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Limisso

Messaggioda Typhon » 26/01/2020, 22:49

When a man loves a woman
Spend his very last dime
Trying to hold on to what he needs
He'd give up all his comforts
And sleep out in the rain
If she said that's the way
It ought to be


Cosa percepiva esattamente cantando quel brano, il nuovo Typhon, il Typhon arrivato da poco, il Typhon Copia?
Una domanda che si aggirava nella mente dell'uomo anche mentre proseguiva ad eseguire la canzone, pizzicando le corde della chitarra con maestria.
Le emozioni e i sentimenti erano una materia tutta da apprendere per il Seal nato dallo specchio, dato che le percezioni nascenti erano solo un frutto ereditario.
Ora che poteva vivere pienamente ed empiricamente le vicende, poteva analizzarle meglio, interiorizzarle, riuscendo a trovare il giusto nesso con la propria anima.
Forse, la cosa più assurda, era che non riuscisse in alcun modo a riconoscersi come qualcosa di non esclusivo e non unico.
Il sentore forte di non avere somiglianze con nessuno cozzava con la realtà dei fatti ma in quei momenti, quando cantava e suonava, Typhon dava torto a quella realtà.
Probabilmente se Nausicàa avesse dovuto concordare o smentire quei sentori, sarebbe stata completamente in linea di pensiero con lui.
Questo però non alterava i fatti, non alterava il vero, cioè che di Typhon non ce ne fosse solo uno e che a quello più giovane spettasse un posto di rilievo.
Nel caso in cui il Typhon originale si fosse deciso a recuperare la vita tralasciata, l'altro cosa avrebbe fatto? Come si sarebbe comportato? Dove sarebbe finito?
Era inevitabile che la Copia lo considerasse, inevitabile che la Copia se lo chiedesse, inevitabile... Che la Copia non volesse pensarci.

When a man loves a woman
Deep down in his soul
She can bring him such misery
If she is playing him for a fool
He's the last one to know
Loving eyes can never see


La Dottoressa Patroklos e la Dottoressa Danma si erano silenziosamente inserite dentro la classe, ascoltando rapite, più la prima che la seconda.
Fujiko aveva rievocato memorie legate ad una persona che stringeva il suo cuore con dei lacci spinati, mentre l'Acuan dei Fiumi era libera di sorridere.
Nessuno degli studenti aveva osato provare a far notare che le due docenti fossero arrivate, interessato più che altro a sentire il brano fino alla fine.
Possibile che quell'Insegnante stesse fornendo al piccolo gruppo di fortunati una versione ancora più bella di quella ascoltata nelle MagiRadio da giorni?
Alla fine anche lo stesso Christopher si era dovuto arrendere davanti ad una esibizione tanto completa sotto ogni aspetto e profilo.
Che fosse originale oppure un clone, quel Typhon manteneva sempre alto l'orgoglio dei Draghi, dimostrandolo solo con un po' più di maturità.
Non appena anche l'ultimo accordo venne portato a compimento e la sua voce si spense pian piano, egli riaprì gli occhi, guardando verso il basso, con occhi vacui.
Fu solo quell'applauso allegro e spensierato a farlo ritornare con il focus sul mondo circostante e sulla più bella donna che avesse mai visto.

Bene ragazzi!
Alzi la mano chi si è appena innamorato del professor Seal sentendolo solo cantare!


Wow, Prof, lei è magnifico!

Grazie...

Lo giuro, è stato davvero grande!

Mi fa piacere che abbiate apprezzato.

Come vi capisco... Professor Seal, ha deciso di catturare in questo modo l'attenzione dei suoi studenti?

... In realtà ho solo raccolto una sfida, non è vero Chris?

Scusi ancora Professor Seal...

Stai sereno, ecco, riprendila e impegnati, non ho fatto niente che non potresti arrivare a fare anche tu.

... Beh, professoressa Patroklos, diciamo che il mio intento era anche spronare un buon talento.

Mi complimento, è una strategia azzeccatissima, ma stia attendo a non far battere troppi cuori, ahahaha.

... E a lei, Professoressa Danma, è piaciuta?

Non poté rispondere palesemente a Nausicàa perché sapeva bene quanto il loro legame dovesse ancora restare segreto.
Spostò un attimo l'attenzione sulla Dottoressa giapponese, percependo nel suo Ghiaccio uno strano ed insolito turbinio emotivo.
Alcuni messaggi erano chiaramente riferiti alla situazione attuale tra l'Uragano e la migliore amica, ma c'era anche molto di più.
Il Vento captò malinconia e nostalgia in misura maggiore e consistente, entrambe però tenute fortemente a bada da un carattere molto solido.
Era come se la donna orientale reprimesse di continuo quelle sensazioni, comprimendole pur di non sentirle o forse divenirne schiava.
Come a volerle dare una piccola mano, Typhon diresse il proprio Vento impetuoso attorno al cristallo ghiacciato dentro di lei, facendolo vorticare.
In pochi attimi, l'aria nello spirito della Danma divenne completamente gelida ed aiutò il processo di ritorno alla calma e all'autocontrollo.
Sorrise leggermente verso l'Assistente, facendole anche un occhiolino veloce.

D'accordo, allora so che siamo in ritardo, ma per una volta la colpa non è mia, ma della professoressa Danma, che ha fatto le ore piccole stanotte per potervi fare una lezione coi fiocchi!
Quindi, visto che ha lavorato sodo e duro, vi lascio per il momento nelle sue mani.
Venga collega, credo non ci abbiano informati adeguatamente su chi dovesse fare lezione oggi...


Mi faccia pure strada, Professoressa Patroklos.
Non temete ragazzi, ve la rimando tra pochissimo.


Quel sorriso poi si fece poco più ampio non appena captò in fretta l'occhiata omicida che la giapponese rivolse alla greca.
Gli faceva gioco, quindi non si intromise, anzi, diede man forte all'improvvisazione generale ed uscì dalla classe con Nausicàa.
Quando gli prese la mano, l'uomo fece molta attenzione ad osservare che nessuno li stesse vedendo, altrimenti avrebbe dovuto interrompere quel contatto.
Per fortuna le lezioni era tutte quante in corso e i loro movimenti non furono individuati da nessuno, né personale, né allievi.
Il badge sbloccò la serratura di una delle aule per i corsi avanzati e i due amanti si intrufolarono alla svelta.

E adesso puoi darmi un saluto più adegua-...

Credeva seriamente che l'Uragano (L'URAGANO) potesse darle il tempo per esprimere ancora una frase intera senza ritrovarsi zittita dalla sua bocca?
Non aveva ancora compreso nulla, evidentemente, o forse comprendeva benissimo ma le piaceva incredibilmente essere interrotta.
Esattamente come sapeva lei di non avere tutto il tempo del mondo, così ne era consapevole lui, ecco perché non perse un singolo secondo a loro disposizione.
Sì, certo, avrebbero potuto riprendere quell'incontro nel pomeriggio, la sera, la notte, ma l'attesa era tra i più grandi nemici di un depositario dell'Elemento Aereo.
Quando poi le chiese un silenzioso atto di fusione tra i due spiriti, l'uomo l'accontentò in un modo tanto violento da lasciarla senza fiato.

Immagine


... Devo pensare che sia tutta una sorpresa costruita appositamente per me oppure...

Mi piacerebbe fregiarmi di un piano così perfettamente riuscito, ma temo sia stato tutto frutto della casualità...

Quella canzone... Sei stato incredibile...

... Lo so...

E corrisponde al vero?

Di che parli?

Quest'uomo è innamorato...?

... E questa donna è esageratamente curiosa... ?

Rispondere con un'altra domanda poteva significare tantissime cose.
Un tentativo di sviare il discorso, un modo come un altro per stare al gioco, una tattica maldestra di occultare la verità.
Le mani finirono ben presto per solcare la pelle di lei sotto la maglia larga, cogliendo velocemente il dettaglio relativo all'assenza di un reggiseno.
Ormai lo aveva capito che fosse sua abitudine, ma era sempre dannatamente bello ricordarlo a se stessi attraverso il tatto e non la semplice consapevolezza.
La afferrò per i fianchi, la girò e la attaccò al muro alzandole infine quella stessa maglia con atteggiamento selvaggio e impetuoso.
Il Vento proseguiva ad agitare l'Acqua senza fornirle un solo attimo di pausa.
Non appena i seni furono a portata visiva, Typhon rimase giusto qualche secondo a fissarli rapito, dopo di che la prese da dietro le cosce e la tirò su.
In quella maniera, le labbra poterono andare subito ad appropriarsi senza alcun permesso richiesto di quelle morbide cime perfettamente proporzionate e sode.
Nausicàa poté sentire dopo poco qualcosa premere contro il tessuto dei pantaloni nella zona più proibita ed intima, qualcosa che acquisì in fretta vigore e volume.
Ma una promessa era una promessa e nessuno dei due era intenzionato a mollare l'intera lezione alla povera MagiScienziata giapponese.

Allora... Fa meno male il petto?
... Ho ricomposto un po' di pezzi del tuo cuore infranto?
Adesso puoi smettere di fare il muso ai tuoi poveri studenti, Dottoressa misera e tapina...


Lasciò che il corpo della donna scivolasse piano lungo il muro con la schiena per permetterle di tornare in piedi.
Dopo quella diretta citazione verso l'ultima posta ricevuta, i baci raggiunsero il collo mentre entrambi i pollici sembrarono non voler dare tregua a due piccole gemme rosate più in basso.
Ella, eventualmente, poteva anche osare ad andare a saggiare con mano l'eccitazione dell'Uragano, tanto di certo non sarebbe rimasta insoddisfatta.
Poi la maglia venne fatta tornare giù e la lingua dell'uomo volle riassaporare la gemella per ancora pochi secondi, prima di decretare la fine di quei reali saluti.
Quando si allontanarono le due bocche, Typhon immerse i propri occhi in quelli della MagiArcheologa, parlando in tono sussurrato e complice.

... Vogliamo tornare ai nostri doveri?

Immagine


Il resto della lezione filò liscio come l'olio.
L'Erbologo se ne stette un po' in disparte, lasciando che la supplenza si svolgesse regolarmente, anche perché di certo non aveva preparato niente per quella mattina.
Ne approfittò giusto per dare un piccolo incarico a tutti gli studenti da portare a termine per il giorno seguente: una sorta di test di valutazione sommaria.
Quando poi tutti quanti si alzarono a mezzogiorno in punto con una fame da MetaLupi, il Seal salutò ognuno serenamente.
Già diverse ragazze sembravano parlottare di quanto fosse bello e che il Professor Lamarck avesse trovato il suo primo effettivo concorrente.

Complimenti Dottoressa Danma, un argomento davvero molto interessante...
... Allora io intanto mi avvio in direzione della mensa.
Ci vediamo lì...


Ipotizzava che forse le due amiche avessero da parlare e dunque lasciò loro il tempo per farlo.
Ricordava piuttosto bene le indicazioni riguardanti l'ubicazione della mensa e voleva sperare che lo facessero mangiare, pur essendo arrivato in anticipo.
Fortunatamente, quel badge ricevuto al bancone informazioni si rivelò fondamentale anche al fine di farsi ugualmente riconoscere come docente.
Riempito il proprio vassoio, scelse accuratamente un tavolo libero con quattro posti, immaginando che Nausicàa e Fujiko arrivassero da un attimo all'altro.
C'era però un piccolo tarlo che continuava ad agire nella sua mente al quale era tornato a fare attenzione giusto da qualche minuto.

Possibile che nello Spirito della Dottoressa Danma possa aver captato... Delle scintille elettriche?
... Per lasciare un'impronta di Elemento così prepotente il Gildato dovrebbe avere una affinità altissima.
Da quel che ricordo, Nau mi ha detto che suo fratello è un Ignis del Fulmine ma di secondo stadio.
Troppo poco, almeno credo...
E poi anche lei è un secondo stadio del Ghiaccio, quindi non è certo così semplice imprimere un Elemento tanto opposto e per una lunga durata...


Ma forse poteva pure essersi sbagliato, in fondo lo aveva capito quanto il suo trascorso potere con il Vento fosse ancora da recuperare e migliorare.
All'arrivo di Fujiko nel caso avrebbe provato ad effettuare un secondo controllo per sicurezza, ma senza la necessità di approfondire.
In fondo era fatti suoi di chi frequentasse o con quali Gildati avesse a che fare.
Non appena vide le due donne comparire, fece loro cenno per far sì che lo vedessero, aspettando di essere raggiunto.
Assurdo come invece, anche a metri e metri di distanza, l'eccitazione della Patroklos fosse ancora più vivida che mai.
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Messaggioda Nausicàa » 28/01/2020, 1:32

... E a lei, Professoressa Danma, è piaciuta?

Fujko non voleva dare ascolto al calore che proveniva dal suo cuore.
Aveva preso una decisione molto ferrea, quasi dieci anni prima, e l'aveva portata avanti con convinzione, sentendosi nel giusto, sentendosi protetta da qualcosa che poteva solo farle del male.
Il suo amore per Itsuki era stato ricco di tutte quelle esperienze che molti si potevano solo sognare.
C'era complicità, divertimento, passione, a volte anche incomprensione, ma tutto era risolvibile, tutto era superabile, perché sembrava che un grosso magnetismo li mantenesse sempre gravitanti uno verso l'altro.
Quella forza di gravità però si era spezzata, un giorno, quando aveva scoperto che Itsuki aveva trascinato l'unica altra persona importante della sua vita, Kisuke, fra le braccia della yakuza.
Non lo aveva più perdonato. Nemmeno in quel momento, se se lo fosse trovato davanti, sarebbe riuscita ad accettare le sue scuse.
Eppure accadevano episodi, nella sua vita, che mai avrebbe previsto potessero generare malinconia e nostalgia di quel suo amore passato.
Quando Typhon fece quell'esibizione improvvisata in aula, la Danma rimase sinceramente colpita dalla sua bravura.
A differenza della migliore amica, lei non provava un trasporto particolare per il brano, per l'uomo che lo stava cantando o per la voce. Tuttavia egli riuscì a portarle alla mente una caratteristica dell'Amakura che l'aveva sempre affascinata e che, con prepotenza, si stagliò nella sua mente, agitandola al punto da far agire immediatamente l'elemento.
Era il Ghiaccio che proteggeva Fujiko dal ricascare in certi errori. Il Ghiaccio che le impediva di incrinarsi. Sempre il Ghiaccio che l'aiutava a sopportare la lontananza.
Ma in quel momento il suo Elemento era fin troppo instabile per riuscire a bloccare determinate sensazioni, senza l'aiuto di un esterno.
Nausicàa era troppo presa dalla canzone e dall'uomo che la cantava per rendersi conto di qualcosa, ma per il Seal fu tutto diverso.
Comprese che qualcosa aveva turbato la Danma ed agì, senza alcuna difficoltà, regalando un po' di vigore all'Elemento della giapponese sfruttando le doti del proprio.
Un gesto che fu non solo gentile, ma anche incredibile per lei.
Fissò Typhon con sguardo sorpreso, poi lo ringraziò con un cenno del capo, lasciando infine campo libero alla migliore amica.

È stata un'esecuzione esemplare, difficile non apprezzarla professor Seal.

Che cosa ci si poteva aspettare da un'Acuan del Ghiaccio?
Non certo un giudizio caloroso.
Se si voleva ottenere qualcosa di simile ad una risata entusiasta, un sorriso smagliante ed uno sguardo rapito, per quello bisognava rivolgersi alla professoressa Patroklos.
Nausicàa non perse altro tempo, lasciando la lezione nelle mani della migliore amica e portando via con sé l'Uragano.
Sarebbe stata via solamente pochi minuti, ma non avendo specificato nulla a Fujiko, per lei si sarebbe anche potuta assentare le ore.
Non era così poco professionale la greca, per quanto il pensiero di stare finalmente da sola con il Terran l'aveva inebriata.
Cercò un'aula vuota e non appena l'ebbe trovata, la giovane donna si chiuse lì dentro con il suo nuovo collega, reclamando finalmente le attenzioni dovute.

E adesso puoi darmi un saluto più adegua-...

