Re: Ascension Island
Inviato: 04/07/2016, 23:05
Dimensione del Vento
Mattina della Sfida
Colle Impetuoso
Mattina della Sfida
Colle Impetuoso
Sei pronto?
Non lo sarò mai abbastanza...
Questo è l'atteggiamento giusto.
Mi assisterai?
Non posso.
Io professo l'Equilibrio in ogni forma.
Non sarebbe corretto se mi schierassi da una parte o dall'altra.
Allora perché mi hai addestrato?
Perché nessuno mi ha impedito di farlo.
L'Erede ha usato i suoi metodi, tu i tuoi.
Posso per lo meno sperare che sarai lì a guardare?
Osserverò da questa dimensione.
Il fatto che non ti assisterò non vuol dire che non possa fare un tifo personale e silenzioso.
Il Terran sorrise leggermente, comprendendo dove lo Spettro volesse andare a parare ma sapendo anche che non si sarebbe potuto spingere oltre.
Ormai mancava pochissimo, il tempo sembrava essere volato via eppure da quando aveva messo piede lì erano trascorsi circa tre anni e mezzo.
Aveva compiuto i venticinque, impossibile da crederlo ma era così e doveva solo "ringraziare" Rawyn per quello.
Ma nonostante non fosse stato estremamente felice di aver sacrificato tutti quei mesi per una stupida gelosia, da un lato era felice del percorso effettuato.
Adesso era un ragazzo migliore, un ragazzo quasi uomo, una persona più forte, più consapevole, più completa, anche se senza la Terra che tanto aveva amato.
La rimpiangerai per molto?
La rimpiangerò per sempre.
Sicuro che non arriverai ad odiare la persona che ti ha fatto rinunciare ad essa?
L'Erede del Vento?
Tranquilla, già lo odio abbastanza.
Ovviamente lo Spettro parlava di Estia ma Typhon non prendeva in considerazione l'idea di odiarla nemmeno alla lontana, in nessun caso e in nessun senso.
Non era colpa della moglie se quell'idiota aveva avuto l'imprinting ed aveva deciso di rovinare l'esistenza di entrambi come passatempo personale.
Typhon non aveva nemmeno avuto il tempo di prendersi un cambio per presentarsi con un certo rigore alla sfida, ma la cosa sembrava importargli poco.
I suoi jeans andavano benissimo ed in fondo starsene a petto nudo lo avrebbe solo aiutato a migliorare i movimenti durante il combattimento.
Nabiki creò un portale verso il mondo materiale proprio di fronte a lui. Era giunto il momento dei saluti.
Rendi Onore al Vento, Uragano Typhon.
Grazie per tutto ciò che avete fatto per me.
Non potrò mai ringraziarvi abbastanza.
Questi anni sono stati fondamentali, propedeutici, vitali.
La ricompensa per il mio impegno la conosci.
Quando sarà il momento, ti avvertirò e potrai fornire il tuo contributo.
Giusto.
E sia, dunque.
Adesso sarà meglio che vada.
Sia Lode al Vento.
Sia Lode al Conflux.
Il Drago fece un inchino solenne verso l'entità superiore, per poi prendere un bel respiro e spiccare un salto dentro al portale, raggiungendo le Ascension Island.
Una volta arrivato lì, si accorse che l'aria che respirava e la gravità erano meravigliosamente gradevoli. I polmoni incameravano più facilmente e il corpo appariva più leggero.
Il frutto di tutto quell'addestramento era subito pronto per lui, senza che nemmeno dovesse impegnarcisi. Il Vento nel suo Spirito era forte, energico, esplosivo.
Lo stadio, in lontananza, era maestoso e probabilmente in grado di ospitare tutti quanti, tra Druidi e Gildati, ma lui sapeva di avere una corsia preferenziale.
Lo Spettro lo aveva informato di quella differenza con gli altri concorrenti, già, lui sarebbe andato per ultimo.
Esibizionista del c***o...
Stadio "Gaiux"
Pomeriggio Inoltrato
Infermeria
Stanza Privata per Alexis Parker
Pomeriggio Inoltrato
Infermeria
Stanza Privata per Alexis Parker
Quando seppe della notizia sullo svenimento della cara amica ed ex fidanzata, nonché moglie del cugino, Typhon non ce la fece a rimanere dove stava.
