Ministero della Magia - Quinto Livello

[Kelly]

... Signorina Everett, non mi faccia pentire di averle proposto il lavoro.
Per cortesia, gradirei che certi linguaggi coloriti da Lunedì in poi vengano totalmente aboliti dal suo vocabolario.
Almeno durante le ore di lavoro.

Si era lasciata sfuggire una sonora imprecazione, ma la Everett si era sentita giustificata nel farlo anche se subito dopo chiese scusa all'uomo per la volgarità: 370 galeoni come stipendio per un lavoro da segretaria era un motivo sufficiente per far bestemmiare la londinese senza ritegno, non per la rabbia, ma per la sorpresa. Una cifra come quella la ragazza poteva solo sognarsela di notte e mai, neanche per un secondo le passò per la mente che il magiavvocato le stesse offrendo più di quanto desse effettivamente. Anche perchè, Joël parlava con una tale maestria e con tanta decisione che non ci mise molto a persuadere l'inglese della veridicità delle sue parole.

Stia tranquilla, non glielo farei pesare se non fosse per un buon motivo, non è nella mia indole.
I clienti che ricevo devono essere sempre trattati con i guanti, anche quelli meno simpatici.
Capiterà spesso che dovrà ingoiare bocconi amari, ne è consapevole, signorina Everett?

Non si preoccupi, di sicuro non è la prima volta che ho a che fare con un lavoro dove devo essere carina e gentile anche con i clienti più odiosi- rispose con un sorriso, perchè davvero quello era l'ultimo dei suoi problemi. Anzi, era anche fin troppo facile per lei essere dolce e mielosa quando sapeva essere quello il suo lavoro -Su questo può dormire sonni tranquilli!

Era eccitata e per capirlo bastava notare l'enorme sorriso che ormai da cinque minuti continuava a tendere all'insù gli angoli della sua bocca. Ma c'erano altre questioni che la Everett doveva risolvere e anche abbastanza in fretta, come la ricerca di un appartamento da prendere in affitto. Per il momento le sarebbe bastato un bilocale, per poter garantire al fratello minore una stanza tutta sua dove passare le vacanze natalizie e quelle estive. Fare presente all'uomo la cosa fu suo dovere, anche perchè altrimenti Joël avrebbe fatto partire la richiesta d'affido inutilmente, se lei si fosse ritrovata sprovvista di un luogo dove accogliere il bambino.

A circa due isolati da qui c'è una agenzia immobiliare appartenente alla mia famiglia.
Si chiama "Ascantha Business & Houses", si rivolga pure a loro dicendo che l'ho mandata io.
Troveranno sicuramente qualcosa che faccia al caso suo ad un prezzo contenuto.

La...ringrazio...

Prese quel bigliettino, ignara dei pensieri che si nascondevano dietro il sorriso benevolo e assolutamente innocente dell'uomo. Le sembrava così strano di poter incontrare una persona del genere sul proprio cammino, quasi che la fortuna per una volta avesse deciso di girare dalla sua parte, smettendola di prenderla a schiaffi in faccia. Per questo motivo era così difficile abituarsi all'idea che qualcuno volesse solo aiutarla, oltre al fatto che la Everett, per tutto quel tempo, si era sempre convinta che per ottenere qualcosa avrebbe dovuto guadagnarsela e non farsela regalare dal primo venuto.

Ah sì, giusto, naturalmente.
Comunque è stanziato un fondo per il personale a disposizione dei nuovi assunti...

Aveva notato che l'attuale segretaria vestiva in maniera impeccabile e l'intuito della londinese le fece dubitare che quello fosse solo per gusto personale della donna. Probabilmente il magiavvocato pretendeva un certo tipo di vestiario a lavoro e lei, da brava lavoratrice, avrebbe dovuto procurarselo. Kelly in realtà stava già pensando mentalmente a quali negozi fossero i meno costosi per rimediare qualcosa di simile a quello che indossava Rosie (non si sarebbe mai potuta permettere nulla di firmato) ma le parole e, successivamente, i gesti dell'uomo le fecero perdere il filo del suo ragionamento, stranendosi ma non abbastanza per sospettare che quella del Montesquieu fosse tutta una colossale bugia.

Utilizzi quelli per effettuare le compere.
Tre cambi di vestiario, tre paio di scarpe e qualche gioiello d'ornamento.
Mi auguro non la infastidisca fare shopping.

Con i soldi degli altri un po' si, ma se dice che questi sono messi a disposizione per i nuovi assunti...- disse, contandoli velocemente e rimanendo sbalordita dall'enorme importo della cifra -Ehm...me ne bastano molti di meno, glielo assicuro: conosco dei grandi magazzini dove vendono scarpe e vestiti a prezzi bassissimi...

Disse, provando a restituira all'uomo più della metà dei galeoni, a meno che certo Joël non l'avesse fermata.

Se non c'è altro, ci vediamo la settimana prossima.

Un attimo...- disse, prendendo in fretta e furia un biglietto di carta e scrivendo sopra con calligrafia chiara e pulita i nomi dei propri genitori e dei fratelli -Ecco, tenga pure.- consegnò il biglietto all'uomo, prima di alzarsi in piedi a sua volta e stringendogli la mano con forza e determinazione.

Alla prossima settimana allora e la ringrazio davvero tanto, signor Montesquieu.
Lei mi sta facendo un favore enorme e neanche se lo immagina...

Quello che non sapeva era se quel favore se lo fosse guadagnato o meno. La ragazza prese le sue cose e si congedò in fretta dal magiavvocato, salutando cortesemente anche la segretaria prima di uscire fuori dall'ufficio. Aveva tante cose da fare e da raccontare a Evan, a Cappie e anche ai suoi fratelli. Ma prima, doveva assolutamente prendere una boccata d'aria fresca, perchè le novità erano talmente tante e tanto forti da farle girare incredibilmente la testa.

[Uscita per Kelly]

[Joël]

Mi auguro non la infastidisca fare shopping.

Con i soldi degli altri un po' si, ma se dice che questi sono messi a disposizione per i nuovi assunti...

È il minimo che possa fare, anche perché comunque se lei si mostra impeccabile, fa bella figura anche il mio studio.
Sono una persona molto attaccata allo stile e alla perfezione professionale, ma questo credo che lei lo abbia già capito.

Ehm... me ne bastano molti di meno, glielo assicuro: conosco dei grandi magazzini dove vendono scarpe e vestiti a prezzi bassissimi...

