Re: Ingresso Ministero - Esterno
Inviato: 14/09/2016, 15:20
Signor Jeidi-san!
Che piacevole coincidenza incontrarla di nuovo.
Toh!
Guarda chi si vede!
Il dottor Palmer dopo il cambio di sesso!
Kirie si fermò per qualche istante, assicurandosi di aver capito bene le parole del Profiler e il senso di quella battuta. Dopo un anno in Inghilterra, ormai aveva imparato a capire quando una persona stava facendo una battuta spiritosa e anche le varie tipologie di battute. Non era stato facile abituarsi allo strano umorismo inglese, ma Jean-Drew ne possedeva uno tutto suo e particolare, che spingeva la Morimoto a sorridere sebbene sapesse essere molto sconveniente lasciarsi andare del tutto. Per tale motivo, la ragazza cercò di bloccare quella risata continuando a rimanere a bocca serrata e ottenendo solo, come effetto, quello di farsi venire due guanciotte gonfie gofie, proprio come quelle di uno scoiattolo, apparendo sicuramente molto buffa.
Vai di panino eh?
Fai bene!
Un.. La ringrazio!
Ha avuto più problemi con quegli ematomi?
Dico stai scherzando?
Quella pomata fa miracoli!
Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...
Non mi permetterei mai di farle pagare un unguento di così scarso valore.
Non si preoccupi, quando finirà la scorta che le ho regalato, venga da me e gliene darò subito un'altra.
Disse, gentile e dolce, ma era fatta così, una caratteristica che metteva in tutto, anche nel suo lavoro. Aveva appreso tanta generosità grazie agli zii, che fungevano per lei da esempio e modello perfetto. Sapeva che ogni qual volta compiva una buona azione, suo zio era fiero di lei per questo, motivo che la spingeva ogni giorno ad agire e comportarsi per onorare la sua memoria.
Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?
Sì ma ad un patto... Devi darmi del "Tu", altrimenti non solo non ti onoro, ma inoltre metterò in giro la voce che sei davvero il dottor Palmer sotto copertura!
Ah... s-sumimasen!- disse, improvvisamente dispiaciuta che l'altro potesse risentirsi per avergli parlato, fino a quel momento, in tono tanto educato -Forse ho esagerato troppo... Non riesco mai a capire quando devo usare parole meno cortesi...
Spero di non averla... di non averti offeso col mio comportamento.
Ne sono profondamente dispiaciuta.
Disse, chinandosi brevemente per fargli comprendere quanto fosse mortificata di quel suo errore e pronta a non ripeterlo, per nulla al mondo. Liberò lo spazio affinchè Jean-Drew potesse sistemarsi comodamente e consumare il suo meritato pasto. Gli disse anche un timido "Buon appetito", prendendo un coltello e iniziando a tagliare il proprio panino in quattro parti, così che fosse molto più agevole da mangiare.
Uff... Questa è stata una mattinata da dimenticare.
Ooooh... Come mai?
Sono anche Profiler e mi è toccato un turno da ben cinque interrogatori, uno più complesso dell'altro.
A volte i delinquenti hanno dei profili psicologici impressionanti...
Soudesuka...
Eh? Ah, molto gentile Jeidi-san, ma no grazie, ho già il mio panino!
Disse, rifiutando gentilmente l'offerta dell'altro di prendere una forchettata della sua pasta, non avendo con sè nemmeno delle bacchette per poter prendere il cibo senza infastidire l'altro. Invece, fu altrettanto gentile da offrire una parte del suo panino al Sykes, mentre egli si informava sulla sua giornata di lavoro.
Tu invece?
Mattinata lineare o stressante?
Ti vedo vispa... Aspetta, quel panino è... Sei vegetariana per caso?
Stava cogliendo davvero una nota di biasimo nella sua voce? Kirie si bloccò di colpo dall'addentare il panino sotto accusa -non sarebbe mai riuscita a mangiarlo- fissando il Commando con aria smarrita mentre lo posava per la seconda volta nel piatto.
