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Sulaibiya

Messaggioda Typhon » 13/03/2015, 16:10

Mi dispiace di non averti detto nulla, ma non volevo in alcun modo distrarti dai tuoi allenamenti e da tutto ciò che stavi facendo per me, per noi...

Lo so, l'ho capito...

E voglio che tu sappia anche che a me non importa nulla se non sarò più un'Erede o se non potrò più vivere in questo Castello... mi basta stare con te, sei tutto ciò che ho sempre voluto!

Avere il Drago per eccellenza in effetti è un privilegio non da poco!

Ci vorrà un po' di tempo ma sono sicura che mi abituerò perfettamente al tuo mondo, in fondo già mi piace, e poi...

... Mh?

Ma... aspetta... Tu... tu come fai a saperlo?

Quasi temevo che la domanda ti fosse ormai sfuggita del tutto!

Scosse il capo, sorridendo un poco divertito da quella valanga di parole e rassicurazioni che la ragazza cercò di dargli in una manciata di secondi.
Si mise in piedi e la fece alzare delicatamente, poi, rubandole il posto a sedere la fece accomodare sulle proprie gambe, prendendole la mano.
Guardandola intensamente negli occhi, le rubò un bacio sulle labbra, anche perché era mattina, si erano dati il buongiorno ma non ancora nel modo giusto, ovvero congiungendo i loro Spiriti con un gesto d'amore e legame. Adesso che l'ombra di Rawyn non incombeva più sulla loro storia, Typhon era intenzionato a godersi la vita con lei con molta più serenità e spensieratezza. Non stava però dimenticando di illuminarla.

Quando chiesi maggiori spiegazioni a fronte della decisione di dover vincere per forza tre prove su tre...

Comparve sul suo volto un lieve sorriso alla "E giusto per ricordare: l'ho fatto!".

... la mia Sempreverde non riuscì a nascondermi il segreto che si celava dietro la preoccupazione di tutte le altre famiglie di Jinn che io vincessi e ti conducessi all'altare. In realtà nemmeno lei lo sapeva, pare glielo abbia detto qualcun altro di fiducia, ma non ho idea di chi si tratti, sinceramente, e poco mi importa, basta che sia la verità...

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... ci ho messo molto tempo a mandar giù il boccone amaro e lo ammetto, in alcuni casi ero tentato di lasciar perdere tutto per non condannarti a tornare una normale Druida Giovane, solo che poi... poi ho parlato con un'altra persona, spiegandole i miei dubbi, le mie preoccupazioni, i miei dilemmi interiori, ipotizzando che lei potesse capirmi ed aiutarmi a decidere...
... ricordo le sue parole come fosse stato ieri...


Immagine


"Rimanendo con lei, le donerai un'altra vita che lei e soltanto lei potrà cercare di accettare e apprezzare o meno.
Qualora invece la lasciassi, la condanneresti a morte, la morte del cuore e dell'anima.
Lo spirito non può alimentare da solo la voglia di vivere di una persona, ancor meno in quelli come noi.
Se lei ha accettato il suo destino nell'averti accanto, non puoi impedirle di seguire i propri sentimenti, incateneresti il suo libero arbitrio e così facendo non la priveresti soltanto dell'amore, ma anche della propria autonomia ed emancipazione.
Vuoi veramente questo? ... Dici di essere un Drago, di voler vincere ogni sfida, ebbene, la sfida più difficile non sarà conquistarla, bensì renderla felice anche in un contesto che non ha mai vissuto e che farà fatica ad integrare al proprio.
Ti stai davvero reputando sconfitto ancor prima di iniziare, Drago?


Non sarebbe stato poi così difficile per Estia capire di chi fossero quelle parole così solenni e preoccupate.

Così ho deciso di non arrabbiarmi, di non darti una colpa che non hai, di non rifiutare questo dono, perché tu sei un dono.
Credo sia stata anche questa determinazione a farmi avanzare come Terran nel primo elemento, perché ho dimostrato al Conflux di non essere più così istintivo, ho dimostrato al Conflux di saper ascoltare il giudizio altri e saper trasformare i miei punti di forza che spesso portati all'eccesso diverrebbero difetti, vedi il senso di sfida continua, in un motivo di spinta a crescere, così da essere sempre più degno di te.


La baciò ancora e le strinse la mano, carezzandole poi i capelli, la guancia, odorando il suo profumo, sognato per notti.

Voglio tu sappia inoltre che per me sei e resterai sempre la sola ed unica Erede del Fuoco.
Sai perché?
... Perché come mi fai bruciare tu l'anima e il corpo, nessuna prima d'ora c'era mai riuscita.
Ti amo Estia.
Ti amo e ti prometto che sarai entusiasta del nuovo futuro che ti aspetta.
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Messaggioda Estia » 13/03/2015, 22:09

Quasi temevo che la domanda ti fosse ormai sfuggita del tutto!

Già, era stata tanto impegnata a scusarsi, a spiegargli perché non gliel'avesse detto subito e a rassicurarlo sul fatto che dovunque avesse vissuto sarebbe stata benissimo, che quasi si era scordata di domandargli com'è che fosse venuto a saperlo prima che Estia potesse parlargliene... il che la diceva lunga su quanto fosse agitata l'Erede del Fuoco!
Gli si sedette sopra, sulle gambe, baciandolo con dolcezza mentre intrecciava le proprie dita con le sue: quanto lo amava... e sì, finalmente stavano insieme, finalmente si sarebbero potuti sposare e vivere come una coppia per sempre, ma c'era un prezzo da pagare, un prezzo che la mora gli aveva tenuto nascosto e che aveva temuto le si ritorcesse contro. Typhon sembrava tranquillo, sereno, ma il dilemma rimaneva: chi l'aveva messo al corrente della verità, se non era stata lei?

