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Messaggioda Stella » 20/09/2017, 20:34

Quartiere periferico della Zagabria Magica, Croazia * 30-09-2113 * 13:30


Andiamo ragazzi!
Un po' più di energia!
Tomàs, una bella manovra a turbine sulla sinistra, poi cedi la pluffa e passa al placcaggio stretto!


Seduta sugli spalti improvvisati di quel campetto di seconda mano, Stella osservava con un certo interesse famelico l'allenatore impartire ordini alla sua squadra. Il suo appetito -per una volta- non era rivolto a nulla che avesse a che fare con la sfera sessuale. Lo osservava, concentrata, attenta, desiderosa di parlargli, ma anche di assorbire da lui l'esperienza che a lei mancava, avendo allenato squadrette composte da bambini di massimo undici anni. Ci aveva messo un po' di tempo a trovare l'indirizzo dove l'ex-giocatore di Quidditch professionista ora lavorava, ma grazie agli agganci del fratello e ad una soffiata da parte dell'amico Gary, era stato possibile rintracciarlo proprio lì, a Zagabria, nella parte magica della città croata.

Se solo potessi ti ricompenserei a modo mio Gary, ma poi mio fratello ti ucciderebbe!
Uff... Dovrai accontentarti dei cioccolatini...


Non era il caso di mettersi a rovinare delle belle amicizie come quelle fra il maggiore dei Cartwright e l'ex-compagno di squadra, così come avrebbe dovuto fare gioco forza su sé stessa per non lasciarsi coinvolgere in nessun modo -emotivo, sentimentale e soprattutto fisico- con qualunque persona di sesso maschile che avrebbe fatto parte in futuro del loro progetto. Axell poteva stare chiuso in una botta di ferro, perché la sorella non si sarebbe mai azzardata a rovinargli l'esistenza in quel modo, men che meno per un uomo decisamente troppo adulto per lei. Per carità, una bottarella gliela avrebbe pure data, ma voleva rimanere salda nei propri principi e soprattutto casta.
Se soltanto Emanuelle fosse stata lì, probabilmente sarebbe scoppiata a ridere come una matta a sentire sciocchezze del genere.

E poi io ho il mio bel moretto che mi sta aspettando...

Proprio come una ragazzina delle superiori, allo stesso modo la Cartwright sognava ad occhi aperti del suo incontro con il fantomatico Cyrus, l'unico del quale avesse qualche informazione in più rispetto al biondo dalla faccia da stronzo. Non c'era dietro un particolare motivo sul perché lei si fosse fissata proprio su di lui, anche se più ripensava al suo sguardo più esso le piaceva sempre di più. Oltre al fatto che "Cyrus e Stella" erano due nomi che si appaiavano perfettamente se messi insieme!

Yves! Non stare lì fermo, avanza verso il centro e prova una picchiata svedese!
Attento... ATTENTO... Benissimo, ok, recuperata perfettamente!
Lo vedo anche io da qui il boccino, svelto svelto svelto!


Anche lei riusciva a notarlo perfettamente, lo stesso non poteva dire del ragazzo che faceva invece un po' di fatica. Non era il migliore della squadra, questo si intuiva facilmente, a differenza di uno dei cacciatori, un vero e proprio gioiellino. Nonostante i pensieri sconci, nonostante fosse lì principalmente per Gawain Patroklos, Stella aveva ereditato -vuoi un po' per genetica, un po' per stile di vita- un occhio molto attento ed allenato nel saper riconoscere dei giovani talenti a prima vista. Forse, se avesse giocato bene le sue carte, sarebbe uscita da lì non con una, bensì con due conquiste importanti per gli Dei dell'Arena, facendo immensamente felice il fratello. A breve avrebbe scoperto le sue carte, ovvero quando l'uomo finalmente decise di dare ai suoi ragazzi una tregua, facendo fare loro una pausa.

Cosa ne dite, la facciamo una pausa?
Bene, ci rivediamo qui tra un'ora, anche un'ora e mezza!
Non vi azzardate a toccare la burrobirra!


Vide i ragazzi dirigersi verso gli spogliatoi, il possibile candidato insieme a loro, mentre la Cartwright lo fissava con insistenza cercando di non farsi notare. Non ci riuscì tanto bene, visto che ben presto la voce del Patroklos richiamò la sua attenzione, rivolgendosi direttamente a lei.

... Allora, milady... Vuole avvicinarsi o rimanere lì a spiare per ancora tanto tempo?

Ooooooops!
Mi scusi, mi scusi tanto!
Non volevo sembrare una stalker...
- disse ridendo e scendendo i gradini in velocità, per raggiungere l'uomo che l'attendeva alla base -Stavo aspettando che finisse l'allenamento! Hihihihi!

Immagine


Sorriso smagliante, capelli biondi un po' arruffati dal vento e mise molto semplice -maglietta bianca a maniche lunghe, jeans e ballerine- Stella si fermo proprio di fronte all'uomo, porgendogli la mano per salutarlo e, eventualmente, presentarsi. Tuttavia venne bloccata dal Patroklos stesso che pensò -erroneamente- lei fosse lì in qualità di talent scout per scegliere uno dei ragazzi che stava allenando.

Le interessa uno dei miei ragazzi, non è così?

Eh?
Ah ecco...


Glielo leggo negli occhi, lei ha proprio l'atteggiamento da Talent Scout.

Oh ma dai!
Lei è troppo gentile... Hihihihi!


... Sono tutti bravi e con tanti sogni, aspirazioni, oltre alla grande energia della gioventù!

Me ne sono resa conto!
Li ho osservati per bene per tutto l'allenamento...


E non soltanto loro. Stella avrebbe voluto chiarire l'equivoco subito, ma l'uomo era un tipo parecchio loquace, che non lasciava molto spazio alle belle signorine di prendere parola. E poi, con il suo atteggiamento ed il suo fascino, era facile perdere la bussola per qualche secondo... Come accadde subito dopo alla Cartwright, quando Gawain le fece un complimento galante e da ex-campione di rimorchio.

Mi congratulo con la sua squadra per la scelta del personale di osservazione...

La prego, la smetta!
Così mi farà arrossire!


Si mise anche due mani sulle guance, ma sul suo viso non c'era la minima traccia di rossore o imbarazzo, proprio per nulla. Per qualche istante la Terran fissò l'uomo con occhi più vivaci e brillanti, lasciando trapelare il forte interesse che provava per lui. Non soltanto per lavoro, non solo perché Gawain aveva ancora un fascino da dongiovanni incallito che le piaceva tantissimo, ma anche per il suo passato come grande giocatore di Quidditch. Si trovava di fronte ad una sorta di mostro sacro, una copia più vecchia di suo fratello, con tanto talento ma parecchi problemi nella vita. A giudicare da come si stava comportando, sembrava essersi ripreso alla grande dalle cattive abitudini, cosa che poteva farle soltanto un immenso piacere.

Intanto lasci che mi presenti: mi chiamo Stella Cartwright e sono venuta qui non per i suoi ragazzi, ma per lei Mr Patroklos.

Si sarebbe stranito nel sapere che lei conosceva il suo nome? Forse no, in fondo se l'aveva scambiata per una talent scout doveva aspettarsi che ella conoscesse con chi stesse avendo a che fare.

Le va bene se ci sediamo? Posso darle del tu?
Le confesso che è sempre stato un mio sogno nel cassetto poterla conoscere di persona, fin da quando ero bambina!


