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Cardiff

Messaggioda Monique » 16/05/2013, 19:25

Cardiff (in Gallese: Caerdydd) è una città del Regno Unito, capitale e più importante centro del Galles. Situata sulla baia di Bristol, nel sud-est del Galles e vicino alla frontiera con l'Inghilterra, si è sviluppata enormemente durante il XIX secolo grazie all'industria mineraria e al suo porto fortemente trafficato. Dal censimento del 2001 risulta che Cardiff ha una popolazione di 305.340 abitanti, classificandosi come sedicesima città in ordine di grandezza del Regno Unito. Vi sono ambientate le puntate della serie televisiva Torchwood.

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Messaggioda Lyra » 10/07/2013, 22:37

[Cardiff - "La Locanda Stregata" - Ore 10:30, Sabato mattina]


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Le guglie appuntite di una vecchia abbazia spuntavano dal folto degli alberi che circondavano la locanda dove sostava Lyra in attesa che gli impegni di quella mattinata si concludessero definitivamente. Non amava restare rinchiusa in una stanza mentre si svolgeva un'intervista che la voleva costantemente sorridente e raffinata. Avrebbe dato chissà cosa per poter passeggiare in mezzo ad una folla di babbani, visitando Cardiff e magari, perchè no, fare un po' di shopping con quegli strani soldi che erano le sterline. Avrebbe sempre scelto una gita in mezzo ai babbani, sia perchè in questo modo poteva mantenere facilmente l'anonimato, sia perchè adorava le lunghe passeggiate all'aria aperta, affascinata da quello che i non maghi erano riusciti a creare e continuavano a costruire dopo tutto quelo tempo. Per questo il suo sguardo delicato si posava sulle cime di quelle guglie, viaggiando poi ancora più lontano, lì dove l'orizzonte si perdeva nella linea azzurra del cielo. La giovane donna era talmente immersa nei suoi pensieri che la voce del suo manager dovette chiamarla più volte prima che lei vi facesse caso.

Miss Bennet...
Miss Bennet!
...Lyra Bennet!


Mh?

Si voltò in direzione della voce che la stava chiamando, lo sguardo vacuo, quasi la cantante fosse incerta sul luogo dove si trovava.

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Siamo pronti per l'ultima parte dell'intervista.
Dai, dopo avrai la giornata tutta per te!


Un sorriso dolce si schiuse a quelle parole, mentre gli occhi ritornarono a brillare di quella vivacità che era la caratteristica più sensuale ed affascinante del suo sguardo.

Molto bene Alfred.
Arrivo subito.


Detto questo, si alzò dal bracciolo del divano sul quale si era seduta e si avvicinò verso il ragazzo che avrebbe dovuto rivolgerle delle domande, sorridendo dolcemente e facendo sussultare il suo cuore con la grazie delle sue movenze [Carisma(f): 21].

Allora, iniziamo?

[Cardiff - Centro Città - Ore 11:04]


Ecco! Mi sono persa di nuovo!

La dolce ventottenne fissò per l'ennesima volta la cartina che il suo manager le aveva consegnato, conoscendo bene il suo scarso senso dell'orientamento e la sua capacità di perdersi nei posti più disparati. In realtà, fosse stato per il buon vecchio Alfred, la giovane Lyra avrebbe dovuto essere scortata da almeno due guardie del corpo, che l'avrebbero protetta da eventuali sue sbadataggini e giri senza fine. Tuttavia da quel punto di vista la strega era stata irremovibile: avrebbe girato con solo l'ausilio della propria bacchetta, nascosta nella sua borsa, e di una cartina babbana e non magica. In fondo, che cosa ci voleva a leggerla? Già, più facile a dirsi che a farsi. E Lyra Bennet non si stava neanche confrontando con la tecnologia che in quel periodo andava molto di moda fra la gente comune. I nomi di quelle strade erano incompresibili per lei e il suo orgoglio le impediva di chiedere aiuto al solito passante di turno. Sapeva come sarebbe andata a finire quella giornata: avrebbe girato per un po' a vuoto, camminando fino a quando il sole non fosse tramontato ad ovest e poi si sarebbe diretta in un luogo sicuro, dal quale si sarebbe smaterializzata per materializzarsi vicino alla Locanda Stregata, dove un Alfred arrabbiato e allo stesso tempo sollevato l'avrebbe accolta. Con un sorriso malizioso e astuto, Lyra chiuse la cartina ripiegandola più volte su sè stessa e riponendola nella borsa. In fondo, chi aveva bisogno di una cartina quando aveva a disposizione un'intero mondo da scoprire?
Deciso quindi il suo programma per la giornata, la strega si sistemò la morbida giacchetta a vento di colore bianco e iniziò a camminare tranquillamente per le vecchie vie della città, fissando incantata e ammirata gli enormi palazzi e i grandi magazzini che sorgevano ad ogni dove e confondendosi in mezzo alla folla di babbani che, ignari di tutto, continuavano le loro vite come se niente fosse. In verità, chiunque avesse osservato Lyra in quel momento, avrebbe notato in lei un atteggiamento molto simile a quello dei bambini, quando osservano meravigliati qualcosa per la prima volta. E la cantante era proprio così: una purosangue come lei, che il mondo non magico l'aveva conosciuto soltanto sui i libri, difficilmente riusciva ad integrarsi alla perfezione fra di loro. Anche il suo abbigliamento, a tratti troppo elegante per una semplice passeggiata in centro, sarebbe risultato a molti strano e quasi fuori luogo. Ma quei pensieri non toccarono minimamente la mente della giovane donna, che seguitava a passeggiare alla ricerca di un posto unico nel suo genere, sebbene neppure lei avesse bene in mente cosa esattamente.