Quando chiesi maggiori spiegazioni a fronte della decisione di dover vincere per forza tre prove su tre...
... la mia Sempreverde non riuscì a nascondermi il segreto che si celava dietro la preoccupazione di tutte le altre famiglie di Jinn che io vincessi e ti conducessi all'altare.


La Sempreverde, dunque?
Non credeva nemmeno che la Terran Verdigris conoscesse certi dettagli, a dire il vero.

In realtà nemmeno lei lo sapeva, pare glielo abbia detto qualcun altro di fiducia, ma non ho idea di chi si tratti, sinceramente, e poco mi importa, basta che sia la verità...
... ci ho messo molto tempo a mandar giù il boccone amaro e lo ammetto, in alcuni casi ero tentato di lasciar perdere tutto per non condannarti a tornare una normale Druida Giovane, solo che poi... poi ho parlato con un'altra persona, spiegandole i miei dubbi, le mie preoccupazioni, i miei dilemmi interiori, ipotizzando che lei potesse capirmi ed aiutarmi a decidere...


Aveva pensato di mollare, quindi: il solo pensiero le fece battere più forte il cuore per la preoccupazione, la tristezza ed il dolore? Come avrebbe mai potuto vivere senza di lui, come avrebbe potuto affrontare un giorno dopo l'altro senza poterlo avere accanto? L'avrebbe uccisa, avrebbe dilaniato la sua anima come nessun altro avrebbe mai potuto fare prima... e sembrava che qualcuno, questo, l'avesse capito.

... ricordo le sue parole come fosse stato ieri...

Sorrise, perché nel sentire quelle parole non ebbe dubbi sull'identità di chi le avesse pronunciate: la sua dolce, premurosa, unica Miui, la migliore amica che avesse mai potuto desiderare, e che aveva espresso al meglio il pensiero della stessa Erede del Fuoco.

Così ho deciso di non arrabbiarmi, di non darti una colpa che non hai, di non rifiutare questo dono, perché tu sei un dono.
Credo sia stata anche questa determinazione a farmi avanzare come Terran nel primo elemento, perché ho dimostrato al Conflux di non essere più così istintivo, ho dimostrato al Conflux di saper ascoltare il giudizio altri e saper trasformare i miei punti di forza che spesso portati all'eccesso diverrebbero difetti, vedi il senso di sfida continua, in un motivo di spinta a crescere, così da essere sempre più degno di te.


Tu sei l'unico degno di me, Typhon Seal... ed io dovrò ringraziare Gaia ogni giorno, per avermi permesso di essere tanto fortunata da poterti donare il mio cuore. -sussurrò la mora di rimando, ricambiando dolcemente il suo bacio mentre i loro Elementi si fondevano.

Voglio tu sappia inoltre che per me sei e resterai sempre la sola ed unica Erede del Fuoco.
Sai perché?


No, dimmelo...

... Perché come mi fai bruciare tu l'anima e il corpo, nessuna prima d'ora c'era mai riuscita.
Ti amo Estia.
Ti amo e ti prometto che sarai entusiasta del nuovo futuro che ti aspetta.


Ti amo anch'io, Ty. -mormorò con gli occhi lucidi- E so che il mio futuro sarà perfetto, ovunque saremo... perché saremo insieme.

Questa volta fu lei a prendere l'iniziativa e a baciarlo con intensità e passione per diversi minuti, prima di sorridergli decisamente più serena, entusiasta e quasi... su di giri.

Ci pensi?
Presto ci sposeremo, sarà una cerimonia bellissima e solenne, circondati dal Mana e dalle persone a noi care!
Potrai invitare chiunque tu voglia, e penso che sia giunto il momento di raccontare ai tuoi genitori la verità su di me, su chi sono veramente e di riflesso anche su di te... perché mi farebbe tanto, tanto piacere che venissero al matrimonio.
Tu che ne pensi amore? Ti farebbe piacere?


Gli domandò, premurosa e devota come una moglie verso il proprio marito, anche se non erano sposati ancora... ma per lei non faceva alcuna differenza perché, in realtà, sentiva di appartenergli da sempre.
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Messaggioda Typhon » 14/03/2015, 17:15

Tu sei l'unico degno di me, Typhon Seal... ed io dovrò ringraziare Gaia ogni giorno, per avermi permesso di essere tanto fortunata da poterti donare il mio cuore.

Parole in grado non solo di scaldare il cuore, ma di mandarlo direttamente a Fuoco, in fondo, se non ci riusciva lei che ne era l'Erede, chi altri avrebbe potuto? Quando si baciarono, il ragazzo ricordò perfettamente tutte le sensazioni e le emozioni provate durante il loro primo incontro.
Da un lato sarebbe voluto tornare indietro, rivivere quel giorno nella Gilda Terran, il primo istante nel quale i loro occhi si erano scambiati quell'unica, grande, importante intesa dalla quale poi seguì ogni evento successivo, fino al giorno prima, la sfida, poi il giorno stesso.
Esprimerle i propri sentimenti era più semplice di quanto potesse immaginare, ma forse era anche per quello che la vedeva perfetta per lui.

Ti amo anch'io, Ty.
E so che il mio futuro sarà perfetto, ovunque saremo... perché saremo insieme.


Dovrai semplicemente imparare a sopportare mio cugino.
È solo quello che mi preoccupa un poco, tutto qui!


Era proprio un pesce fuor d'acqua: lui, un civile magico qualsiasi, moderno, con una nobile del Mana inserita ancora in un contesto antico.
Sembrava quasi di essere tornati nel 1500, con la fortuna che l'igiene era decisamente migliore e la pena capitale era stata rimossa.
Ma ciò che era rimasto quasi immutato era il fermento per delle nozze, come se fossero quelle di due regnanti promessi e ormai decisi.
Aspettativa infinita, congratulazioni continue, speranze per il futuro e soprattutto preparativi a partire da settimane e settimane prima.
Certo, forse non tutti erano entusiasti di quel matrimonio, ma l'importante era che lo fossero loro, la coppia più strana che mai.