Erano uscite come quelle che facevano capire all'uomo di aver fatto la scelta giusta.
Kelly Everett era una ragazza umile, una persona semplice e a suo modo speciale.
La degna sostituta di una donna intelligente, caparbia e preziosa come era stata Rosie per quei lunghi tre anni.

No no, signorina Everett, gradirei evitasse negozi con merce in stock.
La cifra è tarata per rispondere alle esigenze di acquisto presso punti vendita con materiale di media e media-alta qualità.
Non le sto imponendo di vestire firmata con griffe esclusive, se non è nel suo stile e nel suo genere, ma quanto meno voglio si presenti con abiti di buona fattura e, un consiglio spassionato, non risparmi invece sulle scarpe. Pretendo sempre tacco, possibilmente decolleté e dovendole indossare per dodici ore filate, meglio che siano comode e dunque di marca ottima.
Riguardo i gioielli invece, mi raccomando nessuna bigiotteria, gioiellerie vere e proprie: orecchini non troppo vistosi ma eleganti, girocollo possibilmente in oro bianco e anello a fascia con pietra preziosa in oro giallo.
È chiaro inoltre che la cifra che le ho consegnato vale per il fondo spese Autunno-Inverno, quando arriveranno i periodi più caldi le consegnerò la seconda parte per l'acquisto del materiale Primavera-Estate.

Almeno in quel modo aveva messo in chiaro esattamente cosa volesse da lei, onde evitare che sbagliasse negli acquisti.
Per quanto fosse intenzionato a farle dei piccoli regali, in quanto di buon cuore, Joël prima di tutto desiderava che il proprio personale fosse di prima scelta nel vestire, che si presentasse con una eleganza superiore a chiunque altro a testimonianza del prestigio del suo Capo.
Accolse positivamente il biglietto con scritti sopra i nomi dei genitori della ragazza e del fratello, riponendolo nel primo cassetto della scrivania e fissandosi nella memoria l'intento di chiedere a Rosie di prendere dovute informazioni riguardo quelle persone al più presto, così da avviare in tempi brevi la pratica ed iniziare a sistemare il problema della ragazza.

Alla prossima settimana allora e la ringrazio davvero tanto, signor Montesquieu.
Lei mi sta facendo un favore enorme e neanche se lo immagina...

Rammenti sempre questo, signorina Everett: il favore è reciproco.

Riferito al fatto che a lui serviva davvero una segretaria e quindi no, nessuna elemosina.

Sono certo che non mi farà pentire della possibilità offertale.
Buon weekend e buoni acquisti.

Le diede la mano, stringendola con energia ma senza di sicuro andarci giù pesante, salutando la cliente con un sorriso affabile.
Non appena si ritrovò nuovamente solo, diede un'occhiata veloce all'orologio, constatando che si stava avvicinando l'ora del brunch.
Solitamente al Ministero evitava di assentarsi per il pranzo vero e proprio, considerando che voleva essere disponibile per il pubblico quasi per tutto la fascia oraria dedicata ai colloqui, per questo decise che quello era il momento migliore per andare giù al ristorante interno della struttura per mangiare qualcosa al volo (una mezz'ora circa) e poi tornare su per proseguire con le mansioni classiche giornaliere.
Lasciò detto a Rosie di chiudere l'ufficio a chiave e si diresse all'ottavo piano, camminando con la propria ventiquattrore di cuoio blu fino all'ingresso del locale di ristorazione, dove una addetta al servizio lo accolse interrompendo la sua avanzata fino al primo tavolo libero disponibile.

Sì?

Buongiorno dottor Montesquieu.
Venga, la accompagno al tavolo, la stanno aspettando.

Aspettando?

La cameriera guardò in una direzione ben precisa, cosa che a quel punto fece anche il Difensore Legale, rimanendo totalmente sorpreso dalla figura che notò seduta ad un tavolino per due: una persona che evidentemente aveva deciso di fargli una ben più che gradita sorpresa.
Sul volto del Principe apparve un sorriso radioso e gli occhi si illuminarono di una luce tutta nuova, la luce dell'amore.

... Grazie, non c'è bisogno che mi faccia strada.
Vado da solo, molto gentile.

Benissimo!
Le auguro un buon brunch.

Lo sarà di sicuro, il migliore di tutti...

FINE PER JOËL

[Edward]

Ufficio Unitario Trattazioni Legali
11 Ottobre 2109
Ore 12:22

La mia cliente sta solo chiedendo una sospensione della pena fino ad ulteriore certifica dei danni.

Quali altre certificazioni desidera, dottoressa Stefanelli?
Soprattutto quante altre ne desidera, considerando che sono state già riscontrate sette violazioni del codice.

Posso appellarmi sempre alla legge 780 paragrafo 10 del Codice di Diritto Magico, le ricordo.

Ha seriamente intenzioni di difendere la sua cliente con una mossa tanto azzardata?
La Magistratura non le concederà mai più di nove mesi di rinvio e con la situazione attuale, non vi serviranno a nulla.
Pattuiamo 11.000 Galeoni e ritiro della merce dal mercato per un periodo complessivo di 36 mesi, vi conviene.

Non sta a lei, dottor Remingford, consigliare me o la mia cliente su cosa ci conviene oppure no.
Non abbasso la testa di fronte alla sua collega che fa molta più paura di lei, figuriamoci il contrario.

Faccia come preferisce.

Faccio sì come preferisco e la legge 780 è molto pericolosa, lo sa anche lei, per quanto tende a nasconderlo.
Ci aggiorneremo tra trenta giorni in aula, lì presenterò la mia arringa e lei la sua, ho idea che ci sarà da ridere.

...



Il MagiAvvocato Stefanelli, donna piuttosto aggressiva, pomposa ma anche capace nel suo lavoro (sporco nella maggior parte dei casi), si alzò dopo aver sistemato le carte nella propria valigetta, in concomitanza con Edward che, comunque educato, le tese la mano e la salutò cortesemente, pur non risparmiandole un'occhiata sinceramente infastidita e glaciale. La legge 780 era estremamente insidiosa, perché ad essa si potevano collegare almeno altre venti leggi simili sparse per il Diritto Privato Magico, in accordo con il Codice di Procedura Magica Civile, difatti spesso quello stratagemma veniva utilizzato dai poco di buono per temporeggiare e far sì che la causa cadesse in prescrizione e di conseguenza la pena venisse dimezzata e in alcuni casi addirittura annullata e archiviata. Il cliente di Edward però era un povero uomo truffato e il Remingford non desiderava affatto che perdesse soldi e soprattutto la possibilità di dar mangiare ai propri figli per colpa di una donna senza scrupoli come la Stefanelli.
Strano che non facesse parte del team di Pendleton, adesso che ci pensava su, sarebbe stata perfetta come pedina d'alto livello.
Uscito dalla Sala, il docente di Aritmanzia si sistemò meglio la giacca blu scuro, quella mattina indossata sopra una maglia attillata elegante e firmata e con sotto dei jeans classici intonati alla giacca e scarpe tipo "Hogan" nere, che slanciavano la sua figura alta già nella media.
Con un sospiro scocciato si carezzò la barba, gesto tipico di quando era nervoso, poi con la propria 24ore scura si diresse presso la sede del suo studio interna al Ministero, dove ad attenderlo eccezionalmente c'era Danielle Montesquieu, interessata all'esito di quell'incontro di trattazione.

