Re: Addis Abeba
Inviato: 23/03/2015, 21:59
Ogni rivelazione avrebbe il proprio prezzo... Al massimo potrei assicurarti un cospicuo sconto.
E anche con lo sconto... qual è il tuo prezzo, mio eroe?
Gli domandò con un sorrisetto divertito, leggermente malizioso, curiosa di conoscere dove quella conversazione li avrebbe portati: aveva delle cose da fare, chiaramente, ma nulla che potesse aspettare ancora un poco, il tempo di chiacchierare un altro po' con Quetzal, col Guaritore dalle capacità speciali che le aveva salvato la vita, offerto la colazione, e stuzzicato il suo interesse.
A dire il vero non ci avevo mai pensato...
Non sapeva se credergli o meno, in ogni caso non commentò quelle parole, prendendosi tutto il merito di aver avuto un'idea originale.
Ora che mi hai dato l'idea, credo proprio che dovrò sperimentare...
... Non resta altro che trovare una coraggiosa volontaria...
Beh, se è per amore della scienza, potrei anche essere disposta a fare questo enorme sacrificio...
Replicò la Sharawi, calcando l'accento sulla penultima parola che, tra l'altro, racchiudeva lo scopo di un test come quello che l'uomo stava proponendo: in tutto ciò che egli diceva, come nel caso di Talikha, c'era una sfumatura malvagia o comunque non buona che le piaceva, che la incuriosiva; a prima vista sembrava una persona positiva, buona, visto che l'aveva salvata... eppure, in lui, la donna rivedeva quella sorta di neutralità menefreghista che caratterizzava anche il proprio modo di essere, e che quindi non poteva non andarle a genio.
Credo di aver compreso quanto basta.
Riesci a soddisfare tutte le tempistiche quindi, pur avendo tanta richiesta?
Non hai mai pensato di farti aiutare da qualcuno?
Nessuna reazione nel comprendere che i suoi servizi fossero per la maggior parte illegali... ottimo.
In realtà non si tratta tanto di quantità, quanto di qualità. - replicò lei, tranquillamente - Non ho chissà quanti ordini, o comunque non in numero tale da diventare matta... sono molti, ma dilazionati nel tempo; il problema vero sta nell'esaudirli alla perfezione, affinché il cliente non si lamenti e sia pronto a spendere di nuovo la volta successiva, magari anche di più.
Per quanto riguarda prendere un aiuto... - ci rifletté un attimo, pensierosa - non ci ho mai pensato, in effetti: dovrei trovare qualcuno all'altezza, che non abbia problemi a lavorare in certi ambienti e che sappia mantenere un basso profilo in ogni circostanza... sono caratteristiche che ben pochi possiedono.
Gli lanciò un'occhiata intensa, perché effettivamente Quetzal sembrava corrispondere alla perfezione alla descrizione appena fatta, ma non voleva dirlo, voleva che fosse lui, nel caso, a dimostrarsi interessato nel ricoprire una tale carica.
Le mie doti non sono un servizio che offro, sempre che non si stia parlando di doti come Allevatore.
Le mie capacità in quanto Guaritore le utilizzo solo per me stesso, fino ad ora non ho mai venduto nulla.
Tuttavia questo non significa che le persone giuste non possano provare a chiedere, potrebbero essere fortunate.
Sul commercio sono quanto mai restio, alcune delle mie creazioni varrebbero troppi soldi e non è detto che possano essere vendute.
Al contrario, i decotti più semplici ed elementari posseggono comunque poteri mai visti e desterebbero troppa visibilità.
A meno di non venderli nel modo giusto ed alle persone giuste... - ribatté la donna, uno sguardo più calcolatore ed attento in volto: lei avrebbe saputo come fare, come piazzare i decotti dell'altro a prezzi esorbitanti senza dare troppo nell'occhio... ma non era detto che la cosa gli interessasse.
Il corpo della Sharawi gli era, invece, interessato eccome, o perlomeno i tatuaggi che lo adornavano, e che lui aveva studiato almeno superficialmente mentre lei era svenuta.
Tu a disagio?
Tsk, ti conosco da poco, è vero, ma abbastanza da poter affermare con certezza che tu e il disagio siete due cose opposte.
Non sapevo di essere così prevedibile... oppure siamo fatti della stessa pasta. - commentò Talikha, per nulla infastidita da quella deduzione, anzi.
E poi ti prego, non offendermi con simili insinuazioni: se avessi voluto vederti alla mercé di qualcos'altro di mio, avrei atteso senza problemi il momento del tuo risveglio senza fare la figura del disperato.
... Ho mezzi altamente convincenti seppur... non puramente nobili...
Ma davvero?
Sai, io e la nobiltà d'animo o d'intenti non siamo mai andati d'accordo, perciò... - si umettò le labbra e sorrise, maliziosa ben più di prima e soprattutto sensuale, l'espressione di chi sapeva bene cosa voleva e come ottenerla - ... perché non mi mostri questi mezzi altamente convincenti?
