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OVUNQUE... E DA NESSUNA PARTE!

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Lowell » 13/10/2019, 23:16

02/04/2114
Giungla Amazzonica
Ore 15:19


Scarlet aveva ricevuto indicazioni piuttosto precise riguardo la Tribù di Esclusi frequentata in quel periodo dal fratello maggiore.
I loro spostamenti si disperdevano su un'area di interesse di circa venti chilometri quadrati, con la finalità di scoprire quanti più indizi possibile sulle attività oscure della zona.
Lowell era riuscito ad ottenere diverse confessioni da prigionieri della Loggia sulla presunta missione di uccidere la sorella minore.
Niente di concreto e preciso, soltanto qualche indicazione vaga su chi potesse essere a capo di quell'intento e come intendesse portare a termine l'omicidio.
Aveva promesso di proteggerla e di preservare la sua tranquillità, ma naturalmente per arrivare ad una certezza simile doveva star via molto tempo.
Quella lontananza era stata interpretata dalla Nygaard come l'ennesimo motivo per non starle vicino e di conseguenza fregarsene di lei, abbandonandola a se stessa.
Oramai Lowell non sapeva più come fare a farle comprendere che la sua priorità fosse rimediare agli orrori vissuti durante la prima adolescenza.
Al momento era allo scuro sull'Imprinting nato con il SemiGildato Tybalt, c'era da capire se ella volesse o meno renderlo partecipe di una notizia tanto assurda.
Le Forze dell'Essere la definivano come nuova futura detentrice della stirpe del Fuoco, ma era davvero possibile grazie all'unione con uno poco potente come il Kingston?

Quale Fato infausto attende l'Erede Estia e la sua prosecuzione nel Comando del Fuoco Druidico?

Sembrava che le solide nozze della figlia degli attuali Jin potessero in qualche modo essere indebolite o disturbate, almeno in base a ciò che prevedevano le nebbie.
Eppure nessuna avvisaglia era mai stata avvertita da nessuno di vicino alla Nobiltà del Fuoco, così come dalle Guide delle diverse Comunità ad essa collegate.
Probabilmente c'erano segreti che sapevano essere ben mantenuti o forse, semplicemente, doveva ancora succedere qualcosa che sconvolgesse tutto.
O magari, proprio a causa della vicinanza con un Gildato, alla fine l'Erede del Fuoco avrebbe deciso di lasciar stare il trono, ridonandolo ai precedenti proprietari.
Un po' assurdo da valutare, ma neanche troppo, considerando che Estia si fosse legata tanto ad un individuo tanto estraneo al proprio mondo.
Troppe variabili, troppe ipotesi, ma nessuna concretezza per il futuro, a parte l'obiettivo di gente maledetta nel voler porre fine alla vita della Djinn.
Doveva focalizzarsi su di loro, Lowell, senza stare a pensare in quale modo il figlio della sorella potesse ascendere al rango superiore druidico in assoluto.

... Lei sarebbe perfetta come Regina delle Fiamme, per quanto temo si possa lasciar facilmente corrompere dal potere.

Sfruttare quello stesso potere, ad esempio, per prendersi la propria vendetta su coloro che le avevano recato traumi ed onte passati.
Il fratello era convinto che l'unica sua salvezza sarebbe stata la persona al suo fianco, che dovesse essere più ragionevole e capace di parlare al suo cuore.
Non era però così tranquillo sul fatto che la rossa potesse incontrare qualcuno di simile, con quel caratterino per nulla semplice da gestire.
Insomma, meno male che stesse già provvedendo a distanza un rozzo bifolco afroamericano.
La sua presenza nei nuovi interessi sentimentali di Scarlet l'avevano spinta a recarsi proprio dal fratello in cerca di nuovi poteri e consapevolezze.
Alla rossa sarebbe bastato, giunta nel luogo approssimativo indicato dall'uomo, captare il Mana dei vari Confratelli Esclusi e seguirne le tracce.
Al suo arrivo nella Tribù, molti di loro l'avrebbero guardata con aria interrogativa e perplessa, analizzandone il vestiario e i particolari del volto.

Cercate la nostra Flamberga?
In questo momento si trova in un paese di frontiera non magico, in quella direzione.


E sarebbe rimasto lì per qualche giorno, provando a fare qualche domanda in giro alle persone giuste, sopratutto di notte.
Per Scarlet non c'era quindi soluzione se non dirigersi proprio dentro quel paese, orientandosi seguendo il Mana emanato da Lowell.
Non sarebbe stato affatto complesso. Il Fuoco nello Spirito del parente vicino era pari al 95%, sopra gli altri Elementi che viaggiavano al 75%.
Con una tale accoppiata di energie e affinità, comprenderne l'esatta locazione non le avrebbe portato via più di un paio di minuti.
La fitta vegetazione amazzonica permetteva lo spostamento arboreo, ma bisognava proseguire a piedi una volta giunti in prossimità del punto abitato.
La giornata era soleggiata e la temperatura abbastanza calda. Qualche nuvola in cielo prometteva pioggia ma era anche possibile che si allontanasse col vento.
Quel luogo era circondato da un grande fiume con una forte corrente, raggiungibile utilizzando un solido ponte di legno.

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Appena varcato l'arco del paese, Scarlet avrebbe sentito parlare con l'idioma latino la maggior parte delle persone.
Per lo più c'erano coltivatori, mercanti e operai che stavano restaurando una vecchia costruzione di stampo religioso.
Il perimetro del centro cittadino era assai ristretto e raggiungere la piazzola principale non era chissà quale impresa.
Anche in quell'occasione, la ragazza si poté sentire addosso diversi sguardi, ma ben diversi da quelli subiti nella Tribù.
Alcuni individui la guardavano come merce assai rara e preziosa, altri invece individuandola all'istante come una forestiera smarrita.
Il Mana del Fuoco però le indicava che il fratello non fosse per niente distante, anzi, arrivata sulla piazza, si faceva sempre più intenso.
Suonò una grande campana e le porte di un grosso edificio si aprirono lentamente, cigolando.
Da lì uscirono diverse persone, tra le quali anche due donne, una dai tratti occidentali e l'altra invece orientali.
Scarlet ne avrebbe percepito per altro il Mana Blu, Acqua per la prima e Ghiaccio per la seconda.

