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Atwood&Rosenberg • Agenzia Investigativa • Boston (Massachusetts) • U.S.A.

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Yamato » 31/03/2016, 22:21

Shuyun preferì non dedicarsi subito a spiegare alla Fulmen il discorso dell'evocazione della spada, anche perché dietro a quella tecnica c'era un segreto, un segreto che presto o tardi la O'Neill avrebbe saputo.
Le disse quindi di aspettare di potersi incontrare in privato successivamente, liquidando momentaneamente la questione e proseguendo ad ascoltare le parole di Jaya prima che quest'ultima li mandasse via.
Avevano dato fastidio a quel luogo sacro anche per troppo, ma per fortuna alla fine ne erano usciti tutti vincitori, anche se non tutti contenti dell'evoluzione della situazione.

Questa è casa tua?

Non aggiunse niente, il Sagitta, una volta arrivato presso l'abitazione del nonno della Allen, limitandosi ad osservare intorno a sé e cercare di capire se davvero fossero al sicuro, ma non c'erano vibrazioni di Mana negative nell'aria, ergo quel posto andava benissimo per il rientro sul piano reale. Successivamente poi, gli eventi presero un'altra piega, sviluppando un avvenimento particolare e insolito, ovvero l'affiancamento per Nimue di una Creatura Magica che si creò grazie al minerale creatosi con la lana di Ermes.

... Il Conflux ha agito di nuovo...

Ha deciso di nuovo.

Esso non decide, ci guida e basta. Sta poi a noi capire dove voglia portarci e se seguire la strada che ci sta indicando...

Lanciò un'occhiata veloce alla O'Neill, contento che per lo meno lei ormai avesse incamerato completamente i concetti dell'Equilibrio, affidandosi a lui del tutto, senza averne timore.
Capiva anche il risentimento della texana però, ma a differenza del fratellastro, non aveva la stessa identica tolleranza e voglia di non creare polemiche inutili, senza considerare che non ne aveva l'obbligo, essendo stato scartato come possibile Capo Gilda. Per quel motivo si avvicinò alla ragazza e alla nuova Creatura, parlando spiccio, diretto e senza tanti giri di parole.

Tu hai deciso di portare ugualmente con te quella pietra, quando ti è stato detto che potevi lasciarla lì.
Non dare colpe a qualcosa che nemmeno tu conosci e che per quanto possa sembrare agire da sola, lascia sempre a noi l'ultima parola.
Te lo ripeto, puoi rifiutare l'offerta di essere una Gildata, nessuno ti costringe, men che meno il Conflux che anzi, ha agito proprio per salvaguardare la tua vita, quest'oggi.
Posso capire che sia difficile per te accettare tutte queste variazioni, posso capire che sia difficile per te pensare di possedere un potere tanto grande quando in realtà vorresti solo una vita normale.
Ma almeno noi abbiamo un vantaggio, ovvero la consapevolezza che la Trama in quanto divinità esiste, quindi sappiamo che esistono sul serio entità superiori, a differenza dei babbani che brancolano nel buio.
Proprio per questo, spero tu possa ugualmente accettare che il Conflux esista quanto la Trama e che proprio come essa, non prende o prenderà mai decisioni al posto nostro.


La piccola creatura, nel frattempo, aggirava Nimue, standole attorno e comportandosi abbastanza affettuosamente verso di lei, per poi iniziare a relazionarsi con Ermes, ben felice di vederla.
Erano in sintonia, ma in fondo era pure normale, essendo una creatura scaturita dall'altra. Presero a rincorrersi, poi si lanciarono piccole scintille elettriche a vicenda.
Proprio nel bel mezzo di quel gioco naturale e magico allo stesso tempo, la Allen aprì bocca dopo molto tempo, sempre se non avesse tentato di replicare alle parole precedenti del Sagitta.

... quanto tempo ho?
Entro quando devo decidere se diventare una Ignis o meno?


Oramai la scintilla è cresciuta ed evoluta in te.
Resterà bloccata fino a quando non la farai alimentare da me, dal Capo Gilda o chi per lui.
Non c'è una tempistica, per quel che mi riguarda potresti archiviare tutto e scegliere di essere una Ignis tra dieci anni.
Ma ti avverto: in caso di una decisione simile è probabile che le Gilde ti chiedano di rimuovere la memoria riguardo la loro identità, per poi tornare a farti la proposta nel periodo che sceglierai tu.
Sono antiche e segrete da secoli, non possono permettersi in alcun modo il pericolo che qualcuno parli.
Il tuo collegamento con loro sarà Caroline Priscilla, penso sia la soluzione migliori, essendo voi conoscenti, ormai.


Detto questo, Shuyun piombò nuovamente nel silenzio, pronto ormai ad andarsene per la propria strada, lasciando che fosse la bionda a parlare ancora con la texana sconvolta e scombussolata.
Riusciva a percepire viva la scintilla del Fulmine in lei, ed era molto brutto pensare che non volesse svilupparla, ma era anche consapevole delle proprie parole, ovvero che l'Equilibrio non imponeva nulla a nessuno.
Prima di smaterializzarsi verso tutt'altro luogo, comunque, l'uomo ebbe delle ultime cose da dire alla sorella della Sempreverde.

Per prima cosa ti pregherei di non dire ad anima viva di avermi visto o a fornire una qualsivoglia descrizione sulla mia figura.
Se ti dovessero chiedere come ti sei salvata, dai pure tutto il merito alla O'Neill, non mi interessa.
In secondo luogo, sappi che un modo per avere maggiore potere sulla tua eventuale affinità con l'elemento c'è, quindi non saresti una completa lampadina impazzita.
Tuttavia tale metodo ti verrà spiegato solo se sceglierai la strada delle Gilde, ma penso sia giusto tu lo sappia, potrebbe aiutarti nel ponderare sulla tua condizione.
L'ultimo consiglio che mi sento di darti è... Quando ti sarai calmata, chiudi gli occhi, ricerca quella scintilla nel tuo spirito e richiamala, sentila, fatti avvolgere da lei.
Ti accorgerai non solo di quanto sia positiva ma anche di quanto ti completi.


Rivolse un ultimo sguardo alla irlandese, invitandola quindi a raggiungerlo in Portogallo ad acque calmate, per poi oltrepassare il recinto della casa e scomparire dietro di essa.
Ora stava tutto quanto alla Allen, doveva scegliere cosa fare della propria vita, se cambiarla radicalmente oppure proseguire il cammino lasciato in sospeso prima di quella visita a Boston.
Shuyun era un po' scettico sulla presa di coscienza e consapevolezza della ventenne, ma il Conflux... No, il Conflux aveva profonda fiducia in lei, tanto da regalarle quella piccola Creatura.

FINE QUEST
POTETE EFFETTUARE LE CHIUSURE O PROSEGUIRE A GIOCARE LIBERAMENTE
AL TERMINE, DISPORRÒ I BONUS OTTENUTI E I PX
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Messaggioda Nimue » 01/04/2016, 11:11

Esso non decide, ci guida e basta. Sta poi a noi capire dove voglia portarci e se seguire la strada che ci sta indicando...

Beh, a quanto pare ha indicato al topo l'unica strada che avrebbe fatto meglio a non prendere.

Mormorò tra sé, sarcastica.
Solo lei vedeva quanto fosse sbagliato cambiare la natura di un animale?
E per cosa, poi?
Per convincerla che andava bene essere una Ignis?
Era forse un risarcimento per averle fatto scoprire la verità in un modo tanto merdoso?
Beh, ne avrebbe volentieri fatto a meno.

Tu hai deciso di portare ugualmente con te quella pietra, quando ti è stato detto che potevi lasciarla lì.
Non dare colpe a qualcosa che nemmeno tu conosci e che per quanto possa sembrare agire da sola, lascia sempre a noi l'ultima parola.


Il Sagitta -anche se ancora non capiva perché venisse chiamato così- sembrava il capo di una qualche Setta.
Ed Iris, ovviamente, ne faceva parte.
La cosa, più che tranquillizzarla, la inquietava non poco.
Sì, si era portata dietro la pietra, ma non certo per tenersela.
Era stato evidente ad entrambi quanto poco fosse lucida, prima.
Quanto poco stesse badando a ciò che veniva detto, ai propri gesti anche.
Avrebbe volentieri restituito la pietra ad uno dei due, appena preso fiato.
Ma no, essa le era caduta di mano e bam, il topo ci era andato vicino.
L'uomo le diceva di non dare colpe al Conflux.
Ma non era stato lui, un minuto prima, a dire: "Il Conflux ha agito di nuovo"?
Era meglio che facesse pace col cervello.
E in fretta.

Te lo ripeto, puoi rifiutare l'offerta di essere una Gildata, nessuno ti costringe, men che meno il Conflux che anzi, ha agito proprio per salvaguardare la tua vita, quest'oggi.
Posso capire che sia difficile per te accettare tutte queste variazioni, posso capire che sia difficile per te pensare di possedere un potere tanto grande quando in realtà vorresti solo una vita normale.
Ma almeno noi abbiamo un vantaggio, ovvero la consapevolezza che la Trama in quanto divinità esiste, quindi sappiamo che esistono sul serio entità superiori, a differenza dei babbani che brancolano nel buio.


Cosa c'entrava quel discorso, adesso?
Non le serviva essere una Gildata per credere nella Trama.
E non avrebbe nemmeno dovuto parlare così dai babbani, perché molti di loro credevano in Dio.
Non lo potevano toccare con mano, ma lo consideravano reale.
Come la Trama per i maghi.
Che razzista.

Proprio per questo, spero tu possa ugualmente accettare che il Conflux esista quanto la Trama e che proprio come essa, non prende o prenderà mai decisioni al posto nostro.

