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Zurigo

Messaggioda Scarlet » 13/12/2017, 14:05

Non scomodarti fratello.
Non mi piacciono gli abbracci quando sono appena sveglia.


Che strano, eppure ricordo che la cerimonia dei M.A.G.O. fosse stata a mezzogiorno... Ed eravate in piedi dalle 09:00.

Dunque era al corrente dei suoi reali sentimenti. Meglio così, non le piaceva fingere quando non lo trovava necessario.
Sorrise, sadica, continuando a fissare il fratello maggiore. Ma prima che potesse dire altro, fu lui a bloccarla.

Non fa niente, apprezzo che tu abbia voluto ricercare una scusa per non sottolineare quanto sappiamo in due.

Puoi considerarlo un gesto d'affetto nei tuoi confronti, se più ti aggrada.

Prese posto sulla poltrona che si trovava di fronte al Djinn. Lui invece preferì rimanere in piedi.
La conversazione non pareva discostarsi molto da quelle già avute in passato. Lui le chiedeva come stava, lei rispondeva in maniera molto generica.
Sottolineava in ogni modo le mancanze di Lowell nei suoi confronti, avendo avuto a disposizione ben cinque anni per cementificare le proprie idee.
L'Escluso però non rispondeva a nessuna delle sue provocazioni, limitandosi a sospirare e a proseguire in quella farsa che lui chiamava "volerle bene".
Erano altri i modi di dimostrarle che le voleva bene. Ma sembrava che Lowell non avesse alcuna intenzione di convincere Scarlet del suo amore per lei.

Dimmi che cosa sei venuto a fare.

Si annoiava in sua compagnia.
Aveva di meglio da fare che fingere interesse nei suoi confronti, per cui era meglio che il Djinn parlasse subito dei motivi che l'avevano spinto ad andarla a trovare.
Perché di diplomi e compleanni non ce n'era nemmeno lontanamente l'ombra.
Per cui che cosa poteva spingere un Escluso ad andare a trovare la sorella minore, dopo cinque anni d'assenza?
Lui non parve gradire molto il suo tono di comando.
Alla Nygaard fregava poco di averlo indispettito.
Il suo Fuoco poteva anche essere più potente della rossa.
Ma quello di Scarlet si ostinava a bruciare di rabbia e dolore.

Ti ricordi ancora come si fa la Sciamana oppure tutto questo lusso ha annebbiato le tue conoscenze?

Se hai bisogno di una Sciamana e pensi che non ne sia più in grado, puoi anche cercartene una che reputi migliore.
Non mi offenderei, te lo assicuro.


Rispose con strafottenza, ma il fratello parve non farci molto caso.
Le mise in mano invece delle squallide rune comprate in un negozio per maghi.
Storse un po' il naso, infastidita.
Si era abituata a quel mondo che l'aveva accolta quando era più debole. Ma certe cose per lei dovevano rimanere legate all'imprescindibile naturalezza del mondo druidico.
Prese comunque in mano la scatola, continuando a fissare Lowell.

Ho bisogno che esegui un "Rituale di Diradazione" e che tu... Lo faccia col tuo sangue.

... Lo sai che non posso farlo.
Andrebbe contro le regole.


Era forse impazzito l'Escluso? Da come la guardava, da come percepiva i suoi elementi -agitati- forse sì.
Non le piaceva quell'atteggiamento e nemmeno la sua richiesta.
Ad ogni modo per l'uomo sembrava più importante che lei portasse a termine il rituale piuttosto che infrangesse quella regola non scritta.

So che non ti fidi di me.
So che non mi vuoi bene
Ma tu sai che io ne voglio a te.
Non ho mai, in alcun modo, pensato a qualcosa che non fosse il tuo benessere, seppur per te mi sarei dovuto comportare diversamente.
Quindi se adesso ti sto chiedendo questo, fallo pensando che non potrei mai chiedertelo se non ci fosse un motivo più che valido.


... Hai perfettamente ragione.
Non mi fido di te.
Non nutro affetto nei tuoi confronti.
E non ho mai pensato che tu abbia agito per il mio benessere.
Se tu lo avessi fatto, ti saresti addossato le conseguenze delle tue colpe.
Mentre invece hai lasciato che queste ricadessero su di me, senza porvi il giusto rimedio.
E adesso vuoi anche che infranga un tabù importante per noi Sciamani...


Presa dall'istintività del Fuoco, Scarlet afferrò il tagliacarte più vicino, procurandosi dei tagli netti e profondi sul palmo di entrambe le mani.
Fissò inferocita il fratello, con il sangue che fluiva dalle ferite fresche.
Poi prese le rune da lui portate, le strinse fra le mani e iniziò il rituale che lui le aveva chiesto.
Una volta terminato, lasciò che le piccole pietruzze ricadessero sul tavolinetto basso della stanza.
Non importava che si sarebbe macchiato del suo sangue.
Non sarebbe di certo stata lei a pulire.

... Cosa osservi?

Alzò lo sguardo per bruciare di nuovo quello di Lowell.
Poi lo abbassò e tutta la sua attenzione venne rivolta verso il destino che le stavano predicendo le rune.
Lesse ad alta voce il responso.
E rimase ferma in silenzio ad osservare l'Escluso, chiedendo a lui maggiori spiegazioni.

... Scarlet, il Fato vuole che il tuo grembo conduca nuovamente la nostra famiglia a Dominare sul Fuoco.

...

Non disse nulla. Non riuscì a rispondere nulla.
Doveva esserne felice? Oppure spaventata?
Entrambe le cose, in verità.
Aveva sempre pensato che la sua stirpe fosse l'unica legittima e degna di Dominare sul Fuoco, rispetto a quella attuale.
Ma il pensiero di permettere ad un uomo di metterla incinta e partorire suo figlio la ripugnava e disgustava.
Nessuno si sarebbe mai più permesso di imporle il proprio volere.
Di imporle dei cambiamenti nel proprio corpo.
... Poi notò incuriosita che lo stesso Lowell non fosse affatto felice di quella notizia.

Quali sono i motivi che ti turbano?
... Non vuoi che la nostra famiglia risalga di nuovo al potere?
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Scarlet
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Messaggioda Lowell » 13/12/2017, 23:08

... Hai perfettamente ragione.
Non mi fido di te.
Non nutro affetto nei tuoi confronti.
E non ho mai pensato che tu abbia agito per il mio benessere.
Se tu lo avessi fatto, ti saresti addossato le conseguenze delle tue colpe.
Mentre invece hai lasciato che queste ricadessero su di me, senza porvi il giusto rimedio.
E adesso vuoi anche che infranga un tabù importante per noi Sciamani...


... Parleremo dopo di queste tue parole, ma adesso fa' come chiedo, sorella, per favore.

Non aveva intenzione di conversare subito, non aveva intenzione di prendere simili argomenti, non quando c'era il benessere di Scarlet in mezzo.
Lei veniva al primo posto, per lui, anche prima delle proprie vendette personali, altrimenti non sarebbe giunto fino a lì con quella preoccupazione nel cuore.
Fortunatamente, merito forse anche di un po' di curiosità, la rossa accettò di scrutare nel proprio destino, agitando le rune e scagliandole sul tavolino.
Solamente gli Sciamani possedevano il dono della lettura reale, quella vera e giusta, non come i Vati tra i Maghi, possibilmente anche spesso ciarlatani.
Lo Sciamano era il Veggente dei Druidi e come tale, le sue parole, le sue visioni, potevano considerarsi capisaldi di verità.

Allora è proprio così...
... Scarlet, il Fato vuole che il tuo grembo conduca nuovamente la nostra famiglia a Dominare sul Fuoco.


Poteva apparire come una bella notizia, o per lo meno una notizia interessante, ma per Lowell non lo era affatto.
I suoi occhi, divenuti più vacui e persi, si andarono mischiando con i colori dell'autunno, quasi come se anche il Fuoco in sé si stesse affievolendo.

Quali sono i motivi che ti turbano?

Un sospiro, un lungo, lunghissimo sospiro, precedette l'alzarsi del viso del Djin ancora una volta in direzione della parente.

... Non vuoi che la nostra famiglia risalga di nuovo al potere?

Se questo può significare la tua morte, allora no.

Era incredibilmente serio mentre pronunciava quelle parole, considerandole una specie di dogma, una realtà tanto quanto quella vista da lei.
Ma perché ipotizzare una cosa simile? Perché una convinzione tanto nefasta?

Possiamo uscire?
Non voglio rischiare che i tuoi genitori ci sentano.


Attese che la rossa acconsentisse ad andare fuori di lì, magari verso i grandi giardini attorno alla reggia.
Sembrava che fosse giunto il momento per loro di mettere insieme tanti tasselli di vita e per Lowell di parlare ed esporsi, una volta per tutte.
Fino ad allora aveva taciuto, preferendo chiudersi nel silenzio, aspettando che la rossa fosse più adulta e matura per comprendere, per capire.
Non sentiva di aver fatto la cosa più giusta, ma la sua assenza aveva una ragione ben precisa, una ragione che non riteneva più adeguato nasconderle.
Arrivati nei pressi della grande fontana dietro la struttura, egli si mise seduto sul bordo di essa, con le mani nelle tasche.

... Non ho mai intensificato le mie visite qui da te, nella tua vita, perché temevo potessero turbarti.
Ciò che ti è successo è stato a causa di tuoi Confratelli, persone che in teoria avrebbero dovuto apprezzarti, rispettarti, come Consorella, come Djin.
Quando ti portai qui, dalla tua famiglia, scelsi appositamente due Gildati, due Maghi, affinché tu non potessi avere nessun rimando al mondo che ti aveva trattata così.
Mi sentii anche io testimone di quello stesso mondo, quindi volli aumentare le distanze, sperando che col tempo tu ti integrassi del tutto, stando meglio.
Ho preso questa decisione senza interpellarti, lo so, ma eri troppo piccola, mi avresti chiesto di restare, ma avevo troppa paura che poi mi avresti odiato.


Adesso lo disprezzava, non lo odiava, era già qualcosa, un piccolo traguardo in più.
Lo considerava un fratello degenere forse, senza spina dorsale, ma almeno non lo voleva vedere morto come i suoi stupratori.

Se avessi fatto giustizia come cercasti di fare tu al tempo, avrei solo confermato i tuoi metodi, che reputo sbagliati tutt'oggi.
Infliggere dolore, privare della vita, non serve a nulla, non significa nulla, perché anche dopo, non ti saresti sentita meglio, Scarlet.


Probabilmente ella avrebbe risposto con un "Questo lo dici tu", o magari avrebbe fatto una smorfia di disappunto pure ironica, ma a lui non importò.
Quelli erano i suoi pensieri, le sue motivazioni, i suoi punti di vista e come tali, degni di rispetto, almeno nella sua ottica.

Ti starai chiedendo perché dirti tutto ciò ora, specie dopo la veggenza avuta poco fa.
In realtà le due cose solo molto collegate, perché proprio come allora, oggi mi ritrovo a cercare di proteggere la tua incolumità.


Le mani, da dentro le tasche, uscirono fuori, mentre l'uomo incrociava le braccia muscolose al petto.