Spoiler:
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Messaggioda Lucas » 10/07/2013, 23:40

[Cardiff - Sabato | Inizio Settembre - ore 11:10]


Gli piaceva girare per l'Inghilterra, quando poteva: perché rimanere fermo a Londra, quando c'erano tante altre belle città, da visitare? Quella mattina, ad esempio si era smaterializzato a Cardiff, passando il tempo a visitare il Museo Nazionale di Storia "St. Fagans", e l'aveva trovato molto interessante.
Sentendosi appagato culturalmente, Lucas aveva deciso di fare una passeggiata per il centro, godendo dell'atmosfera rilassata che lo circondava: visti gli ultimi avvenimenti nella sua vita, aveva bisogno come non mai di stare sereno, in luoghi che non alimentassero i cattivi pensieri, e quello, tra i tanti, era l'ideale.
Ormai la storia con Tisifone era conclusa, e aveva deciso di provare a frequentare Estelle, ma ancora non aveva organizzato alcun appuntamento ufficiale, perché ci teneva a fare le cose per bene: chissà, magari quella passeggiata rilassante l'avrebbe aiutato a trovare l'ispirazione che tanto cercava.
Un maglioncino leggero nero a maniche lunghe si accoppiava con un paio di jeans scuri e scarpe da passeggio nere, di quell'eleganza sportiva che andava bene con tutto: un accenno di barba e capelli più corti del solito, ecco come si presentava Lucas Turner per le vie di Cardiff, senza pretesa alcuna nonostante, comunque, la sua figura non passasse di certo inosservata (Carisma: Fascino = 32); ma a lui non importava, non se ne andava certo in giro con l'intento di rimorchiare qualche ragazza, tutto ciò che voleva era trovare un po' di serenità ed immergersi in essa, con tutta la semplicità di un uomo che, prossimo ai trent'anni, spesso si sentiva ancora un ragazzino.
Si fermò di fronte alla vetrata di un negozio di libri antichi, studiandolo con attenzione: chissà, magari già che c'era avrebbe potuto comprare qualche regalo così, a testimonianza del suo weekend alternativo... un riflesso sul vetro attirò la sua attenzione, facendolo voltare all'indietro per osservare la figura che aveva catturato la sua attenzione.

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Una donna, giovane a prima vista, ma che il docente di Hogwarts era piuttosto convinto di conoscere: ma dove l'aveva già vista? Poi, nei meandri della sua mente, qualcosa si fece strada, riuscendo a fargli ricordare il suo nome: Lyra.
E non era una donna qualunque, bensì una cantante dall'aria... spaesata? Inizialmente Turner non ne capì il motivo, ma poi comprese: erano immersi nel mondo babbano, e lei era una cantante famosa, sì... ma solo nel mondo magico, da quello che ne sapeva lui; probabile dunque che volesse, come Lucas, immergersi nell'ambiente babbano senza dare nell'occhio.
Peccato che ci stesse riuscendo davvero poco, in effetti la stavano fissando in molti, forse per il vestiario elegante, forse per la sua aria entusiasta e a tratti incredula.

Margaret!

La chiamò dunque ad alta voce Lucas, sfoderando il suo miglior sorriso mentre si avvicinava a lei, lasciando che le donne intorno a loro si focalizzassero più su di lui e meno sull'altra, visto che a differenza sua il docente era vestito da perfetto babbano.

Eccoti, credevo non venissi più all'appuntamento!
Sei davvero bellissima, mi sarei vestito molto più elegantemente se avessi anche solo immaginato di trovarmi ad uscire con una donna così affascinante...


Esclamò ad alta voce, di modo che tutti li sentissero, allungando la mano per tentare, se lei gliel'avesse permesso, di farle un elegante e delicato baciamano.

Non dovrebbe vestirsi in questo modo se tutto ciò che vuole è soltanto passeggiare per Cardiff... attira troppo l'attenzione, signorina Lyra.

Le sussurrò al contempo, guardandola negli occhi, così da farle comprendere che non solo si trovava davanti un mago, com'era lui, ma anche ch'egli era perfettamente a conoscenza della sua vera identità e stava semplicemente preservando il suo anonimato, cercando oltretutto di mimetizzarla tra i babbani.
A baciamano riuscito o meno, Lucas avrebbe poi comunque offerto il braccio alla donna, con fare cavalleresco.

Vogliamo andare?
La nostra passeggiata ci aspetta.
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Messaggioda Lyra » 11/07/2013, 0:43

Lyra non era decisamente capace di comportarsi da perfetta babbana. Nonostante l'aria infantile non si addicesse molto ad una donna adulta, la giovane cantante poco si curava delle occhiate dei presenti, troppo presa a camminare per le vie di Cardiff e ad assaporare i raggi del sole autunnale sulla propria pelle. Intenta a guardarsi da una parte e dall'altra, non si rese conto del giovane uomo che la stava fissando con interesse, riconoscendola per quello che era nel proprio mondo: una famosa cantante.

Margaret!

In un primo momento, Lyra non fece caso a quella voce che l'aveva chiamata dall'altra parte della strada, convinta che non si stesse riferendo a lei. Poi, Lucas iniziò ad avvicinarsi a lei con aria sicura e con un sorriso a tratti bello e accattivante. Altrettanto non si poteva dire dell'espressione perplessa della giovane donna, che invece fissava in maniera strana quello sconosciuto, un babbano a giudicare dai suoi vestiti.