Era preoccupato per lei, voleva vederla ed assicurarsi che andasse tutto bene, oltre tutto perché era l'unica stanza da poter visitare senza vincoli.
Aveva provato anche con Aryanne, poco prima, ma le condizioni gravi da stabilizzare della ragazza gli avevano impedito di accedere, lasciando agire i medici.
Era piuttosto sicuro che la Vastnor ce l'avrebbe fatta, comunque, per questo non si era scomposto troppo, sorridendo all'idea per lo meno di vedere la Parker in anteprima.
Quando si avvicinò al letto la fissò per qualche secondo: era bellissima, la sua Alis. Lo sarebbe stata sempre, inevitabilmente.
Hai tirato troppo la corda ancora una volta...
... Non imparerai mai la lezione, cervellona.
La mora per alcuni secondi parve aprire gli occhi lentamente, tenendoli socchiusi, corrispondendo lo sguardo del Terran, ma ricadde quasi subito nell'oblio del riposo.
Typhon restò al suo fianco alcuni secondi, posandole una mano sulla fronte e poi facendole una carezza sulla guancia, abbassandosi per darle un bacio... sul naso.
Sorrise appena, poi decise di tornare al proprio posto, ipotizzando che comunque da un momento all'altro sarebbe apparso anche Desmond per sostenere la consorte.
Si rimise seduto sul lettino della stanza, fissando un punto qualsiasi nel vuoto, concentrandosi, recuperando la lucidità necessaria per affrontare il suo destino.
Era difficile controllarsi, sarebbe voluto andare in campo subito, ma aveva ancora alcune ore davanti prima del grande show.
Stadio "Gaiux"
Piena Notte
Campo Sportivo
Piena Notte
Campo Sportivo
Bene, Druidi e Gildati, eccoci qui tornati.
Sono contento che nessuno di voi abbia disertando dimostrando una quanto mai egregia sportività.
Abbiamo quasi terminato questa sfida, manca solamente l'ultimo confronto, il confronto dei confronti, se così possiamo chiamarlo.
Si sono già affrontati in passato e l'esito lo conosciamo tutti, ma oggi ci sarà qualcosa di differente oppure no?
Credo sia giusto far entrare l'Erede del Vento, Rawyn... E il Terran Ciclonis Typhon.
Ma quale Ciclonis? Il Portavoce era male informato a quanto sembrava, o forse lo Spettro aveva provveduto a celare la notizia per godersi la piccola sorpresa per i Druidi e i Gildati.
Typhon, sorridente appena per il gentil scherzo di Nabiki, fece il proprio ingresso senza infamia e senza lode, non prima di essersi dato una lavata veloce con un getto d'acqua potente.
Per prima cosa posò gli occhi sulla Sempreverde, sperando che non lo guardasse male, con risentimento o delusione per aver rinunciato alla Terra.
Poi però esibì un saluto anche verso tutti quanti i membri di Eccezione e naturalmente Robin Hood.
Differente invece fu l'entrata epica in campo dell'Erede del Vento, pomposa e piena di sé, come lui del resto.
Ti pareva...
Con aria non scocciata ma nemmeno troppo rilassata, il Drago raggiunse l'avversario giusto il tempo per qualche chiacchiera allegra ed amichevole.
Devo farti i miei complimenti.
Temo quasi di non poterti chiamare più "Venticello".
Forse potresti essere promosso a "Spiffero" o magari a "Folata".
Anche io vorrei non poterti più chiamare "Stronzo", ma sono troppo attaccato alle tradizioni.
Attento a come parli, Terran.
Futuro Jinn, prego.
Ricordavo che agli Eredi fosse stato chiesto cortesemente di non esserci.
Una parente della famiglia è Bulgara, ecco perché si trova qui.
Senza considerare poi che la sua famiglia è forse la più conservatrice in assoluto, a differenza delle altre, forse anche più della mia.
Non avrebbero mai permesso che la loro figlia si perdesse un giorno simile, anche prendendosi la responsabilità.
Sei consapevole del fatto che avete perso quasi del tutto?
A livello sportivo sì, ecco perché qui entro in gioco io.