Non la fece nemmeno finire di parlare e questo era ciò che Nausicàa voleva esattamente.
Le loro bocche si incontrarono vogliose e desiderose l'una dell'altra, le lingue si intrecciarono immediatamente, i respiri, la saliva, vennero scambiati fra di loro, avvinghiati come due adolescenti in piena tempesta ormonale.
Ad un certo punto la Patroklos chiese anche un maggior contatto fra i loro elementi, una comunione spirituale che doveva essere meravigliosa, intensa, fantastica.
Non si aspettava che la sua Acqua sarebbe stata investita da una tale potenza fatta di Vento.
Quando infine si staccò dal Seal, la testa le vorticava ed ella non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, sentendosi a dir poco meravigliosamente male.

Gira tutto... Ahahahah...
Credo proprio che sarò costretta ad appoggiarmi a te...


Come se la cosa le dispiacesse.
Posò la fronte sopra il petto dell'uomo, chiudendo gli occhi per qualche istante ed inspirando profondamente il suo profumo.
Sapeva di fresco e pulito, segno che avesse fatto probabilmente la doccia quella mattina. Un odore che non le dispiaceva affatto, anzi lo gradiva tanto quanto quello naturale della pelle.
Non appena riuscì a riacquistare equilibrio, finalmente la greca fu pronta a fare tutte le dovute domande al Seal, domande che si volgevano curiosamente verso la canzone appena ascoltata.

... Devo pensare che sia tutta una sorpresa costruita appositamente per me oppure...

Mi piacerebbe fregiarmi di un piano così perfettamente riuscito, ma temo sia stato tutto frutto della casualità...

Quella canzone... Sei stato incredibile...

... Lo so...

Mi piacciono le persone modeste...

Disse, con una risata deliziosamente divertita.

E corrisponde al vero?

Di che parli?

Quest'uomo è innamorato...?

... E questa donna è esageratamente curiosa... ?

Troppo curiosa... Ma la colpa è solo tua...

Scaricare il barile era la sua specialità, lo faceva ormai da anni con la sua vittima preferita.
In quel caso però non c'era da dare la colpa a nessuno, anche se la Patroklos lo fece, quasi come scherzo.
Restavano solo pochi minuti prima che dovessero forzatamente separarsi e né l'uno né l'altro avevano intenzione di sprecare quel tempo prezioso solo a chiacchierare.
Le mani dell'uomo si insinuarono quasi subito sotto la maglietta della giovane donna, che lo lasciò fare, eccitata al solo tocco.
Erano mani ruvide e calde, che avevano lavorato la terra, che presentavano qualche imperfezione data dall'eccessivo uso in opere manuali.
Ma in quel momento erano solo eccitanti, specie quando raggiunsero la zona del seno, libero da qualunque costrizione.
Un trofeo troppo ghiotto per lasciarselo sfuggire in quel momento.
Typhon non ci pensò due volte ad afferrare la giovane donna per i fianchi, farla impattare con la schiena al muro e sollevarle quella maglia così ridicolamente larga.
Scoprì immediatamente ciò che si celava sotto e la visione lo mandò in estasi, spingendolo a far impazzire di nuovo anche lei, attraverso il Vento.
Non avrebbe comunque opposto resistenza la Patroklos, troppo impegnata a godere, ad eccitarsi, a sentirsi sempre più umida.
Presa in braccio, sollevata e attaccata al muro, ella dovette subire la tortura più piacevole che le fosse mai capitata.
Le gambe si strinsero automaticamente intorno alla vita del Seal, così che le mani di lui finissero sotto il sedere della bella docente universitaria.
Quella posizione inoltre le permise di sentire qualcosa di voluminoso premere contro la propria intimità, una sensazione che diede ancora più vigore all'Acqua.
Quando infine Typhon la fece tornare giù, Nausicàa si rese conto di avere il fiato corto. Non credeva di aver ansimato, eppure era accaduto e sperava tanto che nessuno avesse sentito i gemiti di piacere della giovane donna.

Allora... Fa meno male il petto?
... Ho ricomposto un po' di pezzi del tuo cuore infranto?
Adesso puoi smettere di fare il muso ai tuoi poveri studenti, Dottoressa misera e tapina...


Mmmh... Sì, direi che ti sei fatto perdonare abbastanza...

Trama, non voleva proprio darle tregua!
Quelle dita continuavano a stuzzicarla, quella bocca si impossessava della sua gola e presto, ne era certa, la barba ruvida le avrebbe lasciato dei segni che sarebbero stati difficili da nascondere.
Ma non le importava, a dirla tutta, in quel momento la giovane donna non desiderava altro che quel contatto, un contatto che le era mancato e che aveva desiderato molto.
La mano della Patroklos accarezzò il capo dell'uomo che la stava possedendo solamente con quei baci, scendendo lunga la nuca, poi le spalle, il petto e andando spedita, senza alcun pudore, nella zona più bassa.
Non era timida, non lo era affatto, anzi, non le mancava l'intraprendenza.
Un'intraprendenza che la spinse ad accarezzare il bozzo da sopra i pantaloni, saggiandone già la grandezza di qualcosa che sicuramente non l'avrebbe lasciata affatto insoddisfatta.

... Posso essere totalmente sincera con te?
... Mi rende ancora più felice sapere che qua sotto hai... Una certa sostanza...


Non era venale come la migliore amica, che ormai si stava abituando anche troppo a dimensioni esagerate.
La Patroklos, come lei, aveva avuto diversi partner, diverse esperienze e diverse misure.
Non disdegnava gli uomini normali, ma si sentiva particolarmente felice quando ne trovava di ben dotati.
Non poteva ancora dire a quale categoria appartenesse l'Uragano, non poteva certo rovinarsi la sorpresa in quel modo.
Ma la consistenza e la grandezza si potevano sentire anche da così e questa era una cosa che, in tutta onestà, faceva sentire la greca ancora più galvanizzata.
Ripresero a baciarsi di nuovo, nel silenzio e protetti dal buio di quell'aula, fino a quando entrambi si resero conto che il tempo a loro disposizione fosse ormai concluso.
Typhon si staccò da lei, che lo lasciò andare quasi a malincuore.
Avevano parlato pochissimo e agito tanto, ma questo era il bello forse.
Che entrambi non sentissero necessariamente il bisogno di parlare.

... Vogliamo tornare ai nostri doveri?

Immagine


Oh no. Non poteva guardarla in quel modo e pensare che lei riuscisse poi ad uscire da quell'aula.
Era follia, pura ed autentica follia!
Nausicàa scosse la testa, avvinghiandosi nuovamente a lui per strappargli via un altro bacio.
Era un bacio che si bloccava ogni volta, solo per poter aprire gli occhi ed imprimersi nella mente quei particolari di lui che la facevano impazzire.
Come lo sguardo intenso, a volte corrucciato.
E quei fili grigi in mezzo alla barba ed ai capelli.
La mascella squadrata, le fossette.
Tutto era troppo bello, troppo perfetto, persino quei difetti come il naso un po' storto, che però lo rendevano ancora più affascinante.

Niente più sguardi sexy e provocanti quando devo fare lezione...
Altrimenti giuro che ti chiudo per almeno due ore nella prima aula vuota che trovo!
D'accordo... Possiamo andare, adesso...
Ma prima...


Si strinse forte contro di lui. Respirò di nuovo il suo profumo, ascoltò il battito del suo cuore, cercò di mantenere quanto più a lungo possibile quel contatto.
Sapeva che una volta fuori, avrebbe dovuto fare finta di niente.
Ma ci teneva a dirgli quello che aveva provato, non appena lo aveva rivisto.

... Ho appena scoperto che mi sei mancato... Davvero tanto...

Post Lezione


Complimenti Dottoressa Danma, un argomento davvero molto interessante...
... Allora io intanto mi avvio in direzione della mensa.
Ci vediamo lì...


Fujiko attese che Typhon fosse ben lontano, prima di rivolgere uno sguardo piuttosto freddo e scontroso verso la migliore amica.
Non aveva perdonato alla Patroklos di averla abbandonata in quel modo, era un comportamento non solo infantile, ma anche rischioso!
Se qualcuno avesse visto lei e l'Uragano intenti in una tresca, qualcuno che fosse un Gildato, come avrebbe potuto giustificarsi la greca?
Doveva stare attenta soprattutto al professor Lamarck, mentre non nutriva alcun pensiero nei confronti di Haytham Ravnick.
Era stato lui a dare quella soffiata a Nausicàa, per cui se l'avesse vista pomiciare con il Seal, probabilmente al massimo le avrebbe fatto un bel pollice in su.

Stai sorridendo troppo...

E tu sei troppo immusonita!

Vorrei ben vedere!
Mi hai abbandonata così su due piedi...


Ma solo per pochi minuti, non farne una tragedia!

Nausicàa, ti rendi conto del pericolo che stai correndo?!

Il pericolo di innamorarmi?
Perché temo ormai di esserci cascata...


Sii seria, per favore!
Qui non si scherza, quella persona non è una come tante, lui è...


Unico, volevi dire questo, vero?

... No, decisamente no.

Allora qualunque cosa stavi per dire, non dirla.
Senti, lo so che sei arrabbiata con me perché hai dovuto intrattenere una folla di studenti incuriositi più da me e dal nuovo professore, piuttosto che dai tuoi sudatissimi appunti...


Mmmmh...

... Ma non far ricadere il tuo dispiacere su di me o su quello che sto stringendo con Typhon.
Non voglio farlo soffrire... Sinceramente mi balla ancora la testa, mi sento come se mi avessero messo le ali ai piedi...


Una descrizione calzante, direi...

Non mi capitava di incontrare una persona così da tantissimo tempo... E sinceramente non voglio lasciarmi sfuggire l'occasione di stringere con lui un legame più forte.
Poi se questo dovesse portarci al matrimonio o ad una splendida amicizia... Così sia!
Lasciamo che la vita vada avanti!
Hakuna Matata, amica mia...


Che?

Hakuna Matata!
Non hai mai visto il Re Leone?


Quel vecchio cartone animato babbano, dove ci sono animali parlanti che personificano emozioni e comportamenti umani?

... Un giorno te lo farò vedere... E dire che sei tu la NataBabbana...

Ciò non fa di me una fan sfegatata di cartoni animati, Nana...

Conversazioni di alto livello a parte, le due migliori amiche raggiunsero presto la mensa dell'istituto, trovando quasi all'istante il Seal seduto ad un tavolo, in loro attesa.
Dopo aver riempito i vassoi, le due donne si poterono finalmente accomodare al tavolo, Nausicàa sistemandosi accanto all'uomo e la Danma di fronte alla greca.

Se ti dicessi "Hakuna Matata", che cosa penseresti?

Attento a ciò che risponde, collega, potrebbe farle una lezione di vita partendo da un semplice cartone babbano.
Piuttosto come si è trovato in classe con studenti più adulti?
So che ad Hogwarts lei si occupa ogni tanto di sostituire la docente di ruolo... Le è risultato tutto più semplice oppure trova che ci sia più difficoltà?


Ci devi anche dire come mai sei arrivato in anticipo rispetto al previsto!
Ti aspettavo...


Coff coff...

... Mi aspettavo che saresti arrivato fra qualche giorno.

Così va un po' meglio...
Ora deve solo smettere di dargli del tu ed il gioco è fatto...
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Nausicàa
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Messaggioda Typhon » 02/02/2020, 23:28

Fujiko probabilmente faceva bene a preoccuparsi per la migliore amica.
Il livello di intesa raggiunto da lei con l'Uragano era piuttosto elevato e per di più dopo pochissimo tempo.
Non una frequentazione continua, non diversi incontri o appuntamenti, ma quasi una totale relazione epistolare.
Se bastava così poco per farli sentire così legati, come sarebbe andata a finire con una vicinanza stretta come quella fra colleghi di lavoro?
Occhi negli occhi, quei due "ragazzini" vivevano una storia proibita e strana, risultato di due realtà tanto lontane, quanto affini.
Per Nausicàa era il primo sentimento sbocciato in quel modo così improvviso, per quel Typhon invece era semplicemente il primo sentimento e basta.
Ma nella sua matrice di esistenza ed essenza c'era il ricordo empirico di altri sentimenti trascorsi e passati, come quello con Alexis o con Aryanne.
Faceva strano pensare che in realtà, per lui, non fossero mai esistiti, non in quella dimensione, ma la Patroklos riusciva facilmente a non farcelo tornare con la mente.

... Ho appena scoperto che mi sei mancato... Davvero tanto...

Io l'ho scoperto quando sono arrivato stamattina...
... Ed ho saputo che non ti avrei vista fino a domani.


Un abbraccio. Niente di più elementare di un abbraccio, ma intriso di calore e complicità.
Rimasero stretti l'un l'altra per alcuni secondi, quasi come se fossero destinati a non rivedersi per altri cinque mesi.
Ed invece non era affatto così, potevano percepire l'unione degli Elementi pur non potendosi tenere per mano o stare molto a contatto per il corridoio.
Il rientro in classe fu abbastanza celere e la lezione poté proseguire senza intoppi fino all'orario del pranzo.
Dopo di che il Terran del Vento per eccellenza anticipò le due amiche in mensa, aspettando il loro arrivo presso un tavolo libero.

Ben arrivate.

Se ti dicessi "Hakuna Matata", che cosa penseresti?

Hakuna...

Attento a ciò che risponde, collega, potrebbe farle una lezione di vita partendo da un semplice cartone babbano.

... Spiacente per la professoressa Patroklos e la sua voglia di dispensare lezioni, ma sono piuttosto ferrato in filosofia...

Voleva davvero mettere alla prova colui che, al matrimonio dell'Erede dell'Acqua, aveva usato come tema nuziale "In fondo al mar"?
Peccato davvero che né la Danma, né la Patroklos fossero state alla sfida dei Gildati contro i Druidi, sopratutto la seconda sarebbe rimasta estasiata dalla performance.
Memorie così strane, appartenenti a lui ma non del tutto, perché erano solamente condivise, non concrete e davvero trascorse.
Ogni situazione era motivo per lui di restare un attimo interdetto da quell'assurdo caso, già, perché la sua venuta in quel modo non era altro se non quello.
Ma alla fine, che differenza poteva esserci con le gravidanze indesiderate e poi portate a termine? L'importante era nascere, giusto?

Piuttosto come si è trovato in classe con studenti più adulti?
So che ad Hogwarts lei si occupa ogni tanto di sostituire la docente di ruolo... Le è risultato tutto più semplice oppure trova che ci sia più difficoltà?


Se dovessi basarmi esclusivamente sull'esperienza odierna, penso che il mio giudizio ne uscirebbe distorto, Professoressa Danma.
La sua lezione è stata esposta con trasparenza e precisione esemplari che anche un bambino di cinque anni sarebbe riuscito a comprenderla.
... Credo sarà più opportuno rivolgermi questa stessa domanda non appena tenterò con una mia lezione personale, che sperò vorrà farmi l'onore di seguire.


No, niente a che vedere proprio con il Typhon Seal più giovane ed appartenente a quella linea di dimensione temporale e spaziale.
Nel tono parlato di quell'Uragano c'era l'efficenza linguistica di un uomo adulto fatto e finito, più vicino ai quaranta che ai trenta.
Un maschio che sapeva essere lusinghiero ma lo faceva con assoluta sincerità, perché Fujiko se lo meritava proprio.
Erano due femmine molto più esperte di lui nel campo degli studi con giovani più grandi, quindi avrebbe carpito quanto più possibile.
Non menzionò Nausicàa nella proposta di partecipazione solo perché la sua presenza, beh, la dava per scontata.

Ci devi anche dire come mai sei arrivato in anticipo rispetto al previsto!
Ti aspettavo...


Coff coff...

... Mi aspettavo che saresti arrivato fra qualche giorno.

La Consigliera Acuan si è presa l'incarico di portare a termine le supplenze da me preparate, è stata davvero gentile e disponibile.

Martha era una massima esperta nel campo dell'Abilità Magica e un po' di argomenti tranquilli di Erbologia non avrebbero costituito un problema.
Inoltre Typhon le aveva anche lasciato la maggior parte dei propri appunti, con note a piè pagina contenenti riferimenti su libri e dispense.
Di sicuro quello di Hogwarts e dell'Istituto erano due mondi tanto differenti, a cominciare per esempio dagli ambienti circostanti, nonché il clima.
Anche la zona dove mangiare non aveva niente a che vedere con il Castello, possibile poi che al servizio di preparazione non ci fossero elfi ma umani.
I fratelli Ravnick non si erano per niente risparmiati e dire che il nuovo Laboratorio si diceva fosse anche più all'avanguardia.

