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Delhi

Messaggioda Beatriz » 07/11/2015, 23:44

Marcus.
Immagino tu abbia letto la notizia.


Beatriz.

Lei non sapeva cosa significava essere una coppia. Certi comportamenti semplicemente non le venivano spontanei, altri ancora nemmeno sapeva esistessero. Baciare il proprio compagno appena arrivata a casa era una di queste: faceva fatica a stare dietro a Marcus, ai suoi modi di fare, perchè non era abituata al modo in cui lui la faceva sentire. Quel bacio che le diede, anche se non richiesto, le scaldò all'improvviso il cuore oltre che il corpo, facendo nascere in lei una sensazione molto intime e piacevole, qualcosa che la Schtauffen non sapeva ben identificare.
Ricambiò il bacio di Azhad, abbandonandosi fra le sue braccia, e in un attimo tutto il volto si rilassò: sebbene fosse ancora preoccupata, sebbene fosse consapevole che a breve avrebbero incontrato un vampiro millenario, il piccolo Storno era anche stranamente fiducioso nell'uomo che aveva di fronte, una fiducia che nasceva dai sentimenti di Beatriz nei confronti di Marcus.

Certo che l'ho letta.

Questo "Sistema W"...
Li conosci?


Sì. Si tratta di un gruppo affiliato alla Setta, ma decisamente più estremista: sono degli attivisti fanatici che hanno come obiettivo il controllo del mondo magico da parte dei potenti, invece che darlo ai meritevoli come vuole la Setta... conosci Isaac Pendleton?

Certo.

È una figura attiva all'interno di questa organizzazione, il che la dice lunga su chi siano i soggetti che ne fanno parte.

Capisco.
Chandra non me ne aveva mai parlato.


E questo spiegava perchè Beatriz non fosse a conoscenza di questa organizzazione segreta affiliata alla Setta. Seguì Azhad nella sua stanza, osservandolo cambiarsi senza mostrare segni di particolare apprezzamento: non perchè non apprezzasse il corpo dell'uomo -anzi, la sua sola vista sapeva accendere ogni suo singolo desiderio, anche quelli più perversi e peccaminosi- ma non in un momento di febbrile tensione come quello. Lui appariva così calmo e controllato e lei era una statua... una statua iper vigile, pronta a cogliere ogni singolo segnale di pericolo, una volta che si fossero ritrovati in Tibet.

... comunque il Sistema W non c'entra con la morte del Ministro. Non direttamente, almeno.

Che cosa intendi dire?

È stata Melia Herbert ad ipnotizzare Francis Young affinché uccidesse il Ministro, dietro le sembianze di Alexandra Waller: è stato il suo biglietto d'ingresso per la Setta... il fatto che quei due facessero parte di quella organizzazione, e che quindi avessero già progettato di uccidere il Ministro, è stato solo un caso fortuito che la fa uscire ancora più pulita di quanto già non sia.

Davvero una ragazza fortunata.
Prima sostituisce Dominique Dubois, ora questo...
Mi chiedo quando finirà tanta fortuna.


Sperava per lei non tanto presto, ma immaginava che una ragazza tanto scaltra e subdola come Melia Herbert avrebbe saputo come cavarsela, almeno fino a quando fosse stata in grado di mantenere il pieno controllo sui propri poteri.

Non mi stupisce che il tuo Capitano non si raccapezzi in questa storia... è difficile capire, quando si ha a che fare con un potere come quello; mi auguro solo che rimanga votato alla nostra causa.

Se dovessimo scoprire che così non è, diamole un buon motivo per rimanere legata a noi.
Tutti hanno un punto debole... persino lei.


Ed era su quel punto debole che avrebbero dovuto fare leva per rendere Melia loro alleata.

Muoviamoci.
Abbiamo un Vampiro da convincere, e credo che ormai l'ora di cena sia passata da un po'.


Per noi o per lui?

Si permise quella battuta, sorridendo appena, avvicinandosi poi a Marcus seguendo un istinto che mai le sarebbe venuto in mente di fare prima. Lo abbracciò, circondandogli la vita con le braccia e gli diede un bacio, un bacio non solo passionale ma anche molto dolce e spontaneo.

Sono pronta.
Possiamo andare.


Disse, una volta che fu soddisfatta di quel bacio. Avevano una missione importante da compiere ed era meglio non attardarsi troppo. Avrebbero avuto tempo- si sperava- per condividere ancora delle ore felici insieme. Ma solo una volta concluse le trattative con Louis de Point du Lac.
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Messaggioda Beatriz » 07/12/2015, 22:26

4 Marzo 2111
Ore 22:10
Delhi (India)


Una volta giunti a Delhi, presso la villa privata di Marcus, Beatriz lasciò andare la sua mano, guardandosi attorno per essere certa che nessuno fosse appostato nei dintorni. Poi aspettò che fosse l'uomo a precederla in casa, entrando subito dopo di lui. Era rimasta molto delusa dal suo comportamento, ma la discussione che avrebbe voluto intavolare con lui avrebbe dovuto aspettare ancora un po', il tempo di permettere ad entrambi di risanare le proprie ferite e di trovare un posto tranquillo e discreto dove parlare.

Spostiamoci nella tua stanza da letto.
Lì la servitù non verrà a disturbarci.


Era un semplice dato di fatto, non certo un ordine: meglio non far sapere dove erano stati i due Mangiamorte e nel frattempo fare il punto della situazione. Nulla sarebbe stato più appagante e più necessario in quel momento di una sessione di sesso -l'adrenalina che accumulava durante situazioni del genere, era solita a scaricarla in quel modo- ma in quel frangente sentiva che non voleva alcun sollievo fisico e psicologico, almeno non da lui.
Si tolse gli indumenti di sopra, rimanendo in reggiseno e controllando che le ferite e i lividi riportati fossero solo superficiali.

Avresti dovuto mettermi al corrente del patto stipulato con un Clan del Plenilunio.

Disse semplicemente, finendo di sistemare le bende sul corpo, senza aggiungere altro. La domanda implicita a quella frase era: perchè non lo hai fatto?
E il tono, ovviamente, lasciava trasparire quanto poco fosse contenta la Schtauffen di un simile comportamento.
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Messaggioda Marcus » 07/12/2015, 23:56

°Abitazione privata di Marcus Azhad - Delhi (India) - 4 Marzo 2111 - ore 22.12°


Non appena arrivarono nell'abitazione di Marcus, Beatriz gli lasciò la mano all'istante, un chiaro segno, nell'ottica dell'uomo, di quale tumulto stesse imperversando dentro di lei: fuori, tuttavia, non stava facendo trapelare nulla, stava mantenendo un controllo invidiabile, un controllo di cui Azhad stesso andava molto fiero.

Spostiamoci nella tua stanza da letto.
Lì la servitù non verrà a disturbarci.


Lasciò che fosse lei a "comandare", per quel momento, seguendola fino alla propria camera privata ma entrando per primo, lasciando poi che anche lei vi si accomodasse chiudendole la porta alle spalle: si spogliò della parte superiore, esattamente come fece la Schtauffen, valutando la situazione allo specchio; no, decisamente non poteva lamentarsi, non aveva riportato alcun danno grave o permanente, il che era un bene, perché spiegarlo al Supremo avrebbe potuto comportare qualche fastidio.

Avresti dovuto mettermi al corrente del patto stipulato con un Clan del Plenilunio.

E l'avrei fatto. - replicò lui, senza scomporsi minimamente - Dopo esserci occupati di Louis: ho ricevuto la conferma solo questa mattina, e non credendo fosse un'informazione vitale per il nostro incontro con il Point du Lac, pensavo che avrei potuto parlartene con calma in un secondo momento.

Ecco il perché non ne avesse fatto parola: d'altronde, chi immaginava di dover combattere contro due Abyssion e di programmare l'uccisione di un Vampiro della Loggia?

