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Nicosia

Messaggioda Cecilia » 28/05/2017, 22:07

Quanto tempo era rimasta disoccupata? Tre, quattro giorni? E adesso aveva di nuovo un lavoro! Non un lavoro qualunque, ma il SUO lavoro, quello per cui aveva dato tutta sé stessa. Le veniva da piangere, eccome se le veniva da piangere! Era riuscita ad affrontare quella crisi praticamente da sola. Be', in realtà, non proprio: Hobbes in primis le aveva dato una mano a ritrovare fiducia in sé stessa. Poi non c'era da dimenticare Haytham, che le aveva dato un'altra lezione su cui riflettere ed imparare per migliorare sé stessa. E infine anche Grant aveva avuto la sua parte: standole accanto, dandole la sua completa fiducia, facendole capire che non avrebbe accettato mai nessun altro Capo all'infuori di lei. Se lui era riuscito a vedere in lei qualcosa di positivo, allora forse esisteva veramente qualcosa di buono in lei che gli altri potevano apprezzare. Cecilia doveva soltanto imparare a tirare fuori più spesso la parte migliore di sé e farla conoscere al prossimo. Un'impresa che però non doveva compiere nel giro di pochissimo tempo, no? Sbagliato.

Stammi bene a sentire...
La condizione è una, ma ne racchiude molte altre.
... Quindi cominciamo col dire che, vi sto che ad ora il posto è vacante, ti nomino, a partire da Settembre, nuovo Capo Unità del Settore di Ricerca MagiTecnologica e MagiMeccanica Avanzata.


Ma... Hai capito quello che ti ho detto fino ad ora oppure no?

Il dubbio le venne, perché non poteva credere che il Ravnick le stesse dando per davvero una posizione di rilievo nel suo laboratorio dopo che lei gli aveva fatto presente le sue pecche come capo. Poteva essere che l'altro non avesse recepito bene il messaggio oppure semplicemente quella era la riprova che il troppo fumo bruciava i neuroni del cervello. La verità però era ben altra e la Bishop lo scoprì anche fin troppo presto.

È vero, sì, sicuramente essere già Capo Unità è una bomba, ma dove stanno le magagne?!
Te lo dico immediatamente... Partiamo dal presupposto che non potrai salire di Grado in alcun modo se non uno solo...


E... Sarebbe...?

... Facendoti apprezzare, stimare e soprattutto rispettare dai tuoi sottoposti.

...

Saranno in tutto quindici giovanissimi scienziati con ancora tantissima strada da fare e tantissima esperienza da coltivare.
Nessuno di loro è tarato sul piano pratico ma solo su quello teorico, quindi devono essere non solo accompagnati, ma fatti crescere professionalmente.
Fino a quando quelle persone, davanti a me e in completa privacy, non diranno di aver trovato nella Dottoressa Bishop un Capo speciale, ispiratore e severo senza esagerare, allora potrai progredire nella tua fortunata e sfavillante carriera. Per quel che mi riguarda potrai anche inventare una Macchina per la Smaterializzazione Intercontinentale, ma non salirai.


Quasi avrebbe preferito se le avesse chiesto di strisciare su una gamba per tutto il tempo che avrebbe lavorato per lui. Di sicuro sarebbe stato più semplice del compito che Haytham le aveva affidato. Come diavolo avrebbe fatto a farsi apprezzare da quindici persone estranee quando lei faceva fatica anche solo a farsi ben vedere da una singola? Il Ravnick aveva fatto bene i propri conti e aveva capito perfettamente quale fosse il grande difetto della Bishop. Quello che restava da vedere era in che modo si sarebbe comportata lei. Un posto di lavoro ce l'aveva, ma il suo status era molto basso. La sua ambizione non avrebbe mai accettato di rimanere ancorata per sempre al grado di Capo Unità, ma senza l'apprezzamento dei suoi sottoposti lei sarebbe rimasta come tale. Davvero davvero furbo o, per come la stava pensando in quel momento Cecilia, subdolo.

Poi, beh, sì, ci saranno altre piccolezze, ma ne potremo parlare direttamente a Settembre, non c'è bisogno di snocciolarle ora!
Comunque tutta roba di poco conto...
... Sul serio, quisquilie!


In confronto al compito che mi hai dato adesso?
Certo che saranno quisquilie! Ci metterei la mano sul fuoco all'istante.
Va bene, va bene... Ho capito che dovrò impegnarmi per essere un Capo di fatto e non solo di nome...


Un piccolo passo in avanti, ma era già un inizio no? La chiacchierata sembrava conclusa, ma prima che il MagiArcheologo andasse via, Cecilia doveva ancora sistemare la questione Grant: lui sarebbe stato assunto oppure no? A quanto pare, il destino del suo futuro sarebbe dipeso completamente dal Faraday stesso.

Quindi... Cosa farai con lui?

... Ma è molto semplice.
Ti conosco, so il tuo valore, non ho bisogno di prove per assumerti.
Ma lui chi l'ha mai visto all'opera? È un perfetto sconosciuto e non vedo alcun motivo per doverlo privilegiare?


Oh...

Non ci era rimasta male. Cioè, le dispiaceva per Grant, ma Haytham con quella frase aveva sottolineato un concetto molto importante per la Bishop. Ovvero che lui non prendeva in considerazione un possibile candidato basandosi solo sul suo nome. E che lei era stata assunta subito perché ne riconosceva il valore e le capacità. Il sorriso non le spuntò solo perché era davvero preoccupata per il suo Vice, cosa che le imponeva di mantenere una certa serietà e decoro.

Quindi cosa può fare per farsi assumere qui?

... Puoi comunicare a questo Faraday che il test per il posto come Vice Capo Unità avverrà il giorno 08 di Settembre, alle ore 10:30.
In lista segnati oltre a lui ce ne dovrebbero essere... Uhm... Altri 180 circa e il mio caro fratellino sta curando personalmente le domande e i quesiti scientifici.
In teoria le iscrizioni sarebbero chiuse da un mese però... Visto che è un tuo amico, sarò magnanimo e lo farò ammettere all'esame, contenta?
Digli di mettersi sotto, altrimenti se lo potrà scordare proprio l'intento di affiancarti...
... Il modo in cui lo spronerai a studiare... Quelli non sono affari miei!


Che cosa vorresti insinuare eh?!
Guarda che fra me e lui non c'è NULLA, hai capito?
Studierà perché vorrà dimostrare la sua bravura esattamente come tutti gli altri, quindi ti prego di non andare a pensare che ci possa essere altro sotto fra me e lui.
Per Dio, sono fidanzata!


Fino a qualche tempo prima avrebbe aggiunto "fedele" accanto a fidanzata, ma non poteva più permetterselo dopo l'ultima bravata combinata proprio insieme al Faraday. Nonostante quella risposta molto da "coda di paglia", la Bishop annuì alle indicazioni che le aveva fornito il Ravnick: non appena uscita da lì doveva assolutamente andare da Grant e dargli la splendida notizia! Ma... Un momento: non era arrabbiata con lui? In quell'istante Cece non ci stava affatto pensando che in teoria -IN TEORIA- avrebbe dovuto tenere il muso al ragazzo. Forse la felicità era troppa, forse stava crescendo e maturando... O più semplicemente provava un forte desiderio di condividere con lui quella lieta novella.

Ah... E non si sognasse di restare nell'ombra come Dexter, qualora ce la facesse.
Credo proprio che i motivi non sia necessario spiegarteli...
... Giusto?


Sì, ho capito.
Tranquillo, per quello credo di potergli parlare.
Soltanto parlare!


Meglio metterlo in chiaro.

Ci vediamo, Capo Unità Bishop.
Trascorra una piacevole Estate.
E mangi tanto gelato al pistacchio, che fa bene alla salute!


Ciao Haytham... Grazie.

Prima che potesse allontanarsi, lo abbracciò per pochissimi secondi, giusto il tempo di fargli comprendere quanto avesse apprezzato l'aiuto che il ragazzo le aveva fornito. Si prese altri cinque minuti di tempo prima di andarsene, perché sentiva il bisogno di ammirare quella che sarebbe stata la sua nuova "casa". Un posto dal quale ricominciare, ripartire da zero e migliorare sé stessa, consapevole dei propri limiti e della necessità si superarli. Poteva davvero farcela?

Ovvio che sì.
Sono o non sono la persona più ambiziosa sulla faccia del pianeta?


E ben presto anche i dottor Prescott di tutto il mondo avrebbero capito quanto lontano potesse spingerla l'ambizione.

The End
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Messaggioda Rebecca » 07/09/2017, 0:02

{Nicosia, Cipro - 30 Settembre 2113 - Ore 21:30}


... Perché sei triste?
È accaduto qualcosa di brutto?


Nulla di cui tu debba preoccuparti, tranquilla.
Il normale stato d'animo di un essere umano, che a volte sorride e a volte vorrebbe piangere...
Anche a te capita qualche volta, no?
Ma dopo un abbraccio, tutto passa... Dico bene?


