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Marie-Antoinette • Cioccolateria • Londra • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Amy » 29/01/2015, 21:17

[Cioccolateria | 31-07-2109 | Ore 20.00]


Non posso prendere un’intera settimana di vacanza Miss Harada. Come farà qui da sola tra il negozio e il laboratorio?

Siamo ad Agosto Alfred, la città si svuota e noi siamo aperti solo il pomeriggio. Ti giuro sulla Trama che sopravvivremo e al tuo ritorno saremo ancora qui – lei e la Cioccolateria – ad aspettarti.

Va bene. Ma se avesse bisogno di qualcosa non esiti a chiamarmi. Il camino di mia sorella è sempre aperto per lei…


[Cioccolateria | 03-08-2109 | Ore 17:05]


Erano ormai tre giorni che Amy lavorava da sola in Cioccolateria, tre giorni in cui la mancanza di Alfred si era fatta sentire non poco. L’uomo infatti aveva una spiccata dote per quegli che per lei erano dettagli inutili, come coordinare i fornitori, individuare con largo anticipo di quali tipi di cioccolatini bisognasse fare scorta, gestire gli ordini. Quei tre giorni, quindi, erano stati un piccolo inferno per l’Harada che, per far quadrare tutto, aveva dovuto rinunciare a qualsiasi tipo di svago mattutino per passare tutta la giornata in negozio. L’unica sua consolazione era che, essendo appunto Agosto, i clienti erano pochi e così non aveva dovuto rinunciare alle sue sperimentazioni culinarie. Il campanellino apposto sopra la porta della Cioccolateria l’avrebbe infatti avvisata per tempo dell’arrivo di un nuovo cliente permettendole di farsi trovare al suo posto dietro al bancone. A meno che il suddetto campanellino non avesse tintinnato in contemporanea con il timer del forno. Come in quel momento.

Ehm... C'è nessuno?

Si si… ci siamo ci siamo… un attimo e arrivo…

Urlò quindi dal retrobottega / laboratorio, tirando fuori dal forno una teglia con dentro il suo ultimo esperimento.

Buon pomeriggio, sono un cliente con un grosso calo di zuccheri!

Allora si prenda una sedia – ce ne erano alcune dall’aria antica ma molto comode disposte attaccate alle pareti tra un espositore e l’altro per le vecchie clienti affezionate – perché a differenza del suo calo di zuccheri io sono minuta e non riuscirei ad alzarla da terra neanche se da ciò dipendesse la salvezza del mondo.

A battuta – perché così era suonata alle sue orecchie la frase dell’uomo – rispose con una battuta e una lieve risata divertita, non perché doveva ma perché quello era il suo carattere. Solare ed espansivo per la maggior parte del tempo, soprattutto con i clienti giovanili, dentro e/o fuori che fosse. A differenza della sua amica Zoé, infatti, Amy non era costretta a essere sorridente, ammiccante e maliziosa con tutti i suoi clienti. Mise quindi i mini dischetti di wafer appena sfornati su un piatto e fece il suo ingresso in negozio, il volto arrossato per il caldo estivo e il calore del forno, i capelli scarmigliati – in parte legati in parte “sparati” in tutte le direzioni – sbuffi di farina bianca sulle guance e un sorriso aperto e luminoso.

Immagine


Indosso aveva ancora il grembiule – una tavolozza a fantasia floreale disseminata di mille vecchie macchie colorate – a proteggere una maglietta a maniche corte verde bottiglia e un paio di pinocchietti di tela nera.

Ne prenda uno – disse porgendogli il piatto con le mini cialde di wafer – per farmi perdonare dell’attesa… E’ una nuova ricetta che sto sperimentando, cialde di wafer aromatizzati agli agrumi…

La base ideale per dei cioccolatini fondenti ripieni di crema al limone, o almeno lo sperava.

Lei deve essere Maria Antonietta!
Chiedo scusa se non lo pronuncio nella giusta lingua, ma con il francese faccio abbastanza schifo!


A chi lo dice… Ho impiegato quasi un mese per riuscire a pronunciare il nome del negozio in maniera corretta… In ogni caso no, io sono Amy, Marie – Antoinette – pronuncia perfetta – era la moglie del fondatore della Cioccolateria, Monsieur Benoit.

Raccontò con la naturalezza di chi era abituato a sentire quella domanda almeno una volta al giorno.

Avevo bisogno di ordinare una tavoletta di cioccolato gigantesca per il compleanno di un'amica che va matta per questo dolce.
Diventa maggiorenne, è un'occasione importante, quindi non baderò a spese, basta che sia qualcosa di epico e da ricordare!
Sono entrato nel posto giusto?


Non poteva capitare in mani migliori – lo rassicurò, posando il piatto sul bancone e prendendo carta e penna per segnare i dettagli dell’ordinazione – Se non le serve per oggi posso creare qualsiasi cosa lei voglia… Forma, peso, gusto, ripieno, confezione… Lei decide e io eseguo… - non avendo un vero e proprio catalogo da mostrargli continuò elencandogli alcune delle infinite combinazioni che poteva creare – Se la ragazza ha un animale o un oggetto preferito posso riprodurlo più o meno a qualsiasi grandezza, dipende dal tempo a disposizione… può optare per un ripieno di cioccolata, morbido, alcolico o croccante e se l’oggetto è piccolo potrei realizzare anche la confezione in materiale commestibile…

Si fermò un attimo, in modo da dare all’altro la possibilità di assimilare tutte le informazioni che gli aveva appena dato e farle tutte le domande che voleva. Nell’attesa posò entrambi i gomiti sul bancone e si prese la libertà di osservare l’altro con attenzione, forse un po’ troppa per trovarsi sul posto di lavoro. Ciò che la rendeva così sfacciata non era tanto il fisico asciutto e il sorriso solare del ragazzo – un gran bel vedere in poche parole – quanto la sicurezza di sapere chi fosse, anche se solo di vista.

Il Prof. di Volo!

Esclamò quindi pochi secondi dopo, soddisfatta della sua memoria. Durante l’anno scolastico le aveva “consegnato” un bel po’ di studenti distratti, temerari o solo un po’ imbranati che si erano infortunati durante le sue lezioni. Mai quanto ne aveva accolto in Infermeria dopo le lezioni di Difesa, in ogni caso. Ridacchiò divertita nel rendersi conto che probabilmente per l’altro non sarebbe stato poi così intuitivo associare la ragazza in disordine e scarmigliata che appariva in quel momento con l’Infermiera ordinata, precisa e professionale di Hogwarts.


Spoiler:
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Messaggioda Vergil » 01/02/2015, 22:15

Ne prenda uno per farmi perdonare dell’attesa… E’ una nuova ricetta che sto sperimentando, cialde di wafer aromatizzati agli agrumi…

Accetto solo perché ad offrirmela è una bella ragazza!

Disse Vergil con tranquillità, sorridendo di rimando ad Amy e prendendo quindi uno degli assaggi offerti per portarlo alla bocca.
Dopo aver masticato attentamente e deglutito con gusto, la risposta del ragazzo fu un bel pollice alto e un occhiolino.
Non andava particolarmente matto per i dolci, ma ogni tanto non era un cibo che disdegnava, specie perché essendo in regime dietetico, gli zuccheri venivano assimilati molto poco, troppo poco a dir la verità.

A chi lo dice… Ho impiegato quasi un mese per riuscire a pronunciare il nome del negozio in maniera corretta… In ogni caso no, io sono Amy, Marie – Antoinette era la moglie del fondatore della Cioccolateria, Monsieur Benoit.

Aaaaahhhh, ecco ecco!
Quindi è uno di quei negozi con un bel po' di storia alle spalle...
Non mi era mai capitato di passarci, si figuri, pensavo addirittura che fosse una nuova apertura!


D'altronde se non era lui un assiduo mangiatore di dolciumi ed in particolare di cioccolato come poteva essersi accorto prima di quel piccolo paradiso per ogni non diabetico od anche per diabetici suicidi che volevano morire felici?
Il motivo per il quale si trovava lì era per fare un regalo di compleanno epico ad una sua carissima amica, una persona davvero speciale che meritava di trascorrere il giorno della maturità con allegria e spensieratezza, oltre che con un bel po' di sorprese interessanti.

Non poteva capitare in mani migliori!

Le sue parole mi rincuorano assai, eheheh!

Se non le serve per oggi posso creare qualsiasi cosa lei voglia…
Forma, peso, gusto, ripieno, confezione… Lei decide e io eseguo…
Se la ragazza ha un animale o un oggetto preferito posso riprodurlo più o meno a qualsiasi grandezza, dipende dal tempo a disposizione…
Può optare per un ripieno di cioccolata, morbido, alcolico o croccante e se l’oggetto è piccolo potrei realizzare anche la confezione in materiale commestibile…


Oh... Wow...