Eri arrabbiata per questo, mio piccolo storno?
Pensavi che non mi fidassi abbastanza di te da renderti partecipe di ciò che accade nella e per la Resistenza?
- lo sguardo di Marcus si ammorbidì mentre si avvicinava a lei e tentava, se Beatriz gliel'avesse permesso, di accarezzarle una guancia - Se potessi ti terrei fuori da tutta questa storia... ma so che non potrei, che tu non me lo perdoneresti mai.
E poi ci sei dentro anche tu, ci sei dentro quanto me.


E tanto bastava a renderla del tutto in diritto di volerlo affiancare nella battaglia contro quel Vampiro ed il suo esercito: ma ora che le aveva spiegato come stessero le cose, la tedesca sarebbe ancora stata in collera con lui?
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Messaggioda Beatriz » 09/12/2015, 19:57

Avresti dovuto mettermi al corrente del patto stipulato con un Clan del Plenilunio.

Non perchè lei era "la sua donna". Non perchè provava dei sentimenti nei suoi confronti. Ma perchè la Schtauffen era il suo braccio destro all'interno della Resistenza.
Era la sua alleata numero uno e quella che un giorno avrebbe potuto prendere il suo posto, insieme a Sly.
Non tenerla da conto in un'affare tanto singolare quanto importante era stato da stupidi, oltre che rischioso. Beatriz quasi si meravigliava che Marcus, il Ragno Tessitore, si fosse lasciato sfuggire un piccolo dettaglio come quello, piccolo ma fondamentale.

E l'avrei fatto. Dopo esserci occupati di Louis: ho ricevuto la conferma solo questa mattina, e non credendo fosse un'informazione vitale per il nostro incontro con il Point du Lac, pensavo che avrei potuto parlartene con calma in un secondo momento.

Immagine


Non disse nulla per il momento, ma rimase veramente colpita -in negativo- dalle parole di Azhad, incrociando le braccia sul petto e fissandolo con maggiore intensità. Sembrava che l'uomo avesse altro da dirle e lei era disposta ad ascoltarlo fino alla fine.

Eri arrabbiata per questo, mio piccolo storno?
Pensavi che non mi fidassi abbastanza di te da renderti partecipe di ciò che accade nella e per la Resistenza?


Non si scostò quando Marcus la abbracciò, ma non ricambiò quel gesto, nè disse nulla: sembrava che il Dodicesimo fosse veramente convinto di quelle parole, come se lei potesse provare davvero fastidio per una cosa simile!
Aveva completamente sbagliato strada.

Se potessi ti terrei fuori da tutta questa storia... ma so che non potrei, che tu non me lo perdoneresti mai.
E poi ci sei dentro anche tu, ci sei dentro quanto me.


Non ho mai pensato che tu non avessi fiducia in me.
Come tua compagna mi hai dimostrato più e più volte che non è così.
Ma questa sera mi hai dato prova della sfiducia che provi verso di me come tuo braccio destro.


Avrebbe capito la differenza oppure era necessaria un'ulteriore spiegazione? Non era abituata a parlare così tanto, ma per Azhad fece uno sforzo, anche perchè -a suo giudizio- il Mangiamorte aveva compiuto un errore gravissimo, un errore del quale lui -nella sua onesta superbia- non si rendeva conto.

Come puoi dire che un'alleanza con un Clan del Plenilunio non sia una cosa importante?
Hai idea di cosa possa significare per noi avere i Clan dalla nostra parte? Aspettavamo da tempo l'occasione di stringere un patto con loro e quando questo accade decidi di rivelarmelo solo dopo aver incontrato un vampiro vecchio di tre secoli che avrebbe potuto tranquillamente ucciderci entrambi?
Senza contare che abbiamo rischiato davvero di morire questa sera.


La sua era logica: erano un gruppo e come tale dovevano agire, mettendo al corrente dei loro piani più persone per poter far sì che -in caso di decesso da parte di uno- gli altri fossero a conoscenza di tutte le questioni importanti.

Persino il Supremo ti racconta ogni piano per lei fondamentale.
O non mi consideri abbastanza capace di aiutarti nel tuo fardello o stai peccando di superbia, Marcus, credendo di poter fare tutto quanto da solo.


Era ancora vicina a lui -non si era mossa di un millimetro- ma lo fissava a braccia conserte e con voce ferma e dura nei toni, ma non rabbiosa. La rabbia era un sentimento che poteva alimentare solo in battaglia e solo quando non rischiava di farla ammazzare.
Nel resto della sua vita, vigeva l'ordine e il controllo, come stava accadendo anche in quel momento.

Se tu fossi morto stasera, cosa avremmo fatto io e Sly, ignari di questa informazione?
A maggior ragione, alleati tanto potenti sarebbero stati fondamentali senza te a guidarci.
Sbaglio a pensarla così, Maestro?


Chiese conferma a lui, perchè in fondo se aveva imparato qualcosa dall'agire in gruppo e per il gruppo era tutto dovuto grazie all'uomo che le stava davanti e che adesso la fissava, possibilmente impreparato a gestire una Beatriz tanto... chiacchierona.
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Messaggioda Marcus » 09/12/2015, 21:15

In effetti no, non era abituato ad una Beatriz così loquace... ma era un bene, nella sua ottica: più parlava, più Marcus avrebbe potuto comprendere non solo il suo stato d'animo, ma anche i suoi ragionamenti, la sua logica, il suo punto di vista, tutto ciò che serviva per conoscerla meglio.

Non ho mai pensato che tu non avessi fiducia in me.
Come tua compagna mi hai dimostrato più e più volte che non è così.
Ma questa sera mi hai dato prova della sfiducia che provi verso di me come tuo braccio destro.


Perché dici una cosa del genere?

Come puoi dire che un'alleanza con un Clan del Plenilunio non sia una cosa importante?

Ho detto che non consideravo importante dirtelo prima dell'incontro con Louis, per il quale dovevamo sbrigarci; proprio perché la consideravo un'informazione fondamentale, anzi, volevo parlartene con calma, quando ci fossimo lasciati questo compito alle spalle. - rispose lui, mantenendo un tono pacato e fermo.

Hai idea di cosa possa significare per noi avere i Clan dalla nostra parte? Aspettavamo da tempo l'occasione di stringere un patto con loro e quando questo accade decidi di rivelarmelo solo dopo aver incontrato un vampiro vecchio di tre secoli che avrebbe potuto tranquillamente ucciderci entrambi?
Senza contare che abbiamo rischiato davvero di morire questa sera.


Non avrei mai permesso che tu morissi, Beatriz.
Ancora non ti sei resa conto di quanto la tua vita sia importante, per me?


Non aveva forse fatto di tutto per proteggerla, aiutarla, per dimostrarle quanto tenesse a lei? Certo, se l'erano vista brutta, ma alla peggio Marcus avrebbe fatto da diversivo e le avrebbe dato modo di scappare, perché era quello che chiunque avrebbe fatto al posto suo, se fosse stato innamorato della Schtauffen come lo era lui.

Persino il Supremo ti racconta ogni piano per lei fondamentale.
O non mi consideri abbastanza capace di aiutarti nel tuo fardello o stai peccando di superbia, Marcus, credendo di poter fare tutto quanto da solo.


Se avessi pensato di poter fare tutto da solo, non ti avrei mai chiesto di far parte della Resistenza.

L'avrebbe obliviata, e al massimo le si sarebbe avvicinato casualmente tenendola all'oscuro di tutto ciò che riguardava la Setta e l'Organizzazione nata per contrastarla.

Se tu fossi morto stasera, cosa avremmo fatto io e Sly, ignari di questa informazione?
A maggior ragione, alleati tanto potenti sarebbero stati fondamentali senza te a guidarci.
Sbaglio a pensarla così, Maestro?


......

L'uomo non rispose subito, piuttosto aprì la porta e richiamò a sé una serva, l'unica nell'abitazione di Marcus muta dalla nascita, che si presentò di fronte a loro con un leggero saluto rispettoso del capo.

Alyana, per favore, mostra alla signorina Schtauffen la pergamena.