La previsione che hai avuto, è stata replicata da uno degli Sciamani della Comunità Uruguaiana.
Fonti abbastanza attendibili mi hanno informato che la Guida di quella Comunità potrebbe aver stretto una alleanza molto insolita.


Breve attimo di pausa.
Gli faceva quasi schifo pensare di dover pronunciare simili parole.

... Con la Loggia di Nospheratu, Scarlet.

Immagine

La Loggia teme le ripercussioni nel caso in cui un nostro esponente torni al potere, considerando l'odio di nostro nonno per questioni personali.
Inoltre, la Comunità pensa che potresti scagliare la tua collera e vendetta contro di loro, attraverso la tua prole, dopo il torto subito dieci anni fa.


Un Erede aveva un grande, grandissimo potere decisionale, anche sul destino delle Comunità.
Le Comunità erano suddivise per potere e legislazione alle famiglie nobiliari e quella dell'Uruguay era assegnata, infatti, proprio ai Jinn del Fuoco.
Oltre a ciò, soltanto gli Eredi del Fuoco possedevano l'incantesimo in grado di uccidere anche i Vampiri più potenti e centenari.
I Vampiri e i Druidi, uniti assieme per evitare un disastro di grandi, grandissime proporzioni per se stessi, una bestemmia solo a sentirle parlare.
Ovviamente non c'erano prove concrete, altrimenti l'Uruguay sarebbe stato già spazzato via, ma Lowell sembrava di sapere molto il fatto suo.

Un mio amico, una Flamberga di un'altra Tribù, di nome Ragnär, mi ha raccontato di averlo sentito da alcuni Vampiri durante una ricognizione.
Chiaro che se anche parlasse, sai bene come funziona, la parola di un Escluso non varrebbe mai niente.
Ma per me vale molto e per questo motivo, tu sei in grave, gravissimo pericolo, perché che siano Druidi Sicari o Vampiri della Loggia, vorranno la tua vita.
Cercheranno in ogni modo di evitare che tu possa mettere al mondo questo figlio o figlia, così che la profezia non si compia.
Però nessuno sa dove sei, non ho mai detto la tua ubicazione e il tuo cambio di cognome è stato fondamentale affinché ti mischiassi abbastanza da non essere facilmente rintracciabile.


Una piccola, piccolissima buona notizia quindi, anche se certo, il problema del pericolo di vita sussisteva ancora e non era marginale.
Adesso per lo meno la rossa avrebbe capito come mai per Lowell non fosse affatto bello che le rune avessero dato lo stesso responso.

... Dimmi una cosa, prima che vada avanti.
Tu saresti disposta a lasciare tutto e venire via con me, in una Tribù?


Fissò intensamente la ragazza, sciogliendo la posa delle braccia ed avvicinandosi a lei, arrivando a meno di un metro.

Perché nel caso avrei un'altra soluzione, un po' meno sicura, ma che ti permetterebbe di restare qui.
Tutto sta a capire cosa tu ti senta di fare e quanto tu voglia essere protetta.
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Messaggioda Scarlet » 16/12/2017, 10:08

... Parleremo dopo di queste tue parole, ma adesso fa' come chiedo, sorella, per favore.

Non lo fece perché intenerita dalle sue parole.
Lo fece per non prolungare ulteriormente la presenza di Lowell in casa sua.
Eseguì il rituale come da manuale, dimostrando che le parole dell'Escluso fossero infondate.
Attese il responso e quando questo avvenne, fissò il fratello maggiore con aria interrogativa.
Esaltata in parte. Ed in parte spaventata.
Non amava l'idea che un uomo la fecondasse con il proprio seme. Era come se la sporcasse, per la seconda volta.
E non intendeva essere l'incubatrice di nessuno, seppur la allettasse l'idea di far ritornare in auge la propria stirpe.
Il Djinn sembrava però piuttosto preoccupato dalla questione.
Serio. Spaventato. Timoroso.
Fu la sua reazione ad accendere una scintilla di curiosità in Scarlet che diversamente avrebbe puntato a chiudere in fretta quell'incontro per poter tornare alle proprie faccende personali.
Questa volta però sembrava esserci molto di più in ballo, come le spiegò lo stesso Lowell.

Quali sono i motivi che ti turbano?
... Non vuoi che la nostra famiglia risalga di nuovo al potere?


Se questo può significare la tua morte, allora no.

... Di che diavolo stai parlando?

Imprecazioni da strega, non certo da Druida. Aveva assorbito molto dal mondo che l'aveva adottata, cambiando in lei tante cose dalla Figlia di Gaia che era stata in passato.

Possiamo uscire?
Non voglio rischiare che i tuoi genitori ci sentano.


Acconsentì alla sua richiesta, alzandosi in piedi e iniziando a dirigersi verso il giardino.
Possedere il Fuoco ad un livello così alto le permetteva di non percepire il freddo e dunque anche camminare con solo la camicia da notte e scalza non le dava alcun fastidio.
Era leggera mentre si muoveva, come se avesse addosso un perenne Passare senza Traccia.
Non appena furono abbastanza lontani e intimi da poter parlare liberamente, Scarlet si voltò verso l'uomo rimanendo a braccia conserte e con lo sguardo duro e scettico di chi non credeva alle sue parole.

... Non ho mai intensificato le mie visite qui da te, nella tua vita, perché temevo potessero turbarti.
Ciò che ti è successo è stato a causa di tuoi Confratelli, persone che in teoria avrebbero dovuto apprezzarti, rispettarti, come Consorella, come Djin.
Quando ti portai qui, dalla tua famiglia, scelsi appositamente due Gildati, due Maghi, affinché tu non potessi avere nessun rimando al mondo che ti aveva trattata così.
Mi sentii anche io testimone di quello stesso mondo, quindi volli aumentare le distanze, sperando che col tempo tu ti integrassi del tutto, stando meglio.
Ho preso questa decisione senza interpellarti, lo so, ma eri troppo piccola, mi avresti chiesto di restare, ma avevo troppa paura che poi mi avresti odiato.


E così hai abbandonato tua sorella al suo destino per paura che ella ti odiasse, senza renderti conto che in lei il sentimento di odio è cresciuto per la tua assenza.
... Sei un totale fallimento come fratello, Lowell.
Ma avrei dovuto capirlo da subito che non saresti mai stato un granché.


Sapeva perfettamente a cosa si stava riferendo la rossa. Sapeva quali colpe gli attribuiva, quali mancanze egli aveva avuto nei suoi confronti.
Ma non lo disse. Per non rivangare qualcosa di risaputo e che ancora le faceva male.
Fece "la brava" per così dire.
Mentre il Djinn parve non riuscire proprio ad evitare di sottolineare per l'ennesima volta il medesimo concetto.
Istigando il Fuoco della Rinnegata a montare su di rabbia per le sue parole.

Se avessi fatto giustizia come cercasti di fare tu al tempo, avrei solo confermato i tuoi metodi, che reputo sbagliati tutt'oggi.
Infliggere dolore, privare della vita, non serve a nulla, non significa nulla, perché anche dopo, non ti saresti sentita meglio, Scarlet.


Non OSARE pretendere di sapere come mi sarei sentita DOPO, non farlo, MAI PIÙ.
Ti arroghi il diritto di agire pensando di farmi del bene, ma non ti chiedi mai che cosa sia dal mio punto di vista il mio bene.
Tu non sai che cosa ho provato e non potrai mai saperlo.
Tu avrai questa fortuna immensa mentre io... Io sono stata condannata a sentirla sulla mia pelle, sul mio corpo, sulla mia anima.
Il tuo piano di guarirmi da quelle ferite portandomi lontana dalla Comunità non ha funzionato, ma ti ostini ad evitare ciò che io vorrei.
Quanti anni di sofferenza dovrai ancora regalarmi prima di deciderti a fare veramente la cosa giusta?


Solo in quell'istante gli occhi della Nygaard rivelarono tutta la sofferenza che ancora celava dentro di lei.
Erano occhi rabbiosi, ma anche spaventati ed immensamente pieni di delusione e dolore.
Ciò che le avevano fatto in passato aveva cambiato per sempre lei e la sua vita.
Lowell rischiava di perderla sempre di più, man mano che gli anni passavano e il processo di guarigione non faceva alcun progresso.
Il Fuoco della Rinnegata bruciò ancora per qualche istante, poi ritornò quieto e lei fu di nuovo in grado di ascoltare.
Non avrebbe aggiunto altro, invitando il fratello a terminare il discorso.
Non le aveva ancora spiegato perché la sua vita fosse in pericolo a causa della veggenza.

La previsione che hai avuto, è stata replicata da uno degli Sciamani della Comunità Uruguaiana.
Fonti abbastanza attendibili mi hanno informato che la Guida di quella Comunità potrebbe aver stretto una alleanza molto insolita.


... Con chi?

... Con la Loggia di Nospheratu, Scarlet.

Ora assunse un'espressione disgustata.
Schifata.
Nauseata.
Non aveva in simpatia la sua vecchia Comunità per quello che era accaduto in passato.
Ma non poteva nemmeno credere che la loro Guida fosse capace di fare una cosa del genere.
Una cosa... tanto... innaturale.

Perchè?

La Loggia teme le ripercussioni nel caso in cui un nostro esponente torni al potere, considerando l'odio di nostro nonno per questioni personali.
Inoltre, la Comunità pensa che potresti scagliare la tua collera e vendetta contro di loro, attraverso la tua prole, dopo il torto subito dieci anni fa.


Hanno ragione di temermi solamente nel caso non fossero disposti a consegnarmi i due colpevoli.
... Ma è un'ipotesi così lontana nel tempo che i loro timori sono da considerarsi... astrusi.
Come sei riuscito a scoprirlo?


Un mio amico, una Flamberga di un'altra Tribù, di nome Ragnär, mi ha raccontato di averlo sentito da alcuni Vampiri durante una ricognizione.
Chiaro che se anche parlasse, sai bene come funziona, la parola di un Escluso non varrebbe mai niente.
Ma per me vale molto e per questo motivo, tu sei in grave, gravissimo pericolo, perché che siano Druidi Sicari o Vampiri della Loggia, vorranno la tua vita.
Cercheranno in ogni modo di evitare che tu possa mettere al mondo questo figlio o figlia, così che la profezia non si compia.
Però nessuno sa dove sei, non ho mai detto la tua ubicazione e il tuo cambio di cognome è stato fondamentale affinché ti mischiassi abbastanza da non essere facilmente rintracciabile.


Rimase in silenzio.
Non voleva morire. Nonostante quello che aveva passato, non voleva farlo.
Era sopravvissuta, in maniera malandata, ma lo aveva fatto.
La sete di vendetta le aveva fornito quella spinta.
Poi, un po', il mondo in cui era stata catapultata.
Così diverso dal proprio da suscitare qualche barlume di interesse in lei.
Non si mostrò spaventata al fratello, ma lo era.
La sua fortuna era che Lowell, nonostante le loro divergenze, ci teneva davvero molto a lei.
Al punto da aver già escogitato un piano per salvarla.

