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Messaggioda Nimue » 03/09/2017, 22:24

Stasera, invece... sei stato come un tempo, o quasi.
Dolce, premuroso, malizioso... non credevo ti avrei mai più sentito così, con me: ed averti vicino in questo modo, sentirti di nuovo così...


Ha generato in te reazioni che non pensavi esistessero ancora, ho capito.

Sì, esatto.

Confermò, annuendo.
Non aveva senso mentire.
Anche perché lei in primis era confusa, non riusciva più a comprendere i propri sentimenti.
Ma, almeno nella confusione, stava cercando di esprimersi al meglio.
Di far capire per bene a Gérôme cosa le passasse nella testa, nel cuore.
Forse non provava più amore per il Lamarck -quello forte, intenso.
Ma di certo dei sentimenti c'erano.
Sentimenti che credeva di essersi lasciata alle spalle.
Sentimenti che, evidentemente, erano invece ancora lì, nel suo cuore.
E, altrettanto evidentemente... non era l'unica a provare certe cose.

... Anche io non ti ho dimenticata del tutto e non penso sia qualcosa di passeggero, improvviso.

E cosa provi per... la tua nuova ragazza?

Un sentimento sicuramente genuino, reale, ma ancora all'inizio, non sbocciato del tutto.

Capisco.

Lo disse nel modo più neutro possibile.
Quasi distaccato.
Ma non poté impedire a se stessa -ed una piccola parte di sé- di gongolare soddisfatta.
Perché il Lamarck, questa ragazza, non la amava.
Ed era bastato passare quanto, un'ora con Nimue, per provare di nuovo qualcosa per lei.
Era sbagliato, era di un egoismo sfrenato...
Ma Dio, quanto la eccitava tutto ciò!

Non so cosa provo per te.
E, a questo punto, non so più nemmeno cosa provo per lui.
Capisco il tuo ragionamento sul non poter essere il mio Vocal Coach, nell'eventualità, anche perché se tu lo fossi finiresti per essere il primo a soffrire... ed io non voglio più ferirti, Gérôme.


Non è solo questo, Nimue...
Te lo immagini se venisse a trovarti qui a studio, tu magari portassi una gonna...
Lo sai com'è fatto, se gli venisse voglia di sfiorarti in un attimo di solitudine e ti sentisse... Un lago, appunto, non potresti trovare una scusa totalmente valida.


E non credo sarebbe felice di sentire che la fidanzata ha prodotto una quantità d'umori da cagna maledetta per il suo Vocal Coach...

Commentò in aggiunta Nimue.
Nemmeno ci pensò alle parole usate.
Tanto ormai...
Senza considerare che, poco dopo, se ne uscì di nuovo in modo abbastanza sconvolgente.
Con un'affermazione che, per quanto assurda... la Allen aveva ottimi motivi per considerare vera.

Sai, ormai credo non ci siano dubbi...
... sono proprio una gran p*****a!


... Ma cosa... Non capisco... Cosa significa questa tua uscita adesso?!

È la verità.
Se non lo fossi non sarei felice... eccitata al pensiero che tu non sia ancora innamorato della ragazza con cui stai, e che invece provi dei sentimenti per me.
Se non lo fossi non mi bagnerei al pensiero di te ed Axell che cercate di conquistarmi, se non lo fossi...


Si interruppe.
Voleva davvero dirlo?
Voleva davvero dar voce al proprio pensiero, a quel pensiero?
Beh, era stata brutalmente onesta -anche fuori luogo- fino a quel momento... tanto valeva arrivare fino in fondo.

... non mi pulserebbe la f****a nell'immaginare di cornificare il mio attuale fidanzato.
Con te.


Ecco, l'aveva detto.
Sarebbe bruciata all'Inferno per questo -per quell'egoismo da t***a perversa- doveva rassegnarsi.

E poi insomma... Non so se lo prenderai o meno come un insulto e ti prego di non farlo... Ma non è che sia una novità...

Altro che insulto.
Nel sentire quell'affermazione, quella finale... sorrise.
Sorrise maliziosa.
Sorrise provocatoria.
Sorrise pure un po' da p*****a.
Perché c'era qualcosa di fottutamente eccitante... in quel pensiero.

... Tra l'altro, posso farti una domanda un po' intima?

Certo che puoi...
Dai, sentiamo!


Per caso, nel periodo in cui non stavi né con me né con Axell...
... Con Caleb hai combinato qualcosa?


Sì, un paio di volte.

Lo disse all'istante.
Senza pensarci, senza preoccuparsi di cosa lui avrebbe potuto pensare.
L'aveva detto di essere una poco di buono inside, no?

Probabilmente non avrei dovuto, l'ho illuso nuovamente senza volerlo, ma... mi prudeva, a lui pure, e l'abbiamo fatto. Almeno per un po' non ho pensato alla situazione, a te, ad Axell.
Anche se poi lui, come sempre, ha sperato in qualcosa di più che però non è mai arrivato.


E le dispiaceva.
Sinceramente.
Si era dannata forse più per l'amico, per il suo dolore, che per il proprio.
Sospirò, poi lo fissò intensamente.
Come se stesse cercando di capire qualcosa.
Di sapere...

... ti eccita il pensiero che abbia scopato con lui?
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Messaggioda Gérôme » 03/09/2017, 22:57

Non è solo questo, Nimue...
Te lo immagini se venisse a trovarti qui a studio, tu magari portassi una gonna...
Lo sai com'è fatto, se gli venisse voglia di sfiorarti in un attimo di solitudine e ti sentisse... Un lago, appunto, non potresti trovare una scusa totalmente valida.


E non credo sarebbe felice di sentire che la fidanzata ha prodotto una quantità d'umori da cagna maledetta per il suo Vocal Coach...

... Appunto...

Non riuscì a dire molto altro, colpito interdetto da quella affermazione che uscì dalle labbra di Nimue con una limpidezza assurda.
Da quando l'aveva conosciuta, all'inizio, lei non s'era mai espressa con lui in quella maniera e non si poteva manco dire che Axell l'avesse mutata: stavano assieme da dieci giorni.
Quindi cosa significava tutto ciò? Che lei fosse sempre stata così? Che lentamente la sua "reale natura" stesse venendo fuori con tutte quelle situazioni a catena?

Sai, ormai credo non ci siano dubbi...
... sono proprio una gran p*****a!


... Ma cosa... Non capisco... Cosa significa questa tua uscita adesso?!

È la verità.
Se non lo fossi non sarei felice... eccitata al pensiero che tu non sia ancora innamorato della ragazza con cui stai, e che invece provi dei sentimenti per me.
Se non lo fossi non mi bagnerei al pensiero di te ed Axell che cercate di conquistarmi...


Lui ed Axell a cercare di conquistarla, un po' come ai buoni vecchi tempi del Medioevo, con tanto di scontro al galoppo con le lance.
O magari i famosi dieci passi schiena a schiena con la pistola alla mano. Già, un po' di amara ironia per una verità sconcertante.
La vanità e l'egocentrismo della Allen si palesarono con una tale prepotenza da lasciarlo nuovamente di stucco... Ma non era finita lì.

... se non lo fossi...

... Cosa?

... non mi pulserebbe la f****a nell'immaginare di cornificare il mio attuale fidanzato.
Con te.


Ancora una volta, il Lamarck si ritrovò a deglutire inizialmente silenzioso per quella assurdità uscita fuori dalle labbra della texana.
Lei lo aveva cornificato con Axell... E adesso invece godeva nel pensare di fare le corna ad Axell con lui?!
Ma come c***o era possibile una cosa così?!

Allora vuol dire che... Hai goduto ulteriormente quando lo facemmo la prima volta, con Xander ancora appeso ad aspettarti...

Fare quel nome in quel momento forse sarebbe apparso quasi strano, fuori dagli schemi, perché era da un bel po' che forse la cantante country non lo sentiva.

Quindi facciamo un esempio... Se io e te stessimo assieme... E Xander venisse da te proponendoti di scopare?!

Voleva capire, arrivare fino in fondo a quella faccenda, quella spiegazione, perché se non altro almeno adesso stava comprendendo il perché del definirsi p****na dentro.

E poi insomma... Non so se lo prenderai o meno come un insulto e ti prego di non farlo... Ma non è che sia una novità...

Non lo prese affatto come un insulto, anzi, sorrise e parve quasi farlo convinta, contenta, orgogliosa di sé.
Quanto poteva essere perversa e deviata quella ragazza? Quante cose di lei il Lamarck ancora non conosceva ed ignorava?!
E perché la sua eccitazione continuava a salire nel pensare e chiedersi fin dove potesse spingersi quella nanetta che tanto dolce, docile e tenera poteva apparire?

