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Anversa

Messaggioda Xylia » 30/10/2015, 18:58

In realtà appartengo ad entrambe, se ci penso bene.
Non me ne frega effettivamente un c***o del domani, questo perché mi sento libero di vivere la giornata come viene, senza vincoli.
Come dici tu, hanno condizionato e premeditato la mia esistenza per troppo tempo, credo sia giusto prendermi una rivincita in tal senso.
Voglio essere pigro, allora lo sono, essere attivo, allora sono attivo... Scegliere, decidere, ecco i miei due sinonimi preferiti.


Io invece sono abituata a programmare la mia vita giorno per giorno, così da ottimizzare il mio tempo il più possibile... però, se c penso bene, il tuo non è un approccio alla vita tanto sbagliato: a volte, non programmando ogni cosa con minuzia, si possono cogliere al volo preziose occasioni...

... come conoscere un gran figo in un pub schifoso.


Dopotutto, se avesse seguito il programma che si era prefissata quella mattina, sarebbe tornata a casa subito dopo aver ordinato ciò che le serviva al mercato nero di Anversa: certo, in quel caso si era trattato di seguire un semplice quanto impellente bisogno fisiologico, ma il senso del discorso rimaneva tale.


Sono d'accordo, anche perché potrei non essere io quello tutto fumo e niente arrosto...

Potresti avere ragione... ma non sono io quella che sbandiera ai quattro venti presunti feticismi ai piedi...

Replicò Xylia con voce suadente e provocatoria al tempo stesso, quella di una stronza furbetta che, anche in un semplice scambio di parole, non la dava vinta molto facilmente... anzi; inoltre, mentre parlavano, gli sguardi fissi l'uno nell'altro conversavano per loro, scambiandosi occhiate complici, maliziose, intense e curiose, quelle di due persone che, al di là del gioco verbale, si consideravano vicendevolmente ben più che interessanti.


I miei non avevano le possibilità, quindi dovetti rinunciare.
Dopo il diploma ho frequentato diverse Accademie Scientifiche di buon livello.


Io ci ho studiato per diversi anni, è lì che ho formato la mia conoscenza scientifica... non per vantarmi, ma sono anche piuttosto famosa, tra quelle mura.

E invece ti stai vantando ed anche di brutto.
Chiudi la ruota, pavoncina, che si vede lontano un miglio per quanto è grande...


Vero, mi sto vantando.
Ma anche tu ti vanteresti al posto mio, se il tuo ritratto si trovasse nella Hall of Fame dell'A.G.E.R.!


Esclamò la Montgomery, spostandosi i capelli dalla spalla con un gesto volutamente altezzoso ed il suo miglior sguardo da giovane donna snob, prima di ridacchiare divertita.


Senti chi parla poi, tu che te ne vai in giro con quella faccia da sfacciato, arrogante e "sono meglio io" ...

Gli fece una linguaccia divertita e scherzosa, bevendo un sorso di pepsi mentre, per rimanere in tema di liquidi, Aidan le faceva presente la propria considerazione su come l'avrebbe collegata all'Acqua, un Elemento che in realtà faceva già attivamente parte della vita di Xylia; certo, però, che la domanda sorgeva spontanea: se non era un Gildato -e non lo era, o lei l'avrebbe percepito- come aveva capito che era proprio quello l'Elemento più affine alla Montgomery?


Perché sai essere calma e impetuosa allo stesso tempo.
Da quello che ho capito riesci a farti scivolare addosso quasi tutto e forse è proprio quella la tua energia.


La vita è troppo breve per permettere agli imbecilli di influenzarla.

Una sorta di mantra, tanto semplice quanto efficace.


L'Acqua non può essere calpestata, si adatta a ciò che trova e può trascinarti via come le rapide e distruggerti come una cascata.
Di sicuro il tizio che ha perso la scommessa e ti ha provocata prima sarebbe d'accordo con me...


Meglio non chiederglielo... però mi piace la tua visione dell'Acqua, è simile alla mia.
A quanto pare siamo sulla stessa lunghezza d'onda, pupo...


Fu il suo turno di prenderlo in giro, facendogli l'occhiolino mentre mangiava una patatina e ne offriva una a lui, imboccandolo nuovamente -dopotutto Aidan aveva dimostrato che quella sorta di premura gli piacesse molto.
A Xylia, invece, piaceva molto lui, al punto da trovare un semplice stratagemma per poterlo rivedere, anche solo prendere un caffé insieme per farsi raccontare dal biondo se avesse ottenuto o meno il lavoro misterioso.


Ad un contro patto: per l'incontro vorrei indossassi camicetta e gonna... Mi piacciono le ragazze vestite in quella maniera.

Ci sto.
Ho una camicetta ed una gonna davvero sexy che, sono sicura, ti piacerebbero da morire...


Maliziosa, con voce suadente e provocante, la stessa con la quale, poco dopo, gli fece chiaramente capire che degli altri incontri non le importava nulla, che sperava di poter cambiare il proprio programma della serata grazie ad un invito da parte di lui... e che se egli voleva darle un bacio, non doveva fare altro che prenderselo.
Quando Aidan si alzò, nonostante la perplessità interiore, Xylia rimase impassibile, limitandosi ad osservare i suoi movimenti -e sì, a dare un'occhiata veloce al suo culo, reputandolo piacevolmente invitante: alla fine fu quasi tentata di aprire bocca e chiedergli che avesse in mente, ma quando l'altro affondò una mano nella sua chioma liscia e le fece reclinare il capo, la Montgomery capì esattamente dove volesse andare a parare.


Ora sì che ragioniamo...

Pensò la ricercatrice quando le loro labbra s'incontrarono per la seconda volta, ricambiando il bacio con la stessa intensità con cui lui le stava esplorando la bocca, sentendo al contempo delle piacevolissime fitte al basso ventre.


... Vai pure a pagare la cena che mi hai offerto, Pupa, io ti aspetto fuori.
Spero che la smaterializzazione non ti scombussoli troppo... Casa mia è un po' distante.


Lo osservò allontanarsi, leccandosi le labbra con un sorriso malizioso e soddisfatto, annuendo tra sé: sì, decisamente, quel cambio di programma a sorpresa avrebbe migliorato la sua serata di molto... molto, molto, molto.
Si alzò in piedi, avvicinandosi alla cassa, pagando per entrambi e lasciando anche la mancia, non certo perché si fosse trovata bene, bensì...


Ecco a lei, e tenga pure il resto... può usarlo per richiedere una bella disinfestazione al bagno, prima che l'ufficio d'igiene la faccia chiudere per incompetenza.


E dopo quella chicca finale, Xylia poté finalmente lasciare il pub: obiettivo? Una sana, focosa, esplosiva sc****a.