E questo avrebbe fatto capire all'altro che la biondina fosse molto giovane per lui, anche se probabilmente l'età non lo avrebbe fermato dal provarci.

Sono qui perché vorrei proporti un posto di lavoro come allenatore di una squadra che va tirata su completamente da zero.
Si tratta di elementi tutti giovanissimi e talentuosi: io stessa mi sto impegnando per cercare quelli che ci sembrano più adatti ad entrare nella nostra squadra.
Ah giusto! Non ti ho detto chi è la mente di questo enorme progetto!
Per caso conosci Axell Cartwright, l'ex-portiere dei Gravity Beattles?


Particolarmente schietta e diretta, ma in certi casi era meglio conoscere subito l'opinione che l'altro aveva per il suo possibile datore di lavoro.

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Messaggioda PnG Staff » 23/09/2017, 20:35

... Allora, milady... Vuole avvicinarsi o rimanere lì a spiare per ancora tanto tempo?

Ooooooops!
Mi scusi, mi scusi tanto!


Scusarla?
E per quale motivo?


Non volevo sembrare una stalker...
Stavo aspettando che finisse l'allenamento!
Hihihihi!


Per una stalker come lei, i miei ragazzi farebbero a botte!

Senza prendersi in giro, Stella era davvero un bel bocconcino di ragazza, capace di far girare facilmente la testa a moltissimi maschi.
Inoltre, la maggioranza dei ragazzi nella squadra si trovava in un lasso di età tra i 18 e i 23 anni, quindi piena fase ormonale.
Anche perché era di loro che si stesse parlando lì, no?

Mi congratulo con la sua squadra per la scelta del personale di osservazione...

La prego, la smetta!
Così mi farà arrossire!


E lei la smetta di prendermi in giro... Non credo possa arrossire così facilmente, su!

Le fece un occhiolino, passandosi una mano tra i capelli, ovviamente da bravo provolone ancora parecchio piacente.

Intanto lasci che mi presenti: mi chiamo Stella Cartwright e sono venuta qui non per i suoi ragazzi, ma per lei Mr Patroklos.

... Per me?!
Ma non mi dica...
Ora sì che ha conquistato tutta la mia attenzione, signorina...


Inarcò il sopracciglio con un sorriso affabile e divertito, incrociando le braccia al petto con aria decisamente curiosa.

Le va bene se ci sediamo?

Ah ma certo!
Prego prego, si metta comoda.


Andò a piazzarsi sulla panchina da allenatore, invitandola a fare lo stesso.

Posso darle del tu?

Solo se posso farlo anche io, ahahah!

Le confesso che è sempre stato un mio sogno nel cassetto poterla conoscere di persona, fin da quando ero bambina!

Deduco quindi che tu fossi già in tenera età una fervente appassionata di Quidditch...
Mi fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si ricorda chi io sia o chi sia stato...
Anzi, in verità per ricordare ricordano, peccato che si tratti solo degli ultimi anni di carriera.


Donne, alcolici, anche un po' di droga a dir la verità.
L'uomo si era goduto la vita al massimo, fregandosene delle conseguenze, tanto riusciva alla grande in campo anche da ubriaco.
Ma determinate critiche, sanzioni, coinvolgimenti troppo esagerati, finirono per mandarlo lentamente sul lastrico, con pensione anticipata, per così dire.

Comunque dimmi, cosa intendevi prima per l'essere qui per me?

Sono qui perché vorrei proporti un posto di lavoro come allenatore di una squadra che va tirata su completamente da zero.

Un posto come allenatore?
Intendi un lavoro vero e proprio come tale?
E per quale squadra, di preciso?


Si tratta di elementi tutti giovanissimi e talentuosi: io stessa mi sto impegnando per cercare quelli che ci sembrano più adatti ad entrare nella nostra squadra.

Quindi sei direttamente coinvolta nel progetto...

Ah giusto! Non ti ho detto chi è la mente di questo enorme progetto!
Per caso conosci...


Axell Cartwright?
Immagino sia tuo fratello.
Certo che lo conosco.


Sorrise morbido verso la biondina, avendo già intuito da qualche minuto chi ella fosse veramente.

Al tempo venne la pazza idea anche a me... Io e tuo fratello abbiamo una indole molto simile!
Solo che io avevo sperperato tutto e di certo non c'era una banca abbastanza folle da finanziare il mio progetto...
... Mentre lui, a quanto pare, vuole ancora mostrare di avere tanto da offrire a questo sport dando fondo a tutti i suoi risparmi, bravo, lo ammiro.


Incurvò verso il basso le labbra, annuendo sia un po' sorpreso ma anche fortemente colpito dal gesto sconsiderato ma autentico dell'ex Portiere.

E spiegami bene però: perché puntare a me come allenatore e non qualcuno di più... Ehm... Pulito?

A livello di fedina penale, ovviamente. Senza considerare la pessima pubblicità di partenza.
Gawain era stato un vero colosso, osannato ed apprezzato da tutti, ma ormai della sua reputazione restava solamente quello: una lista di errori e azioni riprovevoli.
Nel frattempo, alcuni dei ragazzi uscirono dagli spogliatoi, chiacchierando tra loro.

... Ernst Qusack, vent'anni, battitore: riesce a centrare un bersaglio mobile da dieci metri con un occhio bendato.

Immagine

... Constantine Monroe, diciannove anni, cercatore: sa fare virate che ho visto eseguite da atleti del calibro di Raymond Keiss solo dopo un decennio di carriera.

Immagine

... Tomàs Vega, ventuno anni, cacciatore: è assetato di goal e quando entra in area trafigge gli anelli due volte su tre.

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I tre giovani chiacchieravano tra loro, sembravano molto in sintonia, effettivamente.
Poi il trio si mise a fissare meglio Stella e parve proprio che iniziarono dei commenti piuttosto positivi nei suoi confronti.
Uno le sorrideva, un altro le faceva un occhiolino e un altro ancora alzava la mano per salutarla.

Non ho idea per quanto riguarda il sottoscritto...
Sono affezionato all'essere un allenatore solo per divertimento, svolgendo tutt'altro lavoro per campare...
... Ma se mi permetti un consiglio, non ti lasciar sfuggire quei tre.
Ultima modifica di PnG Staff il 03/12/2017, 11:36, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Stella » 23/09/2017, 22:41

Non volevo sembrare una stalker...
Stavo aspettando che finisse l'allenamento!
Hihihihi!


Per una stalker come lei, i miei ragazzi farebbero a botte!

Sorrise ancora più forte, in maniera ancora più intensa mentre si avvicinava all'allenatore per gioco di quella squadra sconosciuta. Stella era facile alle lusinghe, non ci voleva poi molto per farla contenta e si godeva spensierata quei momenti, avendoli dovuti reprimere per anni e anni a causa della gelosia di Axell. Tutto però era stato perdonato, ogni cosa risolta e di sicuro in quel momento la Cartwright non aveva alcun conto in sospeso o altri attriti con il fratello maggiore. Si era presentata al campetto nella speranza di beccare l'ex-campione di Quidditch Gawain Patroklos e la fortuna aveva deciso di arriderle, per una volta. Lui era ancora aitante, ancora affascinante e con una muscolatura allenata, nonostante l'età. Sapeva -perché aveva svolto delle ricerche- che l'uomo era finito a fare il semplice mestiere di panettiere. Probabilmente lo scarico e carico di sacchi di farina poteva essere una delle motivazioni per spiegare il perché di quei muscoli sodi pur essendo ormai un quarantenne fatto e finito.