Allora?
Hanno ceduto?

Si appelleranno alla legge 780.

... Cazzo, mi spiace Ed, brutta grana!

Puoi darmi una mano col caso?

Vorrei, ma mio fratello me ne ha passato uno fin troppo complesso che mi alletta alquanto...
... Però potresti chiedere un consulto al PM Hamilton.

Chi?
La dottoressa Roxanne Hamilton? Intendi lei?
Perché dovrei chiedere a lei?

Non lo sai?
È docente di Diritto Privato Magico qui al Ministero.
Se non conosce lei la legge 780 e il modo per buttarla giù, chi altri potrebbe?

E dici che sarebbe disposta ad aiutarci?

Tu sfodera il tuo fascino e poi... Le sta sulle palle la Stefanelli almeno quanto a noi!

Allora sarà meglio che faccia un salto nel suo ufficio subito, altrimenti scatterà la pausa pranzo.

Vai vai, ci vediamo più tardi in Francia...

Uscito dalla stanza, il passo dell'uomo si velocizzò di molto, questo perché doveva fare in fretta, il tempo era denaro per chiunque.
L'ufficio di Roxanne Hamilton si trovava verso la fine del corridoio del quinto piano, non troppo distante dalle scale anti incendio.
La porta era semi aperta, segno che non solo era dentro ma anche che non stava conversando con nessun cliente, perfetto.
Con molta discrezione e una buona solita dose di educazione, Edward si avvicinò e bussò un paio di volte, aspettando che gli fosse accordato il permesso per entrare. Poi, una volta ottenuto, sempre che alla donna andasse di riceverlo, l'uomo entrò infine nella stanza di medie dimensioni, puntando immediatamente lo sguardo sulla donna di mirabile aspetto conosciuta come uno uno dei migliori Pubblici Ministeri in circolazione.

PM Hamilton?
Perdoni il disturbo, sono Edward Remingford, MagiAvvocato dello studio "Montesquieu & Remingford", molto piacere.

Le tese la mano sorridendole serenamente.

Avrebbe qualche minuto da dedicarmi?
Sarei intenzionato a chiederle qualche consiglio riguardo la legge 780 del Codice di Diritto Privato Magico.
Non vorrei essere tanto sfacciato, ma per la mia socia lei è la persona più indicata da interpellare.

Spoiler:

Dialogo con Danielle gestito prima tra player.

[Roxanne]

• Quinto Livello del Ministero - Ottobre 11, 2109 - Londra (UK) •

Quasi ora di pranzo, per fortuna: aveva sentito parlare di un ristorantino aperto da poco proprio lì vicino, specializzato in insalate, zuppe, piatti perfetti per mettere qualcosa nello stomaco senza però appesantirsi troppo visto che successivamente sarebbe dovuta tornare al Ministero per continuare la sua giornata lavorativa.
Non aveva ancora finito di trascrivere gli ultimi appunti per la sua prossima lezione di Diritto Privato Magico, e Roxanne era una persona quantomeno precisa quando si trattava di lavoro: tuttavia non avrebbe potuto riportare una sola parola in più sul suo quaderno pieno di appunti, se prima non si fosse riempita lo stomaco con qualcosa di leggero ma gustoso.
Aveva appena indossato una giacca blu -sotto la quale la donna portava una camicia bianca con maniche a tre quarti che si sposava benissimo con una gonna dal taglio classico, al ginocchio, blu anch'essa, e con delle open toe del medesimo colore- quando qualcuno bussò alla sua porta, ottenendo quasi immediatamente il permesso per accedere al suo studio.

PM Hamilton?
Perdoni il disturbo, sono Edward Remingford, MagiAvvocato dello studio "Montesquieu & Remingford", molto piacere.

Lo accolse con un sorriso gentile, stringendogli la mano non appena l'uomo gliela porse.
Edward Remingford... lo conosceva per sentito dire, ma non aveva mai avuto occasione di parlargli in prima persona; sapeva che era collega e socio del "Mastino" Danielle Montesquieu -una MagiAvvocatessa con cui Roxanne aveva un buon rapporto e con cui aveva avuto la possibilità di scontrarsi, ogni tanto- e che veniva considerato un uomo molto affascinante dalle altre avvocatesse... ora ne comprendeva il motivo.

Piacere mio, Avvocato Remingford.

Avrebbe qualche minuto da dedicarmi?

Stavo per andare a pranzo, ma se promette di essere breve vedrò cosa posso fare. -scherzò la donna, invitandolo a prendere posto sulla poltrona di fronte alla sua scrivania- Di cosa si tratta?

Sarei intenzionato a chiederle qualche consiglio riguardo la legge 780 del Codice di Diritto Privato Magico.
Non vorrei essere tanto sfacciato, ma per la mia socia lei è la persona più indicata da interpellare.

L'Avvocatessa Montesquieu è sempre troppo gentile... -commentò la Hamilton, scuotendo appena il capo prima di prendere piuma e pergamena: intinse la punta della prima nell'inchiostro e rialzò lo sguardo sull'uomo, con aria professionale- Effettivamente conosco bene quella legge, ma per poterle dare una mano avrei bisogno di comprendere meglio la situazione nella quale ne verrà fatto uso: può spiegarmi quindi in modo esaustivo quale sia il problema?

Perché immaginava -I/P 25- che il motivo per cui Edward si trovasse lì fosse il cercare di capire come difendersi e rendere innocua quell'insidiosissima legge, piuttosto che sfruttarla a proprio vantaggio.

[Edward]

Piacere mio, Avvocato Remingford.