Inutile ritornare sul discorso del "hai detto che il Conflux agisce ma non è colpa sua".
Aveva come la sensazione che fosse tutto inutile.
Nessuno dei due pareva pronto a mettere in discussione la sua esistenza.
O perlomeno il fatto che fosse stato proprio "l'Equilibrio" a metterla nella merda.
E lei non aveva le forze per parlare a vanvera.

... quanto tempo ho?
Entro quando devo decidere se diventare una Ignis o meno?


Oramai la scintilla è cresciuta ed evoluta in te.
Resterà bloccata fino a quando non la farai alimentare da me, dal Capo Gilda o chi per lui.


Di sicuro non avrebbe mai cercato lui, il Sagitta.
Erano decisamente su due lunghezze d'onda completamente diverse.

Non c'è una tempistica, per quel che mi riguarda potresti archiviare tutto e scegliere di essere una Ignis tra dieci anni.
Ma ti avverto: in caso di una decisione simile è probabile che le Gilde ti chiedano di rimuovere la memoria riguardo la loro identità, per poi tornare a farti la proposta nel periodo che sceglierai tu.
Sono antiche e segrete da secoli, non possono permettersi in alcun modo il pericolo che qualcuno parli.


Almeno quello lo capiva.
In fondo erano un po' una Setta devota al Conflux, no?
E tutte le Sette -anche le peggiori- ci tenevano a rimanere segrete.
Non per motivi positivi, ma al momento nemmeno delle Gilde aveva un'ottima considerazione.

Il tuo collegamento con loro sarà Caroline Priscilla, penso sia la soluzione migliori, essendo voi conoscenti, ormai.

Chi?

Le venne spontaneo porre quella domanda.
Aggrottò la fronte, al contempo, fissandolo perplessa.
E mo' chi era questa tizia?
Solo dopo qualche istante comprese.
"Iris West", ovvero Caroline Priscilla Qualcosa.
Di sicuro non la stavano aiutando a fidarsi di loro, anzi.
Quando capì a chi si stesse riferendo, sospirò ed annuì in silenzio.
Voleva solo rimanere da sola.

Per prima cosa ti pregherei di non dire ad anima viva di avermi visto o a fornire una qualsivoglia descrizione sulla mia figura.

Certo, perché avrei una lista di persone a cui fornirla...

Commentò Nimue, palesemente sarcastica.
Ma a chi poteva interessare chi lui fosse?
Non sapeva il suo nome, non sapeva cosa facesse o dove abitasse.
E di sicuro non avrebbe potuto raccontare quell'episodio a nessuno, familiari ed amici compresi.
Cosa diavolo pensava che avrebbe potuto dire in giro?

Se ti dovessero chiedere come ti sei salvata, dai pure tutto il merito alla O'Neill, non mi interessa.

Almeno aveva scoperto il cognome della bionda.

In secondo luogo, sappi che un modo per avere maggiore potere sulla tua eventuale affinità con l'elemento c'è, quindi non saresti una completa lampadina impazzita.
Tuttavia tale metodo ti verrà spiegato solo se sceglierai la strada delle Gilde, ma penso sia giusto tu lo sappia, potrebbe aiutarti nel ponderare sulla tua condizione.


Non disse nulla.
Si limitò ad annuire.
Quasi non lo stava nemmeno più ascoltando.

L'ultimo consiglio che mi sento di darti è... Quando ti sarai calmata, chiudi gli occhi, ricerca quella scintilla nel tuo spirito e richiamala, sentila, fatti avvolgere da lei.
Ti accorgerai non solo di quanto sia positiva ma anche di quanto ti completi.


Era già completa anche prima.
Anzi, non lo era più del tutto da quando era morto Joe.
Ma la scintilla, per quanto forte, non lo avrebbe mai riportato indietro.
E quello era un dato di fatto che nessuno dei due avrebbe potuto confutare.
Quando l'uomo se ne andò, la Allen pensò di poter rimanere finalmente da sola.
In pace.
Si sbagliava di grosso.

Nimue, capisco che tu abbia bisogno di tempo per realizzare ciò che è appena successo e finchè sarà così, non mi vedrai nè sentirai.
Non voglio metterti sotto pressione e, anzi, se non te la senti di prenderti cura di quella creatura, me ne occuperò io per te fino a quando non avrai fatto una scelta. In fondo, io ho già Ermes, so come poterli gestire...
Ma sappi che quando ti sentirai pronta e vorrai vedermi di nuovo, a prescindere da ciò che avrai deciso di fare io... Io se vuoi posso parlarti di tua sorella.


Quindi la conosceva già da prima.
Beh, la cosa non avrebbe dovuto stupirla troppo.
Caroline Priscilla era una Gildata, sua sorella a capo di una delle Gilde.
Era quasi automatico, no?

Ormai avrai capito che sapevo già chi lei fosse, ma il mio lavoro mi impone di mantenere il riserbo più totale fino a quando non sono sicura di ciò che stai cercando.
Lei non è solo la Sempreverde ma... è stata anche una mia insegnante quando andavo a scuola. E mi ha salvato la vita.


Lindë salvava le vite.
Nimue le metteva a rischio.
Nemmeno la conosceva e si stava già dimostrando una pessima sorella.

Se sei ancora interessata ti parlerò di lei come essere umano e non come CapoGilda... Spero che possa essere per te qualcosa di buono, dopo tutto quello che hai passato.

Non dovrebbe essere messa al corrente di quanto accaduto.
Non dovrebbe sapere nulla di me, si preoccuperebbe e cercherebbe di aiutarmi anche se non mi conosce... ed io non sono pronta per questo.


Furono le prime parole non sarcastiche che pronunciò la Allen.
Ma non le disse guardando la O'Neill.
Fissava un punto nel vuoto, con sguardo vacuo.

Puoi fare in modo che lui non le dica nulla?

Si riferiva al Sagitta, ovviamente.

Chiunque abbia voluto farmi del male...

I Druidi, così le era stato detto.
Ma le sembrava una parola troppo generalizzante.
E non le veniva nemmeno spontaneo usarla, a dirla tutta.

... ora penserà che sono una Gildata, visto quanto successo, perciò dubito che mi verranno a cercare tanto presto, forse non lo faranno mai più.
Metterebbe in allarme Lindë per nulla, ed è l'ultima cosa che desidero.


Avrebbe potuto almeno provare a parlare col Sagitta?
Tentare di convincerlo?
Non commentò nulla sul discorso del "sentirsi raccontare di sua sorella in quanto persona".
Non era pronta per quell'argomento.
Non era pronta per nulla di ciò che era accaduto.
Prese il topo tra le mani, però.
Era leggero, fragile.
Dolce, a modo suo.
Ma non poteva tenerlo, non ora.

Puoi parlargli come hai fatto con la tua... pecora?
Digli che starà con te, per il momento.


Temeva che potesse fare storie, altrimenti.
Che cercasse di stare con lei a tutti i costi, come un cane col padrone.
Ci mancava solo quello.

Vorrei rimanere da sola, per favore.
Tanto so dove trovarti... Iris.


Voleva che la O'Neill se ne andasse.
Voleva rimanere lì, nel giardino di Joe.
Magari farsi anche un bel pianto.
Sentiva che finalmente sarebbe stata in grado di piangere.
E sì, in quel momento ne aveva proprio un gran bisogno.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 01/04/2016, 21:40

Esso non decide, ci guida e basta. Sta poi a noi capire dove voglia portarci e se seguire la strada che ci sta indicando...

Beh, a quanto pare ha indicato al topo l'unica strada che avrebbe fatto meglio a non prendere.

Si infastidì per la risposta data da Nimue, ma poteva davvero biasimarla? La texana era sotto shock, non credeva nel Conflux, rifiutava il proprio elemento e più di tutto non accettava ciò che aveva sempre fatto parte di sè stessa. Che lo volesse o meno, il Conflux l'aveva scelta e quella era l'unica cosa che non avrebbe mai potuto cambiare. Ma seguire il suo volere oppure voltargli le spalle era una decisione che spettava ancora a lei, nonostante le convinzioni della ragazza.
Avrebbe voluto dirle molto di più, ma sentiva che non era quello il momento di di parlare. Si limitò invece ad ascoltare lo scambio di battute fra lei e il suo Sagitta, lasciando che Ermes uscisse fuori dalla propria borsa per giocare e dare il benvenuto al nuovo arrivato.

... quanto tempo ho?
Entro quando devo decidere se diventare una Ignis o meno?


Oramai la scintilla è cresciuta ed evoluta in te.
Resterà bloccata fino a quando non la farai alimentare da me, dal Capo Gilda o chi per lui.
Non c'è una tempistica, per quel che mi riguarda potresti archiviare tutto e scegliere di essere una Ignis tra dieci anni.
Ma ti avverto: in caso di una decisione simile è probabile che le Gilde ti chiedano di rimuovere la memoria riguardo la loro identità, per poi tornare a farti la proposta nel periodo che sceglierai tu.
Sono antiche e segrete da secoli, non possono permettersi in alcun modo il pericolo che qualcuno parli.
Il tuo collegamento con loro sarà Caroline Priscilla, penso sia la soluzione migliori, essendo voi conoscenti, ormai.


Chi?

Ehm... Sono io!- disse, alzando la mano, ormai era inutile nascondere la propria identità, anche perchè ci aveva già pensato Shuyun a farla scorpire- Chiederò al mio CapoGilda quanto tempo hai a disposizione e ti farò sapere.

Si limitò a dire, perchè purtroppo -per quanto lei avrebbe voluto dare tutta la libertà del mondo a Nimue- c'era però un codice, un segreto che andava mantenuto e preservato e non potevano semplicemente lasciare che un non-gildato conoscesse quel segreto senza aver giurato di proteggerlo.