Nel più completo silenzio - e come poteva essere altrimenti? - la serva tirò fuori dalla tasca un foglio di pergamena piegato in quattro, che consegnò alla tedesca in modo tale che potesse aprirlo: al suo interno, Beatriz vi avrebbe trovato tutte le informazioni - anche quelle meno importanti - riguardanti la Resistenza, ordinate per data, compresa l'alleanza col Clan del Plenilunio.

Questa pergamena è il mio testamento: Alyana sa bene che, se mi succedesse qualcosa, dovrebbe consegnarla a te personalmente, e a nessun altro. - non a Sly, a Beatriz - Contiene tutte le informazioni che riguardano la Resistenza, la aggiorno ogni volta che succede qualcosa, anche una stupidaggine, la aggiorno.
Certo, potrebbe accadere che io muoia prima di essere riuscito a trascrivervi l'ultimo fatto accaduto, nel bene o nel male, alla nostra Organizzazione... ma in caso contrario mi sono già assicurato che tu abbia modo di portare avanti tutti i progetti della Resistenza, se venissi a mancare.
E questo non solo perché ti amo, ma anche e soprattutto perché mi fido di te come mio braccio destro.
- provò a farle una carezza leggera sulla guancia, lo sguardo che si ammorbidiva - Forse ho peccato di superbia, e mi dispiace. Possiamo fare pace, mio piccolo storno? Dicono che sia questa la parte migliore, quando una coppia litiga...
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Messaggioda Beatriz » 10/12/2015, 22:11

Ho detto che non consideravo importante dirtelo prima dell'incontro con Louis, per il quale dovevamo sbrigarci; proprio perché la consideravo un'informazione fondamentale, anzi, volevo parlartene con calma, quando ci fossimo lasciati questo compito alle spalle.

E il fatto che loro due sarebbero potuti morire non significava nulla? Che avrebbero potuto lasciare la Resistenza senza quella importantissima informazione?
I dubbi di Beatriz erano ancora tanti, ma non per questo -ora che aveva preso il via- si sarebbe fermata dal farli presente anche a Marcus.
Aveva il sospetto che l'uomo la stesse mettendo da parte per proteggerla, cosa che poteva essere apprezzata da persone normali, ma non dalla Schtauffen. Non ammetteva che il giudizio di Azhad potesse essere offuscato dal suo sentimento, perchè la Resistenza non era un gioco ed entrambi avevano deciso di mettere davanti alle loro vite un'ideale. Il fatto che stessero insieme, che si amassero non doveva cambiare però quello stato di cose.
Se Beatriz fosse stata costretta a sacrificarsi, lo avrebbe fatto. Esattamente come Marcus.
Questo timore la spinse a parlare più di quanto fosse abituata a fare, di fronte al Dodicesimo che -impassibile- ascoltava tutti i suoi dubbi, aspettando il momento buono per prendere parola. Prima di farlo però, chiamò all'interno della stanza Alyana, la serva nata muta, a cui aveva affidato un foglio di pergamena che fece consegnare dierettamente nelle mani della donna.

Mh?

Questa pergamena è il mio testamento

Incredula, la neo Sicaria aprì il foglio -chiuso in quattro- trovando riportate su di esse tutte le informazioni più importanti sulla Resistenza: date di eventi, alleanze, preziosità che non avevano eguali e che in quel momento si trovavano proprio sotto gli occhi della Schtauffen.

Alyana sa bene che, se mi succedesse qualcosa, dovrebbe consegnarla a te personalmente, e a nessun altro. Contiene tutte le informazioni che riguardano la Resistenza, la aggiorno ogni volta che succede qualcosa, anche una stupidaggine, la aggiorno.
Certo, potrebbe accadere che io muoia prima di essere riuscito a trascrivervi l'ultimo fatto accaduto, nel bene o nel male, alla nostra Organizzazione... ma in caso contrario mi sono già assicurato che tu abbia modo di portare avanti tutti i progetti della Resistenza, se venissi a mancare.


Quanto era stata sciocca a dubitare di lui. Si era lasciata prendere dalla paura e dal sospetto che qualcosa non quadrava e invece era tutto lì, nero su bianco, un testamento che sarebbe finito dritto nelle sue mani se Marcus fosse venuto a mancare.
Sperava che questo non dovesse mai succedere, ma era una speranza che Beatriz palesava molto poco, preferendo invece pensare che era bello godersi ogni singolo giorno insieme al suo compagno.

E questo non solo perché ti amo, ma anche e soprattutto perché mi fido di te come mio braccio destro.

Mi sento una stupida ad aver dubitato di te...

Il suo modo per chiedere scusa, non perchè troppo orgogliosa per farlo ma perchè non sapeva bene in che modo esprimere quanto fosse dispiaciuta di quanto detto prima. Per fortuna ci pensò il timido sorriso che le spuntò sulle labbra quando Marcus l'accarezzò con dolcezza, per far comprendere ad Azhad della veridicità delle sue parole.

Possiamo fare pace, mio piccolo storno? Dicono che sia questa la parte migliore, quando una coppia litiga...

Non ne ho la minima idea, ma forse tu puoi mostrarmi che cosa intendi dire...

Disse, eccitata, riconsegnando il foglio nelle mani di Alyana e congedandola. Adesso lei e l'uomo avevano molto di cui parlare.

Fine x 2
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Messaggioda Emmett » 06/04/2018, 23:20

Abitazione privata di Marcus Azhad
Delhi - India
04 Gennaio 2114
Ore 12:15


Sai bene che potrei semplicemente non dare il mio appoggio.
La questione si chiuderebbe così com'è stata aperta.
Trovo che la tua idea sia una autentica follia, Emmett, questo è quanto.
La cosa che mi innervosisce di più poi è che hai richiesto un incontro straordinario per farmi presenti le tue idiozie.


Immagine

Era una giornata soleggiata quella, in India, dentro l'abitazione privata del Dodicesimo.
La convocazione di emergenza del cugino lo aveva messo parzialmente in allarme, ecco perché era accorso subito dalla Novak.
Era una di quelle conversazioni che sembravano al solito finire a senso unico.
Marcus decideva e gli altri si adattavano, ma lo sguardo e l'espressione di Sly la dicevano lunga sul fatto che quella volta non sarebbe stato tanto semplice.

Già è complesso pensare di mandare avanti una organizzazione come la Resistenza, figurarsi due.
Per fare cosa poi?
Lo stesso identico sporco lavoro?
Non ho abbastanza forza per stare appresso a tutto, Emmett.


Non è lo stesso identico lavoro.

Alzò gli occhi e sostenne lo sguardo dell'uomo di fronte a sé, il ragazzo di colore, alzandosi in piedi.

... Hai avuto la riprova in Russia che ogni tanto una seconda possibilità, un'altra via d'uscita ci sono.
Non hai voluto dare il tuo contributo, me la sono cavata da solo facendo delle scelte e sono arrivato ad una conclusione positiva.
Se avessimo fatto come dicesti tu, a quest'ora saremmo con una persona in meno nella Resistenza.
Eri pronto a mandare a morire Beatriz per il timore di farci sput***are, c***o!


Il fatto che tu sia riuscito in qualcosa per una volta non fa di te uno stratega!

Sono immensamente cresciuto in questi ultimi quattro anni e tu sembri l'unico a non essertene accorto!
O forse lo sai perfettamente ma non riesci ad ammetterlo lucidamente.
Preferisci avere sempre tutto sulle spalle, così da non dare responsabilità, così da poter incolpare solo te stesso.
Ma quel periodo è ora che finisca ed io voglio portare a termine la mia idea, che tu lo voglia o no.


E chi pensi ti seguirà in questa folle crociata, mh?!

Ho già dei contatti dai quali cominciare, anche se non sono MangiaMorte addestrati ed esperti.
Ma hanno tutti la voglia di garantire al Mondo Magico una sicurezza in più e magari anche il desiderio di non prendere sempre decisioni drastiche.
Bada bene cugino, non sto dicendo che ci sia sempre una scappatoia, ma qui serve un equilibrio tra chi non ne vede mai e chi ne vede sempre.
Ecco perché credo ci sia bisogno della Resistenza... Come anche di qualcos'altro ad affiancarla.