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Messaggioda Melia » 06/12/2015, 0:14

[Reggia Country di Dylan Connor - 16 Marzo 2111 - ore 19.02]


Il weekend.
Mai aveva atteso con tanta trepidazione il Sabato sera: non perché avesse un qualche impegno particolare... o meglio, non esattamente; Dylan sarebbe tornato a casa di lì a poco dopo aver partecipato al consiglio mensile dei docenti ad Hogwarts, mentre Zephyr era stato invitato dalla Herbert stessa con la scusa di voler brindare insieme alla buona riuscita della sua infiltrazione all'interno della Setta dei 12.
Sapeva bene quanto poco il Kenway fosse felice della cosa, ma era anche vero che, da quando Ariel era diventata un'Aberrazione come loro, il tempo da passare insieme per lui e la greco-tedesca si era ridotto tanto drasticamente che non c'era motivo di negarle una mezz'oretta del suo tempo.
Avrebbe dovuto operarsi entro un paio di giorni, e dalla sua ripresa avrebbe avuto moltissime cose da fare... ma quella non aveva intenzione di lasciarla in sospeso, al contrario, voleva metterla a posto subito.
Per quella serata speciale - memorabile a dir poco - la giovane donna aveva scelto un abbigliamento semplice ma sexy, composto da un bel vestito color verde oliva con maniche corte e scollo profondo, lungo fino al ginocchio, ballerine dello stesso colore e gambe scoperte; aveva impiegato una cura particolare nello scegliere cosa indossare... ma quella sarebbe stata la sera nella quale, finalmente, Zephyr e Dylan sarebbero diventati suoi per sempre - e soprattutto disposti a tollerarsi a vicenda - un minimo di attenzione in più ci voleva.
Aveva preparato tutto, e niente sarebbe potuto andare storto: le due fiale con la Pozione A.A.A. erano già state versate rispettivamente in un bicchiere di birra - per Zephyr - ed in uno di assenzio - per Dylan - entrambi ghiacciati naturalmente; per sé si era versata del vino bianco freddissimo, anche perché sarebbe sembrato strano che, a differenza loro, non bevesse nulla.
Il rumore proveniente dall'ingresso al piano di sotto le fece nascere un sorriso sulle labbra, portandola a spostare lo sguardo verso la porta della stanza semi-aperta.

Immagine


Dylan era arrivato a casa, evidentemente, e la Herbert non stava più nella pelle: dandosi un'ultima occhiata nello specchio, la ragazza decise che poteva anche scendere, ed andare ad accogliere così il suo amore.
Anzi... uno dei suoi amori.

Eccoti qui, sei tornato finalmente! - gli corse incontro, andando ad abbracciare il fidanzato con la contentezza disarmante che solo Melia possedeva, e che solo con Dylan, fino a quel momento, aveva sempre funzionato - Mi sei mancato tanto... com'è andato il collegio docenti?

S'informò la Herbert, saltellandogli quasi intorno: era euforica e non riusciva a contenersi, pur sapendo che il Connor si sarebbe anche potuto stranire nel vederla così contenta, così elettrizzata; tuttavia, se anche avesse provato a domandarle il perché di quell'insolito comportamento, la fidanzata si sarebbe limitata a scuotere il capo, sorridendo furbetta.

Sono solo felice perché il colloquio col Supremo è andato tutto bene, se ancora penso che avrebbe potuto capire qualcosa del mio doppio-gioco mi vengono i brividi... invece sono qui, viva e vegeta, e presto diventerò ancora più potente, ma ci pensi?

In effetti il solo diventare più forte sarebbe potuto bastare a spiegare il perché di tanta euforia, visto che Dylan conosceva bene il suo smisurato egocentrismo... ma c'era dell'altro, un altro che in parte Melia gli rivelò subito dopo, con aria decisamente colpevole.

E poi... ho invitato Zephyr a bere una cosa insieme, per festeggiare che sia ancora viva.
Lo so, lo so che non lo sopporti, ma sarà solo per un brindisi e non lo vedo da tanto... ti prometto che poi non ti darà più alcun fastidio...


Ovvio, perché grazie alla Pozione sarebbe riuscito a tollerarne la presenza, ma questo solo quell'egoista della Herbert poteva saperlo; comunque, ipotizzando che a quell'espressione da bambina dolce, innocente - per così dire - e speranzosa non si potesse dire di no, tempo dieci minuti e nuovamente qualcuno palesò la sua presenza dietro la porta d'ingresso.
Fu proprio Melia ad andare ad aprire, accogliendo Zephyr con un'enorme sorriso.

Ciao straniero!
Come stai?


Per forza lo chiamava in quel modo, da quant'era che non riuscivano a vedersi? Lo abbracciò forte, posandogli un bacio sulla guancia - non sulle labbra, così da non indispettire Dylan, per poi invitarlo ad accomodarsi e chiudergli la porta alle spalle.

Sono contenta che tu sia passato, ti prometto che non ti tratterrò molto... è che ci tenevo ad avervi qui entrambi, insieme. - li lasciò da soli per qualche minuto, il tempo di prendere i bicchieri con le pozioni già sciolte dentro, e darli ad entrambi secondo i loro gusti preferiti - Birra per te, assenzio per te, e vino per me... qui ci vuole decisamente un brindisi: in fondo, che ci piaccia o meno - e a lei piaceva - ora lavoriamo tutti per un obiettivo comune, no? Quindi direi di brindare alla Resistenza, alla sottoscritta che è ancora viva... e ad un futuro dove chissà, magari persino voi due troverete il modo di andare d'accordo!
E giusto perché stasera mi sento in vena di fare un po' la bambina
- solo quella sera? - Vi sfido... si beve tutto d'un fiato!

Alzò il bicchiere col vino bianco verso l'alto e poi bevve in due sorsate, una di seguito all'altra: la cosa comoda di quella Pozione era stato che, non alterando minimamente il liquido dentro al quale veniva mescolata, Melia aveva potuto riempire i bicchieri con giusto due dita di birra e di assenzio, così da permettere ad entrambi di accettare la sua sfida senza poter dire "non ce la faccio a bere tutto in una volta".
Aveva pensato proprio a tutto, la Herbert, e ormai era chiaro che non avesse il benché minimo rimorso ad andare fino in fondo: restava solo da vedere se i due avessero davvero bevuto il contenuto dei loro bicchieri... e cosa sarebbe successo dopo.
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Messaggioda Dylan » 06/12/2015, 17:19

Reggia Country di Dylan Connor | 16 Marzo 2111 | ore 19.04


Era davvero difficile riuscire a gestire una vita lavorativa normale con una decisamente illegale, ma Dylan ormai stava imparando a farci l'abitudine.
Da quando Melia non lo affiancava più come Assistente di Alchimia, le giornate fluivano molto più lente e noiose, un dato di fatto pesante e fastidioso.
La Herbert era ormai a tutti gli effetti una componente dei dodici, una carica importante quanto pericolosa, che metteva il ragazzo molto in apprensione.
Era innamorato profondamente di lei, sapeva che il loro rapporto unico ed inimitabile non poteva essere in alcun modo replicato, quindi qualora l'avesse persa per chissà quali motivazioni, era certo che non avrebbe mai più trovato nessuna fantastica e perfetta come lei. Non voleva pensarci però, voleva essere fiducioso e soprattutto ottimista, anche perché la sua fidanzata e, si sperava, presto futura moglie, stava per essere potenziata e resa ancora più letale, quindi difficile da toccare o ferire. Quasi sospirante e innamorato, l'Uomo Ragno si diresse verso l'ingresso di casa, aprendo la porta e venendo raggiunto quasi subito dalla greco tedesca vestita meravigliosamente bene. Così sexy, così sensuale, così speciale, così sua.

Eccoti qui, sei tornato finalmente!
Mi sei mancato tanto... com'è andato il collegio docenti?