... Dimmi una cosa, prima che vada avanti.
Tu saresti disposta a lasciare tutto e venire via con me, in una Tribù?


Vivere fra i selvaggi... A stretto contatto con te?

Perché nel caso avrei un'altra soluzione, un po' meno sicura, ma che ti permetterebbe di restare qui.
Tutto sta a capire cosa tu ti senta di fare e quanto tu voglia essere protetta.


Lo guardò per qualche secondo, rimanendo in silenzio.
Non voleva morire, ma nemmeno vivere in mezzo agli Esclusi che era risaputo essere dei selvaggi in tutto e per tutto.
I primi tempi che suo fratello la andava a trovare sembrava non sapere cosa significasse vestirsi normalmente.
Oppure era lei che nel tempo era diventata fin troppo sofisticata.
In ogni caso non la allettava affatto quel tipo di vita.
Non avrebbe ceduto la propria per qualche idiota di un Druido che temeva di fare le spese della sua collera.
Tentare di uccidere qualcuno era il primo passo per farselo nemico.
Quella Guida avrebbe fatto meglio a non dormire sonni tranquilli.

Non verrò via con te, né ora né mai.
Mi hanno già tolto la mia dignità, non si porteranno via anche la mia nuova vita.
Per cui a quale alternativa hai pensato?
... A parte uccidere colui che sta osando così tanto contro di noi.


Erano una famiglia in quel caso. Una stirpe.
Ogni torto fatto alla stirpe avrebbe coinvolto sia le che Lowell.
Nonostante i problemi e i rancori.
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Messaggioda Lowell » 16/12/2017, 13:10

E così hai abbandonato tua sorella al suo destino per paura che ella ti odiasse, senza renderti conto che in lei il sentimento di odio è cresciuto per la tua assenza.
... Sei un totale fallimento come fratello, Lowell.
Ma avrei dovuto capirlo da subito che non saresti mai stato un granché.


Anche in quel caso, l'uomo non disse nulla, si limitò a sospirare e accusare il colpo, facendosi insultare.
C'era solo un momento nel quale l'animo di Lowell si adirava, ovvero quando sapeva che la sorella potesse essere in pericolo.
Ella non poteva immaginare i sacrifici fatti nel tempo, per lei, per assicurarle sempre una vita serena e soprattutto lontano dalla sofferenza.
Se il prezzo da pagare per il suo benessere era beccarsi insulti e odio gratuito, allora così fosse.
Se non altro, l'odio era meglio dell'indifferenza.

Non OSARE pretendere di sapere come mi sarei sentita DOPO, non farlo, MAI PIÙ.
Ti arroghi il diritto di agire pensando di farmi del bene, ma non ti chiedi mai che cosa sia dal mio punto di vista il mio bene.
Tu non sai che cosa ho provato e non potrai mai saperlo.
Tu avrai questa fortuna immensa mentre io... Io sono stata condannata a sentirla sulla mia pelle, sul mio corpo, sulla mia anima.
Il tuo piano di guarirmi da quelle ferite portandomi lontana dalla Comunità non ha funzionato, ma ti ostini ad evitare ciò che io vorrei.
Quanti anni di sofferenza dovrai ancora regalarmi prima di deciderti a fare veramente la cosa giusta?


Io lo so benissimo quale sia il tuo bene, dal tuo punto di vista, Scarlet.
Pensi di essere così tanto imprevedibile o complessa da capire?
Il tuo bene sarebbe vedere coloro che ti hanno stuprata penzolare da una forza, con i genitali tagliati, oppure sul rogo.
No è vero, non potrò mai e poi mai immaginare cosa tu abbia provato.
Ma dai un'occhiata a quello che hai attorno, prova a considerare tutte le comodità e le agiatezze che hai avuto fino ad ora... E pensa chi ha voluto assicurartele.
... E non provare a dire che saresti stata meglio con me perché già a 12 anni si vedeva che non fossi fatta per procacciarti il cibo da sola.
Ti ho dato le mie motivazioni per non aver trascorso più tempo in tua compagnia, giuste o sbagliate che siano, quel che è fatto è fatto e se dovrò sentirmi in colpa, farò anche questo.


Alle volte la rossa dimenticava di stare parlando con un Leader, con un uomo temprato da battaglie e non certo con un mollaccione come il padre adottivo.
Lowell le voleva un gran bene, ma sapeva anche rispondere a tono quando sapeva di poterselo permettere senza andarla a colpire troppo nel vivo.
Lui ci teneva a non dire la cosa sbagliata a differenza sua, ma d'altronde si vedeva lontano un miglio la differenza nella loro indole, nel loro Spirito.
Tuttavia, non erano lì per parlare del passato o di quanto fosse un fratello insulso il Djin, bensì della situazione spiacevole e rischiosa che stava correndo la ragazza.
I Druidi e la Loggia in alleanza per mettere fine alla sua vita e la possibile prole che avrebbe riportato in auge la sua stirpe a comando del Fuoco.

Hanno ragione di temermi solamente nel caso non fossero disposti a consegnarmi i due colpevoli.

Purtroppo temo non ricordi chi siano i due colpevole e perché non abbiamo subito conseguenze eccessive per gli accadimenti di allora.

Quei due giovani imbecilli erano nipoti della Guida ed anche dei due Druidi più Anziani della Comunità, praticamente quasi intoccabili.
Era anche per quel motivo che Lowell non avesse mai cercato di punirli nella maniera meno ortodossa, immaginando le possibili conseguenze.
Se per qualche motivo le Comunità fossero entrate in conflitto intestino con la Tribù, quante vite sarebbero sfumate per una singola vendetta?
Ma adesso come adesso in realtà aveva a disposizione un modo per ottenere qualcosa di lontanamente piacevole per la sorella.
Prima di esporlo però, le spiegò anche come avesse fatto a sapere determinate cose e quanta sicurezza avesse.

... Dimmi una cosa, prima che vada avanti.
Tu saresti disposta a lasciare tutto e venire via con me, in una Tribù?


Vivere fra i selvaggi... A stretto contatto con te?

Non proferì frase, tanto sapeva già quale fosse la risposta, naturalmente.
Scarlet ormai era completamente inserita in quel mondo e, come già detto prima, non era mai stata adatta alla vita "difficile" dei selvaggi.

Non verrò via con te, né ora né mai.
Mi hanno già tolto la mia dignità, non si porteranno via anche la mia nuova vita.


D'accordo.
È giusto, infatti l'ho presa in esame come possibilità ma senza darle troppo peso.


Per cui a quale alternativa hai pensato?
... A parte uccidere colui che sta osando così tanto contro di noi.


Intendi la Guida della Comunità Uruguaiana?
Anche in questo caso, non so quanto servirà ricordarti che non si possa uccidere il Leader di una Comunità tanto potente e vasta.
Le ripercussioni sarebbero eccessive e come già sai, la parola di un Rinnegato, per di più Escluso, non ha valore, se non giusto per la Comunità Irlandese.
Loro però sono ancora in crescita e l'alleanza con le Gilde non li pone in ottima luce, non con le Comunità più antiche e conservatrici.
Quello che posso fare però... È stringere un patto con la Tribù di Ragnär e metterci alla ricerca della cellula della Loggia che si sta occupando del tuo omicidio.


In altre parole, non avrebbe potuto badare contemporaneamente a Scarlet durante quel periodo, un periodo indefinibilmente lungo o corto.
La fortuna era che la Loggia fosse divisa in cellule, Legioni, per la precisione, intente a seguire macchinazioni e compiti specifici separatamente.
Negli ultimi tempi sembravano particolarmente impegnate su diversi fronti, oltre a quelle in perenne conflitto con Branchi di Licantropi ed altre Tribù in espansione.
Una buona notizia, quindi, perché voleva dire per Lowell essere più capace di arrivare allo scopo senza commettere sacrifici inutili o aspettarsi cattive sorprese.
L'alleanza con la Tribù di Ragnär sarebbe stata fondamentale e si sperava che andasse a buon fine.

Una volta catturato il Generale della Loggia che ha in incarico la tua uccisione, gli strapperò ad ogni costo una confessione.
Dopo di che lo ucciderò e marcerò verso la Comunità Uruguaiana per presentare le colpe alla Guida, accusandola pubblicamente ma con delle prove.


Un piano costruito in maniera giusta, valida, coscienziosa, sempre non in linea col pensiero violento della Nygaard, ma efficace comunque.
Restava però la domanda precedente: nel frattempo, chi si sarebbe occupato di proteggere la rossa fino alla risoluzione del problema?

... Mi sono diretto in Irlanda la settimana scorsa ed ho parlato con la Guida Hyrule e il Console Selûne.
Nella loro Comunità c'è un individuo molto potente, affidabile e che afferma di aver avuto già molto a che fare con la Loggia in passato.
Il suo passato è avvolto nell'oscurità, si sa poco di lui e pare anche avere la stessa aura di Mana di un Eletto, pur non appartenendo a nessuna famiglia nobile.
Ha accettato di farti da guardia del corpo fino a quando non sarai completamente al sicuro.
Te la sentiresti quindi, per lo meno, di avere intorno questa persona, restando comunque nel tuo ambiente e nel tuo mondo?
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Messaggioda Scarlet » 20/12/2017, 12:06

Non dimostrava facilmente la sua indole focosa.
Le veniva più spontaneo celarla, nasconderla, tenerla a bada, perché sapeva di essere debole quando si esponeva al prossimo.
Ma con Lowell era diverso. Lui conosceva la verità. Sapeva che cosa le era successo.
E nonostante questo... Non aveva fatto abbastanza per sua sorella.
Non aveva scatenato una guerra. Non aveva ucciso la feccia che aveva osato farle questo.
Non aveva raso al suolo l'intera comunità.
Avevano ragione i nemici della Nygaard a temerla. La sua bramosia di vendetta non si era spenta col passare del tempo. Semmai era diventata più forte, più intensa.
Il Fuoco la alimentava ed essa alimentava il Fuoco. In un circolo vizioso che non aveva mai fine.
Il Djinn non era al corrente di quanto quell'esperienza avesse fatto marcire dentro la sua sorellina.
Non immaginava che ogni possibile slancio di affetto nei suoi confronti era stato compromesso dall'odio che aveva messo radici nel suo cuore fino ad arrivarne al centro.
Il dolore e la sofferenza la rendevano come un animale selvatico che era stato picchiato e seviziato fino a perdere ogni briciolo di fiducia.
Un animale che, se non tenuto al guinzaglio, era capace di fare molto male.

Io lo so benissimo quale sia il tuo bene, dal tuo punto di vista, Scarlet.
Pensi di essere così tanto imprevedibile o complessa da capire?
Il tuo bene sarebbe vedere coloro che ti hanno stuprata penzolare da una forca, con i genitali tagliati, oppure sul rogo.


Ma ti ostini a non agire nonostante tu sappia!