E anche con lo sconto... qual è il tuo prezzo, mio eroe?
Gli domandò con un sorrisetto divertito, leggermente malizioso, curiosa di conoscere dove quella conversazione li avrebbe portati: aveva delle cose da fare, chiaramente, ma nulla che potesse aspettare ancora un poco, il tempo di chiacchierare un altro po' con Quetzal, col Guaritore dalle capacità speciali che le aveva salvato la vita, offerto la colazione, e stuzzicato il suo interesse.
A dire il vero non ci avevo mai pensato...
Non sapeva se credergli o meno, in ogni caso non commentò quelle parole, prendendosi tutto il merito di aver avuto un'idea originale.
Ora che mi hai dato l'idea, credo proprio che dovrò sperimentare...
... Non resta altro che trovare una coraggiosa volontaria...
Beh, se è per amore della scienza, potrei anche essere disposta a fare questo enorme sacrificio...
Replicò la Sharawi, calcando l'accento sulla penultima parola che, tra l'altro, racchiudeva lo scopo di un test come quello che l'uomo stava proponendo: in tutto ciò che egli diceva, come nel caso di Talikha, c'era una sfumatura malvagia o comunque non buona che le piaceva, che la incuriosiva; a prima vista sembrava una persona positiva, buona, visto che l'aveva salvata... eppure, in lui, la donna rivedeva quella sorta di neutralità menefreghista che caratterizzava anche il proprio modo di essere, e che quindi non poteva non andarle a genio.
Credo di aver compreso quanto basta.
Riesci a soddisfare tutte le tempistiche quindi, pur avendo tanta richiesta?
Non hai mai pensato di farti aiutare da qualcuno?
Nessuna reazione nel comprendere che i suoi servizi fossero per la maggior parte illegali... ottimo.
In realtà non si tratta tanto di quantità, quanto di qualità. - replicò lei, tranquillamente - Non ho chissà quanti ordini, o comunque non in numero tale da diventare matta... sono molti, ma dilazionati nel tempo; il problema vero sta nell'esaudirli alla perfezione, affinché il cliente non si lamenti e sia pronto a spendere di nuovo la volta successiva, magari anche di più.
Per quanto riguarda prendere un aiuto... - ci rifletté un attimo, pensierosa - non ci ho mai pensato, in effetti: dovrei trovare qualcuno all'altezza, che non abbia problemi a lavorare in certi ambienti e che sappia mantenere un basso profilo in ogni circostanza... sono caratteristiche che ben pochi possiedono.
Gli lanciò un'occhiata intensa, perché effettivamente Quetzal sembrava corrispondere alla perfezione alla descrizione appena fatta, ma non voleva dirlo, voleva che fosse lui, nel caso, a dimostrarsi interessato nel ricoprire una tale carica.
Le mie doti non sono un servizio che offro, sempre che non si stia parlando di doti come Allevatore.
Le mie capacità in quanto Guaritore le utilizzo solo per me stesso, fino ad ora non ho mai venduto nulla.
Tuttavia questo non significa che le persone giuste non possano provare a chiedere, potrebbero essere fortunate.
Sul commercio sono quanto mai restio, alcune delle mie creazioni varrebbero troppi soldi e non è detto che possano essere vendute.
Al contrario, i decotti più semplici ed elementari posseggono comunque poteri mai visti e desterebbero troppa visibilità.
A meno di non venderli nel modo giusto ed alle persone giuste... - ribatté la donna, uno sguardo più calcolatore ed attento in volto: lei avrebbe saputo come fare, come piazzare i decotti dell'altro a prezzi esorbitanti senza dare troppo nell'occhio... ma non era detto che la cosa gli interessasse.
Il corpo della Sharawi gli era, invece, interessato eccome, o perlomeno i tatuaggi che lo adornavano, e che lui aveva studiato almeno superficialmente mentre lei era svenuta.
Tu a disagio?
Tsk, ti conosco da poco, è vero, ma abbastanza da poter affermare con certezza che tu e il disagio siete due cose opposte.
Non sapevo di essere così prevedibile... oppure siamo fatti della stessa pasta. - commentò Talikha, per nulla infastidita da quella deduzione, anzi.
E poi ti prego, non offendermi con simili insinuazioni: se avessi voluto vederti alla mercé di qualcos'altro di mio, avrei atteso senza problemi il momento del tuo risveglio senza fare la figura del disperato.
... Ho mezzi altamente convincenti seppur... non puramente nobili...
Ma davvero?
Sai, io e la nobiltà d'animo o d'intenti non siamo mai andati d'accordo, perciò... - si umettò le labbra e sorrise, maliziosa ben più di prima e soprattutto sensuale, l'espressione di chi sapeva bene cosa voleva e come ottenerla - ... perché non mi mostri questi mezzi altamente convincenti?