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Nantes

Messaggioda Joël » 13/03/2014, 0:03

Le circostanze che hanno portato la Terran Verdigris ad essere tale, sono state quanto mai... Particolari...

Non conosceva moltissimi dettagli in proposito, il Precettore, ma la notizia della scomparsa della ragazza per moltissimo tempo e il ritorno in veste di Capo Gilda aveva fatto in fretta il giro delle tre sedi, diventando un racconto molto gettonato tra le nuove reclute e i più giovani.
La docente di Erbologia ad Hogwarts era una persona eccezionale, che aveva scalato in fretta le vette della conoscenza nella sua materia, tramutandosi in un punto di riferimento per moltissimi nuovi adepti intenti ad intraprendere la stessa carriera.
Poco più di vent'anni e già una preparazione sul campo eccezionale e a dir poco ineccepibile, di quelle che si acquistavano con almeno una ventina d'anni di esperienza giorno dopo giorno.
Ma non si trovavano certo lì per parlare della Sempreverde, per quanto anche quello potesse essere un discorso interessante.
Il Difensore aveva chiesto all'Oceano quando fosse diventata Capo Gilda, in quali circostanze e a che Grado interno tra gli Acuan, curioso di conoscere i retroscena della sua chiamata e del suo incontro personale con Ceres.

Per quanto mi riguarda... quando nacqui, la notte di Natale, una lastra di Ghiaccio si staccò a poca distanza dall'entrata del villaggio, travolgendo un mago oscuro che stava tentando di trovare l'insediamento degli Acuan.
Forse non ci sarebbe mai riuscito, o forse sì, ma da quel giorno venni chiamata "Protetta dall'Acqua" in onore dell'Elemento principale della nostra Gilda. Non seppi di essere un'Acuan fino ai 14 anni: per un po' studiai anche ad Hogwarts, ma sentivo che mi mancava qualcosa... erano i miei Elementi che mi chiamavano, che mi pregavano di tornare alla mia città natale, in mezzo a loro, come effettivamente feci.
Ricordo che stavo per ore immersa nella neve, con gli occhi chiusi, e non provavo alcun freddo, oppure nuotavo tra le acque dell'Oceano Atlantico come se la sua gelida temperatura per me non fosse un problema.


Stupefacente.
Io stesso soltanto ora, come Maestro, riesco a non provare più timore nei confronti delle più fredde temperature dell'acqua.
Era così piccola, 14 anni, eppure possedeva già dentro più energia del sottoscritto e di tanti altri.
Forse è proprio vero che Capi Gilda non si viene scelti ma un po' ci si nasce.


Quando entrai negli Acuan, l'allora Oceano s'interessò subito a me, non solo per la mia affinità particolare con Acqua e Ghiaccio, ma anche per il mio aspetto, che mi portava a sembrare molto più giovane di quanto in realtà non fossi.
La moglie del mio predecessore ipotizzò che ci fosse di più in me, che in qualche modo Ceres mi avesse già scelta per rappresentarla, in futuro, come nuovo Oceano... per provare che fosse vero, lo stesso anno del mio ingresso nella Gilda venni lasciata per quattro giorni, bendata, nel punto più a Nord del Villaggio, e lì mi venne imposto di rimanere ferma, di non provare a tornare indietro né di togliermi la benda, o tentare di trovare da mangiare o da bere.


Rischioso, indubbiamente.
Non ho mai sentito di prove simili effettuate da nostri confratelli, in generale.
Quindi era effettivamente un metodo quasi infallibile per conoscere la verità, con una punta di sicurezza, per altro.


L'Acuan Diluvium era convinto, e sua moglie con lui, che se davvero le loro ipotesi erano giuste, allora non mi sarebbe accaduto niente, e fu esattamente così che andarono le cose: quanto tornarono a prendermi stavo benissimo, forse un po' spaventata, ma avevo solo 14 anni... eppure, per tutto quel tempo, avevo avuto come la sensazione di non essere da sola, perché Acqua e Ghiaccio mi avevano protetta.

Incredibile.
L'acqua e il ghiaccio che... L'hanno protetta.
Hanno impedito che si facesse del male, come se ci tenessero a lei.
Allora è vero, si parla sul serio di predestinazione.
Ci sono persone che nascono per essere leader ed altre nascono per essere sotto di loro.
Naturalmente ognuna può a suo modo cambiare il destino, ma è inevitabile che il Conflux avrà sempre un piano preciso e a noi sconosciuto.
... Mi sento così debole in confronto a lei, e lo dico con onestà e obiettività.


Da quel giorno sono stata istruita per diventare l'Oceano senza nemmeno saperlo, e poi, cinque anni fa, appena compiuto il mio 25esimo compleanno, lo sono diventata di colpo: avevo raggiunto il mio terzo grado con l'Acqua ed il secondo col Ghiaccio, ma quando il mio predecessore emise il suo ultimo respiro sentii come uno tsunami agitarsi dentro di me, accompagnato da una bufera gelida... e capii ciò che ero diventata.

State dicendo che avete 30 anni?
Non è possibile, un viso delicato e niveo come il vostro non potrebbe appartenere che ad una ventenne, venticinquenne al massimo.
Che forse... Il ghiaccio abbia rallentato il vostro invecchiamento?


