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Helsinki

Messaggioda Sandyon » 25/06/2016, 14:54

Mi dispiace, ma... io non sono tua figlia.

Mi dispiace, ma... io non sono tua figlia.

Mi dispiace, ma... io non sono tua figlia.

Mi dispiace, ma... io non sono tua figlia.


Non appena Victoria pronunciò quelle parole, sia lei, che Cappie, poterono sentire distintamente l'eco rimbombante dentro di loro, quasi nel cervello.
Quello era un cambiamento enorme, un cambiamento talmente tanto destabilizzante per il continuum tempo spazio da creare una risonanza istantanea.
Mordenkainen si fermò, guardandola negli occhi meglio, mettendo a fuoco la sua figura, poi, quegli occhi si fecero lucidi, inumani forse, ma vivi, emotivamente sconvolti.
Abbassando lo sguardo sulla sfera fu come se comprendesse in quel preciso istante il motivo del perché percepiva l'energia della figlia in quell'oggetto.
Un colpo talmente tanto forte che però ebbe poco riscontro effettivo di fronte al gruppo di ragazzini.
Mordenkainin si limitò a far cadere qualche lacrime al terreno, per poi tornare a guardare la Randall, senza però alcuna traccia di risentimento.

Sono certa che lei, dovunque si trovi, stia bene e sia felice, ma... non sarebbe giusto che tu mi donassi la sua magia, per questo non posso accettare il tuo dono.

... Ne sono certo anche io.
Probabilmente ero io che volevo illudermi ad ogni costi... La follia fa di questi scherzi.
Grazie per avermi messo di fronte alla verità...
... Lascia per lo meno che ti doni quella poca energia della mia bambina rimasta qui dentro.
Farò attenzione che il suo spirito non si fonda col tuo o sarebbero guai...
So che lei lo vorrebbe... E poi, me la ricordi così tanto...


Similmente a quanto accaduto al tempo, effettivamente Victoria ricevette un incremento di potenza dall'Alchimista, ma senza conseguenze negative o cambi di aspetto.
La riconoscenza del mostro fu quanto mai sorprendente, quindi alla fin fine, almeno in quel frangente, non tutti i mali erano arrivati per nuocere, non completamente almeno.
Nonostante quello fosse un momento davvero toccante, comunque, il tempo e lo spazio intorno a loro iniziò a distorcersi, in modo differente da quanto successo per gli altri ricordi.
Non furono sputate via dalla memoria, ma fu quello stesso ricordo a mutare: le persone a parte loro divennero statue di sale che si sciolsero come sabbia al vento.
Il panorama di sgretolò lasciando posto solo al buio, al nero più completo. Cadde un silenzio disarmante e l'aspetto delle due giovani ancora non mutò tornando nello stadio originale.
Cappie quindi era ancora nella sua versione più giovane, con i capelli biondo platino, Victoria ancora con quell'aspetto che a Vergil era piaciuto tanto, somigliante alla defunta madre.

Avete forse deciso di far collassare tutto?

Avete forse deciso di far collassare tutto?

Le voci non furono due, o meglio, sì, lo erano, ma la O'Neill ne sentì solo una, maschile e conosciuta, mentre la Randall sempre conosciuta ma femminile.
Ad un tratto nel bel mezzo di quel vuoto buio e inquietante, onirico, apparve una figura, inizialmente indistinta e fatta di luce pura.
Poi, lentamente, prese delle sembianze umane.
Cappie vide Shuyun, il Sagitta, con un completo bianco, mentre invece Victoria vide Renée, sua zia, sempre vestita con un abito bianco.

Immagine

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Ho preso le sembianze di una persona a voi cara per aiutarvi nel comprendere la mia stessa esistenza.
Sono LA TRAMA.


Ho preso le sembianze di una persona a voi cara per aiutarvi nel comprendere la mia stessa esistenza.
Sono LA TRAMA.


In quanto divinità assoluta, la Trama non poteva mostrarsi nelle sue vesti reali o avrebbe sconvolto le menti dei mortali.
L'unico modo per comunicare con loro era assumere la forma di una persona, di un mortale appunto, presente nei loro ricordi.
Tuttavia non appariva né arrabbiata, né pronta a farle fuori. C'era molta pacatezza nel suo tono, la pacatezza di una divinità vera, autentica.

Cambiare elementi del passato così incisivi crea delle spaccature, delle voragini nel tempo.
Tali spaccature e voragini possono risultare innocue, ma possono ancora portare a delle catastrofi.
In questo preciso momento, lungo lo spazio e il tempo, tra passato e futuro, si sono aperti diversi varchi dimensionali di raccordo.
Essi si chiuderanno, ma prima che ciò accada, potrebbero anche essere sfruttati per condurre persone in altre epoche.
Ma non è solo questo l'effetto collaterale del vostro gesto: la scelta di cambiare un evento tanto importante ha fatto scaturire una compressione temporale.
La compressione è uno stop completo e assoluto del tempo, dove momentaneamente lo scorrere degli eventi è fermo, incapace di assestarsi e riprendere il suo corso.


Cambiare elementi del passato così incisivi crea delle spaccature, delle voragini nel tempo.
Tali spaccature e voragini possono risultare innocue, ma possono ancora portare a delle catastrofi.
In questo preciso momento, lungo lo spazio e il tempo, tra passato e futuro, si sono aperti diversi varchi dimensionali di raccordo.
Essi si chiuderanno, ma prima che ciò accada, potrebbero anche essere sfruttati per condurre persone in altre epoche.
Ma non è solo questo l'effetto collaterale del vostro gesto: la scelta di cambiare un evento tanto importante ha fatto scaturire una compressione temporale.
La compressione è uno stop completo e assoluto del tempo, dove momentaneamente lo scorrere degli eventi è fermo, incapace di assestarsi e riprendere il suo corso.


La Trama prese a camminare verso di loro, accorciando le distanze ed osservandole negli occhi, prima l'una e poi l'altra.

So bene che il vostro arrivo qui non è stato voluto.
Non avete viaggiato per diletto o per capriccio, quindi non vi voglio punire per ciò che avete fatto.
Ma il cambio del ricordo ultimo è stato desiderato e voluto, una volontà che necessita dei provvedimenti.
Victoria, tu hai deciso di voler tornare con il tuo aspetto, di essere la stessa persona nata e cresciuta naturalmente.
Da questo cambiamento si sono verificate, nel futuro ipotetico che hai creato, delle reazioni nuove, impreviste e interconnesse.
Caroline Priscilla, tu hai permesso che lei possedesse il Libero Arbitrio, un gesto nobile che non contesterò, ma metterò nell'insieme degli eventi.
Di per sé questo ricordo alterato avrebbe creato solo un differente flusso di pensieri e memorie, ma avendo già interferito molto con il ricordo precedente, il collasso è stato inevitabile.
Per questo motivo, vista la casualità del vostro viaggio nel tempo, ho deciso di ripristinare una linea temporale forzando le nebbie dell'avvenire e del divenire.
Questo però ha un prezzo ed il prezzo dovrete pagarlo voi, vi avverto.


So bene che il vostro arrivo qui non è stato voluto.
Non avete viaggiato per diletto o per capriccio, quindi non vi voglio punire per ciò che avete fatto.
Ma il cambio del ricordo ultimo è stato desiderato e voluto, una volontà che necessita dei provvedimenti.
Victoria, tu hai deciso di voler tornare con il tuo aspetto, di essere la stessa persona nata e cresciuta naturalmente.
Da questo cambiamento si sono verificate, nel futuro ipotetico che hai creato, delle reazioni nuove, impreviste e interconnesse.
Caroline Priscilla, tu hai permesso che lei possedesse il Libero Arbitrio, un gesto nobile che non contesterò, ma metterò nell'insieme degli eventi.
Di per sé questo ricordo alterato avrebbe creato solo un differente flusso di pensieri e memorie, ma avendo già interferito molto con il ricordo precedente, il collasso è stato inevitabile.
Per questo motivo, vista la casualità del vostro viaggio nel tempo, ho deciso di ripristinare una linea temporale forzando le nebbie dell'avvenire e del divenire.
Questo però ha un prezzo ed il prezzo dovrete pagarlo voi, vi avverto.


A quel punto, intorno alle ragazze ed in generale anche intorno alla Trama, cominciarono a crearsi dei piccoli rettangoli simili a piccoli schermi.
In ogni schermo c'era la visione di un ricordo, di tanti ricordi, di tantissime memorie, similmente al tunnel ma più piccole perché più abbondante di dettagli e particolari.
C'erano così tanti schermi da poter riempire uno stadio di Quidditch, ecco cosa potevano essere le memorie di anche solo i primi vent'anni della vita di due persone.

Innanzitutto, non potrete tornare indietro senza la consapevolezza di ciò che è accaduto.
Questo significa che farò in modo che la MEMORIA RAZIONALE vi resti impiantata e stabile nella vostra psiche.
In voi quindi si inseriranno anche le memorie del nuovo futuro creato ma ricorderete perfettamente le memorie che avete alterato e il vostro viaggio temporale.
In tal modo sarà per voi un monito nel non far ricapitare mai più eventi simili ed, eventualmente, aiutare e supportare coloro che potrebbero subire una fine analoga alla vostra.
Per quanto riguarda invece la MEMORIA EMOTIVA, lascio a voi la decisione se tenerla o meno, dandovi almeno il 50% del Libero Arbitrio del quale l'essere umano tanto si più fregiare.
Decidendo di eliminarla, il vostro animo si riempirà solo delle emozioni derivanti dal nuovo futuro creato, non mischiando anche quelle dell'altra epoca cancellata.


Innanzitutto, non potrete tornare indietro senza la consapevolezza di ciò che è accaduto.
Questo significa che farò in modo che la MEMORIA RAZIONALE vi resti impiantata e stabile nella vostra psiche.
In voi quindi si inseriranno anche le memorie del nuovo futuro creato ma ricorderete perfettamente le memorie che avete alterato e il vostro viaggio temporale.
In tal modo sarà per voi un monito nel non far ricapitare mai più eventi simili ed, eventualmente, aiutare e supportare coloro che potrebbero subire una fine analoga alla vostra.
Per quanto riguarda invece la MEMORIA EMOTIVA, lascio a voi la decisione se tenerla o meno, dandovi almeno il 50% del Libero Arbitrio del quale l'essere umano tanto si più fregiare.
Decidendo di eliminarla, il vostro animo si riempirà solo delle emozioni derivanti dal nuovo futuro creato, non mischiando anche quelle dell'altra epoca cancellata.


In parole povere quei ricordi sarebbero rimasti per forza, ma i sentimenti potevano essere messi in reset e fatti ripartire dal nuovo futuro apportato grazie alla scelta della Randall.
Era una decisione difficile da prendere, un passo molto importante, ma era anche probabile che La Trama non avesse alcuna fretta, essendo stato momentaneamente cancellato il tempo.
Ad ogni modo, era facile intuire che non fosse quella la punizione da subire, perché altrimenti sarebbe stato fin troppo facile.
Infatti, la divinità continuò nel suo discorso, solo dopo essersi sincerata che le due ragazze avessero afferrato il concetto fino ad allora.

Oltre a questo... Dovrete forzatamente ampliare il vostro bagaglio di eventi narrati e impostati nel continuum spazio tempo.
Questo significa che dovrete creare dei ricordi ex novo, memorie che non avete mai vissuto e che invece sarà come se fossero accadute veramente.
Non dovranno essere però memorie piccole, ma almeno di media entità. Tre per la media, due per la grande e uno solo per una memoria analoga all'ultima che avete modificato.
Naturalmente potete pensarci, io non ho fretta e sarò qui pronta ad attendere la vostra decisione.
Sappiate bene che implementare queste vicende non cambierà il flusso temporale che io stabilirò, non in modo sconvolgente almeno.
Il mio ripristino sarà il più vicino possibile a ciò che voi ricordate e ciò che voi desiderate che torni, ma con questi dettagli in più.
La loro effettiva importanza dipende da quello che sceglierete.
Tra l'altro, le memorie possono essere sia comuni che individuali, starà poi a me decidere se andranno bene e saranno adatte per decretare la vostra punizione conclusa.
Potete iniziare a pensarci, io mi volterò e da quel momento in poi sarà come se non ci fossi, spegnerò la mia presenza qui per lasciarvi la giusta privacy.
Quando vorrete interpellarmi, non dovrete fare altro che chiamarmi.
Buona riflessione.


Oltre a questo... Dovrete forzatamente ampliare il vostro bagaglio di eventi narrati e impostati nel continuum spazio tempo.
Questo significa che dovrete creare dei ricordi ex novo, memorie che non avete mai vissuto e che invece sarà come se fossero accadute veramente.
Non dovranno essere però memorie piccole, ma almeno di media entità. Tre per la media, due per la grande e uno solo per una memoria analoga all'ultima che avete modificato.
Naturalmente potete pensarci, io non ho fretta e sarò qui pronta ad attendere la vostra decisione.
Sappiate bene che implementare queste vicende non cambierà il flusso temporale che io stabilirò, non in modo sconvolgente almeno.
Il mio ripristino sarà il più vicino possibile a ciò che voi ricordate e ciò che voi desiderate che torni, ma con questi dettagli in più.
La loro effettiva importanza dipende da quello che sceglierete.
Tra l'altro, le memorie possono essere sia comuni che individuali, starà poi a me decidere se andranno bene e saranno adatte per decretare la vostra punizione conclusa.
Potete iniziare a pensarci, io mi volterò e da quel momento in poi sarà come se non ci fossi, spegnerò la mia presenza qui per lasciarvi la giusta privacy.
Quando vorrete interpellarmi, non dovrete fare altro che chiamarmi.
Buona riflessione.


Poteva trattarsi davvero di una punizione, quella? In un certo senso sì, perché i cambiamenti non potevano essere minimi come la scelta di un pranzo o di una cena.
Quel destino metteva nelle mani delle due giovani la possibilità di alterare tutto quanto, di cambiare totalmente ogni minimo e singolo avvenimento del presente, del passato e del futuro.
Naturalmente le conseguenze erano ignote e pur cercando la Trama di limitarle, bisognava vedere in che modo potevano essere limitate efficacemente.
Per esempio, far sì che il padre della O'Neill e la madre della Randall non morissero era un cambiamento potente, ma anche limitandone gli effetti, cosa sarebbe successo?
Eh già, quella era davvero una punizione e andava scontata con cautela e attenzione.
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Messaggioda Victoria » 25/06/2016, 18:28

Non appena pronunciò quelle otto parole, Victoria le sentì rimbombare nelle proprie orecchie, ed una stretta spontanea al cuore le fece capire di aver appena commesso la cazzata più grande che potesse fare, in quella circostanza: Cappie aveva anche provato a dissuaderla, ne era consapevole, ma non aveva potuto evitarlo, la sua mente non era riuscita a prevalere sul cuore, e la voglia di sentire di nuovo una parte di sua madre in lei, di poterla osservare allo specchio, era stata talmente forte da renderla cieca e sorda di fronte a ciò che sarebbe stato meglio fare, non per sé ma in generale.
Eppure, ormai, la frittata era fatta, non poteva tornare indietro, lo sguardo ora consapevole dell'Alchimista ne fu la prova lampante.

Sono certa che lei, dovunque si trovi, stia bene e sia felice, ma... non sarebbe giusto che tu mi donassi la sua magia, per questo non posso accettare il tuo dono.