In realtà non aveva mai pensato alla possibilità di far creare qualcosa di tanto particolare e preciso, ma più a qualcosa di normale ma di dimensioni giganti. Adesso si trovava davvero di fronte ad un grosso dilemma, seguire la propria idea iniziale oppure provare a lasciare un poco di carta bianca alla cioccolataia? Odiava dover scegliere, specie quando c'era in gioco il sorriso e la felicità di una persona importante come Caroline Priscilla.
Mentre rifletteva attentamente sul da farsi onde garantire come regalo di compleanno l'idea più azzeccata, Amy ebbe una sorta di lampo di genio.

Il Prof. di Volo!

Eh?!
Sì, sono io, perché?
Ci conosciamo?
Non può essere una mia allieva, credo sia un po' troppo grandicella... Credo!


Ma forse poteva anche essere in errore. In fondo il Sergente aveva cominciato a lavorare qua e là già dai sedici anni, quindi se per caso Amy ne avesse avuti diciassette o diciotto era normale che si ricordasse di lui nelle vesti di docente e non di compagno di studi, ad esempio.
Peccato che non ricordasse nessuna con quel volto, oltre al fatto che lui per le ragazze carine aveva una specie di memoria a parte che difficilmente si sbagliava. Beh, a prescindere dall'andazzo di quella rivelazione, era giusto che le desse le indicazioni necessarie per eseguire la creazione.

Ok ok ok, ci sono, ho deciso!
In verità io avevo pensato ad una cosa molto grossa ed anche estremamente semplice.
Ha presente una bandiera come quella francese o quella italiana? Ecco, si immagini una tavoletta rettangolare divisa in tre parti.
A sinistra cioccolato al latte, al centro cioccolato bianco e a destra cioccolato gianduja.
In mezzo al primo non vorrei nulla, puro e finissimo, in mezzo a quello centrale del riso soffiato ed in mezzo all'ultimo delle nocciole intere.
Come grandezza direi almeno un metro in larghezza per settanta centimetri di altezza o qualcosa di simile!
Lo so, è poco fantasioso, ma immagino che ad impatto visivo possa fare la sua porca figura, lei che ne pensa?


In realtà mentre parlava già si immaginava la faccia della O'Neill di fronte a quella bestia di cioccolato tutta a sua disposizione per i mesi a venire.
Avrebbe potuto fare scommesse con Kelly, Evan, Calvin, Axell ed Jorge su quante settimane avrebbe impiegato la Tassorosso per terminare il regalo, ma adesso la cosa più importante era assicurarsi che si potesse fare in tempi piuttosto brevi. Sì, era vero, purtroppo aveva deciso di svegliarsi all'ultimo momento, ma il doppio lavoro non gli lasciava tregua e con esso anche altre fisime mentali e sentimentali non aiutavano per nulla.

Le dico subito che avrei necessità di ritirarlo entro domani nel tardo pomeriggio.
Posso spendere anche il doppio, ma la prego mi faccia questa cortesia!
... A proposito, più meno quanto saremmo a Galeoni?
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Messaggioda Amy » 02/02/2015, 16:27

Accetto solo perché ad offrirmela è una bella ragazza!

E non perchè hanno un aspetto o un odorino - ancora ben consistente visto che erano appena usciti dal forno - invitanti?

Borbottò con aria fintamente offesa, accettando il complimento con la stessa naturalezza con cui era stato fatto. Aveva impiegato un po' di tempo a comprendere che non tutti quelli che entravano in negozio erano dei "drogati" di dolciumi, in astinenza pronti a fiondarsi su qualsiasi cosa. C'era chi li amava moderatamente, chi poteva cedervi solo a piccole dosi e chi, pur non amandoli per nulla, si trovava costretto a fare un "dolce" regalo. Paradossalmente questi ultimi erano i clienti che piacevano di più alla nippo irlandese perchè il dover soddisfare le aspettative di entrambi - acquirente e festeggiato - rappresentava per lei ogni volta una sfida nuova. Non riusciva ancora a intuire a quale categoria appartenesse il nuovo arrivato ma non ebbe alcuna difficoltà a interpretare in maniera positiva l'occhiolino e il pollice in alto.

Contenta che siano di suo gradimento.

Mormorò quindi soddisfatta, posando il piatto sul bancone accanto a una etichetta che diceva "Assaggiami", per poi affrettarsi a sciogliere l'equivoco su come la Cioccolateria non portasse il suo di nome quanto quella della moglie del suo fondatore.

Aaaaahhhh, ecco ecco!
Quindi è uno di quei negozi con un bel po' di storia alle spalle...
Non mi era mai capitato di passarci, si figuri, pensavo addirittura che fosse una nuova apertura!


Povera Mamà Beniot, si starà rivoltando nella tomba!

Come non avere un pensiero del genere - per fortuna rimasto tale - quando la padrona precedente andava molto fiera della fama che la Cioccolateria aveva conquistato nel corso dei decenni a Londra e dintorni? In ogni caso con quel commento Vergil era appena stato classificato come un "i dolci li mangio ma non impazzisco per loro".

E invece no, per sua fortuna abbiamo un sacco di esperienza alle spalle e questo ci permette di soddisfare anche i clienti più ostici.

Le sue parole mi rincuorano assai, eheheh!

Esibì il suo sorriso più smagliante e professionale, volto a tranquillizzarlo sulla scelta fatta di rivolgersi a loro, per poi tirare fuori un block notes e una penna babbana - erano nella Londra babbana dopotutto, non poteva esibire piuma e pergamena e sinceramente non l'avrebbe fatto in nessun caso - e dargli qualche informazione su quello che era in grado di fare. In pratica, a seconda del tempo a disposizione, poteva riprodurre qualsiasi cosa, utilizzando qualsiasi tipo di cioccolato e di ripieno, persino creare delle confezioni commestibili personalizzate.

Oh... Wow...

Mentre attendeva pazientemente che l'altro facesse una scelta o le ponesse qualche altra domanda, l'Harada si prese la libertà di studiarne i lineamenti in maniera più approfondita, giusto per dare un senso alla sensazione di non trovarsi di fronte a un perfetto sconosciuto. Fu dopo la seconda occhiata che la risposta le affiorò alle labbra in una esclamazione soddisfatta e pronunciata con leggerezza ad alta voce giusto perchè nel negozio erano solo loro due. Non sarebbe stato molto saggio, infatti, parlare di Professore di Volo di fronte a dei clienti babbani,

Eh?!
Sì, sono io, perché?


Oh nulla... Dovevo semplicemente togliermi questa fastidiosa sensazione di conoscerla ...

Ci conosciamo?

In un certo senso si, anche se credo che Hogwarts sia un po' troppo grande e dispersiva per permettere di conoscere tutti realmente.

Non può essere una mia allieva, credo sia un po' troppo grandicella... Credo!

Allieva? - ripetè, ridacchiando divertita, una mano davanti alla bocca - Decisamente no... anzi credo di aver preso i miei M.A.G.O. un po' prima di lei - non che lei si sentisse vecchia, solo che l'altro le dava l'idea di essere giovanile non solo di atteggiarvisi - Sono la nuova Infermeria part - time. Mi occupo dell'Infermeria la mattina, quando Estelle - perchè chiamare per cognome persone che conosceva anche solo di poco la faceva sentire snob, cosa che non era - è a lezione e sembro molto più seria e professionale di adesso... In realtà non ci siamo visti molto anche se non so quanto questo deponga a favore del suo status di Insegnante. Avevo sempre immaginato che allenarsi a Quidditch implicasse un certo numero di infortuni vari e cadute dalla scopa.

Voce riflessiva e curiosa, di chi non aveva seguito poi molte lezioni di quel genere. Non che non le piacesse il Quidditch, solo che alla Musashi si prediligevano le arti marziali.

Ok ok ok, ci sono, ho deciso!

Benissimo, sono tutta orecchie.

Affermò, assumendo nuovamente un'aria seria e professionale, penna in una mano e occhi puntati sul viso di Vergil

In verità io avevo pensato ad una cosa molto grossa ed anche estremamente semplice.
Ha presente una bandiera come quella francese o quella italiana?
- un semplice cenno del capo mentre ruotava il blocco e disegnava un rettangolo con due strisce verticali all'interno - Ecco, si immagini una tavoletta rettangolare divisa in tre parti. A sinistra cioccolato al latte, al centro cioccolato bianco e a destra cioccolato gianduja.
In mezzo al primo non vorrei nulla, puro e finissimo, in mezzo a quello centrale del riso soffiato ed in mezzo all'ultimo delle nocciole intere.


Dimensioni?

Chiese, dopo aver appuntato su ogni rettangolo le indicazioni ricevute.

Come grandezza direi almeno un metro in larghezza per settanta centimetri di altezza o qualcosa di simile! - un po' fuori norma ma nulla che un paio di incantesimi ben assestati non potesse risolvere nel giro di poco - Lo so, è poco fantasioso, ma immagino che ad impatto visivo possa fare la sua porca figura, lei che ne pensa?

Deve essere davvero speciale questa amica per volerle fare un regalo del genere e anche molto ma molto golosa... Credo le sarà riconoscente a vita ...

