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Copenaghen

Messaggioda Shay » 12/03/2015, 2:13

Attento Beowulf...
Non mi serve la Luna piena per graffiarti quella faccia da stronzo che ti ritrovi, e lasciarti un ricordino perenne del nostro incontro.


Guarda che lo so benissimo...
D'altronde non sarebbe la prima volta che ti diletti a graffiarmi anche senza la Luna.


Glielo avrebbe lasciato fare, perché come graffiava lei il petto o le spalle mentre saltava sopra un uomo come una dannata, ben poche altre riuscivano ad emularlo, nessuna di quelle provate da Shay, comunque. La fissò a lungo, comprendendo però che lo stesso desiderio forse in lei non esisteva più, oppure era seppellito sotto un metro d'amore nei confronti della donna al suo fianco, una donna interessante, una donna aggressiva quando le veniva toccato qualcosa di importante e prezioso. Tuttavia il primo attacco che ricevette da lei non sortì l'effetto desiderato.
Lui sapeva rispondere benissimo e a tono e Rebecca non era abituata a misurarsi con persone come lui e probabilmente era solo che un bene.
Fermo restando che le parole del licantropo provenivano da una consapevolezza, non certo dalla voglia di esporre bugie inutili.

Già, quando si ha troppo orgoglio si finisce per perdere tutto.

Un orgoglio che non è più lo stesso, per quanto tu possa pensare il contrario.
Dubito comunque di essere ancora in corsa, ti trovo molto ben sistemata ed ammetto di essere... alquanto geloso.


Cosa cosa cosa? Lui dirle che era geloso? Lui esprimere dei sentimenti apertamente? Gli aveva dato forse di volta il cervello?
Era quasi certo che Phoebe si sarebbe fatta certe domande, magari cambiando per qualche secondo atteggiamento, meno di sfida, più stupito.
In tutto questo, l'italiana se ne stava zitta, forse in riflessione su tutta la faccenda e su loro due. Non era semplice rapportarsi all'arrivo di un ex compagno di cuore e sesso (forse più il secondo che il primo) il quale non si faceva alcun problema a parlare schietto e diretto.
Aver incontrato la Chamberlain tra l'altro gli diede modo di sistemare una faccenda che aveva già intenzione di portare a termine, solo che avrebbe preferito di più scrivere piuttosto che parlare a voce, ma visto che ormai stavano lì, meglio approfittarne.

Non dovrai vendicare nessuno.
So bene dove potermi trasformare senza rischiare nulla, e non sarò mai sola.


Già...
Lo immagino molto bene...


Tu, piuttosto... cerca di non fare stronzate.
Il tuo passato non è dei migliori, e per quanto probabilmente mi farei una bella risata se tu crepassi... vorrei evitare di essere perseguitata a vita dal tuo fantasma.


La falsa risata verrebbe prima o dopo le lacrime?
Ci vuole un po' per abituarsi ad essere fantasma e credo mi perderei la scena, potresti darmi qualche anticipazione.
... Smettila di metterti sulla difensiva, con me non attacca... non ha mai attaccato.
Tieni bene a mente le mie parole, tanto mi basta.


Stufo di vederla così tanto aggressiva inutilmente e soprattutto per seppellire ogni minimo ricordo positivo della sua persona, Shay le lanciò un'occhiata gelida, non rabbiosa ma risoluta, facendo intendere che non aveva più voglia di scherzare, nemmeno pesantemente come solitamente accadeva tra loro. Si stava parlando di una questione seria, c'era in gioco la vita della professoressa di Cura e non gli andava minimamente di cercare altro sangue per compensare quello perso da lei. C'era solo da sperare che la Ciclonis capisse e facesse silenzio, annuendo e basta o anche evitando di replicare, tanto ormai le chiacchiere stavano a zero e c'era una persona vicino a lei che aveva una gran voglia di andarsene.
Shay era consapevole che di lì a poco sarebbe nata una bella lite di coppia. Dispiaciuto? In colpa? Pf, vogliamo scherzare?

E' meglio andare Phoebs...

Devi rompere ancora, o puoi lasciarci alla nostra serata?
Sono certa che troverai qualche cagna con cui divertirti...


Nessuna sarà mai alla tua altezza.

E se ancora non si era capito che Shay Patrick Beowulf fosse un tipo senza peli sulla lingua...

... Non lasciartela scappare, perderesti troppo.

Guardando un attimo la Auditore, prima di tornare con l'attenzione sulla licantropa.

Sai dove si trova la mia reggia.
Se dovessi avere bisogno di aiuto...


Detto questo, nemmeno lasciò che rispondessero nessuna delle due e con le mani in tasca passò in mezzo a loro, dandogli la schiena.
Phoebe e Rebecca potevano anche avere una deliziosa cena al ristorante che le attendeva, ma lui aveva in mezzo affari più grossi. Percorse all'incirca tre chilometri a passo spedito, mentre il vento dapprima più potente e sferzante rallentò il suo andare divenendo più calmo, forse perché ormai la Terran era lontana e il suo profumo era solo un vago ricordo.
Ripensò ai momenti passati con lei per diversi minuti, alternando fasi nella quali sospirava ad altre nelle quali sorrideva divertito.
Se l'erano spassata, perché negarlo? O meglio, lui non ne aveva motivo, lei forse qualche piccola negazione con il nuovo amore avrebbe dovuto farla, giusto per salvaguardare il suo rapporto e non mandarlo per aria. Non faceva piacere a nessuno sapere quanto il partner fosse stato bene con l'ex, ma Shay ipotizzava che questo la Chamberlain lo sapesse benissimo da sola. Giunto in prossimità di un palazzo molto alto, si avvicinò ad una parte del muro con delle mattonelle più chiare. Lì, spingendone una, attivò un meccanismo che, al pari del quartier generale dell'Ordine della Fenice, provocò l'apertura di una zona segreta della struttura, di natura ovviamente magica.
All'interno del luogo c'erano altri licantropi che lo stavano aspettando.

Ben arrivato Beta.

Arriviamo al sodo: avete conferme?

Sì, il nostro confratello ne è sicuro.
Attaccheranno tra due settimane esatte.


Ottimo.
Quindi chi è con me?


Nessuno dei quindici licantropi presenti però, parve rispondere positivamente alla domanda.

Che cazzo vi succede?
Mi spiegate perché a nessuno interessa far del male a dei traditori?


Perché per i Druidi noi lo siamo tanto quanto loro, anche se li aiuteremo ad evitare una strage.

Come fai ad esserne così sicuro?

Patrick, noi ti rispettiamo, lo sai, ma non siamo obbligati a servirti o ad eseguire i tuoi ordini.
Nemmeno i nostri Alpha sono d'accordo, se qualcosa andasse storto potrebbero ucciderci.


Avete riferito che mi prenderei la totale responsabilità di tutta l'operazione?
Chiederei di morire io per voi, nel caso!


Sì ma non è ugualmente bastato, mi spiace...

Il ragazzo annuì, seppur contenendo molta rabbia, stringendo il pugno, per poi espirare nervosamente.

Posso essere sicuro della meta?

Certo, la Corsica ma... Perché?
Non vorrai mica andare da solo?!


... Per forza.

Ma...
... Ti rendi conto che è una specie di suicidio?
Non puoi affrontare cinque Esclusi da solo, ti uccideranno!


Dipende dal livello militare di appartenenza e poi... meglio non sottovalutarmi.

Tutto questo... soltanto per proteggere la vita di un Erede?
Ti giuro... non lo capisco!


... Ho i miei buoni, anzi, ottimi motivi.


USCITA PER SHAY
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Messaggioda Phoebe » 13/03/2015, 16:18

Guarda che lo so benissimo...
D'altronde non sarebbe la prima volta che ti diletti a graffiarmi anche senza la Luna.


Già, peccato che non ci sarebbe nulla di piacevole, ora, nelle mie unghie sulla tua faccia.

Replicò Phoebe, il Vento che si agitava in lei sempre più furioso ed incontrollato: già di suo era l'Elemento meno facile da tenere a bada, figuriamoci poi se veniva fomentato -e non in positivo- come stava avvenendo in quel momento a causa di Shay; non aveva la minima idea del perché fosse lì, né le interessava saperlo. Non aveva mai voluto essere parte di un branco, era per questo che tra loro la relazione si era conclusa con un nulla di fatto... ed anche perché Beowulf si era dimostrato fin troppo orgoglioso, incapace di dichiararle apertamente i propri sentimenti.

