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Messaggioda Monique » 15/06/2013, 16:30

Addis Abeba (nome ufficiale dell'Ethiopian Mapping Institute; inglese: Addis Ababa; amarico: አዲስ አበባ, Āddīs Ābabā e significa nuovo fiore; Oromo: Finfinne) è la capitale dell'Etiopia e dell'Unione Africana con 2.739.551 abitanti. Nella città convivono 80 nazionalità e lingue diverse, con comunità religiose cristiane, musulmane ed ebraiche.
a città giace ai piedi del Monte Entoto, ed ha la caratteristica di una grande escursione altimetrica passando dai 2.326 metri della periferia meridionale nella zona dell'aeroporto di Addis Abeba-Bole agli oltre 3.000 della zona settentrionale.


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Messaggioda Quetzal » 17/03/2015, 14:02

01-12-2109
Addis Abeda
Nei pressi del Monte Entoto
Albergo Babbano "The New Flower"
11:23


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La particolarità di quelle giornate africane, dalle parti dell'Etiopia, stava nel modo in cui il meteo si modificava da un attimo all'altro.
Inizialmente nuvole fitte, poi raggi di Sole caldi e luminosi. Quetzal si era recato lì per una battuta di caccia, doveva individuare un gruppo di appartenenti alla Loggia, spostatosi lì per degli affari da sbrigare, almeno secondo le indicazioni ricevute da un gruppo di Centauri. Invece, almeno per i primi istanti, ciò che riuscì a focalizzare in quell'area, nei pressi della cima del Monte Entoto, fu soltanto un pessimo trio di Beholder, classificazione XXXX, pericolosi per chiunque, per via della loro conformazione fisica e per i poteri che usavano con ben poco preavviso.

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Un occhio solo, fauci aguzze, testa senza il resto del corpo fluttuante e per concludere capelli a medusa che terminavano in altri occhi più piccoli ma ugualmente letali. Insomma non un bel vedere. Creature dotate di attacchi extrasensoriali e un veleno molto aggressivo per l'uomo, apparivano soltanto in presenza di maghi e streghe, attirate quindi dalla Trama. Per questo motivo Quetzal non ebbe modo di dubitare sul fatto che la ragazza non tanto distante da lui intenta a raccogliere minerali e rocce fosse proprio una non babbana. Ulteriore conferma avvenne quando estrasse la bacchetta per lottare ma si preannunciava uno scontro abbastanza difficile e per di più era sola, almeno in teoria.

Non sarebbero affari miei...

Incrociando le braccia al petto, il Druido Maturo focalizzò l'attenzione sull'andamento dello scontro, limitandosi a stare lontano.
La sconosciuta, dalla pelle scura e l'età presunta di circa 25 anni, se la cavava molto bene e difatti riuscì nell'intento di eliminarne due seppur con non poca difficoltà. Il problema fu l'attacco a sorpresa del terzo che, dopo averle dato un colpo alla schiena di schianto, le lanciò un raggio psichico mandandola al terreno, cominciando di seguito a darle piccoli morsi in giro per il corpo. A quel punto, mosso da un istinto di protezione naturale (la natura poteva aiutare come distruggere), Quetzal evitò che la ragazza divenisse un pasto completo, distruggendo il Beholder.

Le condizioni sono sfavorevoli.
Se non verrà medicata, il veleno risulterà mortale.


Alcune chiazze violacee stavano già comparendo in prossimità dei morsi e la ragazza respirava a fatica, sudando freddo. Il Druido Maturo la prese in spalla e tornando in direzione della città, scelse di alloggiare nel primo albergo disponibile. Sistemata sul letto, uscì a comprare alcuni prodotti in una erboristeria e poi dal fioraio, sapendo esattamente cosa fare. All'interno della nottata, la... minerologa? ... venne completamente fatta uscire dal pericolo di vita, con il bisogno di riposare per circa dieci ore buone prima di veder tornare un minimo le forze. Qui si arriva dunque al mattino successivo, orario tardo e finalmente un Sole che sembrava non litigare inutilmente con le nubi.

Ormai ci siamo, a momenti dovrebbe svegliarsi.

Sul tavolo del salotto, Quetzal aveva preparato diverse tipologie di cibo, non conoscendo esattamente i gusti della "paziente". Quando poi sentì distintamente il rumore dei suoi passi, comprese che evidentemente il richiamo dell'appetito e l'effetto delle erbe avevano avuto la meglio su di lei. C'era solo da sperare che non si offendesse troppo nell'essere stata spogliata e vista nuda dal Druido, in quanto per fasciarla e tamponare le ferite avvelenate era necessario che fosse scoperta nelle zone morse dal Beholder. Non appena si fosse affacciata sul salotto, avrebbe visto il ragazzo intento a vestirsi, il quale voltandosi, le sorrise leggermente ma con un normale distacco caratteriale.

Buongiorno.
Non temere, la valigetta si trova all'ingresso.
I tuoi sassi sono salvi... e anche tu.


