Re: Zurigo
Inviato: 13/12/2017, 14:05
Non scomodarti fratello.
Non mi piacciono gli abbracci quando sono appena sveglia.
Che strano, eppure ricordo che la cerimonia dei M.A.G.O. fosse stata a mezzogiorno... Ed eravate in piedi dalle 09:00.
Dunque era al corrente dei suoi reali sentimenti. Meglio così, non le piaceva fingere quando non lo trovava necessario.
Sorrise, sadica, continuando a fissare il fratello maggiore. Ma prima che potesse dire altro, fu lui a bloccarla.
Non fa niente, apprezzo che tu abbia voluto ricercare una scusa per non sottolineare quanto sappiamo in due.
Puoi considerarlo un gesto d'affetto nei tuoi confronti, se più ti aggrada.
Prese posto sulla poltrona che si trovava di fronte al Djinn. Lui invece preferì rimanere in piedi.
La conversazione non pareva discostarsi molto da quelle già avute in passato. Lui le chiedeva come stava, lei rispondeva in maniera molto generica.
Sottolineava in ogni modo le mancanze di Lowell nei suoi confronti, avendo avuto a disposizione ben cinque anni per cementificare le proprie idee.
L'Escluso però non rispondeva a nessuna delle sue provocazioni, limitandosi a sospirare e a proseguire in quella farsa che lui chiamava "volerle bene".
Erano altri i modi di dimostrarle che le voleva bene. Ma sembrava che Lowell non avesse alcuna intenzione di convincere Scarlet del suo amore per lei.
Dimmi che cosa sei venuto a fare.
Si annoiava in sua compagnia.
Aveva di meglio da fare che fingere interesse nei suoi confronti, per cui era meglio che il Djinn parlasse subito dei motivi che l'avevano spinto ad andarla a trovare.
Perché di diplomi e compleanni non ce n'era nemmeno lontanamente l'ombra.
Per cui che cosa poteva spingere un Escluso ad andare a trovare la sorella minore, dopo cinque anni d'assenza?
Lui non parve gradire molto il suo tono di comando.
Alla Nygaard fregava poco di averlo indispettito.
Il suo Fuoco poteva anche essere più potente della rossa.
Ma quello di Scarlet si ostinava a bruciare di rabbia e dolore.
Ti ricordi ancora come si fa la Sciamana oppure tutto questo lusso ha annebbiato le tue conoscenze?
Se hai bisogno di una Sciamana e pensi che non ne sia più in grado, puoi anche cercartene una che reputi migliore.
Non mi offenderei, te lo assicuro.
Rispose con strafottenza, ma il fratello parve non farci molto caso.
Le mise in mano invece delle squallide rune comprate in un negozio per maghi.
Storse un po' il naso, infastidita.
Si era abituata a quel mondo che l'aveva accolta quando era più debole. Ma certe cose per lei dovevano rimanere legate all'imprescindibile naturalezza del mondo druidico.
Prese comunque in mano la scatola, continuando a fissare Lowell.
Ho bisogno che esegui un "Rituale di Diradazione" e che tu... Lo faccia col tuo sangue.
... Lo sai che non posso farlo.
Andrebbe contro le regole.
Era forse impazzito l'Escluso? Da come la guardava, da come percepiva i suoi elementi -agitati- forse sì.
Non le piaceva quell'atteggiamento e nemmeno la sua richiesta.
Ad ogni modo per l'uomo sembrava più importante che lei portasse a termine il rituale piuttosto che infrangesse quella regola non scritta.
So che non ti fidi di me.
So che non mi vuoi bene
Ma tu sai che io ne voglio a te.
Non ho mai, in alcun modo, pensato a qualcosa che non fosse il tuo benessere, seppur per te mi sarei dovuto comportare diversamente.
Quindi se adesso ti sto chiedendo questo, fallo pensando che non potrei mai chiedertelo se non ci fosse un motivo più che valido.
... Hai perfettamente ragione.
Non mi fido di te.
Non nutro affetto nei tuoi confronti.
E non ho mai pensato che tu abbia agito per il mio benessere.