... Tra l'altro, posso farti una domanda un po' intima?

Certo che puoi...
Dai, sentiamo!


Per caso, nel periodo in cui non stavi né con me né con Axell...
... Con Caleb hai combinato qualcosa?


Sì, un paio di volte.

Addirittura un paio?
Wow...
... Non pensavo.


Era l'amico per eccellenza, il migliore amico che pendeva per lei e che stava male al pensiero di non poterla avere per sé.
In passato lui era stato sempre il tabù principale dei vari ordini come schiava: niente che riguardasse Caleb come soggetto principale, al massimo di contorno.
Certo, c'era da chiedersi a quel punto se anche quella regola ormai per lei potesse essere variata, vista la sua nuova scoperta.

Probabilmente non avrei dovuto, l'ho illuso nuovamente senza volerlo, ma... mi prudeva, a lui pure, e l'abbiamo fatto.
Almeno per un po' non ho pensato alla situazione, a te, ad Axell.
Anche se poi lui, come sempre, ha sperato in qualcosa di più che però non è mai arrivato.


Non potevi aspettarti nulla di diverso...

Chissà, magari un giorno avrebbe chiesto a Melia il favore di ipnotizzarlo e fargli fare il filo ad un'altra della compagnia.
Era certo che se si fosse riuscito a staccare anche solo per un po' da Nimue in modo serio, scoprendo la bellezza dello stare con qualcuna senza attaccamenti morbosi, gli sarebbe passata.
Ma comunque, a parte quello, c'era altro da considerare in quel racconto, un qualcosa che evidentemente incuriosiva anche Nimue stessa.

... ti eccita il pensiero che abbia scopato con lui?

... Cioè no... Cioè, che razza di domanda è questa?!
Al tempo lo sai perché mi eccitasse, anche se non l'hai mai voluto fare.
Andavo su di giri anche solo perché glielo facevi tirare un po', quindi figurati...


Sviò in quella maniera il discorso, anche perché, obiettivamente, dove caspita dovevano andare a parare?
Già, sulla questione principale, sul motivo del continuare a dialogare quando ormai la notte si faceva sempre più inoltrata.
In più quasi gli facevano male i jeans, dannazione.

... Sai bene che non potresti mai averci entrambi, né io né lui potremmo mai accettare tutto questo.
Però la mia domanda principale è, a questo punto... Che cosa ti preme di più in questo preciso istante: fargli le corna con me... O preservare la vostra storia?
Riflettici molto bene, perché non credo proprio che torneremo sull'argomento in futuro, Nimue...
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Messaggioda Nimue » 04/09/2017, 12:09

... se non lo fossi...

... Cosa?

... non mi pulserebbe la f****a nell'immaginare di cornificare il mio attuale fidanzato.
Con te.


Comprendeva lo sconcerto di Gérôme.
Dopotutto, per quanto Nimue fosse stata per diverso tempo la sua fidanzata, non l'aveva mai vista/sentita tanto disinibita.
Tanto perversa.
E di conseguenza, tanto sincera.
Ma non le importava di nascondere quel lato di sé, per quanto estremo.
Tutti quei mesi passati lontana sia dal Lamarck che dal Cartwright le avevano dato modo di riflettere.
Di scoprirsi, e di comprendersi almeno un po'.
Non solo, l'avevano portata anche ad accettarsi.
Perché era inutile lottare contro un lato, evidentemente, presente dentro di sé.
La Allen era anche quello.
E desiderava accanto a sé qualcuno che la accettasse, interamente.

Allora vuol dire che... Hai goduto ulteriormente quando lo facemmo la prima volta, con Xander ancora appeso ad aspettarti...

... sì, lo ammetto.
Pensare al fatto che non sapesse ancora cosa ne sarebbe stato di noi, abbandonarmi a del sesso "sbagliato" con te...


Gli fece proprio il gesto delle virgolette.
Voleva che capisse il senso di quella parola.

Tutto questo mi ha eccitata da morire.
Merito anche della tua voce ammaliante, a quanto pare.


Non lo disse certo con cattiveria.
Con scherno.
Al massimo con una consapevolezza che lentamente doveva farsi strada dentro di lei.
Insomma, ci avrebbe messo un pochino ad entrare nell'ottica.
Ma non era quello l'importante, non adesso.

Quindi facciamo un esempio... Se io e te stessimo assieme... E Xander venisse da te proponendoti di scopare?!

Chiederei al mio padrone il permesso di farmi un giro sul mio ex ragazzo...
Perché sono una gran p*****a e mi ecciterebbe da morire potergli ricordare chi sia la migliore a letto.


Sapeva che probabilmente l'avrebbe sconvolto.
Che Gérôme forse avrebbe persino fatto fatica a riconoscerla.
Era sempre Nimue, ma con una sfumatura nuova, più perversa, più libera anche.
Era stato Axell, la scopata con lui, a darle il "la" necessario per lasciarsi andare.
Ed ora non voleva tornare indietro.
Non voleva soffocare alcun lato di sé.
Anche quelli che probabilmente -sicuramente- stonavano con l'apparenza da dolce e romantica ragazza texana.

... Con Caleb hai combinato qualcosa?

Sì, un paio di volte.

Addirittura un paio?
Wow...


Cosa?

... Non pensavo.

Sì, beh, diciamo pure che avessi bevuto un po'... ma sapevo cosa stessi facendo, non è una giustificazione.
Probabilmente non avrei dovuto, l'ho illuso nuovamente senza volerlo, ma... mi prudeva, a lui pure, e l'abbiamo fatto.
Almeno per un po' non ho pensato alla situazione, a te, ad Axell.
Anche se poi lui, come sempre, ha sperato in qualcosa di più che però non è mai arrivato.


Non potevi aspettarti nulla di diverso...

No, infatti.
E anche se mi dispiaccia da morire che soffra... confesso che un 5% di me si ecciti nel pensare che si masturbi ancora, ogni notte o quasi, per la sottoscritta.


Ora il Lamarck capiva il motivo dell'affermazione precedente?
Perché Nimue fosse stata tanto convinta di definirsi in quel modo?
Non aveva parlato a sproposito, o con leggerezza.
Ed anche ora, nell'esprimersi tanto direttamente... non era un caso.
Non puntava solo a stupirlo, a sconcertarlo.
Voleva che egli vedesse anche quel lato di sé, ci teneva.
Perché?
Perché se mai l'Acuan avesse deciso di rivolerla seriamente... era giusto che sapesse chi puntasse a riavere per sé.

... ti eccita il pensiero che abbia scopato con lui?

... Cioè no... Cioè, che razza di domanda è questa?!
Al tempo lo sai perché mi eccitasse, anche se non l'hai mai voluto fare.
Andavo su di giri anche solo perché glielo facevi tirare un po', quindi figurati...


Stai glissando...
Ma va bene, non sei obbligato ad ammettere nulla.


Anche perché, insomma... il bozzo all'altezza dei pantaloni parlava già per lui.
Abbondantemente.

... Sai bene che non potresti mai averci entrambi, né io né lui potremmo mai accettare tutto questo.

Purtroppo, egoisticamente, lo so bene.
È giusto che non lo accettiate, e di certo non verrei mai a chiedervelo.


Sognarlo era un conto.
Sperare che potesse avvenire era un altro.

Però la mia domanda principale è, a questo punto... Che cosa ti preme di più in questo preciso istante: fargli le corna con me... O preservare la vostra storia?
Riflettici molto bene, perché non credo proprio che torneremo sull'argomento in futuro, Nimue...