Eccoti, credevo non venissi più all'appuntamento!
Sei davvero bellissima, mi sarei vestito molto più elegantemente se avessi anche solo immaginato di trovarmi ad uscire con una donna così affascinante...


Mi spiace, credo che lei stia sbagliando persona...

Disse la strega, con voce aggrazziata ma ferrea nel tono, mentre svicolava la mano dalla presa dell'uomo, portandola poi a sistemare una ciocca dei lunghi capelli ricci dietro l'orecchio.

Non dovrebbe vestirsi in questo modo se tutto ciò che vuole è soltanto passeggiare per Cardiff... attira troppo l'attenzione, signorina Lyra.

La consapevolezza si fece strada nella mente della cantante, che finalmente comprese di trovarsi di fronte ad un mago, un appartenente della sua stessa razza. L'espressione spaesata venne sostituita in fretta da un sorriso dolce e gentile nei confronti di Lucas, un sorriso che voleva essere anche accondiscente: l'aveva chiamata col suo nome proprio, lo stesso nome che utilizzava come cantante; per questo la ventottenne fu portata a credere di trovarsi di fronte ad un suo fan, che niente altro voleva se non un suo autografo. Non amava tutta quella parte del suo lavoro che comprendevano interviste, conferenze e book fotografici infiniti; pallosi avrebbe voluto definirli ad alta voce Lyra, ma un simile linguaggio mal si addiceva ad una ragazza raffinata e famosa quale era lei, come soleva ripeterle il buon vecchio Alfred. Invece amava i suoi fan: cantava per loro e non solo per sè stessa e il suo stesso lavoro si basava sui loro gusti in fatto di musica. Senza qualcuno per cui cantare, la sua musica, lo sapeva, sarebbe stata privata di una parte importante della sua anima.

Vogliamo andare?
La nostra passeggiata ci aspetta.


Oh, la ringrazio davvero tanto, signor...?

Chiese la giovane donna, non accettando però il braccio che le era stato offerto da Lucas. Aveva a che fare con uomini che ogni giorno le dimostravano galanterie di ogni tipo, primo fra tutti il suo manager, per questo non diede poi molta importanza ai gesti da gentiluomo che quel perfetto sconosciuto le stava dimostrando. Una volta che Lucas avesse risposto alla sua domanda, Lyra avrebbe rivolto il proprio sguardo verso di lui, sorridendo dolcemente e portando le mani dietro la schiena, mentre la gonna, grazie all'azione del vento, le accarezzava in maniera voluttuosa le gambe, delineando la loro figura slanciata.

E' stato molto gentile a a preoccuparsi di farmi passare inosservata

Esordì quindi, spostando ogni tanto la propria attenzione sui vari negozi presenti lungo i lati delle strade.

Ma le assicuro che anche una cantante sa cavarsela nel mondo babbano.
In ogni caso, ho davvero molto apprezzato il suo gesto. In effetti è la prima volta che mi trovo a Cardiff e non sapevo come muovermi.
Mi sa indicare qualche posto particolare, dove poter passare il resto della mia giornata?


Chiese gentilmente, con quella voce così morbida e carezzevole che tentava di addolcire la scortesia di dover rifiutare l'invito dell'uomo per una passeggiata insieme. Era abituata a quel tipo di avances e la giovane donna ormai tendeva a rifiutarle tutte, non potendosi permettere di infrangere dei cuori solo a causa di un'eccessiva gentilezza. Probabilmente le intenzioni di Lucas erano solo quelle di dimostrarsi gentile con una donna che, dal suo punto di vista, si trovava in difficoltà. Ma questo Lyra non poteva saperlo.
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Messaggioda Lucas » 11/07/2013, 13:24

Di sicuro il suo piano, molto semplice ed improvvisato, era andato a buon fine: i passanti che si erano fermati ad osservare la tanto singolare figura di Lyra si erano bevuti la storia dell'appuntamento, e tanto era bastato per farli tornare alle loro occupazioni; insomma, l'obiettivo di Lucas era stato raggiunto, e il giovane uomo poteva ritenersi soddisfatto.
La cantante si sarebbe potuta godere la sua giornata a Cardiff in tutta tranquillità, anche se forse, potendole dare un consiglio, l'altro le avrebbe suggerito di cambiarsi, per girare tra le vie babbane, così da non dare troppo nell'occhio.

Oh, la ringrazio davvero tanto, signor...?

Lucas Turner.

Rispose lui, non scomponendosi minimamente né rimanendoci male quando la giovane donna rifiutò il suo braccio perché, come il baciamano di prima, faceva tutto parte del suo intento nel volerla far amalgamare il più possibile tra la folla babbana, e dunque non c'era alcun tipo di secondo fine nei suoi gesti.

E' stato molto gentile a a preoccuparsi di farmi passare inosservata.
Ma le assicuro che anche una cantante sa cavarsela nel mondo babbano.
In ogni caso, ho davvero molto apprezzato il suo gesto. In effetti è la prima volta che mi trovo a Cardiff e non sapevo come muovermi.
Mi sa indicare qualche posto particolare, dove poter passare il resto della mia giornata?


Non dubiterei mai delle sue capacità di sopravvivenza, signorina Lyra.

Rispose Lucas, non potendola chiamare per cognome perché, nel mondo magico, la si conosceva solo col nome, e lui d'altronde non era abbastanza "pazzo" di lei come fan da documentarsi alla perfezione su tutta la sua vita.

