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Ordino

Messaggioda Kelly » 28/07/2016, 22:11

Come ad esempio il modo di vestire?
Non so te, ma il mio Capo quando mi ha assunta mi ha costretto a comprare una serie di abiti da ufficio rigorosamente firmati... Con annessi gioielli ovviamente.
Ma questo è solo il minimo...


È successo anche a te?! Il mio socio mi ha praticamente rifatto il guardaroba, e ti assicuro che imparare a camminare sui tacchi è stato un incubo! E poi mi ha fatto assaggiare il sushi, e ci ho messo tipo due mesi a farmelo andare giù senza vomitare... a quanto pare è un cibo che i miei clienti apprezzano particolarmente! Ora mi piace... più o meno.

Sushi... Che merda!
Io mi rifiuto categoricamente di mangiare pesce che non sia fritto almeno due volte, come minimo!
Ma ammetto che quando ho assaggiato quello al cartoccio la prima volta, l'ho trovato buonissimo...


Ovviamente in un ristorante molto caro e costoso, in compagnia del Principe. Averlo come capo e mentore non poteva che portare la Everett a lasciarsi influenzare da lui, continuando a mantenere però quella spontaneità e quella semplicità che facevano di lei una ragazza nata e vissuta nei bassifondi, prima di essere elevata addirittura al rango di Marchesa. Bonnie aveva passato un percorso simile -non uguale ma simile- con la differenza sostanziale che lei non rinnegava le proprie origini, anzi ne andava fiera, mentre il sentimento che provava Kelly era una via di mezzo fra l'orgoglio di appartenere a quel tipo di gente e il disgusto per i ricordi legati alla propria famiglia.

Non posso dire lo stesso di me, lavoravo come commessa in un supermercato quando il Principe mi ha offerto un lavoro come segretaria... E da lì non so nemmeno come ci sono arrivata a voler fare il MagiAvvocato, però è una strada che ho deciso di non abbandonare per nessun motivo al mondo.

Quindi è stato lui a richiedere che ti venisse conferito il titolo di Marchesa?

Non lui, tecnicamente il popolo di Andorra- disse sottolineando le ultime parole come se fossero delle scuse, invece che la verità -Ma di certo il Principe non si è opposto.

La MacMalley evidentemente non conosceva la vicenda nella quale era stata coinvolta la Everett, o forse l'aveva letta sui giornali facendoci molto poco caso. Ad ogni modo a Kelly non fregava assolutamente nulla che lo sapesse o meno, tanto era la prima che se ne sbatteva di certe questioni.

Credo significhi che ha davvero tanta stima di te... e poi, venendo da una famiglia umile, credo tu possa essere un ottimo avvocato, perché riesci a capire i problemi reali delle persone che ti chiedono aiuto!

La mia non era una famiglia umile... Umile è la gente che sa stare al proprio posto.
Noi eravamo dei poveracci, che a stento riuscivano a mantenere un tetto sopra la testa...


E molto altro ancora, ma il tono vagamente disgustato con cui Kelly pronunciò quelle parole doveva far intuire alla scozzese che non aveva voglia di parlare della propria famiglia nè del proprio passato, nonostante quando si rivolse a Cameron per richiamarlo e fargli così decidere cosa volesse per la propria stanza, il tono si addolcì molto per l'immenso affetto che provava nei suoi confronti.
Tuttavia nel vedere il ragazzino comportarsi già come un piccolo pervertito, le fu impossibile non fare la perfetta sorella maggiore parecchio stronza, tirandogli un colpo sulla nuca per fargli rialzare gli occhi dal seno di Bonnie e consigliandogli velatamente di coprirsi per bene con il telo, per non dare spettacolo della sua erezione alla scozzese.

Bonnie, ci pensi tu a spiegare al mio adorato fratellino perchè lo volevo qui?

Ma certo!
Intanto piacere di conoscerti Cameron, io sono Bonnie, colei che renderà questa villa la più bella che si sia mai vista!


Bella... Sì, molto bella...

In quel preciso istante, Kelly guardò in maniera perplessa il fratello minore, chiedendosi da quando fosse diventato così scemo e ritardato con le ragazze.

Ora, se non ti dispiace vorrei farti un po' di domande, così da capire come arredare la tua stanza al meglio e farla diventare il posto più forte del mondo, per te... ti prometto che non ci metterò molto, così potrai tornare a divertirti in piscina!

Attese che la bionda finisse l'interrogatorio anche al piccolo Everett, lasciandogli la più completa libertà perchè -come detto prima- quella era camera sua e non della sorella, quindi doveva essere lui a decidere.

Che ne dici, rende l'idea di ciò che vuoi?

La stanza che Bonnie mostrò era davvero bellissima e sottolineava ancora una volta quanto la MacMalley fosse capace in quel lavoro. Anche Cameron si dimostrò entusiasta, lasciandosi andare ad una serie di commenti da tredicenne, ma molto spontanei e sinceri.

Che figata da paura!
Andy e Brian se la sognano una camera come questa!


Loro non hanno avuto la possibilità che hai te, quindi vedi di non sfotterli o ti revoco la stanza e ti lascio uno sgabuzzino...- disse, immediatamente protettiva nei confronti degli altri due fratelli, a cui era legatissima.

Sì, sì... Ho capito, quanto rompi!

Pensavo che potremmo utilizzare il marmo per il pavimento, e modificare questa parete usando del legno magicamente trattato, così da riprendere lo stile dell'intera villa senza però impedirgli di personalizzare la propria stanza come preferisce!

Fissò perplessa la ragazza, capendo solo dopo qualche secondo che stava aspettando la sua approvazione.

Perchè guardi me?
Te l'ho detto, la camera è sua, sua è la responsabilità di quello che ci vuole fare.


Accetto tutti i suggerimenti di Bonnie, ma solo se...

Rimase zitto per qualche istante, come se fosse ancora titubante per qualcosa. Ma alla fine, mettendo su tutta la spavalderia di cui era capace - e come Dragargenteo ne era ben provvisto- il ragazzino dettò le sue condizioni, anche se verso la fine il tutto sembrò più una sorta di supplica.

Solo se?

Solo se posso avere una gigantografia di Bonnie in costume da bagno...
Per favore?


Kelly non si scompose, fissando il fratellino un po' orgogliosa perchè non era proprio un totale imbecille, ma anche molto divertita nel richiedere con tanta sfrontatezza una foto della scozzese in una mise tanto provocante per lui.

Bonnie a te la scelta, di sicuro io non metto bocca.
Però se hai davvero il coraggio di farlo, giuro che ti offro una cena dove vuoi tu!


Le aveva appena lanciato una sfida? Assolutamente sì, ma bisgonava vedere se la ragazza fosse il tipo pronto ad accoglierle... E anche vedere come avrebbe preso la richiesta del tredicenne dagli ormoni impazziti.
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Messaggioda Bonnie » 29/07/2016, 11:27

Sushi... Che merda!
Io mi rifiuto categoricamente di mangiare pesce che non sia fritto almeno due volte, come minimo!
Ma ammetto che quando ho assaggiato quello al cartoccio la prima volta, l'ho trovato buonissimo...


Sì, avevano molto in comune le due ragazze: d'accordo, probabilmente Bonnie era più tipo da barbecue di carne -di quelli potenti, dove ti riempivi così tanto lo stomaco da non poter ingerire altro cibo per almeno due giorni consecutivi- ma entrambe venivano da un contesto umile e si erano fatte strada da sole, Kelly per sfuggire alla realtà della sua vita e dalle sue origini, la MacMalley per semplice passione verso un lavoro così diverso dallo stare in una fattoria a prendersi cura degli animali e zappare l'orto.

Non posso dire lo stesso di me, lavoravo come commessa in un supermercato quando il Principe mi ha offerto un lavoro come segretaria... E da lì non so nemmeno come ci sono arrivata a voler fare il MagiAvvocato, però è una strada che ho deciso di non abbandonare per nessun motivo al mondo.

Quindi è stato lui a richiedere che ti venisse conferito il titolo di Marchesa?

Non lui, tecnicamente il popolo di Andorra.
Ma di certo il Principe non si è opposto.


Non conosceva la storia della Everett, ma di sicuro quelle parole non poterono non incuriosirla, al punto da spingerla a volersi documentare, una volta a casa, su cosa potesse aver mai fatto la bionda di fronte a lei per essere nominata Marchesa addirittura dalla popolazione andorrana.

Credo significhi che ha davvero tanta stima di te... e poi, venendo da una famiglia umile, credo tu possa essere un ottimo avvocato, perché riesci a capire i problemi reali delle persone che ti chiedono aiuto!

La mia non era una famiglia umile... Umile è la gente che sa stare al proprio posto.
Noi eravamo dei poveracci, che a stento riuscivano a mantenere un tetto sopra la testa...