Come sempre, due palle inverosimili.
Per fortuna adesso ci sei tu a tirarmi un po' su di morale... Sei proprio raggiante!


Sono solo felice perché il colloquio col Supremo è andato tutto bene, se ancora penso che avrebbe potuto capire qualcosa del mio doppio-gioco mi vengono i brividi... invece sono qui, viva e vegeta, e presto diventerò ancora più potente, ma ci pensi?

Ci penso eccome!
Sei a tutti gli effetti un pezzo grosso, amore mio, ma te lo meriti...


E poi... ho invitato Zephyr a bere una cosa insieme, per festeggiare che sia ancora viva.

L'espressione serena e gioiosa dell'Aberrazione divenne all'istante molto più seria e perplessa, con alcuni tratti di intolleranza.

Lo so, lo so che non lo sopporti, ma sarà solo per un brindisi e non lo vedo da tanto... ti prometto che poi non ti darà più alcun fastidio...

Come se dipendesse da te, Mel...

Non aveva proprio idea di quanto quelle parole, ormai, fossero completamente azzeccate, ignaro di tutto, quasi in trappola.
Quasi in concomitanza con l'accettazione svogliata del Connor nell'avere ospite per quella sera anche il Kenway, ecco che la porta bussò e Dylan si dovette sorbire la rottura di scatole del vedere l'ex Corvonero salutare, abbracciare e stare fin troppo vicino alla sua Melia.
Quando se lo sarebbe messo in testa la Herbert che le bastava solo lui per essere felice, senza mettere di mezzo Zephyr "MediMago Perfettino" Kenway?!
Probabilmente mai, visto che aveva intenzione di legarli entrambi a sé una volta per tutte e quando furono seduti al tavolo con il loro drink da brindisi, l'atmosfera era molto simile a tante altre vissute in passato, quindi nulla di strano o sospetto.

Birra per te, assenzio per te, e vino per me... qui ci vuole decisamente un brindisi: in fondo, che ci piaccia o meno, ora lavoriamo tutti per un obiettivo comune, no? Quindi direi di brindare alla Resistenza, alla sottoscritta che è ancora viva... e ad un futuro dove chissà, magari persino voi due troverete il modo di andare d'accordo!

Hai anche preso le nostre bevande preferite, hai pensato proprio a tutto, mh?
Vuoi proprio farcela andare giù questa serata a tre...
... Altro?


Chiese retorico, mentre alzava il bicchierino di assenzio ghiacciato, già pregustandone il sapore forte.

E giusto perché stasera mi sento in vena di fare un po' la bambina... Vi sfido... si beve tutto d'un fiato!

Come se fosse una sfida di chissà quale difficoltà amore mio, inoltre il qui presente è avvantaggiato, con la sua birretta leggera!
Ok ok... Non ci vedo niente di male, tutto quanto... Alla salute!


Fu solo un secondo, un piccolo misero secondo per lui, ma la realizzazione di un sogno proibito per lei.
Dylan mandò giù l'assenzio e con esso, quindi la pozione, la A.A.A. come definita dal Supremo della Setta dei 12.
Quello che avvenne in quei pochi secondi successivi fu incredibilmente strano e privo di ogni logica possibile e immaginabile.
Gli parve quasi di vedere entrambi sotto un'ottica differente: Melia con ancora più amore e Zephyr con una maggiore sopportazione.
Forse però era frutto di quel bel momento e dell'ottima prospettiva di passare poi la serata da soli senza di lui, chi poteva dirlo?
Scosse il capo, sbattendo le palpebre un paio di volte, sembrava tutto in regola, tutto normale, ma non era affatto così.

Mh... Ma è il solito che compriamo amore?
Bah, non so... Ho delle sensazioni strane, magari però è solo una mia impressione!
Allora, Zephyr, come ti è andata la giornata? Tutto ok?
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Messaggioda Zephyr » 06/12/2015, 22:37

[news]
Reggia Country di Dylan Connor + 16 Marzo 2111 + ore 19.09


Essere invitati a casa di Dylan dopo un turno di lavoro pesante era quanto mai il passatempo meno divertente che Melia potesse trovargli.
La notizia del colloquio con la Setta dei 12 e col Supremo si era sparsa piuttosto velocemente nella Resistenza, raggiungendo ovviamente anche Zephyr, preoccupato della sorte dell'amica/amante e focalizzato sul rimanere sempre allerta in modo da accorgersi subito qualora qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Sarebbe bastato un nonnulla per cadere nel baratro del male e soprattutto della morte e il Kenway voleva evitare a tutti i costi per la Herbert sia un destino sia l'altro. Arrivato di fronte all'abitazione del professore di Alchimia di Hogwarts, con aria visibilmente stanca e provata per il lunghissimo turno ed anche per le elucubrazioni che stavano affollando la sua mente attiva (Asher gli aveva chiesto di seguirlo nel Bahrein per approntare la nuova struttura sanitaria del Sultanato riconquistato dai Tìamat e non sarebbe stata una scelta semplice da fare), il ragazzo semi-vampiro bussò alla porta, aspettando che, possibilmente, fosse la fidanzata dell'Alchimista ad accoglierlo, cosa che infatti avvenne, con tanto di abbraccio ed un bacio sulla guancia.

Ciao straniero!
Come stai?


Non fare troppo la spiritosa, lo sai benissimo quanto trotto.
Anzi, ho anche delle novità, ma ne parleremo poi in separata sede se sei d'accordo...


Sono contenta che tu sia passato, ti prometto che non ti tratterrò molto... è che ci tenevo ad avervi qui entrambi, insieme.


Non appena Melia si allontanò e lui rimase da solo con Dylan, gli rivolse un debole saluto stanco, andandosi ad accomodare al tavolo con aria svogliata.
Uno sbuffo accompagnò il trascorrere dei secondi all'interno dei quali la ragazza stava preparando la bevanda che avrebbe cambiato per sempre la sua vita ed anche quella dell'acerrimo rivale a poca distanza da lui. Erano entrambi completamente ignari di ciò che stesse per succedere, ecco perché la tranquillità (o presunta tale) regnava sovrana, alterando la propria consistenza solo al ritorno della Herbert, tra l'altro vestita in una maniera decisamente accattivante.
Era difficile resisterle quando si metteva in abiti simili e probabilmente lei stesso lo faceva perché era consapevole dell'effetto che possedeva su di loro, ma Zephyr dentro di sé poteva in parte gongolare sul fatto che la sua persona, per motivazioni prettamente chimiche ma poco gli importava, rappresentava per la greco tedesca una attrazione più forte rispetto a quella provata per il fidanzato. Certo, non potevano andare più a letto insieme, ma quella soddisfazione non gliela avrebbe mai potuta togliere nessuno. Gli occhi si posarono sulla birra gelata che la diplomatica gli posò davanti, facendogli spuntare un sorriso.

Birra per te, assenzio per te, e vino per me... qui ci vuole decisamente un brindisi: in fondo, che ci piaccia o meno, ora lavoriamo tutti per un obiettivo comune, no? Quindi direi di brindare alla Resistenza, alla sottoscritta che è ancora viva... e ad un futuro dove chissà, magari persino voi due troverete il modo di andare d'accordo!

...

Hai anche preso le nostre bevande preferite, hai pensato proprio a tutto, mh?
Vuoi proprio farcela andare giù questa serata a tre...
... Altro?


