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Loyangalani

Messaggioda Monique » 15/06/2013, 16:45

Loiyangalani è un villaggio del nord del Kenya popolato quasi esclusivamente dalla tribù dei Turkana, anche se negli ultimi anni hanno trovato insediamento anche Samburu, Rendille e El Molo
La popolazione presente è stimata attorno alle 5000 unità, e la gran parte di essa si dedica alla pesca o alla pastorizia con capre e pecore. Sommando i villaggi vicini si stimano circa 12000 abitanti.
La tribù dei Turkana che vive a Loyangalani vive grazie alla pesca della Tilapia e del pesce persico del Nilo ossia Nalpash. Una terza specie di pesce è presente, ottima carne ma ricca di ossa, il suo nome è Lakaal. Il primo viene pescato con reti, mentre per il Persico vengono utilizzati gli ami.
A Loyangalani, è presente una Missione cattolica della Consolata, con casa madre a Torino, che attualmente è composta da tre suore italiane, un padre missionario keniota ed un diacono ugandese. Nello Loiyangalani sono presenti due dispensari medici della zona, uno governativo ed un altro all'interno della missione cattolica, gestito dalla suora insieme a due infermieri locali.


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Messaggioda Sandyon » 14/06/2014, 22:51

Loyangalani
Savana
Ore 06:45
01 Agosto 2108
46°


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Ancora cinquanta e poi possiamo riprendere da dove abbiamo interrotto la settimana scorsa.

Le aveva ordinato di mettere soltanto degli shorts, un reggiseno sportivo, un cappellino con visiera e delle scarpe da ginnastica comode e leggere.
Completa mobilità, lì in mezzo alla savana africana, non solo per svolgere gli esercizi ma soprattutto per apprendere nel modo giusto.
Erano lì da nemmeno un'ora e il corpo di Aryanne, sua figlia, grondava sudore e splendeva sotto la luce del Sole cocente e spettacolare.
Le aveva personalmente spalmato una crema ordinata a Lindë il mese scorso per prevenire l'effetto di qualunque ustione solare ed infatti funzionava alla perfezione: la ragazza stava assumendo una abbronzatura favolosa ma non c'era un singolo punto rosso in tutto il corpo.
La prima mezz'ora era stata dedicata alla corsa, all'arrampicarsi sugli alberi e alla respirazione, la seconda mezz'ora invece addominali, flessioni e affondi, questi ultimi ancora da finire con l'ultima serie da cinquanta, prima di proseguire.

Adesso affonda e poi risalendo salta utilizzando una gamba sola.
Per ogni salto sbagliato ne dovrai ripetere il doppio.


Severo come sempre, ma era anche per questo che Aryanne diventava ogni giorno di più una macchina per vincere.
Dopo aver saputo dell'esistenza di una Rivale Scarlatta, Sandyon aveva intensificato il lavoro rendendolo ancor più estenuante del solito.
Ormai la ragazza passava davvero poche ore di tranquillità dentro casa e questo tendenzialmente era un lato negativo di quel lavoro.
Per quanto riguardava il maestro/padre, direttamente a petto nudo, con dei calzoncini a tre quarti di colore nero e scarpe da ginnastica.
Saltuariamente, a distanza di 10-15 minuti, l'uomo investiva la figlia con un "Aguamenti" in modo da renderle meno pesante e stressante l'allenamento, sentendosi orgoglioso della grinta che ella metteva in ogni esercizio, secondo dopo secondo.
Integratori di sali minerali a portata di mano ma poteva berne l'equivalente di mezzo bicchiere solo ogni venti minuti, non di più, perché voleva insegnarle a rimanere lucida e prestante anche nei momenti di carenza liquidi.

Adesso vieni qui, testa in giù, forza.