Lo fissò, per diversi istanti.
Annuì, alzandosi in piedi.
Prese il proprio milkshake, cominciando a berlo mentre passeggiava su e giù per la stanza.
Gérôme sapeva che, quando Nimue fosse impegnata in una riflessione seria ed importante, mangiasse/bevesse schifezze.
Era fin troppo evidente, quindi, che stesse ponderando sulla questione.
C'erano tanti fattori da mettere in gioco, in quella riflessione.
Non solo i sentimenti evidentemente provati per entrambi, confusi ed incerti.
Axell aveva deciso di ripartire da zero in Europa, per starle accanto.
Aveva messo in gioco molto, contando sul suo appoggio, facendosi forza grazie al loro legame.
Cosa sarebbe accaduto se quel legame si fosse spezzato?
Egli sarebbe ripiombato nella depressione?
Ed in quel caso, Nimue avrebbe potuto sopportare i sensi di colpa senza venirne schiacciata?
D'altronde, però, non poteva nemmeno proseguire una relazione per timore delle conseguenze derivanti dalla sua fine.
Non poteva stare con qualcuno per paura che ci rimanesse troppo male a seguito di una rottura.
E se fosse stato il volere del Conflux, quello di far incontrare Axell e Nimue?
Possibile che quello fosse, per il Cartwright, una sorta di percorso da seguire a cui, temporaneamente, si era accodata anche la Allen?
Però, non avendo certezze di nessun tipo, non sarebbe stato giusto usare questo pensiero come scusa.
Anche se poi si fosse rivelato, nel tempo, esatto.
D'altro canto, scegliere Axell avrebbe significato rinunciare a Gérôme come Vocal Coach.
Ma, di nuovo, sapeva bene di non poter stare con qualcuno solo per convenienza lavorativa.
Anche se probabilmente Kaylee l'avrebbe apprezzato.
Si fece mille ragionamenti, mille considerazioni nei minuti successivi.
Incurante del tempo che trascorreva, alla fine si bevve anche il milkshake dell'altro.
Lui voleva una risposta, perciò le serviva tutto il tempo necessario per fornirgliela.
La domanda era semplice, cosa le premeva di più?
O meglio... chi voleva scegliere?
Passarono venti minuti, forse mezz'ora, prima che la Allen finalmente fermasse il proprio incedere, e giusto davanti all'Acuan.

... anche se non provassi l'insana voglia di scopare qui, con te, ora... resta il fatto che io provi dei sentimenti per te.
Sentimenti che non si sono spenti del tutto nonostante i mesi di lontananza, sentimenti che sono riaffiorati in un battito di ciglia, non appena siamo stati a contatto in modo più naturale, amichevole anche inizialmente.


Cominciò a dire.
Parlava lentamente, scandiva bene ogni sillaba.
Stava cercando il modo giusto per dire quanto stesse pensando.

Come ti ho detto, se avessi pensato di provare ancora determinate cose per te... non avrei mai cercato Axell, nonostante il tuo benestare. Come te ho intrapreso una relazione, pensando di essermi lasciata il passato alle spalle.
Ed ora, come te, mi sto rendendo conto... che non sia così.
Alla luce di tutto questo, io... non posso stare con Axell. Non con serenità, non con leggerezza, perché lui non se lo merita.


Sospirò, abbassando lo sguardo.
Prima, però, allungò una mano verso di lui.
Tentò di accarezzargli il viso, dolcemente.

È vero, ha messo in gioco tanto basandosi anche sulle mie scelte di vita, ma non posso stare con qualcuno per i sensi di colpa.
Né perché so quanta importanza abbia per la mia carriera.


E qui parlava del Lamarck stesso, ovviamente.
Non avrebbe scelto l'uno o l'altro sulla base della convenienza, o per evitare i rimorsi.
Questo intendeva dire.

Devo essere convinta della persona con cui decido di stare, ed al momento provo solo una gran confusione.
Inoltre c'è anche la possibilità che la persona che hai di fronte, che hai scoperto stasera... non ti piaccia.


Alla luce delle "novità" che la Allen gli avesse mostrato.
Ma, di nuovo, non si sarebbe basata su quello per decidere.

L'unica cosa che so...
È che per quanto adesso provi la sensazione di farmi fare di tutto da te, ma davvero di tutto... se ora scopassi con te non sarei solo una gran p*****a, ma anche la più grande bastarda sulla faccia della Terra. E nemmeno il tuo potere potrebbe essere una giustificazione valida, per questo.


Certo che era una t***a, l'aveva ammesso.
Ma aveva un cuore, un cervello.
Teneva ad Axell, provava qualcosa per lui.
E sapeva, era capace di frenarsi.
Magari a fatica, magari bestemmiando internamente.
Ma non voleva che Gérôme la considerasse incapace di darsi un freno.
Lei stessa non voleva dimostrarsi incapace, in tal senso.

Però... non credo di riuscire a non desiderare un bacio da te con ogni fibra del mio essere.
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Messaggioda Gérôme » 04/09/2017, 22:42

Allora vuol dire che... Hai goduto ulteriormente quando lo facemmo la prima volta, con Xander ancora appeso ad aspettarti...

... sì, lo ammetto.
Pensare al fatto che non sapesse ancora cosa ne sarebbe stato di noi, abbandonarmi a del sesso "sbagliato" con te...
Tutto questo mi ha eccitata da morire.
Merito anche della tua voce ammaliante, a quanto pare.


Sai... L'ho incontrato poco dopo la nostra rottura.
Abbiamo parlato un po', ci siamo scambiati un po' di pensieri, un po' di racconti ed episodi.
È un ragazzo molto più cresciuto rispetto a quanto ricordi di lui...


Non che la stesse invitando a ricontattarlo, per carità, ma comunque ci teneva a farglielo sapere perché le memorie sapute dal Lamarck provenienti da Nimue su Xander cozzavano molto con il McFly conosciuto qualche mese prima, un McFly più adulto, più forte sia caratterialmente che fisicamente, intenzionato a seguire una nuova strada, qualsiasi essa fosse e ovunque lo conducesse. Avrebbero potuto molto su Xander, in verità, perché a Gérôme non sarebbe pesato, ma c'erano argomenti molto più delicati all'orizzonte, anzi no, proprio in diretta vivissima ad essere sinceri.

Quindi facciamo un esempio... Se io e te stessimo assieme... E Xander venisse da te proponendoti di scopare?!

Chiederei al mio padrone il permesso di farmi un giro sul mio ex ragazzo...
Perché sono una gran p*****a e mi ecciterebbe da morire potergli ricordare chi sia la migliore a letto.


Ok, quindi non cederesti...

Non parve né felice né infelice di quella rivelazione, bensì pensieroso, come se stesse valutando a poco a poco quella nuova versione di lei.
Era quasi certo che ella avesse risposto che ci sarebbe andata tuffandosi in mezzo alle gambe dell'ex, ma al contrario esibì una risposta contenuta, analoga a quella della schiavetta di un tempo.
Questo cosa voleva significare? Che fosse un connotato rimasto immutato o che la sua vena da t***a dovesse ancora svilupparsi del tutto, di attimo in attimo?

... Con Caleb hai combinato qualcosa?

Sì, un paio di volte.

Di quello invece aveva una mezza certezza non matematica ma comunque abbastanza consistente.
Ipotizzava pure lui che potesse accadere per vie alcoliche, ma a prescindere Caleb era l'unico facilmente disponibile in base alle voglie e agli umori della Allen.
La cosa gli piacque? Non lo seppe dire con esattezza e difatti decise di non rispondere completamente alla domanda della ex.

Stai glissando...
Ma va bene, non sei obbligato ad ammettere nulla.


Non è un discorso di obblighi, più che altro di priorità di ragionamento.
Adesso sto cercando di capire, di comprenderti, mentre parlare di Caleb scatenerebbe sensazioni confusionarie.
Ricordi bene quanto al tempo godessi nel sapere che ci avessi a che fare, ma tanto non mi accontentavi mai...


No, era troppo preoccupata di ferire l'amico, era troppo preoccupata delle conseguenze di certe cose e alla fine il Lamarck dovette per forza ficcarselo in testa.
Non era cattivo, Philip, ma era sempre dell'idea che Caleb se la fosse un bel po' cercata nel corso del tempo, ecco tutto.
Quella comunque fu solo una breve parentesi, infatti non ci misero molto a tornare sul punto focale della conversazione... Come anche al punto di svolta.

... Sai bene che non potresti mai averci entrambi, né io né lui potremmo mai accettare tutto questo.

Purtroppo, egoisticamente, lo so bene.
È giusto che non lo accettiate, e di certo non verrei mai a chiedervelo.


Però la mia domanda principale è, a questo punto... Che cosa ti preme di più in questo preciso istante: fargli le corna con me... O preservare la vostra storia?
Riflettici molto bene, perché non credo proprio che torneremo sull'argomento in futuro, Nimue...