Un orgoglio che non è più lo stesso, per quanto tu possa pensare il contrario.
Dubito comunque di essere ancora in corsa, ti trovo molto ben sistemata ed ammetto di essere... alquanto geloso.


Inarcò un sopracciglio a quelle parole, interdetta: Shay geloso di lei?
Del fatto che stesse con un'altra? No, a ben pensarci non era quella la cosa più assurda, ma il fatto che lo avesse ammesso così, apertamente, per giunta di fronte ad un'estranea.
Ma chi era davvero la persona che aveva di fronte?

La falsa risata verrebbe prima o dopo le lacrime?
Ci vuole un po' per abituarsi ad essere fantasma e credo mi perderei la scena, potresti darmi qualche anticipazione.


Sbuffò, infastidita, consapevole però che una piccola -piccolissima, quasi microscopica- parte di lei ci sarebbe rimasta male se l'altro fosse venuto a mancare: dopotutto aveva condiviso dei ricordi con lui, e peraltro sembrava davvero cambiato, meno stronzo e più incline ad aprirsi rispetto al passato, quindi forse, forse, il Beowulf attuale avrebbe anche potuto darle meno sui nervi del precedente; non a caso, infatti, l'Elemento in lei si calmò leggermente, segno che non c'era più tutta l'ostilità di prima.

... Smettila di metterti sulla difensiva, con me non attacca... non ha mai attaccato.
Tieni bene a mente le mie parole, tanto mi basta.


... lo farò, non dovrai preoccuparti per me.

Lo rassicurò dopo qualche istante di silenzio, fissandolo intensamente per un secondo, quasi a volergli leggere dentro, prima di decidere che era giunto il momento per lei e Rebecca di proseguire la loro serata insieme: e se Shay era in cerca di divertimento, sicuramente avrebbe trovato qualcuna pronta a dargli ciò che desiderava.

Nessuna sarà mai alla tua altezza.
... Non lasciartela scappare, perderesti troppo.


Sì, forse era davvero cambiato, così tanto che era difficile riconoscerlo come il bastardo che quasi l'aveva convinta a stare con lui.

Sai dove si trova la mia reggia.
Se dovessi avere bisogno di aiuto...


Lo osservò andarsene in silenzio, mille domande che le frullavano in testa e nessuna voglia di porgliele: doveva pensare all'Auditore, alle spiegazioni da darle... e che le avrebbe dato molto presto, visto che la loro cena fuori era appena saltata, e che la privacy di casa loro le stava aspettando per una bella -si faceva per dire- ed esaustiva chiacchierata di coppia.

Fine
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Messaggioda Shay » 24/06/2015, 19:48

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Reggia Beowulf
Metà Maggio
Colline Danesi
Ore 09:17


Padron Shay, desidera qualcosa per colazione?

No, Cuqenos, sto bene così, grazie.


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L'elfo domestico scomparve velocemente, lasciando di nuovo solo Patrick, immerso nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni.
Erano trascorsi molti mesi dall'allontanamento con Razìa, l'Erede dell'Acqua che gli aveva donato il Ghiaccio e si era innamorata di lui.
Amore di un Erede, un sentimento assurdo, difficilmente contemplabile, radicato in brevi istanti e sempiterno, senza possibilità di scampo facili.
L'unica era subire un tradimento, una mancanza di rispetto assoluta ed egoistica, ma di sicuro Shay non avrebbe mai finto di mettersi con la Druida Speciale per poi tradirla e togliersi il problema. Tuttavia, il giorno del matrimonio dell'Erede del Fuoco si faceva sempre più vicino e così anche il tempo a disposizione per il Licantropo diminuiva di ora in ora. Doveva decidere cosa fare, doveva far luce nel proprio animo e nel proprio cuore, trovare la soluzione, soprattutto... Trovare la verità. Cosa aveva provato durante quei giorni di distanza? Una domanda che si stava ponendo ogni mattina, non riuscendo però a dare una risposta sincera e univoca. Il ghiaccio, prepotente, gli faceva ancora sentire delle emozioni che non sapeva se accomunare alla verità oppure al legame stabilito con Razìa. L'Oceano era stato molto chiaro in tal senso: l'elemento non influenzava così tanto da far perdere la cognizione dell'amore, bastava soltanto concentrarsi, ragionarci su, discernere tutto e tutti e analizzare concretamente le sensazioni provate. Già, la faceva facile Eibhlin Johanndottir, lei bella e innamorata del suo Consigliere principesco.
Per Shay invece era allucinante, un dubbio che non se ne andava, nebbie sempre fitte, impossibili da diradare, timori sempre più frequenti che ben presto avrebbe dovuto dire a Razìa che con lui non ci fosse un futuro. Eppure ogni volta che prendeva quella decisione, si ritrovava bloccato.
La sognava la notte, oppure pensava quasi di intravederla negli occhi di una passante, per le strade di Copenaghen. Rientrato alla reggia, quindi, dava un cazzotto al muro, stringendo l'altro, scuotendo la testa e ringhiando arrabbiato, manco fosse ancora in forma animale.
Non poteva proseguire in quel modo, se qualcosa lo bloccava allora cos'era? La realtà oppure il Ghiaccio? Non era possibile andare avanti così, sentiva che da un momento all'altro sarebbe impazzito del tutto. Raggiunse la camera del pensatoio, prendendo una delle tante fiale contenenti i suoi ricordi, in particolare quella del suo primo incontro con l'Erede dell'Acqua e poi il secondo incontro, rivedendoli ancora e ancora.


Immagine


Lo sguardo fiero, stizzito, da primadonna, quello sguardo che gli ricordava quasi alla perfezione un'altra persona.
Solo che Razìa possedeva un fascino molto diverso, il fascino della sofisticata, della snob, di quella che vorresti sporcare solo per il gusto di farlo.
Oltre a questo però, c'era anche altro, altro oltre alla sessualità e all'istinto, in lui più radicato per via di ciò che rappresentava ed era.
Quella ragazza aveva gli occhi di una persona matura, di una persona capace di apprendere molto e sapersi difendere dalle avversità della vita.
Anche quando si era innamorata di lui, era riuscita a non farsi scoprire, reprimendo ciò che sentiva perché per lei in quel momento era giusto così.
Possedeva quindi una forza di volontà non indifferente, forse anche più forte di quanto Shay stesso potesse pensare, ma non aveva modo di scoprirlo, se non vivendola giorno dopo giorno... E per far sì che ciò accadesse, avrebbe dovuto ricambiare quei sentimenti e starci assieme.
Una volta terminate quelle immagini, il ragazzo ripose i ricordi nelle loro fiale, mettendoli a posto, con lo sguardo fisso nell'acqua opaca del pensatoio. Forse, ciò che avrebbe dovuto indurlo di più a riflettere su ciò che sentiva e provava, era che continuava a dannarsi ogni mattina come se quella fosse la questione più importante della sua esistenza intera. Se davvero fosse stata solo una percezione falsa, non avrebbe dovuto forse fregarsene molto prima? Struggersi molto meno? Arrabbiarsi entro certi limiti? Eppure se ne stava lì, con il cuore in gola, gli occhi persi nel vuoto.
Affacciandosi alla finestra, osservò il lago di fronte alla reggia, le sue acque placide, illuminate dal Sole del mattino.

Se tu fossi qui...
... Credo che...


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... Ti bacerei.

AUTOCONCLUSIVA
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Messaggioda Phoebe » 02/11/2015, 0:18

§ 5 Marzo 2111 - ore 10.27 - Caffetteria del Ministero - Influenza Lunare: Variazione forte §


Buongiorno anche a te, Phoebe.

Che faccia da stronzo.

Il pensiero le venne spontaneo ed istintivo, tipico di Phoebe... e non c'era bisogno di dare ascolto al lupo, per pensarlo: Shay le aveva sempre fatto quell'effetto, tirando fuori il peggio - o il meglio, dipendeva dai punti di vista - di lei. Eppure, nonostante tutto, era l'unico a cui aveva pensato di rivolgersi, quando le cose erano precipitate fino ad un punto di non ritorno.

Si dia il caso che ho una carriera.
Dovrei staccare poco dopo pranzo.
Potresti asp-...


No, non posso aspettare.
Dobbiamo parlare ora.


... Ricordavo appena vagamente quanto fossi esageratamente accomodante.
Grazie per avermi rinfrescato la memoria...


Sì, si stava comportando come una despota, ma non le importava, non con lui: con tutto che si stava ponendo in modo molto maleducato, e consapevolmente, non percepiva alcun bisogno di scusarsi, o di correggere il tiro; quando c'era di mezzo il Beowulf, pareva quasi che tutto fosse concesso.

Ci vediamo alla zona camini pubblici tra cinque minuti.

Annuì brevemente, per prendere poi passo nella direzione indicatale dall'altro: lo attese con le braccia incrociate al petto ed il piede che batteva a terra con aria spazientita, per quanto dentro di sé - e solo dentro di sé - lo ringraziasse per aver accettato di disdire i suoi impegni e darle immediatamente ascolto.
Al termine dei cinque minuti, i due poterono usare uno dei camini del Ministero per ritrovarsi all'interno della casa di Shay... anche se "reggia immensa e sfacciatamente sfarzosa" sarebbe stato il termine più consono.

§ 5 Marzo 2111 - ore 10.35 - Reggia di Shay Beowulf - Influenza Lunare: Variazione forte §


Ricordavo appena vagamente quanto fossi esageratamente modesto.

Lo prese in giro lei, guardandosi attorno con scarso interesse: aveva sentito parlare più volte l'uomo della propria abitazione, e non aveva mai fatto mistero di essere piuttosto benestante in materia di dimora, ma lì si andava ben oltre quanto immaginato dalla Chamberlain che, col proprio vestiario, si sentiva fuori posto.
O meglio, ci si sarebbe sentita se le fosse importato qualcosa.

Benvenuta nella mia non molto umile dimora.
Seguimi, il salone è da questa parte...


Lo seguì in silenzio, rimanendo un passo dietro a lui, fino a che non raggiunsero la suddetta stanza, che le fece nascere un leggero sorriso sarcastico sulle labbra.

Devo togliermi le scarpe?
Ho idea che se sporcassi uno di questi tappeti al tuo elfo prenderebbe un infarto.


Lo prese infatti in giro, camminando per l'enorme salone e posando intanto gli occhi ora su un quadro, ora su un suppellettile, con l'idea che in quell'enorme casa non ci fosse nulla o quasi che davvero rappresentasse Shay - e che non si sarebbe di sicuro sognata di dirglielo, non ora che le serviva tenerselo buono.

Fa come se fossi a casa tua e spiegami il perché di tutta questa c***o di fretta.

Difficile fare come fossi a casa mia, se quest'ultima è grande più o meno come questa stanza... - replicò Phoebe pungente, ma non invidiosa, e questo l'altro l'avrebbe compreso bene; mosse ancora qualche passo, poi si volse verso di lui e lo guardò dritto negli occhi, ferma e decisa - Voglio entrare nel branco.
E tu puoi far sì che ciò avvenga.


Attese uno o due secondi, prima di proseguire.

So che non sei più il capo, ma credo sia il pensiero comune che tu, come Beta, valga più dell'Alpha attualmente in carica, quindi se intercederai per me non penso ci saranno problemi: e se devo far parte di un branco, voglio che sia il tuo.

Si avvicinò a lui, coprendo la distanza tra loro per fermarglisi di fronte, gli occhi fissi in quelli di lui e il lupo dentro di sé che ululava, richiamando l'amico, l'amante, l'unica famiglia - oltre a Rebecca e ben prima di lei - che avesse mai conosciuto.

... parlerai all'Alpha per me, quindi?
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Messaggioda Shay » 02/11/2015, 15:55

Ricordavo appena vagamente quanto fossi esageratamente modesto.

Ti perdono la dimenticanza, ma solo perché qui dentro non ci sei mai stata...

Già, il loro primo incontro era avvenuto in ambienti ben diversi e soprattutto più selvaggi e lontani dalla civiltà.
Quando ancora lui era un furioso lupo Alpha impettito e sicuro al 100% della propria infallibilità, in pratica un povero idiota esagerato.
Phoebe era stata appena trasformata, era in difficoltà, non sapeva se tornare a casa, non sapeva se dirlo ai parenti, agli amici, alla Gilda.
Per un po' il branco del danese le aveva fatto da famiglia, ma solo per poco, giusto il tempo di stabilire quel rapporto di odio e amore con Shay.
Sembrava così lontano quel passato, eppure non erano trascorsi che un paio d'anni, ventiquattro miseri mesi.

Devo togliermi le scarpe?
Ho idea che se sporcassi uno di questi tappeti al tuo elfo prenderebbe un infarto.


No... Decisamente meglio di no, grazie.
L'elfo sopravviverà...


In realtà, dentro quelle immense stanze di tracce riguardo la vita e la stirpe di Shay ce n'erano, ma difficilmente si potevano collegare quei ritratti a lui.
Erano persone vissute secoli prima, le quali avevano lasciato oggetti e arredamenti così tanto antichi e pregiati che soltanto vendendo l'interno di una di quelle stanze probabilmente ci si sarebbe potuto comprare un appartamento nel centro di qualche grande città. Per il Beowulf però, quella era soltanto una abitazione e non certo per fare il megalomane. Sapeva riconoscere il lusso della reggia, ma preferiva di gran lunga trascorrere le giornate fuori, all'aperto, piuttosto che chiuso tra quelle mura ampie, belle e vistose.

Fa come se fossi a casa tua e spiegami il perché di tutta questa c***o di fretta.

Difficile fare come fossi a casa mia, se quest'ultima è grande più o meno come questa stanza...

Allora prova a pensare che tutta la casa sia questa stanza.
Dai, poche chiacchiere, non per adesso almeno...


Rimase immobile, in piedi, a fissarla con estrema attenzione, notando i contorni del viso, le curve del corpo, le espressioni, la lucentezza dello sguardo.
No, quella non era la Phoebe conosciuta tanto tempo da. Era una Phoebe diversa, una Phoebe che pareva quasi aver accettato ciò che le albergava dentro.
Era difficile prendere quell'ipotesi per buona ma dal modo in cui si stava comportando e da come anche il tono di voce fosse mutato (pur rimanendo indisponente come al solito), si poteva considerare un cambiamento interiore non radicale ma quasi, un cambiamento che non l'aveva modificata o trasformata, bensì resa migliore sotto alcuni aspetti e peggiore sotto altri. Il Lupo sapeva fare quello ed altro e lei non aveva ancora appreso come domarlo.

Voglio entrare nel branco.
E tu puoi far sì che ciò avvenga.


...

So che non sei più il capo, ma credo sia il pensiero comune che tu, come Beta, valga più dell'Alpha attualmente in carica, quindi se intercederai per me non penso ci saranno problemi: e se devo far parte di un branco, voglio che sia il tuo.

La vide prendere passo in sua direzione, ma non si mosse, rimase fermo, fisso nel guardarla negli occhi, fino a quando non si trovarono a pochi centimetri di distanza. La Chamberlain era alta, ma lui era decisamente molto più alto. Sembrava così piccola, la sua Lupa, ma in realtà era forte, caparbia, capace di graffiare con una forza ed una intensità che forse nemmeno lei conosceva alla perfezione. Evidentemente se voleva entrare in un branco era perché qualcosa con la sua compagna era andata storta, non c'erano molte altre spiegazioni. Il Lupo veniva cercato all'inizio per contrastare la sofferenza e il dolore, lui questo lo sapeva molto bene, troppo bene. Poteva distinguere perfettamente il suo profumo intenso adesso che stavano così vicini. Ne era distratto.

... parlerai all'Alpha per me, quindi?

Ad una condizione, Phoebe: devi dirmi perché e non transigo.