Intanto lasci che mi presenti: mi chiamo Stella Cartwright e sono venuta qui non per i suoi ragazzi, ma per lei Mr Patroklos.

... Per me?!
Ma non mi dica...
Ora sì che ha conquistato tutta la mia attenzione, signorina...


Si erano seduti sulla panchina dell'allenatore e Stella aveva subito attaccato a parlare spiegando chi fosse e proponendo di passare ad un linguaggio più informale. D'altronde il Patroklos non le dava l'idea del tipo di persona che si trovasse a suo agio con le formalità.

Le confesso che è sempre stato un mio sogno nel cassetto poterla conoscere di persona, fin da quando ero bambina!

Deduco quindi che tu fossi già in tenera età una fervente appassionata di Quidditch...
Mi fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si ricorda chi io sia o chi sia stato...
Anzi, in verità per ricordare ricordano, peccato che si tratti solo degli ultimi anni di carriera.


L'unico vero grande sbaglio che hai commesso è stato permettere che la tua vita privata influisse sulla tua bravura nel gioco e sul tuo talento innato... Parlo sicuramente con la voce dell'inesperienza e della giovinezza, ma mi sono davvero rattristata quando hai smesso di giocare.
Per me è stato come smettere di emozionarmi un po' ad ogni partita...


Una persona più burbera e brontolona si sarebbe risentita di quel giudizio da parte della biondina, che però parlò a cuore aperto e sincero con il Patroklos, condividendo con lui il proprio pensiero al riguardo. E sottolineando anche la sua immaturità in determinate questioni, dunque ammettendo a priori di poter sbagliare. A parte quella piccola parentesi, Stella non voleva perdere altro tempo prezioso dovendo rientrare a casa ad un orario decente per poter informare il fratello di come fosse andata. Inoltre non stava più nella pelle di raccontare del loro progetto, per questo non indugiò un minuto di più, spiegando all'uomo il perché fosse lì.

Comunque dimmi, cosa intendevi prima per l'essere qui per me?

Sono qui perché vorrei proporti un posto di lavoro come allenatore di una squadra che va tirata su completamente da zero.

Un posto come allenatore?
Intendi un lavoro vero e proprio come tale?
E per quale squadra, di preciso?


Si tratta di elementi tutti giovanissimi e talentuosi: io stessa mi sto impegnando per cercare quelli che ci sembrano più adatti ad entrare nella nostra squadra.

Quindi sei direttamente coinvolta nel progetto...

Ah giusto! Non ti ho detto chi è la mente di questo enorme progetto!
Per caso conosci...


Axell Cartwright?

Sì!
Lui è...


Immagino sia tuo fratello.

Esatto!
Hai indovinato subito, accidenti!
Che intuito!


Certo che lo conosco.

Spero in positivo, ahahahah!

D'altronde, seppur non per gli stessi motivi, anche Axell era stato ostracizzato dal mondo del Quidditch. C'erano persone convinte che lui fosse finito ormai, fosse andato, avesse perso il suo talento e quella carica che lo rendevano invincibile sul campo. Un po' come era accaduto anni e anni prima al Patroklos, ma con una sostanziale differenza: che suo fratello poteva contare ancora su un sostanzioso patrimonio per permettersi la rivincita. La stessa cosa non era accaduta invece all'ex-numero uno del Quidditch.

Al tempo venne la pazza idea anche a me... Io e tuo fratello abbiamo una indole molto simile!
Solo che io avevo sperperato tutto e di certo non c'era una banca abbastanza folle da finanziare il mio progetto...
... Mentre lui, a quanto pare, vuole ancora mostrare di avere tanto da offrire a questo sport dando fondo a tutti i suoi risparmi, bravo, lo ammiro.


Anche io sono molto orgogliosa di lui.
Quando mi ha parlato del suo progetto, l'ho appoggiato in pieno.
So che lui può farcela, ma ha bisogno di veri fuoriclasse per poter risalire e fra questi elementi tu sei contemplato, al 100%!


E spiegami bene però: perché puntare a me come allenatore e non qualcuno di più... Ehm... Pulito?

Al livello economico saresti un bel risparmio!

Ecco, in cosa peccava a volte Stella: il tatto. Certe volte risultava essere fin troppo sincera, vuoi perché presa dall'entusiasmo, vuoi perché la sua spontaneità era onnipresente e non le permetteva di fermarsi a riflettere prima di dare aria alla bocca. Un po' lo stesso difetto del fratello maggiore, ma non a caso erano nati entrambi Vento. Il Vento agiva senza riflessione alcuna, cambiando da un attimo all'altro e sorprendendo -in positivo o in negativo- il prossimo. La cosa buona era che spesso esso soffiava a favore e, nonostante la premessa non fosse stata dei migliori, proprio come una brava giocatrice la Cartwright sapeva come recuperare quando si trovava in fase di rigore.

Ma la vera motivazione sta qui, nel cuore.
Io ed Axell siamo due sentimentaloni: questa squadra gli permetterà di ascendere nuovamente ai piani alti, quando tutti lo hanno dato per sconfitto e spacciato.
Per questo stiamo raccogliendo intorno a noi persone a cui la vita non offre molte possibilità, persone a cui manca qualcuno che creda in loro.
Nessuno ha voluto credere in mio fratello, ma lui ha trovato ugualmente la forza di rimettersi in gioco.
Ci sono molti giovani che aspettano questa opportunità e noi siamo disposti ad offrirgliela.
Ma ci sono anche persone che l'opportunità l'hanno aspettata da una vita e ci è sembrato giusto fare lo stesso con loro.
Le nostre vittorie sarebbero anche le tue vittorie.
Inoltre, nessun allenatore potrà mai vantare l'esperienza che ti sei fatto tu in tutti questi anni, sia come ex-giocatore sia come allenatore vero e proprio. Il guadagno sarebbe da entrambe le parti.
... E se posso parlare in estrema confidenza, io imparerei il mestiere dal migliore.
Se poi il migliore è anche affascinante... Io sarei ancora più felice di averlo al mio fianco!


Si era chinata come se dovesse confabulare di qualche piano con l'uomo, tornando poi a sorridere e a ridere con tutta l'onestà e la sincerità del suo cuore. Non si era preparata quel discorso, si era semplicemente lasciata trasportare dall'istinto e dalla sua famosa spontaneità, quella che aveva ferito Ben ma che l'aveva anche spinta a chiedere a Gary il favore di passare allo Shamrock insieme ad un paio di altri componenti della squadra. In questo modo, il locale avrebbe subito un incremento di clientela e il Milkovich si sarebbe potuto fare un bel po' di pubblicità.

Allora che cosa ne pensi?

Proprio in quel momento, tre ragazzi fra i diciotto e i ventitré anni uscirono fuori dallo spogliatoio, lanciando qualche occhiata verso Gawain e Stella. Anche la Cartwright si fermò a fissarli, con un interesse che -purtroppo per Axell- andava oltre a quello puramente professionale. Erano tutti e tre giovani, con un fisico prestante e ben allenato. E poi quel bel cioccolatino in mezzo a loro... Il desiderio crebbe, ma le parole del Patroklos misero un freno alle fantasie sessuali della Cartwright costantemente arrapata, anche se con molta sofferenza e molta fatica da parte di quest'ultima.