... Ne sono certo anche io.
Probabilmente ero io che volevo illudermi ad ogni costo... La follia fa di questi scherzi.
Grazie per avermi messo di fronte alla verità...


Era giusto che lo facessi.

Avrebbe dovuto farlo anche la prima volta, in realtà, soprattutto considerando che non era mai andata a trovarlo, da quando aveva lasciato l'ottavo piano, guardandosi bene dall'avere qualcosa a che fare con lui.

... Lascia per lo meno che ti doni quella poca energia della mia bambina rimasta qui dentro.
Farò attenzione che il suo spirito non si fonda col tuo o sarebbero guai...
So che lei lo vorrebbe... E poi, me la ricordi così tanto...


... la ringrazio.
Sarà un onore avere un po' della sua energia dentro di me.


E come avrebbe potuto essere altrimenti? Avrebbe lo stesso avuto parte di Corinne nel proprio spirito, ma senza modificare il proprio aspetto, senza fondersi con lei, in pratica dal punto di vista di Victoria -egoistico, lo sapeva- fino a quel momento c'era solo che da guadagnarci, da quel cambiamento; quando però, invece che tornare nel tunnel, lo spazio intorno a loro mutò, sgretolandosi e svanendo -persone comprese- la Randall capì che non sarebbe stato tanto semplice. Lanciò solo un'occhiata a Cappie, cogliendo un misto di rabbia e preoccupazione che non seppe decifrare: immaginava che ce l'avesse con lei per la sua scelta, ma purtroppo Victoria non riusciva, in tutta onestà, a pentirsene; per lei c'era un motivo ben preciso se erano finite proprio in quel ricordo, e proprio nel momento del ricordo in cui l'americana si era vista modificare il proprio aspetto, e se fosse tornata indietro avrebbe rifatto la stessa scelta, ancora e ancora.
Ciò nonostante, era evidente che qualcosa non stesse funzionando a dovere, perché non erano ancora state risputate fuori dal ricordo: cosa stava succedendo? Aveva forse causato un blocco nello spazio-tempo? Poteva essere che, con la sua scelta, avesse causato una reazione a catena incontrollata ed incontrollabile?

Ma no, probabilmente sono troppo catastrofica...

Avete forse deciso di far collassare tutto?

... okay, forse no.

Sobbalzò nel percepire una voce femminile che conosceva piuttosto bene, ed impallidì quando una figura indistinta prima e poi sempre più concreta e riconoscibile dopo le si presentò di fronte: registrò ciò che disse Cappie fino ad un certo punto, riuscendo solo a capire che evidentemente stavano vedendo due cose ben diverse.

... zia Renée?!

Ho preso le sembianze di una persona a voi cara per aiutarvi nel comprendere la mia stessa esistenza.
Sono LA TRAMA.


... Porca Tra... -salvataggio all'ultimo secondo- ... ttoria, ho una voglia di cibo rustico incredibile...

Sarebbe morta.
E se lo meritava pure.

Cambiare elementi del passato così incisivi crea delle spaccature, delle voragini nel tempo.
Tali spaccature e voragini possono risultare innocue, ma possono ancora portare a delle catastrofi.
In questo preciso momento, lungo lo spazio e il tempo, tra passato e futuro, si sono aperti diversi varchi dimensionali di raccordo.
Essi si chiuderanno, ma prima che ciò accada, potrebbero anche essere sfruttati per condurre persone in altre epoche.


Merda...

Ma non è solo questo l'effetto collaterale del vostro gesto: la scelta di cambiare un evento tanto importante ha fatto scaturire una compressione temporale.
La compressione è uno stop completo e assoluto del tempo, dove momentaneamente lo scorrere degli eventi è fermo, incapace di assestarsi e riprendere il suo corso.


... ah...

D'accordo, aveva fatto la cazzata più grande non solo tra tutte quelle già fatte prima, ma anche tra tutte quelle che avrebbe potuto fare in futuro.

So bene che il vostro arrivo qui non è stato voluto.
Non avete viaggiato per diletto o per capriccio, quindi non vi voglio punire per ciò che avete fatto.
Ma il cambio del ricordo ultimo è stato desiderato e voluto, una volontà che necessita dei provvedimenti.
Victoria, tu hai deciso di voler tornare con il tuo aspetto, di essere la stessa persona nata e cresciuta naturalmente.
Da questo cambiamento si sono verificate, nel futuro ipotetico che hai creato, delle reazioni nuove, impreviste e interconnesse.
Caroline Priscilla, tu hai permesso che lei possedesse il Libero Arbitrio, un gesto nobile che non contesterò, ma metterò nell'insieme degli eventi.


In realtà la O'Neill aveva cercato di fermarla, di farla ragionare, ma il richiamo del cuore di Victoria era stato troppo forte per permettere all'americana di ascoltare l'amica ed il suo buon senso.

Di per sé questo ricordo alterato avrebbe creato solo un differente flusso di pensieri e memorie, ma avendo già interferito molto con il ricordo precedente, il collasso è stato inevitabile.
Per questo motivo, vista la casualità del vostro viaggio nel tempo, ho deciso di ripristinare una linea temporale forzando le nebbie dell'avvenire e del divenire.
Questo però ha un prezzo ed il prezzo dovrete pagarlo voi, vi avverto.


Le avrebbe punite, allora?
Beh, già il non morire era qualcosa, ma temeva fortemente le conseguenze che sarebbero scaturite dal suo gesto, e soprattutto le dispiaceva che dovesse pagarle anche Cappie, che aveva solo cercato di lasciarle fare la cosa giusta -cosa che evidentemente la Randall non aveva fatto, alla fine.

Innanzitutto, non potrete tornare indietro senza la consapevolezza di ciò che è accaduto.
Questo significa che farò in modo che la MEMORIA RAZIONALE vi resti impiantata e stabile nella vostra psiche.
In voi quindi si inseriranno anche le memorie del nuovo futuro creato ma ricorderete perfettamente le memorie che avete alterato e il vostro viaggio temporale.
In tal modo sarà per voi un monito nel non far ricapitare mai più eventi simili ed, eventualmente, aiutare e supportare coloro che potrebbero subire una fine analoga alla vostra.


Sarebbe stato complicato ricordare ciò che aveva vissuto in un passato non più esistente, diverso da quello connesso al presente in cui sarebbero tornate, ma era giusto anche così, che quei ricordi non svanissero dalla loro memoria, perché in fondo erano maturate anche grazie ad essi.

Per quanto riguarda invece la MEMORIA EMOTIVA, lascio a voi la decisione se tenerla o meno, dandovi almeno il 50% del Libero Arbitrio del quale l'essere umano tanto si più fregiare.
Decidendo di eliminarla, il vostro animo si riempirà solo delle emozioni derivanti dal nuovo futuro creato, non mischiando anche quelle dell'altra epoca cancellata.


Non sapeva cos'avrebbe fatto Cappie, ma sapeva esattamente cosa avrebbe voluto lei: cancellare la memoria emotiva, dimenticare le sensazioni appartenenti al passato come, ad esempio, l'aver amato Axell; sarebbe stato difficile per la Randall, altrimenti, rapportarsi a lui, e considerando che lei e la O'Neill sarebbero tornate a frequentarsi parecchio -si sperava- nel loro presente modificato, non voleva il benché minimo problema nel rapporto col suo fidanzato.

Oltre a questo... Dovrete forzatamente ampliare il vostro bagaglio di eventi narrati e impostati nel continuum spazio tempo.
Questo significa che dovrete creare dei ricordi ex novo, memorie che non avete mai vissuto e che invece sarà come se fossero accadute veramente.
Non dovranno essere però memorie piccole, ma almeno di media entità. Tre per la media, due per la grande e uno solo per una memoria analoga all'ultima che avete modificato.


Quindi avrebbero dovuto creare dei ricordi da... zero?
Ricordi di una certa entità che sarebbero diventati, per loro, eventi effettivamente accaduti nel loro passato?

Naturalmente potete pensarci, io non ho fretta e sarò qui pronta ad attendere la vostra decisione.
Sappiate bene che implementare queste vicende non cambierà il flusso temporale che io stabilirò, non in modo sconvolgente almeno.
Il mio ripristino sarà il più vicino possibile a ciò che voi ricordate e ciò che voi desiderate che torni, ma con questi dettagli in più.
La loro effettiva importanza dipende da quello che sceglierete.
Tra l'altro, le memorie possono essere sia comuni che individuali, starà poi a me decidere se andranno bene e saranno adatte per decretare la vostra punizione conclusa.


.......

Potete iniziare a pensarci, io mi volterò e da quel momento in poi sarà come se non ci fossi, spegnerò la mia presenza qui per lasciarvi la giusta privacy.
Quando vorrete interpellarmi, non dovrete fare altro che chiamarmi.
Buona riflessione.


Cappie... -richiamò la sua attenzione dopo un paio di minuti di silenzio, voltandosi finalmente verso di lei- Mi dispiace per tutto questo, anche se ora non serve a niente dirlo. -evitò anche di menzionare il fatto che tornando indietro avrebbe rifatto tutto una seconda volta, perché non voleva cominciare una discussione inutile- So bene che ora dobbiamo prendere una decisione importante, ma volevo anche dirti che per quanto mi riguarda vorrei che questi ricordi aggiuntivi fossero... individuali: so bene che quando torneremo nel nostro presente essi saranno per noi assolutamente veri, ma fino a che saremo qui sapremo che non stanno realmente così le cose, e vorrei che i nostri ricordi comuni fossero veri... veri.

Avrebbe capito il suo discorso?
Attese comunque la risposta della O'Neill, e quando ella diede il proprio benestare, la Randall cominciò a riflettere sui ricordi stessi, comprendendo quasi subito perché si trattasse di una punizione: modificare il proprio passato in modo consistente, stando però attenti a non cambiare troppo il percorso delle persone intorno a sé, era una cosa difficilissima, e che richiese nella bionda una lunga riflessione, al termine della quale...

Zia R... ehm, cioè... -come richiamare la Trama? Si sperava che l'entità, percependo la voce incerta e titubante di Victoria, le comparisse di fronte- Innanzitutto io... vorrei che la mia memoria emotiva venisse cancellata. -le sembrava la giusta premessa, dopo la quale attese un qualsiasi commento da parte della Trama prima di proseguire- Per quanto concerne i ricordi aggiuntivi...
Come primo ricordo vorrei che nel mio passato, nei sei mesi intercorsi tra la morte di mia madre ed il mio ingresso ad Hogwarts, io abbia passato 6 mesi da mia zia Renée a Tokyo, in Giappone, a contatto con una realtà totalmente diversa dalla mia che sia stata formativa per il mio carattere... e che mi abbia anche fornito una base linguistica della lingua.


Non sapeva se la Trama l'avrebbe accettato come ricordo di media entità, ma qualora avesse avuto il suo benestare, allora l'americana sarebbe andata avanti, domandando la "creazione" di un secondo ricordo che, questo lo scoprì poco dopo, sarebbe stato ritenuto dalla Trama sufficiente per accorpare due ricordi medi, decretando così i termini della punizione di Victoria; un desiderio sicuramente più complesso degli altri e, per molti versi, doloroso, di cui forse si sarebbe pentita, o forse no, perché non ne avrebbe avuto il tempo... ma non poteva vivere con quel dilemma per sempre.

Come secondo ricordo... vorrei che nel mio passato io... io e Vergil ci fossimo lasciati.
Vorrei che il sentimento reciproco si fosse lentamente spento, e che questo ci abbia portato a chiudere la nostra relazione serenamente, a seguito di una lunga e matura discussione che ci ha trovati d'accordo, e al termine della quale abbiamo deciso di rimanere amici.


Anche in quel frangente evitò di guardare Cappie, perché in quel momento non aveva le forze di darle alcuna spiegazione: una lacrima le scivolò lungo la guancia, preannunciata dal tremolio della voce nel pronunciare quell'ultimo desiderio, per così dire; lo amava, lo amava tantissimo in quel momento, ma come avrebbe potuto passare con lui una vita insieme quando sapeva perfettamente -e a causa della memoria razionale, l'avrebbe ricordato per tutta la vita- che se non avesse impedito all'Alchimista di modificare il suo aspetto, facendola quindi crescere normalmente, Vergil avrebbe potuto non considerarla adatta a sé?
Se si erano allontanati, all'epoca, era stato proprio perché il Cartwright non riusciva a passar sopra al cambiamento della Randall, rimpiangendo ciò che era stata prima degli eventi dell'ottavo piano... sì, ora tornando indietro sarebbe rimasta come sarebbe dovuta essere, semplicemente cresciuta, e Vergil forse l'avrebbe amata da morire, ma sarebbe stato lo stesso se il suo aspetto fosse rimasto modificato? Era una domanda che l'avrebbe perseguitata per sempre, una domanda troppo importante per potersi permettere di non avere una risposta, e non avrebbe avuto senso viversi un rapporto con lui logorata dal dubbio.
Così, però, il sentimento di lui sarebbe risultato come spentosi nel tempo, in modo naturale, permettendo però ad entrambi di considerare l'altro come una figura amica: in questo modo non avrebbe avuto il cuore spezzato, ed avrebbe anche avuto la possibilità di essere felice con un'altra che corrispondesse a ciò che lui cercava in una donna, invece che stare con lei e poi magari vedersi lasciato dopo mesi perché il dubbio in Victoria non era mai passato e la stava distruggendo da dentro; così sarebbero stati tutti contenti... e, in qualche modo, si sperava che prima o poi lo sarebbe stata anche lei.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/06/2016, 16:33

L'eco delle parole di Victoria rimbombarono più volte nella mente della O'Neill, come a voler sottolineare ancora di più la gravità del suo gesto. Cosa sarebbe accaduto adesso? Non soltanto al continuum spazio-tempo, ma anche a loro, in quel ricodo, che ora era stato modificato drasticamente e per sempre. Vide gli occhi di Mordenkainen -occhi di un mostro, a causa del suo aspetto- riempirsi di profondo dolore e lacrime spuntare dietro di essi, cosa che portò la O'Neill di riflesso a piangere per lui. Era sempre stata convinta che qualcuno avrebbe detto all'uomo della morte della figlia, ma nel loro presente sembrava che nessun MagiPsicologo si sentisse in grado di fare una cosa del genere, a causa dello stato mentale dell'uomo. Be', a quanto pare l'eccessiva preoccupazione era del tutto immotivata.

Sono certa che lei, dovunque si trovi, stia bene e sia felice, ma... non sarebbe giusto che tu mi donassi la sua magia, per questo non posso accettare il tuo dono.

... Ne sono certo anche io.
Probabilmente ero io che volevo illudermi ad ogni costo... La follia fa di questi scherzi.
Grazie per avermi messo di fronte alla verità...


Era giusto che lo facessi.


Era giusto che lo facesse la prima volta che ne aveva avuto l'occasione, non adesso che ormai erano andate troppo avanti con la loro vita, che da quella vicenda tante altre ne erano scaturite e possibilmente ora che le conseguenze potevano essere a dir poco catastrofiche. Cappie però preferì ostinarsi nel proprio mutismo, non sapendo bene neanche lei che cosa avrebbe potuto dire. Era troppo sconvolta da quello che era appena accaduto per poter anche solo pensare di dire una frase ragionevole e sensata.