Ho trascorso qualche minuto nel mio alloggio, mi è parso quasi di trovarmi in un vero albergo extra moderno babbano.
Gli impianti magici sono impressionanti, è quasi tutto automatizzato e incantato, per non parlare del sistema di allarme avanzato.
Invece voi abitate all'esterno del campus, ricordo bene?


Si fece raccontare un po' di particolari in merito al luogo dove vivessero e le caratteristiche dei quartieri.
Per lui quella zona dell'Europa era completamente nuova e tutta da esplorare.
Quasi certo che la greca si offrisse volontaria per fargli da guida, proposta ben più che accettata, per altro.
Sapeva comportarsi mantenendo un basso profilo, come un piccolo refolo d'aria che poteva diventare un tornado da un attimo all'altro.
All'apparenza Fujiko e Nausicàa per lui avevano lo stesso grado di importanza e nessuno dall'esterno avrebbe saputo individuare il suo reale interesse.

Secondo te lo hanno puntato entrambe?

Beh se così fosse io dò la Professoressa Danma vincente...

Ma no, la Professoressa Danma deve sposare il Professor Lamarck!

No perché il Professor Lamarck me lo sposo io!

Ahahahah...

Due ragazze chiacchierone, non essendosi accorte di avere proprio i tre professori al tavolo dietro il loro, parlarono liberamente a tono udibile.
Erano la Signorina Wong e la Signorina Ravel, due delle allieve rimaste più attratte e stupite dalla precedente canzone di Typhon.
L'Uragano sorrise scuotendo appena la testa, senza dire assolutamente niente, anche perché forse sarebbero intervenute direttamente le due amiche.
In ogni caso, cogliendo proprio il discorso avanzato dalle due sgallettate più avanti, il Seal poté introdurre un nuovo argomento di conversazione...
... Oltre forse a scatenare un po' di tremolio nel Ghiaccio della prosperosa orientale davanti a sé.

A proposito, non certo per qualche interesse personale ma giusto per chiacchierare, frequenta qualcuno Dottoressa Danma?
La sua collega mi ha parlato del profondo rapporto che ha con suo fratello, ma non ha menzionato alcun partner.
... Mentre lei, invece, Dottoressa Patroklos, che mi dice, ha una qualche vita amorosa per caso?


Non dimostrò apertamente di cogliere eventuali variazioni nello Spirito della giapponese, insomma, era abbastanza scortese.
Ma se fosse stata l'eccitazione a percepire, distintamente, oltre che l'imbarazzo, avrebbe fatto appello a tutto il proprio autocontrollo.
Di sicuro sarebbe stato più semplice comprendere perché Nausicàa non fosse scesa nei particolari.
Bevve un sorso d'acqua, continuando a mangiare come nulla fosse, non ricevendo probabilmente nessun quesito analogo.
Entrambe sapevano che teoricamente la sua fosse una condizione di maschio sposato e non era necessario che lo sentissero anche gli studenti non Gildati.

... Chi sarebbe questo Professor Lamarck?
Tra l'altro... Lamarck proprio come il famoso Scienziato Babbano?
Esiste un qualche nesso familiare tra loro?
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Messaggioda Nausicàa » 16/02/2020, 21:45

... Ho appena scoperto che mi sei mancato... Davvero tanto...

Io l'ho scoperto quando sono arrivato stamattina...
... Ed ho saputo che non ti avrei vista fino a domani.


Si sentiva come una ragazzina la Patroklos, con le farfalle nello stomaco, la testa che girava, il cuore che batteva a mille e la voglia incontenibile di non staccarsi mai, MAI, da quell'uomo. Era difficile per lei riuscire a contenersi, perché solamente una volta aveva provato un trasporto così intenso nei confronti di un'altra persona e quel trasporto l'aveva messa, in seguito, parecchio nei guai.
Comprendeva perché Fujiko temesse una relazione fra lei e l'Uragano: non era difficile solamente perché nessuno sapeva che egli fosse una copia dell'originale, ma anche per la tendenza della Patroklos a combinare follie quando... Be', quando si innamorava.
Che fosse già innamorata del Seal o meno, nemmeno la greca lo sapeva, perché la ragione, la logica le diceva che tutto fosse assurdo, che non potesse sentirsi già così tanto bene ed in sintonia con una persona conosciuta da così poco.
Eppure il mistero che aleggiava intorno a Typhon la attraeva, piuttosto che spaventarla. Non vedeva l'ora di scoprire quanto più possibile su di lui, una condizione forse desiderata anche dallo stesso Gildato. Era come nato da poco e non aveva la più pallida idea di chi egli fosse. Una condizione difficile, che però una persona come Nausicàa sapeva alleggerire, attraverso la spontaneità del suo comportamento.
Per lei, Typhon era reale e concreto come non mai dal momento che poteva toccarlo, stringerlo, udirne la splendida voce o respirarne il profumo. Forse, se avesse dovuto basarsi solo sulla vista, avrebbe anche potuto credere che egli non fosse reale, ma tutti i suoi sensi glielo confermavano, così come l'Elemento, che si legava volentieri a quello del Terran.
Il post lezione fu il momento perfetto per condividere con l'uomo un po' di sana quotidianità. La mensa dell'istituto offriva tutto ciò di cui si aveva bisogno e le chiacchiere degli studenti riempivano sicuramente la mente del Seal di ricordi che si facevano sempre più concreti man mano che egli acquisiva ancora più vita.
Inoltre, pur non avendolo espresso apertamente, Fujiko era pronta ad accogliere tranquillamente Typhon nella sua cerchia di amici e conoscenze, non ostracizzandolo né per la sua condizione né per la preoccupazione che provava nei confronti dell'amica.
Ligia ai propri doveri, ella era in grado di trattare tutti quanti in maniera giusta ed equa, almeno fino a quando non fosse accaduto qualcosa che le facesse cambiare idea. Come era successo ad Itsuki Amakura, il suo più grande amore nonché disgrazia. Ricordava sempre con molta amarezza i momenti trascorsi con l'italo-giapponese, sia per la nostalgia che tentava di venir fuori -bloccata dal Ghiaccio- sia per l'acredine che si era sviluppata per via del fratello.
Non riusciva a perdonargli di aver coinvolto Kisuke nella yakuza, gliene attribuiva la colpa perché conosceva bene il suo gemello e sapeva quanto all'epoca fosse facile per lui prendere l'Amakura come un modello. Quei pensieri molesti erano riaffiorati a seguito della canzone cantata dall'Uragano, ma fu facile appellarsi al Ghiaccio e congelarli, prima che disturbassero troppo la mente della Danma.

Se ti dicessi "Hakuna Matata", che cosa penseresti?

Hakuna...

Attento a ciò che risponde, collega, potrebbe farle una lezione di vita partendo da un semplice cartone babbano.

... Spiacente per la professoressa Patroklos e la sua voglia di dispensare lezioni, ma sono piuttosto ferrato in filosofia...

Visto?
Il professor Seal possiede un bagaglio culturale di sicuro più vasto del tuo, Fujiko.
Dovresti prendere esempio!


Sbuffò divertita l'Assistente Scientifica, sedendosi al fianco della migliore amica che rideva felice e gioiosa. Un'altra bella qualità quella di Typhon di conoscere determinate cose facenti parti del mondo babbano, questo pensò quando l'uomo le rispose con scioltezza e sicurezza.
Purtroppo né lei, né la giapponese avevano assistito all'esibizione del Seal durante le sfide contro i Druidi, un vero e proprio rammarico da un lato, ma anche una fortuna dall'altro. Le avrebbe fatto strano ripensare a quel Typhon sposare l'Erede del Fuoco, mentre lei ora stava flirtando con la sua versione più adulta, venuta dal futuro.
A volte la prendeva la curiosità di conoscere quale fosse stata la vita del Seal che aveva davanti, che cosa avesse patito, se provasse ancora un sentimento nei confronti di sua moglie. Non lo sapeva e non osava chiederlo al momento, aspettando con pazienza che le cose fra di loro si facessero più strette per azzardarsi a dimostrarsi un pochino gelosa di quella che in teoria doveva essere la sua compagna a tutti gli effetti.

So che ad Hogwarts lei si occupa ogni tanto di sostituire la docente di ruolo... Le è risultato tutto più semplice oppure trova che ci sia più difficoltà?

Se dovessi basarmi esclusivamente sull'esperienza odierna, penso che il mio giudizio ne uscirebbe distorto, Professoressa Danma.
La sua lezione è stata esposta con trasparenza e precisione esemplari che anche un bambino di cinque anni sarebbe riuscito a comprenderla.
... Credo sarà più opportuno rivolgermi questa stessa domanda non appena tenterò con una mia lezione personale, che spero vorrà farmi l'onore di seguire.


Assolutamente, sono molto curiosa di scoprire le sue qualità di docente e non mancherò di certo...
... Sempre che la Dottoressa Patroklos non voglia sbolognarmi un'altra lezione.


La piccola frecciatina gelida venne detta rivolgendo lo sguardo verso Nausicàa, che fissò la migliore amica mimando un'espressione innocente ed offesa, davvero piuttosto buffa.

Dottoressa Danma!
Non avrà davvero pensato che io volessi scaricare su di lei le mie responsabilità, al solo scopo di ottenere un mio vantaggio personale?
Ho solo pensato che, avendo fatto tardi per l'immenso lavoro che ha svolto, sarebbe stato per lei più gratificante istruire queste giovani menti direttamente, piuttosto che attraverso le mie labbra...


Un'altro sbuffo da parte di Fujiko, che decise semplicemente di lasciar perdere e andare avanti con la conversazione, evitando di tornare ancora sull'argomento. Fortuna volle che anche lo stesso Uragano aiutò a far proseguire la conversazione fra loro, escludendo una volta per tutto quanto accaduto poco prima in aula.

Ho trascorso qualche minuto nel mio alloggio, mi è parso quasi di trovarmi in un vero albergo extra moderno babbano.

Fa questo effetto a molti, è vero.

Gli impianti magici sono impressionanti, è quasi tutto automatizzato e incantato, per non parlare del sistema di allarme avanzato.

I fratelli Ravnick non hanno proprio badato a spese, questo Istituto ed il Laboratorio annesso dovevano essere un completo omaggio all'Avanguardia ed al Progresso.

Invece voi abitate all'esterno del campus, ricordo bene?

Esatto, entrambe abbiamo una casa di nostra proprietà, io a Larnaca...

... Ed io invece un appartamento a Nikaia.
Lei invece dove abita attualmente, professor Seal?


Chiese piuttosto curiosa la giapponese, curiosità condivisa anche dalla migliore amica. Tuttavia, che fosse riuscito a rispondere o meno, l'Uragano e le due donne furono ben presto oggetto di chiacchiere da pettegolezzo, portate avanti da alcune studentesse dello stesso corso tenuto da Typhon.

Secondo te lo hanno puntato entrambe?

Beh se così fosse io dò la Professoressa Danma vincente...

Ma no, la Professoressa Danma deve sposare il Professor Lamarck!

No perché il Professor Lamarck me lo sposo io!

Ahahahah...

Fujiko... Devi forse dirmi qualcosa?

Era chiaro come il sole che a Nausicàa non desse fastidio essere oggetto di chiacchiere futili, non trovandoci nulla di sbagliato né di preoccupante. A differenza invece della Danma, la quale non era poi così bacchettona da non permettere certi tipi di pettegolezzi, bensì reputava stupido farlo senza essersi prima appurati che i diretti interessati non fossero a portata di orecchie.
Tuttavia, in quel frangente, un minimo di apprensione le venne, almeno per quanto riguardava la migliore amica. Meglio che quelle due studentesse pensassero fosse lei in lista per ottenere Typhon, perché almeno dal suo atteggiamento sarebbe stato facile smentire quella voce.

A proposito di cosa?

Tu e il professor Lamarck... C'è forse un fondo di verità?

Se ci fosse te lo avrei già fatto sapere, non credi?

Non lo so... A volte ho come l'impressione che tu mi nasconda qualcosa...

Adesso ci facciamo anche prendere dalle paranoie, Nana?
Piuttosto, mi dispiace che lei sia diventato subito oggetto di chiacchiere, professor Seal...


A me no, ahahahaha, è così divertente!
Certo la colpa è anche sua, se fosse un po' meno affascinante nessuno spettegolerebbe su di lei...


A quella uscita, fu difficile per la Danma non tirare un bel calcio nello stinco della greca, cercando di farle capire che non fosse proprio il caso di lasciarsi sfuggire certe parole, specie a fronte del fatto che già girava la voce di un presunto interesse da parte loro per il Seal.
A parte un "ouch!" ed uno sguardo un po' risentito, non ci furono però altri scambi di sguardi o di parole fra le due Dottoresse, che di certo sapevano in coppia rallegrare la giornata a chiunque.

A proposito, non certo per qualche interesse personale ma giusto per chiacchierare, frequenta qualcuno Dottoressa Danma?
La sua collega mi ha parlato del profondo rapporto che ha con suo fratello, ma non ha menzionato alcun partner.


Per un solo singolo istante, Fujiko temette che Nausicàa avesse aperto fin troppo la bocca, parlando di un fatto estremamente privato e che non desiderava venisse divulgato a chicchessia. Bastò quella piccola crepa nel suo Ghiaccio per far intuire a Typhon qualcosa, il desiderio sessuale, l'imbarazzo ed il timore di essere scoperta e giudicata. Poi però, così come si era formato, l'Elemento si ricompose, senza farle perdere nulla del suo abitudinario aplomb.

Chissà quante altre cose le avrà raccontato di me, Nana...
Forse sarebbe stato meglio se si fosse concentrata più su sé stessa.
In ogni caso sì, ho un legame molto forte con mio fratello, anzi il mio gemello.
Quando nostra madre è morta mi sono occupata io di lui, anche se in realtà avevamo la stessa età...


E si può dire che tu non abbia mai smesso.

Se Kisuke imparasse a mettere la testa a posto, non dovrei preoccuparmi così tanto!

Be', qual è il problema?
Ha un buon lavoro, è indipendente, non ha più avuto guai con nessuno di recente no?
Gli manca solo la ragazza e potrai smetterla di comportarti come sua madre e scaricare il compito alla sua fidanzata!


Fu piuttosto arduo e tortuoso il giro che fece la mente della Danma. Pensare a Kisuke fidanzato la ricondusse ad Anko, la ragazza di cui era innamorato. Anko la ricondusse però inevitabilmente ad Itsuki, la persona che ella voleva sposare. E pensare ad Itsuki provocò di nuovo quel senso di malessere che era difficile da comprendere per chi non conoscesse tutta la storia.
Typhon avrebbe potuto credere forse, se avesse sondato il suo Elemento, che ella fosse malinconica ed arrabbiata perché non desiderava che il fratello stesse con un'altra. In verità era tutto il contrario, ella lo desiderava tantissimo, ma il suo cuore, ogni volta che per caso sfiorava il pensiero di Itsuki, non sapeva darsi pace, nemmeno una volta. Allora la Danma diventava più fredda, più gelida, nascondendo dietro il fastidio ciò che realmente continuava a provare per l'Amakura.
Fu Nausicàa che la riscosse dai suoi pensieri, persa per pochi attimi di secondo, ma subito pronta a proseguire la conversazione.

... Fujiko?

Scusami, per un attimo stavo ricordando una cosa...
Comunque, tornando al discorso di prima, al momento non ho... Nessuna frequentazione...


Immagine


... Mentre lei, invece, Dottoressa Patroklos, che mi dice, ha una qualche vita amorosa per caso?

Direi più vita avventurosa, ma ultimamente ho conosciuto una persona davvero interessante, affascinante e sexy, con cui mi sto trovando molto, molto bene...

Non aveva chissà quante frequentazioni la Patroklos, giusto qualcuno ogni tanto e poi il resto era tanto lavoro e tanti guai. Ma volle anche sottolineare al Seal che finalmente la sua attenzione si fosse focalizzata su di lui, così, per puro caso, non riuscendo più a distoglierne i pensieri.
Fujiko era troppo occupata a nascondere i propri di segreti per cercare di tenere a freno quelli della Patroklos. Per questo motivo la greca poté lanciare uno sguardo più intenso ed un sorriso più complice al Terran, trattenendo la voglia che aveva di stringergli la mano e carezzarne la pelle dura e a tratti ruvida.