Thera era una delle certezze più forti nella sua vita. Una delle poche rimaste. Perché tutto il resto... Tutto il resto sembrava andare a p*****e nonostante gli sforzi dell'Auditore nel fare ciò che riteneva più giusto. L'Ibrida l'aveva abbracciata, con quel suo modo un po' goffo ed un po' tenero di esprimere calore ed affetto. Ormai aveva imparato a conoscerla, aveva imparato a saper leggere attraverso i suoi gesti e sapeva che cosa volesse significare quel gesto: sono triste perché tu sei triste e vorrei vederti sorridere. Le aveva sorriso, commossa, provando a tranquillizzarsi per lei, ad essere forte per lei. Ma quando il suo orario di lavoro dai Ravnick era giunto al termine, la donna aveva ripreso il suo identico stato d'animo di prima, non riuscendo più a fingere anche in assenza di Thera.
Non aveva fretta di tornare a casa. Anche perché al momento non aveva una casa. Dopo l'incontro con Phoebe, aveva affrontato un argomento molto delicato con Maddox, rivelandogli tutto in lacrime e spezzata dentro. Nel cuore, per la precisione. Quella parte che aveva mantenuto riservata alla Chamberlain e che ella, col suo comportamento, aveva mandato in frantumi. Avevano parlato e alla fine erano giunti alla conclusione di doversi lasciare. Momentaneamente, perché nessuno dei due in realtà voleva lasciare andare l'altro. Tuttavia l'Auditore aveva bisogno di un distacco totale e completo, per comprendere cosa volesse, per comprendere come andare avanti anche dopo che Phoebe le aveva fatto scoprire quanto le mancasse poter andare a letto con una donna. La guardia del corpo del Principe aveva accettato con molta pacatezza quella nuova situazione, cosa di cui Rebecca gli era grata. Gli aveva promesso che sarebbe tornata non troppo tempo dopo con una risposta, decidendo infine cosa fare: se ricominciare tutto daccapo, insieme, oppure separarsi completamente.

Il suo scotch senza ghiaccio.

... Grazie.

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Aveva uno sguardo fisso e neutro, che guardava tutto e non vedeva niente. Non era lì per ricercare compagnia, ma al tempo stesso le piaceva sentire il vociare intorno di gente che parlava e si divertiva. La rassicurava, rispetto alle stanze fredde e silenziose di Hogwarts, dove era difficile ricordare la risata profonda e rimbombante di Maddox. O quella maliziosa e provocante di Phoebe. Preferiva sovrascriverle, per non dover soffrire, per non dover rivivere con la memoria i loro sguardi, il loro dolore, la loro delusione. Ebbene sì, li aveva delusi entrambi. Non era stata capace di votarsi completamente né all'uno né all'altra, finendo per perderli insieme, di colpo e senza alcun rimedio.

... Un altro?
Mi scusi, questo non l'ho ordinato io...


È da parte di quella donna laggiù, seduta al bancone.
Quella che le sta sorridendo in questo momento...


Immagine


Bionda. Occhi chiari. Donna. Bella. Rebecca si ritrovò segretamente ad apprezzarla, pur non sentendosi particolarmente invogliata a flirtare con qualcuno. Tuttavia, sentiva il bisogno di bere ancora e la serata era molto lunga e molto calda. Alzò il bicchiere in direzione della biondina, ringraziandola per quel drink, mentre l'altra rispose con un sorriso, voltandosi poi dall'altra parte. Non sembrava intenzionata a venire subito da lei. Magari prima voleva finire di bere. Oppure semplicemente quella era una tattica per conquistarla facilmente. Tempo sprecato, tanto tempo sprecato, ma sinceramente al momento la mezza-italiana non aveva voglia di illudere o disilludere nessuno. Preferiva starsene buona, seduta in silenzio ad ascoltare e riflettere. Mentre le note di una canzone si diffondevano per tutto il locale.



Something always brings me back to you
It never takes too long
No matter what I say or do,
I still feel you here ’till the moment I’m gone


Nemmeno alzò la testa a guardare in volto la voce femminile che cantava. Si limitò a sospirare e basta, lasciandosi trasportare dalla melodia, dalle parole. Lasciandosi coinvolgere da esse, che parevano parlare direttamente con il linguaggio del suo cuore. Qualcuno forse era riuscito a leggerle dentro e a fare del suo stato d'animo una canzone? Possibile, ma non sapeva dire quanto la cosa le facesse piacere. Ammetterlo significava ammettere che nonostante tutto quello che era successo, Phoebe continuava ad avere un ascendente troppo forte su di lei. Pur avendo avuto la riprova che il suo egoismo fosse più forte di qualunque amore provato per l'Auditore.

You hold me without touch
You keep me without chains
I never wanted anything so much than to drown in your love and not feel your rain.

Set me free, leave me be
I don’t want to fall another moment into your gravity.
Here I am and I stand so tall,
just the way I’m supposed to be
But you’re on to me and all over me


Davvero deprimente, non trovi?

Come?

Non si era resa conto che la biondina si fosse avvicinata a lei. Era stata silenziosa ed imprevedibile. Aveva un seno minuto ed uno sguardo furbetto e malizioso. Sì era bella, bella e adorabile. Se non avesse avuto Phoebe nel cuore, ci avrebbe provato. Se non avesse avuto Maddox nel cuore, ci sarebbe finita a letto senza provare rimorsi. Ma tanto ora lei era single, uno status che in questo avrebbe dovuto agevolarla. E quanto desiderava poter approfittare del sesso per dimenticare, per lasciarsi alle spalle i pensieri anche solo per qualche ora!

You loved me ’cause I’m fragile
When I thought that I was strong
But you touch me for a little while and all my fragile strength is gone


Parlavo della canzone.
La trovo deprimente, triste, malinconica.
Non adatta ad un animo che ha bisogno di non pensare.
Non ti pare?


... Sinceramente al momento non saprei dire.
La trovo molto bella e triste, certo, ma credo che più si è tristi e più si senta il bisogno di ascoltare canzoni del genere.


Solo se si vuole rimanere fermi allo stesso punto e non andare avanti.
E tu non mi sembri affatto il tipo.
A proposito... Mi chiamo Piper, Piper Vauss.
Posso sedermi e farti un po' di compagnia?
Mi sei piaciuta fin da quando ti ho vista entrare nel bar...


Una tipa schietta e diretta. Non le dava fastidio, anzi. Le strappò anche un sorriso. Mentre le note della canzone continuavano a suonare.

I live here on my knees as I
Try to make you see that you’re
Everything I think I need here on the ground.
But you’re neither friend nor foe though I
Can’t seem to let you go.
The one thing that I still know is that you’re keeping me down


Rebecca Auditore.
Prego, siediti pure.
Forse è ora che smetta di fare l'eremita qua dentro...


Si stava lasciando abbordare da una perfetta sconosciuta e la cosa le stava piacendo. Probabilmente perché per lei era una cosa nuova, dato che aveva avuto solo Phoebe come unica donna della sua vita. Ma lei aveva messo in chiaro perfettamente di non volerla vedere, di non volerla sentire. Di non voler più avere a che fare con lei. E tutto questo perché Rebecca aveva scelto di non tradire una seconda volta, a prescindere da chi fosse quella persona. Purché la persona con cui stesse fosse per lei importante.
In realtà in quel momento si stava sentendo sbagliata. Sbagliata perché stava scoprendo di non provare rimorso nel flirtare con una donna... Rimorso verso Maddox. Come se nella sua mente e nel suo cuore non lo stesse realmente tradendo, perché l'amante era una lei e non un lui. Ma il Von Eschenbach non era così largo di vedute come l'Auditore, questo ormai lo aveva capito e lo amava ancora, nonostante tutto. Tuttavia, poteva davvero continuare in quel modo, sentendosi sempre divisa a metà e accettata solo in parte? Non era facile rispondere, con quei c***o di sentimenti in mezzo.

Chi è la pazza che ti ha lasciata scappare via?

Nessuna, in realtà.
Solo una persona che non riesco a dimenticare del tutto, nemmeno dopo tanto tempo...


Ahia... La situazione è peggio di quel che credessi...

Cosa vorresti dire?
Mi hai analizzata per caso?


Sì, certo.
Ho fatto per tanti anni il lavoro di barman e ormai so riconoscere al volo lo stato d'animo delle persone semplicemente guardandole.
Tu mi sei sembrata subito infelice... Dolce... e appetitosa!
Ho capito che qualcosa non andava e ho deciso di provarci.
Magari riesco a tirarti su il morale.
Magari conosco anche il modo perfetto per farlo...


Decisamente non sei una persona timida...

Dovrei?
Si perdono tante occasioni aspettando troppo e io non voglio che mi sfugga nulla.
Così prendo e mi butto, senza ragionare, senza pensare.
Alle conseguenze ci penso dopo, tanto in un modo o nell'altro saprò cavarmela.


Da come ne parli te sembra tutto così semplice...

Lo è!

No, non lo è.
E se agendo senza pensare ferisci qualcuno a te caro?
Se le conseguenze significano spezzare il cuore di un'altra persona?


Dipende tutto a cosa tu dia più importanza.
Se ai sensi di colpa che proverai dopo.
O al rimpianto di non averci provato.


La fissò in silenzio per qualche secondo. Riflettendo con attenzione. Riflettendo in maniera diversa su quanto accaduto con Phoebe quel giorno. Non aveva mai pensato a quello, non aveva mai pensato al rimpianto. Rimpiangeva di non aver ceduto? Rimpiangeva di non esserci stata, di non aver fuso con lei ancora una volta i loro Elementi? La risposta fu terribile per la sua coscienza. Sì, lo rimpiangeva. Ma probabilmente dopo avrebbe provato un rimorso più grande per aver massacrato il cuore di Maddox con la sua debolezza.

Credo di aver perso la mia occasione, ormai.
Forse però posso evitare di perderne altre in futuro...


Brava, impari in fretta...