... Ernst Qusack, vent'anni, battitore: riesce a centrare un bersaglio mobile da dieci metri con un occhio bendato.... Constantine Monroe, diciannove anni, cercatore: sa fare virate che ho visto eseguite da atleti del calibro di Raymond Keiss solo dopo un decennio di carriera.
... Tomàs Vega, ventuno anni, cacciatore: è assetato di goal e quando entra in area trafigge gli anelli due volte su tre.


Fan... Fantastico...

Si vedeva che non stava pensando al Quidditch. Per di più quei tre parevano parecchio interessati alla biondina, che di certo non si lasciò sfuggire qualche sorriso di troppo o un saluto più intenso. Ma le parole dell'allenatore arrivarono a destinazione nel suo cervello e le fecero capire che tre elementi simili potevano essere una risorsa non indifferente per la loro squadra. C'era prima Axell di sé stessa, prima il lavoro dei suoi istinti carnali, prima la squadra delle gioie del sesso. In più, il misterioso moretto poteva essere un valido motivo per declinare qualunque tentativo di rimorchio da parte di quei tre. Probabilmente, se lo avesse incontrato, avrebbe sfogato su di lui tutta la frustrazione di non aver potuto approfittare di simili opportunità.

Non ho idea per quanto riguarda il sottoscritto...
Sono affezionato all'essere un allenatore solo per divertimento, svolgendo tutt'altro lavoro per campare...
... Ma se mi permetti un consiglio, non ti lasciar sfuggire quei tre.


... Sono quattro le persone che non voglio lasciarmi sfuggire, Mr Patroklos.
Quei ragazzi hanno sicuramente del talento, ma anche il talento migliore viene sprecato se non si ha qualcuno che ti aiuta a coltivarlo e a renderlo eccezionale.
E scommetto che loro tre ti devono molto.
Anzi, non ho bisogno di scommettere... Te lo dimostro proprio.


I tre giocatori di Quidditch si trovavano ancora lì, a parlottare fra di loro, seminudi. Stella si alzò in piedi, mettendo due dita in bocca e fischiando nella loro direzione, attirandone l'attenzione.

Ciao ragazzi!
Posso chiedervi il favore di venire qui un momento?
Grazie!


Obiettivamente perché rifiutare? Non appena quindi i tre fortunati furono giunti, la Cartwright sorrise loro, cercando di concentrarsi sul suo lavoro e su Cyrus, per scacciare tutte le immagini pornografiche che la sua mente deviata le suggeriva.

Volevo farvi alcune domande, ma vorrei che voi rispondeste sinceramente.
Da uno a dieci, quanta influenza positiva ha avuto Mr Patroklos sulle vostre capacità di gioco?
Siete convinti che anche senza di lui sareste riusciti a raggiungere lo stesso risultato?


Adesso tutto stava a vedere che cosa avrebbero risposto i tre giocatori.

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Messaggioda PnG Staff » 29/09/2017, 22:53

Immagino sia tuo fratello.

Esatto!
Hai indovinato subito, accidenti!
Che intuito!


Certo che lo conosco.

Spero in positivo, ahahahah!

Lo dico non certo perché mi trovo davanti ad una sua parente: è uno tra i portieri migliori che abbia mai visto giocare nella storia del Quidditch.
Mi sembra, per altro, che detenga il record come "miglior difensore di anelli all'interno di una stagione completa" dell'ultimo secolo.
Non sono certo piccolezze, è un vero fenomeno, immagino tu sia molto fiera di lui...


Nelle sue parole, Stella non avrebbe potuto scorgere nemmeno da lontano l'ombra di qualche ripensamento a seguito della "caduta" di Axell.
Gawain c'era passato prima di lui, sapeva perfettamente cosa significasse perdere quella grinta, quell'energia, precipitando in un baratro.
Parlava del Cartwright con ottimismo ed onestà, giudicandolo per ciò che era e potesse ancora essere: un Giocatore di Altissimo Livello.

Al tempo venne la pazza idea anche a me... Io e tuo fratello abbiamo una indole molto simile!
Solo che io avevo sperperato tutto e di certo non c'era una banca abbastanza folle da finanziare il mio progetto...
... Mentre lui, a quanto pare, vuole ancora mostrare di avere tanto da offrire a questo sport dando fondo a tutti i suoi risparmi, bravo, lo ammiro.


Anche io sono molto orgogliosa di lui.
Quando mi ha parlato del suo progetto, l'ho appoggiato in pieno.
So che lui può farcela, ma ha bisogno di veri fuoriclasse per poter risalire e fra questi elementi tu sei contemplato, al 100%!


Non credo proprio che abbia bisogno di un panettiere nel suo team... Beh, ottrama, in effetti potrei fornirvi i panini per la merenda!
Ahahahah, scherzi a parte... Spiegami bene però: perché puntare a me come allenatore e non qualcuno di più... Ehm... Pulito?


Al livello economico saresti un bel risparmio!

Wuoh, wuoh, wuoh...

Alzò le mani quasi in segno di resa, alzando le sopracciglia con un sorriso sorpreso.

Colpito e affondato!
La tua crudeltà è inimmaginabile se accostata a quel bel sorrisetto solare che ti ritrovi!
Hai appena ucciso un povero allenatore amatoriale!


Non parve essersela presa, anche perché forse, da un lato, pure lui non è che stesse trovando chissà quali motivazioni a supporto della proposta.
Non si sentiva ambito o richiesto per il suo talento del passato o per le sue alzate tecniche di ingegno che negli anni addietro permisero alla sua squadra di vincere tutto.
Si sentiva effettivamente un po' fallito, un po' al capolinea della propria carriera sportiva. Già, peccato che né Stella, né Axell fossero dello stesso avviso.

Io ed Axell siamo due sentimentaloni: questa squadra gli permetterà di ascendere nuovamente ai piani alti, quando tutti lo hanno dato per sconfitto e spacciato.
Per questo stiamo raccogliendo intorno a noi persone a cui la vita non offre molte possibilità, persone a cui manca qualcuno che creda in loro.
Nessuno ha voluto credere in mio fratello, ma lui ha trovato ugualmente la forza di rimettersi in gioco.
Ci sono molti giovani che aspettano questa opportunità e noi siamo disposti ad offrirgliela.
Ma ci sono anche persone che l'opportunità l'hanno aspettata da una vita e ci è sembrato giusto fare lo stesso con loro.


... Va' avanti.

La incoraggiò con un sorriso più morbido, ascoltandola con attenzione, fissandola negli occhi.

Ma ci sono anche persone che l'opportunità l'hanno aspettata da una vita e ci è sembrato giusto fare lo stesso con loro.
Le nostre vittorie sarebbero anche le tue vittorie.
Inoltre, nessun allenatore potrà mai vantare l'esperienza che ti sei fatto tu in tutti questi anni, sia come ex-giocatore sia come allenatore vero e proprio.
Il guadagno sarebbe da entrambe le parti.


Non sembrava ancora particolarmente convinto, ma di certo avergli parlato con il cuore contribuì almeno a non farlo restare ancorato sul "No".

... E se posso parlare in estrema confidenza, io imparerei il mestiere dal migliore.
Se poi il migliore è anche affascinante... Io sarei ancora più felice di averlo al mio fianco!


Oh, è così vorresti essere una Allenatrice!
Interessante, davvero molto interessante...
... Coi complimenti ci sai fare, te lo concedo, ahahah!