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Messaggioda Talikha » 18/03/2015, 0:09

§ Monte Entoto-Albergo Babbano "The New Flower" . 1° Dicembre . ore 11.34 §


La giornata non era andata affatto come Talikha aveva previsto: avrebbe dovuto raccogliere sassi ed erbe da portare casa ed usare per svariati composti alchemici/pozionistici/erbologici, composti che avrebbe poi rivenduto a caro prezzo per aumentare i propri introiti ed affermare ulteriormente la propria fama di Vedova Nera... ma qualcosa era andato storto.
Improvvisamente, mentre la donna era impegnata nella fase di raccolta del materiale che ne serviva, tre Beholder decisero di attaccarla, rovinandole irrimediabilmente i piani: con combattività e rabbia - per esser stata interrotta durante il lavoro - la Sharawi si difese al meglio delle proprie possibilità, eliminando due creature su tre; la terza, tuttavia, la colpì in pieno e la fece finire a terra, mordendola in diversi punti del corpo e facendola svenire sul colpo.
Sapeva bene cosa comportasse essere morsa da creature simili... la Morte, lenta ed inesorabile.
Avrebbe voluto impedirlo, ma il raggio psichico era stato forte, ed i morsi troppi: quasi triste morire in quel modo, senza alcuna gloria né onore.
Eppure, quando diverse ore dopo Talikha riaprì gli occhi, non c'era nulla che assomigliasse ad un Paradiso - o ad un Inferno - intorno a lei: al contrario, le sembrava di essere in una camera da letto, dove non le era possibile comprenderlo.
Nuda, fasciata in alcuni punti, ma viva.
A poca distanza da lei, i suoi vestiti l'aspettavano, segno che qualcuno l'aveva spogliata e medicata, anche piuttosto decentemente: si alzò in piedi con movimenti lenti, prudenti e controllati, avvicinandosi alla porta della camera per affacciarsi e comprendere meglio dove si trovasse.

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Una sorta di piccola suite in un albergo, lo si comprendeva dai rumori che provenivano dai piani sottostanti, un albergo babbano a giudicare dall'arredamento che riusciva a scorgere: chi l'avesse curata, comunque, era sicuramente un mago, visto che aveva dovuto sconfiggere il Beholder prima di portarla lì.
Circospetta, Talikha si rivestì - intimo, pantaloni di cotone pesante neri, scarponcini da trekking ed un maglioncino color vinaccia - e si diresse a passi misurati e lenti nel salotto, dove un uomo, giovane, forse suo coetaneo, si stava a sua volta finendo di vestire.

Buongiorno.
Non temere, la valigetta si trova all'ingresso.
I tuoi sassi sono salvi... e anche tu.


Dove siamo?

Non un "grazie", non un "chi sei?", almeno al momento.
Si guardava intorno, la bacchetta nuovamente in suo possesso nella tasca dei pantaloni, lo sguardo che vagava ma che era evidentemente attento, quasi in allerta.

... non è da tutti sconfiggere un Beholder, né saper contrastare il suo veleno. - lo fissò un istante, schioccando la lingua sul palato prima di compiere qualche passo in avanti - Perché sei intervenuto?
Non mi conosci, non eri tenuto a salvarmi.


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Messaggioda Quetzal » 18/03/2015, 2:11

Dove siamo?

Non così lontano da dove sei stata attaccata.
Potrai tornare alle tue faccende in breve tempo, se è questo che volevi sapere.


La risposta fu pacata, in contrasto con lo stato di allerta della ragazza a poca distanza da lui, di nuovo vestita, per quanto la preferisse nella versione più naturale. Terminò di mettere le scarpe e si mise in piedi, indicandole la tavola con sopra il cibo per la colazione.

... non è da tutti sconfiggere un Beholder, né saper contrastare il suo veleno.

Nemmeno sconfiggerne due.
Siamo proprio una coppia di fenomeni.


Sorrise sarcastico, cercando di mantenere uno status di segretezza e compostezza pari a quello assunto dalla femmina di colore.
Incrociando le braccia al petto, si limitò nel continuare ad osservarla, aspettando che parlasse ancora, che esponesse i propri dubbi.

Perché sei intervenuto?
Non mi conosci, non eri tenuto a salvarmi.


... Mi andava.

Poteva essere tutta lì la spiegazione del suo gesto eroico e spontaneo? A dire il vero sì. Quetzal seguiva costantemente l'istinto, l'impulso, facendosi guidare solo da se stesso e dagli stimoli dell'istante preciso del suo presente. Particolarità insita del suo essere selvaggio.

Ti ho vista a terra, priva di sensi, pronta ad essere cibo per Beholder oppure vittima di esso.
Se ti avessero trovato dei non maghi non avrebbero saputo come salvarti e saresti morta miseramente.
Era da molto che non sperimentavo le mie conoscenze mediche e così mi sono voluto mettere alla prova.


Non c'era una singola parola che non coincideva con il suo modo di porsi o parlarle. Non le stava mentendo, era tutto decisamente vero.
Strano un individuo del genere, forse, ma il Rinnegato ed ora Escluso non era mai stato una persona facile da capire e comprendere.

Il pane tostato e i cornetti si raffreddano mentre stai parlando...
Se conosci il veleno del Beholder, ricorderai che si debella ancor prima inserendo zuccheri nel sangue.


Dopo aver detto questo, Quetzal si andò comodamente a sedere, prendendo posto a capo tavola, servendosi del succo d'arancia rossa.
Movimento tranquilli, non di scatto o frettolosi, forse per convincerla che non c'erano minacce, o forse solo perché gli andava così.

... Studi minerali?
Oppure sei semplicemente una geologa?


La cosa bella era che in tutto ciò, nessuno dei due ancora si era presentato.