Fu piacevole chiacchierare con Piper. Parlare un po' di sé, del proprio lavoro, scoprirsi a vicenda. E flirtare. Sentirsi desiderata da una donna che non fosse Phoebe, che non gliela ricordasse nell'aspetto fisico, che si differenziava da lei per tanti piccoli particolari. Si era comportata come una suora, quando si trattava di lei, come se non volesse tradire la sua memoria. Dopo il loro ultimo incontro però le cose erano cambiate: Rebecca si era stancata di essere la sua schiava. Emotivamente parlando, perché non stavano insieme certo e la Chamberlain non l'aveva mai trattata come tale. Ma non riuscire a scacciarla via nemmeno dopo tutto quel tempo stava diventando estenuante, senza contare che, dall'altra parte, si era ritrovata una persona decisa a mandare tutto all'aria per un suo capriccio personale, per una situazione che non voleva comprendere. L'aveva accusata di averla tradita. E quando l'Auditore aveva cercato di dimostrarle che non sarebbe più incappata nello stesso errore, che era cambiata, Phoebe si era infuriata a causa del suo orgoglio ferito. Un orgoglio che, evidentemente, non riusciva a mettere da parte, nemmeno per lei.
Quella che in teoria era stata per tanto tempo la sua unica anima gemella.
Rabbia ed amarezza non erano così facili da riconoscere, ma Rebecca lentamente ci stava riuscendo. Si stava lasciando andare a quelle emozioni negative, l'unico appiglio rimastole per liberarsi per sempre dall'influenza di Phoebe. Ci sarebbe riuscita? Forse. Magari ci sarebbe riuscita se avesse accettato di superare il suo tabù più grande, ovvero andare a letto con un'altra donna.

Io alloggio nell'hotel che si trova a pochi isolati da qui.
Ti andrebbe di proseguire la nostra serata lì?


Un invito esplicito e si sapeva come sarebbe andata a finire. Avevano passato un'ora e mezza abbondante a chiacchierare e la cosa l'aveva fatta stare bene. Non voleva che finisse, ma temeva ancora ciò che sarebbe accaduto. Avrebbe tradito Phoebe. Per davvero. Per la prima volta. Togliendole il trono che aveva nel suo cuore e sul suo corpo. Come si sentiva a proposito di quella situazione? Che cosa provava ogni volta che ci pensava?

Lasciami libera.
Lasciami stare.
Non voglio cadere ancora nel tuo campo gravitazionale...


Immagine


Mi piaci Piper...
Mi andrebbe davvero tanto continuare la serata da te...


La baciò una seconda volta. Assaporando la sua bocca, che sapeva di un liquore dolce. Dolce come il suo sorriso. Al diavolo Phoebe! E al diavolo anche Maddox! In quel momento esisteva lei e soltanto lei. E le sue occasioni, che non aveva più alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire.

Fine
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Rebecca
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Messaggioda Grant » 07/11/2017, 22:20

Nuovo Laboratorio dei Fratelli Ravnick
Isola di Cipro
Distretto Magico Centrale
28 Ottobre 2113
Ore 13:18


L'avvicinarsi dell'ora di pranzo era sempre un momento perfetto per coloro che intendessero dedicarsi più serenamente ai calcoli e agli studi.
Il Laboratorio si svuotava, perché molti andavano giù, in mensa, per consumare un pasto in santa pace, lasciando in ogni Settore il quasi completo silenzio.
Ecco perché, in quel preciso frangente, Grant diventava molto più concentrato e reattivo del solito, facendosi trasportare dai numeri e dalle teorie.
La sua mente si accendeva come in un luminoso concerto di fuochi d'artificio e i neuroni partivano a produrre come mai nelle ore mattiniere.
Arrivava sempre puntuale, 08:30, ma questo non significava che cominciasse subito a darsi da fare, macché, per quello erano necessari almeno tre cappuccini.
Non caffè, cappuccino, schiumato, una bustina di zucchero di canna (Ti pareva che non c'entrassero le canne pure lì! cit. Cecilia Bishop) e bollente.
All'occorrenza anche un muffin alla vaniglia era gradito, ma solo nel caso in fui avesse fumato prima di recarsi al lavoro e capitava di rado, ormai.
Tutta colpa della bionda occhialuta, naturalmente.

Mh... Cambiamo il senso dell'equazione e poniamo y=8... Ecco qui... Seguendo lo schema di prima allora dovrebbe essere... Ok...

L'attenzione per il vestiario o per l'apparenza erano praticamente inesistenti in Grant. Per lui vestirsi era stare comodi, non farsi belli, in nessun caso.
Vedergli addosso delle camicie, annessi e connessi capitava soltanto nel caso in cui dovesse svolgere il GdR dal vivo in serata, quindi prevalentemente il Venerdì.
Quello però era un Giovedì ed infatti la sua mise non era poi tanto differente dal solito: un maglione bello largo ma caldo, jeans consumati bianchi e Converse.
Scriveva svelto, spostando gli occhi qua e là per i fogli, tenendo tutto a mente, utilizzando quel suo cervello che in tanti invidiavano, Capo Unità compresa.
Ma comunque, non gli serviva di certo vestirsi elegante per attirare l'attenzione, specie del (poco) pubblico femminile, considerando il suo prestigioso cognome.
L'essere un Faraday aveva comportato sguardi sia di ammirazione che di odio, ma Grant sembrava non farci molto caso o fregarsene, continuando la sua vita da Vice.
Tanto spesso gli avevano chiesto se non stesse puntando troppo in basso e altrettanto spesso lui aveva risposto "Io sto puntando a ciò che mi piace e fa stare bene".
Che poi quella frase potesse essere abbastanza ambigua era tutt'altro discorso ma tanto la cara Acuan di Primo Stadio tutto faceva, meno sbloccarsi verso di lui.

Qualcosa non quadra però...
La percentuale dovrebbe essere molto più alta...
Forse ho sbagliato il conteggio all'inizio...
Però poi a metà procedimento tutto torna, anzi, va perfettamente...
Se ci fosse una inversione magnetica di ottavo stadio, il calcolatore me lo segnerebbe...


Interruppe un attimo il parlare tra sé, ragionando e spremendo le meningi, chiudendo anche un secondo gli occhi.
Era solo, il silenzio sapeva essere davvero di aiuto in certi casi. Annuì, forse l'errore era stato più stupido di quanto pensasse.
Si rimise all'opera, sperando di terminare tutto prima che Cecilia tornasse dalla pausa, così da toglierle un grosso pensiero.

Vice Capo Faraday!

... Mh?

Sul momento nemmeno alzò gli occhi dal foglio, continuando a scrivere, aspettando che l'interlocutrice proseguisse.

Avrebbe per caso cinque Falci da prestarmi per il distributore automatico?

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Miley Gordon, elemento dei dieci facente parte di quella Unità e quindi diretta sottoposta di Grant.
Dalla mente piuttosto brillante, era però più famosa per l'abbondante davanzale che faceva girare spesso diversi scienziati, accoppiati e non.
Molto giovane, appena ventunenne, ma già con un curriculum niente male e un ottimo impegno nei diversi compiti a lei assegnati.

Oh sì sì, aspetta un attimo che controllo...

Immagine

Finalmente il finto biondo si decise ad alzare la testa, guardandola un attimo per poi andare a cercare in tasca qualche spicciolo.
Era palese quanto non fosse interessato a nessuna delle forme messe in vista dal vestito della ragazza, ma il Faraday era poco sensibile a quel tipo di fascino.
Riuscì a ritrovare sepolti nei jeans i cinque Falci necessari alla ragazza, porgendoglieli al volo.

Grazie!
Com'è gentile!
Di cosa si sta occupando?


Inversione scalare di elettromagnetismo magico nel processo di sintesi energetica.

Uh... Ma non è la teoria sulla quale sta lavorando anche il Capo Bishop?

Esatto, ma il Capo deve pensare ad un bel po' di cose, se posso toglierle qualche grana è meglio...

Ma sta rinunciando al suo pranzo però!
Mi permetta di portarle qualcosa allora!
Un pacchetto di... ?


Ci dovrebbero essere le schiacciatine alla pizza, grazie!
Aspetto, ecco gli altri spicci...
... Ti bastano?


La ragazza rispose con un occhiolino girandosi e volando svelta verso le macchinette.
La pausa andava lentamente avviandosi verso la conclusione, o meglio, per i diversi scienziati mancava ancora un quarto d'ora abbondante.
I Capi però erano invitati a tornare prima nei Laboratori per dare il buon esempio e naturalmente Cecilia era tra loro.
Rientrando quindi nella stanza, avrebbe trovato dunque Grant con accanto Miley, intento a chiacchierare e spiegarle alcune cose.
Niente di strano, ambiguo o chissà cosa, per carità.
O meglio, la tettona lo fissava abbastanza rapita mentre lui... Beh lui la fissava come Grant fissava un po' tutti.

Adesso ho capito!
Grazie davvero, posso tornare all'opera!
Buon lavoro Vice Capo!


Con un cenno del capo ringraziò la Gordon, accompagnando il tutto anche con un mezzo sorriso, salvo poi accorgersi del ritorno della Bishop.

Ehilà, Capo... Dia un'occhiata a questi calcoli... Dovrebbe essere tutto giusto.
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Messaggioda Cecilia » 08/11/2017, 19:14

Nuovo Laboratorio dei Fratelli Ravnick
Isola di Cipro
Distretto Magico Centrale
28 Ottobre 2113
Ore 13:18


... Quello è un muffin alla vaniglia?

Proprio così!

Allora me lo può mettere in una busta?
Lo porto via, grazie!


Le mancava il laboratorio di Andorra. Le mancava in quei momenti, quando si ritrovava in mensa, da sola, senza nessun Enrique con cui parlare, senza Alexis con cui ridere, senza Peyton da prendere in giro. Non che nel laboratorio dei Ravnick fosse sempre da sola, ma la compagnia non era proprio delle migliori. Capitava a volte che Haytham si fermasse a chiacchierare con lei e il più delle volte era capace di farla uscire fuori di testa con le sue assurdità. Più spesso era il suo Vice a farle da compagno, ma la situazione con lui era sempre un po' strana: non stavano insieme, non avevano più nemmeno fatto sesso dopo quell'ultima volta, a fine Agosto, eppure a volte la tensione era percepibile fra di loro. Più da parte della Bishop, perché il Faraday presentava sempre quell'espressione monotematica, che quasi faceva credere fosse completamente scemo. Peccato invece che possedesse uno dei Q.I. più alti all'interno della struttura, forse il più alto in assoluto. Quanto sapeva essere assurda la vita, a volte!