Le fece un occhiolino, sorridendole molto sereno e divertito da quella conversazione, sembrava davvero essere una persona alla mano, cordiale.
Non più il pomposo mattacchione di una volta, anche se ovviamente altri determinati atteggiamenti fossero rimasti quasi intatti.
Mentre proseguivano nel dialogo, tre della squadra fecero il loro ingresso in lontananza, i tre migliori per altro, subito illustrati dal Patroklos alla bionda.

Non ho idea per quanto riguarda il sottoscritto...
Sono affezionato all'essere un allenatore solo per divertimento, svolgendo tutt'altro lavoro per campare...
... Ma se mi permetti un consiglio, non ti lasciar sfuggire quei tre.


... Sono quattro le persone che non voglio lasciarmi sfuggire, Mr Patroklos.
Quei ragazzi hanno sicuramente del talento, ma anche il talento migliore viene sprecato se non si ha qualcuno che ti aiuta a coltivarlo e a renderlo eccezionale.


Mh, sei proprio determinata tu, eh?

E scommetto che loro tre ti devono molto.
Anzi, non ho bisogno di scommettere... Te lo dimostro proprio.


Quando Gawain la vide alzarsi in piedi ed emettere un fischio da vera "rozza", sgranò appena gli occhi con aria quasi rapita e affascinata, ridendo tra sé.
Era davvero un peperino quella americana ed anche i tre maschi se ne accorsero subito, voltandosi e fissandola abbastanza colpiti.
Modi di fare simili non si vedevano esattamente tutti i giorni, per la miseria!

Ciao ragazzi!
Posso chiedervi il favore di venire qui un momento?
Grazie!


Il trio si guardò ognuno con l'altro, poi, con una alzata di spalle, si avviarono, raggiungendo la bionda con l'allenatore.

Volevo farvi alcune domande, ma vorrei che voi rispondeste sinceramente.

Mi raccomando sinceri ragazzi, potrebbe anche picchiarvi, secondo me!

I quattro risero un po' di lei, canzonandola, ma bonariamente.

Da uno a dieci, quanta influenza positiva ha avuto Mr Patroklos sulle vostre capacità di gioco?

Beh... Io direi... Nove!

Il primo a rispondere fu Constantine.

Almeno otto e mezzo...

Il secondo fu Ernst.

Ho rivisto le sue mosse migliori fin da quando mi sono appassionato a questo sport... Per me è un dieci pieno.

Terminò quindi Tomàs, che si vedeva essere leggermente più legato all'uomo rispetto agli altri.

Siete convinti che anche senza di lui sareste riusciti a raggiungere lo stesso risultato?

Stai scherzando?

Mai nella vita, c***o...

Sì, certamente...
... Tra altri cinque anni!


Gawain sorrise appena, abbastanza commosso, abbassando il capo e sospirando.
In quel piccolo intermezzo, Constantine si mise a fissare Stella in viso, Tomàs zona cosce mentre Ernst zona seno.
Ma fu soltanto un attimo, prima che l'Allenatore alzasse di nuovo la testa, sbuffando.

Filate via, mannaggia a voi!
Dite agli altri che per oggi concludiamo prima del previsto, devo continuare a chiacchierare con questa signorina.
Quindi una bella doccia e poi a casa!


Nessuno fece domande, forse semplicemente perché avessero intuito qualcosa.
Un'altra occhiata fugace verso la Cartwright e subito dopo il trio si allontanò, dirigendosi verso la zona interna della piccola palestra all'aperto.
Tornati di nuovo soli, dunque, l'ex Giocatore Professionista si alzò in piedi, cominciando a camminare per il campo, invitandola a seguirlo.

Allora, spiegami un po'... Quali sarebbero i progetti nello specifico?
Ti premetto che non ho ancora deciso nulla ma...
... Voglio sapere precisamente quali sarebbero i vostri obiettivi, le vostre idee e la vostra organizzazione.
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Messaggioda Stella » 30/09/2017, 20:43

Lo dico non certo perché mi trovo davanti ad una sua parente: è uno tra i portieri migliori che abbia mai visto giocare nella storia del Quidditch.
Mi sembra, per altro, che detenga il record come "miglior difensore di anelli all'interno di una stagione completa" dell'ultimo secolo.
Non sono certo piccolezze, è un vero fenomeno, immagino tu sia molto fiera di lui...


Annuì vigorosamente, sentendo il proprio cuore riempirsi di orgoglio per Axell. Non poteva essere altrimenti per lei, cresciuta con la convinzione che suo fratello fosse la persona migliore del mondo... Dopo il nonno. A prescindere dall'amore fraterno che provava per lui, Stella sapeva riconoscere le sue capacità come giocatore di Quidditch, motivo che l'aveva spinta ad ammirarlo ancora di più. I loro dissapori personali non avrebbero mai intaccato l'opinione di lui in quanto sportivo. Un po' come l'atteggiamento ed il comportamento di Gawain al di fuori del campo di Quidditch non influenzava il suo giudizio sull'ex-giocatore. Al livello sportivo era sempre stato un grande ed ora, se tutto fosse andato bene, avrebbe potuto riscattarsi dopo che la sua carriera era stata stroncata parecchi anni prima.

Quando mi ha parlato del suo progetto, l'ho appoggiato in pieno.
So che lui può farcela, ma ha bisogno di veri fuoriclasse per poter risalire e fra questi elementi tu sei contemplato, al 100%!


Non credo proprio che abbia bisogno di un panettiere nel suo team... Beh, ottrama, in effetti potrei fornirvi i panini per la merenda!
Ahahahah, scherzi a parte... Spiegami bene però: perché puntare a me come allenatore e non qualcuno di più... Ehm... Pulito?


Al livello economico saresti un bel risparmio!

Wuoh, wuoh, wuoh...

OPS!
... Troppo sincera?
Scusa...


Colpito e affondato!
La tua crudeltà è inimmaginabile se accostata a quel bel sorrisetto solare che ti ritrovi!
Hai appena ucciso un povero allenatore amatoriale!


Scuuuuusami!
A volte dò aria alla bocca senza prima pensare...


Non voleva essere indelicata, soltanto sincera nel spiegare tutte le motivazioni. Era vero che economicamente sarebbe stato per loro l'ideale, ma almeno il Patroklos poteva stare tranquillo che non fosse quella la motivazione principale. Venivano prima i sentimenti, quei sentimenti scaturiti direttamente da due cuori puri e generosi che miravano a dare anche al vecchio leone sconfitto un'altra possibilità. Stella sapeva colpire sia in positivo che in negativo con la sua sincerità e sembrò proprio che l'uomo fosse rimasto colpito dal suo discorso, pur non avendo ancora deciso né in un senso né in un altro.

... E se posso parlare in estrema confidenza, io imparerei il mestiere dal migliore.
Se poi il migliore è anche affascinante... Io sarei ancora più felice di averlo al mio fianco!


Oh, è così vorresti essere una Allenatrice!
Interessante, davvero molto interessante...
... Coi complimenti ci sai fare, te lo concedo, ahahah!


Hihihihi! Sono la mia specialità!
A dire il vero, il mio obiettivo finale non è diventare allenatrice, ma una Talent-Scout e manager sportivo.
Però come te, anche io seguivo una squadra facendo da allenatrice amatoriale.
Ora non li seguo più per vari motivi, però mi piacerebbe poterlo riprendere come lavoro a tempo perso.
Chissà, se mai mi capiterà sotto mano un vero talento saprei già dove indirizzarlo...