... Lascia per lo meno che ti doni quella poca energia della mia bambina rimasta qui dentro.
Farò attenzione che il suo spirito non si fonda col tuo o sarebbero guai...
So che lei lo vorrebbe... E poi, me la ricordi così tanto...


... la ringrazio.
Sarà un onore avere un po' della sua energia dentro di me.


Distolse lo sguardo, lasciando che la Randall si prendesse ciò che voleva, ma non potendo più chiudere gli occhi quando, di colpo, il tempo collassò. Non uscirono da quel ricordo, ma esso stesso prese a cambiare, con loro ancora dentro, le uniche due capaci di rendersi conto di ciò che stava accadendo mentre il resto del gruppo si tramutò, venendo spazzati via nemmeno fossero sabbia al vento. Il buio ora le circondava, ed entrambe erano rimaste piccole, giovani, proprio come durante l'avventura all'Ottavo Piano. Avrebbe voluto urlare, ma non riuscì a fare nemmeno quello, perchè il panico si era impossessata di lei così come la consapevolezza che forse aveva disatteso il volere dell'Equilibrio permettendo a Victoria di fare ciò che aveva fatto.

Avete forse deciso di far collassare tutto?

... Sagitta?

In quel momento non pensò affatto che la Randall potesse sentirla pronunciare un simile nome, anche perchè lei stessa ne disse uno totalmente diverso, mentre di fronte agli occhi della Ignis apparve proprio Shuyun, vestito di bianco, che la fissava con un'aria però totalmente diversa dal solito.

Ho preso le sembianze di una persona a voi cara per aiutarvi nel comprendere la mia stessa esistenza.
Sono LA TRAMA.


Ora non era più sconvolta. Ora semplicemente sentiva di essere sull'orlo di una crisi mistica-emotiva, fissando negli occhi -occhi per lei ben conosciuti- la Divinità, colei che era la fonte di tutti i loro poteri. Avrebbe dovuto inchinarsi di fronte ad Essa? Neanche si pose il problema, perchè lo fece, non riuscendo a controllare il proprio istinto, rialzandosi solo quando fu sicura che Ella avesse recepito quanto profondo fosse il rispetto che provava.

Cambiare elementi del passato così incisivi crea delle spaccature, delle voragini nel tempo.
Tali spaccature e voragini possono risultare innocue, ma possono ancora portare a delle catastrofi.
In questo preciso momento, lungo lo spazio e il tempo, tra passato e futuro, si sono aperti diversi varchi dimensionali di raccordo.
Essi si chiuderanno, ma prima che ciò accada, potrebbero anche essere sfruttati per condurre persone in altre epoche.
Ma non è solo questo l'effetto collaterale del vostro gesto: la scelta di cambiare un evento tanto importante ha fatto scaturire una compressione temporale.
La compressione è uno stop completo e assoluto del tempo, dove momentaneamente lo scorrere degli eventi è fermo, incapace di assestarsi e riprendere il suo corso.


... ah...

Avrebbe voluto prendere a schiaffi Victoria? Sì, dopo quello che avevano passato, dopo quello che era accaduto loro, dopo le ramanzine sul non dover modificare troppo il proprio passato... Lei aveva combinato la cazzata più grande del mondo, una cazzata che nemmeno la stessa Cappie -era sicura- avrebbe mai compiuto. Ma al contempo la sua rabbia si rivolgeva anche a sè stessa. Aveva scelto di lasciarla libera di scegliere perchè aveva compreso -nonostante tutto- quanto per l'amica fosse importante recuperare il proprio aspetto di un tempo, un aspetto che l'avrebbe fatta sentire più vicina alla madre. Già ma a quale costo? Creare spaccature e varchi temporali e mettendo in pericolo un intero mondo a causa dell'egoismo di una persona? No, forse questo concetto era molto poco giustificabile.

So bene che il vostro arrivo qui non è stato voluto.
Non avete viaggiato per diletto o per capriccio, quindi non vi voglio punire per ciò che avete fatto.
Ma il cambio del ricordo ultimo è stato desiderato e voluto, una volontà che necessita dei provvedimenti.
Victoria, tu hai deciso di voler tornare con il tuo aspetto, di essere la stessa persona nata e cresciuta naturalmente.
Da questo cambiamento si sono verificate, nel futuro ipotetico che hai creato, delle reazioni nuove, impreviste e interconnesse.
Caroline Priscilla, tu hai permesso che lei possedesse il Libero Arbitrio, un gesto nobile che non contesterò, ma metterò nell'insieme degli eventi.


Dunque le stava dicendo che il suo non intervento era stato invece... Una cosa da non biasimare? Aveva cercato di seguire i dettami delle Gilde e, al tempo stesso, la volontà dell'amica, ma allora perchè si sentiva così male al pensiero del mega disastro che avevano combinato?

Di per sé questo ricordo alterato avrebbe creato solo un differente flusso di pensieri e memorie, ma avendo già interferito molto con il ricordo precedente, il collasso è stato inevitabile.
Per questo motivo, vista la casualità del vostro viaggio nel tempo, ho deciso di ripristinare una linea temporale forzando le nebbie dell'avvenire e del divenire.
Questo però ha un prezzo ed il prezzo dovrete pagarlo voi, vi avverto.


Una punizione. Una punizione dalla Trama in persona. Era quasi ironico pensare che nel corso del tempo la O'Neill avesse ricevuto molte punizioni dalle persone più disparate, ma mai era stata -in un certo senso- punita da un pezzo grosso come la Divinità. Già, un'ironia davvero molto amara.

Innanzitutto, non potrete tornare indietro senza la consapevolezza di ciò che è accaduto.
Questo significa che farò in modo che la MEMORIA RAZIONALE vi resti impiantata e stabile nella vostra psiche.
In voi quindi si inseriranno anche le memorie del nuovo futuro creato ma ricorderete perfettamente le memorie che avete alterato e il vostro viaggio temporale.
In tal modo sarà per voi un monito nel non far ricapitare mai più eventi simili ed, eventualmente, aiutare e supportare coloro che potrebbero subire una fine analoga alla vostra.


A dire il vero più che una punizione quella per Cappie era solo una cosa buona. Non avrebbe mai voluto dimenticare nulla, assolutamente, per lei era troppo importante ricordare che cosa era successo, ricordare per imparare dai propri errori e per comprendere quanto ancora nel profondo lei ed Axell avessero da offrire l'una all'altro.

Per quanto riguarda invece la MEMORIA EMOTIVA, lascio a voi la decisione se tenerla o meno, dandovi almeno il 50% del Libero Arbitrio del quale l'essere umano tanto si più fregiare.
Decidendo di eliminarla, il vostro animo si riempirà solo delle emozioni derivanti dal nuovo futuro creato, non mischiando anche quelle dell'altra epoca cancellata.


E anche in quel caso, la punizione non era stata troppo severa. Non avrebbe mai voluto dimenticare nemmeno la sua memoria emotiva, perchè non aveva nulla da perdere nel ricordare -sia nel bene che nel male- il proprio passato. Il dolore provocato dall'aver perso Axell l'avrebbe resa ancora più innamorata di lui. La vergogna di ciò che aveva combinato l'aveva aiutata a comprendere quanto fosse importante saper controllare il proprio elemento e inoltre che era giusto sfogare la propria rabbia per riuscire poi ad andare avanti. Infine non voleva dimenticare l'amore per Vergil, perchè esso non era stato un errore, affatto, non per lei almeno. Con lui, nonostante tutto, era stata felice, aveva esaudito un suo sogno da sempre e meritava che almeno lei ricordasse cosa c'era stato fra di loro, gli doveva quella piccola parte del suo cuore che quel ragazzo si meritava pienamente.

Oltre a questo... Dovrete forzatamente ampliare il vostro bagaglio di eventi narrati e impostati nel continuum spazio tempo.
Questo significa che dovrete creare dei ricordi ex novo, memorie che non avete mai vissuto e che invece sarà come se fossero accadute veramente.
Non dovranno essere però memorie piccole, ma almeno di media entità. Tre per la media, due per la grande e uno solo per una memoria analoga all'ultima che avete modificato.


Era troppo bello pensare che la punizione si limitasse al dover scegliere se mantenere o meno la memoria emotiva. Nonostante non le facesse piacere essersi ritrovata in mezzo a quella situazione, la O'Neill non poteva non accettare, sperando solo di riuscire a trovare delle memorie fittizie che andassero bene e che non creassero troppi danni.

Naturalmente potete pensarci, io non ho fretta e sarò qui pronta ad attendere la vostra decisione.
Sappiate bene che implementare queste vicende non cambierà il flusso temporale che io stabilirò, non in modo sconvolgente almeno.
Il mio ripristino sarà il più vicino possibile a ciò che voi ricordate e ciò che voi desiderate che torni, ma con questi dettagli in più.
La loro effettiva importanza dipende da quello che sceglierete.
Tra l'altro, le memorie possono essere sia comuni che individuali, starà poi a me decidere se andranno bene e saranno adatte per decretare la vostra punizione conclusa.
Potete iniziare a pensarci, io mi volterò e da quel momento in poi sarà come se non ci fossi, spegnerò la mia presenza qui per lasciarvi la giusta privacy.
Quando vorrete interpellarmi, non dovrete fare altro che chiamarmi.
Buona riflessione.


Cappie...

Non disse una sola parola, voltandosi verso la Randall che la stava guardando col suo aspetto di un tempo, le labbra serrate metre era chiaro che stesse cercando di trattenere le proprie emozioni.

Mi dis-

No!- lo disse con tono fermo, autoritario, alzando la mano per impedirle di dire quella singola parola, quel "Mi dispiace" che sapeva non sarebbe stato sincero, lo sapeva perchè non poteva dispiacersi dopo che un disastro di tali proporizioni era stato già avviato e se non ci fosse stata la Trama... Be', loro sarebbero collassate, insieme all'intero mondo -Non dirlo e non aggiungere una sola parola sull'argomento. Non voglio sentire nulla, rischieresti solo di minare quel poco di controllo che ancora sto esercitando su me stessa.
Pensiamo soltanto ai nostri ricordi.


So bene che ora dobbiamo prendere una decisione importante, ma volevo anche dirti che per quanto mi riguarda vorrei che questi ricordi aggiuntivi fossero... individuali: so bene che quando torneremo nel nostro presente essi saranno per noi assolutamente veri, ma fino a che saremo qui sapremo che non stanno realmente così le cose, e vorrei che i nostri ricordi comuni fossero veri... veri.

Bene, ognuno per conto proprio allora.
Quando hai finito, fammi un cenno.


Non era facile riuscire a mantenersi concentrata, ma il pensiero di fare una scenata di fronte alla Trama era davvero un buon deterrente. Cappie si mise seduta in quella sorta di vuoto, sospirando e riflettendo con attenzione -e da sola- sui ricordi che avrebbe potuto scegliere di impiantare. La riflessione durò a lungo per entrambe, ma alla fine sembrò che Victoria fosse giunta ad una conclusione e così anche l'irlandese. Si alzò in piedi, rimanendo qualche passo indietro alla bionda in attesa che lei parlasse.

Zia R... ehm, cioè... Innanzitutto io... vorrei che la mia memoria emotiva venisse cancellata.
Per quanto concerne i ricordi aggiuntivi...
Come primo ricordo vorrei che nel mio passato, nei sei mesi intercorsi tra la morte di mia madre ed il mio ingresso ad Hogwarts, io abbia passato 6 mesi da mia zia Renée a Tokyo, in Giappone, a contatto con una realtà totalmente diversa dalla mia che sia stata formativa per il mio carattere... e che mi abbia anche fornito una base linguistica della lingua.


Lei preferiva non ricordare ciò che aveva passato, ma su questo Cappie non discusse: d'altronde doveva garantirle il libero arbitrio, no? Rimase ferma, aspettando che arrivasse il suo turno, ma il secondo ricordo che Vicky scelse di farsi impiantare la portò automaticamente ad alzare lo sguardo su di lei.

Come secondo ricordo... vorrei che nel mio passato io... io e Vergil ci fossimo lasciati.
Vorrei che il sentimento reciproco si fosse lentamente spento, e che questo ci abbia portato a chiudere la nostra relazione serenamente, a seguito di una lunga e matura discussione che ci ha trovati d'accordo, e al termine della quale abbiamo deciso di rimanere amici.


Perchè Victoria aveva fatto proprio quella scelta? Anche se non volle guardarla in faccia, la O'Neill la fissò con insistenza, provando a spiegarsi la sua decisione di lasciarlo come un essersi resa conto che fra di loro le cose non sarebbero andate bene e dunque era meglio impiantare un ricordo che per lo meno non fosse troppo sofferto nè per l'uno nè per l'altro. Vedere che avesse così tanto a cuore la felicità di Vergil la portò, in un certo senso, ad addolcire il suo sguardo verso di lei e a sedare un po' la rabbia fino ad allora provata, posandole una mano sulla spalla in modo da farle capire che ora era il suo turno sì, ma anche che apprezzava quell'enorme sacrificio che stava facendo.

Mia Trama, io scelgo invece di mantenere anche la mia memoria emotiva.- le ragioni forse Ella già le conosceva, dunque era inutile andare a spiegarle -Come primo ricordo impiantato, vorrei aver seguito un altro Master al Ministero, oltre a quelli già presi, in Incantesimi.- un ricordo di entità media e non appena ebbe ricevuto il consenso della Trama, proseguì -Come secondo ricordo, vorrei aver passato un intero mese estivo ad allenarmi insieme ad Heji nell'arte della spada.- avrebbe influenzato non solo lei, ma anche il legame che ora sussisteva fra la Ignis e il suo Sagitta -Il mio ultimo ricordo... Vorrei aver convinto Axell e Jorge ad incontrarsi, a parlare e a fare pace, nonostante le divergenze che ci sono state fra di loro.

Sarebbe andato tutto quanto bene? L'ultima parola spettava alla Divinità per eccellenza.

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Messaggioda Sandyon » 26/06/2016, 22:23

Poteva sembrare una punizione molto blanda, ma quella ricevuta dalla Trama era stata una grossa punizione, una punizione immane.
I ricordi impiantati avrebbero dato luogo a diverse reazioni a catena, più o meno importanti ma comunque determinanti, alterando la vita delle persone.
La Trama stava quindi fornendo loro, apparentemente, la possibilità di incasinare ancora di più le loro esistenze, senza il poter replicare in alcun modo od opporsi.
Voltandosi, le lasciò completamente sole, dando loro modo di ragionare, riflettere, anche litigare, eventualmente, nella completa privacy.
Trascorsero minuti indefiniti, secondi irrecuperabili, ma alla fine entrambe parvero essere giunte ad una conclusione, ad una scelta dei ricordi da aggiungere clandestinamente.
Victoria fino ad allora aveva scelto un metodo di approccio molto più leggero, quasi confidenziale.
Caroline Priscilla, invece, aveva colto la solennità della presenza di fronte a lei, rendendo le sue parole e i suoi gesti molto meno alla mano rispetto all'amica.

Zia R... ehm, cioè... Innanzitutto io... vorrei che la mia memoria emotiva venisse cancellata.

Così sia.

Disse subito la Divinità, voltandosi lentamente per tornare a guardare negli occhi entrambe le ragazze.

