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Milano

Messaggioda Monique » 10/02/2014, 17:46

Era strano, ma in senso positivo, starsene lì a fare shopping con un'amica come se nient'altro avesse importanza: era riuscita a dimenticare, almeno momentaneamente, chi fosse e quanti impegni avesse, come se potesse vivere per qualche ora come una semplice trentenne (o poco meno) che non aveva pensieri, preoccupazioni o chissà che altro.
Estelle era riuscita nel difficile compito di farle dimenticare i doveri, per potersi focalizzare solo sul piacere dello stare in compagnia e vivere una giornata di serenità nel dolce far nulla - o far shopping, in quel caso.
Erano entrate in un negozio, ed avevano subito trovato due capi che avevano catturato la loro attenzione: un cappottino per la Vireau e un vestito per la Moreau; impossibile dunque resistere alla tentazione di provare quegli indumenti, anche se l'idea di entrare ed uscire poi insieme dai rispettivi camerini dava a Monique la sensazione di trovarsi in una sorta di sfilata di moda molto intima, solo per loro due.

Ci amerebbero tutti. Siamo troppo belle e sensuali.

Ah oui...

Commentò Monique, mimando un'espressione da femme fatale che durò all'incirca 20 secondi, visto che poi scoppiò a ridere rovinando lo sforzo fatto nel sembrare una sensuale tentatrice: sapeva di esserlo, a modo suo e con la persona giusta - Sandyon avrebbe potuto confermarlo - ma doverlo diventare a comando... no, quella era una cosa che proprio non le riusciva.
Perciò, ancora ridendo, la francese entrò nel proprio camerino, togliendosi solo la giacca per poi indossare il capo scelto, ed ammirarsi allo specchio: fece più in fretta di Estelle, comprensibile visto che l'amica si era dovuta spogliare tutta... ma il risultato era valso l'attesa, o almeno questo pensò Monique quando si ritrovò di fronte la donna, in tutto il suo splendore.
Non poté non commentare positivamente quello che stava osservando, e per lei era quasi un obbligo che Estelle comprasse quel vestito, perché porca miseria, le stava davvero benissimo!

Dai, non è vero..

Ah no?
Guardati meglio allo specchio, allora!


La invitò allora Monique, ben decisa a far capire ad Estelle quanto invece stesse bene: il vestito la fasciava nei punti giusti senza stringerla eccessivamente, era morbido ma sensuale nel modo in cui il tessuto accarezzava le forme del suo corpo, metteva in risalto le gambe lunghe ed il décolleté... insomma, che avrebbe potuto volere di più?
Addosso a lei sarebbe sembrato un sacco della spazzatura, visto che non aveva un corpo molto formoso, ma addosso alla Moreau... risaltava davvero, pareva fatto apposta per lei.

Beh.. non mi sta così male.

Te l'avevo detto!

Esclamò con un sorriso soddisfatto Monique, facendo poi un giro su se stessa cosicché Estelle potesse darle un parere oggettivo su come l'indumento le cadesse addosso.

Come pensavo.. quel cappotto ti sta benissimo, Moni. E' perfetto per te.

In effetti trovo che mi stia bene, è uno stile... sì, è decisamente uno stile che mi piace.
Diverso dal solito, ma abbastanza classico da permettermi di poterlo indossare anche con un tailleur... sai che c'è?
Me lo prendo!


Disse alla fine la francese, perché in fondo non aveva senso negare quello che lo specchio le stava mostrando: il cappotto le donava, e a lei serviva, quindi sarebbe stato comunque un acquisto fatto non solo per capriccio, ma anche per utilità.

Che ne dici, ci cambiamo, paghiamo e andiamo al prossimo negozio?

Propose Monique all'amica, attendendo la conferma di Estelle prima di tornare in camerino e cambiarsi così da andare con lei alle casse: e che ridere sarebbe stato, quando l'una avrebbe pagato per l'indumento dell'altra!
Si erano fatte un regalo a vicenda, e di questo la francese era felice: era sempre bello spendere per se stessi, ma ancora di più per qualcuno a cui si voleva bene.
Così, col cappotto in una bella borsa ampia, la Vice Preside di Hogwarts prese l'amica sottobraccio, e si avviò con lei fino al negozio successivo, passando ancora un paio d'ore di shopping con lei prima di concedersi una cenetta italiana in un ristorante lì vicino ed infine smaterializzarsi a casa, col portafogli sicuramente più leggero... ma il cuore pieno di gioia, e la mente di ricordi bellissimi per quella giornata tra amiche.

[FINE]
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Messaggioda Shuyun » 26/08/2017, 21:06

17/09/2113


Dobbiamo incontrarci.
Ho bisogno di parlarti, questioni piuttosto urgenti.
Piazza del Duomo, a Milano, tra sei giorni.
Fornisci tu un orario.
Avrò bisogno di circa un'ora del tuo tempo.
La tua versione è indifferente.

H.


Milano Babbana - 23/09/2113 - Piazza del Duomo

Non capitava molto spesso che Shuyun, il Sagitta, convocasse qualcuno per parlare.
Anzi, in realtà non capitava praticamente mai, ma quel giorno, con Caroline Priscilla O'Neill, aveva agito diversamente, a sorpresa.
Gli serviva una mano per qualcosa, ma non aveva potuto spiegare nulla tramite lettera per puro e semplice motivo di segretezza.
Aveva optato per un look molto semplice e non aveva nemmeno cercato di mettersi troppo nascosto, avendo scelto un luogo piuttosto bizzarro per l'incontro.
Essendo fine Settembre al nord Italia, le temperature imponevano un vestiario leggermente coperto, ma niente che risultasse troppo ingombrante o fastidioso.
Riconoscere quindi Heiji Kusanagi nel bel mezzo della piazza, per la bionda, non sarebbe stato poi tanto complesso.

