Re: Periferia e Dintorni
Inviato: 12/09/2017, 23:07
Non era tonta, ma nemmeno una persona tanto acuta da riuscire a percepire il sarcasmo quando questo veniva fatto in maniera tanto sottile e velata. La colpa, dunque, era tutta di Kaylee, che avrebbe dovuto essere più diretta con lei. Anche se certe volte la cugina appariva anche fin troppo diretta, finendo per dire cose che ferivano le persone. La sua indelicatezza verso il prossimo era il motivo principale per cui Mei Ling non amava stare troppo in compagnia della Miller. Temeva che, da un momento all'altro, ella potesse uscirsene con qualche frase talmente pungente da farla rimanere male e tornarsene a casa con il magone.
Per fortuna questo non era ancora successo, ma dato che la Foster si sarebbe fermata a pranzo, c'era tutto il tempo affinché accadesse. Nel frattempo, toccava a Mei Ling provare i sensi di colpa, per aver dimenticato il pranzo che la madre aveva preparato alla nipote.
Fra una cosa e l'altra non ha fatto in tempo...
È dispiaciuta anche lei, ma stai tranquilla!
Quando passo a trovarla le dirò di prepararti il bàhn mì e te lo porterò personalmente.
È il tuo piatto preferito, no?
Oh sì, assolutamente.
Ammetto che sia una delle cose che mi mancano di più della cucina di famiglia: ogni volta che lo mangio mi sembra di tornare bambina... è un bellissimo tuffo nei ricordi.
Ci provò ad essere insensibile. Si sforzò con tutta sé stessa di non provare il benché minimo rimorso per essere stata così tanto sbadata. Ma la Vigilante non possedeva il Ghiaccio, che l'avrebbe aiutata sicuramente nel suo intento. Non possedeva alcun elemento, a dire il vero, era una semplice strega che si dispiaceva quando faceva qualcosa di sbagliato, anche se non l'aveva nemmeno fatto apposta. Era stato un lapsus, una dimenticanza, non certo un modo per fare un dispetto alla cugina. In ogni caso, pur non replicando niente, si ripromise di sentire la madre quella sera stessa, spiegandole tutto l'accaduto e chiedendole la cortesia di preparare nuovamente il bàhn mì, per fare contenta la Miller.
Di sicuro era lodevole il modo in cui riusciva a non palesare il disgusto per quel pranzo che invece Mei Ling stava gustando con particolare piacere. Inoltre il fatto che si stesse concentrando molto sul loro argomento di conversazione l'aiutava a non notare certe sfumature nel comportamento della parente, troppo impegnata a criticare un povero mentecatto che aveva avuto la sfortuna di perdere completamente la testa per lei.
A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale...
Stalker personale?
Che Intendi?
... è pazzo di me, chiaramente.
Ah... Certo, chiaramente.
... se lo conoscessi, mi daresti ragione.
Sul fatto che è pazzo, sicuro.
Solo un folle masochista potrebbe innamorarsi di te...
Lo pensò, ma non lo disse. Era assurdo pensare quanto le creasse soggezione Kaylee, calcolando che solitamente non abbassava mai la cresta con nessuno, nemmeno con i suoi colleghi maschi. Era come se la freddezza di lei le congelasse anche la lingua. Oppure c'entrava il fatto che Mei Ling conoscesse bene le conseguenze del risponderle male. Finiva per uscirne sconfitta da lei o cazziata dalla madre. In nessuno dei due casi, veniva fuori qualcosa di buono.
Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?
Scherzi vero?
Quando frequentavo Hogwarts era tappa obbligatoria andare allo Shamrock.
Credo però che lui sia il nuovo gestore, perché il vecchio proprietario di sicuro non faceva di cognome Milkovich.
Possibile.
Forse è parente del proprietario dell'Alcatraz...
Che posto è?
Un pub nei dintorni periferici di Londra, dove è meglio che tu non metta piede.
Tu invece ce li hai messi entrambi, a quanto m'è sembrato di capire.
Mi capita di andarci quando sono in servizio e sto cercando qualcuno di particolare.
Il proprietario è una persona molto disponibile e avere rapporti con certi tipi di persone può rivelarsi molto utile quando devi acchiappare un vero farabutto...
Si giustificò, pur non avendo l'altra giudicato in nessun modo le frequentazioni della Foster. Aveva preferito prevenire l'Ispettore, perché chissà a chi avrebbe potuto dire quell'informazione. Non che fossero affari degli altri che tipo di locali frequentasse l'anglo-cinese, ma dopo una vita passata a sopportare le critiche sottili dei nonni, qualunque tipo di critica risultava essere davvero fastidiosa.