La imploro Don Juan, per noi sarebbe di vitale importanza poter dare anche solo una piccola occhiatina alla Sala Chiusa degli Affreschi!

Non potrebbe essere così benevolo da concederci una minima eccezione? Abbiamo fatto davvero molta strada per ammirarne la storia e l'arte raffigurata.

L'individuazione del Mana Acuan delle due femmine aveva momentaneamente distratto Scarlet dal proseguire nel setacciare la zona in cerca del fratello.
Ma fortunatamente non le sarebbe servito concentrarsi ancora, perché la voce dell'uomo sopraggiunse a poca distanza e piuttosto sorpresa.
Voltandosi, ella avrebbe subito riconosciuto le sembianze di Lowell con abiti decisamente diversi da quelli con cui di solito si presentava a casa sua.
Erano vestiti molto più vissuti e da esplorazione, in accordo però con lo stile babbano, così da non dare nell'occhio indossando abbigliamento druidico.
Accanto al Djinn c'era una femmina, una bionda, donna che Scarlett non avrebbe saputo riconoscere, perché ella manteneva a bada il proprio Elemento principale.
Giusto per un secondo lo Spirito di quella sconosciuta ebbe un fortissimo ed elevato guizzo elettrico.
Un guizzo talmente tanto intenso da rasentare quasi quello di un Erede vero e proprio.

Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...

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Lowell si avvicinò velocemente alla sorella, seguito sempre da quella donna che ancora si mostrava piuttosto inespressiva.
Un tempo avrebbe cercato di abbracciarla, il Djinn, ma ormai aveva capito che simili gesti non fossero affatto graditi dalla rossa.

Lei è Ymir, momentaneo membro della Tribù e colei che mi aiutò a decifrare la profezia sul tuo conto.
Ymir, lei è mia sorella Scarlet, ma per quanto te ho parlato non credo ci sia bisogno di presentazioni.


Attese che le due femmine si scambiassero qualsiasi cosa, che fosse un cenno o una parola.
Coloro i quali prima stavano fissando con interesse la Djinn, si alzarono andandosene, comprendendo che la potenziale preda non fosse più indifesa.

... Cosa ti porta qui?
È successo qualcosa di grave dopo la partenza di Ryurik?


Spoiler:
Alla Player di Scarlet passa il controllo e il possesso del PG Ymir
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Messaggioda Scarlet » 18/10/2019, 15:03

02/04/2114
Giungla Amazzonica
Ore 15:19


... Che odore disgustoso...

La puzza del terreno concimato, misto a fango ed acqua raggiungeva le narici delicate della Nygaard, mentre ella camminava in mezzo al villaggio della Tribù a cui suo fratello apparteneva.
Dopo attenta riflessione nei giorni scorsi, Scarlet aveva infine ceduto alla consapevolezza che nessun altro oltre a Lowell avrebbe potuto darle ciò di cui aveva bisogno: delle lezioni affinché ella migliorasse la sua capacità di far crescere un elemento statico.
Il suo desiderio di lasciare nel Kingston un ricordo indelebile di lei l'aveva spinta fino a tal punto, fino a chiedere aiuto persino al proprio stesso fratello. Non scorreva buon sangue fra di loro a causa dell'astio che la minore provava verso il maggiore, ma dato che egli era in debito perenne nei suoi confronti, la Nygaard aveva deciso di soprassedere al proposito di non cercarlo mai, ritrovandosi quindi in mezzo alla Giungla.
Fino a quando la vegetazione era stata la sua unica compagnia, Scarlet si era sentita bene ritrovando un po' della vecchia Figlia di Gaia in mezzo a quel verde ed alla fauna locale, così ricca, così variegata e così pericolosa. Non appena però ella giunse nei pressi della Tribù, la musica cambiò totalmente, ed il modo di vivere da selvaggi di quei Rinnegati le fece storcere il suo regale nasino, portandola ad assumere un atteggiamento fiero, altezzoso e aristocratico.
Camminava a testa alta, senza guardare in faccia nessuno, raggiungendo il centro di quel piccolo villaggio. Solo allora, nel silenzio più totale, si girò intorno, osservando le loro facce una ad una. Capelli -stranamente- biondi, occhi azzurri come il cielo, vestita in maniera elegante e civile e adornata dal suo gioiello più prezioso, l'Anima di Efesto, la sua barriera contro i mali del mondo.

Mi chiamo Scarlet Nygaard, sono venuta qui in cerca dell'Escluso Lowell Djinn.
Qualcuno di voi è così coraggioso da indicarmi dove posso trovarlo?


Cercate la nostra Flamberga?

Un uomo si fece avanti, parlando a nome di tutti, mentre la Nygaard lo fissava, un po' sorpresa a dire il vero dalle sue parole. Non si era mai interessata della carriera del fratello, ma ricordava che egli era diventato a tutti gli effetti un'Ascia di Gaia, il penultimo gradino prima della Flamberga. Essere una Flamberga equivaleva ad essere quasi il capo di quella sudicia manica di straccioni, ma la sorpresa iniziale non destò troppo interesse nella Rinnegata.
Fece un sorriso sarcastico, poi un semplice cenno del capo, a conferma della domanda dell'altro.

In questo momento si trova in un paese di frontiera non magico, in quella direzione.

Mai che si faccia trovare, quando serve...

Un commento non solo pensato, ma anche sussurrato a mezza bocca, mentre con aria infastidita faceva un altro cenno del capo in direzione dell'uomo che aveva parlato, proseguendo verso la direzione che le era stata indicata. Dovette per forza di cose ricorrere alle sue capacità come Druida per riuscire a raggiungere l'uomo che stava cercando.
Attraverso il suo Fuoco, Scarlet seguì un'invisibile scia che la portò, dopo svariati minuti, nei pressi di una cittadella diroccata del Sud-America, la cui aria era gravida di umidità e di polvere. Sperava di non dover rincorrere il fratello, ma per fortuna la cittadella appariva come molto piccola e non dotata di chissà quante strade. La sua ricerca del Fuoco di Lowell venne interrotta quando nel suo invisibile radar apparvero l'Acqua ed il Ghiaccio di due Gildate Acuan.
Scarlet arrestò il proprio incedere, nuovamente sorpresa, osservando la scena che si stava svolgendo poco distante da lei.

