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Messaggioda Kirie » 14/09/2016, 15:20

Signor Jeidi-san!
Che piacevole coincidenza incontrarla di nuovo.


Toh!
Guarda chi si vede!
Il dottor Palmer dopo il cambio di sesso!


Kirie si fermò per qualche istante, assicurandosi di aver capito bene le parole del Profiler e il senso di quella battuta. Dopo un anno in Inghilterra, ormai aveva imparato a capire quando una persona stava facendo una battuta spiritosa e anche le varie tipologie di battute. Non era stato facile abituarsi allo strano umorismo inglese, ma Jean-Drew ne possedeva uno tutto suo e particolare, che spingeva la Morimoto a sorridere sebbene sapesse essere molto sconveniente lasciarsi andare del tutto. Per tale motivo, la ragazza cercò di bloccare quella risata continuando a rimanere a bocca serrata e ottenendo solo, come effetto, quello di farsi venire due guanciotte gonfie gofie, proprio come quelle di uno scoiattolo, apparendo sicuramente molto buffa.

Immagine


Vai di panino eh?
Fai bene!


Un.. La ringrazio!
Ha avuto più problemi con quegli ematomi?


Dico stai scherzando?
Quella pomata fa miracoli!
Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...


Non mi permetterei mai di farle pagare un unguento di così scarso valore.
Non si preoccupi, quando finirà la scorta che le ho regalato, venga da me e gliene darò subito un'altra.


Disse, gentile e dolce, ma era fatta così, una caratteristica che metteva in tutto, anche nel suo lavoro. Aveva appreso tanta generosità grazie agli zii, che fungevano per lei da esempio e modello perfetto. Sapeva che ogni qual volta compiva una buona azione, suo zio era fiero di lei per questo, motivo che la spingeva ogni giorno ad agire e comportarsi per onorare la sua memoria.

Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?

Sì ma ad un patto... Devi darmi del "Tu", altrimenti non solo non ti onoro, ma inoltre metterò in giro la voce che sei davvero il dottor Palmer sotto copertura!

Ah... s-sumimasen!- disse, improvvisamente dispiaciuta che l'altro potesse risentirsi per avergli parlato, fino a quel momento, in tono tanto educato -Forse ho esagerato troppo... Non riesco mai a capire quando devo usare parole meno cortesi...
Spero di non averla... di non averti offeso col mio comportamento.
Ne sono profondamente dispiaciuta.


Disse, chinandosi brevemente per fargli comprendere quanto fosse mortificata di quel suo errore e pronta a non ripeterlo, per nulla al mondo. Liberò lo spazio affinchè Jean-Drew potesse sistemarsi comodamente e consumare il suo meritato pasto. Gli disse anche un timido "Buon appetito", prendendo un coltello e iniziando a tagliare il proprio panino in quattro parti, così che fosse molto più agevole da mangiare.

Uff... Questa è stata una mattinata da dimenticare.

Ooooh... Come mai?

Sono anche Profiler e mi è toccato un turno da ben cinque interrogatori, uno più complesso dell'altro.
A volte i delinquenti hanno dei profili psicologici impressionanti...


Soudesuka...
Eh? Ah, molto gentile Jeidi-san, ma no grazie, ho già il mio panino!


Disse, rifiutando gentilmente l'offerta dell'altro di prendere una forchettata della sua pasta, non avendo con sè nemmeno delle bacchette per poter prendere il cibo senza infastidire l'altro. Invece, fu altrettanto gentile da offrire una parte del suo panino al Sykes, mentre egli si informava sulla sua giornata di lavoro.

Tu invece?
Mattinata lineare o stressante?
Ti vedo vispa... Aspetta, quel panino è... Sei vegetariana per caso?


Stava cogliendo davvero una nota di biasimo nella sua voce? Kirie si bloccò di colpo dall'addentare il panino sotto accusa -non sarebbe mai riuscita a mangiarlo- fissando il Commando con aria smarrita mentre lo posava per la seconda volta nel piatto.