Marcus rimase in silenzio, proseguendo a fissare il cugino con aria seria e molto riflessiva.
Non voleva dare dello stupido al parente, ma era abbastanza scettico ancora su quella faccenda.
Cinico per natura, per derivazione forse, per evoluzione, ma non poteva cambiare così dall'oggi al domani.
Incrociò le braccia al petto. Per lo meno non sembrava voler continuare a dargli addosso senza sosta.

... Tu non ti fidi mai di un c***o di nessuno, ma questa volta ti chiedo di fidarti di me.
Ho studiato strategia e tattica attraverso i tuoi documenti e appunti, ho incrementato le mie qualità combattive e di leadership.
Se mi hai messo al tuo fianco è perché sapevi che un giorno avrei potuto sostituirti, nel caso in cui fossi morto.
Ora sei ancora qui, vivo e vegeto... E ti sto chiedendo di darmi appoggio per un qualcosa che potrebbe rendere ancora più stabile il nostro fottuto obiettivo!


I suoi occhi ardevano di determinazione e forza di volontà.
Quegli occhi Azhad non li aveva più da tempo e probabilmente in parte gli mancavano.
Era l'umanità che aveva dovuto mettere da parte per diventare talmente freddo e spietato da risultare irriconoscibile.
Sbuffò, parzialmente rassegnato all'idea che Emmett sarebbe arrivato fino in fondo.

E di Aryanne cosa mi dici?

... Con lei dovrò troncare.
Non ho il diritto di coinvolgerla nella mia battaglia.
Lei ha le sue da portare a termine ed un destino da compiere, proprio come io ho il mio.
Per questo intento sono pronto a sacrificare me stesso, anche la mia felicità se necessario.


Insomma Emmett faceva proprio sul serio.
Quella intenzione di giocarsi tutto pur di fare la differenza era la riprova che avrebbe di certo fatto la differenza.
D'altronde era una variabile non calcolata: sia Zelos che Ryurik avevano sempre parlato della Resistenza, non di altro.
Un cambiamento tanto massiccio nel corso storico.
Speranza o Rovina?

... Fa' quello che credi allora.

Ho un'altra richiesta spassionata però.

Fantastico... Sentiamo...

C'è una persona che voglio con me.

Abitazione privata di Marcus Azhad
Delhi - India
14 Gennaio 2114
Ore 22:09


Beatriz Schtauffen era stata convocata per quella sera alle ore 22:15.
Da circa quattro settimane non si vedeva né con Marcus, né con Emmett.
Al risveglio del giovane uomo nel letto dell'albergo in Egitto, i due avevano conversato un poco.
Lui le aveva chiesto scusa per aver fatto di testa sua ma ammise anche di non essersene minimamente pentito, vedendola sana e salva.

Sei piuttosto provato.
Quante ore dormi in una notte?
Non credo ti faccia bene ragionare con questa stanchezza addosso.
Bevi un caffè.


Dormo all'incirca quattro ore e mezza e me le faccio bastare.
Ho parlato con il mio amico, Dre Kingston.
Gli ho esposto la mia idea e mi ha detto di essere parecchio interessato.
La stanchezza non mi tocca, è tutto sotto controllo.


Risoluto, fermo, determinato ma soprattutto convinto.
Pur avendo chiuso da pochi giorni la propria relazione, Emmett aveva da subito cominciato a costruire la sua idea, il suo intento ultimo.
Non era insensibile, ma voleva che quella chiusura avesse una motivazione solida e valida.
Augurava ad Aryanne di diventare la migliore sul campo ma era anche compito suo fare in modo che il Mondo Magico restasse integro e in libertà.

Come fai a sapere che lei aderirà e sarà d'accordo?

Infatti non lo so.

Non ne sa nulla?

E quando mai avrei potuto parlarci?
Non sta passando un bel periodo nemmeno lei, è sotto forte stress.
Ha richiesto il congedo dai Sicari ed ora fa i conti col bisogno di tenersi impegnata.
Da qui ad Aprile le settimane sono lunghe.


Bussarono alla porta, Emmett si volse in automatico, era la cameriera che avvisava che ci fossero visite, quelle aspettate per fortuna.

Immagine

Falla accomodare.

La ragazza annuì e poco dopo la mezza Dominicana fece il proprio ingresso.
Era risaputo ormai che non guardasse più Marcus con occhi positivi.
Azhad lo sapeva ma lasciava che la cosa gli scivolasse addosso.
In fondo parte della colpa del suo rischio di morte proveniva anche da lui.

Ben arrivata.

Scusa l'orario tardo.

Marcus fece cenno ad entrambi di sedersi, mettersi comodi sui divani e le poltrone vicine.
Emmett accolse quella proposta con un sospiro ed un cenno del capo, trovando posto su una poltrona.
Il padrone di casa invece si accomodò al divano, quindi alla Schtauffen non restava che l'altra poltrona.
Che ella fosse curiosa o meno di quella convocazione, l'argomento venne preso all'istante dal Capo della Resistenza.

Emmett mi ha parlato di un'idea che comporterebbe la creazione di un nuovo gruppo in collaborazione e supporto della Resistenza.
Nella sua ottica, ci sono missioni e incarichi che svolgiamo possibili da portare a termine con mezzi meno drastici e uno spreco minore di vite.
Il suo obiettivo è quello di mettere su una squadra che abbia il compito di risolvere i problemi in maniera più "soft" o per lo meno fare un tentativo.
Sarei io a decidere quali siano i lavori da svolgere ma per il resto l'intera gestione sarebbe la sua, al pari di un Capo proprio come lo sono io.


Sly continuava a fissare Beatriz come a voler capire dalle prime occhiate ed impressioni cosa ne stesse pensando.

Seppur inizialmente non convinto per nulla sulla riuscita dell'impegno, infine ho deciso di dare una possibilità a mio cugino.
Lui dice di sapere già da dove cominciare e si insedierà nel territorio americano, così che possa coprire una zona differente dalla Resistenza.
Le vicende legate alla morte della tua Maestra sono state determinanti al fine di elaborare questa scelta.
Ah dimenticavo, il nome del nuovo gruppo sarebbe...


... L'Avanguardia.

Quello lo pronunciò ovviamente il suo ideatore.

Esatto, l'Avanguardia, proprio perché dovrebbe essere la divisione che si antepone alle Resistenza come prima linea di azione.

Una spiegazione pulita, semplice, a dir poco lineare certo, ma perché andare a dirlo alla mezza tedesca e non direttamente a tutto il team?

Beatriz... Io vorrei che tu aderissi al mio progetto e mi facessi da braccio destro come in passato facesti con Marcus.

La storia si stava ripetendo dunque?
Beatriz ancora una volta al fianco di un leader a fidarsi ciecamente di lui ed eseguire i suoi ordini come secondo?
Ella aveva già subito un bel trauma perdendo ogni traccia di tranquillità nell'avere a che fare con il leader della Resistenza, ma Emmett era diverso, giusto?
Lei stessa lo aveva definito migliore rispetto al cugino, quindi avrebbe accettato quella proposta?

Sly mi ha chiesto di farti staccare dalla Resistenza per aderire all'Avanguardia come condizione fondamentale.
Fosse per me sinceramente eviterei di privarmi di un elemento eccellente in battaglia come te.
Il tuo prossimo inserimento nella Task Force, poi, non potrebbe che fare ancora più comodo.
Ma è anche vero che ho svolto fin troppe scelte al tuo posto e questa volta Emmett è dell'idea che debba essere tu a prendere una decisione per te stessa.