Cogliendo quella sfumatura di fastidio e ribrezzo nel tono di voce dell'inglese, Bonnie si guardò bene dal fare altre domande, preferendo concentrarsi sul vero motivo per cui era lì: creare l'ambiente perfetto in cui la Marchesa, suo fratello ed il compagno -marito a breve, forse?- di lei potessero vivere, il che implicava anche farsi un'idea precisa dei gusti di Cameron, affinché la sua stanza risultasse per lui la migliore in assoluto.

Che ne dici, rende l'idea di ciò che vuoi?

Che figata da paura!
Andy e Brian se la sognano una camera come questa!


Loro non hanno avuto la possibilità che hai te, quindi vedi di non sfotterli o ti revoco la stanza e ti lascio uno sgabuzzino...

Sì, sì... Ho capito, quanto rompi!

Sorrise nel sentirli battibeccare, cercando di tornare più seria e professionale mentre spiegava a Kelly le modifiche che avrebbero potuto apportare all'immagine mostrata loro per renderla in linea con lo stile shabby chic moderno del resto della villa: quando la Everett aveva detto, però, che le decisioni sulla camera di Cameron spettavano tutte a quest'ultimo... intendeva letteralmente.

Perchè guardi me?
Te l'ho detto, la camera è sua, sua è la responsabilità di quello che ci vuole fare.


Accetto tutti i suggerimenti di Bonnie, ma solo se...

Mh?

Solo se?

Solo se posso avere una gigantografia di Bonnie in costume da bagno...
Per favore?


Lo fissò per un secondo sorpresa e perplessa, ammirando la sua sfacciataggine, riconoscendo anche quanto si stesse sentendo in imbarazzo a chiederle una cosa del genere, visto il tono finale della richiesta... e raggiungendo la consapevolezza che accettando una cosa del genere, la sua gigantografia probabilmente gli sarebbe servita per far andare su di giri i suoi ormoni da tredicenne. Più e più volte.

Ehm...

Bonnie a te la scelta, di sicuro io non metto bocca.
Però se hai davvero il coraggio di farlo, giuro che ti offro una cena dove vuoi tu!


Beh, se la Marchesa non ha nulla in contrario...
E va bene, signorino Everett...
-lo prese un po' in giro la scozzese, ma in tono assolutamente dolce e divertito- Ti farò avere una mia gigantografia in costume da bagno, ed in cambio mi permetterai di rendere la tua camera perfetta non solo per te, ma anche per il resto della villa. Affare fatto?

Gli tese anche la mano, in modo tale che lui potesse stringerla esattamente come si faceva "tra adulti", immaginandosi già quanto Liam sarebbe stato fiero del ragazzino quando Bonnie gli avesse raccontato l'accaduto. E a proposito di Liam...

Senti Kelly, prima di affrontare il problema "tempistiche", mi stavo chiedendo... cos'hai intenzione di fare con l'esterno? C'è così tanto spazio intorno alla villa, lo si potrebbe sfruttare in molti modi diversi rendendolo unico nel suo genere... il mio socio è il miglior arredatore d'esterni di tutta l'Irlanda e probabilmente anche d'Inghilterra, se ti fa piacere la prossima volta potrei portarlo con me e fargli dare un'occhiata alla villa, naturalmente senza impegno!

Liam avrebbe potuto presentarle qualcuna delle sue idee, e solo se alla donna fossero piaciute allora avrebbe potuto mettersi all'opera per realizzarle; in caso contrario, semplicemente, avrebbe fatto un viaggio a vuoto, ma al Carver non dispiaceva mai muoversi per un potenziale lavoro, soprattutto quando c'era una così bella e giovane donna come cliente.

Ed ora, tolto il fatto che mi devi una cena nella steakhouse migliore di Glasgow... -conosceva il posto ed i proprietari, ed era innamorata del loro cibo- Passiamo al discorso che ti ho accennato prima, ovvero le tempistiche dei lavori.
Considerando che non devono essere apportate modifiche alla struttura della casa, credo che la villa potrebbe risultare pronta in... uhm... diciamo due mesi, tre al massimo; sarebbe anche possibile accelerare i tempi, se tu volessi, ma questo comporterebbe assumere ulteriore manodopera ed aumentare i costi, quindi dimmi tu!


Perché sì, non si dovevano buttare giù i muri, ma in molte stanze si sarebbero dovuti cambiare i pavimenti, riverniciare, incastrare i mobili su misura, inserire i supporti in legno, intonacare, passare la smerigliatrice... insomma, al di là dell'arredamento vero e proprio, c'era un sacco di lavoro dietro che comportava l'impiego di molte braccia e che quindi richiedeva un po' di tempo.
Alla Marchesa sarebbe andato bene, o avrebbe preferito spendere un po' di più per poter accelerare il momento in cui la villa fosse stata pronta per lei e la sua famiglia?
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Messaggioda Joël » 29/07/2016, 21:31

29/07/2112 - Tribunale del Ministero - Ore 10:44

Caso 570: Clifford Townsend contro Farmacia Magica "Dalton"

Difensore Legale per la parte lesa: Joël Montesquieu

Difensore Legale per la parte citata: Hugo Martinez

Magistrato: Olaf Cincinnati

Sentenza:

"Prendendo in considerazione le due arringhe e discusso con la giuria riguardo il caso odierno, questa corte si sente di favorire la parte lesa, appellandosi alla legge numero 98 del Codice di Procedura Civile paragrafo 4 comma 19 e alla legge numero 17 del Codice sul Lavoro Magico paragrafo 2 comma 50.
Per tanto invita la parte citata a pagare una multa di 2780 Galeoni entro i prossimi 60 giorni a partire da domani.
Alla parte lesa verranno azzerate totalmente le spese legali per questo caso e dirette a carico della Farmacia Magica "Dalton".
Questa corte si aggiorna.
"


Dott. Montesquieu, grazie a lei la mia famiglia potrà continuare a risanare i propri debiti!

Lavori sodo e metta tutto l'impegno possibile.
La Trama sono certo che la aiuterà a risalire, pur avendo toccato momentaneamente il fondo.


Certamente.
Potrei avere l'ardire di chiederle la possibilità di offrirle qualcosa in caffetteria?


Sono spiacente, ma ho un altro impegno tra breve.
Sarà per la prossima volta, tanto sa dove trovarmi, giusto?


Naturalmente... Ancora grazie e... Non importa a nessuno della nostra famiglia quale legame sussista tra lei e la futura Principessa!

Questo rallegra il mio cuore.
Tante care cose, signor Townsend.


Strinse la mano al cliente che aveva appena difeso, vincendo la causa e facendo sì che potesse avere un grosso risarcimento utile al saldo di alcuni debiti da tempo insoluti.
Quella poteva considerarsi la sua ultima causa prima di andare ufficialmente in vacanza, pregustando già il luogo prenotato da Danielle dove trascorrere un paio di settimane in pace.
No, non aveva la più pallida idea di dove ella lo avrebbe portato, ma la sua Contessa aveva un gusto meraviglioso, sul quale potersi affidare senza troppi problemi.
Tornato nel suo ufficio, si tolse la giacca, sentendo un po' caldo, spostandosi poi nel proprio bagno personale dove non perse tempo e levandosi tutto optò per una doccia svelta.
Aveva un impegno a sorpresa, ovvero, avrebbe fatto una sorpresa ad una persona che non si aspettava il suo arrivo, per un motivo interessante e bivalente.
Il cambio, appoggiato con attenzione sullo sgabello del bagno di ordinanza dell'ufficio, venne messo in pochi secondi, lasciando i capelli neri bagnati così che venissero un po' ricci.
Una maglietta bianca decisamente attillata a mezze maniche, jeans blu scuro e cinta di cuoio nero, ai piedi infine scarpe da passeggio tipo "Hogan", color bianco come la maglia.
Una mise molto meno classica del solito, che ingannava quasi la reale posizione sociale e nobiliare del Difensore Legale nativo di Andorra.
Ripresa la propria valigetta 24 ore, il Principe si diresse verso il piano terra, salutando Roxanne Hamilton che stava andando via come lui, felice di tornare a casa per il riposo.
La metropolvere dell'ingresso lo condusse fino al Castello, ma in verità la meta dell'uomo era tutt'altra.

29/07/2112 - Villa Nobiliare di Kelly Everett - Ore 11:44


Non appena raggiunse l'abitazione fatta costruire da lui qualche mese prima, l'uomo non poté non congratularsi mentalmente con i MagiArchitetti e i MagoCarpentieri che ci avevano lavorato sopra.
D'altronde aveva richiesto le stesse persone che al tempo avevano ideato le strutture aggiuntive del Castello Principesco, quindi c'era da aspettarsi solo che un lavoro esemplare.
Una abitazione modesta, secondo il suo criterio e probabilmente anche quello della Contessa sua futura sposa, ma in realtà il loro giudizio era davvero fin troppo sfasato.
I particolari erano incantevoli ed anche la cura e l'attenzione per tutta la zona esterna e per i materiali utilizzati lasciavano intendere una solidità massiccia e protettiva.
Lo stemma svettava alto, uno stemma che all'uomo non dispiaceva: non esageratamente complesso, di impatto e con colori ben accostati tra loro, sì sì, una scelta ammirevole.
Sapeva bene che quel giorno la Giurista in erba avrebbe dovuto incontrare l'arredatrice di interni ed era curioso di sapere come fosse andato l'incontro e la conversazione professionale.