Ho fatto qualcosa di male?- chiese ingenuamente, facendosi anche ripetere la frase dal ragazzo, prima di rispondere un po' titubante -No, no, non sono vegetariana. Avevo solo voglia di un panino con le verdure...- spiegò in fretta, giungendo le mani in grembo e fissando il ragazzone -Ti da... fastidio?- chiese poi in attesa di una sua risposta e, nel caso il Sykes avesse spiegato che non aveva nulla di cui preoccuparsi... -Ooooh era solo un'altra battua!
Sumimasen, non sono ancora brava a capire quando si scherza e quando si è seri.
Non spicco certo per la mia intelligenza in questo...


Per lei era quasi normale denigrare sè stessa e abbassarsi ad un livello tanto umile, proveniendo da un paese dove era così che solitamente ci si comportava e presentava al prossimo. Gli anni passati poi dentro le mura di Villa Kurosawa aveva forgiato il suo carattere in tal senso, portandola a sentirsi sempre da meno, sempre troppo poco rispetto al resto del mondo, una condizione che ormai Kirie riusciva a relegare quasi completamente -ma non del tutto- solo nell'ambito della Divinazione.

Ho passato una mattinata molto tranquilla.
Oggi ci sono stati pochi feriti e questo mi rende molto felice. È una cosa positiva!
Ma a prescindere dai pazienti, cerco di tenermi sempre molto impegnata: mi manca un po' il mio secondo lavoro da magifarmacista, ma al momento non posso permettermi di aprire un negozio tutto mio.


Un'altra buona qualità della Morimoto era che, una volta superata la barriera della timidezza, sapeva essere una persona molto socievole e allegra con cui passare il tempo, proprio come stava facendo in quel momento.

Hai detto di essere... Pu...Pu-ro-fai-re-ru ne?- chiese, ovviamente storpiando il nome- Sembra interessante! Preferisci questo o fare il Commando?
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Messaggioda Jean-Drew » 14/09/2016, 21:07

Quella pomata fa miracoli!
Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...


Non mi permetterei mai di farle pagare un unguento di così scarso valore.
Non si preoccupi, quando finirà la scorta che le ho regalato, venga da me e gliene darò subito un'altra.


Sì certo, così poi campi d'aria fritta...
Almeno permettimi di pagare le spese per la materia prima, ok?


Una mano lavava l'altra e tutte e due lavavano il viso, ecco il ragionamento semplice e pratico del Sykes, un ragionamento tipicamente occidentale che forse la giapponese non aveva ancora avuto modo di esplorare e vivere correttamente, ma in fondo stare lì ben presto l'avrebbe cambiata e mutata, doveva semplicemente adattarsi e adeguarsi. Che poi la parola "semplicemente" per una orientale fosse quasi un eufemismo bello e buono era tutt'altro discorso!

Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?

Sì ma ad un patto... Devi darmi del "Tu", altrimenti non solo non ti onoro, ma inoltre metterò in giro la voce che sei davvero il dottor Palmer sotto copertura!

Ah... s-sumimasen!
Forse ho esagerato troppo... Non riesco mai a capire quando devo usare parole meno cortesi...
Spero di non averla... di non averti offeso col mio comportamento.
Ne sono profondamente dispiaciuta.


Cosa c'entra adesso il treno iper veloce dei babbani?!
Offeso? Per avermi dato del "lei"? Mica mi hai insultato!
Allora, cara infermiera... Lezione importante su questa società: qui non si offende nessuno se si è formali e se ti danno l'ok per parlare informale, si sorride e ci si adatta, semplicemente!
Potresti essere profondamente dispiaciuta se mi avessi dato dell'idiota parlandomi alle spalle ed io ti avessi sentita, per esempio!
... Beh, forse come esempio è un po' troppo forte, però almeno ti ha fatto capire il senso.


Sospirò alla fine di quella spiegazione, facendole poi un bel sorrisone dei suoi, tornando a divorare il proprio pranzo, invidiando ancora Logan e le sue lasagne maledette.
Mentre imprecava interiormente e pregava affinché il fratello passasse il resto del pomeriggio al bagno per una besciamella riuscita male, J.D. si mise a raccontare per sommi capi della sua giornata, dando così modo alla Morimoto di scoprire qualcosa di nuovo sul suo conto. Andava a ruota libera nel parlare, ma non era affatto stupido, infatti cercava di parlare un corretto inglese non incespicando mai o scadendo nel dialetto americano, così da aiutarla a comprendere tutto alla perfezione e senza errori. Sembrava comunque che le lezioni non fossero finite.

