Re: Limisso
Inviato: 26/01/2020, 22:49
When a man loves a woman
Spend his very last dime
Trying to hold on to what he needs
He'd give up all his comforts
And sleep out in the rain
If she said that's the way
It ought to be
Spend his very last dime
Trying to hold on to what he needs
He'd give up all his comforts
And sleep out in the rain
If she said that's the way
It ought to be
Cosa percepiva esattamente cantando quel brano, il nuovo Typhon, il Typhon arrivato da poco, il Typhon Copia?
Una domanda che si aggirava nella mente dell'uomo anche mentre proseguiva ad eseguire la canzone, pizzicando le corde della chitarra con maestria.
Le emozioni e i sentimenti erano una materia tutta da apprendere per il Seal nato dallo specchio, dato che le percezioni nascenti erano solo un frutto ereditario.
Ora che poteva vivere pienamente ed empiricamente le vicende, poteva analizzarle meglio, interiorizzarle, riuscendo a trovare il giusto nesso con la propria anima.
Forse, la cosa più assurda, era che non riuscisse in alcun modo a riconoscersi come qualcosa di non esclusivo e non unico.
Il sentore forte di non avere somiglianze con nessuno cozzava con la realtà dei fatti ma in quei momenti, quando cantava e suonava, Typhon dava torto a quella realtà.
Probabilmente se Nausicàa avesse dovuto concordare o smentire quei sentori, sarebbe stata completamente in linea di pensiero con lui.
Questo però non alterava i fatti, non alterava il vero, cioè che di Typhon non ce ne fosse solo uno e che a quello più giovane spettasse un posto di rilievo.
Nel caso in cui il Typhon originale si fosse deciso a recuperare la vita tralasciata, l'altro cosa avrebbe fatto? Come si sarebbe comportato? Dove sarebbe finito?
Era inevitabile che la Copia lo considerasse, inevitabile che la Copia se lo chiedesse, inevitabile... Che la Copia non volesse pensarci.
When a man loves a woman
Deep down in his soul
She can bring him such misery
If she is playing him for a fool
He's the last one to know
Loving eyes can never see
Deep down in his soul
She can bring him such misery
If she is playing him for a fool
He's the last one to know
Loving eyes can never see
La Dottoressa Patroklos e la Dottoressa Danma si erano silenziosamente inserite dentro la classe, ascoltando rapite, più la prima che la seconda.
Fujiko aveva rievocato memorie legate ad una persona che stringeva il suo cuore con dei lacci spinati, mentre l'Acuan dei Fiumi era libera di sorridere.
Nessuno degli studenti aveva osato provare a far notare che le due docenti fossero arrivate, interessato più che altro a sentire il brano fino alla fine.
Possibile che quell'Insegnante stesse fornendo al piccolo gruppo di fortunati una versione ancora più bella di quella ascoltata nelle MagiRadio da giorni?
Alla fine anche lo stesso Christopher si era dovuto arrendere davanti ad una esibizione tanto completa sotto ogni aspetto e profilo.
Che fosse originale oppure un clone, quel Typhon manteneva sempre alto l'orgoglio dei Draghi, dimostrandolo solo con un po' più di maturità.
Non appena anche l'ultimo accordo venne portato a compimento e la sua voce si spense pian piano, egli riaprì gli occhi, guardando verso il basso, con occhi vacui.
Fu solo quell'applauso allegro e spensierato a farlo ritornare con il focus sul mondo circostante e sulla più bella donna che avesse mai visto.
Bene ragazzi!
Alzi la mano chi si è appena innamorato del professor Seal sentendolo solo cantare!
Wow, Prof, lei è magnifico!
Grazie...
Lo giuro, è stato davvero grande!
Mi fa piacere che abbiate apprezzato.
Come vi capisco... Professor Seal, ha deciso di catturare in questo modo l'attenzione dei suoi studenti?
... In realtà ho solo raccolto una sfida, non è vero Chris?
Scusi ancora Professor Seal...
Stai sereno, ecco, riprendila e impegnati, non ho fatto niente che non potresti arrivare a fare anche tu.
... Beh, professoressa Patroklos, diciamo che il mio intento era anche spronare un buon talento.
Mi complimento, è una strategia azzeccatissima, ma stia attendo a non far battere troppi cuori, ahahaha.
... E a lei, Professoressa Danma, è piaciuta?