Se tu lo avessi fatto, ti saresti addossato le conseguenze delle tue colpe.
Mentre invece hai lasciato che queste ricadessero su di me, senza porvi il giusto rimedio.
E adesso vuoi anche che infranga un tabù importante per noi Sciamani...
Presa dall'istintività del Fuoco, Scarlet afferrò il tagliacarte più vicino, procurandosi dei tagli netti e profondi sul palmo di entrambe le mani.
Fissò inferocita il fratello, con il sangue che fluiva dalle ferite fresche.
Poi prese le rune da lui portate, le strinse fra le mani e iniziò il rituale che lui le aveva chiesto.
Una volta terminato, lasciò che le piccole pietruzze ricadessero sul tavolinetto basso della stanza.
Non importava che si sarebbe macchiato del suo sangue.
Non sarebbe di certo stata lei a pulire.
... Cosa osservi?
Alzò lo sguardo per bruciare di nuovo quello di Lowell.
Poi lo abbassò e tutta la sua attenzione venne rivolta verso il destino che le stavano predicendo le rune.
Lesse ad alta voce il responso.
E rimase ferma in silenzio ad osservare l'Escluso, chiedendo a lui maggiori spiegazioni.
... Scarlet, il Fato vuole che il tuo grembo conduca nuovamente la nostra famiglia a Dominare sul Fuoco.
...
Non disse nulla. Non riuscì a rispondere nulla.
Doveva esserne felice? Oppure spaventata?
Entrambe le cose, in verità.
Aveva sempre pensato che la sua stirpe fosse l'unica legittima e degna di Dominare sul Fuoco, rispetto a quella attuale.
Ma il pensiero di permettere ad un uomo di metterla incinta e partorire suo figlio la ripugnava e disgustava.
Nessuno si sarebbe mai più permesso di imporle il proprio volere.
Di imporle dei cambiamenti nel proprio corpo.
... Poi notò incuriosita che lo stesso Lowell non fosse affatto felice di quella notizia.
Quali sono i motivi che ti turbano?
... Non vuoi che la nostra famiglia risalga di nuovo al potere?
Non mi piacciono gli abbracci quando sono appena sveglia.
Che strano, eppure ricordo che la cerimonia dei M.A.G.O. fosse stata a mezzogiorno... Ed eravate in piedi dalle 09:00.
Dunque era al corrente dei suoi reali sentimenti. Meglio così, non le piaceva fingere quando non lo trovava necessario.
Sorrise, sadica, continuando a fissare il fratello maggiore. Ma prima che potesse dire altro, fu lui a bloccarla.
Non fa niente, apprezzo che tu abbia voluto ricercare una scusa per non sottolineare quanto sappiamo in due.
Puoi considerarlo un gesto d'affetto nei tuoi confronti, se più ti aggrada.
Prese posto sulla poltrona che si trovava di fronte al Djinn. Lui invece preferì rimanere in piedi.
La conversazione non pareva discostarsi molto da quelle già avute in passato. Lui le chiedeva come stava, lei rispondeva in maniera molto generica.
Sottolineava in ogni modo le mancanze di Lowell nei suoi confronti, avendo avuto a disposizione ben cinque anni per cementificare le proprie idee.
L'Escluso però non rispondeva a nessuna delle sue provocazioni, limitandosi a sospirare e a proseguire in quella farsa che lui chiamava "volerle bene".
Erano altri i modi di dimostrarle che le voleva bene. Ma sembrava che Lowell non avesse alcuna intenzione di convincere Scarlet del suo amore per lei.
Dimmi che cosa sei venuto a fare.
Si annoiava in sua compagnia.
Aveva di meglio da fare che fingere interesse nei suoi confronti, per cui era meglio che il Djinn parlasse subito dei motivi che l'avevano spinto ad andarla a trovare.
Perché di diplomi e compleanni non ce n'era nemmeno lontanamente l'ombra.
Per cui che cosa poteva spingere un Escluso ad andare a trovare la sorella minore, dopo cinque anni d'assenza?
Lui non parve gradire molto il suo tono di comando.