La mia vittoria su di te sarà la riprova che a prescindere saremo sempre più forti voi.
Io sono il Top, il Top tra i Figli di Gaia, il Campione per Eccellenza.
Perderai, Terran, perderai e mi consegnerai ciò che è sempre stato mio.
Tua moglie... Dì le tue preghiere.
L'ho già fatto.
In che senso?
Mi prendi in giro forse?
Temo la sconfitta, ergo ho pregato il Mana, ho pregato il Vento.
Tu temi la sconfitta?
E come mai questa novità?
Ti sei reso conto chi hai di fronte, forse?
... Perché solo temendo di perdere ciò che amo, darò tutto me stesso affinché non accada.
Credeva ciecamente nelle parole pronunciate, non lo faceva per innervosirlo o fare il superiore.
Solamente raggiungendo la consapevolezza del non poter sempre vincere, avrebbe permesso al suo spirito e al suo animo di raggiungere un livello di maggiore qualità e spessore.
Era quel tipo di mentalità a rendere un vincente... un vero vincente, un ragazzo... un uomo.
Stava quindi per estrasse la bacchetta come era giusto che fosse quando la voce di Robin Hood lo sorprese.
Ma in effetti non fu solamente quella a sorprenderlo... Anzi, ciò che accadde dopo lo lasciò direttamente come un coglione.
Ehi... A quanto pare ci sono delle visite inattese...
... Ma che cazzo... ?
Le pupille del Terran si dilatarono come se fosse stato appena messo sotto effetto pesante di stupefacenti.
Non c'erano dubbi sul fatto che quel Drago fosse sua moglie e non era il solo presente, anche Miui, Razìa e Fywir erano giunti lì pur non potendo, in teoria, presentarsi.
Non solo, nell'aria parve echeggiare un suono, suono che poi divenne una musica, musica che poi divenne una canzone, una canzone con un testo esclusivamente per lui.
La voce era del cugino, lo riconosceva, ma il testo? Il testo era opera di Desmond oppure dell'Erede del Fuoco, colei che maestosa atterrava assieme agli altri sul campo di sfida?
Più sentiva il brano, più il cuore batteva forte e pompava sangue, il suo spirito si rinvigoriva e il suo Vento soffiava impetuoso.
Proud and so glorious standing before of us
Our swords will shine bright in the sky
Proud and so glorious standing before of us
Our swords will shine bright in the sky
When united we come to the land of the sun
With the heart of a dragon
The heart of a dragon
The heart of a dragon we ride
Oltre a tutto questo poi, lo Stemma della sua Casata, Dragargenteo, luminoso ed inconfondibile nel cielo notturno, che troneggiava come se fosse perfetto per il firmamento.
Typhon deglutì con gli occhi luminosi di orgoglio per la sua Casata, per la sua Famiglia, inginocchiandosi proprio verso quello scudo e quel drago, Viola e Argento.
Il solenne attaccamento a quella Casata era così forte da considerare i Draghi come essenza stessa nel suo nobile cuore, del suo Fato e della sua stessa esistenza.
Rialzatosi in piedi andò a cercare ovunque fosse lo sguardo di Aryanne, tornata insieme agli altri Campioni con una bella fasciatura sull'addome.
Quello era il loro inno, quella era la loro storia e con una storia simile, nessuno avrebbe potuto contrastarli, mai e poi mai.
Carino il disegno, cosa dovrebbe essere?
È... Lo Stemma di Mio Marito.
Subito gli occhi volarono verso il volto di Estia, osservandola intensamente, con l'ardore e il desiderio di andare ad abbracciarla, a stringerla a sé.
Non la vedeva da ben tre anni e mezzo; ella non poteva lontanamente immaginare come si potesse stare con quella solitudine e quella voglia di lei galoppante giorno dopo giorno.
Adesso era lì, proprio di fronte a lui, che gli sorrideva con orgoglio e fierezza, devota e innamorata come non mai, sussurrandogli ciò che provava e che voleva continuare a provare per l'eternità.
Mai, mai avrebbe permesso Typhon che Rawyn ponesse fine a quella felicità reciproca, poteva starne certo. Quegli occhi scuri e quelle labbra carnose furono l'ennesima spinta a credere in se stesso.
