Re: Savannah
Inviato: 11/07/2018, 1:05
Ah ma no, tranquilla, io puntavo più ad un rapporto sessuale, non sentimentale!
Oh... Oh oh oh... Fiu... Questa ancora... Non mi era mai capitata...
Che dirti, mi hai fatto sangue subito e mi piace arrivare al sodo!
L'imbarazzo era alle stelle. Anche perché Tiffany non pensava minimamente ad avere una relazione e/o un rapporto fisico con qualcuno. Nemmeno se fosse apparso il Principe di Andorra in persona a chiederle di uscire in maniera galante e cortese, lei sarebbe stata in grado di accettare. Il motivo era anche abbastanza semplice ed ovvio: la sua attuale condizione di povertà e miseria. Macchiata nell'onore, abbandonata dagli amici, senza un soldo e con un lavoro che non la gratificava quasi per nulla, la Townsend non aveva lo spirito adatto per uscire con qualcuno, vedersi con qualcuno, frequentarsi con qualcuno e fare sesso con qualcuno. Anche se fosse stato occasionale, la sua libidine era calata drasticamente, scendendo al di sotto dello zero e fino a quando ella non avesse raggiunto uno stato di calma interiore e tranquillità, a nulla sarebbero vale le insistenze di un uomo. Nemmeno quelle di Sly. Era sola al mondo Temperance, anche sola contro il mondo il più delle volte, ma dal suo viso e dal suo modo di fare era difficile credere che fosse così. Al massimo si poteva pensare, come fece il Chadwick, che avesse tutta quella carica di energia per via della quantità ingente di caffeina che ingurgitava ogni giorno.
Per curiosità, quanta caffeina consumi in una giornata di media?
Ooh... Io non bevo caffé!
... A meno che non sia d'orzo, aromatizzato al cacao amaro e con una lacrima di latte, rigorosamente di soia.
Senza zucchero, al massimo un dolcificante naturale.
Se Tiffany desiderava passare inosservata, non ci stava riuscendo molto bene. Palesare così tanto le sue abitudini la faceva apparire sempre più strana e sempre più fuori luogo in un ambiente come quello, anche se meno degradato rispetto al quartiere dove abitava ora. L'invito a cena nel ristorante italiano serviva a spiegarle un nuovo progetto di lavoro in cui sarebbe potuta entrare anche lei, occupandosi della parte commerciale. Un centro di riabilitazione non era la società finanziaria di suo padre, ma si trattava pur sempre di un punto di partenza migliore rispetto al fare la cameriera in un Diner con lo stipendio dimezzato. Inoltre l'idea di fare del bene stuzzicò il cervello sempre iperattivo della Townsend, che propose al Chadwick nuove idee sempre vincenti, come ad esempio delle raccolte fondi.
Raccolte fondi... Uhm, non ci avevo pensato in effetti... Però potrebbe essere davvero un'ottima idea!
Credi a me, ai ricchi piace sempre apparire meglio di quel che sono, convincerli a partecipare ad un evento simile gratificherà il loro ego e farà aumentare i soldi nel nostro portafoglio.
... Che ovviamente andrà investito nella struttura, sia chiaro!
Parlava già come se fosse stata assunta, ma forse per Emmett questa era una buona cosa, perché avere una persona già in grado di presentare simili idee poteva solo che giovare nel lavoro di copertura che voleva svolgere. Certo, c'era da superare ancora qualche piccola difficoltà, come il non sapere che lei fosse una strega, ma a tempo debito sarebbe accaduto anche quello.
Cosa sarebbe esattamente una Confraternita? A sentirla così mi sa tanto di Setta Segreta o qualcosa di simile...
Ahahahahahahahahahahah!
Ma da quale pianeta provieni, esattamente?!
Ma no, la Confraternita è... La Confraternita!
Gruppi di giovani studenti universitari che si riuniscono in una fratellanza o sorellanza, per condividere ideali comuni, affetto reciproco, prestigio sociale e culturale.