Tu invece?
Mattinata lineare o stressante?
Ti vedo vispa... Aspetta, quel panino è... Sei vegetariana per caso?


Ho fatto qualcosa di male?

Per ora no...

Quasi minaccioso, fissandola fintamente truce.

... rispondi alla domanda!

No, no, non sono vegetariana. Avevo solo voglia di un panino con le verdure...
Ti da... fastidio?


A quel punto l'espressione truce divenne di sufficienza e palesemente ironica.
Infatti il ragazzo di colore scosse anche la testa.

Ooooh era solo un'altra battuta!
Sumimasen, non sono ancora brava a capire quando si scherza e quando si è seri.
Non spicco certo per la mia intelligenza in questo...


Non credo proprio si tratti di intelligenza sai?
Sei una ragazza molto sveglia ma temo che il tuo problema sia l'insicurezza.


Purtroppo l'inflessione professionale di J.D. lo seguiva ovunque ed essendo non solo MagiPsicologo ma anche Profiler, comprendere i segreti altrui senza troppi sforzi veniva quasi spontaneo.
Non voleva affatto risultare scortese o impiccione, ma quando parlava con amici o persone piacevoli, tendeva a non accorgersi di uscire dal seminato.

Forse è per via di una educazione molto rigida, non mi azzardo a dare ipotesi senza conoscerti troppo, ma sono certo che a te l'intelligenza non manchi proprio!
Capisco comunque che la difficoltà maggiore dipenda dal fatto che non ti sei esposta molto e di conseguenza scarseggi amicizie sia maschili che femminili.
Non provare a dire che ne hai perché te lo leggo in faccia! Quindi sai che ti dico? Da oggi hai il tuo primo amico occidentale, ovvero il sottoscritto!
Ammetto che la qualità della persona non sia un gran che, ma per cominciare ci si può anche accontentare, no?


Dicendo questo, il Sykes alzò il pugno verso la ragazza, aspettando che lei rispondesse "a tono", naturalmente spiegandole cosa avrebbe dovuto fare, perché se aspettava lei...
Dopo di che, la conversazione poté proseguire, con Kirie che purtroppo riscontrò non pochi problemi a dire bene la seconda carriera del ragazzone di colore.

Hai detto di essere... Pu...Pu-ro-fai-re-ru ne?
Sembra interessante! Preferisci questo o fare il Commando?


Profiler... Profiler!
Sì sì, lo so che hai difficoltà, però piano piano ci riuscirai... Forse!
Comunque preferisco di gran lunga fare il Profiler, che il Commando, ma è un lavoro che alla lunga stanca la mente ed io ho bisogno di sfogare anche il corpo...
... Ops, perdona il doppio senso non voluto!


Un doppio senso che con estrema probabilità lei non avrebbe colto.

Guarda comunque che se ti manca fare la MagiFarmacista, posso spargere la voce tra i miei colleghi che le tue pomate sono miracolose.
Sarebbe un lavoro in nero e in quelli dovrei essere specializzato io, ma intanto arrotonderesti un poco lo stipendio, no?


Da uno a dieci, quante probabilità c'erano che Kirie comprendesse anche quella battuta sottile?
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Messaggioda Kirie » 16/09/2016, 21:09

Quella pomata fa miracoli!
Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...


Non mi permetterei mai di farle pagare un unguento di così scarso valore.
Non si preoccupi, quando finirà la scorta che le ho regalato, venga da me e gliene darò subito un'altra.


Sì certo, così poi campi d'aria fritta...
Almeno permettimi di pagare le spese per la materia prima, ok?


Non rispose subito, perchè sul momento la Morimoto era troppo impegnata a fissarlo in maniera strana, non avendo ben compreso che cosa avesse voluto dire Jean-Drew con quella frase.