La imploro Don Juan, per noi sarebbe di vitale importanza poter dare anche solo una piccola occhiatina alla Sala Chiusa degli Affreschi!

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Non potrebbe essere così benevolo da concederci una minima eccezione? Abbiamo fatto davvero molta strada per ammirarne la storia e l'arte raffigurata.

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Non seppe mai quale risposta diede Don Juan, perché a dire il vero poco le importava di quelle due. Era ben altra persona colui che stava cercando e la sosta non durò che pochi secondi, prima che ella si rimettesse in viaggio per giungere, nuovamente, al centro della piazza cittadina.
Sentiva su di sé gli sguardi di coloro che la guardavano, osservandola come se fosse un pezzo di carne fresca da mangiare. Dentro di sé, l'antico terrore iniziò ad assalirla, ma trasformandosi in qualcosa di diverso dalla paura. La temperatura corporea della Nygaard salì in maniera vertiginosa, le mani si fecero più calde ed ella si sentiva pronta ad usare il Fuoco come arma verso chiunque avesse osato sfiorarla anche solo con un dito.
Non era più una ragazzina di tredici anni, indifesa ed incapace di sfruttare i propri poteri. Grazie agli anni passati nell'odio aveva rafforzato le proprie capacità come Giovane Druida e gli anni ad Hogwarts l'avevano rafforzata nel campo della magia della Trama. Aveva con sé anche la sua bacchetta, chiusa nella borsa, ma sempre presente.
Era disposta a fare qualunque cosa per salvarsi la pelle, ma la Nygaard non fu costretta ad ingaggiare un combattimento con nessuno. Non appena raggiunse infatti la piazza, fu il suo stesso fratello ad uscire fuori allo scoperto, accompagnato da una donna che Scarlet non aveva mai visto.

Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...

Sono sorpresa quanto te di ritrovarmi in questo buco di mondo, ma le necessità mi hanno costretta a cercarti...

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Chi è colei che cammina al tuo fianco?

Lei è Ymir, momentaneo membro della Tribù e colei che mi aiutò a decifrare la profezia sul tuo conto.
Ymir, lei è mia sorella Scarlet, ma per quanto te ne ho parlato non credo ci sia bisogno di presentazioni.


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Sguardo altezzoso di una. Sguardo altezzoso dell'altra. Le due femmine si squadrarono l'un l'altra, la Nygaard scambiandola per una semplice Rinnegata come suo fratello, sebbene ci fosse qualcosa di non canonico in lei; Ymir fissando i propri occhi azzurri in quelli simili della -attualmente- bionda, provando una strana sensazione dentro di sé, che sapeva aver già sentito quando aveva incontrato per la prima volta Lowell.

Lieta di conoscerti, Lady Scarlet.

Il piacere è mio... Ymir...

Rimase un po' stranita da quell'appellativo, riservato a coloro che detenevano il potere fra i Figli di Gaia. Le Eredi venivano spesso accompagnate da quel nominativo, che ne riconosceva il rango superiore rispetto a tutti gli altri. Lei non era mai stata un'Erede né mai -credeva- lo sarebbe diventata.
La profezia che Ymir aveva aiutato suo fratello a decifrare era completamente sbagliata, a giudicare dall'imprinting avuto con un rozzo Mercenario e per giunta Semi-Gildato.
In che modo la sua stirpe avrebbe riacquisito l'antico potere, se ella provava qualcosa per un essere tanto debole sul piano elementale?

... Cosa ti porta qui?
È successo qualcosa di grave dopo la partenza di Ryurik?


Risparmiami i tuoi convenevoli da fratello maggiore.
Sono venuta qui semplicemente perché mi serve un favore.
Voglio che mi insegni come incrementare l'Elemento di un Semi-Gildato.
Ho trovato un nuovo giocattolo con cui divertirmi e visto che si sta comportando tanto bene, ho deciso di fargli un regalo...


No, non avrebbe mai ammesso con suo fratello di aver avuto l'imprinting.
Piuttosto preferiva essere scambiata per una st***a senza cuore, ma salvaguardare la propria privacy dai consigli, dalle parole e dalle paternali del fratello maggiore.
Era una scusa che reggeva poco, perché poneva molto in luce quello che lei aveva chiamato un giocattolo, troppo per essere solamente tale. Il suo cuore infatti ebbe un'improvvisa accelerazione ed anche il suo Fuoco, di solito contenuto, fece un guizzo quando Scarlet, nel pronunciare quelle parole, ripensò al volto ed al corpo di Dre.

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Lo trattenne a stento, ma ci riuscì, proseguendo a fissare il Djinn in faccia.

Dunque?
Puoi trovare del tempo da dedicare a tua sorella?


Ymir, la mezza-vampira, venne totalmente ignorata in tutta quella faccenda.
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Scarlet
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Messaggioda Lowell » 18/10/2019, 22:33

Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...

Sono sorpresa quanto te di ritrovarmi in questo buco di mondo, ma le necessità mi hanno costretta a cercarti...

Necessità. Parola molto interessante, se utilizzata da una persona orgogliosa come Scarlet.
Lei che evitava sempre di chiedere aiuto al prossimo, lei che credeva sempre di potersela cavare da sola.
C'era un grosso punto interrogativo nella mente di Lowell, che per il momento scelse di non farsi prendere dal panico.
In fondo, la sorella si trovava lì con il suo solito sorriso strafottente, ergo non poteva essere accaduto niente di troppo grave.
Si informò su chi fosse l'altra bionda al fianco del fratello e il Djinn preferì presentarla alla lontana, senza scendere nel particolare.
Entrambe avevano un'aria decisamente altezzosa ed un bel viso da schiaffi, per quanto Ymir pareva essere in lieve vantaggio.
In ogni caso, quel saluto ebbe vita breve e quasi immediatamente Scarlet tornò con l'attenzione completamente sul parente stretto.