E giusto perché stasera mi sento in vena di fare un po' la bambina... Vi sfido... si beve tutto d'un fiato!

Come se fosse una sfida di chissà quale difficoltà amore mio, inoltre il qui presente è avvantaggiato, con la sua birretta leggera!
Ok ok... Non ci vedo niente di male, tutto quanto... Alla salute!


Il sorriso da sinceramente gentile verso Melia divenne palesemente sarcastico e di scherno nei confronti di un Dylan sempre pronto a fare battute acide verso di lui. Lo vide mandare giù subito tutto il liquido e gli occhi speranzosi della fidanzata che adesso invece guardavano lui lo spinsero a non deluderla.
Alzò il boccale e lo fece tintinnare con il bicchiere di vino della Hebert, dopo di che, senza aspettare oltre, mandò giù lentamente tutta la birra, sospirando soddisfatto al termine della bevuta e decretando così il suo destino una volta per tutte. Inizialmente non parve troppo stranito o scosso. In altre parole, non ci furono cambiamenti effettivi sulla sua visione del mondo o delle persone, ma era come se l'evoluzione stesse avvenendo per step, senza essere invasiva, così che non si accorgesse assolutamente di nulla se non a fatto compiuto.

Mh... Ma è il solito che compriamo amore?
Bah, non so... Ho delle sensazioni strane, magari però è solo una mia impressione!
Allora, Zephyr, come ti è andata la giornata? Tutto ok?


La voce di Dylan richiamò la sua attenzione ed egli non fece altro che spostare gli occhi su di lui, rimanendo in silenzio qualche secondo.

Abbastanza, sì, grazie per l'interessamento.
Domani per fortuna potrò riposare di più e magari passare un po' più di tempo con...


Ariel.
Perché non riusciva a pronunciare quel nome con la stessa leggerezza e normalità di sempre?
E soprattutto, perché gli veniva molto di più da dire Melia?
Come se sentisse il bisogno di trascorrere la mattina con lei, come se trovasse giusto che ci fosse lei nel letto con lui al posto della attuale fidanzata.
Tutto ciò era molto strano, ma quando spostò di nuovo lo sguardo sulla mora, tutto ebbe una nuova dimensione e una maggiore chiarezza.
Era bellissima, molto più di quanto Zephyr avesse potuto notare: era come se il suo fascino di Veela avesse effetto anche su di lui, anche su una Aberrazione.
Tutto ciò però era assurdo, impossibile, non c'era senso in quei pensieri, in quelle sensazioni, eppure... Eppure stava capitando ed era palese.

Dylan, scusa, puoi... Puoi darci solo qualche secondo?
Avrei bisogno di parlare in privato con Melia...


Qualora il Connor avesse acconsentito, quindi, il MediMago avrebbe trascinato la ragazza fino alla prima stanza libera disponibile e con la porta chiusa.

Mel... Scusami, io ho bisogno di chiederti una cosa: ma hai messo per caso qualche sorta di filtro nella birra?
Sai, per farmi uno scherzo o qualcosa di simile? Perché... Non so... Vedi... Ecco...


Era la prima volta che trovava difficile usare le parole, però in quell'istante non riusciva altro che a pensare al corpo della Herbert, possibilmente senza nulla addosso. Al sapore delle sue labbra, alla sua voce che gli sussurrava parole volgari o romantiche, insomma tutto un mix assurdo che però non era affatto frutto di una magia o di una pozione esterna, perché lui le conosceva tutte (non tutte), bensì spontaneo e naturale, galoppante, sempre più vivido e forte.
Infatti, anche se le aveva posto quella domanda, gli venne spontaneo ritrovarsi però a pensare che era tutta una assurdità e che la stesse addirittura insultando.

Io... No guarda, mi dispiace, so che non lo faresti mai.
Ti chiedo scusa, non so che mi prende, te lo giuro... Forse è stata una giornata pesante, ecco tutto...
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Messaggioda Melia » 06/12/2015, 23:37

Come sempre, due palle inverosimili.
Per fortuna adesso ci sei tu a tirarmi un po' su di morale... Sei proprio raggiante!


Sono solo felice perché il colloquio col Supremo è andato tutto bene, se ancora penso che avrebbe potuto capire qualcosa del mio doppio-gioco mi vengono i brividi... invece sono qui, viva e vegeta, e presto diventerò ancora più potente, ma ci pensi?

Ci penso eccome!
Sei a tutti gli effetti un pezzo grosso, amore mio, ma te lo meriti...


E poi... ho invitato Zephyr a bere una cosa insieme, per festeggiare che sia ancora viva.

Era palese quanto poco quell'affermazione gli avesse fatto piacere, ma Melia aveva l'assoluta certezza che Dylan non le avrebbe mai detto di ritirare l'invito: conosceva fin troppo bene il fidanzato, ed era questo il suo punto di forza; comunque poteva stare tranquillo, perché di lì a poco la presenza del Kenway non gli avrebbe più provocato fastidio, non come prima perlomeno.

Come se dipendesse da te, Mel...

Non immaginava nemmeno lontanamente la veridicità di quelle parole: dipendeva tutto da lei, effettivamente, dalla Pozione A.A.A. già sciolta nei loro bicchieri che attendeva solo di essere ingerita, ma Dylan come avrebbe mai potuto immaginarlo?
Ignaro di tutto, quindi, il professore di Alchimia lasciò che la fidanzata aprisse la porta, e che accogliesse con un sorriso radioso il bel Medimago appena arrivato a casa loro.

Non fare troppo la spiritosa, lo sai benissimo quanto trotto.
Anzi, ho anche delle novità, ma ne parleremo poi in separata sede se sei d'accordo...


Parleremo di tutto quello che vuoi, ma intanto vieni, entra!

Lo invitò la Herbert, prendendolo per mano fino a condurlo nel soggiorno, dove lasciò lui e Dylan da soli per un paio di minuti, il tempo di prendere dal freezer i tre bicchieri e portarli fino a loro, porgendone uno a ciascuno e tenendo per sé quello col vino, l'unico ovviamente dove la Pozione A.A.A. non era presente.

Hai anche preso le nostre bevande preferite, hai pensato proprio a tutto, mh?
Vuoi proprio farcela andare giù questa serata a tre...


"Andare giù" era decisamente il termine esatto, visto che di lì a poco li sfidò a svuotare i propri bicchieri, bevendone il contenuto tutto in una volta, tutto d'un fiato, una sfida decisamente fattibile visto che, di liquido nei bicchieri, ne aveva versato giusto due dita.

Come se fosse una sfida di chissà quale difficoltà amore mio, inoltre il qui presente è avvantaggiato, con la sua birretta leggera!
Ok ok... Non ci vedo niente di male, tutto quanto... Alla salute!


Bevve lentamente, a differenza loro, gli occhi che brillavano di raggiante aspettativa: a dire il vero non sapeva bene cosa aspettarsi, se il cambiamento sarebbe stato immediato o graduale... ma ormai era andata, non si tornava più indietro; e se il Supremo non l'aveva presa in giro - cosa di cui era abbastanza certa - Melia stava per rendere realtà il suo sogno più proibito.

Mh... Ma è il solito che compriamo amore?

Sì, perché?
Non è buono?
- domandò la Herbert preoccupata, avendo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la Pozione non cambiasse il sapore del liquido col quale veniva mescolata.