Cambiò argomento, concentrandosi su questo Milkovich e preoccupandosi seriamente -e sinceramente!- per la cugina. Okay, era piena di sé e facilmente incline all'antipatia, ma uno stalker poteva rivelarsi molto pericoloso e Kaylee, fra tutti i suoi vari talenti, non possedeva purtroppo l'arte del combattere né quella del sapersi difendere. Questo il motivo che spinse la Foster a consigliarle di venire da lei in caso di necessità.
Tuttavia, la risposta che le diede la Miller le fece capire che non avrebbe dovuto offrire a lei la sua protezione, ma il suo supporto e conforto al povero disgraziato che si era invaghito di quella Donna di Ghiaccio.
Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...
Non è necessario, davvero.
È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.
... Anima senza cuore...
... Facci attenzione.
Soffocò interiormente l'urlo che le nacque dal più profondo di fronte a quell'ennesima ingiustizia da parte della vita. Ciò che più la faceva dannare era il non comprendere come fosse possibile che Kaylee avesse tanto successo mentre lei no, considerando che le due cugine si assomigliavano. Evidentemente la Miller possedeva un fascino tutto particolare che piaceva agli uomini... Mentre il suo, almeno alle donne, le schifava e basta.
Avrebbe dovuto buttarsi completamente nell'eterosessualità, lo sapeva, lo sapeva!
Tu, invece?
Ti vedi con qualcuno?
No, io sono davvero tutta casa e lavoro.
E niente scopate, tranne qualcuna in rare occasioni.
Non è facile trovare la persona giusta con cui trovarsi in sintonia, in più io di certo non mi rendo la vita semplice...
Motivo?
Diciamo che quelle che mi piacciono sono troppo per me, ahahaha!
E quelli che potrebbero piacermi, si rivelano tutti degli idioti.
Sarebbe bello se l'anima gemella mi piombasse giù dal cielo, almeno non dovrei fare alcuno sforzo per mettermi a cercarla...
Non capisco: tu non sei niente di che...
Le bacchette le caddero nel piatto quando la Miller se ne uscì in quel modo indelicato con lei. Mei Ling alzò lo sguardo sulla cugina, fissandola attonita, mentre la prima stilettata la colpiva al centro del cuore, facendola sanguinare. Eccola là, lo sapeva: non avrebbe dovuto fermarsi a mangiare. Aveva offerto la possibilità al Ghiaccio di ferirla, senza nemmeno rendersene conto.
Non imparava davvero mai dai propri errori.
... quindi perché ti poni standard così alti quando sai di non poterli raggiungere?
Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla.
... Tutti abbiamo dei sogni, Kaylee, anche quando i sogni sono irrealizzabili.
Mi piacciono le belle ragazze, e allora?
Mi piace sognare di poter stare con una di loro, anche se poi so perfettamente che potrebbe rimanere soltanto un sogno.
Non sono un granché, d'altronde non tutti possono essere perfetti come sei tu e avere la stuola di spasimanti che gli sbavano dietro...
Ma anche se esteticamente ho uno standard elevato per come sono fatta, mi piace valorizzare tutto di una persona, anche la sua interiorità, soprattutto la sua interiorità.
Ti assicuro che senza quella, qualunque Melia Herbert, per quanto stupenda, non riuscirà mai a farmi innamorare.
Quando era troppo, era troppo. Mei Ling non aveva gradito l'uscita della Miller, nonostante -a mente lucida- ella avesse ragione nel darle quel consiglio. Ma la Vigilante aveva un grosso difetto, l'essere estremamente romantica e questo, già in passato, le aveva fatto vivere delle batoste talmente forti da uscirne in buona parte ferita nel profondo.
Le sue esperienze però le avevano insegnato soltanto ad andarci cauta e a rimanere sempre con i piedi ben piantati per terra. Pur avendo di tanto in tanto la testa fra le nuvole.
A proposito di Melia Herbert...
Mh?
Aveva abbandonato completamente gli ultimi spaghetti rimasti -causa stomaco chiuso per la rabbia- ma ben presto quando Kaylee nominò la modella per cui la Foster avesse una cotta, quest'ultima si mise subito sull'attenti, ascoltando ciò che ella avesse da dire.
Forse il prossimo mese Nimue parteciperà come ospite ad una sfilata di moda a Parigi... sai, farà da colonna sonora live mentre le modelle sfilano in passerella, e tra loro dovrebbe esserci proprio il tuo grande amore.
Lei NON è il mio grande amore, è solo...
Ti interessa venire con me per conoscerla?
... Dici... Sul serio?
Intendi proprio... conoscerla... Conoscerla?