A quel punto vide mettersi in modo l'assurdo e allucinante appetito della Allen, creatosi anche a causa della domanda appena rivoltale.
Il nervosismo si impadronì di lei, quindi eccola la piccola nanetta a mangiare e bere, bere e mangiare, riempiendosi lo stomaco... L'intestino.
No, decisamente non avrebbe dovuto soffermarsi su una cosa del genere, maledizione.
Ricacciò via ogni possibile immagine particolare, ogni possibile riferimento fantasioso fuori dagli schemi, limitandosi a ricercare la calma, nel silenzio.
Tanto lei era fin troppo occupata a fare le dovute riflessioni, dando così modo al ragazzone di analizzarla ed osservarla, pensare a sua volta.
La vedeva bella? Indubbiamente, anzi, bellissima. Avrebbe tanto voluto che tra loro le cose fossero andate molto diversamente.
Però i dubbi significavano soltanto una cosa: lui ed Axell stavano sullo stesso piano, in un Equilibrio sì Instabile, ma effettivo.
Che altro avrebbe dovuto/potuto fare? Usare la propria influenza, il proprio potere, per farla capitolare? E cosa avrebbe ottenuto in caso? Una vittoria fasulla.
Meglio accantonare quell'idea fin troppo egoistica, fin troppo semplice, per quanto eccitante, per quanto comoda, attraente, interessante.
Non appena la sessione di chiacchiere interiori terminò, la voce della texana ruppe il vuoto nella stanza e di conseguenza, il Lamarck le prestò massima attenzione.

... anche se non provassi l'insana voglia di scopare qui, con te, ora... resta il fatto che io provi dei sentimenti per te.
Sentimenti che non si sono spenti del tutto nonostante i mesi di lontananza, sentimenti che sono riaffiorati in un battito di ciglia, non appena siamo stati a contatto in modo più naturale, amichevole anche inizialmente.


...

Come ti ho detto, se avessi pensato di provare ancora determinate cose per te... non avrei mai cercato Axell, nonostante il tuo benestare.
Come te ho intrapreso una relazione, pensando di essermi lasciata il passato alle spalle.
Ed ora, come te, mi sto rendendo conto... che non sia così.
Alla luce di tutto questo, io... non posso stare con Axell.
Non con serenità, non con leggerezza, perché lui non se lo merita.


In altre parole era giunta alla stessa identica conclusione dell'ex riferita a Kara, ok, fantastico.
Gérôme aveva cercato in tutti i modi di preservare quella relazione, quella tra lei e il Cartwright, ma non era servito a niente, ad un bel niente.
Morale della storia? Tre individui a spasso, perché per quanto Gérôme potesse ancora amarla, per lei non era così e non lo sarebbe stato per forza tanto presto.
Affidarsi solo ai sentimenti del passato era stupido, proprio perché adesso c'erano in gioco molte più cose.
La verità saputa da lei riferita a lui, ad esempio.
Ma anche la realtà riferita alla natura di lei, ovviamente.

L'unica cosa che so...
È che per quanto adesso provi la sensazione di farmi fare di tutto da te, ma davvero di tutto... se ora scopassi con te non sarei solo una gran p*****a, ma anche la più grande bastarda sulla faccia della Terra.
E nemmeno il tuo potere potrebbe essere una giustificazione valida, per questo.


"Davvero di tutto" in che senso?

Lo pensò, non lo chiese, no, non voleva riaprire quel capitolo, doveva trattenersi dal farlo.

Però... non credo di riuscire a non desiderare un bacio da te con ogni fibra del mio essere.
Cuore compreso.


Come sarebbe stata senza alcun freno?
Se lo chiese, mentre la fissava avvicinarsi a lui.
Avrebbe potuto usare la propria voce, da quella distanza, per mandarle in follia il cervello ed anche qualcosa molto più in basso.
Si trattenne solo per il sentimento verso la Allen e ovviamente l'amicizia verso il Cartwright.
Probabilmente quella notte sarebbe rientrato a casa esageratamente eccitato.
... Kaylee sarebbe stata disponibile?!

... Vieni qui.

Disse solo quello. Obiettivamente si poteva resistere ad un semplice "Vieni qui", no?
Non appena la ragazza fu abbastanza vicina, le catturò la bocca in un bacio molto lento, sentito, pieno di sentimento e connessione: Fulmine ed Acqua.
Un contatto di lingue passionale ed erotico mentre le mani si posavano sui fianchi della cantante country, quasi a volerla ancorare lì per chissà quanto.
Trascorsero forse circa tre minuti in quel modo, all'interno dei quali egli cercò in tutti i modi di non fare altro, riuscendoci forse a fatica.
Quando poi le loro labbra si allontanarono, sospirò su di esse, dandovi poi un piccolo morso.
Chiuse gli occhi ed infine, infine si alzò in piedi, perché doveva necessariamente andarsene.

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Messaggioda Mei Ling » 10/09/2017, 21:37

Quartiere periferico chic - Londra
Sabato 29 Settembre 2113
11:30


Mh.. Mh.. Mh...
L'appartamento dovrebbe essere quello...


Immagine

Aveva spento il motore della moto e tolto il casco, posandolo sul sedile posteriore. Mei Ling estrasse un fogliettino di carta dalla tasca della giacca, controllandolo per sicurezza: sì, l'indirizzo corrispondeva. Scese dalla sua moto sportiva, inserendo il cavalletto e l'antifurto magico, prendendo poi la borsa a tracolla dall'interno del sedile. Non era in servizio il Sabato mattina, ma indossava ugualmente, nascosta sotto la maglietta, la cintura con tutte le sue spille MagiPotenzianti.
Paranoica? No, solo molto prudente. Era capitato qualche volta di dover inseguire un malvivente pur non indossando la divisa da Vigilante, per cui -dopo tre, quattro volte che le era successo- aveva finalmente imparato la lezione, portando sempre con sé lo stretto indispensabile. Evitò che gli stivaletti borchiati finissero all'interno di una pozzanghera, poi una volta preso tutto, si incamminò verso il portone del palazzo dove era situato l'appartamento di Kaylee. Aveva scelto un quartiere molto elegante, pur trovandosi in periferia. Anche se, aveva sentito dire dalla madre, la scelta era stata quasi obbligatoria vista la vicinanza con la casa discografica per la quale lavorava.

... Eppure c'è qualcosa che non mi convince...
Perché ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa?


Quando arrivò a pochi passi dal cancello, finalmente la Foster comprese che cosa avesse dimenticato. Visualizzò per un istante il bành mì che la madre aveva preparato appositamente per la nipote. Nel suo cesto magico. Sul tavolo del suo loft.
A Diagon Alley.

Noooo! Nooooooo! Nooooooooooooo!
La mamma mi ammazzerà!


Disperata, Mei Ling cercò di riflettere per porre rimedio alla sua assurda sbadataggine. Tornare indietro era da escludere:
avrebbe fatto tardi all'appuntamento, anzi già era in ritardo di qualche minuto e non voleva certo che la cugina pensasse male di lei. Che potesse anche solo vagamente credere che non fosse contenta di rivederla. Insomma, andiamo!
Erano cugine, non si incontravano praticamente MAI! Ogni tanto sentiva la sua mancanza...
... Quando dimenticava la freddezza e l'insensibilità tipiche del carattere della Miller.
Insomma, avrebbe dovuto vivere in amnesia perenne per desiderare di stare insieme a lei!

Non posso presentarmi da lei a mani vuote...

Era inconcepibile. Fortuna che a pochi metri di distanza c'era un ristorante cinese aperto, dove la ragazza si fiondò per poi uscirne, in fretta e furia, quindici minuti dopo. Aveva comprato la prima cosa che le era sembrata buona e carina da portare alla parente, sperando tanto di aver azzeccato i suoi gusti. Nel caso non fosse accaduto... Pazienza, si sarebbe fatta una ragione anche di quello. In fondo già era in difetto perenne nei confronti dell'americana, quindi sbaglio in più sbaglio in meno che cosa le sarebbe cambiato?
Questa volta con tutto il necessario a portata di mano, la Foster suonò finalmente sul -maledetto- campanello, aspettando che Kaylee le aprisse per permetterle di salire.

Ti prego, ti scongiuro Trama fa che questa volta non abbia fatto qualcosa di perfetto!
Almeno una volta, dammi tregua, ti prego, ti prego, ti prego...


TA-TLAC

Kaylee!
Ciao! Ben arrivata a Londra!
Come stai? Quanto tempo che non ci vediamo...


La abbracciò di slancio, consapevole che la ragazza fosse arrivata da circa un mese ed il suo benvenuto fosse decisamente in ritardo. Tuttavia, che ci voleva fare? Anche lei era molto impegnata con il proprio lavoro, pur non essendo chissà che grande carriera. Ma a Mei Ling non importava, le piaceva essere un Ispettore fra i Vigilanti. Un po' meno d'accordo erano i suoi nonni, che però al momento erano lontani, molto lontani, e non potevano guardala con aria di disapprovazione.
Come facevano sempre, di solito.

Ti ho preso degli spaghetti saltati ai frutti di mare dal ristorante cinese qua sotto.
Non ero sicura dei tuoi gusti, ma mi pare di ricordare che ti piacesse tanto il pesce, dico bene?
Ahahahahah...
... Ti piace il pesce, dico bene sì?