Gli piacerà?
Penso di sì, l'ho visto mangiarlo di gusto qualche volta...


Aveva appena finito di pranzare, ma si era fermata di fronte al bancone dei dolci quando aveva visto quel muffin lasciato lì, tutto solo. Esattamente come lei o come il suo Vice, che aveva preferito rimanere in laboratorio a lavorare, approfittando del silenzio momentaneo. Nulla di male, lo aveva fatto anche lei a volte, però quando Grant non c'era a riempire i vuoti lasciati dai suoi amici le dispiaceva sempre un po' e questo la spingeva, inconsciamente, a terminare in fretta il pasto per ritornare alla base. Tanto, in quanto Capo Unità, avrebbe dovuto farlo comunque. Questa volta però aveva pensato di offrire al ragazzo un dolce per mantenere alto il suo livello di concentrazione, oltre che per riempirgli un po' lo stomaco. Conoscendo la sua propensione a mangiare schifezze, sapeva che avrebbe sicuramente pranzato con qualche porcheria, tipo delle schiacciatine al gusto bacon o pizza. Almeno con quel muffin avrebbe messo qualcosa di serio in pancia.
Quando mise piede nel laboratorio però, la bionda arrestò il suo passo di fronte ad una scena che la innervosì ed anche parecchio: già non era piacevole vedere stuole di approfittatrici puntare a Grant come se fosse lo scapolo d'oro dell'anno solo per il suo nome; peggio ancora era poi beccarlo in compagnia di una ragazza giovane, bella e soprattutto tette-munita, un davanzale che faceva girare la testa a parecchi maschi, giovani e non. La ragazza in questione, Miley Gordon, se ne stava seduta al fianco del Faraday, con un atteggiamento che palesava fin troppo chiaramente le proprie intenzioni.

Adesso ho capito!
Grazie davvero, posso tornare all'opera!
Buon lavoro Vice Capo!


Cinguetta pure mentre saluta... questa zo... GH!
No... è una tua sottoposta... Niente insulti...


Le riusciva difficile, ma ancora più difficile era mantenere una facciata di calma e serenità di fronte al Faraday, che pareva non essersi accorto assolutamente di nulla. Ma era possibile che fosse così dannatamente scemo?! Avrebbe dovuto cercare di sedare certi comportamenti, non aizzarli facendo l'indifferente! Pensieri che guastarono di molto l'umore della bionda, pur sforzandosi ella di esibire un sorriso tranquillo e pacifico. Non doveva lasciare che i suoi collaboratori la prendessero in antipatia, per nessun motivo.

ViceCapo Faraday!
Di cosa stavate parlando tu e la dottoressa Gordon?


Immagine


Il sorriso le era riuscito, ma il tono di voce si era fatto leggermente più acuto nel porre quella domanda, un tono da folle per la precisione, così come il luccichio che prese a brillare negli occhi della Bishop. Indossava un completo nero, con maglietta a maniche corte, gonna a tubo e scarpe alte, lei che alla comodità preferiva sempre la professionalità, soprattutto sul posto di lavoro.

Ehilà, Capo... Dia un'occhiata a questi calcoli... Dovrebbe essere tutto giusto.

Il sorriso da assassina si spense, lasciando il posto allo stupore, mentre Cecilia posava il sacchettino con dentro il muffin sopra il tavolo e controllava il foglio che le aveva passato Grant. La sua teoria -quella sulla quale non era riuscita a mettere mano per giorni a causa dei troppi impegni- era stata completata in quel minimo lasso di tempo proprio dal Faraday. Un gesto che causava in lei emozioni molto contrastanti. Da un lato infatti c'era il dispiacere e il fastidio che lui si fosse permesso di completare qualcosa al posto suo, qualcosa di cui era perfettamente in grado e soprattutto nel minor tempo possibile. Dall'altro però riusciva a comprendere -per una volta!- che il Faraday lo aveva fatto per toglierle un peso, comportandosi da perfetto Vice. Anche se lei non gli aveva chiesto nulla, lui lo aveva fatto lo stesso. E questo avrebbe permesso all'intera unità di proseguire con il lavoro, senza dover aspettare per forza i tempi della bionda.

Grazie... Mi serviva proprio una mano.

Anche se poi lei era la prima che non la chiedeva, non sempre. Stava imparando, lentamente, ma era chiaro che alcune cose ancora le sfuggissero, che non poteva proseguire senza commettere alcun errore. Sapeva però come recuperare o almeno lo stava imparando, mettendo da parte il suo orgoglio al fine di essere un elemento indispensabile e capace di guidare un gruppo.

Ti ho portato un muffin.
Ho pensato che stando qui a lavorare avresti saltato il pranzo e c'è bisogno che tu metta qualcosa di più sostanzioso nello stomaco invece di una confezione...
- si sporse per osservare la busta vuota- ... di schiacciatine alla pizza.
La prossima volta che pensi di rimanere qui a lavorare, portati un panino da casa.
Chiaro?


Mai una richiesta, né un consiglio, ma sembravano sempre degli ordini quelli che dava la Bishop al povero Faraday. Povero perché si dimostrava sempre fin troppo accondiscendente con lei, pur avendo la bionda un carattere tutt'altro che semplice.

Allora?
Che cosa voleva Miley Gordon?
... A giudicare da come ti guardava, immagino che ti abbia chiesto di uscire...


Lieve sfumatura di gelosia e voce un po' irritata. Si mise seduta accanto al posto occupato precedentemente dall'altra ragazza, sistemando i fogli completati dal suo Vice. Non se l'era sentita di sbloccarsi ancora, causa anche l'intenso lavoro che le impediva di focalizzarsi sulla propria situazione sentimentale. Anche se, dopo che il tempo aveva guarito la ferita della rottura con Clovis, lentamente il suo cuore aveva ripreso a battere più forte quando si trovava in compagnia del Faraday.
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Messaggioda Grant » 12/11/2017, 22:42

ViceCapo Faraday!
Di cosa stavate parlando tu e la dottoressa Gordon?


La capacità di Grant nell'individuare gli stati d'animo negativi della Bishop era proporzionale alla sua capacità di restare sobrio durante un festino da college.
Non appena la vide rivolgergli la parola sorridente, il ragazzo quindi le diede una normale attenzione, non dimenticando di salutare in rimando la dottoressa Gordon.
Faceva tutto quanto in buona fede, era cosa assolutamente certa, ma ovviamente questo non significava che Cecilia non potesse leggere a proprio piacimento.
La cosa bella era che nessuno dei due aveva ancora fatto alcun passo in nessun senso, ma d'altronde non stava certo al Faraday occuparsene, giusto?
Era stato usato e poi ella gli aveva detto che non sarebbe più accaduto nulla tra loro. Insomma, messaggio più chiaro di così.

Mi ha chiesto qualche dritta sul progetto che sta portando avanti con il collega.
Diciamo che stanno trovando molte difficoltà, ma ha preferito chiedere a me per non disturbarla.
Lo vedono tutti che è piuttosto indaffarata...
... A proposito, dia un'occhiata a questi calcoli... Dovrebbe essere tutto giusto.


Toglierle del peso di dosso era soltanto una delle tante mansioni che svolgeva frequentemente nel Laboratorio, anche perché all'effettiva non poteva fare tanto altro.
Cecilia difficilmente gli affidava compiti in solitaria, preferendo tenerlo vicino a sé. Le motivazioni, se professionali o meno, non era dato saperle, naturalmente.
Questo comunque da un lato gli forniva tutto il tempo per potersi dedicare ad un affiancamento completo del restante team di lavoro, Miley Gordon compresa.

Grazie... Mi serviva proprio una mano.

Per così poco...

Alzò le spalle con tranquillità, stiracchiandosi e gettando nel cestino la carta del suo spuntino di metà giornata appena finito.

Ti ho portato un muffin.
Ho pensato che stando qui a lavorare avresti saltato il pranzo e c'è bisogno che tu metta qualcosa di più sostanzioso nello stomaco invece di una confezione... di schiacciatine alla pizza.


Oh, wow, grazie Capo!
Allora tra poco mi prendo qualche minuto di pausa e me lo mangio con calma.
Sempre se lei è d'accordo...


Perché ormai non sussisteva più quell'atteggiamento troppo ribelle da parte sua.
Faceva in modo di dare il buon esempio a tutti quanti, dandole il rispetto necessario affinché il resto della squadra si comportasse analogamente.
Voleva che Cecilia tornasse in vetta quasi quanto lei stessa.

La prossima volta che pensi di rimanere qui a lavorare, portati un panino da casa.
Chiaro?


Non l'avevo calcolato in realtà.
Ho visto che lo stomaco me lo permetteva ed allora non sono sceso a mensa.
C'era qualcosa di particolarmente buono oggi?


Il Laboratorio forniva solitamente delle opzioni niente male e soprattutto a prezzi molto contenuti per il personale della struttura.
Inoltre, con il rango di Capo e Vice Capo lo sconto era ancora maggiore, quindi alla fin fine si poteva fare un buon pasto con una miseria.
Ma comunque l'argomento "Pranzo" venne presto accantonato in quanto la Bishop fosse molto più interessata ad altre questioni più private.