Facendola arrivare davanti a lui, Sandyon la prese di peso e la mise a testa in giù, indicandole di posare i palmi a terra e rimanere con il corpo perfettamente diritto. Afferrandola quindi per i polpacci, la aiutò ad effettuare delle flessioni a testa in giù non aiutandola minimamente ma dandole soltanto supporto nel mantenere l'equilibrio. Avrebbe imparato a svolgere quell'esercizio anche senza di lui, un giorno, ma non era ancora il momento e l'ex n°1 sapeva perfettamente quando poter pretendere da lei e quando invece dover essere più morbido ed elastico.
Gliene fece fare centoventi, dandole uno stop ogni trenta per permetterle di far tornare il sangue al suo posto, poi al cinquantesimo chiese a Mog di farle nuovamente "Aguamenti" addosso e le chiese di non curarsi dell'incantesimo e proseguire, pena sempre il raddoppio.
Una volta finito, trattenendo la figlia in braccio per qualche secondo, la gettò via verso l'alto in modo che gli mostrasse come ricadeva in piedi con una bella capriola carpiata, ed infatti non deluse le sue aspettative: ora somigliava sempre di più ad una atleta oltre l'immaginabile.
E chi mai l'avrebbe potuto pensare così, guardandola andare a fare shopping o sfilare su una passerella in coppia con la migliore amica?
Nessuno, nessuno comprendeva lontanamente che fenomeno fosse sua figlia, sangue del suo sangue, una combattente nata.

Bene, ora che ci siamo riscaldati, bevi un sorso di integratore e seguimi.

Cominciò a camminare attraversato una lunga serie di alberi, sfociando poi in mezzo alla steppa calda e desolata di quella zona da safari.
Non era un caso che l'avesse portata lì. In realtà aveva avuto una intuizione che poteva essere esatta al 50%.
Il patronus di Sandyon era un Leone e ciò aveva determinato anche la sua forme come Animagus, quello di Aryanne era una Leonessa e dunque c'era una possibilità che funzionasse lo stesso discorso anche per lei? Buon sangue non doveva mentire ma era importante non crederci troppo per poi ritrovarsi delusi di una eventuale altra trasformazione della ragazza. Quel giorno avrebbero forse concluso la questione animagia per potersi finalmente dedicare all'apprendimento di un incantesimo che alla figlia stava molto a cuore, un incantesimo che le avrebbe fatto meritare molto presto una nomea maggiore in mezzo alla vasta quantità di Mercenari in giro per il mondo; infatti non molti potevano vantare la conoscenza di una magia speciale non replicabile da altri, per questo se ella avesse usato correttamente quell'incanto durante una missione ben presto la voce si sarebbe sparsa facendole guadagnare di colpo almeno trecento posti più in alto nella graduatoria.
Dopo aver passeggiato per altri dieci minuti senza che da parte dell'uomo ci fossero spiegazioni sulla destinazione della camminata, Aryanne finalmente poté vedere qualcosa di nuovo in mezzo al paesaggio dapprima vuoto e zeppo solo di erba alta...

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Il tuo addestramento riprenderà da qui.
Nelle cinque settimane precedenti ti ho insegnato il metodo per innescare il processo di trasfigurazione animale soggettiva.
Ebbene, io credo di avere una mezza idea su quale sia il tuo animale totem, per questo vorrei provare a farti continuare gli esercizi in mezzo a quel branco di leonesse selvagge.


Prima che ella potesse far presente al padre che non sarebbe stata simpatica loro soltanto perché avevano il Patronus in comune, egli continuò...

Mog ha un ottimo rapporto con gli animali.
Le terrà buone mentre tu sarai a gambe incrociate in mezzo a loro, in meditazione.
Il tuo compito è sentire intorno a te la loro ferocia, il loro spirito, la loro essenza.
I ruggiti sussurrati, l'odore del pelo e la presenza coraggiosa e possente.
Chiederò a Mog di fare in modo che esse ti sfiorino ogni tanto, con il muso, il corpo o la coda.
Non dovrai per nulla distrarti, anzi, raccogliere quei contatti solo come un ulteriore mezzo per entrare in sintonia con loro.
Domande?


Attese che ella rispondesse, rimanendo serio e concentrato, mentre dava disposizioni a Mog su come agire.

... Puoi andare.
La meditazione durerà 45 minuti.
Verrai idratata ogni dieci minuti ma per non spaventare le leonesse riceverai solo il quantitativo di un bicchiere sulla testa.
Buon lavoro.
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Messaggioda Aryanne » 15/06/2014, 15:36

[Loyangalani (Savana) - Kenya - 01 Agosto 2108 - ore 06.45 p.m.]


Ancora cinquanta e poi possiamo riprendere da dove abbiamo interrotto la settimana scorsa.

Sissignore!