Oh, eccole lì, stanno chiacchierando serenamente.
La signorina Everett pare sorridente, questo è un ottimo punto di partenza.


Il fatto che l'arredatrice si fosse mostrata a propria agio con la Marchesa lasciava intendere che fosse una persona capace di stare a contatto con chiunque e sapersi adeguare ad ogni tipo di carattere.
Era giovane, si notava chiaramente. Forse aveva la stessa età di Kelly ma quello per lui non era sinonimo di poca bravura o scarsa esperienza: andavano presi in esame moltissimi fattori.
Con aria tranquilla, quindi, il Principe di Andorra iniziò a muovere passo verso il tavolino e l'ombrellone vicino alla piscina, dove le due ragazze stavano concludendo i piani di lavoro e contratto.
Molto probabilmente, non ci sarebbe voluto molto prima che entrambe lo inquadrassero, specie perché in quel grande spazio era abbastanza difficile non accorgersi dell'arrivo di qualcuno.
Giunto abbastanza vicino, Joël sorrise ad entrambe, con quei denti bianchi, perfetti e smaglianti che sembravano essere quasi disegnati e costruiti da uno scultore.
La voce che espose fu subito cordiale, un tono caldo, leggermente roco e piuttosto basso.

Lei deve essere la persona che si occuperà di arredare la villa della mia Giurista.
Joël Montesquieu, piacere di fare la sua conoscenza.


Tese la mano a Bonnie con fare piuttosto moderno, ma non appena ella allungò la propria, l'uomo con eleganza d'altri tempi la prese come si prendeva una piuma, eseguendo un baciamano.
C'era inoltre da far notare che anche cercando in tutti i modi di "sgamarlo", il Difensore Legale non si permise mai nemmeno per un secondo di lanciare un'occhiata al seno abbondante della ragazza.
La sua educazione, nonché il rispetto e la profonda fedeltà nei confronti della Contessa Danielle gli impedivano di trovare interessanti forme di altre donne o ragazze che fossero.
Dote piuttosto unica e rara nel genere maschile, ma lui non era un uomo qualunque, lui era il Principe.

Signorina Everett, ero passato per chiederle qualche informazione.
Sa, la mia futura consorte ha giustamente sollevato l'ipotesi di ampliare la nostra camera da letto matrimoniale e far costruire un altro bagno.
Inoltre dovremmo pensare ad un nuovo tipo di arredamento interno che si sposi adeguatamente con quello del resto del Castello ma che rappresenti una buona linea di confine tra uomo e donna.
Così ho pensato che, non avendo al momento ipotesi valide su chi chiedere un preventivo e un'idea, potesse essere utile sapere da lei come si fosse trovata con la signorina MacMalley.
... O Signora, non vorrei essere offensivo nei confronti del suo consorte.


Insomma, si era capito o no quale gigantesca opportunità si stesse presentando per lo studio "Arché"?

Spoiler:
Mise per intero:

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Messaggioda Kelly » 30/07/2016, 21:34

Lo stile interno della villa era ormai stato deciso, con somma soddisfazione sia da parte della Everett che da parte della MacMalley. Mancavano solo pochi particolari da definire, come la camera da letto sua e di Evan -a cui avrebbe pensato insieme al fidanzato- e quella di Cameron, il suo fratellino, che tanto -ino non era vista la richiesta che fece a Bonnie. Già, nessuna delle due era così tonta o scema da non capire per quale motivo il tredicenne volesse una gigantografia della ragazza in costume da bagno, ma lungi dal farla arrabbiare, Kelly in realtà era palesemente divertita da quella situazione. Divertimento che a quanto pare coinvolse anche Bonnie, dopo che la Marchesa la sfidò ad accettare, in cambio di una cena pagata tutta ed esclusivamente da lei.

Bonnie a te la scelta, di sicuro io non metto bocca.
Però se hai davvero il coraggio di farlo, giuro che ti offro una cena dove vuoi tu!


Beh, se la Marchesa non ha nulla in contrario...
E va bene, signorino Everett... Ti farò avere una mia gigantografia in costume da bagno, ed in cambio mi permetterai di rendere la tua camera perfetta non solo per te, ma anche per il resto della villa. Affare fatto?


Davvero? Forte!!!

Vedi almeno di ringraziarla e scordarti di portarti la gigantografia ad Hogwarts, quando parti per le vacanze.

Che sei scema?
Vergil me la sequestrerebbe, sicuro!


Può darsi!
Ora fila, io e Bonnie dobbiamo finire di parlare.


Gli disse, con il ragazzino che ringraziò la scozzese prima di allontanarsi, sempre visibilmente esaltato all'idea di aver ottenuto davvero ciò che aveva chiesto.

Ti devo una cena: mantengo sempre la mia parola!
Allora, per quanto riguarda i tempi dei lavori...


Senti Kelly, prima di affrontare il problema "tempistiche", mi stavo chiedendo... cos'hai intenzione di fare con l'esterno? C'è così tanto spazio intorno alla villa, lo si potrebbe sfruttare in molti modi diversi rendendolo unico nel suo genere... il mio socio è il miglior arredatore d'esterni di tutta l'Irlanda e probabilmente anche d'Inghilterra, se ti fa piacere la prossima volta potrei portarlo con me e fargli dare un'occhiata alla villa, naturalmente senza impegno!

Stai cercando di fregarmi eh?- disse, ma in tono da scherzo, fissandola per nulla infastidita -Va bene, sentiamo che cosa ha da dire il tuo socio! In fondo mi hai fatto risparmiare un sacco sul budget per l'interno della casa.

Ed ora, tolto il fatto che mi devi una cena nella steakhouse migliore di Glasgow...

Sì, ma scordati che sarai da sola: se pago, voglio esserci pure io, almeno mi consolerò con una bella bistecca al sangue...

Passiamo al discorso che ti ho accennato prima, ovvero le tempistiche dei lavori.

Vai, spara!

Considerando che non devono essere apportate modifiche alla struttura della casa, credo che la villa potrebbe risultare pronta in... uhm... diciamo due mesi, tre al massimo; sarebbe anche possibile accelerare i tempi, se tu volessi, ma questo comporterebbe assumere ulteriore manodopera ed aumentare i costi, quindi dimmi tu!

No, non ho fretta, quindi tre mesi andranno benissimo.
Alla fine io ho già una residenza, anche se sto lì solo in affitto ma l'ho sempre considerata più casa di questa villa super lussuosa.
Non riesco ad abbandonare completamente Londra, è lì che sono cresciuta, che abito e dove lavoro e penso che continuerò così almeno per un po'...
E poi per il lavoro è una comodità, sia per me che per il mio fidanzato.


Già, forse avrebbe cambiato idea una volta visto come Bonnie avrebbe trasformato quella casa, rendendola molto più confortevole e molto più sua rispetto ad ora.
Continuarono a parlare ancora un po', scadendo spesso in risate allegre e divertite. La Everett non aspettava visite, eppure diveramente dall'ipotizzato, ben presto sul vialetto della villa fu possibile scorgere la figura di un uomo che lasciò Kelly un po' sorpresa, ma non eccessivamente su di giri.

Ma te guarda...
Bonnie, stai per conoscere il mio Capo non che responsabile di questo gioiellino di villa: il Principe Joël Montesquieu.


Non voleva spaventare la scozzese, ma solo anticiparle chi fosse il bell uomo che si apprestava a salutarle. Anche perchè con la mise scelta per quella giorno, quasi lo si sarebbe potuto scambiare per una persona qualsiasi... Quasi, appunto!

Principe... Non la facevo tipo da jeans e maglietta!
Posso essere spudoratamente sincera?
La preferisco vestito in questo modo, sta uno schianto.
Oh, mi scusi, volevo dire incanto...


Fece finta di correggersi, sorridendo e spostandosi per dare modo all'uomo di fare le dovute presentazioni con la splendida Bonnie.

Lei deve essere la persona che si occuperà di arredare la villa della mia Giurista.
Joël Montesquieu, piacere di fare la sua conoscenza.


Prego, si sieda.
Come mai questa piacevole visita?


Signorina Everett, ero passato per chiederle qualche informazione.

La ascolto.

Sa, la mia futura consorte ha giustamente sollevato l'ipotesi di ampliare la nostra camera da letto matrimoniale e far costruire un altro bagno.
Inoltre dovremmo pensare ad un nuovo tipo di arredamento interno che si sposi adeguatamente con quello del resto del Castello ma che rappresenti una buona linea di confine tra uomo e donna.
Così ho pensato che, non avendo al momento ipotesi valide su chi chiedere un preventivo e un'idea, potesse essere utile sapere da lei come si fosse trovata con la signorina MacMalley.
... O Signora, non vorrei essere offensivo nei confronti del suo consorte.