Immagine

E se invece non lo gradiva? O peggio, fosse addirittura allergica? Attese in ansia la risposta dell'altra, sperando di non aver combinato un grosso ed enorme casino, per poi dare un'occhiata all'interno del nuovo appartamento della Miller.

Sembra molto carino.
Paghi tanto d'affitto?
La mamma si era offerta di ospitarti se avessi voluto, ma ha detto che neanche hai fatto in tempo ad arrivare che già avevi trovato una sistemazione tutta tua, qui a Londra...


Invidia nella sua voce? Un pochino. A Kaylee tutto sembrava riuscire meravigliosamente semplice, mentre per lei risultava complesso persino ricordarsi di portare con sé una pietanza per un'altra persona.
Che sarebbe stata costretta a mangiare lei.
BLEAH!
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Messaggioda Kaylee » 10/09/2017, 23:55

[29.9.13 ¬ 11.49 ¬ Londra/Inghilterra ¬ Appartamento di Calvin Owens]


È in ritardo.


Non che avesse in programma chissà cosa, ma odiava i ritardatari: lei, d'altro canto, non era mai in ritardo... in anticipo, per lo più. Ad ogni modo era da un po' che stesse aspettando la cugina e, insomma, il tempo per Kaylee era denaro: avrebbe potuto fare molto altro, invece che aspettare l'arrivo di Mei Ling, ma le sembrava scortese mettersi a lavorare quando la ragazza sarebbe potuta arrivare da un momento all'altro.

Mi auguro che non abbia deciso di disdire, perché in quel caso sarebbe stato quantomeno educato da parte sua avvertirmi...


Pensò la Miller, con un sospiro infastidito, camminando su e giù per il salottino del bilocale di Calvin dov'era andata ad abitare appena messo piede a Londra: certo, non era qualcosa di suo, ma l'affitto lo pagava l'azienda per il 30%, e l'Owens aveva un ottimo gusto in fatto d'arredamento, quindi per il momento si sarebbe anche potuta accontentare.
Lo spostamento non era stato traumatico per lei, abituata a fare su e giù in luoghi diversi, più che altro l'aveva messa nella -spiacevole- condizione di essere vicina a Benedykt Milkovich, il suo stalker personale: prima, se non altro, c'era l'attenuante che vivessero ai capi opposti del mondo, mentre ora...

Riesco a sentire le sue vibrazioni ossessive fin qui, tsk.


In realtà era anche possibile, in fondo -molto molto molto in fondo- che il proprietario dello Shamrock un po' le interessasse, perché completamente diverso dai tipi che era solita frequentare... ovvero quelli sicuri di sé, ricchi, arroganti e dominanti a letto; Ben, invece, era goffo, impacciato, fintamente sicuro di sé, e probabilmente anche uno che a letto amasse essere sottomesso, per questo la intrigava.
Almeno quel tanto che bastasse per far sì che il Ghiaccio tollerasse la sua presenza, insomma.

Alla buon'ora.


Mormorò tra sé Kaylee quando sentì il campanello suonare, voltandosi in direzione della porta.

Immagine


La sua mise da casa consisteva in un semplice binomio pantaloni bianchi+canotta nera, a cui aveva aggiunto uno scialle traforato per proteggersi dall'aria fresca e delle ballerine senza tacco ai piedi; per lei era un look comodo, adatto allo stile dell'appartamento, senza considerare che stesse comunque aspettando qualcuno e quindi i capelli perfettamente messi in piega ed il velo di trucco sul volto fossero d'obbligo.

Kaylee!
Ciao! Ben arrivata a Londra!
Come stai? Quanto tempo che non ci vediamo...


Ciao, Mei Ling. Accomodati!
Grazie, sto molto bene... tu? Hai avuto un contrattempo?


Un modo molto carino e gentile -più o meno- per farle notare il suo ritardo e come lei la stesse aspettando; intanto, ad ogni modo, si spostò affinché potesse entrare in casa ed accomodarsi, appunto, in cucina, visto che a quanto pare le avesse portato il... pranzo?
Il bilocale in cui Kaylee alloggiava seguiva lo stile del suo precedente proprietario: moderno, prevalentemente in bianco e nero, del tutto glamour insomma, esattamente il tipo di arredamento che aveva spinto la Miller ad accettare di andarci a vivere senza rifletterci nemmeno troppo su.

Immagine


Ti ho preso degli spaghetti saltati ai frutti di mare dal ristorante cinese qua sotto.

....

Non ero sicura dei tuoi gusti, ma mi pare di ricordare che ti piacesse tanto il pesce, dico bene?
Ahahahahah...


....

... Ti piace il pesce, dico bene sì?

Sì, mi piace.
Ma non dovevi disturbarti... potevamo ordinarlo a domicilio.


Lapidario fu il tono con cui la donna rispose, ma non c'era traccia di cattiveria nella voce: semplicemente non comprendeva il perché Mei Ling si fosse data tanta pena nel comprarle qualcosa dal ristorante sotto casa quando, possibilmente, la roba in dispensa Kaylee ce l'avesse -o comunque la cucina del locale potesse non essere di suo gradimento/esserle ormai andata a noia.

Sembra molto carino.
Paghi tanto d'affitto?


In realtà no, non molto.
In più l'affitto viene pagato dalla Cat&Fox per il 30%, quindi non posso proprio lamentarmi.


La mamma si era offerta di ospitarti se avessi voluto, ma ha detto che neanche hai fatto in tempo ad arrivare che già avevi trovato una sistemazione tutta tua, qui a Londra...

Qui ci abitava, precedentemente, il mio superiore.
Lui si è spostato in America, e mi ha lasciato la possibilità di stabilirmici praticamente all'istante, un'offerta che sarebbe stato da pazzi rifiutare.


Ed infatti Kaylee aveva accettato al volo; in quel momento le squillò il magifonino, costringendola a chiedere un attimo scusa alla cugina per rispondere velocemente, con un tono di voce professionale da far schifo.

Kaylee Miller, Vice Manager Amministrativo della Cat&Fox.
... sì, mi ricordo di lei. Ricordo anche che all'epoca non era interessato ad accostare l'immagine di Nimue Allen ai prodotti della sua azienda...
Ha cambiato idea? Ma non mi dica... sì, naturale che possiamo incontrarci, ma l'avviso subito che assumerla come testimonial le costerà il 4,7% in più della volta scorsa.
Oh no, nessuno scherzo. Se non è interessato, può sempre trovare una cantante di serie B a buon mercato.
... ne ero sicura. La farò contattare domattina dalla mia segretaria per fissare un appuntamento, arrivederci.


Eh sì, era proprio vero che con le buone maniere si ottenesse tutto.

Scusami, telefonata di lavoro.
Dicevamo? Ah, sì, il pranzo.
Lo dividi con me immagino, no?


Perché detestava mangiare da sola, quand'era in compagnia di qualcuno.
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Messaggioda Mei Ling » 11/09/2017, 15:44

Ti prego, ti scongiuro Trama fa che questa volta non abbia fatto qualcosa di perfetto!
Almeno una volta, dammi tregua, ti prego, ti prego, ti prego...


Ciao, Mei Ling. Accomodati!

Grazie eh!
Davvero grazie mille!
Poi la gente si chiede perché il genere umano non abbia più fiducia nella Trama...


Qualcuno avrebbe potuto ribadire che la Trama non aveva alcun dovere nei confronti della Foster, ma Mei Ling era convinta che un piccolo aiuto da parte sua non sarebbe guastato. Specie quando si trovava di fronte alla cugina, perfetta persino mentre si trovava in casa. Se le parti si fossero invertite, probabilmente la Vigilante si sarebbe fatta trovare in pantaloni del pigiama e canottiera o felpona gigante, a seconda che facesse caldo o freddo. Niente trucco, chiaramente e nemmeno niente acconciatura. Non che i suoi capelli in quel momento fossero acconciati, ma di certo in casa sua ne avrebbe avuto ancor meno cura.
In ogni caso, era inutile piangere sul latte versato e la mise di Kaylee, a parte farla sentire inadeguata, non le suscitava niente altro. L'unica cosa di cui poteva vantarsi era di essere più alta della cugina.
Sai che grande vittoria... Nemmeno era merito suo, ma dei geni del padre, probabilmente!

Come stai? Quanto tempo che non ci vediamo...

Grazie, sto molto bene... tu? Hai avuto un contrattempo?