Una donna di splendido aspetto, con un abbigliamento elegante e formale, nonché estremamente femminile, sorridente e dal tono morbido.
Edward colse immediatamente quei particolari in quanto era da tempo che non si relazionava attivamente con una persona di sesso femminile che non fosse la propria socia, più per esigenze personali di lavoro che per volere vero e proprio. Troppo spesso il fratello gli aveva fatto presente che fosse giunto il momento per lui di tornare sulla piazza, ma i tempi del docente di Aritmanzia erano quelli e non intendeva cambiarli.

Stavo per andare a pranzo, ma se promette di essere breve vedrò cosa posso fare.
Di cosa si tratta?

Spiegarle inizialmente in sintesi di quale tipo di aiuto necessitasse fu relativamente semplice.
Edward prese posto presso una delle due poltroncine libere di fronte alla scrivania, dando una rapida occhiata intorno a sé, riconoscendo un ordine piuttosto particolare, attento e meticoloso. Al confronto l'archivio di Danielle sembrava quasi sparso a casaccio. D'altronde però, Roxanne possedeva solo quella sede e in virtù di ciò era giusto che desiderasse mantenerla al meglio in modo da rendere sempre agibile e veloce il proprio lavoro.

L'Avvocatessa Montesquieu è sempre troppo gentile...
Effettivamente conosco bene quella legge, ma per poterle dare una mano avrei bisogno di comprendere meglio la situazione nella quale ne verrà fatto uso: può spiegarmi quindi in modo esaustivo quale sia il problema?

Ultimamente mi sto confrontando con il MagiAvvocato Stefanelli, immagino sappia bene di chi sto parlando...



Se Danielle Montesquieu fosse stata anche una bastarda, manipolatrice, approfittatrice e menefreghista nei confronti delle disgrazie altrui sotto ogni punto di vista ma con la stessa bravura oratoria, probabilmente sarebbe andata d'accordo alla perfezione con la dott.ssa Natascha Stefanelli.
All'interno del panorama giuridico del Ministero inglese, la Stefanelli rappresentava una sorta di scoglio arduo per qualsiasi professionista del settore.
La temevano in molti e cercavano di favorirla in altrettanti per sperare in qualche favore o agevolazione. Meno male che Roxanne fosse integerrima.

Vuole applicare la legge 780 a favore di un fornitore di articoli magici a basso artigianato.
Il mio cliente, un onesto e molto poco facoltoso lavoratore, ha acquistato diversi articoli dopo essergli stato suggerito un pacchetto convenienza del valore di 250 Galeoni, facendogli credere in un risparmio anche a fronte di una spesa tanto alta per le sue possibilità.
Successivamente all'acquisto però, pian piano ha capito che tutti i prodotti avevano una durata nettamente inferiore rispetto alle promesse fatte dal cliente della dott.ssa Stefanelli ed ha quindi chiesto un risarcimento. Entrando nel negozio, si è lamentato a gran voce di fronte a diversi altri acquirenti presenti. A quel punto, il fornitore gli ha lanciato una contro denuncia per calunnie affermando che il mio cliente si fosse inventato tutto per screditarlo ed ora vorrebbe ottenere un risarcimento per danni morali e professionali che ammonta a 13.800 Galeoni, somma che per il mio cliente significherebbe finire in mezzo alla strada con moglie e tre bambini ancora in tenera età.
Ho fatto controllare la merce venduta personalmente da un esperto e ci sono pochi dubbi che la fattura sia effettivamente scadente, ma anche di fronte a questo dato di fatto il fornitore ha anche insinuato che fosse stato il mio cliente ad aver manomesso gli oggetti al fine di farli risultare difettosi. Le presunte violazioni del Codice di Diritto Lavorativo a sfavore del fornitore sono ben sette, ma come già esposto prima la dott.ssa Stefanelli ha intenzione di appellarsi alle Legge 780 e questo sa bene cosa significa...

Ora che Roxanne Hamilton aveva il quadro chiaro della vicenda, poteva rendersi conto da sola che quella Legge in una condizione simile poteva rivelarsi tanto pericolosa da ribaltare anche le sorti più favorevoli per il cliente del MagiAvvocato Remingford. La Stefanelli aveva trovato una strategia insidiosa e velenosa, tipico del suo genere di lavori, quindi non sarebbe stato semplice contrastarla efficientemente, ma in fondo c'era un motivo se Danielle aveva mandato il proprio socio dal PM: forse solo la docente di Diritto Privato Magico poteva farsi venire in mente un'idea talmente brillante e tattica da far uscire di scena Natascha con la coda fra le gambe, peccato che non avesse tutto il tempo del mondo.

Purtroppo ho soltanto trenta giorni di tempo per districare la matassa.
Ho già chiesto alla mia socia di dimezzare il conto del nostro cliente perché troppo salato per lui.
Persone oneste come lui non meritano tanta sofferenza.
Sono già entrato nell'ottica di lavorarci ogni istante libero pur di arrivare una soluzione.
Se lei è tanto bella fuori quanto dentro, PM Hamilton, per cortesia mi aiuti.

[Roxanne]

Il pranzo avrebbe dovuto aspettare.
Fu questo il primo pensiero della PM quando Edward Remingford entrò nel suo ufficio, ma non ne era troppo dispiaciuta -in fondo gli aveva detto di essere piuttosto sintetico ed era certa che se Danielle lo aveva mandato da lei, era perché si trattasse di una questione effettivamente importante e complessa; si aprì la giacca, accomodandosi dietro alla scrivania ed accavallando le gambe, prendendo piuma e pergamena così da prendere appunti e capire meglio che tipo di aiuto servisse all'uomo e quanto -ipotizzava che fosse possibile- lei potesse aiutarlo.

Ultimamente mi sto confrontando con il MagiAvvocato Stefanelli, immagino sappia bene di chi sto parlando...

Sì, la conosco bene. -confermò Roxanne, una smorfia di disappunto che le passava sul volto e scompariva velocemente com'era comparsa.

Vuole applicare la legge 780 a favore di un fornitore di articoli magici a basso artigianato.
Il mio cliente, un onesto e molto poco facoltoso lavoratore, ha acquistato diversi articoli dopo essergli stato suggerito un pacchetto convenienza del valore di 250 Galeoni, facendogli credere in un risparmio anche a fronte di una spesa tanto alta per le sue possibilità.

Mh-hm... -mormorò lei, cominciando a prendere appunti.