No è vero, non potrò mai e poi mai immaginare cosa tu abbia provato.
Ma dai un'occhiata a quello che hai attorno, prova a considerare tutte le comodità e le agiatezze che hai avuto fino ad ora... E pensa chi ha voluto assicurartele.
... E non provare a dire che saresti stata meglio con me perché già a 12 anni si vedeva che non fossi fatta per procacciarti il cibo da sola.
Ti ho dato le mie motivazioni per non aver trascorso più tempo in tua compagnia, giuste o sbagliate che siano, quel che è fatto è fatto e se dovrò sentirmi in colpa, farò anche questo.


Lowell terminò il discorso, convinto di aver sedato ogni sfiammata proveniente dallo spirito della sorella.
Si stava spegnendo in effetti, ma non perché lei avesse compreso le sue motivazioni.
Si spegneva perché convinta che il Djinn non avrebbe mai imparato a comprendere le proprie.
Perché era convinto che tutto ciò che aveva fatto per lei fosse bastato ad aiutarla a superare il trauma di una violenza sessuale.
Si sbagliava come suo solito. Ma non poteva nemmeno fargliene una colpa.
Era un selvaggio, un Escluso. Un uomo.
Non avrebbe mai provato sulla sua pelle la stessa esperienza di Scarlet.

Mi credi così stupida?
Mai avrei potuto pensare che in tua compagnia, in mezzo agli Esclusi, sarei stata bene.
Ciò che hai fatto ti è servito come palliativo per non provare sensi di colpa, quando hai saputo ciò che mi era successo.
Un modo per metterli a tacere, senza sporcarti le mani come invece avevo intenzione di fare io.
È proprio per questo che all'epoca ci ho pensato da sola.
... Tanto che aiuto mi sarei potuta aspettare da un fratello simile?


Non sorrideva sadica. Non si atteggiava a donna superba ed orgogliosa.
Aveva solamente lo sguardo carico di delusione. E dolore.
Non avrebbe pianto di fronte a lui. Non lo faceva da anni ormai.
Ma non gli avrebbe dato mai la soddisfazione di credere che tutto quanto andasse bene. Che lui non avesse colpe in tal senso, che avesse fatto la cosa più giusta.
La cosa più giusta sarebbe stata far morire bruciati i due bastardi.
E rimanere accanto a sua sorella, fino a quando il suo cuore non si fosse risanato del tutto.
Il non aver agito, in ogni caso, aveva portato ugualmente la vita di Scarlet ad essere messa in pericolo.
Una visione del futuro che la vedeva come madre della prossima stirpe del Fuoco. Non male come rivalsa, ma la comunità uruguaiana non era altrettanto d'accordo. E a quanto pare nemmeno quella feccia infida di non morti.

Hanno ragione di temermi solamente nel caso non fossero disposti a consegnarmi i due colpevoli.

Purtroppo temo non ricordi chi siano i due colpevole e perché non abbiamo subito conseguenze eccessive per gli accadimenti di allora.

Ti sbagli.
I loro volti sono impressi a fuoco nella mia memoria fin da quel giorno.


Ed anche nei suoi incubi peggiori.
Capitava di rado da quando si era nascosta nel mondo magico, ma comunque c'erano.
Ecco, forse l'unico merito che poteva attribuire a Lowell: l'averle dato una casa che la facesse sentire sicura.
Dormiva per la maggior parte del tempo sogni tranquilli.
Per questo e per tanti altri motivi, la soluzione del fratello di portarla con sé fra gli Esclusi non piacque a Scarlet.
Non era più abituata alla vita selvaggia di un Druido, figurarsi quella cento volte peggio di un Escluso.
Per non parlare poi della sua ritrosia generale a stare a contatto con dei Figli di Gaia.
Non si fidava di loro. Non più.
Per cui nemmeno la morte l'avrebbe schiodata da quella villa. E di questo anche il Djinn ne era perfettamente consapevole.

Per cui a quale alternativa hai pensato?
... A parte uccidere colui che sta osando così tanto contro di noi.


Intendi la Guida della Comunità Uruguaiana?
Anche in questo caso, non so quanto servirà ricordarti che non si possa uccidere il Leader di una Comunità tanto potente e vasta.
Le ripercussioni sarebbero eccessive e come già sai, la parola di un Rinnegato, per di più Escluso, non ha valore, se non giusto per la Comunità Irlandese.
Loro però sono ancora in crescita e l'alleanza con le Gilde non li pone in ottima luce, non con le Comunità più antiche e conservatrici.
Quello che posso fare però... È stringere un patto con la Tribù di Ragnär e metterci alla ricerca della cellula della Loggia che si sta occupando del tuo omicidio
.

Quindi non ti rivedrò di nuovo per un bel po'...
E una volta che l'avrai trovata?
Che cosa farai?


Una volta catturato il Generale della Loggia che ha in incarico la tua uccisione, gli strapperò ad ogni costo una confessione.
Dopo di che lo ucciderò e marcerò verso la Comunità Uruguaiana per presentare le colpe alla Guida, accusandola pubblicamente ma con delle prove.


Quando accadrà...- perché non aveva dubbi che sarebbe accaduto- Voglio che mi porti insieme a te nella nostra vecchia comunità.
Guardare il viso sconvolto e colpevole della Guida mi permetterà di dormire sogni tranquilli e sereni per moltissimo tempo.
Spero che il Consiglio ne decreti la morte... Magari potrei esigerlo come risarcimento per i danni che volevano arrecarmi.


Sorrise, allettata da quell'idea.
Non era così semplice, lo sapeva benissimo anche lei, ma di sicuro un arresto ci sarebbe stato se Lowell avesse fatto bene il suo dovere.
Nel perdersi in mezzo ai suoi sogni ad occhi aperti, Scarlet però stava dimenticando un tassello molto importante: la sua protezione.
Se l'uomo non poteva essere al suo fianco a proteggerla, chi lo avrebbe fatto al posto suo?

... Mi sono diretto in Irlanda la settimana scorsa ed ho parlato con la Guida Hyrule e il Console Selûne.
Nella loro Comunità c'è un individuo molto potente, affidabile e che afferma di aver avuto già molto a che fare con la Loggia in passato.
Il suo passato è avvolto nell'oscurità, si sa poco di lui e pare anche avere la stessa aura di Mana di un Eletto, pur non appartenendo a nessuna famiglia nobile.
Ha accettato di farti da guardia del corpo fino a quando non sarai completamente al sicuro.
Te la sentiresti quindi, per lo meno, di avere intorno questa persona, restando comunque nel tuo ambiente e nel tuo mondo?


Rimase zitta per qualche secondo, riflettendo sulla proposta fatta dal Djinn.
Non si fidava di nessun Druido, come già accennato, e lui le stava chiedendo di affidare la propria vita ad uno di questi.
Un Eletto, per così dire, senza famiglia.
A volte credeva che il fratello fosse veramente troppo ingenuo.
Ma sapeva anche riconoscere quando per lui qualcosa era importante. E tenerla al sicuro era una di queste.
Inoltre, così facendo, si sarebbe concentrato meglio sul suo altro compito e lo avrebbe portato a termine nel minor tempo possibile.
Alla fine emise un sospiro, tornando a fissarlo con le braccia strette intorno al corpo.

Se averlo al mio fianco ti permetterà di concentrarti meglio in battaglia, allora accetto.
Gli permetterò di essere la mia Guardia del Corpo.
... Questo significa che eseguirà ogni mio ordine.
Se gli chiederò di accompagnarmi ad un ballo, dovrà farlo.
Se gli imporrò di passare l'intera serata ad un ricevimento, dovrà farlo.
Voglio una persona che mi sia fedele completamente... Altrimenti, non mi sentirei affatto al sicuro.


Voleva uno schiavo, in realtà, ma sapeva come mascherare quel suo desiderio spacciandolo per bisogno di sicurezza e protezione.
Fu dura nel parlare, perché non ammetteva repliche da parte del fratello.
Ad ogni modo, c'era ancora qualcosa che dovevano sistemare.

Hai intenzione di dire tutta la verità ai miei genitori adottivi oppure preferisci nascondergliela?
Nel secondo caso, bisognerà pensare ad una scusa per giustificare la presenza di questo "Eletto" costantemente al mio fianco.
... A proposito: qual è il suo nome?
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Messaggioda Lowell » 23/12/2017, 17:34

Mi credi così stupida?
Mai avrei potuto pensare che in tua compagnia, in mezzo agli Esclusi, sarei stata bene.
Ciò che hai fatto ti è servito come palliativo per non provare sensi di colpa, quando hai saputo ciò che mi era successo.
Un modo per metterli a tacere, senza sporcarti le mani come invece avevo intenzione di fare io.
È proprio per questo che all'epoca ci ho pensato da sola.
... Tanto che aiuto mi sarei potuta aspettare da un fratello simile?


Potremmo andare avanti così per ore e sai bene che non arriveremmo a nulla.
Tu hai la tua opinione, hai il tuo veleno da scagliarmi addosso, hai il tuo dolore non sfogato.
Non accetterai mai di cambiare la tuo ottica ed io ho smesso di cercava ogni mezzo per dimostrare a me stesso che nulla è impossibile.
Cerchiamo solo di affrontare questa situazione e gestirla in modo tale che tu non corra rischi.
Mi spiace che dovrai sottostare ancora una volta ai miei palliativi, ma vedila così, va tutto a favore del tuo restare viva.


Proprio come un vero leader, Lowell sapeva oscurare le proprie emozioni, evitando di soccombere alla tristezza o al dolore.
Avere espressioni sofferenti o rammaricate di fronte alla sorella non sarebbe servito a nulla e a lui non andava di mostrarsi debole.
Inoltre, la sua priorità era quella di trarla in salvo e mantenerla al sicuro, come un bravo fratello era giusto che fosse, nulla più.
L'ipotesi di andare con lui nella Tribù era da escludersi, per differenti motivi, uno più concreto dell'altro.
Non restava altro quindi se non optare per un aiuto arrivato dall'esterno, abbastanza sconosciuto ma unico nell'essere valido.

Quindi non ti rivedrò di nuovo per un bel po'...

Questa è una tua scelta.
Io vorrei poter capitare ogni tanto per rassicurarmi al 100% del fatto che tu stia bene.
Ma potresti anche essere tu a non volermi vedere, quindi lascio a te la decisione.
A prescindere, gradirei aggiornamenti sulla situazione ogni cinque settimane circa.


Non poteva prevedere quanto ci sarebbe voluto per arrivare alla soluzione del problema, ma ipotizzava almeno un anno.
La Loggia non era un nemico semplice e arrivare a far parlare un suo alto esponente era un traguardo da raggiungere con calma.

Quando accadrà... Voglio che mi porti insieme a te nella nostra vecchia comunità.
Guardare il viso sconvolto e colpevole della Guida mi permetterà di dormire sogni tranquilli e sereni per moltissimo tempo.
Spero che il Consiglio ne decreti la morte... Magari potrei esigerlo come risarcimento per i danni che volevano arrecarmi.


Lo destituiranno, Scarlet.
Riceverà qualcosa di molto peggio che la morte, ovvero l'essere Rinnegato.


Forse per lei non sarà stata chissà che esagerata condanna, ma per una Guida serva di Gaia per decenni e decenni, praticamente una tortura eterna.
Avrebbe continuato a vivere sapendo di non avere più l'appoggio del Mana, sapendo di aver perso tutto il proprio potere, la propria influenza.