Ironica, ma solo leggermente: non c'era tempo per gli scherzi, non mentre si allenavano comunque; aveva bisogno di tutta la concentrazione possibile per portare a termine l'estenuante allenamento che Sandyon aveva in serbo per lei, che aveva cominciato a propinarle da quando aveva saputo che c'era una rivale scarlatta ben intenzionata ad ucciderla.
La spompava, la sfiniva con ore ed ore di esercizi al Sole - e per fortuna la Vilvarin le aveva preparato una crema anti-scottatura, altrimenti a quell'ora sarebbe assomigliata in tutto e per tutto ad un'aragosta cotta - volti a temprarla ulteriormente, a renderla più forte, agile e veloce di quanto già non fosse.

Adesso affonda e poi risalendo salta utilizzando una gamba sola.
Per ogni salto sbagliato ne dovrai ripetere il doppio.


Corsa, arrampicata, addominali, flessioni ed ora affondi, nei quali la Mercenaria dovette ricorrere a tutta la propria forza per riuscire a farli bene - anche perché non aveva alcuna voglia di ripetere l'esercizio; digrignava i denti e ringhiava tra sé ad ogni affondo, ma non si dava per vinta, non si arrendeva, non mollava. Sudore e acqua, quella che le lanciava addosso Sandyon, scivolavano sul suo corpo tonico ed abbronzato, ma niente sembrava riuscire a deconcentrarla: voleva diventare ancora più brava non solo per poter essere all'altezza della sua rivale scarlatta, ma perché voleva scalare la classifica dei Mercenari.
L'obiettivo? Nel lungo termine diventare la numero uno, certo, ma nel breve… andare dallo zio Tyslion - anche se al momento non poteva assolutamente chiamarlo così - e farsi allenare da lui, cosa che non sarebbe accaduta fino a che non avesse raggiunto almeno la 999esima posizione in graduatoria: e visto che attualmente stava al 1700esimo posto, di strada ne aveva da fare, perciò ogni allenamento era un passo in avanti verso i suoi obiettivi finale, nel breve e nel lungo termine.

Adesso vieni qui, testa in giù, forza.

Un lungo respiro dopo l'ultimo affondo, dopodiché l'italiana fu nuovamente pronta: si mise in posizione verticale, il corpo dritto come un fuso, e prese a fare delle flessioni da quella posizione, bestemmiando e lanciando urli strozzati per lo sforzo richiesto - perché sì, il padre la teneva per i polpacci, ma di sicuro non le alleviava la stanchezza né l'aiutava donandole un supporto fisico.

Aaaarrrggghhh!!

La 120esima flessione, l'ultima, fu ovviamente la più pesante, anche perché comunque stare a testa in giù per tutto quel tempo, anche con qualche secondo di riposo ogni 30 flessioni, comunque debilitava non poco; oltretutto Mog le aveva anche lanciato dell'acqua addosso, un particolare che, per quanto piccolo, in quel momento sarebbe bastato ad infastidirla - e Aryanne sapeva di non poterselo permettere, non se non voleva continuare con quell'esercizio per tutta la mattina.
Quando poi Sandyon la prese di peso e la lanciò in aria, la Vastnor semplicemente si esibì in una fantastica capriola carpiata pulita ed elegante ∞ T/A 32 ∞ che la fece ritornare a terra perfettamente in piedi, pronta a scattare qualora ce ne fosse stato bisogno: non c'era dubbio, la stava allenando al meglio delle sue possibilità.

Bene, ora che ci siamo riscaldati, bevi un sorso di integratore e seguimi.

Sogghignò senza farsi notare da lui, perché solo uno come Sandyon Vastnor poteva considerare quegli esercizi come un "riscaldamento", dopodiché prima di seguirlo si cambiò velocemente d'abito: sapeva che da quel momento sarebbe cominciata la parte di allenamento dedicata alla meditazione, e concentrarsi coi vestiti zuppi le riusciva ancora molto difficile; per questo indossò abiti sempre comodi e pratici, ma asciutti, bevendo poi un sorso d'integratore e cominciando a seguirlo velocemente mentre si raccoglieva i capelli in una treccia laterale così che non la infastidissero.
Non aveva la minima idea di dove stessero andando, ma non si azzardò a fare domande sapendo che il padre non era tipo - nonostante la "guarigione" - da amare troppi quesiti, specie se le risposte ad essi sarebbero sopraggiunte spontanee di lì a poco: circa 15 minuti di camminata più tardi, infatti, Aryanne si ritrovò in mezzo ad un paesaggio naturale, e quando alzò gli occhi dai propri capelli legati non poté non rimanere interdetta per un secondo.