Una volta entrati in una Confraternita, il legame che si crea con i tuoi compagni è indissolubile come il tempo...
... O almeno così dicono, MA ho scoperto, ahimé a mie spese, che certe sorelle preferiscono non guardarti più in faccia proprio quando sei più in difficoltà.
Capita!
Come se davvero fosse una cosa a cui non badare. Tiffany riusciva a parlare delle sue disgrazie, mantenendo il sorriso sulle labbra, come se la cosa non la toccasse. Cercava soltanto di trovare il positivo in quello che le stava accadendo e la cosa positiva del ritrovarsi con le porte sbattute in faccia era che almeno aveva compreso di avere troppa gente falsa attorno che non meritava il suo affetto. Questa era la conclusione a cui era giunta la Townsend, per poi accettare in via definitiva quel lavoro.
Ahahah, caspita, sei proprio capace di cogliere al volo l'attimo, mh?
Carpe Diem!
Mio padre me lo ripeteva sempre quando ero bambina.
Lascia che dia il tuo nominativo alla nostra General Manager, così che possa compilarlo.
Servirà la solita copia del documento, certificato giudiziario, curriculum e liberatoria della privacy.
Nell'arco di massimo tre o quattro giorni dovrebbe essere tutto pronto!
... Meraviglioso!
Il sorriso appariva più tirato. Sapeva ora di dover adempiere ai suoi doveri e raccontare ogni cosa a Sly. Raccontargli di lei, del padre in prigione, dell'accusa di truffa che l'aveva costretta a presentarsi in tribunale. Tutti conoscevano Howard Townsend nel mondo babbano. Lo scandalo che lo aveva visto protagonista aveva esacerbato l'opinione pubblica, la quale non aveva esitato un solo istante a scagliarsi contro di lui. Accusato di aver sottratto milioni e milioni, mandando in bancarotta molta brava gente, stava scontando adesso la sua pena
nel carcere di Norfolk, in Virginia. Forse Tiffany non sarebbe dovuta arrivare a raccontargli proprio tutto, ma non appena gli avesse detto di chi fosse figlia - o anche solo il suo intero cognome- egli avrebbe capito. Era pronta a farlo, perché non c'era niente che odiasse di più che alimentare quella fanga sul proprio nome, quando l'arrivo dei loro piatti la interruppe e le normali manutenzioni igieniche di posate e coltelli le portò via qualche altro minuto.
Dove verrà aperto questo centro?
Non molto distante da qui, o meglio, la zona è quella di Savannah ma in un posto più immerso nel verde, solitario.
Stiamo effettuando lavori su una vecchia struttura che prima era una fabbrica grande e spaziosa e il tutto sarà pronto entro poche settimane.
Il ritmo è serrato ma anche per questo dobbiamo tenere sott'occhio tutti i conti, perché le risorse sono al centesimo, quindi mi aspetterò massima precisione.
... Ad ogni modo, non ti vedo per nulla spaventata e la cosa mi rincuora, ahahah!
Certo che non sono... spaventata... -altra lucidata alla forchetta - Ti ho già detto che ho esperienza con questo genere di lavoro!
Terminate le pulizie, finalmente Tiffany poté mettere a posto le posate e dedicarsi al raccontare la verità a Sly. Ma il ragazzo di colore se ne uscì con una domanda piuttosto particolare che interruppe la Talbot proprio sul più bello, non facendole comprendere nulla del reale messaggio dietro ad esso.
Bene Sly, prima che proseguiamo a fare progetti, io...
Senti un po', Tiffany... Ma... Quale sarebbe il tuo animale totem?
Ehm... Non lo so, la leonessa credo, perché?
Oh ma non è importante, è più importante che tu sappia questo prima di decidere se assumermi o meno.
Ehm-ehm... Tu sai che mi chiamo Tiffany e fin qui, ci siamo, giusto?