Campi...d'aria fritta?

Chiese per sicurezza, mantenendo sempre quell'espressione perplessa e dubbiosa, fino a quando il Sykes non si prese la briga di spiegarle il significato di quell'espressione, facendo ritornare all'istante il sorriso sulle labbra di Kirie.

Il mio stipendio è sufficiente, non c'è alcun bisogno di preoccuparsi per me!
Davvero, non voglio nulla in cambio...


Si sentiva molto in imbarazzo ad accettare soldi per qualcosa di così semplice -almeno per lei- come l'unguento che era in grado di preparare. Non voleva lucrare su nulla, per tale motivo cercò di imporsi un po' di più sul ragazzo di colore, senza però essere eccessivamente autoritaria, sperando che l'altro capisse il motivo del suo disagio.
Aveva continuato a parlare dando del lei al Commando, cercando quindi di dimostrargli tutto il rispetto possibile anche in una lingua che non le apparteneva. Quando però comprese che per il Sykes tanti formalismi erano esagerati -e non era la prima volta che le capitava di sbagliare- la Morimoto corse subito ai ripari, cercando di scusarsi per l'errore appena compiuto e cambiando totalmente registro... O almeno ci provò.

Cosa c'entra adesso il treno iper veloce dei babbani?!

Il treno...?
Ah, no, quello è lo Shinkansen!
Heheheh, ti sei confuso Jeidi-san.


Disse con una mezza risatina, lasciando poi all'altro la possibilità di continuare il proprio discorso.

Offeso? Per avermi dato del "lei"? Mica mi hai insultato!

Ah! ... No?

Allora, cara infermiera...

Ehm... veramente... sarei un dottore...

Lezione importante su questa società: qui non si offende nessuno se si è formali e se ti danno l'ok per parlare informale, si sorride e ci si adatta, semplicemente!
Potresti essere profondamente dispiaciuta se mi avessi dato dell'idiota parlandomi alle spalle ed io ti avessi sentita, per esempio!
... Beh, forse come esempio è un po' troppo forte, però almeno ti ha fatto capire il senso.


Hai senpai!
Grazie per avermi insegnato qualcosa di nuovo.


Rispose sorridendo e riprendendo a conversare con lui normalmente, seguendo con attenzione tutto ciò che aveva da dire. Doveva ammettere che nonostante l'esuberanza dei modi di fare, Jean-Drew parlava scandendo bene ogni singola parola, permettendo così alla Morimoto di comprenderlo senza doversi sforzare troppo. A dire il vero dopo quasi un anno in terra inglese non faceva più così tanta fatica nell'ascoltare gl altri, per cui tutte le premure del Sykes erano eccessive, ma ugualmente apprezzate dalla giapponese con le orecchie a sventola.
Era piacevole poter conversare con lui, ma a volte le battute e l'ironia dell'americano proprio riuscivano incomprensibili a Kirie: come quando, mentre era in procinto di addentare il proprio panino, il Profiler la bloccò chiedendole con tono minaccioso se ella fosse vegetariana. L'aveva spaventata al punto tale che Kirie aveva posato il panino incriminato nel piatto, non osando toccarlo fino a quando non comprese che l'intento del Sykes era solo quella di prenderla un po' in giro.

Ooooh era solo un'altra battuta!
Sumimasen, non sono ancora brava a capire quando si scherza e quando si è seri.
Non spicco certo per la mia intelligenza in questo...


Non credo proprio si tratti di intelligenza sai?
Sei una ragazza molto sveglia ma temo che il tuo problema sia l'insicurezza.


Iie...
Sono solo... com'era quella parola?
Ah giusto: solo un po' timida.


Forse è per via di una educazione molto rigida, non mi azzardo a dare ipotesi senza conoscerti troppo, ma sono certo che a te l'intelligenza non manchi proprio!

A quelle parole, Kirie cercò in tutti i modi di non dare a vedere il profondo dolore che provava nel ricordare quale tipo di educazione le avesse impartito la sua famiglia di sangue, sua madre soprattutto. Aveva capito che l'intento dell'uomo era solo quello di aiutarla, ma non voleva rischiare che la conversazione andasse a parare su un argomento che ormai da dieci anni -sì esattamente dieci anni- per la Morimoto era diventato tabù.