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Ma quelle sono delle… delle leonesse?!

Domandò a mezza voce spalancando gli occhi, riconoscendole subito visto quanto assomigliassero al suo nuovo Patronus, che ormai da qualche mese faceva parte del suo bagaglio magico.

Il tuo addestramento riprenderà da qui.
Nelle cinque settimane precedenti ti ho insegnato il metodo per innescare il processo di trasfigurazione animale soggettiva.
Ebbene, io credo di avere una mezza idea su quale sia il tuo animale totem, per questo vorrei provare a farti continuare gli esercizi in mezzo a quel branco di leonesse selvagge.


Pensi che sia la leonessa, visto che è anche il mio Patronus? - gli chiese Aryanne, aggrottando appena la fronte ed affiancandolo a passo lento - Se però anche così fosse, non basterà certo questo dall'evitare di sbran--

Mog ha un ottimo rapporto con gli animali.
Le terrà buone mentre tu sarai a gambe incrociate in mezzo a loro, in meditazione.


In mezzo a…
… ma porca Trama!


Il tuo compito è sentire intorno a te la loro ferocia, il loro spirito, la loro essenza.
I ruggiti sussurrati, l'odore del pelo e la presenza coraggiosa e possente.
Chiederò a Mog di fare in modo che esse ti sfiorino ogni tanto, con il muso, il corpo o la coda.
Non dovrai per nulla distrarti, anzi, raccogliere quei contatti solo come un ulteriore mezzo per entrare in sintonia con loro.
Domande?


Hai dato loro da mangiare prima di portarmi qui?
Sai, nel caso in cui Mog non riesca a tenerle buone…


Chiese sarcasticamente Aryanne con un sospiro pesante, osservando le leonesse con rispetto e paura al tempo stesso: sapeva che poteva fidarsi del piccolo Moguri, ma sarebbe stato abbastanza superficiale - e non da lei - sedersi in mezzo a quel branco a cuor leggero, come nulla fosse; era allenamento, comunque, le serviva per migliorare ed imparare finalmente ad essere un Animagus… doveva farlo.

... Puoi andare.
La meditazione durerà 45 minuti.
Verrai idratata ogni dieci minuti ma per non spaventare le leonesse riceverai solo il quantitativo di un bicchiere sulla testa.
Buon lavoro.


Grazie…

Mormorò semplicemente l'italiana, sospirando ancora e poi prendendo passo verso le leonesse che sì, volsero il muso per osservarla, ma senza mostrare intenti bellicosi: lentamente, la Vastnor si sedette con le gambe incrociate in mezzo a loro, sull'erba, prendendo lunghi respiri profondi e chiudendo gli occhi mentre richiamava a sé tutta la concentrazione ∞ Conc. 13 + 4/d20 = 17 ∞ necessaria per isolarsi da quel luogo, da Sandyon, da tutto, ed entrare in risonanza col proprio "io" interiore.
Si concentrò inizialmente sul proprio battito cardiaco, sul suono del cuore contro il proprio petto e sul respiro, che si fece sempre più lento, delicato nel suono quasi come il battito d'ali di una farfalla.
Si sentiva il corpo leggero, sempre più leggero come se perdesse in consistenza, quasi come se stesse scomparendo… eppure era ancora lì, non si era mossa di un millimetro: sentiva intorno a sé la presenza delle leonesse, percepiva i loro respiri caldi, persino i battiti del loro cuore che influenzavano il suo cosicché tutti battessero all'unisono.
Le palpebre chiuse fremevano ogni volta che una leonessa le passava accanto o le sfiorava il corpo, diventato altamente sensibile, elettrico quasi: non avrebbe saputo descrivere ciò che percepiva, ma se avesse potuto parlare di "auree", allora le sembrava quasi di essere avvolta da quella degli animali che la circondavano; sentiva la loro prestanza, la loro forza, ma anche la calma che regnava nei loro spiriti, la fierezza, la possenza.
Era come essere quasi una di loro… quasi.
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Messaggioda Sandyon » 15/06/2014, 23:24

Hai dato loro da mangiare prima di portarmi qui?
Sai, nel caso in cui Mog non riesca a tenerle buone…


No, gli ho chiesto di assicurarle che qualora non fossi abbastanza concentrata nell'esercizio potranno mangiarti.
... Fila.
La meditazione durerà 45 minuti.
Verrai idratata ogni dieci minuti ma per non spaventare le leonesse riceverai solo il quantitativo di un bicchiere sulla testa.
Buon lavoro.