Se ti dovessero chiedere come ti sei salvata, dai pure tutto il merito alla O'Neill, non mi interessa.

Ma... Sagitta...

Avrebbe voluto protestare, ma alla fine sbuffò, chinando il capo e lasciando perdere quel particolare della storia. Tanto, dubitava che la Allen sarebbe davvero andata in giro a raccontare qualcosa e lei certo, quando avrebbe fatto rapporto al proprio Sole, non avrebbe mai cercato di nascondergli la verità nè di modificarla in qualche modo.

In secondo luogo, sappi che un modo per avere maggiore potere sulla tua eventuale affinità con l'elemento c'è, quindi non saresti una completa lampadina impazzita.
Tuttavia tale metodo ti verrà spiegato solo se sceglierai la strada delle Gilde, ma penso sia giusto tu lo sappia, potrebbe aiutarti nel ponderare sulla tua condizione.
L'ultimo consiglio che mi sento di darti è... Quando ti sarai calmata, chiudi gli occhi, ricerca quella scintilla nel tuo spirito e richiamala, sentila, fatti avvolgere da lei.
Ti accorgerai non solo di quanto sia positiva ma anche di quanto ti completi.


La texana rimase in silenzio per tutto il tempo, tanto da far dubitare la O'Neill che stesso ascoltando davvero le parole del Sagitta. Non era il momento giusto per chiederglielo, certo, ma in quel momento avrebbe tanto voluto farlo, anche perchè la pazienza non era proprio il suo punto forte. Riuscì a trattenersi abbastanza da poter salutare Shuyun, promettendogli che si sarebbero rivisti nel loro solito luogo di appuntamento -il pub "Tempestade" di Aveiro- per poter parlare di altre questioni. Non appena quindi l'uomo sparì da quel luogo, l'irlandese fece un bel respiro e si rivolse di nuovo alla Allen, offrendosi -quando sarebbe stata pronta- di parlare della sorella, dato che era una persona da lei conosciuta anche al di fuori delle gilde. Non sapeva se quella proposta avrebbe fatto piacere o meno alla Tempesta -o futura tale- ma si sperava che ben presto avrebbe preso coscienza di sè e del fatto che non era certo sua la colpa di quanto accaduto, nè del Conflux. Il biasimo andava tutto verso il gruppo di Druidi che aveva deciso di sferrare quell'attacco coinvolgendo un innocente, esterno dagli affari delle Gilde.

Se sei ancora interessata ti parlerò di lei come essere umano e non come CapoGilda... Spero che possa essere per te qualcosa di buono, dopo tutto quello che hai passato.

Non dovrebbe essere messa al corrente di quanto accaduto.
Non dovrebbe sapere nulla di me, si preoccuperebbe e cercherebbe di aiutarmi anche se non mi conosce... ed io non sono pronta per questo.


Certo, capisco che tu non sia pronta, ma...

Puoi fare in modo che lui non le dica nulla?

I-intendi dire il Sagitta?

Chiunque abbia voluto farmi del male... ora penserà che sono una Gildata, visto quanto successo, perciò dubito che mi verranno a cercare tanto presto, forse non lo faranno mai più.
Metterebbe in allarme Lindë per nulla, ed è l'ultima cosa che desidero.


Rimase per qualche istante in silenzio, ragionando sulla richiesta della ragazza. Davvero credeva che fosse possibile non far sapere alla Vilvarin ciò che era appena successo? Forse per lei era ovvia la risposta, ma per la texana, che ancora non faceva parte di quel mondo e non sapeva in che modo funzionasse, non era una cosa così evidente. Cappie scosse la testa, perchè no, quella era una promessa impossibile per lei, lei che aveva accettato fin da subito la sua scintilla di Mana dentro di sè.

Ti sbagli. Forse tu non sei più in pericolo, ma tutti coloro che sono vicini ai CapiGilda adesso potrebbero essere possibili bersagli.
Nimue, mi stai chiedendo di farti una promessa che non posso mantenere.
-disse, sinceramente dispiaciuta, ma seria nel tono, perchè la Allen non aveva la minima idea nè probabilmente avrebbe capito di che razza di situazione si era andata a creare in quel momento - Il Sagitta non parlerà mai con tua sorella, ma io dovrò parlare con il mio CapoGilda e lui, di riflesso, parlerà anche con il capo dei Terran e quello degli Acuan.
Quei Druidi hanno dimostrato di essere pericolosi e di essere disposti anche a far del male ad un innocente per colpire le Gilde: devono essere messi al corrente di ciò che è accaduto e io non posso esimermi dal farlo.
Ma posso prometterti che riferirò a tua sorella ciò che mi hai detto, ovvero che non vuoi incontrarla. È il capo dei Terran, saprà aspettare e accettare ogni tua decisione.


Era cambiata molto la Vilvarin da quando aveva accettato il suo ruolo di CapoGilda e aveva dimostrato di possedere una pazienza e una fermezza tale da sbalordire la O'Neill. Era sicura al cento per cento che non avrebbe mai cercato di scavalcare la volontà di una persona, ancor di più se questa persona era sua sorella. Forse poteva non sentire alcun legame affettivo con lei -non conoscendola affatto- ma per non rischiare di perderla probabilmente avrebbe cercato di lasciarle le sue libertà. O almeno così sperava l'irlandese, che poteva solo parlare per ipotesi e supposizioni.

Forse tu non entrerai mai a far parte di questa famiglia...- disse ad un tratto, come spinta da un pensiero inconscio, mentre sottolineava quel concetto di famiglia che per lei era tanto vero quanto l'esistenza del Conflux stesso-... Ma io invece ho fatte le mie scelte, accettandone tutte le conseguenze.
E credimi, ciò che sta capitando a te... Non è nulla in confronto a ciò che ho passato io.


Si sentiva molto sicura di ciò che aveva appena detto, forse anche un tantino arrogante, ma in realtà non voleva assolutamente esserlo. Non conosceva Nimue, ma ciò che aveva dovuto affrontare nel corso degli anni l'aveva resa molto più consapevole di sè stessa e di ciò che era in grado di sopportare e affrontare. La Allen aveva avuto sfortuna a possedere un legame di sangue con la Sempreverde, certo, ma poteva ancora dire di avere il controllo di sè, del proprio aspetto e della propria vita. Non in quel momento forse, ma lo avrebbe avuto. A Cappie invece sembrava che ancora una volta la vita le stesse scivolando via dalle dita, prendendo direzioni mai immaginate fino a pochi secondi prima.

Non pretendo di sapere come ti senti, ma se ti vorrai confidare con me un giorno potresti scoprire che anche io, come te, ho passato momenti simili e non troppo differenti dai tuoi.

Un invito a non chiudersi in sè stessa, ma a sfogare ciò che aveva dentro con una delle poche persone che avrebbero potuto comprenderla, anche se forse lei, in quel momento, sarebbe stata molto scettica.

Puoi parlargli come hai fatto con la tua... pecora?
Digli che starà con te, per il momento.
Vorrei rimanere da sola, per favore.
Tanto so dove trovarti... Iris.


Lascia perdere, ormai conosci il mio vero nome, tanto vale che mi chiami Cappie, è così che faccio con gli amici.- disse, senza problemi, castando l'incantesimo da Ignis e parlando al piccolo topolino elettrico, spiegandogli l'intera situazione- Ecco fatto, ha accettato di venire via con me, ma spera che sia solo una "breve vacanza".
Mi auguro di vederti presto Nimue, comunque sappi che ti scriverò, anche solo per rassicurarti che hai tutto il tempo del mondo per prendere la tua decisione.
A presto...


Detto questo, la O'Neill fece ritornare il proprio Ermes in versione peluche dentro la borsa, facendovi seguire anche il piccolo topo elettrico. Come detto alla Allen, avrebbe dovuto informare immediatamente il Sole di quanto accaduto poco fa, ma prima doveva passare in Agenzia, a Boston, e inventarsi una buona scusa per assentarsi dal posto di lavoro.
Sperava davvero di non incrociare nessuno dei suoi due capi al rientro, perchè spiegare sè stessa in quella versione sarebbe stata davvero la prova più ardua mai affrontata dalla Ignis in tutta la sua vita.

[Uscita per Cappie e Nimue]


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Messaggioda Yamato » 03/04/2016, 13:33

RESOCONTO FINALE

Giudizio per Caroline Priscilla:

Fluidità di gioco --> 7
Tecnica di narrazione --> 7,5
Adattamento alla trama --> 8,5

Hai svolto una quest intensa, piena di sorprese e colpi di scena, adeguandoti abbastanza facilmente ad ogni nuovo stimolo di gioco ricevuto.
Strutture di narrazione tal volta un po' lente ma nel complesso piacevoli alla lettura, con ritmi mantenuti elevati sia dal punto di vista tecnico che intuitivo.
Mi è piaciuto che tu sia riuscita a gestire un carattere proposto all'improvviso ben diverso da quello solito del personaggio.

Giudizio per Nimue:

Fluidità di gioco --> 8
Tecnica di narrazione --> 8
Adattamento alla trama --> 8

La tecnica di scrittura e narrazione è una di quelle che preferisco maggiormente, perché non solo si legge meravigliosamente ma è anche capace di non stancare e risultare limpida.
Il comparto emotivo è stato curato nei minimi dettagli, facendo risultare la PG realistica e caratterizzata, pur essendo stata creata da poco e quindi da definirsi "fresca".
L'attaccamento alla trama è stato affrontato con correttezza e riflessione in base al tipo di allineamento, descrivendo uno stato d'animo aderente al susseguirsi degli eventi e alla natura della PG.