Il mio nome completo però è Tiffany Temperance Talbot-Townsend... La figlia di Howard Townsend.
Quello dello scandalo Townsend, per intenderci.
Dava per scontato che il Chadwick sapesse tutto di quella faccenda, considerato che veramente TUTTI lo sapevano.
I giornali non parlano molto bene di mio padre né tanto meno di me, che sono sua figlia.
Sono stata indagata per truffa a causa dello scandalo, ma anche scagionata da ogni accusa.
So di avere la coscienza pulita, per questo mi permetto di parlarti della mia situazione, perché non ho assolutamente nulla da nascondere, checché ne dicano i giornalisti.
È giusto però che tu sappia chi stai per assumere, perché mi sono già ritrovata nella spiacevole situazione di essere insultata e mandata via per il mio cognome.
Per cui, ti chiedo solo la cortesia che se ora hai cambiato idea, di farmelo presente in maniera tranquilla e pacata.
Non mi piacciono le scenate di fronte al pubblico.
Sicura di sé, cristallina ed impavida del suo giudizio. Forse perché se ne era già sentiti tanti addosso da immunizzarsi ad essi oppure perché per lei Sly rappresentava ancora uno sconosciuto, l'ennesimo che se ne sarebbe potuto sbattere di lei. Come precisato prima, inoltre, non aveva nulla da nascondere perché era senza colpe. Per cui non aveva da dubitare di sé stessa di fronte a nessuno e questo anche se rischiava di procurarsi un danno al livello lavorativo.
Proprio in quel momento, un cameriere passò urtando la borsa che aveva posato a terra e facendo uscire vari oggetti, fra cui uno piuttosto insolito che assomigliava in tutto e per tutto ad una bacchetta magica. Si vedeva che il legno fosse pregiatissimo, il manico presentava sì e no qualche vecchia decorazione in oro, ma era anche rovinato nei punti dove si trovavano dei buchi vuoti, come se mancasse qualcosa. La Townsend non perse tempo a recuperarla prima che Sly le potesse chiedere qualcosa, rimettendola subito in borsa.
Dicevamo?
Oh... Oh oh oh... Fiu... Questa ancora... Non mi era mai capitata...
Che dirti, mi hai fatto sangue subito e mi piace arrivare al sodo!
L'imbarazzo era alle stelle. Anche perché Tiffany non pensava minimamente ad avere una relazione e/o un rapporto fisico con qualcuno. Nemmeno se fosse apparso il Principe di Andorra in persona a chiederle di uscire in maniera galante e cortese, lei sarebbe stata in grado di accettare. Il motivo era anche abbastanza semplice ed ovvio: la sua attuale condizione di povertà e miseria. Macchiata nell'onore, abbandonata dagli amici, senza un soldo e con un lavoro che non la gratificava quasi per nulla, la Townsend non aveva lo spirito adatto per uscire con qualcuno, vedersi con qualcuno, frequentarsi con qualcuno e fare sesso con qualcuno. Anche se fosse stato occasionale, la sua libidine era calata drasticamente, scendendo al di sotto dello zero e fino a quando ella non avesse raggiunto uno stato di calma interiore e tranquillità, a nulla sarebbero vale le insistenze di un uomo. Nemmeno quelle di Sly. Era sola al mondo Temperance, anche sola contro il mondo il più delle volte, ma dal suo viso e dal suo modo di fare era difficile credere che fosse così. Al massimo si poteva pensare, come fece il Chadwick, che avesse tutta quella carica di energia per via della quantità ingente di caffeina che ingurgitava ogni giorno.
Per curiosità, quanta caffeina consumi in una giornata di media?
Ooh... Io non bevo caffé!
... A meno che non sia d'orzo, aromatizzato al cacao amaro e con una lacrima di latte, rigorosamente di soia.
Senza zucchero, al massimo un dolcificante naturale.