Immagine

... Eccoti, finalmente.

Non appena la irlandese gli si parò di fronte, di lato, insomma, fu alla sua portata visiva (pur potendola percepire da prima anche con il proprio Elemento), l'uomo la fissò all'istante.
Ella poté notare facilmente come lo sguardo dell'orientale fosse molto più serio del solito, con tutto che normalmente non fosse un chiacchierone sorridente.
C'era anche da mettere in conto la postura, il tono di voce, diversi dettagli che ormai, una ragazza abbastanza rodata nell'investigazione come lei, avrebbe saputo cogliere.
Decise di non perdersi lì in parole, piuttosto semplicemente le indicò una caffetteria non troppo distante che si affacciava sulla piazza, dove avrebbero potuto parlare liberamente.
Entrati lì, chiese di riservargli il tavolo più isolato, anzi, ci fosse stato un privè tanto meglio, poi continuò a camminare, sempre tranquillo nel passo, ma non nell'espressione.
Si sedettero, dunque, con il Muramasa che attese l'andarsene via della cameriera per poi concentrarsi di nuovo sulla O'Neill, libero infine di esporle la questione.

Sto seguendo un caso decisamente delicato.
Poco dopo Ferragosto è passato nel mio studio un esponente malavitoso consapevole di essere destinato a morire.
L'idiota in questione ha quindi pensato bene di fregarsene di nascondere i propri movimenti, facendosi seguire.
Il risultato è che l'organizzazione malavitosa che ormai lo ha tolto di mezzo è certa che io sia coinvolto in alcuni suoi affari.
La verità è che mi ha lasciato documenti che attestano la partecipazioni di alcune persone ad una operazione di assassinio multiplo.
Sei individui hanno il compito di uccidere sei esponenti importanti di sei Ministeri della Magia periferici in sei differenti ambiti governativi.


Non era certo materia solita per la irlandese, la quale aveva da poco iniziato a concentrarsi su dei lavori leggeri, mentre lì si parlava di mafia con la "M" maiuscola.
Naturalmente però, Shuyun non intendeva coinvolgerla fino a chissà quale punto, proprio perché non poteva permettersi di affidarsi a lei per cose troppo delicate.
Ella non era ancora abbastanza ferrata per sapersela cavare al 100%, ma poteva comunque fornire un valido e prezioso aiuto nel suo piccolo, onesto, bagaglio di esperienza.

Mi stanno alle costole, controllano la maggior parte dei miei spostamenti e sono qui oggi tranquillo solo perché mi sono creato un perfetto diversivo.
Per questo motivo ho necessità che rintracci quante più informazioni su una persona, uno dei killer, ma niente di più, chiaro?
Nessun eroismo, nessuna aggiunta, soltanto informazioni: cosa fa, dove vive, che attività svolge abitualmente e affini, ma senza andare oltre.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/08/2017, 23:37

[17 Settembre 2113 - Agenzia Investigativa di Cappie e Ethan, Denver (Colorado) - 12:45]


... Pertanto, allego le prove che ho raccolto in queste ultime settimane per saggiare la fondatezza dei suoi sospetti. Le foto sono in tutto otto e ritraggono suo marito in atteggiamenti intimi con la propria amante.
Le comunico infine che il restante saldo della parcella dovrà essere versata sul conto della società alla CRM (Cassa di Risparmio Magica) di Denver.

Sul retro della pergamena, troverà tutte le generalità per effettuare con successo il pagamento.

Distinti saluti
Thea O'Quinn


Cappie rilesse una seconda volta il biglietto, la Piuma PrendiAppunti adagiata immobile sulla sua scrivania. Sapeva che i primi tempi lei ed Ethan non avrebbero seguito casi troppo interessanti ed infatti solitamente i loro clienti erano persone di un buon ceto, interessati a scoprire se il coniuge o il partner di turno fossero coinvolti in relazioni adulterine. Insomma quel genere di casi che ti facevano annoiare a morte, ma che per il loro bene -e soprattutto per mangiare- erano l'ideale, visto che richiedevano poco impegno ed un introito sicuro. La Fulmen, una volta convinta dal messaggio, lo inviò tramite gufo alla signora che aveva ingaggiato la biondina per scoprire se il marito la tradisse effettivamente o meno. Avrebbe potuto utilizzare il MagiFax della Novak, ma la cliente aveva preferito il metodo tradizionale per essere sicura che la risposta non finisse in mano all'uomo, col rischio poi di distruggere le prove. I colori dell'autunno avevano raggiunto anche la splendida Denver, mentre la ragazza apriva la finestra e lasciava il gufo libero di volare verso la destinazione che gli era stata assegnata. Nell'arco di qualche giorno, nuovi soldi sarebbero entrati nel conto co-intestato dei due investigatori, soldi che sarebbero stati utilizzati in modo oculato e poco spendereccio dalla O'Neill.

Chissà cosa starà facendo Dre...