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Messaggioda Talikha » 18/03/2015, 21:45

Non così lontano da dove sei stata attaccata.
Potrai tornare alle tue faccende in breve tempo, se è questo che volevi sapere.


Volevo sapere quello che ti ho chiesto.

Replicò Talikha, soppesando accuratamente le parole: non aveva paura dell'uomo di fronte a sé - sapeva difendersi bene da sola - ma preferiva andarci piano, procedere cautamente anche nella conversazione, come se fosse pronta a scattare da un momento all'altro.
Su cenno dell'altro, la Sharawi si avvicinò al tavolo dov'era presente il cibo preparato, presumibilmente, per lei, ma ancora non lo mangiò preferendo tornare a guardare lo sconosciuto che l'aveva salvata, facendogli notare la sua bravura nell'aver sconfitto il Beholder e nell'aver curato lei dal suo veleno.

Nemmeno sconfiggerne due.
Siamo proprio una coppia di fenomeni.


Ghignò leggermente, ammettendo tra sé che sì, era stata piuttosto brava nell'impresa: certo, col terzo le era andata male, ma per sua fortuna il moro col viso deturpato da una cicatrice aveva deciso di salvarla.
Già, ma perché? Lei non lo aveva individuato, quindi non gli aveva chiesto aiuto, e nessuno avrebbe potuto incolparlo se l'avesse lasciata morire... perciò cosa l'aveva spinto ad intromettersi e rischiare comunque la vita nello scontro con la Creatura?

... Mi andava.

Inarcò un sopracciglio, perplessa.

Ti ho vista a terra, priva di sensi, pronta ad essere cibo per Beholder oppure vittima di esso.
Se ti avessero trovato dei non maghi non avrebbero saputo come salvarti e saresti morta miseramente.
Era da molto che non sperimentavo le mie conoscenze mediche e così mi sono voluto mettere alla prova.


Mi è andata bene, allora, che avessi tanta voglia di testare la tua bravura... - commentò neutra Talikha, umettandosi il labbro superiore con la punta della lingua mentre ancora studiava il suo salvatore.

Il pane tostato e i cornetti si raffreddano mentre stai parlando...
Se conosci il veleno del Beholder, ricorderai che si debella ancor prima inserendo zuccheri nel sangue.


Con un sospiro impercettibile, la donna andò a sederglisi di fronte, allungando silenziosamente il bicchiere verso l'altro così da farsi versare a sua volta del succo di frutta; successivamente, si servì una fetta di pane tostato con della marmellata, che iniziò a spalmare lentamente sul pane, senza fretta.

... Studi minerali?
Oppure sei semplicemente una geologa?


Né l'una né l'altra. - rispose lei, dopo un attimo di silenzio - Sono una Pozionista, un'Alchimista ed un'Erbologa.
Avevo bisogno di alcune rocce e radici che si trovano solo in questa zona, non avevo previsto però la presenza dei Beholder... il resto lo sai.


Diede un paio di morsi al pane tostato, e bevve qualche sorso di succo d'arancia, sentendo lentamente le energie tornare nel suo corpo.

Tu, invece?
Come mai ti trovavi da quelle parti, esulando dal salvare donne in difficoltà?
- pausa breve - E magari dirmi il tuo nome non sarebbe male.

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Messaggioda Quetzal » 19/03/2015, 3:23

Se c'era una cosa che Quetzal stava mantenendo come un segreto di stato, era che quella donna gli faceva molto, troppo sangue.
Già nello spogliarla, la notte precedente, si era reso conto di quanto fosse fatta bene fisicamente: allenata, tonica e allo stesso tempo in alcuni punti giusti abbondante. La colorazione della pelle poi, bisognava dire che giocava un ruolo a favore, in quanto le donne di colore aveva da sempre rappresentato per lui un mistero sul piano sessuale, non essendo mai andato a letto con una di loro. Quella confessione istintiva ed ormonale però, venne custodita con estrema cura e riguardo, tanto che dagli occhi e dalle espressioni del Druido Maturo non si sarebbe comunque potuto recepire assolutamente nulla di nulla. Quando si misero entrambi seduti e lei gli allungò il bicchiere vuoto, Quetzal lo riempì con il succo d'arancia, sorridendo leggermente nel vederla finalmente nutrirsi. Con quella bella dose di zuccheri, tempo un quarto d'ora e Talikha avrebbe cominciato a sentire di nuovo l'energia scorrerle potente nelle vene e nei muscoli.

... Studi minerali?
Oppure sei semplicemente una geologa?


Né l'una né l'altra. Sono una Pozionista, un'Alchimista ed un'Erbologa. Avevo bisogno di alcune rocce e radici che si trovano solo in questa zona, non avevo previsto però la presenza dei Beholder... il resto lo sai.

Il trittico della perfezione tecnica magica
Non ne so moltissimo, ma pare che gli individui in grado di definirsi abili nelle tre discipline a livello approfondito siano pochi.
Una valida combattente e una più che valida scienziata, se lo raccontassi in giro mi risponderebbero di sicuro che a fronte di tutte queste doti come minimo dovresti essere una specie di aberrazione o mostro brutto da far paura...