Alla Nygaard fregava poco di averlo indispettito.
Il suo Fuoco poteva anche essere più potente della rossa.
Ma quello di Scarlet si ostinava a bruciare di rabbia e dolore.
Ti ricordi ancora come si fa la Sciamana oppure tutto questo lusso ha annebbiato le tue conoscenze?
Se hai bisogno di una Sciamana e pensi che non ne sia più in grado, puoi anche cercartene una che reputi migliore.
Non mi offenderei, te lo assicuro.
Rispose con strafottenza, ma il fratello parve non farci molto caso.
Le mise in mano invece delle squallide rune comprate in un negozio per maghi.
Storse un po' il naso, infastidita.
Si era abituata a quel mondo che l'aveva accolta quando era più debole. Ma certe cose per lei dovevano rimanere legate all'imprescindibile naturalezza del mondo druidico.
Prese comunque in mano la scatola, continuando a fissare Lowell.
Ho bisogno che esegui un "Rituale di Diradazione" e che tu... Lo faccia col tuo sangue.
... Lo sai che non posso farlo.
Andrebbe contro le regole.
Era forse impazzito l'Escluso? Da come la guardava, da come percepiva i suoi elementi -agitati- forse sì.
Non le piaceva quell'atteggiamento e nemmeno la sua richiesta.
Ad ogni modo per l'uomo sembrava più importante che lei portasse a termine il rituale piuttosto che infrangesse quella regola non scritta.
So che non ti fidi di me.
So che non mi vuoi bene
Ma tu sai che io ne voglio a te.
Non ho mai, in alcun modo, pensato a qualcosa che non fosse il tuo benessere, seppur per te mi sarei dovuto comportare diversamente.
Quindi se adesso ti sto chiedendo questo, fallo pensando che non potrei mai chiedertelo se non ci fosse un motivo più che valido.
... Hai perfettamente ragione.
Non mi fido di te.
Non nutro affetto nei tuoi confronti.
E non ho mai pensato che tu abbia agito per il mio benessere.
Se tu lo avessi fatto, ti saresti addossato le conseguenze delle tue colpe.
Mentre invece hai lasciato che queste ricadessero su di me, senza porvi il giusto rimedio.
E adesso vuoi anche che infranga un tabù importante per noi Sciamani...
Presa dall'istintività del Fuoco, Scarlet afferrò il tagliacarte più vicino, procurandosi dei tagli netti e profondi sul palmo di entrambe le mani.
Fissò inferocita il fratello, con il sangue che fluiva dalle ferite fresche.
Poi prese le rune da lui portate, le strinse fra le mani e iniziò il rituale che lui le aveva chiesto.
Una volta terminato, lasciò che le piccole pietruzze ricadessero sul tavolinetto basso della stanza.
Non importava che si sarebbe macchiato del suo sangue.
Non sarebbe di certo stata lei a pulire.
... Cosa osservi?
Alzò lo sguardo per bruciare di nuovo quello di Lowell.
Poi lo abbassò e tutta la sua attenzione venne rivolta verso il destino che le stavano predicendo le rune.
Lesse ad alta voce il responso.
E rimase ferma in silenzio ad osservare l'Escluso, chiedendo a lui maggiori spiegazioni.
... Scarlet, il Fato vuole che il tuo grembo conduca nuovamente la nostra famiglia a Dominare sul Fuoco.
...
Non disse nulla. Non riuscì a rispondere nulla.
Doveva esserne felice? Oppure spaventata?
Entrambe le cose, in verità.
Aveva sempre pensato che la sua stirpe fosse l'unica legittima e degna di Dominare sul Fuoco, rispetto a quella attuale.
Ma il pensiero di permettere ad un uomo di metterla incinta e partorire suo figlio la ripugnava e disgustava.
Nessuno si sarebbe mai più permesso di imporle il proprio volere.
Di imporle dei cambiamenti nel proprio corpo.
... Poi notò incuriosita che lo stesso Lowell non fosse affatto felice di quella notizia.
Quali sono i motivi che ti turbano?
... Non vuoi che la nostra famiglia risalga di nuovo al potere?