Lui in primis sapeva alla perfezione cosa significasse aderire ad un clan, ovvero abbassare la testa davanti ad un superiore (cosa che a lei riusciva molto male), non fare mai di testa propria (anche questo le riusciva abbastanza da schifo) ed essere vincolati spesso ad un singolo territorio di competenza (ulteriore ostacolo, vista la propensione alla libertà della ex docente di Hogwarts). Non escludeva affatto che la Chamberlain avesse già pensato a tutto ciò, ma era anche consapevole che i ragionamenti di quei tempi per lei non fossero al primo posto. Istinto, impulsività, desiderio di benessere immediato senza considerazioni sul futuro, ecco cosa caratterizzava un Lupo appena divenuto tale anche nello spirito.

Non sei mai stata adatta ad essere parte di un branco, per tua stessa ammissione.
Lo sai quanto tengo a te e quanto per me sia importante proteggerti da scelte sbagliate, proprio io che stavo quasi per convincerti a seguirmi.
I tempi da allora, però, sono cambiati, io sono cambiato e a quanto pare anche tu, ma questo non è buona ragione per concederti o fare cazzate.
Fermo restando che sei perfettamente cosciente dei rischi e non ti tratterei mai come una bambina, ovvero sei libera di scegliere comunque.
...Guardami negli occhi senza abbassare mai la vista e ripetimi che vuoi il mio aiuto in tal senso ed io te lo concederò.
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Messaggioda Phoebe » 02/11/2015, 16:56

Ti perdono la dimenticanza, ma solo perché qui dentro non ci sei mai stata...

Sbuffò, pensando tra sé che era meglio non averci mai messo piede prima: quand'era più giovane, istintiva e selvaggia, avrebbe commentato in modo fin troppo irriverente l'opulenza di quella dimora, col rischio di sfociare in una irriverente maleducazione; adesso, perlomeno, riusciva a guardarsi intorno senza sparare battutine acide a raffica... al massimo con qualche sorriso sardonico a fior di labbra.
Tutto in quell'ambiente trasudava ricchezza, così tanta da spingerla a chiedergli in tono sprezzante se fosse il caso di togliersi le scarpe, giusto per evitare un infarto all'elfo domestico di fronte ad una macchia sul tappeto.

No... Decisamente meglio di no, grazie.
L'elfo sopravviverà...


Cosa c'è, i piedi della tua fidanzata non sono di tuo gradimento? - uno dei risvolti peggiori dell'accogliere dentro di sé il Vento ed il Lupo nello stesso tempo? Diventare fin troppo sprezzanti e provocatori, a volte al di là del consentito - O non reggono il confronto coi miei?

Era passato del tempo - circa due anni - ma Phoebe non aveva certo dimenticato la passione che Shay aveva per i suoi piedi, una parte del corpo della Chamberlain che era sempre riuscita a farlo impazzire: per fortuna - di lui - c'era ben altro di cui parlare, qualcosa di più importante ed urgente che la Ciclonis non tardò a fargli presente.
Voleva entrare in un branco, far parte di un gruppo di Licantropi come lei, e voleva che il branco designato fosse proprio quello del Beowulf: certo, lui non era l'Alpha - non più - perciò non avrebbe potuto prendere una decisione immediata, ma come Beta avrebbe potuto intercedere per lei col suo superiore, e tanto le bastava.

Ad una condizione, Phoebe: devi dirmi perché e non transigo.

Erano vicini, ed ora anche lei poteva sentire il suo odore: era strano come sensazioni di quel genere, prima odiate dalla Chamberlain e negate con ogni fibra del suo essere, ora venissero da lei accolte con gioia, poiché avevano il potere di distrarla, di farla concentrare su qualcos'altro, di farle dimenticare il passato.
E poi, per quanto l'avrebbe ammesso sempre e solo a se stessa, Shay non era un uomo qualsiasi, era - o meglio, era stato - il suo Lupo, uno dei pochi uomini in grado di farle prudere la passera e scaldarle il cuore... solo che quel calore era instabile ed incontrollato, per questo Phoebe se n'era allontanata.
Ed ora, invece, era di nuovo lì, bisognosa di lui.

... va bene. - sospirò, facendo un passo indietro e dandogli le spalle, ricominciando a camminare per la stanza mentre parlava perché non ce l'avrebbe fatta a dirgli ciò che doveva guardandolo negli occhi e rimanendo ferma - Ho bisogno di rivoluzionare la mia vita, di essere ciò che non sono mai stata.
Rebecca mi ha... noi ci siamo lasciate: mesi fa abbiamo avuto una discussione pesante, ci siamo dette cose che non pensavamo... che io non pensavo.
- già, poteva parlare solo per se stessa - Mi ha accusata di averle rovinato la vita, di averla costretta a rinunciare alla propria libertà per stare con me... lei che accusa me di impedirle di essere libera, non trovi sia divertente? - sorrise, ma non c'era traccia di divertimento in quel sorriso - Mi ha anche detto di aver rinunciato al piacere dello stare con un maschio per me, che a quanto pare non sono stata in grado di soddisfarla... mi ha dato della stronza egoista, e alla fine mi ha tradita, sbattendomelo in faccia come se stessimo parlando del tempo.

Prese un lungo e profondo respiro dopo quel breve ma intenso monologo, ricacciando indietro la rabbia del Lupo e l'impetuosità con cui il proprio Elemento voleva spingerla via, lontano dal dolore, lontano da tutto ciò che potesse in qualche modo farle ricordare tutto ciò.

Ho passato mesi da sola, nelle riserve in cui avevo lavorato prima di arrivare in Inghilterra, ed ovviamente ho lasciato il posto di docente al Castello: non ho messo più piede né in Gilda né ad Hogwarts dal giorno in cui lei mi ha detto del tradimento, pensando che da sola l'avrei superata in qualche modo... ma non ce l'ho fatta. - difficile che lei ammettesse una sconfitta in qualsiasi senso, eppure era appena successo - E quando pensavo di impazzire, è stato il Lupo a salvarmi, ad impedirmi di crollare del tutto... a farmi pensare a te: per questo voglio entrare nel branco, e tu sei l'unico che possa far sì che ciò avvenga.

Dopo quell'ultima affermazione si volse verso di lui, sforzandosi nuovamente di guardarlo in faccia per ascoltare ciò che aveva da dirle e, al tempo stesso, cogliere eventuali reazioni al proprio racconto.

Non sei mai stata adatta ad essere parte di un branco, per tua stessa ammissione.
Lo sai quanto tengo a te e quanto per me sia importante proteggerti da scelte sbagliate, proprio io che stavo quasi per convincerti a seguirmi.


Non ero tagliata per il branco, non lo nego... ma era il passato, ora è tutto diverso.

I tempi da allora, però, sono cambiati, io sono cambiato e a quanto pare anche tu, ma questo non è buona ragione per concederti o fare cazzate.
Fermo restando che sei perfettamente cosciente dei rischi e non ti tratterei mai come una bambina, ovvero sei libera di scegliere comunque.


Ma sappiamo entrambi che sarebbe immensamente più difficile per me entrare in un branco, senza una tua parola, per questo sono qui.

...Guardami negli occhi senza abbassare mai la vista e ripetimi che vuoi il mio aiuto in tal senso ed io te lo concederò.

Non rispose subito a quelle parole, avvicinandosi intanto a lui nuovamente, con un passo lento, ed in apparenza quasi incerto; alla fine, dopo alcuni secondi di silenzio, alzò il viso verso Shay come al rallentatore, guardandolo negli occhi e mostrandosi più vulnerabile, più morbida nei lineamenti e nell'espressione: era alto, il Beowulf, ma la Chamberlain sembrava riuscire a tenergli testa comunque... lo aveva sempre fatto.

Immagine


Voglio entrare nel tuo branco, ma non posso farlo da sola.
Ho bisogno che mi aiuti, Shay... ho bisogno del mio Lupo.
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Messaggioda Shay » 02/11/2015, 20:00

No... Decisamente meglio di no, grazie.
L'elfo sopravviverà...


Cosa c'è, i piedi della tua fidanzata non sono di tuo gradimento?
O non reggono il confronto coi miei?


Si volse a fissarla con maggiore intensità. Lo sguardo infastidito e piuttosto indeciso su cosa rispondere effettivamente.
La propria compagna, l'Erede dell'Acqua, non aveva affatto dei piedi brutti, anzi, era davvero belli, naturali, piacevoli alla vista, al tatto.
Ma quelli di Phoebe avevano lasciato nella mente di Shay dei ricordi indelebili non solo per come erano fatti (perfetti) ma anche per come li usava.
Non gliela avrebbe data vinta, naturalmente, ma in parte il suo tentennamento tradì la sua volontà di non farle comprendere quanto gli fosse rimasto impresso nella memoria quel particolare del suo corpo, un corpo che in generale gli faceva ancora effetto, indubbiamente.