Grazie…

Faceva davvero molto, molto caldo. Non le stava chiedendo qualcosa di semplice, ma la vita le avrebbe richiesto anche di peggio, in futuro.
Non tutti potevano vantare un allenamento simile nel loro addestramento come mercenari e Sandyon voleva puntare all'effetto sorpresa.
Chi mai avrebbe potuto credere che Aryanne fosse stata in grado di svolgere dei balzi tanto atletici, o degli scatti così veloci? Nessuno.
Nemmeno l'ex n°1 aveva mai affrontato pienamente un percorso simile, essendo cresciuto nei primi anni come un Mercenario normale ed ordinario, intensificando il proprio addestramento solamente dopo tre o quattro anni, in occasione dell'affiancamento con Tyslion Asveras.
Incrociò le braccia al petto, andandosi a sistemare sotto l'ombra di un albero da savana. Circa cinque minuti dopo di avvicinò un babbuino che iniziò a fissarlo. Si guardarono per alcuni istanti, poi l'animale si allontanò sculettando.

... Mmmmhhh...

Nel mentre, le leonesse di tanto in tanto si alzavano dalla posizione sdraiata per girare attorno ad Aryanne, la annusavano qua e là sul collo, sulle braccia, in mezzo ai capelli. Qualcuna ogni tanto le dava anche una leccata sulla guancia, un vero schifo in effetti, ma Sandyon faceva attenzione nei frangenti al volto della figlia per capire se quei gesti la scalfissero in qualche modo dalla meditazione.
Durante le settimane passate le aveva fatto svolgere il processo di concentrazione nei contesti più assurdi, proprio per insegnarle a mantenere il sangue freddo anche nei momenti peggiori: sotto le cascate, con vipere che le strisciavano sulle gambe, in mezzo a odori nauseabondi e mentre si scontravano magicamente lui e il nipote Robyn Laars.

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In tutte queste casistiche, seppur con una iniziale forte difficoltà, alla fine la draghessa era riuscita ad avere la meglio sull'istinto di aprire gli occhi ed interrompere la meditazione, facendo grandi passi avanti e preparandosi così ad affrontare la vera prova importante.
Caldo torrido, sudore, olezzo di animale selvatico, timore per la ferocia dell'animale stesso e casuali contatti corpo a corpo, leggeri ma fastidiosi.
Un piccolo bicchiere d'acqua sulla testa, così da donarle un fresco sollievo, un sollievo improvviso però, del quale non veniva avvertita prima.
Forse il Vastnor poteva sembrare fin troppo severo con lei, ma lo faceva solo per assicurarsi che la sua Rivale Scarlatta avesse una gran brutto sorpresa qualora l'avesse voluta affrontare a viso aperto, perché prima o poi sarebbe capitato, che egli l'avesse voluto o meno.

Ancora 15 minuti e abbiamo finito, perfetto.

La prima mezz'ora era andata più o meno liscia. Aryanne aveva fallito nella concentrazione giusto un paio di volte, a simboleggiarlo le palpebre che avevano tremato qualche volta, ma niente di che, anzi, considerata la situazione era anche piuttosto plausibile, senza contare che lei odiava la meditazione, odiava rimanere ferma in un punto per parecchio tempo. Robyn a differenza sua, ormai ci andava a nozze con quei determinati esercizi dati dalla zia, ma questo perché lui doveva affrontare un altro percorso, doveva calmare il suo lato oscuro interiore che non sempre se ne stava buono in un angolo. Trascorso anche quell'ultimo quarto d'ora, Sandyon disse mentalmente a Mog di chiedere alle leonesse di allontanarsi lentamente senza farsi sentire, cosa che avvenne in pochissimi brevi secondi.
Fatto ciò, l'uomo si avvicinò alla figlia, mettendosi in ginocchio di fronte a lei, osservandola molto attentamente, serio in viso.

Ottimo.
Adesso ripassiamo insieme i procedimenti per la trasformazione.
Occhi chiusi, non perdere il focus.
Regola numero uno: riunire tutta l'aura magica al centro del petto.
Regola numero due: saltare in avanti solo nel momento di massimo istinto.
Regola numero tre: immagina come se fossi completamente nuda.
Inizialmente non trasfigurerai anche i vestiti, quello è un processo più difficile, ma ci arriverai col tempo.
Tutto chiaro?