Se Tiffany desiderava passare inosservata, non ci stava riuscendo molto bene. Palesare così tanto le sue abitudini la faceva apparire sempre più strana e sempre più fuori luogo in un ambiente come quello, anche se meno degradato rispetto al quartiere dove abitava ora. L'invito a cena nel ristorante italiano serviva a spiegarle un nuovo progetto di lavoro in cui sarebbe potuta entrare anche lei, occupandosi della parte commerciale. Un centro di riabilitazione non era la società finanziaria di suo padre, ma si trattava pur sempre di un punto di partenza migliore rispetto al fare la cameriera in un Diner con lo stipendio dimezzato. Inoltre l'idea di fare del bene stuzzicò il cervello sempre iperattivo della Townsend, che propose al Chadwick nuove idee sempre vincenti, come ad esempio delle raccolte fondi.
Raccolte fondi... Uhm, non ci avevo pensato in effetti... Però potrebbe essere davvero un'ottima idea!
Credi a me, ai ricchi piace sempre apparire meglio di quel che sono, convincerli a partecipare ad un evento simile gratificherà il loro ego e farà aumentare i soldi nel nostro portafoglio.
... Che ovviamente andrà investito nella struttura, sia chiaro!
Parlava già come se fosse stata assunta, ma forse per Emmett questa era una buona cosa, perché avere una persona già in grado di presentare simili idee poteva solo che giovare nel lavoro di copertura che voleva svolgere. Certo, c'era da superare ancora qualche piccola difficoltà, come il non sapere che lei fosse una strega, ma a tempo debito sarebbe accaduto anche quello.
Cosa sarebbe esattamente una Confraternita? A sentirla così mi sa tanto di Setta Segreta o qualcosa di simile...
Ahahahahahahahahahahah!
Ma da quale pianeta provieni, esattamente?!
Ma no, la Confraternita è... La Confraternita!
Gruppi di giovani studenti universitari che si riuniscono in una fratellanza o sorellanza, per condividere ideali comuni, affetto reciproco, prestigio sociale e culturale.
Una volta entrati in una Confraternita, il legame che si crea con i tuoi compagni è indissolubile come il tempo...
... O almeno così dicono, MA ho scoperto, ahimé a mie spese, che certe sorelle preferiscono non guardarti più in faccia proprio quando sei più in difficoltà.
Capita!
Come se davvero fosse una cosa a cui non badare. Tiffany riusciva a parlare delle sue disgrazie, mantenendo il sorriso sulle labbra, come se la cosa non la toccasse. Cercava soltanto di trovare il positivo in quello che le stava accadendo e la cosa positiva del ritrovarsi con le porte sbattute in faccia era che almeno aveva compreso di avere troppa gente falsa attorno che non meritava il suo affetto. Questa era la conclusione a cui era giunta la Townsend, per poi accettare in via definitiva quel lavoro.
Ahahah, caspita, sei proprio capace di cogliere al volo l'attimo, mh?
Carpe Diem!
Mio padre me lo ripeteva sempre quando ero bambina.
Lascia che dia il tuo nominativo alla nostra General Manager, così che possa compilarlo.
Servirà la solita copia del documento, certificato giudiziario, curriculum e liberatoria della privacy.
Nell'arco di massimo tre o quattro giorni dovrebbe essere tutto pronto!
... Meraviglioso!
Il sorriso appariva più tirato. Sapeva ora di dover adempiere ai suoi doveri e raccontare ogni cosa a Sly. Raccontargli di lei, del padre in prigione, dell'accusa di truffa che l'aveva costretta a presentarsi in tribunale. Tutti conoscevano Howard Townsend nel mondo babbano. Lo scandalo che lo aveva visto protagonista aveva esacerbato l'opinione pubblica, la quale non aveva esitato un solo istante a scagliarsi contro di lui. Accusato di aver sottratto milioni e milioni, mandando in bancarotta molta brava gente, stava scontando adesso la sua pena
nel carcere di Norfolk, in Virginia. Forse Tiffany non sarebbe dovuta arrivare a raccontargli proprio tutto, ma non appena gli avesse detto di chi fosse figlia - o anche solo il suo intero cognome- egli avrebbe capito. Era pronta a farlo, perché non c'era niente che odiasse di più che alimentare quella fanga sul proprio nome, quando l'arrivo dei loro piatti la interruppe e le normali manutenzioni igieniche di posate e coltelli le portò via qualche altro minuto.