Non poté rispondere palesemente a Nausicàa perché sapeva bene quanto il loro legame dovesse ancora restare segreto.
Spostò un attimo l'attenzione sulla Dottoressa giapponese, percependo nel suo Ghiaccio uno strano ed insolito turbinio emotivo.
Alcuni messaggi erano chiaramente riferiti alla situazione attuale tra l'Uragano e la migliore amica, ma c'era anche molto di più.
Il Vento captò malinconia e nostalgia in misura maggiore e consistente, entrambe però tenute fortemente a bada da un carattere molto solido.
Era come se la donna orientale reprimesse di continuo quelle sensazioni, comprimendole pur di non sentirle o forse divenirne schiava.
Come a volerle dare una piccola mano, Typhon diresse il proprio Vento impetuoso attorno al cristallo ghiacciato dentro di lei, facendolo vorticare.
In pochi attimi, l'aria nello spirito della Danma divenne completamente gelida ed aiutò il processo di ritorno alla calma e all'autocontrollo.
Sorrise leggermente verso l'Assistente, facendole anche un occhiolino veloce.
D'accordo, allora so che siamo in ritardo, ma per una volta la colpa non è mia, ma della professoressa Danma, che ha fatto le ore piccole stanotte per potervi fare una lezione coi fiocchi!
Quindi, visto che ha lavorato sodo e duro, vi lascio per il momento nelle sue mani.
Venga collega, credo non ci abbiano informati adeguatamente su chi dovesse fare lezione oggi...
Mi faccia pure strada, Professoressa Patroklos.
Non temete ragazzi, ve la rimando tra pochissimo.
Quel sorriso poi si fece poco più ampio non appena captò in fretta l'occhiata omicida che la giapponese rivolse alla greca.
Gli faceva gioco, quindi non si intromise, anzi, diede man forte all'improvvisazione generale ed uscì dalla classe con Nausicàa.
Quando gli prese la mano, l'uomo fece molta attenzione ad osservare che nessuno li stesse vedendo, altrimenti avrebbe dovuto interrompere quel contatto.
Per fortuna le lezioni era tutte quante in corso e i loro movimenti non furono individuati da nessuno, né personale, né allievi.
Il badge sbloccò la serratura di una delle aule per i corsi avanzati e i due amanti si intrufolarono alla svelta.
E adesso puoi darmi un saluto più adegua-...
Credeva seriamente che l'Uragano (L'URAGANO) potesse darle il tempo per esprimere ancora una frase intera senza ritrovarsi zittita dalla sua bocca?
Non aveva ancora compreso nulla, evidentemente, o forse comprendeva benissimo ma le piaceva incredibilmente essere interrotta.
Esattamente come sapeva lei di non avere tutto il tempo del mondo, così ne era consapevole lui, ecco perché non perse un singolo secondo a loro disposizione.
Sì, certo, avrebbero potuto riprendere quell'incontro nel pomeriggio, la sera, la notte, ma l'attesa era tra i più grandi nemici di un depositario dell'Elemento Aereo.
Quando poi le chiese un silenzioso atto di fusione tra i due spiriti, l'uomo l'accontentò in un modo tanto violento da lasciarla senza fiato.
... Devo pensare che sia tutta una sorpresa costruita appositamente per me oppure...
Mi piacerebbe fregiarmi di un piano così perfettamente riuscito, ma temo sia stato tutto frutto della casualità...
Quella canzone... Sei stato incredibile...
... Lo so...
E corrisponde al vero?
Di che parli?
Quest'uomo è innamorato...?
... E questa donna è esageratamente curiosa... ?
Rispondere con un'altra domanda poteva significare tantissime cose.
Un tentativo di sviare il discorso, un modo come un altro per stare al gioco, una tattica maldestra di occultare la verità.
Le mani finirono ben presto per solcare la pelle di lei sotto la maglia larga, cogliendo velocemente il dettaglio relativo all'assenza di un reggiseno.
Ormai lo aveva capito che fosse sua abitudine, ma era sempre dannatamente bello ricordarlo a se stessi attraverso il tatto e non la semplice consapevolezza.
La afferrò per i fianchi, la girò e la attaccò al muro alzandole infine quella stessa maglia con atteggiamento selvaggio e impetuoso.
Il Vento proseguiva ad agitare l'Acqua senza fornirle un solo attimo di pausa.