Volevo solo evitare che mezza Cardiff la fissasse.
Un bel vestito come questo si addice poco ad una passeggiata mattutina per il centro, per questo mi sono preso la libertà di fingere, prima.
Le chiedo scusa se le ho dato l'impressione sbagliata.


Affabile, sorridente e sereno, gli veniva quasi da ridere nel pensare che per una volta che non ci stava provando, né aveva secondi fini se non quello di aiutare qualcuno, passava per il classico fan in delirio, magari con intenti romantici verso di lei... forse aveva ragione l'amico Noah quando lo rimproverava di non sapersi comportare in modo diverso da quello del classico Don Giovanni.

Per rispondere alla sua domanda, comunque, tutto dipende da cosa lei abbia più voglia di fare: se vuole immergersi nella pace e nel verde, i parchi Bute e Roath fanno per lei; se invece preferisce dedicarsi ad un po' di cultura, le suggerisco il National Museum of Wales... non l'ho mai visitato, ma dicono che contenga opere di Rodin e Renoir davvero meravigliose.
In alternativa credo sia interessante visitare anche il Castello di Cardiff, ci si organizzano spesso spettacoli e concerti.


Le diede dunque un'ampia scelta, dimostrando così di essersi informato bene sulla zona o, comunque, di conoscerla al meglio: lui, d'altronde, non aveva programmi particolari se non quello di passare una giornata lontano dal caos di Hogwarts, ma non per questo avrebbe imposto la sua presenza alla bella cantante.

Mi auguro di esserle stato utile nella scelta del suo intrattenimento giornaliero, e mi scuso ancora se prima le sono sembrato troppo irriverente... non era mia intenzione.

E se dunque Lyra avesse voluto andarsene e proseguire da sola la sua giornata gallese, di sicuro Lucas non l'avrebbe fermata né importunata ulteriormente, augurandole buona giornata e riprendendo così la sua passeggiata solitaria.
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Messaggioda Lyra » 11/07/2013, 19:00

Lucas Turner.

Quel nome le era familiare. Lyra non sapeva bene perchè, ma le rammentava qualcosa che aveva a che fare con Hogwarts.

Un vecchio compagno di corso?

Non dubiterei mai delle sue capacità di sopravvivenza, signorina Lyra.

Qualcuno che ho incontrato lì?

Volevo solo evitare che mezza Cardiff la fissasse.
Un bel vestito come questo si addice poco ad una passeggiata mattutina per il centro, per questo mi sono preso la libertà di fingere, prima.
Le chiedo scusa se le ho dato l'impressione sbagliata.


Aspetta un momento...

Lentamente i ricordi riafforarono nella mente della giovane cantante [d20/13 + Elaborazione 10= 23], che strabuzzò gli occhi per la sorpresa di scoprire in quell'uomo il nome di uno dei docenti che adesso insegnavano al Castello, un collega quindi di sua sorella Martha. Un enorme sorriso le si dipinse sul volto, nel rammentare come già qualche mese prima avesse fatto un altro incontro fortuito con uno dei docenti di Hogwarts. Certo era una strana coincidenza quella, ma pur sempre simpatica e divertente. Per sua sfortuna, Martha le aveva parlato davvero poco del suo lavoro e dei suoi colleghi, tanto che la giovane donna non avrebbe mai potuto associare il nome del docente di Trasfigurazione al volto dell'uomo che le stava davanti. Lucas era sicuramente un bel ragazzo e Lyra non faticò a pensare che, in mezzo a tante ragazzine, egli facesse stragi e stragi di cuori. Per il momento, tuttavia, preferì non rivelare al docente chi lei fosse in realtà e come faceva a conoscerlo, in primo luogo per rispetto nei confronti della sorella, che sembrava non essersi legata particolarmente a quell'uomo -ma in fondo a chi è capace di legarsi?- e in secondo luogo perchè trovava estremamente spassosa quella situazione. Certo, se Lucas fosse venuto a conoscenza del suo cognome, avrebbe potuto fare il collegamento con la Martha Bennet che lavorava insieme a lui ad Hogwarts; ma lei non era tipa da vivere all'ombra della pozionista, nè mai lo sarebbe stata in nessun frangente.

Per rispondere alla sua domanda, comunque, tutto dipende da cosa lei abbia più voglia di fare: se vuole immergersi nella pace e nel verde, i parchi Bute e Roath fanno per lei; se invece preferisce dedicarsi ad un po' di cultura, le suggerisco il National Museum of Wales... non l'ho mai visitato, ma dicono che contenga opere di Rodin e Renoir davvero meravigliose.
In alternativa credo sia interessante visitare anche il Castello di Cardiff, ci si organizzano spesso spettacoli e concerti.
Mi auguro di esserle stato utile nella scelta del suo intrattenimento giornaliero, e mi scuso ancora se prima le sono sembrato troppo irriverente... non era mia intenzione.


Oh no! E' lei che deve scusare me, signor Turner!
Sono stata davvero scortese. Ho frainteso la situazione ed ora me ne pento amaramente.


Rispose in tono dolce, portando il dorso della mano a coprire in parte il sorriso grazioso che le era spuntato sul volto, come era abituata a fare in presenza degli altri quando vestiva i panni della cantante. Una sorta di cliché quello, che Lyra aveva compiuto inconsapevolmente, abituata com'era a comportarsi in maniera aggraziata di fronte a chiunque.

Se non è troppo tardi, vorrei accettare il suo invito a passeggiare insieme, magari andando a visitare uno degli splendidi luoghi che mi ha consigliato.