Lasciò però in sospeso la frase, come a voler dire: "Ciò che risponderei, se ti interessa, me lo chiedi, altrimenti andiamo avanti".
Mentre lei si dedicava a farcire una fettina di pane tostato con del burro e della marmellata, Quetzal optava per della frutta fresca.
Ananas, pompelmo, fico, kaki, pera e banana, un mix esotico e intensamente pieno di sostanze nutritive utile a dare la giusta carica prima di iniziare la giornata in tutto e per tutto. Da quando aveva cambiato aspetto e connotati (dettaglio a lui sconosciuto), si era modificata anche la sua aromatizzazione e profumo naturali, passando dai semplici agrumi misti alla macedonia. L'odore della sua pelle quindi era un miscuglio di tutti i frutti con una leggera nota di limone. Che fosse quello l'unico dono che il Mana gli avesse fatto dopo la punizione? Forse sì, considerando che possedere una simile fragranza significava avere un aroma a prescindere piacevole all'olfatto... e al gusto, per chiunque.

Tu, invece?
Come mai ti trovavi da quelle parti, esulando dal salvare donne in difficoltà?
E magari dirmi il tuo nome non sarebbe male.


Potresti definirmi... un Guaritore.
Hai presente le tecniche di cura solitamente usate da Centauri, Sirene e Yuan-Ti?
Ebbene, ho appreso esattamente quei metodi di guarigione, differenziandomi da un normale MediMago.
Lì vicino dove ti trovavi tu cresce un fiore rarissimo e dalle proprietà eccezionali: il "Petalo del Gigante".
Adesso conosci i miei retroscena e... Quetzal.


Molto restio, in passato, a rivelare la propria identità, adesso la Daga di Gaia riusciva più facilmente a presentarsi per via del rapporto avuto per diverse settimane con i membri della Tribù che lo avevano accolto. Anche il suo essere più civile derivava da quello, ma determinate caratteristiche non se ne sarebbero comunque mai andate. La fissò qualche secondo con maggiore intensità, chiedendole implicitamente, qualora lo volesse, di dirgli il proprio nome, così da bilanciare le presentazioni, dopo di che, annuì convinto, come a voler constatare che Talikha suonava molto bene e non gli dispiaceva affatto. Il Sole era intanto giunto quasi a metà del suo percorso, decretando che il mezzogiorno era passato.

Hai un laboratorio da qualche oppure ti rechi direttamente dal cliente a seguito di una richiesta di colloquio privato?
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Messaggioda Talikha » 20/03/2015, 17:25

Il trittico della perfezione tecnica magica.
Non ne so moltissimo, ma pare che gli individui in grado di definirsi abili nelle tre discipline a livello approfondito siano pochi.


Sono tre materie complesse, che richiedono studi approfonditi, concentrazione, approfondimenti disciplina, pazienza e volontà. - confermò Talikha, non per sottolineare quanto fosse stata brava nell'arrivare a padroneggiarle, vista la loro complessità, ma piuttosto per rendere giustizia a discipline spesso snobbate ed invece estremamente affascinanti - Ma se si è disposti a fare sacrifici per esse, sono anche in grado di regalare grandi soddisfazioni. - aggiunse con un sorriso, un'espressione quasi dolce e materna quando ne parlava.

Una valida combattente e una più che valida scienziata, se lo raccontassi in giro mi risponderebbero di sicuro che a fronte di tutte queste doti come minimo dovresti essere una specie di aberrazione o mostro brutto da far paura...

Quale prevedibile cliché... - commentò la donna con aria annoiata, alzando gli occhi al cielo e schioccando la lingua sul palato - Se una donna è intelligente e brava con la teoria, difficilmente sarà brava con la pratica fisica del duello, e se anche così fosse, allora non potrebbe certamente essere bella... quanti pregiudizi accompagnano l'essere umano. - la donna, soprattutto - E tu saresti abbastanza impavido da dare loro torto, o ti accoderesti alle loro parole per evitare di sprecare fiato?

Perché per la Sharawi parlare con chi seguiva davvero quelle verità fatte - tanto vecchie e tristi quanto sbagliate - era del tutto inutile, un'autentica perdita di tempo.

Potresti definirmi... un Guaritore.
Hai presente le tecniche di cura solitamente usate da Centauri, Sirene e Yuan-Ti?
Ebbene, ho appreso esattamente quei metodi di guarigione, differenziandomi da un normale MediMago.


Non credo sia un tipo di apprendimento accessibile a tutti... devo forse ipotizzare che tu sia speciale? - domandò la Sharawi, curiosa ma senza darlo troppo a vedere: era abituata a non mostrare mai eccessivamente le proprie emozioni, curiosità compresa, ad eliminarle o minimizzarle quanto più possibile; esse rendevano deboli, ed era una condizione che non poteva permettersi d'incarnare.

Lì vicino dove ti trovavi tu cresce un fiore rarissimo e dalle proprietà eccezionali: il "Petalo del Gigante".
Adesso conosci i miei retroscena e... Quetzal.


Non conosco questo fiore... quali sarebbero le sue fantastiche particolarità? - gli chiese poi, nuovamente curiosa quel tanto che bastava, apparentemente, da spingerla a porgli quel quesito: lo fissò poi altrettanto intensamente, ricambiando il suo sguardo, prima di prendere un leggero sorso di succo e passarsi la lingua sulle labbra - ... Talikha.

Il cognome non era necessario, ovviamente.

Hai un laboratorio da qualche oppure ti rechi direttamente dal cliente a seguito di una richiesta di colloquio privato?

Ho la mi abitazione privata nella quale lavorare, mentre i clienti che vogliono richiedere un colloquio a domicilio... devono essere disposti a spendere, ed anche parecchio. - perché lei non era una qualunque, bensì la Vedova Nera, ed i suoi servigi si vendevano a caro prezzo - In ogni caso, capita raramente che debba andare in prima persona da qualcuno: è più semplice mandarmi un gufo, o intercettarmi nei posti che frequento.
Di solito, chi mi conosce ed ha bisogno di me, sa dove trovarmi...


Finì la sua fetta di pane tostato, leccandosi le labbra dal sapore di marmellata.

Mmmh, mi sento decisamente meglio. - mormorò tra sé, azzardandosi anche a stiracchiarsi leggermente - Inutile chiederti se hai un laboratorio tuo, aperto al pubblico: uno con le tue capacità immagino non abbia voglia di farsi troppa pubblicità in giro, o mi sbaglio?

Perché il suo modo di guarire era tanto particolare quanto inusuale in un essere umano qualsiasi, ed avrebbe destato fin troppe domande a cui, magari, Quetzal non aveva alcuna voglia di rispondere.
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Messaggioda Quetzal » 22/03/2015, 3:13

Sono tre materie complesse, che richiedono studi approfonditi, concentrazione, approfondimenti disciplina, pazienza e volontà.
Ma se si è disposti a fare sacrifici per esse, sono anche in grado di regalare grandi soddisfazioni.


In un primo momento, decise di non rispondere. Più che altro rifletté attentamente sulle parole della ragazza, concentrandosi poi sul tono di voce da lei usato: ammirazione, ma non certo verso di lui, bensì verso la disciplina, anzi, le discipline appena citate e commentate.
Era evidente quindi che per lei quelle materie fossero un elemento vitale per la sua esistenza, le riempivano la vita, la facevano sentire utile.
Che poi quella utilità fosse per se stessa o anche per qualcun altro, risultava essere poco importante, almeno per quanto riguardava il Maturo.
Tanta preparazione in una sola persona... Qualcuno avrebbe potuto anche ipotizzare che doveva comportare per forza qualche difetto.

Quale prevedibile cliché...
Se una donna è intelligente e brava con la teoria, difficilmente sarà brava con la pratica fisica del duello, e se anche così fosse, allora non potrebbe certamente essere bella... quanti pregiudizi accompagnano l'essere umano.


Non tutti però si rivelano falsi.

E tu saresti abbastanza impavido da dare loro torto, o ti accoderesti alle loro parole per evitare di sprecare fiato?

... Probabilmente eviterei di sprecare fiato, se sapessi che non servirebbe a nulla controbattere.
Non amo dar retta ai cretini e la ragione assoluta è tesoro degli stolti.


Le diede un'occhiata penetrante, attenta, appena appena provocatoria e largamente vogliosa, sessuale.

... L'importante è che la verità la sappia io...
Una verità largamente diversa dalle aspettative comuni.


Nella sua fantasia si crearono immagine tutte differenti tra loro ma con un unico oggetto del desiderio: la ragazza scura di fronte a lui.
Che fosse piegata in avanti su quel tavolo, sdraiata sul pavimento, a quattro zampe sul letto della camera da letto, faceva poca differenza.
Il respiro pesante che emise lasciava intendere perfettamente quelle fantasie, perché a lui interessava poco che lei comprendesse, interessava poco del suo giudizio. Che lo prendesse pure per un pervertito... o un perverso, che dir si volesse, in fondo lui stesso in alcuni casi ci si sentiva.
Bevve altro succo di frutta e alla domanda della mora su quale fosse la sua attuale attività, decise di rimanere sul vago, dando però spunti.

Non credo sia un tipo di apprendimento accessibile a tutti... devo forse ipotizzare che tu sia speciale?

Per così poco?
Credimi, i motivi per i quali potrei essere considerato speciale sono ben altri...


Il tentativo di incuriosirla da una parte c'era, per forza, altrimenti al termine di quella colazione le loro strade si sarebbero divise così come si erano incrociate e Quetzal non aveva così tanta voglia di interrompere quell'incontro tanto presto. Ultimamente aveva riflettuto tanto su se stesso e sulla propria indole, sul proprio essere. Non ricordando come fosse prima, si limitava quindi ad analizzare quando un evento o un fatto a se stante rappresentavano un cambio nel suo comportamento o una reazione differente dal passato. Averla salvata ed essere in qualche modo attirato da colei che poco dopo si presentò come Talikha, quindi, non poteva, anzi, non doveva essere preso sotto gamba, per nulla. La realtà era che la parte oscura del suo animo al 50% non era stata purificata e dunque il Maturo percepiva attrazione nei confronti di quel lato della medaglia, un lato ancora mai osservato e contemplato durante il suo cammino.

Non conosco questo fiore... quali sarebbero le sue fantastiche particolarità?

Come suggerisce il nome, grazie ad esso e ad una tecnica segreta...

Calcò molto l'accento su quella parola, volendo capire se ci fosse modo di incuriosirla in quanto pozionista, erbologa e alchimista.

... Si può creare un decotto erbologico in grado di aumentare le dimensioni di qualsiasi cosa, fino ad una volta e mezza rispetto alla grandezza originale. La variazione degli ingredienti poi, può alterare ulteriormente la modifica del volume, ma tendenzialmente dipende tutto su quale elemento si decide di applicare il composto.

In parole povere, un vero ed autentico prodigio. Nessuna magia della Trama poteva ingrandire qualsiasi cosa, difatti l'incantesimo Engorgio funzionava analogamente, certo, ma soltanto su oggetti e animali, non certo su altre creature viventi, sui vegetali o per esempio sulle parti del corpo isolate. Era quindi possibile con un decotto simile far aumentare per esempio i frutti o il cibo, rendendo possibile incamerare più scorte, senza considerare l'aumento dei minerali e delle leghe magiche, utilizzate nell'arte alchemica e impossibili da ingrandire con la magia in quanto repellenti nei confronti degli incantesimi. Quanti prodigi si trovavano a disposizione dei Druidi Guaritori, ma era giusto, considerando che molti dei Druidi erano incapace di saper trafficare con pozioni e affini, essendo materia complice della Trama e non del Mana. Tornando a parlare poi sempre di Talikha, se l'avesse voluta cercare, in futuro, dove avrebbe potuto trovarla? In un laboratorio tutto suo forse?

Ho la mi abitazione privata nella quale lavorare, mentre i clienti che vogliono richiedere un colloquio a domicilio... devono essere disposti a spendere, ed anche parecchio.

E se sono disposti a farlo, vuol dire che la tua fama è piuttosto alta.

In ogni caso, capita raramente che debba andare in prima persona da qualcuno: è più semplice mandarmi un gufo, o intercettarmi nei posti che frequento.
Di solito, chi mi conosce ed ha bisogno di me, sa dove trovarmi...


In parole povere hai il tuo giro e chi necessita dei tuoi servigi, chiedendo in giro può arrivare a te facilmente.
Un modo comodo e pratico per lavorare senza bisogno di correre dietro a nessuno.


Indubbiamente, ma chi poteva davvero permettersi una tranquillità simile? La reputazione della ragazza allora doveva essere davvero potente, altrimenti non avrebbe potuto neanche finanziarsi l'attrezzatura costosa presente nella valigetta assieme alle rocce estratte dal Monte Entoto.
La vide terminare il pasto, i muscoli che riprendevano sempre più forza, gli occhi più vispi, la voce più ferma e melodica.

Mmmh, mi sento decisamente meglio.

Si vede.

Inutile chiederti se hai un laboratorio tuo, aperto al pubblico: uno con le tue capacità immagino non abbia voglia di farsi troppa pubblicità in giro, o mi sbaglio?

Le mie sono doti ricercate e rare, attirerei troppo l'attenzione nel metterle al servizio della società.
Avendo una buona esperienza anche con le Creature Magiche del Mana, offro un servizio come Allevatore, per guadagnarmi da mangiare.


Per ora non sembrava intenzionata ad andarsene. Stava lì seduta e lo guardava. Bene, allora forse non si stava annoiando poi così tanto.

... Hai dei tatuaggi molto belli e interessanti.
In cosa ti offrono supporto e potenziamento?


Non c'era da dimenticarsi che Quetzal l'aveva vista completamente nuda e quindi perché non soffermarsi ad ammirarla con calma?
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Messaggioda Talikha » 22/03/2015, 17:56

... Probabilmente eviterei di sprecare fiato, se sapessi che non servirebbe a nulla controbattere.
Non amo dar retta ai cretini e la ragione assoluta è tesoro degli stolti.


Talikha non avrebbe potuto essere più d'accordo di così, anche se esteriormente si limitò ad annuire un paio di volte, giusto per fargli comprendere che si trovava sulla sua stessa lunghezza d'onda.

... L'importante è che la verità la sappia io...
Una verità largamente diversa dalle aspettative comuni.


Impossibile non cogliere cosa si celasse dietro quelle parole, accompagnate da uno sguardo malizioso, caldo, voglioso: fu quella la prima volta che la Sharawi si permise di osservare meglio Quetzal, studiandolo con un occhio meno diffidente, più umano; era bello, ma non nel senso classico del termine... aveva quella sorta di aura criptica, misteriosa, enigmatica e vagamente cattiva, nera, che la affascinava. Non cercava il Principe Azzurro, era abbastanza convinta che l'amore non facesse proprio per lei: ma se proprio avesse dovuto scegliere qualcuno, allora si sarebbe trovata un compagno, se non malvagio, almeno vagamente neutrale e non buonista... perché la Vedova Nera accanto ad un integerrimo eroe di bontà non si poteva proprio vedere.
Sì, era un bocconcino niente male, uno di quelli con cui la donna sarebbe volentieri andata a letto, giusto per sperimentare quanto bravo potesse essere, e se le sue doti sessuali fossero superiori o meno a quelle come guaritore; sorrise, dunque, alla sua provocazione, leccandosi lentamente il labbro superiore con la punta della lingua così da fornire una risposta silenziosa al quesito che aleggiava tra loro: accettava la sua malizia, e la ricambiava largamente.

Per così poco?
Credimi, i motivi per i quali potrei essere considerato speciale sono ben altri...


E sono certa che se mi mostrassi un poco curiosa, saresti disposta a rivelarmene qualcuno... sbaglio? - gli chiese, quasi divertita, mentre continuava la sua colazione senza fretta, come a volergli far capire che al momento non aveva altro di più importante da fare.

Inoltre, c'era anche un'altra cosa che voleva sapere, ovvero quali proprietà avesse il fiore che l'uomo stava cercando con tanta insistenza.

Come suggerisce il nome, grazie ad esso e ad una tecnica segreta... - sguardo più intenso da parte della donna - ... Si può creare un decotto erbologico in grado di aumentare le dimensioni di qualsiasi cosa, fino ad una volta e mezza rispetto alla grandezza originale. La variazione degli ingredienti poi, può alterare ulteriormente la modifica del volume, ma tendenzialmente dipende tutto su quale elemento si decide di applicare il composto.

Qualsiasi cosa... ? - domandò per sicurezza, giusto per accertarsi di aver compreso in toto il senso di quelle parole - ... e l'hai già sperimentato su te stesso, questo decotto?
Magari per far contenta una donna...


Se lui poteva essere malizioso, d'altronde, perché lei non poteva fare altrettanto?
Chiaro, comunque, che quel fiore aveva destato non poco la curiosità di Talikha, alla quale non sarebbe dispiaciuto, ora, potergli dare un'occhiata più da vicino.

In parole povere hai il tuo giro e chi necessita dei tuoi servigi, chiedendo in giro può arrivare a te facilmente.
Un modo comodo e pratico per lavorare senza bisogno di correre dietro a nessuno.


Diciamo anche che chi richiede le mie prestazioni, di solito, non ha intenti puramente nobili... - commentò la Sharawi, pronunciando con attenzione ogni parole per scoprire le reazioni dell'altro - I soldi girano più facilmente negli ambienti sporchi, e più uno è disposto a spendere... più ciò che chiede non è reperibile in un negozietto qualsiasi.

Praticamente stava confermando di lavorare ai limiti - e spesso ben oltre essi - della legalità, ma aveva come la sensazione che Quetzal non l'avrebbe denunciata, per questo. Anche lui era una figura particolare, lavorativamente parlando, che preferiva agire nell'ombra per non esporre troppo le sue doti... si capivano, in questo senso.

Le mie sono doti ricercate e rare, attirerei troppo l'attenzione nel metterle al servizio della società.
Avendo una buona esperienza anche con le Creature Magiche del Mana, offro un servizio come Allevatore, per guadagnarmi da mangiare.


E se uno avesse bisogno di sfruttare le tue doti... come farebbe a richiederti un servizio?
Dovrebbe avere la fortuna di farsi salvare da te durante uno scontro con dei Beholder?
- lo prese quasi in giro, bevendo un altro sorso di succo ed accavallando le gambe con fare sensuale così da stare più comoda.

... Hai dei tatuaggi molto belli e interessanti.
In cosa ti offrono supporto e potenziamento?


Tutto. - rispose lei divertita, non commentando per ora il fatto che si fosse evidentemente preso del tempo per studiarsela bene - Quelli che ho qui - si sfiorò la base della schiena - e qui - tracciò un cerchio di media grandezza intorno all'ombelico - supportano e migliorano ogni aspetto della mia vita magica: potenza magica, resistenza ai colpi magici, riflessi, la mia capacità di concentrazione... tutto, insomma.
Quello che ho qui, invece
- e si sfiorò il retro del collo - bilancia i due tatuaggi e impedisce che mi debilitino al punto da morire avvelenata a causa loro.

Giusto per farla breve, insomma.

Li hai studiati per bene, mentre io ero svenuta?
Potrei anche sentirmi a disagio nel sapere di essere stata così inerme di fronte a te, alla mercé del tuo sguardo... e di chissà cos'altro...
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Messaggioda Quetzal » 23/03/2015, 12:56

Il dialogo con quella donna si stava rivelando ben più che piacevole, dettaglio che lasciò non poco curioso lo stesso Quetzal, un uomo sempre abituato ad avere pochi contatti col mondo esterno che non fossero i propri confratelli Esclusi, sempre poco interessato ad intrattenere una conversazione là dove non era così necessaria, mentre invece adesso parlava, si scambiava opinioni, sguardi ed anche battute piuttosto maliziose.
Quella sorta di scienziata magica non aveva affatto peli sulla lingua, rispondeva a tono e sembrava apprezzare particolarmente un discorso incentrato anche sui doppi sensi, ma allo stesso tempo sembrava di tanto in tanto infastidita da qualcosa (S.S. 40), anche se per il momento il Maturo era abbastanza incapace di capire effettivamente se avesse ragione o meno. Avrebbe potuto usare i propri poteri per rendersi più ricettivo, ma non ne sentiva il bisogno, forse avrebbe scoperto tutto con calma, anche se lui non era mai stato abituato ad essere calmo.

E sono certa che se mi mostrassi un poco curiosa, saresti disposto a rivelarmene qualcuno... sbaglio?

Ogni rivelazione avrebbe il proprio prezzo... Al massimo potrei assicurarti un cospicuo sconto.

Tanto era tranquillo e palesemente divertito il tono in entrambi, tanto nascondeva una specie di eccitazione reciproca tenuta bada.
O meglio, questo era ciò che lui riusciva ad identificare ma poteva anche sbagliarsi completamente, magari Talikha non aveva alcuna tendenza ad essere allettata da alcune idee immaginarie e fantasiose. Forse quello che poteva davvero interessarle abbastanza da richiamare l'attenzione più del solito era la dote come Guaritore posseduta da Quetzal.
Grazie ad essa infatti, sapeva creare delle sostanze molto interessanti e decisamente sconosciute al Mondo Magico.
La tecnica segreta della quale parlava, poi, non era altri che uno specifico incantesimo druidico di quinto livello, ma era ovvio che non potesse permettersi di enunciarlo come se fosse una sciocchezza da poco.