Ci pensi?
Presto ci sposeremo, sarà una cerimonia bellissima e solenne, circondati dal Mana e dalle persone a noi care!


Avrò l'imbarazzo della scelta per i testimoni...

Potrai invitare chiunque tu voglia, e penso che sia giunto il momento di raccontare ai tuoi genitori la verità su di me, su chi sono veramente e di riflesso anche su di te... perché mi farebbe tanto, tanto piacere che venissero al matrimonio.
Tu che ne pensi amore? Ti farebbe piacere?


Ne ho già parlato con la mia Sempreverde ed anche lei è stata piuttosto d'accordo sul fatto che ora mantenere la segretezza con la mia famiglia sarebbe soltanto controproducente. Cercherò di organizzare una cena nei prossimi giorni e così diremo tutto quanto.
Ipotizzo che mia madre sverrà, ti avverto, lei è la non maga della famiglia e le venne un colpo soltanto per la mia lettera giunta da Hogwarts.
A parte questo, spero e mi auguro che capiranno, non sono mai stati poco comprensivi o bigotti, ho fiducia in loro.
... È l'idea di mio padre e tuo padre l'uno vicino all'altro che mi provoca uno strano brivido gelido lungo la schiena...


Scosse il capo, ipotizzando che avrebbe provocato una piccola risata sul volto della futura consorte.
Pensarsi sposato era ancora abbastanza difficile, perché in un certo senso nel corso degli anni aveva prima ipotizzato di rimanere per sempre con Alexis e poi con Aryanne. Di certo chi lo poteva immaginare che avrebbe condiviso il destino eterno con una Druida Nobile Speciale ecc. ecc.?
Non che la cosa gli dispiacesse, affatto, ma quello era proprio il segno che tal volta il Conflux aveva delle via davvero infinite e improbabili.
La baciò ancora, alzandosi in piedi e prendendola in braccio: certo che era diventato molto più forte con tutto quell'allenamento semestrale!

Vuoi sapere il programma di oggi?
Una bella passeggiata, poi un poco di combattimento con la spada e infine un bagno alle terme.
Nel pomeriggio poi, potremmo andare a trovare la tua migliore amica, è il momento di goderci la mia vittoria...
... Aaaaahhh, questa parola, che suono avvolgente e melodico, non trovi?
"Vittoria"... "Vittoria"... "Vittoria"... "Vittoria"... "Vittoria"...


E avrebbe proseguito così durante tutto il tragitto del Castello fino a quando Estia non lo avesse azzittito con una lunga serie di baci.

END x2
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Messaggioda Kuja » 18/05/2015, 15:11

Nei Pressi del Castello dell'Erede del Fuoco
16 Marzo 2110
Ore 11:34
Prevalentemente Soleggiato


... Oh no...

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... Non è possibile...

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... È successo ancora...

Da qualche tempo, il fenomeno dello svegliarsi in un luogo diverso dalla propria camera, aveva ridotto la sua frequenza fino a non rappresentare più un problema. Kuja aveva quasi sperato che fosse tutto finito. Sapeva che non era normale a prescindere ma preferiva di gran lunga far finta di niente. A distanza di circa quattro mesi, però, l'evento era nuovamente capitato ed anche se non era completamente nudo o consapevole di essersi tramutato in un drago feroce e ruggente, non riusciva ugualmente a non abbandonarsi alla disperazione più totale. La luce del Sole lo aiutò a svegliarsi e rendersi conto di dove fosse: una foresta o qualcosa di simile, chissà in quale luogo sconosciuto del pianeta. Nulla poteva essere paragonabile al ritrovarsi su un'isola deserta, quindi tanto meglio essere lì. Non dovette fare molto sforzo per alzarsi in piedi, le energie c'erano.
Stranamente il sonno era stato abbastanza riposante. Meglio di nulla. Si era appisolato sul divano intorno alle 04:00, dopo aver svolto il turno di notte come Ranger, lasciandosi vestito, non avendo avuto nemmeno la voglia di mettersi il pigiama. Guardandosi attorno, si accorse di qualcosa che lo fece abbastanza preoccupare. Prima un'isola con delle strane rovine antiche e scritte assurde ma comprensibile... E adesso...

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... Cazzo... Ci manca solo che sono tornato indietro nel tempo...

Quel castello era così ben tenuto e per nulla diroccato che si poteva pensare senza problemi che qualcuno ci abitasse, ma nessuno più ormai abitava in regge simili, erano usanze da medioevo o al limite da Scuola di Magia, Hogwarts tanto per citare la più famosa.
Kuja dubitava vivamente però che esistessero altre scuole di Magia dedite ad usare come luogo di insegnamento un castello antico, quindi doveva solo sperare di non vedere passare da un momento all'altro qualche cavaliere con armatura, cappa e spada o magari delle carrozze trainate da cavalli. Per quanto ci fossero parecchi motivi per lasciarsi prendere dal panico, il ragazzo parve proprio non perdere le staffe, soffermandosi invece su ciò che lo circondava e sui piccoli dettagli della vegetazione e della poca fauna locale. Era preoccupato, ma sapeva anche che in tutti gli episodi passati, poi, ad un tratto il suo essere si smaterializzava di nuovo e tornava da dove era venuto. A volte ci volevano pochi minuti, in altre anche delle ore, raramente dei giorni. Forse ciò che lo impensieriva di più era che se davvero si trovava in un'altra epoca, non avrebbe potuto scrivere ai suoi genitori per inventarsi qualche scusa lavorativa. Ora però, quello era il problema minore. Avanzò fino ad una piccola struttura di pietra simile ad una casetta per contadini, con le mani in tasca e gli occhi un po' spenti. Indossava una maglia polo color argento, sotto dei jeans grigi e degli scarponcini neri, come nera era anche la giacca di finta pelle lunga fino alle ginocchia.