La bilancia un po' meno, ma quello non era un problema dell'Harada.

Le dico subito che avrei necessità di ritirarlo entro domani nel tardo pomeriggio.

Un po' poco come preavviso ...

Non era un rimprovero e infatti il tono era più che altro calcolatore. La materia prima per fortuna abbondava a differenza del tempo. Avrebbe dovuto accantonare qualsiasi proposito di poltrire un po' la mattina dopo come anche l'idea di fare una piccola sorpresa a Lucas quella sera. Un piccolo sospiro di accettazione: dopotutto quello era il suo lavoro e non poteva permettere che la sua vita privata vi interferisse, non ancora per lo meno.

Posso spendere anche il doppio, ma la prego mi faccia questa cortesia!
... A proposito, più meno quanto saremmo a Galeoni?


Il doppio? Non esageri. Il mio tempo non è ancora così prezioso - lo rassicurò con un sorriso e facendogli l'occhiolino - Per la bandiera saremo più o meno sui 60 galeoni, il prezzo preciso glielo saprò dire solo dopo averla pesata, più 5 per la consegna express. Se può passare verso l'orario di chiusura - quindi verso le otto - sarebbe meglio. Vuole che vi scriva sopra qualcosa? Tipo "Buon compleanno"?
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Messaggioda Vergil » 11/02/2015, 21:44

Tutto avrebbe potuto pensare, meno che ritrovarsi una collega di lavoro dentro un negozio di cioccolata artigianale.
Vergil ormai era diventato piuttosto sveglio, attento ai particolari e ai dettagli intorno a sé, ma in certi casi si perdeva proprio in un bicchier d'acqua. Non che avesse incrociato la ragazza per i corridoi di Hogwarts tanto spesso, ma abbastanza da fargli imprimere nella mente il viso della aiuto infermiera, ed invece osservandola in contesto così diverso e distaccato aveva lasciato vincere la distrazione, porca miseria.

Allieva?
Decisamente no... anzi credo di aver preso i miei M.A.G.O. un po' prima di lei!


Ah sì?
Ok, allora niente, lo consideri come un altro complimento indiretto, eheheh!


Sono la nuova Infermeria part - time.
Mi occupo dell'Infermeria la mattina, quando Estelle è a lezione e sembro molto più seria e professionale di adesso...


Infermiera... Infermiera...

A quel punto, il Cartwright batté il pugno destro sul palmo sinistro, come se avesse ricevuto una illuminazione.

Ma certo, adesso è tutto chiaro!
Ci siamo visti spesso?
Mi dica di no, altrimenti potrei volermi sotterrare...


In realtà non ci siamo visti molto, anche se non so quanto questo deponga a favore del suo status di Insegnante.
Avevo sempre immaginato che allenarsi a Quidditch implicasse un certo numero di infortuni vari e cadute dalla scopa.


Beh ma lo sa com'è la vita del docente di Volo no?
Una sorta di figura mistica e ancestrale che vive solo sul campo e che spesso neanche si nota tanto in giro per i corridoi...
Spesso alcuni si chiedono addirittura se io esista o in realtà sia un fantasma come il buon vecchio professor Rüf!


Una battuta per stemperare la pessima figura? Perché no, almeno con un sorriso le avrebbe chiesto implicitamente di perdonarlo.
Figurarsi se l'americano fosse un tipo con la puzza sotto al naso che nemmeno calcolava il personale scolastico, anzi, tutto il contrario.
Il più delle volte chiacchierava maggiormente con studenti grandi, il Guardiacaccia e il Custode, come fossero amici da sempre.
Molti non apprezzavano il suo modo di fare, ma visto che il suo lavoro lo svolgeva bene e nessun allievo si era mai lamentato dei suoi metodi, rispettandolo per altro in quanto figura gerarchica più in alto, la Vice Preside non aveva alcun motivo per frullarlo dal Castello a pedate.

Deve essere davvero speciale questa amica per volerle fare un regalo del genere e anche molto ma molto golosa... Credo le sarà riconoscente a vita ...

È la mia sorellina adorata tutto pepe, ovvio che è speciale!
So bene che mi sarà riconoscente, un po' meno il suo stomaco e le maniglie dell'amore ma pazienza!


... Magari farà attività fisica con mio cugino...
... Uhm... Non dovrei augurarmi certe cose, oppure sì?


Le dico subito che avrei necessità di ritirarlo entro domani nel tardo pomeriggio.

Un po' poco come preavviso ...

Ne sono perfettamente consapevole ma il lavoro mi ha lasciato libero soltanto oggi.
Sa, sono anche Auror e a breve dovrei ricevere la promozione al secondo grado, quindi non è facile trovare buchi vuoti nella settimana...


Lo disse con un tono molto serio ed anche estremamente dispiaciuto.
A Vergil dava fastidio fare le cose all'ultimo momento, ma di quei tempi la vita glielo imponeva quasi sempre, costringendolo alle corse pazze.
Amy però si stava dimostrando non solo tanto gentile ma anche tanto paziente e disponibile ad accontentarlo, delle qualità che sicuramente apprezzava negli esseri umani in quanto lui in primis era un tipo con tali caratteristiche.
Le fece presente, comunque, che volendo avrebbe potuto pure spendere il doppio dell'importo dovuto, perché in fondo glielo doveva per il lavoro lampo che avrebbe dovuto eseguire nell'arco della giornata successiva, un lavoretto non da poco.

Il doppio? Non esageri. Il mio tempo non è ancora così prezioso.

Questo lo dice lei!

Le fece un occhiolino.

Per la bandiera saremo più o meno sui 60 galeoni, il prezzo preciso glielo saprò dire solo dopo averla pesata, più 5 per la consegna express. Se può passare verso l'orario di chiusura sarebbe meglio. Vuole che vi scriva sopra qualcosa? Tipo "Buon compleanno"?

Ecco... beh... direi un "+17" e poi a capo "Ti voglio un mondo di bene", sì, sì, decisamente!

Annuì vigorosamente a riprova che non aveva alcun dubbio su quella dedica spontanea e soprattutto affettuosa.
Poi, mentre vagava con lo sguardo qua e là, una determinata forma di cioccolata esposta in vetrina colse la sua attenzione.
Ci si avvicinò un momento per osservarla meglio, rimanendo sospeso nei suoi pensieri per alcuni secondi, pensando ad una persona, ma cercando di scacciare quella sensazione, quell'immagine formatasi nella memoria, cercando di comunicare per tenere occupata la testa.

Immagine


I miei complimenti, hanno proprio degli aspetti invitanti...
E poi anche la forma, è a dir poco perfetta, ma immagino che per quella ci sia uno stampino apposito, giusto?
Non me ne intendo per niente di dolci, tutto ciò che so fare in casa sono solo cibi precotti o minestroni di verdure!
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Messaggioda Amy » 12/02/2015, 22:34

Infermiera. Cioccolataia. Due lavori talmente diversi tra loro che a volte Amy si sentiva come se avesse una doppia personalità: una seria e professionale, l’altra allegra e confusionaria. Raramente però si era soffermata a riflettere su quanto quelle differenze si riflettessero anche sul suo aspetto esteriore, traendo quindi in inganno le persone che la conoscevano poco.

Un bel po’…

Un pensiero spontaneo, nato dalla confusione comparsa sul volto di Vergil quando lei lo aveva additato come il Prof di Volo, indice quello che si conoscevano già e che quella conoscenza era nata tra le mura di Hogwarts e non perché lei era stata una sua allieva. Anzi, dopo un’occhiata veloce, la nippoirlandese era giunta alla conclusione di essere di un paio di anni più grande del Cartwright.

Ah sì?
Ok, allora niente, lo consideri come un altro complimento indiretto, eheheh!


Con tutti questi complimenti finirà per farmi arrossire…

Lo prese in giro divertita, senza malizia, per poi svelare l’arcano e spiegargli che lavorava come Infermeria part – time alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Infermiera... Infermiera... – rimase in silenzio, in attesa che un barlume di Lumos si accendesse nella mente dell’altro per poi mormorare un “Evvai” quando accadde - Ma certo, adesso è tutto chiaro!
Ci siamo visti spesso?
Mi dica di no, altrimenti potrei volermi sotterrare...


In quel caso dovrei essere io a volermi sotterrare… Sarebbe un gran brutto colpo per la mia autostima scoprire di essere così insignificante da non aver lasciato nessun ricordo in un bel ragazzo come lei.

Una semplice constatazione pronunciata con un lieve sorriso sulle labbra e soprattutto senza alcuna malizia o doppio fine. Non era in cerca di qualche altro complimento gratuito né stava flirtando con lui, semplicemente aveva abbastanza fiducia in se stessa e nel proprio “personale” da credere di lasciare un segno, in positivo o in negativo, nelle persone che frequentava. Per fortuna l’Auror non rientrava in quella categoria. A discapito di quello che aveva sentito dire sulle lezioni di Quidditch, erano stati davvero pochi gli studenti che aveva dovuto accompagnare in Infermeria nel corso dell’anno.