Credo richiederò la possibilità di interdire ad ogni altra Comunità l'accoglienza e l'accettazione di adesione verso la Guida.
In questo modo non potrà nemmeno cavarsela andando altrove, magari nelle Comunità di Guide amiche fidate.


Doveva scontare la pena del tutto, completamente, senza avere alcuna via d'uscita, magari anche vedendo nascere il futuro figlio o figlia della Nygaard.
Temere l'arrivo di quella stirpe ancora una volta in vetta alla nobiltà e sapere di aver fallito, di aver osato troppo, andando contro a tutto ciò in cui credesse.
Probabilmente anche la rossa avrebbe capito, riflettendoci, che la morte potesse significare per lui soltanto una liberazione.
Ma per arrivare a tutto ciò, era importante che lei restasse viva e che quindi accettasse di affidare la propria incolumità ad uno sconosciuto, Druido per giunta.
Non che l'idea la facesse impazzire, ma certo, altre scelte proprio non ce n'erano, nemmeno a cercarle.

Se averlo al mio fianco ti permetterà di concentrarti meglio in battaglia, allora accetto.
Gli permetterò di essere la mia Guardia del Corpo.


Bene...
Non sai quanto mi renda sollevato...


... Questo significa che eseguirà ogni mio ordine.
Se gli chiederò di accompagnarmi ad un ballo, dovrà farlo.
Se gli imporrò di passare l'intera serata ad un ricevimento, dovrà farlo.
Voglio una persona che mi sia fedele completamente... Altrimenti, non mi sentirei affatto al sicuro.


Dovendo proteggerti, è chiaro che ti seguirà ovunque andrai.
Non posso garantirti che eseguirà ogni ordine, dipende quanto essi vadano incontro alla tua esigenza di protezione.


In altre parole, era possibile che le richieste frivole non venissero minimamente accettate.
Una Guardia del Corpo era differente da un Servo ed era meglio che questo Scarlet se lo mettesse bene in testa.

Hai intenzione di dire tutta la verità ai miei genitori adottivi oppure preferisci nascondergliela?

Non possiamo mantenere il segreto del tutto, mi pare ovvio...

... bisognerà pensare ad una scusa per giustificare la presenza di questo "Eletto" costantemente al mio fianco.

Più che una scusa, credo che si tratterà di una mezza verità, che dovrai aiutarmi a tenere in auge con la tua famiglia.
Farò loro presente che dei ferventi fedeli alla attuale Casta del Fuoco potrebbero arrivare a farti del male, spinti da un eccessiva fedeltà ai Jinn.
Sarebbe quindi opportuno, a prescindere e per tua ulteriore sicurezza, conferirti un insegnante di auto difesa e tecniche di combattimento magico Druidico.
Dovrai semplicemente dire loro che ti sentiresti più sicura e che quindi sei d'accordo con l'avere un precettore bellico ed eventuale Guardia del Corpo.
In questo modo, i tuoi genitori gli forniranno vitto, alloggio ed anche un piccolo compenso che gli servirà per compensare il fatto che non potrà fare altri lavori e percepire guadagno.


... A proposito: qual è il suo nome?

Il suo nome è Ryurik.
Vuoi che ti mostri le sue fattezze?


Le fattezze di un sottoposto sono irrilevanti, fratello.

... Lascia allora che ti dia almeno una descrizione, così da non avere dubbi quando si presenterà qui.
Ha gli occhi chiari su pelle mulatta.
Alto poco più di me ma dalla corporatura longilinea.
Dovrebbe avere sui 28 anni.
Assenza di capelli ma perché li rasa, non è calvo.
Per carità, la sua aura sarà facilissima da riconoscere...
... Ma non si può mai sapere, specie perché è tanto che non usi i tuoi poteri del Mana per individuare le aure.
Vorrei anche che mi dessi una parola d'ordine da riferirgli.
In questo modo si andrà a scongiurare l'ipotesi dell'assunzione di una Pozione della Trama da parte di un impostore.


Non avevano molto altro da dirsi, se non che l'Eletto sarebbe giunto da lì ad un paio di settimane.
Lowell sapeva che non fosse necessario restare lì, come anche che a Scarlet non fosse importato molto di un suo possibile trattenersi ancora a lungo.

Insomma, se sei d'accordo, direi di entrare e far presente la cosa ai tuoi.
Dopo di che me ne andrò e ti lascerò... Ai tuoi affari.
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Messaggioda Scarlet » 29/12/2017, 19:58

Potremmo andare avanti così per ore e sai bene che non arriveremmo a nulla.

Suo fratello aveva ragione.
Ma questo non le impediva di provare un certo gusto sadico nel continuare a rispondergli a tono, sottolineando più e più volte, fino all'esasperazione, ogni singola colpa di cui lo accusava.
In parte poteva dire non essere sua completa intenzione.
Non avrebbe voluto odiare Lowell, non avrebbe voluto allontanarlo da sé in quel modo freddo, duro, scostante.
Ma gli eventi l'avevano costretta a prendere una simile decisione, senza che lei potesse opporsi.
Ciò che l'aveva ferita, ciò che l'aveva sporcata era rimasto dentro di lei ed il marciume era cresciuto fino a prendere completamente il controllo della rossa.
Comunque sia, era necessario smettere di discutere per parlare di una questione molto più seria e grave, che interessava la vita di Scarlet.
La cospirazione ai suoi danni sarebbe stata sventata dal Djinn, che però -per agire in sicurezza- necessitava di sapere la sorella minore in salvo.
La scelta della Nygaard ricadde ovviamente sul rimanere a casa propria, accettando che al suo fianco ci fosse un Druido, nonostante la sua ben nota antipatia nei confronti dei Figli di Gaia.
Tuttavia, l'altra scelta che le si era proposta davanti, non le appariva per nulla piacevole e nemmeno fattibile.
Non voleva diventare una rozza selvaggia, né mai lo sarebbe diventata. E sapendolo, anche Lowell aveva escogitato una soluzione alternativa che potesse andare incontro alla nuova vita della sorella.
Il prezzo da pagare era che il Djinn sarebbe stato via di nuovo per altro tempo.
Altro tempo che avrebbe passato lontano da Scarlet.

Quindi non ti rivedrò di nuovo per un bel po'...

Questa è una tua scelta.
Io vorrei poter capitare ogni tanto per rassicurarmi al 100% del fatto che tu stia bene.
Ma potresti anche essere tu a non volermi vedere, quindi lascio a te la decisione.
A prescindere, gradirei aggiornamenti sulla situazione ogni cinque settimane circa.


Saresti un folle ad allontanarti dalla Tribù per accertarti che io stia bene.
I tuoi nemici potrebbero attaccare nel momento stesso in cui tu non ci sei o peggio seguirti e scoprire con ancora più facilità dove abito e chi mi protegge.
Rimani dove sei e non lasciarti sopraffare dai sentimenti.
Ogni cinque settimane riceverai un aggiornamento sulla mia incolumità.


Poco sentimentale e molto pratica, in certi frangenti.
La Nygaard sapeva ben guardare al proprio tornaconto personale, anche se il sottointeso del fratello era che avrebbe voluto rivederla.
Lo allontanava, non gli permetteva di avvicinarsi né si permetteva di provare qualcosa per lui.
Ogni slancio di affetto veniva soffocato e represso, senza più alcuno sforzo ormai.
Aveva provato sulla propria pelle che cosa significasse essere tradita dalle persone in cui aveva riposto la sua più completa fiducia e questo era il risultato.
Una ragazza che non provava più amore verso il prossimo né fiducia nell'essere umano, ma solamente rabbia e desidero di vendetta.
La vendetta di vedere con i propri occhi uno dei traditori morire per ciò che le aveva fatto.
Ma a ben pensarci, un destino più temibile della morte lo avrebbe atteso, se Lowell fosse riuscito nella propria impresa.

Lo destituiranno, Scarlet.
Riceverà qualcosa di molto peggio che la morte, ovvero l'essere Rinnegato.


Allora mi accontenterò di vederlo implorare la morte, piuttosto che un destino simile a quello che hanno riservato a te e a me...

Credo richiederò la possibilità di interdire ad ogni altra Comunità l'accoglienza e l'accettazione di adesione verso la Guida.
In questo modo non potrà nemmeno cavarsela andando altrove, magari nelle Comunità di Guide amiche fidate.


L'unica cosa importante è che soffra tanto quanto il male che mi ha inflitto...

Era abissale la differenza fra lei ed il fratello.
Lowell puntava alla giustizia, severa ma fondamentale, mentre l'unico interesse per la Nygaard era veder soffrire i propri nemici.
Come avrebbe reagito l'Escluso di fronte ad un animo tanto votato alla disumanità?
Forse non avrebbe reagito, sperando sempre in cuor suo che Scarlet non fosse totalmente cambiata, che in lei si nascondesse ancora una luce, soffocata da quel mare di oscurità.
Una volta stabilito, dunque, che sarebbe stata la guardia del corpo ad occuparsi di lei, la rossa volle sincerarsi che il finto Eletto fosse al corrente di doverla seguire ovunque e di dover fare qualunque cosa ella chiedesse.
Cose pertinenti al suo compito... Ma, nell'ottica della ragazza, anche faccende che esulavano dai suoi doveri.
Lowell la mise in guardia dal credere di poterlo trattare come il suo servo personale, non immaginando quanto poco propensa fosse la sorella ad ascoltare i suoi consigli...
... E quanto brava ad ottenere ciò che desiderava.

Hai intenzione di dire tutta la verità ai miei genitori adottivi oppure preferisci nascondergliela?

Non possiamo mantenere il segreto del tutto, mi pare ovvio...

... bisognerà pensare ad una scusa per giustificare la presenza di questo "Eletto" costantemente al mio fianco.

Più che una scusa, credo che si tratterà di una mezza verità, che dovrai aiutarmi a tenere in auge con la tua famiglia.
Farò loro presente che dei ferventi fedeli alla attuale Casta del Fuoco potrebbero arrivare a farti del male, spinti da un eccessiva fedeltà ai Jinn.
Sarebbe quindi opportuno, a prescindere e per tua ulteriore sicurezza, conferirti un insegnante di auto difesa e tecniche di combattimento magico Druidico.
Dovrai semplicemente dire loro che ti sentiresti più sicura e che quindi sei d'accordo con l'avere un precettore bellico ed eventuale Guardia del Corpo.
In questo modo, i tuoi genitori gli forniranno vitto, alloggio ed anche un piccolo compenso che gli servirà per compensare il fatto che non potrà fare altri lavori e percepire guadagno.


Fece una smorfia di disappunto al pensiero di dover prendere, seriamente, lezioni di autodifesa, ma conoscendo quale fosse l'alternativa accettò, senza sottolineare ancora il suo fastidio.
Non amava il pensiero di sporcarsi le mani e di sudare; fortuna che poteva contare ancora sul profumo emanato dalla sua derivazione druidica.
Un profumo di arancia rossa.

... A proposito: qual è il suo nome?