Giudizio Globale:

Interazione --> 8,5
Coalizione di gioco --> 6/7
Attenzione alle azioni altrui --> 7/8

Ognuna delle due PG ha reagito bene agli stimoli forniti dall'altra, mettendo la giusta attenzione nell'osservare le variazioni, i comportamenti e le dinamiche nell'azione precedente alla propria.
Sono rimasto soddisfatto dalla prima parte della quest dove entrambe hanno agito seguendo un'idea comune, ovvero la ricerca della salvezza, con annesse intenzioni positive e adeguate.
L'analisi dell'allineamento è stata pressoché perfetta, ognuna ha incarnato il proprio nel modo migliore, con sbavature presenti ma generalmente non fastidiose.

PX ottenuti da Caroline Priscilla: 70

PX ottenuti da Nimue: 63

Tenete da conto che il maggior numero di PX fornito alla prima è da riservare per il merito di essersi giocata in due occasioni due differenti caratteri.
Non va quindi a prendere in esame né la bravura tecnica né la bravura di scrittura o descrittiva.
Siete state entrambe ugualmente capaci e di qualità e naturalmente sulle tempistiche di risposta non ho nulla da dire, anzi, complimenti.

Bonus Permanenti per Caroline Priscilla:

+1 a Res. Magica
+1 a Concentrazione
+2 a T/F


Bonus Permanenti per Nimue:

+1 a Res. Magica
+1 a Riflessi
+1 a Elaborazione
+1 a Perspicacia
+1 a Sesto Senso


NOTE DI FINE QUEST

La Creatura Magica arrivata in dono a Nimue non sarà sistemata nella sua scheda fino a quando non sceglierà di portarla con sé.
Sempre parlando di Nimue, non ci saranno ancora variazioni a livello di Scheda o Simboli fino alla decisione di aderire o meno alla Gilda Ignis.
Deve però entrare nell'ottica che da quel momento in poi, per lei i temporali non saranno più fonte di spavento o disagio, tutt'altro, risulteranno piacevoli.
La scintilla in lei potrà essere percepita facilmente grazie ad una normalissima prova di Concentrazione senza CD (tranne 1 col d20), una scintilla buona e positiva.
Nessuno sbalzo di affinità all'Elemento da potersi giocare sempre per i motivi sopra citati e, naturalmente, i capelli resteranno gli stessi.
Potrà però riscontrare una maggiore propensione all'attenzione e alla giusta attività cerebrale, circa un 10% in più rispetto al solito.

Caroline Priscilla da questo momento in poi avrà a disposizioni tre differenti versioni di se stessa, ognuna con le proprie inclinazioni caratteriali e di abitudine.
Il tipo di gioco visto nella quest non è da considerare reale, in quanto rappresenta il PG con il nucleo di Irina al 100% e poi con il nucleo di Caroline Priscilla al 100%.
Ella non sarà più in grado di portare così all'estremo la percentuale dell'uno o dell'altro, ma di raggiungere solo queste tre variazioni:

70% Nucleo Primario e 30% Nucleo Secondario --> Caroline Priscilla Autentica
50% Nucleo Primario e 50% Nucleo Secondario --> Caroline Priscilla Perfetta
30% Nucleo Primario e 70% Nucleo Secondario --> Caroline Priscilla Estrema

Il cambio aspetto impiega circa tre secondi ad avvenire ed una volta effettuato, non potrà essere variato per 11 ore.
La Concentrazione richiesta è minima per far attivare il potere, essendo l'affinità al proprio Elemento già molto alta di suo e quindi di valido aiuto.
Quando il proprio corpo corpo cambia (come anche il carattere), anche l'arma magica in suo possesso modifica la propria entità, come accaduto nella quest.
Per quanto riguarda invece i cambi sostanziali in Caratt. e Pred., tenere da conto che la "Perfetta" resta uguale all'attuale, mentre per le altre due bisognerà seguire questo schema.

Caroline Priscilla Autentica:

-2 Cap. Magica
-2 Res. Magica
+1 Ab. Magica
+2 Elaborazione
-1 Riflessi
+2 Concentrazione

-3 T/F
-1 T/A
+1 C/A
+3 I/P
+2 I/SS


Caroline Priscilla Estrema:

+2 Cap. Magica
+2 Res. Magica
-1 Ab. Magica
-2 Elaborazione
+1 Riflessi
-2 Concentrazione

+3 T/F
+1 T/A
-1 C/A
-3 I/P
-2 I/SS


Ulteriori variazioni (altezza e peso ad esempio) verranno spiegato tramite MP alla diretta interessata.
Mi congratulo ancora con entrambe per l'ottimo lavoro e mi auguro di avervi ancora in una quest.
Spero inoltre che Nimue alla fine decida di unirsi al Conflux ed abbracciarne la filosofia senza averne timore! ( ;) )
Ovviamente per qualsiasi dubbio, problematica o curiosità, non esitate a contattarmi tramite MP.
I PX mi è stato confermato che saranno distribuiti entro 12 ore a partire dall'invio di questo post.
Mi spiace di aver scombinato la vita ad entrambe ma... Ogni tanto ci vuole!

YAMATO
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Messaggioda Ryan Angel » 18/07/2016, 22:43

Agenzia Investigativa Atwood & Rosenberg
4 Agosto 2112
Ore 10:14


Scusa, possiamo ricapitolare per cortesia?
Credo di essermi perso qualche passaggio...


Mhmh...

Immagine

E potresti smettere di fare colazione come un troglodita?
Non sei mica nella cucina di casa tua!
Lo sapevo che era una cattiva idea fare installare il cucinotto nella sala relax...


Senti, per me invece è grandioso!
Ci permette di fare tardi, rimanere a dormire in ufficio e fare colazione la mattina dopo senza dover nemmeno scendere al bar.
Hai idea del risparmio di tempo che comporta?


Sì sì... Ma non permette anche di trovare il proprio socio con la fidanzata intenti a sc***re nel suddetto cucinotto di prima mattina.
Non è esattamente il miglior buongiorno che uno si possa aspettare!


Beh lei buongiorno te l'ha detto...

Sì, certo, sdraiata sul tavolino con le gambe alzate e tu che... Beh hai capito!
Gran bel buongiorno!


Per lei di sicuro... Ed anche per me!

Ok, senti, possiamo proseguire?
Mi rispieghi il meccanismo di stasera?


Va bene...

L'uomo posò la tazza con il latte e cereali sul tavolino, lo stesso del "Buongiorno" di Camila, pulendosi la bocca con dello scottex.

... Quando arriva Camila, io sarò già fuori per i miei giri, d'accordo?
Bene, a quel punto le dirai che Hayley ha vinto una cena per quattro persone al ristorante più chic di Boston.


E come avrebbe fatto a vincere?

Devo dirti tutto io?
Inventa, forza, la fantasia non ti manca...


... Sì... Prosegui...

A quel punto le dirai che andremo noi quattro e quindi di vestirsi proprio da paura perché è un luogo davvero altolocato.
Lei sa già che non ci vedremo prima di stasera perché ho diversi incarichi da svolgere, quindi la avvertirai che vi raggiungerò direttamente al ristorante.
In questo modo, quando sarete tutti dentro, seduti e comodi, io vi vedrò da lontano ed attuerò il mio piano per la proposta perfetta.


Che sarebbe?

Porta male farlo sapere!
No no, mi spiace, vedrai tutto sul momento!
Già sarò emozionato di mio!


Ok ok... Quindi in sostanza devo dire anche ad Hayley di mettersi bella in tiro.

Per forza, è sul serio il ristorante più altolocato di Boston, magari non proprio il più, ma uno dei più, sì.
Ho prenotato per le 21:00, il tavolo è a nome "Atwood", saremo un po' isolati ma è tutto normale.
Ho pagato di più affinché il tavolo fosse distanziato dagli altri di qualche metro.
Questo mi darà maggiore spazio di manovra!


Spazio di che?

Ricordi?
Nessuna domanda!
Adesso è meglio che vada!
Se mi trova qui Camila, è un guaio!


Senza aspettare oltre, quindi, il Vastnor più giovane dei due fratelli si tolse la giacchetta blu e rimase in maglietta a maniche corte.
L'aveva indossata quella mattina perché, uscendo alle 04:30 per una indagine speciale, faceva piuttosto freschetto, ma adesso si girava sui 34°, quindi era pressoché inutile.
Raggiunta la porta della Agenzia, chiese a Marshall di ricapitolargli tutto per filo e per segno, dandogli poi il biglietto da visita del ristorante.
Dopo di che, si dileguò all'istante, evitando di incrociarsi con la fidanzata, presto futura moglie o almeno si sperava!

Ma dimmi te... Ha anche preso le scale per sicurezza... Arriverà distrutto al piano terra!

Scosse il capo sbuffando divertito mentre tornava al proprio posto di lavoro, ragionando attentamente su tutta la situazione.
In effetti forse era giunto il momento anche per lui di chiedere ad Hayley di fare il passo importante, anche se lei aveva sempre mostrato meno propensione alle nozze.
Era uno spirito libero, si sentiva giovane e con ancora tante esperienze da fare, ma Marshall al contrario ormai aveva superato da un po' io 30 e ne aveva voglia.
Beh, quello però era il giorno del socio e della Aguilar, quindi era meglio togliersi certi tarli dalla testa e vedere anche la reazione della Stark nell'osservare la proposta del Vastnor.
Quando passò Caroline Priscilla a chiedere info sui restanti giri della mattina, il Rosenberg le diede il giorno libero, forse lasciandola un po' spiazzata.
Non era stupido o insensibile, dopo la brutta notizia dell'amico fuggitivo Jorge, la ragazza aveva bisogno di recuperare lucidità e lo si notava perfettamente quanto fosse assente.
Mancava poco, solo altri tre giorni e l'avrebbero mandata in ferie, doveva resistere solo un altro poco, ma davvero poco.