... Chi sarebbe questo Professor Lamarck?
Tra l'altro... Lamarck proprio come il famoso Scienziato Babbano?
Esiste un qualche nesso familiare tra loro?


Una volta gliel'ho chiesto per mia curiosità personale e mi ha risposto di sì!
Discende proprio da quel famoso Scienziato Babbano.
A parte questo, il professor Lamarck è un altro docente di questo istituto.
Si occupa di MacroBiologia Storica, ha all'incirca la nostra età, ed è veramente... Com'è che lo hanno definito le studentesse, Fujiko?


Un gran figo.

Proprio così.
Ha una voce incantevole, davvero, a volte vado in confusione quando mi parla perché perdo più tempo a sentirlo parlare che ad ascoltare ciò che ha da dire...


Ma abbiamo scoperto di non essere le uniche, vero Nana?

Oh no!
A quanto pare è un fenomeno che interessa tutte le femmine e i gay dell'istituto, ahahahah!


A volte Nausicàa parlava in maniera troppo libera ed aperta, spontanea, senza pensare alle conseguenze di ciò che stava dicendo. Ammettere con assoluta innocenza che c'era un uomo in grado di confonderla quando parlava poteva infastidire l'Uragano e renderlo meno felice di avvicinarsi ad una come la greca, prendendola forse per una fin troppo facile.
Per questo intervenne la Danma, sottolineando che il fenomeno vissuto da Nausicàa era condiviso da tutte, lei compresa. Fujiko poteva dire di avere il Ghiaccio come alleato, per non lasciarsi troppo andare, mentre invece l'Acqua della Patroklos non era una corazza sufficiente per proteggersi dal fascino da Aberrazione di Gérôme.
Il fatto di averne parlato senza problemi, però, poteva anche essere visto come un fattore positivo, dal momento che se lo aveva ammesso senza pensarci, voleva dire che oltre a quello per lei non vi fosse nulla di più.

... Sai una cosa, Fujiko?
Però... Secondo me il professor Lamarck non detiene più quel primato...


Ah sì?

Sì...
Dopo aver ascoltato l'esibizione del professor Seal... Posso dire con assoluta certezza di essermi innamorata della sua splendida voce...


La giapponese fece finta di concentrare la propria attenzione sul vassoio per non dover tirare direttamente giù la migliore amica dalla sedia. Sperava che nessuno l'avesse sentita o mezzo istituto avrebbe urlato che la professoressa Patroklos era innamorata del nuovo professore.

Comprendo il tuo discorso, lei professor Seal è vocalmente interessante e si vede che possiede una tecnica eccellente.
Studia musica da molto?
È una sua passione oppure per qualche tempo è stato anche il suo lavoro?


Doveva far figurare che si stessero conoscendo in quel momento. E pur sapendo la verità sulla vita del Seal, Fujiko fu costretta a porre quella domanda per tappare un po' le falle che stava creando Nausicàa col suo comportamento.

A questo punto ci dica anche se sa suonare solo la chitarra oppure anche altro...

Io ho sempre trovato affascinanti coloro che possiedono un talento musicale... Mio fratello ne ha in abbondanza, a differenza mia, che non mi sento minimamente portata...
Invece tu Nana sei fin troppo fortunata!
Lo sa che la nostra collega è bravissima a cantare, ma solo sotto un'unica condizione?


Oh smettila Fujiko, non lo spaventare!

Riesce a salire su un palco e cantare solo se ubriaca!

Ecco, addio alla mia professionalità ed al mio decoro.
Sei contenta adesso?
Chissà cosa penserà di me il professor Seal!


Probabilmente che sei una spugna, ma posso garantirle io che la mia collega non beve mai chissà quanto...
Anche perché, dopo l'intervento, ti è stato caldamente sconsigliato di darti all'alcool.


Di sicuro non è mai stato un mio obiettivo quello di trasformarmi in una bevitrice seriale...

Era chiaro come il sole che quelle due possedessero una complicità unica, costruita nel corso degli anni da una profonda amicizia. Qualcosa che al momento il Seal non possedeva, se non delle reminiscenze di legami che però non potevano essere condivisi nell'attuale presente.
Che cosa gli avrebbe detto l'Aryanne di quel tempo? E quale amicizia avrebbe potuto condividere con il parente famoso Desmond? Forse loro lo avrebbero trattato normalmente, ma normale non era, dal momento che avevano già un loro Typhon, l'originale, per così dire, con cui sentivano di aver condiviso molto di più rispetto a quell venuto dal futuro.
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Messaggioda Typhon » 19/02/2020, 17:38

Sia Fujiko che Nausicàa possedevano un carattere ed una identità incredibilmente soggette a curiosità e sospetto.
Condividevano abitudini, affinità, alle volte anche piccoli comportamenti, rivelandosi sempre in sintonia, anche nei loro battibecchi.
Typhon, osservandole con attenzione, si ritrovò ad ammettere con se stesso che nessuna delle due riuscisse a prevalere sull'altra con la propria personalità.
Preferire la greca o la giapponese era soltanto una semplice questione di gusti, per altro solo sul piano interiore, perché anche su quello estetico era complesso trovare una vincitrice.
Dettagli e sfaccettature sensuali e affascinanti su entrambi i fronti e là dove la Patroklos convinceva di più col sorriso, la Danma ricambiava con il taglio dello sguardo intenso.

Invece voi abitate all'esterno del campus, ricordo bene?

Esatto, entrambe abbiamo una casa di nostra proprietà, io a Larnaca...

... Ed io invece un appartamento a Nikaia.
Lei invece dove abita attualmente, professor Seal?


Dunque, io...

Purtroppo Fujiko aveva commesso la prima gaffe quasi obbligatoria nei confronti del "secondo" Uragano.
Teoricamente, infatti, Typhon aveva la propria abitazione al Castello del Fuoco, divenuta tale da un po' di tempo.
In precedenza forse aveva abitato in qualche appartamento in affitto ma questo purtroppo l'uomo di fronte a sé non poteva saperlo.
Senza considerare che la casa dei genitori per lui era necessariamente off limits, non potendo far sapere alla famiglia della presenza di due figli a specchio.
La difficoltà di risposta del Terran si palesò per appena pochi secondi, per poi lasciare spazio ad una risposta con tono calmo ed elusivo.

... Non ho avuto esattamente moltissime scelte, credo sappiate a cosa mi riferisco.
Ho in gestione un negozio di articoli musicali ad Hogsmeade, in Inghilterra, con un piccolo monolocale sul retro, dove ho abitato negli ultimi mesi.
Per questo motivo ho chiesto la possibilità di usufruire della camera qui a Cipro in misura stabile.
Tanto è più di quanto potessi immaginare o sperare di avere in un qualsiasi altro posto esterno all'Istituto.
Ci sono molte differenze tra Nikaia e Larnaca?


Spostò velocemente il discorso senza dover più badare a sé o alla propria situazione così dannatamente ancora precaria.
Lui era il più adulto ed anche il più maturo dei due, eppure era anche quello con minori sicurezze e certezze sul futuro.
Nonostante questo, però, non gli dispiaceva affatto non essere più legato al giogo della vita nobiliare druidica.
Percepiva distintamente la migliore sensazione del trovarsi in quel contesto anziché quello di corte, senza spiegarsi esattamente il motivo.
Anche se forse molto derivava dalla presenza di una delle due Acuan lì di fronte a lui.

Tu e il professor Lamarck... C'è forse un fondo di verità?

Se ci fosse te lo avrei già fatto sapere, non credi?

Non lo so... A volte ho come l'impressione che tu mi nasconda qualcosa...

Adesso ci facciamo anche prendere dalle paranoie, Nana?
Piuttosto, mi dispiace che lei sia diventato subito oggetto di chiacchiere, professor Seal...


A me no, ahahahaha, è così divertente!
Certo la colpa è anche sua, se fosse un po' meno affascinante nessuno spettegolerebbe su di lei...


Sono certo che un mio qualsiasi fan club non sarà mai folto e pieno di reclute come i vostri, Dottoresse...

Parlò al plurale, ma l'occhiata più intensa fu rivolta chiaramente solo alla Patroklos, dettando così verità sulle sue preferenze.
Il colpo che arrivò alla donna sotto il tavolo fu così udibile che Typhon finì per soffocare una mezza risata, continuando a mangiare.
Sembrava comunque che la fiera degli imbarazzi non fosse finita lì, specie dopo la successiva domanda dell'Uragano rivolta proprio a Fujiko.
Nausicàa non aveva raccontato proprio niente sulla questione "Kisuke", ma purtroppo lo Spirito in subbuglio della giapponese riuscì a tradirla e tradire il segreto.
La crepa nel Ghiaccio fece un "crack" davvero sonoro, tanto che il Vento la captò senza alcuno sforzo, lasciandolo assai interdetto.

Chissà quante altre cose le avrà raccontato di me, Nana...
Forse sarebbe stato meglio se si fosse concentrata più su sé stessa.


... Le assicuro, nulla di chissà quanto articolato.

In ogni caso sì, ho un legame molto forte con mio fratello, anzi il mio gemello.
Quando nostra madre è morta mi sono occupata io di lui, anche se in realtà avevamo la stessa età...


E si può dire che tu non abbia mai smesso.

Se Kisuke imparasse a mettere la testa a posto, non dovrei preoccuparmi così tanto!

Be', qual è il problema?
Ha un buon lavoro, è indipendente, non ha più avuto guai con nessuno di recente no?
Gli manca solo la ragazza e potrai smetterla di comportarti come sua madre e scaricare il compito alla sua fidanzata!


Fu molto difficile non ritrovarsi ad interpretare i segnali e i messaggi che inviò l'Elemento di Fujiko attraverso tanti piccoli impulsi freddi e altalenanti.
Chi possedeva affinità agli stessi livelli di Typhon (o molto simili) non poteva fare a meno di captare tutte quelle variazioni, traducendole alla bene e meglio.
Non sapendo nulla del grande giro emotivo legato a diverse persone nella vita della donna orientale, l'interpretazione risultò un po' confusa e strana.
Ma non trasse nessuna conclusione, non volle anzi farsi condizionare, perché a prescindere da tutto, quella era la privacy di una persona ancora sconosciuta ed estranea.
Forse avrebbe posto qualche domanda in più alla Patroklos più in là, ma senza pretendere risposte immediate.

... Fujiko?

Scusami, per un attimo stavo ricordando una cosa...
Comunque, tornando al discorso di prima, al momento non ho... Nessuna frequentazione...


... Mentre lei, invece, Dottoressa Patroklos, che mi dice, ha una qualche vita amorosa per caso?

Direi più vita avventurosa, ma ultimamente ho conosciuto una persona davvero interessante, affascinante e sexy, con cui mi sto trovando molto, molto bene...

Probabilmente Nausicàa aveva sistemato in un piccolo cassetto della memoria la reazione e la momentanea assenza dell'amica.
Forse ne avrebbero parlate da sole più in là, prendendo argomenti a loro conosciuti ed esclusivi, dove nessun altro poteva entrare.
Fortunatamente Typhon non era un impiccione, non lo era mai stato né in quella vita come in altre trascorse, un dato di fatto imprescindibile.
Tanto era evidente e reale il suo orgoglio, tanto allo stesso modo invisibile il desiderio di impicciarsi ad ogni costo delle questioni altrui.
Al massimo le notizie più singolari avevano il dono di mettergli una genuina dose di curiosità, ma niente di più.
Un po' come quando gli venne voglia di sapere qualcosa in più sul famoso Professor Lamarck, che poi avrebbe scoperto chiamarsi Gérôme.
Un vero e proprio discendente del famoso scienziato babbano, incredibile sul serio ed acquisto niente male per l'Istituto Ravnick.
Ma non erano solamente le doti intellettuali a strabiliare, di quel docente, bensì anche altre, ugualmente interessanti.

Ha una voce incantevole, davvero, a volte vado in confusione quando mi parla perché perdo più tempo a sentirlo parlare che ad ascoltare ciò che ha da dire...

Ma abbiamo scoperto di non essere le uniche, vero Nana?

Oh no!
A quanto pare è un fenomeno che interessa tutte le femmine e i gay dell'istituto, ahahahah!


Ah, capisco.
Una specie di suggestione di massa.
Forse ha a che vedere con determinate tonalità toccate dalle sue corde vocali.


... Sai una cosa, Fujiko?
Però... Secondo me il professor Lamarck non detiene più quel primato...


Ah sì?

Sì...
Dopo aver ascoltato l'esibizione del professor Seal... Posso dire con assoluta certezza di essermi innamorata della sua splendida voce...


Sorrise poco, cercando di contenere desideri che andavano ben oltre il semplice stringerle la mano o guardarla un po' più intensamente.
L'ondata di Vento che sprigionò dal proprio Spirito fu talmente tanto irruenta da investire per forza sia l'una che l'altra.
La sola differenza fu che l'Acqua di Nausicàa venne avvolta e bombardata direttamente, mentre il Ghiaccio di Fujiko scosso e smosso destabilizzandosi.
Grazie a quella mossa, la greca realizzò alla perfezione che razza di fine avrebbe potuto fare se quel tavolo fosse stato disponibile...
... E la giapponese lo poté intuire senza alcuna difficoltà.

Comprendo il tuo discorso, lei professor Seal è vocalmente interessante e si vede che possiede una tecnica eccellente.

Molte grazie, Dottoressa.

Studia musica da molto?
È una sua passione oppure per qualche tempo è stato anche il suo lavoro?


Come ho detto prima, attualmente ho in gestione questo negozio di strumenti, ma non fornisco lezioni o esibizioni pubbliche.
Il mio studio con la chitarra è partito completamente da autodidatta quando ero poco meno che adolescente e si è intensificato intorno al sesto anno di scuola.
Hogwarts si preparava alla annuale sfida con il coro della Cyprus ed io, con la mia proverbiale testa calda, volevo che vincesse perché... Beh, perché c'ero io!
Convinsi la coordinatrice del coro a farmi entrare e mi misi alla testa dei miei compagni con l'intenzione di far finire il periodo di vittorie consecutive degli americani.
... Ricordo che quando arrivarono in visita fecero una esibizione di gruppo straordinaria di un brano chiamato "Jump".
Ecco, per farvi comprendere il mio grado di presunzione, durante le preliminari amichevoli decisi di portare proprio "Jump" con l'intento di renderlo meglio che tutti loro messi assieme.
Ricevetti un giudizio piuttosto alto e la coordinatrice della Cyprus, così come tutti i suoi coristi, rimasero sia stupiti che infastiditi dal mio gesto.
Però si erano permessi di prenderci in giro, darci nomignoli ridicoli e chiamarci perdenti... E a quel tempo certe cose con me presente non andavano proprio fatte...


Per un attimo si era talmente tanto immerso in quel racconto da visualizzare se stesso e non il vero Typhon, nel bel mezzo della vicenda.
Sentiva gli strascichi di quei ricordi talmente tanto vividi da insinuarsi nella sua testa come condivisi e concreti.
Poco dopo, però, si accorse di aver parlato un po' a sproposito, di non aver dato voce a episodi davvero vissuti di lui.
Così, abbassò di poco lo sguardo, bevendo un po' d'acqua, cercando di non guardare momentaneamente le due interlocutrici.
Dannazione, era tremenda quella sensazione e più andava avanti, più se ne rendeva conto.

A questo punto ci dica anche se sa suonare solo la chitarra oppure anche altro...

Se vogliamo considerare elettrica ed acustica come strumenti diversi, allora so suonare entrambe, ma mi limito a quelle.

Io ho sempre trovato affascinanti coloro che possiedono un talento musicale... Mio fratello ne ha in abbondanza, a differenza mia, che non mi sento minimamente portata...
Invece tu Nana sei fin troppo fortunata!
Lo sa che la nostra collega è bravissima a cantare, ma solo sotto un'unica condizione?


Addirittura bravissima?
Non me ne aveva mai parlato, Dottoressa Patroklos...


Oh smettila Fujiko, non lo spaventare!