Per quanto concerne i ricordi aggiuntivi...
Come primo ricordo vorrei che nel mio passato, nei sei mesi intercorsi tra la morte di mia madre ed il mio ingresso ad Hogwarts, io abbia passato 6 mesi da mia zia Renée a Tokyo, in Giappone, a contatto con una realtà totalmente diversa dalla mia che sia stata formativa per il mio carattere... e che mi abbia anche fornito una base linguistica della lingua.


Posso considerarlo un ricordo di entità media, quindi va bene.
Sarà aggiunto.


Come secondo ricordo... vorrei che nel mio passato io... io e Vergil ci fossimo lasciati.
Vorrei che il sentimento reciproco si fosse lentamente spento, e che questo ci abbia portato a chiudere la nostra relazione serenamente, a seguito di una lunga e matura discussione che ci ha trovati d'accordo, e al termine della quale abbiamo deciso di rimanere amici.


Spiacente, questo non mi è possibile.

Fu molto pacata nel rifiutare, La Trama, aspettando che ella chiedesse il perché, prima di proseguire.

Le decisioni che prendete possono influenzare i sentimenti delle persone, ma non alterarli.
Cambiando il ricordo riferito al vostro scambio di coppia, avete ripristinato una linea temporale nella quale Vergil ha continuato a stare con te.
In questa linea, ti premetto, lui non ha smesso di amarti e il suo sentimento non si è mai spento, anzi è cresciuto e si è fortificato, impedendoti quindi di inserire questo ricordo.
I poteri divini che vi ho donato momentaneamente non possono influire sul Libero Arbitrio e dunque, Vergil ha il diritto divino di mantenere i propri sentimenti, come tu i tuoi.


Spoiler:


Ovviamente tale linea non è stata ancora alterata dal cambiamento avvenuto del vostro ultimo ricordo.
Avendo creato il collasso, il ricordo in questione non si è inserito correttamente nel flusso temporale.
Questo significa che io mi sto basando sulla linea modificata fino a prima del vostro ultimo cambiamento.
Credo sia importante renderlo presente.


In altre parole stava dicendo a Victoria che nella nuova linea temporale momentanea, Vergil aveva incrementato il suo sentimento per lei nonostante avesse ancora l'aspetto mischiato a Corinne.
Quella verità avrebbe sconvolto in qualche modo la bionda oppure non avrebbe sortito alcun effetto particolare?
Alla Trama interessava poco, ciò che le interessava era che la Randall trovasse al più presto un nuovo ricordo da implementare, per considerare la questione chiusa.

Mia Trama, io scelgo invece di mantenere anche la mia memoria emotiva.

Così sia.

Come primo ricordo impiantato, vorrei aver seguito un altro Master al Ministero, oltre a quelli già presi, in Incantesimi.

Entità media, accordato.

Come secondo ricordo, vorrei aver passato un intero mese estivo ad allenarmi insieme ad Heiji nell'arte della spada.

Entità media, accordato.

Il mio ultimo ricordo... Vorrei aver convinto Axell e Jorge ad incontrarsi, a parlare e a fare pace, nonostante le divergenze che ci sono state fra di loro.

Entità media, accordato.

La Trama si volse nuovamente, osservando i diversi schermi contenenti i ricordi e, una volta che la Randall ebbe trovato l'altro o gli altri da inserire, creò quei ricordi dal nulla, aggiungendoli a quelli già esistenti, incastrandoli con perfezione assoluta e aggiustando ogni sbavatura secondo le proprie facoltà e la propria volontà superiore. Dunque erano riuscite a fare ciò che l'Entità aveva chiesto, avevano scontato quella punizione ed avevano deciso se mantenere o meno la memoria emotiva. Non c'era altro da aggiungere, o così in teoria doveva essere.

Forzando il ripristino del tempo, si creeranno delle convergenze dimensionali di consapevolezza e inconscio.
Questo vuol dire che ci saranno degli eventi aggiunti al vostro percorso esistenziale nati dall'effettiva loro realizzazione nella linea temporale cancellata.
Essi non andranno ad influenzare ciò che vivrete, ma saranno semplicemente dei nuovi ricordi aggiunti secondo un regolamento specifico e accettabile.
Ergo voi li considererete giusti, congrui e accaduti senza rimanere perplesse della loro esistenza.
Quanti saranno non è dato saperlo e saranno solo le nebbie del tempo a farvi avere il numero esatto di miscugli, ma se non altro, non sarete distrutte e con voi tutta la vostra dimensione.
Ora vi riporterò nel tunnel e da lì ripartirà tutto. Per voi sarà come aver appena modificato il ricordo dell'Ottavo Piano ed essere riuscite nell'intento.
Questa conversazione tra noi non esisterà più nelle vostre memorie, quindi dovrete affrontare il Dahaka e prendere la via che vi porterà all'esterno.
Il grande cambiamento apportato nella vostra ultima scelta sarà talmente enorme da caricare a sufficienza la sfera e così mandarvi nel vostro Presente.
Credo non ci sia altro da dire e mi auguro naturalmente di non dovervi più vedere qui al mio cospetto.


Forzando il ripristino del tempo, si creeranno delle convergenze dimensionali di consapevolezza e inconscio.
Questo vuol dire che ci saranno degli eventi aggiunti al vostro percorso esistenziale nati dall'effettiva loro realizzazione nella linea temporale cancellata.
Essi non andranno ad influenzare ciò che vivrete, ma saranno semplicemente dei nuovi ricordi aggiunti secondo un regolamento specifico e accettabile.
Ergo voi li considererete giusti, congrui e accaduti senza rimanere perplesse della loro esistenza.
Quanti saranno non è dato saperlo e saranno solo le nebbie del tempo a farvi avere il numero esatto di miscugli, ma se non altro, non sarete distrutte e con voi tutta la vostra dimensione.
Ora vi riporterò nel tunnel e da lì ripartirà tutto. Per voi sarà come aver appena modificato il ricordo dell'Ottavo Piano ed essere riuscite nell'intento.
Questa conversazione tra noi non esisterà più nelle vostre memorie, quindi dovrete affrontare il Dahaka e prendere la via che vi porterà all'esterno.
Il grande cambiamento apportato nella vostra ultima scelta sarà talmente enorme da caricare a sufficienza la sfera e così mandarvi nel vostro Presente.
Credo non ci sia altro da dire e mi auguro naturalmente di non dovervi più vedere qui al mio cospetto.


Mentre pronunciava queste parole, La Trama faceva sì che piano piano il paesaggio scomparisse e tornasse ad essere di nuovo quello del ricordo modificato.
Le statue di sale riprendevano colore e movimento, la loro consapevolezza di ciò che gli era successo lentamente perdeva lucidità fino a svanire e nell'arco di pochi secondi, l'oblio.
Un attimo solo di buio, in realtà, poi, quando entrambe riaprirono gli occhi, si trovarono di fronte alla solita scena dell'essere risputate fuori dalla memoria.
Cappie, ovviamente, aveva ripreso le sue sembianze adulte, ma la Victoria che si ritrovò davanti non fu affatto la stessa ben ricordata fino ad allora.

Immagine

Non posso crederci!
La Sfera! La Sfera è completamente carica, è piena che sembra quasi che stia per scoppiare!
Adesso cerco di aprire il varco per farvi tornare indietro, solo un attimo di pazienza!


Non era così semplice fornire un attimo di pazienza a Tisifone, non quando il Dahaka stava apparendo, pronto ad attaccare ed eliminare le due giovani.
Consapevoli di non dover più modificare nulla, poterono però mettersi entrambe una di fianco all'altro verso la direzione del Cacciatore, agevolando i movimenti.
Ovviamente solo una poteva combattere e la coppia scelse chiaramente a favore della O'Neill, quella sicuramente più ferrata in materia.
Lo scontro fu abbastanza serrato e continuo, con numerosi attacchi evitati ed altri mandati a vuoto, questo per circa tre minuti abbondanti.

Ecco!
Ci sono!
Osservate!
La via di uscita è aperta!


In effetti, proprio in quel momento, dietro al Dahaka apparve una specie di tunnel temporale molto grande e concentrico.
Non dovevano fare altro che colpire il Cacciatore, rallentarlo, correre verso il tunnel e tuffarsi al suo interno, così da essere salve.
Ormai erano vicine al traguardo, quella folle avventura stava per volgere al termine, ma proprio in quel momento il nemico decise di dare il tutto per tutto.
Congiungendo le mani creò una liana di colore nero che si diresse verso di loro, abbastanza spessa e apparentemente inespugnabile.
L'irlandese provò a pararsi con la magia ma lo scudo che evocò venne completamente frantumato, facendole volare indietro.
Quasi sicuramente tentare di bloccare ancora il colpo in quella maniera avrebbe fatto solo sì che la liana perforasse la magie e le colpisse lo stesso.
No, non era possibile, non potevano davvero pensare di aver passato tutto ciò per poi ritrovarsi a perdere a breve distanza dalla fonte di salvezza.
Il Dahaka sferrò ancora una volta lo stesso attacco e di nuovo la liana si diresse verso di loro. Probabilmente Victoria chiuse gli occhi per non guardare la propria fine, ma essa... Non giunse.

ZACK

Il suono di una lama, sì, quello di una lama che lacerava con un taglio netto e faceva fallire il colpo decisivo del Cacciatore Temporale.
La bacchetta di Cappie stava nella fondina ancorata al fianco ed ella aveva tra le mani la sua spada, la Wakizashi, ma com'era possibile?
Semplice, decidendo di implementare il ricordo dell'addestramento con la spada assieme al Sagitta, egli le aveva anche insegnato come evocare la lama in qualsiasi situazione.
Per nulla sconcertata da quella novità, la O'Neill quindi diede uno strattone a Vicky e la spinse a correre il più forte possibile, come mai fatto in vita sua, per raggiungere il tunnel.
Mentre stavano per lanciarsi, il Dahaka sferrò altri due colpi di lieve entità che purtroppo colpirono alle spalle le due ragazze, accelerando la loro età biologica, ma spingendole ancora di più verso la vittoria.
Una volta entrate in quel vortice, una luce fortissima ed accecante le colpì in pieno viso, attenuando la loro volontà e la loro energia, intorpidendo i muscoli e le ossa.
Nemmeno cinque secondi dopo, però, entrambe erano a terra, con la Sfera tra le mani, nell'anno 2112, all'interno del Museo di Helsinki.

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I ricordi aggiuntivi di raccordo sono stati inviati tramite MP alle due Giocatrici.
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Messaggioda Victoria » 26/06/2016, 23:31

Zia R... ehm, cioè... Innanzitutto io... vorrei che la mia memoria emotiva venisse cancellata.

Così sia.

Per quanto concerne i ricordi aggiuntivi...
Come primo ricordo vorrei che nel mio passato, nei sei mesi intercorsi tra la morte di mia madre ed il mio ingresso ad Hogwarts, io abbia passato 6 mesi da mia zia Renée a Tokyo, in Giappone, a contatto con una realtà totalmente diversa dalla mia che sia stata formativa per il mio carattere... e che mi abbia anche fornito una base linguistica della lingua.


Posso considerarlo un ricordo di entità media, quindi va bene.
Sarà aggiunto.


Avevano iniziato con le loro richieste: Cappie non aveva voluto le sue scuse -non la biasimava per questo- ma era evidente che ce l'avesse ancora con lei; e tuttavia, per quanto di tempo da "perdere" ne avessero, nessuna delle due volle soffermarsi su una discussione che non avrebbe portato a nulla. Per la O'Neill cambiare quel ricordo specifico era stato come andare contro l'Equilibrio, ferirlo quasi, mentre per Victoria era stato proprio esso -anche se lei lo chiamava Destino, non conoscendo la verità- a farla capitare dentro quell'evento.
Ciò che dovevano fare ora, comunque, era scegliere dei ricordi fittizi da aggiungere alle loro vite che, per loro, sarebbero divenuti reali non appena la Trama fosse scomparsa e lo scorrere del tempo fosse stato ripristinato: quello che scelse la Randall per secondo fu una sofferenza per se stessa, ma al tempo stesso un sacrificio fatto per il benessere del Cartwright; voleva lasciarlo libero di amare una donna che soddisfacesse totalmente i suoi canoni estetici, e scegliendo quel ricordo specifico avrebbe almeno permesso ad entrambi di non stare più insieme grazie ad un allontanamento consapevole, maturo e sereno.

Come secondo ricordo... vorrei che nel mio passato io... io e Vergil ci fossimo lasciati.
Vorrei che il sentimento reciproco si fosse lentamente spento, e che questo ci abbia portato a chiudere la nostra relazione serenamente, a seguito di una lunga e matura discussione che ci ha trovati d'accordo, e al termine della quale abbiamo deciso di rimanere amici.


Le sembrava di aver effettuato una scelta saggia -che probabilmente non compensava la cazzata precedente, ma se non altro era la dimostrazione che di colpi di testa, l'americana, ne avesse ben pochi- che spinse anche Cappie ad addolcire lo sguardo incazzato e a stringerle per un istante la spalla, gesto peraltro apprezzato dall'altra... ma la Trama le diede una risposta che mai si sarebbe aspettata di ascoltare.

Spiacente, questo non mi è possibile.

Co... Cosa?
M-Ma perché?!


Le decisioni che prendete possono influenzare i sentimenti delle persone, ma non alterarli.
Cambiando il ricordo riferito al vostro scambio di coppia, avete ripristinato una linea temporale nella quale Vergil ha continuato a stare con te.
In questa linea, ti premetto, lui non ha smesso di amarti e il suo sentimento non si è mai spento, anzi è cresciuto e si è fortificato, impedendoti quindi di inserire questo ricordo.


.........

I poteri divini che vi ho donato momentaneamente non possono influire sul Libero Arbitrio e dunque, Vergil ha il diritto divino di mantenere i propri sentimenti, come tu i tuoi.
Ovviamente tale linea non è stata ancora alterata dal cambiamento avvenuto del vostro ultimo ricordo.
Avendo creato il collasso, il ricordo in questione non si è inserito correttamente nel flusso temporale.


...........

Questo significa che io mi sto basando sulla linea modificata fino a prima del vostro ultimo cambiamento.
Credo sia importante renderlo presente.


Perciò, almeno per il momento, Vergil la amava... col suo aspetto attuale? Pur essendosi fusa con Corinne? Pur avendo cambiato ed essendo diventata una persona fisicamente diversa dalla ragazza di cui si era inizialmente innamorato? Aveva basato la sua ultima richiesta proprio sulla possibilità che egli rimanesse legato ad una persona che non poteva amare totalmente, motivo per cui aveva pensato di lasciarlo libero, ma... perché doverlo fare, perché dover soffrire entrambi, se la Trama le stava dicendo che i suoi timori fossero infondati? Vergil l'avrebbe amata comunque, a prescindere dal suo aspetto, ed era l'unica conferma di cui la Randall aveva bisogno -e che in effetti solo la Trama avrebbe potuto fornirle.

D'accordo, allora... allora io devo pensare un attimo... -si vedeva quanto fosse stata presa in contropiede, al punto da domandare scusa a Cappie con un cenno della mano, perché chiaramente doveva pensare al volo a due nuovi ricordi medi/un nuovo ricordo grande da poter inserire nel proprio passato così da completare la punizione- Allora, va bene, diciamo che come secondo ricordo vorrei che durante il mio periodo ad Hogwarts io abbia frequentato assiduamente il CdD, raggiungendo una discreta bravura in materia di duelli e magari avendo anche stretto buone amicizie coi duellanti delle diverse Casate.