DLIN DLON

Mettendo in moto tutta la sua vena da attore investigatore impossibile da sgamare, Marshall si diresse verso la porta, aprendo e sorridendo alla bionda spagnola.

Oh che bello, posso darti il buongiorno mentre ti guardo in verticale, ma è magnifico!

Piccola frecciatina bonaria e cattivella allo stesso tempo, mentre la faceva entrare e chiudeva la porta dietro di lei, invitandola ad andare nella saletta relax.

Lo sai vero che Ryan oggi non c'è?
Questo è il fascicolo con le informazioni che ci servono per domani pomeriggio.
Come vedi ne hai un po' più del previsto ma... Ho preferito assegnarti anche quelle di Cappie, immagino comprenderai il motivo.
Mi auguro che per Settembre si sia un po' ripresa.


Il tono dispiaciuto dell'omone era palese e affettuoso: voleva bene a quella ragazzina, sapeva quanto fosse sensibile e quanto fosse stata colpita negativamente dall'evento.

Ad ogni modo, tralasciando questo, stasera ritieniti impegnata, sia tu che il tuo uomo!
Hayley ha vinto una cena per quattro persone al ristorante "Claire de Lune" grazie ad una partita fortunata di prodotti alimentari.
La ditta che le consegna la carne fresca ha messo in palio questo premio per tutti i locali che rifornisce e il mio tesoro ha dimostrato di avere un gran sedere!
Non che non lo sapessi già ma... Questa volta in senso metaforico!


Gli era venuta così, senza nemmeno pensarci, ma tendenzialmente era abbastanza stabile e stava in piedi come scusa, era importante però che informasse anche la fidanzata.

Ryan ci raggiungerà direttamente stasera al ristorante, ho prenotato per le 21:00 quindi vedi di essere puntuale, almeno tu!
Tavolo esclusivo e riservato, ci godremo un pasto degno di questo nome... Obiezioni?


La domanda venne esposta con un tale tono minaccioso e inquisitorio che la Aguilar sarebbe stata costretta a rimandare ogni altro impegno possibile o immaginabile.
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Messaggioda Camila » 21/07/2016, 13:31

Agenzia Investigativa "Atwood & Rosenberg" ∞ 4.8.12 ∞ h 10:27

Ora devo andare, il mio fidanzato è laggiù che mi aspetta!

Fidanzato??
E da quando ti sei fidanzata?!


In realtà io non dovrei saperlo, ma ho trovato l'anello di fidanzamento nel suo cassetto dei calzini... quindi ora devo solo aspettare che mi faccia la proposta! Ma mi raccomando, tu non sai niente!

E a chi vuoi che lo dica?
Beh, a questo punto... congratulazioni!


Grazie tesoro, spero tanto di vederti il prossimo lunedì... e di poter sfoggiare uno stupendo anello al dito!!

Ancora ridendo, Camila osservò l'amica -e collega escort- correre verso il fidanzato babbano che l'aspettava dall'altra parte della strada, fissandola a metà tra il sorpreso, l'incredulo ed il divertito quand'ella, presa la rincorsa, gli saltò in braccio: che matta!

Immagine

Scosse il capo e, ridacchiando ancora tra sé di tanto in tanto, riprese il passo verso l'agenzia del suo ghepardino... e anche di Dingo ovviamente, mica si dimenticava di lui! A voler essere onesti -ma proprio onesti onesti onesti- un po' invidiava l'amica, che ormai poteva dare per certo il suo fidanzamento: la Aguilar, infatti, non aveva la più pallida idea del se e quando Ryan Angel le avrebbe chiesto di sposarlo, e sempre per essere onesti -ma proprio onesti onesti onesti- lei non vedeva l'ora che accadesse, perché lo amava così tanto che essere sua moglie di fronte alla Trama le pareva quasi doveroso!
Lungi dal volergli mettere fretta, comunque,la bella sivigliana attendeva fiduciosa, più o meno, concentrandosi sullo splendido rapporto che aveva col Vastnor, su quanto si amassero, sul fatto che ormai con la sua famiglia aveva un bellissimo legame, che i propri genitori lo adoravano, e che... era arrivata a destinazione!

DLIN DLON

Oh che bello, posso darti il buongiorno mentre ti guardo in verticale, ma è magnifico!

Buongiorno anche a te Dingo! -sorriso smagliante, gran faccia da culo- Ancora con questa storia? Guarda che ti è andata bene, pensa se poco poco il "buongiorno" me lo davi mentre stavo piegata in avanti sul tavolo col mio bel sederino tutto per Ryan... e poi, che sarà mai, non è niente che tu non abbia mai visto!

Avendo fatto sesso insieme, in passato, era logico che Marshall conoscesse l'intimità della spagnola, ma da lì a vederla preda delle attenzioni della lingua del fidanzato ce ne passava di differenza! Già, peccato che a certe cose Camila non riuscisse mai a farci troppo caso.

Lo sai vero che Ryan oggi non c'è?

Purtroppo lo so, dovrò aspettare stasera per stare un po' col mio ghepardino... -tono affranto, e non stava minimamente fingendo, le mancava davvero da morire.

Questo è il fascicolo con le informazioni che ci servono per domani pomeriggio.

Benissimo, considerale già ricevute!

Come vedi ne hai un po' più del previsto ma... Ho preferito assegnarti anche quelle di Cappie, immagino comprenderai il motivo.
Mi auguro che per Settembre si sia un po' ripresa.


Hai fatto benissimo, non deve minimamente pensare al lavoro!
Anzi, spero tanto che appena si senta un po' meglio abbia voglia di passare del tempo con me... potremmo fare shopping, pedicure, manicure, ingozzarci di schifezze, andare dal parrucchiere, e poi in un parco divertimenti, sarebbe fantastico!


Ed ovviamente, per quella pazza di Camila, il tutto si poteva fare nell'arco di una singola giornata.

Ad ogni modo, tralasciando questo, stasera ritieniti impegnata, sia tu che il tuo uomo!

Uhm?
Perché?
Che succede?


Hayley ha vinto una cena per quattro persone al ristorante "Claire de Lune" grazie ad una partita fortunata di prodotti alimentari.

Ma va?!
Che culo!


La ditta che le consegna la carne fresca ha messo in palio questo premio per tutti i locali che rifornisce e il mio tesoro ha dimostrato di avere un gran sedere!
Non che non lo sapessi già ma... Questa volta in senso metaforico!


L'ho già sentito il nome del ristorante, vorrà dire che farà le mie dovute ricerche mentre lavoro...
Siete stati carini ad invitarci, e per ringraziarti prometto che d'ora in poi non ci beccherai più in quella posa sul tavolo della sala relax...
-davvero?!- Perché metteremo un cartello attaccato alla porta con scritto "Colazione alternativa in corso"! Ti piace come idea?!

Inutile dire che lei la trovasse geniale, e che non si fosse minimamente accorta di come l'amico le stesse mentendo a fin di bene -anzi, visti gli intenti di Ryan, benissimo.

Ryan ci raggiungerà direttamente stasera al ristorante, ho prenotato per le 21:00 quindi vedi di essere puntuale, almeno tu!

Io sono sempre puntuale!
... tranne quando devo staccarmi dal mio amore, in quel caso ammetto di perdere la cognizione del tempo, ma sono giustificata perché è talmente meraviglioso da mandarmi in pappa il cervello, quindi prenditela con lui!


Tavolo esclusivo e riservato, ci godremo un pasto degno di questo nome... Obiezioni?

Chi? Io?
Noooooo! Non conosco nemmeno cosa voglia dire il termine "obiezioni", anzi, ora vado a cercarlo sul dizionario, eheheheh!!
A stasera, Dingo bello!


Col suo solito modo di fare "ad uragano", la Aguilar posò un bacio sulla guancia al Rosenberg e lasciò l'agenzia per cominciare subito a darsi da fare nel reperire tutte le informazioni che servivano ai due investigatori: in realtà, nel corso della giornata, prese informazioni dettagliate anche sul ristorante dove sarebbero andati a mangiare quella sera, scoprendo che fosse un posto di iper-maxi-ultra-extra-stra-mega-lusso, di quelli che l'abito elegante non bastava, ci voleva proprio quello da sera come Trama comandava... e lei era certa di avere il vestito perfetto per l'occasione.

Ristorante "Claire de Lune" ∞ 4.8.12 ∞ h 20:53

Talmente era euforica per quella serata che si era presentata in anticipo, sfoggiando una mise che faceva fermare e voltare tutti coloro che le passavano vicino.

Immagine

Un abito sexy -ma con le tasche, tipico della Aguilar- una scuola di seta color zucchero, capelli al vento e naturalmente décolleté col tacco alto a completare un look sofisticato e di classe, da cui non si poteva non rimanere affascinati.

Eccovi qui!
Cavolo, ma quanto siete belli!
-furono le prime parole che pronunciò non appena arrivarono anche Marshall ed Hayley, lei indossando un vestito rosso con cui, ne era certa, aveva fatto innamorare il Rosenberg una seconda volta- Allora Dingo, che dici? Sono abbastanza in tiro per l'occasione??
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Messaggioda Ryan Angel » 06/09/2016, 21:52

La Stessa Sera
Ristorante "Claire de Lune"
Ore 20:51


Sei sensazionale, te lo giuro!
Insomma, si fa fatica a riconoscerti, sempre coi capelli raccolti, jeans e maglietta... Mentre invece adesso...


Immagine

Wow... Wow... E ancora wow...
Ci si può innamorare per la seconda volta di una persona che già si ama?