Attese un cenno di assenso da parte della ragazza.

Alzati in piedi.
Faremo il primo tentativo effettivo.
Come vedi hai tutto lo spazio a disposizione.
Devi cominciare a camminare e muoverti, senza correre.
Non appena sentirai che l'istinto ti dice di lanciarti in avanti, fallo e non preoccuparti delle conseguenze.
Mi raccomando, chiudi gli occhi quando salti, le prime volte il cambio della retina è fastidioso se troppo brusco.
Sono convinto che puoi farcela, magari dovrai ripeterlo più volte, ma ci riuscirai.
Forza, vuoi salire in quella cazzo di graduatoria o no?
DIMOSTRALO.


Aryanne deve tirare il dado da 30 e ad esso aggiungere la Concentrazione:

Tra 14 e 20 = Aryanne si trasformerà in una leonessa dopo cinque tentativi
Tra 21 e 28 = Aryanne si trasformerà in una leonessa dopo quattro tentativi
Tra 29 e 35 = Aryanne si trasformerà in una leonessa dopo tre tentativi
Tra 36 e 42 = Aryanne si trasformerà in una leonessa dopo due tentativi
30 col dado = Aryanne si trasformerà in una leonessa al primo tentativo

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Messaggioda Aryanne » 16/06/2014, 17:50

No, gli ho chiesto di assicurarle che qualora non fossi abbastanza concentrata nell'esercizio potranno mangiarti.
... Fila.


Sbuffò, Aryanne, alzando gli occhi al cielo ed andandosi a sedere dunque in mezzo alle leonesse, richiamando subito a sé la concentrazione necessaria per trovare una sorta di connessione di auree - ammesso che di una cosa simile si potesse parlare - con gli animali che la circondavano; ogni tanto le palpebre fremevano, segno che per qualche istante la Mercenaria si era leggermente deconcentrata, ma gli allenamenti delle settimane passate le avevano insegnato non solo l'arte della meditazione, ma anche del recupero di uno stato così profondamente meditativo quando esso, per qualche motivo, veniva meno. Aveva imparato a controllarlo in mezzo ai rumori e ai contesti più assurdi, quindi la gavetta fatta precedentemente l'aveva resa in grado, in quel momento, di portare a termine una buona prova preliminare.
Alla fine della meditazione era talmente concentrata da non percepire nemmeno il movimento delle leonesse che si allontanavano da lei, rendendosi conto di quanto successo solo quando non percepì una presenza umana di fronte a lei, alla sua stessa altezza: nemmeno in quel momento, tuttavia, si permise di aprire gli occhi, limitandosi ad immaginare in pochissimi istanti i contorni del viso di Sandyon davanti a sé e percependo comunque la sua voce come lontana, ovattata, poiché la sua mente era in viaggio chissà dove, nei meandri del proprio essere, in cerca della propria forma animale.

Ottimo.
Adesso ripassiamo insieme i procedimenti per la trasformazione.
Occhi chiusi, non perdere il focus.


Non si mosse né rispose, limitandosi ad ascoltare il padre mentre ancora il corpo le sembrava leggero, quasi come se galleggiasse, del tutto inesistente.

Regola numero uno: riunire tutta l'aura magica al centro del petto.
Regola numero due: saltare in avanti solo nel momento di massimo istinto.
Regola numero tre: immagina come se fossi completamente nuda.
Inizialmente non trasfigurerai anche i vestiti, quello è un processo più difficile, ma ci arriverai col tempo.
Tutto chiaro?


Mmmh…

Un mugolio velatissimo di assenso fu tutto ciò che Vastnor ricevette dall'italiana, ma probabilmente era più che sufficiente per farlo proseguire nel parlare: aveva studiato quelle poche, semplici ma essenziali regole talmente tante volte che sarebbe stata persino capace di ripeterle nel sonno, se gliele avessero chieste.

Alzati in piedi.

Solo a quel punto si decise a riaprire gli occhi, sbattendo le palpebre lentamente per mettere a fuoco la figura del padre e facendo poi quanto da lui ordinato, mettendosi in posizione eretta con un minimo di difficoltà visto che, per tutto quel tempo, il suo corpo le era sembrato quasi privo di consistenza.
Sospirò e mosse appena le gambe, sgranchendole, finendo col guardarlo negli occhi con aria determinata.