La Everett lanciò un'occhiata alla scozzese, ridendo dentro di sè per l'incredibile opportunità che il Principe stava offrendo alla giovane. Decisamente quello era il giorno fortunato di Bonnie: fra i lavori alla villa, la cena alla steakhouse e un possibile lavoro offerto niente meno che dal Principe stesso, come minimo avrebbe dovuto fare quattro salti carpiati all'indietro per la gioia.
Attese che Bonnie chiarisse il suo stato sociale, prima di rispondere usando un linguaggio diverso rispetto a quello avuto fino a quel momento con la MacMalley. Be', il motivo era abbastanza palese.

Ho trovato la disponibilità e la professionalità della signorina MacMalley davvero eccezionali.
Non credo che farebbe una cosa sgradita se si affidasse completamente a lei e al suo gusto estetico.
Ma se vuole, può giudicare lei stesso da ciò che mi ha proposto per l'interno della villa.
Bonnie, ti dispiace mostrare al Principe tutte le fantastiche idee che hai avuto?


Chiese direttamente alla ragazza, cercando di aiutarla nel farsi pubblicità, perchè insomma un'opportunità simile quando mai le sarebbe capitata?
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Messaggioda Bonnie » 01/08/2016, 11:04

Bonnie a te la scelta, di sicuro io non metto bocca.
Però se hai davvero il coraggio di farlo, giuro che ti offro una cena dove vuoi tu!


Beh, se la Marchesa non ha nulla in contrario...
E va bene, signorino Everett... Ti farò avere una mia gigantografia in costume da bagno, ed in cambio mi permetterai di rendere la tua camera perfetta non solo per te, ma anche per il resto della villa. Affare fatto?


Davvero? Forte!!!

Vedi almeno di ringraziarla e scordarti di portarti la gigantografia ad Hogwarts, quando parti per le vacanze.

Che sei scema?
Vergil me la sequestrerebbe, sicuro!


Può darsi!
Ora fila, io e Bonnie dobbiamo finire di parlare.


Vergil?
Dove aveva già sentito quel nome? Bonnie ci rifletté un po' su, scavando nella sua memoria, fino a che non associò quel nome al fidanzato della cugina: non era detto che fossero la stessa persona, ma chiedere non costava nulla... certo però che, in quel caso, quant'era piccolo il mondo!

Scusami Kelly, ma questo Vergil... per caso di cognome fa Cartwright? -domandò alla Marchesa, per poi proseguire in caso di risposta affermativa- Ma pensa, allora è il ragazzo che sta con mia cugina, Victoria Randall! La conosci?

Non aveva idea di cosa facesse questo Vergil -anche se avendo sentito parlare la Everett col fratello, poteva ipotizzare che fosse un docente di Hogwarts- sapeva soltanto il suo cognome e che stava con la parente... ne avrebbe saputo di più, forse, quando si fossero viste, ma non avendo chissà quanta confidenza con l'americana, non era nemmeno detto che ne parlassero approfonditamente.

Ti devo una cena: mantengo sempre la mia parola!
Allora, per quanto riguarda i tempi dei lavori...


Senti Kelly, prima di affrontare il problema "tempistiche", mi stavo chiedendo... cos'hai intenzione di fare con l'esterno? C'è così tanto spazio intorno alla villa, lo si potrebbe sfruttare in molti modi diversi rendendolo unico nel suo genere... il mio socio è il miglior arredatore d'esterni di tutta l'Irlanda e probabilmente anche d'Inghilterra, se ti fa piacere la prossima volta potrei portarlo con me e fargli dare un'occhiata alla villa, naturalmente senza impegno!

Stai cercando di fregarmi eh?

Io direi più "fare il mio lavoro al meglio"!
Certo, non nego che i costi si alzerebbero un po'...
-d'altronde non è che Liam potesse lavorare gratis- Ma penso davvero che sarebbe un peccato non approfittare della possibilità di rendere il giardino all'altezza dell'interno, già che ci sei.

Va bene, sentiamo che cosa ha da dire il tuo socio! In fondo mi hai fatto risparmiare un sacco sul budget per l'interno della casa.

Fece un gran sorriso soddisfatto, la MacMalley, chiedendosi tra sé quanto ci avrebbe messo Liam prima di circuire Kelly e convincerla a finire a letto con lui: certo, se avesse saputo della perversione del fidanzato, probabilmente quella domanda non se la sarebbe nemmeno posta, ma al momento di Evan conosceva solo la sua gentilezza ed il desiderio di far diventare la Everett sua moglie, e di quest'ultima... il fatto che si sarebbero viste anche fuori dalla villa per la cena, e chissà, magari avrebbero potuto anche diventare buone amiche!

Ed ora, tolto il fatto che mi devi una cena nella steakhouse migliore di Glasgow...

Sì, ma scordati che sarai da sola: se pago, voglio esserci pure io, almeno mi consolerò con una bella bistecca al sangue...

Quello mi sembrava scontato... che fai, mi offri la cena e mi ci fai andare da sola?! Non si fa Marchesa, non si fa! - si permise anche una piccola linguaccia scherzosa, prima di tornare un po' più seria e proseguire- Passiamo al discorso che ti ho accennato prima, ovvero le tempistiche dei lavori.

Vai, spara!

Considerando che non devono essere apportate modifiche alla struttura della casa, credo che la villa potrebbe risultare pronta in... uhm... diciamo due mesi, tre al massimo; sarebbe anche possibile accelerare i tempi, se tu volessi, ma questo comporterebbe assumere ulteriore manodopera ed aumentare i costi, quindi dimmi tu!

No, non ho fretta, quindi tre mesi andranno benissimo.
Alla fine io ho già una residenza, anche se sto lì solo in affitto ma l'ho sempre considerata più casa di questa villa super lussuosa.
Non riesco ad abbandonare completamente Londra, è lì che sono cresciuta, che abito e dove lavoro e penso che continuerò così almeno per un po'...
E poi per il lavoro è una comodità, sia per me che per il mio fidanzato.


E due/tre mesi siano, benissimo!

Confermò Bonnie, prendendo ulteriori appunti sul suo taccuino: le sembrava ovvio che, se la donna avesse dato il via anche per i lavori esterni, i tempi si sarebbero allungati leggermente, ma discuterne ora che ancora non c'era nulla di definito le sembrava quantomeno inutile.

Ma te guarda...
Bonnie, stai per conoscere il mio Capo non che responsabile di questo gioiellino di villa: il Principe Joël Montesquieu.


... che?!

Ancora intenta a scrivere, la scozzese alzò la testa di scatto con gli occhi spalancati, spostando lo sguardo da Kelly verso il punto in cui un uomo si stava rapidamente avvicinando a loro... e che uomo.

Quello...
Quello è il tuo capo?!
... Sei una donna fortunata...


Mormorò la MacMalley, non potendo non rimanere affascinata dalla bellezza del Principe, prima di conoscere il quale tentò di sistemarsi vestito e capelli senza farsi troppo notare, così da esibire poi un sorriso femminile, cortese, elegante e professionale, insomma, rispolverando tutte le lezioni che Liam le aveva impartito nel corso dei mesi.

Principe... Non la facevo tipo da jeans e maglietta!
Posso essere spudoratamente sincera?
La preferisco vestito in questo modo, sta uno schianto.
Oh, mi scusi, volevo dire incanto...


Avesse potuto essere spudoratamente sincera, Bonnie avrebbe usato ben altri termini per definire quanto cavolo fosse sexy quell'uomo...

Lei deve essere la persona che si occuperà di arredare la villa della mia Giurista.
Joël Montesquieu, piacere di fare la sua conoscenza.


Bonnie MacMalley...
Onorata di fare la Vostra conoscenza, Principe.


Sì, ovviamente lei, non conoscendolo, non si permise di dargli del "lei", optando per il più convenzionale ed educato "voi" e dimostrando che davvero lei e Kelly erano simili, genuine quando potevano e formali quando dovevano: gli tese la mano, aspettandosi una stretta che invece divenne un baciamano elegante, di quelli capaci di far arrossire le guance... ed inumidire qualcos'altro.

Prego, si sieda.
Come mai questa piacevole visita?


Signorina Everett, ero passato per chiederle qualche informazione.

La ascolto.

Sa, la mia futura consorte ha giustamente sollevato l'ipotesi di ampliare la nostra camera da letto matrimoniale e far costruire un altro bagno.
Inoltre dovremmo pensare ad un nuovo tipo di arredamento interno che si sposi adeguatamente con quello del resto del Castello ma che rappresenti una buona linea di confine tra uomo e donna.


Drizzò le orecchie appena udite quelle parole, facendosi più attenta, più sulle spine quasi: lui aveva bisogno di qualcuno che ri-arredasse il Castello... e lei era un'arredatrice d'interni, dannatamente brava per giunta! Quasi stava per sbracciarsi, per attirare la sua attenzione e farsi assumere, ma per fortuna poi si ricordò che quello non fosse esattamente l'atteggiamento più elegante del mondo e per questo rimase seduta composta, con le mani in grembo ed il cuore che batteva a pieno ritmo per l'adrenalina in circolo.

