Re: Zagabria
Inviato: 20/09/2017, 20:34
Quartiere periferico della Zagabria Magica, Croazia * 30-09-2113 * 13:30
Andiamo ragazzi!
Un po' più di energia!
Tomàs, una bella manovra a turbine sulla sinistra, poi cedi la pluffa e passa al placcaggio stretto!
Seduta sugli spalti improvvisati di quel campetto di seconda mano, Stella osservava con un certo interesse famelico l'allenatore impartire ordini alla sua squadra. Il suo appetito -per una volta- non era rivolto a nulla che avesse a che fare con la sfera sessuale. Lo osservava, concentrata, attenta, desiderosa di parlargli, ma anche di assorbire da lui l'esperienza che a lei mancava, avendo allenato squadrette composte da bambini di massimo undici anni. Ci aveva messo un po' di tempo a trovare l'indirizzo dove l'ex-giocatore di Quidditch professionista ora lavorava, ma grazie agli agganci del fratello e ad una soffiata da parte dell'amico Gary, era stato possibile rintracciarlo proprio lì, a Zagabria, nella parte magica della città croata.
Se solo potessi ti ricompenserei a modo mio Gary, ma poi mio fratello ti ucciderebbe!
Uff... Dovrai accontentarti dei cioccolatini...
Non era il caso di mettersi a rovinare delle belle amicizie come quelle fra il maggiore dei Cartwright e l'ex-compagno di squadra, così come avrebbe dovuto fare gioco forza su sé stessa per non lasciarsi coinvolgere in nessun modo -emotivo, sentimentale e soprattutto fisico- con qualunque persona di sesso maschile che avrebbe fatto parte in futuro del loro progetto. Axell poteva stare chiuso in una botta di ferro, perché la sorella non si sarebbe mai azzardata a rovinargli l'esistenza in quel modo, men che meno per un uomo decisamente troppo adulto per lei. Per carità, una bottarella gliela avrebbe pure data, ma voleva rimanere salda nei propri principi e soprattutto casta.
Se soltanto Emanuelle fosse stata lì, probabilmente sarebbe scoppiata a ridere come una matta a sentire sciocchezze del genere.
E poi io ho il mio bel moretto che mi sta aspettando...
Proprio come una ragazzina delle superiori, allo stesso modo la Cartwright sognava ad occhi aperti del suo incontro con il fantomatico Cyrus, l'unico del quale avesse qualche informazione in più rispetto al biondo dalla faccia da stronzo. Non c'era dietro un particolare motivo sul perché lei si fosse fissata proprio su di lui, anche se più ripensava al suo sguardo più esso le piaceva sempre di più. Oltre al fatto che "Cyrus e Stella" erano due nomi che si appaiavano perfettamente se messi insieme!
Yves! Non stare lì fermo, avanza verso il centro e prova una picchiata svedese!
Attento... ATTENTO... Benissimo, ok, recuperata perfettamente!
Lo vedo anche io da qui il boccino, svelto svelto svelto!
Anche lei riusciva a notarlo perfettamente, lo stesso non poteva dire del ragazzo che faceva invece un po' di fatica. Non era il migliore della squadra, questo si intuiva facilmente, a differenza di uno dei cacciatori, un vero e proprio gioiellino. Nonostante i pensieri sconci, nonostante fosse lì principalmente per Gawain Patroklos, Stella aveva ereditato -vuoi un po' per genetica, un po' per stile di vita- un occhio molto attento ed allenato nel saper riconoscere dei giovani talenti a prima vista. Forse, se avesse giocato bene le sue carte, sarebbe uscita da lì non con una, bensì con due conquiste importanti per gli Dei dell'Arena, facendo immensamente felice il fratello. A breve avrebbe scoperto le sue carte, ovvero quando l'uomo finalmente decise di dare ai suoi ragazzi una tregua, facendo fare loro una pausa.
Cosa ne dite, la facciamo una pausa?
Bene, ci rivediamo qui tra un'ora, anche un'ora e mezza!
Non vi azzardate a toccare la burrobirra!