E' passato così tanto tempo da quando li usavi per attrarmi che avrai anche dimenticato come si fa.
Senza contare il fatto che, essendoti civilizzata del tutto, avrai cominciato ad usare smalti e prodotti artificiali, che io odio.
Quindi, calcolando che la mia fidanzata, come tu la chiami, invece ha l'ovvia propensione alla naturalezza, credo non ci sia da proporre sfide.


Era sbagliato... Sì, sbagliato darle corda, mettersi a discutere su una questione simile quando c'era in ballo qualcosa di molto più importante, qualcosa di molto più fondamentale come il destino e la vita futura della ex docente di Hogwarts. Phoebe voleva tornare nel branco, anzi, farne parte per la prima volta in un modo serio, dettato dall'istinto, ma ugualmente serio. Il fatto che avesse preso una decisione simile lasciava intendere che qualcosa, nella sua esistenza, era andata diversamente dall'ipotizzato. Per quello Shay preferì chiedere ed informarsi, ricordando alla Chamberlain i rischi e i guai ai quali andava incontro nell'aderire ad un clan e farne parte effettiva, non più sotto lui come Alpha, ma qualcun altro eventualmente meno tollerante.

Ho bisogno di rivoluzionare la mia vita, di essere ciò che non sono mai stata.
Rebecca mi ha... noi ci siamo lasciate: mesi fa abbiamo avuto una discussione pesante, ci siamo dette cose che non pensavamo... che io non pensavo.


Va' avanti.

Mi ha accusata di averle rovinato la vita, di averla costretta a rinunciare alla propria libertà per stare con me... lei che accusa me di impedirle di essere libera, non trovi sia divertente?

In realtà no, per niente.

Glaciale nel tono, ma d'altronde ora era quell'elemento che dominava il suo spirito.

Mi ha anche detto di aver rinunciato al piacere dello stare con un maschio per me, che a quanto pare non sono stata in grado di soddisfarla... mi ha dato della stronza egoista, e alla fine mi ha tradita, sbattendomelo in faccia come se stessimo parlando del tempo.

Tu... Non in grado di... Soddisfarla?
Per la Trama, saresti capace di far venire pure un gay se lo volessi, c***o!


Strinse il pugno, non volendo nemmeno sentire quella marea di idiozie che a quanto pare erano provenute da quella tettona senza cervello.
Chiaro che nella sua ottica adesso lei fosse così, una donna tutta scollatura e poca materia grigia, incapace di saper gestire una relazione sentimentale.
Probabilmente se avesse saputo la verità, si sarebbe andato a scusare con lei personalmente anche solo per aver pensato una cosa simile... e forse no?
Beh, adesso come adesso era ininfluente cosa pensasse lui, bensì come stesse lei, la Lupa, oramai non più sua (per quanto lo avesse negato anche in passato di esserlo) ma ugualmente facente parte degli affetti indelebili del proprio cuore.

... Cosa è accaduto dopo?

Ho passato mesi da sola, nelle riserve in cui avevo lavorato prima di arrivare in Inghilterra, ed ovviamente ho lasciato il posto di docente al Castello: non ho messo più piede né in Gilda né ad Hogwarts dal giorno in cui lei mi ha detto del tradimento, pensando che da sola l'avrei superata in qualche modo... ma non ce l'ho fatta. E quando pensavo di impazzire, è stato il Lupo a salvarmi, ad impedirmi di crollare del tutto... a farmi pensare a te: per questo voglio entrare nel branco, e tu sei l'unico che possa far sì che ciò avvenga.

Esso interviene sempre per fornirci protezione e forza.
Ci si abbandona a Lui per non cadere vittime delle debolezze umane.
Non sei mai stata adatta ad essere parte di un branco, per tua stessa ammissione.
Lo sai quanto tengo a te e quanto per me sia importante proteggerti da scelte sbagliate, proprio io che stavo quasi per convincerti a seguirmi.


Non ero tagliata per il branco, non lo nego... ma era il passato, ora è tutto diverso.

I tempi da allora, però, sono cambiati, io sono cambiato e a quanto pare anche tu, ma questo non è buona ragione per concederti o fare cazzate.
Fermo restando che sei perfettamente cosciente dei rischi e non ti tratterei mai come una bambina, ovvero sei libera di scegliere comunque.


Ma sappiamo entrambi che sarebbe immensamente più difficile per me entrare in un branco, senza una tua parola, per questo sono qui.

... Guardami negli occhi senza abbassare mai la vista e ripetimi che vuoi il mio aiuto in tal senso ed io te lo concederò.

Quando Phoebe annullò ulteriormente la distanza tra loro, Shay parve quasi tornare a tanto tempo prima, quando le aveva fatto una domanda simile riferita al volersene davvero andare via, lasciarselo alle spalle e proseguire per la propria strada. Allora, esattamente come in quel preciso istante, lei lo aveva guardato dritto negli occhi con una espressione simile ma diversa ed aveva espresso la propria ferrea volontà senza tirarsi indietro. Al tempo quegli occhi furono decisi, irriverenti, attenuati nella luce dalla tristezza dell'allontanamento inevitabile e celanti sentimenti mai espressi.
Quelli che invece stavano fissando il Beowulf in quel momento erano invece sinceri, impulsivi, bisognosi ma ugualmente fieri e con una luce più viva.

Voglio entrare nel tuo branco, ma non posso farlo da sola.
Ho bisogno che mi aiuti, Shay... ho bisogno del mio Lupo.


"Tu non sei il mio Lupo, lo capisci o no?
Non lo sei e mai lo sarai, Shay Patrick Beowulf."


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... Hai una bella faccia tosta a definirmi così, lo sai?
Hai una bella faccia tosta!


La spinse indietro con tutte e due le mani, raggiungendola di nuovo, alzando la voce e fissandola con un'ira freddamente contenuta.

Vieni qui, adesso, dopo avermi rifiutato, dopo aver rifiutato ogni possibile coinvolgimento, chiedendo il mio aiuto e non solo...
... No... Lei lo chiede al "suo Lupo"... Il tuo cosa?! Ripetilo! Abbi il coraggio di definirmi ancora in quel modo, troia!


Un'altra spinta e un calcio ad un comodino che volò lontano facendo cadere un vaso pregiato, ma non gliene fregava beneamato c***o.

Ho preso graffi, morsi, sono stato attaccato dai miei simili quando ti facevi montare ad ogni fottuta Lupa Piena solo per il gusto di farmi morire di gelosia e poi la mattina dopo ti venivi a lamentare, a fare la stronza perché avevo impedito loro di consumare l'amplesso dentro di te in quanto eri libera e di nessuno e sicuramente non mia... E ADESSO?! ADESSO?!
Come c***o ti permetti di venire qui a definirmi in quel modo? Come c***o ti permetti? Dimmelo... DIMMELO PORCA TRAMA!


La conseguenza degli eventi non ebbe una pausa o un netto distacco tra una situazione e l'altra, difatti con l'ultima esclamazione piena di risentimento e ferocia, Shay la spinse un'ultima volta attaccandola al muro della stanza e le prese il viso a forza con la mano destra per andare a baciarla.
Ma non un bacio semplice, non un bacio tranquillo o carico di rabbia, no, lì era tutto amore, attesa, eccitazione, passione, possessione e... odio.
Odio e amore, la dicotomia che li aveva accompagnati da sempre e che in lui aveva raggiunto quel culmine in quel preciso istante. La sinistra corse a tenerla per il fianco e la lingua saettò nella bocca della Chamberlain non ammettendo rifiuti, qualora ella ne avesse voluti creare.

... Perdonami...
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Messaggioda Phoebe » 02/11/2015, 23:23

E' passato così tanto tempo da quando li usavi per attrarmi che avrai anche dimenticato come si fa.