Disse e questa volta, se Lucas le avesse nuovamente offerto il braccio, l'avrebbe accettato senza esitazione.

Mi piacerebbe andare al Castello di Cardiff, sembra davvero interessante...
Lei cosa ne pensa?
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Messaggioda Lucas » 11/07/2013, 21:21

Era pronto, dunque, a lasciarla sola dopo averle elencato i vari posti che avrebbe potuto visitare nella sua giornata gallese, poiché l'ultima cosa che voleva era importunarla: ma, nuovamente, fu Lyra a prenderlo in contropiede, e questa volta in positivo, perché sembrò cambiare idea completamente da un secondo all'altro, esibendo un sorriso delizioso ed un tono di voce che era dolce quanto il precedente, sì, ma non possedeva più quella nota distaccata con cui si era praticamente congedata l'attimo prima.

Oh no! E' lei che deve scusare me, signor Turner!
Sono stata davvero scortese. Ho frainteso la situazione ed ora me ne pento amaramente.


In realtà ha avuto tutte le ragione per pensare male.
E' una bellissima ragazza e, se posso permettermi, è quasi doveroso che venga corteggiata dagli uomini... ma sono lieto che la situazione si sia chiarita.


Commentò Lucas, volendo essere sincero in tutto e per tutto con lei: le sorrise, visibilmente più rilassato all'idea che la giovane cantante non si fosse fatta un'idea sbagliata di lui, ed anche perché era difficile non farlo quando la propria interlocutrice esibeva un'espressione così radiosa sul volto.

Se non è troppo tardi, vorrei accettare il suo invito a passeggiare insieme, magari andando a visitare uno degli splendidi luoghi che mi ha consigliato.

Ne sarei onorato, e prometto di non chiederle l'autografo almeno fino alla fine della giornata.

Rispose il docente di Trasfigurazione con aria divertita, proponendole nuovamente il braccio in un gesto galante e sorridendo più ampiamente quando vide la cantante prenderlo senza un momento d'incertezza, iniziando così a camminare con lei e lasciandole, come galanteria voleva, la scelta sul luogo da visitare, anche perché per lui erano tutti belli ed interessanti per motivi diversi.

Mi piacerebbe andare al Castello di Cardiff, sembra davvero interessante...
Lei cosa ne pensa?


La trovo un'ottima scelta - convenne lui sincero - Mi sono documentato per comprendere cos'avesse di tanto speciale questo Castello, in fondo non è certo l'unico presente in tutto il Galles, e sa cos'ho scoperto? Che la sua particolarità principale è che in nessun altro edificio della Gran Bretagna convivono così tanti stili architettonici di epoche diverse.

Le spiegò con aria entusiasta, e solo se Lyra avesse dimostrato di essere interessata a ciò che Turner le stava dicendo, allora il giovane uomo si sarebbe sentito invogliato a proseguire quella breve spiegazione, dandole ancora qualche informazione a riguardo.

La costruzione è una combinazione di un forte Romano, di una classica fortezza Normanna "Motte-and-Bailey" e della ristrutturazione gotico-vittoriana operata nella metà del XIXesimo secolo.
Da quaello che ho letto sembra che le pareti abbondino di affreschi con figure storiche e mitologiche, i caminetti siano ricchi di bassorilievi e sculture e la "stanza Araba" sia addirittura dotata di un soffitto scolpito nella pietra e arricchito con una foglia d'oro. Pensi che venne addirittura creato un giardino pensile!
La parte più importante della costruzione comunque è la Torre dell'orologio, considerata il simbolo della città...


Avrebbe parlato con voce vibrante, non monocorde od annoiata, ma al contrario presa da quello che stava dicendo: solo dopo aver concluso quel piccolo monologo, Lucas si sarebbe voltato col capo in direzione della giovane donna, esibendo un sorriso lievemente imbarazzato.

La prego, mi dica che non le ho appena fatto passare i cinque minuti più noiosi della sua vita...

E si sarebbe concesso una piccola risata, temendo di aver fatto una brutta figura: d'altronde trovava normale infervorarsi per qualcosa quando l'argomento era di proprio interesse, perciò avrebbe sperato che l'altra, nel caso, potesse perdonarlo.
Sia che quel monologo fosse avvenuto, sia invece che il discorso fosse caduto quasi subito, Lucas avrebbe comunque cambiato argomento, incentrandolo su di lei.

Mi dica di lei, cosa fa qui in Galles?
Impegni di lavoro, o come il sottoscritto il semplice desiderio di passare un weeekend alternativo?
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Messaggioda Lyra » 11/07/2013, 22:07

Aveva frainteso le sue intenzioni. Aveva rammentato che lui, Lucas Turner, era un professore ad Hogwarts, sebbene non ricordasse di quale materia. Era un collega di sua sorella, quindi era abbastanza vicino al suo mondo, un mondo che lei agognava le venisse raccontato da Martha. Tuttavia quest'ultima non si era mai presa la briga di soddisfare la sua curiosità, causa anche la sua poca propensione a scrivere troppo nelle sue lettere. Per questo Lyra vide in quell'uomo un'occasione per poter sentir parlare del castello dove lei, Martha e probabilmente anche lui erano cresciuti ed avevano studiato. In più doveva fare ammenda nei suoi confronti, per averlo creduto un fun troppo entusiasta. Per questo aveva cercato di rimediare al danno fatto in precedenza, chiedendogli di accompagnarla a visitare proprio il Castello di Cardiff, dove a detta di Lucas si sarebbero svolti degli spettacoli e dei concerti.