Così ho pensato che, non avendo al momento ipotesi valide su chi chiedere un preventivo e un'idea, potesse essere utile sapere da lei come si fosse trovata con la signorina MacMalley.
... O Signora, non vorrei essere offensivo nei confronti del suo consorte.


Oh no no no, nessun consorte, Principe, sono...
Assolutamente libera.


E per sfortuna lui era già sposato, altrimenti un giro sulla "verga reale" se lo sarebbe fatto ben più che volentieri!
Cercò di mantenere un certo distaccato contegno, ma si vedeva che stesse praticamente saltando sulla sedia, lanciando occhiate di supplica a Kelly, perché Trama sola sapeva quanto avrebbe fatto comodo un ingaggio come quello per lo studio "Arché".

Ho trovato la disponibilità e la professionalità della signorina MacMalley davvero eccezionali.
Non credo che farebbe una cosa sgradita se si affidasse completamente a lei e al suo gusto estetico.


Poteva baciarla?
Beh, magari non subito, ma quando il Principe se ne fosse andato? Perché le era talmente grata che l'avrebbe fatto senza pensarci due volte, sul serio!

Ma se vuole, può giudicare lei stesso da ciò che mi ha proposto per l'interno della villa.
Bonnie, ti dispiace mostrare al Principe tutte le fantastiche idee che hai avuto?


Con piacere.
Bene, ecco, dopo aver parlato a lungo con la Marchesa, mi sono resa conto che...


La scozzese cominciò quindi a spiegare all'uomo l'idea avuta per la villa, ovvero l'arredamento in stile shabby chic moderno, con quelle particolarità che rispecchiassero i gusti della donna ma anche quelli del suo fidanzato, per non parlare della camera del fratello che, pur con richiami decisamente più urbani e moderni, avrebbe presentato elementi in grado di fare da ponte tra i due stili e rendere quella stanza comunque coerente col resto della casa -ovviamente evitò di menzionare la gigantografia in bikini, per quanto se il Principe l'avesse voluta...

... Mi sono anche permessa di suggerire alla Marchesa di riflettere sulla possibilità di rendere questo magnifico spazio esterno ancora più funzionale e paradisiaco, ma per questo compito la persona adatta è sicuramente il mio socio.
In ogni caso sono certa che questa villa abbia un potenziale altissimo, al quale dedicherò tutta me stessa per farlo fiorire al meglio, e...
-abbozzò un sorriso timido ma speranzoso- Vorrei dire subito che, a prescindere dalla Vostra scelta, sono lusingata che abbiate pensato al nostro studio per i lavori al Vostro Castello, Principe... ed anche delle belle parole che la Marchesa di Andorra ha speso per me.

Perché in fondo era vero, anche se a Kelly l'avrebbe espresso meglio con un abbraccio ed un brindisi a base di birra!
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Messaggioda Joël » 09/08/2016, 22:57

Così ho pensato che, non avendo al momento ipotesi valide su chi chiedere un preventivo e un'idea, potesse essere utile sapere da lei come si fosse trovata con la signorina MacMalley.
... O Signora, non vorrei essere offensivo nei confronti del suo consorte.


Oh no no no, nessun consorte, Principe, sono...
Assolutamente libera.


Una notizia quanto mai sorprendente, c'è da ammetterlo.
Visto il suo innegabile fascino, Signorina, confido nel fatto che tale situazione si modifichi presto e con un pretendente di degno valore.


Sorrise gentilmente e con immenso carisma verso la ragazza professionale ma anche estremamente bella, tornando poi a dare attenzione alla Everett.
Il suo interesse maggiore era nei confronti della bravura nel lavoro della arredatrice di interni, a differenza di molti altri che avrebbero trovato molto più interessante la sua scollatura.
Ma lui era un Principe, lui di sicuro non avrebbe mai e poi mai perso il suo autocontrollo, nemmeno se si fosse presentata totalmente nuda.
Chiese alla collaboratrice un giudizio completamente sincero e la risposta che sentì fu piuttosto incoraggiante e positiva.

Ho trovato la disponibilità e la professionalità della signorina MacMalley davvero eccezionali.
Non credo che farebbe una cosa sgradita se si affidasse completamente a lei e al suo gusto estetico.


Oh, bene...

Ma se vuole, può giudicare lei stesso da ciò che mi ha proposto per l'interno della villa.
Bonnie, ti dispiace mostrare al Principe tutte le fantastiche idee che hai avuto?


Con piacere.
Bene, ecco, dopo aver parlato a lungo con la Marchesa, mi sono resa conto che...


Nei minuti seguenti, Bonnie illustrò al Principe le varie idee avute per migliorare drasticamente l'abitazione costruita alla Marchesa, riscontrando sommo interesse da parte del Nobile di Andorra.
Non che Joël fosse chissà quale esperto in materia, ma cercava di applicarsi, comprendere e capire se per caso quel tipo di professionalità alla futura moglie potesse piacere e gradire.
Anche perché, era molto probabile che solo nel vederla così prosperosa di sicuro Danielle avrebbe guardato il fratello come a dirgli "Mi auguro che questa qui non sia solo tutta tette e niente arrosto".
Di diverso avviso probabilmente sarebbe stata la servitù maschile del Castello, ma quello era un discorso a parte che naturalmente alla MagiAvvocatessa interessava assai poco.

... Mi sono anche permessa di suggerire alla Marchesa di riflettere sulla possibilità di rendere questo magnifico spazio esterno ancora più funzionale e paradisiaco, ma per questo compito la persona adatta è sicuramente il mio socio.

Quindi lei è in società.
Cortesemente, un biglietto da visita.


Ricevuto il piccolo foglietto rigido e plastificato, il Montesquieu ci diede una rapida occhiata, annotando mentalmente il nome dell'ufficio.

In ogni caso sono certa che questa villa abbia un potenziale altissimo, al quale dedicherò tutta me stessa per farlo fiorire al meglio, e...

... Mh?

Vorrei dire subito che, a prescindere dalla Vostra scelta, sono lusingata che abbiate pensato al nostro studio per i lavori al Vostro Castello, Principe... ed anche delle belle parole che la Marchesa di Andorra ha speso per me.

Considero moltissimo l'opinione della Marchesa.
È una ragazza sveglia, molto vispa e attenta, oltre a non essere così semplice da accontentare.
Se lei è riuscita nell'opera di farle andare bene questi precisi lavori, non posso che sentirmi in una botte di ferro.


Sorrise ancora, morbido e rilassato, guardando per un attimo con maggiore intensità la scozzese, inserendo poi il biglietto da visita nella tasca dietro dei jeans.

Potrei passare io o mia sorella nel corso del mese di Settembre, o forse inizio Ottobre.
A quel punto, richiederemo una consulenza con entrambi i soci e vedremo se ci potranno essere le condizioni per la richiesta di un preventivo.
Signorina Everett, le auguro delle piacevoli vacanze, credo proprio che da qui alla prima settimana del prossimo mese non sarà necessaria la sua presenza a studio.


In realtà quindi, il Principe era passato anche per informare la Marchesa del fatto che ormai per lei erano definitivamente iniziate le ferie ed era suo dovere godersele al meglio.
Kelly sapeva perfettamente che una volta rientrati dalle vacanze, probabilmente l'accumulo delle cause sarebbe stato tale da impedir loro di respirare per diverse settimane.
Ergo era meglio gettare anima e corpo nel relax, ricaricando le batterie in vista del durissimo lavoro autunnale.
Eseguì un baciamano verso la MacMalley ed un saluto più "rustico" e normale nei confronti della Everett, ch'egli sapeva gradire meno nobiltà e più civiltà.

Signorina MacMalley, Signorina Everett, vi auguro un piacevole proseguo, io posso anche andare.
Arrivederci e che la Trama benedica anche le sue, di ferie.


Riferendosi ovviamente a Bonnie.
Infine, sussurrando un "Lode al Conflux" verso l'arredatrice di interni, Joël Montesquieu si volse e si allontanò dalla villa/magione, soddisfatto di ciò che aveva sentito.
Ora sapeva chi indicare alla sorella per i lavori nel Castello ed in più aveva avuto il piacere di conoscere un'altra Ignis di Alto Grado.
Se non altro adesso sapeva da dove provenisse l'estro artistico della scozzese, ovvero dal danzante fuoco che vibrava tra le corde del suo spirito.
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Messaggioda Kelly » 23/08/2016, 11:11

Scusami Kelly, ma questo Vergil... per caso di cognome fa Cartwright?