Risparmiami i tuoi convenevoli da fratello maggiore.
Sono venuta qui semplicemente perché mi serve un favore.
Voglio che mi insegni come incrementare l'Elemento di un Semi-Gildato.
Ho trovato un nuovo giocattolo con cui divertirmi e visto che si sta comportando tanto bene, ho deciso di fargli un regalo...


... E questo SemiGildato quale Elemento celerebbe in sé, se posso chiedere?

Il Fuoco. Proprio la risposta che in parte egli si aspettava ed in parte non si aspettava.
Da un lato avrebbe potuto spiegare molte cose sulla profezia, dall'altro non riusciva a capire come un semplice SemiGildato potesse essere la chiave di volta.
Il suo Elemento era talmente tanto debole da non poter costituire efficacemente la spinta al generare un futuro Erede.
Che Scarlet lo vedesse esclusivamente come un giocattolo fu escluso praticamente da subito, anzi, era lampante che significasse qualcosa di forte per lei.
Non avrebbe fatto tutta quella strada per uno strumento di divertimento, quindi di mezzo poteva esserci soltanto il fattore "Imprinting".
Poteva pensare di prenderlo in giro, la Nygaard, ma non aveva un fratello sprovveduto, altrimenti non avrebbe fatto così tanta strada tra i Druidi.
E lo stesso istinto tattico gli suggerì di non porre nessun accento e fare come nulla fosse, assecondando il riserbo della sorella minore.

Dunque?
Puoi trovare del tempo da dedicare a tua sorella?


Ti ho sempre ribadito il concetto che semmai ti fossi trovata nella condizione di necessitare il mio aiuto, non avresti dovuto esitare a raggiungermi.
Sarei un bugiardo se non accettassi di farti da insegnante, ma temo di doverti ugualmente chiedere di aspettare un po' di tempo...
... Non sono qui per una gita di piacere e quello che vuoi apprendere consta di molte ore di addestramento.
Con un po' di fortuna entro stasera saremo alla Tribù e potrò immediatamente cominciare a fornirti le dritte che cerchi.
Però puoi anche aspettarmi direttamente lì senza starmi appresso, è una tua scelta.


Dentro ad una tenda da selvaggi, circondata da selvaggi, senza alcun comfort.
Lowell aveva ben pochi dubbi sul fatto che piuttosto Scarlet lo avrebbe seguito pure in capo al mondo.
Ma in fondo non è che la cosa gli dispiacesse, perché di base trascorrere un po' di tempo in più con la sorella era una prospettiva che attendeva da parecchio.
Una grande campana iniziò a suonare, anche se in teoria non era trascorsa ne un'ora, né una mezz'ora.
Il motivo era semplice: non si trattava di una campana normale, ma di allarme.

Sbrigatevi, qualcuno è entrato senza permesso dentro il duomo!

Dicono che dovrebbero essere due donne!

Due agenti di sicurezza cittadina corsero verso la piazza parlando tra loro e Scarlet forse avrebbe anche potuto intuire chi fossero le due intruse.
Evidentemente Don Juan alla fine non si era convinto e quindi le due femmine avevano deciso di agire senza permesso, o meglio, una delle due, seguita inevitabilmente dall'altra.

Questo trambusto potrebbe fare al caso nostro...

C'erano due ponti che collegavano la città alla terraferma, quello già preso da Scarlet per arrivare lì ed un altro proibito al pubblico.
Il fatto però che il duomo fosse stato violato, per qualche strana ragione, era diventata una priorità talmente elevata da far spostare pure la sicurezza dal suddetto ponte.
Lowell ed Ymir avevano proprio la necessità di intraprendere quel cammino ma non erano di certo le guardie a costituire un problema.
Dentro al loro gabbiotto c'era una mappa indicativa che illustrava un percorso sotterraneo ben preciso, percorso che, se intrapreso senza guida, poteva rivelarsi labirintico.

Qualche giorno fa siamo riusciti a catturare un fuggitivo da una legione di Vampiri che ormai stava battendo in ritirata dopo uno scontro aperto con noi.
Pare che il loro covo, prima che decidessero di cambiare aria, fosse proprio nelle profondità di una grotta oltre questo ponte.
Ho ragione di credere che alcuni indizi riguardanti il mandato di uccisione nei tuoi confronti si trovino ancora lì.
Probabilmente il posto sarà un po' angusto, ma se non altro deserto e pronto per essere esplorato.
considerando che interesse sopratutto te, sorella, due occhi in più per la ricerca non potranno che essere di grande aiuto...


Come previsto, dentro al gabbiotto momentaneamente abbandonato delle guardie, c'era una mappa plastificata.
Le indicazioni della mappa sarebbero state utili al fine di trovare non tanto la locazione del covo di Vampiri, quanto il punto di partenza da cui cercarla.

Il prigioniero ha detto che una volta attraversata la rete rocciosa sotterranea della grotta, la strada diventa una sola.
Se si prosegue per quella direzione, si arriva ad una antica necropoli babbana e lì dovrebbe poi esserci un passaggio segreto che conduce altrove.
Potrebbe bastare il nostro Sesto Senso Druidico per individuare la zona con maggiore concentrazione di energia negativa.


La strada oltre il ponte terminò infatti in prossimità di un accesso di scavi archeologici con assoluto divieto di transito per i non autorizzati.
Lowell, così come anche Ymir e Scarlet, oltrepassarono le transenne e cominciarono la discesa lenta per i cunicoli umidi del tunnel.
In effetti, proseguendo, dovettero cambiare così tante volte strada e intraprendere percorsi multipli che se non avessero avuto la mappa, probabile che si sarebbero persi.
Anche incantesimi quali la Comunione con la Natura non avrebbero potuto aiutarli, in quanto l'ambiente circostante non mutava di una virgola e celava sia zone piccole che enormi.
Trascorsero la bellezza di cinquanta minuti, prima che finalmente l'area della necropoli fosse raggiunta.
I comuni umani avrebbero fortemente sofferto dell'ossigeno rarefatto a quella profondità, ma per loro, in quanto Druidi, il problema non risultava essere così grave.
Amplificando il Mana del Vento del loro corpo, potevano attingere con una efficacia del 100% dalla poca aria presente, riuscendo a respirare senza fatica.