Beh ma lo sa com'è la vita del docente di Volo no?
Una sorta di figura mistica e ancestrale che vive solo sul campo e che spesso neanche si nota tanto in giro per i corridoi...
Spesso alcuni si chiedono addirittura se io esista o in realtà sia un fantasma come il buon vecchio professor Rüf!


Ridacchiò a quella battuta, anche se non aveva la più pallida idea di chi fosse quel Rüf, complimentandosi con se stessa per i progressi fatti - un tempo infatti sentendo parlare di fantasmi avrebbe storto il naso – per poi sporgersi al di là del bancone e, se lui non si fosse spostato, picchiettare il dito indice sul suo braccio.

Hummm no, non sei un fantasma. C’è troppa sostanza qui.

Gli fece l’occhiolino, serena, per nulla offesa dal fatto che non l’avesse riconosciuta all’istante, per poi tornare a occuparsi del motivo principale per cui Vergil era lì, e cioè commissionarle una bandiera di cioccolato a grandezza naturale con tre gusti diversi. Un regalo importante, quindi, probabilmente destinato a qualcuno che occupava un posto speciale nel cuore dell’ex Tassorosso.

È la mia sorellina adorata tutto pepe, ovvio che è speciale!
So bene che mi sarà riconoscente, un po' meno il suo stomaco e le maniglie dell'amore ma pazienza!


Potrebbe essere fortunata, molti uomini le considerano sexy…

Perché per fortuna non a tutti piaceva la donna stile modella anoressica senza curve e senza seno.

Le dico subito che avrei necessità di ritirarlo entro domani nel tardo pomeriggio.

Un po' poco come preavviso ...

Ne sono perfettamente consapevole ma il lavoro mi ha lasciato libero soltanto oggi.

Non gli chiese spiegazioni – dopotutto erano i primi di Agosto e la scuola aveva chiuso da un bel po’ – ma lo sguardo perplesso che gli rivolse dovette essere abbastanza eloquente viste le sue successive parole.

Sa, sono anche Auror e a breve dovrei ricevere la promozione al secondo grado, quindi non è facile trovare buchi vuoti nella settimana...

Non faccio fatica a crederlo – anche lei dovendo svolgere un doppio lavoro di tempo libero ne aveva davvero poco – E come secondo lavoro se ne è scelto uno davvero impegnativo. Da quel poco che so il lavoro dell’Auror è davvero massacrante e richiede un sacco di sacrifici e la mia fonte è solo una volontaria…

Anche lei avrebbe dovuto fare non pochi sacrifici per consegnare la bandiera entro il pomeriggio successivo ma non ci pensò due volte ad accettare l’ordinazione. Non perché sentiva una certa empatia nei confronti del ragazzo o perché in parte le ricordava Lan. Semplicemente creare opere d’arte in cioccolata era la sua vocazione, era ciò che la rendeva davvero felice, soprattutto quando rappresentava una sfida non indifferente. Non poteva quindi rifiutarsi né far pagare all’altro una cifra esorbitante a causa del breve preavviso. Definita la questione prezzo avevano ancora qualche piccolo dettaglio da chiarire prima di poter considerare l’ordine concluso, come la scritta sulla bandiera.

Ecco... beh... direi un "+17" e poi a capo "Ti voglio un mondo di bene", sì, sì, decisamente!

Perfetto. La scritta la farei in cioccolato fondente extra – abbastanza scuro da risaltare anche sulla striscia di gianduia – o preferisce qualcosa di più “patriottico”? Se la ragazza ha studiato a Hogwarts posso amalgamare la cioccolata con qualche colorante naturale per poter riprodurre i colori di una qualsiasi delle Casate.

I miei complimenti, hanno proprio degli aspetti invitanti...

Come scusi?

Chiese sollevando la testa dal block notes e notando solo in quel momento cosa avesse attirato l’attenzione del ragazzo e cioè dei cioccolatini a forma di cuore.

E poi anche la forma, è a dir poco perfetta, ma immagino che per quella ci sia uno stampino apposito, giusto?

Esatto. La cioccolata non la si può lavorare con le mani come per esempio la pasta frolla o la pasta di zucchero…

E quello voleva dire essere “costretti” a creare degli stampini ad hoc a seconda di quello che si voleva realizzare.

Non me ne intendo per niente di dolci, tutto ciò che so fare in casa sono solo cibi precotti o minestroni di verdure!

Come la maggior parte degli uomini … - scosse la testa divertita, ciuffi di capelli che ricadevano liberi sulle spalle – e pensare che i migliori chef del mondo sono maschi! Come questo sia possibile è uno dei misteri che non riuscirò mai a risolvere… Le toccherà fidanzarsi con una delle migliaia di donne che sono dei veri talenti ai fornelli oppure prendere qualche lezione di cucina, giusto per impedire che il suo stomaco si smaterializzi da qualche altra parte nel giro di pochi anni.

Si fermò un secondo, squadrando l’altro con uno sguardo calcolatore.

Se vuole potrei insegnarle qualche trucco per variare un po’ la sua dieta e in cambio potrebbe insegnarmi a volare. Mi sono sempre chiesta che sensazione dà librarsi per aria a cavallo di una scopa.

Una proposta indecente? In un certo si ma allo stesso tempo innocente. Il piano che si stava delineando nella mente dell’Harada era semplice e innocuo: chiedere alla Preside o alla VicePreside di poter utilizzare le attrezzature della scuola – cucina dei docenti e campo di Quidditch - in modo da svolgere entrambe le lezioni in un ambiente sicuro e neutro. Molto più neutro e al riparo da spiacevoli fraintendimenti della cucina del suo loft.
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Messaggioda Vergil » 14/02/2015, 0:26

Con tutti questi complimenti finirà per farmi arrossire…

Può sempre dire che le è finito un po' di colorante alimentare rosso sulle guance!
Tanto credo che nessuno arriverà mai a leccarle le guance per scoprire se sanno o meno di ciliegia o fragola!


Il divertimento nel parlare fu assolutamente reciproco.
Per quanto Axell, il cugino maggiore, potesse essere di differente avviso, il Cartwright minore non aveva perso più di tanto il suo umorismo.
Era cresciuto, immensamente, non solo in quanto a muscoli che la giovane e bella Amy poteva apprezzare silenziosamente, ma anche nella testa e soprattutto nel cuore. Che fosse stata quella crescita a renderlo in grado di cominciare a provare dei sentimenti per qualcuno?
Non se l'era mai chiesto e onestamente non voleva cominciare ora, per paura di scoprire le risposte, risposte che tanto ora come ora avrebbero contribuito solo a fargli più male di quanto già non stesse per conto proprio.

Ci siamo visti spesso?
Mi dica di no, altrimenti potrei volermi sotterrare...


In quel caso dovrei essere io a volermi sotterrare… Sarebbe un gran brutto colpo per la mia autostima scoprire di essere così insignificante da non aver lasciato nessun ricordo in un bel ragazzo come lei.

Ma si figuri, al massimo sono io che ho la testa appesa ad uno degli anelli del Campo da Quidditch!
Ragazze come lei possono passare tutto meno che inosservate, si fidi...


La malizia era pari al 5% nel tono e nelle intenzioni, in fondo la cioccolataia ispirava moltissimo anche un ragazzo come Vergil interessato prevalentemente alle ragazze meno magre rispetto a lei, più formose. D'altronde era anche il fascino e il carisma di una persona ad aiutare tantissimo nel piacere al prossimo ed Amy Harada di queste qualità ne aveva in abbondanza, sfoggiandole senza nemmeno sforzarsi troppo.
Il problema era rappresentato dal Cartwright, il quale un po' per le sue ultime problematiche sentimentali, un po' per la sua natura di professore di Volo, spesso e volentieri rappresentava una sorta di individuo inconsistente nel panorama scolastico, avvicinandosi come presenza più ad un fantasma che ad un essere umano. Certo, la mole non era esattamente quella di uno spettro e ci mise poco ad affermarlo anche la mezza nipponica.

Hummm no, non sei un fantasma. C’è troppa sostanza qui.

Non so se ha mai visto il Frate Grasso, beh, lui di sostanza, seppur differente dalla mia, ne ha, però lo si può comunque attraversare da parte a parte senza problemi!
... La ringrazio comunque del complimento, ci ho messo tantissimo ad arrivare a questa prestanza fisica, se mi avesse visto qualche anno fa probabilmente nemmeno mi avrebbe riconosciuto, anzi, sa che le dico, guardi qui...


Favola Fiabescum

Difficoltà: 3
Tipo: Incantesimo di Immaginazione
Descrizione: Riproduce l'immagine di un soggetto o di una vicenda immaginaria/fantastica per 10 secondi
Genere: //
Danno: //


Immagine


Si dia il via alle risate...