No, non proprio...
Il cuoco del ristorante cinese qua sotto era un po' lento, pareva una lumaca ahahahah!
Vabbé, avrò fatto solo cinque minuti di ritardo dai... Nulla di serio...


Controllò l'orologio da polso, per sicurezza, per poi spalancare gli occhi sconcertata da quanto tempo le avesse fatto perdere la sua sbadataggine.

Ma porca quella vacca di Morgana!!!
Ooops! Scusa, scusa Kaylee... Ti giuro, non mi ero resa conto di averci messo così tanto.
... E scusa anche per il linguaggio...


Non era certo bello sentire una ragazza imprecare come un uomo, ma quelle erano le conseguenze dell'essere una delle poche Vigilanti donna in mezzo a tanti maschi dal testosterone alfa. Volente o nolente, si finiva per adeguarsi al loro linguaggio, cosa che poi a Mei Ling nemmeno dispiaceva tanto quando si trovava in servizio con loro e si poteva scherzare senza problemi.
Un po' meno divertente era farlo di fronte ai genitori o, in quel caso, di fronte alla cugina, che da perfettina qual era non si sarebbe mai sognata di esprimersi in quel modo rozzo e volgare.

Cooooooomunque...
Ti ho preso degli spaghetti saltati ai frutti di mare dal ristorante cinese qua sotto.


....

Non ero sicura dei tuoi gusti, ma mi pare di ricordare che ti piacesse tanto il pesce, dico bene?
Ahahahahah...


....

... Ti piace il pesce, dico bene sì?

Sì, mi piace.
Ma non dovevi disturbarti... potevamo ordinarlo a domicilio.


Oh... Vero, non ci avevo pensato...
Sai, mi sembrava brutto presentarmi qui a casa tua a mani vuote, poi insomma la conosci mamma, cioè tua zia: se lo avesse saputo, mi avrebbe fatto un cu...
- ci pensò un attimo -... Una testa COSÌ!
Guarda il lato positivo: se hai fame puoi metterti a mangiare subito...


Non era facile riuscire a trovare qualcosa di buono in ciò che aveva fatto, specie perché la Miller faceva apparire tutto ciò che faceva Mei Ling come insulso. Non lo faceva apposta, era stata cresciuta in quel modo e con quel carattere. E per quanto l'Ispettore si sforzasse per cercare di andare d'accordo con lei, purtroppo le due parenti erano troppo diverse e avevano troppe cose che cozzavano fra di loro.
Questo il motivo principale per cui la Vigilante non amava molto stare in sua compagnia, preferendole l'allegria e la gioiosità di Maggie, una sua grande amica.

Sembra molto carino.
Paghi tanto d'affitto?


In realtà no, non molto.
In più l'affitto viene pagato dalla Cat&Fox per il 30%, quindi non posso proprio lamentarmi.


La mamma si era offerta di ospitarti se avessi voluto, ma ha detto che neanche hai fatto in tempo ad arrivare che già avevi trovato una sistemazione tutta tua, qui a Londra...

Qui ci abitava, precedentemente, il mio superiore.
Lui si è spostato in America, e mi ha lasciato la possibilità di stabilirmici praticamente all'istante, un'offerta che sarebbe stato da pazzi rifiutare.


E casa te l'ha lasciata così com'era oppure ci hai messo del tuo?

Chiese incuriosita, riconoscendo in quello stile il buongusto e la raffinatezza di un ragazzo gay. Non che ci fosse qualcosa di male, lo era anche lei, più precisamente bisessuale. Semplicemente chiese per fare un po' di conversazione, dato che oltre a non avere dei caratteri compatibili, le due cugine non possedevano nemmeno tanti argomenti in comune.
A salvarla intervenne lo squillare di un magifonino, quello personale di Kaylee. Perché con lo stipendio che guadagnava la Foster, lei certo non avrebbe potuto permetterselo, per quanto lo desiderasse molto.
Si consolava pensando che tanto non avrebbe potuto chiamare nessuno, calcolando che nessuno dei suoi amici ne possedesse uno.

Kaylee Miller, Vice Manager Amministrativo della Cat&Fox.

Kaylee Miller, Perfezione Suprema Galattica del Mondo Intero...

... sì, mi ricordo di lei. Ricordo anche che all'epoca non era interessato ad accostare l'immagine di Nimue Allen ai prodotti della sua azienda...
Ha cambiato idea? Ma non mi dica... sì, naturale che possiamo incontrarci, ma l'avviso subito che assumerla come testimonial le costerà il 4,7% in più della volta scorsa.
Oh no, nessuno scherzo. Se non è interessato, può sempre trovare una cantante di serie B a buon mercato.
... ne ero sicura. La farò contattare domattina dalla mia segretaria per fissare un appuntamento, arrivederci.


... Perché io sono Kaylee Miller, ho una segretaria e un sacco di soldi, gne gne gne, gne gne gne...

Scusami, telefonata di lavoro.

Tranquilla, non preoccuparti!
Non c'è nessun problema.


Era un po' infantile da parte sua fare il verso alla cugina, ma le veniva fuori spontaneo quando la vedeva interagire in quel modo col prossimo, troppo sicuro ed ostentato per una come Mei Ling che invece preferiva un approccio più soft. Probabilmente, il leggero astio che l'anglo-cinese provava per la Miller era dovuto ad un episodio del passato nel quale aveva assistito casualmente ad un comportamento di lei che non le era affatto piaciuto.
Si era sentita molto presa in causa, quella volta, quindi non poteva giudicarsi abbastanza imparziale per dire che Kaylee avesse completamente torto. Ma continuava a ribadire a sé stessa che c'era modo e modo di rifiutare una persona e il modo della Vice Manager le stava parecchio stretto.

Dicevamo? Ah, sì, il pranzo.
Lo dividi con me immagino, no?


Veramente non pensavo di fermarmi anche per pranzo...- disse, ripensando poi alle urla della madre tramite Strilettera, riguardanti il valore della famiglia e il bello di condividere un pasto insieme -... Ma è da così tanto tempo che non ci vediamo che non posso proprio rifiutare!
Poso questa roba e ti aiuto ad apparecchiare.


Aveva portato con sé il casco, la borsa e i guanti da motociclista. Chiese alla Miller dove potesse poggiare tutto quanto, togliendosi anche il chiodino di pelle, prima di raggiungerla ed uscirsene con un...

Dove sono i piatti di plastica?

Come se Kaylee potesse davvero utilizzare dei piatti di plastica. Ci misero molto poco ad imbandire la tavola, calcolando che erano solo in due a mangiare e nessuna delle due pesava più di 60 chili. Costituzione asiatica, un'invidia per molte ragazze, anche se a Mei Ling non interessava molto mantenere una linea perfetta. Si godeva tutto ciò che poteva offrirle una buona cucina, stando attenta a non esagerare soltanto per mantenere il corpo allenato e scattante visto il lavoro che svolgeva.
Una volta sedute a tavola e dopo aver approvato segretamente la scelta del ristorante, arrivò per la Foster il momento peggiore di tutto quell'incontro: le chiacchiere obbligatorie.
Non poteva certo starsene muta ed in silenzio come un pesce, per cui le domandò la prima cosa che le venne in mente.
La tipica domanda che si fa quando non ci si vede da parecchio tempo.

Allora... Ti frequenti già con qualcuno?
Oppure al momento sei tutta casa e lavoro?
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Messaggioda Kaylee » 11/09/2017, 19:53

Come stai? Quanto tempo che non ci vediamo...

Grazie, sto molto bene... tu? Hai avuto un contrattempo?

No, non proprio...
Il cuoco del ristorante cinese qua sotto era un po' lento, pareva una lumaca ahahahah!
Vabbé, avrò fatto solo cinque minuti di ritardo dai... Nulla di serio...


....

Ma porca quella vacca di Morgana!!!
Ooops! Scusa, scusa Kaylee... Ti giuro, non mi ero resa conto di averci messo così tanto.


Non fa nulla.
Tanto non avevo di meglio da fare, avevo messo in programma di passare del tempo con te.


Sarcastica? Forse, ma sarebbe stato difficile dirlo con certezza, perché spesso la Miller si poneva con un atteggiamento abbastanza criptico.
Era vero che non avesse preso impegni di sorta per quella mattina, sapendo che l'avrebbe passata con Mei Ling, ma poteva essere il suo un modo velato -e chissà fino a che punto- di farle notare come fosse rimasta infastidita da quel ritardo?

... E scusa anche per il linguaggio...

Non preoccuparti, non è niente che non abbia mai sentito... o detto.