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Assurdo, la necropoli è stata parzialmente sommersa da un lago sotterraneo.
Deve essere opera del fiume che circonda questo lembo di terra.
Nel corso dei secoli deve aver eroso talmente tanto la roccia da penetrare e raggiungere queste cavità.
Un posto del genere si presenta così tanto inospitale e difficile da esplorare che per i Vampiri era una garanzia di segretezza.
... D'accordo, cerchiamo di individuare fonti e rimasugli di Trama Oscura.
Potrebbe provenire da diverse direzioni, quindi dobbiamo cercare di trovare un punto comune.


Una zona, in pratica, dove la provenienza di energia negativa fosse esponenziale e sopratutto costante.
I Vampiri, pur non trovandosi più lì, avevano ugualmente lasciato una loro traccia nel corso del tempo passato in quei sotterranei.
Difatti, tutti e tre i Figli di Gaia intercettarono quasi all'istante l'obiettivo, situato in lontananza, in mezzo a due cunicoli allagati.
Qualcosa però non quadrava: com'era possibile che il segnale arrivasse da lì, dalla fredda e ruvida roccia della parete?
Lowell provò anche ad intraprendere prima un tunnel e poi l'altro, cercando di vedere se girassero e arrivassero a destinazione, ma niente, non facevano che allontanarsi.
Ymir, però, avendo una vista più sviluppata e perfetta, riuscì a cogliere un dettaglio strano proprio in concomitanza della parete rocciosa.
L'acqua, anziché infrangersi addosso ad essa, sembrava vagamente attraversarla.

... Ingegnoso...

Neanche tanto, se si considerava che Hogwarts utilizzava un trucco simile da una vita, per far salire i propri studenti sull'espresso dalla stazione di Londra.
Chiaro che però per uno come Lowell quella fosse una trovata nuova, intelligente e singolare. La parete sussisteva solo appoggiandovi le mani.
Ma bastava camminare diretti verso di essa con l'intenzione di non considerarla ed ecco che il corpo la attraversava istantaneamente.
Essendoci una blanda corrente acquatica, normalmente il liquido si infrangeva addosso alla roccia, ma se invece arrivava una piccola onda, essa oltrepassava il muro.
Non appena tutti e tre giunsero nel punto di ingresso segreto della necropoli, fu chiaro che ormai fossero dannatamente vicini alla meta.

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Sorella... Rettifico... Se preferisci rimanere qui ed aspettarci... Non ho obiezioni... Tranquilla.
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Messaggioda Ymir » 24/10/2019, 16:06

Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...

Sono sorpresa quanto te di ritrovarmi in questo buco di mondo, ma le necessità mi hanno costretta a cercarti...

Quella sarebbe potuta essere sua nipote.
Questo fu il primo pensiero che venne in mente alla ex-Erede del Fulmine, Ymir. Lo sguardo della bionda mezza-vampira si bloccò su colei che avrebbe potuto rappresentare per lei una vita completamente diversa, se solo non fosse morta. Il suo amato e lei si sarebbero potuti sposare ed insieme avrebbero creato su una stirpe del Fuoco e del Fulmine molto, molto potenti.
I suoi sogni si erano infranti, così come la sua vita, sotto il morso aguzzo di mostri assetati di sangue che l'avevano resa una di loro. Non solo dunque il dolore per la perdita di ciò che aveva amato, ma anche l'onta di vivere contro le leggi della Natura. Solamente l'intervento del Mana stesso aveva impedito che Ymir ricercasse il suicidio: sentire dentro di lei le scintille di ciò che era stata le aveva donato una speranza alla quale aggrapparsi per secoli e secoli, fino al momento in cui aveva compreso quale fosse il suo scopo.
Sterminare coloro che le avevano fatto tutto questo, non solo come strumento di vendetta personale, ma come difensore del mondo che tanto aveva amato e che ancora serviva con fedeltà.

Risparmiami i tuoi convenevoli da fratello maggiore.
Sono venuta qui semplicemente perché mi serve un favore.
Voglio che mi insegni come incrementare l'Elemento di un Semi-Gildato.
Ho trovato un nuovo giocattolo con cui divertirmi e visto che si sta comportando tanto bene, ho deciso di fargli un regalo...


Altera, fiera, nobile. Vedeva nell'atteggiamento della sorella di Lowell ciò che lei era stata in passato in quanto Erede, ciò che ancora manteneva, pur avendo lasciato ormai il trono al proprio fratello ed alla sua stirpe. La osservava con interesse, in silenzio, ascoltando ciò che i due fratelli avevano da dirsi. La profezia da lei decifrata poteva non essere completamente esatta, ma una cosa era chiara: che essa non fosse così infondata, dopotutto.

... E questo SemiGildato quale Elemento celerebbe in sé, se posso chiedere?

... Il Fuoco.

Un guizzo dato dal Fulmine accompagnò le parole della ragazza, mentre un sorriso particolare si palesò sulle labbra della Mezza-Vampira. Non conosceva bene Scarlet, non sapeva che tipo fosse, forse davvero quel tipo di persona che per un capriccio era disposta persino ad affrontare chilometri e chilometri, prendendo lezioni da suo fratello.
Ma non si aumentava l'affinità di una persona ad un elemento senza un sentimento forte dietro; non ci si comportava come un'estranea col proprio stesso consanguineo, per poi addirittura mettere da parte l'orgoglio per qualcosa che si voleva regalare a qualcuno. Lowell le aveva raccontato di quanto fosse duro e difficile il rapporto con la sorella minore, dunque tanto lui quanto l'ex-Erede del Fulmine erano propensi a credere che lì sotto ci fosse puzza di imprinting.
Ma nessuno dei due disse niente, preferendo lasciare la completa libertà e privacy alla ragazza cresciuta dai maghi.

Ti ho sempre ribadito il concetto che semmai ti fossi trovata nella condizione di necessitare il mio aiuto, non avresti dovuto esitare a raggiungermi.
Sarei un bugiardo se non accettassi di farti da insegnante, ma temo di doverti ugualmente chiedere di aspettare un po' di tempo...
... Non sono qui per una gita di piacere e quello che vuoi apprendere consta di molte ore di addestramento.
Con un po' di fortuna entro stasera saremo alla Tribù e potrò immediatamente cominciare a fornirti le dritte che cerchi.
Però puoi anche aspettarmi direttamente lì senza starmi appresso, è una tua scelta.