Aspettò che la Trama accettasse quel ricordo, ritrovandosi poi però in difficoltà per il terzo: che si sarebbe potuta inventare? Posando lo sguardo su Cappie come a cercare ispirazione dalla sua figura, effettivamente una cosa le venne in mente, tanto da portarla a chiedere alla Trama, con un cenno della mano, di darle un secondo, così da potersi avvicinare alla O'Neill per parlarle a bassa voce.

Senti, so che avevo detto di non volere ricordi comuni, ma il tempo stringe e io sono a corto di fantasia, perciò... che ne dici se chiedessi alla Trama di inserire il ricordo di te, me, Axell e Vergil che ci siamo fatti una vacanza insieme, l'anno scorso... diciamo per un paio di settimane?
Inoltre potremmo aggiungere dei dettagli come... non so... Axell potrebbe avermi insegnato a surfare, in fondo lui è bravo! E tu e Vergil potreste aver cantato insieme a fine vacanza, magari per gli ospiti del Resort dove abbiamo alloggiato! Che ne pensi?


Va bene, penso che non ci siano problemi.

La ringraziò con lo sguardo, provando quindi a proporre quel ricordo alla Trama, che però lo considerò di entità troppo bassa per poter accettare; a quel punto, soppesando l'amica, Victoria le si avvicinò di nuovo, con le guance appena un po' più rosse e l'espressione supplichevole.

Non uccidermi, non uccidermi e ascoltami, sentendoti libera di rifiutare!
E se... chiedessi alla Trama di inserire anche il ricordo di noi quattro che...
-abbassò la voce fino a ridurla ad un sussurro- ... ci dilettiamo in una cosa a quattro?

C-che cosa?!

In fondo ci siamo baciate, e potrebbe anche essere divertente, senza contare che credo sarebbe un ricordo tanto sconvolgente da valere come medio!

Assolutamente n-

Ti prego Cappie, altrimenti dovrò ricominciare a pensarci e non usciremo mai più da qui!! -la fissò con le mani congiunte a mo' di preghiera, osservando la sua espressione imbronciata che però, alla fine e per fortuna, non poté nulla contro lo sguardo dell'americana.

Dannazione! E va bene!
Ma io nel tuo ricordo voglio essere almeno brilla!
Almeno potrò avere una scusa se mi verrà rinfacciato in futuro...


Assolutamente, perfetto!
Oh grazie, grazie grazie grazie!


L'abbracciò pure, prima di tornare di fronte alla Trama e richiedere così l'ultimo ricordo aggiuntivo: due settimane di vacanza in Costa Rica -non c'era mai stata e le sembrava una bella scelta- per le due coppie insieme, in un bel Resort accogliente e confortevole, durante le quali Axell aveva insegnato a Victoria a surfare, Cappie e Vergil avevano cantato insieme... e tutti e quattro si erano dilettati in una bella orgia, durante la quale Cappie era bella brilla mentre loro tre tranquillamente sobri; attese che anche quel ricordo venisse accettato -sperando che ciò accadesse senza intoppi- dopodiché fu la volta della O'Neill -magari ancora rossa in viso- di parlare ed esprimere le proprie scelte, tutte e tre di media entità e tutte e tre accolte senza problemi; nuovamente, Victoria sentì pronunciare all'amica il nome di qualcuno che ella non conosceva -prima Sagitta, poi Heiji- ma non vi badò troppo, anche perché essendo state tanto lontane per mesi, era del tutto ipotizzabile che la ragazza avesse sviluppato rapporti con persone estranee all'altra.

Forzando il ripristino del tempo, si creeranno delle convergenze dimensionali di consapevolezza e inconscio.
Questo vuol dire che ci saranno degli eventi aggiunti al vostro percorso esistenziale nati dall'effettiva loro realizzazione nella linea temporale cancellata.
Essi non andranno ad influenzare ciò che vivrete, ma saranno semplicemente dei nuovi ricordi aggiunti secondo un regolamento specifico e accettabile.
Ergo voi li considererete giusti, congrui e accaduti senza rimanere perplesse della loro esistenza.
Quanti saranno non è dato saperlo e saranno solo le nebbie del tempo a farvi avere il numero esatto di miscugli, ma se non altro, non sarete distrutte e con voi tutta la vostra dimensione.


Non sarebbero stati solo quei ricordi da loro scelti, dunque, ad essere aggiunti nelle loro memorie, ma anche tutti quelli che da essi sarebbero scaturiti, in numero imprecisato ed indefinito; era comprensibile, e Victoria sperava solo che nessuna delle loro scelte si rivelasse negativa per loro o per le persone a loro connesse.

Ora vi riporterò nel tunnel e da lì ripartirà tutto. Per voi sarà come aver appena modificato il ricordo dell'Ottavo Piano ed essere riuscite nell'intento.
Questa conversazione tra noi non esisterà più nelle vostre memorie, quindi dovrete affrontare il Dahaka e prendere la via che vi porterà all'esterno.
Il grande cambiamento apportato nella vostra ultima scelta sarà talmente enorme da caricare a sufficienza la sfera e così mandarvi nel vostro Presente.


La cosa positiva della "ramanzina", a pensarci bene, fu proprio quella: insomma, praticamente avevano finito! Certo, c'era ancora il Dahaka da affrontare, ma dovevano giusto evitarlo il tempo necessario per uscire dal tunnel, e poi finalmente sarebbero tornate a casa: avevano passato quattro giorni d'inferno, ma finalmente la luce -quella in fondo al tunnel, tanto per rimanere in tema- non era poi così lontana, anzi, Victoria poteva quasi sentirne il calore sulla punta delle dita.

Credo non ci sia altro da dire e mi auguro naturalmente di non dovervi più vedere qui al mio cospetto.

Addio, e... vi chiedo scusa per il disturbo.

Furono le ultime parole che la Randall pronunciò verso la Trama, prima che l'entità scomparisse e tutto tornasse esattamente uguale al punto in cui si erano fermate: le statue di sale ripresero ad essere persone reali, in un certo senso, e visto che il ricordo era stato modificato con successo e senza conseguenze -per quello che sapevano loro, ovviamente- entrambe furono risputate fuori da esso, ritornando nel tunnel indenni; o meglio, Victoria era decisamente diversa da prima, ma solo Cappie se ne sarebbe potuta accorgere perché l'amica non era in possesso di uno specchio -meglio così, doveva rimanere concentrata sull'obiettivo, ed osservare ora il nuovo aspetto, o meglio l'aspetto che avrebbe dovuto avere se fosse cresciuta normalmente, l'avrebbe di sicuro destabilizzata.

Wow, ha funzionato, ce l'abbiamo fatta!
Adesso dobbiamo solo capire se bisogna modificare un al--


Non posso crederci!
La Sfera! La Sfera è completamente carica, è piena che sembra quasi che stia per scoppiare!
Adesso cerco di aprire il varco per farvi tornare indietro, solo un attimo di pazienza!


... Cappie, hai sentito?!
Possiamo tornare a casa!!


Non immaginava che un cambiamento del genere potesse caricare la sfera a tal punto, ma che importanza poteva avere? La sfera era carica, dovevano solo tornare indietro ed uscire dal tunnel, era fatta!
Strinse forte la mano dell'amica, affiancandola, immaginando che il Dahaka non gliel'avrebbe resa facile... e infatti fu così: fu la Randall a tenere il Remoris mentre l'altra combatteva -ovviamente, era lei la più brava, nonostante anche Victoria una certa esperienza coi duelli se la fosse fatta durante il periodo scolastico- parando colpo su colpo per circa tre minuti, fino a quando la voce di Tisifone non rimbombò di nuovo nelle loro orecchie.

Ecco!
Ci sono!
Osservate!
La via di uscita è aperta!


Cappie, lì dietro!

Alle spalle del Dahaka era apparso una sorta di portale, evidentemente quello che avrebbero dovuto attraversare per tornare a casa: erano ad un passo, ad un niente dal mettere la parola fine a quell'incubo, ma perché il mostro non le lasciava in pace?! Invece che lasciarle passare, quel bastardo sembrò tentare il tutto per tutto, creando una liana di colore nero diretta verso di loro: Cappie usò la magia per pararsi, ma lo scudo magico si infranse, facendo volare entrambe all'indietro.

Aaaarrrgggghhh, cazzo!
No no no no!!


Sul serio?!
Cioè, davvero?!?
Tanta fatica, tanto sudore, tante lacrime e pure tanto sangue... per nulla?! Era di fronte a loro, il Dahaka, di nuovo pronto a scagliare un attacco evidentemente inevitabile, un attacco che Victoria si rifiutò di guardare, chiudendo gli occhi...

....
........
............
................ ?


Li riaprì, prima uno e poi l'altro, chiedendosi perché non avesse sentito nulla -erano forse sparite così, di punto in bianco, senza provare il benché minimo dolore?- e ritrovandosi con una spada nelle mani dell'amica, che aveva preferito combattere la liana del Dahaka con quell'arma, anziché con la bacchetta -evidentemente inutile.

Sei stata grande!

Riuscì a dirle la ragazza mentre si rimetteva in piedi e cominciava a correre, correre a perdifiato, più veloce di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita, fino a quel portale che non aspettava altri che loro: vennero colpite entrambe dal Dahaka, alle spalle, ma più che sentire quella parte del corpo formicolare come già avvenuto in precedenza, nessun altro effetto collaterale sembrò danneggiare la loro corsa, che infatti permise loro di entrare nel vortice, venire accecate dalla luce, e...

... siamo a casa...

Lo pensò ovviamente, Victoria, con una mano sulla sfera, Cappie accanto a sé, ed il Remoris ancora in mano, che usò all'istante: posò la mano libera sul primo punto del corpo dell'amica disponibile, pronunciò con un filo di voce la formula, così da non farsi sentire da nessuno, e rallentò il tempo, in modo da permettere alla O'Neill di cambiare il minerale della sfera -quello che la faceva funzionare- con quello che Tisifone aveva dato loro, del tutto inutile; attese che l'irlandese avesse fatto ciò che doveva, dopodiché si rimisero entrambe nell'esatta posizione precedente, Victoria nascose il Remoris nella borsa, lasciò la presa su di esso, e...

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Messaggioda Caroline Priscilla » 27/06/2016, 14:40

Come secondo ricordo... vorrei che nel mio passato io... io e Vergil ci fossimo lasciati.
Vorrei che il sentimento reciproco si fosse lentamente spento, e che questo ci abbia portato a chiudere la nostra relazione serenamente, a seguito di una lunga e matura discussione che ci ha trovati d'accordo, e al termine della quale abbiamo deciso di rimanere amici.


Spiacente, questo non mi è possibile.

Non le fu possibile dare a Victoria la privacy che meritava, dunque fu costretta ad ascoltare i motivi che impedivano alla Trama di accettare quel ricordo, un vero e proprio colpo di scena.

Le decisioni che prendete possono influenzare i sentimenti delle persone, ma non alterarli.
Cambiando il ricordo riferito al vostro scambio di coppia, avete ripristinato una linea temporale nella quale Vergil ha continuato a stare con te.
In questa linea, ti premetto, lui non ha smesso di amarti e il suo sentimento non si è mai spento, anzi è cresciuto e si è fortificato, impedendoti quindi di inserire questo ricordo.
I poteri divini che vi ho donato momentaneamente non possono influire sul Libero Arbitrio e dunque, Vergil ha il diritto divino di mantenere i propri sentimenti, come tu i tuoi.
Ovviamente tale linea non è stata ancora alterata dal cambiamento avvenuto del vostro ultimo ricordo.
Avendo creato il collasso, il ricordo in questione non si è inserito correttamente nel flusso temporale.
Questo significa che io mi sto basando sulla linea modificata fino a prima del vostro ultimo cambiamento.
Credo sia importante renderlo presente.


Vergil avrebbe continuato ad amarla, Vergil non l'avrebbe lasciata a causa del suo aspetto fisico. Erano parole che sapeva avrebbero scaldato il cuore della Randall, nonostante non fosse ancora in grado di capire se e quanto le avrebbero fatto piacere. Ad ogni modo, adesso a Victoria mancavano ancora due ricordi da scegliere, dei quali uno, per fortuna, venne trovato subito, mentre il terzo fu costretta a chiedere aiuto proprio alla O'Neill stessa.

Senti, so che avevo detto di non volere ricordi comuni, ma il tempo stringe e io sono a corto di fantasia, perciò... che ne dici se chiedessi alla Trama di inserire il ricordo di te, me, Axell e Vergil che ci siamo fatti una vacanza insieme, l'anno scorso... diciamo per un paio di settimane?
Inoltre potremmo aggiungere dei dettagli come... non so... Axell potrebbe avermi insegnato a surfare, in fondo lui è bravo! E tu e Vergil potreste aver cantato insieme a fine vacanza, magari per gli ospiti del Resort dove abbiamo alloggiato! Che ne pensi?


Va bene, penso che non ci siano problemi.

Sempre se la Divinità avesse accettato. Purtroppo -come immaginava- non fu così e questo gettò nuovo sconforto fra le due ragazze, fino a quando Vicky non fu costretta a prendere una decisione drastica... Ma solo se l'irlandese avesse dato il suo benestare.

Non uccidermi, non uccidermi e ascoltami, sentendoti libera di rifiutare!
E se... chiedessi alla Trama di inserire anche il ricordo di noi quattro che... ci dilettiamo in una cosa a quattro?


C-che cosa?!

Aveva davvero capito bene quello che la Randall le aveva appena chiesto?

In fondo ci siamo baciate, e potrebbe anche essere divertente, senza contare che credo sarebbe un ricordo tanto sconvolgente da valere come medio!

Sì, aveva capito più che bene, il che aumentò ancora di più il rosso vergogna delle sue guance, mentre in preda al panico rispondeva di getto con un netto e secco rifiuto.

Assolutamente n-

Ti prego Cappie, altrimenti dovrò ricominciare a pensarci e non usciremo mai più da qui!!

Non aveva voglia di passare altro tempo sospesa in mezzo al nulla e la ex-Draghessa lo aveva capito bene, al punto da volersi giocare proprio quella carta per convincere la Fulmen a cedere. Alla fine, con un enorme sospiro, Cappie acconsentì ma ad una condizione: essere perlomeno brilla quando il fatto era accaduto, perchè sapeva altrimenti che mai sarebbe riuscita a spiegarsi come avesse fatto a combinare una cosa simile.
Per fortuna quell'aggiunta andò bene per la Trama e quando fu il turno di Cappie di parlare Ella non presentò altri problemi, permettendo quindi alle ragazze di riprendere fiato e di vedere la fine di quell'avventura a spasso nel tempo.