Non stava scherzando nemmeno troppo in realtà, Marshall, perché davvero Hayley faceva una porca figura da suscitare invidia in tante altre clienti lì vicino.
Era sicuro che pure Camila avrebbe scelto il modo migliore per farlo tirare a tutta la popolazione maschile etero di Boston, ma era ovvio che per lui vincesse a prescindere la sua Stark.
Lui aveva scelto una tenuta naturalmente classica, tipica degli uomini che volevano risultare eleganti e con ben poca scelta sulle variazioni di stile: il brutto dell'essere maschio.
Non appena Camila Aguilar entrò nel suo campo visivo, il Rosenberg si prese qualche secondo per ammirarla e sorridere quasi divertito, scuotendo la testa.

La solita esibizionista...
... Tra un po' le esploderanno le tette!
Però certo che è proprio una gran fregna...


Immagine

Eccovi qui!

Eccola qui...

Cavolo, ma quanto siete belli!

Bah, in realtà siamo come Sole e Luna.
Io sono la Luna, sembro bello ma è solo perché standole vicino con la sua vera bellezza fa sì che possa risplendere anche io!


Fece un occhiolino alla Aguilar e poi un sorriso più dolce e morbido alla fidanzata, tornando a dare attenzione alla bionda mozzafiato.

Allora Dingo, che dici? Sono abbastanza in tiro per l'occasione?

Sei abbastanza in tiro anche per il matrimonio del Ministro della Magia, Camila, pf!
Forza entriamo, Ryan mi ha detto che ci avrebbe raggiunto all'interno perché doveva finire di catalogare un fascicolo urgente per domattina.


Odiava non sapere esattamente cosa stava coprendo, più che altro perché questo lo rendeva parzialmente inquieto e incapace di mentire al meglio delle sue possibilità.
Per carità, era sicuro che tanto la spagnola non avrebbe ugualmente sospettato niente, ma si stava infastidendo lo stesso, anche perché da quel momento in poi era tutto nel buio.
Una volta entrati, il cameriere li fece accomodare presso il tavolo isolato e tranquillo, a debita distanza con il resto delle persone.
Una musica soft di pianoforte si dipanava per tutto il ristorante, pianoforte sistemato sopra un palchetto apposito con un musicista intento a dare piacere uditivo alla folla.

Caspita, davvero chic... Mi sento quasi in soggezione!

Aveva spiegato ad Hayley che doveva mentire pure lei sul discorso "vincita del locale", così da coprire al massimo possibile l'amico, ma era snervante attendere nell'ignoranza.
Doveva sperare che il collega si facesse vedere al più presto, pur non sapendo in quale contesto e in quale occasione, ma doveva arrivare altrimenti Camila avrebbe iniziato a fare domande scomode.
In realtà Ryan Angel era molto vicino a loro, più precisamente nel camerino interno del locale, dove solitamente si preparavano i musicisti, davanti ad uno specchio, a sistemarsi la giacca scura.
Completo full dark blue, con camicia nera e scarpa lucida nera. C'era da ammetterlo, quando voleva la sua figura sapeva farla, oppure no?

Immagine

Signor Atwood...

Mi dica.

Quando vuole dò comunicazione al musicista di interrompere e lasciarle il posto.

Sono pronto tra meno di cinque minuti.

Spostò lo sguardo su una scatoletta di velluto bianco posata sul tavolino vicino alla porta e subito si affrettò a prenderla, mettendola nella tasca inferiore della giacca.
All'interno c'era un gioiello costato una vera e propria fortuna, il gioiello che una come Veronique avrebbe definito addirittura "sufficiente", giusto per intendersi.
Non aveva il minimo gusto in fatto di anelli, non era certo che fosse la scelta migliore ma aveva voluto condurla da solo, rischiando, perché voleva che fosse tutto autentico.
In realtà per quanto riguardava lo spartito che temeva in mano, una piccola mano se l'era fatta dare e se tutto fosse andato a buon fine, avrebbe ringraziato calorosamente Selene del supporto.

Signor Atwood...

Arrivo.

Intanto, nella sala da ristorazione, Camila iniziava a fare qualche domanda, si girava spesso verso la porta e sbuffava scocciata.
Ryan stava facendo un enorme ritardo e ormai nemmeno più Marshall sapeva come tranquillizzare la bionda che in quanto a capacità di agitarsi non era seconda a nessuno.
Anche Hayley, nel suo piccolo, ogni tanto lo fissava come a chiedergli "si può sapere che caspita di fine ha fatto il tuo socio?" e la cosa bella era che non lo sapeva manco lui.
Quando poi le luci si spostarono tutte verso il palchetto attirando diverse attenzioni, il Rosenberg ringraziò quel piccolo diversivo, ritrovandosi però a sgranare gli occhi poco dopo.

CLAP CLAP CLAP CLAP

Ma... Ma quello è...

Al posto del precedente musicista, Ryan Angel Vastnor fece il suo ingresso sul palco mettendosi seduto sullo sgabello davanti al pianoforte, concentrato e attento.
Marshall lanciò un'occhiata verso Camila e poi verso Hayley, palesando infine sottovoce che sapeva del piano segreto dell'amico ma non che si svolgesse in quella maniera.
Il silenzio calò quasi subito non appena le dita dell'uomo sfiorarono i tasti del pianoforte ed una melodia sottile e soffusa ingraziò lo sguardo di ognuno dei presenti.
Non era una novità che Ryan possedesse una bella voce ma per quell'occasione aveva provato talmente tante volte che era impossibile non notarne la bravura incrementata.



Ho un segreto
Ognuno ne ha sempre uno dentro
Ognuno lo ha scelto o l'ha spento
Ognuno volendo e soffrendo
E nutro un dubbio
Non sarà mai mai mai inutile
Ascoltarne l'eco
Consultarlo in segreto
Ed è
L'estate che torna
Sembrava lontana
O tutto è più triste
Oppure resiste
Quello sguardo da oltraggio che insinua
Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, … adesso te lo dimostrerò...


Mentre terminava quella strofa, di improvviso l'altro musicista si avvicinava dandogli il cambio e permettendogli di alzarsi in piedi.
Ryan afferrò un microfono e così continuando a cantare poté scendere dal palchetto accompagnato sempre dal pianoforte, dirigendosi verso il tavolo della Aguilar.
Ecco spiegato il motivo per cui aveva chiesto che ci fosse molto spazio di manovra, ecco perché stavano più distanti dagli altri.
Marshall però volle aggiungere un dettaglio non calcolato dal Vastnor a quella interpretazione da manuale, facendo segno ad Hayley di alzarsi e lasciare Camila da sola al tavolo.

Questo sono io
E sono io nell'attimo in cui ho deciso
Che so farti ridere ma mai per caso
Sono io se ritorno e se poi vado
Questa è la mia gente
Sono le mie strade e le mie facce
I ponti che portano a quando ero bambino
Bruciando ricordi
Ed essendo sincero
Rimango presente
Ma non sono come ero
E quella voglia di dirti ridendo
Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, … adesso te lo dimostrerò...


Allungò la mancina verso la bionda, chiedendole implicitamente di alzarsi e raggiungerlo, lì, al centro della sala, sotto il grande riflettore che lo illuminava.
Qualora ella avesse acconsentito, emozionata o meno, lui le avrebbe afferrato la mano continuando a guardarla negli occhi mentre non smetteva di cantare.
Marshall in un angolo con la Stark osservava la scena abbastanza commosso, tenendo stretta la propria fidanzata e pensando fra sé che anche lei meritava qualcosa di così speciale.
Sarebbe stato difficile eguagliare o superare il socio, ma in qualche modo ci sarebbe riuscito.

Amore mio, prendi le mie mani ancora e ancora
Come chi parte e non saprà mai se ritorna
Ricorda, sei meglio di ogni giorno triste
Dell'amarezza, di ogni lacrima, della guerra con la tristezza.
Tu sei il mio cielo
Si…, sei il mio cielo...


Mentre andava a concludere quella canzone scritta appositamente per lei, per la sua fidanzata che lo aveva destato dal suo lungo sonno di tristezza e solitudine, Ryan Angel cominciò lentamente a scendere giù, verso il basso, in ginocchio, già, proprio in ginocchio, davanti a lei, ai suoi piedi, lasciandole la mano al solo scopo di poterla usare per prendere la scatoletta presente nella tasca della giacca.
Era un momento perfetto, niente fuori posto, esattamente come lo aveva pianificato, esattamente come doveva essere, gli dispiaceva solo che non ci fossero tutti gli altri, a parte Hayley e Marshall, a guardare quella scena che, era sicuro, a due come Monique e Celine avrebbe fatto venire qualche lacrima al 100%. Ma poco male, il pensatoio esisteva anche per quello, giusto?

Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, …adesso te lo dimostrerò
Io...
... Adesso, adesso, …adesso te lo dimostrerò
Io, te lo dimostrerò.


Ed il modo in cui lo dimostrò, senza altri indugi, alla fine del brano, fu appoggiando il microfono a terra ed aprendo la scatoletta di velluto così che ella potesse visionarne il contenuto.

Immagine

Camila Aguilar...
... Vorresti concedermi il grande onore di diventare mia moglie?
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Messaggioda Camila » 08/09/2016, 13:50

Eccovi qui!

Eccola qui...

Cavolo, ma quanto siete belli!

Bah, in realtà siamo come Sole e Luna.
Io sono la Luna, sembro bello ma è solo perché standole vicino con la sua vera bellezza fa sì che possa risplendere anche io!


Cazzo Hayley, me l'hai fatto diventare un orsacchiotto tenerone! -esclamò la Aguilar, prima di ricordarsi dove si trovasse e di come, in teoria, sarebbe stato meglio mantenere un certo profilo di educazione e bon ton- Volevo dire... ah-ehm... niente più parolacce per stasera, promesso, farò la gran signora! -dopotutto quando lavorava sapeva trattenersi perfettamente, che fatica sarebbe potuta mai essere?- Allora Dingo, che dici? Sono abbastanza in tiro per l'occasione?