Intuito Perspicacia ---> 34


Secondo Ceres, avevo già svolto la mia prova anni prima, ed ero stata ritenuta già allora degna del ruolo che ricopro oggi, perciò possiamo dire che sì, anche io ho subìto una "brusca accelerazione" ... solo che, a differenza della Sempreverde ero già consapevole che un giorno sarebbe stato questo il mio destino.

E non ne era mai stata spaventata?
Non si era mai chiesta se fosse abbastanza all'altezza per prendere il comando di una intera Gilda?
Evidentemente il potere degli spettri era talmente grande da infondere maggiore sicurezza nello spirito del nuovo successore.
La donna si bagnò le labbra e Joël non poté fare a meno di focalizzare la sua attenzione su di esse, con aria tra il rapito e l'ipnotizzato.
Morbide, probabilmente, rosate e dolci, come soffici cuscini delicati adesso più lucidi per via della saliva.
L'acqua nel suo spirito si agitò più del dovuto: cercò di tenerla a bada per non creare disturbi o fastidi a quella bella conversazione, sopratutto per rispetto nei confronti della bionda infermiera, dopo di che decise di raccontare la propria di storia, dato che l'Oceano era estremamente intenzionato a sapere la considerazione del Difensore Legale sulla propria vita tra gli Acuan, se fosse convinto di quella scelta e se in qualche maniera l'acqua lo avesse migliorato nel tempo, rendendolo più fiero di se stesso in molte occasioni.
Come ogni buon oratore, il Principe di Andorra cercò di far comprendere meglio alla sua interlocutrice tutta la faccenda e la situazione attraverso un excursus preciso e curato dei primi anni di vita, delle scoperte avvenute in gioventù, delle filosofie seguite, dei pensieri avuti, delle conseguenze delle sue azioni, specificando pian piano ogni reazione ed ogni determinato evento che lo aveva condotto a trovare l'Acqua in ogni frangente della sua esistenza, ammettendo a se stesso e di riflesso anche ad Eibhlin che nella realtà era probabile che quell'elemento facesse da sempre parte di lui, anche se non se ne era potuto accorgere fino all'età più matura e responsabile.
A quanto parve, l'Oceano apprezzò particolarmente quella risposta prolissa e abbondante, sorridendogli e facendo dunque scaturire un altro sorriso in risposta da parte del Principe, totalmente diretto al suo Capo Gilda ed un po' anche alla donna affascinante che si trovava dietro di esso.

Grazie per questa risposta, Joël, grazie soprattutto per avermi permesso di conoscere qualcosa in più di lei attraverso l'Elemento che rappresenta ciò che siamo.

Nulla al confronto del racconto epico e travolgente del quale mi avete fatto partecipe poc'anzi, Oceano.
Ammetto di essere rimasto sia sorpreso che affascinato da una simile storia, onorato inoltre di averla sentita direttamente da Voi.
Come mai però così tanto interesse per quello che prova un umile Precettore in veste di Acuan? Se posso permettermi...


Lei non lo sa, ma la Consulta dei Mari qualche giorno fa mi ha presentato una lista di Acuan che potrebbero affiancarmi nella gestione della Gilda nel ruolo di Consigliere... ed in questa lista era presente anche il suo nome.

Ah.
Capisco.
Vi prego, proseguite pure.


Oggi, venendo qui, ho pensato che il Conflux mi stesse dando l'opportunità non solo di risolvere un problema increscioso come quello che abbiamo visionato insieme, ma anche di conoscerla meglio e capire che tipo di persona fosse... e ciò che ho visto mi piace.
Credo che lei potrebbe essere un ottimo Consigliere, per me... se se la sente di accettare tale carica.


Lui, Joël Montesquieu, Consigliere dell'Acuan Diluvium.
Non sapeva esattamente in cosa consistesse quel ruolo, né le mansioni che avrebbe dovuto svolgere, ma c'era da ammettere che quel posto era probabilmente il più ambito tra tutti i Gildati che avevano raggiunto un buon Grado interno nel covo.
Chiedere il perché della scelta ricaduta su di lui sarebbe stato irrispettoso: bastava che fosse lei a conoscere il perché ed inoltre l'uomo si sentiva abbastanza sicuro, organizzato ed intelligente da poter fungere da ottimo elemento di consiglio per la donna.
La vide alzare di più lo sguardo e fissarlo con occhi luminosi, così grandi che dentro ci stavano tutte le maree e le correnti oceaniche del mondo.
Inspirò profondamente, non era semplice sostenere una vista tanto bella, mischiata al misticismo della figura in sé.

Cosa ne pensa?

... Voi in persona avete deciso arbitrariamente di nominarmi Vostro Consigliere.
Si parla della fiducia come un "salto nel buio", una paura vinta dal sapere che l'altro sa dove quel buio andrà a finire ed essere ottimisti, credervi.
Io credo fermamente nel Vostro giudizio e nella Vostra persona in generale, per questo non ho desiderio di esimermi da questo incarico.
... Darò il meglio affinché non dobbiate mai pentirVi dell'opzione decretata, mio Oceano.


Annuì lentamente ma vigorosamente dopo le proprie parole, con aria ferma e sicura, professionale sopratutto.
Allungò la mano per stringere quella della donna, così da sancire quel patto e confermare il posto dell'uomo al fianco di Eibhlin, almeno per lavoro.
Non avrebbe mai immaginato una eventualità simile, per altro si stava quasi dimenticando che si erano visti principalmente per motivi legali.