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Cosa c'è di sbagliato in me?
Non ne posso più di questa situazione...


Mentre oltrepassava un ponticello di legno piuttosto stabile e quasi fiabesco, alle sue orecchie giunsero dei suoni, anzi, delle voci lontane.
Erano femminili, sembravano abbastanza serene o allegre e il linguaggio, per quanto potesse essere assurdo, riusciva a capirlo anche se non era assolutamente inglese o una qualsivoglia altra lingua europea conosciuta. Assottigliò lo sguardo e si andò a sistemare in mezzo a dei cespugli, osservando la fonte di quelle chiacchiere amichevoli. A quel punto, sbiancò completamente: il vestiario delle due... Il vestiario era... era... medievale. Antico, di quelli indossati dalle dame e dalle principesse del passato, forse nel 1300. Allora era vero, era proprio tornato indietro.
Restare lì nascosto però era completamente inutile, per lo meno doveva sapere dove si trovasse, in quale luogo del mondo. Se anche loro fossero state delle streghe almeno avrebbero potuto aiutarlo... mentre se fossero state babbane... meglio non pensarci e provare ad essere positivi.
Non appena la coppia di giovani donzelle fu a meno di cinque metri da Kuja, egli uscì allo scoperto cercando di non fare movimenti troppo bruschi, mostrandosi quindi ad entrambe e portando le mani avanti in segno di arrendevolezza.

Perdonatemi, non è assolutamente mia intenzione importunarvi o infastidirvi.
Avrei soltanto bisogno di una informazione: sapreste dirmi cortesemente dove mi trovo?


La cosa bella era che, anche se non se ne stava accorgendo, aveva appena parlato ed esposto i quesiti nella loro lingua.

Spoiler:
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Messaggioda Estia » 18/05/2015, 16:43

~ Castello dell'Erede del Fuoco • 16.3.10 • 11.37 a.m. ~

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Grazie per essere passata a trovarmi, Miui.

Immaginavo ti stessi annoiando... non poter stare con Typhon dev'essere una vera tortura, soprattutto a pochi mesi dal matrimonio! E diciamocelo, Razìa non è esattamente la migliore delle compagnie...

Non essere dura con lei.
Deve ancora abituarsi a vedere il mondo in modo totalmente diverso rispetto a prima, credo sarebbe uno shock per chiunque... e sono certa che il non sapere se Shay tornerà da lei o meno sia un peso terribile da sopportare, dobbiamo starle vicine.


Devi starle vicina, Estia, sei tu quella troppo buona tra noi due!

Risero, serene e complici, le due amiche: l'Erede del Fuoco, nonostante la lontananza del suo promesso sposo, aveva tutte le ragioni per essere felice... presto avrebbe sposato Typhon, e sarebbe vissuta con lui per sempre; già si immaginava con una famiglia tutta loro, in una bella casa -non il Castello dov'era cresciuta fin da bambina, ma un luogo comunque molto accogliente- con una vita piena ed appagante. L'Erede del Fulmine, dal canto suo, aveva superato il tradimento di Oliver, ed ora che le ferite del cuore si erano rimarginate era bello tornare a sorridere alla vita.
Stavano ancora parlottando tra loro, quando una voce sconosciuta che pronunciava parole in druidico le raggiunse, facendole voltare entrambe.

Perdonatemi, non è assolutamente mia intenzione importunarvi o infastidirvi.

Un Druido, poiché soltanto i figli di Gaia potevano parlare così correttamente la loro lingua, che aveva l'aria spaesata di chi non sapeva come fosse arrivato lì... ma come aveva fatto a varcare il perimetro della proprietà di Estia senza che le guardie elementali lo intercettassero? Solo gli altri Eredi potevano avanzare indisturbati... che per una volta i protettori dell'Erede del Fuoco avessero fatto male il loro lavoro?

Avrei soltanto bisogno di una informazione: sapreste dirmi cortesemente dove mi trovo?

... Miui, senti anche tu quello che sento io?
I suoi Elementi sono tutti perfettamente distribuiti, ma debolissimi... il che è strano, dovrebbe essere un Giovane, non pensi?
-domandò Estia sottovoce all'amica, prima di accorgersi di come l'Erede del Fulmine sembrasse... imbambolata- Miui? ... Miui, stai male?

L'altra, dal canto suo, scosse il capo e si schiarì la voce, le guance che andavano ad arrossarsi velocemente e lo sguardo che si faceva decisamente imbarazzato.

N-No, sto benissimo! -esclamò ad alta voce, non riuscendo però a distogliere gli occhi dal ragazzo che era comparso loro di fronte: quell'atteggiamento stranì non poco Estia, che però preferì intanto concentrarsi sul capire chi lui fosse.

Sei all'interno della proprietà dell'Erede del Fuoco... che sarei io. -rispose, anche se le sembrava un po' strano dover sottolineare ad un Druido certi dettagli- A quale comunità druidica appartieni?
Non capita spesso che uno di voi venga da queste parti... men che meno che riesca a superare le mie guardie.


Placido il tono della mora, poiché negli Elementi di lui non percepiva alcuna ostilità; dopodiché, notando lo sguardo ancora perso dell'amica, sospirò leggermente e decise di presentarla al posto suo.

Lei è Miui... l'Erede del Fulmine.

... onorata...
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Messaggioda Kuja » 18/05/2015, 22:02

Sei all'interno della proprietà dell'Erede del Fuoco... che sarei io.