Sei abbastanza in tiro anche per il matrimonio del Ministro della Magia, Camila, pf!
Forza entriamo, Ryan mi ha detto che ci avrebbe raggiunto all'interno perché doveva finire di catalogare un fascicolo urgente per domattina.


Speriamo che il mio ghepardino non mi faccia aspettare troppo, è tutto il giorno che non lo vedo!
Mi manca da morire...


Sia Marshall che la fidanzata sapevano bene quanta poca pazienza avesse Camila quando si parlava di stare lontana da Ryan Angel, ma non poteva farci niente, le mancava davvero: in realtà una parte di sé aveva sempre quell'inconscio ma fastidioso timore di perderlo, o che il Vastnor potesse improvvisamente cambiare idea e non volerla più, ma si guardava bene dal palesare certe sue incertezze, non ammettendole nemmeno con se stessa.

Caspita, davvero chic... Mi sento quasi in soggezione!

Porca put-- ... coff coff...
Sì, è un ambiente incredibilmente raffinato ed elegante, sei stata davvero fortunata a vincere una cena qui, Hayley!


Aveva saputo trattenere il commento spontaneo -e ben più sboccato- che un posto del genere avrebbe normalmente richiesto ad una come la sivigliese, la quale non poté non guardare intorno incantata dalla bellezza di ciò che la circondava, dall'ambiente in generale alla posateria pregiata, da camerieri impeccabili alla musica soft che le danzava nelle orecchie.
Presero tutti posto al tavolo, ordinando semplicemente dell'acqua e preferendo aspettare per il resto l'arrivo di Ryan... che però tardava ad arrivare: inizialmente Camila non ci fece troppo caso, ancora troppo occupata a guardarsi intorno, ad ammirare lo splendore del ristorante e dei suoi clienti... poi però, lentamente, l'attesa iniziò a prolungarsi sempre di più, ad infastidirla sempre di più, portandola a sbuffare più e più volte con lo sguardo rivolto verso la porta.

Dingo, ma com'è possibile che Ryan stia facendo così tanto tardi?!
Non è da lui, sicuro che sapesse l'orario esatto della cena?


Domandò la Aguilar, cominciando giustamente anche a preoccuparsi, nel timore che al fidanzato fosse accaduto qualcosa, perlomeno fino a che quest'ultimo non si palesò finalmente ai loro occhi... sul palchetto adibito al suonatore di pianoforte.

Ma... Ma quello è...

R-Ryan?!
Ma che cavolo...


Non fece in tempo a chiedere cosa stesse succedendo -non che Marshall ed Hayley potessero risponderle, comunque- che il compagno si sedette al pianoforte, iniziando a suonare... e a cantare.

[...]
Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, …adesso te lo dimostrerò...


L'aveva sentito cantare altre volte, ma mai in pubblico, mai così dolcemente, mai così intensamente... mai per lei: lo guardò, incredula e già commossa, mentre si alzava in piedi, afferrando il microfono per avvicinarsi al suo tavolo, lì dove gli amici si erano spostati per lasciarla sola, per farle vivere quel momento nel modo più speciale possibile.

[...]
Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, adesso te lo dimostrerò...


Gli prese la mano, senza nemmeno rendersi conto di tremare, eppure le gambe quasi minacciavano di non sostenerla mentre si alzava e si lasciava trasportare fino al centro della sala, lì, di fronte al resto dei clienti che però, per la donna, non contavano nulla in quel momento: anche Dingo e la Stark erano scomparsi, lasciando il posto a lei e Ryan, loro due soli, e alle lacrime della Aguilar che scendevano copiose ormai da diversi secondi, testimoni di quanto la spagnola avesse sognato quel momento e di come, alla fine, l'altro avesse superato tutte le sue aspettative.

Amore mio, prendi le mie mani ancora e ancora
Come chi parte e non saprà mai se ritorna
Ricorda, sei meglio di ogni giorno triste
Dell'amarezza, di ogni lacrima, della guerra con la tristezza.
Tu sei il mio cielo
Si…, sei il mio cielo...


Ricordava ancora quando l'aveva conosciuto, rammentava bene quanto l'avesse tampinato e portato allo sfinimento, stuzzicandolo e punzecchiandolo senza tregua, senza mai arrendersi alla possibilità di lasciarlo nel suo brodo di tristezza e pessimismo... e ricordava quando lui si era finalmente sbloccato, baciandola, dicendole che la amava, che voleva davvero stare con lei, che non l'avrebbe lasciata mai più.
Erano stati i momenti più belli ed intensi della sua vita, ma nulla si poteva paragonare a quel preciso istante, mentre Ryan si inginocchiava di fronte a lei e tirava fuori dalla tasca una scatoletta di velluto, una scatoletta perfetta perché tutto, di quel momento, era perfetto, anche le lacrime che le avevano ormai completamente bagnato il viso ed i piccoli singhiozzi che scuotevano il suo corpo.

Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice
E adesso, adesso, …adesso te lo dimostrerò
Io...
... Adesso, adesso, …adesso te lo dimostrerò
Io, te lo dimostrerò.


E quando Ryan aprì la scatoletta, in essa era contenuto l'anello più bello che Camila avesse mai visto: fuori al comune, originale, unico nel suo genere, esattamente com'era lei, esattamente come voleva essere accettata lei... esattamente come lui l'aveva capita; piangeva e singhiozzava senza ritegno ormai, una mano davanti alla bocca per cercare di non farsi sentire troppo dal resto della sala, gli occhi pieni di lacrime di pura gioia ed il cuore, oh, il cuore che sarebbe esploso come un fuoco d'artificio, se solo avesse potuto!

Camila Aguilar...
... Vorresti concedermi il grande onore di diventare mia moglie?


Sniff... sniff sniff...
Amore... sniff... io... sniff sniff.. io...
... SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIIIIIIIHHHHHHH!!!!!!


Lo urlò tra le lacrime, prolungando la "i" fino all'infinito e probabilmente facendo sorridere più di una persona... ma cosa importava? Insomma, Ryan gliel'aveva finalmente chiesto dopo mesi e mesi di aspettativa e nel modo più romantico che la Aguilar stessa potesse sognare, perciò che gli altri clienti ridessero pure, se volevano... lei non avrebbe potuto sentirsi più felice di così.
Allungò la mano sinistra, affinché il Vastnor potesse farle scivolare l'anello nell'anulare, dopodiché attese solo che egli si mettesse in piedi per abbracciarlo forte, fortissimo, nascondendo il viso contro la sua spalla e piangendo ancora, ebbra di felicità.

Oh, ti amo...
Ti amo così tanto, io... ti amo, ti amo, ti amo!!!


Meglio che il suo ghepardino la zittisse con un bacio... o sarebbe andata avanti così per il resto della serata!
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Messaggioda Ryan Angel » 16/09/2016, 21:34

Devo ammettere che me la sono cavata piuttosto bene...
Per giustizia la prima che vedrà questo ricordo è Selene, glielo devo...
Tanto per quanto riguarda le altre, ci penserà lei a trasmetterlo in "famigliavisione"...


Quello fu il primo pensiero di Ryan Angel una volta conclusa la canzone ed essersi accorto di non aver fatto quasi nessun errore.
Per carità, la canzone non era eccessivamente difficile di suo, ma le prime volte qualche steccata o qualche abbassamento di tono li aveva riscontrati.
Tutto era andato secondo i piani, niente fuori posto e per di più la sua futura sposa aveva un abito incantevole e decisamente interessante sotto tanto punti di vista.
Lui stava in ginocchio, l'anello nella mano destra, il microfono nella sinistra, occhi negli occhi e naturalmente la Aguilar già pronta a diventare un fiume di lacrime.

Camila Aguilar...
... Vorresti concedermi il grande onore di diventare mia moglie?


Sniff... sniff sniff...
Amore... sniff... io... sniff sniff.. io...
... SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIIIIIIIHHHHHHH!!!!!!


Non si alzò in piedi, prima dovette mettere l'anello al dito della nuova futura signora Vastnor (Monique presto avrebbe avuto compagnia), per poi farsi abbracciare e baciare a dovere.
Tutti in sala cominciarono ad applaudire, anche se non li conoscevano, anche se non c'era il minimo rapporto, perché certe cose si applaudivano a prescindere, era quasi obbligo.
In un angolo, Hayley e Marshall, ammirando lo spettacolo, applaudivano più forte di tutti gli altri e per altro il Rosenberg si mostrò pure piuttosto commosso e dalla lacrima facile.
Era un tenerone, oltre che un armadio, questo lato di lui era ormai risaputo tra amici e fidanzata... Ad ogni modo, questo non gli impedì di fare una "battuta" alla Stark decisamente seria.

Ti conviene cominciare a tremare...
Tra non molto sarà il tuo turno...


Intanto, Camila si stringeva sempre più forte all'Investigatore Magico Privato, talmente forte che quasi lo stava stritolando, mentre gli applausi ancora proseguivano.
Il padrone del locale, sapendo da prima di quel piano e volendo fare un omaggio a sorpresa per gli sposi, fece portare alla bionda un mazzo di fiori con le congratulazioni del ristorante.
C'era da ammettere che in determinati ambienti sapevano come comportarsi e come garantirsi possibilmente la cena o il pranzo di nozze post cerimonia.
Nonostante comunque quel breve intermezzo, Ryan si ritrovò ben presto a capire che se non avesse fermato la fidanzata in qualche modo, ben presto l'avrebbe sedata qualcuno con una bottigliata.