Quando aveva intimato a fratello di non portarsi dietro la gigantografia di Bonnie in costume da bagno, Cameron aveva accettato per timore che il prefetto dei Tassi e professore di Volo -grande amico della sorella e di Evan- potesse in qualche modo sequestrarlo per goderselo tutto quanto lui. Ovviamente Kelly sapeva che una cosa del genere non sarebbe mai accaduta, ma era meglio che Cameron ci credesse ciecamente, per evitare che sbandierasse in giro quella che a tutti gli effetti era comunque una foto privata di un'altra persona.
Tuttavia sembrava che la MacMalley già conoscesse Vergil, a giudicare dal fatto che chiese conferma sul suo intero nome. Dopo aver annuito con sguardo interrogativo, la Marchesa venne a sapere il motivo di tale conoscenza, sorridendo appena per la fortuita coincidenza.

Ma pensa, allora è il ragazzo che sta con mia cugina, Victoria Randall! La conosci?

Victoria... Ma certo!- si fermò un attimo, osservando dalla testa ai piedi l'arredatrice di interni, seno compreso, per poi scoppiare a ridere divertita -Non vi assomigliate per nulla, fattelo dire! Penso che le tette siano solo roba tua...

Magari Bonnie non la vedeva da tanto tempo e non sapeva quindi come e quanto fosse cresciuta la Randall in quegli anni.

La conosco sia per via di Vergil che è un mio carissimo amico, sia perchè tua cugina è molto unita alla mia migliore amica.
Diciamo quindi che facciamo parte tutti quanti della stessa cerchia di amicizie!


In un modo o nell'altro era proprio così. Chissà, forse anche Bonnie -grazie a Kelly- avrebbe potuto entrare a far parte di quella cerchia, ma prima di pensare alla loro amicizia c'era ancora del lavoro da sbrigare. Bisognava decidere ancora gli ultimi dettagli relativi ai lavori da fare in casa e all'esterno, anche se la conclusione vera e propria sarebbe giunta solo dopo che Kelly avesse conosciuto il socio di Bonnie e dopo che quest'ultima avesse rifinito gli ultimi dettagli insieme al compagno della Marchesa.
Stavano quindi proseguendo nel chiacchierare, quando le due giovani ragazze ricevettero una visita inaspettata e molto molto gradita, specialmente dalla scozzese.

Quello...
Quello è il tuo capo?!
... Sei una donna fortunata...


Mi riterrò fortunata solo quando riuscirò a farci un giretto, cosa che per il momento sembra impossibile...

Già, perchè negare l'evidenza dei fatti? Specialmente quando la stessa MacMalley sembrava dello stetto parere della Everett. Dopo i saluti e le dovute presentazioni, il Montesqueieu non perse tempo e spiegò subito il motivo per cui era passato senza alcun preavviso a trovare la sua assistente giurista: dovendo ristrutturare l'interno del castello, voleva conoscere il parere della Marchesa riguardo la professionalità ed efficienza dello studio Arché, al quale si era rivolta. Inutile dire che Bonnie fu costretta a mantenere un certo contegno per non saltellare felicemente sulla sedia, specie quando Kelly diede il suo onesto parere, un parere che avrebbe permesso allo studio di Bonnie di ottenere quel prestigioso incarico senza alcun dubbio.

In ogni caso sono certa che questa villa abbia un potenziale altissimo, al quale dedicherò tutta me stessa per farlo fiorire al meglio, e...

... Mh?

Vorrei dire subito che, a prescindere dalla Vostra scelta, sono lusingata che abbiate pensato al nostro studio per i lavori al Vostro Castello, Principe... ed anche delle belle parole che la Marchesa di Andorra ha speso per me.

Ho detto solo ciò che pensavo.

Considero moltissimo l'opinione della Marchesa.
È una ragazza sveglia, molto vispa e attenta, oltre a non essere così semplice da accontentare.
Se lei è riuscita nell'opera di farle andare bene questi precisi lavori, non posso che sentirmi in una botte di ferro.


Molto gentile, Principe.

Gli sorrise, facendo un occhiolino a Bonnie, prima che Joël riprendesse a parlare, definendo gli ultimi dettagli con la scozzese.

Potrei passare io o mia sorella nel corso del mese di Settembre, o forse inizio Ottobre.
A quel punto, richiederemo una consulenza con entrambi i soci e vedremo se ci potranno essere le condizioni per la richiesta di un preventivo.
Signorina Everett, le auguro delle piacevoli vacanze, credo proprio che da qui alla prima settimana del prossimo mese non sarà necessaria la sua presenza a studio.


Oh... bene!
La ringrazio, auguro altrettanto anche a lei e alla sua Consorte.


Settembre sarebbe stato un inferno per tutto il lavoro accumulato, ma perlomeno adesso la londinese poteva godersi delle meritatissime vacanze, con l'idea che ben presto avrebbe avuto una bellissima villa nella quale trascorrere i giorni di riposo. Salutò con affetto l'uomo -avendo più confidenza di Bonnie era inevitabile- aspettando che il Principe andasse via del tutto prima di rivolgersi alla scozzese, braccia incrociate sul petto e sorriso di chi la sapeva lunga sul volto.

Come minimo voglio uno sconto... Oppure posso barattare tutto quanto per una birra e del buon cibo spazzatura da consumare entro stasera.
Ci stai?


A Bonnie l'arduo compito di fare la sua scelta.
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Messaggioda Bonnie » 06/09/2016, 23:39

Ma pensa, allora è il ragazzo che sta con mia cugina, Victoria Randall! La conosci?

Victoria... Ma certo!
Non vi assomigliate per nulla, fattelo dire! Penso che le tette siano solo roba tua...


Ah, ma allora sai sul serio chi sia, forte!
E com'è che tu e mia cugina vi conoscete?!


La conosco sia per via di Vergil che è un mio carissimo amico, sia perchè tua cugina è molto unita alla mia migliore amica.
Diciamo quindi che facciamo parte tutti quanti della stessa cerchia di amicizie!


Ma dai, assurdo...
Allora dobbiamo uscire tutti insieme una volta, ci stai vero?!
Andiamo a farci una maxi abbuffata di carne e scommettiamo su chi ne mangia di più! In fondo non è detto che i maschi debbano essere per forza avvantaggiati, non con una mangiatrice professionista come la sottoscritta!


E non sapeva ancora quanto lo fosse anche la Everett, altrimenti sarebbe stata del tutto certa nell'affermare che quelle due fossero una coppia praticamente imbattibile: quella conversazione, che ormai di professionale aveva poco o nulla, subì una brusca ma piacevolissima interruzione quando il superiore di Kelly, il Principe Montesquieu, le raggiunse, lasciando la MacMalley senza fiato -evento più unico che raro, ad essere onesti.

Quello...
Quello è il tuo capo?!
... Sei una donna fortunata...


Mi riterrò fortunata solo quando riuscirò a farci un giretto, cosa che per il momento sembra impossibile...

E se la cosa diventasse fattibile ti prego, chiamami di corsa...

Mormorò in un moto praticamente spontaneo, palesando così il fatto che insomma, una bottarella a Joël gliel'avrebbe data tanto volentieri quanto la bionda apparentemente -e solo apparentemente- altolocata; chiaramente, di fronte al MagiAvvocato, Bonnie si dimostrò il più professionale possibile, anche se trattenersi mentre l'uomo le chiedeva il biglietto da visita, le proponeva di lavorare per lui e la futura Principessa di Andorra, e mentre la Marchesa sottolineava i suoi meriti in campo professionale non era certo la cosa più semplice del mondo.

Vorrei dire subito che, a prescindere dalla Vostra scelta, sono lusingata che abbiate pensato al nostro studio per i lavori al Vostro Castello, Principe... ed anche delle belle parole che la Marchesa di Andorra ha speso per me.

Ho detto solo ciò che pensavo.

Considero moltissimo l'opinione della Marchesa.
È una ragazza sveglia, molto vispa e attenta, oltre a non essere così semplice da accontentare.
Se lei è riuscita nell'opera di farle andare bene questi precisi lavori, non posso che sentirmi in una botte di ferro.


Molto gentile, Principe.

Ad essere onesti la Everett era risultata molto più semplice del previsto da accontentare perché, nonostante l'ignoranza in materia di stile ed arredamento, la donna ammetteva quella sua mancanza, affidandosi quindi alle capacità dell'altra che perlomeno non si ritrovava a dover combattere contro qualcuno convinto -ingiustamente- di essere un esperto nel campo.

Potrei passare io o mia sorella nel corso del mese di Settembre, o forse inizio Ottobre.
A quel punto, richiederemo una consulenza con entrambi i soci e vedremo se ci potranno essere le condizioni per la richiesta di un preventivo.


Sono certa che troveremo un accordo ben più che soddisfacente per entrambe le parti. -perché lei e Liam avrebbero fatto di tutto per accontentare i reali di Andorra, poco ma sicuro.

Signorina Everett, le auguro delle piacevoli vacanze, credo proprio che da qui alla prima settimana del prossimo mese non sarà necessaria la sua presenza a studio.

Oh... bene!
La ringrazio, auguro altrettanto anche a lei e alla sua Consorte.