Ho fatto qualcosa di male?- chiese ingenuamente, facendosi anche ripetere la frase dal ragazzo, prima di rispondere un po' titubante -No, no, non sono vegetariana. Avevo solo voglia di un panino con le verdure...- spiegò in fretta, giungendo le mani in grembo e fissando il ragazzone -Ti da... fastidio?- chiese poi in attesa di una sua risposta e, nel caso il Sykes avesse spiegato che non aveva nulla di cui preoccuparsi... -Ooooh era solo un'altra battua!
Sumimasen, non sono ancora brava a capire quando si scherza e quando si è seri.
Non spicco certo per la mia intelligenza in questo...
Per lei era quasi normale denigrare sè stessa e abbassarsi ad un livello tanto umile, proveniendo da un paese dove era così che solitamente ci si comportava e presentava al prossimo. Gli anni passati poi dentro le mura di Villa Kurosawa aveva forgiato il suo carattere in tal senso, portandola a sentirsi sempre da meno, sempre troppo poco rispetto al resto del mondo, una condizione che ormai Kirie riusciva a relegare quasi completamente -ma non del tutto- solo nell'ambito della Divinazione.
Ho passato una mattinata molto tranquilla.
Oggi ci sono stati pochi feriti e questo mi rende molto felice. È una cosa positiva!
Ma a prescindere dai pazienti, cerco di tenermi sempre molto impegnata: mi manca un po' il mio secondo lavoro da magifarmacista, ma al momento non posso permettermi di aprire un negozio tutto mio.
Un'altra buona qualità della Morimoto era che, una volta superata la barriera della timidezza, sapeva essere una persona molto socievole e allegra con cui passare il tempo, proprio come stava facendo in quel momento.
Hai detto di essere... Pu...Pu-ro-fai-re-ru ne?- chiese, ovviamente storpiando il nome- Sembra interessante! Preferisci questo o fare il Commando?
Che piacevole coincidenza incontrarla di nuovo.
Toh!
Guarda chi si vede!
Il dottor Palmer dopo il cambio di sesso!
Kirie si fermò per qualche istante, assicurandosi di aver capito bene le parole del Profiler e il senso di quella battuta. Dopo un anno in Inghilterra, ormai aveva imparato a capire quando una persona stava facendo una battuta spiritosa e anche le varie tipologie di battute. Non era stato facile abituarsi allo strano umorismo inglese, ma Jean-Drew ne possedeva uno tutto suo e particolare, che spingeva la Morimoto a sorridere sebbene sapesse essere molto sconveniente lasciarsi andare del tutto. Per tale motivo, la ragazza cercò di bloccare quella risata continuando a rimanere a bocca serrata e ottenendo solo, come effetto, quello di farsi venire due guanciotte gonfie gofie, proprio come quelle di uno scoiattolo, apparendo sicuramente molto buffa.
Vai di panino eh?
Fai bene!
Un.. La ringrazio!
Ha avuto più problemi con quegli ematomi?
Dico stai scherzando?
Quella pomata fa miracoli!
Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...
Non mi permetterei mai di farle pagare un unguento di così scarso valore.
Non si preoccupi, quando finirà la scorta che le ho regalato, venga da me e gliene darò subito un'altra.
Disse, gentile e dolce, ma era fatta così, una caratteristica che metteva in tutto, anche nel suo lavoro. Aveva appreso tanta generosità grazie agli zii, che fungevano per lei da esempio e modello perfetto. Sapeva che ogni qual volta compiva una buona azione, suo zio era fiero di lei per questo, motivo che la spingeva ogni giorno ad agire e comportarsi per onorare la sua memoria.
Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?
Sì ma ad un patto... Devi darmi del "Tu", altrimenti non solo non ti onoro, ma inoltre metterò in giro la voce che sei davvero il dottor Palmer sotto copertura!