Non vedrò... soltanto la sfilata?
Meno male che Kaylee non poteva leggerle nel pensiero, perché altrimenti avrebbe avuto tutti i diritti di replicare che la cugina si ponesse degli standard troppo elevati! Ma anche fosse, a Mei Ling piaceva sognare e nei suoi sogni Melia si scopriva in parte lesbica e decideva di ricominciare una nuova vita insieme a lei, alla Vigilante del suo cuore.
Sogni, sogni, sogni, ma l'importante era saper riaprire gli occhi sulla realtà. E la Foster lo fece anche molto presto, pur continuando a rimanere su di giri dalla notizia che le aveva appena dato la Miller.
... Certo che mi piacerebbe venire per conoscerla!
Cioè, la conosco già, ma a scuola non le ho mai rivolto la parola!
Quando si farà? Hai detto fra un mese? Il giorno esatto?
Devo assentarmi da lavoro... Devo chiedere a qualcuno di sostituirmi...
In tutta quell'esplosione di entusiasmo, Mei Ling stava dimenticando una cosa fondamentale: ringraziare la cugina per il pensiero gentile. Ecco, poteva essere stronza la maggior parte delle volte, ma poi uscirsene con certe gentilezze che in parte - in parte!- la perdonavano delle cattiverie che diceva. Infatti, l'Ispettore si avvicinò alla parente, catturandola in un abbraccio anche contro la sua volontà.
Grazie Kaylee... Questo significa davvero molto per me...
Ci si aspettava una reazione molto più forte, vero? Magari urla, salti, danze indiane della felicità e cose simili. Invece, pur mostrandosi palesemente contenta, la Foster non si espresse in esclamazioni di giubilo. Perché i piedi li aveva davvero ben piantati a terra e sapeva che vedere Melia non avrebbe portato a niente altro che ad una foto ricordo di lei, con autografo. Niente baci, niente carezze, nessun momento da passare da sole loro due. La sua occasione l'aveva già avuta, a scuola, quando la incrociava per i corridoi e invece che parlarle si nascondeva col cuore che batteva forte e il sangue che circolava veloce mandandola su di giri.
Adesso lei era diventata troppo irraggiungibile... Ma poterle parlare, poterle dire semplicemente ciao e vederla da vicino -anche se dopo il suo corpo ne avrebbe risentito- sarebbe stato comunque bellissimo per lei.
Un altro sogno da aggiungere a quelli già esistenti.
Hai dei consigli da darmi sull'abbigliamento?
Io pensavo ad un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi, ma non sono sicura che vada bene...
Per fortuna questo non era ancora successo, ma dato che la Foster si sarebbe fermata a pranzo, c'era tutto il tempo affinché accadesse. Nel frattempo, toccava a Mei Ling provare i sensi di colpa, per aver dimenticato il pranzo che la madre aveva preparato alla nipote.
Fra una cosa e l'altra non ha fatto in tempo...
È dispiaciuta anche lei, ma stai tranquilla!
Quando passo a trovarla le dirò di prepararti il bàhn mì e te lo porterò personalmente.
È il tuo piatto preferito, no?
Oh sì, assolutamente.
Ammetto che sia una delle cose che mi mancano di più della cucina di famiglia: ogni volta che lo mangio mi sembra di tornare bambina... è un bellissimo tuffo nei ricordi.
Ci provò ad essere insensibile. Si sforzò con tutta sé stessa di non provare il benché minimo rimorso per essere stata così tanto sbadata. Ma la Vigilante non possedeva il Ghiaccio, che l'avrebbe aiutata sicuramente nel suo intento. Non possedeva alcun elemento, a dire il vero, era una semplice strega che si dispiaceva quando faceva qualcosa di sbagliato, anche se non l'aveva nemmeno fatto apposta. Era stato un lapsus, una dimenticanza, non certo un modo per fare un dispetto alla cugina. In ogni caso, pur non replicando niente, si ripromise di sentire la madre quella sera stessa, spiegandole tutto l'accaduto e chiedendole la cortesia di preparare nuovamente il bàhn mì, per fare contenta la Miller.
Di sicuro era lodevole il modo in cui riusciva a non palesare il disgusto per quel pranzo che invece Mei Ling stava gustando con particolare piacere. Inoltre il fatto che si stesse concentrando molto sul loro argomento di conversazione l'aiutava a non notare certe sfumature nel comportamento della parente, troppo impegnata a criticare un povero mentecatto che aveva avuto la sfortuna di perdere completamente la testa per lei.
A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale...
Stalker personale?
Che Intendi?
... è pazzo di me, chiaramente.
Ah... Certo, chiaramente.