Bah, non so... Ho delle sensazioni strane, magari però è solo una mia impressione!
Allora, Zephyr, come ti è andata la giornata? Tutto ok?


Abbastanza, sì, grazie per l'interessamento.

Per poco non si strozzò col vino, nel sentire quello scambio di battute: il cuore accelerò, o forse saltò un paio di battiti, non ne era sicura... ma se davvero voleva una prova del corretto funzionamento della Pozione A.A.A., beh, ce l'aveva di fronte; ed anzi, le sorprese erano appena cominciate.

Domani per fortuna potrò riposare di più e magari passare un po' più di tempo con...

Melia Sapeva bene che Zephyr si stesse riferendo ad Ariel, ma caso strano - strano per il Kenway, non certo per lei a conoscenza della verità - non sembrò in grado di pronunciare il nome della fidanzata, presto solo una ex e nulla di più.
Quando il Medimago si volse per guardarla, lei gli rivolse un sorriso dolce, innamorato, il più bello e gentile di tutti, uno sguardo che avrebbe fatto innamorare chiunque... anche chi, pur amandola, aveva deciso di seguire un percorso di vita accanto ad un'altra persona.

Dylan, scusa, puoi... Puoi darci solo qualche secondo?
Avrei bisogno di parlare in privato con Melia...


Naturalmente attese che il fidanzato accordasse loro di parlare da soli, per rispetto alla sua persona, dopodiché seguì Zephyr nello studio del Connor - la stanza più vicina - guardandolo con aria perplessa ed anche un poco preoccupata.

Che c'è?
Pensavo volessi aspettare per parlare delle tue novità in separata sede...


Mel... Scusami, io ho bisogno di chiederti una cosa: ma hai messo per caso qualche sorta di filtro nella birra?
Sai, per farmi uno scherzo o qualcosa di simile?


Cosa?
Ma... ma come ti viene in mente?!


Perché... Non so... Vedi... Ecco...

Lo guardò negli occhi, capace di mentire ben più di chiunque altro, anche a lui se e quando era necessario, come in quel momento: e in quegli occhi color oro - ancora per poco - Zephyr avrebbe letto dispiacere, come se insinuare una cosa del genere a prescindere dal motivo la ferisse enormemente e profondamente.

Non capisco proprio che senso abbia insinuare una cosa tanto brutta...
E poi scusa, che filtro ti avrei mai dovuto far ingerire?


Io... No guarda, mi dispiace, so che non lo faresti mai.
Ti chiedo scusa, non so che mi prende, te lo giuro... Forse è stata una giornata pesante, ecco tutto...


Vuoi fermarti un po' di più e riposarti?
Mi sembri tanto stanco, amore...


Non era una novità che lo chiamasse così quand'erano soli, ma che sensazioni avrebbe suscitato ora in lui? Gli accarezzò la guancia, guardandolo con aria preoccupata e premurosa.

Posso mandare un gufo ad Ariel ed avvertirla che rientri a casa più tardi.
A meno che, certo... tu non voglia correre subito da lei...


Sì, sembrava davvero sincera la Herbert.
Ma dentro di sé gongolava come non mai.
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Messaggioda Zephyr » 07/12/2015, 22:08

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Non capisco proprio che senso abbia insinuare una cosa tanto brutta...
E poi scusa, che filtro ti avrei mai dovuto far ingerire?


Io... No guarda, mi dispiace, so che non lo faresti mai.
Ti chiedo scusa, non so che mi prende, te lo giuro... Forse è stata una giornata pesante, ecco tutto...


Vuoi fermarti un po' di più e riposarti?
Mi sembri tanto stanco, amore...


Quel modo affettuoso di chiamarlo, spesso utilizzato, giunse alle sue orecchie con un tono totalmente diverso dal solito, nettamente più importante.
Era come se per qualche strano motivo sentirla chiamarlo così gli mettesse una specie di forte adrenalina positiva e meravigliosamente avvolgente.
Tutto ciò andava contro ogni possibile o immaginabile collegamento realistico o logico, perché lei lo aveva sempre chiamato "amore", ma allora perché era come se Zephyr volesse che lei fosse l'unica a poterlo utilizzare nei suoi confronti con un tale significato?

Posso mandare un gufo ad Ariel ed avvertirla che rientri a casa più tardi.
A meno che, certo... tu non voglia correre subito da lei...


Giusto, già, certo, Ariel, è vero...
No no, non preoccuparti, davvero... E' tutto sotto controllo, possiamo rientrare, dai...


Prese un grandissimo respiro, non sentendo né mal di testa, né effetti indesiderati dati da qualsivoglia sostanza velenosa o pericolosa per l'organismo.
Sembrava essere nella norma ogni parte di sé, a parte quella stranissima sensazione che non si decideva ad abbandonarlo. Quando però la vide voltarsi per aprire la porta ed inquadrò il suo fondo schiena bello ed invitante, Zephyr sentì il bisogno, la voglia di afferrarlo a piene mani attaccandola al muro, cosa che per altro fece, dandole subito una piccola serie di baci sul collo, con annessi morsi, mentre le mani stringevano quella zona prelibata e soda.

Melia... Amore mio...


La volse subito, di scatto, così che potesse trovarsi faccia a faccia con lui, dopo di che le catturò all'istante le labbra in un bacio caldo, anzi, a dir poco rovente, mentre una mano gli stringeva il fianco e l'altra risaliva, afferrandole il seno. Era fuori controllo, lei lo mandava fuori controllo, fornendogli un desiderio non solo correlato di sensazioni fisiche ma anche mentali, chimiche, emotive, affettive. Stava sbagliando, stava sbagliando completamente, perché stava tradendo Ariel. Non doveva succedere, non sarebbe più dovuto succedere, ma stava accadendo e Zephyr non riusciva ad impedirlo.

Ti amo... Ti amo come nessun'altra... Come nient'altro... Ti amo e voglio che tu sia mia... Ora...


Interruppe qualche secondo quel bacio per nulla casto, così da poterla guardare intensamente negli occhi e concordando tra sé che fosse la ragazza più bella che potesse esistere sulla faccia del pianeta. Nessuna poteva reggere il confronto, eppure non doveva essere così, eppure Ariel... Già, Ariel che fine aveva fatto? In qualche recesso dimenticato del cuore, ancora facente parte delle persone care ma non più la più cara, perché la più cara era improvvisamente diventata Melia Herbert e per assurdo, Zephyr lo considerava un evento praticamente normale, soltanto ritardato nel tempo.

Avrei dovuto capirlo... O meglio, avrei dovuto ammetterlo perché l'ho sempre saputo...
... Sei tu la mia felicità, la mia ragione di vita, il mio passato presente e futuro... Trama, perdonami per averti fatto attendere così tanto...


Le fece una carezza sulla guancia, con gli occhi lucidi e carichi di un amore talmente tanto grande da fare quasi spavento.