Corrispose quel sussurro lontano, un "Ti amo" detto piano, come se in quelle due parole ci fossero mille e più sensazioni, emozioni e gesti, poi un lungo respiro, un respiro forte, un respiro quasi rabbioso.
Quella era invece la dimostrazione di quanto avesse voglia di prendere sua moglie lì, davanti a tutti e soprattutto davanti al suo sfidante, giusto per fargli capire di chi fosse una volta per tutte.
Posso chiedere cortesemente come mai vi siete presentati tutti?
Abbiamo deciso di seguire il nostro istinto e le nostre buone intenzioni.
Inoltre, non si sa mai, potremmo avere tutti dei parenti Bulgari alla lontana e non saperlo, giusto?
Cristallino.
Il Drago lanciò un'occhiata eloquente di ringraziamento ed affetto anche verso Miui e Razìa, nonché Fywir che, pur essendo più silenzioso, aveva preso una posizione complessa.
L'Erede del Ghiaccio gli aveva promesso che qualora avesse vinto, avrebbe acconsentito ad aderire, una sera, ad una uscita nel Mondo Magico assieme anche alle amiche Eredi.
Quello, per quanto più scherzoso, fu un altro incentivo per il Terran a voler dare il massimo, ma così, giusto per stemperare la tensione.
Robin Hood fece presente che il Mana era favorevole alla presenza lì di quei nuovi ospiti, ragion per cui sicuramente Rawyn e Moira avrebbero dato di matto.
Insomma una lunga sequela di belle notizie.
D'accordo, direi che adesso, terminato questo intermezzo non previsto, possiamo riprendere con il programma originale.
I due sfidanti si affronteranno in un duello senza esclusione di colpi, dando sfogo a tutta la loro potenza.
Per accordo comune, nessuno sfrutterà magie di recupero ma bensì solo incantesimi legati al proprio Elemento.
Sono ammessi colpi micidiali ma non letali, una volta a terra, nel caso in cui si perdano o meno i sensi, si effettuerà un conteggio di 25 secondi.
Al termine di essi, verrà ufficializzata la sconfitta e la vittoria.
Mentre ascoltava, Typhon estraeva la bacchetta magica potenziata, modificata da Desmond con l'ausilio del nuovo componente rimediato da Phoebe.
Non c'è un tempo limite, naturalmente.
Sono ammessi anche colpi fisici qualora vi trovaste a stretto contatto ma per non più di cinque secondi.
Comincerete ad una distanza di quindici metri ed ancora una volta sarò io arbitro.
È permesso parlare ed è permesso usare magie non verbali, ma non è permesso nascondersi o occultare la propria presenza.
In posizione!
Ad incontro appena iniziato, Rawyn decise di partire aggressivo al 100%, sfoderando una potentissima folata ascensionale che lanciò verso l'alto di parecchi metri il Terran.
Sembrava quasi che potesse essere già il momento della ritirata, in quanto cadere al suolo da un'altezza simile come minimo poteva far rompere qualche osso.
Typhon però, ricordando gli insegnamenti di Nabiki, sfruttò la tecnica di perdersi nel Vento, lasciando che esso si prendesse cura di lui senza il timore che potesse abbandonarlo.
Quella era la dimostrazione del perché fosse diventato un Terran Huracanum, la dimostrazione che il ragazzo aveva affidato la sua stessa vita al Vento senza più preoccuparsi che fosse in pericolo.
Infatti, in meno di venti secondi il Drago tornò coi piedi per terra, senza nemmeno un graffio.
Ammetto che non me l'aspettavo, ma questo è solo un frammento del mio immenso potere.
Per fortuna.
Se questo fosse stato il massimo, mi sarebbe quasi dispiaciuto.
... LA PAGHERAI!
La propensione dell'Erede a perdere le staffe era così ampia che Typhon si ritrovò spesso e volentieri a colpirlo solamente a causa delle sue azioni sconsiderate.
Scopriva la guardia facilmente e si rendeva un bersaglio facile, ma il Vento sprigionato dalla forza del Drago non sembrava scalfirlo eccessivamente.
La percentuale di affinità in lui era maggiore rispetto a quella di un Erede normale, ergo doveva aver avuto accesso a qualche nuovo incentivo a dare di più, a dare più del massimo.