Non lo disse con triste ironia, alla fine non aveva mai disconosciuto il suo "io" di qualche anno fa, ma era certo che un poco fosse buffo.
Quel ricordo apparteneva all'ultimo anno dentro la Cyprus, 14 anni quasi 15, poco prima di trasferirsi ad Hogwarts e far trasferire anche Ariel.
Aveva determinato la sua partenza, il cambio della sua vita, della sua alimentazione e poi... poi aveva getto tutto alle ortiche, anche quando era riuscito ad avvicinarsi e a darle ciò che sperava. O meglio, non proprio tutto ciò che sperava, perché lei voleva l'amore, lei voleva il "Ti amo" e quello il Cartwright non era mai riuscito a dirglielo. Ma perché ci stava pensando? Perché perché perché? Uff, doveva pensare al regalo per Caroline Priscilla, non alle sue pene d'amore passate presenti e future. Un regalo che andava mangiato cautamente per non ritrovarsi a rompere la bilancia.

Perfetto. La scritta la farei in cioccolato fondente extra o preferisce qualcosa di più “patriottico”?
Se la ragazza ha studiato a Hogwarts posso amalgamare la cioccolata con qualche colorante naturale per poter riprodurre i colori di una qualsiasi delle Casate.


Direi che è meglio!
La mia amica odia la fondente con tutta se stessa, le farei una cosa poco gradita anche se fosse solo una scritta.
Tassarono nel cuore e nell'anima, proprio come il sottoscritto, quindi si regoli di conseguenza...


Giallo e Nero.
Due colori belli uniti assieme, forse tra i migliori accostamenti di tutta la scuola... o forse lui era di parte?
Facevano a gara con Delfinazzurro e Serpeverde a suo avviso, le altre non lo avevano mai fatto impazzire ed era meglio che non lo sentisse Aryanne Vastnor. Melia Herbert invece avrebbe gradito il complimento, come anche il suo fidanzato, del resto.
Passando con gli occhi sui vari cuori di cioccolata, non poté non complimentarsi con Amy per la bellezza di quelle opere. Sì, ok, utilizzava uno stampino, ma quelle particolari variegature interne bianche, rosate o gialline erano davvero davvero carine.

Esatto. La cioccolata non la si può lavorare con le mani come per esempio la pasta frolla o la pasta di zucchero…

Il bianco sta per il cocco, il giallo per la vaniglia e il rosato per... ?

Dovevano essere tutti molto buoni, di certo per S.Valentino certe cioccolate andavano come minimo a ruba.

Non me ne intendo per niente di dolci, tutto ciò che so fare in casa sono solo cibi precotti o minestroni di verdure!

Come la maggior parte degli uomini… e pensare che i migliori chef del mondo sono maschi!
Come questo sia possibile è uno dei misteri che non riuscirò mai a risolvere…


In effetti non ci avevo mai pensato...

Le toccherà fidanzarsi con una delle migliaia di donne che sono dei veri talenti ai fornelli oppure prendere qualche lezione di cucina, giusto per impedire che il suo stomaco si smaterializzi da qualche altra parte nel giro di pochi anni.

Io... io ecco... non credo che avverrà molto presto, quindi non mi pongo ora il problema!

Una frase cominciata con una sottile linea di tristezza riprese quota poi verso la fine.

Per questo forse opterei più per le lezioni culinarie sa?
Ahahahah...


Se vuole potrei insegnarle qualche trucco per variare un po’ la sua dieta e in cambio potrebbe insegnarmi a volare.
Mi sono sempre chiesta che sensazione dà librarsi per aria a cavallo di una scopa.


Insegnarle a volare?

Quella proposta lo sorprese, ma non gli dispiacque, in fondo non c'era niente di male e potevano trarne beneficio entrambi.
Analizzando il tono della ragazza, era abbastanza sicuro comprendere che non ci fosse dietro alcun secondo fine che non fosse ludico-propedeutico.
In parte forse era meglio così, non avrebbe saputo esattamente come reagire nell'altro caso, quindi preferiva ringraziare che quella fosse una semplice richiesta genuina e allegra e nulla di più. Valutò attentamente se poteva permettersi un impegno simile, calcolando il lavoro come docente e come Auror, oltre ai compiti da correggere, le ore dedicate alle attività d'ufficio e quelle nelle quali era possibile usufruire del campo da Quidditch quando le squadre della scuola non si allenavano per i campionati studenteschi.

Ma sì, direi che forse un paio d'ore alla settimane si possono riuscire a ritagliare, dovrei solo capire bene il giorno.
Intanto però, credo che la cosa migliore per due futuri maestri e allievi intercambiabili, sia cominciare a darsi del "tu" e non del "lei"!
Che ne dice, la piace come idea o la trova troppo osé?
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Messaggioda Amy » 14/02/2015, 18:34

Può sempre dire che le è finito un po' di colorante alimentare rosso sulle guance!
Tanto credo che nessuno arriverà mai a leccarle le guance per scoprire se sanno o meno di ciliegia o fragola!


Dice? – chiese picchiettandosi con aria maliziosa la guancia con l’indice – In caso lei quale gusto preferisce?

Voce leggermente sensuale e provocatoria che mantenne per circa cinque secondi per poi esplodere in una risata malandrina. Quanto si divertiva a flirtare con qualcuno che palesemente, almeno secondo le sue valutazioni [Intuito/SS13+6d20=19], non stava realmente flirtando con lei? Tantissimo. Quel botta e risposta con Vergil si stava dimostrando una divertente boccata d’aria fresca, proprio quello che le ci voleva per spezzare la noiosa routine di quei giorni di agosto, trascorsi da sola in negozio. Inoltre le permetteva di sorvolare sul fatto che lui non si ricordasse di lei, nonostante lavorassero entrambi a Hogwarts, e soprattutto di accettare i suoi complimenti con la stessa naturalezza con cui le venivano fatti.

Ma si figuri, al massimo sono io che ho la testa appesa ad uno degli anelli del Campo da Quidditch!
Ragazze come lei possono passare tutto meno che inosservate, si fidi...


E ragazzi con una massa muscolare come la tua non possono essere scambiati per fantasmi.

Ribattè divertita saggiando la consistenza del suo braccio con un dito e trasgredendo in un colpo solo a due regole fondamentali della brava negoziante: mai dare del “tu” a un cliente e mai invadere il suo spazio vitale. Si sarebbe data una manata in fronte, e non virtuale, per quella doppia enorme gaffe per poi scusarsi con l’Auror se quello non fosse stato un comportamento decisamente anomalo per il suo carattere. Era una persona spontanea, solare, alla mano e incline a far conoscenza con tutti e le rigide regole di Alfred le andavano strette, soprattutto quando si trovava di fronte una persona come il Professore di Volo. Per questo spinse la doppia gaffe in un angolo della sua mente, continuando a chiacchierare divertita con il ragazzo.

Non so se ha mai visto il Frate Grasso, beh, lui di sostanza, seppur differente dalla mia, ne ha, però lo si può comunque attraversare da parte a parte senza problemi!

Frate Grasso… Frate Grasso… ah si, devo averlo incontrato una volta o due quando mi sono avventurata nei sotterranei – e grazie a Lucas nessuno se ne era accorto, visto che ormai i fantasmi non le facevano più alcuna paura – Però bè… tra voi due non c’è proprio paragone. La sua di sostanza è mooolto più intrigante.

... La ringrazio comunque del complimento, ci ho messo tantissimo ad arrivare a questa prestanza fisica, se mi avesse visto qualche anno fa probabilmente nemmeno mi avrebbe riconosciuto, anzi, sa che le dico, guardi qui...

Un attimo solo…

Lo bloccò non appena vide che stava estraendo la bacchetta, giusto il tempo di prendere la propria da sotto il bancone e incantare le vetrine in modo che i passanti vedessero solo gli allestimenti interni e non ciò che accadeva realmente nel negozio. Sarebbe stato imbarazzante dover spiegare a qualche curioso – dopotutto si trovavano nella Londra Babbana – come aveva fatto ad apparire per aria l’immagine chiara di un Vergil di un paio di anni più giovane senza l’ausilio di un proiettore o un aggeggio simile.

Si dia il via alle risate...

Più che alle risate ai fischi, se solo sapessi fischiare… - si guardò intorno con aria cospiratrice per sincerarsi che fossero davvero soli e poi aggiungere – Ok lo so fare ma non è considerato un comportamento molto femminile anche se … - portò due dita alle labbra e produsse un lungo fischio come quelli che un certo tipo di uomini lanciavano al passaggio di ragazze vestite in modo provocante. Un fischio di apprezzamento quindi non di scherno – ci sono circostanze che richiedono uno strappo alla regola – sorriso divertito – Bè anche da giovane non era da buttare via, semplicemente aveva un tipo di fascino differente – a lei per esempio sarebbe piaciuto in quella versione meno muscolosa – e complimenti per la costanza. Non oso immaginare quanti sacrifici le sia costato passare da così – e indicò l’immagine che andava scomparendo – a così.