Faremo il primo tentativo effettivo.
Come vedi hai tutto lo spazio a disposizione.
Devi cominciare a camminare e muoverti, senza correre.
Non appena sentirai che l'istinto ti dice di lanciarti in avanti, fallo e non preoccuparti delle conseguenze.
Mi raccomando, chiudi gli occhi quando salti, le prime volte il cambio della retina è fastidioso se troppo brusco.


Camminare senza correre, sentire l'istinto e lanciarsi in avanti: sembrava facile, apparentemente, ma se così fosse stato non avrebbe avuto bisogno di allenarsi per settimane per arrivare a quel punto, a quel momento.

Sono convinto che puoi farcela, magari dovrai ripeterlo più volte, ma ci riuscirai.
Forza, vuoi salire in quella cazzo di graduatoria o no?


Sai che è così.

DIMOSTRALO.

Sì, doveva dimostrarlo, soprattutto a se stessa: voleva essere il più completa possibile come Mercenaria, per questo si era allenata con Sandyon, con Robyn, aveva preso lezioni extra da Martha e Lindë ed aveva anche chiesto un aiuto a Tyslion; essere Animagus l'avrebbe elevata ad un livello superiore, ed era ciò a cui lei puntava.
Salire in graduatoria, diventare ancora più brava… ed arrivare ad essere la migliore.
Si allontanò dal padre di qualche passo e cominciò a camminare senza fretta, con passi lenti e misurati, riunendo lentamente tutta la sua potenza magica al centro del petto, immaginando il punto preciso come una sorta di calamita che richiamava a sé particelle di energia della Trama, quella che le scorreva nelle vene: dentro di lei, effettivamente, a poco a poco montò l'istinto di scattare in avanti, una forza di spinta primordiale che poco aveva a che fare con la ragione - soprattutto quella umana… ma si trattenne, imbrigliando quell'istinto proprio per arrivare al maggior punto di esso, per non sprecarlo.
Tuttavia, come ipotizzato, la semplicità del gesto era solo apparente: le prime due volte, infatti, Aryanne si ritrovò semi-sdraiata a terra ancora completamente umana e nemmeno il più piccolo sentore di "animalicità" sul suo corpo; degna figlia di suo padre, però, l'italiana non si diede affatto per vinta, rialzandosi entrambe le volte con un ringhio deciso per poi ricercare la calma e la concentrazione e nuovamente prendere a camminare, un passo dopo l'altro, sentendosi il petto quasi sul punto di esplodere per l'accumulo magico a cui lo stava sottoponendo. A differenza delle prime due volte, però, per quella terza la Mercenaria attese ancora prima di saltare, tardando il movimento di uno o due secondi rispetto a quelli precedente, come se le fosse venuto il dubbio che il punto massimo d'istinto non fosse quello che lei aveva creduto prima: e infatti, fu come se qualcosa esplodesse davvero dentro di lei, con una tale forza che, rispetto a prima, anche volendo non sarebbe riuscita a contenersi.
Le gambe si piegarono ∞ Conc. 13 + 21/d30 = 34 ∞ verso il basso e poi scattarono verso l'alto, il corpo s'incurvo in avanti durante il salto e gli occhi si chiusero automaticamente.
Ciò che Aryanne sentì in quegli istanti fu incredibile: percepì il proprio corpo cambiare, mutare nella forma, nelle dimensioni, ma tutto senza il minimo dolore, senza la minima pressione o sofferenza; fu naturale, quasi quanto respirare, ed assolutamente incredibile; quando riaprì gli occhi, la sua visione del mondo era cambiata, e così la percezione del terreno sotto di sé, dell'aria intorno a sé… tutto era diverso, e al tempo stesso sempre uguale.
Aveva quattro zampe, un pelo chiaro e lucido, occhi color ambra, una coda: conosceva quella fisionomia, l'aveva potuta osservare più volte negli ultimi mesi, le apparteneva… ma non pensava fino a quel punto.
D'istinto inarcò il muso verso l'alto, spalancò la bocca e lanciò un lungo e profondo ruggito di rabbiosa soddisfazione, di felicità ed orgoglio.

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Era una leonessa.
Era una Animagus.
Ce l'aveva fatta.


- FINE x2 -
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