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New York

Messaggioda Caroline Priscilla » 04/03/2016, 16:41

Scusami tanto Cappie, non... non avrei dovuto chiedertelo.
Insomma, è chiaro che sono solo affari tuoi, e che non sono certo nella posizione per poterti domandare qualcosa...


No, non era quello il problema. Non si era rivolta così a Victoria perchè pensava che avesse esagerato ponendole quella domanda, ma perchè la domanda l'aveva posta in una situazione imbarazzante. Non sapeva bene cosa rispondere -in fondo si trattava sempre dell'ex della sua migliore amica- anche perchè era passata solo una settimana e aveva ancora così tanto su cui riflettere, così tanta confusione in testa. Decise comunque di essere sincera al cento per cento, raccontando il suo stato d'animo alla Randall e, infine, chiedendole anche un consiglio.

Beh... innanzitutto credo tu abbia fatto bene a chiedergli un po' di tempo per te.
Hai detto che quella notte anche tu hai provato sentimenti per lui... ma di che tipo? Potresti riconoscerli come segnali d'amore?


Credo di sì...

Se hai provato qualcosa di quel tipo, è ovvio che di base qualcosa che ti spinga verso di lui ci sia... anche perché ti è sempre piaciuto, ne sei stata innamorata per anni, e si dice che il primo amore non si scordi mai!

Non era propriamente così. Era partita di base con una cotta enorme per Vergil, una cotta che non poteva essere niente altro data la giovane età -dodici anni- della O'Neill. Col passare del tempo, poi, quella cotta era rimasta bloccata dagli eventi che avevano scosso nel profondo l'irlandese al suo tredicesimo anno di età. Sotto sotto, aveva sempre guardato Vergil con occhi pieni di adorazione e cuore traboccante di amore per lui, ma quando aveva compreso che lui invece non riusciva a guardarla in nessun altro senso se non in veste di amica, Cappie aveva -per modo di dire- preso la decisione di trasformare quel trasporto in altro: la sua profonda amicizia per il Cartwright, il suo impegno per vederlo felice, consigliarlo, stargli vicina, erano nati da questo, da un amore che non aveva mai potuto esprimere appieno -per timore di soffrire, ma anche per bassa autostima- e che aveva scelto un'altra strada per giungere al cuore del ragazzo.
Ora non era così semplice indirizzare di nuovo i propri sentimenti. Non voleva fare lo stesso errore di Ariel, di aver sognato un amore per Vergil che poi non era andato come aveva sperato; non sapeva dove l'avrebbero portata quei sentimenti, perchè era la prima volta che avrebbe rischiato di lasciarli liberi di esprimersi e aveva il timore di averli repressi per troppo tempo perchè prendessero la strada giusta. L'amore che provava per Axell era ancora lì, presente, anche se col tempo si stava affievolendo. E non era volontà della O'Neill rimanervi fedele -d'altronde era stato lui a lasciarla- ma non riusciva nemmeno a voltargli le spalle così, di punto in bianco. In più -ma questo non avrebbe mai potuto confidarlo alla Randall- non avrebbe saputo come gestire la sua vita da Ignis con Vergil. Le era sempre pesato mantenere quel segreto anche solo quando erano amici, figurarsi quindi ora che potevano essere fidanzati! Ma quello era un problema che avrebbe risolto da sola, in qualche modo.

A parte questo... uff, Cappie, non lo so, non è semplice nemmeno per me consigliarti!

S-scusami, ti ho messo in una brutta situazione...

Ho paura che qualsiasi cosa io dica potresti prenderla come un "ecco, mi vuole allontanare a tutti costi da Axell per paura che possa cercare di riprendermelo" ... e non è così!

Stai tranquilla, non lo stavo minimamente pensando...

Se però dovessi parlare a cuore aperto e senza alcun timore... allora ti direi che non puoi rimanere ancorata al passato: prima hai detto che sei rimasta fedele ai sentimenti per Axell, non ad Axell stesso; è come amare l'idea di qualcuno, piuttosto che la persona stessa, mi segui?
Provi amore o qualcosa di simile per Vergil, ma al tempo stesso senti di dover rimanere fedele alla tua relazione con Axell, ma quella relazione non sussiste più, per volontà di lui, certo, ma forse anche perché nel profondo del tuo cuore è sbocciato qualcosa per qualcun altro... e non puoi soffocarlo per un passato che... beh, che non tornerà più...


