Re: Cartagena
Inviato: 04/12/2013, 19:47
Un suono lo emette, ma soltanto noi possiamo distinguerlo, solo noi ne siamo in grado, a differenza di chiunque.
Abbiamo il privilegio di conoscere il vero nome che la Madre Terra dona ai suoi figli, non quello convenzionale usato da tutti.
Un onore che ci rende superiori, che ci rende così diversi da essere più vicini noi a ciò che esiste, che il resto degli uomini.
Evviva la modestia...
Commentò Indigo, ma il sorriso divertito che le aleggiava sulle labbra lasciava intendere che era del tutto ironica: anche lei si sentiva superiore, anche lei si considerava migliore di maghi e babbani, e ovviamente dei componenti delle Gilde che mischiavano Trama e Mana come fosse normale, senza rendersi conto di stare profanando il secondo - e nemmeno troppo bene, visto che potevano contare al massimo su due Elementi.
Era bello parlare con qualcuno che la capisse, che pensasse le cose nello stesso modo suo... certo, anche Dominique la considerava superiore, ma Indigo era abbastanza certa che il giudizio della strega fosse quasi totalmente influenzato dai suoi sentimenti per lei; colui che aveva accanto invece la capiva totalmente, era come lei e provava i suoi stessi sentimenti di vendetta, anche se verso persone diverse.
Erano entrambi dei bastardi, ma come comprese poco dopo, a lui non piaceva definirsi in quel modo, no, aveva anzi un'idea ben precisa su chi e cosa fosse... perfetto.
Convenzioni, regole morali che rendono tutto più difficile da gestire, da accettare, da vivere.
Se le regole sono fatte per essere infrante è perché la mente umana si pone dei freni fastidiosi che eclissano il piacere e la libertà.
E' solo un mio parere, ma ogni concetto è diverso in base a chi lo vive e lo osserva, tanto quanto la perfezione stessa.
Era da tanto che non si lasciava andare a discorsi di quel tipo con qualcuno... d'altronde, con chi mai avrebbe potuto farli? Né Marshall né Dominique erano all'altezza di comprendere il profondo senso delle parole che potevano uscire dalla bocca di un Druido, proprio perché, come esseri superiori, avevano una visione della vita, di Gaia, e delle persone che si distanziava completamente da quella degli altri.
Molte persone giudicherebbero un arcobaleno più affascinante di una tarantola, ma per esempio io amo quelle zampette pelose, quei mille occhi rossi come il sangue della passione e quella innata bravura nel creare delle bellissime trappole.
Noi siamo in grado di guardare oltre, di stupire perché noi siamo stupore... Per esempio, qual è una cosa che ti piace fare che molti esseri umani troverebbe assurda o inconcepibile? Escludendo l'omicidio, naturalmente.
Si mordicchiò il labbro inferiore, riflettendo su quella domanda: c'erano diverse opzioni di risposta, da quelle più blande e quasi prevedibili, per un Druido, a quelle più sporche ed inimmaginabili anche per uno come lui... alla fine, la bulgara scelse la seconda opzione, ma preferì non pronunciarla ad alta voce, avvicinandosi al contrario al suo orecchio destro per sfiorarglielo con le labbra e pronunciare in un sussurro basso, dolce e malizioso la risposta alla domanda che lui aveva posto.
Appena finito di sussurrargliela all'orecchio, si fece di un paio di passi indietro, studiando la sua espressione: era curiosa di sapere se ne fosse rimasto sconvolto, colpito, disgustato - improbabile - o semplicemente eccitato, ma era abbastanza sicura che, in ogni caso, sarebbe stato qualcosa di totalmente inaspettato per lui.
D'altronde, per chi l'avesse visto e non fosse stato come loro, anche il comportamento del ragazzo sarebbe apparso come inaspettato ed assurdo: baciare un pesciolino, ma quando mai? Eppure lei lo capiva, lo comprendeva, ed in un certo senso lo imitava anche se, a differenza dell'altro, lei accarezzava il corpo dei pesciolini con la punta dell'indice della mano destra, quasi a voler fare loro il solletico: un dualismo forte, in entrambi, ma era anche quello a renderli così speciali.