In realtà ha avuto tutte le ragione per pensare male.
E' una bellissima ragazza e, se posso permettermi, è quasi doveroso che venga corteggiata dagli uomini... ma sono lieto che la situazione si sia chiarita.


L'uomo aveva un modo di fare galante, abituato forse ad essere circondato da belle donne che amavano sentirsi vezzeggiate. Era un comportamento che Lyra conosceva bene ed apprezzava, ma che difficilmente faceva una profonda impressione su di lei in quanto avvezza ad essere adorata dalla maggior parte delle persone che incontrava. In ogni caso, non si sarebbe comportata in maniera scortese con l'uomo, anzi gli sorrise di mando, in maniera genuina, mentre lui continuava il suo discorso.

Ne sarei onorato, e prometto di non chiederle l'autografo almeno fino alla fine della giornata.

La cantante si permise una breve risata, apprezzando quel moto di spirito che il giovane uomo di fronte a lei le dimostrava. Accettò quindi di buon grado il suo braccio, lasciando che fosse lui a condurla verso il luogo stabilito.

La trovo un'ottima scelta. Mi sono documentato per comprendere cos'avesse di tanto speciale questo Castello, in fondo non è certo l'unico presente in tutto il Galles, e sa cos'ho scoperto? Che la sua particolarità principale è che in nessun altro edificio della Gran Bretagna convivono così tanti stili architettonici di epoche diverse.

Davvero? Non ne ero a conoscenza...

La sua constatazione sembrò spingere Lucas a continuare il discorso sui vari stili architettonici presenti nel Castello, sebbene quello fosse un argomento che poco interessava la giovane donna. Tuttavia, la sua naturale educazione e l'entusiasmo nella voce dell'uomo, spinse la cantante ad ascoltare con attenzione la sua spiegazione, sorridendo divertita fra sè e sè della vivacità a tratti infantile che animava il giovane professore di Trasfigurazione. Alla fine del suo discorso comunque, Lyra aveva imparato che nel Castello di Cardiff si fondevano lo stile Romano, Normanno e quello gotico-vittoriano, che le pareti presentavano degli affreschi, che vi erano delle sculture e una stanza detta "Araba" dove era presente una decorazione a forma di foglia, tutta d'oro; ma la parte più importante rimaneva la Torre dell'Orologio, sebbene si dicesse vi fosse anche un giardino pensile.

La prego, mi dica che non le ho appena fatto passare i cinque minuti più noiosi della sua vita...

Non si preoccupi!
Le assicuro che il professor Rüf continua a detenere il primato, in quanto a noiosità.
E poi il suo entusiasmo era così contagioso, che mi ha fatto venire ancora più voglia di visitare questo castello!


Rispose gentilmente la giovane donna, cercando di mitigare con quelle parole l'imbarazzo che Lucas sembrava dimostrare nell'essersi messo a parlare di architettura.

Mi dica di lei, cosa fa qui in Galles?
Impegni di lavoro, o come il sottoscritto il semplice desiderio di passare un weeekend alternativo?


Impegni di lavoro, purtroppo.
Sono stata bloccata per buona parte della mattinata, ma mi è stato generosamente concesso il resto della giornata libera...quindi mi ritengo alquanto fortunata oggi!
Lei invece signor Turner? Il suo lavoro è così opprimente da spingerla a cambiare aria quando può?


Chiese gentilmente Lyra, sperando con quella domanda di spingere l'uomo a parlare un po' di sè e della sua vita lavorativa. Era incuriosità di sapere come gli altri vedessero sua sorella, certo, ma anche di assaporare ancora una volta uno squarcio di quella che per lei era stata una seconda casa. Le mancava la sua dolce preside, la Bergman, e non vedeva l'ora una volta che fosse arrivato il momento dell'amichevole contro Cyprus e Musashi, di approfittare del suo soggiorno ad Hogwarts per ripercorrere i cari luoghi della sua adolescenza.
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Messaggioda Lucas » 11/07/2013, 22:52

Una mattinata un po' strana, quella che si era sviluppata sotto gli occhi di Lucas: era passato dall'essere solo al tentare di aiutare una giovane cantante famosa nel mondo magico, proseguendo nell'essere frainteso ed infine concludendo col passeggiare con lei verso il Castello di Cardiff; di sicuro non avrebbe potuto ricordare, in futuro, quella giornata come ordinaria, comune; non capitava spesso, infatti, che due maghi sconosciuti s'incontrassero per caso e avessero modo di parlare e fare conoscenza in un posto che, tra l'altro, non apparteneva nemmeno come casa ad entrambi - oppure lei era di quelle parti? Purtroppo conosceva poco della sua persona - considerando anche che era territorio babbano.
Ma tutto ciò, invece di preoccupare Turner, rendeva ancora più speciale quella passeggiata con Lyra, poiché era un uomo socievole e come tale sempre ben disposto a fare nuove conoscenze di cui serbare il ricordo; così, senza pensarci troppo, si era messo a parlare di ciò che sapeva sul Castello di Cardiff, immergendosi in un breve monologo dal quale uscì, alla fine, un poco imbarazzato, temendo di aver annoiato a morte la sua interlocutrice.

Non si preoccupi!
Le assicuro che il professor Rüf continua a detenere il primato, in quanto a noiosità.
E poi il suo entusiasmo era così contagioso, che mi ha fatto venire ancora più voglia di visitare questo castello!