Signorina MacMalley, Signorina Everett, vi auguro un piacevole proseguo, io posso anche andare.
Arrivederci e che la Trama benedica anche le sue, di ferie.


Buona giornata Principe...
E sempre sia lodato il Conflux.


Ovviamente l'ultima frase la disse a bassissima voce affinché solo lui potesse coglierla, sorridendo un po' meno -ma appena appena- in soggezione proprio perché si trattava di un Confratello, anche se di Elemento opposto al proprio.
Ad ogni modo, osservandolo allontanarsi, a Bonnie venne spontaneo sporgersi appena appena per guardargli il culo, sospirando tra sé ed ammettendone la bellezza innegabile prima di dare nuovamente attenzione a colei che le aveva praticamente procurato il lavoro migliore della sua vita.

Come minimo voglio uno sconto... Oppure posso barattare tutto quanto per una birra e del buon cibo spazzatura da consumare entro stasera.
Ci stai?


... ripasso qui tra qualche ora, e vestiti comoda perché ti assicuro che a fine serata i pantaloni non ti allacceranno più!

E non certo perché fosse avara o avida e volesse l'intero importo... quanto perché di rinunciare ad una bella cena in compagnia di una persona tanto simpatica e simile a lei non se ne parlava proprio!

Fine
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Messaggioda Oakland » 19/11/2019, 17:52

06 Aprile 2114
Villa di Kelly Everett
Principato di Andorra
Ore 21:44


Allora... Il mio indirizzo lo sai, il mio numero di MagiFax ce l'hai e sai anche che continuo a frequentare spesso la Gilda.
Ti auguro tutta la fortuna di questo mondo Nut, perché te la meriti...
Cerca di farti sentire, okay?
Anche solo per farmi sapere che sei vivo e stai bene...


Abbandonarsi a quell'abbraccio era stato immediato, voluto, desiderato.
Doversi sciogliere da esso invece fu parecchio difficile.
Non si trattava solo di sentimenti mai espressi, ma di un vero e proprio salto nel vuoto verso un nuovo mondo, una nuova vita.
Aveva la Terra dentro di sé, questo la diceva lunga sul suo prendere con filosofia i grossi cambiamenti che scuotevano invece quiete e abitudine.

Dovrò cercare di non rompere troppo le p***e a Dre e rimediare un posto tutto mio quanto prima.

L'amico gli aveva offerto ospitalità fino a quando non si fosse stabilito in qualche altra abitazione.
Avrebbe fatto la stessa offerta anche Sly, ma la sua casa non era esattamente tale, bensì una sorta di camper senza ruote.
Intanto la cosa migliore era capire al 100% in cosa consistesse la collaborazione con l'Acqua e il Fuoco.
Dopo di che, subito in seconda posizione la ricerca di quattro mura di suo esclusivo utilizzo.

È Venerdì sera, dovrebbe essere rientrata qui, infatti le luci sono accese, sperando non abbia ospiti.

Immagine

CIRCA UN ANNO E MEZZO PRIMA, PRIGIONE DI STATO...

E ti fai chiamare "Nut" perché hai una noce al posto del cervello?!
Con delle accuse simili non ho idea di come tu possa aspettarti di uscirne senza un minimo di pena.


È lei la MagiAvvocatessa, no?
Gliel'ho già ripetuto, sono innocente: quella sera ero andato via da almeno quaranta minuti!


Già ma la testimonianza dice l'esatto contrario...

Perché la testimonianza è del fratello di un mio "collega" al quale ho soffiato un grosso incarico.
... Incarico che dovrebbe iniziare tra quattro settimane e che passerà, guardi caso, proprio a questo "collega", nel caso in cui fossi trattenuto dalla legge.


Va beh, va beh, arriviamo al succo: puoi dimostrarlo?

... Credo proprio di no.
Dopo essere andato via me ne sono tornato a casa, non avevo alcun turno in ospedale.
Quindi nessuno può testimoniare che effettivamente non fossi lì a quell'ora...


Ospedale? Dove si trova?

In Italia, perché?

Alt, un attimo c***o.
C'è una differenza di fuso orario di almeno quattro ore con il luogo del crimine.
Forse qualcosa posso farla ma devi darmi il dettaglio dei tuoi turni e i nomi delle persone che posso interrogare e chiamare a testimoniare in tuo favore.
Questo collega che aspetta solo di vederti al fresco, che soprannome ha tra i mercenari?


Mi pare "Ferguson"...

"Ferguson"?
Wow... Un soprannome più da st***zo non poteva trovarlo.


... Lei non è una MagiAvvocatessa molto convenzionale, sa'?

Ma davvero? Sei la prima persona che lo nota...

Sì eh?

Se preferisci una professionista più distinta ed elegante per quel che mi riguarda puoi pure metterti questo fascicolo nel...

No no, anzi, direi che lei è perfetta, croce sul cuore!

Ecco bravo... E dammi del "Tu", non sono mica tua nonna c***o!


Eccola lì l'ultima persona in lista da salutare prima della partenza, la Giurista che tempo prima lo aveva tirato fuori da una grossa accusa.
Una volta assolto, Nut le aveva chiesto di uscire, frequentarsi, insomma, avere un po' più a che fare, ma Kelly sembrava non sentire ragioni.
Stava bene con il proprio partner evidentemente, un partner che per altro adesso non c'era più, anche se quel dettaglio Oakland non lo conosceva.
Si erano visti a Capodanno, proprio ad una festicciola organizzata dalla Everett, poi per vari impegni e impicci il tempo era trascorso inesorabile.
Ma non si doveva pensare che tra loro esistesse chissà quale larga amicizia o rapporto stretto, anzi, in realtà Nut era passato a salutarla appena tre o quattro volte.
Sempre incastrando orari in piccoli ritagli di vita, per un panino o per una birra, come due buoni conoscenti.
Allora perché aveva scelto di inserirla nella lista delle persone importanti da incontrare?

... Senza di te forse oggi starei ancora scontando una pena non mia.

E certe cose per il Gresham e per un Terran erano assai importanti e meritevoli sia di fiducia, che di stima.
Fece qualche passo avanti, dirigendosi lungo il piccolo viale che separava la cancellata con il portoncino della villetta.
Considerando l'orario, la ragazza doveva anche aver finito di mangiare.
Tra l'altro, con un po' di fortuna, avrebbe anche scambiato quattro chiacchiere con il fidanzato, chissà.

Comunque, grazie per esserti offerto come mio gigolò, ma la verità è che non voglio semplicemente passare la notte con qualcuno e poi andarmene via.
Mi va di rimanere, di ridere, di chiacchierare, di accoccolarmi, di sentirmi scaldata e di condividere ogni giorno insieme.
Uff, credo che l'avanzare dell'età mi abbia reso una romanticona smielata e dolciastra e come puoi ben immaginare questo contrasta un po' con le idee di libertà date dal Vento...


Anche lui presto avrebbe iniziato a percepire le stesse sensazioni?
Di sicuro non gli dispiaceva pensare ad una impostazione concreta del presente proprio come Rebecca, ma ne era ancora così tanto ossessionato.
Le aveva risposto che non potesse esistere al mondo qualcuno non fortunato nel ridere, chiacchierare, accoccolarsi e scaldarsi con lei... E lo credeva sul serio.
Maddox si era perso l'occasione ma probabilmente l'Equilibrio aveva altri piani per loro, nel bene o nel male.

Magari quando tornerò la troverò sposata e con il pancione, chi può dirlo?

Glielo augurava? Abbastanza. Insomma, un po' di egoismo ogni tanto ci voleva, era assolutamente umano.
Con un mezzo sorriso e la voglia di lasciarsi alle spalle quella mattina dalle emozioni un po' contrastanti, Nut suonò il campanello magico.
Dopo appena cinque secondi ecco che la porta si aprì e la figura di un Myr casalingo comparve a sbarrare il passaggio.
Non avevano la facoltà di parola, ma si sapeva che sostanzialmente bisognasse semplicemente affermare la propria identità.

Cerco la Signorina Everett, puoi comunicare il nome Nut, N-U-T.

Il Myr rimase immobile.
In quel preciso istante, in qualsiasi stanza si trovasse la ragazza, su un pannello applicato al muro sarebbe apparso il nome indicato da Oakland.
Ella avrebbe quindi definito tramite un comando touch sullo stesso pannello se permettere al Myr di lasciarlo passare oppure no.
Qualora l'essere MagiMeccanico si fosse spostato, il ragazzo di colore sarebbe entrato, aspettando lì che arrivasse qualcuno.

Disturbo, Marchesa?

La canzonò un pochino, facendole un occhiolino complice una volta che la Giurista fosse entrata nel suo campo visivo.
Indossava gli stessi vestiti messi poche ore prima per andare a trovare la Auditore, soltanto con una giacca più pesante per limitare i danni del freddo.
Aveva lasciato il grosso borsone dentro alla stanza di un Motel situato nella stessa città dalla quale l'indomani sarebbe partito.
Non temeva l'eventuale far tardi, tanto l'orario di espatrio era programmato per il primo pomeriggio.