Con la coda dell'occhio, Indigo notò che il suo amato pitone bianco li stava seguendo, studiando il Rinnegato accanto alla padrona con occhio vigile: la bulgara sapeva che se avesse avuto il solo sentore che lei fosse in pericolo, non avrebbe esitato un secondo ad attaccare l'altro per porre fine alla sua vita, poiché Indigo era la sua famiglia e nessuno poteva azzardarsi a farle del male; volse di più il capo, catturò la sua sinuosa e bianca figura che strisciava, e gli sorriso con dolcezza ed amore, ricevendo in cambio un sibilo affettuoso.
Caraid comunque poteva stare tranquillo, perché al momento tutto ciò provava la Druida era piacere, specie quando scivolò in Acqua avvinghiandosi a lui e prese a baciarlo con passione bollente, facendo danzare la lingua con la sua e strusciando il proprio corpo contro quello dell'altro, smuovendo l'Acqua del torrente in piccole onde che s'infrangevano contro i loro corpi: fu in quell'idillio fresco e bollente insieme, che il Rinnegato pose sul piatto di conversazione una proposta molto allettante per Indigo, che si dimostrò subito ben felice di accettarla a condizione che anche il proprio desiderio di vendetta fosse soddisfatto.
Gli unici vincoli che potrei mettere a tutto ciò... E' che ogni vittima verrà fatta reincarnare in una vita migliore.
Renderli degli animali?
Dovranno ringraziare di essere uccisi, allora, diventeranno esseri migliori di adesso... - commentò la Druida, annuendo: era nel loro potere tramutare le persone in animali, una volta uccisi, e perché non donare loro la possibilità di essere nuovamente dei figli di Gaia ma sotto un altro aspetto? Era quasi compassionevole, da parte loro.
Inoltre, ogni due gildati morti uno lo si risparmia, perché possa raccontare e far tremare tutti gli altri menzionando il nostro potere...
Diventare il terrore delle Gilde, i portatori di verità e sangue... - si leccò lentamente il labbro superiore a quel pensiero, un sorriso sadico e luminoso che partiva dalle labbra per raggiungere gli occhi e farli brillare - È perfetto. - concluse, suggellando quell'accordo con un piccolo morso al labbro inferiore di lui: sarebbero stati perfetti e pericolosi insieme, ed Indigo avrebbe finalmente avuto qualcuno con cui condividere i propri propositi di vendetta... che poi fosse pronto a soddisfarla anche in altri sensi, quello sarebbe stato una piacevole aggiunta.
Per poter essere una squadra, però, sarebbe stato carino sapere almeno il nome dell'altro, per quanto chiamarlo "bel tenebroso" non gli dispiacesse affatto, e lo fece presente subito dopo: la risposta che ottenne fu il motivo per cui un altro sorriso, questa volta malizioso ed eccitato, le incurvò le labbra, facendola fremere dal desiderio per quello che sarebbe successo dopo.
Perché?
Hai proprio così tanta necessità di sapere il mio nome nell'immediato per esprimere qualche gemito di piacere...?
Socchiuse gli occhi, lasciandosi abbandonare al piacere, mentre lui prendeva a baciarla: ogni millimetro di pelle sfiorata dalle sue labbra diventava bollente, come se stesse tracciando una scia di Fuoco sul corpo della Druida; inarcò la testa all'indietro e schiuse le labbra per gemere soffusamente, i capelli che seguendo il movimento della testa ricadevano sulle sue spalle; sorrise tra sé quando capì dove l'altro sarebbe arrivato, ed istintivamente aprì maggiormente le gambe per dare al Rinnegato il cibo che tanto anelava assaggiare.
Raggiunse velocemente l'apice del piacere, tendendo e contraendo il corpo, riversando nell'Acqua il frutto di tutto quel godere e rilassando poi i muscoli, la testa che tornava dritta e gli occhi che si riaprivano, posandoli sull'altro appena uscito dalla superficie trasparente.
... Quetzal.
Almeno adesso so chi ringraziare per il servizietto meraviglioso... - commentò Indigo, passandosi una mano tra i capelli umidi mentre l'altra gli accarezzava la spalla sinistra; le gambe, dal canto loro, si allacciarono nuovamente intorno al suo bacino, ammesso ovviamente che a lui la cosa non desse fastidio - E mi piace molto. Cos'è, azteco? Anche se penso che continuerò a chiamarti spesso "bel tenebroso" ... ti si addice un sacco come soprannome - aggiunse, avvicinandosi alla sua bocca per sfiorarla con baci delicati, che aumentassero il desiderio, si sperava, provato per lei - E sei anche un fenomeno con la lingua... - sussurrò infine, leccandogli le labbra mentre le iridi color cioccolato rimanevano fisse in quelle di lui.