Dove verrà aperto questo centro?
Non molto distante da qui, o meglio, la zona è quella di Savannah ma in un posto più immerso nel verde, solitario.
Stiamo effettuando lavori su una vecchia struttura che prima era una fabbrica grande e spaziosa e il tutto sarà pronto entro poche settimane.
Il ritmo è serrato ma anche per questo dobbiamo tenere sott'occhio tutti i conti, perché le risorse sono al centesimo, quindi mi aspetterò massima precisione.
... Ad ogni modo, non ti vedo per nulla spaventata e la cosa mi rincuora, ahahah!
Certo che non sono... spaventata... -altra lucidata alla forchetta - Ti ho già detto che ho esperienza con questo genere di lavoro!
Terminate le pulizie, finalmente Tiffany poté mettere a posto le posate e dedicarsi al raccontare la verità a Sly. Ma il ragazzo di colore se ne uscì con una domanda piuttosto particolare che interruppe la Talbot proprio sul più bello, non facendole comprendere nulla del reale messaggio dietro ad esso.
Bene Sly, prima che proseguiamo a fare progetti, io...
Senti un po', Tiffany... Ma... Quale sarebbe il tuo animale totem?
Ehm... Non lo so, la leonessa credo, perché?
Oh ma non è importante, è più importante che tu sappia questo prima di decidere se assumermi o meno.
Ehm-ehm... Tu sai che mi chiamo Tiffany e fin qui, ci siamo, giusto?
Il mio nome completo però è Tiffany Temperance Talbot-Townsend... La figlia di Howard Townsend.
Quello dello scandalo Townsend, per intenderci.
Dava per scontato che il Chadwick sapesse tutto di quella faccenda, considerato che veramente TUTTI lo sapevano.
I giornali non parlano molto bene di mio padre né tanto meno di me, che sono sua figlia.
Sono stata indagata per truffa a causa dello scandalo, ma anche scagionata da ogni accusa.
So di avere la coscienza pulita, per questo mi permetto di parlarti della mia situazione, perché non ho assolutamente nulla da nascondere, checché ne dicano i giornalisti.
È giusto però che tu sappia chi stai per assumere, perché mi sono già ritrovata nella spiacevole situazione di essere insultata e mandata via per il mio cognome.
Per cui, ti chiedo solo la cortesia che se ora hai cambiato idea, di farmelo presente in maniera tranquilla e pacata.
Non mi piacciono le scenate di fronte al pubblico.
Sicura di sé, cristallina ed impavida del suo giudizio. Forse perché se ne era già sentiti tanti addosso da immunizzarsi ad essi oppure perché per lei Sly rappresentava ancora uno sconosciuto, l'ennesimo che se ne sarebbe potuto sbattere di lei. Come precisato prima, inoltre, non aveva nulla da nascondere perché era senza colpe. Per cui non aveva da dubitare di sé stessa di fronte a nessuno e questo anche se rischiava di procurarsi un danno al livello lavorativo.
Proprio in quel momento, un cameriere passò urtando la borsa che aveva posato a terra e facendo uscire vari oggetti, fra cui uno piuttosto insolito che assomigliava in tutto e per tutto ad una bacchetta magica. Si vedeva che il legno fosse pregiatissimo, il manico presentava sì e no qualche vecchia decorazione in oro, ma era anche rovinato nei punti dove si trovavano dei buchi vuoti, come se mancasse qualcosa. La Townsend non perse tempo a recuperarla prima che Sly le potesse chiedere qualcosa, rimettendola subito in borsa.
Dicevamo?