Riesce a salire su un palco e cantare solo se ubriaca!

Ecco, addio alla mia professionalità ed al mio decoro.
Sei contenta adesso?
Chissà cosa penserà di me il professor Seal!


Probabilmente che sei una spugna, ma posso garantirle io che la mia collega non beve mai chissà quanto...
Anche perché, dopo l'intervento, ti è stato caldamente sconsigliato di darti all'alcool.


Di sicuro non è mai stato un mio obiettivo quello di trasformarmi in una bevitrice seriale...

... Stia tranquilla, Dottoressa Patroklos.
Potrebbe trovarsi accanto ad un cadavere con un coltello insanguinato in mano, assicurarmi con un sorriso che non è stata lei... E potrei crederle.


Stava scoprendo moltissime cose in breve tempo sul conto di tutte e due, per quanto la vita di Fujiko per lui fosse relativamente meno importante.
Le missive scambiate con Nausicàa erano state per lo più dedicate a chiacchiere frivole oppure parole alle volte vagamente diabetiche.
Non era mai stato preso in esame il confronto delle vite, così come l'idea di approfondire meglio sotto il lato meno sentimentale o favolistico.
Ora però, l'Uragano iniziava a sentirne il bisogno, così come la voglia, perché da quelle piccole battute si era reso conto che l'Acuan avesse "Acque" molto più profonde.
Aveva avuto dei trascorsi, a differenza sua, dei trascorsi che gli interessava scoprire a poco a poco, rendendo sempre più tangibile il loro rapporto.

Dottoressa Danma, apro anche a lei l'opportunità di chiedermi qualsiasi tipo di tisana o infuso le possa essere utile.
La sua collega ne ha già assaggiato qualcuno e può assicurarle l'efficacia.
Posseggo qualche ricetta già essiccata nella mia dispensa personale, ma per altri prodotti più specifici ho bisogno di qualche giorno di preavviso.


Perché un cambio così repentino? Perché una informazione all'apparenza per nulla collegata alla conversazione precedente?
Typhon aveva volutamente saltato a piè pari gli ultimi minuti di parlato, ma di certo non per atteggiamento maleducato o distratto.
Forse una delle due aveva detto qualcosa di sconveniente o offensivo senza accorgersene?
Nessuna aveva la facoltà di analizzare il suo Vento ma entrambe avevano gli occhi per osservare l'espressione del giovane uomo.
Gli occhi erano poco più spenti, i lineamenti meno distesi, nel chiaro messaggio che, evidentemente, qualcosa lo stesse turbando.
Trascorso il periodo del pranzo, egli si alzò per andare a consegnare il proprio vassoio, dopo di che, salutò entrambe le amiche, dicendo che avrebbe fatto una passeggiata.
Si prese un grosso bicchiere di cappuccino e se ne andò fino alla zona esterna dell'Istituto, nei pressi della ringhiera davanti ad una grande fontana dai motivi ellenici.
L'Acqua zampillante del monumento non fu l'unica che percepì attorno a sé e quando qualcuno di specifico gli si affiancò, le labbra si piegarono in un piccolo sorriso.

... Che operazione hai subito?
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Messaggioda Nausicàa » 20/02/2020, 13:21

Riuscire ad apparire del tutto normali non era affatto semplice per il trio seduto al tavolo della mensa. Typhon stava celando una verità sconvolgente sulla propria esistenza, provando ad apparire sereno e tranquillo come se non fosse altri che l'originale e non una copia di un Seal già esistente in quel tempo.
Nausicàa provava a contenere la voglia che aveva di scambiare con quell'uomo ben più di qualche chiacchiera futile. Mantenere il decoro era veramente difficile ed il fatto di possedere l'Acqua non l'aiutava, dal momento che essa era facile da agitare, anche solo da un semplice refolo di Vento, figurarsi quando si trovava così vicina ad un Uragano.
Infine Fujiko provava ad aiutare i due a non mostrare troppo le loro reali intenzioni ma, al tempo stesso, non riusciva proprio a non frenare i pensieri che si rivolgevano al passato, verso una persona sparita dalla sua vita per tutti quegli anni. Era stata lei stessa a cacciarla via, ma ciò non voleva significare che non provasse ancora dolore o un forte risentimento nei suoi confronti.
Si era convinta, in quegli anni di gioventù, che lei ed Itsuki fossero fatti per stare insieme. E quando finalmente aveva scelto di accogliere completamente l'Amakura nel suo cuore, lui aveva rovinato tutto, portandola a sentirsi non solo tradita ma anche sfiduciata nei suoi confronti.
In mezzo a tante emozioni non dette, tanti ricordi inespressi, i tre Gildati dovevano comportarsi come se nulla fosse, anche a rischio di commettere delle gaffe imperdonabili. Pur sapendo di commettere un errore, la Danma si sentì quasi costretta a recitare di fronte a tutti i presenti la parte di colei che non sapeva dove l'uomo alloggiasse in quel momento. Gli chiese scusa con lo sguardo, ma si sentì anche rincuorata nel vedere che il Typhon seduto di fronte a lei dimostrasse una maturità molto spiccata, differenziandosi da quello più giovane per il suo essere in tutto e per tutto un uomo fatto e finito.

... Non ho avuto esattamente moltissime scelte, credo sappiate a cosa mi riferisco.
Ho in gestione un negozio di articoli musicali ad Hogsmeade, in Inghilterra, con un piccolo monolocale sul retro, dove ho abitato negli ultimi mesi.
Per questo motivo ho chiesto la possibilità di usufruire della camera qui a Cipro in misura stabile.
Tanto è più di quanto potessi immaginare o sperare di avere in un qualsiasi altro posto esterno all'Istituto.
Ci sono molte differenze tra Nikaia e Larnaca?


Nausicàa desiderava talmente tanto far sentire a suo agio il Seal che accettò di buon grado di spostare la conversazione sulle differenze fra le due città. A Fujiko invece non sfuggì quella voglia che aveva Typhon di non parlare della propria situazione, adombrandosi al pensiero di quanto profondo potesse essere il malessere dell'Uragano.
Come avrebbe fatto una persona così dirompente come la Patroklos a gestire qualcosa di talmente tanto assurdo e pesante? Nausicàa aveva sempre dimostrato delle ottime doti di leader, altrimenti non sarebbe stata lei ogni volta a capo di qualunque spedizione avessero organizzato. Ma lì non si trattava di andare a caccia di reperti, bensì di un essere umano, con una situazione senza eguali e un'intricata psiche che poteva risucchiare ogni cosa, persino il bellissimo sorriso della greca.
Non espresse i propri dubbi la Danma, ma lasciò semplicemente che il tempo scorresse, così come il pasto e le chiacchiere piacevoli fra di loro.

Piuttosto, mi dispiace che lei sia diventato subito oggetto di chiacchiere, professor Seal...

A me no, ahahahaha, è così divertente!
Certo la colpa è anche sua, se fosse un po' meno affascinante nessuno spettegolerebbe su di lei...


Sono certo che un mio qualsiasi fan club non sarà mai folto e pieno di reclute come i vostri, Dottoresse...

Mi permetto di correggerla, professore: come il suo...

Disse, indicando Fujiko, che in tutta risposta incrociò le braccia al petto con'espressione appena più imbronciata.

Il mio conta al massimo una ventina di persone in tutto l'istituto... Ma la mia collega ha fatto strage di cuori fin dal primo momento che ha messo piede qui!

Non voglio nemmeno sentirle certe sciocchezze.
Gli studenti sono qui per apprendere come affrontare al meglio il loro futuro, non certo per fare dei cori da stadio alla sottoscritta!


Fujiko ti posso assicurare che il tuo Fan Club è talmente folto e ben organizzato che hanno addirittura stampato delle tessere per coloro che ne fanno parte.

Stai esagerando!
Non può essere vero!


Parola mia, è tutto verissimo!
Lo so perché il dottor Ravnick mi ha mostrato la sua...


A quel punto la Danma fu costretta ad arrendersi, valutando che una persona come Haytham -perché a lui si stava riferendo Nausicàa, sicuro- fosse davvero così folle da fare una cosa del genere... E di conseguenza, fosse un testimone dell'assurdità di certi gruppi di fan.
Fujiko non voleva saperne di certe cose, a differenza della Patroklos che invece si divertiva e qualche volta aveva anche accettato di incontrare il proprio gruppo. Erano ragazzi giovani, erano con gli ormoni a mille, alcuni di coloro identificavano nella sua persona la realizzazione di sogni ed aspettative che nella vita reale difficilmente avevano un riscontro.
Inoltre, dal punto di vista sociale, era interessante osservare in che modo si muovessero certi tipi di individui in gruppo, accomunati da una passione unica.
Il discorso sui Fan Club venne fatto cadere in favore di una domanda più personale e privata nei confronti delle loro vite amorose. La giapponese non ebbe la capacità di celare i movimenti interiori del suo Ghiaccio, non certo perché desiderava il proprio fratello come compagno, bensì perché Kisuke era innamorato di Anko e Anko desiderava sposare Itsuki, la persona per cui la Danma provava ancora... Nulla.
Bloccò quel pensiero prima che potesse arrivare al cuore, prima che potesse arrivare alla mente, perché se così fosse stato difficilmente poi sarebbe riuscita a scacciarlo. La domanda del Seal, comunque, verteva su una possibile frequentazione della donna orientale, ma poiché Fujiko non poteva parlare apertamente del mezzo flirt che stava avendo con il Sagitta, fu costretta a mentire ai presenti.
Lo stesso avrebbe dovuto fare la greca, ma Nausicàa non riusciva davvero a contenersi, prendendosi fin troppe libertà che finirono poi per istigare l'Uragano a rispondere in maniera ugualmente intensa. Gli spiriti delle due amiche vennero investiti da una folata così forte di Vento che entrambe iniziarono a tremare.
Mentre però Fujiko, avendo il Ghiaccio, riuscì ad acquisire stabilità molto in fretta, la stessa cosa non si poteva dire della Patroklos, che vide crearsi nel proprio elemento un nuovo maelstrom, generato proprio dal desiderio di Typhon per lei.

Abbiamo compreso che sei rimasta folgorata dalla voce del professor Seal... Ora però credo sia il caso di proseguire, non pensi?

Fu sempre la Danma a cercare di mettere una pezza e di tirarsi fuori dall'imbarazzante threesome non voluta. Si sentiva a disagio perché aveva compreso il desiderio dell'uomo per la sua migliore amica ed era una cosa che avrebbe fatto volentieri a meno.
L'argomento musica fu utile per spostare di nuovo l'attenzione su qualcosa di innocuo e permettere così alla Patroklos di riprendersi completamente da quell'attacco improvviso ed inaspettato.

Come ho detto prima, attualmente ho in gestione questo negozio di strumenti, ma non fornisco lezioni o esibizioni pubbliche.
Il mio studio con la chitarra è partito completamente da autodidatta quando ero poco meno che adolescente e si è intensificato intorno al sesto anno di scuola.
Hogwarts si preparava alla annuale sfida con il coro della Cyprus ed io, con la mia proverbiale testa calda, volevo che vincesse perché... Beh, perché c'ero io!
Convinsi la coordinatrice del coro a farmi entrare e mi misi alla testa dei miei compagni con l'intenzione di far finire il periodo di vittorie consecutive degli americani.
... Ricordo che quando arrivarono in visita fecero una esibizione di gruppo straordinaria di un brano chiamato "Jump".
Ecco, per farvi comprendere il mio grado di presunzione, durante le preliminari amichevoli decisi di portare proprio "Jump" con l'intento di renderlo meglio che tutti loro messi assieme.
Ricevetti un giudizio piuttosto alto e la coordinatrice della Cyprus, così come tutti i suoi coristi, rimasero sia stupiti che infastiditi dal mio gesto.
Però si erano permessi di prenderci in giro, darci nomignoli ridicoli e chiamarci perdenti... E a quel tempo certe cose con me presente non andavano proprio fatte...


Per Nausicàa, ciò che il Seal stava raccontando faceva davvero parte del suo passato, un passato che egli condivideva con la sua controparte del presente, ma comunque vera e reale. Per Fujiko invece fu facile notare l'imbarazzo nel parlare di determinate questioni che potevano apparire come non reali perché vissute anche da un'altra persona.

Eri davvero presuntuoso e competitivo, ahahahahah!
... Lo sei ancora oppure hai cambiato totalmente atteggiamento?


Chiese in tutta innocenza, perché per lei Typhon era reale e non una copia, una persona con sentimenti ed emozioni ed un passato ed un'esperienza che lo aveva portato a crescere e maturare. Più scopriva di lui e più le piaceva ciò che stava vedendo, anzi si rammaricava di non aver potuto vivere insieme a lui quegli anni, perché sapeva che sarebbe stato divertente vedere un ragazzo così scapestrato all'opera.
Ma forse il Conflux aveva scelto di farli incontrare proprio quando i due erano consapevoli di potersi piacere. Non era detto che da adolescenti sarebbero stati in grado di apprezzarsi l'un l'altro, mentre adesso, adesso c'era una chimica tale fra di loro che risultava davvero difficile riuscire a mantenersi separati.
Ancora una volta, fu la Danma ad intervenire, riferendo un simpatico aneddoto proprio sulla sua migliore amica, rea di essere una brava cantante ma solo sotto effetto di alcool.

Ecco, addio alla mia professionalità ed al mio decoro.
Sei contenta adesso?
Chissà cosa penserà di me il professor Seal!


Probabilmente che sei una spugna, ma posso garantirle io che la mia collega non beve mai chissà quanto...
Anche perché, dopo l'intervento, ti è stato caldamente sconsigliato di darti all'alcool.


Di sicuro non è mai stato un mio obiettivo quello di trasformarmi in una bevitrice seriale...

... Stia tranquilla, Dottoressa Patroklos.
Potrebbe trovarsi accanto ad un cadavere con un coltello insanguinato in mano, assicurarmi con un sorriso che non è stata lei... E potrei crederle.


Lo stesso identico sorriso che uscì fuori sulle labbra della greca in quel momento, mentre un altro un po' più divertito, seppur contenuto, si palesò sul viso della giapponese. Nessuna delle due donne poteva immaginare quali oscuri pensieri si stessero annidando in quel momento nella mente dell'Uragano.
L'uscita del tutto innocente di Fujiko aveva dato adito a molte riflessioni amare, che purtroppo erano quasi obbligatorie nella situazione in cui si trovava il Seal. Nausicàa non intuì nulla e nemmeno la Danma, fino a quando lo stesso Typhon non cambiò completamente argomento, lasciando cadere nel vuoto quello precedente e generando perplessità nella giapponese e preoccupazione nella greca.

Dottoressa Danma, apro anche a lei l'opportunità di chiedermi qualsiasi tipo di tisana o infuso le possa essere utile.
La sua collega ne ha già assaggiato qualcuno e può assicurarle l'efficacia.
Posseggo qualche ricetta già essiccata nella mia dispensa personale, ma per altri prodotti più specifici ho bisogno di qualche giorno di preavviso.


La ringrazio per la sua gentilezza... Le farò presente se avrò bisogno di qualcosa.

Quando il pasto si concluse del tutto, l'uomo scelse di allontanarsi da solo, con in mano una tazza di cappuccino e sul viso ancora quell'espressione spenta che le due docenti dell'istituto avevano notato poco prima. Non appena il Seal fu lontano dalla zona dove si trovavano loro, Nausicàa si rivolse sommessamente alla sua migliore amica, quella preoccupazione provata prima ora ben visibile sul suo volto.

Credi che lo abbiamo offeso in qualche modo?

Non lo so, sinceramente... Si è adombrato quando abbiamo parlato di te, ma non vedo alcun nesso con qualcosa che possa averlo turbato...

Perché fa così?
Che cosa avrà?


Nana, potremmo stare qui a perdere tempo nel cercare di ipotizzare mille cose per cui lui possa essersi intristito...
... Oppure potresti chiederlo al diretto interessato.
Non è ancora così lontano, fai in tempo a raggiungerlo.
Nel caso in cui lo abbia offeso qualcosa che ho detto io, anticipagli intanto le mie scuse e digli che non era mia intenzione fargli un torto...


Hai ragione.
Ci vediamo dopo!