Capisco comunque che la difficoltà maggiore dipenda dal fatto che non ti sei esposta molto e di conseguenza scarseggi amicizie sia maschili che femminili.

Ma... Veramente...

Non provare a dire che ne hai perché te lo leggo in faccia! Quindi sai che ti dico? Da oggi hai il tuo primo amico occidentale, ovvero il sottoscritto!
Ammetto che la qualità della persona non sia un gran che, ma per cominciare ci si può anche accontentare, no?


Lo fissò, incerta e dubbiosa su cosa dovesse fare quando il Commando le mostrò il pugno chiuso, in attesa che ella lo colpisse col proprio. Anche dopo la spiegazione, Kirie si prese qualche secondo per riflettere attentamente su quanto le era stato detto, elaborando il tutto e aprendosi infine in un sorriso che da timido, man mano, passò ad essere sempre più allegro e solare, così come mutò anche il suo atteggiamento, meno calmo e più carico di energie.

Hai!- esclamò, chiudendo il pugno e colpendo quello dell'altro, ovviamente con poca forza, ma l'importante era il gesto di quel rituale -Quindi da questo momento in poi posso chiamarti... Jeidi-kun?

Chiese per sicurezza, prima di azzardarsi ad utilizzare un tono tanto informale con lui.

Hai detto di essere... Pu...Pu-ro-fai-re-ru ne?
Sembra interessante! Preferisci questo o fare il Commando?


Profiler... Profiler!

Puro... Puro... No, Profairer!
Muzukashii desuyo!
- esclamò e dal tono usato era facile comprendere che si stesse lamentando di non riuscire a pronunciare quella parola come avrebbe dovuto.

Sì sì, lo so che hai difficoltà, però piano piano ci riuscirai... Forse!
Comunque preferisco di gran lunga fare il Profiler, che il Commando, ma è un lavoro che alla lunga stanca la mente ed io ho bisogno di sfogare anche il corpo...


Perchè le era parso di capire un doppio senso velato in ciò che il Sykes aveva appena detto (20d20 / 24IP = 44)? Lo fissò di nuovo con quello sguardo di chi si sente un pesce fuor d'acqua, quando Jean-Drew cercò di rimediare, chiedendole scusa per il doppio senso che non era stato affatto premeditato.

... Ops, perdona il doppio senso non voluto!

Non c'è problema!

Rispose prontamente, non apparendo affatto turbata da una simile battuta.

Guarda comunque che se ti manca fare la MagiFarmacista, posso spargere la voce tra i miei colleghi che le tue pomate sono miracolose.
Sarebbe un lavoro in nero e in quelli dovrei essere specializzato io, ma intanto arrotonderesti un poco lo stipendio, no?


Iihihihihihih anche questa l'ho capita subito!- disse tutta contenta (15d20 / 24 IP = 39) mettendo una mano davanti alla bocca per nascondere il proprio sorriso e facendo passare qualche secondo prima di ricomporsi -Sei davvero buffo Jeidi-kun! E anche molto gentile, ma davvero preferisco aspettare l'occasione giusta.
Sono sicura che prima o poi avrò l'opportunità di tornare a fare anche la MagiFarmacista.


Disse con tono serio e solenne, come se credesse davvero che in qualche modo un'entità superiore l'avrebbe condotta verso la giusta strada. L'essere una semi-gildata l'aveva posta di fronte all'ottica che tutto ciò in cui credeva -la magia che dimorava nelle cose terrene- era stato rafforzato dalla consapevolezza che il Conflux vegliava e proteggeva ogni essere vivente, nel bene e nel male. Non aveva mai avuto occasione di parlarne con nessuno di quella sua condizione -una semi-gildata strana lei, in quanto con un'affinità al minimo storico- in parte perchè non avrebbe saputo a chi rivolgersi e in parte perchè a volte Kirie aveva la strana sensazione di essere rifiutata dal suo elemento, la Terra, presente in lei in forma statica e minima. Pertanto, pur sentendosi parte di un disegno più grande di lei, la ragazza vi aveva preso parte solo in maniera marginale, non lasciandosi coinvolgere ma non venendo nemmeno coinvolta, come se la sua presenza non fosse benvoluta.