Ogni tanto se lo chiedeva, visto che il ragazzo le aveva comunicato che si sarebbe trasferito in maniera definitva in Europa e che, per questo motivo -più altri- non se la sentiva di intraprendere una relazione con la Ignis. Ci era rimasta male all'inizio, ma Cappie si era preparata a ricevere quella botta e, in un certo senso, aveva anche tirato un sospiro di sollievo. Se davvero il mercenario si fosse interessato a lei, l'irlandese avrebbe dovuto spiegargli non poche cose sul proprio conto, con il rischio di farlo scappare via e subire una ferita ancora più grave di un semplice rifiuto. Da amico, era stato più semplice confessargli la verità. E poi, come già spiegato la sera del loro primo incontro faccia a faccia, la sua scelta non avrebbe cambiato la splendida opinione che l'O'Neill si era fatta di lui.

... Mh?
E quello?


Un volatile si stava avvicinando a tutta velocità verso la ragazza, che si scostò giusto in tempo per farlo passare senza essere colpita. La zampa portava un biglietto che la biondina prese con delicatezza, inforcando gli occhiali e leggendolo con aria concentrata.

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Non aveva mai visto quella grafia, ma non le fu difficile capire a chi appartenesse. Solo il suo Sagitta poteva utilizzare uno stile tanto asciutto e schietto e quel "H" con cui si era firmato stava per Heiji, il nome -vero o falso che fosse- che aveva fornito alla Ignis. Lo sguardo con cui lesse le sue parole si fece molto serio e preoccupato. Il Sagitta non le aveva mai chiesto aiuto, anzi in generale non le aveva mai chiesto nulla a prescindere, per cui ricevere un suo messaggio nel quale le chiedeva di vedersi urgentemente non poteva che smuovere il suo Fulmine in un guizzo di preoccupazione e perplessità. Non perse tempo Cappie, ragionando sul fuso orario per scrivere l'ora del loro incontro a Milano. Spedì immediatamente indietro la sua risposta con lo stesso volatile che era arrivato fin lì, senza aggiungere altro. Per sua fortuna Ethan non era stato presente ad assistere a quella scena, perché sarebbe stato davvero difficile dovergli mentire sulla natura del biglietto e sul perché non potesse dirgli la verità.

[Sei giorni dopo - Piazza del Duomo, Milano Babbana - 10:00]


Dovrebbe essere qui da qualche parte...

Immagine


La scelta della terza versione era abbastanza semplice: il tono della lettera di Shuyun l'aveva messa in allarme e l'aveva spinta ad essere molto più cauta e prudente del solito. In quanto Thea O'Quinn preferiva tenersi lontana dai guai, ma come Elektra Natkios era più difficile che i guai la trovassero. Vestita con un semplice maglioncino blu, pantaloni grigi, stivaletti e uno zuccotto a coprire la testa, la Fulmen si guardava intorno cercando la figura -e l'elemento- del proprio Sagitta. Ci volle molto poco in realtà per trovarlo e difatti, dopo solo qualche minuto che si era meterializzata lì, la ragazza lo individuò appoggiato ad un muretto in attesa che ella si avvicinasse. La borsa ondeggiava ad ogni passo della bionda, scuotendo al suo interno non soltanto bacchetta e MagiFonino, ma anche Ermes in versione peluche. I soliti anelli -del Mana e d'Evocazione- erano in bella mostra sulle dita della mano destra, mentre il MagiAmuleto era nascosto sotto il maglioncino blu di cachemire.

... Eccoti, finalmente.

... Sagitta.

Lieve cenno col capo, poi lo sguardo fisso su di lui. Nessuno dei due parlava, ma dall'espressione sul volto di Shuyun era facile capire che quell'incontro non fosse affatto di piacere. Il Muramasa si mise a camminare e la O'Neill lo seguì sempre in silenzio, senza fare domande almeno per ora. Molto più seria e donna nella terza versione, ma anche più testa calda e poco propensa ad ascoltare il prossimo. Non era una Cappie facile da gestire quella, ma per il momento non c'era alcun pericolo che la ragazza potesse comportarsi in maniera troppo istintiva e scapestrata, motivo per cui il piano del Sagitta di raggiungere una caffetteria e sedersi al suo interno filò liscio come l'olio. La Ignis ordinò per sé una tazza di cappuccino bollente e carico di caffeina, insieme ad un cornetto ripieno alla crema. A Denver era l'una di notte e lei aveva bisogno di zuccheri per sostenere una conversazione importante come quella.

Che cosa è successo?

Chiese quindi una volta che furono completamente da soli, seria e allarmata allo stesso tempo.

Sto seguendo un caso decisamente delicato.
Poco dopo Ferragosto è passato nel mio studio un esponente malavitoso consapevole di essere destinato a morire.
L'idiota in questione ha quindi pensato bene di fregarsene di nascondere i propri movimenti, facendosi seguire.
Il risultato è che l'organizzazione malavitosa che ormai lo ha tolto di mezzo è certa che io sia coinvolto in alcuni suoi affari.
La verità è che mi ha lasciato documenti che attestano la partecipazioni di alcune persone ad una operazione di assassinio multiplo.
Sei individui hanno il compito di uccidere sei esponenti importanti di sei Ministeri della Magia periferici in sei differenti ambiti governativi.


Un caso di quelli che Cappie avrebbe pagato oro per poter seguire ma che, consapevole dei propri limiti, sapeva di non potersi assolutamente permettere. L'espressione preoccupata non andò via dal volto della Ignis, ma la perplessità si caricò ancora di più, perché era chiaro che il Sagitta non poteva volere il suo aiuto per una cosa simile. Era troppo inesperta, troppo poco capace per essere certa di dare una mano senza combinare qualche cappellata. Era più probabile che ad Heiji servisse un aiuto per qualcosa di più soft, come le rivelò infatti poco dopo.