Corse via quasi in un lampo, lasciando da sola la Danma che aveva avuto la brillante idea di darle quel saggio consiglio. Conosceva troppo poco l'Uragano per capire che cosa gli passasse per la testa e l'unica abbastanza intima con lui da poter osare chiedergli qualcosa era proprio la Patroklos.
La greca superò alcuni gruppi di studenti che la salutarono, rivolse verso di loro un sorriso solare come sempre, poi però si concentrò unicamente sull'uomo che si era allontanato e che sembrava triste per qualcosa.
Le dava le spalle, ma non serviva certo annunciarsi con lui per fargli sapere la propria presenza. Non appena il suo elemento agitato entrò in risonanza con quello del Seal, Typhon parlò prima ancora che ella avesse la possibilità di aprire bocca.

... Che operazione hai subito?

Lo affiancò, sistemandosi quanto più possibile vicina a lui, i gomiti appoggiati sulla medesima ringhiera e lo sguardo che prima si alzò su di lui, poi sul panorama offerto da quella visuale.

Un intervento di donazione del rene, per salvare mio fratello.
In passato aveva la brutta abitudine di risolvere ogni suo problema bevendo... E prima di capire che non fosse quella la soluzione, ha fatto in tempo a portarsi vicino alla morte.


Spiegò con molta semplicità, senza dire chi fosse suo fratello, senza specificare quanto avesse sofferto, le pene che aveva subito, quanto aveva temuto di perderlo quando le avevano detto che ormai era in fin di vita. Non era importante, non in quel momento, dove le sue attenzioni si stavano focalizzando unicamente sul Seal.

Per questo sei rimasto turbato prima?
Perché hai sentito Fujiko fare accenno all'intervento che ho subito?
... So che forse non siamo ancora così intimi da poter diventare la tua confidente, ma mi sono sinceramente preoccupata quando ti ho visto in quel modo e vorrei davvero capire perché sia successo.


In un gesto apparentemente non voluto, ella andò a sfiorare la mano dell'uomo, facendo sì che l'Acqua ricercasse il contatto non solo con il Vento di Typhon, ma anche con Terra e Fuoco annessi. Era l'Uragano, vero, ma in lui si celavano anche altri due Elementi, un miracolo del Conflux che in quel modo aveva voluto premiare la caparbietà del Seal e altre sue doti alla Patroklos ancora ignote.

... Potrebbe essere valida come minaccia privarti del mio sorriso per una settimana, se tu decidessi di non parlarmene?
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Messaggioda Typhon » 20/02/2020, 21:21

Per nessuno poteva essere semplice individuare con esattezza i pensieri di un individuo così criptico come Typhon, quel Typhon.
Nausicàa si era messa in correlazione con un uomo creato di sana pianta, strappato da una dimensione incorporea e dotato di nuova vita.
La stessa esistenza di quell'uomo era la riprova che tante meccaniche metafisiche fossero ancora inspiegabili e inconoscibili.
Solo la Trama, o il Mana, avrebbero potuto dare una interpretazione precisa di quel fenomeno, ma di sicuro era impossibile incontrarli come nulla fosse.
L'unica realtà alla quale aggrapparsi era che Typhon stava lì, dotato di sensi, emozioni e tutto il comparto normalmente presente in qualsiasi essere umano, magico e non.

... Che operazione hai subito?

Un intervento di donazione del rene, per salvare mio fratello.
In passato aveva la brutta abitudine di risolvere ogni suo problema bevendo... E prima di capire che non fosse quella la soluzione, ha fatto in tempo a portarsi vicino alla morte.


Annuì piano, l'Uragano, continuando a fissare lo zampillare dell'acqua ed ogni tanto abbassando gli occhi sui diversi pesci della fontana.
Il cappuccino, bevuto fino a metà del suo contenuto, emetteva di tanto in tanto qualche piccolo fumo dall'alta temperatura.
Nausicàa era lì, accanto alla "copia" dell'ex Dragargenteo, ancora preoccupata per il suo precedente allontanamento dalla sala mensa.
Fujiko non c'entrava nulla, così come nemmeno la Patroklos in realtà, perché la motivazione era molto più complessa, molto meno immediata.
Il suo era un caso talmente tanto unico nel suo genere che ricercarne di analoghi sarebbe stato solo una perdita di tempo.

Per questo sei rimasto turbato prima?
Perché hai sentito Fujiko fare accenno all'intervento che ho subito?
... So che forse non siamo ancora così intimi da poter diventare la tua confidente, ma mi sono sinceramente preoccupata quando ti ho visto in quel modo e vorrei davvero capire perché sia successo.


Perdonami, non era mia intenzione, ma credo sia meglio...

... Potrebbe essere valida come minaccia privarti del mio sorriso per una settimana, se tu decidessi di non parlarmene?

Non fece in tempo a bloccarla che l'Acuan già aveva espresso ancora meglio il concetto del voler essere resa partecipe.
Difficile quando, in un certo senso, lui stesso non sapeva come rendersi partecipe, come farsi domande capaci di portare a qualche risposta.
Il suo volto riflesso nello specchio tornò prepotente nell'immaginazione, dopo di che la memoria si spostò all'episodio avvenuto con Rebecca Auditore.
Non perché desiderasse replicare, quanto perché il contesto, la situazione, la persona, faceva tutto quanto parte di una sicurezza.
La sua mente accettava facilmente certi luoghi o figure e faceva fatica con ciò che invece si rivelava nuovo e pronto per essere analizzato da zero.

Credo di avere soltanto paura, Nausicàa.
Paura per ciò che mi è ignoto, paura per ciò che la mia consapevolezza deve per forza ritenere una novità.
Paura per quelle situazioni che si stanno costruendo lontane dal destino che ho avuto in un'altra vita e da quello di colui che sta vivendo questa altrove.
Inoltre mi irrita avere paura, perché, per rispondere alla tua precedente domanda, sono dannatamente competitivo e orgoglioso e mi dà fastidio non sapere come reagire.
Lo sono molto meno che in passato, molto meno rispetto al ragazzo che in teoria sono stato, ma resto sempre e comunque un Drago, nell'anima e nel corpo... Credo.


Una stranissima affermazione a dire il vero, più che altro per una persona estranea come la greca.
Ella non sapeva praticamente nulla di lui, compreso l'Uragano che tutti ipotizzavano dentro al Castello dei Jinn del Fuoco.
Lei non era stata presente alla sfida contro i Druidi e di conseguenza molti dettagli se li era persi per strada.
Con un lungo sospiro, Typhon si girò, dando la schiena alla fontana, rimanendo per un poco in silenzio.
Non che volesse mantenere qualche segreto con lei, ma c'era di mezzo proprio una sua difficoltà personale nell'ammettere certe debolezze.

... La prima cosa che devi sapere è che il mio Patronus è un Drago.
Sicuramente speciale, lo so, non capita a tutti di avere una Creatura Magica come "Spazza Dissennatori".
... Ma non è niente in confronto al fatto che anche la mia forma Animagus è un Drago, o almeno dovrebbe.
Nel turbinio dei miei ricordi è presente questa informazione, so che è vera perché è stato un dono ricevuto dopo le nozze.
Però ad oggi non ho ancora trovato il coraggio di provare se questo valga anche per me oppure no.


Tramutarsi in un Drago era stato il più grande onore e il più magnifico tra i doni per uno come il Seal, che da sempre si era sentito un Drago in tutto e per tutto.
Dentro il patrimonio mnemonico di quel Typhon sussisteva quel ricordo, così come l'orgoglio nel possedere una simile forma alternativa.
Ma c'era anche qualcos'altro che gli metteva una incredibile agitazione addosso, una stranissima sensazione che si portava dietro fin dal suo arrivo in quel mondo.
Così, l'episodio vissuto con Rebecca lo riportava ad un altro problema sollevato da quello specifico accadimento, un problema serio, che nulla aveva a che vedere col sesso.
Gli occhi scuri vagavano in giro per il cielo azzurro, tra le poche nuvole presenti, quasi come se la sua mente stesse già volando tra esse.

... Credo che la mia creazione sia avvenuta con qualche errore, con qualche difficoltà nel far coincidere ogni tassello con gli altri.
Se quello che mi è stato detto è vero, la mia anima apparteneva ad uno spirito caduto prematuramente e forse in via di disgregazione.
Lo specchio, trascinando quanto rimasto dentro un corpo riformulato mediando tra l'età del me scomparso e quella del me presente, ha eseguito un lavoro incompleto.
I miei poteri col Vento sono meno perfetti... Ed anche la mia qualità di essere Animagus... Io, io è come se la percepissi bloccata.
... E se anche riacquistandola scoprissi di non essere più un Drago? Di aver perso per sempre quel privilegio? ... Non voglio pensarci.


Povera, povera Nausicàa, messa in mezzo nel cercare di stare accanto ad un essere con difficoltà di quel calibro.
La Danma l'aveva messa in guardia sul fatto che quel Typhon non fosse un uomo come tanti altri, non un amore semplice, se intrapreso.
Quell'Uragano era un involucro rigoglioso e pieno di umanità, che stava però traboccando tutta assieme e sotto tante differenti forme.
Inoltre, nessuno poteva sapere che quel Typhon fosse il risultato della mediazione tra un individuo di 25 anni ed uno di quasi 40.
Due mentalità che ancora lavoravano cercando il giusto compromesso, che fosse nel carattere, come nella saggezza.

... Quando ho sentito la parola "Intervento" riferita a te è stato come temere improvvisamente di perderti.
In questo caos dettato da timori, preoccupazioni e quant'altro... Incontrarti è stata la novità che non mi ha mai messo paura o irrequietezza.
Il tuo sorriso ha permesso al mio cuore di battere più forte e farmi capire che certi sentimenti fossi sempre e comunque in grado di provarli.
... Mi dispiace di correre così tanto e mi dispiace dire qualcosa che potrà sembrarti esageratamente solenne ma...
Ti conosco da poco ma già sento che se da un attimo all'altro tu non fossi più nella mia vita, ne morirei.


Spostò finalmente l'attenzione sugli occhi dell'Acuan, guardandola intensamente.
Non potevano sfiorarsi, non potevano baciarsi, ma se avesse potuto, Typhon probabilmente l'avrebbe stretta calorosamente a sé.
Non rifiutava ciò che lo rendeva vivo, non si sentiva indegno della vita, al massimo sentiva di essere poco allettante per una femmina come lei.
Sensazione che scacciava via, grazie a quell'orgoglio che lo invogliava a non vedersi meno rispetto a nessuno, ma era lì che nasceva il dualismo tra l'uomo e il ragazzo.
L'uomo che fronteggiava le paure a testa alta, il ragazzo che doveva ancora imparare a farlo.

Ecco perché, Nausicàa, ti chiedo di riflettere davvero su quello che vuoi essere per me, perché io so cosa voglio essere per te, ma non è detto che...

Professor Seal!

Mh?

Ehilà, Professor Seal! E salve di nuovo anche a lei, Professoressa Patroklos!

Cosa c'è ragazzi?

Due degli studenti che prima avevano assistito all'esibizione dell'Uragano dentro la classe erano giunti col fiato corto fino alla fontana.
Un ragazzo e una ragazza, di etnia cubana e indiana, molto promettenti intellettualmente ma facenti anche parte del "Comitato Party" dell'Istituto.
Ebbene sì, Haytham ne aveva istituito uno per far sì che i ragazzi ideassero anche modalità diverse per svagarsi, oltre che per studiare.
In questo modo preservava la serenità comune e tra l'altro si faceva anche ottima pubblicità con conseguenti iscrizioni stabili e mai in calo.
La conversazione seria doveva necessariamente essere rimandata.

Prima abbiamo sentito per caso il suo racconto.

Quale racconto?

Quello sulla sfida con la Cyprus di quando andava a scuola ad Hogwarts!

Ah... Certo, sì...

Ecco, lei forse non lo sa ma il Professor Lamarck non solo viene dalla Cyprus, ma è stato anche Vice Coordinatore del Coro!

Ma non mi dite...

Settimana prossima ci sarà la festa post laurea di quelli che hanno dato gli esami il mese scorso.
Il Professor Lamarck aveva già accettato di esibirsi durante la festa ma adesso stavamo pensando...
... E se si esibisse anche lei e si replicasse una piccola nuova sfida Cyprus contro Hogwarts?!
Ovviamente in amicizia, giusto per scherzare!
Quasi tutti i laureandi sono ex Cyprus o ex Hogwarts, quindi sarebbe divertente!


Non saprei, sicuramente un'idea interessante, però...

Non ci dica di no Professore!
Le assicuriamo che il comitato party dell'istituto è un gruppo serissimo e metteremmo delle giurie valide!
Anzi, Professoressa Patroklos, potrebbe farne parte per cortesia? Ed anche la Professoressa Danma!
Lei sa come convincerla, se glielo chiedessimo noi sicuramente rifiuterebbe!


Nessuno immaginava che tra i due individui fosse in corso una chiacchierata tanto importante, ma nemmeno avrebbero potuto farlo presente.
Per tutti quanti, i due docenti si erano incontrati quello stesso giorno o al massimo la loro conoscenza era blanda e sul piano puramente professionale.
Typhon non sapeva proprio che cosa dire e da un lato avrebbe voluto quasi che fosse la stessa Nausicàa ad indirizzarlo su come comportarsi.
C'era molto brio e molto entusiasmo negli occhi dei due allievi, come poteva deludere le loro aspettative?
Forse, se avesse chiesto a Fujiko, lei sarebbe stata perfettamente in grado di spiegarglielo.
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Messaggioda Nausicàa » 24/02/2020, 1:22

... Potrebbe essere valida come minaccia privarti del mio sorriso per una settimana, se tu decidessi di non parlarmene?

Eccoli lì, uno accanto all'altro, in piedi, ad osservare l'orizzonte, a parlare già di cose profonde, di cose serie, di cose importanti.
Nausicàa poteva sembrare una persona superficiale, ma nel suo passato si celava in realtà una sequela di esperienze piuttosto forti, piuttosto importanti che l'avevano spinta a ricercare nella vita di tutti i giorni una filosofia da seguire per non soccombere a quella che doveva essere una vita dura e difficile.
In questo senso, scegliere di farsi piacere uno come il Seal avrebbe dovuto interrompere forzatamente quell'Equilibrio che ella aveva raggiunto con molta difficoltà.
Typhon portava con sé parecchi guai, parecchia sofferenza, parecchi dispiaceri e ne venivano influenzate anche le persone che gli stavano intorno.
Ma mentre se ne stava lì in piedi, la Patroklos scoprì che non desiderava essere da nessun'altra parte. Anche se ciò significava spegnere il proprio sorriso e mantenere la testa lucida su questioni seria, le bastava sapere di essere accanto all'Uragano per decidere che valesse la pena vivere momenti di tristezza, se questi poi si accompagnavano ad altri di calore e tenerezza.

Credo di avere soltanto paura, Nausicàa.

Spiegati meglio.

Paura per ciò che mi è ignoto, paura per ciò che la mia consapevolezza deve per forza ritenere una novità.
Paura per quelle situazioni che si stanno costruendo lontane dal destino che ho avuto in un'altra vita e da quello di colui che sta vivendo questa altrove.
Inoltre mi irrita avere paura, perché, per rispondere alla tua precedente domanda, sono dannatamente competitivo e orgoglioso e mi dà fastidio non sapere come reagire.
Lo sono molto meno che in passato, molto meno rispetto al ragazzo che in teoria sono stato, ma resto sempre e comunque un Drago, nell'anima e nel corpo... Credo.


Lo sguardo pensieroso, i lineamenti contratti, la sofferenza nel suo volto erano mossi dunque da quei sentimenti che rendevano quel Typhon spaventato e timoroso della propria stessa esistenza.
Non era facile mettersi nei suoi panni, ma Nausicàa cercò di compiere quello sforzo, di analizzare dentro di sé ogni singola parola, ogni singola emozione, scomponendola, provando a capirla e provando soprattutto a capire in che modo lei potesse aiutare il Seal a superare quel difficile momento.
Per lei era tutto così ovvio e scontato che egli fosse vivo e reale. Non provava il timore di vederlo sparire, se non per cause naturali, incidenti, insomma ciò di cui le persone morivano ogni giorno.
Ma le emozioni che provava, le sensazioni che le trasmetteva non sembravano essere illusioni, dunque non aveva paura che si stava affezionando sempre di più ad un fantasma.
Troppo corporeo per esserlo, troppo carnale e quindi autentico in ogni sua minima sfaccettatura.
Lei lo vedeva così, ma lo stesso non era per il Seal, la cui ultima affermazione aveva un po' confuso la Patroklos, che però ricevette subito un'adeguata spiegazione.