Non appena i seni furono a portata visiva, Typhon rimase giusto qualche secondo a fissarli rapito, dopo di che la prese da dietro le cosce e la tirò su.
In quella maniera, le labbra poterono andare subito ad appropriarsi senza alcun permesso richiesto di quelle morbide cime perfettamente proporzionate e sode.
Nausicàa poté sentire dopo poco qualcosa premere contro il tessuto dei pantaloni nella zona più proibita ed intima, qualcosa che acquisì in fretta vigore e volume.
Ma una promessa era una promessa e nessuno dei due era intenzionato a mollare l'intera lezione alla povera MagiScienziata giapponese.
Allora... Fa meno male il petto?
... Ho ricomposto un po' di pezzi del tuo cuore infranto?
Adesso puoi smettere di fare il muso ai tuoi poveri studenti, Dottoressa misera e tapina...
Lasciò che il corpo della donna scivolasse piano lungo il muro con la schiena per permetterle di tornare in piedi.
Dopo quella diretta citazione verso l'ultima posta ricevuta, i baci raggiunsero il collo mentre entrambi i pollici sembrarono non voler dare tregua a due piccole gemme rosate più in basso.
Ella, eventualmente, poteva anche osare ad andare a saggiare con mano l'eccitazione dell'Uragano, tanto di certo non sarebbe rimasta insoddisfatta.
Poi la maglia venne fatta tornare giù e la lingua dell'uomo volle riassaporare la gemella per ancora pochi secondi, prima di decretare la fine di quei reali saluti.
Quando si allontanarono le due bocche, Typhon immerse i propri occhi in quelli della MagiArcheologa, parlando in tono sussurrato e complice.
... Vogliamo tornare ai nostri doveri?
Il resto della lezione filò liscio come l'olio.
L'Erbologo se ne stette un po' in disparte, lasciando che la supplenza si svolgesse regolarmente, anche perché di certo non aveva preparato niente per quella mattina.
Ne approfittò giusto per dare un piccolo incarico a tutti gli studenti da portare a termine per il giorno seguente: una sorta di test di valutazione sommaria.
Quando poi tutti quanti si alzarono a mezzogiorno in punto con una fame da MetaLupi, il Seal salutò ognuno serenamente.
Già diverse ragazze sembravano parlottare di quanto fosse bello e che il Professor Lamarck avesse trovato il suo primo effettivo concorrente.
Complimenti Dottoressa Danma, un argomento davvero molto interessante...
... Allora io intanto mi avvio in direzione della mensa.
Ci vediamo lì...
Ipotizzava che forse le due amiche avessero da parlare e dunque lasciò loro il tempo per farlo.
Ricordava piuttosto bene le indicazioni riguardanti l'ubicazione della mensa e voleva sperare che lo facessero mangiare, pur essendo arrivato in anticipo.
Fortunatamente, quel badge ricevuto al bancone informazioni si rivelò fondamentale anche al fine di farsi ugualmente riconoscere come docente.
Riempito il proprio vassoio, scelse accuratamente un tavolo libero con quattro posti, immaginando che Nausicàa e Fujiko arrivassero da un attimo all'altro.
C'era però un piccolo tarlo che continuava ad agire nella sua mente al quale era tornato a fare attenzione giusto da qualche minuto.
Possibile che nello Spirito della Dottoressa Danma possa aver captato... Delle scintille elettriche?
... Per lasciare un'impronta di Elemento così prepotente il Gildato dovrebbe avere una affinità altissima.
Da quel che ricordo, Nau mi ha detto che suo fratello è un Ignis del Fulmine ma di secondo stadio.
Troppo poco, almeno credo...
E poi anche lei è un secondo stadio del Ghiaccio, quindi non è certo così semplice imprimere un Elemento tanto opposto e per una lunga durata...
Ma forse poteva pure essersi sbagliato, in fondo lo aveva capito quanto il suo trascorso potere con il Vento fosse ancora da recuperare e migliorare.
All'arrivo di Fujiko nel caso avrebbe provato ad effettuare un secondo controllo per sicurezza, ma senza la necessità di approfondire.
In fondo era fatti suoi di chi frequentasse o con quali Gildati avesse a che fare.
Non appena vide le due donne comparire, fece loro cenno per far sì che lo vedessero, aspettando di essere raggiunto.
Assurdo come invece, anche a metri e metri di distanza, l'eccitazione della Patroklos fosse ancora più vivida che mai.