Agitò la mano di fronte al viso dell'altra, come a dirle di non darsi pena per quanto accaduto; la cugina non l'aveva mai sentita incazzarsi seriamente... o godere nel sesso. Perché in quel caso sì che avrebbe capito come le sue parole fossero acqua di rose, per il Ghiaccio!
Ad ogni modo la Foster aveva portato da mangiare per Kaylee, un pensiero anche carino se non fosse stato che, agli occhi della donna, non ce ne fosse la minima necessità.

Ma non dovevi disturbarti... potevamo ordinarlo a domicilio.

Oh... Vero, non ci avevo pensato...
Sai, mi sembrava brutto presentarmi qui a casa tua a mani vuote, poi insomma la conosci mamma, cioè tua zia: se lo avesse saputo, mi avrebbe fatto un cu...


Mh?

... Una testa COSÌ!
Guarda il lato positivo: se hai fame puoi metterti a mangiare subito...


Strano che la zia non ti abbia mandato qui con qualcosa fatto direttamente da lei... solitamente le piace viziarmi coi miei piatti preferiti, e a me piace molto mangiarli.


No, non sapeva che Mei Ling si fosse dimenticata il bành mì a casa, o probabilmente ci sarebbe rimasta male -e non si sarebbe preoccupata di mostrarlo. Intanto le sembrò educato farle fare un piccolo giro dell'appartamento, un bilocale piuttosto spazioso e di certo arredato con stile lasciatole, come raccontò alla cugina, da Calvin nel momento in cui aveva dovuto trasferirsi in America.

E casa te l'ha lasciata così com'era oppure ci hai messo del tuo?

Non si batte il buongusto di un gay.
Quando ci ho messo piede, ho capito che non ci fosse nulla da migliorare... perciò l'ho lasciata così come fosse.


Rispose con un sorriso velato, chiedendole poi scusa perché doveva un attimo rispondere al magifonino: il lavoro, purtroppo, era lavoro sempre e comunque, e la Miller lo prendeva molto seriamente; aveva promesso a Nimue che non si sarebbe pentita del trasferimento in Europa, che l'avrebbe fatta conoscere anche lì, ed intendeva mantenere la parola data.

Scusami, telefonata di lavoro.

Tranquilla, non preoccuparti!
Non c'è nessun problema.


Non immaginava che Mei Ling le stesse facendo mentalmente il verso, ma se lo avesse saputo... ne sarebbe stata lusingata; perché solo una persona un po' invidiosa -nella sua ottica- si preoccupava di lasciarsi andare a comportamenti tanto infantili. Non immaginava che l'episodio di qualche tempo prima l'avesse segnata tanto, ma d'altronde non avrebbe chiesto scusa a prescindere, perché convinta di essersi posta nell'unico modo possibile verso qualcuno che, con le buone, si fosse rifiutata di capire l'antifona.

Dicevamo? Ah, sì, il pranzo.
Lo dividi con me immagino, no?


Veramente non pensavo di fermarmi anche per pranzo...
Ma è da così tanto tempo che non ci vediamo che non posso proprio rifiutare!
Poso questa roba e ti aiuto ad apparecchiare.


Appoggia pure tutto su quella panca.

Dove sono i piatti di plastica?

... io non uso piatti di plastica.


Non lo disse con aria schifata, ma poco ci mancava: li trovava fin troppo cheap, accettabili solo se si andasse a mangiare in un fast food... non certo adatti per mangiare in casa, non nella sua concezione perlomeno; porcellane cinesi, ecco dove mangiasse Kaylee, un'apparecchiatura che ci misero molto poco a posare sul tavolo, così da poter essere pronte in breve tempo per consumare quel pranzo insieme.

Allora... Ti frequenti già con qualcuno?
Oppure al momento sei tutta casa e lavoro?


Casa, lavoro e scopate, al massimo.


Non vedeva motivo di passare per la verginella che non era -che non era mai stata- con Mei Ling; la risposta arrivò, dunque, secca e diretta mentre prendeva un po' di spaghetti con le bacchette e li gustava lentamente, trovandoli... accettabili. Di certo il bành mì sarebbe stata tutta un'altra cosa.

A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale... è pazzo di me, chiaramente.
Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?


S'informò la Miller, parlando dell'altro in tono piuttosto neutro.

Tu, invece?
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Messaggioda Mei Ling » 11/09/2017, 21:49

Ooops! Scusa, scusa Kaylee... Ti giuro, non mi ero resa conto di averci messo così tanto.

Non fa nulla.
Tanto non avevo di meglio da fare, avevo messo in programma di passare del tempo con te.


Ooh... Grazie...
Insomma, sei stata un tesoro...


Davvero strano a dirsi!

Non ti dovevi disturbare, sarei passata soltanto per un saluto...

Meno male che non intuì il vero motivo per cui Kaylee le disse quella frase. Forse in minima parte voleva passare del tempo con lei, ma era anche sua intenzione far capire velatamente quanto fosse rimasta infastidita dal ritardo di Mei Ling. Tutti inutili gli sforzi del Ghiaccio, perché la ex-Grifondoro pensò seriamente che per una volta la cugina avesse fatto una piccola gentilezza nei suoi confronti.
In fondo era difficile capire quali intenzioni celassero le sue parole, vista la freddezza e la distanza che la Miller pareva mettere in tutti i rapporti umani. Talvolta Mei Ling si chiedeva come fosse possibile che l'altra avesse così tanti spasimanti, mentre a lei non se la filava nemmeno un cane. Forse era vero che le stronze piacevano di più. In quel caso, la Foster poteva star tranquille di non avere chance in un immediato futuro di trovare l'amore.

... E scusa anche per il linguaggio...

Non preoccuparti, non è niente che non abbia mai sentito... o detto.

Tu però hai l'accortezza di farlo lontano dai nostri genitori, ahahahah!

D'altronde era chiaro chi delle due fosse la più cervellona. Sicuramente non era stata Mei Ling a prendere 825.000 master in pochissimi anni. Possedeva una bella testa, abbastanza sveglia ed attenta per il proprio lavoro, un po' meno per le cose quotidiane della vita. Altrimenti non avrebbe dimenticato il pranzo della Miller a casa propria, costringendosi a comprare una pietanza da un ristorante cinese di seconda mano per non fare la pessima figura di presentarsi a casa sua a mani vuote. Sperava di essersela cavata con poco, ma dovette fare i conti con la memoria di ferro della cugina. E con le abitudini a cui l'aveva viziata sua madre.

Strano che la zia non ti abbia mandato qui con qualcosa fatto direttamente da lei... solitamente le piace viziarmi coi miei piatti preferiti, e a me piace molto mangiarli.

Fra una cosa e l'altra non ha fatto in tempo...
È dispiaciuta anche lei, ma stai tranquilla!
Quando passo a trovarla le dirò di prepararti il bàhn mì e te lo porterò personalmente.
È il tuo piatto preferito, no?


Mai, mai, MAI E POI MAI avrebbe confessato a Kaylee di essere stata lei a dimenticare il suo stupido bàhn mì. Quando alla Miller qualcosa non andava a genio, puntava a far sentire in colpa l'altro e la Foster non ci teneva affatto a darle quell'opportunità. Con una faccia tosta da vero premio Oscar, l'anglo-cinese proseguì la conversazione -interrotta da una telefonata di lavoro fulminea- ritrovandosi ad accettare l'invito a pranzo della parente, nonostante non ne avesse la benché minima voglia.
Tuttavia non poteva rifiutarsi, pena il ricevere una ramanzina infinita da parte di sua madre. Già avrebbe dovuto sorbirsene una per aver dimenticato il piatto preferito di Kaylee, non voleva aggiungerne una seconda perché si era dimostrata poco propensa a voler passare il tempo con lei. Che poi, in teoria la cosa avrebbe dovuto essere reciproca ed invece la Miller si dimostrò sorprendente in quel caso.
Che avesse sentito per davvero la mancanza di Mei Ling?
Con lei, tutto poteva essere.

Allora... Ti frequenti già con qualcuno?
Oppure al momento sei tutta casa e lavoro?


Quella spaghettata ai frutti di mare non era affatto male, anzi per una di bocca buona come la Foster risultava decisamente deliziosa! Erano arrivate ad un punto morto della conversazione, motivo che spinse l'Ispettore a prendere in esame l'unico argomento che potessero avere in comune due ragazze tanto diverse.
Avrebbe scommesso tutti i suoi galeoni alla Gringott che la cugina non avesse avuto il tempo di frequentare nessuno, dato che era solo un mese che si era trasferita a Londra. Meno male però che non lo fece ad alta voce! Perché la risposta di Kaylee la lasciò completamente basita.

Casa, lavoro e scopate, al massimo.