E io in che modo posso rendermi utile?
Vuole che prenda a calci nel culo qualcuno?


Mi stanno alle costole, controllano la maggior parte dei miei spostamenti e sono qui oggi tranquillo solo perché mi sono creato un perfetto diversivo.
Per questo motivo ho necessità che rintracci quante più informazioni su una persona, uno dei killer, ma niente di più, chiaro?
Nessun eroismo, nessuna aggiunta, soltanto informazioni: cosa fa, dove vive, che attività svolge abitualmente e affini, ma senza andare oltre.


... Se ha bisogno di farmi tutte queste raccomandazioni, allora non si fida di me.
E se non si fida di me, a cosa le serve chiedere il mio aiuto?


Rispose un po' piccata dal doversi sentire riprendere su quello che non doveva assolutamente fare. Prima però che Shuyun potesse decidere di mandarla a quel paese, la ragazza sciolse le braccia e riprese di nuovo a parlare, sottomettendosi -per modo di dire- al suo Sagitta e dimostrando quell'umiltà che era tanto di Cappie quanto poco di Irina.

Non sono una sprovveduta e non voglio certo mettere in pericolo la mia vita combattendo contro un sicario della mafia.
Lo seguirò nella mia versione autentica, così da usare più il cervello che l'istinto.
Le prometto che starò attentissima e mi atterrò soltanto a ciò che lei mi ha chiesto.


Disse quindi, lo sguardo fiero ma anche sincero nell'esprimere quella promessa al Muramasa.

Al momento che cosa sa dell'uomo che dovrò seguire?
Conosce almeno il suo nome?


Nemmeno si preoccupò di chiedergli se quella collaborazione sarebbe valsa un compenso da parte sua o meno. In un certo senso, una richiesta del suo Sagitta era come un richiamo irresistibile per la Fulmen, che non si sarebbe mai e poi mai sognata di chiedergli nulla, anche se si stava prestando professionalmente per aiutarlo. Ciò che le interessava era poter dare una mano all'uomo che aveva risvegliato il suo elemento e che in più di un'occasione le aveva salvato la vita.
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Messaggioda Shuyun » 27/08/2017, 0:35

... Eccoti, finalmente.

... Sagitta.

Déjà-vu ambulante.

Rispose al saluto con quella mezza battuta schietta e seria, sottolineando quello strano ed apparente disagio nel trovarsi di fronte Irina Honeywell, o almeno le sue fattezze.
Sapeva che non sarebbe stato facile parlare con lei, avrebbe preferito la versione Autentica o al limite Perfetta, ma non volle dare imposizioni, non nella sua condizione.
Per quanto il favore richiesto alla bionda non fosse nulla di eccessivamente esorbitante, un minimo rischio c'era eccome e il Sagitta lo sapeva perfettamente.
La condusse allora verso una caffetteria, sentendola poi chiedere un cappuccino ed un cornetto. Le lievi occhiaie segnalavano la presenza di stanchezza e bisogno di zuccheri.
Aggiunse una spremuta d'arancia all'ordinazione della ragazza, spremuta che avrebbe sempre e comunque dovuto bere lei, invitandola a seguire il consiglio.
Per sé invece chiese del latte di mandorla, nulla più, non aveva molto appetito a dir la verità.
Così, non appena ella chiese maggiori spiegazioni, leggermente allarmata, Shuyun non si prese chissà quanto tempo prima di risponderle.

Nessun eroismo, nessuna aggiunta, soltanto informazioni: cosa fa, dove vive, che attività svolge abitualmente e affini, ma senza andare oltre.

... Se ha bisogno di farmi tutte queste raccomandazioni, allora non si fida di me.
E se non si fida di me, a cosa le serve chiedere il mio aiuto?


Immagine

In quel preciso istante, ella poté distintamente percepire l'Elemento dell'uomo farsi più instabile ed irrequieto.
Ecco, aveva appena urtato la sua pazienza, proprio a causa del suo parlare prima di riflettere, del ragionare prima di dare aria gratuita alla bocca.
Inspirò profondamente, Shuyun, leccandosi appena le labbra, trafiggendola con lo sguardo, prima di abbassare di un'ottava il tono, che si fece quasi minaccioso.

Se ho bisogno di farti tutte queste raccomandazioni è perché non hai mai svolto alcun incarico per il sottoscritto.
Non conosco il tuo lavoro, non conosco il tuo modo di condurre indagini o svolgere ricerche, non ho idea di quanto tu sia propensa ad ampliare i tuoi compiti di testa tua.
Tutto quello che so è che spesso hai fin troppo a cuore il prossimo per darti un freno, finendo per combinare soltanto guai.
Tutto quello che so è che certe volte tu prenda decisioni senza soffermarti nel pensare alle conseguenze.
Tutto quello che so è che hai iniziato da poco ed un caso simile potrebbe esaltarti a tal punto da commettere errori, passi falsi, come tutti hanno fatto ad inizio carriera.
Hai bisogno di altro oppure possiamo andare avanti, Fulmen?