Ah... s-sumimasen!- disse, improvvisamente dispiaciuta che l'altro potesse risentirsi per avergli parlato, fino a quel momento, in tono tanto educato -Forse ho esagerato troppo... Non riesco mai a capire quando devo usare parole meno cortesi...
Spero di non averla... di non averti offeso col mio comportamento.
Ne sono profondamente dispiaciuta.
Disse, chinandosi brevemente per fargli comprendere quanto fosse mortificata di quel suo errore e pronta a non ripeterlo, per nulla al mondo. Liberò lo spazio affinchè Jean-Drew potesse sistemarsi comodamente e consumare il suo meritato pasto. Gli disse anche un timido "Buon appetito", prendendo un coltello e iniziando a tagliare il proprio panino in quattro parti, così che fosse molto più agevole da mangiare.
Uff... Questa è stata una mattinata da dimenticare.
Ooooh... Come mai?
Sono anche Profiler e mi è toccato un turno da ben cinque interrogatori, uno più complesso dell'altro.
A volte i delinquenti hanno dei profili psicologici impressionanti...
Soudesuka...
Eh? Ah, molto gentile Jeidi-san, ma no grazie, ho già il mio panino!
Disse, rifiutando gentilmente l'offerta dell'altro di prendere una forchettata della sua pasta, non avendo con sè nemmeno delle bacchette per poter prendere il cibo senza infastidire l'altro. Invece, fu altrettanto gentile da offrire una parte del suo panino al Sykes, mentre egli si informava sulla sua giornata di lavoro.
Tu invece?
Mattinata lineare o stressante?
Ti vedo vispa... Aspetta, quel panino è... Sei vegetariana per caso?
Stava cogliendo davvero una nota di biasimo nella sua voce? Kirie si bloccò di colpo dall'addentare il panino sotto accusa -non sarebbe mai riuscita a mangiarlo- fissando il Commando con aria smarrita mentre lo posava per la seconda volta nel piatto.
Ho fatto qualcosa di male?- chiese ingenuamente, facendosi anche ripetere la frase dal ragazzo, prima di rispondere un po' titubante -No, no, non sono vegetariana. Avevo solo voglia di un panino con le verdure...- spiegò in fretta, giungendo le mani in grembo e fissando il ragazzone -Ti da... fastidio?- chiese poi in attesa di una sua risposta e, nel caso il Sykes avesse spiegato che non aveva nulla di cui preoccuparsi... -Ooooh era solo un'altra battua!
Sumimasen, non sono ancora brava a capire quando si scherza e quando si è seri.
Non spicco certo per la mia intelligenza in questo...
Per lei era quasi normale denigrare sè stessa e abbassarsi ad un livello tanto umile, proveniendo da un paese dove era così che solitamente ci si comportava e presentava al prossimo. Gli anni passati poi dentro le mura di Villa Kurosawa aveva forgiato il suo carattere in tal senso, portandola a sentirsi sempre da meno, sempre troppo poco rispetto al resto del mondo, una condizione che ormai Kirie riusciva a relegare quasi completamente -ma non del tutto- solo nell'ambito della Divinazione.
Ho passato una mattinata molto tranquilla.
Oggi ci sono stati pochi feriti e questo mi rende molto felice. È una cosa positiva!
Ma a prescindere dai pazienti, cerco di tenermi sempre molto impegnata: mi manca un po' il mio secondo lavoro da magifarmacista, ma al momento non posso permettermi di aprire un negozio tutto mio.
Un'altra buona qualità della Morimoto era che, una volta superata la barriera della timidezza, sapeva essere una persona molto socievole e allegra con cui passare il tempo, proprio come stava facendo in quel momento.
Hai detto di essere... Pu...Pu-ro-fai-re-ru ne?- chiese, ovviamente storpiando il nome- Sembra interessante! Preferisci questo o fare il Commando?