Le sue parole mi sollevano molto, sa?
Immagini quanto ci sarebbe rimasto male il caro Rüf se avesse saputo di non essere più nemmeno il professore più noioso, come minimo sarebbe morto d'inf--


Si fermò, volutamente, alzando gli occhi al cielo in una finta espressione stupita per poi strizzare l'occhio all'altra, complice e divertito.

Che sbadato... dimenticavo che è già passato a miglior vita!

Esclamò Turner, permettendosi di scherzare sull'argomento solo perché Rüf stesso l'aveva fatto ogni tanto, quand'era particolarmente allegro, nel periodo in cui Lucas frequentava Hogwarts come Tassorosso.

Anche se secondo alcuni studenti il suo successore, il professor Armstrong, sia sulla buona strada per batterlo...

Le confidò con aria dispiaciuta, perché in fondo Kaname era un'ottima persona: forse solo un uomo, l'amico Noah, avrebbe saputo insegnare Storia della Magia in modo divertente.

Comunque, le sue parole mi hanno fatto dedurre due cose: la prima, è che anche lei abbia studiato ad Hogwarts.
Sbaglio, forse?
- le domandò, prima di proseguire - La seconda, è che se mi offrissi come promotore turistico per il Castello di Cardiff, probabilmente riscuoterei un grande successo.

Aggiunse divertito, imboccando con la giovane donna accanto a sé la strada dalla quale, sul fondo, si poteva già intravedere l'enorme costruzione che era la loro meta della mattina: ma intanto, la conversazione non aveva motivo per non proseguire, e se la professione di lei era ben nota a Lucas, altrettanto non si poteva dire per quella di lui, o almeno era questo ciò che credeva Turner.

Impegni di lavoro, purtroppo.
Sono stata bloccata per buona parte della mattinata, ma mi è stato generosamente concesso il resto della giornata libera...quindi mi ritengo alquanto fortunata oggi!
Lei invece signor Turner? Il suo lavoro è così opprimente da spingerla a cambiare aria quando può?


No, in realtà amo il mio lavoro... insegno Trasfigurazione, proprio ad Hogwarts!

Le rivelò, non potendo immaginare che lei ne fosse già a conoscenza, o che perlomeno sapesse che era uno dei docenti della scuola; che colpo gli sarebbe preso se avesse saputo che era la sorella minore di Martha Bennet, erano così diverse che avrebbe fatto molta fatica a crederle!

E mi piace molto stare a contatto coi ragazzi e con la vita scolastica quotidiana... ma mi piace anche viaggiare, e conoscere posti nuovi. Naturalmente, concedendomi questi spostamenti solo nel weekend, non posso certo andare dall'altra parte del mondo... - tranne quando, sconvolto, si era diretto a Sydney - Perciò preferisco concentrarmi su città come questa, piene di cultura e a portata di mano... o di Passaporta.

E l'ultima parola la pronunciò a voce più bassa, così da farsi udire soltanto da lei: poche persone li circondavano, ed erano quasi tutti intenti a farsi i fatti propri, ma la prudenza non era mai troppa e non si poteva mai sapere chi fosse in ascolto.

In quale Casata ha studiato?
Sto cercando di ricordarmi di lei, ma ammetto che all'epoca ero fin troppo sbadato e sulle mie per badare molto a chi mi circondava.


Le domandò, ricordando amaramente gli anni di scuola dove lui, come i suoi compagni di Casata, venivano presi di mira da quelli delle altre, e di come spesso il suo soprannome più frequente fosse, sai che originalità, "Tassofesso".

Da come ha parlato prima, deduco che non le capiti spesso di avere del tempo tutto per sé... credevo, perdoni la mia ignoranza, che cantare per professione fosse solo... questo; cantare e stare a contatto col pubblico, condividere con gli altri le proprie emozioni, magari fare qualche intervista ogni tanto...
Cos'altro fa parte del suo mondo che le porta via così tanto tempo?
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Messaggioda Lyra » 12/07/2013, 0:12

Lucas si stava rivelando una persona divertente e con cui passare il tempo in maniera molto piacevole. Il suo imbarazzo per aver rischiato di fare una brutta figura con lei conquistò la simpatia della giovane cantante, che apprezzava sinceramente quegli atteggiamenti semplici e genuini. Inoltre, la sua giornata sembrava prospettarsi bene: aveva trovato un compagno col quale passare del tempo, chiacchierare e che le avrebbe fatto da cicerone per la città di Cardiff. Alfred avrebbe avuto qualcosa da ridire su questo punto, ma Lyra decise di accantonare per una volta quello che il suo manager voleva per lei, preferendo godersi pienamente quella giornata come aveva esattamente intenzione di fare.

Le sue parole mi sollevano molto, sa?
Immagini quanto ci sarebbe rimasto male il caro Rüf se avesse saputo di non essere più nemmeno il professore più noioso, come minimo sarebbe morto d'inf--
Che sbadato... dimenticavo che è già passato a miglior vita!


Nessun infarto, ma ci sarebbe rimasto davvero male, glielo assicuro!
Lui e le sue leziono sono un ricordo indimenticabile per me...


Rispose scherzando la giovane donna, assumendo una finta espressione spaventata sul bel volto.

Anche se secondo alcuni studenti il suo successore, il professor Armstrong, sia sulla buona strada per batterlo...

Non conosceva il nome del nuovo professore di Storia della Magia, forse perchè lei stessa aveva sempre pensato che nessuno sarebbe mai riuscito a mandare in pensione il buon vecchio Rüf.

Comunque, le sue parole mi hanno fatto dedurre due cose: la prima, è che anche lei abbia studiato ad Hogwarts.
Sbaglio, forse?