... se lo conoscessi, mi daresti ragione.
Sul fatto che è pazzo, sicuro.
Solo un folle masochista potrebbe innamorarsi di te...
Lo pensò, ma non lo disse. Era assurdo pensare quanto le creasse soggezione Kaylee, calcolando che solitamente non abbassava mai la cresta con nessuno, nemmeno con i suoi colleghi maschi. Era come se la freddezza di lei le congelasse anche la lingua. Oppure c'entrava il fatto che Mei Ling conoscesse bene le conseguenze del risponderle male. Finiva per uscirne sconfitta da lei o cazziata dalla madre. In nessuno dei due casi, veniva fuori qualcosa di buono.
Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?
Scherzi vero?
Quando frequentavo Hogwarts era tappa obbligatoria andare allo Shamrock.
Credo però che lui sia il nuovo gestore, perché il vecchio proprietario di sicuro non faceva di cognome Milkovich.
Possibile.
Forse è parente del proprietario dell'Alcatraz...
Che posto è?
Un pub nei dintorni periferici di Londra, dove è meglio che tu non metta piede.
Tu invece ce li hai messi entrambi, a quanto m'è sembrato di capire.
Mi capita di andarci quando sono in servizio e sto cercando qualcuno di particolare.
Il proprietario è una persona molto disponibile e avere rapporti con certi tipi di persone può rivelarsi molto utile quando devi acchiappare un vero farabutto...
Si giustificò, pur non avendo l'altra giudicato in nessun modo le frequentazioni della Foster. Aveva preferito prevenire l'Ispettore, perché chissà a chi avrebbe potuto dire quell'informazione. Non che fossero affari degli altri che tipo di locali frequentasse l'anglo-cinese, ma dopo una vita passata a sopportare le critiche sottili dei nonni, qualunque tipo di critica risultava essere davvero fastidiosa.
Cambiò argomento, concentrandosi su questo Milkovich e preoccupandosi seriamente -e sinceramente!- per la cugina. Okay, era piena di sé e facilmente incline all'antipatia, ma uno stalker poteva rivelarsi molto pericoloso e Kaylee, fra tutti i suoi vari talenti, non possedeva purtroppo l'arte del combattere né quella del sapersi difendere. Questo il motivo che spinse la Foster a consigliarle di venire da lei in caso di necessità.
Tuttavia, la risposta che le diede la Miller le fece capire che non avrebbe dovuto offrire a lei la sua protezione, ma il suo supporto e conforto al povero disgraziato che si era invaghito di quella Donna di Ghiaccio.
Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...
Non è necessario, davvero.
È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.
... Anima senza cuore...
... Facci attenzione.
Soffocò interiormente l'urlo che le nacque dal più profondo di fronte a quell'ennesima ingiustizia da parte della vita. Ciò che più la faceva dannare era il non comprendere come fosse possibile che Kaylee avesse tanto successo mentre lei no, considerando che le due cugine si assomigliavano. Evidentemente la Miller possedeva un fascino tutto particolare che piaceva agli uomini... Mentre il suo, almeno alle donne, le schifava e basta.
Avrebbe dovuto buttarsi completamente nell'eterosessualità, lo sapeva, lo sapeva!
Tu, invece?
Ti vedi con qualcuno?
No, io sono davvero tutta casa e lavoro.
E niente scopate, tranne qualcuna in rare occasioni.
Non è facile trovare la persona giusta con cui trovarsi in sintonia, in più io di certo non mi rendo la vita semplice...
Motivo?
Diciamo che quelle che mi piacciono sono troppo per me, ahahaha!
E quelli che potrebbero piacermi, si rivelano tutti degli idioti.
Sarebbe bello se l'anima gemella mi piombasse giù dal cielo, almeno non dovrei fare alcuno sforzo per mettermi a cercarla...
Non capisco: tu non sei niente di che...
Le bacchette le caddero nel piatto quando la Miller se ne uscì in quel modo indelicato con lei. Mei Ling alzò lo sguardo sulla cugina, fissandola attonita, mentre la prima stilettata la colpiva al centro del cuore, facendola sanguinare. Eccola là, lo sapeva: non avrebbe dovuto fermarsi a mangiare. Aveva offerto la possibilità al Ghiaccio di ferirla, senza nemmeno rendersene conto.
Non imparava davvero mai dai propri errori.
... quindi perché ti poni standard così alti quando sai di non poterli raggiungere?
Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla.
... Tutti abbiamo dei sogni, Kaylee, anche quando i sogni sono irrealizzabili.
Mi piacciono le belle ragazze, e allora?