... Ti prego, lascia Dylan, stai con me... Io posso amarti molto più di quanto possa fare lui... Non hai bisogno del suo amore, non hai bisogno delle sue attenzioni, non hai bisogno del suo sesso... Posso eguagliarlo e poi superarlo in tutto... Permettimi di dimostrartelo Mel... D'altronde abbiamo iniziato assieme, all'inizio eravamo solo noi due e noi due dobbiamo tornare ad essere... Sei d'accordo con me? Eh, amore mio?
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Messaggioda Melia » 07/12/2015, 23:24

Poté quasi leggere nei suoi occhi una sensazione diversa quando lo chiamò "amore": non era certo la prima volta che accadeva, ma ora che Zephyr era sotto gli effetti della Pozione A.A.A., tutto era diverso, ed anche una semplice parola come quella assumeva significati diversi, importanti.

Giusto, già, certo, Ariel, è vero...
No no, non preoccuparti, davvero... E' tutto sotto controllo, possiamo rientrare, dai...

Come preferisci...

Ipotizzando che la Pozione impiegasse un po' di tempo per agire in modo radicale, la Herbert non si preoccupò più di tanto, dando le spalle a Zephyr per andare ad aprire la porta... ma non arrivò mai a posare la mano sulla maniglia: d'improvviso, infatti, si sentì attaccata al muro dal corpo possente e forte del Kenway, che con baci e morsi sul collo accese all'istante il suo desiderio per lui.

Melia... Amore mio...

Zephyr...

Soffiò il suo nome in un sussurro caldo ed altamente erotico, Melia, lasciandosi voltare e coinvolgere in un bacio rovente, appassionato, innamorato; gemette contro la sua bocca mentre il ragazzo le stringeva il seno, intrecciò la lingua con la sua, e lo attirò quasi istantaneamente a sé, accarezzandogli il volto con una mano e il torso con l'altra, insinuatasi sotto gli abiti di lui.

Ti amo... Ti amo come nessun'altra... Come nient'altro... Ti amo e voglio che tu sia mia... Ora...

Amore... ti amo anch'io...

Lo guardò con gli occhi colmi di quel sentimento, tanto felice da scoppiare quasi di gioia: no, nessun senso di colpa stava rovinando quel momento... e perché avrebbe dovuto? Lei sapeva che non sarebbe mai stato tanto felice con la Jiménez quanto poteva esserlo con lei, e sembrava che anche il Medimago fosse infine giunto a quella stessa conclusione.

Avrei dovuto capirlo... O meglio, avrei dovuto ammetterlo perché l'ho sempre saputo...

Capire... cosa?

... Sei tu la mia felicità, la mia ragione di vita, il mio passato presente e futuro... Trama, perdonami per averti fatto attendere così tanto...

Non si aspettava quelle parole: era perfettamente al corrente, dentro di sé, degli effetti della Pozione A.A.A., ma sentirlo parlare in quel modo, con quel fervore e quella devozione, fu più di quanto Melia stessa potesse immaginare; gli occhi della Herbert si fecero più luminosi a quella dichiarazione, che nel profondo del cuore aspettava da anni, da quando Zephyr aveva deciso di avvicinarsi ad Ariel.

... Ti prego, lascia Dylan, stai con me...

Co... Come?

Io posso amarti molto più di quanto possa fare lui... Non hai bisogno del suo amore, non hai bisogno delle sue attenzioni, non hai bisogno del suo sesso... Posso eguagliarlo e poi superarlo in tutto...

Ma... Zephyr...

Permettimi di dimostrartelo Mel... D'altronde abbiamo iniziato assieme, all'inizio eravamo solo noi due e noi due dobbiamo tornare ad essere...

Essere solo loro.
Sì, all'inizio avrebbe dovuto essere così... ma avevano intrapreso strade diverse fin dai tempi della scuola, poi lei si era avvicinata a Dylan, lui ad Ariel.
Ed ora lui le stava proponendo di tornare ad essere un duo?

Sei d'accordo con me? Eh, amore mio?

... non posso.

Poteva essere un'offerta allettante, e per certi versi giusta, ma...

Io amo Dylan.
Lui è stata la prima persona che ho amato al di là del legame chimico instaurato con te: mi sono innamorata di lui quand'era un essere umano qualsiasi, e l'ho amato ancora di più dopo che è diventato una Aberrazione.
- piccola pausa - In tutti questi anni, mentre tu stavi con Ariel, io ho costruito la mia vita con lui, e mentirei se ora dicessi che sono pronta a lasciarlo per stare solo con te.

Aveva sempre detto a Dylan che amava Zephyr, ed era vero... ma amava entrambi, e a Zephyr non avrebbe mai potuto dire qualcosa di diverso, non sarebbe stato giusto, né la verità.

Vi amo entrambi, con tutta me stessa.
Non potrei mai vivere senza di voi, e morire se vi perdessi, se perdessi anche solo uno di voi due. Niente mi renderebbe più felice che potervi avere entrambi tutti per me, ma... so che non accettereste mai, che è un sogno che non potrà mai diventare realtà.


Mancava quell'ultimo step, per decretare il perfetto funzionamento della Pozione A.A.A.: Zephyr avrebbe accettato di condividerla con Dylan, solo per poterla rendere felice?
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Messaggioda Zephyr » 08/12/2015, 18:40

[news]
... Ti prego, lascia Dylan, stai con me...

Co... Come?

Io posso amarti molto più di quanto possa fare lui... Non hai bisogno del suo amore, non hai bisogno delle sue attenzioni, non hai bisogno del suo sesso... Posso eguagliarlo e poi superarlo in tutto...

Ma... Zephyr...

Permettimi di dimostrartelo Mel... D'altronde abbiamo iniziato assieme, all'inizio eravamo solo noi due e noi due dobbiamo tornare ad essere...


Non erano parole dettate dalla verità, bensì da un effetto collaterale, da una pozione magica che aveva alterato la sua visione delle cose e la consistenza dei sentimenti verso la fidanzata e verso la Herbert. Adesso, per lui, non esisteva altro se non Melia, la sua bellissima, dolce e malefica Melia. Lo scopo dell'Aberrazione Ipnotica era andato a buon fine, ora li aveva entrambi per sé, o meglio, erano entrambi innamorati di lei ma non ancora completamente convinti di volerla dividere e spartire tra loro. Una cosa per volta, intanto era necessario per lei riuscire a ridimensionare i desideri del Kenway.

... non posso.

Non puoi?
Cosa significa che non puoi?
Lui è arrivato dopo, fin dall'inizio eravamo io e te...


Io amo Dylan.
Lui è stata la prima persona che ho amato al di là del legame chimico instaurato con te: mi sono innamorata di lui quand'era un essere umano qualsiasi, e l'ho amato ancora di più dopo che è diventato una Aberrazione. In tutti questi anni, mentre tu stavi con Ariel, io ho costruito la mia vita con lui, e mentirei se ora dicessi che sono pronta a lasciarlo per stare solo con te.


Rimase in silenzio ascoltando quelle parole, in parte comprendendole, in parte facendo fatica ad accettarle, ma la Herbert aveva ragione: lui non aveva il diritto di entrare nella sua vita così di improvviso solo perché si era accorto di amarla e di averla sempre amata più di tutto e tutte. Lei aveva costruito qualcosa con Dylan Connor e lasciarlo di punto in bianco avrebbe significato rinnegare l'autenticità di quella relazione evolutasi dal nulla fino ad allora.
Per quanto vittima di un effetto magico di innamoramento potenziante, proprio come detto dal Supremo, Zephyr non aveva perso il suo buon senso.