Per lei era evidente che un tale cambiamento non poteva dipendere esclusivamente da un naturale fattore di crescita ma che Cartwright si fosse messo d’impegno per modellare il proprio corpo in quel modo. Amy, dal canto suo, l’unica cosa che era in grado di modellare era la cioccolata – perché di forza d’animo per stare a dieta o dedicarsi a esercizi estenuanti non ne aveva – come avrebbe dimostrato all’Auror il giorno dopo, consegnandogli una perfetta bandiera tri gusti a grandezza naturale con la scritta "+17" e "Ti voglio un mondo di bene". Già ma in quale colore? Cioccolato fondente extra o il colore della Casata della festeggiata?

Direi che è meglio!
La mia amica odia la fondente con tutta se stessa, le farei una cosa poco gradita anche se fosse solo una scritta.
Tassarono nel cuore e nell'anima, proprio come il sottoscritto, quindi si regoli di conseguenza...


Tassorosso? Quindi … giallo crema catalana – perché dubitava che la ragazza avrebbe apprezzato il gusto particolare dello zafferano – e nero liquerizia …

Perché non le piaceva molto usare il carbone vegetale. Dopo aver preso anche quell’appunto, Amy sollevò di scatto lo sguardo sul ragazzo ripetendo questa volta con tono sorpreso “Tassorosso?” prima di scoppiare a ridere.

La vostra deve essere una delle Casate più invidiate della scuola se accoglie ragazzi così simpatici, gentili e affascinanti… Sa, ho conosciuto un altro ex Tassorosso che conferma la mia tesi, Lucas Turner…

E questa volta il rossore sulle gote dell’Harada fu genuino, un piccolo effetto collaterale che le accadeva ogni qualvolta pensava al Prof di Trasfigurazione. Non c’era nulla da fare, quell’uomo le era entrato sottopelle con una facilità disarmante e con ancora più facilità la faceva sentire bene e a suo agio anche nelle situazioni più critiche.

Speriamo accada lo stesso durante questo fatidico matrimonio…

Si ritrovò a pensare, prima di riportare la propria attenzione sul suo cliente, rimasto affascinato da alcune delle sue creazioni.

Il bianco sta per il cocco, il giallo per la vaniglia e il rosato per... ?

Petali di rosa… e il giallo in realtà è zafferano mentre il bianco Piña Colada… - lo corresse con cortesia - Ha scelto uno dei cuori più particolari che ho in vetrina. Quello lì accanto – che esteriormente era identico a quello che Vergil aveva notato – invece è giallo vaniglia, rosato lampone e bianco cocco.

Non si sorprese più di tanto nell’apprendere che il ragazzo non fosse ferrato in materia di dolci, anche se per lei sarebbe rimasto per sempre un mistero come fosse possibile che tutti i migliori chef del mondo fossero uomini quando ogni uomo che incontrava si dichiarava incapace ai fornelli. In ogni caso al Cartwright restavano due possibilità se voleva mantenere intatta la linea e lo stomaco al proprio posto senza prosciugare il portafoglio: trovarsi una fidanzata capace oppure prendere lezioni di cucina.

Io... io ecco... non credo che avverrà molto presto, quindi non mi pongo ora il problema!

Ha un margine di scelta troppo ampio vero?

Chiese con nonchalance, non avendo colto il cambio di tono di voce.

Per questo forse opterei più per le lezioni culinarie sa?
Ahahahah...


Bè se ne ha davvero intenzione ha appena trovato la sua insegnante, in cambio di un cospicuo compenso ovviamente. Che ne pensa di qualche lezione di volo?

Insegnarle a volare?

Esatto. Alla Musashi, dove ho studiato, si prediligono le arti marziali e il Volo è più una materia teorica che pratica quindi Volare è qualcosa che non ho mai avuto l’opportunità di approfondire.

Ma sì, direi che forse un paio d'ore alla settimane si possono riuscire a ritagliare, dovrei solo capire bene il giorno.

Con un congruo preavviso – e gli fece l’occhiolino perché il riferimento al mostruoso ritardo con cui si era mosso per fare il regalo all’amica era palese – non dovrei aver alcun problema ad adattarmi alle sue esigenze.

E grazie tante ad Alfred, al suo essere una persona altamente comprensiva e soprattutto convinta che non dovesse rinunciare a vivere, nei limiti del possibile, una vita normale, fatta quindi anche di svago, solo perché adesso aveva un bel po’ di responsabilità in più.

Intanto però, credo che la cosa migliore per due futuri maestri e allievi intercambiabili, sia cominciare a darsi del "tu" e non del "lei"!
Che ne dice, la piace come idea o la trova troppo osé?


Credo che sia la proposta più indecente che abbia ricevuto nelle ultime ore… e mi piace. Odio tutti questi formalismi e solitamente non riesco a mantenere un atteggiamento formale per più di una manciata di minuti senza che mi si incarti la lingua e inizi a confondere il “lei” con il “voi” e il “tu”. – e la gaffe di poco prima ne era una prova – Però dobbiamo fare le cose per bene.

Aggiunse con un enorme sorriso furbetto. Si tolse quindi il grembiule, mostrando la maglietta a maniche corte verde bottiglia che indossava sotto, e si sciolse i capelli che ricaddero ribelli sulle spalle, per poi uscire da dietro il bancone e fermarsi di fronte al ragazzo.

Per tutti i Kami ma quanto sei alto? – chiese con genuino stupore guardandolo dal basso del suo metro e settanta perché le ballerine nere, come il paio di pinocchietti di tela nera che indossava, non le regalavano nessun centimetro in più – Coff coff Amy Harada, Cioccolataia, Infermeria part time e all’occorrenza insegnate di cucina, piacere di conoscerti.

Affermò divertita tendendogli una mano piccola e ben curata, nonostante le ore passate ai fornelli.
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Messaggioda Vergil » 25/02/2015, 17:33

Dice?
In caso lei quale gusto preferisce?


Sono un amante dell'amarena, ma non disdegno il cocco e l'ananas!

Non che Vergil ormai fosse un esperto di femmine, ma era abbastanza in grado di capire quando una ragazza faceva un finto flirt e quando invece ci andava giù pesante per provocarlo o spingerlo ad esporsi. Amy era una ragazza deliziosa, dal carattere allegro, spigliato, simpatico, e probabilmente a livello visivo non avrebbero fatto una brutta coppia, ma non ci stava provando con lui, più che altro scherzava e ravvivava la conversazione forse come con qualsiasi altro cliente di sesso maschile e appetibile che entrava nella cioccolateria. Magari faceva anche un po' parte del lavoro l'essere carina con i clienti, per quanto l'infermiera di Hogwarts non gli stesse dando esattamente quella interpretazione. Inoltre stavano in un negozio di dolci, non nell'Underground. Eh sì, stava decisamente divagando troppo con le riflessioni, ma che gli prendeva?

Frate Grasso… Frate Grasso… ah si, devo averlo incontrato una volta o due quando mi sono avventurata nei sotterranei...
Però bè… tra voi due non c’è proprio paragone.
La sua di sostanza è mooolto più intrigante.


Lo so lo so, non fanno che ripetermelo tutti, ma io rispondo sempre che mica posso diventare come lui in poco tempo.
Ci vuole allenamento, un certo tipo di dieta, un quantitativo ben preciso di ore notturne di sonno, eh, la fanno facile a dire "Lui sì che è molto più intrigante, guarda che mole, guarda che stazza! Tu invece sei ancora così, vergognati!"...


Ovviamente dopo qualche secondo il Prefetto Tassorosso sbuffò con una piccola risata, forse anche contagiato da quella che sarebbe potuta nascere sul volto di Amy non appena avesse finito di ascoltarlo. Una delle maggiori specialità del Cartwright era quella di avere quasi sempre la battuta pronta, una abitudine/dote derivata dai tanti anni di scuola trascorsi a fare un po' il buffone del gruppo, di ogni gruppo. Sembrava passata una vita ed invece se fosse andato indietro di appena 4-5 anni avrebbe fatto netta fatica a riconoscersi. Quel ragazzo con qualche accenno di pancia e gli occhi furbi era stato sostituito da un Auror con un po' di testa sulle spalle e qualche grammo in più di maturità, era davvero possibile crederlo?
Intanto però poteva continuare a riderci sopra mostrandosi anche alla stessa proprietaria del negozio, suscitando in lei una reazione inaspettata.

Bè anche da giovane non era da buttare via, semplicemente aveva un tipo di fascino differente... e complimenti per la costanza.
Non oso immaginare quanti sacrifici le sia costato passare da così... a così.


In realtà ho sfruttato moltissimo un mio vantaggio sottovalutato per tutto il periodo scolastico, ovvero il metabolismo.
Allora avevo circa cinque chili o più di sovrappeso, ma mangiavo come se fossi incinto di otto gemelli.
Per questo, non appena cominciai a dedicarmi all'attività fisica, dovetti solo riportare il dosaggio alimentare a quello di una persona normale, senza privarmi di troppi piaceri, concentrandomi solo sullo svolgimento di esercizi volti ad aumentare il volume muscolare.
Per farla breve, sono un atleta e mi tengo in forma, ma il Venerdì o il Sabato sera non mi nego mai delle patate fritte o il dolce dopo i pasti!