Era molto, molto nervoso, soprattutto sotto stress per quella condizione della quale, momentaneamente, non poteva parlare nemmeno con Lan Xia, pur desiderandolo.
Metterla in pericolo? Non subito, magari dopo aver ricevuto qualche risposta in più, forse chiedendole di aiutarlo nel mettere fuori gioco qualcuno dei killer.
Strinse il pugno, mentre la cameriera, un po' incerta, posava le ordinazioni sul tavolino, comprendendo da sola che forse sarebbe stato meglio andarsene e lasciarli in pace.

Non sono una sprovveduta e non voglio certo mettere in pericolo la mia vita combattendo contro un sicario della mafia.
Lo seguirò nella mia versione autentica, così da usare più il cervello che l'istinto.
Le prometto che starò attentissima e mi atterrò soltanto a ciò che lei mi ha chiesto.


No tu sei una sprovveduta ed è ora che cominci a rendertene conto.
Proprio incarichi come questo ti porteranno un giorno a non esserlo più, ad essere una persona migliore, valente, affidabile.
Quanti amanti hai scovato nelle ultime tre settimane?
... Già, è proprio quello il punto.
Devi stare attenta e con gli occhi aperti non perché sai di essere una ragazza coscienziosa, ma perché ti devi cagare sotto dalla paura.


Ovviamente Marshall e Ryan le avevano detto la stessa cosa in termini molto più gentili e calmi, ma quello era il Sagitta e non era mai stato un tipo accomodante.

Tuttavia... Se ti ho contattata, non credere, è perché penso tu abbia le facoltà per portare a termine il compito.

E non era un compito che avrebbe affidato a tutti, perché c'era di mezzo la sua vita.
Questo Caroline Priscilla lo avrebbe capito?
Avrebbe colto quel messaggio insito tra le parole del Suo Capo Gilda?

Al momento che cosa sa dell'uomo che dovrò seguire?
Conosce almeno il suo nome?


Weyland Mozkovich.
Attivo sul suolo Americano, quindi dalle tue parti.
Ti chiedo di cercare lui perché è l'unico presente oltre oceano, mentre agli altri ci penserò io.
Quello che so è che, a quanto sembra, frequenti una palestra nella Kansas City Magica.
È la più grande del territorio, non ti sarà difficile individuarla.
Inoltre, il fatto che tu sia... Dei nostri...
... Dovrebbe aiutarti nello scopo.


Per quale motivo appartenere agli Ignis le avrebbe dovuto dare una qualche sorta di vantaggio?

... Il proprietario della palestra... Lui è... Il diretto discendente di Jaya.

Esattamente. Lo spettro degli Ignis del Fulmine aveva ovviamente una dinastia e dunque, costui, in linea diretta di sangue, apparteneva a quella dinastia.
Poteva quindi considerarsi una sorta di figura importante per la Gilda Ignis in sé, ma stranamente in Nuova Zelanda nessuno ne aveva mai parlato, non con la O'Neill almeno.
Come mai quella figura era tanto avvolta nel mistero? Che avesse qualche sorta di collegamento con le stesse motivazioni del Sagitta? No, assolutamente no...

Gli appartenenti alla Stirpe del Fulmine non hanno l'obbligo di visita in Gilda, per semplice motivo di loro tranquillità.
Visto che molti passerebbero il tempo ad importunarli, a chiedere loro storie sulla vita dei parenti eccetera, gli è stato concesso questo permesso.
Lui in particolare non ha mai messo piede in Gilda, se non pochissime volte e comunque diversi anni fa.
È un lottatore sia magico che babbano decisamente forte, all'apice della forma fisica, riconosciuto come Campione ad Honorem in una Tribù di Druidi Esclusi.
Il suo Elemento è stato fortificato da loro, ha meno di trent'anni sicuramente ma non so la sua età effettiva.
Credo si chiami Tiger, ma non ho idea se abbia o meno mantenuto il cognome della dinastia.
Molti dicono abbia un carattere un po' schivo, quindi forse dovrai impegnarti a fondo affinché ti fornisca le informazioni che ci servono.


Bevve il proprio latte di mandorla, decidendo di prendere una piccola pausa, forse ipotizzando che anche lei facesse lo stesso.
Le aveva dato una notizia davvero bomba, sì, ma di certo non l'aveva tenuta per sé fino ad allora per qualche motivo.
Semplicemente cosa facesse o meno il discendente di Jaya non era affar suo e non ipotizzava di doversi mai trovare ad averci a che fare.
Anzi, in realtà quel compito spettava alla bionda, non a lui, per essere del tutto precisi.
Quando poi ella fu pronta per proseguire, allora il Muramasa si decise ad andare avanti, con altri piccoli dettagli da definire.

Sperando tu riesca nell'intento, dovrai quindi assicurarti che le parole recepite corrispondano al vero.
Registrata esatta ubicazione del luogo di lavoro di Mozkovich, esatta ubicazione dell'abitazione ed eventuali altri posti da lui solitamente frequentati, potrai fermarti.
Sarà necessario avere tutte queste info entro e non oltre una settimana a partire da oggi, ma non andare subito, fai passare almeno un giorno o due.
Ad ora queste persone sono in allerta, sanno che io so, mi stanno cercando ed è possibile che andranno ad informare i killer tra oggi e domani.
Ergo, andando lì potresti trovarti davanti la persona interessata e non è un bene.
Di certo da dopodomani in poi ognuno se ne starà molto meno in giro, escludendo luoghi non indispensabili come una palestra.
Mi raccomando inoltre, cerca di presentarti verso l'orario di chiusura, così da essere sicura di parlare soltanto ed esclusivamente con il proprietario.