Le Tribù di Esclusi non erano certo rinomate per la loro civiltà e pulizia. Si viveva spesso in zone selvagge ed incontaminate, a stretto contatto con la natura, ma anche con la sporcizia, gli odori forti, la vita rozza. Vide Scarlet storcere il naso, apparentemente disgustata dall'idea di passare tutte quelle ore in compagnia di gente che considerava, probabilmente, come dei pezzenti maleodoranti.
L'atteggiamento aristocratico era stato mantenuto per tutto quel tempo, anche nella sua nuova vita, anzi forse inasprito ancora di più dal modo di fare e di essere di una famiglia ricca e nobile come quella della Nygaard. Ad Ymir invece non dispiaceva la vita che conduceva insieme al resto degli Esclusi. Era stata accolta da loro come una vera sorella, nonostante la sua natura non propriamente pulita. Aveva imparato ad essere riconoscente nei loro confronti e lentamente si era abituata a sentirsi di nuovo parte di una comunità come quella dei Figli di Gaia.

No, grazie. Passo.
Verrò con voi... Se non sono troppo d'intralcio...


La Rossa fissò il proprio sguardo direttamente sul volto della Mezza-Vampira, che lo ricambiò, con un sorriso provocante e stronzo. Sembrava proprio che la sorellina della Flamberga stesse insinuando ci fosse qualcosa di più piccante fra di loro. Un atteggiamento che le piaceva ma che, al tempo stesso, la provocava abbastanza da non volergliela far passare liscia alla discendente del suo ex amato.

No, affatto.
Potrebbe servirci un aiuto... Vero Lowell?


Arrivò al fianco dell'uomo, posandogli una mano sul viso per spingerlo a guardarla quei due secondi necessari a sfiorare le sue labbra con un bacio, piuttosto intenso e carnale. Dopo essere tornata in vita, tutto ciò che era legato ai sensi umani le era mancato a tal punto da non riuscire a frenare la voglia che aveva di riassaporare ogni singola esperienza.
Mangiava ogni sorta di cibo con piacere e gusto, si beava della sensazione che le regalava sentire l'acqua sulla pelle, il vento fra i capelli, il sole caldo e lucente. Ed aveva ricominciato anche a provare passione, lussuria, abbandono, come un essere umano che per molto tempo aveva vissuto nella più totale astinenza. Ben più di un secolo. Un piacere che neanche lo stesso Louis era riuscito a donarle come avrebbe voluto, quanto avrebbe voluto e che adesso ella poteva prendersi in ogni momento, che fosse con Lowell oppure con altri membri della stessa Tribù.
Non vide una particolare reazione nella Nygaard, ma era pur vero che il bacio venne interrotto dal suonare di una campana d'allarme. Pareva che due donne fossero entrate nella zona proibita della Sala degli Affreschi, contravvenendo alle regole stabilite dal signorotto locale. Un ottimo diversivo per il trio, affinché potessero raggiungere indisturbati il luogo che stavano cercando.

Qualche giorno fa siamo riusciti a catturare un fuggitivo da una legione di Vampiri che ormai stava battendo in ritirata dopo uno scontro aperto con noi.
Pare che il loro covo, prima che decidessero di cambiare aria, fosse proprio nelle profondità di una grotta oltre questo ponte.
Ho ragione di credere che alcuni indizi riguardanti il mandato di uccisione nei tuoi confronti si trovino ancora lì.
Probabilmente il posto sarà un po' angusto, ma se non altro deserto e pronto per essere esplorato.
considerando che interesse sopratutto te, sorella, due occhi in più per la ricerca non potranno che essere di grande aiuto...


Se la tua ragazza ha finito di ficcarti la lingua in bocca, io sono pronta a incamminarmi, fratello.

Sarò lieta di riprendere dopo, con più calma.

Rise di gusto Ymir, ma non corresse la Rossa sul rapporto che c'era fra lei e Lowell. Non era scattato alcun imprinting fra di loro, dunque entrambi sapevano di non essere destinati a stare insieme. Questo però non doveva impedire ai due Figli di Gaia di divertirsi quando e come piaceva loro ed in quanto a divertimento l'ex-Erede ne sapeva una più del diavolo.

Il prigioniero ha detto che una volta attraversata la rete rocciosa sotterranea della grotta, la strada diventa una sola.
Se si prosegue per quella direzione, si arriva ad una antica necropoli babbana e lì dovrebbe poi esserci un passaggio segreto che conduce altrove.
Potrebbe bastare il nostro Sesto Senso Druidico per individuare la zona con maggiore concentrazione di energia negativa.


Ymir, dopo aver dato una veloce occhiata alla mappa plastificata nel gabbiotto, proseguì, seguita quasi subito dai due fratelli. La sua lotta contro la Loggia era diventata quasi una missione di vita, specialmente dopo aver ricevuto in dono di nuovo la vita. Non avrebbe mai più permesso a nessuno schifoso succhia-sangue di toglierle ciò che le era stato donato, disprezzando con tutta sé stessa coloro la cui mente perversa e malvagia aveva attuato quel piano ai suoi danni e a quelli degli Eredi del Fuoco.
Che fosse Scarlet la futura detentrice del Potere Rosso o l'Erede Estia, ad Ymir non importava: avrebbe aiutato la famiglia del Fuoco affinché l'incantesimo da loro conosciuto sterminasse per sempre la Loggia, onorando finalmente il suo patto nei confronti di Gaia.

Assurdo, la necropoli è stata parzialmente sommersa da un lago sotterraneo.

Camminarono per un bel po', guidati dalla mappa che Lowell aveva sottratto dal gabbiotto e scendendo sempre più in profondità dove l'aria si faceva sempre più rarefatta. Il Vento li aiutò a respirare e a sopportare una simile pressione, ma non a rimanere asciutti: il luogo che dovevano raggiungere era allagato, con l'acqua che arrivava quasi a metà polpaccio. Per Ymir e per Lowell la faccenda non era un problema, ma di tutt'altro avviso era la Nygaard, i cui vestiti -visibilmente costosi- sembravano sul punto di rovinarsi a causa di quell'enorme quantità d'acqua.