Forzando il ripristino del tempo, si creeranno delle convergenze dimensionali di consapevolezza e inconscio.
Questo vuol dire che ci saranno degli eventi aggiunti al vostro percorso esistenziale nati dall'effettiva loro realizzazione nella linea temporale cancellata.
Essi non andranno ad influenzare ciò che vivrete, ma saranno semplicemente dei nuovi ricordi aggiunti secondo un regolamento specifico e accettabile.
Ergo voi li considererete giusti, congrui e accaduti senza rimanere perplesse della loro esistenza.
Quanti saranno non è dato saperlo e saranno solo le nebbie del tempo a farvi avere il numero esatto di miscugli, ma se non altro, non sarete distrutte e con voi tutta la vostra dimensione.
Ora vi riporterò nel tunnel e da lì ripartirà tutto. Per voi sarà come aver appena modificato il ricordo dell'Ottavo Piano ed essere riuscite nell'intento.
Questa conversazione tra noi non esisterà più nelle vostre memorie, quindi dovrete affrontare il Dahaka e prendere la via che vi porterà all'esterno.
Il grande cambiamento apportato nella vostra ultima scelta sarà talmente enorme da caricare a sufficienza la sfera e così mandarvi nel vostro Presente.
Credo non ci sia altro da dire e mi auguro naturalmente di non dovervi più vedere qui al mio cospetto.


Non le piaceva l'idea di non poter ricordare l'accaduto, ma non era certo un'opzione quella di mettersi a contestare il volere della Trama. Salutò con rispetto la Divinità, vedendo lo sfondo cambiare e assumere di nuovo le sembianze dell'ottavo piano, esattamente dal punto dove avevano lasciato ma che in effetti per loro non avevano mai abbandonato veramente. Vennero ancora una volta tirate fuori da quel ricordo, i sentimenti di preoccupazione e rabbia di nuovo presenti nell'irlandese, ma in maniera più blanda in quanto per lei ormai non c'era sata nessuna conseguenza negativa, a parte il vedere come sarebbe cresciuta Victoria se non avesse ricevuto la magia di Corinne dentro di sè.

Io e te faremo i conti dopo!

Le disse, più preoccupata che seriamente arrabbiata, una preoccupazione che non venne condivisa dalla Randall il cui unico intento era quello di trovare il prossimo ricordo da modificare. Giusto, era esattamente quello che dovevano fare, se non che la voce di Tisifone diede loro una splendida notizia, una notizia che per il momento esaltò l'americana.

Non posso crederci!
La Sfera! La Sfera è completamente carica, è piena che sembra quasi che stia per scoppiare!
Adesso cerco di aprire il varco per farvi tornare indietro, solo un attimo di pazienza!


... Cappie, hai sentito?!
Possiamo tornare a casa!!


Esulta dopo, il Dahaka è tornato!
Vai col Remoris, ci penso io a lui!


Non perse altro tempo a discutere, perchè adesso che erano vicine all'uscita non potevano assolutamente lasciarsi distrarre, anzi lei non doveva distrarsi, doveva rimanere focalizzata sulla battaglia contro il mostro per poter tornare finalmente a casa. Non era facile garantire del tempo alla Samyliak, ma Cappie ce la mise tutta, riuscendo a proteggere entrambe dagli attacchi del mostro, ma ritrovandosi spesso e volentieri a mancare il bersaglio, nonostante tutti i suoi allenamenti passati.

Ecco!
Ci sono!
Osservate!
La via di uscita è aperta!


Cappie, lì dietro!

Lo vedo!
Ok ce la possiamo far...
PROTEGO ABSUMPTAM!
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!


Di nuovo quell'assurdo attacco, quel tentacolo nero che usciva fuori dal corpo del mostro, diretto verso di loro per trafiggerle. La Ignis aveva tentato di parare il colpo, riuscendo solo però a mandare in frantumi il proprio scudo magico e finendo anche per volare indietro insieme a Victoria. Non poteva essere, non potevano arrendersi proprio ora che erano ad un passo dalla fine! Ma la magia del mostro sembrava essere troppo potente per loro, persino per tenergli testa quel tanto che bastava a permettere ad entrambe di fuggire.

Aaaarrrgggghhh, cazzo!
No no no no!!


Lacrime di rabbia presero a scorrere sul viso della O'Neill, mentre fissava il mostro, la propria bacchetta -del tutto inutile contro di lui- e poi l'anello che portava al dito, quello stesso anello che, quando si era ritrovata in quel vicolo cieco, non era riuscito ad evocare la propria spada nel futuro. Già, ma se invece in quel tunnel fosse stato di nuovo... Possibile?

Immagine


Cappie si rimise in piedi, fissando ancora una volta l'artefatto che aveva al dito e concentrando il proprio potere spirituale per entrare in connessione con esso e, di conseguenza, con la propria wakizashi, al sicuro nel suo presente. E quando li riaprì, semplicemente la sua fidata arma era di nuovo nelle sue mani, pronta ad essere usata anche contro il Dahaka stesso. Mise la bacchetta al suo posto, nella cintura, in attesa del nuovo attacco da parte del mostro che questa volta finì in un nulla di fatto perchè grazie alla sua wakizashi, Cappie riuscì a tagliare il secondo tentacolo diretto verso di loro, lasciando per qualche istante il mostro basito da quanto accaduto.

Sei stata grande!

A dopo i complimenti, ora corri!
Corri!


Si mise a correre pure lei, facendo sparire la propria spada, grazie sempre al suo artefatto, cosicchè nessuno potesse sospettare nulla nel vederla. Sentì i colpi del Dahaka colpirla alla schiena, ma a parte una fastidiosa sensazione, l'irlandese non provò altro, concentrata solo a raggiungere il proprio obiettivo, la loro luce in fondo al tunnel, fiondandocisi insieme alla Randall e ritrovandosi nell'esatto momento da cui erano partire, ovvero loro due a terra che stringevano entrambe la sfera.

Vicky, ora...

Le sussurrò a bassa voce, una volta che si furono messe in piedi, nascondendo prontamente la bacchetta col braccio. Non appena quindi l'amica ebbe attivato il potere del medaglione, posandole una mano sul braccio, Cappie in fretta e furia aprì la sua borsa, facendo scivolare al suo interno la bacchetta e prendendo la falsa pietra che sostituì alla vera Arabaxite. Anche essa raggiunse lo stesso luogo della bacchetta -ovvero l'interno della sua borsa, al sicuro insieme ad Ermes- dopodichè, semplicemente, fu il turno della Randall di mettere via il Remoris ed entrambe assunsero la posa che avevano poco prima di aver rallentato il tempo. Avevano entrambe le mani sull'antica reliquia, la battaglia fra Mangiamorte e Vigilanza Magica non si era ancora esaurita e la donna rossa, vedendole, si avvicinò a loro con un gruppo di altri combattenti al suo servizio, pronti a minacciare le due amiche se non le avessero consegnato il prezioso cimelio.

Ok, adesso fai finta di essere spaventata da loro, lasciamo che si avvicinino senza opporre resistenza...

Nonostante alcuni vigilanti cercassero infatti di richiamare le due ragazze, spingendole a mettersi al riparo, Cappie rimase -possibilmente insieme a Vicky- ferma sul posto, stringendosi all'amica con le lacrime agli occhi e un'espressione spaventata sul volto, che in effetti le riusciva abbastanza credibile a causa di quello che avevano appena vissuto [d20:19 + Talento/A: 27 + 1 Bonus= 47].

La prego non ci faccia del male!
Ecco, prenda la sfera ma non ci uccida, per favore non ci uccida...


Riusciva persino ad imitare un tono di voce isterico, abbracciando forte Victoria dopo aver consegnato la sfera nelle mani della donna. Cosa avrebbe fatto adesso? Se ne sarebbe andata? Dentro di sè, Cappie non aspettava altro che mettere la parola fine -definitiva- a tutta quella storia.

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Messaggioda Sandyon » 27/06/2016, 21:49

Anno 2203
Rio de Janeiro
Discoteca Magica "Vida Longa"
15 Febbraio
Ore 03:51


Immagine

Ehi, Zelos, la finisci di fissarla in quel modo?
Per lo meno chiudi la bocca, cazzo, ahahah!


Come?
Sì, cioè, non la stavo guardando, te lo assicuro, mi ero solo imbambolato.


Sì, va beh... Diciamo così!
Insomma ti stavo dicendo, pare che uno di quei vortici temporali sia arrivato dietro casa dei miei, che meraviglia!
Per poco non si risucchiava il cane e il gatto!


Un bel casino proprio... Gli addetti alla Divinazione Temporale affermano che l'anomalia terminerà in poco tempo, basta fare attenzione.
Avvertono tutti mettendo fuori discussione l'idea di oltrepassare il varco, come se a qualcuno andasse di finire chissà quanto indietro nel passato, vero?!


... Io no di sicuro...

Ohi, vado a provarci con Freyja, chissà che non me la dia stanotte!

Prego?!
Ma perché proprio con lei scusa?
Con tutte le ragazze che ci sono!


Hai idea di quanto sia porca a letto?
Ah no, giusto, tu sei l'unico che ancora non ci ha fatto un giro!


La stai trattando come se fosse una p***ana!

Ci mancherebbe solo!
Se mi sentisse a darle della p***ana sarei già morto!
Tanto lo sai, sceglie lei chi vuole, come e quando... Sembra facile ma non lo è per niente!
Fortunatamente però a me una chance per sorprenderla la concede sempre, chissà perché...


Perché sei mio amico, ancora non l'hai capito, imbecille?
Lo fa solo per mandare in bestia il sottoscritto, dannata e maledetta...


-------------------------------------------------------------------

Anno 2112
Helsinki
Palazzo delle Esposizioni
17 Maggio
Ore 14:37


La Sfera!
Recuperate ad ogni costo la Sfera!
Muovetevi!


La donna dai capelli rossi, individuando che la sfera era stata recuperata al volo dalle due ragazze, Victoria e Caroline Priscilla, ordinò ai suoi uomini di prenderla.
Non le interessava che qualcuno venisse catturato dalla Vigilanza Magica, doveva ad ogni costo avere quel bottino altrimenti quella spedizione sarebbe valsa a nulla.
Non poteva però immaginare che grazie al favore del Medaglione Remoris, giunto da un'altra epoca, le due avventuriere avessero scambiato il motore interno della Sfera con uno fasullo.
Così, quando tre Mangiamorte arrivarono a loro intimandole di lasciare il prezioso tesoro, nessuno si accorse di nulla e pensarono di aver portato a termine la missione senza intoppi.

La prego non ci faccia del male!
Ecco, prenda la sfera ma non ci uccida, per favore non ci uccida...


Uno dei Mangiamorte rimase anche abbastanza imbambolato di fronte allo sguardo di puro terrore (?) espresso dalla O'Neill, provando quasi pena per lei.
Infatti gli altri due gli diedero uno scappellotto intimandogli di sbrigarsi altrimenti sarebbe stato catturato; troppo tardi però, mentre cercava di correre via venne colpito e atterrato.
La rossa, comunque, fiera e soddisfatta di aver ripreso ciò che le serviva, salutò con un sorriso tutti gli astanti, scomparendo velocemente mentre la Vigilanza scendeva dalle balconate.
In breve, l'ordine venne ristabilito e con esso anche la calma e la serenità di tutti i presenti; pochissimi feriti per fortuna e nessuno in condizioni tali da essere portato in ospedale.

Signorine, state bene?
Avete bisogno di un medico?


Subito uno degli Agenti si affrettò ad assicurarsi che la O'Neill e la Randall stessero bene, mentre i diversi arrestati venivano scortati fuori per essere condotti presso una centrale.
Haytham e Lyra vennero scortati per prima all'esterno, impedendo così alle due ragazze di potersi avvicinare a loro e parlarci, ma ce ne sarebbe stato modo successivamente.
Nell'arco di pochi minuti, tutti gli invitati alla mostra vennero fatti allontanare dal luogo dell'attacco e non appena le porte del Palazzo si aprirono, una folla di persona era lì ad aspettarli.
In mezzo a tutto quel trambusto di gente, due ragazzi piuttosto massicci si fecero spazio per raggiungere l'una e l'altra, abbracciandole e baciandole con aria preoccupata ma sollevata.

Vicky... Tutto a posto?!
Ti hanno fatto del male?!
La prossima volta ti accompagnerò e farò da scorta, lo giuro!


Immagine

La mia Gattina non può proprio fare a meno di mettersi nei guai, mh?
Sicura che non ti abbiano stuprato?
... Tutto ok?


Immagine

Nel corso dei secondi successivi, i due ragazzi spiegarono alle fidanzate di essersi ritrovati ad ascoltare la notizia alla MagiRadio praticamente in diretta.
I reporter avevano impiegato pochissimo e far correre la voce di quell'attentato, quindi in tempi record molti dei familiari e dei cari dei "prigionieri" erano accorsi lì.
Purtroppo ben pochi erano riusciti ad intravedere i fuggitivi e soprattutto la loro leader, i quali evidentemente avevano utilizzato un'altra uscita per svignarsela.
Mentre stavano ancora parlando con Vergil ed Axell, ad un tratto, Cappie poté vedere tra la folla per un istante un viso conosciuto, giunto anch'egli per sincerarsi che stesse bene.

Immagine

Tuttavia tempo un secondo e improvvisamente quella figura scomparve, come solitamente accadeva.

Ohi?
Mi stai ascoltando?
Che cosa hai visto di così importante?


Ho avuto paura... Probabilmente se ti avessero toccata anche solo con un dito avrei fatto una strage...

Entrambe si sarebbero dovute abituare molto presto a quella vita, a quelle novità, a quei cambiamenti radicali che ora facevano parte del loro essere e del loro status normale.
Successivamente ad un lieve interrogatorio da parte della Vigilanza Magica, dove venne chiesto loro ogni dettaglio importante da fornire per le ricerche e le indagini, furono completamente rilasciate.
Adesso stava a loro decidere effettivamente cosa fare, se mantenere subito la parola data a Lestat oppure recuperare fiato qualche secondo e pensarci in un altro momento.
La cosa certa però era che finalmente si trovavano nel luogo giusto e nel tempo giusto, dove tutto era iniziato e dove, per fortuna, era anche tutto ripreso... seppur con qualche aggiunta extra.

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Anno 2203
Rio de Janeiro
Discoteca Magica "Vida Longa"
15 Febbraio
Ore 05:33


Ti stai davvero portando Juan a casa?

È un tipo vagamente decente, ci può stare per la mia ultima scopata nel 2203!

Ancora con questa storia?
Ma finiscila... Non ci credo neanche un po' che te ne vuoi davvero andare!


E perché non dovrei?
Ho la possibilità per far capire una volta per tutte all'intero Mondo Magico chi è la più forte in assoluto, di questo tempo... E di quello.
E poi non sarebbe la prima volta che un Asveras mette... ai propri piedi un Vastnor, no?


Tu non mi metti da nessuna parte.

... Non ti smentisco solo perché ho fretta, Zelos.
Ci vedremo presto, cuginetto... Ti manderò una cartolina dal 2112...


Tsk, ma figurati...

... Sta' a vedere...

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Messaggioda Victoria » 27/06/2016, 22:49

Erano tornate: nessuno avrebbe scommesso su di loro -forse inizialmente nemmeno la stessa Victoria- ma erano tornate sane e salve, avevano cambiato il passato, aggiustato alcune cose e stravolto altre, ma il punto era che si ritrovavano nell'esatto momento in cui erano sparite, in cui tutto si era fermato nell'attesa del loro ritorno; nessuno, in quella stanza, avrebbe mai potuto immaginare cosa le due avessero vissuto, cosa avessero imparato l'una dall'altra, quanto avessero rischiato e quanto di ciò che avevano appreso avrebbe potuto cambiare quel presente, ma non aveva importanza, lo sapevano loro, e tanto bastava.
Grazie al potere del Remoris, nelle mani della Randall, Cappie poté sostituire l'Arabaxite con un minerale di nessun valore, recuperando poi entrambe le precedenti posizioni e ristabilendo il normale scandire del tempo, che per una volta era stato loro amico e non, come nel futuro parallelo, il nemico principale contro cui combattere.