Vide i ragazzi dirigersi verso gli spogliatoi, il possibile candidato insieme a loro, mentre la Cartwright lo fissava con insistenza cercando di non farsi notare. Non ci riuscì tanto bene, visto che ben presto la voce del Patroklos richiamò la sua attenzione, rivolgendosi direttamente a lei.
... Allora, milady... Vuole avvicinarsi o rimanere lì a spiare per ancora tanto tempo?
Ooooooops!
Mi scusi, mi scusi tanto!
Non volevo sembrare una stalker...- disse ridendo e scendendo i gradini in velocità, per raggiungere l'uomo che l'attendeva alla base -Stavo aspettando che finisse l'allenamento! Hihihihi!
Sorriso smagliante, capelli biondi un po' arruffati dal vento e mise molto semplice -maglietta bianca a maniche lunghe, jeans e ballerine- Stella si fermo proprio di fronte all'uomo, porgendogli la mano per salutarlo e, eventualmente, presentarsi. Tuttavia venne bloccata dal Patroklos stesso che pensò -erroneamente- lei fosse lì in qualità di talent scout per scegliere uno dei ragazzi che stava allenando.
Le interessa uno dei miei ragazzi, non è così?
Eh?
Ah ecco...
Glielo leggo negli occhi, lei ha proprio l'atteggiamento da Talent Scout.
Oh ma dai!
Lei è troppo gentile... Hihihihi!
... Sono tutti bravi e con tanti sogni, aspirazioni, oltre alla grande energia della gioventù!
Me ne sono resa conto!
Li ho osservati per bene per tutto l'allenamento...
E non soltanto loro. Stella avrebbe voluto chiarire l'equivoco subito, ma l'uomo era un tipo parecchio loquace, che non lasciava molto spazio alle belle signorine di prendere parola. E poi, con il suo atteggiamento ed il suo fascino, era facile perdere la bussola per qualche secondo... Come accadde subito dopo alla Cartwright, quando Gawain le fece un complimento galante e da ex-campione di rimorchio.
Mi congratulo con la sua squadra per la scelta del personale di osservazione...
La prego, la smetta!
Così mi farà arrossire!
Si mise anche due mani sulle guance, ma sul suo viso non c'era la minima traccia di rossore o imbarazzo, proprio per nulla. Per qualche istante la Terran fissò l'uomo con occhi più vivaci e brillanti, lasciando trapelare il forte interesse che provava per lui. Non soltanto per lavoro, non solo perché Gawain aveva ancora un fascino da dongiovanni incallito che le piaceva tantissimo, ma anche per il suo passato come grande giocatore di Quidditch. Si trovava di fronte ad una sorta di mostro sacro, una copia più vecchia di suo fratello, con tanto talento ma parecchi problemi nella vita. A giudicare da come si stava comportando, sembrava essersi ripreso alla grande dalle cattive abitudini, cosa che poteva farle soltanto un immenso piacere.
Intanto lasci che mi presenti: mi chiamo Stella Cartwright e sono venuta qui non per i suoi ragazzi, ma per lei Mr Patroklos.
Si sarebbe stranito nel sapere che lei conosceva il suo nome? Forse no, in fondo se l'aveva scambiata per una talent scout doveva aspettarsi che ella conoscesse con chi stesse avendo a che fare.
Le va bene se ci sediamo? Posso darle del tu?
Le confesso che è sempre stato un mio sogno nel cassetto poterla conoscere di persona, fin da quando ero bambina!
E questo avrebbe fatto capire all'altro che la biondina fosse molto giovane per lui, anche se probabilmente l'età non lo avrebbe fermato dal provarci.
Sono qui perché vorrei proporti un posto di lavoro come allenatore di una squadra che va tirata su completamente da zero.
Si tratta di elementi tutti giovanissimi e talentuosi: io stessa mi sto impegnando per cercare quelli che ci sembrano più adatti ad entrare nella nostra squadra.
Ah giusto! Non ti ho detto chi è la mente di questo enorme progetto!
Per caso conosci Axell Cartwright, l'ex-portiere dei Gravity Beattles?
Particolarmente schietta e diretta, ma in certi casi era meglio conoscere subito l'opinione che l'altro aveva per il suo possibile datore di lavoro.
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