Abbiamo il privilegio di conoscere il vero nome che la Madre Terra dona ai suoi figli, non quello convenzionale usato da tutti.
Un onore che ci rende superiori, che ci rende così diversi da essere più vicini noi a ciò che esiste, che il resto degli uomini.
Evviva la modestia...
Commentò Indigo, ma il sorriso divertito che le aleggiava sulle labbra lasciava intendere che era del tutto ironica: anche lei si sentiva superiore, anche lei si considerava migliore di maghi e babbani, e ovviamente dei componenti delle Gilde che mischiavano Trama e Mana come fosse normale, senza rendersi conto di stare profanando il secondo - e nemmeno troppo bene, visto che potevano contare al massimo su due Elementi.
Era bello parlare con qualcuno che la capisse, che pensasse le cose nello stesso modo suo... certo, anche Dominique la considerava superiore, ma Indigo era abbastanza certa che il giudizio della strega fosse quasi totalmente influenzato dai suoi sentimenti per lei; colui che aveva accanto invece la capiva totalmente, era come lei e provava i suoi stessi sentimenti di vendetta, anche se verso persone diverse.
Erano entrambi dei bastardi, ma come comprese poco dopo, a lui non piaceva definirsi in quel modo, no, aveva anzi un'idea ben precisa su chi e cosa fosse... perfetto.
Convenzioni, regole morali che rendono tutto più difficile da gestire, da accettare, da vivere.
Se le regole sono fatte per essere infrante è perché la mente umana si pone dei freni fastidiosi che eclissano il piacere e la libertà.
E' solo un mio parere, ma ogni concetto è diverso in base a chi lo vive e lo osserva, tanto quanto la perfezione stessa.
Era da tanto che non si lasciava andare a discorsi di quel tipo con qualcuno... d'altronde, con chi mai avrebbe potuto farli? Né Marshall né Dominique erano all'altezza di comprendere il profondo senso delle parole che potevano uscire dalla bocca di un Druido, proprio perché, come esseri superiori, avevano una visione della vita, di Gaia, e delle persone che si distanziava completamente da quella degli altri.
Molte persone giudicherebbero un arcobaleno più affascinante di una tarantola, ma per esempio io amo quelle zampette pelose, quei mille occhi rossi come il sangue della passione e quella innata bravura nel creare delle bellissime trappole.
Noi siamo in grado di guardare oltre, di stupire perché noi siamo stupore... Per esempio, qual è una cosa che ti piace fare che molti esseri umani troverebbe assurda o inconcepibile? Escludendo l'omicidio, naturalmente.
Si mordicchiò il labbro inferiore, riflettendo su quella domanda: c'erano diverse opzioni di risposta, da quelle più blande e quasi prevedibili, per un Druido, a quelle più sporche ed inimmaginabili anche per uno come lui... alla fine, la bulgara scelse la seconda opzione, ma preferì non pronunciarla ad alta voce, avvicinandosi al contrario al suo orecchio destro per sfiorarglielo con le labbra e pronunciare in un sussurro basso, dolce e malizioso la risposta alla domanda che lui aveva posto.
Appena finito di sussurrargliela all'orecchio, si fece di un paio di passi indietro, studiando la sua espressione: era curiosa di sapere se ne fosse rimasto sconvolto, colpito, disgustato - improbabile - o semplicemente eccitato, ma era abbastanza sicura che, in ogni caso, sarebbe stato qualcosa di totalmente inaspettato per lui.
D'altronde, per chi l'avesse visto e non fosse stato come loro, anche il comportamento del ragazzo sarebbe apparso come inaspettato ed assurdo: baciare un pesciolino, ma quando mai? Eppure lei lo capiva, lo comprendeva, ed in un certo senso lo imitava anche se, a differenza dell'altro, lei accarezzava il corpo dei pesciolini con la punta dell'indice della mano destra, quasi a voler fare loro il solletico: un dualismo forte, in entrambi, ma era anche quello a renderli così speciali.
Con la coda dell'occhio, Indigo notò che il suo amato pitone bianco li stava seguendo, studiando il Rinnegato accanto alla padrona con occhio vigile: la bulgara sapeva che se avesse avuto il solo sentore che lei fosse in pericolo, non avrebbe esitato un secondo ad attaccare l'altro per porre fine alla sua vita, poiché Indigo era la sua famiglia e nessuno poteva azzardarsi a farle del male; volse di più il capo, catturò la sua sinuosa e bianca figura che strisciava, e gli sorriso con dolcezza ed amore, ricevendo in cambio un sibilo affettuoso.
