare.


Sembrava una partita di tennis babbano: ognuno rilanciava la palla nel campo avversario, un match praticamente alla pari.

Avevo 15 anni.
È passato tanto tempo da allora.


E noto che sei andata molto avanti, lasciandotelo alle spalle, immagino.
Ti ammiro molto per questo, in fondo quelle erano poche stolte persone.
Procedendo per la tua strada dimostri forza di carattere e poca propensione al rancore.
Ti sei amalgamata al mondo e non hai tralasciato le tue origini, ma d'altronde è giusto, non tutti i Druidi sono uguali.


Non aveva capito proprio niente di lei, ma ciò non voleva certo dire che avesse parlato a vuoto. Forse lei avrebbe soppesato quelle parole, valutandole e immagazzinandole, magari soltanto in un angolo remoto dell'anima, però poteva essere l'inizio per qualcosa di diverso.
Tralasciando la serietà tenuta in quei piccoli frangenti, utile per variare la conversazione e renderla anche più ricca, ben presto si passò ad un altro livello di malizia ed erotismo tra i due, un livello molto vicino all'immediato desiderio dato dall'istinto e dalla voglia possibilmente reciproca, ma che non venne sublimato in alcun modo, non per quei minuti. Le motivazioni della Giovane erano molteplici, quelle del Terran praticamente nessuno, ma era lei che conduceva il gioco, adesso, quindi lei era in grado di interromperlo quando e come voleva.

Ma dovresti sapere, tu che ben conosci i Druidi, quanto siamo sfuggenti, quasi ancestrali...
Devo tener fede alla nostra nomea, e sottrarmi alla tua presa virile... per ora.


La figlia di Gaia tentò di allontanarsi dopo essersi trovata a pochi millimetri dalle sua labbra, ma non fu così semplice.
La mano grande e possente dell'uomo si trovava già dietro di lei e fermò con una certa energia delicata l'indietreggiare del collo, così che, qualora ella l'avesse concesso, si permise di darle un solo, singolo bacio sulle labbra della durata di un secondo, prima di lasciarla completamente libera, pur sapendo che avrebbe voluto e potuto fare molto di più. La fissò intensamente negli occhi, occhi che non avrebbe dimenticato tanto facilmente, occhi che avrebbe sognato la notte, occhi che non avrebbe mai e poi mai confondere con altri, per nessun motivo al mondo.
Quella donna aveva saputo catturarlo con una maestria invidiabile e la cosa bella era che lui non aveva fatto neanche in tempo ad accorgersene.

Ma puoi sempre sperare di rivedermi presto...
Lo farai?


Credo ogni giorno.
Ma come posso provare ad incrementare le possibilità che avvenga?
Esiste un luogo che posso frequentare maggiormente che mi conceda una speranza in più?
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