Espresse il tutto con molta allegria e spontaneità, non nascondendo quindi quali fossero i suoi scopi lavorativi. L'arrivo di tre componenti della squadra di Gawain -i migliori- spostò la conversazione su di loro. L'uomo infatti -da bravo allenatore- elencò i pregi di ognuno dei tre mentre Stella tentava di non farsi beccare a sbavare di fronte a loro. Era chiaro che elementi simili avrebbero potuto fare comodo nella loro squadra, per cui c'era una bella etichetta "OFF LIMITS" mentale che la Cartwright mise addosso ai tre, per impedirsi di provarci una volta finita la chiacchierata. Fortuna che il continuo dubitare del Patroklos sull'essere all'effettiva una risorsa per loro portò la biondina a darsi una svegliata, decidendo infine per usare le maniere forti. Convocando i tre ragazzi con un bel fischio, la Cartwright fece loro due domande ben mirate, aspettando la loro risposta e, segretamente, incrociando le dita affinché tutto filasse liscio come l'olio.

Volevo farvi alcune domande, ma vorrei che voi rispondeste sinceramente.

Mi raccomando sinceri ragazzi, potrebbe anche picchiarvi, secondo me!

Ma no!
Quella è l'ultima risorsa e soltanto in casi moooolto estremi!


Disse seria, facendo probabilmente scoppiare a ridere il resto del gruppo per quella dimostrazione di tontaggine pura e genuina.

Da uno a dieci, quanta influenza positiva ha avuto Mr Patroklos sulle vostre capacità di gioco?

Beh... Io direi... Nove!

Almeno otto e mezzo...

Ho rivisto le sue mosse migliori fin da quando mi sono appassionato a questo sport... Per me è un dieci pieno.

Siete convinti che anche senza di lui sareste riusciti a raggiungere lo stesso risultato?

Stai scherzando?

Mai nella vita, c***o...

Sì, certamente...
... Tra altri cinque anni!


Stella si mise a braccia conserte, assumendo un'espressione da saputella mentre lanciava una lunga occhiata verso il Patroklos, commosso dalle parole dei ragazzi. Non disse nulla perché la dimostrazione parlava da sé, ma il luccichio che intravide nello sguardo dell'uomo prima che egli abbassasse il capo le fece comprendere -finalmente- quale potesse essere l'ostacolo maggiore per lui nell'accettare la loro proposta. Smise subito l'espressione risaputa, assumendone una molto più seriosa e consapevole. Se aveva centrato il bersaglio, poteva immaginare e capire ciò che in quel momento stava provando l'ex-giocatore di Quidditch. L'attaccamento dei ragazzi nei suoi confronti era impressionante, ma lo stesso si poteva dire di lui al contrario. Probabilmente era per loro che Gawain provava tanti dubbi nel dire di sì e, in un certo senso, riusciva anche a mettersi nei suoi panni. Si volse di nuovo la biondina, portando lo sguardo sui tre giocatori amatoriali. Nel voltarsi, però, fu facile beccarli mentre tutti e tre ispezionavano zone diverse del suo corpo, mostrandosi decisamente... Affamati. Sorpresa sì, ma niente affatto intimorita, Stella si comportò in maniera del tutto spontanea, sorridendo verso i tre con aria maliziosa e furbetta, mordendosi persino le labbra e sistemandosi meglio i capelli, prima di rendersi conto che quell'atteggiamento era da considerarsi un flirt bello e buono.

Stupida! Stupida! Stupida!
Ci sei cascata di nuovo!


Si disse mentalmente, tentando di riconquistare concentrazione e contegno. Fortuna che intervenne il Patroklos a salvarla, mandando via i tre ragazzi per poter proseguire in santa pace la conversazione con la Cartwright tutta pepe.

Ti sono molto affezionati, si vede...

Fu l'unico commento di Stella quando i tre scomparvero dalla sua vista, dispiaciuta di non poter combinare nulla ma al tempo stesso sollevata che le fosse stata tolta quella tentazione da sotto gli occhi. Non soltanto lei era una mina vagante, ma possedere il Vento non l'aiutava certo a mantenere il controllo su sé stessa. Pareva comunque che il Patroklos volesse maggiori informazioni su quel progetto e Stella era più che felice di dargliele.

Allora, spiegami un po'... Quali sarebbero i progetti nello specifico?
Ti premetto che non ho ancora deciso nulla ma...
... Voglio sapere precisamente quali sarebbero i vostri obiettivi, le vostre idee e la vostra organizzazione.


Spiegò ogni cosa la ragazza, nel dettaglio dove era possibile farlo e un po' più in generale dove non era necessario essere più specifici. Gli raccontò del progetto dello stadio/arena del fratello, il nome da voler mettere alla squadra, gli impegni e gli sforzi che stavano facendo sia lei che Axell per trovare tutti i componenti -non soltanto giocatori, ma anche allenatori, medimaghi sportivi, preparatori atletici- insomma tutto quello di cui c'era bisogno per rimontare nell'arco di qualche anno in cima alle classifiche mondiali. Era un progetto da vero megalomane, ma anche Gawain lo era stato un tempo, dunque avrebbe potuto comprendere ed anche accettare -forse- tutto quanto. Pur essendosi persa dietro alle mille spiegazioni, Stella non aveva però dimenticato ciò che era riuscita a notare quando l'uomo si era visto incensato dai tre giocatori. Una volta soddisfatta quindi la sua curiosità, scelse di parlare di nuovo a cuore aperto con lui, prima che si arrivasse entrambi ai saluti.

Posso essere sincera con te?
Credo di aver capito che cosa ti blocca dal decidere se entrare a far parte di questo progetto oppure no.
Ho visto come guardavi quei ragazzi e ho visto come loro guardavano te: vi siete affezionati gli uni agli altri.
Tu li hai cresciuti, li hai allenati, li hai visti perdere e li hai visti vincere. Li hai aiutati a rinforzarsi nei loro punti deboli e li hai spinti a superare i loro limiti, quando loro non riuscivano a farcela.
Comprendo benissimo che diventare l'allenatore di una squadra vera ti toglierà tutto questo e capisco il tuo dolore, davvero.
Anche io sono stata costretta a lasciare la mia squadra, te l'ho detto prima ricordi?
Sono soltanto dei ragazzini di undici anni ma per me era una gioia stare con loro ed essere la loro allenatrice.
Ho fatto una scelta obbligata verso il mio futuro, per me stessa, pur soffrendo nel lasciare quei piccoli cagasotto.
E questa... Questa è la TUA grande opportunità.
Anche loro avranno la propria, ne sono certa, ma non è scritto da nessuna parte che l'avranno per forza con te.
Non farti frenare perché temi di lasciarli... Rischi di passare il resto della vita a chiederti che cosa sarebbe successo se avessi accettato.
A questo punto buttati e basta!
Non è meglio se lo scopri da te?


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Messaggioda PnG Staff » 19/11/2017, 18:21

I tre ragazzi, dopo aver ricevuto il sorriso malizioso ed invitante della bionda Cartwright, si permisero anche di guardarla un po' meglio.
Chi andò subito sul davanzale, chi invece zona fianchi e labbra, per poi osservare anche le mani, gli zigomi, il ventre.
Purtroppo però non poterono concentrarsi completamente e troppo a lungo, perché il loro Allenatore li congedò velocemente, volendo restare solo con Stella.

Ti sono molto affezionati, si vede...

Se mi avessero conosciuto ai "brutti tempi", l'avrebbero pensata molto diversamente...