Inarcò un sopracciglio, uno sbuffo ironico che le scappava dalle labbra: teoricamente si sarebbe aspettata un "fanculo" o roba simile, invece Shay stava... cosa? Glissando sulla reale risposta che avrebbe dovuto darle, ma che voleva tenere per sé? Lo sapeva che così ci faceva solo una figura ancora peggiore?

Senza contare il fatto che, essendoti civilizzata del tutto, avrai cominciato ad usare smalti e prodotti artificiali, che io odio.
Quindi, calcolando che la mia fidanzata, come tu la chiami, invece ha l'ovvia propensione alla naturalezza, credo non ci sia da proporre sfide.


... mi sfilerei la scarpa solo per dimostrarti quante stronzate tu stia sparando, ma credo che per la tua sanità mentale sarebbe un duro colpo da sopportare, quindi me lo eviterò.

Lo prese in giro, in modo palese e assolutamente divertito, quello di chi godeva troppo nell'avere un vantaggio su di lui: anche dopo quegli anni passati lontani, quel senso di sfida e di lotta continua col Beowulf non si era certo attenuato... al contrario, ora che aveva accettato il Lupo dentro di lei, Phoebe lo sentiva molto più forte; a proposito di Lupo, il proprio ululava soddisfatto, consapevole di aver appena segnato un punto in quella partita infinita che era il loro assurdo rapporto di amore ed odio.

Tu... Non in grado di... Soddisfarla?
Per la Trama, saresti capace di far venire pure un gay se lo volessi, c***o!


Ti ho appena detto che la mia ex mi ha tradita spezzandomi il cuore, ed è l'unica cosa sulla quale sai focalizzarti?

Pungente, forse anche un po' infastidita, ma sostanzialmente lo stava ancora prendendo per il culo: tipico dell'uomo concentrarsi su un solo dettaglio - il più assurdo per lui, solitamente - e far passare in secondo piano tutto il resto, ma in quel caso agli occhi della Chamberlain c'era qualcosa di molto peggiore che sentirsi dire di non essere stata abbastanza brava a letto.
In ogni caso, il capitolo Auditore era ormai chiuso, ma per guarire più velocemente era necessario per lei cambiare aria, cambiare vita, e lasciare libero spazio non solo al proprio Elemento, ma anche a quella parte di sé, il Lupo, a cui aveva sempre negato anche il più misero spazio: ed era proprio per fare sì che ciò avvenisse che la figura di Shay diventava essenziale, in quanto era l'unico che potesse procurarle un accesso diretto o quasi all'interno del branco.
Per convincerlo, la Ciclonis scelse con molta cura le parole da usare: sì, forse voleva convincerlo nel modo più efficace possibile - e chiamarlo "il suo lupo" probabilmente sarebbe stato un bel colpo per lui - ma non pronunciò quelle parole soltanto per un proprio tornaconto personale; nel profondo, nella parte più insita e nascosta del proprio essere, quella stessa che tanto si era sforzata di reprimere, aveva sempre considerato il Beowulf come il suo lupo, semplicemente non si era mai sognata di renderlo pubblico anche a lui.
Non fino a quel momento, almeno.

... Hai una bella faccia tosta a definirmi così, lo sai?
Hai una bella faccia tosta!


Non aveva nemmeno provato a predire una sua eventuale reazione a quelle parole, proprio per la consapevolezza di averne usate di speciali e forti, ma se anche avesse tentato in quel senso mai, mai avrebbe immaginato che Shay potesse reagire in quel modo: quando la spinse indietro la prima volta, la Chamberlain incassò il colpo spalancando gli occhi, incredula e incapace di capire cosa gli stesse prendendo.

Vieni qui, adesso, dopo avermi rifiutato, dopo aver rifiutato ogni possibile coinvolgimento, chiedendo il mio aiuto e non solo...
... No... Lei lo chiede al "suo Lupo"... Il tuo cosa?! Ripetilo! Abbi il coraggio di definirmi ancora in quel modo, troia!


Venne nuovamente spinta all'indietro, con forza, ma di sicuro la sua fine su meglio di quella del comodino, lanciato contro il muro e rotto in mille pezzi, compreso il vaso sopra di esso: ora sì che all'elfo sarebbe venuto un colpo.
Puntò gli occhi su di lui, il Vento che sferzava ed il Lupo che ululava, un'accoppiata mai percepita prima che inizialmente le impedì persino di reagire alle parole di lui per l'impetuosità con cui la travolse.

Ho preso graffi, morsi, sono stato attaccato dai miei simili quando ti facevi montare ad ogni fottuta Luna Piena solo per il gusto di farmi morire di gelosia e poi la mattina dopo ti venivi a lamentare, a fare la stronza perché avevo impedito loro di consumare l'amplesso dentro di te in quanto eri libera e di nessuno e sicuramente non mia... E ADESSO?! ADESSO?!
Come c***o ti permetti di venire qui a definirmi in quel modo? Come c***o ti permetti? Dimmelo... DIMMELO PORCA TRAMA!


Per la terza volta venne spinta all'indietro, ma stavolta fu il muro a bloccarle la schiena, ad impedirle d'indietreggiare ancora: nel giro di pochi secondi, Phoebe si ritrovò la mano di Shay sulla guancia, e la sua bocca... la sua bocca...

.... !!!!!!!!!!!!!

La lingua del Beowulf s'insinuò tra le labbra della Chamberlain, che almeno per i primi tre secondi tentò di spingerlo via: per i primi tre secondi, sì, perché non poteva lottare contro il Lupo dentro di sé; non era in grado di controllarlo, di mettergli un freno, e quel Lupo aveva disperatamente bisogno di Shay, della sua vicinanza, del contatto con lui.
Si ritrovò a ricambiare il suo bacio senza nemmeno rendersene conto, aggrappandosi al suo corpo, graffiandogli le spalle al punto tale che forse sarebbero rimasti persino i segni... ma non le importava, non le interessava nulla di tutto questo: gli occhi erano chiusi, con la bocca sembrava voler mangiare quella di lui, aiutata nel compito dai denti che gli mordevano le labbra con un impeto a metà tra il piacere e il dolore, il Vento sferzava nel suo spirito fondendosi col Ghiaccio dell'altro e il Lupo, oh, sembrava correre come mai aveva fatto in tutti quegli anni, da quando era stata morsa, e per la prima volta era un piacere percepirlo dentro di sé, sentirlo così vivo, così forte, così libero.
Quel contatto durò almeno cinque minuti buoni, fino a che la Chamberlain non lo spinse via da sé, questa volta con più forza e decisione, per fargli capire che doveva seriamente allontanarsi.

... sei fidanzato con l'Erede dell'Acqua, eppure non hai potuto farne proprio a meno.

Non era un rimprovero, affatto, più che altro una constatazione quella che fece Phoebe, mentre si passava il pollice sulle labbra come a voler raccogliere il sapore della bocca dell'altro e poi lo succhiava quasi innocentemente, guardandolo negli occhi.

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Non avrebbe saputo spiegare cosa fosse successo, ma al momento non sentiva più il proprio Elemento ed il Lupo in lotta tra loro, ora - e forse solo temporaneamente, chi poteva dirlo? - sembravano un tutt'uno... un'unica forte, indomita e devastante presenza, che rendeva il suo spirito ancora più libero, sprezzante, fiero e provocatorio di quanto non fosse mai stato in tutta la vita.

Ti sei preso tutti quei graffi perché avanzavi un diritto di possessione che non avevi, Beowulf... non ero tua, non volevo esserlo, ma non riuscivi ad accettarlo, e non ti andava giù che qualcun altro potesse avermi, che io potessi volere qualcun altro che non fossi tu.

Questa volta fu la Ciclonis a spingerlo all'indietro, non con forza - perché tanto tra i due era palese, ovvio e del tutto scontato che la più debole fosse lei - ma probabilmente abbastanza da fargli fare uno o due passetti indietro, che colmò quasi all'istante.

Il vero problema non è che io sia venuta qui ora, dopo averti... "rifiutato, dopo aver rifiutato ogni possibile coinvolgimento" ... - ripropose le sue stesse parole, lo sguardo fiero e l'espressione da cagna bastarda, che caso strano con lui le riusciva immensamente bene - Il problema non è che in passato tu abbia lottato contro i tuoi simili per gelosia, e nemmeno che io oggi ti abbia chiamato in quel modo.