Il suo nome è Ryurik.
Vuoi che ti mostri le sue fattezze?


Le fattezze di un sottoposto sono irrilevanti, fratello.

.. Lascia allora che ti dia almeno una descrizione, così da non avere dubbi quando si presenterà qui.

Ascoltò con attenzione la descrizione fatta dal fratello, imprimendosi bene nella mente i tratti somatici dell'individuo che le avrebbe fatto da servo.
Era in realtà tutto molto facile da ricordare, calcolando le innumerevoli particolarità presentate da questo individuo.
Pelle mulatta. Occhi verdi. Capelli rasati.
Sì, non le sarebbe stato difficile rammentare ogni dettaglio di lui, ma per eventuale sicurezza l'Escluso volle avere da parte sua anche una parola d'ordine da poter utilizzare come eventuale segno di riconoscimento del druido da parte sua.

Rosa Scarlatta.
Puoi riferirgli questa.
Anzi, riferiscigli anche che se dovesse presentarsi con una di esse in mano, ne sarei molto felice.
Sono le mie preferite.


Un altro eventuale modo, se non altro, di essere sicura della sua identità.

Insomma, se sei d'accordo, direi di entrare e far presente la cosa ai tuoi.
Dopo di che me ne andrò e ti lascerò... Ai tuoi affari.


Ed io ai tuoi.
Bene, entriamo allora.
Inés e Albrecht ci staranno aspettando.


Non mamma e papà. Quegli appellativi non venivano usati ormai da moltissimo tempo.
Scarlet si voltò, dando la schiena al fratello ed entrando per prima in casa, alla ricerca dei genitori adottivi.
Voleva togliersi subito quel pensiero per poter salutare Lowell e tornare poi alle proprie faccende.
Aveva molto da fare, quel giorno.
Come irretire il suo patrigno, fino a a convincerlo a comprarle un bellissimo pegaso alato.
Da allevamento ovviamente.
Gli sarebbe costato sicuramente un occhio della testa.

Fine
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Scarlet
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Messaggioda Scarlet » 21/12/2019, 18:42

10/04/2114
Magione Nygaard -> Villa di Carlyle Jung
Zurigo
Ore 10:30


Lasciare la Tribù degli Esclusi dopo gli ultimi avvenimenti era stato inspiegabilmente difficile per la Nygaard.
Ritornare nella propria villa, raccontare ai genitori adottivi che il pericolo non era passato, anzi, si infittiva sempre di più con il trascorrere dei giorni.
Aveva spiegato loro per sommi capi la situazione, cercando di non coinvolgerli troppo per il loro bene e la loro sicurezza -in parte bugia e in parte verità- ma mettendo in chiaro che avesse bisogno di due cose fondamentali.
La prima, che qualcuno si occupasse della parcella di suo cugino, Carlyle Jung, in quanto Lowell aveva bisogno del suo prezioso aiuto per stanare il gruppo di Vampiri alle calcagna della sorella.
La seconda, che Scarlet dovesse sparire per un po' di tempo, senza dire loro la propria destinazione.
Aveva raccontato ogni cosa con molta serietà, senza prendere in giro nessuna la Rossa: per una volta vedere il volto di sua madre stravolto al pensiero di non vedere la figlia adottiva aveva suscitato un moto di compassione che mai prima aveva provato nei suoi confronti.
Sapeva di tenerla in più alta considerazione rispetto al padre, ma non di provare un legame nei suoi confronti.
Aveva cercato di ricacciare in dentro lacrime e tristezza, promettendo al genitore adottivo che sarebbe stata bene, che nulla le sarebbe successo perché suo fratello l'avrebbe protetta a costo della sua stessa vita.
Anche quella una menzogna, ma non poteva dire loro che quella di fuggire con Lowell fosse solo una falsa pista.
Si sarebbe invece recata dalla persona che amava e una volta lì avrebbe dovuto cercare di convincerlo ad ospitarla.
Poteva offrirgli solo ciò che i genitori le avrebbero lasciato come denaro, una somma cospicua di galeoni che per un buzzurro e bifolco qualsiasi sarebbero potuti bastare.
Ma Dre era diverso da chiunque altro Scarlet avesse conosciuto e non aveva l'assoluta certezza che il Kingston si sarebbe piegato di fronte all'offerta del vil denaro.
Quello però sarebbe stato un punto da affrontare solo in seguito, perché prima doveva convincere suo cugino Lyle ad accettare quello strano caso ed in questo la presenza di Ymir avrebbe dovuto aiutarla.

Dovrebbe arrivare qui a momenti...

Le aveva dato appuntamento nella propria magione, da dove poi, insieme, sarebbero andate fino alla villa dove viveva suo cugino.
L'uomo non si aspettava una visita, ma era Domenica mattina, il giorno in cui era sicuro di riposo, per cui Scarlet non temeva certo di non trovarlo a casa.
Aveva chiesto riserbo ai genitori per l'ospite che l'avrebbe accompagnata, presentandola semplicemente come la compagna del fratello, una persona di cui fidarsi.
Niente accenni al suo stato di Semi-Vampiro o a quello, ancora più nobile, di Erede del Fulmine.
Meno ne sapevano, meglio era per la loro incolumità. E quando finalmente un elfo domestico annunciò l'arrivo della bionda ospite, Scarlet alzò lo sguardo azzurro sopra la figura della Figlia della Notte, salutandola con un sorrisetto sarcastico per l'abito scelto dalla donna.

... Hai buon gusto nel vestire.

Immagine

... Ho passato molto tempo in mezzo ai comuni maghi.

Immagine

Una risposta molto secca, molto dura, quasi fredda. Scarlet assunse un'espressione dubbiosa, poi rammentò il perché Ymir si comportasse in quel modo e infine non disse nulla, annuendo e basta.
La Semi-Vampira era rimasta scottata dalla verità che si celava dietro il suo assassinio.
Aveva passato la sua intera esistenza da Vampira ad odiare i suoi stessi simili per quello che le avevano fatto, per averla trasformata in ciò che era, quando in verità i suoi nemici si nascondevano anche fra coloro che si facevano chiamare fratelli e sorelle.
Non l'aveva presa bene la bionda, affatto.
Pur riprendendosi, il suo umore ne aveva risentito, come una perenne tempesta di Fulmini che gravitava su di lei.
Bastava poco affinché scoppiasse, ma doveva trattenersi e mantenersi lucida ed in questo era brava Ymir, grazie a ciò che aveva sempre albergato nel suo spirito.

Dove abita tuo cugino?

Non molto distante da qui.
Ci arriveremo attraverso Metropolvere, è un sistema molto sicuro inventato dai Maghi per raggiungere un posto.
Si lancia questa polvere incantata in un camino, accendendo delle fiamme verdi.
Non sono fiamme vere, non possono bruciarti, ma devi pronunciare bene ad alta voce l'indirizzo che c'è scritto su questo foglio.
Mi raccomando, è importante che tu lo faccia con voce alta, forte e chiara.
Se sbagli, rischi di ritrovarti chissà dove...


Il camino utilizzato dalla Nygaard per raggiungere casa Jung era pulito ed immacolato. Nessuno lo accendeva mai, veniva adibito unicamente per i viaggi con la Metropolvere e sapeva per certo la ragazza che uno uguale si trovasse in casa di suo cugino.
Dopo averle dato quelle disposizioni, Scarlet prese con sé la borsa con all'intero la bacchetta, mise al collo, celato sotto la camicetta, il suo prezioso Anima di Efesto e poi porse alla sua ospite un bigliettino, dove era scritto in grafia elegante e chiara l'indirizzo che avrebbe dovuto pronunciare.
Andò prima la Rossa, così da mostrare ad Ymir cosa avrebbe dovuto fare. Una cosa molto semplice, che richiese non più di qualche minuto, prima di farla arrivare in casa del suo caro cugino. Tempo un altro minuto ed anche la Semi-Vampira fece il suo ingresso all'interno della villa lussuosa di Carlyle, pulendosi un po' di polvere immaginaria dai vestiti.

Che strano modo che hanno i Maghi di spostarsi...

Già... So cosa stai provando...

Quindi?
Cosa stiamo aspettando?


Un Elfo Domestico. Trottò verso di loro non appena avvertì la presenza di Scarlet ed Ymir nella stanza, inchinandosi di fronte a loro e omaggiandone la presenza.

Signorina Scarlet, benvenuta!
Il padrone non aspettava visite, ma andrò subito a chiamarlo per voi!
Chi devo annunciare oltre a sua cugina...?


Per il momento, dì a Lyle che è solo un'amica.
Attenderemo in salotto che lui arrivi.
Non c'è bisogno che ci accompagni, conosco la strada.


Era stata molte volte in quella casa.
Così come nello studio privato del Jung, a Berna.
Sua madre aveva insistito tanto affinché ella seguisse un percorso di recupero dopo che la ragazza era stata affidata ai Nygaard.
Un percorso che lei aveva sempre rifiutato, con tutta sé stessa, ma che le aveva permesso almeno di stringere meglio un rapporto con quello strampalato di suo cugino.
Prese posto su una poltroncina, rimanendo in silenzio mentre Ymir faceva altrettanto.
A differenza sua, la bionda non aveva mai visto forse una casa come quella, per questo il suo sguardo azzurro cielo si spostava di angolo in angolo, senza dire nulla, ma assorbendo ogni cosa.
Fino a quando la porta non si aprì, rivelando la figura del Jung, di certo sorpreso di trovare lì la cuginetta Rossa con un'amica.

Buongiorno cugino.
Scusa se non ti ho avvisato della nostra visita, ma abbiamo avuto una certa urgenza e ho preferito venire qui direttamente piuttosto che scriverti prima.
Lasci che ti presenti Ymir...
... Appartiene alla stessa Tribù di mio fratello.


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Scarlet
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Messaggioda Carlyle » 22/12/2019, 1:09

10 Aprile 2114
Villa Jung
Stanza Insonorizzata
Ore 10:36


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Una volta rientrato a casa dopo la lunga avventura fuori programma, Lyle si era dedicato esclusivamente a se stesso.
Ogni appuntamento spostato ad inizio del mese successivo, congedo sempre di un mese dalla Task Force e annullamento di ogni impegno sociale per almeno tre settimane.
Voleva recuperare un po' di energie sia fisiche che mentali, lasciandosi andare ad una buona dose di pelandroneria di prim'ordine.
Bisognava comprenderlo, non accadeva propriamente tutti i giorni di riuscire a risolvere un mistero antico secoli e come conseguenza rimetterci quasi la pelle.

Per pranzo del risotto, Figaro, funghi, crema di scampi, fai tu, non ho preferenze!

Come il padrone desidera.
Preferisce che chiuda la porta?


Ma no, lascia pure aperto, tanto non c'è nessuno.

L'Elfo Domestico chinò il capo in rispettoso segno di assenso, allontanandosi dalla camera perfettamente attrezzata.
Il MagiInvestigatore si legò i capelli con un nodo alto e stretto, dopo di che mise le cuffie, attivando poi gli altoparlanti.
Negli ultimi tre giorni si era dato alla più che completa pelandroneria.
Cibo, lettura, lunghe dormite e poi, naturalmente...