Porca Tra-...

La sentì imprecare a bassa voce, mentre si toglieva le scarpe costose, infilandole magicamente dentro la propria borsa. Particolare, la magia della Trama le permetteva di ottenere un bagaglio di larghezza inesauribile, dove poter riporre tutti i propri oggetti. Non sembrava il tipo di persona capace di stare in un posto simile, ma ci rimase, nonostante l'Acqua rischiasse di rovinare qualche altro capo firmato da lei indossato.

... D'accordo, cerchiamo di individuare fonti e rimasugli di Trama Oscura.
Potrebbe provenire da diverse direzioni, quindi dobbiamo cercare di trovare un punto comune.


Fu fin troppo semplice individuare la sorgente di quella Magia Oscura. Il problema venne quando si resero conto che essa provenisse da un'intera parete di roccia, insomma una sorta di vicolo cieco. Per tutti. ma non per lo sguardo in parte vampiresco della bionda. Ymir aguzzò meglio la vista, osservando un fenomeno strano sull'acqua vicino alla suddetta roccia: essa non pareva infrangersi, bensì attraversarla.

Osserva meglio che cosa succede lì... Lo vedi anche tu?

... Ingegnoso...

Tsk... I Maghi usano lo stesso trucchetto per nascondere il treno che porta i loro studenti a scuola...

Un trucchetto che funzionava, dato che i babbani non si erano mai resi conto di nulla. Attraversarono senza indugio la finta parete di roccia, ritrovandosi all'interno di un luogo piuttosto singolare. Ymir si girò intorno, senza dire nulla, osservando con la propria vista potenziata tutto ciò che potesse servire per capire se ci fossero dei pericoli. Mentre Lowell, da bravo fratello maggiore, si preoccupava per la sorella, vicina ad una zona potenzialmente pericolosa.

Sorella... Rettifico... Se preferisci rimanere qui ed aspettarci... Non ho obiezioni... Tranquilla.

Mi hai preso forse per una vigliacca?
L'unica cosa che può spaventarmi è rovinare questo costoso vestito... Per tutto il resto, non ho alcuna intenzione di farmi lasciare indietro da te.


I capelli cambiarono colore, diventando rossi, infuocati, come il suo spirito indomito ed orgoglioso. Sì, l'avrebbe apprezzata come nipote, si sarebbe sentita fiera di lei se solo fosse stata sua consanguinea e discendente.

Tua sorella ha proprio un bel carattere.
Forse dovrei prendere esempio da lei...


Disse ironica, considerando che nemmeno lei scherzava in quanto ad orgoglio. Sembravano tutti e tre pronti ad affrontare qualunque cosa si celasse dietro quella porta. Ymir determinata dai propri piani di vendetta, Lowell dalla voglia di tenere al sicuro la sorella e Scarlet... Dal pensiero che prima si fossero tolti quella rogna di mezzo e prima avrebbe potuto imparare ciò che le serviva e tornare a casa.
Da Dre.
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Messaggioda Lowell » 31/10/2019, 16:49

Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...

Sono sorpresa quanto te di ritrovarmi in questo buco di mondo, ma le necessità mi hanno costretta a cercarti...

Come poteva credere la rossa di nascondere l'importanza di quel gesto, quando parlava in determinati termini?
Era giunta lì per levarsi uno sfizio, per farsi insegnare qualcosa dal fratello.
Prima di tutto però, uno sfizio non conduceva verso "buchi di mondo" e secondariamente (ma non meno importante) per uno sfizio non si cercava una persona tanto indesiderata.
Lowell era ben consapevole di non essere particolarmente amato da Scarlet e probabilmente la ragazza non lo avrebbe cercato nemmeno in punto di morte.
Facile quindi intuire che lo "sfizio" in questione fosse ben più che un divertimento, bensì qualcosa di dannatamente serio.

... E questo SemiGildato quale Elemento celerebbe in sé, se posso chiedere?

... Il Fuoco.

L'uomo rimase in silenzio per alcuni secondi, mentre la bionda al suo fianco, Ymir, raggiunse la sua ipotetica consapevolezza nell'immediato.
Quell'evento, l'Imprinting, era accaduto forse per uno specifico motivo e poteva riferirsi esattamente alla profezia riguardo la Djinn.
Che davvero la stirpe del Fuoco stesse per tornare nelle mani di quella famiglia?
Avrebbe voluto analizzare meglio la questione con calma, Lowell, ma aveva delle importanti ed urgenti faccende da sbrigare in quella cittadina.
La sorella volendo avrebbe potuto attenderlo nella Tribù ma preferì di gran lunga seguire gli altri due piuttosto che trascorrere diverse ore tra i selvaggi.

No, grazie. Passo.
Verrò con voi... Se non sono troppo d'intralcio...


No, affatto.
Potrebbe servirci un aiuto... Vero Lowell?


Non perde mai occasione...
... Ieri notte credevo si fosse stancata abbastanza.
Invece pare proprio che la voglia le sia tornata subito...


Ymir aveva riacquisito la maggiore umanità da relativamente poco tempo in confronto ad un lunghissimo periodo di decenni senza più alcuna pulsione.
Quel dono del Mana si era tramutato, per lei, in una sottospecie di carica umana accentuata e sempre altissima in ogni momento della giornata.
Loro due non stavano insieme, ma la bionda se ne aveva la possibilità non ci pensava due volte nel tentare di sedurre Lowell e spingerlo ad accoppiarsi con lei.
E quando non c'era lui nei paraggi, la tribù diventava quasi una sorta di zona di caccia improvvisata, dove chiunque poteva essere il prescelto per il piacere della ex Erede.
Stuzzicare poi il suo lato un po' più da vipera, ormai retaggio della sua parte più oscura, accentuava ulteriormente determinati tratti e desideri.
Il Djinn corrispose parzialmente il bacio, ma con un leggero tocco sul fianco di Ymir innescò abbastanza potere di Ghiaccio e Terra così da farle capire che non fosse il momento.
Senza considerare che certe esternazioni di fronte a Scarlet non rientravano affatto nel suo gradimento personale.