.. La prima cosa che devi sapere è che il mio Patronus è un Drago.
Sicuramente speciale, lo so, non capita a tutti di avere una Creatura Magica come "Spazza Dissennatori".
... Ma non è niente in confronto al fatto che anche la mia forma Animagus è un Drago, o almeno dovrebbe.
Nel turbinio dei miei ricordi è presente questa informazione, so che è vera perché è stato un dono ricevuto dopo le nozze.
Però ad oggi non ho ancora trovato il coraggio di provare se questo valga anche per me oppure no.


Era tutto molto affascinante e incredibile al tempo stesso.
Certi particolari della sua vita alla greca rimanevano ancora oscuri, non avendo partecipato nemmeno come spettatrice alle sfide indette dai Druidi contro i Gildati.
In quella sede Typhon aveva stavinto contro l'Erede del Vento e aveva ricevuto -adesso lo sapeva- il dono di un Drago sia come Patronus che come Animagus.
Non comprendeva però per quale motivo egli avesse il timore di aver perso quella capacità, ma anche questo dubbio venne subito fugato, grazie alla totale sincerità dell'esperto Erbologo.

... Credo che la mia creazione sia avvenuta con qualche errore, con qualche difficoltà nel far coincidere ogni tassello con gli altri.
Se quello che mi è stato detto è vero, la mia anima apparteneva ad uno spirito caduto prematuramente e forse in via di disgregazione.
Lo specchio, trascinando quanto rimasto dentro un corpo riformulato mediando tra l'età del me scomparso e quella del me presente, ha eseguito un lavoro incompleto.
I miei poteri col Vento sono meno perfetti... Ed anche la mia qualità di essere Animagus... Io, io è come se la percepissi bloccata.
... E se anche riacquistandola scoprissi di non essere più un Drago? Di aver perso per sempre quel privilegio? ... Non voglio pensarci.


Typhon...

Avrebbe voluto confortarlo in un modo più umano.
Prendergli la mano, abbracciarlo, spingerlo a non focalizzarsi sulle proprie paure. Ma non poteva permettersi nulla Nausicàa e questo era davvero frustrante.
Era lì a portata di un gesto e non poteva fare nulla, nemmeno prendergli la mano o fargli una carezza più seria. Dovevano dare modo a tutti di credere che si fossero appena conosciuti ed era terribile, specie quando sentiva la sua sofferenza, una sofferenza a cui la Patroklos non era affatto nuova.
Il senso di smarrimento, l'incapacità di saper dare una giusta strada alla propria vita, la voglia di auto distruggersi la donna lo aveva provato attraverso il difficile calvario di suo fratello.
Quante litigate si erano susseguite fra lei e Gawain, quanti pianti, quante urla per cercare di fargli comprendere che non doveva buttarsi giù, che non doveva ammazzarsi di alcool, che non doveva, non doveva lasciare che la vita lo schiacciasse.
Aveva sfiorato la morte suo fratello maggiore e solamente un miracolo lo aveva salvato e quel miracolo si chiamava proprio Nausicàa.
Erano compatibili e questo le aveva permesso di donargli un rene, salvandogli la vita e permettendogli di ricominciare.
No, poteva sembrare che la greca non avesse mai conosciuto il dolore, ma i suoi sorrisi erano così luminosi ed intensi proprio perché avevano assaggiato per bene ogni singolo boccone di amarezza e sofferenza.

... Quando ho sentito la parola "Intervento" riferita a te è stato come temere improvvisamente di perderti.
In questo caos dettato da timori, preoccupazioni e quant'altro... Incontrarti è stata la novità che non mi ha mai messo paura o irrequietezza.
Il tuo sorriso ha permesso al mio cuore di battere più forte e farmi capire che certi sentimenti fossi sempre e comunque in grado di provarli.
... Mi dispiace di correre così tanto e mi dispiace dire qualcosa che potrà sembrarti esageratamente solenne ma...
Ti conosco da poco ma già sento che se da un attimo all'altro tu non fossi più nella mia vita, ne morirei.


Immagine


L'intero pianeta era appena esploso a quelle parole o almeno così lo percepì la Patroklos quando comprese quanto profondo potesse essere il sentimento che Typhon stava provando nei suoi confronti.
Forse non le aveva detto di amarla, ma le stava dicendo che lei, in pochi mesi, aveva acquisito un'importanza molto forte ed anche normale, almeno nella sua ottica, data la difficile e delicata situazione di quel Seal.
Fujiko l'aveva messa in guardia, Fujiko le aveva detto di stare attenta a ciò che faceva e adesso Nausicàa si ritrovava con la testa che girava, la mente che non riusciva a focalizzarsi bene sulle parole ed il cuore che batteva furiosamente, come se mille cavalli stessero galoppando all'unisono.
Da un lato si sentiva euforica, si sentiva trasportata nei confronti dell'Uragano, ma dall'altra c'era la proverbiale accortezza, la paura di impegnarsi troppo con qualcuno, che finiva poi per farla arrivare a tante semplice storie senza averne mai qualcuna di veramente importante.
Un passato come il suo era difficile da dimenticare e il timore di essere delusa ancora molto alto.
L'Uragano era il primo che le stava facendo perdere la testa, ma in maniera lenta, graduale.
Se per la situazione che stava vivendo l'uomo, egli sentiva di avere solo lei come speranza, per la Patroklos chiaramente era tutto diverso e i due si stavano adesso confrontando su due binari molto simili, che viaggiavano nella stessa direzione, ma con velocità diverse.

Ecco perché, Nausicàa, ti chiedo di riflettere davvero su quello che vuoi essere per me, perché io so cosa voglio essere per te, ma non è detto che...

Professor Seal!

Mh?

Ehilà, Professor Seal! E salve di nuovo anche a lei, Professoressa Patroklos!

Venne salvata da un probabile attacco di cuore proprio dall'arrivo di due studenti, che avevano girato in lungo e in largo alla ricerca del docente del nuovo corso.
Le matricole erano arrivate fin lì dopo aver ascoltato in sala mensa l'Uragano parlare delle sue esperienze nel Coro di Hogwarts. Ma il motivo di tanto interesse venne presto spiegato anche alla Patroklos, che lentamente stava riprendendo a ragionare lucidamente dopo le forti emozioni che le aveva fatto provare il Seal.

Settimana prossima ci sarà la festa post laurea di quelli che hanno dato gli esami il mese scorso.
Il Professor Lamarck aveva già accettato di esibirsi durante la festa ma adesso stavamo pensando...
... E se si esibisse anche lei e si replicasse una piccola nuova sfida Cyprus contro Hogwarts?!
Ovviamente in amicizia, giusto per scherzare!
Quasi tutti i laureandi sono ex Cyprus o ex Hogwarts, quindi sarebbe divertente!


Non saprei, sicuramente un'idea interessante, però...

Non ci dica di no Professore!
Le assicuriamo che il comitato party dell'istituto è un gruppo serissimo e metteremmo delle giurie valide!
Anzi, Professoressa Patroklos, potrebbe farne parte per cortesia? Ed anche la Professoressa Danma!
Lei sa come convincerla, se glielo chiedessimo noi sicuramente rifiuterebbe!


Era chiaro che Typhon non sapesse bene che cosa dire.
Stavano facendo un discorso importante, stavano parlando di quanto egli si sentisse bloccato e spaventato da quella vita, che era la sua ma imperfetta, esattamente come lui.
Colse lo sguardo che l'uomo le rivolse, quello fiducioso dei due studenti, probabilmente quello immaginario di Fujiko, che sicuramente si sarebbe opposta dall'essere coinvolta in una cosa del genere.
Ma la Danma non poteva essere lì per rifiutarsi e le venne spontaneo farsi carico della decisione anche per il Terran, come se in qualche modo volesse mostrargli quale fosse la strada da seguire, come se volesse raccoglierlo da quello smarrimento temporaneo.

Potete contare su di me ragazzi!
Forza professor Seal, non faccia il timido!
Le assicuro che sarà una sfida che la stuzzicherà, il professor Lamarck sembra un avversario ostico, di quelli che i Draghi masticherebbero molto volentieri come spuntino a colazione.
Contate su di noi e per quanto riguarda la professoressa Danma... Se domani mi vedrete arrivare a lezione completamente integra, significa che avrà accettato.


Fece un occhiolino ad entrambi, un sorriso solare e poi li vide sparire felici e contenti di aver ottenuto quei sì.
Si era permessa di parlare a nome di Typhon, ma quel riferimento alla creatura magica più maestosa che vi fosse voleva essere una piccola spinta nei confronti dell'uomo, che si stava lasciando troppo andare ai pensieri senza rendersi conto che questo creasse quel circolo vizioso di paura in cui era finito.
In ogni caso, il sorriso permeava ancora le sue labbra, quando ella prese parola per proseguire il discorso che stavano facendo.

Sono arrivati giusto in tempo, ancora qualche parola di troppo e sicuramente mi sarebbe esploso il cuore, ahahahah!
Per tutte le Morgane, Typhon... Io... Mi sento girare la testa, non so davvero che cosa dire...


Era comprensibile, non ci si vedeva fare tutti i giorni certe dichiarazioni. Typhon stava dando un'impronta molto importante alla loro frequentazione che la Patroklos non aveva mai voluto dare, non perché non ne fosse abbastanza degna, ma perché ella quando si trattava di questioni di cuore, lasciava agire solamente il cuore senza alcun pensiero di mezzo.
Il suo modo di vivere era improntato sull'assenza di pensieri, perché ne aveva vissuti tanti in passato e aveva visto in che modo essi distruggessero le persone.
Non desiderava fare la stessa fine, per questo affrontava tutto con leggerezza, anche le cose che leggere non lo erano affatto.
Forse prima di rispondere alla domanda del Seal, avrebbe dovuto affrontare gli argomenti precedenti, quelli per cui non lo aveva interrotto, lasciando che l'uomo si sfogasse con lei.

Forse la cosa migliore è partire dai tuoi discorsi precedenti e poi arrivare a quello finale.
Intanto, smettila di pensare.
Comprendo che nella tua situazione sia difficile: ti senti una copia, ti senti non autentico, ti senti come un intruso che non dovrebbe stare qui.
Ma ci sei ed ogni evento che ti allontana dal tuo precedente destino va vissuto per quello che è, una nuova vita, una nuova possibilità che ti si sta aprendo davanti e che devi cogliere, perché non puoi lasciarti andare alla paura.
Come adesso, che non eri sicuro di voler partecipare alla festa post laurea.
Hai esitato e più esiti più sei portato ad esitare anche per cose più importanti.
Non sentirti spaventato dall'idea che tu sia imperfetto, questo può solo significare che sei un Typhon diverso e dunque unico rispetto all'altro.
Posso capire il tuo dolore se scoprissi di non possedere più un privilegio come quello di poter diventare un Drago... Ma sarebbe così difficile da accettare e vederci un lato positivo?
Se ci riesci, sai di non aver perso qualcosa a cui tenevi molto... E se non ci riesci o ti trasformi in altro, allora ciò significa che sei diverso dall'altro Uragano, che sei speciale, che c'è qualcosa in più che ti distingue da lui e che lui non potrà mai replicare.


Non era facile accostarsi al modo di pensare di Nausicàa. Lei era ottimista, le piaceva esserlo e non certo perché non avesse mai preso schiaffi in faccia dalla vita.
Aveva solo scelto di adottare un tipo di strategia che le impedisse di buttarsi giù, di lasciarsi andare troppo, di non cogliere le meravigliose opportunità che la vita poteva offrire.
Sapeva guardare molto bene negli angoli più nascosti del pianeta e trovare qualcosa che rendesse la sua giornata un autentico Paradiso.
Un bel paesaggio colorato dal chiarore dell'alba, un fiore appena sbocciato, il sorriso di Typhon... Tutte cose che permettevano alla Patroklos di essere sempre così allegra, sempre così di buonumore, sempre pronta a lottare contro il brutto ed il cattivo che c'era intorno a lei.

E qui entro in gioco io, per te.
Io sono quella variabile non calcolata, quell'opportunità che ti è stata offerta all'improvviso, quella persona che non fa parte del tuo destino, eppure eccomi, ci sono!
Bene... Ci sono, Typhon...
Non vado da nessuna parte, non sparisco, non sono solo un sogno e non ho intenzione di accontentarmi di una semplice amicizia con te.
Tu mi piaci sul serio ed anche se per te io sono già così importante, questo non significa che io non stia comunque correndo ad una velocità sostenuta.
Quando c'è di mezzo il cuore, io non voglio sentire ragioni: vivo ogni istante per quello che è, mi lascio trasportare e solo dopo, quando ormai è troppo tardi, realizzo quali sentimenti siano sbocciati in me.
Non sei l'unico ad esserti buttato, anche io l'ho fatto... E non immagini quanto questo spaventi me, che una batosta simile l'ho già presa ed anche piuttosto forte.


L'Uragano era stato onesto e sincero con lei, pertanto la greca sentiva di doverlo essere allo stesso modo, per mettersi quanto più possibile al suo stesso livello, al suo stesso piano e raggiungerlo finalmente alla stessa velocità.

Ci sono tante cose che non sai di me... E una di queste è che sono già stata sposata e divorziata con un uomo.
Un babbano di cui mi ero follemente innamorata, al punto da non voler più trattenere alcun segreto con lui, non quello sulla magia almeno.
Ho corso tantissimo con lui, ho avuto fiducia nella nostra storia, nei nostri sentimenti... E ho sbagliato, perché lui non era pronto e non ha voluto accettarmi per quella che ero, per la mia natura da strega.
Ho passato anche dei guai con la legge magica ovviamente, ma per fortuna tutto si è risolto... Anche per l'uomo che avevo sposato.
Lo hanno obliviato e gli ho fatto credere che il nostro matrimonio si fosse concluso perché avevamo scoperto di non essere compatibili.
Adesso lui è felice, ha una vita, una nuova moglie... E io sono davvero felice per lui, anche se quello che ho vissuto mi ha spaventata talmente tanto che non sono più riuscita ad avvicinarmi così tanto a qualcuno.


Mentre parlavano, Nausicàa fece cenno all'Uragano di seguirla, camminando in mezzo alla folla, sorpassando studenti, portandolo verso gli ascensori dell'istituto.

Ho atteso davvero per tanto tempo che arrivasse qualcuno in grado di farmi battere il cuore come il mio ex marito...
E guarda caso è successo proprio quando sei arrivato tu!
Ho lasciato che le cose fra di noi fossero troppo superficiali, abbiamo chiacchierato ma non ti ho mai reso partecipe della mia vita, del mio passato... Ed ho sbagliato, perché adesso che ti ho raccontato questa cosa, vorrei dirtene altre mille, vorrei che tu conoscessi ogni singola sfaccettatura di me.
E lo stesso desidero farlo io con te: il tuo passato è e rimarrà sempre il tuo passato; il tuo presente lo stai scrivendo in questo momento, attimo dopo attimo; ma il tuo futuro è un dono prezioso che può riservarti molte sorprese, alcune positive ed altre negative... Eppure tutte straordinarie e meravigliose.


Terminato di camminare, Typhon si sarebbe reso conto che i due avevano raggiunto il piano degli uffici insegnanti, dove la Patroklos aprì una delle porte, quella con sopra scritto il suo nome. Una volta che l'Uragano fu dentro, la donna chiuse a chiave la porta, voltandosi poi a fissarlo con quel sorriso solare e dolce al tempo stesso.

E adesso è arrivato il momento di dimostrarti che non c'è niente di cui avere paura, che tu sei tu, unico e inimitabile...
E se la paura diventa comunque troppo forte, se non riesci a combatterla, allora chiudi gli occhi e stringiti a me.
Siamo protettori dell'Equilibrio, entrambi sappiamo bene che il Conflux agisce in mille modi su di noi.
Per questo ci sarà sicuramente una ragione se le nostre strade si sono incrociate, se tu sei qui e io sono qui, insieme a te.