Vi amo entrambi, con tutta me stessa.
Non potrei mai vivere senza di voi, e morire se vi perdessi, se perdessi anche solo uno di voi due.
Niente mi renderebbe più felice che potervi avere entrambi tutti per me, ma... so che non accettereste mai, che è un sogno che non potrà mai diventare realtà.


La vide triste, la vide affranta, lei che non c'entrava niente con tutta quella storia, con quella nuova presa di coscienza sentimentale da parte del Kenway, o meglio, secondo la visione distorta di Zephyr lei non aveva colpe, allora perché metterla in difficoltà? Dentro di sé il ragazzo percepì il bisogno spasmodico di starle vicino a qualsiasi costo, renderla sorridente in ogni modo possibile e immaginabile. Si avvicinò di più, guardandola negli occhi, poi le diede un bacio sulle labbra leggero e dolcissimo, di quelli che si potevano dare solo alla propria unica ragione di vita perpetua e insostituibile.

Se lui accettasse... Io potrei accettarlo, Melia...
Non potendo vivere senza di te, non ho altra scelta se non sottostare a questa regola imposta e inestinguibile, non per ora almeno.
Dentro di me coverò sempre il desiderio di essere soltanto noi due, una coppia... Ma per adesso, posso fare il sacrificio di condividerti.
Perché è questo ciò che vorresti, che vuoi. E' questo che ti renderebbe immensamente felice e la tua felicità è il mio unico traguardo.


La voce era morbida, calda, sentita e amorevole. Un connubio di tantissime emozioni e sentimenti racchiusi in una volontà forte e caparbia.
Il cuore del ragazzo batteva forte, gli occhi appena lucidi brillavano di amore per lei, per la Herbert e per nessun altra, seppur nel suo animo Ariel avesse ancora mantenuto una eguale importanza affettiva, ma lontana da ciò che era appena mezz'ora nel passato. L'elemento, il Ghiaccio, non era stato intaccato, perché la pozione riguardava altri processi, altri meccanismi, lo spirito non c'entrava nulla, la sua devozione al Conflux era ancora palese e presente.

Ora sarà meglio che vada, devo parlare con Ariel e mettere in chiaro che esisti solo tu come fidanzata, per me.
So già che non la prenderà bene quindi è mio dovere per rispetto nei suoi confronti risolvere questa storia e liberarla dal nostro vincolo di rapporto.
Tu parla con Dylan e se per lui andrà bene, allora saremo un trio e potremo parlare di come gestirlo tutti assieme, magari questo weekend, va bene?
... Come fai ad essere così bella, vorrei scoparti ora e subito, vorrei tanto scappare via con te...


La attaccò al muro per l'ennesima volta, baciandola sulle labbra, facendole sentire l'erezione premerle sul bacino con forza e prepotenza, aumentandone il volume soltanto per farle capire e mettere bene in testa quanto fosse maggiormente in grado di soddisfarla rispetto a chiunque altro, ma quel contatto durò poco, perché sapeva e sentiva che doveva andare, sapeva e sentiva che non poteva perdere altro tempo. Prima avesse lasciato Ariel e prima sarebbe potuto essere della Herbert, anche se solo al 50%.

Ti amo Mel... Fammi sapere... Attendere tue notizie.


Detto questo, uscì dalla stanza, lanciò un salute veloce al padrone di casa e si diresse verso l'uscita, lasciando la coppia (?) di nuovo sola.

USCITA PER ZEPHYR

Spoiler:
Miriam, per inciso, ti odio a morte! :lol:
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Messaggioda Melia » 08/12/2015, 19:25

Non puoi?
Cosa significa che non puoi?
Lui è arrivato dopo, fin dall'inizio eravamo io e te...


Verissimo, Dylan era arrivato dopo... ma non se n'era più andato: mentre Zephyr si era costruito una vita con Ariel, allontanandosi da Melia non solo affettivamente, ma anche per intenti - essere buono, non infliggere male gratuito - il Connor le era stato accanto sempre, amandola e supportandola in ogni sua scelta, anche quelle più cattive, come uccidere il Ministero della Magia.
Dylan aveva dimostrato di accettare ogni parte di lei, quella più buona - che si mostrava molto poco, ad essere onesti - e soprattutto quella più cattiva, e la Herbert era certa che mai, mai l'avrebbe lasciata, ferita, tradita o trascurata; per questo, perché lo amava con tutta se stessa, non poteva proprio metterlo da parte, stare solo con Zephyr: il suo sogno proibito, a voler essere onesti e sinceri, era di poterli avere entrambi per sé, i suoi fidanzati devoti ed innamorati persi, ma era chiaro che fosse una cosa impossibile... no?

Se lui accettasse... Io potrei accettarlo, Melia...

Zephyr... ma cosa dici?

Non potendo vivere senza di te, non ho altra scelta se non sottostare a questa regola imposta e inestinguibile, non per ora almeno.
Dentro di me coverò sempre il desiderio di essere soltanto noi due, una coppia... Ma per adesso, posso fare il sacrificio di condividerti.


Io non posso credere che tu lo stia dicendo sul serio... - poteva eccome, veramente, ma doveva fingere alla perfezione per non fargli sospettare nulla - Perché... perché saresti pronto a farlo?

Perché è questo ciò che vorresti, che vuoi. E' questo che ti renderebbe immensamente felice e la tua felicità è il mio unico traguardo.

Oh...
Amore mio...


Sussurrò la greco-tedesca, cercando la sua bocca per un bacio caldo, amorevole e sentito quanto le parole da lui pronunciate, accompagnate da uno sguardo assolutamente deciso e determinato: il Kenway era davvero pronto a condividerla, e Melia non poteva che scoppiare di gioia. Mancava ancora il Connor, certo... ma ormai era sicura che la Pozione A.A.A. funzionasse alla perfezione, e che anche con Dylan non avrebbe fallito.

Ora sarà meglio che vada, devo parlare con Ariel e mettere in chiaro che esisti solo tu come fidanzata, per me.
So già che non la prenderà bene quindi è mio dovere per rispetto nei suoi confronti risolvere questa storia e liberarla dal nostro vincolo di rapporto.
Tu parla con Dylan e se per lui andrà bene, allora saremo un trio e potremo parlare di come gestirlo tutti assieme, magari questo weekend, va bene?


D'accordo amore, gli parlerò subito.
Ancora non posso credere che tutto questo stia accadendo...


L'aveva sognato per anni, ed ora finalmente tutto stava diventando realtà, l'unica realtà in cui la Herbert era intenzionata a vivere per sempre.

... Come fai ad essere così bella, vorrei scoparti ora e subito, vorrei tanto scappare via con te...

Lo baciò ancora, gemendo per quell'erezione premuta contro al suo corpo che poteva ingrandirsi come e quando voleva e staccandosi poi a malincuore da lui, consapevole che Dylan li stava ancora aspettando, nell'altra stanza.

Ti amo Mel... Fammi sapere... Attendere tue notizie.

Ti amo anch'io, Zephyr... a presto.

Gli rubò un ultimo bacio a stampo, dopodiché lo seguì in soggiorno e lo osservò andarsene, lasciando così lei e il Connor da soli: la prima cosa che Melia fece fu avvicinarsi a lui per dargli un lungo bacio sulla bocca, con tanto di lingua, e solo dopo quel contatto si decise a parlare di cosa fosse successo col Kenway fino a quel momento.