Ok, adesso fai finta di essere spaventata da loro, lasciamo che si avvicinino senza opporre resistenza...

Mentre Cappie recitava -con una bravura fuori dal comune- la parte della ragazza terrorizzata, in lacrime e sull'orlo di una crisi isterica, Victoria tenne lo sguardo basso, lasciandosi andare ogni tanto a qualche tremito del corpo del tutto spontaneo vista che l'adrenalina accumulata fino a quel momento stava lentamente scemando.

La prego non ci faccia del male!
Ecco, prenda la sfera ma non ci uccida, per favore non ci uccida...


Lasciò che la sfera -quasi meravigliosa nella sua inutilità- scivolasse dalle mani dell'amica a quelle del Mangiamorte, che venne catturato quasi subito dopo aver consegnato l'oggetto nelle mani della donna dai capelli rossi, che si dileguò estremamente soddisfatta di sé; quasi le veniva da ridere nel pensare che avrebbe passato chissà quanto tempo a scervellarsi sul perché la sfera non funzionasse in alcun modo, ma era una risata un po' isterica, di quelle che dietro celavano un'infinità di pensieri.
Ricordava il suo passato, ricordava ciò che era stato e ciò che aveva modificato nel corso di quell'avventura, ma al tempo stesso nella sua memoria erano incisi i momenti del passato che ora era diventato reale per lei, e di tutto ciò che da esso era scaturito, compreso quel presente variato che per lei e Cappie, ora, era concreto e tangibile come per chiunque altro.

Signorine, state bene?
Avete bisogno di un medico?


Si riscosse dai propri pensieri con un movimento del capo leggero, un cenno di diniego ed un sorriso velato; non le serviva un medico, al massimo le serviva qualche istante per riadattarsi a tutto ciò che conosceva e che aveva conosciuto, a ciò che era stato reale e che ora non lo era più; se non altro, avendo preferito cancellare la propria memoria emotiva, il cuore era sereno -scombussolato dagli eventi, naturalmente- ma senza provare sensazioni di conflitto o di spaesamento.
Ora tutto ciò che voleva si riduceva al varcare le porte di quel museo: prima di fare ciò, comunque, si allontanò un attimo da Cappie e si avvicinò a Laurel, chiedendole se stesse bene e promettendole che avrebbero parlato con calma l'indomani sera, a cena; con un ultimo sorriso, la Randall tornò accanto alla O'Neill, lanciandole una lunga occhiata penetrante -di quelle che solo chi come loro aveva condiviso così tanto poteva comprendere- prima di uscire dall'edificio.

Vicky...

Come non riconoscere quella voce?
Non l'aveva dimenticata nel suo passato ormai obsoleto, e di sicuro non avrebbe mai potuto dimenticarla in quel presente: volse il capo quasi in un gesto automatico, posando gli occhi sul ragazzo che la stava guardando preoccupato, avvicinandosi a passo veloce.

Immagine


Solo in quel momento si rese conto di non avere la minima idea del proprio aspetto, e di non aver modo di controllarsi prima che Vergil le arrivasse di fronte: per questo richiamò l'attenzione della O'Neill con una leggera stretta del braccio, in modo da poterle parlare in quei pochi secondi precedente all'arrivo dei due Cartwright.

Cappie, io sono… ecco… bella?

Ti ama Vicky, dovrebbe bastarti per capire che sei bellissima...

E’ proprio perché mi ama che potrei essere orribile, io… vorrei sapere se lo sono… per davvero.

Smettila di pensarci sciocchina e vallo ad abbracciare. Non aspetta altro!
Eri bella prima, lo sei anche adesso.


Forse Cappie aveva ragione: e poi, se assomigliava a sua madre, doveva essere bella per forza, giusto?
Volse nuovamente lo sguardo su Vergil, che nel frattempo le era arrivato di fronte, venendo quasi subito circondata dal calore del suo abbraccio: era un po' strano pensare che, prima di quella mattina, sarebbe stato Axell ad abbracciarla e non Vergil, ed era ancora più strano il fatto che quel pensiero non le suscitasse nulla, perché le braccia del biondo erano esattamente quelle che voleva sentire intorno al suo corpo, quelle che per lei erano familiari e che sapevano di casa; chiuse gli occhi per qualche istante, respirando il suo odore, sorridendo anche tra sé per la felicità di essere tornata a casa, e la gratitudine al Destino di aver avuto l'occasione per poter mettere a posto le cose.

Tutto a posto?!

Sono solo un po' scossa, ma sto bene.

Ti hanno fatto del male?!

Per fortuna no, volevano solo un oggetto che c'era lì dentro... ed una volta che l'hanno preso se ne sono andati. -che poi la sfera fosse ormai utile quanto un fermacarte, quello era un dettaglio di cui soltanto lei e Cappie erano a conoscenza.

La prossima volta ti accompagnerò e farò da scorta, lo giuro!

Se tu mi accompagnassi, poi come farei a concentrarmi sul resto?

Era semplice, dannatamente semplice rapportarsi con lui in quel modo perché, con tutto che Victoria ricordava anche un passato diverso, era reale solo quello in cui lei e Vergil non si erano mai allontanati, ma anzi, si erano legati sempre di più, diventando una coppia solida a tutti gli effetti: e se da un lato, quando la propria bocca incontrò la sua per un bacio dolce e delicato, quella era una sorta di normalità per loro in quanto fidanzati, una parte del cuore della Randall si emozionò esattamente come fosse la prima volta. Ci sarebbe voluto tempo per abituarsi a tutto ciò... ma per fortuna ora ne avevano in abbondanza.

Ho avuto paura... Probabilmente se ti avessero toccata anche solo con un dito avrei fatto una strage...

Ti ricordo che so difendermi da sola!
... beh, magari non benissimo, però hai capito il senso...


Commentò l'americana di rimando, con un piccolo sorriso divertito: d'accordo, non era brava quanto Cappie, ma di esperienza nel Club dei Duellanti ne aveva fatta parecchia, senza contare che come Duellante di Serie E qualche sporadico combattimento l'aveva svolto, ed anche con risultati piuttosto positivi.
Di seguito, un uomo della Vigilanza Magica le prese qualche minuto da parte per poterle interrogare, anche se loro di dettagli avrebbero potuto fornirne molto pochi, ma questo diede modo alle due ragazze di mettersi d'accordo sul lasciare tutto in sospeso, per il momento, e di rivedersi l'indomani per decidere cosa fare del medaglione -nelle mani di Victoria- e anche dell'Arabaxite -nelle mani di Cappie.

Ti va se andiamo a casa?
Non credo proprio che qualcuno mi biasimerà se non torno all'Istituto, oggi...
-domandò Victoria a Vergil una volta che lei e la O'Neill furono libere di tornare dai rispettivi fidanzati- Ho bisogno di stare un po' con te.

E riabituarsi a lui, alla sua vicinanza, per quanto ovviamente una gran parte di sé la considerasse normale, quotidiana, di routine; attese una conferma, che si sperava fosse tale da parte sua, dopodiché abbracciò forte sia Cappie -forse più forte di quanto sarebbe stato normale fare, ma che importanza poteva avere?- sia Axell, constatando con piacere di non provare assolutamente nulla al di là della stima, del rispetto e di un affetto amichevole.
Quello era il suo presente ora, e ciò che era stato non aveva importanza alcuna: un presente, quello, che le dava almeno un milione di motivi per sorridere... forse anche di più.

Uscita per Victoria


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Messaggioda Caroline Priscilla » 27/06/2016, 23:57

La prego non ci faccia del male!
Ecco, prenda la sfera ma non ci uccida, per favore non ci uccida...


Doveva ammetterlo con sè stessa: stava facendo un ottimo lavoro nel circuire i Mangiamorte, riuscendo persino ad impietosirne uno che la fissò imbambolato, triste forse per aver spaventato la O'Neill. La sfera venne consegnata nelle mani degli scagnozzi della donna che, soddisfatta, lasciò finalmente il museo, permettendo quindi ai Vigilanti di riportare l'ordine all'interno della struttura e fra la folla, occupandosi anche dei feriti.

Signorine, state bene?
Avete bisogno di un medico?


No, io sto bene, la ringrazio.
Vicky?


Le chiese, chiamandola, se sentisse il bisogno di farsi medicare qualche ferita, ma nessuna delle due ne aveva, almeno non visibili da occhio umano. Ora che erano ritornate indietro, Cappie sentiva solo il bisogno di starsene in silenzio per qualche tempo, riflettere su tutto quanto e riuscire a riordinare le idee e i sentimenti, che si confondevano dentro di lei cercando il proprio giusto posto. I ricordi di un passato che era stato modificato e quelli del nuovo che ora stava vivendo riuscivano a coesistere nonostante tutto, evitando alla O'Neill di impazzire. Come i suoi sentimenti, due calori diffusi nel suo cuore, uno presente, alimentato da anni ed anni di amicizia -quello per Vergil- e uno più forte, dirompente, quasi avvampante, che era stato da sempre rimpianto quando perduto e che ora le apparteneva, si sperava, per sempre.
In attesa di poter uscire dalla sala, la Randall approfittò di quel momento per poter salutare l'amica con la quale era venuta alla mostra e Cappie, di conseguenza, cercò il proprio cliente, sincerandosi che stesse bene, scusandosi per essersi separati e chiedendo se volesse ancora che finisse il suo incarico, scortandolo fino alla fine come promesso. L'uomo tuttavia fu così gentile da lasciarla libera di tornare a casa senza problemi, probabilmente pensando che potesse essere rimasta scossa da una simile vicenda. In verità, l'irlandese stava mostrando una calma che quasi non le apparteneva, come se tutto in lei si fosse momentaneamente spento, come la calma poco prima di una tempesta.
Non fu nemmeno in grado di parlare con Haytham, ma a questo punto tanto valeva incontrarsi il giorno dopo con Victoria e decidere il da farsi, sia per i fratelli Ravnick che per Lestat, tanto se lo meritavano un po' di riposo, no? Quando finalmente riuscirono a raggiungere l'esterno del museo, una voce conosciuta da entrambe richiamò la ex-Draghessa, portandola a voltarsi verso il viso del ragazzo che amava, un viso adesso completamente diverso. Accanto a lui c'era Axell, un Axell che Cappie non si sentiva ancora pronta a guardare, forse perchè quello che stava provando in quel momento nel vedere Vergil era solo una delle tante conseguenze della sua scelta di non dimenticare i sentimenti per lui. Era felice di vederlo e al tempo stesso sentiva dolore nel non poter correre ad abbracciarlo, perchè ora quel diritto spettava prima alla Randall.

Cappie, io sono… ecco… bella?

Si voltò verso di lei, ancora bloccate in mezzo alla folla, avanzando piano per raggiungere i due fidanzati. Fece un bel respiro, scacciando via la tristezza e lasciandosi pervadere solo dalla parte più bella di quell'amore che provava per il più giovane dei Cartwright, un amore che lo voleva vedere solo ed eslcusivamente felice con la persona che amava.

Ti ama Vicky, dovrebbe bastarti per capire che sei bellissima...

E’ proprio perché mi ama che potrei essere orribile, io… vorrei sapere se lo sono… per davvero.

Smettila di pensarci sciocchina e vallo ad abbracciare. Non aspetta altro!
Eri bella prima, lo sei anche adesso.


Le diede anche una piccola spintarella, così che lei fosse la prima a raggiungere il proprio ragazzo, osservandoli abbracciarsi e scambiarsi baci, prima di posare il proprio sguardo su Axell. In quel preciso istante, il suo cuore ebbe un sussulto più forte del normale e Cappie arrestò il proprio incedere, portandosi una mano al petto, con lo sguardo ancora intorpidito, e facendo un bel respiro profondo.

Immagine


La mia Gattina non può proprio fare a meno di mettersi nei guai, mh?

In quel preciso istante, tutta l'energia di cui si era sentita svuotata, improvvisamente ritornò, caricandola più che mai e facendola scattare in avanti, lanciandosi quasi fra la folla, spintonando solo per raggiungere Axell, saltargli in braccio e dargli un bacio lungo, carico di amore, con le lacrime che scorrevano copiose mentre per lei era impossibile arrestarle.

Mi sei mancato... Mi sei mancato tantissimo...

Riuscì a dire infine, non volendo staccarsi da lui, anzi facendogli segno di diniego con la testa se avesse accennato a metterla giù, perchè lei voleva stare così, voleva rimanere stretta fra le sue braccia in quel modo, e non avrebbe certo permesso a nessuno di toglierle quell'istante.

Sicura che non ti abbiano stuprato?
... Tutto ok?


Sei... Sei assurdo!
Come puoi pensare che mi abbiano stuprato quando sono venuti qui solo per rubare un antico cimelio?!
... Ma non fa niente! Ti amo, ti amo anche per questo, perchè sei così dannatamente assurdo.


Rise piangendo, dandogli un altro bacio e poi ancora un altro e un altro, fino a quando finalmente non cedette alle suppliche e si lasciò mettere giù, ma rimanendo comunque vicino a lui. Mentre le due ragazze si facevano spiegare come fossero arrivati lì, Cappie ad un certo punto avvertì una strana sensazione, come se qualcuno la stesse osservando. Si girò, guardandosi intorno fino a quando non scorse la figura... del Sagitta? Rimase per qualche istante interdetta, sorpresa perchè ricordava perfettamente che nel suo altro passato loro due non avevano ancora stretto un legame così forte... E a dire il vero nemmeno in questo sarebbe mai stata sicura che sarebbe corso da lei se avesse saputo che la sua vita era stata messa in pericolo. Sorrise, annuendo nella sua direzione per fargli comprendere che stava bene, vedendolo poi sparire mentre il giocatore di Quidditch richiamava la sua attenzione.

Ohi?
Mi stai ascoltando?
Che cosa hai visto di così importante?


Cosa?
Scusami. è che...
- si avvicinò al suo orecchio, sussurandogli quelle parole affinchè nessuno potesse sentirle- ... il Sagitta era qui.

Disse semplicemente, ancora un po' stupita a dire il vero, per poi ricordarsi -e come cavolo aveva fatto a dimenticarsene?- di quanto il suo fidanzato fosse geloso di Shuyun e del rapporto che aveva con la sua Gattina. Gli strinse forte la mano e lo costrinse a voltarsi verso di lei, accarezzandogli la guancia con la mano in un puro gesto d'amore.

Forse si è preoccupato per me, ma non è importante, va bene?
Mi importa solo di te, solo ed esclusivamente di te, quindi stammi vicino perchè l'unica persona di cui ho bisogno al mio fianco sei tu.


Gli diede anche un altro bacio, prima che alcuni detective della vigilanza magica chiedessero alle due amiche di rispondere a qualche loro domanda. I dettagli che poterono fornire furono solo quelli a cui avevano assistito nel loro attuale presente, ma allontanarsi dai rispettivi fidanzati permise anche alle due ragazze di mettersi d'accordo sul da farsi ed entrambe volevano a tutti i costi rimandare le chiacchiere all'indomani, quando sarebbero state più lucide e soprattutto più riposate.