A quel punto, era abbastanza facile che l'Investigatrice gli ponesse una domanda a dir poco ovvia, ovvero, come rivolgersi a lui?

Ah già, giusto.
Il suo appellativo è "Ignis Electrum".
Alcuni lo hanno chiamato anche "Discendente", ma ho sentito in giro che lo infastidisca.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 28/08/2017, 16:27

Nessun eroismo, nessuna aggiunta, soltanto informazioni: cosa fa, dove vive, che attività svolge abitualmente e affini, ma senza andare oltre.

... Se ha bisogno di farmi tutte queste raccomandazioni, allora non si fida di me.
E se non si fida di me, a cosa le serve chiedere il mio aiuto?


Sussultò, come se un fulmine fosse appena caduto di fronte a lei con un fragore assordante e un boato spaventoso. Fu quello che percepì nel suo spirito, in effetti, quando l'elemento del suo Sagitta si alterò a causa delle sue parole e della sua strafottenza. Shuyun la guardò, con espressione poco paziente, mentre il tono di voce si abbassava, minaccioso. Lei sostenne il suo sguardo, ribelle e aggressiva tanto quanto l'uomo, ma il suo elemento lasciava intendere che non fosse così tanto sicura di sé.

Se ho bisogno di farti tutte queste raccomandazioni è perché non hai mai svolto alcun incarico per il sottoscritto.
Non conosco il tuo lavoro, non conosco il tuo modo di condurre indagini o svolgere ricerche, non ho idea di quanto tu sia propensa ad ampliare i tuoi compiti di testa tua.
Tutto quello che so è che spesso hai fin troppo a cuore il prossimo per darti un freno, finendo per combinare soltanto guai.
Tutto quello che so è che certe volte tu prenda decisioni senza soffermarti nel pensare alle conseguenze.
Tutto quello che so è che hai iniziato da poco ed un caso simile potrebbe esaltarti a tal punto da commettere errori, passi falsi, come tutti hanno fatto ad inizio carriera.
Hai bisogno di altro oppure possiamo andare avanti, Fulmen?


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Era palese che non le fosse piaciuta la ramanzina. Odiava con tutta sé stessa quando gli altri si ergevano al di sopra di lei, riprendendola perché convinti che fosse incapace di sapersela cavare o -in quel caso- di svolgere il proprio lavoro. A cosa serviva chiederle una mano se prima si sottolineava tutto ciò che non doveva fare? Cappie non riusciva a comprenderlo, o meglio, lo comprendeva ma ugualmente il fastidio di essere trattata in quel modo la portava a parlare senza prima riflettere sulle conseguenze. In ogni caso, quella non era una gara a chi riuscisse ad ingrossare di più il proprio Elemento. Dopo quel picco di furore -durato all'incirca due secondi- la O'Neill smise di agitarsi, abbassando la testa e distogliendo lo sguardo dagli occhi di Heiji per rispetto. Lui era comunque il suo Sagitta, nel bene e nel male. Non si sarebbe mai azzardata ad istigarlo ulteriormente. Ma era difficile mantenere i propri buoni propositi, quando l'altro rincarava la dose su quanto ella fosse -a tutti gli effetti- incapace di saper affrontare determinate situazioni.

Non sono una sprovveduta e non voglio certo mettere in pericolo la mia vita combattendo contro un sicario della mafia.
Lo seguirò nella mia versione autentica, così da usare più il cervello che l'istinto.
Le prometto che starò attentissima e mi atterrò soltanto a ciò che lei mi ha chiesto.


No tu sei una sprovveduta ed è ora che cominci a rendertene conto.

Come?

Proprio incarichi come questo ti porteranno un giorno a non esserlo più, ad essere una persona migliore, valente, affidabile.

...

Quanti amanti hai scovato nelle ultime tre settimane?

Non rispose, mantenendo quel silenzio che però era una risposta palese alla domanda fatta dal Muramasa.

... Già, è proprio quello il punto.
Devi stare attenta e con gli occhi aperti non perché sai di essere una ragazza coscienziosa, ma perché ti devi cagare sotto dalla paura.


Furono lunghissimi gli attimi di silenzio che vennero subito dopo. Cappie non parlava, si limitava a fissare il Muramasa con sguardo serio, indecisa se rispondere per le rime oppure stare buona e vedere al di là delle cose che le si presentavano davanti. Se Shuyun le stava facendo un discorso del genere non c'entrava lei, la sua bravura o la sua preparazione, ma il tipo di missione in sé che rendeva un uomo tutto d'un pezzo come il Sagitta nervoso e forse anche preoccupato di dover coinvolgere una novellina. Lo sapeva, era consapevole di esserlo, ma questo non significava che le bruciasse meno. Tuttavia, come aveva giustamente ribadito prima Heiji, casi come quelli servivano a renderla un po' meno novellina e un po' più esperta. Alla fine la O'Neill interruppe il silenzio con uno sospiro pesante e prolungato, portando una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.

Lei non ha idea di ciò che ho fatto né di ciò che provo quando mi ritrovo in mezzo a situazioni di pericolo, quindi non parta subito spedito come se lo fosse invece.
Mi dispiace che mi veda ancora come una ragazzina ma ho il buon senso di capire che lo sta facendo soltanto per mettermi in guardia.
Vogliamo accantonare l'argomento? Suppongo che non abbia tutto il tempo per stare qui con me...