Gawain era un tipo assai strafottente e altezzoso da giovane, di quelli capaci di far venire l'ulcera.
Si sentiva il migliore in assoluto, si presentava in campo da ubriaco e la sua vita privata risultava esageratamente scandalosa.
Poco rispettoso dei compagni, per nulla interessato al gioco di squadra, accettato e preferito solo in quanto vero e proprio fenomeno.

Per la miseria come sono fugaci gli anni!
Dammi retta signorina, goditi questa fantastica giovinezza, perché non tornerà mai più.
Fatti tutte le esperienze possibili e non tralasciare nulla...


Negli occhi del Patroklos c'era una luce molto particolare, una luce malinconica, mentre osservava l'orizzonte ripensando ai tempi andati.
Camminare sul terreno di quel campo di allenamento lo riportava a delle memorie talmente tanto sbiadite da aver perso sapore e consistenza.
L'intento della Cartwright ed anche del fratello Axell, però, sembrava proprio ridargli un po' di quelle passate sensazioni, servite solo con una "salsa" diversa.

Posso essere sincera con te?
Credo di aver capito che cosa ti blocca dal decidere se entrare a far parte di questo progetto oppure no.
Ho visto come guardavi quei ragazzi e ho visto come loro guardavano te: vi siete affezionati gli uni agli altri.
Tu li hai cresciuti, li hai allenati, li hai visti perdere e li hai visti vincere.
Li hai aiutati a rinforzarsi nei loro punti deboli e li hai spinti a superare i loro limiti, quando loro non riuscivano a farcela.
Comprendo benissimo che diventare l'allenatore di una squadra vera ti toglierà tutto questo e capisco il tuo dolore, davvero.


Molto empatica, bene, bene...

Sembrava sempre canzonarla un poco, in verità apprezzava quanto fosse sveglia quella biondina.

Anche io sono stata costretta a lasciare la mia squadra, te l'ho detto prima ricordi?
Sono soltanto dei ragazzini di undici anni ma per me era una gioia stare con loro ed essere la loro allenatrice.
Ho fatto una scelta obbligata verso il mio futuro, per me stessa, pur soffrendo nel lasciare quei piccoli cagasotto.


Per me loro sono invece marmotte sfaticate!

Sbuffò ironicamente, fermandosi verso il centro del campo, guardando in direzione degli spogliatoi mentre molti di loro cominciavano ad allontanarsi.
Salutava ognuno alzando la mano. Per loro era tutto normale. Il giorno seguente come tutti gli altri lo avrebbero trovato lì.
Non potevano certo immaginare che ci fosse la possibilità di non averlo più come Coach da un attimo all'altro.

E questa... Questa è la TUA grande opportunità.
Anche loro avranno la propria, ne sono certa, ma non è scritto da nessuna parte che l'avranno per forza con te.
Non farti frenare perché temi di lasciarli... Rischi di passare il resto della vita a chiederti che cosa sarebbe successo se avessi accettato.
A questo punto buttati e basta!
Non è meglio se lo scopri da te?


Stella, gli errori si pagano, ok?
Io ne ho combinate di grosse, seriamente grosse, a volte tanto grosse da pensare quasi di essermi superato.
... Sai, anche io ho una sorella, una sorella che per alcuni versi ti somiglia.


Dalla tasca sul retro dei jeans prese il portafoglio e lo aprì.
Era un po' consumato, di cuoio blu scuro, con dentro poche banconote e nella parte interna alcune fotografie.
Nessuna sbiadita o consumata, evidentemente curate con pellicola magica ad alta resistenza.

Eccola qui, si chiama Nausicáa...

Immagine

Per molti anni non ci siamo parlati, più precisamente da quando io ho iniziato a sentirmi un po' Dio sceso in Terra.
Lei è una con i piedi ben piantati al suolo, sveglia ed energica ma sempre e comunque umile, mai esagerata o strafottente.
Me la ricordi perché anche lei è una che sa trasmettere allegria, che si mette in gioco sempre e che difficilmente molla quando si prefissa un obiettivo...


Osservò quella immagine per alcuni secondi, poi semplicemente la ripose al proprio posto, facendo tornare il portafoglio semi vuoto nella tasca.

... Una volta mi disse: "Adesso hai oltrepassato ogni limite, non ti voglio più vedere, dimenticati di avere una sorella!".
Credo sia stato allora che... Che compresi quanto fossi stato un cazzone, un vero e proprio imbecille patentato.
Mi guardai indietro, ragionai su ogni cosa, valutai ogni episodio e fissandomi allo specchio capii di aver deluso non solo lei, ma anche me stesso.


Si portò una mano tra la lunga chioma di capelli castani, sbuffando con aria tra il triste e pensieroso, scrollando un poco le spalle.

Penso ci siano allenatori capaci, giovani, che hanno energia e grinta da vendere... Allenatori che meriterebbero l'occasione che stai dando a me.
Io mi sono giocato tutto ed ogni fortuna accumulata l'ho fatta finire in mezzo ai sacchi della farina, non credo di meritare un perdono così grande.
Potrebbe risultare una specie di riscatto, una sorta di perdono, ma non lo so, temo che se accettassi riconfermerei il mio egoismo e non mi va più tanto...


Mettendosi le mani in tasca, rimase qualche attimo in completo silenzio, ascoltando anche le eventuali parole della Cartwright, qualora ne avesse avute.

Ma non voglio mandarti via a mani vuote, per così dire.
Ti prometto che rifletterò attentamente sulla proposta perché è davvero molto, molto invitante.
Quindi diciamo che avrai mie notizie entro una settimana, d'accordo?


Stella aveva decisamente tanta fretta, ma era giusto che gli desse del tempo, che non pretendesse niente così, su due piedi.
A distanza di una settimana avrebbe ricevuto una risposta positiva da parte di Gawain, spinto ad accettare proprio da una chiacchierata con la sorella, ma quella è un'altra storia.
Nel frattempo, i minuti erano trascorsi maledetti e quando l'uomo osservò l'orologio al polso, fece una faccia scocciata e impensierita.

... Trama, se non comincio a lavorare l'impasto entro mezz'ora, domani niente pane all'apertura.
Senti, posso chiederti una cortesia, Stella?
Nell'armadietto che vedi laggiù, vicino agli spalti della curva est, ci sono degli asciugamani puliti ripiegati.
Potresti essere così gentile da portarli fino allo spogliatoio dei ragazzi e lasciarli lì su una delle panche?
Tanto dovrebbero essere andati tutti quanti via ormai, non c'è più nessuno...
Scusa l'inconveniente ma devo proprio fuggire!
Mi ha fatto piacere parlare con te, ci risentiamo tra sette giorni esatti, promesso! Saluta tuo fratello da parte mia!


Le fece un occhiolino, dandole poi una stretta di mano vigorosa e sentita, mettendosi infine a correre via, verso l'uscita del campo, lasciandola lì da sola.
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Messaggioda Stella » 19/11/2017, 21:50

Non era per nulla facile dare determinati consigli. Era una persona estremamente empatica in quel momento la Cartwright, riuscendo ad immedesimarsi bene nei panni di Gawain Patroklos in quanto allenatore. E sapeva quanto potesse essere difficile prendere la decisione di lasciare la propria squadra per seguire un proprio scopo, un obiettivo egoistico, che nulla aveva a che vedere con il bene degli altri giocatori. Era maledettamente difficile, sì, ma fu costretta a farlo, a porre l'ex giocatore di Quidditch di fronte alla realtà che quella fosse la sua unica possibilità di riscattarsi dagli errori del passato. Pur sapendo che, così facendo, avrebbe spezzato il cuore ai suoi pupilli.