... Zephyr lascerà Ariel per me.
Mi ama, si è reso finalmente conto che sono l'unica ragazza che possa renderlo felice, e che continuare la sua relazione con la Jiménez sarebbe solo vivere una presa in giro perenne.
- gli annunciò, molto seriamente ma anche tranquilla nella voce e nello sguardo - Inizialmente mi ha chiesto di rinunciare a te per stare con lui, ma gli ho detto subito che non potevo, che ti amo e che non rinuncerò mai a te.
Ma è anche vero che vi amo entrambi, lo sai, e niente mi renderebbe più felice che potervi avere tutti e due per me: pensavo fosse un'affermazione assurda, ma Zephyr... lui sarebbe pronto ad accettare una cosa del genere, se anche a te andasse bene.
Perciò... cosa ne pensi tu, amore mio?


Gli domandò dolcemente, in completa antitesi con quanto spiegato in quel breve monologo, accarezzandogli la guancia con occhi speranzosi: uno sguardo a cui, sotto gli effetti della Pozione A.A.A. era decisamente impossibile dire di no.

Spoiler:
Lorenzo, non è colpa mia, prenditela con la PG!
E poi dai, pure Leonardo sta sulla stessa barca tua... potete farvi compagnia! :P
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Messaggioda Dylan » 08/12/2015, 23:18

Dopo aver lasciato da soli Melia e Zephyr, Dylan si prese un altro sorso di assenzio, alzandosi poi in piedi per avvicinarsi alla finestra e guardare fuori l'orizzonte e le luci delle case nella notte che sembravano formare un piccolo cielo stellato urbano. Non gli venne nemmeno per un secondo il dubbio che qualcosa non stesse andando per il verso giusto, eppure aveva acconsentito senza fare troppe storie al far rimanere in intimità la sua fidanzata e il suo, in teoria, acerrimo rivale.
La pozione A.A.A., denominazione del Supremo della Setta dei 12, faceva veri ed autentici miracoli in una Aberrazione già tanto innamorata e disposta a tutto pur di stare con un'altra. Zephyr non aveva mai dovuto lottare con lui, perché Zephyr da sempre era stato l'amante, il terzo, l'ospite scomodo, mentre invece Dylan aveva sempre fatto la parte di colui che accettava con rabbia ma lasciava correre, tante volte sapendo benissimo che certi avvenimenti accadevano proprio sotto il suo naso. Quando la porta si aprì e l'ex Corvonero gli rivolse un saluto veloce per poi sparire dietro la porta, lo sguardo incerto e perplesso dell'Alchimista si mosse in direzione della Herbert, la quale senza fiatare ancora lo raggiunse e lo baciò con slancio sulle labbra, dandogli la parvenza di essere appena atterrato su una nuvola. Solitamente i baci di Melia erano fantastici a prescindere, ma quello sembrava quasi essere più potente di tutti gli altri.

Ehi... Va tutto bene?

... Zephyr lascerà Ariel per me.

COME SCUSA?!

Dylan sgranò gli occhi, inarcando il sopracciglio destro, scrollando le spalle come a dire "non ti sto più seguendo".

Mi ama, si è reso finalmente conto che sono l'unica ragazza che possa renderlo felice, e che continuare la sua relazione con la Jiménez sarebbe solo vivere una presa in giro perenne.

Ma è diventato scemo?
Le ha professato amore eterno di continuo!
Mentre la stavo operando mi dicevi che spesso e volentieri hai raccolto le sue lacrime!
Come cazzo è possibile che abbia cambiato idea così all'improvviso?!


Scosse la testa incredulo, più che altro rendendosi conto che quella rivelazione aveva dell'assurdo, ma non si pose altre domande.

Va beh... E quindi?
Morale della favola? Cosa gli hai detto per metterlo al suo posto?
Se è andato via così di corsa è perché credo, anzi, spero che si sia beccato un grosso due di picche, giusto amore?
In effetti anche il tuo bacio a me lo trovo abbastanza esplicativo...


Inizialmente mi ha chiesto di rinunciare a te per stare con lui, ma gli ho detto subito che non potevo, che ti amo e che non rinuncerò mai a te.

Oh, brava, così mi piaci!
Quanto ti amo quando sei decisa e determinata!


Ma è anche vero che vi amo entrambi, lo sai, e niente mi renderebbe più felice che potervi avere tutti e due per me: pensavo fosse un'affermazione assurda, ma Zephyr... lui sarebbe pronto ad accettare una cosa del genere, se anche a te andasse bene.

Io... Lui... C-che?!

Aveva esultato troppo presto, decisamente. Melia Herbert lo aveva preso totalmente in contropiede, lasciandolo spiazzato e non immaginando minimamente che la situazione potesse andare a finire in una maniera del genere. D'accordo, lui aveva capito di amarla completamente ma mica doveva rimetterci per forza il Connor? Purtroppo però, in aiuto della greco-tedesca accorse la pozione del Supremo, la quale fece venire in mente al ragazzo che la felicità di lei dipendeva da quella sua concessione e che la felicità in questione era per lui l'obiettivo finale, la meta continua.

Perciò... cosa ne pensi tu, amore mio?

Io che ne penso?
Beh è abbastanza facile intuire cosa ne penso... Insomma, non mi va giù per nulla questa storia!
Cosa vorrebbe dire averci entrambi per te? Me lo spieghi con esattezza?!
Io... Io non lo so, Melia... Non lo so...


Stava facendo un bel po' più di resistenza e questo cosa voleva dire? Che la amava di meno rispetto a quanto invece aveva sempre fatto segretamente Zephyr?
Probabilmente no, probabilmente era molto più egoista e il suo animo più cattivo lo frenava dall'essere così tanto accomodante, d'altronde in tutta quella faccenda il Kenway ci andava solo a guadagnare, mentre invece lui ci perdeva esattamente il 50% della sua fidanzata, mica bruscolini. Si lasciò spiegare per sommi capi quali fossero le idee della Herbert in merito alla faccenda "trio", poi si mise a braccia incrociate davanti a lei, poggiato al muro con la schiena.

Non posso credere che tu davvero vuoi intrometterlo nella nostra relazione!
Non puoi semplicemente andarci a letto ogni tanto senza doverci stare per forza insieme?!
Lo accetterei di più, te lo giuro... E poi al matrimonio? Ci hai pensato al nostro matrimonio?
Dovremmo sposarci, stavi anche guardando le riviste per gli abiti...


Melia avrebbe dovuto saperlo benissimo che già vederlo rispondere in quel modo significava che la pozione aveva fatto effetto al 100%. Il vero Dylan avrebbe dato di matto, prendendola per matta e minacciando seriamente di uccidere Zephyr con le proprie mani al più presto, pur di togliersi di mezzo il problema, mentre invece il Connor di fronte all'Aberrazione ipnotica era più malleabile, morbido, quasi indifeso. Cercava di farle capire che era meglio rimanere in due, che fosse più consono non alterare il loro rapporto, ma la resistenza che opponeva era blanda, non certo quella del vero Dylan pre-fattura.

Spoiler:
Miriam per favore fai silenzio!
Qui altro che stessa barca, io e Lorenzo stiamo su un pedalò bucato che fa acqua da tutte le parti con tanto di squali bianchi intorno!
Mi accodo al suo odio a morte, dannata PG egoista ed egocentrica! :evil:
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Dylan
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