Finì il suo cornetto in breve, facendo altre domande all'uomo non appena anche egli fu d'accordo nel proseguire con il discorso. Avrebbe dovuto scoprire quante più informazioni possibile su un killer assoldato dalla mafia magica, ma per poter aiutare il Muramasa la Ignis avrebbe dovuto partire da una base, anche soltanto un nome. Tuttavia le informazioni in possesso di Heiji si rivelarono essere molto più numerose e interessanti del previsto.

Al momento che cosa sa dell'uomo che dovrò seguire?
Conosce almeno il suo nome?


Weyland Mozkovich.
Attivo sul suolo Americano, quindi dalle tue parti.
Ti chiedo di cercare lui perché è l'unico presente oltre oceano, mentre agli altri ci penserò io.
Quello che so è che, a quanto sembra, frequenti una palestra nella Kansas City Magica.
È la più grande del territorio, non ti sarà difficile individuarla.
Inoltre, il fatto che tu sia... Dei nostri...
... Dovrebbe aiutarti nello scopo.


Che cosa intende dire?

... Il proprietario della palestra... Lui è... Il diretto discendente di Jaya.

... Non... Non immaginavo che Jaya potesse avere una discendenza...

Rispose, palesemente sorpresa nel tono e nell'espressione. Quella notizia era stata davvero inaspettata per lei, ma a pensarci bene la sorpresa non era poi così tanto giustificabile. Chi mai aveva detto che lo spirito guida degli Ignis Fulmine non potesse avere dei discendenti? Nessuno ovvio, ma nessuno parlava nemmeno mai di quella discendenza. Proprio per quel motivo, Cappie aveva pensato erroneamente che non ci fossero e basta, mentre adesso veniva a scoprire il contrario, proprio dal suo Sagitta.

Perché non ne ho mai sentito parlare prima nemmeno dai miei stessi confratelli?

Gli appartenenti alla Stirpe del Fulmine non hanno l'obbligo di visita in Gilda, per semplice motivo di loro tranquillità.
Visto che molti passerebbero il tempo ad importunarli, a chiedere loro storie sulla vita dei parenti eccetera, gli è stato concesso questo permesso.


Capisco...

Lui in particolare non ha mai messo piede in Gilda, se non pochissime volte e comunque diversi anni fa.
È un lottatore sia magico che babbano decisamente forte, all'apice della forma fisica, riconosciuto come Campione ad Honorem in una Tribù di Druidi Esclusi.
Il suo Elemento è stato fortificato da loro, ha meno di trent'anni sicuramente ma non so la sua età effettiva.
Credo si chiami Tiger, ma non ho idea se abbia o meno mantenuto il cognome della dinastia.
Molti dicono abbia un carattere un po' schivo, quindi forse dovrai impegnarti a fondo affinché ti fornisca le informazioni che ci servono.


Non era facile gestire quella mole di notizia, ma Cappie sapeva esserne perfettamente in grado. Ogni informazione veniva memorizzata e messa da parte per poi venir ripresa al momento di un'analisi più approfondita. Questo discendente di Jaya, Tiger, avrebbe potuto darle una mano a scoprire qualcosa di più sul suo obiettivo, ma prima doveva accertarsi che fosse disposto a farlo. Essere gildato non significava essere automaticamente buono, quello mai. E da quello che le stava accennando Shuyun, il proprietario della palestra a Kansas City non era nemmeno un tipo particolarmente socievole.

Sperando tu riesca nell'intento, dovrai quindi assicurarti che le parole recepite corrispondano al vero.
Registrata esatta ubicazione del luogo di lavoro di Mozkovich, esatta ubicazione dell'abitazione ed eventuali altri posti da lui solitamente frequentati, potrai fermarti.
Sarà necessario avere tutte queste info entro e non oltre una settimana a partire da oggi, ma non andare subito, fai passare almeno un giorno o due.
Ad ora queste persone sono in allerta, sanno che io so, mi stanno cercando ed è possibile che andranno ad informare i killer tra oggi e domani.
Ergo, andando lì potresti trovarti davanti la persona interessata e non è un bene.
Di certo da dopodomani in poi ognuno se ne starà molto meno in giro, escludendo luoghi non indispensabili come una palestra.
Mi raccomando inoltre, cerca di presentarti verso l'orario di chiusura, così da essere sicura di parlare soltanto ed esclusivamente con il proprietario.


D'accordo Sagitta, ho capito tutto.
Con quale appellativo mi dovrei rivolgere a lui?


Ah già, giusto.
Il suo appellativo è "Ignis Electrum".
Alcuni lo hanno chiamato anche "Discendente", ma ho sentito in giro che lo infastidisca.


Mi eviterò questa infelice uscita.

Rispose con un sorrisetto ironico, finendo di bere il bicchiere di succo d'arancia che l'uomo aveva ordinato per lei.

C'è altro che devo sapere?

Gli domandò infine, in attesa che l'uomo rispondesse oppure chiudesse definitivamente l'argomento.
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Messaggioda Shuyun » 29/08/2017, 21:49

No tu sei una sprovveduta ed è ora che cominci a rendertene conto.

Come?

Proprio incarichi come questo ti porteranno un giorno a non esserlo più, ad essere una persona migliore, valente, affidabile.