Hai sempre voluto fare il... aspetta... Profiler! - esclamò quasi come se stesse rispondendo ad un quiz a premi, ridendo di gusto poi nello scoprire di aver appena pronunciato bene la parola -O è stata la carriera a scegliere te?
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Messaggioda Jean-Drew » 21/09/2016, 20:30

Capisco comunque che la difficoltà maggiore dipenda dal fatto che non ti sei esposta molto e di conseguenza scarseggi amicizie sia maschili che femminili.

Ma... Veramente...

Non provare a dire che ne hai perché te lo leggo in faccia! Quindi sai che ti dico? Da oggi hai il tuo primo amico occidentale, ovvero il sottoscritto!
Ammetto che la qualità della persona non sia un gran che, ma per cominciare ci si può anche accontentare, no?


Jean-Drew aveva un modo di fare non solo tipicamente occidentale ma anche esageratamente spontaneo, quindi rappresentava forse la palestra migliore per la giapponese.
Se avesse imparato a rapportarsi "bene" con lui, allora chiunque altro sarebbe apparso molto più semplice da gestire, valeva a dire quasi che le stesse facendo un favore!
Scherzi a parte, il Sykes ci teneva a diventare amico della ragazza, in parte perché la vedeva ancora molto poco sciolta e tanto spaesata ed in più perché lo entusiasmavano le nuove conoscenze.
Dopo qualche iniziale momento di incertezza e confusione, alla fine la Morimoto si lasciò trasportare dal buonumore del ragazzone di colore, acconsentendo a quell'accordo amichevole.
Da quel momento in poi, aveva un vero amico lì in mezzo alla caotica Londra del Mondo Magico, forse non il migliore sulla piazza, ma meglio di nulla!

Hai!
Quindi da questo momento in poi posso chiamarti... Jeidi-kun?


Ehi, vacci piano, che cos'è tutta questa confidenza adesso?!
... Ahahah, ci sei cascata di nuovo!
Ma certo che puoi chiamarmi così, anzi, fosse per me non dovresti nemmeno mettere il suffisso, ma so che fa parte della tua cultura!


Sicuramente il dialogo a quel punto si fece molto più sciolto, molto più allegro e meno teso, probabilmente perché avevano stabilito un ulteriore legame di conoscenza sincera.
Inoltre era un po' difficile non essere spontanei e sereni con un folle come il Sykes davanti. Era una dote di famiglia, i Sykes riuscivano sempre a conquistare, bisognava solo trovare quello più adatto.
Andarono avanti parlando della carriera del Profiler in contrapposizione a quella di Commando, per poi spaziare anche in una possibile strategia di marketing per la giovane MagiDottoressa.
Se le mancava così tanto poter utilizzare le proprie doti come MagiFarmacista, allora perché non creare una sorta di mercato nero tra pomate e lozioni appositamente per i militari?
Purtroppo Kirie non era affatto una occidentale e certi tipi di rischi non la attiravano più di tanto, anzi, praticamente per nulla e non c'era da darle così torto.

Guarda comunque che se ti manca fare la MagiFarmacista, posso spargere la voce tra i miei colleghi che le tue pomate sono miracolose.
Sarebbe un lavoro in nero e in quelli dovrei essere specializzato io, ma intanto arrotonderesti un poco lo stipendio, no?


Iihihihihihih anche questa l'ho capita subito!

Sempre pensato io che fossi una sveglia, eheheh!

Sei davvero buffo Jeidi-kun! E anche molto gentile, ma davvero preferisco aspettare l'occasione giusta.
Sono sicura che prima o poi avrò l'opportunità di tornare a fare anche la MagiFarmacista.


Va bene, va bene... Ma se dovessi cambiare idea, sai chi contattare!

Glielo disse in confidenza, anche se in realtà non li stava ascoltando nessuno, facendo anche un tono sussurrato chiaramente scherzoso.