Allora?
Che cosa voleva Miley Gordon?
... A giudicare da come ti guardava, immagino che ti abbia chiesto di uscire...


L'ho detto, aveva bisogno di alcuni consigli...
... A giudicare da come mi guardava?
Sul serio?
Non è che mi sia accorto di molto...
E poi perché una così dovrebbe chiedere di uscire a me?


Grant si regolava poco con la risonanza del proprio cognome, o meglio, sapeva quanto fosse importante ma non dava per scontato che fossero tutte interessate ad esso.
Non è che sposandolo e mettendoci su famiglia si raggiungesse chissà quale alto gradino della scala gerarchica o si ottenessero particolari ricchezze.
Era un cognome di prestigio, di importanza e valenza, ma niente di più, nulla di "materiale", per così dire.

E comunque, anche fosse, non avrei accettato.

Non disse il perché, quello avrebbe dovuto chiederlo la bionda, qualora le fosse interessato così tanto, però lo mise in chiaro, quello sì.
Il tono fu poco poco più serio, così come anche l'espressione, mentre apriva il sacchetto per andare a prendere il muffin.
Aveva un ottimo odore ed una consistenza soffice, davvero invitante.
Ma prima di andarselo a gustare, prese dalla propria borsa tutto il necessario per prepararsi una SIGARETTA, non CANNA, SIGARETTA.
Tabacco, cartine, filtro e poi un buon vecchio lavoro di manodopera.
Realizzava sigarette in brevissimo tempo: dita fatate sia con gli ingranaggi MagiMeccanici, che con certe cose, evidentemente.
Era ovvio che non potesse fumare lì, difatti intendeva avviarsi verso la balconata poco distante dal Settore.
Da lontano la Gordon lo osservava con velata attenzione, ma lui non se ne accorse, anche perché le dava le spalle, a differenza della Bishop.

Allora mi prendo cinque minuti... Tu che fai, resti qui?

L'ultima domanda venne solo sussurrata ed il motivo era che Grant utilizzò il "Tu" anziché il "Lei".
Cecilia aveva pochi secondi per decidere cosa fare, se seguirlo oppure no.
Una cosa era certa: nel caso negativo, Miley sarebbe stata ben felice di prendere il suo posto.
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Messaggioda Cecilia » 14/11/2017, 11:52

Di cosa stavate parlando tu e la dottoressa Gordon?

Era quasi possibile sentire digrignare i suoi denti, mentre poneva quella domanda nel -vano- tentativo di farla passare per casuale e non interessata. A dire il vero sembrava che Grant nemmeno si rendesse conto dell'assurda gelosia provata dal suo Capo, comportandosi e trattandola di conseguenza, ovvero con assoluta normalità. La non reazione di lui portava la Bishop ad avere una reazione anche fin troppo esagerata, mentre fissava il ragazzo con uno strano luccichio nello sguardo, in attesa della sua risposta.

Mi ha chiesto qualche dritta sul progetto che sta portando avanti con il collega.
Diciamo che stanno trovando molte difficoltà, ma ha preferito chiedere a me per non disturbarla.


Ah... E perché mai ha preferito passare da te?

Lo vedono tutti che è piuttosto indaffartaa...
... A proposito, dia un'occhiata a questi calcoli... Dovrebbe essere tutto giusto.


L'affermazione del Faraday aveva messo la pulce nell'orecchio a Cecilia, che nel mentre analizzava il lavoro svolto dal suo Vice -impeccabile come sempre- ragionava sul fatto che il resto del team preferisse rivolgersi a lui piuttosto che al loro Capo Unità. Questo non andava bene, significava soltanto che la bionda si stava di nuovo chiudendo dietro la sua fortezza ed il motivo era anche piuttosto stupido: non chiedere più spesso l'aiuto di Grant nel coordinare determinate faccende. Si lasciava assorbire molto dal proprio lavoro, preferendo che il Faraday la affiancasse piuttosto che lasciargli qualcosa di concreto in mano. Avrebbe però dovuto cambiare atteggiamento se voleva ottenere una promozione e di questo poteva solo ringraziare il finto biondo, che con le sue osservazioni dava all'americana le giuste dritte per rimettersi in carreggiata.

Grazie... Mi serviva proprio una mano.

Per così poco...

Infatti... È troppo poco quello che fai.
Non mi piace che gli altri facciano più affidamento su di te che su di me.
Da questo momento in poi cercherò di affidarti una parte degli incarichi, così che possa essere anche io disponibile per il nostro team.


Non gli chiese se fosse d'accordo: era lei il Capo e lui il Vice che doveva eseguire i suoi ordini, almeno nell'ambito lavorativo. Che poi il Faraday fosse portato ad esaudire ogni suo comando anche al di fuori del laboratorio quello era un altro discorso. Per fortuna non era sempre così disponibile con lei, imponendo comunque un muro quando la Bishop esagerava troppo. Ad ogni modo, una volta chiarito quel punto e nonostante la veridicità delle sue parole, la bionda continuava a pensare che ci fosse altro sotto fra lo scambio di chiacchiere di Grant e della Gordon. Troppo interessato lo sguardo della pettoruta dottoressa per credere che il loro chiacchierare si fosse fermato lì. Visto però che Grant aveva fatto davvero un ottimo lavoro, era meglio dargli subito il muffin che lei -LEI- nella sua infinità bontà e magnanimità, gli aveva portato, facendo presente quindi un gesto di carineria che lasciava sottointendere quanto le interessasse il ragazzo.

Ti ho portato un muffin.
Ho pensato che stando qui a lavorare avresti saltato il pranzo e c'è bisogno che tu metta qualcosa di più sostanzioso nello stomaco invece di una confezione... di schiacciatine alla pizza.


Oh, wow, grazie Capo!
Allora tra poco mi prendo qualche minuto di pausa e me lo mangio con calma.
Sempre se lei è d'accordo...


Per questa volta passi ma la prossima volta che pensi di rimanere qui a lavorare, portati un panino da casa.
Chiaro?


Non l'avevo calcolato in realtà.
Ho visto che lo stomaco me lo permetteva ed allora non sono sceso a mensa.
C'era qualcosa di particolarmente buono oggi?


Un risotto alla zucca e funghi davvero delizioso!
Non sai che cosa ti sei perso, avresti dovuto venire con me...


Disse con tono abbastanza risentito, perché le era dispiaciuto non poter avere Grant al proprio fianco ed un po' anche perché aveva visto che, nel lasciarlo da solo, c'era il rischio che venisse abbordato da altre ragazze. Insomma, non si decideva a fare nessuna prima mossa con lui, ma non sopportava che altre ronzassero intorno al Faraday: una contraddizione vivente con tanto di occhiali!

Allora?
Che cosa voleva Miley Gordon?
... A giudicare da come ti guardava, immagino che ti abbia chiesto di uscire...


L'ho detto, aveva bisogno di alcuni consigli...

Solo questo? Strano...

... A giudicare da come mi guardava?
Sul serio?
Non è che mi sia accorto di molto...


Già, figurati se tu ti accorgi mai di niente!

Una frecciatina bella e buona, che tanto il Faraday non avrebbe colto, vanificando ancora una volta i tentativi di Cecilia di spingerlo a chiederle di uscire insieme come possibili fidanzati. Che poi, perché insistere così tanto nel volere che fosse lui a fare la prima mossa? Perché la Bishop non era ancora sicura di ciò che lei stessa voleva e non voleva nemmeno passare per quella che dava false speranze o cedeva. Aveva bisogno di prove concrete, un interessamento forte da parte di Grant, sguardi persi per lei, bava alla bocca, una persona che pendeva totalmente dalle sue labbra... Insomma, sì, si stava comportando da primadonna capricciosa a discapito del Faraday che di certo poteva anche darlo ciò che lei voleva, ma solo se lei si fosse dimostrata palesemente interessata a lui. Cosa che non era affatto palese per il prossimo, checché ne dicesse la Bishop stessa.

E poi perché una così dovrebbe chiedere di uscire a me?

Mi prendi in giro?
Ma che razza di canne ti sei fumato in passato per non arrivarci da solo?
Sei un ragazzo INTELLIGENTE inserito in un ambiente scientifico dove la tua intelligenza ed il tuo nome risuonano al pari di quella dei fratelli Ravnick.
E poi hai un certo fascino, sì. Il fascino del ragazzo strafottente, con quel sorriso da farabutto che vorresti prendere a schiaffi, mentre invece, in segreto, sogni soltanto che ti catturi le labbra in un bacio appassionato, che ti sbatta al muro e ti faccia sentire quanto sia poco bravo ragazzo...


Stava esprimendo una sua personale fantasia, lasciandosi andare fin troppo nell'essere sincera per far comprendere a Grant il suo fascino. Quando si rese conto di ciò che aveva fatto, la Bishop deglutì sonoramente, provando subito a riprendersi per non far comprendere all'altro che quello che aveva appena descritto era un suo desiderio segreto. Anche se poteva corrispondere davvero al desiderio collettivo di altre ragazze.

I-I-I-Insomma, hai capito no?

E comunque, anche fosse, non avrei accettato.

E... c-come mai, se posso... sapere?

Era curiosa, assolutamente curiosa e con un'aspettativa altissima di sentirsi dire "perché l'unica che voglio sei ancora tu". Tanto era estremamente decisa nel proprio lavoro e ambizione, quanto poco pratica dei rapporti con il prossimo, specialmente quelli sentimentali. Lo sapeva bene Haytham, che si era ritrovato ad essere pedinato dalla Bishop nel periodo in cui lei aveva una cotta per lui all'A.G.E.R.. La sua incapacità di esprimere i propri sentimenti la portava poi o a perdere la persona -come era accaduto con il Ravnick- oppure a fare delle cose assurde, tipo appunto comportarsi da stalker gelosa e possessiva. Il passo perché lo diventasse anche con il Faraday era davvero, davvero, davvero molto breve.