Oh, ti amo...
Ti amo così tanto, io... ti amo, ti amo, ti amo!!!


Immagine

E così ci fu anche la terza ovazione e poi una quarta, giusto perché il pubblico quella sera si mostrava molto caloroso, talmente tanto che gli applausi terminarono dopo diversi secondi.
Ryan e Camila occupavano tutta l'attenzione, baciandosi come se ci fossero soltanto loro, mentre quell'anello un po' eccentrico brillava al suo dito, scintillante e decisamente costoso.
Avrebbero consumato una cena a dir poco fantastica, piena di pietanza non solo strane ma anche buone, con le due femmine già intente a decidere sul da farsi della cerimonia.
Il Vastnor la guardò spesso e a lungo mentre lei sorrideva, innamorato, aspettando che fossero da soli per farle notare l'incisione all'interno della fascia dell'anello.

... Grazie... Rompipalle Patentata del mio Cuore!


FINE
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Ryan Angel
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Messaggioda Caroline Priscilla » 03/10/2016, 22:27

[Lunedì 4 Ottobre 2112 - Agenzia Investigativa Atwood&Rosenberg - 8:20]


L'incontro con Melia, il giorno precedente, non aveva lasciato un buon segno nella O'Neill. Sentirsi dire che la sua amicizia con Jorge era stata solo una farsa, una recita portata avanti con maestria da un bambino di soli undici anni l'aveva sconvolta al punto tale che la sua mente rifiutava con prepotenza quella verità. Non riusciva a credere che Jorge potesse essere stato, per tutto quel tempo, soltanto un bugiardo ed un traditore: l'aveva presa in giro, le aveva fatto credere che la loro amicizia fosse reale e sincera, che lui fosse reale e sincero così come si era mostrato in tutti i suoi anni di scuola insieme a lei.
Non sapeva nemmeno come fosse riuscita a tornare a casa dopo aver lasciato la Herbert da sola nel cafè da lei scelto. Aveva dovuto attendere di calmarsi e che la Passaporta si attivasse, per potersi chiudere nel suo appartamento e lì... Be', lì dare sfogo a tutta la rabbia e il dolore che quelle parole avevano provocato in lei. Si era sentita invadere da una furia cieca e distruttiva, che le aveva impedito per ore e ore di ragionare lucidamente, di calmarsi. E a farne le spese furono tutti gli oggetti presenti in casa della O'Neill: i primi ad essere colpiti dai suoi Schiantesimi furono i regali di Jorge; da questi, si passò poi a piatti, bicchieri, soprammobili, qualsiasi cosa insomma che la Ignis avrebbe potuto distruggere senza troppi problemi, seminando cocci e pezzi ovunque. Ma distruggere non era bastato. Il suo Fulmine non aveva smesso un solo istante di agitarsi e quando tutto ciò che aveva a disposizione da rompere era stato rotto, l'ultima cosa che potè fare fu cadere per terra in ginocchio, urlando tutta la sua rabbia e piangendo tutto il suo dolore, mentre il cuore veniva lacerato da mille pugnali invisibili. Aveva continuato fino a perdere la voce, fino a sentire la gola grattare e graffiare talmente tanto che anche volendo non avrebbe più potuto parlare. Poi, quando quello sfogo aveva esaurito tutta la sua energia, la O'Neill era semplicemente caduta esausta e tremante sul pavimento, con la testa che le scoppiava a causa di un lancinante dolore.
Si era addormentata, ad un certo punto, e aveva riaperto gli occhi solo quando aveva sentito il proprio magifonino squillare per via del fidanzato, che la stava chiamando. Aveva risposto alla chiamata, ma era stata costretta a chiedere ad Axell di risentirsi il giorno dopo, perchè in quel momento si sentiva troppo male per parlare, troppo stanca e il mal di testa non accennava a diminuire nemmeno un po'.
Non avrebbe voluto andare al lavoro, il giorno dopo. Ma fu costretta, per senso di responsabilità e dovere. L'appartamento era rimasto uno sfacelo, così come lo aveva lasciato, perchè non aveva avuto le forze di rimettere ogni cosa al loro posto. Stando attenta a non ferirsi nel camminare fra i detriti lasciati dal suo caos rabbioso, la Ignis aveva cambiato il proprio aspetto nella versione più piccola di sè, sperando che in quel modo fosse più capace di mantenersi calma e controllata sul luogo di lavoro. Aveva fatto una doccia e si era vestita, ma aveva saltato la colazione -pasto per lei fondamentale- dando da mangiare solo ad Ermes che la fissava, evidentemente preoccupato per lei.

Andiamo.

La voce le uscì fuori normale, ma la gola ancora faceva un po' male, per questo si mise in bocca una caramella per alleviare un po' il dolore. Tuttavia, nonostante fosse leggermente più semplice mantenere un certo autocontrollo su di sè, le immagini felici di lei e Jorge insieme a scuola non volevano abbandonare la sua mente, nemmeno sforzandosi con tutta sè stessa. E ogni volta che questo accadeva, una terribile fitta le attraversava il cervello, facendola gemere e digrignare i denti.
Raggiunse in breve tempo l'ufficio e posò Ermes sulla scrivania: essendo la segretaria, arrivava sempre in anticipo di dieci minuti, per sistemare le scartoffie rimaste il venerdì precedente. Avrebbe dovuto fare la stessa cosa in quel momento, ma non appena si sedette alla scrivania, un altro ricordo attraversò la sua mente, fulmineo, lasciandola per qualche momento senza fiato.

Ottobre di qualche anno prima. Suo padre era scomparso e lei stava rivivendo la stessa rabbia e lo stesso dolore di chi non sapeva quale fosse la verità e si dannava per volerla conoscere.
Erano in riva al lago, lei e Jorge: gli stava parlando del suo incontro con Devo, di come fosse crollata di colpo di fronte a lui, pensando all'idea che suo padre non sarebbe più tornato.
Era il suo migliore amico, era spontaneo e inevitabile che si sfogasse con lui.
Chi altri avrebbe mai potuto starle vicino?

Jorge io non ho speranze di ritrovare mio padre, non è vero?

Ricordava bene come si fosse sentita, all'epoca. Aveva posto quella domanda incapace di vivere continuando ad ignorare la verità. Ma il solo pensiero che il migliore amico potesse aprirle gli occhi sulla realtà, la faceva star male, le faceva desiderare di diventare sorda e cieca pur di non sentire le parole che il portoghese avrebbe pronunciato subito dopo.

Cappie… Io… Credo di no, credo che tu debba lasciarlo andare via da qui –le aveva sfiorato la tempia, con delicatezza – e custodirlo qui – aveva poi aggiunto, posandole la mano sul cuore – Così se io mi dovessi sbagliare il giorno in cui tornerà troverà la sua piccola Cappie diventata una donna forte, coraggiosa e vitale che lo ama ancora e non la brutta copia della Dama Grigia.

Era ciò di cui aveva bisogno. Un vero amico che fosse lì a supportarla, che l'aiutasse a ad accettare la realtà e che le asciugasse le lacrime che stavano spuntando fuori, dopo quella dichiarazione.
E allora, anche questo era solo una farsa?


Il dolore che le attraversò la mente fu tale da spingerla a piegarsi su sè stessa, mentre le lacrime iniziavano a sgorgare senza che lei potesse fare niente per fermarle. Stava male, non solo il suo corpo ma anche il suo spirito. E non c'era modo che qualcuno la aiutasse, non c'era modo che qualcuno la svegliasse da quel brutto incubo: lei non poteva credere che Jorge le avesse mentito per davvero anche quando per lei era chiaro e palese che non avrebbe mai potuto essere così.

Axell... Voglio Axell.... Voglio Axell...

Pensava, mentre tentava di bloccare i singhiozzi con una mano, stringendo forte gli occhi per impedire alle lacrime di uscire. In quel momento sentì la maniglia della porta girare, segno che uno dei due investigatori -Marshall in quel caso- stava entrando in ufficio. La Ignis si chiuse immediatamente in bagno, cercando di nascondere i segni di quel dolore asciugando le lacrime con un fazzoletto e provando a fare respiri profondi per calmarsi. Era chiaro ed evidente anche a lei che non sarebbe mai riuscita ad ingannare il Rosenberg, ma non voleva farsi vedere in lacrime, anche se gli occhi rossi testimoniavano che aveva pianto da pochissimo tempo. Quando fu pronta per affrontare il proprio capo, l'irlandese uscì dal bagno fissando l'uomo e cercando di fingere un sorriso sereno.

Buo... Buongiorno Marshall...

Si stava sforzando nel fare finta di niente, ma un'altra fitta le fece chiudere gli occhi, bloccandola sul momento: da quando era diventata una Ignis del Fulmine non aveva più sofferto di mal di testa e adesso sembrava che stesse scontando ogni singolo giorno senza.

Abbiamo delle medicine per il mal di testa?
Io non le ho con me...


Non se le portava mai, proprio perchè non ne soffriva, ma in ufficio doveva esserci un cassetto con tutti i medicinali generici. Non appena l'uomo le disse dove trovare ciò che cercava, Cappie mandò giù la medicina bevendo un bel bicchiere d'acqua, sedendosi per qualche istante nella saletta relax dove probabilmente l'investigatore si sarebbe diretto per fare colazione.

Posso... Hai del tempo a disposizione?
Per parlare con me, intendo...


Aveva le idee un po' confuse, ma sentiva il bisogno di sentire il parere di una persona che in quanto a logica e razionalità ci capiva, al momento, molto più della O'Neill. Si mise seduta, il gomito appoggiato sulla gamba e la mano che si massaggiava la fronte, sperando in quel modo di accelerare il processo di guarigione della medicina.

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