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Shamrock • Pub • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Kelly » 27/11/2017, 0:34

Questo però significa... Che sei messo bene là sotto, dico bene?

Pf... Modestamente posso dire di avere una attrezzatura di tutto rispetto, cara la mia fan dei "piccoli calibri"...

Sei veramente un gran pezzo di imbecille...

Si divertì a pensarlo, mentre continuava a farlo parlare e parlare, stuzzicandolo all'idea di poter finire a letto con lei. Lo aveva sempre fatto in passato, con il suo altro aspetto, ogni volta raggirando per bene il Milkovich che puntualmente cascava nella sua trappola. In quel caso, le varie coincidenze avevano fornito su un piatto d'argento la possibilità per la Everett di farsi quattro risate alle spalle di Benedykt che si fregiava non soltanto di possedere una bella dotazione -il che poteva significare modesta per gli standard dell Marchesa- ma anche di essere un gran lavoratore per fare colpo su di lei. Un ragazzo serio, di sani principi, integerrimo e pronto a difendere un ragazzino indifeso dalle mire di una poco di buono.
Giusto Ben? Mmh... Però... Non starai dimenticando qualcosa?

No scusami tu Cam, salutiamoci qui.
Stavo facendo una chiacchierata interessante con Ben e vorrei rimanere ancora un po'.
Tanto hai gli allenamenti no?


Sì sì... Come vuoi.

Dai, vieni qua e dai un bacio alla tua sorellina!

L'arrivo di Cameron e lo scambio di battute fra lui e la Everett permisero finalmente al Milkovich di comprendere in quale razza di gaffe fosse appena inciampato. Il sorriso dimostrato dalla londinese era più che soddisfatto nell'aver compiuto una tale impresa, ovvero quella di far fare a Ben la figura del coglione. Non appena il piccolo Everett ebbe lasciato il pub, la maggiore si voltò di nuovo verso il proprietario del locale, fissandolo molto interessata di vedere ora come si sarebbe tolto da tutto quel casino.

Ciao Ben!

Eheheh... Ciao...

È bello sapere che ci tieni così tanto all'incolumità di mio fratello.
Ti giuro, non me lo sarei mai immaginato...


... A-aspetta un attimo qui, solo un secondo, torno immediatamente!

Fai pure con calma, tanto ho ancora la mia birra da finire!

Lo salutò col semplice movimento delle dita della mano, sorseggiando soddisfatta la propria birra in attesa che il ragazzo si decidesse a tornare. Nell'attesa si guardò anche intorno, notando i cambiamenti apportati dal Milkovich e il personale da lui assunto. Tutte belle ragazze, indubbiamente, una morettina che spiccava di più rispetto alle altre. Probabilmente se non avesse intrapreso quella strada, sarebbe stato facile chiedere a Ben di darle un posto di lavoro all'interno del locale. Per sua fortuna -e grazie al Principe- ora poteva permettersi di portare avanti un sogno, esattamente come stava accadendo al ragazzo con lo Shamrock. Quando si decise a tornare finalmente, Kelly poté notare che in mano stringeva una sorta di cornice con una fotografia all'interno. Il suo sguardo palesava quanto fosse arrabbiato, anche se difficilmente una persona tanto buona come Benedykt si arrabbiava mai sul serio.

... Perché quella faccia?

Gran bello scherzo, oh sì Kelly, davvero esilarante!
Mettiamo alla prova quel povero disgraziato di Ben assumendo la polisucco di una strafiga stellare per farlo cadere nel tranello!
Certo, eh, ovviamente! Non ti è bastato ogni volta, negli anni passati, ipnotizzarmi con le tue scollature vertiginose, vero?!
Oppure ancheggiare mentre te ne andavi solo per poi girarti di scatto e beccarmi, no, macché, adesso passiamo anche ai travestimenti!


Sì, ma il coglione che ci cascava sempre ogni volta eri tu, non certo io.
Abboccavi come un fesso e non hai smesso tuttora.


Disse, senza minimamente sentirsi in colpa, guardando l'altro e sfidandolo a fare il sostenuto. Ci riuscì per pochi secondi, il tempo di ordinare ad una delle ragazze di addebitare le prossime quattro birre sul suo conto. Poi però Ben perse quella sfida, passando all'adulazione per evitare ritorsioni poco carine e molto dolorose. Chissà perché poi: Kelly non aveva alcuna intenzione di picchiarlo. Gli istinti omicidi erano meno forti rispetto al passato, ma lui questo -purtroppo- non poteva proprio immaginarlo.

Un'altra birra?
O magari ti vanno due noccioline?
Come sta il Principe?
Vinto molte cause ultimamente?


No, grazie.
Molto volentieri.
Benissimo, direi!
Qualcuna, sì.


Rispondeva a tono, deliziandosi ogni volta nel leggere l'agitazione del Milkovich. Agitazione che non gli impedì certo di far calare lo sguardo sulla scollatura della ragazza, spingendo la ragazza ad avere una reazione non molto carina nei suoi confronti.

Pezzo di imbecille, i miei occhi stanno più su.

Gli arrivò una dolorosa strizzata al capezzolo sinistro, mentre Kelly lo costringeva a concentrarsi su di lei e non su parti specifiche del suo corpo. Si era divertita, aveva riso e scherzato, ma Ben era rimasto convinto che lei fosse sotto Polisucco, mentre invece la realtà era ben lontana da ciò che immaginava lui.

Intanto, grazie per la "strafiga stellare". Immagino che questo aspetto non tolga nulla a quello che avevo prima, giusto? - suonò molto come una minaccia, ma sospettava che il ragazzo non si sarebbe azzardato a contraddirla -E poi credi davvero che passi il mio tempo ad architettare un piano simile soltanto per vederti fare il cascamorto coglione con me? A parte che non ne ho bisogno, ma sul serio questa volta hai fatto tutto quanto da solo. Se invece di attaccarmi subito mi avessi lasciato parlare, ti avrei detto chi ero.
Deficiente.


Lo disse quasi con scherno, ma non ce l'aveva con lui. Le bruciava ancora un po' quello che aveva detto su di lei come fidanzata, ma nel caso avrebbe trovato un modo per vendicarsi. Adesso era più importante fargli capire che non si divertiva ad architettare piani improbabili col solo scopo di prendere per il culo la gente.

Ho questo aspetto perché ho ereditato una malattia degenerativa del corpo da quella stronza di mia madre.
Mi sono sottoposta ad una cura che ha eliminato completamente il problema, ma in cambio ci sono stati degli effetti collaterali.
Alcuni puoi vederli con i tuoi occhi.
Altri... Be', mettiamola così: ultimamente vedo di rado la tazza del cesso, se capisci cosa intendo.


Stitichezza. Meglio quella della completa sterilità, che sarebbe stata comunque pesante per lei da accettare. Aveva svelato in maniera molto spicciola quale era stato il suo problema, senza entrare troppo nello specifico. Ben stringeva ancora quella fotografia, che Kelly gli tolse dalle mani per osservare sé stessa, la vecchia sé stessa. Erano mesi -da quando era cambiata- che non aveva osato rivedere una foto che la ritraesse prima della cura. Non credeva di poter provare tanta nostalgia del suo aspetto andato.

Comunque Evan come nome non è tanto brutto...

Ma dai?
E io che ero convinta fosse sciapo, banale e inconsistente...


Riprese a sfotterlo ancora un po', per evitare di cadere nel tranello di certe sensazioni negative che preferiva non provare. Gli restituì la foto, mettendola a testa in giù sul bancone, osservandolo con ancora quell'aria di scherno.

Puoi anche evitare di pregare tutti i santi, non ho alcuna intenzione di ucciderti.
Anche perché ti sei fatto perdonare offrendomi due consumazioni gratis, fra cibo e bevande a mio scelta, una volta a settimana.
Per me... E per Evan, dato che sai, non è stato molto carino dire tutte quelle cose cattive su di lui.
Non sei d'accordo?


Sorriso più stronzo del mondo.
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Messaggioda Benedykt » 04/12/2017, 0:23

Immagine

Pezzo di imbecille, i miei occhi stanno più su.

Ah sì sì, scusaaahhhio!

Si tirò immediatamente indietro quando gli giunse la strizzata da parte della bionda.
E che cavolo! Per una occhiata leggermente più intensa ed interessata verso una zona vagamente proibita.
Si massaggiò la parte lesa, il Milkovich, guardandola anche lievemente male, sbuffando infastidito.
Sapeva di non essere completamente nel giusto ma non voleva certo dargliela vinta tanto facilmente.

Intanto, grazie per la "strafiga stellare". Immagino che questo aspetto non tolga nulla a quello che avevo prima, giusto?

... Beh, diciamo che le differenze ci stanno, ma insomma è come paragonare una strafiga ad un'altra strafiga, niente di più!

E poi credi davvero che passi il mio tempo ad architettare un piano simile soltanto per vederti fare il cascamorto coglione con me?
A parte che non ne ho bisogno, ma sul serio questa volta hai fatto tutto quanto da solo.
Se invece di attaccarmi subito mi avessi lasciato parlare, ti avrei detto chi ero.
Deficiente.


Oh scusa se mi sono messo subito ad aggredire una possibile minaccia per tuo fratello!
E poi non c'è bisogno di offendere così tanto, sai?!
Piuttosto... Allora mi vuoi dire perché adesso sei così?
Hai subito un intervento di chirurgia plastica magica o qualcosa del genere?!


Decise di incrociare le braccia al petto, un po' per comodità ed un po' per impedirle di attaccare ancora i propri capezzoli.
Per la miseria gli faceva ancora male la strizzata precedente, dannazione!
Si focalizzò nel guardare sempre negli occhi la Everett, così da non farla arrabbiare peggio.
Per quanto, l'espressione più mogia che fece dopo ebbe il potere di trasmettergli anche un vago senso di preoccupazione.

Ho questo aspetto perché ho ereditato una malattia degenerativa del corpo da quella stronza di mia madre.
Mi sono sottoposta ad una cura che ha eliminato completamente il problema, ma in cambio ci sono stati degli effetti collaterali.


E per effetti collaterali intendi...

Alcuni puoi vederli con i tuoi occhi.
Altri... Be', mettiamola così: ultimamente vedo di rado la tazza del cesso, se capisci cosa intendo.


... Sei stata illuminante!

Annuì piano, silenziandosi alcuni secondi, archiviando l'informazione appena appresa e soffermandosi sulla prima parte del discorso.
Quindi in parole povere lei non era così per divertimento ma per qualcosa di molto, parecchio serio.
Non doveva essere facile trovarsi dentro un corpo cambiato, mutato per diversi aspetti, pur essendo rimasta una bella femmina.
Si passò una mano tra i capelli, Ben, leccandosi le labbra con aria smarrita e dispiaciuta.

Eugene me lo diceva sempre che dalla tua famiglia non ci si potessero mai aspettare belle sorprese ma...
... Insomma, questa le supera davvero tutte!
Perdona l'ironia, ma comunque è una cosa allucinante, mi lasci senza parole.
Immagino che anche per tuo fratello non sia normale vederti così...


Mostrò la giusta comprensione, il proprietario del locale, come anche il tono e il modo di fare di una persona in confidenza, che la conosceva da tempo.
Non erano estranei. D'accordo, non potevano nemmeno definirsi effettivamente amici, ma buoni conoscenti sì, in virtù anche dell'amicizia con lo zio di lui.
Solo allora, quindi, Benedykt si rese conto della mole effettiva di figuracce collezionate fino ad allora, compresi insulti verso il fidanzato di lei.
Non era esattamente un genio nel rimediare ai danni fatti, ecco perché la sua uscita risultò forse solo divertente, ma non valida come scusa.

Comunque Evan come nome non è tanto brutto...

Ma dai?
E io che ero convinta fosse sciapo, banale e inconsistente...


Sì sì certo, ma non così brutto!
Cioè... Ammettiamolo, non è esattamente il top dell'originalità, però nel suo essere comune è orecchiabile, sì!


Nemmeno si rese conto, sul momento, di aver appena insultato a sua volta anche il nome della bionda di fronte a sé.
Alla fine anche "Kelly", come nome, si sentiva spesso fra quelli delle giovani inglesi, colpa dei genitori ben poco propensi alla fantasia.
Probabilmente una occhiata particolarmente più intensa avrebbe comunicato a Ben l'ennesima scivolata rovinosa.
Di conseguenza, il ragazzo provò nuovamente ad usare una delle sue abilità innate più sviluppate: l'arrampicata sugli specchi unti d'olio in verticale.

P-per quanto ormai il comune è diventato il nuovo raro, lo sapevi?!
La gente si spreme le meningi per trovare nomi assurdi, tipo... Pf, Benedykt, così da uscire dall'ovvio, mi segui?!
Solo che a quel punto si sentono in giro soltanto nomi strani e così quelli comuni non si sentono più e allora...
... Sì beh hai capito il discorso, no?!


Già, c'era poco da fare, il Milkovich sapeva essere veramente buffo a volte, proprio come in quel caso e in tanti altri in generale ad essere sinceri.

Puoi anche evitare di pregare tutti i santi, non ho alcuna intenzione di ucciderti.
Anche perché ti sei fatto perdonare offrendomi due consumazioni gratis, fra cibo e bevande a mio scelta, una volta a settimana.
Per me... E per Evan, dato che sai, non è stato molto carino dire tutte quelle cose cattive su di lui.
Non sei d'accordo?