Lo spinse ancora, e poi colmò la distanza tra loro, appiccicandosi praticamente a lui, guardandolo dritto negli occhi con l'aria di sfida, di chi sapeva leggergli dentro... una dote che la Chamberlain non aveva mai, mai perso.

Il vero problema è che tu lo desideri ancora, nonostante il tempo, nonostante la Druida che dovresti sposare.
Non hai mai smesso di desiderarlo, e non smetterai mai, perché per quanto tu possa reprimerlo, quello è un desiderio che non riuscirai mai a cancellare.
Quando sono io che ti sfido.
Ti sfido a trovare le palle per dirlo, per ammetterlo qui, adesso, con tutto che stai con un'altra.
Ammettilo, Shay Patrick Beowulf...


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... ammetti che, nel profondo del tuo essere, poterti definire il mio Lupo è tutto ciò che vuoi.
Ammettilo, e chissà... potrebbe essere la volta buona che decida di accontentarti.
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Messaggioda Shay » 03/11/2015, 16:29

Ti ho appena detto che la mia ex mi ha tradita spezzandomi il cuore, ed è l'unica cosa sulla quale sai focalizzarti?

E cosa dovrei fare?
Compatirti?
Inveire contro quell'altra?
Preferisco evitare rotture in entrambi i sensi ed essere sincero nella mia opinione.


Non gli andava di prendere in esame quella storia e il malessere trascorso dalla Chamberlain, forse perché sapeva quanto ascoltare ulteriori dettagli sulla faccenda lo avrebbe mandato in rabbia nei confronti della ex compagna di Phoebe. Si teneva commenti più interiori e seri per se stesso, rimandandoli ad un momento migliore, un momento, per esempio, dove la ragazza non si stava mettendo in testa di voler entrare a far parte di un branco, il suo branco.
Le intenzioni della ragazza erano piuttosto solide e stabili, non dava segni di cedimento e non pareva nemmeno voler sentire ragioni, ma allo stesso modo era consapevole che senza l'aiuto di Shay non avrebbe mai potuto conquistare un posto in quel clan, in quanto esigente e in quanto alla ricerca di elementi già capaci ed esperti e non certo alle prime armi come lei. Per quel motivo si trovava lì, per quel motivo si stava rivolgendo a lui, per quel motivo necessitava che lui le stesse vicino forse come mai gli aveva permesso di fare in passato, vicino non come un Lupo qualunque, ma il suo Lupo.

... Hai una bella faccia tosta a definirmi così, lo sai?
Hai una bella faccia tosta!


Sfortunatamente per lei, però, utilizzare quel particolare appellativo non fu l'idea migliore, in quanto nell'arco di pochissimi secondi riportò alla memoria dell'Agente Speciale dei ricordi che aveva faticato a sotterrare per molte settimane, molti mesi. Ricordi che esplosero da sotto le fondamenta instabili, invadendo non solo la sua mente ma anche il suo cuore e il suo spirito. Inveì contro di lei, la insultò, chiedendole come si stesse permettendo di definirlo in quel modo quando lei stessa, in passato, glielo aveva proibito con tanta aspra cattiveria e odio. La attaccò al muro, pieno di rabbia, ira e naturalmente amore, già, un amore che non se n'era andato e che, pur essendo stato mantenuto buono per tutto quel tempo, era tornato più prepotente di prima, costringendolo a seguire l'istinto del Lupo e baciarla sulle labbra con l'unica voglia di averla per sé, di sentire il suo sapore dopo tanto penare, ben consapevole che a causa di quel gesto avrebbe mandato a quel paese il proprio coinvolgimento con l'Erede dell'Acqua.

... sei fidanzato con l'Erede dell'Acqua, eppure non hai potuto farne proprio a meno.

Predichi bene e poi razzoli male...
Ti ho appena baciata e tutto ciò che mi sai sottolineare è una mia debolezza?
... Sei veramente pessima.


Phoebe aveva corrisposto, comunque. Certo, aveva inizialmente provato a respingerlo, ma poi? Poi? Poi si era lasciata andare ed aveva intrapreso quel contatto con una passione e una voglia ben fuori dall'ordinario. Difatti, guardandolo dritto negli occhi, assaporò di nuovo quel gusto sulle labbra piene e carnose. Anche quando non voleva, la Chamberlain sapeva mostrare delle vere e proprie espressioni da puttana. Intanto, nell'anima di Shay si andava facendo spazio sempre con maggiore prepotenza il pensiero di aver tradito la propria fidanzata e, giusto per essere precisi, anche promessa sposa. Non avrebbe dovuto farlo, avrebbe dovuto saper resistere ed invece era successo, invece aveva ceduto, aveva dato il via ad una serie di reazioni a catena deleterie per se stesso e per il suo stato psicologico. Era normale sentirsi sporchi, era normale percepire il peso gravante di azioni sconsiderate e prive di morale, ma quando il Lupo ci si metteva di mezzo la logica era la prima che andava a farsi benedire... Per quanto pareva proprio che per la ragazza davanti a lui non fosse affatto così.

Ti sei preso tutti quei graffi perché avanzavi un diritto di possessione che non avevi, Beowulf... non ero tua, non volevo esserlo, ma non riuscivi ad accettarlo, e non ti andava giù che qualcun altro potesse avermi, che io potessi volere qualcun altro che non fossi tu.

La fissò glaciale mentre ella tentava di dargli una spintarella ma Shay rimase piantato dove stava, come una roccia, anzi, come un iceberg.

Il vero problema non è che io sia venuta qui ora, dopo averti... "rifiutato, dopo aver rifiutato ogni possibile coinvolgimento" .
Il problema non è che in passato tu abbia lottato contro i tuoi simili per gelosia, e nemmeno che io oggi ti abbia chiamato in quel modo.


Allora parla, sentiamo grande esperta: dimmi dunque, qual è il problema?

Il tono di voce era secco, freddo, quasi dispiaciuto che le cose stessero andando in quel modo, che le cose fossero così tanto "razionali" per lei.

Il vero problema è che tu lo desideri ancora, nonostante il tempo, nonostante la Druida che dovresti sposare.
Non hai mai smesso di desiderarlo, e non smetterai mai, perché per quanto tu possa reprimerlo, quello è un desiderio che non riuscirai mai a cancellare.


Perché non aveva semplicemente corrisposto a quel bacio? Perché tra di loro doveva esserci sempre quella guerra di inutili parole e bugie?
L'Acuan continuava a fissarla col cuore che batteva forte, la consapevolezza di non poter più essere quello di prima con Razìa e la tristezza di continuare a discutere quando invece in determinati casi forse le discussioni si dovevano semplicemente mettere da parte. Ma lei era da sempre stata propensa a non mollare, a non cedere, a non essere inferiore o perdente, sconfitta. Stava mettendo l'accento su un proprio pensiero che avrebbe anche potuto tenere per sé ed invece glielo stava spalmando in faccia, senza remore o dubbi, quasi come se volesse sottolineare quanto lui sia stato incredibilmente poco capace di dimenticarsi di lei, mentre invece per lei era stato l'esatto contrario. Sì, certo, stava lì ora, ma per una esigenza, per il Lupo, non per la femmina.
Inspirò pesantemente. Era bellissima, era sexy, era eccezionalmente forte e temprata, ma non era ciò di cui lui adesso sentiva la mancanza.

Quindi sono io che ti sfido.
Ti sfido a trovare le palle per dirlo, per ammetterlo qui, adesso, con tutto che stai con un'altra.
Ammettilo, Shay Patrick Beowulf...


... Che cosa dovrei ammettere?

... ammetti che, nel profondo del tuo essere, poterti definire il mio Lupo è tutto ciò che vuoi.
Ammettilo, e chissà... potrebbe essere la volta buona che decida di accontentarti.


Quello fu un colpo durissimo per il suo orgoglio e per il suo cuore. Aveva appena mandato all'aria ogni progetto con una persona che gli aveva giurato amore eterno, baciandola... E lei che ancora chiedeva conferme, chiedeva di inginocchiarsi di fronte alla verità come un suddito devoto implorante di una concessione. Stava rigirando il coltello nella piaga, ma forse non poteva capire quanto fosse stato difficile per lui anche solo cedere all'istinto e attaccarla al muro in quella maniera, mostrandosi vulnerabile, agendo per primo, agendo per amore e non per odio, un odio espresso a parole ma non a fatti.
Sbatté le palpebre con lentezza, apparentemente senza uno stato d'animo definibile.