La musica si sparse velocemente per tutta la grande villa, con un volume di certo non moderato, seppur neanche esagerato.
Grazie alle cuffie, Carlyle direzionava meglio le note nel proprio cervello così da seguirle ancora meglio e perfezionare l'esibizione, per così dire.
Nella sua ottica non doveva esserci nessuno, nessuno a disturbare, nessuno ad ascoltare, ma non quella mattina.
Sia Scarlet che Ymir, entrando, avrebbero percepito non solo l'audio classico nell'aria, ma anche una voce potente, bassa ed intonata.

Signorina Scarlet, benvenuta!
Il padrone non aspettava visite, ma andrò subito a chiamarlo per voi!
Chi devo annunciare oltre a sua cugina...?


Per il momento, dì a Lyle che è solo un'amica.
Attenderemo in salotto che lui arrivi.
Non c'è bisogno che ci accompagni, conosco la strada.


Come desidera, se non vi dispiace però, attenderò che il padrone abbia finito, preferisce non essere disturbato...

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò,
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li vivrò.


Un italiano leggermente sporcato ma ugualmente ben esposto, una voce possente che si spargeva per ogni angolo del salotto, prossimo alla camera musicale.
Scarlet sapeva perfettamente come fosse il cugino esteticamente ma di certo non lo aveva mai sentito cantare prima di allora, non essendoci mai stata occasione.
Ymir, poi, nemmeno lo conosceva visivamente, ergo avrebbe potuto pensare con facilità che si trattasse di un uomo molto ben piazzato.
Un vocione che traeva in inganno, posseduto in misura davvero rara da persone di stazza normale o poco sopra la media, proprio come il Jung.

Io con teeeeeeeeee!


Non dovettero aspettare chissà quanto, le due ospiti improvvise, all'incirca un minuto e mezzo dopo essersi sedute sul divano.
Lyle si tolse le cuffie una volta concluso, annuendo tra sé con un sorriso abbastanza soddisfatto: chissà che giudizio avrebbe dato la celebre amica Lyra Bennet?
Scrollando le spalle, si andò poi a mettere seduto con lo spartito sullo sgabello poco vicino, dando un'occhiata più approfondita.
In certe riprese sentiva di non aver azzeccato la nota in modo adeguato, si notava che fosse passato del tempo da quando si dedicava al canto più assiduamente.

Padrone, ci sono delle visite.

Di chi si tratta?

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Sua cugina, la viscontessina Scarlet Nygaard.
Con lei c'è anche un'amica.


Bionda, occhi chiari?

Sì, padrone.

Sarà sicuramente Céleste.
Immagino tu le abbia già fatte accomodare.
Dì loro che arriverò tra un attimo.


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L'Elfo si allontanò subito per andare a riferire alla rossa e alla bionda che il padrone di casa fosse in arrivo.
Lyle, dopo aver riposto lo spartito, si sciolse i capelli e si diresse prima velocemente in bagno così da darsi una pettinata.
Indossava una normalissima camicia da casa con i primi due bottoni aperti, dei pantaloni cargo di colore grigio e ai piedi solo spessi calzettoni bianchi.
D'altronde pensava di avere a che fare con la cugina e l'amica svampita, con cui teneva un rapporto di confidenza tanto da presentarsi così.
Peccato che, al suo arrivo, gli occhi inquadrarono una figura ben diversa dalla signorina Vogt, decisamente più adulta e indubbiamente più affascinante.
Ymir sprigionava in maniera (in)naturale la propria attrattiva come semi vampira, dettaglio che aveva effetto nullo sui Druidi, ma non sui comune maghi come lui.
Restò qualche attimo imbambolato a fissarla, con le labbra schiuse e le parole lasciate a metà.

Scarlet, qual buon vento!?
Ed è un piacere vedere anche te, Cél...


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Buongiorno cugino.
Scusa se non ti ho avvisato della nostra visita, ma abbiamo avuto una certa urgenza e ho preferito venire qui direttamente piuttosto che scriverti prima.


No... Nessun problema...

Lascia che ti presenti Ymir...
... Appartiene alla stessa Tribù di mio fratello.


Per sua fortuna, il Fulmine nel suo Spirito sapeva azionarsi in fretta grazie ad un'altissima affinità, la massima ottenibile da un Gildato.
Una scarica di lucidità lo investì in breve, facendolo scendere dalle nuvole.
Incamerò molta aria nei polmoni e inspirò bene col naso, avvicinandosi infine alla sexy centenaria.
Le tese la mano, nel chiaro gesto di saluti e cortesie tra civilizzati.

Wow, anche lei si è mimetizzata molto bene per essere una Figlia di Gaia, ha preso lezioni da mia cugina forse?
Piacere, Carlyle Jung, lieto di conoscerla Miss Ymir, posso darle del "Tu"?


Evitò di esprimere anche il proprio grado come Ignis, tanto immaginava che lei potesse tranquillamente percepirlo da sola.
Davanti a loro c'era un altro divano a due posti e lui prese posto lì, con un tavolino a separarli.
Era un po' complesso distogliere lo sguardo dalla ex Erede, ma il potere di attrazione non era comunque così imperativo da costringerlo a fare la figura dello scemo.
Inoltre c'era da dire che pure la cara Djinn quella mattina fosse davvero uno schianto, avevano forse deciso di destabilizzarlo a coppia?!

Cosa posso farvi portare da Figaro?
Gradite un tè, una cioccolata calda?
Per me una Sprite con limone, grazie!


Con un piccolo "POP" apparve all'istante un bicchiere alto contenente una bibita trasparente e frizzante con dentro la fettina gialla.

... E così, tu fai parte della Tribù di Lowell.
Come se la passa?


Un piccolo convenevole accompagnato da una piccola curiosità spontanea.
Aveva conosciuto in una sola occasione il fratello maggiore della Nygaard e solamente per puro caso.
Essendo però un parente stretto della cugina acquisita non gli dispiaceva sapere che stesse bene e in salute.
Nel frattempo, le eventuali ordinazioni arrivarono sopra un vassoio rispettivamente davanti alle due richiedenti.

Allora, se non sbaglio dicevi che avete avuto una certa urgenza parlando al plurale, dico bene Scarlet?
Ne deduco quindi che abbiate entrambe bisogno di me.
Sono tutto orecchi!
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Carlyle
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Messaggioda Ymir » 09/01/2020, 22:30

Lo sguardo serio, altero e concentrato.
Le labbra serrate in una perfetta linea orizzontale, che non tendeva ad incurvarsi nemmeno di poco verso l'alto.
Il cuore straziato da mille battiti, battiti di morte e di vita, battiti furenti.
Ymir aveva sofferto quel giorno, quando aveva scoperto la verità sulla propria morte ed ancora soffriva, mentre adempieva ai suoi doveri in quanto appartenente alla Tribù di Esclusi.
Risolvere quel mistero non avrebbe giovato alla sola Scarlet, ma anche a lei, che aveva alle spalle anni di dubbi e domande ancora in cerca di una risposta.
Moriva dalla voglia di sapere chi avesse osato ordinare il suo omicidio, così da potersi vendicare una volta per tutte e togliere per sempre dalla faccia della Terra quegli insulsi figli di Gaia, immeritevoli di quel nome.
Ma la sua collera, la sua ira dovevano attendere momenti migliori e soprattutto l'agire di un uomo per lei sconosciuto, al quale però andava affidato quel caso complicatissimo e delicato.
L'ex-Erede del Fulmine non poteva fare altro che fidarsi delle parole della Nygaard. Ella era convinta che questo suo parente mago avrebbe saputo ottenere le risposte che lei, come Lowell, andavano cercando ormai da mesi, risposte spaventose e al tempo stesso agognate.
La bionda Semi-Vampira non poteva fare altro che aspettare e l'attesa non era la qualità migliore per chi, come lei, avesse nel suo spirito un Fulmine scalpitante e recalcitrante.
Il suo sguardo pensieroso vagava dentro la casa lussuosa del parente di Scarlet, soffermandosi in realtà poco sui particolari. Era come se ella stesse solo fingendo di trovare tutto quanto interessante, al solo scopo di nascondere ciò che realmente sentiva dentro, ciò che provava dentro.
Ghiaccio, Terra ed Acqua insieme vennero richiamati affinché aiutassero la giovane donna a mantenersi stabile, calma e concreta. Il Fulmine poi le avrebbe fornito la giusta lucidità, in quanto ciò serviva alla missione per essere portata a termine con successo.
Un curioso esserino si fece avanti non appena le due Nobili del Mana si presentarono nel salotto del padrone di casa. Aveva già sentito parlare di Elfi Domestici, ma fino ad allora Ymir non ne aveva mai visto uno.

Il padrone non aspettava visite, ma andrò subito a chiamarlo per voi!
Chi devo annunciare oltre a sua cugina...?


Per il momento, dì a Lyle che è solo un'amica.
Attenderemo in salotto che lui arrivi.
Non c'è bisogno che ci accompagni, conosco la strada.


Come desidera, se non vi dispiace però, attenderò che il padrone abbia finito, preferisce non essere disturbato...

Con te partirò.
Paesi che non ho mai
veduto e vissuto con te,
adesso si li vivrò,
Con te partirò
su navi per mari
che, io lo so,
no, no, non esistono più,
con te io li vivrò.


La voce che si sparse per tutta casa, arrivando anche alle orecchie delle due ospiti, era forte, potente e incredibilmente bella.
Ymir alzò lo sguardo perplessa, osservando una reazione pressoché identica anche in Scarlet.
La Nygaard evidentemente non aveva mai sentito suo cugino cantare, a meno ciò che stavano ascoltando era frutto di un qualche aggeggio magitecnologico.
Era difficile però crederlo, considerando il fatto che si sentiva essere una voce praticamente dal vivo.
L'intonazione perfetta, così come la potenza vocale facevano supporre che quell'uomo fosse di corporatura massiccia.
Se avesse dovuto indagare su una vicenda relativamente tranquilla, non sarebbe stato un problema, ma quella in cui si sarebbe impelagato era una storia davvero molto losca e per giunta pericolosa.
Ymir iniziava a diventare scettica, ma non disse comunque nulla, chiudendosi dietro il proprio silenzio ed i propri pensieri, mentre prendeva posto sul divano del salotto.

Io con teeeeeeeeee!


A tuo cugino piace cantare...

Ha una vera e propria passione per l'opera lirica.
Non credevo fosse così tanta...


Buffo... Mi ricorda una persona con la stessa identica passione.

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Louis proveniva da un tempo ed un mondo dove l'opera era l'unica forma di arte musicale generalmente accettata da un nobile.
Durante l'addestramento con lui, Ymir lo aveva visto spesso la sera mettere su un vecchio grammofono, con dischi che facevano partire ballate simili a ciò che aveva appena udito provenire da una stanza della villa di Carlyle.
Era una cosa che aveva trovato strana, ma anche apprezzabile, bella, con quelle voci che sapevano trasportarla verso mondi lontani.
Era ciò che accadeva quando si diventava vampiri, le aveva spiegato il Point-du-Lac.
La vita acquisiva una sfumatura invisibile ad occhio umano, ma percepibile per un Figlio della Notte.
E quella sfumatura aveva il colore e la musica di un'aurora, la più bella e la più incantevole.