... Seh... D'accordissimo...

Assottigliò lo sguardo, non osando replicare in nessuna maniera.
Nel frattempo, altre persone iniziarono ad entrare nel locale, un altro poco di vita, un altro poco di denaro in arrivo.
Il tempo per la ragazza era scaduto, sarebbe dovuta tornare al proprio lavoro legale ed anche per Benedykt l'attimo di pausa era da considerarsi concluso.
Dopo le diverse stupidaggini, trappole e compagnia bella, il ragazzo le rivolse un sorriso vero, morbido e quasi dolce.

Mi ha fatto davvero piacere rivederti...
Cerca di capitare più spesso qualche sera, mio zio non si offenderà!
Ed anche se pare scontato...
... Ti trovo in gran forma.


Non "Strafiga Stellare", o meglio, non solo quello, ma anche caparbia, viva, forte e carismatica come al suo solito... Doti che la malattia non aveva cancellato.

E se dovessi tornare single, prendimi in considerazione, ok?!

Immagine

Con quell'ultima frase, tornò a fare il solito mezzo scemo, ma trattavasi davvero soltanto di una battuta?
Sperando quindi di strappare un altro sorriso alla bella e sexy futura MagiAvvocatessa, Ben le fece un occhiolino, alzando la mano.
Sperava sul serio di poterla riavere come cliente il prima possibile.
Non per forza solo grazie alle visite sporadiche del fratello.

... Stammi bene.
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Messaggioda Kelly » 07/12/2017, 17:43

Nulla avrebbe potuto salvare Benedykt dalla ramanzina/attacco della Everett sul comportamento di merda avuto con lei. A sua discolpa il Milkovich poteva dire semplicemente che si stava preoccupando della salvaguardia di suo fratello, ma i tentativi di rimorchio attuati con la presunta molestatrice non gli facevano proprio una buona pubblicità. Inoltre il caro Ben aveva la pessima abitudine di distrarsi mentre lei parlava, facendo cascare più volte l'occhio sulla sua scollatura. Fu sufficiente per lei per decretare che gli servisse una sonora punizione: una bella stretta al capezzolo, così da farlo urlare un po', ricordandogli dove fosse il suo viso.

Se invece di attaccarmi subito mi avessi lasciato parlare, ti avrei detto chi ero.
Deficiente.


Oh scusa se mi sono messo subito ad aggredire una possibile minaccia per tuo fratello!

Col tentativo di rimorchiarla tu stesso!
Sai che grande sacrificio!


E poi non c'è bisogno di offendere così tanto, sai?!
Piuttosto... Allora mi vuoi dire perché adesso sei così?
Hai subito un intervento di chirurgia plastica magica o qualcosa del genere?!


Era arrivato il momento di spiegargli finalmente che cosa le fosse successo. Kelly non fu molto prodiga di parole, ma era fatta così, non le piaceva parlare troppo dei suoi problemi. Comunque il riassunto che fece a Ben fu abbastanza esaustivo da fargli comprendere la situazione generale senza scendere troppo nei dettagli. Alla fine il ragazzo dovette per forza di cose assumere un'espressione più seria e mettere da parte lo scherzo. Un po' perché lo richiedeva la situazione ed un po' perché la stessa Everett non presentava un'espressione serena e tranquilla.

Eugene me lo diceva sempre che dalla tua famiglia non ci si potessero mai aspettare belle sorprese ma...
... Insomma, questa le supera davvero tutte!
Perdona l'ironia, ma comunque è una cosa allucinante, mi lasci senza parole.
Immagino che anche per tuo fratello non sia normale vederti così...


Si deve ancora abituare alla novità... Un po' come tutti quanti.
Me compresa.


Ammise, ma non disse altro perché la situazione pur apparendo tranquilla e serena, così in realtà non era. Aveva notato che Cameron si stava comportando in maniera strana con lei negli ultimi tempi. Persino Evan di tanto in tanto la fissava come imbambolato, ma non un imbambolato bello, quasi si stesse chiedendo chi fosse la persona che aveva accanto. Non avrebbe mai creduto possibile che un semplice cambio di aspetto avrebbe causato così tante reazioni nei suoi cari, quelli più stretti e vicini. Si chiedeva come avesse fatto Cappie, ma c'era da dire che lei assumeva due forme diverse rispetto a quella originale, dunque il suo caso e quello della londinese erano completamente diversi. Meno male che ci pensò Ben a distrarla da quei pensieri mogi, uscendosene con un'altra delle sue cazzate epocali. Non ricordava affatto che quel ragazzo fosse un collezionista seriale di figure di merda.

Comunque Evan come nome non è tanto brutto...

Ma dai?
E io che ero convinta fosse sciapo, banale e inconsistente...


Sì sì certo, ma non così brutto!
Cioè... Ammettiamolo, non è esattamente il top dell'originalità, però nel suo essere comune è orecchiabile, sì!


Certo... un po' come Kelly, no?

Sottolineò in maniera nemmeno tanto velata l'insulto che le aveva appena rivolto, ricevendone una risposta che non stava né in cielo né in terra. Meno male che fra i due quella che si era avviata alla carriera legale era lei e non il Milkovich.

P-per quanto ormai il comune è diventato il nuovo raro, lo sapevi?!
La gente si spreme le meningi per trovare nomi assurdi, tipo... Pf, Benedykt, così da uscire dall'ovvio, mi segui?!
Solo che a quel punto si sentono in giro soltanto nomi strani e così quelli comuni non si sentono più e allora...
... Sì beh hai capito il discorso, no?!


Diciamo che ho capito solo questo...

Ovvero che per scusarsi Ben avrebbe fornito due consumazioni gratis sia a lei che ad Evan -due a testa, chiaro- una volta settimana. Fino a quando... Quello non lo specificò e nemmeno Benedykt parve capire al volo che la Everett avesse sottointeso fosse a tempo immemore. Probabilmente fino a quando il locale avesse continuato a campare sotto la sua direzione.
Accettta quella condizione, parve veramente che fosse giunto il momento dei saluti. Kelly si era trattenuta anche troppo, avendo delle cose da fare in ufficio, e il Milkovich doveva tornare al lavoro, perché il pub iniziava a riempirsi sempre di più. Lei si alzò in piedi e gli sorrise, un sorriso un po' stronzetto ma ugualmente coinvolgente, diverso da quello che le venne rivolto dal proprietario dello Shamrock, più morbido e dolce.

Bene, è ora che io vada.

Mi ha fatto davvero piacere rivederti...
Cerca di capitare più spesso qualche sera, mio zio non si offenderà!


Contaci!
Ho due consumazioni gratis che non voglio certo farmi scappare.


Ed anche se pare scontato...
... Ti trovo in gran forma.


No, non è affatto scontato...

Rispose in maniera un po' criptica, ma sorridendo contenta che l'altro apprezzasse la sua nuova sé stessa. Al punto tale da farle una proposta particolare e che fece sorridere -di pura malizia- la Everett.

E se dovessi tornare single, prendimi in considerazione, ok?!

... Lo farò, semmai un giorno tu imparassi a sopportare una fidanzata come me.- Quella se l'era legata al dito, per l'eternità -Buon lavoro Ben, ci vediamo presto.

... Stammi bene.

... Anche tu.

Con quelle ultime parole ed una mano che si sollevò in aria per salutare, Kelly uscì fuori dal pub, ritrovandosi nelle strade della fredda ed uggiosa Hogsmeade. Con un sorriso abbastanza divertito sulle labbra mentre ripensava a quella scenetta comica e all'assurdità di quel ragazzo con il nome più originale che avesse mai sentito: Benedykt.

[Fine]
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Messaggioda Tybalt » 09/12/2017, 0:31

06/12/2113
Shamrock Pub
Hogsmeade
Ore 10:16


Scusa il ritardo, toccava a me il turno di pulizie a casa...

E ci hai messo tutto questo tempo? Da quanto non pulivate?

Immagine

No beh, non molto... O almeno credo!

Entriamo dai, che qui fuori fa davvero freddo...

Lo Shamrock non era solamente un pub magico, ma anche una buona caffetteria dove trascorrere il tempo facendo due chiacchiere.
In realtà, tra Dre ed Eagle non sussisteva un progetto di incontro per delle semplici chiacchiere, ma anche per qualcosa in più.
Avevano da poco finito di svolgere un compito assieme, una missione della Gilda dei Mercenari, con completo successo.
Formavano un'ottima coppia di lavoro ed anche se Tybalt non era solito avere dei Gregari, con l'Hawk si era trovato ugualmente molto bene.
Preso posto ad uno dei tanti tavoli, entrambi ordinarono una cioccolata calda: bianca per Eagle, gianduja per Tybalt.
Non appena comodi, il più alto prese una bella mazzetta di banconote e la consegnò direttamente all'altro.

Sembrano un bel po'!

Lo sono...
Il cliente è rimasto piuttosto soddisfatto.
Un po' meno il socio che si è visto sfumare l'occasione per soffiargli in blocco quasi il 60% del pacchetto azionario aziendale.
Proprio un gran figlio di p****na, non c'è che dire...
Per questo non amo collaborare con altri Mercenari...
... Ergo, ritieniti fortunato!


Se non gli fosse stato raccomandato dall'amico Emmett, probabilmente Dre non l'avrebbe mai preso con sé per un incarico.
Fortunatamente l'amico non dava mai informazioni sbagliate: Eagle era un ragazzo sveglio, capace di eseguire gli ordini e abbastanza grintoso.
Certo, doveva ancora lavorare molto sulla tecnica, sull'insicurezza e nell'operare sotto pressione, ma aveva dei buoni requisiti di partenza.
Non poteva certo immaginare cosa avesse passato e da che razza di storia fosse uscito fuori, ma non era importante, non ai fini lavorativi.
Eagle stava cominciando a tornare in pista, mettendosi di impegno nel ruolo come Mercenario, pur volendo rimanere momentaneamente un "secondo".
Tuttavia, ben presto la situazione sarebbe parzialmente cambiata, non del tutto, ma quasi.

Sei ancora deciso a cambiare definitivamente aria?

Sì, certamente.
Ne ho parlato già con Benedykt.
Per carità, non è la persona più felice al mondo, specie perché pure la sorella sta accarezzando l'idea di trovarsi un affitto!
Sia io che lui pensiamo vivamente che quella casa diventerà una specie di porcile ma sono affari suoi, ahahah...
Beh, pettegolezzi a parte, anche per lui è una buona idea il fatto di allontanarmi un poco, così da lasciarmi alle spalle un po' di faccende e amarezze.
Pensavo di muovermi nel Sud America, lì conosco qualcuno che potrebbe ospitarmi qualche settimana.


In verità, io avevo in mente qualcosa di diverso...

Diverso? Scusa, non ti seguo...

Avrei un incarico per te, Eagle, un incarico molto serio.

... Vorresti darmi un incarico, nel senso, una missione?

All'incirca, sì... Ed il motivo è molto semplice: tu hai un requisito che hanno ben pochi.

Addirittura?

Giunsero le due cioccolate calde e con esse, Tybalt decise di abbassare un poco il tono della voce.
Non che temesse ci fossero spie ma comunque al piano di sotto si riunivano diversi tipi di Mercenari, quindi meglio andare sul sicuro.
Aveva riflettuto a lungo sull'idea che stava esponendo all'Hawk e a convincerlo era stato sempre, parzialmente, l'amico Sly.
Mettersi nelle mani di un novellino era rischioso, ma la dedizione al lavoro e il senso di responsabilità di Eagle lo mettevano più in serenità.
Oltre a tutto ciò, c'erano altre faccende che avrebbero condotto Dre ancora una volta in America di lì a poco, quindi la scelta era un po' obbligata.
In altre parole: o affidarsi al ragazzo basso di colore oppure abbandonare l'ipotesi di mettere nel sacco un altro importante esponente mafioso.

Eh già, sto parlando della tua conoscenza della lingua giapponese.

Aspetta... Stai dicendo forse che...

Già, la tua missione sarebbe proprio in Giappone, amico mio!

Ok... E di cosa si tratterebbe, praticamente?

Dovresti tenere d'occhio una persona sospetta.
Dovrai essere i miei occhi per circa sei mesi, poiché purtroppo io per un lungo periodo non potrò spostarmi dal suolo americano.
Ho altre questioni molto urgenti ma non posso nemmeno rischiare di perdere di vista questo individuo.
La sua cattura ci frutterebbe non solo una marea di Galeoni, ma anche la sicurezza sul termine di un traffico illecito ed illegale enorme.
Parliamo di cibi e bevande destinati ai paesi del Terzo Mondo che vengono invece dirottati verso mense e pubbliche ristorazioni di sua proprietà.
È roba grossa, che scotta...


Eagle deglutì forte, battendo le palpebre e inspirando profondamente, mostrando segni evidenti di timore e preoccupazione.

Ehi, lo so che te la stai già facendo sotto, ma posso assicurarti che non dovrai fare niente in prima persona!

Dre... Tu vuoi seriamente mandare me, dall'altra parte del mondo, a fare qualcosa che dovresti fare tu, con le tue competenze?

Immagine

Sì, lo so, può essere un rischio, ma voglio fidarmi di te come mi sono fidato durante questa missione.

Ok ma questa missione è durata due giorni, non sei mesi!

Non è detto... Sei mesi è il termine massimo ma potrebbero anche essere meno.
Quest'uomo si reca tutti i giorni, esclusi i fine settimana, in un posto specifico per parlare con un suo collaboratore.
Tu dovrai assicurarti che lui effettivamente ogni giorno si incontri con l'altro, niente di più.
Nel caso in cui non dovessi vederlo, dovrai provare a capire se si tratti di un problema di salute oppure perché proprio non ci sia.
Se fosse la seconda opzione, allora dovresti venire immediatamente da me e riferirmelo.
Questo è quanto, in pratica non dovrai fare altro se non una semplice sentinella.


Certo, sì, capisco il lavoro, ok, ma non pensare che mi faccia stare tanto più tranquillo...

Era emozionante pensare di fare qualcosa da soli, assumendosi delle nuove responsabilità, ma anche particolarmente allarmante.
Eagle, pur avendo il Vento, non era mai eccessivamente avventato, ma il Vento lo spronava anche a spingersi oltre, a prendere quota.
Sapeva che una smossa alla propria vita gli avrebbe fatto bene, doveva soltanto trovare il coraggio di mettersi all'opera.
Inoltre, sei mesi così lontano da casa e dal suo solito ambiente gli avrebbero giovato tantissimo, aiutandolo anche a migliorarsi.
Certo, restavano ancora molti dettagli da definire, ma si sperava che Tybalt avesse già pensato un po' a tutto.
Come ad esempio, dove stare a vivere e come sostentarsi.

Dovrai trovare tu un luogo dove alloggiare, ma non prendere niente in affitto, contratti o cose simili.
Individua un albergo o qualcosa del genere nel quartiere babbano e vivi in quella stanza, capito?
Dovrai mantenere un profilo molto basso ed essere quasi invisibile per la società.
I soldi che abbiamo guadagnato con questo incarico di due giorni ti basteranno ed avanzeranno.
Il cambio di valuta tra il Galeone e lo Yen è estremamente vantaggioso.
Sfruttando tutto il denaro, ho stimato che potresti restare lì sei anni, non sei mesi!


D'accordo, allora darò uno sguardo a qualche Ryokan nella zona babbana, sì, ma dove di preciso?

Il luogo che dovrai sorvegliare ogni giorno si trova a Kyoto, ma ovviamente tu dovrai alloggiare ben distante da lì.

Magari Okinawa, è una bella zona e ci sono stato spesso...

Su quello non metto bocca, vai dove ti pare, ma ricorda che dovrai ritagliarti ogni giorno, escluso Sabato e Domenica, un'ora.
Tra le 15:30 e le 16:30 del pomeriggio, presso uno specifico locale che ti segnalerò, si incontrano questi due uomini.
Ti bevi un drink, osservi che la chiacchiera vada a buon fine e quando si è concluso tutto, te ne torni ai tuoi alloggi.
Non è importante che tu senta esattamente le loro parole.
Chiaro che se per caso dovessi riuscire ad ascoltare qualcosa, mandami immediatamente un messaggio.
Ci sono altre domande?


Sì, due effettivamente: la prima è quando dovrei partire... E la seconda, chi sarebbe il nostro cliente questa volta?

Per tua sfortuna, hai poco tempo per preparare le valigie.
Mi auguro non ti dispiaccia trascorrere il Natale e il Capodanno fuori casa.
Vorrei che tu fossi lì a partire dal sedici di questo mese, ovvero tra dieci giorni.
Il nostro cliente è uno dei rappresentati dell'ente che si occupa di distribuire le scorte alimentari.
È stufo di vedere un tale livello di corruzione e menefreghismo verso i più poveri, ma non può opporsi alla luce del sole, rischia troppo.
Quindi ci occuperemo noi di sistemare la questione una volta per tutte.


Eagle, a quel punto, assunse una espressione più seria, non tranquilla ma comunque forte, annuendo lentamente.
Sì, in effetti dieci giorni non erano tanti per organizzare una partenza, ma tanto ormai non aveva nemmeno più il posto all'Underground.
Doveva solamente organizzare le valigie, le cose da portarsi dietro ed un piano di arrivo, ovviamente con i mezzi babbani, per dare meno nell'occhio.
Infine, dare un'occhiata alla lista dei vari Ryokan presenti nella zona di Okinawa e trovare qualcuno tra quelli meno esagerati o lussuosi.
Un po' l'equivalente di un Tre Stelle, per intendersi.
Poteva farcela, doveva farcela, voleva farcela.

E sia, andata... Lo farò.

Sapevo che avresti detto così, bravo.

Tu farai un salto ogni tanto?

Non lo escludo, dipenderà tutto da come si svolgeranno le cose in America nelle prossime settimane.

Grazie dell'opportunità... E della fiducia, ovviamente.

Questo è solo l'inizio, Eagle Hawk... Datti da fare e comincerai a capire veramente cosa significa davvero essere un Mercenario.

Sorrise convinto, il ragazzo, tendendo la mano al collega di colore.
Il Sol Levante, patria che diede asilo al Nodus per molti anni, dove crebbe imparando a cavarsela alla meno peggio.
Gli sembrava trascorsa una eternità e adesso stava per tornare in quel mondo, in quella cultura.
Sapeva perfettamente che sarebbe stato visto come il solito pesce fuor d'acqua, il gaijin, come lo chiamavano i giapponesi.
Ma non gli importava, non era importante, voleva pensare solo alla sua grande e buona occasione per non sentirsi un fallito, un incapace.
Forse il suo unico dispiacere... Era quello di dover inviare gli auguri a distanza!

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Hogsmeade
Ore 22:14


Quella sera era senza ombra di dubbio LA sera per eccellenza, almeno dal punto di vista del neo proprietario del locale, Benedykt Milkovich.
Il pub era pieno di gente, tutti quanti intenti a divertirsi, parlare, consumare ed attendere che si tenesse il tanto pubblicizzato torneo musicale amatoriale.
In molti si erano iscritti e la procedura da seguire era parecchio semplice: una sola esibizione con un numero, che poi sarebbe stato votato dal pubblico.
Non era importante il tipo di brano, bastava che piacesse agli spettatori e permettesse di accumulare un bel po' di voti.
In palio per il primo secondo e terzo posto delle coppe in oro, argento e bronzo con relative offerte di consumazioni gratuite.
Faceva quasi impressione vedere tutta quella folla, forse mai stata presente nemmeno agli apici della precedente gestione.
Il palco allestito per l'occasione era stato quasi interamente approntato dal nulla in pochi giorni, ma era molto solido ed abbastanza rialzato.
Le attrezzature, gentilmente offerte in leasing dal proprietario del negozio di musica Typhon Seal, erano state provate e riprovate dal team nei giorni precedenti.
Tra l'altro lo stesso Typhon Seal aveva promesso una piccola esibizione di apertura, in quanto attuale Vice Coordinatore del coro della Scuola di Hogwarts.

BRANO DI ESIBIZIONE PUBBLICITARIA
ARTISTA: TYPHON SEAL
CANZONE: LOVE SOMEBODY


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L'approccio musicale tipicamente old school of rock si sposava bene con le prime battute di quello che si presentava come un festival straordinario.
Molti dei presenti applaudirono con fragore l'Erbologo ben ricordando la sua vittoria sulla Cyprus di qualche anno prima.
Il carisma espresso dal Terran era assolutamente innegabile, difatti molti dei concorrenti furono decisamente felici che non fosse un reale avversario.
Al termine della esibizione, il Seal con un sorriso ringraziò tutti quanti, facendosi passare un momento il MagiFono.
Il silenzio in breve calò mentre le luci ancora stavano puntate sull'aitante chitarrista.

Mi fa piacere di aver potuto contribuire a questa iniziativa.
Mi congratulo anticipatamente con il proprietario e l'intero staff per l'ottimo lavoro.
Chiedo poi ad ognuno di voi di godere appieno dell'esperienza della serata.
La musica è una delle forme di espressione dell'anima più belle in nostro possesso.
Buon divertimento a tutti e se questo sound vi piacerà, beh, sapete dove andare a comprarlo.


Un occhiolino ed un sorriso verso tutti quanti, seguito da un altro applauso, dopo di che Typhon scese, lasciando la scena al vero show.
Sia Benedykt che Eagle avevano provato e riprovato più e più volte la loro personale esibizione per dare il vero via allo scontro.
Ad aiutarli lo zio del proprietario, Eugene Milkovich, inguaribile ragazzino sotto tanti aspetti pur trovandosi ben vicino alla quarantina.
Le luci divennero più soffuse, accompagnate da altre sul rosso acceso e vivo.
Una voce registrata, quella di Ben, partì facendosi sentire un po' ovunque nel locale, raccontando una storia inventata per l'occasione.

Tanti, tantissimi secoli fa, uno dei maggiori ArciDemoni degli inferi creò un potentissimo artefatto magico: Il Plettro del Destino.
Si racconta che con questo oggetto, un artista potesse diventare una vera e propria leggenda musicale senza nemmeno doversi sforzare troppo.
Un potere talmente tanto incommensurabile da rasentare la follia, eppure esisteva sul serio e ottenebrava la mente volubile di tanti musicisti.
Poi, un giorno, dopo essere passato di mano in mano segnato la nascita di vere e proprie icone, il Plettro finì in possesso di due persone buone.
Comprendendo l'immane pericolo che si celasse dietro ad un simile artefatto, decisero di provare a distruggerlo, ma prima, uno di loro volle provarlo almeno una volta.
Non l'avesse mai fatto: il Plettro, avendo accumulato abbastanza potere venendo utilizzato da diversi artisti, raggiunse il suo culmine con quell'ultima canzone.
Rilasciando il suo potere demoniaco, fece arrivare direttamente nel nostro mondo il suo creatore, l'ArciDemone, pronto a conquistare finalmente tutto quanto il creato.
Ma i due impavidi ragazzi, pronti a tutto pur di salvarci, provarono a sfidare in una gara musicale l'ArciDemone, mettendo in palio anche la loro stessa vita.
Come andò a finire? Stiamo per mostrarvelo...


BRANO DI APERTURA AL TORNEO
ARTISTI: EUGENE MILKOVICH (ARCIDEMONE) - BENEDYKT MILKOVICH (JB) - EAGLE HAWK (KG)
CANZONE: BEELZEBOSS




Chiaramente quella esibizione ebbe il potere di scatenare il divertimento generale e ben più di qualche risata.
Chissà che cosa avrebbero detto Rebecca Auditore e Kelly Everett, venute lì proprio su richiesta dei due Milkovich.
Ma a parte ciò, alla fine della musica, dopo l'evidente sconfitta dell'ArciDemone, "JB" si fece avanti, afferrando il MagiFono.
Quel secondo capitolo del racconto venne raccontato dal vivo, senza registrazioni.
Magari, giusto con un po' di fiatone.

... I due amici, una volta sconfitto il nemico, non riuscirono a distruggere un artefatto tanto potente.
Però per lo meno lo divisero in tre parti, così da ridurre il suo influsso negativo!
Un Plettro d'Oro, uno d'Argento e uno di Bronzo, ognuno con una percentuale di energia del Plettro Originale.
Questi tre speciali artefatti, questa sera, sono giunti fino a noi ed io sono lieto di offrirli in palio per i vincitori della competizione.
Chi si aggiudicherà i leggendari Plettri del Destino?!


Insomma, una bella trovata simpatica quella del proprietario del locale, oppure no?
Le tre coppe, infatti, erano a forma di plettro, a simboleggiare appunto quei famosi tre artefatti del racconto di fantasia spiritosa.
Ma bando alle ciance, oramai era proprio il momento di darsi da fare ed andare con la scaletta delle esibizioni ufficiali.
Il primo a salire sul palco fu un concorrente in incognito, ovvero Vergil Cartwright, ma non certo il Vergil Cartwright ormai conosciuto da tutti.
L'Auror, senza dire nulla a nessuno, si presentò davanti alla cugina Stella dopo aver assunto una Polisucco intrisa di alcuni suoi capelli dei tempi scolastici.
Mettendole in mano una MagiCamera, le chiese di filmarlo. Il motivo? Far vedere un giorno a sua figlia che razza di folle fosse il padre da adolescente.
Non avendo niente di reale a disposizione, aveva deciso di improvvisarsi sedicenne per una notte.
Spettacoli ai quali la moglie Martha era meglio non assistesse, onde evitare richieste di divorzio improvvise e repentine.

I° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: VERGIL CARTWRIGHT (PSEUDONIMO "MISTER KAPPA TAU GAMMA")
CANZONE: DOO DAH


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Per l'occasione, Vergil era riuscito a rintracciare dei vecchi compagni della Cyprus trasferitisi per lavoro in Europa, più il fraterno amico Calvin Owens.
Evan purtroppo non aveva potuto partecipare all'esibizione, troppo impegnato nell'impegno oltre oceano, sfortunatamente.
L'intento di mettere vitalità alla gente riuscì alla perfezione: il brano dai toni vagamente dance un po' pazzi riuscì ad far alzare un bel po' di mani ad applaudire.
Il ragazzo non desiderava la vittoria, l'importante era che Stella riprendesse tutto, così da conservare quel video per un giorno futuro.
Dopo aver ringraziato con un inchino e un sorriso, il Cartwright diede quindi il cambio al successivo concorrente, tale Bruce MacGyver.
Il ragazzo di colore, salito sul palco, lo fece subito suo, salutando e mostrando fin dall'inizio una attitudine al protagonismo ineccepibile.

II° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: BRUCE ANGUS MACGYVER
CANZONE: SPACE JAM


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Per quella canzone, la folla addirittura andò a mettersi in piedi, rispondendo a ritmo con le domande rappate del concorrente.
Un vero e proprio successo che sembrava nel frattempo mettere agitazione ad una delle altre avversarie in gara, prevista entro pochi ingressi.
C'era da scommettere che il ragazzo probabilmente sarebbe finito nella lista dei possibili candidati ai vari Plettri del Destino, ma era tutto ancora in gioco.
Non appena salì sul palco la concorrente successiva, il ritmo ed il tono della competizione mutò di improvviso, facendosi più soft ed anche più... Hot.
Una voce calda e avvolgente, un movimento sensuale dei fianchi e del corpo in generale. La volontà di assoggettare al proprio fascino l'intero pubblico maschile.

III° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: MARISOL FELICIDAD ALEGRIA LUENGO
CANZONE: HAVANA


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La melodia azzeccata, il modo di cantare malizioso e quasi adulto (per essere lei palesemente una ragazza giovane), un mix di generoso calore intimo.
Nell'esibirsi, Marisol diede la prova autentica di quanto il mondo latinoamericano fosse tutto da esplorare col fiato sospeso.
Si guadagnò una vera e propria ovazione maschile, fischi entusiasti ed anche un brindisi in suo onore: caspita, che fosse appena salita in vetta?
Di certo non fu l'esibizione migliore con la quale accompagnare l'arrivo della concorrente successiva, decisamente meno sensuale, bensì timida ed appena impacciata.
Viso carino, sguardo un po' perso, guance arrossate per l'imbarazzo. Poteva apparire come una ragazzina anche lei, peccato che avesse trent'anni suonati.
Il cugino di Élise Martel, da dietro le quinte, le fece segno di non restare lì impalata, di salutare, presentarsi e presentare il proprio numero, per poi esibirsi.
Tristan Remingford credeva che ella non avesse niente da invidiare ai tre concorrenti passati fino ad allora. C'era qualche possibilità che avesse ragione?

IV° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: ÉLISE MARTEL
CANZONE: JULIE


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Il silenzio iniziale della gente poté apparire come un flop incredibile, eppure la verità stava nel fatto che tutti fossero rimasti interdetti da quella cantante.
Una vocina tenera, adorabile, che di sensuale similmente a Marisol non aveva niente ma che allo stesso tempo sapeva conquistare con sfiorando altre corde dell'anima.
Typhon Seal aveva ragione quando diceva che la musica sapesse raggiungere anfratti dello spirito anche sconosciuti e in tante maniere differenti.
Élise, scoraggiata, cominciò a prendere coraggio nel cantare quando si accorse che non solo tutti muovevano la testa a tempo ma in più la seguivano e canticchiavano.
Il motivetto, nella sua dolce semplicità ma nella complessità del messaggio trasposto, portò pian piano ognuno dei presenti ad acclamarla, sorpresi ed entusiasti.
Tristan, sorridendo, applaudì a sua volta non appena la biondina si fermò, eseguendo un inchino talmente profondo che parve voler toccare il suolo con la punta del naso.
Quel torneo stava seriamente andando un portento, le ordinazioni proseguivano imperterrite e c'erano ancora altri tre concorrenti da presentare.
Il successivo fu un ragazzo che, in quanto ad aria innocente e buona, poteva tranquillamente fare concorrenza alla Martel.
Capelli ricci un po' sparpagliati, sorriso morbido e occhi scintillanti, seppur adombrati da chissà quali pensieri nascosti e negativi.

V° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: ZELOS LAARS
CANZONE: SHE'S THE ONE


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Fu il primo brano in assoluto della competizione ad esprimere così tanta gentilezza e delicatezza.
Se la canzone esposta da Marisol conquistò nettamente il pubblico maschile, quella di Zelos invece si occupò di catturare il cuore di quasi tutte le femmine dello Shamrock.
Tante rimasero completamente incantate sia da quella melodia, sia da quelle parole, sia dalle presenza tranquilla e per bene di quel cherubino castano sul palco.
Per tutto il tempo dell'esecuzione, il ragazzo restò ad occhi chiusi, suonando al pianoforte con una maestria inequivocabile.
Ma l'atmosfera della competizione stava per mutare ancora una volta, con l'arrivo della concorrente seguente.
Anche lei sembrava voler infiammare gli animi dei maschi presenti in sala, molto più probabilmente veri e propri uomini, a giudicare dall'età.
Ma il modo in cui scelse di farlo fu molto più aggressivo rispetto a quello della latinoamericana.
Un differente approccio ma un egual risultato?
Non restava che metterla alla prova.

VI° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTA: AMARANTA SCHTAUFFEN
CANZONE: PUT YOUR GRAFFITI ON ME


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Il viso infastidito della Luengo la disse molto lunga sull'effetto della canzone di Amaranta verso il pubblico maschile: decisamente positivo.
Anche in questo caso, l'attenzione degli uomini fu catturata completamente da quel ritmo R&B ben costruito e calibrato.
A giudicare dal viso della cantante, una voce del genere sembrava alquanto strana, tipica forse di una etnia più afro, eppure non c'erano trucchi o inganni.
Probabilmente di mezzo stava qualche genetica particolare, sangue misto eccetera eccetera, ma era davvero tanto importante in quel momento?
Al termine dell'esibizione, Amaranta fece un gesto offensivo ma ironico verso Bruce. Evidentemente il ragazzo di colore l'aveva "sfidata" a mettersi alla prova.
Non rimaneva che presentare l'ultimo partecipante, o meglio, gli ultimi due, eh sì, l'unica coppia in gara, due ragazzi per la precisione.
Quando giunse quel momento, i due amici salirono con aria serena ed anche un poco spavalda (più il biondo, a dire la verità).
Il primo di loro, quello scuro di capelli, imbracciò la chitarra elettrica, mentre il secondo prese posto alla batteria, lasciando la tastiera ad uno dei musicisti ingaggiati.
Prima di cominciare, il biondo lanciò un'occhiata precisa verso una persona in mezzo alla folla, in mezzo alle cameriere rimaste ferme ad osservare i due ragazzi.
Già, in pratica il pubblico femminile si era come messo a sbavare impunemente una volta giunti gli ultimi concorrenti, magneticamente attratte da loro.
Tempo addietro qualcuno aveva affermato di non essere un gran che, che si sarebbe dovuto allenare molto per non perdere l'occasione di un appuntamento.
L'ardua serie di prove aveva dato quindi i suoi buoni frutti? Ad Emanuelle Pauline Lamarck il commento e giudizio tecnico.

VII° BRANO DELLA COMPETIZIONE
ARTISTI: CYRUS PENDRAGON BAHAMUT (CHESTER BENNINGTON )- DAVIS KAIM VALEFOR (MIKE SHINODA)
CANZONE: IN THE END


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Limitarsi nel dire che quella esibizione fu semplicemente un autentico successo potrebbe essere definito come riduttivo.
Alla fine, pur non volendo fare così tanto il tifo per due figaccioni come Cyrus e Davis, pure i maschi cedettero nell'applaudire la bravura di entrambi.
Una ovazione che durò per diversi minuti, con applausi, fischi ed anche la richiesta di un bis per il ritornello che i ragazzi replicarono senza troppi problemi.
Che dovessero finire sul podio era praticamente indubbio, ma alla fine chi l'avrebbe spuntata nell'ottenere il fatidico primo posto?
Dopo circa una decina di minuti abbondanti, tutti gli artisti vennero chiamati sul palco, con il padrone del locale che si posizionò di poco davanti a loro.
Teneva in mano una busta contenente i nomi dei tre vincitori e non appena prese il MagiFono, immediatamente la folla si zittì.
C'era davvero un bel po' di emozione, per alcuni di più, per altri di meno, ma nonostante tutto, l'allegria faceva a prescindere da protagonista.
La busta venne lentamente aperta: al suo interno, le votazioni di tutti i presenti, nessuno escluso, anche le cameriere e l'intero staff dello Shamrock.
Eagle, intanto, portò sopra il palco i tre Plettri placcati metallizzati più un altro, fatto di vetro, destinato a chi però?!

Signore e signori, innanzitutto vi ringrazio per essere stati con noi questa sera.
Augurandomi di poter presentare nuovamente uno spettacolo simile nei prossimi anni, mi sento a priori soddisfatto sia del torneo, sia dell'accoglienza.
Mi sono emozionato, ho applaudito e ho provato le vostre stesse emozioni per ognuno degli sfidanti in gara.
Però, ahimè, non è possibile consegnare un premio a tutti, perché insomma, il Plettro del Destino è stato diviso solo tre volte... O quasi!
In verità, come potrete vedere, c'è un altro premio distaccato dagli altri, ma di questo parleremo tra poco!
Intanto, direi di iniziare dal terzo classificato, che riceverà quindi il Plettro di Bronzo... Facciamo un bell'applauso a Bruce Angus MacGyver!


Con un sorrisone a denti bianchissimi, il ragazzo di colore fece un passo avanti alzando le braccia in segno di vittoria, prendendo con sé il premio.

... Proseguiamo pure con il secondo posto, ovvero il vincitore, anzi, la vincitrice, del Plettro d'Argento...
... Premetto di essere assolutamente d'accordo con tutti voi, perché si è trattata di una vera e propria sorpresa...
Un bell'applauso per Élise Martel!


La biondina, praticamente incredula, venne spinta avanti proprio da Bruce, incoraggiata con lo sguardo da Tristan, il cugino, sempre dietro le "quinte".

E adesso arriviamo ovviamente al primo classificato, il vincitore del Plettro d'Oro!
Sono sincero, dopo averlo ascoltato... Averli ascoltati, ho capito subito che la vittoria fosse un bel po' scontata, a giudicare dalle vostre reazioni...


Cyrus e Davis sorrisero tra loro, uno divertito, l'altra furbo.

Sia maschi che femmine non hanno potuto fare altro se non acclamare a voce altissima tutti e due.
Un primo premio assolutamente meritato...
... Che si facciano avanti dunque!


Nemmeno dovette chiamarli per nome, che bisogno c'era?!
Sia il Bahamut che il Valefor si avvicinarono, afferrando assieme il Plettro d'Oro mentre Davis inevitabilmente lanciava un'altra occhiata verso Emanuelle.

... Un attimo solo, per favore, perché non ho finito!

Tornò immediatamente il silenzio, infatti bisognava capire cosa ci facesse quell'altro trofeo e cosa significasse.
Beh, presto detto.

Durante questi giorni di messa in sesto del palco, degli attrezzi, delle scenografie eccetera, tutto il team del locale si è dato molto da fare.
In particolare, io stesso ho chiesto di tanto in tanto ad ogni dipendente di provare a cantare qualche canzone per testare le capacità e le qualità audio.
Quello che però non potevano immaginare è che io, assieme al mio caro amico ed organizzatore Eagle, stessimo in realtà valutando le diverse esibizioni.
Facendoci aiutare da un illustre e potente Stregone, mio zio Eugene, che potete vedere lì seduto al bancone intento a farsi una birra...


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... Abbiamo potuto clonare una piccola porzione del Plettro così da poter conferire un altro premio, ovvero il premio Voce dello Staff!
Ma non chiamerò direttamente la persona, aspetterò che salga da sola sul palco mentre, senza il suo permesso, manderemo un filmato della sua esibizione fatto di nascosto!


CLIP RUBATA DEL VINCITORE PREMIO CATEGORIA STAFF
ARTISTA: EMANUELLE PAULINE LAMARCK
CANZONE: I'M NOT A GIRL


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Nel video, lo Shamrock era praticamente vuoto. Mattina del giorno di chiusura probabilmente. Ben chiedeva ad Emanuelle di cantare quello che volesse.
Doveva essere una prova, quindi poteva sbizzarrirsi, mettendo una qualsiasi base e poi tentare l'approccio col MagiFono per vedere il risultato audio.
Beh, quello che ne venne fuori fu un piccolo spettacolo musicale degno di nota, con una Pauline decisamente brava, intonata e la migliore in assoluto di tutto lo staff.
Il video la mostrava in normalissimi abiti comuni, niente di appariscente, insomma, un look normale per una giornata normale, senza trucco eccessivo o acconciature.
Eppure, nonostante tutto, tutti gli spettatori, al termine della clip applaudirono colpiti infinitamente dalle doti nascoste della cameriera che li aveva serviti per tutta la sera.
Anche Davis fece una espressione sorpresa e compiaciuta, guardandola come a dire "Hai capito miss broncio" o qualcosa di simile.
Benedykt, guardandola con aria colpevole, le fece cenno di raggiungerlo però, perché doveva a tutti i costi ritirare il proprio premio.
Mentre la ragazza saliva sul palco, afferrando quel grosso Plettro di Vetro, non poteva di sicuro immaginare che nascosto da qualche parte, suo fratello la stesse applaudendo commosso.
Ad ogni modo, dopo quell'ennesima sorpresa, parve proprio che tutto dovesse concludersi lì, anche perché dai, si era anche fatta una certa ora!

Ringrazio ancora tutti per essere stati con noi e faccio comunque presente che resteremo aperti un'altra ora.
In questo modo, chi non ha avuto il tempo per bere o mangiare abbastanza a causa della troppa attenzione sulla sfida, potrà recuperare!


Lentamente tutti quanti scesero dal palco.
Tristan ed Élise avrebbero continuato a parlare dell'esibizione una volta rientrati, festeggiando a modo loro.
Cyrus se ne andò da Stella per chiederle un commento sulla canzone e invitandola ad appartarsi ad un tavolo per mangiare assieme.
Davis naturalmente raggiunse Emanuelle, congratulandosi intanto con lei, ed aspettando che ella poi gli accordasse il premio, il vero premio.
Bruce e Amaranta si offrirono da bere a vicenda e Vergil se ne tornò a casa: aveva fatto anche troppo tardi e per fortuna l'effetto della Polisucco era finito!
Zelos invece momentaneamente scomparve, per assolvere al reale compito che si era prefisso, il reale motivo della sua partecipazione a quel concorso.
Nel silenzio della propria esibizione aveva potuto sondare meglio ogni Spirito, individuando il proprio ultimo bersaglio, l'ultimo Mangiamorte venuto dal futuro da eliminare.
Peccato che ucciderlo non sarebbe stato semplice, considerando che si trattasse di un combattente molto esperto e difficile da sconfiggere.
Si sarebbero affrontati in un buio vicolo di Hogsmeade. Il Vastnor alla fine l'avrebbe avuta vinta ma non senza riportare diverse ferite qua e là.
Uscendo sul retro del locale per gettare la spazzatura, la Lamarck l'avrebbe trovato steso a terra con diverse macchie di sangue sui vestiti.
Lui però l'avrebbe supplicata di non portarlo in ospedale per nessun motivo al mondo, quindi alla ragazza non sarebbe rimasta altra opzione se non chiedere aiuto a Stella.
Le due lo avrebbero portato a casa loro, con la Cartwright subito all'opera nelle sue doti di MediMaga Sportiva per curare qua e là le ferite riportate dallo sconosciuto.
Quello sarebbe stato l'inizio della conoscenza con Zelos e del successivo trasferimento del giovane a casa loro, ma questa è un'altra storia.

AUTOCONCLUSIVA
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Messaggioda Clovis » 13/11/2018, 15:44

Shamrock Pub
Hogsmeade
14/02/2114
Ore 11:19


Non succedeva spesso che Kelly Everett gli chiedesse di incontrarsi per fare semplicemente "quattro chiacchiere".
Anzi, in realtà non era mai successo prima ed ecco il motivo di tutta quella preoccupazione del ragazzone di Andorra.
Con la bionda sussisteva da un po' una specie di rapporto carnale più o meno continuo, in base ad impegni ed esigenze.
Si vedevano, trascorrevano qualche ora per un pasto, due parole di convenevoli ma poi puntualmente si arrivava direttamente al sodo.
Ecco perché gli incontri avvenivano da lui o da lei, mai in posti pubblici, a meno che non ci fosse poi in programma di spostarsi.
Il problema però era che quello specifico giorno, sia lui che lei dovevano poi riprendere le proprie mansioni qualche ora dopo il pranzo.
A nessuno dei due piaceva fare le cose di corsa e poi la bionda Giurista era stata precisa nel MagiFax: "Quattro chiacchiere".
Ormai arrivati a Febbraio, la questione Cecilia era stata messa in un cassetto da un bel po', lasciando spazio solo ad una placida tranquillità.
Il Belmont non sentiva la necessità di trovare un'altra partner, non tanto in fretta, preferendo dedicarsi alle riflessioni sulla sua vita e sul suo futuro.
Alle volte si sentiva molto tentato nel ritornare più attivo sul fronte militare, altre invece la realtà da Guardia del Corpo della Contessa lo soddisfaceva il giusto.
D'altronde uno stipendio simile era tosto da rinunciarvi, soprattutto quando la propria datrice di lavoro, intuito il dubbio, lo aveva anche un po' aumentato.
Mica scema la Principessa Danielle, donna intelligente, furba e alle volte forse un po' troppo peccaminosa negli sguardi, ad essere sinceri.
Non era mancata occasione di sentirsi osservati in un certo modo da lei e vista la situazione single, Clovis avrebbe anche potuto approfondire.
Però ci manca soltanto che creasse un iper disastro matrimoniale di stato dalle proporzioni antologiche.
Meglio starsi buoni e non tentare la fortuna più del dovuto, limitandosi a svolgere il proprio ruolo e di tanto in tanto, continuare a riflettere sul da farsi.

Queste olive sono eccezionali...
Forse dovrei chiedere al proprietario dove le rimedia.


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Aveva già ordinato un paio di drink lisci per sé e per la Everett, immaginando potesse giungere da un attimo all'altro.
A dire il vero, nelle precedenti settimane i loro incontri intimi si erano limitati moltissimo, quasi azzerandosi.
Anche quel dettaglio aveva un po' messo in allarme il BodyGuard, facendolo incuriosire.
Il suo abbigliamento era sicuramente molto poco adatto alla temperatura esterna, ma dentro di stava a meraviglia.
Inoltre da quella angolazione aveva un'ottima visione della porta di ingresso così da inquadrare all'attimo Kelly.
Non dovette attendere molto, comunque, prima che la ragazza si affacciasse finalmente, vedendolo a sua volta.
Clovis quindi si alzò in piedi, aspettando che ella lo raggiungesse, così da sorriderle affabile e contento.

Ciao bambola!

Due baci classici sulle guance e un occhiolino.

Gli faccio segno di portare pure qualcosa da spizzicare?

Chiese quasi subito, avvertendo nel caso una delle cameriere lì presenti di accompagnare ai drink delle noccioline o patatine che fossero.

Come sta andando il fratellino?

Quella mattina Kelly era andata alla riunione con gli insegnanti indetta dalla scuola per gli studenti più giovani.
Era una novità istituita per i ragazzini del primo e secondo anno, dopo di che veniva completamente abolita.
Serviva sostanzialmente per dare modo alle famiglie di raddrizzare gli allievi al momento giusto, prendendo le loro lacune o pigrizie per tempo.

Attacchi di nostalgia? Ahahah...

Perché non averne, nel caso?
Non erano trascorsi molti anni da quando la giovane donna aveva lasciato i banchi di Hogwarts.
Ritornare tra quei corridoi, quelle aule e quell'ambiente poteva anche far tornare qualche ricordo sopito.
Purtroppo però fra quei ricordi ci stava anche l'inizio relazione con Evan e fondamentalmente era quello il punto focale della conversazione di quel giorno.
Il Belmont lo aveva intuito senza che ella potesse dire niente, anche perché c'era un particolare importante che Clovis non aveva sottovalutato per nulla.

Perché non passiamo subito al dunque e soprattutto al perché in questo specifico giorno non sei in compagnia del tuo fidanzato...

Poteva anche essere ripetutamente tradito, il Chambers, ma quello era il giorno degli innamorati eppure non si era fatto vedere.
Possibile che avesse avuto da lavorare anche per quell'occasione?
D'altronde era anche vero che a Kelly non fosse mai fregato nulla di quella "festività", oppure in quel frangente la questione era diversa?
I due "amici" potevano iniziare la loro fase di "Quattro chiacchiere", non immaginando minimamente che qualcuno, dal bancone, li stesse osservando fin troppo interessato.
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Messaggioda Kelly » 15/11/2018, 23:50

[14 Febbraio 2114 - Verso lo Shamrock Pub, Hogsmeade - 11:20]


Incontro genitori-insegnanti, pausa pranzo e poi lavoro. Questa era la routine di quel giorno che Kelly Everett doveva seguire, mentre camminava lungo le strade gelide di Hogsmeade. Aveva terminato la prima parte del suo programma, salutando il fratellino per poi dirigersi verso lo Shamrock, coperta da un lungo trench pesante di color avorio. Il buon gusto per il vestire glielo aveva passato il Principe ed anche se fedele alle proprie origini, quando sapeva di dover lavorare a stretto contatto con il Montesquieu, Kelly sapeva sempre indossare abiti che egli potesse giudicare appropriati.
Il tacco era alto -stivali alti e bianchi- le gambe coperte da quella che sembrava essere una gonna lunga e piuttosto stretta, con solo uno spacco laterale a far intravedere il tipo di calzatura indossata dall'apprendista giurista. I capelli perfettamente in ordine e pettinati e l'espressione era quella tipica di una persona che era pronta a mordere il mondo, qualunque cosa volesse tentare farle contro. Non aveva un umore particolarmente allegro, ma per una volta non era Cameron il problema: il suo fratellino andava piuttosto bene a scuola e a parte qualche problema con Trasfigurazione, per il resto se la cavava alla grande.
Non era una grande sorpresa: chiedeva spesso a Vergil anticipazioni così da poter rimediare prima che il fratello andasse troppo male. Inoltre era orgogliosa della sua capacità nel campo del Quidditch, credendo -a ragione o torto gliene fregava poco- che quella l'avesse presa da lei. No, il motivo del suo umore nero era dovuto ad un certo fidanzato che anche per uno stupidissimo giorno come San Valentino aveva disertato l'appuntamento con la propria compagna.

Fa caldo qui dentro...

La temperatura all'interno del pub era decisamente alta rispetto all'esterno. Per questo motivo Kelly si tolse il cappotto e si alzò anche le maniche, mentre cercava di individuare la figura di Clovis fra i tavoli. Non era poi così difficile: il Belmont non passava di certo inosservato.

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Eccolo!

Un sorriso le illuminò lo sguardo, mentre raggiungeva il catalano che la salutò in un modo piuttosto equivoco per gli occhi di una persona interessata. Peccato che la Everett non fece minimamente caso a questa persona, salutando l'amico per poi prendere posto insieme a lui al tavolo.

Ciao bambola!

Ciao bel fusto!

Gli faccio segno di portare pure qualcosa da spizzicare?

È il minimo!
Sto morendo di fame, ho un buco allo stomaco che non ti dico...


Era in piedi dalle 6 quella mattina, per portarsi avanti con un po' di lavoro prima di incontrare i professori del fratello. La maggior parte di loro li conosceva, essendo gli stessi di quando lei andava a scuola. Sembravano essere passati secoli, mentre in realtà erano solamente pochi anni. Non era mai stata un tipo troppo nostalgico, ma doveva ammettere che con l'avanzare dell'età certe cose risultavano molto spontanee. Non aveva versato lacrimucce di alcun tipo, ma un po' di groppo alla gola lo aveva avuto quando aveva visitato nuovamente le aule dove aveva passato la maggior parte dei suoi anni di formazione.

Come sta andando il fratellino?

Per sua fortuna bene.
Se avessi scoperto che era un asino gli avrei spezzato entrambe le gambe.
Ha solo qualche difficoltà in Trasfigurazione, ma gliela perdono se per il resto va una spada.
E poi come Cacciatore non lo batte nessuno!
Ammetto che questo mi rende più incline a perdonargli qualche brutto voto.


Era una sua debolezza in quanto genitore, ma cosa ci poteva fare? Se avesse potuto, sarebbe andata a guardare ogni partita di Cameron, purtroppo non essendo un professore né una studentessa non le era consentito l'accesso allo stadio di Quidditch di Hogwarts. In un certo senso però era meglio così, perché brutti ricordi erano legati a quel luogo che un tempo aveva amato tantissimo. Se ci fosse finita negli ultimi tempi, il ricordo di Evan l'avrebbe assalita in un lampo, un ricordo talmente brutto da farla stare male.

Attacchi di nostalgia? Ahahah...

Qualcuno!
Inizio a credere di non essermi goduta abbastanza quegli anni.
Avrei dovuto fare come la mia migliore amica e fregarmene delle regole per divertirmi un po' di più.
Anche se ammetto che le infrazioni di Cappie non siano state sempre tutte piacevoli e senza conseguenze...


Quei c***o di mezzidraghi. Lei sarebbe morta se se ne fosse trovata uno di fronte? E il Coro. Quando ne parlava pareva che fosse una cosa veramente divertente. Per non parlare di quella disavventura che le era valso un anno in più come Prefetta lì ad Hogwarts. Non aveva mai compreso bene che cosa fosse accaduto, ma di sicuro qualcosa di pessimo a giudicare dal silenzio della O'Neill.

Perché non passiamo subito al dunque e soprattutto al perché in questo specifico giorno non sei in compagnia del tuo fidanzato...

Tsk, secondo te perché quello s*****o non si è fatto vedere?
Ma per lavoro, ovviamente!
Quella coreana del c***o mi ha seriamente rotto i c******i...


Ogni giorno usciva fuori qualche nuovo capriccio, qualche nuova esigenza e Evan era costretto a rimanere in America per stare appresso a tutto quanto. Ma non solo. Era lontano, troppo lontano e questo faceva del male a Kelly che non si sentiva più così tanto soddisfatta della loro relazione. Non gliene fregava niente di San Valentino, anzi la trovava una festa idiota, ma quell'idiota del suo fidanzato la adorava e adesso non era lì. Che cosa doveva pensare dunque? Che ci tenesse di meno a lei?

Sto passando un periodo un po' di m***a Clovis e avevo bisogno di sfogarmi con un amico.
Calvin e Vergil sono fuori questione: troppo vicini ad Evan.
E Cappie in questo momento sarà talmente tanto presa dai suoi di problemi che non riuscirebbe a pensare anche ai miei...


La questione Jorge era gravissima, ovviamente, ma non per questo un minimo di delusione Kelly non la stava provando. La ex-Tassorosso si lasciava spesso coinvolgere in troppe assurde situazioni, tanto da rimanerci invischiata e non sapere come uscirne. Non si vedevano da un bel po', dunque come poteva sperare che la O'Neill fosse pronta ad ascoltarla? No, preferiva pensare che non lo fosse e ripiegare sul Belmont, il quale perlomeno oltre che ascoltarla sapeva anche sc*******a per bene.

Ogni settimana ce n'è una nuova.
Ormai nemmeno mi ricordo più com'è fatto quello del mio fidanzato!
Non è bello che ricordi alla perfezione quello di quel Detective, ma per il suo ho un vuoto mentale...
... E poi questa c***o di festa degli Innamorati!
Fan***o, non me ne frega un c***o, ma per lui avrei festeggiato!
E invece...


Invece si ritrovava di nuovo sola. Di nuovo infastidita. Di nuovo indecisa su cosa fare.

... Tu invece?
Hai superato la rottura con la st****a isterica?


Come amorevolmente la Everett era solita chiamare la ex del Belmont.
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Messaggioda Clovis » 20/11/2018, 11:15

Ciao bambola!

Ciao bel fusto!

Gli faccio segno di portare pure qualcosa da spizzicare?

È il minimo!
Sto morendo di fame, ho un buco allo stomaco che non ti dico...


Kelly era sempre un gran bel vedere e all'interno di quel locale non era solo Clovis a pensarlo con somma intensità.
Ridendo e scherzando, la Everett poteva considerarsi una delle pochissime fortunate alle quali fosse capitata una malattia pericolosa con conseguenze ottime.
Non che prima fosse meno gnocca, però da una serie di cure e dagli effetti di un malessere uno si aspetterebbe come minimo un piccolo "abbruttimento".
Invece la bionda ne era uscita non solo vincitrice ma anche sempre e comunque una gioia per gli occhi e per le parti basse.

Ciao ehm... Emanuelle!
Ci potresti portare qualcosa di spizzicare?
A tua scelta, non abbiamo preferenze di alcun tipo...


Seppur poco prima lo avesse servito un cameriere, di colpo egli venne sostituito da quella collega mora di giovane età.
Non che a Clovis la cosa importasse particolarmente, di certo tutto poteva immaginare meno che ci fosse un motivo preciso dietro.
Si preoccupò invece di chiedere alla ospite del brunch come stesse andando il fratello, considerando che la stessa mattina ella fosse andata alla riunione per i familiari.
Cameron era un tipetto furbo, faceva bene il suo dovere col minimo sforzo e il resto lo impiegava per godersi la vita.
Praticamente aveva seguito i dettami della sorella maggiore.

Ha solo qualche difficoltà in Trasfigurazione, ma gliela perdono se per il resto va una spada.
E poi come Cacciatore non lo batte nessuno!
Ammetto che questo mi rende più incline a perdonargli qualche brutto voto.


Sei piuttosto di parte, lo sai questo vero?
E sentiamo, dalla cima della tua imparzialità... Pensi che come Cacciatore sia più bravo di te alla sua età?


La prese un poco in giro, sapendo bene che, pur non potendo andare allo stadio della scuola a vederlo, era comunque in possesso di una minima soluzione.
Da quel che sapeva il Belmont, infatti, il docente di Volo, carissimo amico della Everett, di tanto in tanto le regalava dei ricordi di alcuni spezzoni delle partite.
Tendenzialmente i momenti salienti dei match più attesi e difficili, oppure delle particolari azioni dove il fratellino aveva la meglio anche su avversari più adulti.
Tanto la comodità dell'avere un Capo Principe era ritrovarsi con un Ponderatoio dentro all'ufficio da poter sfruttare tranquillamente nella pausa pranzo o a fine lavoro.

Attacchi di nostalgia? Ahahah...

Qualcuno!
Inizio a credere di non essermi goduta abbastanza quegli anni.
Avrei dovuto fare come la mia migliore amica e fregarmene delle regole per divertirmi un po' di più.
Anche se ammetto che le infrazioni di Cappie non siano state sempre tutte piacevoli e senza conseguenze...


Tornando indietro, ognuno di noi si vivrebbe molto meglio l'esperienza.
In quel periodo pensiamo di avere tutto il tempo del mondo e poi scopriamo alla soglia del diploma che non è vero nulla.
Ogni tanto manca pure a me il piacere delle poche responsabilità ma è un pensiero abbastanza fugace.
In realtà ci lamentiamo tanto, ma la nostra vita lavorativa non ci dispiace affatto.
Ho ragione o no?


Lui stesso diceva spesso di voler tornare alla realtà militare, ma alla fin fine restava sempre lì, sempre ad Andorra, sempre al fianco della Principessa.
Non è che il ruolo di Guardia del Corpo lo entusiasmasse chissà a quali livelli, ma restava ugualmente una bella gratificazione da un punto di vista patriottico.
Quando aveva sventato l'attentato nei suoi confronti, pur venendo gravemente ferito, si era sentito orgoglioso di sé.
Probabilmente era stato proprio da quel momento in poi che la Principessa aveva iniziato a guardarlo sotto un'ottica più particolare.

Perché non passiamo subito al dunque e soprattutto al perché in questo specifico giorno non sei in compagnia del tuo fidanzato...

Tsk, secondo te perché quello s*****o non si è fatto vedere?
Ma per lavoro, ovviamente!
Quella coreana del c***o mi ha seriamente rotto i c******i...


Perché fare degli attentati plateali al Principe, quando gli si può semplicemente far ascoltare qualche tua registrazione vocale?

Volle appositamente smorzare la tensione di quell'uscita, ma in realtà era già entrato nell'ottica di un discorso più serio.
Aveva capito perfettamente che fossero lì per parlare della vita privata della Marchesa, un vero e proprio traguardo sorprendente.
Evidentemente per qualche ragione la bionda iniziava a vederlo parecchio come un vero e proprio amico.
Ma si poteva continuare ad avere rapporti sessuali pure con un rapporto di amicizia ben consolidato?
Beh, se avesse dovuto rispondere la migliore amica della Everett, allora assolutamente sì.

Sto passando un periodo un po' di m***a Clovis e avevo bisogno di sfogarmi con un amico.
Calvin e Vergil sono fuori questione: troppo vicini ad Evan.
E Cappie in questo momento sarà talmente tanto presa dai suoi di problemi che non riuscirebbe a pensare anche ai miei...


Dai, entra più nello specifico allora, siamo qui per questo no?

Ogni settimana ce n'è una nuova.
Ormai nemmeno mi ricordo più com'è fatto quello del mio fidanzato!
Non è bello che ricordi alla perfezione quello di quel Detective, ma per il suo ho un vuoto mentale...
... E poi questa c***o di festa degli Innamorati!
Fan***o, non me ne frega un c***o, ma per lui avrei festeggiato!
E invece...


... Sicuramente non si è scelto un lavoro tanto semplice e gestibile.
Conciliare un ruolo intercontinentale con una relazione fissa dall'altra parte del mondo non sarebbe facile nemmeno per un imprenditore esperto.
Non lo sto scusando, anzi, sto dicendo che arrivato a questo punto dovrebbe capire da solo che non potete proseguire in questa maniera.
... Però sappiamo entrambi che di mezzo ci sono pure altre motivazioni nascoste, no?


Il nuovo aspetto di Kelly, un aspetto mai ancora realmente accettato al 100% da Evan.
Aveva provato a fregarsene, all'inizio, gioendo solo del fatto che ella fosse guarita completamente dalla malattia.
Ma nel lungo andare aveva scoperto quanto gli fosse dispiaciuto di aver perso la sua fidanzata del passato, almeno sul piano estetico.
Non era assolutamente ovvio aspettarsi che il Chambers passasse sopra quel cambiamento di buon grado, pur essendo lei rimasta sostanzialmente una figa eccezionale.
Se il suo ricordo romantico era legato all'aspetto ormai non più esistente, la questione si faceva spinosa.
Talmente tanto spinosa alle volte forse pure da spingerlo a non barcamenarsi troppo pur di avere qualche ora libera da trascorrere con lei.
In altre parole, se per un buon 50% era davvero il lavoro ad opprimerlo, per il restante 50% c'era di mezzo anche quella storia.

Io credo tu debba prendere una decisione sana e di supporto al tuo stato d'animo, Kelly.
Probabilmente, anzi, di sicuro provi dei sentimenti forti per lui e lui per te, ma quello che ti è successo ha evidentemente mutato tanto il vostro equilibrio.
Lui sai bene che non farebbe mai alcun passo perché si sentirebbe un vero schifo, ma lo potresti sollevare tu dall'incarico.
Attenta, non sto dicendo che l'unica soluzione sia lasciarvi, ma per lo meno di prenderla in considerazione tra le possibili opzioni.
Evan è una brava persona, ma è stata fortemente traumatizzata: non facciamo troppo i moralisti, quando ci innamoriamo qualcuno, ci innamoriamo anche di come appare.
E qui non si tratta di qualche chilo in più o un diverso taglio di capelli, ma proprio di quasi tutti i connotati.
... Tu riusciresti a stare ugualmente con lui se cambiasse proprio del tutto faccia, se da un giorno all'altro ti ritrovassi nel letto una persona differente?


Poteva pure essere che Kelly si rivelasse molto più profonda e poco attenta ai dettagli rispetto a lui o al Chambers stesso.
Non pretendeva che ella fosse di uguale avviso ma era difficile pensare che le andasse perfettamente bene una eventualità simile.
Alla Everett piaceva il sorriso di Evan, alcune particolari espressioni, magari anche la forma delle mani o il taglio degli occhi.
Se fossero tutti cambiati in toto, le sarebbe risultato davvero easy dire "sei sempre tu, mi va bene uguale"?

... Tu invece?
Hai superato la rottura con la st****a isterica?


Non mi dà più tante soddisfazioni chiamarla così, sai?
E forse proprio per questo penso di essere riuscito a farmene una ragione e guardare avanti.
Una parte di me continuerà a chiedersi come sia stato possibile, ma un'altra avrà ben chiara la risposta.
Cecilia è una ragazza profondamente capricciosa ed egocentrica, oltre che egoista.
Ha bisogno di un maschio accanto a lei che sappia di dover camminare sempre sui gusci delle uova ed io non sono per nulla quel tipo.
Le auguro ogni fortuna ma provo un bel po' pena per quel poveraccio che si fidanzerà con lei o con cui magari è già fidanzata, chissà.
La cosa buona è che, anche ritrovandomela di fronte, non mi susciterà più nulla del passato, se non quella piccola, latente e obbligatoria rabbia di sottofondo.
... Tra l'altro ho deciso di seguire un corso presso l'Istituto accanto al Laboratorio dove lavora, quindi potrei addirittura incrociarla qualche volta!


In realtà niente di che, un piccolo corso specialistico di poche settimane tenuto dalle professoresse Patroklos e Al-Sayf proprio sul Principato di Andorra.
Storia, curiosità, archeologia, fatti salienti, il tutto per un totale di dieci incontri distribuiti su dieci settimane, uno a settimana dunque.
Prima di tutto era interessante e poi gli era stato anche finanziato dalla stessa Principessa, quindi anche gratis.
L'idea di poter vedere qua e là la Bishop non lo preoccupava affatto, anzi, era più il timore di fare una brutta figura come pessimo studente un po' troppo cresciuto.

Parlando invece a proposito di quel Detective del quale ormai ricordi perfettamente i connotati...
... Ti ha più riproposto una frequentazione?
Sempre decisa a non volergli dare, eventualmente, alcuna chance?
Lavorate anche piuttosto vicini, giusto per citare la prima sostanziale differenza col tuo attuale partner!


In realtà un'altra sostanziale differenza, per altro anche più palese di quella, ci stava eccome, ma stavano in un luogo pubblico, meglio non fiatare.
O meglio, lui preferì non farlo ma non era detto che quella boccuccia profumata della Everett non se ne uscisse alle sue solite maniere fregandosene di tutto e tutti.
La cameriera intanto girava loro intorno molto spesso, pur essendoci diversi tavoli vuoti e poche persone in quell'area.
Non che Clovis si fosse accorto di nulla, ma considerando che Emanuelle si trovasse lì così facilmente lo portava meno di rado a chiederle qualcosa.

Senta scusi, potrebbe portarci un paio di toast?
Per me classico, prosciutto e formaggio, per te bambola?
... Grazie.
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Messaggioda Kelly » 27/11/2018, 1:11

Ciao ehm... Emanuelle!
Ci potresti portare qualcosa di spizzicare?
A tua scelta, non abbiamo preferenze di alcun tipo...


Kelly guardò con molto interesse la cameriera mora che si ritrovò a servire al loro tavolo. Assottigliò lo sguardo, criptica, fissandola senza battere ciglio, cosa che mise parecchio in agitazione -almeno così sembrava- la ragazza. Forse la bionda aveva capito perché ella si trovasse lì? Stava intuendo qualcosa? Nulla di tutto ciò per fortuna: il continuo fissarla era dovuto al fatto che la Everett rammentava della sfida canora tenutasi a Dicembre allo Shamrock e la canadese era risultata essere la vincitrice della competizione fra gli addetti al servizio. Voce interessante, peccato per lo stile che la londinese giudicava un vero e proprio attentato ai c******i.

È carina quella moretta.
E ha proprio una gran faccia da z*****a.
Perché non ci provi? Magari ti dice di sì!


Non era la prima volta che Kelly si lanciava a dare consigli "amorosi" al Belmont, stuzzicandolo a provarci con tutte le belle ragazze che presentassero un minimo di puttanaggine nel modo di fare o nell'aspetto fisico. Non era forse il modo migliore di accasarlo, ma possibilmente era il migliore per convincerlo ad uscire dalla sua zona comfort e buttarsi di nuovo sul mercato. Era rimasto troppo tempo single e ancorato al sesso che facevano loro due per decidersi finalmente ad andare avanti. Questo almeno era il giudizio dell'aspirante giurista, la quale non si era ancora accorta del proprietario dello Shamrock lì presente che la fissava con molto interesse.
Lei parlava e parlava soprattutto del fratello, dato che veniva proprio dall'incontro fra genitori ed insegnanti, appena concluso.

Ha solo qualche difficoltà in Trasfigurazione, ma gliela perdono se per il resto va una spada.
E poi come Cacciatore non lo batte nessuno!
Ammetto che questo mi rende più incline a perdonargli qualche brutto voto.


Sei piuttosto di parte, lo sai questo vero?
E sentiamo, dalla cima della tua imparzialità... Pensi che come Cacciatore sia più bravo di te alla sua età?


C***o no!
Ne ha di strada da fare, il nostro allenatore ci faceva sputare sangue!
Ma se il talento è lo stesso del mio, sono sicura che diventerà presto un fenomeno.


Non le importava di risultare forse troppo ottimista o poco obiettiva. Credeva nelle capacità di suo fratello e vedeva in lui la stessa passione e la stessa intensità con il quale amava il Quidditch. Nonostante la sua migliore amica si fosse lasciata da parecchio con Axell, Kelly non perdeva mai occasione di ricordargli di farle ottenere i biglietti delle partite e dei match che più le interessavano. Con un canale come quello, era impossibile non rimediare neanche un misero posto allo stadio.
Parlare di Hogwarts la riportava indietro nel tempo, facendole venire un po' di sana nostalgia. Le mancavano quegli anni che avrebbe voluto viversi in maniera più avvincente. Nonostante fosse quella più estroversa, era sempre stata Cappie la più vivace e quella in grado di viversi ogni esperienza fino all'ultimo istante. La invidiava, per certi versi, ma mai abbastanza da desiderare il suo stile di vita. Era già difficile affrontare i normali problemi, aggiungere anche quelli sovrannaturali risultava complesso e soprattutto stancante agli occhi della londinese.

Tornando indietro, ognuno di noi si vivrebbe molto meglio l'esperienza.
In quel periodo pensiamo di avere tutto il tempo del mondo e poi scopriamo alla soglia del diploma che non è vero nulla.
Ogni tanto manca pure a me il piacere delle poche responsabilità ma è un pensiero abbastanza fugace.
In realtà ci lamentiamo tanto, ma la nostra vita lavorativa non ci dispiace affatto.
Ho ragione o no?


Annuì silenziosa, lasciando che la cameriera portasse gli stuzzichini da loro richiesti. Prese subito delle noccioline, spizzicando qualcosa prima del pasto vero e proprio. Lanciò anche un'occhiata piuttosto risaputa al Belmont, come ad invogliarlo a chiedere qualcosa alla Lamarck. Ma alla fine dei conti si arrivò a parlare di un argomento che faceva innervosire un bel po' la Everett, lo stesso che da qualche tempo le impediva anche di vivere più serena e dormire bene. La sua relazione con Evan non stava andando bene, lui era sempre più lontano, sempre più distante e sempre meno deciso a volerla vedere. Si lasciava fermare da mille problemi, uno più inutile dell'altro e Kelly aveva il forte sospetto che qualcosa non andasse, ma che il Chambers non avesse le p***e di dirglielo in faccia.

... Sicuramente non si è scelto un lavoro tanto semplice e gestibile.
Conciliare un ruolo intercontinentale con una relazione fissa dall'altra parte del mondo non sarebbe facile nemmeno per un imprenditore esperto.


Quindi ora sei dalla sua parte?

Non lo sto scusando, anzi, sto dicendo che arrivato a questo punto dovrebbe capire da solo che non potete proseguire in questa maniera.
... Però sappiamo entrambi che di mezzo ci sono pure altre motivazioni nascoste, no?


Non dire stronzate.
Non può davvero essere quello il problema...


Si rifiutava di ammetterlo Kelly perché sotto sotto avrebbe dovuto ammettere anche che per Evan fosse molto importante l'aspetto fisico. Al punto tale da preferire mollare una relazione di anni piuttosto che imparare ad accettarla per quello che era sempre stata. Doversi abituare al suo aspetto fisico cambiato -e nemmeno a dire che fosse diventata un cesso- non poteva essere qualcosa di tanto complesso, no? Per la Everett tutto era piuttosto semplice, chiaro e lineare, non andando a prendere in esame quelle che potevano essere le micro sfaccettature della psiche di un essere umano.

Io credo tu debba prendere una decisione sana e di supporto al tuo stato d'animo, Kelly.
Probabilmente, anzi, di sicuro provi dei sentimenti forti per lui e lui per te, ma quello che ti è successo ha evidentemente mutato tanto il vostro equilibrio.
Lui sai bene che non farebbe mai alcun passo perché si sentirebbe un vero schifo, ma lo potresti sollevare tu dall'incarico.


Vuoi dire che dovrei...

Attenta, non sto dicendo che l'unica soluzione sia lasciarvi, ma per lo meno di prenderla in considerazione tra le possibili opzioni.
Evan è una brava persona, ma è stata fortemente traumatizzata: non facciamo troppo i moralisti, quando ci innamoriamo di qualcuno, ci innamoriamo anche di come appare.
E qui non si tratta di qualche chilo in più o un diverso taglio di capelli, ma proprio di quasi tutti i connotati.
... Tu riusciresti a stare ugualmente con lui se cambiasse proprio del tutto faccia, se da un giorno all'altro ti ritrovassi nel letto una persona differente?


Ca**o sì!
Perché è cosi difficile per lui?
Di certo non mi sono innamorata di quell'imbecille perché era bello, perché alto o perché assomigliava... Ca**o ne so, a... Al Principe di Andorra!
Mi è piaciuto per il carattere, mi è piaciuto per come si comportava, per ciò che era... Tutto questo mi ha spinto verso di lui e lo sai, potrei avere di meglio, molto di meglio!
Con tutti quelli con cui ho sc****o ne avrei di ragazzi fra cui scegliere, ma sti gran c***i, perché l'unico che mi è sempre interessato è stato lui.
E adesso mi dici che devo accettare il fatto che la mia malattia lo abbia destabilizzato?
Fossi diventata un cesso ambulante, lo capirei pure, anzi sarei la prima a togliermi dalle p***e.
Ma CR***O guardami!
Non sarò quella di prima, ma sono ugualmente bella e vaffanculo non me lo merito un trattamento simile!
Non me lo merito... Non me lo merito affatto...


Mise le mani fra i capelli, cercando di sedare la rabbia, una rabbia che stava rischiando di mandarla sempre più fuori di testa. Clovis non poteva sapere quello che era successo ad Hogwarts anni prima, ma il suicidio di massa c'era stato eccome e in un primo momento lei aveva quasi sfiorato la decisione di mollare il Chambers per paura di soffrire nel perderlo. Come poteva essere giustificato il fatto che avesse tentato di uccidersi? Ci aveva messo mesi ad accettare la possibilità che qualcuno avesse costretto il suo ragazzo a farlo, ma rimaneva comunque una possibilità. E se fosse accaduto di nuovo? Se lo avesse rifatto? Nessuno le poteva dare la certezza matematica, ma lei al suo fianco c'era rimasta. Lui invece che cosa aveva intenzione di fare?

Ci sono cose ben peggiori da accettare in una relazione e credimi se ti dico che in questo lui è piuttosto in difetto.
... Mia madre non sarà l'esempio migliore del mondo, ma ha accettato di farsi massacrare di botte da mio padre perché lo ama.
Ed Evan non riesce ad accettare che fisicamente io abbia un altro aspetto?
... A questo punto mi sembra di aver solo sprecato i miei anni con una persona del genere.


Non era il tipo di persona che si abbatteva facilmente, ma c'erano dei momenti nei quali anche le guerriere più combattive gettavano la spugna perché stanche di impugnare la spada. Quello che Kelly non voleva era essere compatita, per questo cercò di riprendersi subito, bevendo il proprio drink e proponendo un cambio di argomento. Avevano puntato pure troppo i riflettori su di lei, ora era arrivato il turno di Clovis.

... Tu invece?
Hai superato la rottura con la st****a isterica?


Non mi dà più tante soddisfazioni chiamarla così, sai?

Strano!
Io continuerei a provarci gusto...


E forse proprio per questo penso di essere riuscito a farmene una ragione e guardare avanti.
Una parte di me continuerà a chiedersi come sia stato possibile, ma un'altra avrà ben chiara la risposta.
Cecilia è una ragazza profondamente capricciosa ed egocentrica, oltre che egoista.
Ha bisogno di un maschio accanto a lei che sappia di dover camminare sempre sui gusci delle uova ed io non sono per nulla quel tipo.
Le auguro ogni fortuna ma provo un bel po' pena per quel poveraccio che si fidanzerà con lei o con cui magari è già fidanzata, chissà.
La cosa buona è che, anche ritrovandomela di fronte, non mi susciterà più nulla del passato, se non quella piccola, latente e obbligatoria rabbia di sottofondo.
... Tra l'altro ho deciso di seguire un corso presso l'Istituto accanto al Laboratorio dove lavora, quindi potrei addirittura incrociarla qualche volta!


Bene.
Se dovessi incrociarla, ti dò l'autorizzazione a dirle che la ringrazio di averti mollato, così ho avuto la possibilità di assaggiare il tuo u*****o.
Puoi anche aggiungere che sei in cima alla mia Top Three fra quelli che mi hanno fatto godere di più.
Giusto nel caso in cui la rabbia dovesse saltare fuori...


Lei non avrebbe mai perdonato la Bishop per ciò che aveva fatto a Clovis. Non perché il catalano fosse suo grandissimo amico -sebbene negli ultimi tempi fosse facile definirlo così- bensì perché credeva che le persone egoiste, egocentriche e manipolatrici come Cecilia dovevano bruciare all'inferno. Era una pazza isterica, che aveva preso troppi pochi schiaffi da piccola e questo era il risultato. Lasciare un ragazzo amorevole e sempre pronto a tutto per farla felice solamente perché aveva il sospetto che guardasse le tette ad un'altra. Anche lei era gelosa, d'accordo, ma almeno la sua gelosia si basava su fatti concreti. Del tipo una ragazza che si avvicinava al suo uomo. A quel punto, un bel pugno in faccia non glielo toglieva nessuno, ma aspettava almeno che ci fosse il reato, non andava a sparare sentenze prima del dovuto.

Che corso hai deciso di frequentare?

Chiese poi, incuriosita, per poi cambiare di nuovo argomento di conversazione. Un argomento che interessò parecchio la cameriera mora che gironzolava lì intorno senza effettivamente fare nulla.

Parlando invece a proposito di quel Detective del quale ormai ricordi perfettamente i connotati...
... Ti ha più riproposto una frequentazione?
Sempre decisa a non volergli dare, eventualmente, alcuna chance?
Lavorate anche piuttosto vicini, giusto per citare la prima sostanziale differenza col tuo attuale partner!


Non rispose subito, perché in quel momento, vedendo passare Emanuelle, Clovis la chiamò per chiederle di farsi portare qualcosa da mangiare.

Per me classico, prosciutto e formaggio, per te bambola?

Tonno, maionese e pomodoro, grazie.

Iniziava a sentirsi osservata. Era un po' strano vedere che la cameriera fosse pronta a servire loro ma si tenesse ben lontana dagli altri clienti. Era come se per loro avesse una sorta di preferenza, sebbene non riuscisse a capirne il motivo. Poi, osservando meglio gli altri clienti, si rese conto del perché: fra tutti i presenti, i meglio vestiti -al livello di abiti firmati- erano lei ed il Belmont. Anzi, Clovis forse poteva non sembrare proprio ricco, ma certo la Everett indossava abiti piuttosto lussuosi. Questo forse aveva fatto sì che Emanuelle l'avesse etichettata come cliente facoltosa e cliente facoltosa equivaleva a mancia più ricca. Anche lei aveva fatto gli stessi calcoli, quando lavorava come cameriera, ma non le piaceva trascurare gli altri clienti solo perché erano poveracci come lei. Era un comportamento davvero scorretto e maleducato.

Mi toccherà farlo presente a Ben...

Non era una spia, ma Ben era suo amico e se per colpa di una cameriera incapace egli perdeva i suoi clienti allora Kelly si sentiva in dovere di metterlo in guardia. Poi la decisione ultima sarebbe toccata a lui.

Tornando al discorso di prima...
Ci siamo incrociati un paio di volte con quel Detective a lavoro, ma onestamente non credo proprio che faccia al caso mio.
Caratterialmente gli manca quel qualcosa che mi porti a desiderare di volerci provare e poi, qui lo dico e qui lo nego, non penso proprio che riuscirei a reggere un tipo come lui a letto tutti i santi giorni!
Ormai ho le mie abitudini e impiego già parecchie energie durante tutta la settimana per stare appresso al Principe e al mio lavoro.
Se mi sc**a tutti i giorni come ha fatto la prima volta, nel giro di una settimana sarei morta.
O licenziata, perché non riuscirei più a muovermi dal letto.


Tristan le stava simpatico, ma era bello da prendere a piccole dosi. Anche se le aveva fatto vivere un'esperienza al di fuori del mondo, le energie impiegate nell'andare a letto con lui erano energie tolte al proprio lavoro la mattina dopo. Pur facendosi otto ore di sonno si era sentita spossata per tutta la giornata, segno che non fosse più la ragazza di una volta, pronta a fare baldoria ad ogni ora del giorno.

Forse è il caso che mi concentri prima su Evan e su quello che dovrei fare con lui.
Non credo di volere già una nuova relazione, nel caso in cui mi mollassi...


Emanuelle passava vicino al loro tavolo proprio in quel momento. Si allontanò poi, andando spedita verso il Milkovich, con il quale si scambiò informazioni, all'apparenza relative al pub. Nel vederli, Kelly fece un cenno al proprietario dello Shamrock, salutandolo con la mano. Per il momento non sospettava nulla, ma rimaneva convinta della sua idea che la Lamarck stesse sempre appiccicata a loro per guadagnare più soldi.

Ma lo sai che ho l'impressione che quella cameriera ci stia troppo intorno?
Secondo me lo fa perché pensa di ottenere più mancia...
Devo proprio parlare con Ben di questa storia.
Una cameriera come quella è capace di fargli perdere un sacco di clienti con un atteggiamento simile.
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Messaggioda Clovis » 05/12/2018, 14:37

È carina quella moretta.
E ha proprio una gran faccia da z*****a.
Perché non ci provi? Magari ti dice di sì!


Pensi che il mio metro di giudizio per una possibile partner sia la sua propensione alla tr******ne?
D'accordo che con te c'è feeling, ma potresti essere solo un'eccezione che conferma la regola!


La prese un po' in giro, dicendole praticamente che pure lei non è che scherzasse in quanto a faccia da z****la o tr******ne, ben sapendo che la Everett non si sarebbe offesa.

... A parte questo, è piuttosto giovincella ed io ormai ho trent'anni suonati.
Non sto dicendo che con una più giovane non ci starei, ma lei anche esteticamente mi sa troppo di piccola.
Al massimo ci penserei per una botta e via...


Tanto Kelly di certo lo avrebbe incoraggiato anche in tal senso, l'importante era che si desse una mossa in qualche senso.
La bionda effettivamente non aveva tutti i torti, perché alla fin fine Clovis andava a letto con lei proprio in quanto "Porto Sicuro".
Sapeva che non ci fossero coinvolgimenti, sapeva di trovarsi bene e sapeva di poter essere spontaneo senza paranoie.
Eh sì, se non fossero diventati così tanto amici ci avrebbe anche potuto fare un bel pensiero, ma oramai il loro rapporto era divenuto palese.
Inoltre, se fino ad allora non era scattato niente un motivo doveva pur esserci, senza considerare che la ragazza fosse ancora fidanzata, almeno per il momento...

Conciliare un ruolo intercontinentale con una relazione fissa dall'altra parte del mondo non sarebbe facile nemmeno per un imprenditore esperto.

Quindi ora sei dalla sua parte?

Non lo sto scusando, anzi, sto dicendo che arrivato a questo punto dovrebbe capire da solo che non potete proseguire in questa maniera.
... Però sappiamo entrambi che di mezzo ci sono pure altre motivazioni nascoste, no?


Non dire stronzate.
Non può davvero essere quello il problema...


Certo che può, tutto è possibile, specie perché una casistica simile non è di sicuro prevista in una relazione.

Il fidanzato della Everett non poteva mica andare a pensare che un giorno ella potesse modificare radicalmente il proprio aspetto.
Ovvio che apparentemente non sembrasse chissà quale problema, ma nessuno poteva esserne realmente certo senza essere nella testa del Chambers.
Clovis cercava solo di far ragionare la Giurista in modo tale che si preparasse a tutto, anche all'eventualità di troncare quella relazione.
Magari Evan non aveva le palle per farlo ma lei, fortunatamente, ne aveva abbastanza per entrambi.
Questo però non significava di riflesso essere disposti a farlo senza provare la benché minima sofferenza.

Evan è una brava persona, ma è stata fortemente traumatizzata: non facciamo troppo i moralisti, quando ci innamoriamo di qualcuno, ci innamoriamo anche di come appare.
E qui non si tratta di qualche chilo in più o un diverso taglio di capelli, ma proprio di quasi tutti i connotati.
... Tu riusciresti a stare ugualmente con lui se cambiasse proprio del tutto faccia, se da un giorno all'altro ti ritrovassi nel letto una persona differente?


Ca**o sì!
Perché è cosi difficile per lui?
Di certo non mi sono innamorata di quell'imbecille perché era bello, perché alto o perché assomigliava... Ca**o ne so, a... Al Principe di Andorra!


Ok ok, ma abbassa la...

Mi è piaciuto per il carattere, mi è piaciuto per come si comportava, per ciò che era... Tutto questo mi ha spinto verso di lui e lo sai, potrei avere di meglio, molto di meglio!
Con tutti quelli con cui ho sc****o ne avrei di ragazzi fra cui scegliere, ma 'sti gran c***i, perché l'unico che mi è sempre interessato è stato lui.
E adesso mi dici che devo accettare il fatto che la mia malattia lo abbia destabilizzato?


Clovis abbassò un attimo il capo per minima ragione di imbarazzo.
Kelly stava alzando parecchio la voce e, per quanto non ci fossero chissà quante persone lì dentro, le parole arrivavano facilmente ovunque.
Anche lo stesso proprietario dello Shamrock, sempre dietro al bancone e segretamente vigile, ascoltando quella sfuriata inarcò il sopracciglio un po' stranito e perplesso.
D'altronde la Everett stava dicendo apertamente di aver tradito più volte il proprio compagno, oppure c'erano stati molti prendi e lascia con scappatella nel mezzo?
Peccato non poterglielo chiedere apertamente, vero Benedykt?

Fossi diventata un cesso ambulante, lo capirei pure, anzi sarei la prima a togliermi dalle p***e.
Ma CR***O guardami!
Non sarò quella di prima, ma sono ugualmente bella e vaffanculo non me lo merito un trattamento simile!
Non me lo merito... Non me lo merito affatto...


È vero, non te lo meriti, va bene?
Però adesso fai un bel respiro e torna nei ranghi, come diciamo noi militari.
Potrà non fregartene nulla di far sapere a tutto il tuo circondario che hai problemi di coppia, ma non vedo perché dover dare spettacolo gratuito.
Senza considerare che purtroppo per te ora hai una sorta di reputazione da difendere, visto per chi lavori.
Manda giù un sorso.


Era la voce della verità e Kelly, finalmente più adulta e matura, sarebbe presto arrivata alla conclusione che non avesse poi tutti i torti.
Londra non era lontana da lì e tante persone di Hogsmeade lavoravano anche al Ministero, dove la vedevano lavorare tutti i giorni.
Se il Principe avesse saputo di quel linguaggio esagerato in un luogo pubblico probabilmente l'avrebbe perdonata, ma non senza fastidi.
Meno male che ormai al Montesquieu la Everett ci tenesse abbastanza da regolarsi per lui, considerandolo ormai più che un semplice datore di lavoro.
Ripresero quindi la conversazione, mentre Clovis si rendeva conto di quanto la bionda necessitasse quello sfogo.

Ci sono cose ben peggiori da accettare in una relazione e credimi se ti dico che in questo lui è piuttosto in difetto.
... Mia madre non sarà l'esempio migliore del mondo, ma ha accettato di farsi massacrare di botte da mio padre perché lo ama.
Ed Evan non riesce ad accettare che fisicamente io abbia un altro aspetto?
... A questo punto mi sembra di aver solo sprecato i miei anni con una persona del genere.


Ognuno ha i propri limiti e volenti o nolenti, se noi quei limiti non li abbiamo, non possiamo pretendere dall'altro che sia una nostra replica.
Se vogliamo fare l'esempio di tua madre ci sto: tu per amore accetteresti un uomo che ti metta le mani addosso?
Al primo schiaffo siamo certi entrambi che te lo mangeresti vivo e chiuderesti il rapporto in meno di un attimo, con l'amore sfumato da un secondo all'altro.
Quindi come vedi, tua madre per amore lo farebbe, tu no... E non c'è nulla al mondo, nessuna persona amata al mondo, che possa farti variare questa idea.
Evan sbaglierà ad avere questo come suo punto di non ritorno, ma se fosse davvero quella la motivazione, non sta a te decidere se possa essere valida o meno.
Può non starti bene, può non andarti a genio e far valere le tue ragioni mandandolo a quel paese, ma nient'altro.
... Prima accetterai questa cosa e prima riuscirai a ragionare lucidamente su cosa fare con lui.


Automaticamente, senza pensarci, Clovis posò la mano su quella della ragazza, stringendola un po' più forte, per darle conforto.
Naturalmente quel gesto venne captato da qualcuno in lontananza, che deglutì silenzioso, storcendo il naso con una smorfia di disappunto.
Smorfia che aumentò incredibilmente non appena Emanuelle, sentite le successive parole di Kelly riguardo l'aver provato l'u***llo di Clovis, tornò a riferire svelta svelta.
Anzi, in quel caso oltre che una smorfia gli cadde addirittura una bottiglia mentre la faceva roteare in aria...
... E capitava davvero pochissimo che facesse determinati errori da principianti.
Intanto, il dialogo proseguiva e si spostava anche sui possibili nuovi partner seri per la bionda.
Di bene in meglio, insomma.

Ci siamo incrociati un paio di volte con quel Detective a lavoro, ma onestamente non credo proprio che faccia al caso mio.
Caratterialmente gli manca quel qualcosa che mi porti a desiderare di volerci provare e poi, qui lo dico e qui lo nego, non penso proprio che riuscirei a reggere un tipo come lui a letto tutti i santi giorni!
Ormai ho le mie abitudini e impiego già parecchie energie durante tutta la settimana per stare appresso al Principe e al mio lavoro.
Se mi sc**a tutti i giorni come ha fatto la prima volta, nel giro di una settimana sarei morta.
O licenziata, perché non riuscirei più a muovermi dal letto.


Non so se sentirmi sminuito nel mio vigore sessuale da questa tua affermazione o meno, ahahahah!
... Tu che chiedi pietà è un evento più unico che raro!


Non era facile rapportarsi a persone "malate" come il Detective, quindi insomma, non faceva testo in termini di paragone.
Difatti Clovis era decisamente a suo agio con l'autostima e non pensava sicuramente di avere qualcosa in meno.
Però lo faceva molto ridere immaginare la Everett con le mutande bianche legate ad un bastoncino, sventolandole in segno di resa, morta sul letto.
Insomma, menzione d'onore per l'Investigatore del Ministero, a prescindere da tutto.

Forse è il caso che mi concentri prima su Evan e su quello che dovrei fare con lui.
Non credo di volere già una nuova relazione, nel caso in cui mi mollassi...


Dipenderà tutto da come ti sentirai una volta finita.
Potresti scoprire di essere bisognosa di una relazione nella tua vita.
A quel punto lascerai passare poco tempo.
Oppure potresti ritrovarti a non volere più nessuno perché stai bene libera come il vento.
Comunque hai ragione, concentrati prima su cosa fare con Evan, tanto sfuggire al problema non lo risolverà.


Nel frattempo, alzò la mano per chiedere il conto proprio alla cameriera Lamarck, sempre lì nei dintorni.
La sua pausa stava quasi per terminare e sarebbe dovuto tornare al proprio lavoro.
Una chiacchierata importante e fondamentale, seppur abbastanza fulminea.
Purtroppo era il brutto dell'essere una Guardia del Corpo a disposizione di una ex Contessa piuttosto capricciosa.

Ma lo sai che ho l'impressione che quella cameriera ci stia troppo intorno?
Secondo me lo fa perché pensa di ottenere più mancia...
Devo proprio parlare con Ben di questa storia.
Una cameriera come quella è capace di fargli perdere un sacco di clienti con un atteggiamento simile.


Però è stata brava, almeno per quel che mi riguarda, quindi gliela lascerò davvero una buona mancia.
Tanto sei in rapporti stretti con questo Ben, no?
Io devo proprio scappare, però puoi restare qualche altro minuto e farglielo presente, come orario è sereno, non è chissà quanto indaffarato.


Si alzò in piedi, a quel punto, possibilmente assieme a lei, per poi avvicinarsi e darle un paio di baci sulle guance.

Sempre a disposizione e non parlo solo di quello, intesi?

Occhiolino.

... Uhm, te lo posso chiedere un favore?
Tempo fa, durante una cena al Castello in grande stile, ho intravisto la sorellastra dei Reali, tale Sylvie qualcheccosa.
Ha un aspetto intrigante, davvero niente male e su di lei il mio pensierino ce lo farei.
Potresti indagare col tuo capo?


Ottenuto quel consenso, perché alla fine alla Everett non costava nulla fare qualche domanda in innocenza a Joël, il Belmont ringraziò e lasciò la propria parte di conto sul tavolo.
Sapeva benissimo quanto all'amica non piacessero i maschi dediti ad offrire ed era quindi solito rispettare quella filosofia, tranne in casi eccezionali, vedi il compleanno ad esempio.
Uscì dal pub con la direzione verso il Castello, pronto a riprendere i suoi doveri patriottici.
Kelly invece poteva scegliere se rimanere lì ancora un po' per parlare con il proprietario oppure lasciare anche lei la sua parte sul tavolino e andarsene a sua volta, rimandando il dialogo con Ben.

USCITA PER CLOVIS
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