Successivamente all'acquisto però, pian piano ha capito che tutti i prodotti avevano una durata nettamente inferiore rispetto alle promesse fatte dal cliente della dott.ssa Stefanelli ed ha quindi chiesto un risarcimento. Entrando nel negozio, si è lamentato a gran voce di fronte a diversi altri acquirenti presenti. A quel punto, il fornitore gli ha lanciato una contro denuncia per calunnie affermando che il mio cliente si fosse inventato tutto per screditarlo ed ora vorrebbe ottenere un risarcimento per danni morali e professionali che ammonta a 13.800 Galeoni, somma che per il mio cliente significherebbe finire in mezzo alla strada con moglie e tre bambini ancora in tenera età.

Un uomo con famiglia... la situazione era decisamente peggiore di quanto ipotizzato all'inizio dalla Hamilton.

Ho fatto controllare la merce venduta personalmente da un esperto e ci sono pochi dubbi che la fattura sia effettivamente scadente, ma anche di fronte a questo dato di fatto il fornitore ha anche insinuato che fosse stato il mio cliente ad aver manomesso gli oggetti al fine di farli risultare difettosi. Le presunte violazioni del Codice di Diritto Lavorativo a sfavore del fornitore sono ben sette, ma come già esposto prima la dott.ssa Stefanelli ha intenzione di appellarsi alle Legge 780 e questo sa bene cosa significa...

Certo che lo sapeva bene, e la cosa non le piaceva per niente -un po' perché era stata la Stefanelli ad adottare quella tattica, ed un po' perché se Edward avesse perso, ci avrebbero rimesso quell'uomo e la sua famiglia.

Purtroppo ho soltanto trenta giorni di tempo per districare la matassa.
Ho già chiesto alla mia socia di dimezzare il conto del nostro cliente perché troppo salato per lui.
Persone oneste come lui non meritano tanta sofferenza.

Era totalmente d'accordo con l'uomo, non a caso la donna si prendeva l'incarico solo dei casi nei quali si trovava ad accusare persone effettivamente colpevoli, evitando di prendersela coi poveri innocenti -considerando però che aveva raggiunto una posizione abbastanza buona, lavorativamente parlando, da poterselo permettere.

Sono già entrato nell'ottica di lavorarci ogni istante libero pur di arrivare una soluzione.
Se lei è tanto bella fuori quanto dentro, PM Hamilton, per cortesia mi aiuti.

Sorrise al complimento dell'Avvocato, che le fece leggermente arrossare le guance -era un bell'uomo, e non capitava spesso di sentirsi apprezzare da figure così affascinanti- alzandosi poi in piedi per dirigersi all'archivio e tirare fuori un paio di fascicoli che probabilmente sarebbero stati fondamentali per il Remingford.

La dottoressa Stefanelli ha indubbiamente giocato bene le proprie carte: la Legge 780 è forse una delle più difficile da contrastare, tanto da esser ritenuta inoppugnabile almeno nel 83% delle volte. -cominciò a dire, aprendo i fascicoli di fronte a lui- Ciò significa, però, che esiste un 17% di casi nei quali essa è stata sconfitta, e credo che saranno proprio questi a fare il caso nostro.
Mi ascolti bene, Avvocato Remingford...

Forse avrebbe tardato per il pranzo ben più del previsto, dopotutto.

• Mezz'ora più tardi... •

... che ne dice, le sono stata almeno un po' d'aiuto?

[Edward]

La dottoressa Stefanelli ha indubbiamente giocato bene le proprie carte: la Legge 780 è forse una delle più difficile da contrastare, tanto da esser ritenuta inoppugnabile almeno nel 83% delle volte.

Una percentuale che allarmerebbe chiunque.

Ciò significa, però, che esiste un 17% di casi nei quali essa è stata sconfitta, e credo che saranno proprio questi a fare il caso nostro. Mi ascolti bene, Avvocato Remingford...

Pendo dalle sue labbra, PM Hamilton...

I successivi trenta minuti vennero impiegati da entrambi nel consultare una marea di fascicoli, alcuni anche piuttosto datati, nei quali venivano esposti tutti i casi nei quali la legge 780 era stata in qualche modo "sconfitta". Edward conosceva benissimo il mestiere ma non era ancora da considerarsi un "fuoriclasse" al pari della propria socia o del fratello di ella, per questo le dritte fornitegli volta per volta da Roxanne si poterono considerare quasi provvidenziali. La donna era in grado di spiegare con una fluidità e una chiarezza a dir poco sconcertanti, ma in questo le veniva d'aiuto il suo essere anche una professoressa universitaria... e che professoressa, avrebbero potuto aggiungere tanti suoi studenti.

... che ne dice, le sono stata almeno un po' d'aiuto?

Lei probabilmente mi ha salvato la vita, o meglio, l'ha salvata al mio cliente.
Credo di non aver mai ascoltato una lezione di Diritto Privato Magico tanto illuminante durante nessuna delle lezioni del passato.
Il professore che insegnava prima di lei, il dottor Wayne, era un uomo estremamente colto e saggio, dati anche i suoi 68 anni di età e circa una quarantina di esperienza, ma il vero problema di certi docenti è che spesso con l'andare avanti del tempo si dimenticano di avere a che fare con giovani alle prime armi, che stanno cominciando da poche settimane ad affacciarsi nel grande universo della legge magica internazionale.
Lei invece, nonostante sapesse che ormai svolgo questo lavoro da più di ogni altro suo allievo, ha saputo unire termini tecnici che potrei capire soltanto io a concetti di elementare comprensione, dandomi una panoramica precisa e senza dubbi.

Il tono utilizzato per spiegarsi era men che meno da dongiovanni.
Edward odiava prendere in giro e non era affatto capace di fare il provolone con le donne e parlare al solo scopo di "intortarle".
Trovava Roxanne una donna di qualità professionale eccelsa e ci teneva anche a spiegarle il perché, un po' per gratificarla e un po' per soddisfare la sua eventuale curiosità in merito. L'orologio segnava le 13:00 in punto, per la miseria quanto le aveva fatto fare tardi. La pausa pranzo per tutti i dipendenti durava fino alle 14:45 ma la mensa si riempiva terribilmente dalle 13:15 alle 14:00, rendendo praticamente impossibile per chiunque trovare un posto a sedere decente a meno che non avesse cominciato a fare la fila dalle 12:30, massimo 12:40, colpa dei grandi edifici in grado di ospitare anche 20-30.000 lavoratori affamati e bisognosi di un break consistente.