Qualsiasi cosa... ?

Dici bene, qualsiasi cosa.

... e l'hai già sperimentato su te stesso, questo decotto?

Perché mai avrei dovuto?

Magari per far contenta una donna...

A dire il vero non ci avevo mai pensato...
Ora che mi hai dato l'idea, credo proprio che dovrò sperimentare...
... Non resta altro che trovare una coraggiosa volontaria...


Usare un prodigio simile per favorire un rapporto sessuale ingrandendo il proprio membro a dismisura: naturale che ci avesse già pensato.
Onestamente i Druidi avevano poco interesse nell'usare un mezzo del genere, avendo già a disposizione una magia che aveva un effetto analogo su tutto il corpo e dunque anche nelle parti basse, ma nonostante questo, sentire che quella perversa idea fosse venuta in mente alla persona di fronte a lui non poté far altro che aumentare la curiosità nei suoi confronti. Non si trattava solo di un interesse di mera natura carnale, ma aveva in sé qualcosa di più, qualcosa di misterioso ed oscuro che Quetzal ancora non era riuscito a spiegarsi. Come mai quell'attrazione tanto forte e verso di lei? Non possedeva alcun elemento, non era una Rinnegata, né sentiva di averla conosciuta già in precedenza, anche perché altrimenti lei lo avrebbe ricordato... ma la sua figura lo attirava, proprio come un una falena attirata dalla luce, come un insetto nella tela della Vedova Nera.

Diciamo anche che chi richiede le mie prestazioni, di solito, non ha intenti puramente nobili...
I soldi girano più facilmente negli ambienti sporchi, e più uno è disposto a spendere... più ciò che chiede non è reperibile in un negozietto qualsiasi.


Credo di aver compreso quanto basta.
Riesci a soddisfare tutte le tempistiche quindi, pur avendo tanta richiesta?
Non hai mai pensato di farti aiutare da qualcuno?


Nessuna particolare inflessione nel tono. No, non gliene fregava nulla se offriva servizi poco legali, mai stato interessato all'eccessiva bontà.
La domanda esposta successivamente, infine, celava in sé una stramba ipotesi che gli era venuta in mente proprio in quegli ultimi istanti.
Doveva soltanto ascoltare la risposta e concentrarsi per capire se potesse sfruttarla a proprio vantaggio e soprattutto se gli andasse di sfruttarla.

E se uno avesse bisogno di sfruttare le tue doti... come farebbe a richiederti un servizio?
Dovrebbe avere la fortuna di farsi salvare da te durante uno scontro con dei Beholder?


Le mie doti non sono un servizio che offro, sempre che non si stia parlando di doti come Allevatore.
Le mie capacità in quanto Guaritore le utilizzo solo per me stesso, fino ad ora non ho mai venduto nulla.
Tuttavia questo non significa che le persone giuste non possano provare a chiedere, potrebbero essere fortunate.
Sul commercio sono quanto mai restio, alcune delle mie creazioni varrebbero troppi soldi e non è detto che possano essere vendute.
Al contrario, i decotti più semplici ed elementari posseggono comunque poteri mai visti e desterebbero troppa visibilità.


Quetzal amava sia alla luce che nell'ombra in egual misura, non era la popolarità che lo spaventava, quanto il fastidio del doversi ritrovare ad essere braccato da acquirenti rompi palle affascinati dal suo lavoro fuori dal normale. Non aveva alcun obbligo di mantenere segreta l'arte Druidica, purché non affermasse al mondo intero di quale arte si trattasse. Come Rinnegato non aveva obblighi palesi ma come Escluso qualcuno se lo stava imponendo da solo. Preferì quindi andare oltre, chiedendole riguardo i suoi tatuaggi ed interessandosi ai potenziamenti che essi le conferivano. Lui non se li sarebbe mai potuti fare, perché avrebbe significato abbracciare la Trama dentro al suo corpo, questo però non gli impediva di essere curioso a proposito di quelli altrui, oltre al fatto che quello posseduto da Talikha dietro al collo emanava un'energia decisamente singolare, differente da quella degli altri due, dunque desiderava saperne di più.

Quelli che ho qui e qui supportano e migliorano ogni aspetto della mia vita magica: potenza magica, resistenza ai colpi magici, riflessi, la mia capacità di concentrazione... tutto, insomma.

Interessante.
Mentre l'ultimo?


Quello che ho qui, invece bilancia i due tatuaggi e impedisce che mi debilitino al punto da morire avvelenata a causa loro.

Adesso si spiega la natura più complessa e artificiosa.

Li hai studiati per bene, mentre io ero svenuta?

Non quanto avrei voluto...

Potrei anche sentirmi a disagio nel sapere di essere stata così inerme di fronte a te, alla mercé del tuo sguardo... e di chissà cos'altro...

Tu a disagio?
Tsk, ti conosco da poco, è vero, ma abbastanza da poter affermare con certezza che tu e il disagio siete due cose opposte.
E poi ti prego, non offendermi con simili insinuazioni: se avessi voluto vederti alla mercé di qualcos'altro di mio, avrei atteso senza problemi il momento del tuo risveglio senza fare la figura del disperato.
... Ho mezzi altamente convincenti seppur... non puramente nobili...


Riprendendo lo stesso tono di voce usato prima da lei quando parlava della propria attività lavorativa, fissandola intensamente.
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