Si avvicinò a lui, avvolgendolo in un abbraccio che era puramente fisico, puramente vero e reale, un contatto impossibile da definire come fasullo.
Aveva parlato per molto tempo, adesso doveva lasciare che fosse il corpo ad agire, il cuore, permettendosi quel trasporto che aveva trattenuto per tutto il tempo in cui erano stati fuori, immersi nel caos dell'istituto.

Mi confondi talmente tanto le idee che invece di scappare, voglio restare qui e impegnarmi seriamente con te...
... E mi piace darti la colpa di tutto questo.
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Messaggioda Typhon » 27/02/2020, 23:24

Aprirsi così tanto con Nausicàa non era stata una decisione prevista e ragionata.
Una volta trovatosi nella situazione, Typhon semplicemente aveva agito, istintivamente, elogiando così il suo Elemento, il suo Spirito.
Purtroppo però, le sue parole non furono propriamente leggere, anzi, rappresentavano una solennità davvero singolare, esageratamente speciale.
Sembrava strano, eppure era "nato" da poco, ma bisognava considerare che lui non la vivesse affatto così, che lui si sentisse da sempre parte di quel mondo.
Era consapevole che quella verità fosse solo fittizia, così come i suoi ricordi, ma non poteva farci nulla.

Ecco perché, Nausicàa, ti chiedo di riflettere davvero su quello che vuoi essere per me, perché io so cosa voglio essere per te, ma non è detto che...

Professor Seal!

Mh?

La conversazione, fortunatamente per la Patroklos, venne interrotta da due studenti piuttosto entusiasti della precedente esibizione del nuovo docente.
Volevano organizzare una piccola sfida musicale con l'altro professore acclamato dell'Istituto, ma serviva il benestare dell'Uragano e l'accettazione di partecipare.
Anche Nausicàa fu coinvolta quasi immediatamente, dovendo fungere da eventuale membro della commissione di giuria, così come la cara amica giapponese.
Spaesato e indeciso, l'Erbologo si ritrovò a non sapere esattamente cosa rispondere, preso in contropiede ma forse anche instabile nella sua indole.
Probabilmente il Typhon "Originale" avrebbe accettato subito senza esitazioni, già, quello autentico.

Potete contare su di me ragazzi!
Forza professor Seal, non faccia il timido!
Le assicuro che sarà una sfida che la stuzzicherà, il professor Lamarck sembra un avversario ostico, di quelli che i Draghi masticherebbero molto volentieri come spuntino a colazione.
Contate su di noi e per quanto riguarda la professoressa Danma... Se domani mi vedrete arrivare a lezione completamente integra, significa che avrà accettato.


Magnifico, sarà la sfida del secolo, grazie ad entrambi!

Comodo quando una persona di fiducia prendeva le decisioni al posto suo, doveva solo adattarsi e andava bene così.
Gli spuntò un piccolo sorriso divertito, ritrovandosi invischiato dentro quella organizzazione, senza aver nemmeno iniziato a lavorare effettivamente.
Sospirò, ritrovandosi ancora un po' confuso: aveva fatto davvero bene Nausicàa ad aderire a nome di entrambi?
Di nuovo uno stupido tripudio di domande a ripetizione e raffica, di quelle che normalmente Typhon odiava.
Meno male che la voce della greca tornò ad occupare la sua attenzione, distraendolo dalle paranoie in arrivo.

Sono arrivati giusto in tempo, ancora qualche parola di troppo e sicuramente mi sarebbe esploso il cuore, ahahahah!
Per tutte le Morgane, Typhon... Io... Mi sento girare la testa, non so davvero che cosa dire...


Non pretendo tu mi dica qualcosa, non subito almeno.
Probabilmente l'inquietudine del mio Vento sta condizionando ogni mia reazione e sensazione.
Un attimo fa non sapevo cosa dire, quello prima ancora invece non riuscivo a non parlare a ruota libera...


Surreale, particolare, ingestibile.
Non poteva semplicemente essere un altro Typhon e fine dei giochi? Senza fisime o dubbi?
Facile, immediato, una garanzia di successo... Ma anche la garanzia di non essere per niente vero, di non essere per nulla umano.
Le persone si ponevano domande, si mettevano in discussione, lui non faceva eccezione, anche se avrebbe volentieri fatto il cambio con una statua, un automa.
Pochi fastidi, zero emotività, ma anche zero Nausicàa... Già, a quello non aveva proprio pensato.

Forse la cosa migliore è partire dai tuoi discorsi precedenti e poi arrivare a quello finale.
Intanto, smettila di pensare.
Comprendo che nella tua situazione sia difficile: ti senti una copia, ti senti non autentico, ti senti come un intruso che non dovrebbe stare qui.
Ma ci sei ed ogni evento che ti allontana dal tuo precedente destino va vissuto per quello che è, una nuova vita, una nuova possibilità che ti si sta aprendo davanti e che devi cogliere, perché non puoi lasciarti andare alla paura.


Credimi, non vorrei, perché odio pensare di temere qualcosa.

Come adesso, che non eri sicuro di voler partecipare alla festa post laurea.
Hai esitato e più esiti più sei portato ad esitare anche per cose più importanti.
Non sentirti spaventato dall'idea che tu sia imperfetto, questo può solo significare che sei un Typhon diverso e dunque unico rispetto all'altro.


Non mi spaventa l'imperfezione, più che altro la perdita delle mie poche convinzioni, delle mie peculiarità.

Posso capire il tuo dolore se scoprissi di non possedere più un privilegio come quello di poter diventare un Drago... Ma sarebbe così difficile da accettare e vederci un lato positivo?
Se ci riesci, sai di non aver perso qualcosa a cui tenevi molto... E se non ci riesci o ti trasformi in altro, allora ciò significa che sei diverso dall'altro Uragano, che sei speciale, che c'è qualcosa in più che ti distingue da lui e che lui non potrà mai replicare.


... Rappresenti proprio l'Acqua, là dove incontri un ostacolo lo aggiri, trovando l'alternativa.

Ma lui doveva rappresentare il Vento e il Vento non doveva nemmeno sapere dove fossero di casa gli ostacoli, giusto?
Quella sensazione, unita al suo orgoglio e alla sua caparbietà dovevano essere i capisaldi della sua volontà e della sua virtù.
Una parte di lui comprendeva quel discorso ed anzi, si azzardava quasi a volere che determinate certezze non esistessero più, così da raccogliere una nuova sfida.
Ma erano solo piccoli guizzi, piccoli attimi di indomita follia, incapaci al momento di pervaderlo completamente e trascinarlo via con loro.
Una persona come la Patroklos, però, con la sua Acqua così tanto in linea di accordo col Vento, forse poteva insegnargli di nuovo quel procedimento tanto complicato, quanto spontaneo.

E qui entro in gioco io, per te.
Io sono quella variabile non calcolata, quell'opportunità che ti è stata offerta all'improvviso, quella persona che non fa parte del tuo destino, eppure eccomi, ci sono!
Bene... Ci sono, Typhon...
Non vado da nessuna parte, non sparisco, non sono solo un sogno e non ho intenzione di accontentarmi di una semplice amicizia con te.
Tu mi piaci sul serio ed anche se per te io sono già così importante, questo non significa che io non stia comunque correndo ad una velocità sostenuta.
Quando c'è di mezzo il cuore, io non voglio sentire ragioni: vivo ogni istante per quello che è, mi lascio trasportare e solo dopo, quando ormai è troppo tardi, realizzo quali sentimenti siano sbocciati in me.
Non sei l'unico ad esserti buttato, anche io l'ho fatto... E non immagini quanto questo spaventi me, che una batosta simile l'ho già presa ed anche piuttosto forte.


... Cosa vuoi dire?

Ci sono tante cose che non sai di me... E una di queste è che sono già stata sposata e divorziata con un uomo.

Che è successo? Chi era?

Un babbano di cui mi ero follemente innamorata, al punto da non voler più trattenere alcun segreto con lui, non quello sulla magia almeno.
Ho corso tantissimo con lui, ho avuto fiducia nella nostra storia, nei nostri sentimenti... E ho sbagliato, perché lui non era pronto e non ha voluto accettarmi per quella che ero, per la mia natura da strega.
Ho passato anche dei guai con la legge magica ovviamente, ma per fortuna tutto si è risolto... Anche per l'uomo che avevo sposato.


In che modo?

Lo hanno obliviato e gli ho fatto credere che il nostro matrimonio si fosse concluso perché avevamo scoperto di non essere compatibili.
Adesso lui è felice, ha una vita, una nuova moglie...
E io sono davvero felice per lui, anche se quello che ho vissuto mi ha spaventata talmente tanto che non sono più riuscita ad avvicinarmi così tanto a qualcuno.


Durante quel racconto avevano iniziato a camminare vicini, non troppo da destare sospetti ma abbastanza da restare in una intima conversazione.
La greca gli aveva fatto cenno di seguirlo e lui si era affidato al percorso scelto da lei, che parve tanto condurre fino alla zona degli uffici dei docenti.
Quella confidenza/confessione fatta all'Uragano ebbe il potere di distoglierlo momentaneamente dai suoi pensieri e farlo focalizzare solo sull'altra.
Era dispiaciuto che la ex Corvonero avesse dovuto subire un dispiacere così grande e forte, specie perché sarebbe stata in grado di rendere felice chiunque, babbano compreso.
Ma non poteva nemmeno biasimare del tutto quell'uomo, visto che non sempre e non per tutti era facile accettare l'esistenza della Magia e l'assenza di essa in se stessi.

Ho atteso davvero per tanto tempo che arrivasse qualcuno in grado di farmi battere il cuore come il mio ex marito...
E guarda caso è successo proprio quando sei arrivato tu!
Ho lasciato che le cose fra di noi fossero troppo superficiali, abbiamo chiacchierato ma non ti ho mai reso partecipe della mia vita, del mio passato...
Ed ho sbagliato, perché adesso che ti ho raccontato questa cosa, vorrei dirtene altre mille, vorrei che tu conoscessi ogni singola sfaccettatura di me.
E lo stesso desidero farlo io con te: il tuo passato è e rimarrà sempre il tuo passato; il tuo presente lo stai scrivendo in questo momento, attimo dopo attimo; ma il tuo futuro è un dono prezioso che può riservarti molte sorprese, alcune positive ed altre negative... Eppure tutte straordinarie e meravigliose.


Non credo tu abbia sbagliato, volevi solo aspettare il momento giusto.
Se da adesso in poi ti sentirai pronta per riferirmi altri dettagli dei tuoi trascorsi, allora va benissimo, non potrei essere più felice.
... È giusto, faccio molto poco affidamento sul futuro, quando invece forse è la cosa più vera che ho a disposizione... A parte te, ovviamente.
Grazie della cortesia, Professoressa Patroklos, i suoi fascicoli sui membri della classe mi saranno sicuramente utili...


Fu lesto a intercettare la presenza improvvisa di altri due colleghi sconosciuti sullo stesso piano, inventando quella scusa valida di sana pianta.
Era davvero complesso mantenere il segreto in una struttura così vasta e piena di persone, ma per fortuna esistevano le porte da chiudere e le stanze da insonorizzare.
In un attimo, quella camera professionale divenne il loro angolo di tranquillità e sincerità di intenti, dove potevano stare occhi negli occhi senza paure o preoccupazioni.
Quel discorso aveva avuto un ruolo fondamentale ed illuminante per Typhon, ma doveva ancora interiorizzarlo completamente, assorbirlo, senza ragionarci troppo su.
Lo Spirito gli avrebbe suggerito come adattarlo a sé, grazie anche ad una micro saggezza che sentiva di possedere in eredità da quella vita passata, ma tutta da riscoprire con coscienza.

E adesso?

E adesso è arrivato il momento di dimostrarti che non c'è niente di cui avere paura, che tu sei tu, unico e inimitabile...
E se la paura diventa comunque troppo forte, se non riesci a combatterla, allora chiudi gli occhi e stringiti a me.
Siamo protettori dell'Equilibrio, entrambi sappiamo bene che il Conflux agisce in mille modi su di noi.
Per questo ci sarà sicuramente una ragione se le nostre strade si sono incrociate, se tu sei qui e io sono qui, insieme a te.


Ricordargli la presenza dell'Equilibrio, del Conflux, fu sicuramente valido e assolutamente giusto, perché in fondo entrambi sapevano della sua esistenza sacra.
Forse il suo volere era inconoscibile, forse le sue azioni impossibili da comprendere per chiunque, ma ugualmente votate ad un obiettivo importante, a cui far fede.
Se ora Typhon stava provando quelle fortissime emozioni, quegli incredibili sentimenti, tutto poteva pensare meno che fossero frutto di un gioco, di uno scherzo.
Il calore trasmesso dalla Patroklos era talmente tanto intenso che riusciva a destarlo da quell'incubo, l'incubo di essere un nessuno dentro un mondo di tutti.
Non doveva interessargli dell'atro se stesso, non doveva importargli della sua presenza, lui doveva perseguire i suoi scopi, proseguire i suoi percorsi, ovunque fossero indirizzati.

Mi confondi talmente tanto le idee che invece di scappare, voglio restare qui e impegnarmi seriamente con te...
... E mi piace darti la colpa di tutto questo.


Mi scarichi addosso le responsabilità delle tue pazzie, mh?
Non è detto che sia disposto ad assecondarti...
... Dovrai pagare profumatamente per il mio consenso...


Immagine


In un attimo, la donna venne alzata per i fianchi e posata seduta sopra la propria scrivania, per poi essere irrimediabilmente baciata.
Fu un altro di quei baci dati col sorriso, col benessere del cuore e dell'anima, ma pieno, ricco di una traboccante gratitudine e dolcezza.
Typhon rimase vincolato alle labbra della Acuan per diversi secondi, quasi come se quello fosse il suo unico metodo valido per respirare.
Ogni volta che la baciava, ogni volta che sentiva il sapore della sua lingua, della sua saliva, ecco che dimenticava tutto e si sentiva solo bene.
Percepiva la vita scorrere in lui potente, rigogliosa ed armoniosa, non pensava più di essere un altro Drago, ma solo il Drago.
In fondo potevano coesistere due Uragani, l'importante era che ognuno fosse d'accordo con la libertà e l'indipendenza dell'altro.
Non c'era subordinazione, non c'era valore minore o maggiore, questo forse poteva bastare, forse questo poteva servire ugualmente a distinguerli.
La stretta si fece più possessiva, il bacio più audace, accompagnato poi da piccoli morsi sul collo, strusciatine del naso sotto il mento.
Era sempre meno facile gestire il desiderio di lei, ma entrambi sapevano che non sarebbe stato quell'ufficio il luogo del loro primo rapporto intimo.
Tuttavia, perché non approfittarne un poco, visto che mancava una mezz'ora abbondante all'inizio della seconda parte della lezione di supplenza di Nausicàa?

La ragione di incrocio delle nostre strade la scopriremo, presto o tardi, in quel futuro ignoto.
Il Vento e l'Acqua sono naturalmente portati al divenire, non stando mai fermi, tramutando il presente in passato quasi immediatamente.
Per cui, ogni vicenda e ogni esperienza che adesso sto vivendo con te, rientrerà in un nuovo passato concreto e di mio reale possesso e arbitrio.
Ecco perché non mi lascerò scappare un singolo istante per scolpire nel nostro percorso comune ogni percezione possibile, ritenendo ogni attimo più prezioso del precedente.
... Siamo qui, e ti desidero, non posso averti, è vero, ma chi ci vieta di onorare ugualmente questa improvvisa intimità?


Il tono si fece più basso, le parole avvolsero in un sussurro caldo la mente e il corpo della donna.
Un livello di complicità essenzialmente spettacolare, che andava omaggiato con una autentica spinta di sessualità impulsiva.
Nessuno poteva aprire quella porta, nessuno poteva sentire oltre la sua superficie, erano protetti, erano liberi, erano insieme.
La mano destra scivolò fino all'interruttore che innescò il serrarsi delle persiane alle finestre e così anche i raggi del sole vennero esclusi dallo spettacolo.
E mentre nella stanza gli unici suoni udibili erano i respiri più pesanti e forse qualche piccola risata nervosa, il viso di Typhon scendeva in basso, pronto a tramutare le risate in gemiti.

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