Caraid comunque poteva stare tranquillo, perché al momento tutto ciò provava la Druida era piacere, specie quando scivolò in Acqua avvinghiandosi a lui e prese a baciarlo con passione bollente, facendo danzare la lingua con la sua e strusciando il proprio corpo contro quello dell'altro, smuovendo l'Acqua del torrente in piccole onde che s'infrangevano contro i loro corpi: fu in quell'idillio fresco e bollente insieme, che il Rinnegato pose sul piatto di conversazione una proposta molto allettante per Indigo, che si dimostrò subito ben felice di accettarla a condizione che anche il proprio desiderio di vendetta fosse soddisfatto.
Gli unici vincoli che potrei mettere a tutto ciò... E' che ogni vittima verrà fatta reincarnare in una vita migliore.
Renderli degli animali?
Dovranno ringraziare di essere uccisi, allora, diventeranno esseri migliori di adesso... - commentò la Druida, annuendo: era nel loro potere tramutare le persone in animali, una volta uccisi, e perché non donare loro la possibilità di essere nuovamente dei figli di Gaia ma sotto un altro aspetto? Era quasi compassionevole, da parte loro.
Inoltre, ogni due gildati morti uno lo si risparmia, perché possa raccontare e far tremare tutti gli altri menzionando il nostro potere...
Diventare il terrore delle Gilde, i portatori di verità e sangue... - si leccò lentamente il labbro superiore a quel pensiero, un sorriso sadico e luminoso che partiva dalle labbra per raggiungere gli occhi e farli brillare - È perfetto. - concluse, suggellando quell'accordo con un piccolo morso al labbro inferiore di lui: sarebbero stati perfetti e pericolosi insieme, ed Indigo avrebbe finalmente avuto qualcuno con cui condividere i propri propositi di vendetta... che poi fosse pronto a soddisfarla anche in altri sensi, quello sarebbe stato una piacevole aggiunta.
Per poter essere una squadra, però, sarebbe stato carino sapere almeno il nome dell'altro, per quanto chiamarlo "bel tenebroso" non gli dispiacesse affatto, e lo fece presente subito dopo: la risposta che ottenne fu il motivo per cui un altro sorriso, questa volta malizioso ed eccitato, le incurvò le labbra, facendola fremere dal desiderio per quello che sarebbe successo dopo.
Perché?
Hai proprio così tanta necessità di sapere il mio nome nell'immediato per esprimere qualche gemito di piacere...?
Socchiuse gli occhi, lasciandosi abbandonare al piacere, mentre lui prendeva a baciarla: ogni millimetro di pelle sfiorata dalle sue labbra diventava bollente, come se stesse tracciando una scia di Fuoco sul corpo della Druida; inarcò la testa all'indietro e schiuse le labbra per gemere soffusamente, i capelli che seguendo il movimento della testa ricadevano sulle sue spalle; sorrise tra sé quando capì dove l'altro sarebbe arrivato, ed istintivamente aprì maggiormente le gambe per dare al Rinnegato il cibo che tanto anelava assaggiare.
-Dieci minuti dopo-
Raggiunse velocemente l'apice del piacere, tendendo e contraendo il corpo, riversando nell'Acqua il frutto di tutto quel godere e rilassando poi i muscoli, la testa che tornava dritta e gli occhi che si riaprivano, posandoli sull'altro appena uscito dalla superficie trasparente.
... Quetzal.
Almeno adesso so chi ringraziare per il servizietto meraviglioso... - commentò Indigo, passandosi una mano tra i capelli umidi mentre l'altra gli accarezzava la spalla sinistra; le gambe, dal canto loro, si allacciarono nuovamente intorno al suo bacino, ammesso ovviamente che a lui la cosa non desse fastidio - E mi piace molto. Cos'è, azteco? Anche se penso che continuerò a chiamarti spesso "bel tenebroso" ... ti si addice un sacco come soprannome - aggiunse, avvicinandosi alla sua bocca per sfiorarla con baci delicati, che aumentassero il desiderio, si sperava, provato per lei - E sei anche un fenomeno con la lingua... - sussurrò infine, leccandogli le labbra mentre le iridi color cioccolato rimanevano fisse in quelle di lui.
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