Ogni Investigatore aveva cominciato così: con il timore di non farcela a risolvere il caso più importante del momento, facendo un buco nell'acqua.
Per intendersi, si parlava di investigatori valenti, persone che poi avevano fatto strada, non certo i primi da prendere a caso una agenzia dopo l'altra.
Shuyun però voleva credere che davanti alla O'Neill ci fosse un futuro decisamente brillante, ecco il motivo di quegli avvertimenti.
Sapeva anche che, purtroppo, la Caroline Priscilla Estrema non li avrebbe afferrati con così tanta concretezza, ma ci avrebbe poi pensato quella Autentica a terminare il lavoro.
A quel punto si sarebbe potuto anche andare oltre. Non c'era niente da aggiungere, solo mettere nel proprio bagaglio e proseguire.
Ma no, Cappie, o meglio, la Cappie più vicina ad Irina, aveva ancora qualcosa da dire e guai a voler impedire quell'intento dettato esclusivamente dall'istinto del suo Elemento.

Lei non ha idea di ciò che ho fatto né di ciò che provo quando mi ritrovo in mezzo a situazioni di pericolo, quindi non parta subito spedito come se lo fosse invece.
Mi dispiace che mi veda ancora come una ragazzina ma ho il buon senso di capire che lo sta facendo soltanto per mettermi in guardia.


No, è vero, non voglio avere questa presunzione.
Ma ti ho vista lavorare con i tuoi ex superiori e dubito che la tua tecnica si sia affinata tanto in questi pochi mesi.
Ti vedo ancora come una ragazzina perché sei una ragazzina, seppur il tuo aspetto attuale possa sviare questa concezione.


Venti tre anni, non certo dieci di più.
La irlandese era ancora molto giovane e con davanti così tanta esperienza da fare che nemmeno poteva immaginarlo.
Però Shuyun rivedeva tutta la grinta e la ribellione di una Ignis del Fulmine in ella, ecco perché nella maggior parte dei casi, perdonava certi suoi comportamenti fastidiosi.

Vogliamo accantonare l'argomento? Suppongo che non abbia tutto il tempo per stare qui con me...

Come detto, circa sessanta minuti e ne sono trascorsi appena diciassette, quindi siamo perfettamente in tempo.

Teneva tutto quanto sotto controllo, anche il semplice scorrere dei minuti e dei secondi.
La bionda ci avrebbe fatto caso? Avrebbe fatto tesoro anche di quel piccolo accorgimento? Era tutta emulazione positiva.
Ad ogni modo, meglio passare ai fatti importanti, alla richiesta fondamentale: il favore, la ricerca, l'indagine.

Quello che so è che, a quanto sembra, frequenti una palestra nella Kansas City Magica.
È la più grande del territorio, non ti sarà difficile individuarla.
Inoltre, il fatto che tu sia... Dei nostri...
... Dovrebbe aiutarti nello scopo.


Che cosa intende dire?

... Il proprietario della palestra... Lui è... Il diretto discendente di Jaya.

... Non... Non immaginavo che Jaya potesse avere una discendenza...

Dagli archivi Ignis non mi sembra risulti che fosse sterile.

Si permise quella leggerissima battuta di sottile ironia, prima di proseguire ancora, parlando del perché la ragazza non avesse sentito nulla in proposito.

Gli appartenenti alla Stirpe del Fulmine non hanno l'obbligo di visita in Gilda, per semplice motivo di loro tranquillità.
Visto che molti passerebbero il tempo ad importunarli, a chiedere loro storie sulla vita dei parenti eccetera, gli è stato concesso questo permesso.


Capisco...

Il Sagitta avrebbe dovuto concentrare tutte le poche info raccolte nei minuti successivi, un po' per permetterle di fare altre domande, un po' per sicurezza e prevenzione.
Il diversivo sarebbe durato sì un'ora, ma sempre meglio anticipare, così da non correre rischi inutili, specie quando di mezzo c'era una terza persona.
Le spiegò come rivolgersi a lui, successivamente, prima di prepararla psicologicamente ad un altro dettaglio da tenere in conto.

C'è altro che devo sapere?

.
Mozkovich ha collaborato in passato con James Doakes.
Credo all'incirca tre anni fa, ma sono rimasti in buoni rapporti.
È vitale quindi che la tua ricerca non commetta errori di valutazione.
Per quel che ne sappiamo, potresti addirittura essere poi additata come "Ricercata", capito?


Invischiarsi in simili faccende così tanto a fondo poteva essere talmente rischioso da ritrovarsi poi in seri guai.
Shuyun non sapeva come agivano quegli uomini, se avessero codici morali, etici, oppure regole ferree da seguire, perché nella malavita tutto era relativo.
Ergo, Cappie avrebbe dovuto rintracciare le info e poi levare le tende, scomparendo dalla vista di occhi indiscreti per molto, molto tempo.
Uscirono quindi dalla caffetteria e l'orologio segnava un tempo rimanente di sedici minuti, perfetto.
Camminarono lungo il lato del Duomo, distanziandosi dal posto ove s'erano incontrati precedentemente.
Giunti fino ad una zona più isolata, il Muramasa si fece seguire infine verso un vicolo più appartato.

Avvertimi subito anche qualora non fossi riuscita a reperire nulla.
Questo è il numero di un MagiFax anonimo e protetto.
Dammi una parola d'ordine che utilizzerai nel testo criptato ed io capirò che sei tu.


Ed una volta definiti anche quegli ultimi ritocchi...

Grazie.

... Le posò una mano sulla spalla.

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Annuì, dopo averle inviato una scarica incredibile e massimizzata di Energia Pura e Inimmaginabile lungo tutto il corpo, voltandosi e prendendo una Passaporta Illegale preparata per l'occasione.

USCITA PER SHUYUN
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