Sono stato a dir poco maleducato, le ho garantito un incontro di boxe giù in mensa solo per concedermi un aiuto...
Per farmi perdonare, potrei concederle un pasto in tranquillità presso uno dei ristoranti qui vicino?
Abbiamo più di un'ora e mezza ancora per mangiare e credo sia più che sufficiente e la prego, non tema possa essere una mossa subdola per tentare un approccio personale, non mi permetterei di abbassarmi a tanto superando slealmente la vasta fila di pretendenti che, certamente, avrà dietro la porta del suo ufficio ogni giorno.

Sorrise con cortesia e garbo, aiutandola a mettere a posto tutti gli archivi estratti dalla libreria ed evitando che si sforzasse il più possibile.
Sperando quindi che la donna accettasse il suo invito a mangiare fuori, Edward Remingford uscì con lei dalla sede del Ministero inglese, accompagnandola fino al luogo designato per il pasto. Tale ristorante, molto meno lussuoso e sontuoso rispetto a quelli normalmente frequentati dalla socia Montesquieu, somigliava più ad una rustica trattoria con cucina di casa, di quelle che al loro interno facevano aleggiare i profumi del tipico cibo preparato dalle donne anziane, che in quanto ad esperienza e qualità potevano accostarsi senza problemi anche ai migliori chef.



I proprietari e molto del personale sono italiani, della provincia romana.
Infatti molti piatti fanno parte della cultura italiana, ma servono anche specialità locali, soddisfacendo quasi ogni tipo di clientela.
Come hai visto è un po' nascosto, per questo ho sempre la tranquillità di trovare posto comodo a sedere sempre, anche all'ora di punta.
Ah, prima di tutto ci terrei a precisare una cosa: il pranzo è offerto dal sottoscritto.
Non accetterò rifiuti e poi ormai lei è qui e l'odore che sente l'avrà già stregata, ne sono sicuro...

[Roxanne]

Pendo dalle sue labbra, PM Hamilton...

Con aria professionale, sicura e competente, Roxanne cominciò a mostrare ad Edward tutta una serie di fascicoli nei quali erano riportati casi più o meno recenti nei quali la Legge 780 era stata sconfitta con éscamotage più o meno originali: gli presentò caso per caso nello stesso modo in cui parlava durante le proprie lezioni, che spesso venivano frequentate anche da MagiAvvocati già al lavoro da diverso tempo, e non solo da stagisti o appassionati di Diritto Privato Magico -di questi poi ce n'erano davvero pochi al mondo; usò un tono neutro, non troppo distaccato ma comunque professionale, cercando di conciliare termini tecnici che sicuramente l'uomo conosceva con concetti semplici per fargli comprendere a pieno e di volta in volta il processo che aveva permesso all'Avvocato di turno di schiacciare quella Legge insidiosa.
Ci volle mezz'ora affinché ogni caso venisse analizzato nel dettaglio, ma era felice di aiutarlo anche a costo di perdersi parte della propria pausa pranzo.

Lei probabilmente mi ha salvato la vita, o meglio, l'ha salvata al mio cliente.

Sorrise, perché quelle parole erano la palese dimostrazione di come il suo aiuto fosse servito nella pratica al collega.

Credo di non aver mai ascoltato una lezione di Diritto Privato Magico tanto illuminante durante nessuna delle lezioni del passato.
Il professore che insegnava prima di lei, il dottor Wayne, era un uomo estremamente colto e saggio, dati anche i suoi 68 anni di età e circa una quarantina di esperienza, ma il vero problema di certi docenti è che spesso con l'andare avanti del tempo si dimenticano di avere a che fare con giovani alle prime armi, che stanno cominciando da poche settimane ad affacciarsi nel grande universo della legge magica internazionale.

Era un problema già sentito dalla Hamilton, e più di una volta: quando i professori diventavano anziani, tendevano a non ricordare più come fosse parlare coi giovani, rapportarsi con loro, e soprattutto a quanto fosse importante adattare il proprio stile oratorio in base a chi si aveva di fronte: fortunatamente per Roxanne, sarebbero dovuti passare diversi anni prima di doversi porre quel tipo di problema.

Lei invece, nonostante sapesse che ormai svolgo questo lavoro da più di ogni altro suo allievo, ha saputo unire termini tecnici che potrei capire soltanto io a concetti di elementare comprensione, dandomi una panoramica precisa e senza dubbi.

Sono lieta di averla aiutata a comprendere qualcosa di più sulla Legge 780 e sul Diritto Privato Magico in generale, Avvocato Remingford... -replicò lei, leggermente più rossa in volto del solito- Dal canto mio, devo ammettere che di rado mi capita di poter effettuare lezioni a tu per tu con persone tanto interessate e concentrate mentre parlo.

Ammise, evitando di aggiungere la parte che stava pensando, e cioè che anche quelle poche lezioni faccia a faccia che aveva effettuato non avevano mai avuto un protagonista tanto affascinante come l'uomo che le stava di fronte.

Sono stato a dir poco maleducato, le ho garantito un incontro di boxe giù in mensa solo per concedermi un aiuto...
Per farmi perdonare, potrei concederle un pasto in tranquillità presso uno dei ristoranti qui vicino?

Aprì la bocca per rassicurarlo che, comunque, aveva già intenzione di mangiare lontano dalla mensa del Ministero -per quanto capace di proporre cibo sano e gustoso- ma alla fine ci ripensò: se un uomo come Edward Remingford la stava invitando a pranzo per sdebitarsi dell'aiuto ricevuto, perché rovinare una gentilezza così cavalleresca?

Abbiamo più di un'ora e mezza ancora per mangiare e credo sia più che sufficiente e la prego, non tema possa essere una mossa subdola per tentare un approccio personale, non mi permetterei di abbassarmi a tanto superando slealmente la vasta fila di pretendenti che, certamente, avrà dietro la porta del suo ufficio ogni giorno.

Uhm... -non rispose alla sua proposta, semplicemente si alzò in piedi ed andò ad aprire la porta del proprio studio, guardandosi intorno prima di scuotere il capo e sorridere con aria divertita e meno professionale all'altro- Si vede che oggi i miei pretendenti si sono presi tutti una vacanza... accetto volentieri il suo invito, Avvocato Remingford.

Un modo come un altro per dire che di pretendenti non ne aveva manco mezzo.
Si richiuse la giacca, prese la borsa ed uscì dunque dal Ministero con Edward, percorrendo il breve tragitto che dal loro luogo di lavoro li portò in questa trattoria rustica con un profumino invitante, nelle quale vennero accolti da un'atmosfera intima e silenziosa.