Allora mi prendo cinque minuti... Tu che fai, resti qui?

Assolutamente no!
Vengo con te!


Appunto. Non si sapeva mai che cosa o CHI fosse in agguato, pronta a prendere il suo posto per potersi avvicinare al cuore del Faraday. Cecilia lo seguì all'esterno dell'edificio, indossando una giacca per non sentire freddo e osservando per qualche istante il ragazzo fumarsi la sigaretta con sguardo di disapprovazione. Il fatto che non fosse una canna non significava certo che lei lo accettasse di più. E poi almeno le canne che si faceva il ragazzo avevano un buon odore, rispetto alla puzza di tabacco.

Non puoi proprio smettere di fumare, vero?
Questa roba ti spappolerà i polmoni.
E poi lascia un cattivo odore, sia sul corpo che in bocca...
Non riuscirei mai a baciare un fumatore di tabacco... Uno che si fa i sigari va bene... persino uno che si fa di canne...
Ma il tabacco... PROPRIO NO!
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Messaggioda Grant » 15/11/2017, 0:09

Grazie... Mi serviva proprio una mano.

Per così poco...

Infatti... È troppo poco quello che fai.

... Uh?

Non mi piace che gli altri facciano più affidamento su di te che su di me.
Da questo momento in poi cercherò di affidarti una parte degli incarichi, così che possa essere anche io disponibile per il nostro team.


Come desidera Capo!

Alzò le spalle in un gesto di assoluta noncuranza e poca importanza nei confronti delle parole appena sentite.
Non perché Cecilia non dicesse cose importanti, ma perché il Faraday puntava a soffermarcisi poco, eseguendo alla perfezione gli ordini.
Che fosse qualcosa di esageratamente complesso oppure il più completo nulla, Grant era pronto ad affrontare, da bravo Vice e Sottoposto.
Era ovvio che con la sua frase precedente avesse voluto rimettere un po' in guardia la Bishop, infatti ella colse subito la palla al balzo.
Era sveglia, era furba, era ricettiva e cognitiva al 100%. Insomma a dir poco meravigliosa ai suoi occhi.

Ho visto che lo stomaco me lo permetteva ed allora non sono sceso a mensa.
C'era qualcosa di particolarmente buono oggi?


Un risotto alla zucca e funghi davvero delizioso!
Non sai che cosa ti sei perso, avresti dovuto venire con me...


Allora mi è andata bene saltare, sono intollerante ai funghi...
Di secondo invece?


Le fornì quella nuova informazione su di sé in velocità, immaginando che ella l'avrebbe memorizzata all'istante.
Nel suo fascicolo ad Andorra, infatti, non erano mica presenti le allergie e affini, considerando che trattasse di dati completamente professionali.
All'effettiva lei conosceva molto poco di lui e lui di lei, era un improbabile scoprirsi a vicenda di giorno in giorno da quando stavano lì.
La comodità di non avere il mega afflusso di impegni e problemi dato da posizioni eccessivamente di rilievo per due ragazzi tanto giovani ed inesperti.
A lui piaceva quel Laboratorio. A lui piaceva quella nuova vita lavorativa. A lui piaceva condividere tutto ciò con lei.

... A giudicare da come mi guardava?
Sul serio?
Non è che mi sia accorto di molto...


Già, figurati se tu ti accorgi mai di niente!

Anche questo gli piaceva: le allusioni, le parole dette e non dette, quei concetti buttati lì senza una effettiva conclusione.
Il vero problemone però stava nel fatto che Grant lasciava sempre cadere lì anche quando la Bishop stessa teneva in sospeso, mandandola ancora più in bestia.
Con il Faraday era necessaria la chiarezza, altrimenti determinati input venivano tranquillamente presi e cestinati come nulla fosse.

E poi perché una così dovrebbe chiedere di uscire a me?

Mi prendi in giro?
Ma che razza di canne ti sei fumato in passato per non arrivarci da solo?
Sei un ragazzo INTELLIGENTE inserito in un ambiente scientifico dove la tua intelligenza ed il tuo nome risuonano al pari di quella dei fratelli Ravnick.
E poi hai un certo fascino, sì.


Fascino? Io?

Il fascino del ragazzo strafottente, con quel sorriso da farabutto che vorresti prendere a schiaffi, mentre invece, in segreto, sogni soltanto che ti catturi le labbra in un bacio appassionato, che ti sbatta al muro e ti faccia sentire quanto sia poco bravo ragazzo...

...

Batté le palpebre tre volte ben separate tra loro, nel silenzio, fissandola con aria un po' ebete, la sua solita praticamente, aspettando che dicesse altro.
In quegli istanti non era dato capire effettivamente cosa il ragazzo stesse elaborando o immaginando, era completamente criptico in ogni senso.
Naturalmente pure lui immagazzinava le informazioni e le uscite di Cece, semplicemente non lo palesava quanto la Ricercatrice.

I-I-I-Insomma, hai capito no?

Boh... Più o meno... E comunque, anche fosse, non avrei accettato....

E... c-come mai, se posso... sapere?

Poteva sapere?
Grant in quel momento si prese alcuni secondi, chiudendo i diversi appunti presi fino ad allora.
Aveva movimenti tranquilli, lenti, quasi alla moviola per intendersi, ma non lo faceva per irritare.
Era tutto quanto automatico e facente parte del suo modo di dare.
Si diede anche una grattatina alla testa, già che c'era, tornando poi a fissare la ragazza generalmente occhialuta.

Capello troppo scuro.
Davanzale troppo pronunciato.
Carattere troppo accondiscendente.
Per nulla nerd.
Vegetariana.


Sintetico, pratico, onesto.
Sicuramente la Bishop avrebbe preferito una risposta ben diversa ma da lui non l'avrebbe ottenuta facilmente.
Era stata lei a chiudere ogni porta, mettendo in chiaro che tra loro si fosse concluso tutto.
Troppo facile aspettarsi che fosse di nuovo lui a fare passi avanti.
Voleva di nuovo le attenzioni del Faraday, che se le conquistasse, in un modo o nell'altro.

Allora mi prendo cinque minuti... Tu che fai, resti qui?

Assolutamente no!
Vengo con te!


Se ne uscirono fuori sulla grande balconata del Settore.
Il tempo era splendido, anche se non particolarmente caldo, in effetti.
Grant faceva attenzione che il fumo non arrivasse al Capo Unità, ma tanto ella aveva sempre qualcosa da ridire... SEMPRE.

Non puoi proprio smettere di fumare, vero?
Questa roba ti spappolerà i polmoni.
E poi lascia un cattivo odore, sia sul corpo che in bocca...


Nemmeno ne facessi un così grande consumo.

Non riuscirei mai a baciare un fumatore di tabacco... Uno che si fa i sigari va bene... persino uno che si fa di canne...
Ma il tabacco... PROPRIO NO!


Inarcò un sopracciglio, andando subito a guardarla con aria interrogativa.

Ma scusa, sei stata proprio tu a dirmi di non toccare più erba...

Sì, quando nessuno li sentiva e stavano per conto loro, tornava il normalissimo e informale "Tu".

Senti, parliamo di cose serie... Il prossimo fine settimana col gruppo si sta organizzando un torneo a Soul Calibur 18.
Gironi ad eliminazione dopo tre scontri, quindi si farà parecchio tardi.
Pizzata alle 20:00 da Hugh e si comincia per le 21:30... Ti metto in lista? Sono ottantacinque Falci a testa.
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Messaggioda Cecilia » 18/11/2017, 21:18

Il mezzo suggerimento di Grant aveva permesso alla Bishop di comprendere quale madornale errore stesse commettendo, lasciando che i membri del suo team si affidassero troppo a lui piuttosto che al loro Capo Unità. Erano tante piccole sottigliezze che il Faraday compieva per lei e di cui la bionda occhialuta si rendeva conto, sebbene i dubbi fossero sempre tanti. Non era mai facile capire che cosa passasse per la testa del ragazzo, né sembrava fattibile riuscire a comprendere qualcosa dalle sue espressioni. La faccia da eterno pesce lesso era un muro contro il quale Cecilia non aveva speranze di vittoria, motivo questo che spesso e volentieri la faceva andare ancora di più in escandescenze.
Un altro motivo per ribollire di rabbia come se non ci fosse un domani? La continua stuola di femmine che gli andavano appresso soltanto per il suo cognome. Nessuna di loro infatti sembrava interessata a lui per ciò che era, a differenza della Bishop, che aveva imparato ad apprezzarlo sia per i pregi che per i difetti. Be'... Forse i difetti non tanto, però insomma per il resto lo aveva conosciuto e aveva compreso che ci fosse molto altro sotto il nome Faraday. Non avrebbe dovuto lasciarlo da solo, sia perché una delle tante -miss Gordon per la precisione- aveva approfittato del momento per avvicinarsi un po' di più a lui, sia perché pranzare senza di lui le portava molta tristezza e malinconia.

Ho visto che lo stomaco me lo permetteva ed allora non sono sceso a mensa.
C'era qualcosa di particolarmente buono oggi?


Un risotto alla zucca e funghi davvero delizioso!
Non sai che cosa ti sei perso, avresti dovuto venire con me...


Allora mi è andata bene saltare, sono intollerante ai funghi...
Di secondo invece?


Spezzatino di carne...
Non sapevo che fossi intollerante ai funghi.