Anche perché possibilmente se si fosse dovuto ammazzare per raggiungere un livello come il proprio, possibilmente si sarebbe arreso molto prima.
Adorava mangiare, adorava stare in compagnia e condividere tutto con tutti, soprattutto i pranzi e le cene. C'erano periodi nei quali effettuava delle diete di mantenimento al seguito di lunghe sessioni di allenamento, ma non gli rubavano mai più di una settimana mensile, nulla di così tanto distruttivo. Mentre chiacchieravano di queste particolarità tra l'intimo e il confidenziale, Amy non smetteva mai di prendere appunti ed informarsi sul regalo in programma per l'amica del professore di Volo, dimostrando una professionalità assoluta e ammirevole. Vergil voleva che Caroline Priscilla fosse felice e sprizzasse gioia da tutti i pori, per questo non intendeva affatto badare a spese.

Tassorosso?
Quindi … giallo crema catalana e nero liquerizia …
La vostra deve essere una delle Casate più invidiate della scuola se accoglie ragazzi così simpatici, gentili e affascinanti…
Sa, ho conosciuto un altro ex Tassorosso che conferma la mia tesi, Lucas Turner…


La ringrazio dei complimenti, ma questi tre aggettivi in effetti si riferiscono molto di più al mio collega!
Il professor Turner è l'idolo di molte studentesse e studenti gay della scuola, ha anche ben tredici fan club, lo sapeva?
Uno di questi è gestito da un mio carissimo amico, ma non rivelerò il nome per rispetto dei suoi sentimenti non ricambiati.


Espresse l'ultima frase in sussurro, come se fosse un segreto di stato.

... Comunque tempo fa è stato con la docente di Divinazione, peccato per loro che sia andata male.
Son contento però che ancora oggi abbiamo mantenuto un bel rapporto di amicizia e fiducia lavorativa, non è da tutti!


Peccato anche perché Tisifone Samyliak poteva anche avere un carattere particolare e introverso, ma era innegabile che fosse un gran bel pezzo di femmina. Lucas si era lasciato scappare proprio una donna niente male, ma Vergil comunque non faceva fatica a credere che ben presto avrebbe trovato un'altra partner all'altezza. Il rossore sulle guance di Amy, poi, fu per il Cartwright un piccolo indizio per comprendere che un'altra povera vittima era caduta nella trappola degli occhi blu e dei capelli scuri del collega di Trasfigurazione. Già, chissà se anche Lei aveva fatto la stessa fine, oppure non le suscitava molto interesse? E tra lui e Lucas, chi avrebbe preferito? Beh, domande abbastanza inutili da porsi, tanto ad interessarle era uno studente e tanto serviva per far sprofondare di nuovo nella depressione il povero Prefetto americano, buono e leale.

Ha un margine di scelta troppo ampio vero?

... Mettiamola così: quando ciò che vuoi non può essere tuo, degli altri "margini" ti preoccupi molto poco.

Sorrise appena a quella frase, ipotizzando che ad Amy non servisse una laurea in psicologia per comprendere il suo discorso piuttosto semplice, soprattutto alle orecchie di una ragazza più grande, decisamente più perspicace di un maschio qualsiasi.
Perché mai doveva essersi fissato proprio su una ragazza irraggiungibile? Tal volta il cuore faceva davvero degli scherzi orribili, peccato che da quel punto di vista Vergil non possedesse un gran senso dell'umorismo. Impegnare il tempo però in qualcosa di diverso dal dannarsi il cervello poteva essere una parziale soluzione ai suoi problemi. Le lezioni di cucina proposte da Amy potevano riservarsi quindi provvidenziali, il tutto in cambio di qualche dritta sul come usare la scopa, un pegno da pagare abbastanza semplice, considerando il lavoro primario dell'ex Tassorosso.

Intanto però, credo che la cosa migliore per due futuri maestri e allievi intercambiabili, sia cominciare a darsi del "tu" e non del "lei"!
Che ne dice, la piace come idea o la trova troppo osé?


Credo che sia la proposta più indecente che abbia ricevuto nelle ultime ore… e mi piace.
Odio tutti questi formalismi e solitamente non riesco a mantenere un atteggiamento formale per più di una manciata di minuti senza che mi si incarti la lingua e inizi a confondere il “lei” con il “voi” e il “tu”. Però dobbiamo fare le cose per bene.
... Per tutti i Kami ma quanto sei alto?
Coff coff Amy Harada, Cioccolataia, Infermeria part time e all’occorrenza insegnate di cucina, piacere di conoscerti.


"Per tutti i Kami" è davvero carina come espressione, ahahah!
Vergil Cartwright, Auror presto di Seconda Classe, Insegnante di Volo ad Hogwarts e all'occorrenza anche privato, piacere mio!


Strinse la mano con poca energia alla ragazza, fissandola negli occhi appena più intensamente. In quel preciso istante gli venne quasi la fantasia di chinarsi e baciarla. No, non è che si era preso una cotta improvvisa (quella già ce l'aveva, mannaggia a lui), ma la dimostrazione effettiva che gli mancavano certe cose, certi comportamenti, certi gesti affettuosi e intimi con una fidanzata. Possibile che l'astinenza fosse così pesante?
Evidentemente in lui il peso di tutte quelle storie andate male aveva cominciato a farsi sentire con maggiore insistenza, costringendolo a star male ben più di quanto credesse appena conclusa la relazione con la colombiana Jiménez. L'orologio comunque correva e lui di certo non era nessuno per potersi sottrarre al suo potere unico e irreversibile. Non restava altro che aspettare il giorno dopo, insomma.

Perfetto Amy, allora direi che io e te ci vediamo domani per la consegna della mega tavola di cioccolata e per metterci d'accordo con maggiore precisione su quando e come dar via a questo scambio equo di conoscenze ed esperienze diverse.
Sono certo che farai un lavoro eccezionale e ti ringrazio a prescindere, perché con così poco preavviso se mi avessi detto di no lo avrei capito.
Ho la certezza che nel tempo io e te potremo diventare ottimi amici!


Quello fu il suo saluto prima di darle un paio di baci sulle guance in confidenza e allontanarsi dal negozio lasciandola ai suoi affari.

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Messaggioda Amy » 28/02/2015, 14:06

Sono un amante dell'amarena, ma non disdegno il cocco e l'ananas!

Finse di annotarsi quella preferenza con un sorrisetto divertito sulle labbra mentre pollice e indice della mano destra a simulare una penna che scorreva sul palmo della mano sinistra utilizzato come foglio di fortuna. Sapevano entrambi che quello scambio di battute non avrebbe portato mai a nulla, men che meno a un tentativo di Vergil di leccarle le guance per scoprire se il rossore che vi aleggiava fosse naturale o causato da un qualche colorante alimentare. La sensazione di avere un carattere simile - gioviale, alla mano e con la battuta pronta – in ogni caso stava spingendo Amy a tenere con lui un comportamento meno professionale, da commessa a cliente, e più amichevole, come due persone che si erano incontrate per sbaglio e trovavano piacevole la rispettiva compagnia, senza doppi fini. Il fatto poi che lavoravano entrambi a Hogwarts – lei come Infermeria part – time lui come Insegnante di Volo – non li rendeva completamente due sconosciuti e dava alla nippo irlandese quel margine di manovra in più che le serviva per prendersi qualche altra innocente libertà, come il prenderlo in giro su come il Frate Grasso avesse un sexappeal maggiore del docente.

Lo so lo so, non fanno che ripetermelo tutti, ma io rispondo sempre che mica posso diventare come lui in poco tempo.
Ci vuole allenamento, un certo tipo di dieta, un quantitativo ben preciso di ore notturne di sonno, eh, la fanno facile a dire "Lui sì che è molto più intrigante, guarda che mole, guarda che stazza! Tu invece sei ancora così, vergognati!"...


Furono le parole del Cartwright più che la piccola risata che ne seguì a far ridacchiare l’Harada, occhi semi chiusi, spalle tremolanti e capo che oscillava da un lato all’altro. Il saper far ridere una donna con nulla – cioè con il minimo sforzo e molta spontaneità – era, secondo i suoi parametri, una delle doti principali che doveva avere il suo uomo ideale, insieme a una passione per la buona cucina e un fisico asciutto ma morbido, senza troppi muscoli spigolosi. Con il suo metro e settanta le piaceva sentirsi protetta dall’abbraccio del proprio uomo non sovrastata e soffocata, motivo per cui tra l’Auror in forma smagliante che si trovava di fronte e il ragazzino che era stato qualche anno prima, Amy espresse un maggiore apprezzamento nei confronti del secondo. Per ottenere quel tipo di cambiamenti però il docente di Volo doveva aver dimostrato una forza di volontà e una resistenza al sacrificio non indifferente, qualità quelle che suscitavano in lei della pura ammirazione.