Chiedo perdono per la sfacciataggine delle mie parole, ma temo di non poter nascondere le mie impressioni ancora per molto, per quanto so che potrei risultare irriguardoso, giocandomi la carica appena ricevuta.
Siete decisamente più ammaliante e mirabile di una sirena, Acuan Diluvium.
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Messaggioda Eibhlin » 21/03/2014, 21:20

Raccontare a qualcuno la sua storia era decisamente strano: non perché avesse qualcosa da nascondere, la sua vita era stata semplice, a volte particolare nei suoi accadimenti, ma positiva, senza niente di cui doversi vergognare, ma perché era la prima volta che si ritrovava a farlo.
Gli Acuan più anziani la conoscevano, l'avevano vista crescere e dunque già erano consapevoli della sua storia, mentre i più giovani difficilmente potevano permettersi di farle certe domande, non perché lei non volesse rispondere loro, quanto più per sua mancanza di tempo nel potersi rapportare alla loro curiosità: Joël era un caso a parte, poiché a lui si era rivolta prima ancora come persona che come Oceano, e dato che stava seriamente pensando di affidargli l'importante ruolo di Consigliere dell'Acuan Diluvium nella Gilda, le sembrava anche giusto che conoscesse qualcosa di lei.
Aveva affrontato prove particolari, discutibili forse, per provare la sua affinità agli Elementi che ad oggi rappresentava tra gli Acuan, ma aveva accettato di effettuarle perché credeva fermamente nell'Acqua e nel Ghiaccio, li sentiva scorrere forti dentro di lei ed aiutarla a mantenere sempre il controllo, in qualsiasi situazione.
E le avevano fatto anche dei doni particolari, come un rallentamento dell'invecchiamento fisico: come lo stesso Joël notò, all'apparenza lei dimostrava ventidue, venticinque anni... ed invece aveva già toccato i trenta. Comprendeva il suo sconcerto, lei stessa ogni tanto lo provava quando si guardava allo specchio, non riconoscendo nei suoi lineamenti una persona così adulta: ma sorrideva, dopo un po', e ringraziava il suo Elemento per quel regalo che nessun altro, probabilmente, avrebbe potuto vantare - perlomeno tra i Gildati, non essendo sicura dei Druidi.
Ascoltò con interesse la sua poi, di storia, cosa l'aveva portato ad accettare di essere un Acuan e se questa scelta l'aveva reso felice: nelle sue parole riconobbe umiltà, saggezza, concretezza, passione e logica, tutte qualità che ben si confacevano al ruolo che stava pensando di proporgli; alla fine del suo discorso, infatti, gli rivelò che il suo nome le era stato proposto dalla Consulta dei Mari insieme ad altri come possibile Consigliere dell'Oceano.
Non solo, ma gli confidò la sua decisione in merito alla proposta dei Mari: era convinta che il Principe Montesquieu potesse essere la persona giusta per quell'incarico, e per questo motivo, in modo pacato, dolce ma sincero, gli propose di diventarlo subito dopo, lasciandogli tutto il tempo che lui necessitava per pensarci adeguatamente.

... Voi in persona avete deciso arbitrariamente di nominarmi Vostro Consigliere.
Si parla della fiducia come un "salto nel buio", una paura vinta dal sapere che l'altro sa dove quel buio andrà a finire ed essere ottimisti, credervi.
Io credo fermamente nel Vostro giudizio e nella Vostra persona in generale, per questo non ho desiderio di esimermi da questo incarico.
... Darò il meglio affinché non dobbiate mai pentirVi dell'opzione decretata, mio Oceano.


Un sorriso radioso si aprì sulle labbra della donna: il fatto che fosse a capo degli Acuan, che fosse stata quasi cresciuta per quel ruolo e dunque sapesse forse sopportarlo meglio di altri, non implicava che non avesse bisogno di qualcuno accanto a sé pronto a consigliarla, a dissipare i suoi dubbi quando, come ogni essere umano, ne aveva.
Allungò anche la propria di mano, quand'egli fece quello stesso movimento, e la strinse con dolce fermezza facendo confluire l'Acqua in lui, lasciando che gli Elementi gemelli si fondessero insieme.

Chiedo perdono per la sfacciataggine delle mie parole, ma temo di non poter nascondere le mie impressioni ancora per molto, per quanto so che potrei risultare irriguardoso, giocandomi la carica appena ricevuta.
Siete decisamente più ammaliante e mirabile di una sirena, Acuan Diluvium.


Non essendo pronta a ricevere quelle parole, quei complimenti che erano riferiti a lei come donna e non come Oceano e Guida Acuan, Eibhlin non poté evitare alle sue guance di tingersi di un rosso tenue, ed alle labbra di modulare il sorriso di modo che risultasse più morbido, forse leggermente imbarazzato, ma lusingato al tempo stesso.

La ringrazio, Joël... e perdoni il mio imbarazzo, non sono molto abituata a ricevere certi complimenti - rispose lei dopo diversi istanti di silenzio, nei quali si portò i capelli dietro l'orecchio destro. Di solito si sentiva lodare per la propria intelligenza, per la sua dedizione al lavoro, per la fermezza e la volontà del suo carattere, ma quasi mai per la sua bellezza così spiccata, almeno secondo l'uomo - Anche lei, comunque, è un bell'uomo, e non lo dico solo perché ha accettato l'incarico di Consigliere... - aggiunse, scherzando per la prima volta con lui prima di sospirare leggermente, pronta a congedarsi - Bene, credo che per il momento ci siamo detti tutto, non crede?
Andrò subito a prendere i provvedimenti che mi ha suggerito, e spero che in breve tempo questa brutta storia sarà finita: posso sperare di rivederla domani sera, in Gilda?


Gli domandò lei, e dopo aver sentito le risposte dell'uomo sarebbe stata pronta a congedarsi definitivamente da lui e lasciare il suo studio, così da porre subito in atto le manovre dall'altro consigliate e tornare in ospedale più tranquilla di prima.
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Messaggioda Joël » 12/04/2014, 16:28

La ringrazio, Joël... e perdoni il mio imbarazzo, non sono molto abituata a ricevere certi complimenti...

In tutta onestà, faccio molta fatica a crederlo...

Eibhlin era una donna talmente tanto bella, radiosa e affascinante da essere impossibile per ogni uomo non fermarsi qualche istante per apprezzare i contorni del viso e del corpo del Vice Capo Infermiere e di conseguenza rimanerne ammaliati.
Forse era lei a non averci mai fatto troppo caso o forse era rimasto soltanto il Consigliere come ultima persona sana di mente rimasta nella zona di frequentazione dell'Oceano, fatto stava che ella arrossì con dolcezza incredibile, suscitando nel cuore di Joël un moto nuovo, più accelerato.
Avevano parlato di lavoro, di Gilda, delle loro storie, ed avevano condiviso dei minuti davvero apprezzabili e preziosi, in effetti cosa avrebbe potuto volere di più il Principe da quell'incontro?
Effettivamente nulla, ma soltanto perché quella era la prima volta in assoluto che si vedevano: forse in futuro avrebbe provato a strapparle qualche ora libera in più per avvicinarsi a lei in quanto donna e non in quanto Acuan Diluvium, ma non sarebbe stato oggi e soprattutto non quella situazione.

Anche lei, comunque, è un bell'uomo, e non lo dico solo perché ha accettato l'incarico di Consigliere...

Oh beh, me lo auguro vivamente in effetti, ma nei suoi occhi non leggo possibilità di menzogna, in nessun caso.

Ed in un lavoro come il suo, imparare quali fossero gli occhi e le espressioni che potessero trasmettere eventuali bugie o segreti era tra i requisiti base per potersi considerare un vero esperto nella carriera... e lui più che un esperto, modestamente, era proprio un fuoriclasse.
Sapere di risultare bello ed affascinante agli occhi della bionda infermiera gli faceva uno strano effetto, possibilmente per il vero ruolo che ella occupava nella sua vita in quanto Oceano. Il Principe ammise dentro di sé che forse era proprio quello il blocco che lo frenava di più dall'agire seguendo un piacere personale: loro non erano due individui a sé stanti, bensì un Capo ed un suo sottoposto.
Più rifletteva su quella idea e più non sapeva se doverla o poterla accantonare. Magari Eibhlin avrebbe voluto vicino un uomo sconnesso da ogni meccanismo di Gilda, un mago comunque se non addirittura un babbano, chi poteva dirlo?
Decisamente troppe domande per essere la prima volta che la vedeva, decisamente troppe paranoie per non essere lei una donna già facente parte di fantasie, sentimenti ed aspettative nel cuore di Joël.

Bene, credo che per il momento ci siamo detti tutto, non crede?

Direi proprio di si.
Le assicuro ancora una volta che uscirà da questa situazione indenne, lei e la sua struttura.


Andrò subito a prendere i provvedimenti che mi ha suggerito, e spero che in breve tempo questa brutta storia sarà finita: posso sperare di rivederla domani sera, in Gilda?

Domani sera...

Si prese qualche minuto per riflettere, pensando se avesse o meno degli impegni serali con la sorella, nella fattispecie qualche gala, cena diplomatica e quant'altro, non riscontrando però nella sua memoria nessuna di queste casistiche, oltre al fatto che, essendo stata l'islandese a chiederglielo, con molta probabilità avrebbe cercato di disdire qualsiasi cosa.

... ci incontreremo sicuramente.
Le auguro un buon proseguo di giornata, signorina Johanndottir.
Aspettate... vi apro la porta.


Nell'ultima frase utilizzò il "Voi" per un motivo abbastanza palese, ovvero salutare sia l'infermiera che l'Acuan Diluvium, con rispetto.
Si alzò, raggiungendola, chiedendola la cortesia di poterle baciare ancora una volta la mano, per poi aprire l'ingresso e lasciarla allontanarsi, decidendo di rimanere qualche secondo ad osservarla mentre se ne andava, appena sfacciato, tracciando con lo sguardo i contorni della figura vista da dietro, dall'oscillare della chioma chiara alla curva dei fianchi ed infine la forma delle gambe, dei polpacci e delle caviglie.
Non appena la segretaria la fece uscire del tutto dall'ufficio, Joël Montesquieu trasse un sospiro, rimanendo lì, sullo stipite, pensoso e perso.
Dopo circa cinque secondi, comunque, recuperò per intero la sua lucidità, chiamando Christine all'interno dello studio, mentre lui si sedeva alla scrivania cominciando già la sua attività nei confronti del caso presentato dalla Capo Gilda.

Ha bisogno di qualcosa, monsieur Montesquieu?

Si, fai recapitare un mazzo di 144 rose, 72 blu e 72 bianche, presso l'Ospedale "Karenjía Olofdottir" in Islanda.
Ufficio del Vice Capo Infermiere Eibhlin Johanndottir, grazie.


Immediatamente avvocato.

Fine Role

Spoiler:
Scusami per la lentezza nell'ultima risposta, sono stato imperdonabile!
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Messaggioda Lyra » 12/11/2014, 22:34

[Nantes, Castello di Guerin-Chevalier - 14 Marzo 2109 - Ore 21:30]


Miss Bennet!
Miss Bennet!


Mh?

Immagine


Un uomo sulla cinquantina si avvicinò alla bella cantante, prendendole la mano con delicatezza e posandovi un casto bacio.

E' davvero incantevole questa sera, una vera e propria perla.

La ringrazio Mr Whitacker, lei è fin troppo gentile.

Le serve un cavaliere per questa sera?
Sono disposto a sacrificarmi per una dama bella come lei...


Il sorriso della giovane donna si fece appena più accentuato, mentre Lyra scuoteva appena la testa facendo scintillare i lunghi orecchini di diamante che portava ai lobi delle orecchie.

La ringrazio, ma ho già un cavaliere.

L'uomo si dimostrò deluso dalla risposta della bella cantante -era evidente- ma con altrettanta dolcezza Lyra liberò la mano dalla presa del cavaliere inglese, scendendo la scalinata e raggiungendo il suo accompagnatore ufficiale per quella festa mondana.

Sono tornata.
Scusa se ti ho fatto aspettare...


Glielo disse in un sussurro, baciandogli la guancia e nel contempo facendo scivolare la propria mano in quella dell'uomo che aveva avuto la fortuna di accompagnare Lyra Bennet all'ennesima serata di beneficenza. La giovane donna si comportava con naturalezza in presenza di Lucas, non badando affatto alle occhiate di invidia che molti dei suoi ammiratori stavano lanciando alla coppia. Aveva scelto per quella serata un vestito dall'effetto scintillante, che ricadeva morbido e al contempo sinuoso lungo il corpo perfetto della solista. Il trucco era leggero, con tocchi di luce ed ombra che mettevano in risalto le morbide labbra con un bel color prugna e le unghie di una perfezione quasi maniacale -una piccola fissazione della piccola Bennet- messe in risalto da un colore bianco perlaceo. Tutto in lei urlava raffinatezza ed eleganza, come si confaceva ad un ospite del più grande evento di beneficenza, al quale partecipava la crema dell'alta società francese. C'erano illustri uomini d'affari, gente dello spettacolo, aristocratici, tutti lì riuniti per passare una piacevole serata in compagnia, ascoltando della buona musica e raccogliendo fondi per aiutare i più bisognosi.

Vedi quelle due persone laggiù?- disse, indicando un uomo e una donna molto simili fra di loro -Sono il Principe e la Contessa d'Andorra, Joël Montesquieu e Danielle Montesquieu.
Se vuoi rivolgerti a qualcuno per vincere una causa in tribunale, loro sono la tua garanzia di vittoria.


Avrebbe passato l'intera serata a spiegare al suo accompagnatore quali illustre personalità si erano riunite quella sera, al solo scopo di dargli qualche informazione sulle persone alle quali stringeva la mano. Non le importava granchè che Turner non conoscesse nessuno in quell'ambiente nè che non fosse avvezzo a trattare con gente simile. Anzi, quel suo essere completamente estraneo al proprio mondo era per la bella cantante un pregio da non sottovalutare, perchè lo rendeva molto più speciale di tutti quei damerini in smoking lì presenti.
Poco dopo, le note di un lento -proveniente da una stanza adiacente- si diffusero sottilmente nell'aria, invitando chi ancora non lo avesse fatto a godere di un ballo insieme alla propria/al proprio partner.

Sembra che da quella parte si stiano divertendo un mondo...- lo disse con sottile ironia, perchè naturalmente erano balli di altri tempi che non tutti riuscivano ad apprezzare -Ti va di ballare un po'?- chiese poi, aspettando che l'uomo dicesse di si prima di trascinarlo sorridente verso il salone adibito a pista da ballo, dove la luce era molto più soffusa e le coppie potevano godere di una maggiore intimità.

Come ti senti?
Sconvolgente come prima volta, non è vero?


La prima volta che Lucas si trovava in una situazione simile, in un ambiente simile. Certo non il suo primo evento di beneficenza, visto che in passato l'uomo era stato già a quello organizzato a New Orleans. C'era una sorta di premura nella voce della giovane donna, che sperava in cuor suo che l'altro non trovasse troppo sfarzoso o noioso quel mondo, il mondo del quale Lyra faceva parte.

Coraggio, devi sopportare solo per un altro paio di ore e poi sarà tutto finito...

Disse, poggiando la testa sulla spalla del professore di Trasfigurazione e lasciandosi cullare dolcemente dalla melodia di quel ballo.

[Per le strade di Nantes - 00:30]


Erano passate un po' più di due ore, ma alla fine la coppia era riuscita ad andarsene via dalla festa, continuando la propria serata con una bella passeggiata al chiaro di luna per le strade di Nantes. Ora che ne era ben lontana, la piccola Bennet aveva ricominciato ad essere pienamente sè stessa, ridendo senza ritegno alle battute del suo accompagnatore e commentando con lui i nobili presenti a quella serata, prendendone anche un paio scherzosamente in giro.

Ahahahahah si è vero!
Lord Chomsky assomiglia ad un tricheco per colpa di quei baffi!


Si sentiva bene quando stava in sua compagnia, più spontanea, meno costretta dalle rigide regole sociali dell'alta società, che l'aveva accolta dopo il suo debutto come solista. Intendiamoci, Lyra amava quel mondo ma al contempo soffriva la continua ipocrisia di fondo, che non le permetteva di essere completamente sè stessa. Per questo stare con Lucas le faceva bene allo spirito - e anche al corpo, ovviamente!- perchè era come ricevere una ventata d'aria fresca dopo troppo tempo passato in una stanza chiusa e soffocante.

Fa un po' freddo qui, mi sto congelando!

Disse con un sorriso, stringendosi maggiormente al braccio dell'uomo per carpirne un po' del suo calore. Avrebbe voluto tornare a casa, dove non avrebbe sentito tanto freddo, ma al contempo voleva passare quanto più tempo possibile con Lucas, rifiutandosi di concludere il loro appuntamento tanto presto.

Mh...senti, che ne dici di passare la notte da me?
Potremmo stare un po' insieme, mangiare qualcosa e concludere la serata con un po' di sesso bollente.
- disse con tono malizioso, ridacchiando prima di assumere un'espressione dolce e al contempo imbarazzata, distogliendo lo sguardo da quello del professore -Ti va?

Immagine


Era la prima volta che invitava Lucas a dormire da lei, per questo la giovane donna si dimostrava abbastanza in ansia nel proporgli una cosa del genere. Non che temesse un rifiuto, semplicemente era un altro passo in più nel dare fiducia all'uomo e nel lasciare che il suo cuore si avvicinasse ancora alla sua persona.

Ti prometto che se accetterai ti farò una s**a con i piedi...

Gli disse poi riprendendo la stessa malizia di prima, stringendo il proprio corpo contro quello di Turner e provando a tentarlo con quella proposta che lei avrebbe trovato estremamente eccitante.

Spoiler:
La presenza dei PG Joël e Danielle è stata concordata precedentemente con i rispettivi player.
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Messaggioda Lucas » 13/11/2014, 12:13

[Nantes, Castello di Guerin-Chevalier - 14 Marzo 2109 - ore 21.32]


La sua prima serata di beneficenza nell'alta società in compagnia di Lyra Bennet.
Dire che si era sentito tutti gli occhi puntati addosso era, per Lucas Turner, un assoluto eufemismo: chiaramente, essendo la donna una persona in vista nell'ambiente magico, i fans e i giornalisti avevano fatto a gara per scoprire tutto il possibile sul misterioso uomo che aveva preso a farsi vedere con la cantante... quasi si stupiva che Julie non avesse già rilasciato un'intervista o qualcosa del genere, sull'argomento; anche quella sera, il docente di Hogwarts si sentiva, per dirla alla babbana, "sotto i riflettori", forse perché era il primo evento veramente mondano a cui si permetteva di accompagnare Lyra.
Si era vestito elegante, Turner, in smocking, cravatta e scarpe da passeggio nere su una camicia bianca: capelli più o meno in ordine, un velato accenno di barba, ed il solito sorriso sghembo che gli si creò sul volto quando la vide arrivare a sé.

Immagine


Sono tornata.
Scusa se ti ho fatto aspettare...


Scuse accettate.
E poi sei troppo bella, mi rendi difficile provare a farti sentire in colpa.


Replicò lui divertito, intrecciando le proprie dita con le sue per potersele poi alle labbra e posarvici sopra un bacio leggero: era stupenda, risplendeva in mezzo agli invitati - l'élite della società magica, ovviamente - e lui si sentiva molto fortunato nel poterle stare accanto e farsi raccontare tutto o quasi dei presenti, di cui, nella maggior parte dei casi, Lucas aveva solo sentito parlare.

Vedi quelle due persone laggiù?
Sono il Principe e la Contessa d'Andorra, Joël Montesquieu e Danielle Montesquieu.
Se vuoi rivolgerti a qualcuno per vincere una causa in tribunale, loro sono la tua garanzia di vittoria.


Montesquieu... - perché il cognome gli suonava familiare, dove l'aveva già sentito?
Poi, l'illuminazione - Danielle Montesquieu, della Montesquieu&Remingford, giusto? - domandò sottovoce alla cantante - Conosco il suo socio, Edward Remingford... oltre ad essere un mio collega ad Hogwarts, siamo anche ottimi amici.

Sorrise, osservando meglio l'uomo e la donna circondati da un capannello di persone: si vedeva dal modo in cui si muovevano e parlavano che avessero ricevuto un'educazione raffinata, anche se forse Turner non li avrebbe mai identificati come dei "regali" ... chissà cos'avrebbe Noah se gliel'avesse raccontato!

Lei è davvero una bella donna... - commentò l'uomo, prima di posare gli occhi sulla propria accompagnatrice e sorriderle con aria complice - Ma colei che mi sta accanto lo è molto, molto di più.

E lo pensava davvero.
Senza nulla togliere a Danielle Montesquieu, Lyra possedeva una bellezza tanto delicata quanto perfetta, o almeno era così che Lucas la vedeva.

Sembra che da quella parte si stiano divertendo un mondo...
Ti va di ballare un po'?


La mia Signora non ricorda quanto al suo giullare personale piaccia farla danzare?

Rispose lui, stringendole la mano mentre si spostavano nel salone adiacente a quello dove si trovavano precedentemente: dopotutto, la prima volta che si erano conosciuti i due avevano effettivamente danzato insieme sulle note di una musica medievale, e di certo Turner non avrebbe rinunciato alla possibilità di stringerla a sé - che fossero in un luogo pubblico o privato.

Come ti senti?
Sconvolgente come prima volta, non è vero?


Ma no, perché?
Giusto la settimana scorsa ho bevuto un paio di birre col Duca d'Olanda, persona simpaticissima!


Esclamò Lucas con palese ironia, visto che era ovvio che stesse scherzando - e non era nemmeno sicuro che ci fosse un Duca, in Olanda.

È strano, in effetti.
Non tantissimo, perché è come una festa normale con persone più eleganti...
- e cibo raffinato, abiti firmati, musica di prim'ordine - però sì, sicuramente sono lontano dal mio mondo e mi sento un po' fuori luogo quando sento che Tizio è un magnate dell'industria e Caio un Principe... vorrei poter avere qualcosa di più interessante da dire di un semplice "professore di Hogwarts"! - non che si vergognasse della sua professione, visto che in tal modo si era presentato per tutta la sera, con fierezza ed orgoglio per la propria posizione - Però sono felice di essere con te, di poterti stare accanto.
Devo solo abituarmi ad un ambiente nuovo, ma sono convinto più che mai che ne valga la pena.


Per poter stare con lei questo ed altro, insomma.

Coraggio, devi sopportare solo per un altro paio di ore e poi sarà tutto finito...

E se le passiamo a ballare, andrà ancora meglio.

[Per le strade di Nantes - ore 00.31]


Nantes di sera tarda, con tutte le luci dei lampioni accese ed il silenzio che la circondava, era bellissima.
Silenzio rotto solo da due voci, le loro, che risuonavano per le strade in un eco tanto sottile quanto piacevole.

Insomma, non potevo certo farglielo notare, però... ammetti anche tu che la somiglianza è pazzesca!

Ahahahahah si è vero!
Lord Chomsky assomiglia ad un tricheco per colpa di quei baffi!


Rise con lei, felice di poter prendere bonariamente in giro quel mondo che li aveva tenuti "prigionieri" per tutto quel tempo, un modo come un altro per renderlo più accessibile anche a lui, che posti del genere non li aveva mai frequentati.

Fa un po' freddo qui, mi sto congelando!

Premuroso, Lucas si sfilò la giacca di dosso e la posò sulle spalle di lei, stringendola poi a sé: era rimasto in camicia e non poteva certo dire di sentire caldo, ma gli piaceva l'idea di prendersi cura della donna, e di poterla avvolgere nel proprio calore - ed odore, visto che la giacca era pregna del suo profumo.

Mh...senti, che ne dici di passare la notte da me?
Potremmo stare un po' insieme, mangiare qualcosa e concludere la serata con un po' di sesso bollente.
Ti va?


Beh, io...

Ti prometto che se accetterai ti farò una s**a con i piedi...

... stavo per dirti che ne sarei felice, ma visto che me l'hai promesso...

Sorrise, malizioso quanto lei ed eccitato, accarezzandole una guancia prima di attirarla a sé e catturarle la bocca con possessione, facendo guizzare la lingua per cercare la gemella come se Lyra fosse roba sua: ed era così che la considerava, sua, la sua cantante con cui aveva dovuto fare il bravo per tutta la sera; sapeva bene quanto quell'invito valesse, per lei, per questo non avrebbe perso l'occasione di accettare... ma visto che lei lo aveva preceduto con una proposta del genere, perché essere così pazzi dal sollevarla dalla promessa appena fatta?
No, l'unica cosa che Lucas sollevò fu proprio lei, prendendola in braccio - una mano sotto le ginocchia e l'altra sulla parte bassa della schiena - e stringendola a sé con espressione divertita, carica di desiderio ed anche innamorata, perché lo era... era innamorato di lei, e questo Lyra già lo sapeva.

Pronta a smaterializzarti così di fronte a casa tua?
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Lucas
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Messaggioda Lyra » 14/11/2014, 18:14

Si era dovuta allontanare dal suo cavaliere solo per pochi minuti -giusto il tempo di andare alla toilet- e neanche aveva fatto in tempo a tornare che la cantante si era ritrovata "assediata" da un gruppo di ammiratori che volevano rapirla dalle braccia di Lucas. L'uomo avrebbe dovuto farci l'abitudine, visto che la presenza di Lyra era talmente piacevole e ricercata che molto spesso la giovane donna doveva passare parte di quelli eventi mondani a sorridere e ringraziare gli ospiti per i complimenti, piuttosto che divertirsi insieme al proprio accompagnatore.
Quella sera però la piccola Bennet si era imposta di rifiutare qualsiasi avances da parte di altri: non solo per rispetto verso Lucas, ma anche perchè non voleva lasciarlo da solo in un mondo che a lui doveva apparire sconvolgente. Anche se non era il suo primo evento di beneficenza, era comunque la prima volta che entrava a contatto con l'alta società di Nantes -e non solo- e questo spinse la giovane donna a restargli vicino per tutta la durata della festa. Il fatto che per lei non costituisse affatto un sacrificio, poi, era tutto un altro paio di maniche.

Danielle Montesquieu, della Montesquieu&Remingford, giusto?

Esatto, proprio lei!

Conosco il suo socio, Edward Remingford... oltre ad essere un mio collega ad Hogwarts, siamo anche ottimi amici.
Lei è davvero una bella donna...


Si, molto...

Ma colei che mi sta accanto lo è molto, molto di più.

Sorrise, avvicinandosi alle labbra di Lucas e posandogli un bacio lieve e delicato per fargli comprendere che aveva apprezzato quel complimento. Lyra era una donna vanitosa e le piaceva che il suo partner stuzzicasse quel lato di lei, esaltandola a confronto con le altre donne. Non aveva nulla contro la Contessa d'Andorra -una donna bellissima senza alcun dubbio- ma secondo lei Turner avrebbe dovuto avere occhi solo ed esclusivamente per la solista famosa e il fatto che il professore fosse pronto a soddisfare quel suo desiderio la rendeva molto felice.
Decisero che era arrivato il momento di lanciarsi sulla pista da ballo, anche per spezzare un po' la monotonia della serata: certo non avrebbero danzato sulle note di una canzone scatenata, ma un lento era pur sempre una buona occasione per abbracciarsi a vicenda e per far entrare in contatto i loro corpi desiderosi l'uno dell'altro. La Bennet -premurosa nei confronti del compagno- ne approfittò per informarsi sulle impressioni dell'uomo riguardo quella serata non poco atipica.

Ma no, perché?
Giusto la settimana scorsa ho bevuto un paio di birre col Duca d'Olanda, persona simpaticissima!


Ahah, non fatico a crederlo!

È strano, in effetti.
Non tantissimo, perché è come una festa normale con persone più eleganti...però sì, sicuramente sono lontano dal mio mondo e mi sento un po' fuori luogo quando sento che Tizio è un magnate dell'industria e Caio un Principe... vorrei poter avere qualcosa di più interessante da dire di un semplice "professore di Hogwarts"!


E perchè mai?
Conduci una vita molto più eccitante di tutti i signori qui presenti.
Te lo garantisco!


Però sono felice di essere con te, di poterti stare accanto.
Devo solo abituarmi ad un ambiente nuovo, ma sono convinto più che mai che ne valga la pena.


Basta che non cerchi di cambiare solo per potermi stare vicino.
Mi piaci così come sei e non voglio che tu sia diverso...


Disse con sincerità, guardandolo negli occhi e sorridendo in maniera dolce e delicata, mentre continuarono a ballare fino a quando entrambi ne avessero voluto voglia.
Intorno alla mezzanotte la coppia si decise finalmente a lasciare la festa e a proseguire la serata per le vecchie vie di Nantes, deserte a quell'ora. Era bello camminare accanto al proprio compagno, ridendo e scherzando insieme, ma al contempo la giovane donna provava il forte desiderio di non lasciar andare via il proprio uomo. Voleva passare quanto più tempo possibile insieme a lui. Quale modo migliore quindi di invitarlo a casa propria, con la promessa che se avesse accettato si sarebbe guadagnato un bel servizio completo con gli splendidi piedi della cantante?

... stavo per dirti che ne sarei felice, ma visto che me l'hai promesso...

Il bacio che si scambiarono durò almeno un paio di minuti, con la lingua di Lucas che si impossessava di quella della donna, stuzzicandola, vezzeggiandola e accendendo i sensi di tutto il suo corpo. Si, sapeva che quel bacio stava esprimendo la forza del sentimento che aveva legato ancora di più l'uomo alla bella cantante, un sentimento però che lei al momento non provava: stava dando una possibilità a Lucas, a sè stessa, a loro come coppia, per questo -anche se non era innamorata di lui- non aveva ancora interrotto la loro relazione. Turner era un uomo meraviglioso e fantastico, troppo per poter concludere una storia senza neanche averci provato.
E Lyra ce la stava mettendo tutta per far in modo che fosse così.

Che uomo subdolo e ignobile...

Lo prese in giro, ridendo poi felice quando il professore la sollevò di peso, afferrandola sotto le natiche e tenendola sollevata in aria con le braccia, mentre la giovane donna lasciava scivolare le proprie dietro il collo dell'uomo.

Pronta a smaterializzarti così di fronte a casa tua?

Al mio tre!
Uno...due...TRE!


Si smaterializzarono insieme, finendo dritto di fronte all'enorme cancello della villetta di Lyra, nella Londra magica. Non appena Lucas la rimise a terra, la Bennet lo invitò ad entrare in casa sua, percorrendo un lungo vialetto di ghiaia, prima di entrare nella casa vera ed effettiva.

Benvenuto nel mio castello, mio impavido cavaliere...

Disse con un sorriso, mentre ad accoglierli vi era un enorme ingresso tirato a lucido in maniera perfetta, con un appendiabiti proprio sulla destra e delle comode poltroncine poste ai lati. Vasi con fiori adornavano gli angoli e gli ambienti della stanza, posti su piedistalli di marmo alti poco più di un metro, insieme a delle statue dallo stile classico che ritraevano principalmente donne morbide e sinuose, con lunghi pepli a velarne le fattezze tipicamente greche.

Cosa te ne pare?

Chiese un po' intimorita, perchè sperava che Lucas non provasse un senso di inferiorità di fronte alla maestosità della sua dimora. Non era eccessiva come quella di molti nobili e persone famose, ma di sicuro lo era di più rispetto al piccolo - confortevole, caldo- monolocale di Turner.

[Cambio Location > Villetta di Lyra Bennet]
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