Un'altra cosa nuova che aveva appena imparato su di lui, che avrebbe registrato automaticamente senza nemmeno bisogno di impegnarsi o sforzarsi. Questo perché Grant non era l'unico a provare profondo interesse e attenzione verso una persona. Anche se non lo esprimeva chiaramente, anche se non lo dava a vedere, anche se preferiva negare tutto piuttosto che ammettere la verità, Cecilia ERA interessata a lui, ma era fin troppo indecisa a causa dell'atteggiamento tranquillo e quasi indifferente dell'altro. In realtà il Faraday cercava di essere presente per lei in forme sottili -come appunto la dritta datale prima- ma questo non era abbastanza per una persona tanto capricciosa, egocentrica e primadonna come la bionda. Questo però non le impediva di manifestare ciò che provava in determinate circostanze e situazioni. Come quando, ad esempio, palesava perfettamente la sua gelosia. Queste manifestazioni però non erano volontarie, ma dipendevano principalmente dal fatto che l'Acuan fosse una vera schiappa a fingere. Insomma, non mentiva col corpo perché non ne sarebbe stata in grado, ma a parole cercava in tutti i modi di non mostrare nulla, salvo poi essere tradita dalla sua naturale propensione a parlare prima ancora che il cervello avesse elaborato un discorso sensato e meno sincero.

Il fascino del ragazzo strafottente, con quel sorriso da farabutto che vorresti prendere a schiaffi, mentre invece, in segreto, sogni soltanto che ti catturi le labbra in un bacio appassionato, che ti sbatta al muro e ti faccia sentire quanto sia poco bravo ragazzo...

...

I-I-I-Insomma, hai capito no?

Certo, aveva capito che era una totale imbecille alla quale gli ormoni facevano brutti scherzi. L'espressione da ebete di Grant però non lasciava trapelare nulla di ciò che stesse pensando, portando la Bishop a sentirsi un po' sollevata -perché forse era il segno che non aveva intuito nulla- ed un po' incavolata, dato che non riusciva mai, MAI, a capire che cosa gli passasse per la testa.

Boh... Più o meno... E comunque, anche fosse, non avrei accettato....

E... c-come mai, se posso... sapere?

Se la prese con calma. Con tanta calma. Fin troppa calma. Compiva ogni gesto con lentezza, tenendo la bionda su una graticola metaforica mentre lei pendeva dalle sue labbra, lo fissava e si innervosiva, lasciando che l'Acqua dentro di lei si agitasse. Era a tanto così dallo strozzarlo, porca miseria quanto avrebbe voluto farlo! Invece doveva mantenere un contegno, doveva essere un bravo Capo e soprattutto non lasciarsi andare a nessun episodio di escandescenza. Nessuno.

Insomma!
Me lo vuoi dire o devo tirare a indovinare?!


Capello troppo scuro.
Davanzale troppo pronunciato.
Carattere troppo accondiscendente.
Per nulla nerd.
Vegetariana.


Non era la risposta che avrebbe voluto sentirsi dire. Ma almeno la stava rassicurando che Miley Gordon non costituiva un pericolo per lei. Tuttavia, come al solito, Cecilia aveva recepito soltanto parte di quel messaggio, non considerando il sottotesto di ciò che Grant aveva voluto dirle.
Capello troppo scuro, perché non era bionda come lei.
Davanzale troppo pronunciato perché lei aveva il seno piccolo.
Carattere troppo accondiscendente perché lei invece non lo era affatto.
Non era nerd, a differenza di lei.
Vegetariana, mentre lei poteva andare avanti tranquillamente ad hamburger.
Insomma, l'aveva omaggiata in ogni modo, con discrezione, ma tutto ciò che la Bishop aveva compreso era che all'altro non interessasse la Gordon per questi motivi. Più avanti, probabilmente, avrebbe saputo comprenderlo meglio, ovvero quando avesse ragionato con maggiore lucidità sulle parole del Faraday.
Decisero di spostarsi nella zona esterna della struttura, così che il suo Vice potesse fumarsi una sigaretta in santa pace. Non era molto felice di questo la Bishop e non poté non cogliere l'occasione per farglielo presente. La puzza di tabacco era qualcosa che superava persino la puzza d'erba, l'erba che Grant aveva smesso di fumare sul luogo di lavoro proprio a causa sua.

Non riuscirei mai a baciare un fumatore di tabacco... Uno che si fa i sigari va bene... persino uno che si fa di canne...
Ma il tabacco... PROPRIO NO!


Ma scusa, sei stata proprio tu a dirmi di non toccare più erba...

Certo!
Devi essere proficuo sul luogo di lavoro, se ti sei fumato una canna come faccio a contare su di te?
Questo però non significa che mi faccia piacere vederti mandare in fumo, letteralmente, la tua salute.
Dovresti avere maggiore cura del tuo corpo Grant, è un bene prezioso e tu non immagini nemmeno quanto.


Concluse saggiamente, fissandolo con uno sguardo più serio ed intenso. Ci teneva a lui, rompergli le palle era il suo modo per dimostrarglielo. Dopo qualche secondo di intenso scambio di sguardi, fu Cecilia la prima a distoglierlo, poggiandosi sul parapetto e fissando l'orizzonte, lontano. Il pensiero andò inevitabilmente a Clovis, il ragazzo che aveva lasciato per il proprio egoismo. C'erano stati momenti in cui si era pentita della propria scelta, salvo poi riconfermare di aver preso la decisione giusta. Non tanto per Grant -anche se lui c'entrava molto- quanto perché le incompatibilità fra lei e il Belmont iniziavano a farsi sentire. Incompatibilità che a lungo andare li avrebbero portati comunque ad allontanarsi. Il Faraday non poteva sapere il ruolo che aveva avuto in mezzo a quella vicenda, ma lui era stato il motivo per cui l'ago della bilancia alla fine si era spostato verso il no. La sua presenza, il suo continuo ricordarle quanto le mancasse poter condividere certe passioni, la sua vita con una persona in grado di comprenderla e capirla. Si era fatta più triste senza nemmeno volerlo, tornando a guardare il ragazzo. In quell'istante, in quel perfetto istante, avrebbe voluto avvicinarsi a lui e dargli un bacio sulle labbra, fargli comprendere insomma che cosa stesse provando per lui. Ma si trattenne, per via di tanti motivi, primo fra tutti il fatto di trovarsi sul luogo di lavoro. Qualcuno avrebbe potuto vederli ed allora chissà che cosa si sarebbe detto in giro. Meglio relegare certe cose all'esterno di quell'ambiente.

Senti, parliamo di cose serie... Il prossimo fine settimana col gruppo si sta organizzando un torneo a Soul Calibur 18.
Gironi ad eliminazione dopo tre scontri, quindi si farà parecchio tardi.
Pizzata alle 20:00 da Hugh e si comincia per le 21:30... Ti metto in lista? Sono ottantacinque Falci a testa.


Non hai nemmeno da chiederlo!
Ti lascio i soldi non appena rientriamo, tanto conosci già i miei gusti no?


Spartivano sempre le pizze che prendevano, ma la Bishop aveva dato sempre una preferenza per il tipo di pizza che avrebbe voluto trovare a casa durante le serate di quel tipo. Tanto mantenendo una dieta abbastanza equilibrata per il resto della settimana poteva concedersi di mangiare schifezze il week-end. Se poi un certo ragazzo continuava a ripeterle ogni settimana quanto la trovasse dimagrita, di sicuro la Bishop non si poneva poi troppi problemi sulla propria linea.

Rimaniamo a dormire lì oppure una volta finito il torneo ognuno torna a casa propria?

Non era mai stata a casa di Hugh, per cui non sapeva quanto potesse essere grande o quante persone potesse ospitare.

Se rimaniamo a dormire, nel caso sappi che io condividerò la stanza con te!
Non ci tengo a finire con qualche maniaco, porco e maiale di cui non mi fido...


Perché Grant era tutte e tre le cose, ma almeno di lui si fidava.
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Messaggioda Grant » 26/11/2017, 21:17

Non riuscirei mai a baciare un fumatore di tabacco... Uno che si fa i sigari va bene... persino uno che si fa di canne...
Ma il tabacco... PROPRIO NO!


Ma scusa, sei stata proprio tu a dirmi di non toccare più erba...

Certo!
Devi essere proficuo sul luogo di lavoro, se ti sei fumato una canna come faccio a contare su di te?


Sì ma...

Questo però non significa che mi faccia piacere vederti mandare in fumo, letteralmente, la tua salute.
Dovresti avere maggiore cura del tuo corpo Grant, è un bene prezioso e tu non immagini nemmeno quanto.


Una sfida persa in partenza, quella che cercò di affrontare anche solo per un secondo Grant Faraday.
Quando cecilia cominciava a "rompere" con le sue solite fisse, era inutile tentare di farle cambiare idea, assolutamente.
Inspirò profondamente il finto biondo, alzando le spalle e concentrandosi invece sul fatto che lei stesse cercando di proteggerlo.
Lo faceva a modo suo, rompendo le palle, ma era ugualmente una maniera per dimostrare quanto ci tenesse a lui.
Il loro rapporto era ben più che ambiguo, a metà tra l'assurdo e il divertente, una vera e propria barzelletta per tutto il gruppo dei Nerd.
Tanti si chiedevano soltanto quanto tempo dovesse passare prima che la Bishop crollasse e si facesse avanti, ma non la conoscevano abbastanza.
Era testarda ma soprattutto primadonna e difficilmente avrebbe mosso un passo senza adeguati input...
... Input che Grant non si decideva a darle per un motivo specifico: era stata lei a dire di dimenticarsela.+

Senti, parliamo di cose serie... Il prossimo fine settimana col gruppo si sta organizzando un torneo a Soul Calibur 18.
Gironi ad eliminazione dopo tre scontri, quindi si farà parecchio tardi.
Pizzata alle 20:00 da Hugh e si comincia per le 21:30... Ti metto in lista? Sono ottantacinque Falci a testa.