In realtà ho sfruttato moltissimo un mio vantaggio sottovalutato per tutto il periodo scolastico, ovvero il metabolismo.
Allora avevo circa cinque chili o più di sovrappeso, ma mangiavo come se fossi incinto di otto gemelli.
Per questo, non appena cominciai a dedicarmi all'attività fisica, dovetti solo riportare il dosaggio alimentare a quello di una persona normale, senza privarmi di troppi piaceri, concentrandomi solo sullo svolgimento di esercizi volti ad aumentare il volume muscolare.
Per farla breve, sono un atleta e mi tengo in forma, ma il Venerdì o il Sabato sera non mi nego mai delle patate fritte o il dolce dopo i pasti!


Se mangiassi ogni giorno come una persona normale concedendomi nel week end anche patate fritte e dolce a quest’ora rotolerei come un gigantesco pallone – sbuffò, mettendo su un piccolo adorabile broncio che la faceva sembrare un po’ più giovane dei suoi ventisette anni – Il mio metabolismo è pigro come una puffola pigmea e per essere rilassata e di compagnia quando esco con gli amici il resto della settimana mi devo assolutamente contenere, quindi solo cibi sani cucinati in modo salutare.

Aveva sempre trovato noiose e un po’ acide quelle donne che in pizzeria o in birreria ordinavano una insalatina scondita rifiutando categoricamente di assaggiare qualsiasi altra cosa e guardando con un disprezzo che sapeva di invidia chiunque osasse addentare una crocchetta di patate o un doppio cheeseburger. O peggio, che sorseggiavano un bicchiere di acqua minerale con una spruzzatina di limone come se fosse chissà quale cocktail esotico rinfacciando agli altri le calorie inutili che incameravano bevendo una birra o un qualsiasi altro alcolico. Per quel motivo preferiva fare la fame – a volte letteralmente – nella solitudine delle sue mura domestiche pur di potersi concedere qualsiasi cosa avesse voluto durante le uscire con gli amici. Inoltre fare jogging tutte o quasi le mattine e spostarsi principalmente a piedi l’aiutava a mantenersi un po’ in forma. Tra una chiacchiera piacevole e l’altra, intanto, Amy prendeva appunti sul regalo speciale che Vergil le stava commissionando, dalla dimensione della bandiera di cioccolata al colore della scritta, giallo nero come la Casata di appartenenza della festeggiata che, coincidenza, era la stessa sia del Cartwright che di Turner. Era ancora troppo presto per chiamarlo apertamente “ il suo ragazzo”, per quanto fosse l’unico uomo che frequentasse, o almeno era quello che continuava a ripetersi nell’illusione che, se le cose fossero andate male nel corso dell’imminente matrimonio, sarebbe riuscita a uscirne indenne.

La ringrazio dei complimenti, ma questi tre aggettivi in effetti si riferiscono molto di più al mio collega!
Il professor Turner è l'idolo di molte studentesse e studenti gay della scuola, ha anche ben tredici fan club, lo sapeva?


Tredici?

Esclamò sgranando gli occhi incredula e mordendosi l’interno della guancia. Non faticava a credere che con quel suo modo di fare gentile e disponibile e quel sorriso che gli illuminava lo sguardo Lucas avesse ammaliato gran parte del corpo studentesco, ma nonostante ciò sapere che esistevano addirittura dei fan club a lui dedicati le provocava una fastidiosa morsa allo stomaco. Gelosia? Ovvio che si. Per quanto si ripetesse che doveva andarci con i piedi di piombo non era nel suo carattere stare nel mezzo. Per lei era o tutto o niente e dalla gita a Palermo le era stato chiaro che ormai la sua bilancia interiore era sul “tutto” fisso.

Uno di questi è gestito da un mio carissimo amico, ma non rivelerò il nome per rispetto dei suoi sentimenti non ricambiati.

Dovrò aspettarmi una sua visita in Infermeria a San Valentino e il giorno del suo compleanno… Non oso immaginare in quanti provino a rifilargli qualche filtro d’amore, incluso il suo amico…

Lo stava prendendo in giro, era palese, anche se il suo sorriso era meno solare di quelli che aveva esibito fino a quel momento a causa di quel mostro verde che si stava affilando le unghie contro le pareti del suo stomaco e che raggiunse proporzioni gigantesche non appena Vergil sganciò quella che per lei era una vera e propria Bombarda Maxima.

... Comunque tempo fa è stato con la docente di Divinazione, peccato per loro che sia andata male.
Son contento però che ancora oggi abbiamo mantenuto un bel rapporto di amicizia e fiducia lavorativa, non è da tutti!


Probabilmente si saranno semplicemente resi conto di non essere fatti l’uno per l’altra cosa che li ha spinti a lasciarsi di comune accordo.

Buttò lì con tranquillità, come se la cosa non la toccasse minimamente, mentre un altro pensiero, ben diverso e più terrificante dal suo punto di vista le si formava in mente.

Oppure non sono riusciti a superare un tradimento magicamente indotto e si sono dovuti lasciare

Non ci voleva chissà quale intuito per comprendere che la docente di Divinazione era la “fidanzata numero due” di Lucas, nonché futura sposa.

Però ha ragione, al di là dei motivi che hanno spinto una coppia a lasciarsi è davvero difficile riuscire a rimanere amici e difficilmente si perde del tutto quella complicità che li aveva tenuti uniti come coppia.

La partecipazione a quel matrimonio assumeva sempre più i contorni di una sfida che non perdere sarebbe stato davvero arduo. Meglio concentrarsi su altro, come sul fatto che probabilmente anche Vergil aveva un nutrito fan club e quindi il motivo per cui era ancora single era l’imbarazzo della scelta.

... Mettiamola così: quando ciò che vuoi non può essere tuo, degli altri "margini" ti preoccupi molto poco.

Allora le toccherà imparare a cucinare!

Non si conoscevano abbastanza per approfondire il discorso, per comprendere se davvero questa fantomatica “lei” fosse inaccessibile oppure Vergil era solo un po’ pessimista, e Amy non era il tipo di pronunciare frasi fatte e solitamente vuote solo per dimostrarsi empatica e tentare di tirare su il morale dell’altro. Il modo migliore per rimediare alla piccola gaffe appena fatta – involontaria certo ma pur sempre una gaffe – e non far sentire l’altro troppo a disagio era quello di passare oltre, parlare di altro, proponendogli uno scambio equo e vantaggioso per entrambi: lezioni di cucina in cambio di lezioni di volo. L’Auror sembrò accettare di buon grado sia il cambio di argomento che l’idea della ragazza, proponendo a sua volta di passare dal “lei” al “tu”. Felice e sollevata allo stesso tempo la nippo irlandese si tolse il grembiule e fece il giro del bancone per presentarsi in maniera formale all’altro.

"Per tutti i Kami" è davvero carina come espressione, ahahah!

Direttamente dal Giappone per il suo divertimento.

Vergil Cartwright, Auror presto di Seconda Classe, Insegnante di Volo ad Hogwarts e all'occorrenza anche privato, piacere mio!

Ricambiò la stretta di mano, senza badare alla forza che vi metteva perché tanto difficilmente avrebbe potuto far del male all’Auror, e sostenne il suo sguardo con un sorriso leggero, ignara dei pensieri che stavano attraversando la mente del ragazzo. A volte non essere molto intuitiva poteva essere un bene. Se avesse compreso infatti cosa si nascondeva dietro a quello sguardo intenso avrebbe fatto un passo indietro e si sarebbe sentita costretta a prendere le distanze da Vergil, tenendo in sua presenza un comportamento più freddo e distaccato, meno spontaneo, forse persino a rinunciare alle lezioni. E sarebbe stato un vero peccato perché era convinta che due caratteri come il loro, insieme da amici, avrebbero potuto fare scintille. Per fortuna il buon senso ebbe la meglio sull’istinto e nulla rovinò l’atmosfera che si era creata tra loro.

Perfetto Amy, allora direi che io e te ci vediamo domani per la consegna della mega tavola di cioccolata e per metterci d'accordo con maggiore precisione su quando e come dar via a questo scambio equo di conoscenze ed esperienze diverse.
Sono certo che farai un lavoro eccezionale e ti ringrazio a prescindere, perché con così poco preavviso se mi avessi detto di no lo avrei capito.
Ho la certezza che nel tempo io e te potremo diventare ottimi amici!


Tranquillo, non resterete delusi né tu né la festeggiata – affermò mettendosi sulle punte per poterlo agevolare nel baciarle le guance – Aspetta a dirlo, dopo la prima lezione di volo potresti volermi morta.

Lo prese in giro, accompagnandolo fino alla porta del negozio. Una volta che Vergil fu andato via, Amy diede un’occhiata a destra e a sinistra lungo la strada semideserta e, valutando che non avrebbe avuto visite nell’immediato, decise di tornare nel laboratorio per dedicarsi a qualche altro dolce esperimento.

FINE
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