Scarlet, qual buon vento!?
Ed è un piacere vedere anche te, Cél...


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Stava ancora pensando a Louis.
Al tempo trascorso insieme a lui.
A come lo aveva lasciato, comprendendo che non potesse essere la sua anima gemella
Che il Mana aveva in serbo altro per il suo destino.
Aveva anche messo in conto di poter ottenere nuovamente l'imprinting, ma non ci aveva creduto molto.
In fondo era diventata una Semi-Vampira, ma la sua parte di umanità era comunque sporcata da un'essenza molto oscura.
Credeva che se qualcosa avesse dovuto scattare, sarebbe stato con Lowell, il fratello di Scarlet. In fondo, in passato, l'imprinting era avvenuto con suo nonno e sembrava quasi giusto che le cose dovessero andare in quel modo.
Così non era stato.
Ma quella sensazione Ymir la riconobbe subito e per ben la seconda volta.
Come un fulmine a ciel sereno, un lampo che sprigionava le proprie energie nei cieli illuminati da una stella splendida e luminosa.
Il suo Fulmine ebbe un'impennata, sbaragliando tutti gli altri, tutti quelli che avrebbero dovuto mantenere la Semi-Vampira calma e rilassata.
Non poteva credere a quello che stava provando, a quel battito furioso nel petto, come se tutto l'universo avesse acquisito senso.
Era meno potente, certo, era innamoramento, non amore.
Ma Ymir non avrebbe osato sperare che potesse accaderle nemmeno quello, temendo di non essere più degna di una tale benedizione da parte di Gaia.

Lascia che ti presenti Ymir...
... Appartiene alla stessa Tribù di mio fratello.


Wow, anche lei si è mimetizzata molto bene per essere una Figlia di Gaia, ha preso lezioni da mia cugina forse?
Piacere, Carlyle Jung, lieto di conoscerla Miss Ymir, posso darle del "Tu"?


Scusatemi... Devo prendere una boccata d'aria.

Rimase impietrita sul posto per cinque secondi, poi chiese congedo e si avventurò all'esterno, come se d'improvviso si fosse sentita male.
Scarlet aveva sentito ciò che era accaduto alla ex-Erede e trovò piuttosto sorprendente e singolare che il prescelto fosse proprio suo cugino.
Non disse nulla, però, mantenendo una facciata di normale tranquillità.

Abbiamo viaggiato tramite Metropolvere, forse le è venuta un po' di nausea...

Rispose alla domanda -eventuale- del cugino, se egli avesse chiesto il perché di un simile comportamento.
Nel frattempo la Semi-Vampira del Fulmine tentava di ricacciare indietro le lacrime, sentendosi schiacciata dal peso di troppe vicende, troppe situazioni, alcune terribili ed altre... Incredibilmente meravigliose.
Ma se era felice di sentirsi di nuovo degna dell'imprinting, ciò non voleva significare che fosse altrettanto felice del compagno che era stato scelto per lei.
Anzi, non era nemmeno triste, era solo perplessa.
Quali assurdi piani aveva in mente il Mana per avvicinare una come lei ad uno come lui?
Per scoprirlo, non restava altro da fare alla bionda che entrare dentro e stare a stretto contatto con il cugino di Scarlet.

Mi dispiace avervi interrotti, io...

Ti sei sentita male per il viaggio con la Metropolvere, lo sappiamo tranquilla.
Mettiti a sedere, di posto libero ce n'è.


Stava sognando o la Nygaard le aveva lanciato uno sguardo particolare, come se le stesse facendo presente di aver compreso cosa fosse accaduto?
Per il momento Ymir scelse di non indagare, mettendosi sul divano proprio di fronte al padrone di casa, così da poterlo osservare meglio.
Si era aspettata un uomo grasso ed invece fu quasi una sorpresa avere di fronte una persona in perfetta forma fisica.
La cosa la fece sorridere, ma era Carlyle che incentivava quel sorriso in lei.

Cosa posso farvi portare da Figaro?
Gradite un tè, una cioccolata calda?
Per me una Sprite con limone, grazie!


Un té al limone andrà benissimo.

Anche uno per me, grazie.

Videro Figaro allontanarsi, lasciando soli il padrone di casa con le due ospiti. Lo sguardo di Ymir non si staccava nemmeno un istante dalla figura del Jung, squadrandolo dalla testa ai piedi, mentre l'uomo cercava di fare conversazione.

... E così, tu fai parte della Tribù di Lowell.
Come se la passa?


Sì, come sta mio fratello, cioè il tuo compagno?

Un moto di fastidio nei confronti della Nygaard scatenò una reazione abbastanza inusuale in Ymir.
Snudò le zanne, mostrandole visibilmente i canini pronunciati, la questione di un attimo, come se non fosse più in grado di controllare le proprie reazioni istintive ed impulsive.
Il Fulmine in effetti non aveva più controllo, generando caos dentro lo spirito in parte oscuro dell'ex-Erede.

Lui non è mai stato il mio compagno.
Ti ho lasciato supporre il contrario perché sembravi così convinta che lo fossi da apparire buffa ai miei occhi.
... In ogni caso lui sta bene.
Sebbene tempi molto oscuri si profilano all'orizzonte per lui e per la sua famiglia.


Se anche Lyle avesse visto le zanne della donna, ella non disse nulla al riguardo, concentrandosi invece sul reale motivo per cui si trovavano lì.
Forse la Nygaard si divertiva a punzecchiarla, magari per una sorta di istinto protettivo nei confronti di Lowell di cui nemmeno lei era a conoscenza, ma non erano lì per giocare e soprattutto Ymir non era il tipo di persona che sapeva stare a certi scherzi.
Si era incupita molto nel corso degli anni, ancora di più dopo aver saputo la verità sulla propria morte.
Non c'era pace per lei, nemmeno dopo aver perso tutto e solo ora che aveva ricominciato a vivere, aveva provato di nuovo la paura di poter perdere tutto una seconda volta.

Allora, se non sbaglio dicevi che avete avuto una certa urgenza parlando al plurale, dico bene Scarlet?
Ne deduco quindi che abbiate entrambe bisogno di me.
Sono tutto orecchi!


Entrambe le Figlie di Gaia si guardarono, l'una verso l'altra.
Sapevano che una delle due avrebbe dovuto parlare, ma era stato deciso che sarebbe stata Scarlet a fare le veci, in quanto parente di Jung.
Attesero che le bevande venissero portate loro, poi la Nygaard fece un bel respiro, iniziando a parlare.

Siamo qui perché ho bisogno che tu indaghi su un mistero che riguarda la mia famiglia e la persona di Ymir.
Sarai stato messo al corrente dai miei genitori che un gruppo di vampiri appartenenti ad una setta segreta ha tentato di uccidermi.
Il motivo riguarda una specifica profezia, nella quale è detto che io darò alla luce la nuova stirpe dei Jin del Fuoco.
Al di là se questa profezia sia vera o falsa, purtroppo chi mi vuole morta ne è convinto, ma temiamo che il nemico non si trovi solo nell'Esercito della Notte.


Fece un attimo di pausa, poi guardò Ymir, chiedendole il consenso di poter parlare.
Avevano scelto di dire tutta la verità a Lyle, fidandosi di lui, perché senza quegli elementi così importanti il suo lavoro sarebbe stato molto più difficile.

Qualche giorno fa sono andata a trovare mio fratello e sono stata accidentalmente coinvolta in una spedizione di ricerca di alcune prove che riguardavano il mandante del mio assassinio.
Purtroppo siamo stati coinvolti in uno scontro con un Non Morto, che però ci ha portato delle informazioni interessanti.
Ma prima di riferirti ciò che lui ha detto, abbiamo fatto una scoperta ben più grave...


Rivolse il proprio sguardo verso Ymir, che aprì la propria borsa ed estrasse un sacchetto fatto di tela grezza.
Poi prese un altro oggetto, avvolto invece in un tessuto molto più pregiato e posò il tutto sul tavolino di fronte.
Dal sacchetto fece cadere delle monete, le stesse trovate dentro il covo della Loggia.
Avvolto nel tessuto invece c'era un diadema preziosissimo, ciò che era appartenuto di diritto all'Erede del Fulmine.

Le monete che vedi appartengono alla comunità druidica e ciò che ti abbiamo portato è solo una parte della montagna di oro che si trovava dentro quel covo segreto.
Ma il particolare più importante è quel diadema, perché...


... Perché apparteneva all'Erede del Fulmine che venne uccisa quasi 130 anni fa, da un gruppo di vampiri che la trasformarono in una di loro.

Scarlet abbassò lo sguardo, seria in volta, sapendo che la stessa sorte sarebbe potuta capitare a lei.
Ymir invece fissò bene in volto Lyle, non per sfidarlo, quasi a chiedergli di comprenderla, di non schifare la sua essenza, un'essenza che ormai era in parte umana.
La mano le tremava quando ricoprì quel diadema, preferendo non averlo sotto gli occhi per nessun motivo.
Jung era abbastanza intelligente da collegare le due vicende e comprendere che di fronte a lui ci fosse ormai una ex Nobile del Mana.

... Prima di morire, il vampiro che ci ha attaccati ha confessato che l'ordine venne ricevuto dal suo generale attraverso degli ambasciatori elementali, i Mephit.

Per l'assassinio commissionato nei confronti di tua cugina, invece, è stata venduta la posizione di una Tribù di Esclusi, che sono stati massacrati da orde di Non Morti.

Mio fratello si sta occupando di mettere al corrente la Flamberga di quella Tribù, col giusto tatto ovviamente, ma ci serve che qualcuno indaghi più a fondo in questa vicenda.
Con i pochi indizi che abbiamo raccolto, non riusciamo ad andare avanti, per questo ho pensato che tu potessi darci una mano...


E io sarò qui ad aiutarti, se accetterai l'incarico.
La setta di cui ha parlato tua cugina è molto pericolosa e sanguinaria.
Non accetteranno che qualcuno ficcanasi nei loro affari... E a questo punto non possiamo fidarci nemmeno dei nostri stessi fratelli e sorelle.


Per qualche istante, la rabbia in lei scatenò due reazioni ben distinte, il Fulmine che crepitò nell'aria e gli occhi che divennero nuovamente rossi per la sete di sangue.
Fu solo un momento, ma decretarono tanti piccoli indizi che fecero capire al MagiInvestigatore quanto stesse soffrendo dentro quella creatura nell'essere stata tradita dai propri stessi simili.

Ti chiedo il massimo riserbo, cugino, specialmente sulla storia di Ymir.
Se venissero a sapere che lei è ancora viva...


A quel punto, Carlyle avrebbe potuto sentir sorgere il dubbio di aver sentito bene.

Sì, Gaia mi ha graziato e dopo 124 anni mi ha permesso di ritornare in parte umana... In parte di nuovo sua Figlia.
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