Quello che volevo era farti capire quanto il tuo appellativo fosse altamente fuori luogo e privo di ogni rimorso, Phoebe Chamberlain...

Nome e cognome per nome e cognome.

Che io non abbia mai smesso di voler essere il Tuo Lupo, a questo punto, credo sia una realtà ovvia.
E' davvero così indispensabile che io lo ammetta, pensi sia davvero tanto necessario?
Domani interromperò il mio fidanzamento, perché prendere in giro una persona che sta mettendo in gioco tutto quando io sono ancora in gioco con un'altra non solo è altamente offensivo, ma anche completamente irrispettoso e volgarmente cattivo.
Questo però non implica che voglia essere "accontentato", perché nell'ottenerci il guadagno sarebbe per entrambi, cagna.


Scosse il capo, indeciso sul da farsi, ma poi alla fine scelse di riprendere a fissarla, appena più spento nello sguardo.

Intercederò per te ed avrai il tuo posto nel branco.
Non ringraziarmi, lo faccio perché non ho mai smesso di amarti.
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Messaggioda Phoebe » 03/11/2015, 22:05

E cosa dovrei fare?
Compatirti?
Inveire contro quell'altra?
Preferisco evitare rotture in entrambi i sensi ed essere sincero nella mia opinione.

Credevo che tra lupi si fosse empatici o qualcosa del genere... e sentirmi dire che sono brava a letto non mi aiuta, lo so benissimo da sola!

Fece un piccolo sbuffo divertito, facendo spallucce: non pensava di averle fatto sentire una qualche mancanza intima come donna, ma era chiaro che se a Rebecca fosse mancato un certo dettaglio maschile, su quello la Chamberlain non ci potesse fare proprio nulla.
Tutto, però, passò decisamente in secondo piano poco dopo, quando una serie di botta e risposta dei loro li portarono ad un punto fermo o quasi, con Shay che la baciò in un impeto di puro istinto e Phoebe che lo provocò, sfidandolo come sempre: vero, forse non avrebbe dovuto... ma non conosceva altro modo di rapportarsi con lui, ed era quella la loro pecca.

Predichi bene e poi razzoli male...

Perché?

Ti ho appena baciata e tutto ciò che mi sai sottolineare è una mia debolezza?
... Sei veramente pessima.


Avrei potuto soffermarmi su quanto sia buona la tua bocca, ma il tuo ego è già abbastanza gonfio di suo, non gli servono rincari da parte mia...

Non ci poteva fare niente, si era abituata a parlare così con lui, punzecchiandolo di continuo: non lo faceva apposta, né per cattiveria, ma era l'unica maniera da lei conosciuta per interfacciarsi con qualcuno che di suo, in primis, l'aveva sempre stuzzicata; poche, pochissime volte avevano fatto un discorso serio, e se a lui ora riusciva più facile perché aveva un Elemento che lo aiutava a razionalizzare i propri pensieri e a mitigare il proprio istinto, per lei tra il suo Elemento e l'aver accolto il Lupo nel proprio spirito era diventato tutto immensamente più difficile.

Quello che volevo era farti capire quanto il tuo appellativo fosse altamente fuori luogo e privo di ogni rimorso, Phoebe Chamberlain...

Si fece più attenta nel sentirsi chiamare col nome completo, fissandolo con una sfumatura appena accennata di curiosità ma comunque con un'espressione piuttosto seria in viso.

Immagine


Che io non abbia mai smesso di voler essere il Tuo Lupo, a questo punto, credo sia una realtà ovvia.
E' davvero così indispensabile che io lo ammetta, pensi sia davvero tanto necessario?


Si umettò il labbro superiore, senza però rispondere alla sua domanda, voleva prima lasciarlo finire di parlare.

Domani interromperò il mio fidanzamento, perché prendere in giro una persona che sta mettendo in gioco tutto quando io sono ancora in gioco con un'altra non solo è altamente offensivo, ma anche completamente irrispettoso e volgarmente cattivo.
Questo però non implica che voglia essere "accontentato", perché nell'ottenerci il guadagno sarebbe per entrambi, cagna.


Solo il Beowulf poteva farle un discorso serio e, nel frattempo, insultarla, assurdo.

Intercederò per te ed avrai il tuo posto nel branco.
Non ringraziarmi, lo faccio perché non ho mai smesso di amarti.


Lo fissò a sua volta, per un lunghissimo istante, quasi si poteva pensare che stesse meditando di andarsene e lasciarlo lì... ma la verità era ben lontana da quella ipotesi.

Hai ragione. - lo sguardo si fece più morbido, ma il tono rimase deciso - Ti ho definito il mio Lupo senza alcun rimorso, prima... ma all'epoca non ti consideravo tale, non consideravo nemmeno me stessa come una lupa, perciò come potrei provare rimorso nell'averti negato un termine che per me era privo di qualsiasi significato?

In passato avrebbe potuto considerarlo un amico, un amante, un confidente, ma mai "il suo Lupo", poiché sfruttare quel termine avrebbe significato accettare anche quella parte di sé, e non ne era in grado.

Però non era un appellativo fuori luogo... perché quando stavo per impazzire, da sola, incapace di andare avanti, ho pensato che l'unico a potermi far stare bene eri tu, e che se dovevo accettare la mia natura da Licantropa per essere di nuovo felice... allora avrei voluto accadesse solo con te, l'unico che in passato abbia mai voluto essere mio, il mio Lupo.

Si avvicinò di un passetto a lui, spostandosi i capelli dietro l'orecchio sinistro e continuando a guardarlo negli occhi, senza mai distaccare lo sguardo dal suo viso.

E sì, probabilmente non avrei dovuto chiederti di ammettere che in realtà lo desideri ancora.
Ma mi biasimi davvero, dopo che ti ho detto di come Rebecca mi abbia spezzato il cuore nonostante abbia sempre professato di amarmi? Davvero non trovi alcuna giustificazione, quando era anche possibile che il tuo fosse solo uno scatto istintivo dovuto all'astinenza e al desiderio sessuale che provi per me?


Per quello che ne sapeva lei - magari sbagliando - Shay e l'Erede dell'Acqua non combinavano alcunché, per la gioia del Lupo: se quel bacio glielo avesse dato nonostante una soddisfacente vita sessuale, allora forse Phoebe l'avrebbe pensata diversamente, ma comprendendo di fargli ancora parecchio sangue ed essendo a conoscenza della sua situazione di non-sesso... sì, aveva sentito il bisogno di sentirselo dire a voce, non reputando sufficiente un suo gesto.

Forse ho sbagliato a provocarti, prima, e mi dispiace... ma è l'unico modo che conosco per interagire con te: ci siamo sempre sfidati, punzecchiati... non ricordo una singola conversazione nella quale non ci sia stato nemmeno uno scambio di battutine, tra noi. Il tuo Ghiaccio ti aiuta ora, smussa quel lato tuo carattere... mentre il Vento e il Lupo, in me, lo alimentano.
Dovrai avere pazienza, Shay, una gran pazienza.


Fece un piccolo sogghigno ironico, quello di chi sapeva bene di poter essere stronza, indisponente ed irritante, e che al tempo stesso l'unico in grado di sopportare tutto questo fosse proprio il Beowulf.

Però l'hai fatto... hai detto che mi ami, con una naturalezza che francamente mi lascia senza fiato. - fece un piccolo sorriso divertito, quasi ammirato, muovendo ancora un passo verso di lui - Quindi ora, a parte accettare le mie scuse, puoi fare due cose: chiedermi di andarmene, intercedere per me col capo branco e diventare parte della mia famiglia a quattro zampe, ingoiando bile ogni qualvolta mi farò ingroppare da un lupo che non sia tu...

Altro passetto verso di lui, ormai erano praticamente appiccicati: lo sguardo della Chamberlain era profondo, intenso, e le sue labbra carnose, invitanti, inarcate in una leggera espressione furba e maliziosa.

O sbattermi nuovamente contro il muro e fare di me la tua Lupa, all'istante.

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Phoebe
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