In parole povere continuando così si sarebbe messa molto male, ma l'importante era non perdersi d'animo e proseguire nell'offensiva veloce, scattante e precisa.
Combatteva con così tanto impegno e forza di volontà che alla fine anche qualche Druido iniziò a considerarlo solo per ciò che era, ovvero un uomo che stava difendendo il suo Amore.
Anf... Anf... Anf... Anf... Anf... Pensi di sfuggire ancora per molto?!
Quanto basta per farti crollare stramazzato al suolo!
Ti ho colpito ripetutamente, sei più debole e vulnerabile!
Sì ma tu hai il fiatone!
Verissimo, senza dubbio. Typhon aveva molti tagli e contusioni varie, anche qualche livido, ma la sua stanchezza era nulla in confronto a quella di Rawyn.
Attaccando con adeguato tempismo riusciva ad ottenere buoni risultati ed era quasi certo che andando avanti così alla fine l'avrebbe spuntata, doveva solo non perdere la concentrazione.
L'Erede del Vento però, consapevole più o meno della stessa cosa ed essendo in pericolo serio, scelse di provare il tutto per tutto, caricando un colpo speciale e potenzialmente letale.
In teoria, Typhon stava anche per schivarlo, o meglio provare a schivarlo, ma all'improvviso uno stiramento muscolare al quadricipite destro lo vincolò al posto, impedendogli di muoversi con efficacia.
Non gli rimase altro quindi se provare a bloccare la magia, sapendo benissimo quanto fosse rischioso... Ed infatti l'impatto fu tremendo e lui non ne uscì per niente vincitore.
PER LA MISERIA CHE BOTTA!
Volteggiò.
Non seppe quantificare il numero di giri ma volteggiò.
Come una trottola scagliata lontano Typhon terminò il suo volo al suolo, di peso, di fianco, con la il viso rivolto verso la moglie.
Nei suoi occhi, l'ultima immagine che vide fu quella della moglie, della ragazza che amava, poi lentamente il buio più profondo.
Stava perdendo, stava lentamente venendo sconfitto, ma non poteva, non voleva, non doveva.
... No... Non posso credere di essere arrivato al Capolinea...
Estia... Perdonami... Non sono riuscito a difenderci... A difendere il nostro Matrimonio...
... Tu mi hai dato tutta la fiducia possibile, hai accettato di non vedermi per sei mesi...
E poi... Poi il supporto di Desmond... Di Alexis... Di Phoebe... La Sempreverde... Nabiki...
... Sto tradendo le loro aspettative, sto tradendo te... Questo fa più male della sconfitta...
Che fai, a me non mi calcoli?
... Aryanne...
A quanto sembra non sono ancora abbastanza forte...
Perché la forza a volte non risiede solo nella preparazione e nell'allenamento.
La forza risiede nel sentirsi sempre capaci di chiedere aiuto quando ne sentiamo il bisogno.
Nell'avere l'umiltà di non elevarci al di sopra di tutto e tutti.
Hai compreso che la via per migliorarti fosse essere consapevole di poter perdere, ma adesso che hai perso hai scoperto che fa molto più male di quanto pensassi.
Cosa farai adesso? Perderai del tutto?
... Credevo di essere capace di affrontare la sconfitta con dolore, ma non dandomi colpe, invece eccomi qui a rimproverare me stesso.
Forse la verità è che ho dato davvero tutto ma non sempre "tutto" basta a farcela, c'è bisogno di qualcosa in più, c'è bisogno di aiuto, di non credere di poter fare da soli.
Bisogna saper essere consapevoli dei limiti e non cedere alla tentazione dell'orgoglio, Ty...
Ma cosa c'entra adesso questo discorso?
Ormai ho perso, mi chiedi se perderò del tutto, ma non capisci... Che altro potrei fare?
Cerca la risposta dentro di te... Rendi tuo questo nuovo importante insegnamento, come ho fatto io... E vai avanti, fino alla meta, fino al traguardo, fino alla vittoria...
Per pochi secondi Typhon riaprì gli occhi, piano, guardando ancora il viso di Estia solcato dalle lacrime, lacrime copiose, lacrime di dolore e paura.