E questa... Questa è la TUA grande opportunità.
Anche loro avranno la propria, ne sono certa, ma non è scritto da nessuna parte che l'avranno per forza con te.
Non farti frenare perché temi di lasciarli... Rischi di passare il resto della vita a chiederti che cosa sarebbe successo se avessi accettato.
A questo punto buttati e basta!
Non è meglio se lo scopri da te?


Stella, gli errori si pagano, ok?
Io ne ho combinate di grosse, seriamente grosse, a volte tanto grosse da pensare quasi di essermi superato.


Rimase in silenzio, non sapendo bene cosa rispondere, anche perché sembrava che l'uomo non avesse terminato di parlare. Conosceva il suo passato per le cronache dell'epoca, non certo perché l'aveva conosciuto di persona e sapeva che tipo fosse. Ma non ci voleva un genio per comprendere che di cazzate il Patroklos ne aveva combinate un sacco e adesso stava guardando a quel lavoro, a quella vita come ad una sorta di percorso per espiare tutti gli errori commessi in gioventù. Da un lato molto notevole da parte sua, dall'altro un bel problema per i piani suoi e di Axell.

... Sai, anche io ho una sorella, una sorella che per alcuni versi ti somiglia.

Davvero?

Eccola qui, si chiama Nausicáa...

Osservò la foto che le passò Gawain, una foto che ritraeva una donna davvero bellissima, con i capelli lunghi e biondi legati in una treccia, gli occhi azzurri ed un sorriso squisitamente dolce.

È bellissima... Complimenti, hai una sorella davvero stupenda!

Per molti anni non ci siamo parlati, più precisamente da quando io ho iniziato a sentirmi un po' Dio sceso in Terra.
Lei è una con i piedi ben piantati al suolo, sveglia ed energica ma sempre e comunque umile, mai esagerata o strafottente.
Me la ricordi perché anche lei è una che sa trasmettere allegria, che si mette in gioco sempre e che difficilmente molla quando si prefissa un obiettivo...


Ah! Credevo di ricordartela per la bellezza... Ma anche tutto quello che hai detto mica mi dispiace eh?
Ghghghgh mi fa piacere che tu mi associ ad una persona simile
Quindi sei anche preparato al fatto che non mollerò tanto facilmente la presa con te.


Gli fece l'occhiolino complice, ma l'altro sembrava molto serio nel voler proseguire a raccontare la propria esperienza con la sorella e Stella era abbastanza buona e paziente da ascoltare, senza aggiungere o fare altre battute.

... Una volta mi disse: "Adesso hai oltrepassato ogni limite, non ti voglio più vedere, dimenticati di avere una sorella!".
Credo sia stato allora che... Che compresi quanto fossi stato un cazzone, un vero e proprio imbecille patentato.
Mi guardai indietro, ragionai su ogni cosa, valutai ogni episodio e fissandomi allo specchio capii di aver deluso non solo lei, ma anche me stesso.


... Sono cose che si dicono, ma che fanno male anche a chi le dice.
E spesso non lo pensiamo veramente... Siamo solo stanche di una situazione insostenibile e che ci fa solo del male...


Come già detto prima, era fin troppo semplice immedesimarsi in quella situazione, in Nausicàa, la sorella di Gawain. Anche lei in fondo aveva rivolto parole simili ad Axell quando il fratello si era rifiutato di toglierle l'apparecchio che le impediva di avvicinarsi a qualunque ragazzo. Aveva raccolto il coraggio di dirgli quelle parole perché la rabbia provata era stata tanta, ma subito dopo aver chiuso la porta di casa aveva pianto come un agnellino, provando un fortissimo dolore all'altezza del petto.

Penso ci siano allenatori capaci, giovani, che hanno energia e grinta da vendere... Allenatori che meriterebbero l'occasione che stai dando a me.
Io mi sono giocato tutto ed ogni fortuna accumulata l'ho fatta finire in mezzo ai sacchi della farina, non credo di meritare un perdono così grande.
Potrebbe risultare una specie di riscatto, una sorta di perdono, ma non lo so, temo che se accettassi riconfermerei il mio egoismo e non mi va più tanto...


Hai mai pensato che il tuo castigo possa essere giunto alla fine del suo percorso?
Parli di redenzione, di non commettere gli stessi errori, ma come farai a non commetterli se tu stesso non ti metti di nuovo alla prova?
Il momento giusto arriva per tutti e questo potrebbe essere il tuo, l'unico che potresti avere.
Non sprecare una chance tanto importante...


Ma non voglio mandarti via a mani vuote, per così dire.
Ti prometto che rifletterò attentamente sulla proposta perché è davvero molto, molto invitante.
Quindi diciamo che avrai mie notizie entro una settimana, d'accordo?


Aveva forse altre alternative? Nessuna, per cui non poteva fare altro che cedere e aspettare un'altra settimana di tempo prima di ottenere la sua risposta. Tese la mano per stringere quella dell'uomo, con forza, sugellando in quel modo il loro accordo.

Una settimana, d'accordo.
Non un giorno di più, oltrepassati i sette giorni considererò la tua non risposta come un "no".
Ti lascio il mio indirizzo, così potrai scrivermi o fare direttamente un salto a trovarmi.
Se non dovessi esserci ci sarà la mia coinquilina, non preoccuparti...


Scrisse sul retro di un bigliettino l'indirizzo dell'appartamento a Londra, dopodiché rivolse un altro sorriso solare e allegro all'uomo, portando una mano a dargli qualche sonora pacca sul braccio.

Sono sicura che riuscirai a prendere la decisione giusta per te.
Per il resto, in gamba: continui ad essere uno dei migliori.


... Trama, se non comincio a lavorare l'impasto entro mezz'ora, domani niente pane all'apertura.

Oh mi spiace!
Avrai fatto tardi per colpa mia, immagino...


Senti, posso chiederti una cortesia, Stella?

Tutto quello che vuoi!

Nell'armadietto che vedi laggiù, vicino agli spalti della curva est, ci sono degli asciugamani puliti ripiegati.
Potresti essere così gentile da portarli fino allo spogliatoio dei ragazzi e lasciarli lì su una delle panche?
Tanto dovrebbero essere andati tutti quanti via ormai, non c'è più nessuno...


Peccato!

Pensò soltanto, con un certo rammarico, annuendo verso il Patroklos che parve davvero sollevato di poter lasciare quell'incombenza alla Cartwright.

Scusa l'inconveniente ma devo proprio fuggire!
Mi ha fatto piacere parlare con te, ci risentiamo tra sette giorni esatti, promesso! Saluta tuo fratello da parte mia!


Lo salutò, aspettando di vederlo andare via prima di eseguire la richiesta fatta dall'allenatore. Avrebbe portato quegli asciugamani nello spogliatoio e poi se ne sarebbe tornata a casa, scrivendo immediatamente al fratello per poter avere un incontro con lui. Avrebbero dovuto farsi un piano mentale secondario nel caso in cui il Patroklos avesse detto loro di no, ma Stella continuava a sperare in cuor suo che alla fine l'uomo avrebbe accettato. E nel frattempo nulla le vietava di incrociare le dita per beccare qualche ritardatario all'interno dello spogliatoio.

Ghghghgh chissà se sarà rimasto qualcuno...
Sto arrivando!


FINE


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