Non hai nemmeno da chiederlo!
Ti lascio i soldi non appena rientriamo, tanto conosci già i miei gusti no?


Sì ma il condimento te lo prendo doppio, stai perdendo schifosamente peso in questo periodo... Forse è lo stress!

In questa maniera si era assicurato la scomparsa di possibili paranoie di ogni genere e numero.
Se poi anche gli altri avessero seguito le sue direttive, allora la serata sarebbe filata liscia come l'olio.
C'era giusto un'altra cosa da definire in realtà, una cosa in effetti piuttosto importante.

Rimaniamo a dormire lì oppure una volta finito il torneo ognuno torna a casa propria?

La ricordi la casa di Hugh no?
È una villetta abbastanza grande.
Si fanno le ore piccole, si dorme e il mattino dopo colazione porca tutti assieme.


E per "colazione porca" si intendeva latte, cereali, Nutella, biscotti, pancetta, uova, succo d'arancia... Praticamente un pranzo!

Se rimaniamo a dormire, nel caso sappi che io condividerò la stanza con te!

Uh? Why?

Non ci tengo a finire con qualche maniaco, porco e maiale di cui non mi fido...

Ah beh giusto... Io sono sia maniaco, che porco, che maiale, ma almeno ti fidi!

Sbuffò appena, sorridendo con una blanda leggerezza, rievocando le parole dette in intimità proprio da Cecilia a lui, tanto tempo fa.
Se la ragazza avesse abbassato un minimo lo sguardo si sarebbe accorta addirittura di un piccolissimo movimento altezza cavallo dei pantaloni di Grant.
Evidentemente anche la sua memoria aveva messo in moto un processo di ricordi bello vivido, trasmettendo le relative immagini al membro.

... Comunque ok, tanto io sto sempre nella singola, al massimo si divide il letto una piazza e mezzo.

Non ci furono però toni particolarmente eccitati o esaltati, anzi, quasi la più totale assenza.
Grant rispose in modo molto placido e tranquillo, come se non si aspettasse assolutamente niente dal dormire insieme al Capo.
All'effettiva era proprio così ed in teoria una cosa del genere avrebbe dovuto tranquillizzare e rilassare la Bishop, ma poteva essere cosa certa?
In realtà la ragazza si sarebbe anche potuta risentire del fatto che lui non avesse posto nessun accento "bollente" alla cosa.
Perché? Ma perché era Cecilia, ovviamente!
La Contraddizione/Paranoia/Follia fatta femmina.

Pensi che con gli appunti che ti ho mostrato prima, riuscirai a finire il prospetto di ricerca entro fine mese?

A differenza dei primi tempi ad Andorra, adesso Grant puntava molto di più a parlare di sviluppo e lavoro.
Il motivo principale era il supporto completo verso la Ricercatrice ed anche un maggiore senso di responsabilità in generale.
Tutti crescevano e lo stava facendo anche lui, seppur con i propri tempi ed una notevole lentezza.

Tra l'altro... Un mesetto abbondante e siamo in periodo natalizio.
Sai già come trascorrerai le feste?
Noi del gruppo forse organizzeremo il Capodanno, ma ho pensato tu fossi già impicciata con le tue amiche.
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Messaggioda Cecilia » 29/11/2017, 17:29

Il fatto che Grant non avesse ribattuto nulla al suo geniale discorso sul perché non dovesse fumare tabacco, faceva uscire Cecilia vincitrice in quello scambio di opinioni. Nell'ottica -molto distorta- della bionda, infatti, non rispondere equivaleva ad ammettere che l'avversario aveva ragione su tutti i fronti e dunque lei poteva ben pensare che il Faraday avesse accettato il suo punto di vista. Si voltò con un sorriso più che soddisfatto a guardare il panorama, gongolando dentro di sé mentre il ragazzo pareva ignaro di quello che stava accadendo nella testolina folle della Bishop. Era proprio così, in effetti: Grant non aveva la minima idea di cosa stesse pensando la bionda Capo Unità riguardo la loro relazione. Una relazione che sembrava fatta di amicizia, ma in verità c'era molto altro sotto. Da parte di lui sicuramente, ma anche da parte di Cecilia. Peccato che la Ricercatrice proprio non si volesse decidere a fare alcun passo in avanti con lui, preferendo aspettare il momento in cui fosse stato lui a cadere in fallo e a dimostrare una volta per tutte e palesemente i suoi sentimenti.
Nel frattempo, proseguirono a chiacchierare spostandosi sull'argomento weekend. I tornei di videogiochi erano quelli che la Bishop preferiva di più e dato che ormai non aveva più così tante possibilità di passare del tempo libero con Alexis e Peyton o anche Enrique, le veniva semplice accettare l'invito del Faraday ad una di quelle serate. In realtà, forse Enrique sarebbe stato felicissimo di essere reso partecipe, ma la Bishop avrebbe dovuto trovare il tempo di chiederlo al diretto interessato. Intanto, Grant si occupava di "raggirare" un po' la ragazza, facendole credere che fosse dimagrita per permetterle di godersi una serata all'insegna del cibo spazzatura senza sentirsi affatto in colpa. L'intento non era quello di farle davvero del male, ma solo di farle godere una serata senza pensare assolutamente a nulla, nemmeno al più piccolo problema.

Rimaniamo a dormire lì oppure una volta finito il torneo ognuno torna a casa propria?

La ricordi la casa di Hugh no?
È una villetta abbastanza grande.
Si fanno le ore piccole, si dorme e il mattino dopo colazione porca tutti assieme.


Allora se rimaniamo a dormire, nel caso sappi che io condividerò la stanza con te!

Uh? Why?

Non ci tengo a finire con qualche maniaco, porco e maiale di cui non mi fido...

Ah beh giusto... Io sono sia maniaco, che porco, che maiale, ma almeno ti fidi!

Proprio così!

Sembrava davvero non rendersi conto della quantità di parole poco carine o pesantemente offensive che riuscivano ad uscire dalla sua bocca. Ma era fatta così e Grant in fondo la adorava anche per quello. Cecilia non si rese conto nemmeno di un movimento molto singolare ad altezza cavallo dei pantaloni del Faraday, che le avrebbero fatto capire quanto la prospettiva di dormire con lei e i ricordi delle notti passate insieme facessero ancora moltissimo effetto sul suo corpo.

... Comunque ok, tanto io sto sempre nella singola, al massimo si divide il letto una piazza e mezzo.

... Mi raccomando, non mostrarti troppo entusiasta eh?

Le uscì fuori spontaneamente quella provocazione detta con tono assolutamente innervosito. Già, perché se Grant non possedeva nessuna particolare inflessione mentre parlava, lei invece ne esibiva anche troppa ed era chiaro che la non esultanza di lui aveva indispettito l'egocentrismo di lei.

Vabbé, fa niente, alla fine fra di noi non c'è niente, per cui perché dovresti essere contento di passare la notte con me?
Cerca solo di non russare quando dormi o mi rovinerai il sonno.


Rispose in maniera più fredda e distaccata, cercando di celare il proprio esserci rimasta male dietro quella freddezza che tanto freddezza non era. Era stata lei all'epoca a mettere in chiaro che il loro andare a letto insieme era accaduto soltanto per uno sbaglio -enorme- compiuto da Cecilia stessa. Purtroppo lo stare insieme a Clovis le imponeva di sentirsi molto in colpa e di non ricercare più il contatto con il Faraday, mentre ora quel contatto lo voleva, ma era indecisa per via del fatto che al ragazzo sembrava andargli bene l'essere semplicemente amici.

Pensi che con gli appunti che ti ho mostrato prima, riuscirai a finire il prospetto di ricerca entro fine mese?

Ne sono più che sicura.
Hai fatto bene il tuo lavoro e questo aiuterà anche me.
... Non preoccuparti. Ce la faremo.


Grant aveva quasi terminato di mangiare e ormai bisognava ritornare in laboratorio. Non aveva lo stato d'animo adatto per proseguire a conversare con lui in maniera tranquilla e spontanea, per cui tanto valeva chiudere ogni futile chiacchiera e dedicarsi nuovamente al loro lavoro. Era pronta a rientrare, quindi, quando le successive parole del Faraday la bloccarono di nuovo lì, ma solo per pochi istanti.

Tra l'altro... Un mesetto abbondante e siamo in periodo natalizio.
Sai già come trascorrerai le feste?
Noi del gruppo forse organizzeremo il Capodanno, ma ho pensato tu fossi già impicciata con le tue amiche.


... Per Natale tornerò dai miei, ma Capodanno posso passarlo con voi.
Alexis e Peyton lo trascorreranno in uno chalet di montagna con i rispettivi mariti... Non ho molta voglia di fare da terzo incomodo.


Rispose celere, fissando poi l'orologio che portava al polso.

Mi dirai dopo che cosa stavate pensando, ora si ritorna al lavoro.
Forza, svelto!


Il suo fu un ordine, che Grant avrebbe fatto meglio a eseguire in fretta se non voleva irritare ancora di più l'umore già irritato del suo Capo. Una volta messo piede all'interno del laboratorio, la prima persona che il suo sguardo incrociò fu proprio quella Miley Gordon. Il Faraday le aveva assicurato che non suscitava in lui nessun tipo di attrattiva, ma potevano esserci tante altre ragazze pronte a fargli il filo e più adatte della mora con il seno abbondante. Scacciò via quel pensiero con uno sbuffo infastidito, ritornando alla propria postazione e preferendo immergersi nel proprio lavoro fino alla conclusione dell'intera giornata.

Exit x Cece and Grant
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