No, non questa, quella dopo. Al linguaggio scurrile era abituata e se ogni tanto miss Perfettina diventava un po' più volgare non è che le dispiacesse. No, quello che aveva dell'incredibile era il fatto che la Miller, senza nemmeno aver messo ancora piede in Inghilterra, avesse già trovato un povero disgraziato che moriva per lei.
Ma come accidenti faceva?!

A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale...

Stalker personale?
Che Intendi?


... è pazzo di me, chiaramente.

Ah... Certo, chiaramente.- disse, con tono velatamente sarcastico.

Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?

Scherzi vero?
Quando frequentavo Hogwarts era tappa obbligatoria andare allo Shamrock.
Credo però che lui sia il nuovo gestore, perché il vecchio proprietario di sicuro non faceva di cognome Milkovich.
Forse è parente del proprietario dell'Alcatraz... Un pub nei dintorni periferici di Londra, dove è meglio che tu non metta piede.


Sia perché era frequentato da gente non molto raccomandabile, sia perché non era il tipo di locale adatto ad una con la puzza sotto il naso come Kaylee. Mei Ling lo conosceva per lavoro, perché si era ritrovata spesso in quelle zone e aveva fatto alcune domande al proprietario. Sembrava un tipo a posto e alla mano, ma la zona dove aveva preso in gestione il pub era un quartieraccio malfamato... E magari nemmeno lui era proprio uno stinco di santo.

Comunque, perché dici che è uno stalker?
Lo sai che se ti da seriamente fastidio, puoi venire in centrale e denunciarlo vero?
Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...


Era sinceramente preoccupata che l'altra fosse incappata in qualche brutto pasticcio e non voleva che la cugina sottovalutasse la reale portata di un pericolo come lo stalking. Se soltanto avesse saputo la verità, avrebbe compatito quel povero disgraziato che si era invaghito della Miller. Davvero un colpo di sfortuna epocale per lui. Probabilmente gli avrebbe persino offerto una spalla su cui piangere, convincendolo a lasciarla perdere. Meglio trovarsi una brava ragazza che sapesse valorizzarlo.

Tu, invece?
Ti vedi con qualcuno?


No, io sono davvero tutta casa e lavoro.
E niente scopate, tranne qualcuna in rare occasioni.
Non è facile trovare la persona giusta con cui trovarsi in sintonia, in più io di certo non mi rendo la vita semplice...


Le bastò pensare per qualche istante alla Herbert per comprendere quanto fosse disperata la sua situazione. Non puntava a lei -chiaro che in quel caso sarebbe stata completamente folle- ma spesso e volentieri si invaghiva di ragazze bellissime e fuori dalla sua portata che non l'avrebbero guardata nemmeno di striscio. Tipi alla Melia, che solitamente guardava da lontano sperando che non notassero quanto desiderasse avvicinarsi per offrire loro da bere. Anche ragazze di standard leggermente più bassi, ma sempre e comunque troppo per una come Mei Ling che, dovendo dare un giudizio obiettivo su sé stessa, si trovava una ragazza piacevole e carina, ma niente altro di più. Quello era il suo periodo "lesbo" più lungo in assoluto, forse perché di ragazzi decenti con cui uscire non riusciva proprio a trovarne.

Diciamo che quelle che mi piacciono sono troppo per me, ahahaha!
E quelli che potrebbero piacermi, si rivelano tutti degli idioti.
Sarebbe bello se l'anima gemella mi piombasse giù dal cielo, almeno non dovrei fare alcuno sforzo per mettermi a cercarla...


Già, sarebbe stato davvero bello, ma assurdo sperarci.
Meglio continuare a rimanere con i piedi ben piantati per terra.
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Messaggioda Kaylee » 12/09/2017, 15:49

Tanto non avevo di meglio da fare, avevo messo in programma di passare del tempo con te.

Ooh... Grazie...
Insomma, sei stata un tesoro...


.......

Non ti dovevi disturbare, sarei passata soltanto per un saluto...

... figurati.


Il facepalm mentale partì rapido ed immediato: credeva che quel velo di sarcasmo -sottile ma percepibile- sarebbe stato colto da Mei Ling, la quale avrebbe di conseguenza compreso il fastidio provato da Kaylee per averla aspettata nonostante il ritardo, girandosi i pollici nell'attesa del suo arrivo... ma niente.
La cugina non solo non colse minimamente il sottinteso, ma addirittura pensò che quella frase fosse una sorta di gentilezza nei suoi confronti: poteva andare peggio di così? Beh, considerando che per pranzo aveva dovuto ripiegare su un piatto comprato al ristorante cinese sotto casa... sì.

Strano che la zia non ti abbia mandato qui con qualcosa fatto direttamente da lei... solitamente le piace viziarmi coi miei piatti preferiti, e a me piace molto mangiarli.

Fra una cosa e l'altra non ha fatto in tempo...
È dispiaciuta anche lei, ma stai tranquilla!
Quando passo a trovarla le dirò di prepararti il bàhn mì e te lo porterò personalmente.
È il tuo piatto preferito, no?


Oh sì, assolutamente.
Ammetto che sia una delle cose che mi mancano di più della cucina di famiglia: ogni volta che lo mangio mi sembra di tornare bambina... è un bellissimo tuffo nei ricordi.


Non immaginando la verità, non aveva idea dell'eventuale senso di colpa che avrebbe potuto far nascere e crescere nella Foster, sul discorso del piatto preferito che la ragazza si fosse scordata di portare alla cugina: fece un sorriso velato, forse appena più morbido perché perso nel mare dei ricordi -lo senti il senso di colpa che si acuisce, Mei Ling?- apparecchiando la tavola per poi consumare quel pasto improvvisato insieme all'altra.

Allora... Ti frequenti già con qualcuno?
Oppure al momento sei tutta casa e lavoro?


Casa, lavoro e scopate, al massimo.

A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale...

... è pazzo di me, chiaramente.

Ah... Certo, chiaramente.

... se lo conoscessi, mi daresti ragione.


Replicò gelidamente piccata la Miller: perché sì, lei il sarcasmo lo coglieva, nel tono altrui.

Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?

Scherzi vero?
Quando frequentavo Hogwarts era tappa obbligatoria andare allo Shamrock.
Credo però che lui sia il nuovo gestore, perché il vecchio proprietario di sicuro non faceva di cognome Milkovich.


Possibile.

Forse è parente del proprietario dell'Alcatraz...

Che posto è?

Un pub nei dintorni periferici di Londra, dove è meglio che tu non metta piede.

Tu invece ce li hai messi entrambi, a quanto m'è sembrato di capire.


Commentò in tono atono e difficile da interpretare Kaylee, lanciando solo un'occhiata più intensa alla cugina prima di continuare a mangiare come nulla fosse, tendendo per sé qualsiasi pensiero sulla ragazza.

Comunque, perché dici che è uno stalker?
Lo sai che se ti da seriamente fastidio, puoi venire in centrale e denunciarlo vero?


Non credo ce ne sia bisogno.

Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...

Non è necessario, davvero.
È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.


Quant'era facile odiarla!

Tu, invece?
Ti vedi con qualcuna?


No, io sono davvero tutta casa e lavoro.
E niente scopate, tranne qualcuna in rare occasioni.
Non è facile trovare la persona giusta con cui trovarsi in sintonia, in più io di certo non mi rendo la vita semplice...


Motivo?

Diciamo che quelle che mi piacciono sono troppo per me, ahahaha!
E quelli che potrebbero piacermi, si rivelano tutti degli idioti.
Sarebbe bello se l'anima gemella mi piombasse giù dal cielo, almeno non dovrei fare alcuno sforzo per mettermi a cercarla...


Non capisco: tu non sei niente di che...


Fin TROPPO facile odiarla.

... quindi perché ti poni standard così alti quando sai di non poterli raggiungere?
Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla.


Concluse di mangiare e si pulì la bocca prima di bere un bel bicchierone d'acqua, riflettendo se quello fosse il momento giusto per dirle una cosa, o se avesse poi rischiato di mandarla su di giri -o di crearle false aspettative; d'altronde, però, era pur vero che sarebbe stato molto più comodo parlarne a voce che per lettera, perciò...

A proposito di Melia Herbert...
Forse il prossimo mese Nimue parteciperà come ospite ad una sfilata di moda a Parigi... sai, farà da colonna sonora live mentre le modelle sfilano in passerella, e tra loro dovrebbe esserci proprio il tuo grande amore.
Ti interessa venire con me per conoscerla?


E com'era facile odiarla... altrettanto lo era tornare (?) ad adorarla.
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Kaylee
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