Azzeccato in pieno, signor Turner.
Lei è un perfetto investigatore!


Rispose con tono serio, prima di scoppiare in una risata talmente pura e cristallina, che molti passanti si voltarono a fissarla, forse colpiti dal volto leggiadro della giovane donna.

La seconda invece?

La seconda, è che se mi offrissi come promotore turistico per il Castello di Cardiff, probabilmente riscuoterei un grande successo.

Mmm...si potrebbe. Ma la preferisco come investigatore.
Col suo bel aspetto, riuscirà sicuramente a catturare il cuore di qualsiasi donna e farsi svelare ogni segreto


Gli fece un complimento, sincera, mentre svoltarono finalmente sulla strada che li avrebbe portati dritti verso la loro meta. Lucas era una persona aperta e socievole, pensò fra sè la cantante, con cui non era difficile instaurare una conversazione. Anzi, fu proprio lui, da perfetto gentiluomo, a iniziare sempre nuovi argomenti, dando ai loro discorsi una nota di brio che li rendeva sempre vivaci e mai noiosi. Come ad esempio chiederle se fosse lì per lavoro, una domanda alla quale Lyra rispose molto volentieri, sebbene preferì non scendere nei dettagli. Non era mai una buona cosa, per una cantante famosa, dare troppe informazioni sul proprio lavoro, ma in quel momento era sopratutto il desiderio e la curiosità a spingere la giovane donna a voler spostare l'attenzione sull'uomo che la stava accompagnando. Voleva saperne di più sul suo lavoro, scoprire quanto più cose possibili sulle vicende di Hogwarts: era quasi un gioco per lei, divertente e a tratti capriccioso. Ma in fondo, era un diva e certe cose avrebbe anche potuto permettersele, no?

No, in realtà amo il mio lavoro... insegno Trasfigurazione, proprio ad Hogwarts!
E mi piace molto stare a contatto coi ragazzi e con la vita scolastica quotidiana... ma mi piace anche viaggiare, e conoscere posti nuovi. Naturalmente, concedendomi questi spostamenti solo nel weekend, non posso certo andare dall'altra parte del mondo... Perciò preferisco concentrarmi su città come questa, piene di cultura e a portata di mano... o di Passaporta.


La cantante annuì alle parole dell'uomo, osservando attentamente la sua figura e concludendo che no, a tutto avrebbe pensato, tranne che insegnasse proprio Trasfigurazione, una delle materie più difficili.

Lei ha tutta la mia ammirazione, signor Turner.
La sua materia è una delle più difficili, ma se la cattedra è stata assegnata a lei significa che deve essere uno dei migliori fra i migliori!
Comunque, anche io amo molto viaggiare ed in effetti sono fortunata, perchè il mio lavoro mi impone di spostarmi in molti luoghi diversi. Tuttavia, non sono sempre libera di poter girare dove voglio, quando voglio e quanto voglio...


Rispose con un lieve tono di rammarico, ma sempre dolce, quasi non volesse far preoccupare l'altro.

In quale Casata ha studiato?
Sto cercando di ricordarmi di lei, ma ammetto che all'epoca ero fin troppo sbadato e sulle mie per badare molto a chi mi circondava.


Oh non ci crederà mai!
Anche io ero sempre troppo presa dai miei problemi, tanto che ho dimenticato i nomi e i volti della maggior parte degli studenti del mio stesso anno.
Comunque ero una...anzi, no! Vediamo se riesce ancora a stupirmi con le sue capacità deduttive.
Avanti, signor Turner! Se indovina, sarà ben ricompensato...


Rispose, con tono volutamente malizioso, facendo saettare gli occhi vivaci dentro quelli di Lucas: era convinta che l'uomo non sarebbe mai riuscito ad indovinare che anche lei, in passato, era stata una Tassorosso. Ma in fondo quel gioco la divertiva e la cantante aspettò che il docente rispondesse, prima di passare ad un altro argomento.

Da come ha parlato prima, deduco che non le capiti spesso di avere del tempo tutto per sé... credevo, perdoni la mia ignoranza, che cantare per professione fosse solo... questo; cantare e stare a contatto col pubblico, condividere con gli altri le proprie emozioni, magari fare qualche intervista ogni tanto...
Cos'altro fa parte del suo mondo che le porta via così tanto tempo?


Ha detto bene, purtroppo...
Interviste, conferenze stampa, presentazioni, eventi di beneficenza, servizi fotografici: in realtà, gran parte del mio lavoro si basa sulla mia immagine, che deve essere costantemente pubblicizzata.
Per questo, ahimè, non posso solo cantare. Mi piacerebbe stare più a contatto con i miei fan, ma anche quello diventa spesso un lavoro pesante...
Tuttavia, quando salgo sul palco e inizio a cantare e la folla sotto di me si emoziona per i miei concerti...vengo ripagata di tutte le ore ed ore di noia che sono costretta a subire...


Un attimo di pausa, portando lo sguardo a fissarsi in lontananza, sul Castello che presto avrebbero visitato: era un tipo di vita che ormai aveva accettato, anche se non la faceva impazzire. In realtà, a volte era convinta che la fama rischiasse di toglierle tutto ciò che di bello riusciva a darle la musica. Per questo, aveva tirato su quella facciata quando era in pubblico, mascherandosi dietro la figura di una persona elegante, distaccata e raffinata: era un mdo come un altro per preservare la propria anima, destinata a vivere solo attraverso la sua voce.

E' un lavoro duro, ma quale lavoro in fondo non lo è?
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2013-07-12 01:18:22 Lucas d20 20  
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