Aveva il terrore di quel conto alla rovescia, aveva il terrore di ritrovarsi per sempre vincolata a qualcuno che non aveva scelto e che l'aveva strappata con la Forza all'Amore vero.
La voce di Robin Hood, ovattata, stava dicendo "quindici", quindici secondi, solo altri dieci e sarebbe tutto finito. Il Drago fissò ancora l'Erede del Fuoco, il cuore che batteva all'impazzata.
Chiuse ancora gli occhi, mentre lentamente trovava la risposta in sé, mentre le parole di Aryanne rimbombavano nel suo animo e lo spingevano a tentare, a rischiare.
Perché poi farlo? Beh... Perché sentiva che aveva bisogno di aiuto e c'era una sola persona dalla quale l'avrebbe voluto, più di chiunque altra.
... Estia... Estia... Estia... Estia... Estia...
... Aiutami... Aiutami... Aiutami... Aiutami... Aiutami...
Al secondo numero ventidue, Typhon riaprì gli occhi di scatto, proprio quando nel suo Spirito scoppiò una bomba di Fuoco che lo spinse a tornare vivo, a tornare lì, cosciente.
Si mise in piedi quasi subito, respirando a fatica inizialmente, poi via via sempre meglio, sempre meglio, con gli occhi iniettati di un nuovo potere senza precedenti.
Il vento si era fuso con il Fuoco, l'Elemento Primario aveva nutrito quello Secondario rendendolo devastante, proprio come raccontato dallo Spettro qualche mese prima.
Un turbine lo avvolse del tutto, un turbine di fiamme e potere senza precedenti, un potere che faceva anche solo fatica a controllare per quanto traboccante.
Si volse, fissando intensamente Rawyn che subito cercò di attaccarlo e rimandarlo nell'oblio dal quale era finalmente risorto grazie a Lei, a SUA MOGLIE.
EOLUS MAGMA!
Eolus Magma
Difficoltà: Terran/Ignis
Tipo: Incantesimo di Fusione Elementale
Descrizione: Una sfera di magma avvolta da spirali ventose si abbatte ferocemente sull'avversario
Genere: Offensivo
Danno: 52
Dalla bacchetta magica partì quella magia mai vista prima, una magia di grandezza spaventosa che si diresse senza esitazioni contro l'Erede del Vento.
Pensi di potermi sconfiggere davvero?!
Non hai idea di ciò che posso fare, non ne hai idea!
Ecco la dimostrazione della mia Forza, ecco la dimostrazione della Forza dei Druidi!
Voi Gildati non potrete mai sopraffarci, mai, capito?!
MAI! IO SONO L'EREDE DEL VENTO!
Rawyn assunse una posa con le braccia a croce, deciso a farsi prendere dall'incantesimo volendo mettere in chiaro chi fosse il vero Vento tra loro due.
Purtroppo però, l'enorme energia scaturita da quella sfera rossa e circondata d'argento fu troppo anche per lui e senza via di scampo, fu costretto ad una rovinosa fine.
... Ed io sono Il Cavaliere del Vento.
Gli occhi pian piano tornarono del loro colore originario, mentre il Fuoco nel suo spirito cominciava a diminuire la sua intensità.
Typhon Seal, Gildato, Terran Huracanum, Vince la Sfida!
Typhon si volse a guardare un momento la folla, i suoi Gildati, che in un boato esplosero nell'accogliere la sua vittoria.
Vide lo stemma della sua Casata riprodotto anche da loro, con le bacchette. Gli venne da sorridere ma dovette per forza inginocchiarsi, perché stremato più che mai.
Un'occhiata più intensa venne rivolta alla sua Terran Verdigris, al suo Boss, che gli applaudì commossa e fiera, rendendolo il Terran più felice che potesse essere esistito fino ad allora.
Quando poi Robin Hood diede il permesso ad Estia di raggiungerlo ed ella accorse annullando la distanza tra loro, trovò la forza di mettersi in piedi, prenderle il viso tra le mani e baciarla.
Solo allora si sentì nuovamente e finalmente completo. Con gli occhi chiusi, il fiato corto e il cuore a mille, poteva di nuovo baciare sua moglie, la sua ragazza, la sua Erede.
... Abbiamo vinto insieme... Grazie... Ti amo Estia... Ti amo...