Sto solo dicendo che in passato e fino ad oggi ha sempre avuto altri che hanno decretato il suo destino, la sua bandiera, la sua fede.
Se l'Avanguardia deve essere quella speranza in un qualcosa di meno invasivo e spietato, è giusto che i possibili futuri membri siano trattati con rispetto.
Beatriz, vieni con me, costruiamo un esercito capace di mettere in conto la possibilità che esista una seconda scelta, una via meno crudele.
... Io ti voglio al mio fianco.
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Messaggioda Beatriz » 28/05/2018, 22:28

Sharm el-Sheikh
Albergo sulla spiaggia
14 Gennaio 2114
06:15


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Quella zona della piscina vuota era l'ideale per mettersi a pensare, senza essere disturbata dalla presenza dei soliti turisti.
Beatriz non riusciva a dormire per troppe ore la notte, svegliandosi quando i primi raggi dell'alba erano appena visibili dalla sua stanza. Aveva preso un congedo temporaneo dai Sicari per permettere a sé stessa di elaborare quanto accaduto lo scorso mese. Un congedo che le era stato consigliato dallo stesso Capitano Darksteel. Non era mai facile privarsi di un elemento utile come lei, ma vista l'instabilità emotiva della donna mulatta l'uomo aveva preferito concederle -forzatamente- quei giorni di pausa, così da non minare l'efficacia delle operazioni militari.
La Schtauffen aveva accettato a testa bassa, apparentemente incapace di dire la propria sull'argomento. La verità era che la decisione presa da Cole le aveva dato un forte sospiro di sollievo, come se un grosso peso si fosse appena tolto dal petto. Non era ancora capace di comprendere bene i propri reali bisogni, per questo esistevano persone come il Capitano dei Sicari, capaci di comprendere quando un proprio soldato aveva bisogno di fermarsi.
E si era fermata Beatriz, per molte settimane. Aveva scelto quel luogo che le ricordava una vacanza passata nell'albergo del suo Maggiore, ma non certo per rievocare nostalgici ricordi. Aveva sempre detto di volersi ritirare un giorno in un luogo soleggiato vicino al mare e quella le era sembrata l'occasione adatta a sperimentare. E mentre fissava il vuoto e l'alba che lentamente si schiariva sempre di più, la sua mente ritornava come sempre a quel giorno in cui la sua Maestra era morta.
Aveva compreso con molte ore di riflessione che quel senso opprimente era causato dalla rabbia nei confronti di Chandra e dal dolore per averla persa. Non era facile per lei gestire tutte quelle emozioni, più volte anzi aveva persino pensato di chiedere un parere al Tenente Jung al riguardo. Ma parlare di sé avrebbe significato mettere in chiaro troppe cose del suo passato e della sua vita e Carlyle non era la persona che lei avrebbe voluto ascoltasse quella storia.
Aveva accantonato quell'idea quasi subito, concentrandosi esclusivamente su sé stessa. Anche quella mattina le ore sarebbero passate lente e vuote, mentre lei avrebbe scandito il tempo passeggiando lungo le spiagge soleggiate dell'Egitto. Chiedendosi come stesse Tariq. Chiedendosi cosa sarebbe accaduto al loro futuro. Ma non trovando mai una vera risposta.

Signorina Schtauffen, c'è una lettera per lei.

Pur essendo tanto presto, i camerieri sapevano perfettamente dove trovare quella strana donna misteriosa, che a malapena apriva bocca per parlare. Beatriz prese la lettera, sigillata magicamente affinché solamente lei potesse aprirla. Un messaggio da parte di Marcus Azhad richiedeva urgentemente la sua presenza quella sera stessa nella sua abitazione a Delhi.
Dopo l'episodio avvenuto con la Ujeroi, la mezza dominicana non aveva più parlato al capo della Resistenza, salvo per comunicargli che per un po' di tempo sarebbe stata irreperibile. Sembrava che Azhad avesse accettato di lasciarla in pace, ma l'aver interrotto quella richiesta poteva significare che ci fosse qualcosa di davvero importante dietro.
Non era particolarmente felice di doverlo rivedere, ma non poteva esimersi dal presentarsi lì e sentire che cosa avesse da dire. Era vincolata a lui, un vincolo che negli ultimi tempi aveva iniziato a farsi sempre più stretto, come un cappio che si stringeva inesorabile intorno al suo collo. Più volte si era posta la domanda se fosse il caso di lasciar perdere tutto. Di uscirne fuori, di smettere di combattere. Era un'eventualità che le balenava in mente, senza però mai decidersi a renderla reale. Perché Beatriz aveva la sensazione che la Resistenza non fosse altro che una seconda Setta, con scopi diversi da quest'ultima.

Abitazione privata di Marcus Azhad
Delhi - India
14 Gennaio 2114
Ore 22:15


Arrivò puntuale sul luogo dell'appuntamento, lasciandosi annunciare da uno dei servitori di Marcus. In passato aveva frequentato quella casa con un'aspettativa molto più piacevole di quella attuale. Strano come le cose potessero cambiare dopo solo qualche anno, ma ormai la donna si stava abituando a sentire e provare sentimenti che aveva represso a lungo.
Non le importava più molto di Marcus e della loro relazione passata. Aveva dentro di sé gli strascichi delle cicatrici che egli aveva lasciato, ma questo rendeva i suoi occhi -prima ciechi- ora molto più capaci di vedere la realtà. Una realtà dove il Tredicesimo non era affatto infallibile come credeva di essere.

Ben arrivata.

Scusa l'orario tardo.

Rimase ferma sulla soglia solo qualche istante di troppo quando si trovò di fronte Sly. Lo sguardo scuro della donna mulatta si soffermò sul ragazzo imparentato con Azhad, l'unico all'interno di quella stanza ad avere ottenuto la sua fiducia. Fu intensa l'occhiata che gli lanciò, ma non salutò verbalmente nessuno dei due, facendo soltanto un semplice cenno con il capo. Si tolse il cappotto nero di pelle, rivelando una maglietta a maniche corte semplice, un paio di jeans e degli stivaletti con tacco basso.
Con la presenza di Emmett tutto cambiava, anche la volontà della Schtauffen di stare ad ascoltare che cosa volesse Marcus. Rimase in piedi, fermandosi giusto qualche metro di fronte ai due e fissando prima uno e poi l'altro. Non era difficile comprendere che nei confronti del Tredicesimo ella provasse un leggero astio, ma questo non la fermò dal mettersi a disposizione nell'ascoltarlo.

Perché sono stata convocata?

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Emmett mi ha parlato di un'idea che comporterebbe la creazione di un nuovo gruppo in collaborazione e supporto della Resistenza.
Nella sua ottica, ci sono missioni e incarichi che svolgiamo possibili da portare a termine con mezzi meno drastici e uno spreco minore di vite.
Il suo obiettivo è quello di mettere su una squadra che abbia il compito di risolvere i problemi in maniera più "soft" o per lo meno fare un tentativo.
Sarei io a decidere quali siano i lavori da svolgere ma per il resto l'intera gestione sarebbe la sua, al pari di un Capo proprio come lo sono io.


Non disse nulla perché non era sua abitudine interrompere la gente mentre parlava, ma dentro di sé rimase piuttosto sorpresa dalla trovata che aveva avuto Sly. Era rimasto forse colpito fin troppo negativamente dalla decisione che aveva preso Marcus di mandare a morire la Schtauffen e questo lo aveva spinto a ricercare una soluzione affinché ciò non dovesse più accadere. Beatriz era concentrata su Azhad, ma il suo sguardo guizzò per qualche secondo verso il Chadwick, tornando poi come se nulla fosse al suo posto.

Seppur inizialmente non convinto per nulla sulla riuscita dell'impegno, infine ho deciso di dare una possibilità a mio cugino.
Lui dice di sapere già da dove cominciare e si insedierà nel territorio americano, così che possa coprire una zona differente dalla Resistenza.
Le vicende legate alla morte della tua Maestra sono state determinanti al fine di elaborare questa scelta.
Ah dimenticavo, il nome del nuovo gruppo sarebbe...


... L'Avanguardia.

Esatto, l'Avanguardia, proprio perché dovrebbe essere la divisione che si antepone alle Resistenza come prima linea di azione.

... Questo che cosa ha a che fare con me?

Sapeva che in qualche modo lei ne era coinvolta. Lo aveva capito dagli sguardi di Sly, che ricercava il suo per comprendere cosa ne pensasse. Qualcosa alla fine l'aveva imparata stando così tanto a contatto con Tariq e Lyle, imparando a conoscere i suoi colleghi e affidando la propria vita a Cole. Perlomeno ora era più ricettiva ai segnali che l'essere umano le lanciava, anche se questo era solo il punto di partenza.

Beatriz... Io vorrei che tu aderissi al mio progetto e mi facessi da braccio destro come in passato facesti con Marcus.

Sly mi ha chiesto di farti staccare dalla Resistenza per aderire all'Avanguardia come condizione fondamentale.
Fosse per me sinceramente eviterei di privarmi di un elemento eccellente in battaglia come te.
Il tuo prossimo inserimento nella Task Force, poi, non potrebbe che fare ancora più comodo.
Ma è anche vero che ho svolto fin troppe scelte al tuo posto e questa volta Emmett è dell'idea che debba essere tu a prendere una decisione per te stessa.


Sto solo dicendo che in passato e fino ad oggi ha sempre avuto altri che hanno decretato il suo destino, la sua bandiera, la sua fede.
Se l'Avanguardia deve essere quella speranza in un qualcosa di meno invasivo e spietato, è giusto che i possibili futuri membri siano trattati con rispetto.
Beatriz, vieni con me, costruiamo un esercito capace di mettere in conto la possibilità che esista una seconda scelta, una via meno crudele.
... Io ti voglio al mio fianco.


Erano loro due, da una parte Marcus, dall'altra Sly che le davano la possibilità di scegliere dove andare. L'antipatia nei confronti di Azhad poteva spingerla quasi immediatamente verso il Chadwick, ma lei rimase ferma e immobile a fissarli, facendo saettare lo sguardo dall'uno all'altro. Non le erano piaciute le parole del Tredicesimo, non le aveva affatto trovate giuste e appropriate. Iniziava a comprendere in che modo egli vedesse le persone, non come esseri umani ma come un insieme di potenziale da poter sfruttare a seconda di ciò che lui ritenesse più utile per raggiungere i propri scopi. Una visione condivisa da un altro capo, quello della Setta, la quale in fondo l'aveva sempre trattato come un figlio.
Sentiva dentro di sé molta di quella rabbia che stava provando nei confronti di Chandra rivolgersi verso l'uomo di colore, un uomo che fin dall'inizio forse l'aveva soltanto usata. Faceva male sentire di essere soltanto un oggetto, perché era sempre stata convinta che Marcus avesse visto in lei qualcosa di più del perfetto soldato che era.
Prima ancora di poter fare qualcosa lo sguardo divenne leggermente più lucido, mentre quel dolore attraversava la corazza attorno al suo cuore, colpendola direttamente nella carne viva e senziente.

Dimmi la verità, Marcus: se decidessi di mollare tutto, di andarmene per sempre dalla Resistenza, potrei farlo liberamente senza alcuna conseguenza?

Non aveva risposto ancora alla domanda. Era come se quel pensiero le martellasse la testa e dovesse per forza farlo smettere, altrimenti non sarebbe mai riuscita ad andare avanti. La risposta di Azhad, comunque, avrebbe dissolto ogni dubbio nella sua mente, portandola a comprendere ormai un dato di fatto abbastanza ovvio ai più.

Io non mi fido più di te.
Mi hai mandata a morire senza trovare nessuna soluzione al mio problema, lasciando che mi sacrificassi.
Agisci come un leader capace ed esperto, come uno stratega ben addestrato.
Il Supremo ha fatto con te un ottimo lavoro...
Ti ha reso la sua copia perfetta.


Fece un passo verso Sly, affiancandolo, come a fargli comprendere con quel gesto quale fosse la sua risposta alla domanda fatta in precedenza.

Non voglio più stare al tuo fianco.
Non posso più sopportare questo tipo di comportamento.
Non voglio nemmeno perdere la speranza che la Resistenza possa essere ancora ciò che credevo all'inizio.
... Dimostrami che sei diverso da lui.


Cenno verso Emmett, poi di nuovo il silenzio, lasciando che fossero i due parenti a parlare se avessero avuto altro da dire. Per lei il tutto poteva concludersi lì.
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Messaggioda Emmett » 29/05/2018, 23:14

Perché sono stata convocata?

Dritta al punto, con una freddezza ed una serietà viste poche altre volte nei suoi occhi.
Per quanto normalmente la Schtauffen fosse una donna criptica, riservata e fredda, in quell'istante non era freddezza quella che percepiva nello sguardo Sly.
Ella fissava di tanto in tanto il parente maggiore come a volerlo quasi polverizzare, lasciando intendere più di quanto non avesse mai fatto fino ad allora.
Questo però non fermò né Azhad, né il Chadwick dal rivelarle fin da subito il motivo della venuta della donna mezza tedesca.

Beatriz... Io vorrei che tu aderissi al mio progetto e mi facessi da braccio destro come in passato facesti con Marcus.

Si sentiva seriamente in grado di coordinare una persona esperta come Beatriz? Risultare per lei un nuovo, vero e autentico Capo da rispettare e sul quale appoggiarsi.
Emmett aveva fatto molta esperienza dal suo arrivo nella Resistenza, oltre alla gavetta come stratega di prim'ordine e guerriera tattico, analogamente al parente.
Non poteva definirsi un esagerato doppiogiochista o un infallibile scacchista, ma aveva dalla sua un qualcosa che forse a Marcus mancava ormai da tempo: un cuore.
Già il fatto che avesse deciso di somministrare alla propria attuale compagna una pozione magica per legarla a sé la diceva lunga sui suoi effettivi sentimenti.

Dimmi la verità, Marcus: se decidessi di mollare tutto, di andarmene per sempre dalla Resistenza, potrei farlo liberamente senza alcuna conseguenza?

Conosci già la risposta.
Hai firmato un contratto vincolante e l'unico mezzo per uscirne è privarti di ogni ricordo in merito all'organizzazione.
Quindi sì, puoi andartene, ma avrà il suo prezzo.
Una condizione valida sempre.


Il tono di voce dell'uomo di colore era estremamente pacato, come al suo solito, senza far trapelare alcun segno di dispiacere o dubbio.
Non era facile stabilire se gli pesasse oppure no farle presente ancora certe cose, fatto stava che a differenza sua invece Emmett emise un sospiro infastidito.
Congiunse le mani dietro la schiena, abbassando di poco gli occhi, aspettando che la Schtauffen eseguisse i dovuti ragionamenti.
Temeva seriamente che dopo l'ennesima riprova di cotanta riluttanza a permetterle di vivere, ella decidesse di privarsi della memoria e tanti cari saluti.

Io non mi fido più di te.
Mi hai mandata a morire senza trovare nessuna soluzione al mio problema, lasciando che mi sacrificassi.
Agisci come un leader capace ed esperto, come uno stratega ben addestrato.
Il Supremo ha fatto con te un ottimo lavoro...
Ti ha reso la sua copia perfetta.


Se non lo fossi, non potrei sperare minimamente di batterla.

Non replicò nulla alla prima parte del discorso, Azhad, aspettando che ella continuasse.
Quando poi però la mezza dominicana si avvicinò a Sly, inarcò appena il sopracciglio sinistro, mentre Emmett tornava su con gli occhi.
Fu strano per l'appena trentenne scoprire di essere preferito a tal punto da un elemento di valore come Beatriz.
Ma forse, probabilmente, di mezzo ci stava anche un ben noto astio e forse probabile odio nei confronti del leader della Resistenza.

Non voglio più stare al tuo fianco.
Non posso più sopportare questo tipo di comportamento.
Non voglio nemmeno perdere la speranza che la Resistenza possa essere ancora ciò che credevo all'inizio.


Perciò...

Quindi...

... Dimostrami che sei diverso da lui.

Emmett, a quel punto, spostò completamente l'attenzione su Marcus, fissandolo in un modo un po' particolare.
Sembrava quasi che gli stesse parlando con quell'occhiata, rendendo forse Beatriz vagamente curiosa.
Perché mai Sly pareva così tanto soddisfatto dell'accaduto?
Cosa c'entrava in tutta quella faccenda la ex Sicaria Sergente?

Ho vinto, Marcus.

Così pare.

Avevo scommesso con Marcus sul tuo schieramento immediato verso di me.
Lui pensava che ti saresti presa del tempo, nel caso in cui non avessi richiesto la buona uscita dalla Resistenza.


La differenza sostanziale tra Marcus ed Emmett stava proprio nel fatto che l'Azhad, avendo mille cose a cui pensare, non si era accorto esageratamente del cambio di Beatriz.
Sly, al contrario, più libero di osservare e far lavorare la testa, oltre che l'anima, si era reso conto di una nuova Schtauffen, una Schtauffen non così facile da prevedere.
Marcus l'aveva data per l'ennesima volta scontata, mentre Emmett aveva voluto tentare per la prima volta di sfidare l'intuito perfetto del parente, vincendo.
Per di più, vincere gli aveva concesso un premio davvero interessante.

D'accordo, ecco a te.

Marcus, aprendo il cassetto della scrivania, estrasse uno specifico contratto, già firmato da lui ed Emmett e con recante lo spazio per la firma di Beatriz.
Su tale contratto c'era scritto che, con il consenso della donna, il "possesso" come sottoposta di Azhad sarebbe andato al Chadwick.
Non un contratto come tutti gli altri quindi, dove pur facendo parte dell'Avanguardia alla fine si doveva comunque rendere in parte conto alla Resistenza.
La mezza tedesca diveniva a tutti gli effetti elemento esclusivo dell'Avanguardia e solo ad essa e al suo Capo avrebbe potuto rendere conto.
Firmando, dunque, ella non avrebbe dovuto più dire "Agli Ordini" a Marcus, mai più, considerando Emmett come esclusivo referente di potere decisionale più alto in carica.

Ne sei realmente sicura?

Firmare significava anche perdere ogni possibilità in futuro di rifarsi a Marcus per un aiuto, un supporto privato e quant'altro.
Egli non si sarebbe più sentito in dovere di tirarla fuori dai guai e qualsiasi errore effettuato da lei sarebbe ricaduto completamente su Emmett come responsabile in prima linea.
Quindi in un certo senso anche Sly stava rischiando moltissimo nel farle mettere quella firma, ponendo una grossa Spada di Damocle sulla propria testa.
Ad ogni modo, rischio o meno, nel caso in cui la donna si fosse girata un attimo verso il giovane uomo per chiedere conferma implicita, egli avrebbe annuito senza esitazione.

... Non preoccuparti, mi fido di te...

Qualora quindi Beatriz avesse posto la propria sigla sul contratto, nello stesso istante quello firmato per la Resistenza sarebbe andato in polvere.
Da quell'istante in poi, Beatriz apparteneva in tutto e per tutto all'Avanguardia.
Un motivo per sentirsi sollevati?
Chi poteva dirlo?

Bene.
Immaginato dovrete parlare di molte cose.
Io di mio sono decisamente stanco, domani sarà un'altra lunga giornata.
Emmett, tienimi aggiornato.


Senz'altro.

L'Azhad si evitò un saluto troppo caloroso nei confronti della Schtauffen, ma si espresse comunque in un'occhiata perplessa e altezzosa.
Era come se in un certo senso volesse prenderla in giro per la decisione presa, ma senza dirlo o farlo capire apertamente.
Probabilmente in parte non credeva il parente ancora all'altezza di un compito simile, in parte trovava Beatriz sprecata per missioni di salvataggio senza vittime.
D'altronde però, una scommessa era una scommessa e in qualche modo quell'occhiata poteva anche essere frutto del fastidio per aver sbagliato una intuizione per la prima volta.

Possiamo andare, continuiamo la conversazione da me.

DA QUALCHE PARTE IN AMERICA

Usciti dall'abitazione sfavillante e raggiante di Marcus, Emmett e Beatriz andarono a prendere una Passaporta illegale preparata per l'occasione.
Sly l'aveva creata proprio per raggiungere il proprio nuovo luogo di casa una volta terminata la conversazione con il parente e l'ex Sicaria.
Non appena ricomparvero dall'altra parte del globo, con la luce del giorno a fare da cornice padrona, la Schtauffen poté subito constatare due enormi differenze.
Il primo Leader in una villa fastosa e maestosa, il secondo invece...

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Non farti strane idee.
Marcus ci ha fornito un cospicuo gruzzolo di partenza per allestire la sede e occuparci delle spese importanti e non.
Solo che ho preferito io risparmiare completamente sulla mia casa in modo da incrementare i Galeoni a disposizione effettiva dell'Avanguardia.
Tanto mi basta e avanza.


Dalla bella villetta della Vastnor ad una Casa Container.
Per carità, fatta davvero bene e di fattura sicuramente lussuosa, ma pur sempre tale e con un costo contenuto.
Le fece strada, aprendo le due ante a quadruplo vetro della piccola abitazione robusta, permettendole di entrare all'interno.
Era essenziale e stranamente non claustrofobica.

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Ti posso offrire qualcosa?
Un tè?
Un cappuccino?
O magari una cioccolata calda.


Propose ciò che possedeva già nella dispensa, senza esagerare anche perché doveva ancora fare tutta la spesa.
Chiudendo le ante della casetta, si sentirono all'istante i diversi inneschi di allarmi magici praticamente ovunque.
Probabilmente sul sistema anti attacchi doveva aver speso la vera fortuna ma d'altronde era quello la cosa fondamentale, essendo lui ora un individuo tanto a rischio.
Dopo averle consegnato una tazza con qualsiasi cosa ella avesse voluto, comunque, Emmett partì subito con una cosa fondamentale da dire, una cosa che avrebbe spiazzato Beatriz.

... Nel contratto che hai con me non ci sono clausole di alcun genere.
Niente è stato copiato dal contratto della Resistenza, o meglio, il tuo non lo è stato, quelli standard un pochino sì, lo ammetto.
Ma con loro è un discorso di tutela nato da una sfiducia genuina che serve a non avere alcuna brutta sorpresa.
Se ho compreso una cosa stando accanto a mio cugino è che le persone pronte a voltare le spalle esistono ed esisteranno sempre.
Una cosa dalla quale però mi sono discostato completamente è la concezione che chiunque possa farlo, a causa di un egoismo di massa.
Voglio fondare l'Avanguardia non solo sulla concezione della seconda possibilità ma anche su quella di potersi fidare, previo una conoscenza solida, importante.
... Ed io penso di averti conosciuta abbastanza da sapere che semmai dovessi allontanarti da tutto ciò, non dirai niente e non ci venderesti mai al nemico.
Quindi rispetto a pochi minuti fa ora voglio tu sappia che la scelta puoi eseguirla....
Se dovessi accorgerti di non farcela e volessi andare via per costruirti una vita lontano da tutto ciò mantenendo le tue memorie, io te lo permetterò.


Gli aveva chiesto di dimostrarle di essere diverso dal suo precedente Capo e lui aveva tutta l'intenzione di accontentarla.
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Messaggioda Beatriz » 03/06/2018, 11:32

Conosci già la risposta.
Hai firmato un contratto vincolante e l'unico mezzo per uscirne è privarti di ogni ricordo in merito all'organizzazione.
Quindi sì, puoi andartene, ma avrà il suo prezzo.
Una condizione valida sempre.


Una condizione che mi priverà di ciò che sono, della possibilità di conoscere la verità sulla mia famiglia, che mi strapperà per sempre via la mia identità.