Tranquilla, nessuna emergenza o qualcosa di grave, non vedermi già le sbarre davanti al viso, ok?!

Rise scherzoso, guardandosi poi a destra e sinistra, come se stesse cercando qualcuno, ed in effetti era così.

Evan non c'è stasera?
... EH?!
Ma da quando?!
... C***o, ehm, scusa, scusa davvero...


Iniziare una visita di piacere con una pessima gaffe? Niente male!
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Messaggioda Kelly » 21/11/2019, 22:40

[06 Aprile 2114 - Ordino, Principato di Andorra - 21:44]


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"Rimedio contro le ore piccole della sera prima"


Il bignè al caffè che Ben le aveva fatto recapitare il giorno successivo al loro ultimo incontro allo Shamrock era davvero squisito. Da sempre piuttosto scettica sui dolci, Kelly lo aveva divorato con gusto, sbalordita dal piacere di una crema al caffè così buona, non stucchevole come le solite creme con cui venivano riempiti quei dolci. Il Milkovich si era meritato, ancora una volta, un pensiero piuttosto intenso nei suoi confronti, grazie a quei piccoli gesti che in maniera molto discreta facevano piacere alla Everett, regalandole un po' di buonumore per la semplicità con cui essi si presentavano. Niente di troppo affettato né arzigogolato, anzi il mezzo-polacco sapeva essere piuttosto discreto e rendersi amabile con dei gesti che erano piccole carinerie, ma di grande valore per la londinese.
Era da sempre stata abituata a così poca gentilezza da parte del prossimo che solitamente, quando ne era l'oggetto, diveniva sospettosa, quasi come ci fosse sempre un secondo fine. L'esempio del Principe di Andorra era quello più eclatante: la sua incredibile generosità e bontà avevano lasciato spiazzata la Everett, che in più di un'occasione -i primi tempi- aveva quasi creduto che l'uomo potesse nascondere in realtà una vena da capo molestatore. Troppo generoso per essere vero, si aspettava da un momento all'altro una pacca sul sedere, qualche battuta più spinta, modi di fare troppo intimi con lei. Ma col passare del tempo, Kelly si era resa conto di avere al suo fianco un autentico gentiluomo e ben presto aveva affidato la propria fiducia a Joël Montesquieu incondizionatamente.

Me ne andrebbe un altro...

Pensava, spaparanzata sul divano del proprio bellissimo salotto, nella bellissima villa di cui era proprietaria, con un braccio sopra gli occhi per non vedere la luce accesa, mentre cercava un minimo di risposo prima di infilarsi a letto. Non le andava di dormire prestissimo, voleva rilassarsi magari bevendo qualcosa, ascoltando musica o mangiare qualche schifezza. Ma la verità era che si stava abituando a qualcosa di nuovo per lei, la solitudine, mai vissuta prima di allora per un motivo o per un altro. Per tutta la sua vita di bambina e adolescente aveva dovuto condividere i propri spazi vitali con altre persone -che fossero i compagni di scuola o i fratelli-, poi da adulta con un legame già stabile sulle spalle aveva semplicemente iniziato una convivenza che le aveva portato sia immensa gioia, sia immenso sconforto.
La storia con Evan era finita già da qualche mese, eppure Kelly non riusciva ancora a lasciarsela alle spalle. Non concepiva che cosa avesse allontanato così tanto lei ed Evan, al punto tale da dire semplicemente basta ad una relazione che sembrava ferma ad un punto morto e la cosa le dava parecchio fastidio. Lei non era una che mollava, non era una che si arrendeva, ma di fronte ad uno scarso interesse nei propri confronti che cosa avrebbe dovuto fare? Sembrava che il Chambers non riuscisse più a guardarla come una volta e per questo avrebbe dovuto incolpare sempre e comunque la propria stupida malattia.

Non posso accamparmi tutte le sere allo Shamrock...

Le andava di passare le sue serate lì perché le andava di stare in compagnia di Clovis o di Ben. Il primo era un amico a cui era molto affezionata e con il quale aveva potuto condividere esperienze dolorose in amore, l'altro invece riusciva a strapparle sempre qualche risata, con quel suo modo di fare che in fondo la faceva un po' ridere. Inoltre apprezzava che il Milkovich avesse tentato una carriera da libero professionista, dimostrava di avere un bel paio di p***e fumanti. Per questo motivo, seppur da sola o solo in compagnia di Clovis, cercava di non cambiare mai pub, per aiutarlo nella sua impresa di far crescere quel posto e farlo diventare il suo piccolo meritato sogno.

Bip-bip-bip-bip-bip-bip


E mo chi c***o è?

Era quasi tentata di lasciar suonare quel coso fastidioso e far finta di nulla, ma la curiosità di scoprire chi fosse a quell'ora la spinse infine ad alzare il culo dal divano, mettersi in piedi e andare a vedere il nome sul display magi-tecnologico.

Nut... NUT?

E ti fai chiamare "Nut" perché hai una noce al posto del cervello?!


Ricordava quel cliente per quell'assurdo nome con cui si era presentato alla Everett. Un caso dei più soddisfacenti ai quali aveva lavorato, specie perché era riuscita a portarlo a termine completamente da sola, senza aver bisogno dell'aiuto di nessun altro. Diede l'okay al Myr affinché facesse entrare in casa il Gresham, mentre lei - vestita ancora con l'abito da lavoro ma a piedi scalzi- si dirigeva verso l'ingresso della villa per accogliere il suo nuovo ospite. Calze trasparenti, abito bianco con diverse fantasie sopra a cui mancava sicuramente una giacca, che infatti se ne stava gettata per terra accanto al divano, insieme alle decolleté rimaste abbandonate. Evidentemente l'aspirante giurista non era rientrata da molto a casa.

Disturbo, Marchesa?

Solo se ti sei messo di nuovo nei guai, perché in quel caso ti sbatto fuori a calci e ti faccio ripresentare domani mattina nel mio ufficio.

Immagine


Tranquilla, nessuna emergenza o qualcosa di grave, non vedermi già le sbarre davanti al viso, ok?!

Con quella faccia da criminale che ti ritrovi?
Difficile...


Disse sarcastica, un sarcasmo però molto ironico, quasi amichevole, dato che fra lei ed Oakland, grazie a quel caso, era nato un rapporto che andava oltre le formalità comuni. In verità, la stessa Kelly aveva fin da subito chiarito che non volesse adottare un comportamento distaccato, forse comprendendo che quel genere di cliente fosse il tipo che veniva dai bassifondi, un po' come lei. Parlare chiaro era la cosa che le piaceva più di tutto in assoluto, per questo motivo con Nut si permetteva determinate uscite; d'altronde lui aveva osato disturbarla mentre cercava di rilassarsi, per cui potevano definirsi pari. Peccato che il parlar chiaro della londinese fosse a volte talmente aspro da spiazzare completamente il prossimo.

Evan non c'è stasera?

Io e quella testa di c***o ci siamo mollati.

... EH?!
Ma da quando?!


Un bel po' di mesi.

... C***o, ehm, scusa, scusa davvero...

Di che c***o ti scusi, mica ci hai fatti mollare te!
Dai siediti, ti posso offrire qualcosa da bere e se vuoi anche da mangiare.
Porca t***a, sei arrivato te e mi si è aperto lo stomaco...
Fammi vedere che cosa riesco a rimediare.


Non molto a dire il vero. Il MagiFrigo era semivuoto, perché stando così tanto spesso fuori per lavoro era difficile che la Everett comprasse qualcosa da tenere in casa. Rischiava che il tutto andasse a male e dovesse poi buttarlo, ma per il modo in cui era cresciuta odiava qualunque tipo di spreco. C'era solamente una tanica di latte ancora buono e, nella mensola, almeno cinque scatole di cereali di diversi gusti e tipi. Quelli non scadevano mai, per cui alla fine la Everett optò per farsi una bella tazzona di latte con dentro diversi cereali mescolati, da quelli al miele a quelli al cioccolato, mettendoci anche le fibre giusto per dire a sé stessa che si prendeva cura del proprio corpo.

Se vuoi favorire serviti pure.

Fu quasi triste pensare che un tempo quel frigo era pieno perché era Evan che si occupava di mantenerlo tale, stando attento anche che nulla venisse buttato e preparando dei manicaretti per la fidanzata da portarsi in ufficio. Kelly, a quel pensiero, affondò il proprio cucchiaio con fin troppa veemenza dentro la grossa tazza, schizzandosi qualche goccia di latte sul vestito come conseguenza.

E che porco ***!
Adesso mi tocca pure lavarla!


Volgarità a parte, la Everett volse finalmente la sua attenzione verso Nut, venuto lì sicuramente per un motivo specifico, anche se la bionda non riusciva ad intuire quale fosse.

Se non sei venuto qui perché sei nei guai, allora che c***o ci sei venuto a fare?
Ti mancavo forse?
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Kelly
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