Ti va se andiamo a casa?
Non credo proprio che qualcuno mi biasimerà se non torno all'Istituto, oggi... Ho bisogno di stare un po' con te.


Andiamo via anche noi?
Prima però...


Si voltò verso Victoria, chiedendole implicitamente se potesse avvicinarsi a Vergil per dargli un abbraccio. L'amica non poteva sapere che Cappie aveva mantenuto i suoi sentimenti per il Cartwright, nè poteva sapere se alla Randall fosse accaduto lo stesso con Axell. Ad ogni modo, non appena ebbe il permesso, l'irlandese strinse forte l'amico di una vita e il compagno del passato, piangendo anche sì, perchè una parte di lei soffriva, ma era una sofferenza molto facile da combattere quanto poteva contare su un amore diventato cento volte più forte.

Voglio solo che tu sappia quanto io ci tenga a vederti felice.
Devi esserlo, perchè se tu non sei felice non riesco ad essere felice nemmeno io, mancherà sempre qualcosa di importante nella mia vita.
... Stammi bene, Vergil.


Non poteva dirgli "Ti Amo" sarebbe stato troppo strano, ma non per lei che sì lo amava, ma adesso di un amore diverso, altruistico, che voleva solo il bene dell'Auror e niente altro. Dopo aver anche abbracciato la Randall ed essersi ripromesse di vedersi il giorno dopo, Cappie finalmente prese di nuovo la mano di Axell, intrecciando le dita con le sue e fissandolo con amore e devozione, sentimenti che traboccavano dal suo cuore come non avevano mai fatto prima.

[Uscita per Cappie]


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Messaggioda Sandyon » 28/06/2016, 22:29

Anno 2203
Rio de Janeiro
Villa Vastnor
15 Febbraio
Ore 13:30




Sostengono gli eroi
"Se il gioco si fa duro, è da giocare!"
Beati loro poi,
se scambiano le offese con il bene,
Succede anche a noi,
di far la guerra e ambire poi alla pace,
e nel silenzio mio,
annullo ogni tuo singolo dolore,
per apprezzare quello che,
non ho saputo scegliere...


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Mentre il mondo cade a pezzi,
io compongo nuovi spazi e desideri che...
appartengono anche a te,
che da sempre sei per me
l'essenziale...


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Non accetterò...
un altro errore di valutazione,
l'amore è in grado di...
celarsi dietro amabili parole,
che ho pronunciato prima che...
fossero vuote e stupide...


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Mentre il mondo cade a pezzi,
io compongo nuovi spazi e desideri che,
appartengono anche a te...
Mentre il mondo cade a pezzi,
mi allontano dagli eccessi
e dalle cattive abitudini...
tornerò all'origine,
torno a te che sei per me
l'essenziale...
L'amore non segue le logiche
Ti toglie il respiro e la sete...


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Mentre il mondo cade a pezzi,
io compongo nuovi spazi e desideri che,
appartengono anche a te...
Mentre il mondo cade a pezzi,
mi allontano dagli eccessi
e dalle cattive abitudini...
tornerò all'origine,
torno a te che sei per me
l'essenziale...


La musica scemò lentamente e la vibrazione del pianoforte si dipanò per tutta la grande sala della villa.
Le dita smisero di correre lungo lo strumento e il ragazzo riaprì gli occhi, soffermando la sua attenzione sullo spartito che non aveva nemmeno guardato.
Ormai la conosceva a memoria, l'aveva cantata più e più volte ed ogni volta si emozionava sempre di più, come fosse la prima.

... Uff...

Padron Zelos!

Mh?
Sì, Sophie, dimmi pure...


È giunta una lettera in questo momento per il padron Zelos.
La mittente è la signorina Freyja Asveras.


Grazie Sophie, dammela pure.

Ecco a voi!
Sophie si ritira per andare a sistemare le stanze!


Il ragazzo sorrise all'Elfa Domestica, dandole così il permesso di andare e di lasciarlo solo mentre osservava la busta della lettera.
La ragazza non gli aveva mai scritto da quando si conoscevano: quando doveva dirgli qualcosa, semplicemente passava e parlava.
Per quello si preoccupò un minimo e utilizzò il tagliacarte piuttosto velocemente, portando subito gli occhi sul testo, sgranandoli di secondo in secondo.

"Non potevo non salutarti prima di partire.
Già già, faccia da scemo, sono partita sul serio e posso solo immaginare la tua espressione inebetita nel venirlo a sapere.
Te lo avevo detto che non scherzavo e probabilmente me la caverò in poco, ma considerando che gli imprevisti esistono ho preferito buttare giù due righe.
Ammetto che adesso come adesso non ho la più pallida idea di cosa lasciarti come mio possibile ultimo ricordo, sai che le considero cretinate.
Posso dirti però che è stato bello conoscerti, stare a contatto, prenderti in giro e farti girare la testa ogni qual volta desiderassi una ventata di autostima in più!
Non che me ne serva, naturalmente, visto e considerato che posso ottenere tutto ciò che voglio, te compreso bello mio, anche se non l'hai mai ammesso né con me né con te stesso!
Semmai dovessi perdere, ti avverti, resterò lì e conquisterò la mia vittoria: non me ne andrò fino a quando Xena non sarà in ginocchio.
Poi troverò una maniera per tornare, ammesso e non concesso che il portale si sia chiuso, naturalmente.
Ho portato via tutto il necessario, ho anche una fotografia di me e te al compleanno di Juan l'anno scorso, stavi davvero bene, quanto ben della Trama, peccato tu sia senza palle!
Comunque, sarà meglio che mi sbrighi, ci manca solo che per colpa tua (perché sto perdendo tempo per scrivere a te) mi venga preclusa la possibilità di viaggiare.
Ti auguro tutto il meglio e di trovare una bella e simpatica ragazza con la quale avere rapporti intensi, passionali e più lunghi di una trentina di secondi.

Kiss Kiss

Freyja"


... Non... Non è possibile...

Strinse quella lettera impietrito, rileggendo come a voler trovare dei segnali di scherzo ma no, era l'autentica verità: Freyja Asveras era davvero partita.
Aveva davvero fatto la follia di prendere il tunnel temporale per tornare indietro nel tempo e sconfiggere Aryanne Vastnor, la Mercenaria che aveva da sempre oscurato il suo successo.
Fin da quando aveva iniziato la carriera, ogni suo successo e vittoria erano stati paragonati alla bravura e alle imprese di Aryanne Vastnor, ormai entrata nella leggenda come la n°1 in assoluto.
Nel tempo, quindi, la ragazza maturò un odio insano verso quella rivale ormai defunta, non sopportando l'idea di non poter dimostrare a tutti che fosse anche meglio della Vastnor.
Inutile dire che quando il portale venne identificato come un collegamento praticamente diretto verso l'anno 2112, a Freyja si erano illuminati gli occhi, estasiata e combattiva.
La TecnoMagia di quel tempo permetteva di registrare le variazioni temporali delle distorsioni e comprendere dove portassero, ecco perché ella aveva la certezza di arrivare alla giusta destinazione.
Zelos considerava impossibile che potesse essere così folle da andare davvero, col rischio di rimanere intrappolata nel passato, ed invece per l'ennesima volta non aveva saputo prevedere le sue mosse.
Sembrava un incubo ed invece era la realtà, una realtà dove non l'avrebbe più vista, dove non avrebbe più potuto dimostrarle di essere un ottimo partito come chiunque altro.
Assurda anche la famiglia che non si era opposta a quella volontà, ma fin da quando era piccola, la Asveras aveva sempre condotto il gioco e fatto a modo suo, come anche in quel caso, l'ultimo caso.
Certamente aveva fatto in modo che la lettera gli venisse recapitata molto dopo rispetto alla sua partenza, così da evitare che Zelos cercasse di fermarla, su quello il ragazzo ne era sicuro.
Una volta arrivata lì, cosa avrebbe fatto? Da chi sarebbe andata? Se Aryanne le avesse fatto del male irreparabile? O se per caso non fosse stato più possibile tornare indietro?
Zelos non pensava per nulla che ella non sapesse cavarsela in ogni situazione, ma lì non si trattava di una missione della Gilda, no, quello era un casino bello e buono.
Si avvicinò al davanzale della finestra, osservando l'esterno, l'orizzonte, osservando il suo tempo, osservando la vegetazione, il mare, il Sole, ogni cosa.
Stranamente, tutto iniziava a perdere colore senza il pensiero di poter vedere Freyja da qualche parte, nei soliti locali o a qualche pasto sporadico trascorso insieme, dove lei puntualmente andava a schifezze.

Ma che ti stai mangiando?
Cos'è?
Bieta per i cavalli?


È una normalissima insalata con pollo alla piastra.

Il pollo lo hai dimenticato a casa, forse?

C'è c'è, non ti preoccupare!
Per me è un pasto sostanzioso, tranquilla!


Già che lo chiami pasto...

Almeno il mio è salutare!

Mh... Aheh i' ioh!
(Anche il mio!)


Immagine

... Sì... Certo...


Sospirò, abbassando gli occhi e chiudendoli piano, sentendo pizzicare e poi bagnarsi le guance.
Certe cose non andavano mai bene, c'erano sempre degli intoppi, stava andando incontro ad una fine terribile e per di più da sola.
Già, ma cosa avrebbe potuto fare lui? In che modo avrebbe potuto aiutarla? Lui che non aveva un briciolo di spina dorsale in confronto a lei?
Lui che era sempre stato scartato tra i possibile "pretendenti" in quanto troppo debole e capace di confrontarla?
Erano amici fin da piccoli, quello sì, ma per lei nulla di più, mentre per lui... Beh quella era un'altra faccenda, lì non c'entrava niente.
Anche in qualità di amico sentiva il dovere di non starsene lì impalato, con le mani in mano, mentre lei probabilmente si andava a cacciare in un guaio tremendo.
Salì di corsa nella sua stanza, afferrando una valigia e mettendoci dentro dei vestiti, poi prese anche la bacchetta, strumento per lui parzialmente inutile ma comunque indispensabile in quanto mago.
Aveva quasi terminato il lavoro quando gli prese di nuovo il terrore di ciò che stava combinando, del rischio che stava correndo: no, non poteva andare con tanta leggerezza, dannazione era pericoloso!
Per non parlare poi della famiglia, quale dolore avrebbe dato al padre e alla madre?

No no no no no... Non posso, non posso, non posso, è escluso!

Dai, non guardarmi in quel modo... Era solo un bacio!

No no, non era solo un bacio, era il tuo primo bacio e tu l'hai dato via così, come nulla fosse!

Prima o poi doveva capitare, rilassati, non ho mica perso la verginità... Ancora...

Ci manca solo che vai a perdere la verginità con quell'idiota!

Eh già, dovrei perderla con un tipo completamente diverso...
Sai, uno che mi capisce, che mi sa stare vicino, che prova dei sentimenti veri... Dico bene?


Beh... Direi di sì... Esattamente...

Quanto sei buffo Zelos, davvero buffo!

Perché?!

Niente... Niente... Sai perché non ti prenderò mai in considerazione?

... Illuminami, non che mi interessi chissà quanto, comunque!

Perché prenderò in considerazione solo una persona che saprà rendersi davvero utile alla sottoscritta...
... Peccato però che io non abbia mai bisogno di nessuno, in quanto so cavarmela perfettamente da sola!


Immagine


... No, non puoi cavartela completamente sola questa volta, non laggiù, non in un'altra epoca...
... E forse questo è il momento che io mi renda utile a te, perché se dovessi avere bisogno di aiuto o di qualcuno di conosciuto in un Mondo sconosciuto... Io ci sarò.
Sarò terrorizzato... Ma ci sarò.


Scese le scale della villa con la valigia in mano, arrivando fino all'ingresso.

Il padron Zelos sta andando da qualche parte?

Sophie...

Si avvicinò a lei, inginocchiandosi, guardandola negli occhi.

Sophie ha fatto forse qualcosa di male... ?

No, Sophie, al contrario, sei stata l'Elfa Domestica migliore che un Mago come me potesse desiderare in casa...

La voce era un po' tremula e di nuovo le lacrime ripresero a scorrere mentre faceva una carezza alla tenera Creatura Magica.

... Devi tornare a servire presso l'abitazione dei miei genitori, d'accordo?
Forse ci rivedremo ma se così non dovesse essere, voglio che siano loro a beneficiare ancora di te.


Sophie potrebbe non vedere più padron Zelos?
Sniff... Sniff...


... No... No ti prego, non piangere Sophie... Ascolta...
... Tu servivi la mia famiglia già nel 2112, vero?


Sniff... Come?
Sì, certo, Sophie in quel tempo serviva la buona anima della padroncina Monique e il padron Sandyon!


Allora... Allora in un certo senso ci rivedremo di sicuro...

Promettete, padron Zelos?

Sì... Sophie... Te lo prometto... Ti voglio bene...

Abbracciò la piccola Elfa, stringendola piano, mentre la piccolina piangeva sulla sua spalla ricambiando quel gesto di affetto.
Da quando era andato a vivere da solo, Sophie era appartenuta a lui, dono dei famigliari, quindi in sostanza erano circa sette anni che stavano a stretto contatto.
La apprezzava, si era affezionato, senza considerare che la conosceva da quando era piccolo, giocandoci insieme e facendole compagnia quando era da solo in sua custodia, a casa.
Ne avevano passate tante, giorno dopo giorno, così il cuore di Zelos si era vincolato a lei, a quella piccola Elfa meravigliosa, quella piccola Elfa che stava per lasciare, come tutto il resto.
Aveva la strana e insolita consapevolezza che non avrebbe più messo piede in quella casa, forse era soltanto pessimista, ma il Sesto Senso era una sorta di dono di famiglia.
Quando si alzò in piedi, Sophie evocò un cestino per il pranzo che aveva preparato appositamente per lui, con il pollo al curry e riso basmati, il piatto preferito del ragazzo.

Sei sempre la migliore...

Fate buon viaggio, padron Zelos...

Certo Sophie... Certamente...

Dopo averle rivolto un ultimo sorriso, il Vastnor si avviò verso casa dei genitori, informandoli della sua decisione ma non trovandoli particolarmente contrari.
Anzi, dandogli una pacca sulla spalla gli confessarono che erano piuttosto certi che avrebbe fatto quella scelta e si auguravano che non corresse pericoli eccessivi, tornando poi da loro.
Abbracciò anche loro e il padre gli ricordò quale fosse il suo cognome e quale fosse la sua stirpe: doveva credere in se stesso e nelle sue doti innate, perché le aveva, bisognava crederci.
La madre gli diede un grande bacio sulla guancia, lacrimando commossa e triste ma non azzardandosi a fermarlo, chiedendogli però di prometterle di fare molta attenzione e di salutare i bisnonni.
Sembrava tutto così incredibile ma stava per succedere. Zelos prese con sé una fotografia dei genitori e se la mise in borsa, poi, con un gran respiro, comprese che non poteva attendere oltre.
Tempo nemmeno un minuto e si trovava già davanti al grande portale dimensionale ancora aperto e stabile, per fortuna.

... Qualsiasi possa essere l'entità di questa cazzata... La faremo insieme, Freyja... Maledetta incosciente!

FINE QUEST - A BREVE IL RESOCONTO
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