Quelle parole le fecero male, ma Cappie si ostinò a tenere la testa bassa, concentrandosi sulla propria tazza dove la cioccolata ormai si era raffreddata già da un po'. Non diede colpe a Victoria nè per il concetto espresso nè per le parole usate, perchè erano le stesse cose che si ripeteva lei da un bel po', semplicemente era più doloroso sentirselo dire a voce da una persona che... Be', che stava per diventare il presente del suo vecchio passato.
E non era solo questo. In quel momento, Cappie si rese conto di avere già fin troppe questioni aperte col proprio passato. Typhon le aveva permesso di chiuderne solo una -molto piccola- ma era rimasta quella più sostanziosa, quella che l'aveva spinta a prendere la carriera da investigatrice. Aveva sempre creduto di averlo fatto per suo padre, per permettere alla sua anima di riposare in pace, ma la verità era che lei stessa non avrebbe mai potuto vivere in pace rimanendo all'oscuro di ciò che gli era successo. Di fronte a questo, i suoi sentimenti per Axell, quelli di nuovo sbocciati per Vergil, Victoria... Sparivano tutti al confronto, come minuscoli bruscolini che non contavano niente. Non voleva altri conti in sospeso col proprio passato. In questo la Draghessa aveva perfettamente ragione, doveva chiudere tutto e andare avanti e ciò che sarebbe venuto in seguito solo il tempo lo avrebbe deciso.

Non voglio soffocare nulla, voglio solo essere sicura di ciò che provo per non ferire inutilmente Vergil...- disse infine, sospirando, con un tono di voce che stranamente era diventato molto calmo, triste e malinconico, forse proprio per effetto delle parole di Victoria -E mi sto dando tanta pena perchè non voglio che lui diventi un semplice "tappo" per riempire il vuoto lasciato da altri. Lui è speciale e merita una persona che lo ami con la stessa intensità con cui lui sta donando il suo cuore... Ma il vuoto che Axell ha lasciato dentro di me deve ricucirsi da solo, non perchè qualcuno altro cerca di metterci una pezza.
Ho solo bisogno di tempo per chiudere le porte col passato... Poi quel che sarà, sarà.


Non poteva prevedere se e come lei ed Axell avrebbero recuperato il loro rapporto. Non poteva prevederlo nemmeno con Victoria, anche se sicuramente già nei suoi confronti la O'Neill si sentiva molto più sicura. L'imbarazzo c'era, certo, ma dopo aver finalmente accettato che la colpa di quanto accaduto non poteva essere nè sua, nè del Cartwright, semplicemente l'irlandese era riuscita a sbloccarsi con lei, come le stava dimostrando quella stessa conversazione.

Grazie per il tuo parere.
Mi è stato d'aiuto per capire tante cose.
Fra qualche giorno rivedrò Axell, per dare anche a lui la "notizia". Vergil non se la sente ancora di parlargli, quindi lo farò io al posto suo.


Era arrivato il momento di salutarsi, anche perchè immaginava che la Randall avesse parecchio da studiare e non poteva certo farle perdere tempo.

Vicky io non voglio fare pronostici: non so in che modo cambierà il nostro rapporto dopo quello che è successo. Non so nemmeno se succederà.
Lasciamo che sia il tempo ad aggiustare le cose. Credo che sia la cosa migliore da fare, anche perchè tutto potrebbe venirci spontaneo e naturale proprio come adesso.


Parlava con serietà e maturità la Ignis, mentre si alzava in piedi, richiamando a sè Ermes e facendolo tornare un tenero pupazzo di lana da rimettere al sicuro nella propria borsa.

Ah, un'ultima cosa: mi dispiace che tu abbia deciso di lasciare Hogwarts. Immagino che in tutto questo c'entri anche io, non è vero?- disse, con tono affranto -Però adesso sei anche tu in America e questo significa che se mai ne sentissi il bisogno, sarà più facile vederci.

Un invito dunque a contattarla nuovamente, anche solo per aggiornarsi un po' sulla propria vita e vedere come si sarebbero evoluto il loro rapporto.

A presto Vicky!
... È stato bello rivederti dopo tutto questo tempo.


La strinse forte in un abbraccio, carezzandole dolcemente i capelli e staccandosi solo quando anche ella ebbe fatto lo stesso. Non sapeva quando si sarebbero riviste -poteva essere il giorno dopo, come fra una settimana o addirittura un mese- ma almeno aveva chiuso un'altra porta del passato, entrando direttamente in quella del suo immediato futuro.
E chissà quali altre sorprese aveva in serbo il destino per lei.

-FINE-
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