Hai sempre voluto fare il... aspetta... Profiler!
O è stata la carriera a scegliere te?


Intanto mi congratulo con te per la pronuncia migliorata, fai passi da gigante, sul serio!
E poi... No, decisamente è stata la carriera a scegliere me, io di base nasco come MagiPsicologo.
Durante una missione come Commando mi è capitato di interrogare un indiziato in attesa che giungesse l'unità di analisi comportamentale ed allora si sono accorti delle mie doti.
A quel punto mi proposero loro di entrare a far parte del corpo dei Profiler in aggiunta ai Commando e visto che già allora come MagiPsicologo non guadagnavo un gran che, accettai.
Un giorno però credo che lascerò la carriera del Commando e mi dedicherò a qualcosa di più cervellotico, anche se non so ancora bene cosa... Ti terrò aggiornata!


Un occhiolino e poi un bel sorso d'acqua effervescente a completare in bellezza la fine del pasto.
La chiacchiera era stata piacevole ma allo stesso tempo aveva fatto scorrere i minuti ad una velocità impressionante, tant'è che ormai entrambi avevano quasi finito.
O meglio, lui sì, lei se tutto andava bene aveva ancora metà panino e un po' di contorno, ma evidentemente si sentiva ancora a disagio a mangiare svelta durante un dialogo.
La fissò a lungo, molto a lungo, troppo a lungo, per poi prendere dalla tasca esterna della propria borsa a tracolla una agenda magica segna appunti e appuntamenti.
Fece scorrere le pagine fino ad arrivare ad una precisa giornata, ovvero il Sabato di due settimane dopo e poi le puntò la stilografica con aria imperativa.

Tu NON hai da fare tra due Sabati, VERO?
Cena a casa mia con qualche amico, giochi di società e tentativo di arrivare con gli occhi aperti almeno fino alle tre del mattino.
La mia nuova carissima amica è invitata... Ossia tu... E non accetto un "no" come risposta, spiacente!


A quel punto le comunicò il proprio indirizzo e l'orario di arrivo alla serata amichevole, facendole presente che avrebbe trovato pizza come menù principale.

Ora però è proprio meglio che vada, altrimenti non riuscirò mai a finire il turno in tempo!
Domani ho una paziente e se faccio tardi stanotte domattina la accoglierò con le occhiaie, non mi sembra un benvenuto molto caloroso e confortante!
Eheheh... Stammi bene Doctor K, ci si vede in giro!


Detto questo, il ragazzone si alzò in piedi ed imitando un inchino di saluto alla giapponese, se ne andò col proprio vassoio, gettando i rifiuti negli appositi cestini e scomparendo dalla sala mensa.
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Messaggioda Kirie » 23/09/2016, 20:59

Aveva un vero amico.
Kirie quasi non riusciva a credere che in poco, pochissimo tempo, fosse riuscita a fare amicizia con qualcuno, quando lei di solito ci metteva una vita. Forse era merito proprio di Jean-Drew, del suo carattere imprevedibile ma alla mano e anche della sua propensione allo scherzo facile, tutte qualità che lo accomunavano sotto molti punti di vista alla migliore amica.

Hai!
Quindi da questo momento in poi posso chiamarti... Jeidi-kun?


Ehi, vacci piano, che cos'è tutta questa confidenza adesso?!

S-sumimasen!
Io... credevo...


... Ahahah, ci sei cascata di nuovo!
Ma certo che puoi chiamarmi così, anzi, fosse per me non dovresti nemmeno mettere il suffisso, ma so che fa parte della tua cultura!


Rise insieme a lui -anzi più che ridere, sorrise- e poi rimase in silenzio per qualche secondo, fissandolo incerta se dire ciò che stava pensando o meno.

Jeidi-kun assomiglia molto alla mia migliore amica.
Forse è per questo che mi piace così tanto?


Voleva dire "che mi trovo bene con te" ma le venne più spontaneo utilizzare quella frase, arrossendo però di colpo dopo averla pronunciata dato che l'altro avrebbe potuto equivocare un qualche tipo di sentimento particolare nei suoi confronti.