Mi piace sognare di poter stare con una di loro, anche se poi so perfettamente che potrebbe rimanere soltanto un sogno.
Non sono un granché, d'altronde non tutti possono essere perfetti come sei tu e avere la stuola di spasimanti che gli sbavano dietro...
Ma anche se esteticamente ho uno standard elevato per come sono fatta, mi piace valorizzare tutto di una persona, anche la sua interiorità, soprattutto la sua interiorità.
Ti assicuro che senza quella, qualunque Melia Herbert, per quanto stupenda, non riuscirà mai a farmi innamorare.
Quando era troppo, era troppo. Mei Ling non aveva gradito l'uscita della Miller, nonostante -a mente lucida- ella avesse ragione nel darle quel consiglio. Ma la Vigilante aveva un grosso difetto, l'essere estremamente romantica e questo, già in passato, le aveva fatto vivere delle batoste talmente forti da uscirne in buona parte ferita nel profondo.
Le sue esperienze però le avevano insegnato soltanto ad andarci cauta e a rimanere sempre con i piedi ben piantati per terra. Pur avendo di tanto in tanto la testa fra le nuvole.
A proposito di Melia Herbert...
Mh?
Aveva abbandonato completamente gli ultimi spaghetti rimasti -causa stomaco chiuso per la rabbia- ma ben presto quando Kaylee nominò la modella per cui la Foster avesse una cotta, quest'ultima si mise subito sull'attenti, ascoltando ciò che ella avesse da dire.
Forse il prossimo mese Nimue parteciperà come ospite ad una sfilata di moda a Parigi... sai, farà da colonna sonora live mentre le modelle sfilano in passerella, e tra loro dovrebbe esserci proprio il tuo grande amore.
Lei NON è il mio grande amore, è solo...
Ti interessa venire con me per conoscerla?
... Dici... Sul serio?
Intendi proprio... conoscerla... Conoscerla?
Non vedrò... soltanto la sfilata?
Piacere di conoscerti, Mei Ling.
Andavamo a scuola insieme, dico bene?
Mh? Certo che mi ricordo di te!
... Come avrei potuto non farlo? Mi guardavi sempre e anche io... Guardavo te...
Meno male che Kaylee non poteva leggerle nel pensiero, perché altrimenti avrebbe avuto tutti i diritti di replicare che la cugina si ponesse degli standard troppo elevati! Ma anche fosse, a Mei Ling piaceva sognare e nei suoi sogni Melia si scopriva in parte lesbica e decideva di ricominciare una nuova vita insieme a lei, alla Vigilante del suo cuore.
Sogni, sogni, sogni, ma l'importante era saper riaprire gli occhi sulla realtà. E la Foster lo fece anche molto presto, pur continuando a rimanere su di giri dalla notizia che le aveva appena dato la Miller.
... Certo che mi piacerebbe venire per conoscerla!
Cioè, la conosco già, ma a scuola non le ho mai rivolto la parola!
Quando si farà? Hai detto fra un mese? Il giorno esatto?
Devo assentarmi da lavoro... Devo chiedere a qualcuno di sostituirmi...
In tutta quell'esplosione di entusiasmo, Mei Ling stava dimenticando una cosa fondamentale: ringraziare la cugina per il pensiero gentile. Ecco, poteva essere stronza la maggior parte delle volte, ma poi uscirsene con certe gentilezze che in parte - in parte!- la perdonavano delle cattiverie che diceva. Infatti, l'Ispettore si avvicinò alla parente, catturandola in un abbraccio anche contro la sua volontà.
Grazie Kaylee... Questo significa davvero molto per me...
Ci si aspettava una reazione molto più forte, vero? Magari urla, salti, danze indiane della felicità e cose simili. Invece, pur mostrandosi palesemente contenta, la Foster non si espresse in esclamazioni di giubilo. Perché i piedi li aveva davvero ben piantati a terra e sapeva che vedere Melia non avrebbe portato a niente altro che ad una foto ricordo di lei, con autografo. Niente baci, niente carezze, nessun momento da passare da sole loro due. La sua occasione l'aveva già avuta, a scuola, quando la incrociava per i corridoi e invece che parlarle si nascondeva col cuore che batteva forte e il sangue che circolava veloce mandandola su di giri.
Adesso lei era diventata troppo irraggiungibile... Ma poterle parlare, poterle dire semplicemente ciao e vederla da vicino -anche se dopo il suo corpo ne avrebbe risentito- sarebbe stato comunque bellissimo per lei.
Un altro sogno da aggiungere a quelli già esistenti.
Hai dei consigli da darmi sull'abbigliamento?
Io pensavo ad un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi, ma non sono sicura che vada bene...