I proprietari e molto del personale sono italiani, della provincia romana.
Infatti molti piatti fanno parte della cultura italiana, ma servono anche specialità locali, soddisfacendo quasi ogni tipo di clientela.
Come hai visto è un po' nascosto, per questo ho sempre la tranquillità di trovare posto comodo a sedere sempre, anche all'ora di punta.

Lo trovo davvero delizioso. -confermò sinceramente Roxanne, accomodandosi ad un tavolo e guardandosi intorno con un sorriso più morbido e sereno di quelli mostrati precedentemente - Ed è decisamente meglio della folla alla mensa del Ministero.

Ah, prima di tutto ci terrei a precisare una cosa: il pranzo è offerto dal sottoscritto.
Non accetterò rifiuti e poi ormai lei è qui e l'odore che sente l'avrà già stregata, ne sono sicuro...

Non mi lascia altra scelta, insomma... -piccolo sospiro fintamente esasperato- Va bene, glielo concedo!
Ma solo a patto di abbandonare questo formale "lei" e di darci del "tu", è d'accordo? -attese una sua conferma, poi proseguì- Visto che, a quanto ho compreso, ci vieni spesso, immagino saprai consigliarmi cosa prendere allora... ma ti prego, niente di troppo pesante o finirò per addormentarmi alla scrivania, nel pomeriggio!

Rise, ma lo pensava davvero, e non poteva proprio permettersi una pennica pomeridiana fuori programma.

[Edward]

Si vede che oggi i miei pretendenti si sono presi tutti una vacanza... accetto volentieri il suo invito, Avvocato Remingford.

Mi è andata più che bene allora.

Se anche con quella battuta lei avesse voluto mettere in chiaro che di pretendenti non ne aveva, Edward rimaneva ugualmente convinto che una donna tanto bella prima o poi ne avrebbe avuti a prescindere, difatti la sua risposta lasciava intendere proprio questo, senza troppi filtri.
Le fece strada verso il luogo del loro pranzo di giornata, dando uno sguardo veloce all'ufficio della socia totalmente vuoto, consapevole quindi che ormai se ne fosse andata e dunque non avrebbe potuto guardarlo con quella solita occhiata alla "dacci dentro maschione". Gran fortuna.
Quando arrivarono sul posto, c'erano pochissime persone e due camerieri sorrisero loro con gentilezza, facendoli avvicinare ad un tavolo libero.

Lo trovo davvero delizioso.
Ed è decisamente meglio della folla alla mensa del Ministero.

Ma come, dice sul serio?
Io amo ricevere gomitate mentre tengo il vassoio lungo il bancone del self service!

Rise appena divertito, attendendo che sedesse prima lei da ottimo gentiluomo d'altri tempi.
Molti, all'interno di Hogwarts, l'avevano scambiato per una specie di sosia del professor Trigger, per i modi di fare e per l'educazione ostentata.
Entrambi difatti erano individui cresciuti in una famiglia che a certe cose ci teneva, con la differenza che Irvine era anche più che benestante, mentre lui aveva dei genitori normali, con lavori umili e di ceto medio. Forse, comunque, era anche per quello che i due uomini avevano stretto una bella amicizia e questo gli faceva solo che piacere. Intanto, Edward decise di mettere subito in chiaro che quel pasto lo avrebbe offerto lui.

Non mi lascia altra scelta, insomma... Va bene, glielo concedo!
Ma solo a patto di abbandonare questo formale "lei" e di darci del "tu", è d'accordo?

Ben più che d'accordo, confesso che non aspettavo altro.

Visto che, a quanto ho compreso, ci vieni spesso, immagino saprai consigliarmi cosa prendere allora... ma ti prego, niente di troppo pesante o finirò per addormentarmi alla scrivania, nel pomeriggio!

Entrare in un ristorante di stampo italiano/romano e non ordinare qualcosa di sostanzioso è quasi un reato.
Magari aromatizzerai il tuo pomeriggio con una buona tazza di caffè o tè fumanti, ma devi prendere un piatto tipico e sostanzioso.
Immagino vorrai puntare comunque sul primo, dico bene? C'è la Carbonara, uova guanciale pecorino e pepe, oppure la Amatriciana, pancetta soffritto pomodoro e parmigiano, passando poi per la Gricia che non altri se non una Amatriciana però in bianco, quindi senza pomodoro.
Le lasagne sono ottime ma meno buone dei piatti che ti ho elencato prima, però i cannelloni sono favolosi, lo ammetto.

Nel contempo, si avvicinò il cameriere per chiedere se desiderassero la lista dei vini oppure no.

Direi che forse sarebbe meglio optare per una acqua liscia ed una effervescente.
Siamo in pausa lavoro, l'alcol non è l'idea più azzeccata, grazie mille.

Il ragazzo annuì comprendendo la situazione e li informò che sarebbe tornato per le ordinazioni dopo cinque minuti.

Ti risparmio bianchi o rossi, altrimenti oltre che dormire russerai anche ed io ti farò compagnia!

Sorrise facendole un occhiolino, continuando a spiegarle alcune delle pietanze che conosceva meglio e che aveva già provato in passato, così da garantirle una degustazione controllata e sicura. Sperava di poterle rallegrare il palato tanto quanto lei aveva rallegrato il suo animo con l'aiuto riguardo la legge 780, glielo doveva proprio e adesso che ci pensava... perché non vedere dove tutto ciò li avrebbe potuti portare?
Tristan aveva ragione, era giusto che ricominciasse a vedersi con qualche donna e Roxanne possedeva un fascino non indifferente. Anelli alle dita non ne portava e fino a quel momento si era anche rivelata simpatica. Non restava altro che cercare di conoscerla ancora meglio.

Allora, so che sei abbastanza nuova del panorama giuridico inglese, prima invece cosa facevi?
Hai sempre voluto essere un Pubblico Ministero oppure qualcosa durante la tua carriera da MagiAvvocatessa ti ha fatto modificare la rotta?
Qualche giorno fa mi sono accorto per caso che conversavi amichevolmente con il dottor Montesquieu, siete in buoni rapporti?

Ovvio che le domande non furono rivolte a raffica ma ognuna a seguito della risposta per il quesito precedente.
Edward cercava di essere sempre molto attento a tutte le parole della donna, ascoltando e occupandosi di riempire i due bicchieri con dell'acqua fresca non appena gli venne consegnata al tavolo. Occupare i minuti precedenti alle ordinazioni con quelle chiacchiere iniziali e blande fungeva da ottimo tappeto di partenza. Non c'era ancora abbastanza confidenza per domande più intime, ma il pranzo era ancora al suo inizio e per questo il Remingford sperava di riuscire a farla aprire un po' più con lui già al termine di quella piacevolissima ora e mezza.