I-intendevo dire che mi piace la compagnia, perchè mi ricorda molto Ruka-chan...

Non era cambiato quell'appellativo per la Ito, utilizzato fin dai tempi della scuola in quanto lei, la Morimoto, era una senpai mentre Ruka una sua kohai. Ad ogni modo, dopo quella spiegazione raffazzonata, i due passarono ad argomenti meno imbarazzanti, parlando dei rispettivi lavori e delle passioni segrete, come quella della ragazza nipponica per la MagiFarmacia. Al termine di un'interessante offerta che però venne rifiutata, fu il turno del Sykes di parlare un po' del suo impiego, rispondendo ad una curiosità posta dalla stessa Kirie.

Hai sempre voluto fare il... aspetta... Profiler!
O è stata la carriera a scegliere te?


Intanto mi congratulo con te per la pronuncia migliorata, fai passi da gigante, sul serio!
E poi... No, decisamente è stata la carriera a scegliere me, io di base nasco come MagiPsicologo.


Aaaaah... soudesuka...

Durante una missione come Commando mi è capitato di interrogare un indiziato in attesa che giungesse l'unità di analisi comportamentale ed allora si sono accorti delle mie doti.
A quel punto mi proposero loro di entrare a far parte del corpo dei Profiler in aggiunta ai Commando e visto che già allora come MagiPsicologo non guadagnavo un gran che, accettai.
Un giorno però credo che lascerò la carriera del Commando e mi dedicherò a qualcosa di più cervellotico, anche se non so ancora bene cosa... Ti terrò aggiornata!


Hihihi... hai!
Anche io sono stata scelta da questa carriera... Ma mi piace il lavoro che faccio, quindi sono felice di come sia andata la mia vita e non ho rimpianti per i miei sogni non realizzati.


No, non le dispiaceva non essere mai diventata una idol, perchè quello -in quanto sogno- doveva rimanere tale. Ma provava sempre un profondo rimorso al pensiero di come sarebbe stata diversa la sua vita, se solo avesse avuto anche lei il Dono... Inutile pensare al passato però, no? E ormai Kirie aveva semplicemente accantonato quei pensieri, sapendo bene che il passato -così come la sua natura- non sarebbe mai potuto cambiare.
Una volta concluso il pasto -anzi, Jean-Drew l'aveva concluso, a lei mancava ancora metà panino- il ragazzo di colore prese dalla sua tasca una piccola agendina che consultò prima di rivolgere nuovamente parola alla Morimoto, facendola inevitabilmente saltare sulla sedia per il tono perentorio e autoritario.

Tu NON hai da fare tra due Sabati, VERO?

Eh? P-perchè?

Cena a casa mia con qualche amico, giochi di società e tentativo di arrivare con gli occhi aperti almeno fino alle tre del mattino.
La mia nuova carissima amica è invitata... Ossia tu... E non accetto un "no" come risposta, spiacente!


Le aveva praticamente impedito ogni possibilità di negazione, giusto? Per cui l'unica cosa che le rimase da fare fu annuire con un semplice verso -un- ad indicare che aveva compreso e che sì, accettava di trovarsi a casa dell'altro fra due sabati a partire da quel giorno. Attese che il Sykes le scrivesse l'indirizzo e l'orario su un pezzo di carta, venendo informata persino sul menù della serata che di certo alla Morimoto non dispiacque affatto.

Ora però è proprio meglio che vada, altrimenti non riuscirò mai a finire il turno in tempo!
Domani ho una paziente e se faccio tardi stanotte domattina la accoglierò con le occhiaie, non mi sembra un benvenuto molto caloroso e confortante!
Eheheh... Stammi bene Doctor K, ci si vede in giro!


H-hai!
Buona giornata anche a te, Jeidi-kun!


Rispose, un po' spiazzata da quel soprannome del tutto inaspettato. Ma insomma, quella era la riprova che si stava integrando pian piano e quindi doveva solo che esserne felice, no? Il sorriso che spuntò sulle labbra di Kirie poco dopo ne era la testimonianza più diretta.

終わり
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Kirie
Terran delle Giungle
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