Dov'è che stava? Erede del Fuoco? Cos'era un Erede del Fuoco?
Per il momento, Kuja preferì non dire nulla, consapevole che era lui quello fuori luogo e non certo loro, correntemente inserite nel loro tempo.
Già, pensava ancora di non trovarsi nella sua epoca e gli abiti indossati dalle due ragazze in un certo senso confermavano perfettamente la sua ipotesi. Spostò lo sguardo sull'una e sull'altra, entrambe di bellissimo aspetto, curate, profumate e soprattutto dall'aria davvero regale.

A quale comunità druidica appartieni?
Non capita spesso che uno di voi venga da queste parti... men che meno che riesca a superare le mie guardie.


Oh beh... Io non appartengo a nessuna comunità.
Sono da solo, viaggio da solo, insomma, non ho... Nessuno...


Quella non era propriamente la verità, ma come fare a dire a due persone del 1300 che lui proveniva da settecento anni e passa nel futuro?
In realtà non era così tanto certo che fossero proprio nel 1300, sarebbe stato meglio informarsi adeguatamente quanto prima.
Si soffermò sulla parola "Druidi" soltanto qualche secondo dopo. Stavano davvero parlando dei Druidi intesi come figli del Mana delle leggende?
Ma i Druidi non erano semplicemente delle favole, dei racconti inventati? Adesso sì che stava entrando seriamente in confusione.

Lei è Miui... l'Erede del Fulmine.

... onorata...

L'onore è mio!
... Per entrambe, ovviamente...
Scusate se apparirò un po' strambo ma... Di cortesia, in che anno ci troviamo?


Era ovvio che lo reputassero un pazzo furioso con quella domanda, ma era necessario che la facesse, anche perché rimanere con il dubbio e con il dilemma ancora per un po' lo avrebbe condotto alla follia. Nessun segno di debolezza, sonnolenza, mal di testa, insomma nessuna traccia dei sintomi che percepiva poco prima di trasportarsi a casa negli episodi passati. Con un bel respiro si guardò attorno: il Castello, la vegetazione incontaminata, le acque limpide del lago. Tutto davvero splendido, peccato che non riuscisse ad apprezzare nulla nel modo giusto.
Chissà se nel frattempo le ore nella sua dimensione continuavano a scorrere, se quindi i genitori si fossero accorti della sua scomparsa. Quella Domenica avrebbero dovuto anche avere ospiti a pranzo, che figura penosa che stava facendo fare alla famiglia. Tuttavia, quella valanga di preoccupazioni venne spazzata via non appena una delle due espose che effettivamente si trovavano nel tempo presente, cioè nel 2110.
Incredulità, ecco cosa poterono osservare negli occhi di Kuja sia l'Erede del Fuoco che del Fulmine.

Mi state dicendo che non sono tornato indietro?
Ma... Ma allora com'è possibile che... Cioè... Voi siete vestite in modo così... Strano!
Non fraintendetemi, sono vestiti bellissimi, stupendi, voi siete stupende ma... Ma... Sono confuso...


Per forza era confuso, quando mai gli era capitato di incontrare dei Druidi, dal momento che lui non lo era... ancora.
Gli elementi nel suo corpo, anche se lui non riusciva a percepirlo, presero un poco ad agitarsi, perché rispecchiavano il suo stato d'animo.
Si portò una mano alla fronte, che poi scivolò dietro la nuca, passandosela tra i capelli scuri. L'unica buona notizia di tutta quella faccenda era che per lo meno avrebbe potuto informare i genitori di un impegno di lavoro improvviso, limitando la loro preoccupazione. Meglio di niente.

Ad ogni modo... Perdonate la mia maleducazione.
Il mio nome è Kuja e... e... non ho la più pallida idea del perché sia finito qui.
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Messaggioda Estia » 19/05/2015, 11:22

Oh beh... Io non appartengo a nessuna comunità.
Sono da solo, viaggio da solo, insomma, non ho... Nessuno...


Un Druido solitario?
Che cosa... curiosa.
-mormorò Estia, non volendo apparire scortese ma ritrovandosi a fissarlo con aria decisamente perplessa: non era un Rinnegato, lo percepiva in modo chiaro, ma allora perché non aveva alcuna comunità di appartenenza? E perché i suoi Elementi apparivano così flebili nel suo spirito, come se fossero ancora in qualche modo sopiti?

Incapace di darsi delle risposte -e non potendo contare sull'aiuto di Miui per chissà quale assurdo motivo, l'Erede del Fuoco presentò anche l'amica al ragazzo misterioso, che di seguito fece una domanda alquanto bizzarra.

L'onore è mio!
... Per entrambe, ovviamente...


Sorriso timido ed imbarazzato da parte di Miui.

Scusate se apparirò un po' strambo ma... Di cortesia, in che anno ci troviamo?

In quale... anno?
Beh... nel 2110, naturalmente...


Rispose Estia pensando, inizialmente, ad uno scherzo, ma dovendosi poi ricredere quando lesse lo sgomento negli occhi dell'altro, come se non potesse credere alle proprie orecchie.

Mi state dicendo che non sono tornato indietro?
Ma... Ma allora com'è possibile che... Cioè... Voi siete vestite in modo così... Strano!


Non capisco... cosa c'è di strano nel nostro vestiario? -domandò l'Erede del Fuoco, e questa volta dei due l'incredula era lei: non si poteva certo dire che i Druidi vestissero in modo tanto più moderno, in fondo, soprattutto se paragonati ai maghi normali!

Allora cosa trovava di tanto assurdo negli abiti che entrambe indossavano?

Non fraintendetemi, sono vestiti bellissimi, stupendi, voi siete stupende ma... Ma... Sono confuso...
Ad ogni modo... Perdonate la mia maleducazione.
Il mio nome è Kuja e... e... non ho la più pallida idea del perché sia finito qui.


Kuja... è un nome druidico, senza dubbio.
Tu che ne pensi M--


La voce morì in gola ad Estia quando, sotto il suo sguardo allibito, Miui si avvicinò a Kuja e posò delicatamente la mano su quella di lui, guardandolo negli occhi con dolcezza.