Eccomi, siete pronti ad ordinare, signori?

Oh sì, dunque, per me dei tonnarelli con pomodoro e salmone, grazie.

[Roxanne]

Mi è andata più che bene allora.

Sorrise compiaciuta di quell'invito, che rendeva il suo pranzo decisamente migliore di quanto prospettato: non che le dispiacesse mangiare da sola, non cercava forzatamente la compagnia altrui, ma era abbastanza onesta con se stessa da ammettere che consumare un pasto con quella di Edward, di compagnia, l'avrebbe reso decisamente più appagante e piacevole.
Uscì dunque con lui, lasciando il Ministero per arrivare alla rustica trattoria a poca distanza dal loro luogo di lavoro: non c'erano molte persone, anzi, e questo permise ai due colleghi di scegliersi un bel tavolo lontano alle vetrate, un punto molto positivo per Roxanne che non amava affatto farsi osservare mentre mangiava dai passanti sul marciapiede.
Si guardò intorno, apprezzando l'arredamento semplice, caldo ed intimo del ristorante, di sicuro un posto migliore della mensa durante le ore di punta del pranzo e spesso anche della cena -perché a volte il loro lavoro di orari non ne aveva proprio.

Ma come, dice sul serio?
Io amo ricevere gomitate mentre tengo il vassoio lungo il bancone del self service!

Avrebbe dovuto dirlo subito di essere un gran masochista, Avvocato Remingford... -lo prese in giro la Hamilton, ringraziandolo con un cenno del capo quando lui attese il suo accomodarsi prima di prendere posto a sua volta.

Certo, però, che se dovevano pranzare insieme e non per motivi di lavoro, sarebbe stato meglio ridurre un po' la formalità tra loro cominciando a darsi del tu -proposta accettata immediatamente dall'uomo- e magari farsi consigliare cosa prendere tra le diverse proposte del menu che era stato portato loro appena seduti.

Entrare in un ristorante di stampo italiano/romano e non ordinare qualcosa di sostanzioso è quasi un reato.
Magari aromatizzerai il tuo pomeriggio con una buona tazza di caffè o tè fumanti, ma devi prendere un piatto tipico e sostanzioso.

E tanti saluti alla sua idea di rimanere leggera!

Immagino vorrai puntare comunque sul primo, dico bene? C'è la Carbonara, uova guanciale pecorino e pepe, oppure la Amatriciana, pancetta soffritto pomodoro e parmigiano, passando poi per la Gricia che non altri se non una Amatriciana però in bianco, quindi senza pomodoro.
Le lasagne sono ottime ma meno buone dei piatti che ti ho elencato prima, però i cannelloni sono favolosi, lo ammetto.

Insomma, di primi piatti appetitosi ce n'erano eccome, per quanto Roxanne sentisse già lo spettro del sonno aleggiarle intorno come un cattivo presagio... e meno male che si evitarono il vino, o sarebbe stato più intelligente tornarsene a casa subito dopo il pranzo per dormire nella comodità del proprio letto.

Ti risparmio bianchi o rossi, altrimenti oltre che dormire russerai anche ed io ti farò compagnia!

Guarda, non so se ci hai fatto caso ma nel mio studio c'è una comodissima chaise longue... possiamo fare a turno per dormirci sopra!

Si concesse una piccola risata, segno che piano piano stava cercando di lasciarsi andare con lui, e mostrarsi per Roxanne, per la donna che era, e non per il distaccato e professionale Pubblico Ministero Hamilton.

Allora, so che sei abbastanza nuova del panorama giuridico inglese, prima invece cosa facevi?

Dopo il diploma, che ho conseguito ad Hogwarts, mi sono presa un anno sabbatico durante il quale ho girato per l'Europa, e alla fine mi sono fermata a Parigi. -iniziò a raccontare la donna, con la schiena appoggiata alla sedia in una posizione rilassata- Mi sono innamorata a prima vista della facoltà di Giurisprudenza babbana della Sorbonne, ci credi? Ho conseguito una laurea quinquennale, e poi due Master negli USA sullo stesso argomento.
Sai, ormai avevo capito che quella sarebbe stata la mia strada, ho seguito le orme di mia madre per la precisione! -e l'aveva superata di gran lunga, si sarebbe potuto aggiungere.

Hai sempre voluto essere un Pubblico Ministero oppure qualcosa durante la tua carriera da MagiAvvocatessa ti ha fatto modificare la rotta?

In realtà no... sapevo di voler lavorare in quest'ambiente, ma ho cominciato come semplice assistente di un legale qui al Ministero. -rispose lei, dopo una pausa nella quale bevve un sorso d'acqua- È stato solo col passare del tempo che mi sono resa conto di non volermi affermare come MagiAvvocatessa... non saprei spiegarti perché, ho semplicemente sentito il bisogno di affermarmi in un altro settore dove poter brillare e dare il meglio di me, pur rimanendo nello stesso ambito giuridico. -e così aveva fatto, con ottimi risultati.

Qualche giorno fa mi sono accorto per caso che conversavi amichevolmente con il dottor Montesquieu, siete in buoni rapporti?

Ah, sì! -confermò Roxanne, sorridendo con un cenno d'assenso- Abbiamo lavorato insieme, o per meglio dire, ci siamo scontrati di tanto in tanto, e lo rispetto molto come Avvocato: inoltre io e sua sorella, nonché tua socia, siamo in buoni rapporti, ed è stata proprio lei a presentarci la prima volta!

Che poi fosse difficile non rimanere affascinate da Joël Montesquieu era un altro discorso, e di sicuro in questo senso la Hamilton non aveva costituito un'eccezione.

Eccomi, siete pronti ad ordinare, signori?

Oh sì, dunque, per me dei tonnarelli con pomodoro e salmone, grazie.

Io credo che mi butterò sulla gricia, allora... mi hanno detto che non posso proprio non assaggiarla. -rispose la donna con un sorriso gentile, facendo l'occhiolino ad Edward ed aspettando di essere di nuovo soli prima di proseguire con la conversazione- Dimmi di te, invece.
Com'è lavorare col Mastino? So che metà dei MagiAvvocati al Ministero t'invidia per questo... e l'altra metà pensa tu sia matto ed assolutamente masochista! -un'altra piccola risata le sfuggì dalle labbra, ma in fondo la reputazione di Danielle non era certo un mistero.