Non avrebbe mai acconsentito ad uscire fuori dalla Resistenza, ora che in ballo c'erano troppe cose da perdere. Non le sarebbe importato nulla, in passato, di cancellare la bruttezza di quei ricordi, ma adesso che nella sua vita c'era Tariq, adesso che aveva scoperto il bello della vicinanza umana, adesso che aveva qualcosa da cercare, andarsene le avrebbe portato via ogni cosa.
Per questo motivo la sua adesione alla Resistenza aveva iniziato ad essere per lei una gabbia dorata. E aveva passato troppo tempo in un'altra prigione per riuscire a sopportare una cosa simile. Rinunciare a tutto era impossibile, ma almeno poteva tamponare il problema scegliendo di non rimanere più sotto gli ordini di Azhad. Il cugino più giovane, Sly, le aveva dimostrato di essere una persona degna della sua fiducia e per questo motivo -più l'astio verso Marcus- Beatriz era pronta a seguirlo in quella nuova avventura.

... Dimostrami che sei diverso da lui.

Attimi di silenzio, in cui Marcus continuava a lanciare sguardi particolari ad Emmett e il Chadwick ricambiava, con una certa soddisfazione. Tutto ciò incuriosì la Schtauffen, al punto da rivolgere la propria attenzione verso il ragazzo più giovane, chiedendogli una spiegazione semplicemente fissandolo.

Ho vinto, Marcus.

Così pare.

... Cosa significa?

Avevo scommesso con Marcus sul tuo schieramento immediato verso di me.
Lui pensava che ti saresti presa del tempo, nel caso in cui non avessi richiesto la buona uscita dalla Resistenza.


... E questo che cosa cambia?

Cambiava molto, a quanto pare. Azhad fece materializzare un contratto, simile a quello già firmato in passato dalla Sicaria per entrare nella Resistenza, ma differente per vari motivi. In primis il fatto che Beatriz non sarebbe più stata una sottoposta di Marcus, rispondendo delle proprie azioni e agli ordini unicamente a Sly, il capo fondatore dell'Avanguardia. Lesse il contratto da cima a fondo, prendendo la piuma, pronta a firmare, quando l'uomo di colore la bloccò fissandola piuttosto serio e scettico della sua decisione.

Ne sei realmente sicura?

... Hai già tradito due volte la mia fiducia.
Non succederà una terza.


Rispose secca, gelida, fissando prima lui e poi Emmett negli occhi. Non era soltanto una questione di avere come proprio superiore un uomo esperto e capace di tirarla fuori dai guai. In quell'ultimo anno e mezzo la fiducia della Schtauffen verso Azhad era stata minata da una serie di comportamenti tenuti dal leader della Resistenza stesso. Influenzata dal rapporto che aveva vissuto con un capo come il Capitano Darksteel o il Maggiore Yusuf, Beatriz aveva compreso che fidarsi del proprio Capo era fondamentale tanto quanto farlo dei propri compagni. Se quella fiducia veniva a mancare, allora ogni missione poteva essere altamente compromessa.

......

Firmò nel più completo silenzio, ponendo fine a quel vincolo che la teneva legata ad un uomo che non stimava più. Forse non avrebbe mostrato tanta decisione, se il Chadwick non avesse rischiato la propria vita per salvarla dal piano diabolico di Chandra. Quell'episodio era stata la spinta che aveva portato a quel risultato in pochissimo tempo.

Bene.
Immagino dovrete parlare di molte cose.
Io di mio sono decisamente stanco, domani sarà un'altra lunga giornata.
Emmett, tienimi aggiornato.


Senz'altro.

Scambiò una lunga occhiata accigliata con il Tredicesimo. Lui la guardava con aria di sufficienza, credendo che ella fosse appena incappata in un grosso errore. Mentre lei, a testa alta, sottolineava che anche se inesperto, il Chadwick sarebbe stato sicuramente un Capo migliore di lui.

Possiamo andare, continuiamo la conversazione da me.

Acconsentì senza aggiungere un'altra parola, seguendolo verso la passaporta illegale che li avrebbe portati poi in America, nella nuova abitazione del Chadwick. Una casetta piuttosto piccolo, anzi si poteva tranquillamente definire una singola stanza con tutto l'occorrente per mangiare, dormire e per espletare i propri bisogni. Una linea piuttosto differente dallo sfarzo e dal lusso dimostrato sempre dal cugino più grande, ma a dire il vero tutto ciò interessava molto poco alla Schtauffen.

Non farti strane idee.
Marcus ci ha fornito un cospicuo gruzzolo di partenza per allestire la sede e occuparci delle spese importanti e non.
Solo che ho preferito io risparmiare completamente sulla mia casa in modo da incrementare i Galeoni a disposizione effettiva dell'Avanguardia.
Tanto mi basta e avanza.


Non critico la tua scelta.
È piuttosto bizzarra, ma accogliente come dimora.


Rispose, guardandosi un po' intorno e mettendoci relativamente poco, considerano i pochi mq da cui era composta.

Ti posso offrire qualcosa?
Un tè?
Un cappuccino?
O magari una cioccolata calda.


... Un té, grazie.

In Egitto aveva imparato ad apprezzare quella bevanda, spesso aromatizzata con spezie particolari per esaltarne il sapore e le proprietà benefiche. Si sistemò seduta sull'unico divanetto a disposizione, osservando Sly armeggiare con il bollitore nel più completo silenzio. Sembrava che non le importasse molto di quanto appena accaduto, mentre in realtà erano tanti i pensieri che affollavano la sua mente. Tuttavia, il Chadwick fu più lesto di lei a prendere la parola, volendo rassicurare la Schtauffen su una questione fondamentale.

... Nel contratto che hai con me non ci sono clausole di alcun genere.

A cosa ti riferisci?

Niente è stato copiato dal contratto della Resistenza, o meglio, il tuo non lo è stato, quelli standard un pochino sì, lo ammetto.
Ma con loro è un discorso di tutela nato da una sfiducia genuina che serve a non avere alcuna brutta sorpresa.
Se ho compreso una cosa stando accanto a mio cugino è che le persone pronte a voltare le spalle esistono ed esisteranno sempre.
Una cosa dalla quale però mi sono discostato completamente è la concezione che chiunque possa farlo, a causa di un egoismo di massa.
Voglio fondare l'Avanguardia non solo sulla concezione della seconda possibilità ma anche su quella di potersi fidare, previo una conoscenza solida, importante.
... Ed io penso di averti conosciuta abbastanza da sapere che semmai dovessi allontanarti da tutto ciò, non dirai niente e non ci venderesti mai al nemico.
Quindi rispetto a pochi minuti fa ora voglio tu sappia che la scelta puoi eseguirla....
Se dovessi accorgerti di non farcela e volessi andare via per costruirti una vita lontano da tutto ciò mantenendo le tue memorie, io te lo permetterò.


... Senza nulla in cambio?

Lo chiese con un candore tale da sembrare quasi una bambina. Come se nella sua visione del mondo, un gesto simile pretendeva un tipo di pagamento molto alto. Forse con altre persone di fronte sarebbe stato così. Nessuno avrebbe mai lasciato libero un soldato valente come lei, lo stesso Marcus per concederle quella libertà avrebbe sacrificato tutti i suoi ricordi. Emmett però sembrava essere fatto di tutt'altra pasta. Non sembrava volere nulla in cambio, non sembrava importargli di pensare egoisticamente alla missione o a sé stesso. Aveva rischiato la propria vita per lei, senza aspettarsi nulla in cambio, cercando unicamente di conquistarsi la sua fiducia.

... Grazie... Capo...

Abbassò lo sguardo, celando il luccichio presente nei suoi occhi. Quel grazie così scarno nella forma, era carico però di sentimento nel contenuto. Accompagnato poi da quel titolo che lo riconosceva ora come suo Superiore, l'unico verso cui ella avrebbe risposto, l'unico a cui avrebbe obbedito, almeno all'interno delle mura dell'Avanguardia. Le sembrava impossibile ottenere qualcosa di buono dopo tutto quello che era accaduto ma il Chadwick le stava dimostrando che si sbagliava. Che poteva contare su molte persone a cui affidare la propria esistenza.

Sono pronta ad ascoltare.
Raccontami cosa avevi in mente di organizzare per l'Avanguardia e in che modo ti servirà la mia persona.
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