Appoggiò la fronte sulla fronte di lei, annullando momentaneamente la presenza di chiunque altro attorno a loro: adesso c'era solamente lei e lei soltanto.
La baciò ancora e poi di nuovo, poi la prese in braccio, alzandola per i fianchi, facendola volteggiare, la posò ancora a terra e la baciò per l'ennesima volta.
La canzone... Lo stemma... È tutta opera tua, non è così?
Se potessi... Ti risposerei di nuovo... Anzi... Sai che ti dico... Voglio una cerimonia di rinnovo delle promesse, ci stai?
Beh, solitamente le promesse si rinnovavano ogni vent'anni circa, ma perché aspettare?
Il Drago andò poi a guardare sia Razìa che Miui, avvicinandosi ad ognuna per abbracciarle, sperando non desse loro troppo fastidio che fosse sudato e sporco.
Vi voglio bene...
Infine poi, si girò per dare attenzione a Desmond, suo Cugino, Alexis, la sua Alis, ed Aryanne, la sua Anima Gemella.
Devo forse pregarvi o potete venire ad abbracciarmi gratis?!
I tre amici, abbastanza perplessi nel vederlo così tanto cresciuto, si avvicinarono.
Ma cosa ti è successo?!
Hai venduto anni di vita in cambio di più potere?! Sei un incosciente!
No no, assolutamente no.
Mi sono allenato nella Dimensione Onirica del Vento.
Lì il tempo scorre diversamente da qui, quindi sono "invecchiato" naturalmente.
Non si può chiedere a tua moglie il permesso per una sveltina, vero?
Mh... Guarda... Ti dirò... Proprio no!
Ahahah...
Risero assieme, sia l'Uragano che la Mercenaria, poi il Drago si diede una pacca sulla spalla a vicenda con il Flynn.
Piaciuta la melodia, cugino?
Me la aspetto dal vivo ad uno dei prossimi concerti...
Se tua moglie mi darà il permesso!
Si avvicinò ad Alexis e prendendole il viso le andò a posare un bacio sulla fronte.
Perdono...
Non avrebbe mai e poi mai smesso di chiederglielo, era una promessa che avrebbe mantenuto a vita, per rispetto, per affetto.
Fu poi la volta di Aryanne, alla quale si avvicinò e le prese le mani, stringendole forte, guardandola con devozione e amore.
Grazie anche a te...
E di cosa?
... Di esistere fuori e dentro di me.
Si fissarono ancora in silenzio per alcuni secondi, tanto a loro non servivano le parole, non erano mai servite.
Poi Typhon, chiedendo permesso, andò nuovamente dalla moglie, la prese per mano e la condusse fino davanti alla tribuna delle Gilde.
Lì, dopo aver cercato uno sguardo di intesa con lei, rivolse il volto a tutti i Gildati assieme alla ragazza ed insieme alzarono le braccia vicine con le mani intrecciate.
A quel punto il ragazzo e l'Erede del Fuoco si godettero gli applausi da parte di tutta la curva, misti anche a qualche applauso di pochi ma buoni Druidi.
In mezzo a tutto ciò, la voce del portavoce del Mana si fece ancora viva a richiamare l'attenzione di tutti.
Gradirei un attimo di attenzione!
Ora che tutte le sfide si sono concluse, il Mana si paleserà a noi per interrogare i vincitori e chiedere i loro desideri.
Pregherei quindi tutti i Campioni che hanno sostenuto e vinto le sfide di mettersi in fila nell'ordine delle prove svolte.
Coloro che invece hanno perso resteranno dietro di loro di circa un passo, per rispetto e cortesia.
Ad ogni modo, inizieremo alla Mezzanotte, quindi avete tutti quanti venti minuti di pausa, a tra poco.
Con un sospiro, Typhon ricercò ancora gli occhi meravigliosi e scuri della ragazza che amava, per dirle la frase più vera ed autentica che proveniva dal suo cuore.
Non ti azzardare a staccarti da me... Non voglio più starti lontano per così tanto tempo.
E giusto perché gliene aveva dati ancora troppo pochi e bisognava recuperare, la baciò, la baciò e la baciò... Con tanto di lingua, giusto per essere precisi.
Spoiler: