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I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Ariel » 16/01/2016, 22:59

Cioè, fammi capire: tu ti sei INNAMORATA di lui senza esserci nemmeno andata a letto PRIMA?

Uuhh... ecco... ah-ehm... coff coff........ sì.... ?

Sembrava una domanda, in effetti, ma la verità era che Ariel si stava trovando totalmente in difficoltà: come spiegare a Caroline Priscilla che non era necessario andare a letto con Robyn per capire quanto fosse forte l'Alchimia sessuale tra loro, per via delle loro nature di Aberrazioni... senza però raccontarle effettivamente di esserlo, delle Aberrazioni? Impossibile, la Jiménez non trovava via d'uscita, quindi si limitò a pronunciare quella domanda/affermazione con le guance rosse e l'espressione imbarazzata di fronte ad una O'Neill incredula.

Ti giuro Ariel, non riesco proprio a capire in che modo potrei aiutarti.
Mi hai detto che non sai se quello che provi per Robyn sia vero amore, quindi sembra essere questo il problema; eppure mi hai appena confermato di esserti INNAMORATA di lui, correggendo fra l'altro un mio errore di semantica! Non dovrebbe già essere questa una risposta?


Ecco...

Poi mi dici che ti senti in colpa, ma a parte l'ipotesi che ti ho detto prima, non ne avresti alcun motivo: non hai più nessun dovere nei confronti di Zephyr e puoi decidere di lasciarti andare con qualunque persona tu desideri, dato che lui è stato il primo a farlo.

In effetti...

Al massimo potresti decidere di volere più tempo per te stessa, per riprenderti, ma a quanto pare ti sei già messa insieme a Robyn, quindi hai fatto già tutto ciò che ti preoccupa!

Beh...

E poi mi dici che non riesci a lasciarti andare con lui, che ancora non avete fatto l'amore: temi di prenderlo in giro, che non sia vero il sentimento che provi. Per me ti stai facendo condizionare troppo dalle tue paure e dalle tue fisime, per non vedere che il tuo istinto ti ha già portata molto più in là di quanto tu vorresti trovarti.
Non è che per caso hai semplicemente paura di ricevere un'altra batosta?


Io...

Forse la sola e unica cosa che ti sta bloccando adesso dal vivere questo rapporto con serenità è il terrore che anche Robyn possa spezzarti il cuore da un momento all'altro...

... sono proprio incasinata, eh?

Commentò Ariel, che dalle parole di Cappie, e quindi dal suo punto di vista esterno, riusciva a capire quanto si fosse auto-confusa da sola: forse aveva ragione, si stava facendo troppe fisime, si stava lasciando condizionare dalle proprie paure e magari sì, tutto ciò a causa del pensiero di soffrire nuovamente.

Chi lo sa, magari ti senti anche inferiore alla sua ex! La conosci? Che tipo è?

In realtà la conosci anche tu, si tratta di...

Per quanto, amica mia, con quelle tette che ti ritrovi faccio fatica a credere che tu possa avere delle ex rivali con le quali confrontarti!

... g-grazie...

Ah, giusto per la cronaca, lo sai che se anche Robyn ti facesse soffrire glielo taglierei, vero? Ringrazia che mi sto trattenendo dall'evirare Zephyr, tsk!

La fissò un attimo perplessa, perché non era da Cappie - non per come la conosceva lei almeno - uscirsene con frasi così "forti", ma reputando quella veemenza come frutto dell'affetto che provava per lei, Ariel alla fine le sorrise riconoscente ed anche un po' divertita.

Lo ammetto, questa certezza mi consola! - le disse infatti, appena più serenamente - Comunque, dicevo... la ex la conosci anche tu, è Aryanne.

Inutile chiederle se se la ricordasse, ne era abbastanza certa.

Forse il punto è anche che Robyn non si comporta proprio come un fidanzato... o almeno, non come il tipo di fidanzato a cui sono abituata io: è molto... non lo so, frenato, ma probabilmente è perché percepisce il mio distacco e si comporta di conseguenza... - rifletté ad alta voce la colombiana, prima di sospirare e scuotere il capo - Quindi pensi che dovrei solo provare a... lasciarmi andare e vedere cosa succede? Fidarmi di lui e delle sue parole, insomma?
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Ariel
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Messaggioda Caroline Priscilla » 17/01/2016, 17:43

... sono proprio incasinata, eh?

Peggio, sei un completo disastro!
E chi lo sa, magari ti senti anche inferiore alla sua ex! La conosci? Che tipo è?


In realtà la conosci anche tu, si tratta di...

Per quanto, amica mia, con quelle tette che ti ritrovi faccio fatica a credere che tu possa avere delle ex rivali con le quali confrontarti!

... g-grazie...

Ah, giusto per la cronaca, lo sai che se anche Robyn ti facesse soffrire glielo taglierei, vero? Ringrazia che mi sto trattenendo dall'evirare Zephyr, tsk!

Prima di Irina non si sarebbe mai espressa con quel tono quasi sprezzante, avrebbe parlato in maniera molto più dolce e tranquilla. Ma accettandola dentro di sè aveva anche accettato sfumature del suo carattere che si erano fuse con le proprie e che adesso emergevano nel continuo relazionarsi della O'Neill con il resto del mondo. Comunque -a parte spiazzare un pochino Ariel- non era successo nulla di grave, anche perchè aveva solo detto che teneva pronta e affilata la wakizashi nel caso in cui la colombiana avesse bisogno dei testicoli di uno dei due ragazzi per smettere di soffrire.

Lo ammetto, questa certezza mi consola!

Il tuo volere, la mia lama Ariel!

Comunque, dicevo... la ex la conosci anche tu, è Aryanne.

Q-quella Aryanne?
Aryanne Vastnor? Cioè Arianna Ricciardi?
Complimenti Robyn...


Le uscì fuori spontaneo, perchè certo non si poteva dire che la figlia acquisita di Sandyon non fosse una gran bella gnocca.

Però tu sei molto meglio di lei, assolutamente!

Volle rincuorarla, tanto lo pensava veramente: trovava la Jiménez molto più bella della Mercenaria, sia come fisico che come carattere. Qualcuno avrebbe potuto dirle che lei era un pochino di parte in realtà, ma Cappie avrebbe negato tutto quanto fino all'ultimo, perchè non le ci voleva molto a dare un giudizio obiettivo ed un parere sincero anche se una delle due era sua amica e l'altra la conosceva appena.

Forse il punto è anche che Robyn non si comporta proprio come un fidanzato... o almeno, non come il tipo di fidanzato a cui sono abituata io: è molto... non lo so, frenato, ma probabilmente è perché percepisce il mio distacco e si comporta di conseguenza...

Non è da escludere, magarai sta cercando di darti tutto il tempo di cui hai bisogno reprimendo i propri sentimenti...

Quindi pensi che dovrei solo provare a... lasciarmi andare e vedere cosa succede? Fidarmi di lui e delle sue parole, insomma?

Io direi che tu dovresti farci sesso, Ariel.

Disse senza troppi giri di parole, suonando forse fin troppo decisa nella sua affermazione ma esprimendola con tono molto serio, come se fosse veramente un consiglio dettato dopo lungo riflettere.

Se c'è una cosa che ho capito stando insieme ad Axell è che quando la mente si confonde e il cuore anche è il corpo che ti schiarisce le idee.
Le emozioni che provi facendolo insieme alla persona che ami sono uniche e inconfondibili. Tu per me ci stai ragionando fin troppo su questa storia e la prova è che ti sei contraddetta più e più volte durante la nostra conversazione.
Se dovesse andare male, vorrà dire che il tuo è stato solo un bisogno di sentirti amata dopo che Zephyr ti ha lasciato.
Se invece dovesse andare bene, sai allora che ciò che provi per Robyn è reale e potrai lasciarti andare senza metterti più freni.
In entrambi i casi, ne uscirai sempre in piedi perchè almeno ti sarà chiaro ciò che vuoi veramente.
E in più hai anche la certezza che se Robyn osasse farti soffrire, io ho sempre una wakizashi nel mio baule, pronta per essere usata!


Disse smorzando con quella battuta la serietà del suo tono e avvalendosi della sua fidata arma per proteggere il cuore di Ariel da altre brutte esperienze.

Ma se non te la senti di farlo, io a questo punto non ho altre soluzioni per te.
Potresti allontanarti per un breve periodo da Robyn e vedere cosa provi standogli lontana ma, essendo il tuo Vocal Coach, vedo questa ipotesi impossibile da realizzare...
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Messaggioda Ariel » 17/01/2016, 21:44

Peggio, sei un completo disastro!

E come darle torto? Le era bastato vedere il proprio sproloquio dal punto di vista di Caroline Priscilla per rendersi conto di quanto fosse incoerente, assurdo, contraddittorio, un disastro appunto: era chiaro come il Sole quanto fosse confusa Ariel, una confusione che però forse derivava semplicemente da fisime e paranoie inutili, che le impedivano di viversi un possibile sentimento altrimenti bello e chissà, magari anche intenso, giusto, quello che aveva sempre sognato - e che un tempo credeva di poter ottenere con Zephyr.

Q-quella Aryanne?
Aryanne Vastnor? Cioè Arianna Ricciardi?


Proprio lei...

Complimenti Robyn...

... già...

Non poteva darle torto, anche se avrebbe tanto voluto farlo: ma era vero, Aryanne era sempre stata una bella ragazza fin dai tempi della scuola, ed ora... era diventata ancora più bella, sensuale, ed ovviamente con un fisico tirato perfettamente, vista la sua professione; come poteva competere con una così?

Però tu sei molto meglio di lei, assolutamente!

Dici?
Io non penso, lei è così...


Agitò le mani, senza concludere la frase: per lei quel "così" intendeva perfettamente ciò che voleva dire, ma non era semplice, per chi la ascoltava, capire, quindi non avrebbe biasimato la O'Neill se effettivamente non avesse colto il senso di quell'affermazione a metà; il punto era che, nonostante fosse cresciuta e nonostante fosse diventata un'Aberrazione, e quindi fondamentalmente più sicura di sé, non aveva mai smesso davvero di sentirsi meno degli altri, di Aryanne in questo caso - e visto che Zephyr alla fine era tornato dalla sua ex, come biasimarla?
Ma quindi, per riassumere, cosa le suggeriva l'ex Tassorosso? Di lasciarsi andare ai propri sentimenti senza farsi bloccare dalle proprie paranoie?

Io direi che tu dovresti farci sesso, Ariel.

S-Sesso?
Ah... okay... capisco... pe... perché?


Se c'è una cosa che ho capito stando insieme ad Axell è che quando la mente si confonde e il cuore anche è il corpo che ti schiarisce le idee.
Le emozioni che provi facendolo insieme alla persona che ami sono uniche e inconfondibili.


Uhm...

Tu per me ci stai ragionando fin troppo su questa storia e la prova è che ti sei contraddetta più e più volte durante la nostra conversazione.
Se dovesse andare male, vorrà dire che il tuo è stato solo un bisogno di sentirti amata dopo che Zephyr ti ha lasciato.
Se invece dovesse andare bene, sai allora che ciò che provi per Robyn è reale e potrai lasciarti andare senza metterti più freni.
In entrambi i casi, ne uscirai sempre in piedi perchè almeno ti sarà chiaro ciò che vuoi veramente.


Capisco cosa tu voglia dire...

E in più hai anche la certezza che se Robyn osasse farti soffrire, io ho sempre una wakizashi nel mio baule, pronta per essere usata!

Che scema...

Si fece una leggera risata, Ariel, facendosi poi subito dopo più pensierosa: aveva sempre pensato che il sesso tra loro non fosse importante perché, in quanto Aberrazioni, la chimica tra loro era praticamente scontata... ma forse si sbagliava, forse andare a letto insieme era comunque necessario, forse era quella la vera ed unica risposta a tutti i suoi dubbi.

Ma se non te la senti di farlo, io a questo punto non ho altre soluzioni per te.
Potresti allontanarti per un breve periodo da Robyn e vedere cosa provi standogli lontana ma, essendo il tuo Vocal Coach, vedo questa ipotesi impossibile da realizzare...


No, infatti, anche se forse potrei approfittare delle vacanze... - mormorò la Jiménez, rivolgendo poi un sorriso riconoscente all'amica - Grazie Cappie, davvero!
Non so ancora cosa farò, ma senza di te non avrei nemmeno avuto qualcosa su cui riflettere, perciò... grazie davvero, non sai quanto mi hai aiutata.
Ora devo andare, ma ti prometto che mi farò sentire presto... e che qualsiasi cosa accada sarai la prima a saperlo, okay?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 17/01/2016, 22:30

Però tu sei molto meglio di lei, assolutamente!

Dici?
Io non penso, lei è così...


Gnocca, vero.
Ma tu sei una gnoccolona da paura!
- le disse con un enorme sorriso e con una nonchalance da fare invidia -Ricordati sempre una cosa, Ariel cara: se Robyn è passato da Aryanne a te, significa che ti trova molto più... Molto più...- cercava il termine adatto per definirla, ma certo non era facile racchiudere tutte le qualità della colombiana in una sola parola -... Bella, affascinante, irresistibile, sensuale, eccitante, fantastica di lei.
E se non mi credi, vado a chiamare Philip per confermartelo. Non appena ti ha vista ha lasciato una pozza di bava dietro al bancone, anzi penso che stia ancora cercando di pulirla!


E senza nemmeno farlo apposta, Philip stava davvero chino sotto il bancone a pulire, anche se non della bava ma una bevanda che gli era cascata per sbaglio mentre fissava imbambolato Ariel.
Dopo quel breve intermezzo, Cappie si decise finalmente a dare il suo consiglio all'amica: andare a letto con Robyn. Era l'unico modo, secondo la O'Neill, per fare un po' di chiarezza nel proprio cuore, anche se dal suo punto di vista la Jiménez aveva poco da chiarire in realtà: era palese -dal modo in cui aveva parlato di sè stessa e del Laars- che quei sentimenti c'erano, erano presenti e perfettamente reali. Semplicemente la colombiana non era in grado di discernerli dai sensi di colpa di una persona che rispettava profondamente l'Amore e quando esso veniva tradito, si sentiva quasi in dovere di passare un lungo periodo di lutto.
Tuttavia la soluzione da lei trovata poteva non essere accettata dalla cantante esordiente. Ariel poteva decidere di non essere pronta a rischiare - e lei sicuramente non l'avrebbe biasimata- per questo lo fece presente anche alla colombiana, proponendo un'altra soluzione alternativa ma decisamente meno praticabile.

Ma se non te la senti di farlo, io a questo punto non ho altre soluzioni per te.
Potresti allontanarti per un breve periodo da Robyn e vedere cosa provi standogli lontana ma, essendo il tuo Vocal Coach, vedo questa ipotesi impossibile da realizzare...


No, infatti, anche se forse potrei approfittare delle vacanze...

Forse... Però se devo essere sincera, io preferirei il mio PRIMo suggerimento...

Disse con tranquillità e ironia, ricambiando poi il sorriso della Jiménez e anzi, alzandosi e stringendola forte in un abbraccio.

Grazie Cappie, davvero!
Non so ancora cosa farò, ma senza di te non avrei nemmeno avuto qualcosa su cui riflettere, perciò... grazie davvero, non sai quanto mi hai aiutata.


Lo spero davvero!
Non dimenticarti che nulla è in grado di buttarti giù, se non te stessa.
Ti voglio bene, Ariel...


E le diede una serie di baci sulla guancia, lasciandola poi libera di andare.

Ora devo andare, ma ti prometto che mi farò sentire presto... e che qualsiasi cosa accada sarai la prima a saperlo, okay?

Ci conto, anche perchè non reggerei un altro mega discorso come quello di prima ehehehe!
Ah e sappi che non so quando, nè dove, nè come, ma prima o poi riusciremo a passare un'intera serata solo io e te, a base di gelato e pettegolezzi vari.
Ci vediamo, a presto!


La osservò andare via, alzandosi poi dal tavolo proprio nel momento in cui Philip si avvicinava per darle una mano a togliere tutto.

Quella ragazza... Porca puttana, che sogno!

E invece è perfettamente reale!
Anzi, visto che ti piace così tanto, falle un favore e compra il suo album! E' bellissimo, si chiama...


[Fine]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/02/2016, 17:47

[Venerdì 30 Settembre 2111 - White Lion, Boston - Ore 20:30]


Esatto, questo mio carissimo amico, Vergil, è un Auror proprio come te...

Venerdì sera. Era quasi impossibile riuscire a farsi sentire dentro il locale pieno di gente che parlava, beveva e mangiava in compagnia, proprio come stava facendo in quel momento la ex-Tassorosso insieme al proprio capo. Da quando Indigo e Shuyun le avevano dato le risposte che le servivano, la vita della O'Neill aveva ripreso a scorrere lineare e senza ostacoli, rendendo l'irlandese molto più propensa a sorridere di quanto avesse fatto nell'ultimo periodo. Dopo essersi accertata che fosse possibile per lei bloccare per sempre l'influenza nefasta del nucleo di Irina sul suo carattere, Cappie era corsa da Marshall e da Ryan, spiegando loro -nei limiti del possibile- la situazione e garantendo che da quel momento in poi si sarebbe impegnata con tutte le proprie forze per far sì che ogni cosa filasse liscia come l'olio e che mai e poi mai avrebbe perso la testa come era accaduto durante l'ultima settimana di Agosto. Quando infine entrambi avevano accettato di riprenderla a lavorare con loro, la ragazza -in separata sede- aveva abbracciato con forza il Rosenberg, ringraziandolo più e più volte, quasi con le lacrime agli occhi per l'intensità della gioia provata.

Mi piacerebbe fartelo conoscere, è un ragazzo serio e posato e si impegna davvero tanto per poter fare carriera fra gli Auror...

Quasi non le pareva possibile che realmente potesse ancora stare lì a chiacchierare del più e del meno con Marshall. Ma ancora più impossibile le sembrava di riuscire a vivere pur non avendo più Axell -come indissolubile certezza- al proprio fianco. Erano passate solo due settimane dal loro ultimo incontro, un incontro che pareva aver sanato le ferite del cuore di Cappie con una velocità impressionante, a giudicare dal modo in cui riusciva ancora a sorridere allegra, quasi spensierata, e dalla carica di energia che metteva in tutto ciò che la riguardava. Non era solo merito del suo carattere esplosivo, ma anche dell'Elemento che la governava. E, in buona parte, anche delle persone che le erano sempre state vicino in tutta quella faccenda, primo fra tutti proprio Vergil stesso, argomento di conversazione -all'attuale- fra la O'Neill e il Rosenberg. Aveva chiesto al Cartwright di incontrarsi al pub quella sera, volendo passare non solo una piacevole serata in sua compagnia, ma anche sfruttare l'occasione per far sì che il ragazzone potesse incontrare il suo capo, Auror come lui ma di grado più alto. L'irlandese si era convinta, infatti, che conoscerlo avrebbe potuto aiutare in un futuro Vergil a migliorarsi e a farsi strada nel lavoro dei propri sogni, per questo motivo aveva insistito così tanto che lui fosse presente. Fissò il proprio orologio da polso -regalo di suo padre, che anche una volta cresciuta portava ancora con sè- notando che erano le otto e mezza spaccate: avrebbero dovuto vedersi all'incirca un quarto d'ora prima, ma la ragazza sapeva che non avrebbe dovuto aspettare ancora tanto. Difatti, qualche minuto dopo, Cappie vide una figura ben conosciuta affacciarsi sulla soglia del locale, guardandosi intorno alla ricerca della ex-Tassorosso.

Scusatemi, torno subito!

Disse a Marshall, Ryan e Camila, posando la propria bottiglia di Cola sul bancone e dirigendosi verso il punto dove si trovava il Cartwright, vestita con un paio di jeans neri e stretti, maglioncino di cachemire color grigio perla, parigine e -come ornamento- un paio di orecchini a cerchietto e una collanina molto semplice, che valorizzavano e addolcivano ancora di più lo sguardo e i lineamenti della piccola -non più tanto piccola- O'Neill.
Una volta fermatasi di fronte all'amico, Cappie rimase per qualche secondo in silenzio, fissandolo a braccia conserte mentre riordinava le idee, prima di fare un bel respiro e iniziare a parlare.

Ritardatario in amore come nella vita, eh?
Dove diavolo eri finito?


Sei in ritardo!
Mi hai fatto preoccupare, lo sai? Che cosa è successo?


Sei in ritardo!
Mi hai fatto preoccupare, lo sai? Che cosa è successo?


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Chiese, sciogliendo l'espressione preoccupata solo dopo essere stata rassicurata sul suo stato di salute, sorridendo e abbracciandolo forte.

Dai vieni, ci stanno aspettando.

Gli disse poi, prendendolo per mano e guidandolo verso il bancone dove erano seduti -in fila- Ryan, Camila e Marshall, serviti dietro da Hayley, la proprietaria del White Lion.

Eccoci qui!
Lui è Vergil, il ragazzo di cui vi stavo parlando prima!


Disse, lasciando poi che fossero gli altri a presentarsi, notando però che il posto vicino al proprio era già occupato e che non c'era proprio verso di trovarne uno libero al bancone.

Uff... Credo che ci toccherà spostarci verso i tavoli, ma sono disponibili solo quelli piccoli.
Va bene dai, se dovesse liberarsi qualche altro posto raggiungeteci, noi intanto ci sediamo lì!


Disse, dirigendosi verso uno dei tavoli liberi e portandosi dietro la propria bevanda, in attesa che anche Vergil ordinasse la propria.

Cazzo che sfiga! Volevo farti conoscere il mio capo, almeno avresti avuto un aggancio sicuro all'interno del Ministero.

Che palle! Mi dispiace Ver, ci tenevo tanto a farti conoscere Marshall, è una brava persona e poteva darti qualche consiglio utile per la tua carriera...


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Messaggioda Vergil » 22/02/2016, 19:10

30-09-2111 | Pub "White Lion" | Boston | U.S.A. | 20:27

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Con l'arrivo dell'Autunno cominciavano a ripresentarsi le fastidiose piogge settembrine, un Settembre ormai alla fine a dir la verità, con Ottobre in arrivo in meno di quattro ore.
Vergil Cartwright quella sera aveva ben poco da fare, nessun impegno o programma, per questo accettare l'invito di Caroline Priscilla non gli era risultato affatto problematico.
D'altronde, quando aveva modo di rivederla faceva di tutto pur di non essere bloccato, spesso inventandosi pure scuse all'ultimo momento con i colleghi o con gli stessi Evan e Calvin, pur di raggiungerla ovunque ella si trovasse. Un comportamento sbagliato, comportamento senza via d'uscita qualora non si fosse deciso a parlare apertamente e direttamente, ma il ragazzo aveva le sue buone ragioni per non esporsi con la O'Neill, ovvero l'ancora poco tempo trascorso dalla rottura col cugino e il bisogno da parte della irlandese di recuperare un po' di energie completamente da sola, senza una nuova proposta all'orizzonte bisognosa di un "sì" o un "no". Aveva chiesto cortesemente ai due discografici di non parlarne assolutamente con Ariel o con Kelly, non tanto per la prima in quanto sapeva quanto la colombiana fosse una ragazza discreta, ma quanto per la seconda, incapace tal volta di tenere un segreto, col rischio di mandare alle ortiche tutto il suo piano di attesa strategica.

Anche se qualcuno di sicuro mi chiamerebbe "inguaribile ritardatario sentimentale".

Lui in primis, in realtà, ma quella era tutta un'altra storia.
Per una volta tanto era convinto di aver fatto la scelta giusta a non buttarsi, standole vicino ed aiutandola a riprendersi ma senza risultare una presenza opprimente.
Quella sera avrebbe conosciuto i suoi due capi e per la precisione uno di loro era anche un Sole d'Oro, ottima occasione per chiacchierare con un collega più esperto che a quanto sembrava aveva rifiutato la carica successiva alla propria in favore della carriera di Investigatore Magico. Lui aveva ancora tantissimo da imparare e qualche consiglio non avrebbe fatto altro se non giovargli, ne era sicuro. Senza contare poi che Cappie gliene aveva parlato benissimo, elogiando la serietà e l'esperienza dell'uomo che rispondeva al nome di Marshall Rosenberg. Per quanto riguardava invece la faccenda Victoria, vederla a lezione era davvero molto strano, quasi surreale. Non c'erano più sguardi di intesa, non c'erano più comportamenti ambigui da parte di lei per provocarlo un po' ed anzi, spesso gli capitava di vederla con occhi tristi e spenti, probabilmente a causa della propria situazione con l'amica e con Axell. Vergil fino a quel momento però aveva evitato di intromettersi. Era buono, quello sì, ma non abbastanza da aver già rimosso tutto.

Per quanto quella notte a me non è successo qualcosa di tanto differente, ormai lo devo ammettere...

Durante quello scambio di coppia, il cuore dell'Auror aveva preso una direzione differente rispetto all'ipotizzato, ma per accorgersene precisamente ci sarebbero volute altre due-tre settimane concrete di riflessione.
Non poteva proprio immaginare una coincidenza simile, in altre parole l'unica ad essere rimasta immune da quella strana magia avversa era stata proprio Caroline Priscilla, quella che probabilmente aveva sofferto di più per tutto il casino avvenuto, talmente tanto da combinare anche un sacco di guai senza volerlo, aiutata però dall'ex fidanzato rivelatosi ben pronto a prendersi ogni colpa al posto suo. Forse un giorno i due cugini si sarebbero rivisti per riparlare della questione o forse avrebbero aspettato direttamente il Natale, quando le loro famiglie si rivedevano per stare tutti assieme, chissà, ma per il momento Vergil preferiva non porsi domande o progetti, evitandosi il rischio di grossi mal di testa. Arrivato di fronte all'ingresso del pub, il Cartwright fece presto ad entrare, volendo al più raggiungere l'amica. Indossava una giacca impermeabile di finta pelle con sotto una maglia leggera a maniche lunghe bianca. La temperatura era elevata, pur essendoci tempo brutto, ecco il perché di un tale abbigliamento. Jeans color panna e stivaletti neri alla texana con piccolo tacchetto, giusto perché aveva bisogno di qualche altro centimetro essendo un tappo.

Sei in ritardo!
Mi hai fatto preoccupare, lo sai? Che cosa è successo?


Bellissima.
Non avrebbe saputo esprimere in altro modo il viso della O'Neill.
Per qualche secondo rimase a fissarla, preso in contropiede sia dalle parole di lei sia dalla visione in sé, poi recuperò la parola, levandosi il cappuccio.

Ti giuro che avevo un'ottima ragione... Comunque scusami.

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Caspita, sei uno schianto, dico sul serio!
Ti preferisco quando non ti trucchi troppo, anche perché per mostrarti bella non hai proprio bisogno...


Si avvicinò a lei per darle i tipici due baci sulle guance in segno di saluto, anche se il desiderio di baciarla direttamente sulle labbra morbide e voluminose fu piuttosto accentuato.
Le sorrise, per poi prendersi qualche secondo ed osservare l'interno del locale parecchio pieno di gente, davvero tanta, così tanta che i posti ai tavoli erano molto ridotti e rischiavano di rimanere in piedi.
Non credeva che fosse così tanto gettonato, fino ad allora ci era stato solamente in mezzo alla settimana e per di più ad orari avanzati.

Eccoci qui!
Lui è Vergil, il ragazzo di cui vi stavo parlando prima!


Buonasera a tutti!

Fu cordiale e solare nei confronti di tutta la compagnia presentatagli dall'amica, alzando la mano e agitandola verso di loro, prima di sentire il commento infastidito di lei.

Uff... Credo che ci toccherà spostarci verso i tavoli, ma sono disponibili solo quelli piccoli.
Va bene dai, se dovesse liberarsi qualche altro posto raggiungeteci, noi intanto ci sediamo lì!


Oh d'accordo... Allora mi prendo qualcosa da bere e ti raggiungo, a tra poco!

Si rivolse alla proprietaria, Hayley, chiedendole la cortesia di dargli una "Diesel", ovvero birra con Pepsi Cola, o Coca Cola in base alle preferenze, ma lui gradiva di più la prima, da buon americano.
Una volta ricevuto il suo bicchiere, si scusò con tutto il gruppo sperando di poter parlare con tutti più avanti nella serata, raggiungendo la O'Neill già posizionata presso uno dei tavoli da coppia.
Si sedette quasi subito, sorridendo e ringraziando poi la signorina che portò loro due ciotole con dentro patatine e noccioline, così per spizzicare assieme al drink.

Che palle!
Mi dispiace Ver, ci tenevo tanto a farti conoscere Marshall, è una brava persona e poteva darti qualche consiglio utile per la tua carriera...


Sarà almeno la settima volta che me lo ripeti, lo sai vero? Ahahah...
Non temere, adesso aspettiamo un po', sono certo che riusciremo a riunirci per una chiacchierata globale al più presto.
Ah, giusto...


Alzò il dito indice della destra come a volerle chiedere un istante e dalla tasca della giacca posata sopra lo schienale della sedia estrasse una piccola scatolina, grande quanto una confezione di carte.
Non essendo sicuro che quello fosse un pub frequentato esclusivamente da maghi e streghe, preferì non farla tornare alla grandezza originale grazie alla bacchetta, ma lasciò che eventualmente lo facesse la stessa Cappie, di sicuro più tranquilla nel fare o non fare certe cose, per quanto la sigla sulla scatola e il contenuto erano facilmente distinguibili anche con dimensioni ridotte.

Sono passato in un negozio poco prima di venire qui.
Ho fatto un po' di coda e questo mi ha rallentato.
È per te...


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Messaggioda Caroline Priscilla » 22/02/2016, 22:52

Sei in ritardo!
Mi hai fatto preoccupare, lo sai? Che cosa è successo?


Ti giuro che avevo un'ottima ragione... Comunque scusami.

Guardati, sembri un pulcino bagnato eheheh!
Va bene, l'importante è che tu sia qui.


Vergil non era stato l'unico a rendersi conto che qualcosa era cambiato quella notte. La stessa Cappie -durante il loro amplesso- aveva sentito qualcosa di diverso fra di loro, dettagli che non aveva elaborato ma che aveva registrato dentro di sè, pronta a coglierli nei momenti di riflessione e di solitudine per analizzarli a dovere e scoprire dunque il cambio di rotta subito dal cuore del migliore amico. Almeno così sarebbe dovuta andare, se il giorno dopo il suo stesso cuore non fosse stato fatto a pezzi a causa di Axell e Victoria. Pur avendo ormai deciso di superare la vicenda e di andare avanti, quel trauma l'aveva bloccata per molto tempo, focalizzandola solo ed esclusivamente sull'altro Cartwright e facendole mettere da parte, per il momento, quello che aveva vissuto qualche mese prima insieme a Vergil.
A distanza di qualche settimana, la O'Neill aveva ripreso di tanto in tanto a chiedersi se ciò che aveva vissuto fosse stato frutto della sua immaginazione oppure realtà, ma dal momento che con il professore di Volo non era mai uscito fuori l'argomento, semplicemente l'irlandese l'aveva messo da parte ancora una volta, molto più propensa a concentrarsi su altre cose importanti.

Caspita, sei uno schianto, dico sul serio!
Ti preferisco quando non ti trucchi troppo, anche perché per mostrarti bella non hai proprio bisogno...


Ultimamente sei sempre in vena di complimenti!
Guarda che l'ho capito che per te sono una persona speciale, non c'è bisogno che lo sottolinei ogni volta...
Comunque... Grazie!
Smack!
Sei bellissimo anche tu!


Gli disse, afferrandolo per i lembi della giacca e avvicinandosi alla sua guancia dove gli diede un bel bacio a stampo di quelli potenti. Dopo i saluti, finalmente l'irlandese si decise a condurlo di fronte ai suoi colleghi di lavoro, presentandolo a tutta l'allegra combriccola -Hayley compresa- prima di rendersi conto che di posti al bancone non ne erano rimasti per tutti e dunque loro due -almeno per il momento- erano costretti a trovare un posto a sedere ai tavoli.

Che palle!
Mi dispiace Ver, ci tenevo tanto a farti conoscere Marshall, è una brava persona e poteva darti qualche consiglio utile per la tua carriera...


Sarà almeno la settima volta che me lo ripeti, lo sai vero? Ahahah...

Eheh scusami, lo so, sono troppo ripetitiva!
Ma lo faccio solo perchè ci tengo che tu riesca a realizzare il tuo sogno...


Non temere, adesso aspettiamo un po', sono certo che riusciremo a riunirci per una chiacchierata globale al più presto.
Ah, giusto...


Uhm? Cosa?

Lo vide trafficcare col proprio cappotto e incuriosita attese di vedere che cosa aveva in mente il Cartwright, nel frattempo spiluccando di qua e di là qualche nocciolina dalle ciotole portate da Vergil, fino a quando il ragazzone non le mise davanti una scatolina molto piccola ma con le scritte leggilibilissime.

Ma...

Sono passato in un negozio poco prima di venire qui.
Ho fatto un po' di coda e questo mi ha rallentato.
È per te...


Quindi... era questo il motivo...

Disse, fissando la scatola di cioccolatini e poi Vergil, sorridendogli felice e stringendo il regalo al proprio petto. Ultimamente l'amico non faceva altro che riempirla di doni e pensieri, come se dovesse in qualche modo riempire il vuoto che aveva lasciato Axell dentro di lei dimostrandole tutto l'affetto di cui era capace. A dire il vero tutti quei gesti la facevano sentire un po' in colpa perchè lei invece non aveva mai ricambiato, non con cose materiali almeno. Cercava sempre di passare quanto più tempo possibile con Vergil perchè anche se il suo ex-prefetto non aveva mai dato segno di soffrire per la storia con Victoria, ugualmente Cappie sentiva che avere un'amica vicino poteva solo fargli del bene. E dato che lei ormai era in via di guarigione, poteva sopportare il peso di un'altra persona sulle proprie spalle, specie se quella persona era proprio Vergil stesso.

Sei un tesoro, ogni volta che ci vediamo hai sempre un pensiero per me!
Grazie Ver, davvero, ma dovresti smetterla di comprarmi dolci. Primo perchè mi fanno male e secondo perchè fra un po' ti ritroverai sul lastrico per colpa mia, ehehehe.
E poi l'ho capito perchè lo fai...
Cerchi di tirarmi su il morale e di farmi sentire apprezzata, ma non ce n'è bisogno. Sto bene, come vedi non ho più combinato disastri e riesco a pensare di vivere anche senza Axell.
Mi riprendo in fretta io, che cosa credi!


Disse scherzando, ingrandendo poi la scatola per poter guardare da vicino tutte quelle golosità.

Appunto, me li finirei tutti adesso...
No, no, no, basta! Devo impormi di mangiarne SOLO uno al giorno... Be', facciamo due al giorno e BASTA.
Altrimenti diventerò una botte!


E addio a tutti i sacrifici fatti per allenarsi insieme a Phoenix e a Shuyun.

Dopo mi accompagni a casa?
Così potrai asciugarti, non ti fa bene rimanere con i capelli bagnati.
Allora, cosa mi racconti di nuovo?
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Messaggioda Vergil » 22/02/2016, 23:56

Quindi... era questo il motivo...

Sì, il motivo era proprio quello: fare la fila in un negozio di cioccolatini per riuscire a prenderle qualcosa di davvero eccezionale e buono oltre ogni immaginazione.
Caroline Priscilla non immaginava minimamente quante emozioni contrastanti ci fossero state dietro quel gesto, quante domande e quanti dubbi.
In fondo non era semplice fare certe cose senza avere il timore che l'altra capisse il reale scopo del gesto, ma per fortuna in determinati contesti la O'Neill aveva ancora il Sesto Senso di una padella.

Cerchi di tirarmi su il morale e di farmi sentire apprezzata, ma non ce n'è bisogno.
Sto bene, come vedi non ho più combinato disastri e riesco a pensare di vivere anche senza Axell.
Mi riprendo in fretta io, che cosa credi!


Ahahah, ma certo, lo so lo so, però un incentivo non fa mai male giusto?
Soprattutto se si tratta di un incentivo simile!


Le fece una piccola linguaccia, bevendo un po' della propria "Diesel" e intanto divertendosi nel sentire le congetture della irlandese riguardo il dosaggio di cioccolatini da mandare giù giornalmente.
Era davvero buffa e dolcissima allo stesso tempo, in parole povere un amore, già, un amore. Sospirando e tenendosi tutto quanto dentro, prese per sé qualche nocciolina e qualche patatina.
Andava tutto ok, bastava essere tranquilli e mascherare le proprie emozioni, una cosa che non gli stava affatto riuscendo male, poi capirai, con lei... la padella.

Dopo mi accompagni a casa?

Com-cosa?
Perché?!


Immagine


Così potrai asciugarti, non ti fa bene rimanere con i capelli bagnati.

... Ah...
Ma non preoccuparti dai, insomma, non sarebbe la prima volta!
Cioè, ti accompagno volentieri così sto tranquillo che ritorni in compagnia, ma non c'è bisogno, sul serio...


Tipico di Vergil Cartwright cominciare a fantasticare e andare troppo in là con la fantasia quando una ragazza era di suo largo interesse, proprio come era avvenuto con Victoria.
Quando il ragazzone cominciava ad avere certe idee e pensieri impuri significava che la strada verso la pazzia sentimentale era completamente spianata, in caso di una "non dichiarazione".
Come poteva però pensare di farle presente quello che aveva dentro? Non così diretta poi, doveva tentare di girarci un po' intorno, arrivarci con calma, moltissima calma.

Allora, cosa mi racconti di nuovo?

Di nuovo ben poco in realtà.
Ah, ho visto Ariel qualche giorno fa, mentre usciva dallo studio discografico.
Ero andato a trovare Evan e Calvin e l'ho salutata, tanto siamo rimasti in buoni rapporti, per fortuna.
L'ho trovata in forma anche se mi sembrava un po' per le sue, come turbata da qualcosa, però ovviamente non sono nella confidenza per impicciarmi.
Tu per caso sai se le sta succedendo qualcosa?


Chiese con normale curiosità, non volendo essere troppo invadente, difatti qualora Cappie gli avesse detto di sapere ma di non poter parlare, avrebbe alzato le spalle in segno di facile resa.
Adesso veniva la parte più difficile: prendere l'argomento sui propri sentimenti senza esagerare e tentando di aiutarla ad arrivarci con qualche spintarella senza però essere troppo chiari.
Vergil ticchettò un poco con le dita sul tavolo di legno, facendo agire le cellule del cervello frettolosamente, afferrando il coraggio poi ed incalzando.

Senti ma tu... Giusto per sapere... Hai mai più ripensato a quella notte?
Non intendo al dopo, solo a quella notte in sé per sé... Tra... Noi.
Ti ha lasciato dei bei ricordi? Come ti senti se ci rifletti su adesso?


Non era detto che fosse la soluzione migliore, però lui aveva cominciato a sentirsi diverso da allora, aveva iniziato a percepire dei sentimenti per lei da allora, seppur molto fiochi e via via sempre più potenti ed incalzanti, quindi probabilmente la soluzione migliore era proprio partire da lì, da quella notte un po' assurda e un po' estrema, che li aveva visti protagonisti sotto una luce completamente diversa.
Tentò di avere un'espressione neutra e morbida, senza che si notassero accenni di tensione o ansia, batticuore compreso.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 23/02/2016, 12:03

Ahahah, ma certo, lo so lo so, però un incentivo non fa mai male giusto?
Soprattutto se si tratta di un incentivo simile!


Cappie non era così sprovveduta da non rendersi conto di alcuni segnali lanciati, involontariamente, da Vergil: i sospiri, lo sguardo che pareva nascondere qualche segreto, il sorriso a volte non totalmente spontaneo, imbarazzato. Semplicemente non era capace di unire i puntini nel mondo giusto, per così dire, scambiando tutti quei segni come un modo da parte del Cartwright di nasconderle ancora la profonda sofferenza che provava dentro per aver perso Victoria, la ragazza per cui aveva penato così tanto prima di conquistarla. Forse quello era la colpa più grande che la O'Neill dava alla Randall per tutta quella storia: non aver saputo amare abbastanza Vergil tanto quanto era riuscito a fare lui.
Pensieri e ipotesi totalmente errati quelli dell'irlandese, ma non conoscendo la verità nè sapendo i reali trascorsi dell'amico, poteva solo ipotizzare che l'Auror si stesse facendo forza da solo, evitando di raccontare ogni cosa alla migliore amica solo per non tediarla con le sue continue e assidue pene d'amore. E dire che lei avrebbe voluto aiutarlo in qualsiasi modo, non sapendo che questa volta a far piangere il suo cuore d'amore era proprio la O'Neill stessa e non più la Draghessa.

... Ah...
Ma non preoccuparti dai, insomma, non sarebbe la prima volta!
Cioè, ti accompagno volentieri così sto tranquillo che ritorni in compagnia, ma non c'è bisogno, sul serio...


Scusa, perchè no?
Ci divertiamo sempre un mondo insieme e poi così non rischi di prenderti un raffreddore!
E dai, ti prego, ti prego, ti prego, rimani!


Immagine


Anche perchè era decisa ad andare in fondo a quella storia e fargli confessare tutto quello che il Cartwright le stava nascondendo, con le buone o con le cattive. Semplicemente non le andava di farlo all'interno del White Lion, preferiva aspettare un momento di tranquillità assoluta e intimità, così che -nel caso in cui Vergil si fosse dimostrato irremovibile- avrebbe potuto torturarlo con morsi e solletico, fino a quando non si fosse deciso a parlare.

Allora, cosa mi racconti di nuovo?

Di nuovo ben poco in realtà.
Ah, ho visto Ariel qualche giorno fa, mentre usciva dallo studio discografico.


Ma dai!
Come vi siete incrociati?


Ero andato a trovare Evan e Calvin e l'ho salutata, tanto siamo rimasti in buoni rapporti, per fortuna.
L'ho trovata in forma anche se mi sembrava un po' per le sue, come turbata da qualcosa, però ovviamente non sono nella confidenza per impicciarmi.
Tu per caso sai se le sta succedendo qualcosa?


Sì, ma temo di non potertene parlare, mi ha fatto promettere di non dire nulla a nessuno.
Diciamo che non è nulla di grave, però sicuramente è qualcosa che può turbare parecchio qualsiasi persona...


Si morse il labbro inferiore, pensierosa, perchè questo faceva supporre alla O'Neill che la Jiménez non avesse ancora seguito il consiglio di Cappie o che in qualche modo l'avesse seguito ma si fosse resa conto che qualcosa non andava. Forse sarebbe stato il caso di andare a trovare la migliore amica per chiederle come stava. Per troppo tempo aveva pensato solo ed esclusivamente alle proprie pene d'amore, non calcolando quelle che stavano passando anche le persone vicino a lei.

Comunque cercherò di vederla presto, magari riesco a tirarle su il morale!

Poteva organizzare un pigiama party a casa sua, solo loro due, mangiando schifezze e chiacchierando fino all'alba... Impegni permettendo di una e dell'altra ovviamente! Era ancora persa nei propri pensieri, cercando di incastrare i propri orari impossibili con quelli della colombiana, quando Vergil le rivolse un'altra domanda che la sorprese un po' e le fece sgranare appena gli occhi dalla sorpresa.

Senti ma tu... Giusto per sapere... Hai mai più ripensato a quella notte?
Non intendo al dopo, solo a quella notte in sé per sé... Tra... Noi.


Eh?... Ah... Sì, ogni tanto mi è capitato...

Ti ha lasciato dei bei ricordi? Come ti senti se ci rifletti su adesso?

Perchè me lo chiedi?
Vuoi fare il bis?


Perchè me lo chiedi?
Hai paura che non mi sia piaciuto?

Perchè me lo chiedi?
Hai paura che non mi sia piaciuto?


Si era trattenuta appena in tempo dal fargli quella battuta un po' maliziosa e un po' provocante, sentendola come non adatta a quel momento e soprattutto da fare ad un Vergil che pareva ancora turbato da tutta quella storia. Sorrise comunque sbarazzina, perchè quel pensiero -pur non dicendolo- le era rimasto in testa, fissando il ragazzone con sguardo un po' malizioso e in parte imbarazzato, prima di raccogliere le idee e provare a rispondere sinceramente alla sua domanda.

Ho iniziato a pensarci nell'ultima settimana, se devo essere sincera.
Prima mi faceva troppo male, lo ricollegavo troppo a quello che è accaduto poi dopo con Axell e Victoria. Adesso invece riesco a discernere le due cose e a vedere il bello di ciò che c'è stato fra di noi.
Mi fa sentire... bene! E anche un po' eccitata a dire il vero...
- disse ridendo, abbassando per un attimo lo sguardo, per poi rialzarlo su quello azzurro cielo del Cartwright -A dire il vero hai colto la Pluffa al balzo, anche io volevo parlarti di quella notte, anche se per un motivo diverso.
Tu... Hai avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di strano fra di noi? Non in senso cattivo, però.
Uff, ok, cerco di spiegarmi meglio...
Ogni volta che ripenso a quella sera mi sembra di aver vissuto un sogno dove tu ed io non stavamo facendo solo sesso ma... C'era qualcosa di più, ecco.
Ci ho pensato e più volte mi sono detta che forse era tutto frutto della mia immaginazione.
Che sciocca, probabilmente è davvero così! Eheheheh...


No, per lei era impossibile da immaginare una vita dove Vergil si fosse innamorato di lei.
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Messaggioda Vergil » 23/02/2016, 22:47

... Ah...
Ma non preoccuparti dai, insomma, non sarebbe la prima volta!
Cioè, ti accompagno volentieri così sto tranquillo che ritorni in compagnia, ma non c'è bisogno, sul serio...


Scusa, perché no?
Ci divertiamo sempre un mondo insieme e poi così non rischi di prenderti un raffreddore!
E dai, ti prego, ti prego, ti prego, rimani!


Come si faceva a dirle di "no" quando sfoderava quella posa dolcissima unita al tono di voce da cucciola supplicante?
Vergil era da sempre molto debole nei confronti delle suppliche in generale, figurarsi poi quando venivano effettuate in quella maniera.
Rimase in contemplazione a fissarla, indeciso se mettersi a ridere oppure mettersela a cavalcioni e cominciare a baciarla... Ma ovviamente vinse la prima opzione.

E va bene!
D'accordo, resterò per un po', promesso...


Le fece un occhiolino, passando poi ad altri argomenti di conversazione, in modo particolare lo strano atteggiamento osservato in Ariel Jiménez qualche giorno prima.
L'aveva incontrata per pochissimi minuti in realtà, ma gli erano bastati per accorgersi che qualcosa non stava andando per il verso giusto, non completamente almeno.
Curioso fino ad un certo punto, chiese delucidazioni alla migliore amica ma purtroppo, come ipotizzava, ella sapeva ma non poteva parlarne con nessuno, quindi il Cartwright non insistette oltre.

Comunque cercherò di vederla presto, magari riesco a tirarle su il morale!

Non dirle che ho notato qualcosa, però.
La conosco, potrebbe imbarazzarsi.
Al massimo ti chiedo di farmi sapere se l'opera di rallegramento è andata a buon fine!


Si interessava al benessere delle persone amiche o care e in tal caso la colombiana rientrava nella prima categoria, anche se non completamente o al 100%.
Non era mai semplice passare da ex fidanzati ad amici ed infatti il percorso si era rivelato un bel po' lungo, ma avendo iniziato proprio come amici, cotta di lei a parte, l'impresa si era rivelata meno assurda del previsto. Di seguito, venne il momento per l'Auror di tentare un approccio larghissimo all'argomento "sentimenti", cominciando proprio dalla notte trascorsa assieme diverse settimane prima.

Senti ma tu... Giusto per sapere... Hai mai più ripensato a quella notte?
Non intendo al dopo, solo a quella notte in sé per sé... Tra... Noi.


Eh?... Ah... Sì, ogni tanto mi è capitato...

Ti ha lasciato dei bei ricordi? Come ti senti se ci rifletti su adesso?

Perché me lo chiedi?
Hai paura che non mi sia piaciuto?


Onestamente dubito tu abbia finto, ahahah...
... Altrimenti potrei considerarti la migliore attrice mai vista in vita mia!
No no... Insomma, era giusto per sapere, per avere anche la tua opinione a freddo, ecco tutto.


Non era la scusa migliore da trovare per un dialogo simile, ma era la prima venutagli in testa quindi considerando che Caroline Priscilla non era esageratamente sveglia in certi contesti, poteva pure andare bene. Gli faceva strano porre quella domanda, probabilmente perché se l'era continuata a ripetere lui in primis per giorni e giorni senza fornirsi una risposta lucida e precisa. Ora però le idee erano più che chiare ed era necessario che arrivasse ad un dunque, prima che la situazione gli sfuggisse nuovamente di mano.

Mi fa sentire... bene!
E anche un po' eccitata a dire il vero...


Ah sì?
Mh, ok... Interessante...


A dire il vero hai colto la Pluffa al balzo, anche io volevo parlarti di quella notte, anche se per un motivo diverso.

Diverso?
Che intendi?
Dimmi dimmi...


Tu... Hai avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di strano fra di noi? Non in senso cattivo, però.

... Strano?

Possibile che anche lei avesse sentito qualcosa di particolare quella notte? Possibile che anche il suo cuore avesse sentito un richiamo nuovo di improvviso senza che potesse controllarsi?
A quel punto, il cuore del Cartwright prese a battere più forte, emozionato perché forse le cose stavano andando per il verso giusto, doveva solo evitare cretinate e probabilmente alla confessione ci sarebbe anche potuto arrivare entro la serata e magari da quella confessione in poi... Beh, meglio evitare sogni ad occhi aperti: concentrazione, necessitava di concentrazione ed autocontrollo.

Uff, ok, cerco di spiegarmi meglio...
Ogni volta che ripenso a quella sera mi sembra di aver vissuto un sogno dove tu ed io non stavamo facendo solo sesso ma... C'era qualcosa di più, ecco.
Ci ho pensato e più volte mi sono detta che forse era tutto frutto della mia immaginazione.
Che sciocca, probabilmente è davvero così! Eheheheh...


NO!

Quel "no" sparato così ad alta voce e di improvviso zittì anche diverse persone lì intorno, fermando anche una cameriera che si interruppe subito dall'intento di chiedere a loro se volessero altro.
Vergil anche si accorse di avere leggermente esagerato, così guardandosi intorno chiese scusa silenziosamente a tutti, sorridendo nervoso: gli sembrava di essere tornato a 15 anni, era sempre il solito scemo.
C'era anche chi credeva che quel Cartwright fosse sparito del tutto, già, col cavolo invece, stava sempre lì, nascosto e pronto ad uscire fuori nei momenti meno opportuni... Tipo quello.

C-cioè... C-certe cose credo che vadano analizzate, capisci?
Insomma, prendere alla leggera è un grosso errore, d'altronde chi meglio di te può saperlo, col lavoro che vuoi fare, no?!
E p-poi, se devo essere sincero, anche io...


Cappie!

Una voce sconosciuta sopraggiunse proprio sul più bello, proprio quando Vergil era in procinto di parlare, anzi, forse era in procinto di dire una qualsiasi idiozia proprio per non dire apertamente tutto lì ma tanto, qualsiasi cosa avesse voluto dire, non poté più farlo perché dal nulla era comparso un ragazzone con un sorriso smagliante rivolto completamente alla O'Neill. Il tipo era vestito quasi tale e quale a Vergil, con l'eccezione che la giacca era senza cappuccio e i jeans erano neri. L'aveva copiato forse?! Ma chi era?!

Sapevo di trovarti qui...

Immagine


Gary, giocatore della stessa squadra di Axell, suo cugino, si avvicinò non calcolando minimamente l'Auror, focalizzandosi esclusivamente sulla irlandese, salutandola all'istante con due baci qualora ella si fosse alzata in piedi per andargli un minimo incontro. Adesso che proseguiva a fissarlo, il Cartwright si rese conto che quel tipo lo aveva già visto e di preciso in delle particolari fotografie, fotografie effettuate dall'amica durante la notte di bagordi e follie. Quindi era lui uno dei famosi giocatori della tremenda vendetta?! Perché stava lì?! Cosa voleva da lei?!

Senti Cappie, scusa, posso parlarti un momento in privato?
È molto urgente...


A quel punto, Vergil si alzò in piedi arrivando di fronte a Gary, osservandolo piuttosto seriamente, infastidito.

Fino a prova contraria, Cappie è in compagnia, ergo significa che dovresti scusarti anche col sottoscritto.
È molto maleducato intromettersi in una conversazione senza neanche salutare o presentarsi, quanto meno.


... Oh, hai ragione, perdonami tanto.
Piacere, Gary...


Piacere mio, Vergil...

Il ragazzo gli tese la mano e Vergil fece lo stesso.
Caroline Priscilla avrebbe potuto notare chiaramente che la stretta non solo durò diversi secondi ma per di più le mani erano diventate bianche sulle dita, segno che i due ragazzi stavano stringendo parecchio.
Nessuno parve vincere la sfida "virile", al termine del saluto, salvo poi vedere Gary che, una volta fatta tornare la mano al fianco, la sgranchì un po', in malcelata dimostrazione di dolore, mentre l'altro no.

Comunque io e lei stavamo finendo una conversazione importante.
Mi dispiace ma dovrai aspettare qualche minuto.


Non credo ci sia qualcosa di più importante rispetto a quello che le devo dire io.

Invece io credo di sì.

Ah davvero?
E cosa sarebbe, sentiamo!


Non sono affari tuoi...

E non mi interessa saperlo, infatti.
Te la rubo solo cinque minuti, poi potrete tornare a parlare di tutte le cose importanti che vuoi.


Ma... Ma è così necessario che vi appartiate?
Insomma, è proprio un segreto di stato?!


Dì un po' sei fuori di testa?!
Si tratta di privacy, te ne rendi conto?!
Comunque sai che c'è? Vuoi fare l'impiccione, ti accontento subito... Cappie, volevo sapere se ti andasse di uscire con me una di queste sere perché...


IO TI AMO!

Per l'ennesima volta, molte persone intorno a loro si volsero a fissare la coppia, anzi no, in quel caso il trio, con aria un po' accigliata e perplessa, mentre alcune ragazze facevano un viso addolcito e romantico, trovando la dichiarazione del Cartwright assolutamente fantastica. Gary anche osservò il cugino del suo capitano (ignaro della parentela tra i due) preso in contropiede, scuotendo il capo incredulo, per poi recuperare in fretta il dono della parola ed incalzare subito, anche se in ritardo e per secondo.

Beh sono innamorato anche io di te, Cappie!

Di nuovo le ragazze emisero un fiato da telenovela rosa, interessate allo svolgersi degli eventi, per poi spostare tutta l'attenzione sulla diretta interessata, ovviamente.

Io voglio che tu stia con me...

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