Non preoccuparti... va tutto bene.
Sei tra persone amiche, vedrai che tutto si aggiusterà.


Due cose occuparono la mente dell'Erede del Fuoco in quel momento: la prima, forse quella meno importante, fu che l'improvvisa e sincera gentilezza di Miui le aveva fatto venire qualche dubbio, soprattutto unita alla sua "imbambolaggine" precedente; e se si fosse appena... ?
La seconda, quella decisamente più pazzesca, fu che non appena l'Erede del Fulmine sfiorò la mano del ragazzo, gli Elementi dentro di lui subirono un incremento improvviso del 95%, arrivando ad un 100 perfetto ed equamente distribuito... e con tutta probabilità facendolo anche sentire male.

Non è possibile, non può essere... -si ritrovò a sussurrare la futura sposa, impallidendo e scuotendo il capo come a voler negare l'evidenza: nessun Druido tuttavia, nemmeno una Guida, poteva raggiungere un tale grado di affinità con gli Elementi.

Kuja era più simile a... ad un Erede, anche se si differenziava ulteriormente persino da loro, perché i suoi Elementi erano tutti al 100% e nessuno predominava sugli altri.

Estia, dobbiamo aiutarlo!

La voce preoccupata -angosciata più che altro- di Miui la riscosse dai suoi pensieri, portandola ad annuire e a condurre il ragazzo in una zona del giardino dove fosse possibile sedersi e parlare: lì, nella privacy più assoluta, Estia e Miui -più la prima della seconda- rivelarono a Kuja come girasse veramente il mondo.
Gli parlarono del Mana e della Trama, degli Elementi che sicuramente ora poteva percepire in corpo, dei Druidi e dei Gildati, degli Eredi e da dove nascessero... gli domandarono se fosse in grado di trasformarsi in un drago, rassicurandolo poi -nonostante lo stupore totale di entrambe- che non vi era nulla di male in questo, ma che ciò faceva di lui uno di loro.
Un Erede.

... un settimo Erede... non posso crederci...

Ma lo è, non ci sono dubbi a riguardo... è uno di noi.
So che ora sei confuso, e hai appreso tante nozioni tutte insieme, ma puoi fidarti... hai trovato il tuo posto, ora.
-aggiunse Miui, guardandolo con infinita dolcezza e sorridendogli con...

... e così era questo che avevi in mente per lei, Gaia?
Le hai donato nuovamente un motivo per sorridere ed essere felice... spero solo che la gioia non si tramuti presto in dolore e solitudine.
-pensò Estia silenziosa, perché il fatto che Miui si fosse innamorata non voleva dire niente.

Non se Kuja non l'avesse ricambiata.
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Messaggioda Kuja » 21/05/2015, 16:48

Kuja... è un nome druidico, senza dubbio.
Tu che ne pensi M--


Non preoccuparti... va tutto bene.
Sei tra persone amiche, vedrai che tutto si aggiusterà.


D'accordo... Ti ringrazio, sei molto gent-aaahh...

Immagine

Ad un tratto, le pulsazioni del suo cuore aumentarono vertiginosamente e diverse sensazioni contrastanti si accalcarono l'una sull'altra dandogli l'impressione di essere sballottato a destra, a sinistra, avanti e indietro. Non vide più nitidamente i colori e i contorni, i suoni parvero ovattati.
Non capiva cosa gli stesse succedendo, sapeva solo che da un momento all'altro sarebbe collassato. Ciò che ora stava vivendo era peggio di molti altri episodi di malessere passati. Pur non volendo essere di peso, Kuja si aggrappò a Miui e poi ad un albero vicino, in seria difficoltà.

Estia, dobbiamo aiutarlo!

Quelle parole lo rincuorarono: se non altro almeno non lo avrebbero lasciato lì solo agonizzante. Qualche minuto più tardi, erano seduti su una zona di verde incontaminata e stranamente il ragazzo iniziava a stare meglio e a recuperare le energie. Cercò di farsi molto attento al racconto delle due Eredi, facendosi spiegare esattamente dove si trovasse, chi fossero loro e cosa fossero i Druidi, i Gildati e tutto il contorno.
Seppe anche che pure loro due erano in grado di tramutarsi in dei draghi, seppur sapessero controllare la loro forma a differenza sua.
Tutto ciò aveva dell'incredibile, specie perché Kuja era da sempre vissuto in una famiglia qualsiasi, con i racconti che si facevano ad un bambino riguardo i Druidi come semplici figure da favola e non realmente esistenti. Estia e Miui invece, sembravano orientate verso tutt'altro shock.

... un settimo Erede... non posso crederci...

Ma lo è, non ci sono dubbi a riguardo... è uno di noi.
So che ora sei confuso, e hai appreso tante nozioni tutte insieme, ma puoi fidarti... hai trovato il tuo posto, ora.


Ma io ce l'ho già un posto...
... Con i miei genitori, che per altro mi staranno aspettando in pensiero...
Loro non sono Druidi o Gildati o altro, sono comunissimi mago e strega, niente di più!


Ecco dov'era davvero il problema, il fulcro della maggior parte dei suoi dubbi: come faceva ad essere un Erede o un Druido se i suoi non lo erano?
Lì qualcosa non andava proprio per nulla. Si posò una mano sulla fronte, cercando di fare abbastanza ordine, per quanto non fosse affatto facile.
Osservò negli occhi Estia, poi Miui, sulla quale concentrò di più lo sguardo per qualche secondo.
Delle due, l'Erede del Fulmine sembrava quella più preoccupata e ansiosa di aiutarlo in ogni modo possibile. A parer suo, poi, anche la più bella.

Voi avete tutti un elemento predominante, mentre io no...
D'accordo, dite che sono un Erede, ma di cosa?
Se non altro adesso so perché non ho mai saputo utilizzare le stesse magie dei miei genitori e di tutti gli altri.
Cercavo di sfruttare la Trama ma non ne ho il controllo, in me scorre il Mana.


Alzò gli occhi verso il grande Castello che si vedeva a chilometri di distanza. Era davvero enorme quella dimora, la dimora del Fuoco.
Tutto il podere intorno poi, faceva parte della famiglia di Estia. Anche lui avrebbe avuto una struttura simile in suo onore?
Onestamente non sapeva se desiderarla o meno, non sapeva se preferire una vita normale alla realtà dei fatti. Ma tanto lui normale non era.
Le Guardie non lo avevano intercettato e bloccato, quella era la riprova della sua appartenenza a quel mondo, a quella stirpe. Dannazione.

Siete sicure che non si sia mai verificato un caso come il mio?
Magari in passato c'è stata una persona come me, no?
E se i miei mi avessero adottato e fossi figlia di una famiglia di Jinn?
Potreste scoprirlo chiedendo informazioni a qualcuno?
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Messaggioda Estia » 21/05/2015, 21:31

D'accordo... Ti ringrazio, sei molto gent-aaahh...

Come immaginare che toccarlo avrebbe significato risvegliare di colpo tutti gli Elementi nel corpo di Kuja? Né Estia né Miui potevano saperlo, perciò fu una sorpresa per entrambe, ma soprattutto per la seconda che, essendosi innamorata di lui al primo istante, voleva solo riuscire a farlo sentire meglio, a tranquillizzarlo che, qualunque fosse il problema, col loro aiuto l'avrebbe risolto.
Invece si ritrovarono per le mani un ragazzo praticamente svenuto - o comunque sull'orlo di un collasso - che infatti dovette riposarsi e rilassarsi in una zona all'ombra per diversi minuti prima di sentirsi lentamente meglio: ed era necessario che stesse al meglio possibile delle sue forze, perché quella che venne dopo fu una lunga, intensa, dettagliata ma esaustiva spiegazione sulla realtà che lo circondava.
Secondo dopo secondo, Druidi, Gilde ed Eredi vennero rivelati a Kuja, mettendolo a conoscenza di un mondo che probabilmente, fino a quel momento, aveva pensato esistesse soltanto nelle favole: lo shock, tuttavia, non fu solo per lui, ma anche per Estia e Miui perché, ormai non c'erano più dubbi... colui che avevano di fronte era un Erede tanto quanto loro.

Ma io ce l'ho già un posto...
... Con i miei genitori, che per altro mi staranno aspettando in pensiero...
Loro non sono Druidi o Gildati o altro, sono comunissimi mago e strega, niente di più!


Eppure non possiamo negare ciò che sei, non c'è margine di errore! - replicò Estia, usando un tono fermo ma comunque dolce, ragionevole e pacato - Gli Elementi scorrono nel tuo spirito con forza, ora anche tu li puoi sentire facilmente... vero?
Questo prova che sei un Druido, e non uno qualsiasi.


... chissà quanto devi sentirti confuso...

Mentre l'Erede del Fuoco sembrava essere padrona della situazione, quella del Fulmine era di nuovo in modalità "il mondo di Miui", un universo dove nessuno poteva raggiungerla ed il cui unico protagonista sembrava essere proprio il ragazzo che avevano di fronte.

Voi avete tutti un elemento predominante, mentre io no...
D'accordo, dite che sono un Erede, ma di cosa?


A questo purtroppo non so rispondere... - fu Miui (finalmente!) a parlare, mentre Estia abbassava lo sguardo come a voler cercare una risposta che in realtà non c'era - È vero, tutti noi abbiamo un Elemento che predomina in noi... ma è anche vero che i tuoi Elementi sono tutti al 100%, e nessuno di noi può vantare un equilibrio tanto perfetto e potente!
Tu...
- lo sguardo divenne più intenso, le guance rosse di timidezza - ... tu sei speciale...

... sì, beh, di sicuro atipico!

Confermò velocemente l'Erede del Fuoco con un sorriso, cercando di trarre l'amica fuori dall'imbarazzo che aveva seguito quella sua affermazione.

Se non altro adesso so perché non ho mai saputo utilizzare le stesse magie dei miei genitori e di tutti gli altri.
Cercavo di sfruttare la Trama ma non ne ho il controllo, in me scorre il Mana.


Annuirono entrambe, all'unisono, perché quella era una realtà insindacabile: non poteva pretendere di effettuare magie come i normali maghi, perché egli non faceva parte della categoria.
Sotto gli occhi di Estia, infatti, poco dopo Miui insegnò con dolcezza a Kuja - eccessiva dolcezza per chiunque tranne che per qualcuno completamente innamorato - un semplice incantesimo druidico per creare una sfera di Fuoco, dimostrandogli come, quindi, erano quelli gli incanti che facevano per lui.

Siete sicure che non si sia mai verificato un caso come il mio?
Magari in passato c'è stata una persona come me, no?


È possibile... - concesse Estia, non volendo dargli troppe speranze a riguardo ma non sentendosi nemmeno legittimata a negare quella possibilità.

E se i miei mi avessero adottato e fossi figlia di una famiglia di Jinn?
Potreste scoprirlo chiedendo informazioni a qualcuno?


Potremmo chiedere ai nostri genitori, e magari alle Guide druidiche... sono loro a detenere la storia più antica degli Eredi, quella persa nei decenni, nei secoli. Faremo tutte le ricerche necessarie, te lo prometto! - gli promise Miui, una luce determinata nello sguardo e la mano che cercava quella di lui per stringerla e farlo sentire ancora meno solo.

Nonostante Estia temesse le conseguenze di quell'amore, avendo paura che l'amica finisse per soffrire di nuovo - questa volta forse per un amore non ricambiato - non poteva in alcun modo fermarla, né dirle di smetterla: non era un sentimento che si poteva controllare, l'Erede del Fuoco lo sapeva bene.

Nel frattempo... potremmo insegnarti altre cose.
Altri incantesimi, ad esempio, o a controllarti in forma di drago, se... se ti fa piacere.


Gli propose Miui, una scintilla speranzosa negli occhi che solo Estia, probabilmente, fu in grado di cogliere: sapeva bene che l'amica lo stava facendo perché era una persona buona ed altruista... ma sotto sotto, nel suo profondo, il desiderio di poter stare ancora a contatto con lui la faceva sentire maggiormente portata a fare di tutto e di più, per lui.
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Messaggioda Kuja » 24/05/2015, 14:22

Eppure non possiamo negare ciò che sei, non c'è margine di errore!
Gli Elementi scorrono nel tuo spirito con forza, ora anche tu li puoi sentire facilmente... vero?
Questo prova che sei un Druido, e non uno qualsiasi.


Per sentirli, li sento, è vero...
Leggermente più il Fuoco e il Fulmine.
Immagino sia perché ci siete voi due accanto a me ora...


... chissà quanto devi sentirti confuso...

... Abbastanza...

Sul momento, Kuja non si rese conto della particolare attenzione che Miui stava avendo nei suoi confronti. Non la conosceva abbastanza bene da riconoscere quando un comportamento per lei fosse insolito oppure no, a differenza dell'amica Estia, la quale iniziava ad essere un po' perplessa e sempre più sospettosa di ciò che fosse realmente accaduto alla migliore amica. Il ragazzo provò a ragionarci su con un po' di lucidità, ma non era un'impresa semplice, in quanto sentiva chiaramente un miscuglio di panico, ansia, stress e nervosismo. Tentò di recuperare, facendo altre domande, cercando di trovare qualche spiraglio di speranza nei suoi quesiti che lo rendessero meno allarmato, ma le risposte che ricevette non furono tra le più rassicuranti.

Siete sicure che non si sia mai verificato un caso come il mio?
Magari in passato c'è stata una persona come me, no?


È possibile...

E se i miei mi avessero adottato e fossi figlia di una famiglia di Jinn?
Potreste scoprirlo chiedendo informazioni a qualcuno?


Potremmo chiedere ai nostri genitori, e magari alle Guide druidiche... sono loro a detenere la storia più antica degli Eredi, quella persa nei decenni, nei secoli. Faremo tutte le ricerche necessarie, te lo prometto!

Quando la mano dell'Erede del Fulmine strinse la sua ancora una volta, Kuja ebbe un sussulto strano, che lo spinse a portare una mano al centro del petto. Perché il suo cuore aveva saltato un battito? Anche questo faceva parte del diventare lentamente dei Druidi, degli Eredi?
Momentaneamente scelse di non chiedere nulla, specie perché tanto aveva capito che in lui stava avvenendo una sorta di trasformazione, una evoluzione continua e inesorabile che l'avrebbe condotto ad essere tale e quale alle ragazze davanti a lui. Posò gli occhi sul volto della Nobile del Mana che più sembrava preoccupata e tentò di rivolgerle un piccolo sorriso, non voleva che temesse troppo per lui, in fondo stava bene ed anche se non poteva immaginare un risvolto simile del suo destino, per lo meno ora aveva capito cosa c'era di strano nel suo essere.

Nel frattempo... potremmo insegnarti altre cose.
Altri incantesimi, ad esempio, o a controllarti in forma di drago, se... se ti fa piacere.


Credo che la cosa migliore, prima, sia informare i miei genitori.
Non di questo, ovviamente, credo che li manderei al manicomio.
Però dovrò inventarmi qualche impegno di lavoro che mi spinga a stare un po' fuori casa.
In tal modo potrò restare a contatto con entrambe e farmi insegnare piano piano tutto quanto.
... Ehi, un momento, avete detto che ci sono in tutto sei Eredi... Potrò incontrare anche loro?
Pensate che possa fargli piacere?


Nella sua richiesta c'era tantissima speranza. In un certo senso, incontrare più individui simili a lui lo rendeva in automatico un po' meno solo.
Finalmente non era un individuo totalmente atipico di fronte al resto del Mondo Magico, aveva un posto, una dimensione, uno stile di vita che avrebbe potuto condividere con altri. Certo, doveva ancora capire se potesse continuare a lavorare, come mantenere il segreto con i suoi, ma ad ora preferiva non rifletterci troppo. Una scintilla di ottimismo decorava il suo spirito, voleva essere ottimista. Corrispose quindi la stretta di Miui, ed eccolo lì per l'ennesima volta il battito saltato. In corrispondenza l'Elettricità nel suo corpo aumentò esponenzialmente in difetto degli altri elementi che si abbassarono, creando una situazione di un 160% e cinque 40%.

Certo... Forse il vero problema sarà... Dove vivere.
Potrei chiedere ospitalità ad una di voi?


Ciò che era davvero assurdo? Che anche Miui adesso stava al 160% di Elettricità.
Questo fino a quando ella avesse proseguito a tenergli la mano.
Non appena infatti si fosse interrotto quel contatto, Kuja sarebbe tornato ad avere tutti 100% e Miui al suo valore standard.
Vero anche che, qualora la ragazza avesse deciso di allontanare un attimo la mano da quella del Ranger, egli avrebbe percepito un enorme dispiacere e avrebbe quindi cercato di riprenderla in un impeto di istintività pura e autentica, imbarazzandosi poi successivamente.
A quel punto, probabile che avrebbe cercato di lasciare libera Miui di sistemare la sua mano dove più le andasse: sul prato, ad esempio.

Io... Mi spiace, non so proprio cosa mi sia preso!
Non è neanche la prima stranezza che avverto da quando sono con voi...
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