Se la tua ragazza ha finito di ficcarti la lingua in bocca, io sono pronta a incamminarmi, fratello.

Sarò lieta di riprendere dopo, con più calma.

Un lungo sospiro, consapevole che quelle due, a coppia, potessero non rappresentare il miglior team di supporto.
Ymir nemmeno si sprecò nel puntualizzare che non fosse la fidanzata di Lowell, ma faceva sempre parte del suo carattere serpico.
A quel punto, neanche l'uomo stette a fare dichiarazioni, trovandole in quel momento apertamente superflue.
Era fondamentale incamminarsi e approfittare del trambusto creato dalle due visitatrici entrate di straforo in un'area chiusa al pubblico per motivi sconosciuti.
Purtroppo i vestiti di Scarlet non erano i più adatti per la missione in corso, ma sicuramente non c'era il tempo per chiederle di cambiarsi con qualcosa di comprato al volo.
La mappa li condusse molto in profondità, là dove un fiume sotterraneo scavava tra le rocce di una necropoli.
In una zona specifica però, l'acqua più che scavare si limitava ad oltrepassare quella che, evidentemente, era una parete illusoria.

Osserva meglio che cosa succede lì... Lo vedi anche tu?

... Ingegnoso...

Tsk... I Maghi usano lo stesso trucchetto per nascondere il treno che porta i loro studenti a scuola...

Quindi, che tu sappia, come dobbiamo fare?
Si attraversa e basta?


Una volta che la Nygaard annuì, andando per intuito che quel tipo di incantesimo funzionasse come per il binario nove e tre quarti, Lowell fu il primo a tentare.
Non si attivarono né trappole né altre magie sconvenienti e in un attimo tutti e tre si ritrovarono di fronte ad un ingresso inquietante e pregno di energie negativa.
L'unica ad esserne semi protetta era naturalmente Ymir, che condivideva in parte quell'energia e risentiva molto meno dei suoi effetti fastidiosi.
Lowell dovette raccogliere molta concentrazione ed espander il suo Mana così da contrastare efficacemente quella forza opprimente.
Scarlet non era affatto preparata a simili procedure, non era saggio che continuasse l'esplorazione con loro, ma ciò che non aveva in esperienza, compensava in ostinazione.

Mi hai preso forse per una vigliacca?
L'unica cosa che può spaventarmi è rovinare questo costoso vestito... Per tutto il resto, non ho alcuna intenzione di farmi lasciare indietro da te.


Senza volerlo, la Djinn sfruttò un trucco alternativo per combattere efficacemente la Trama Oscura.
Cambiando colore dei capelli, irrobustì il suo Mana Rosso, Mana che più di tutti le conferiva vigore e tempra.
Il Fuoco avvolse lo Spirito della ragazza come una sorta di corazza interiore e pronta a proteggerla dal male presente in quel tugurio sotterraneo.
Sia Lowell che Ymir se ne accorsero e il primo dei due ne rimase anche francamente colpito: nessun allenamento, eppure le era riuscita una manovra difensiva in modo così naturale.
Forse adesso si spiegava sempre di più perché le Forze dell'Essere avessero previsto un possibile ritorno in vetta per quella ragazza.

Tua sorella ha proprio un bel carattere.
Forse dovrei prendere esempio da lei...


Sorella mia, sei incredibile.
Ma aver tirato su quella barriera non sarà sufficiente.
Lì dentro l'energia si farà ancora più pesante e condensata.
Ymir per favore stalle accanto e se serve, fortificatevi a vicenda.
... Sarà pure un luogo abbandonato, ma lo è da troppo poco affinché la Trama Nera si sia dispersa abbastanza anche all'interno.


Intanto, la Flamberga si avvicinò alla porta di ingresso e la osservò con molta attenzione.
Era leggermente socchiusa e, spingendo, non rappresentava chissà quale sforzo spalancarla del tutto.
Il rumore di spostamento della roccia echeggiò in un vasto spazio, segno evidente che il posto fosse davvero enorme.
L'illuminazione non era del tutto assente: in alcuni punti dell'altissimo soffitto c'erano dei crateri che arrivavano fino a veri e propri fori di uscita.
La luce del sole quindi penetrava abbastanza da permettere la visibilità, ma non così tanto da costituire un problema per la vulnerabilità dei Vampiri.

Questi maledetti sono stati proprio ingegnosi.
Questa però non è architettura o arte delle creature oscure.


Infatti: il luogo che ospitava la ex casa dei Vampiri era stato in passato una qualche sorta di tomba di civiltà precolombiane.
I Figli della Notte si erano appropriati di quei territori per qualche motivazione specifica, evidentemente.

Non ho idea se qui troveremo davvero degli indizi, ma cerchiamo di fare attenzione.
Restiamo uniti e vicini, per il momento...


C'erano colonne distrutte a destra e sinistra, pavimento mattonato pesante e visibilmente consumato.
Rocce naturali zeppe di muschio e stalattiti che pendevano dall'alto minacciose.
In fondo a quel lungo corridoio desolato e immensamente largo, c'era una grossa parete che faceva interrompere l'esplorazione.
Completamente rocciosa a destra e sinistra, al centro presentava invece un grossissimo disegno dipinto dall'aria inquietante.
Era come se, in verità, la porta attraversata poc'anzi conducesse più che altro ad una anticamera extra large e non al covo vero e proprio.

Immagine

... Maya?

Azteco per la precisione!

Una voce femminile, giunta da destra, fece voltare di scatto Lowell e con lui probabilmente anche le altre due femmine.
La donna che Scarlet aveva visto prima nella piazzola cittadina, dotata del Mana Blu, era appena apparsa dal nulla, o meglio, da una fessura nella pietra, con aria soddisfatta.
Appresso a lei, c'era anche l'altra figura orientale dotata di Mana Bianco, visibilmente sbuffante.
La fessura si richiuse pesantemente non appena entrambe arrivarono dentro la grande anticamera, ma non fu un evento previsto.
Infatti, la giapponese guardò l'altra come a volerle chiedere "E adesso come facciamo a tornare indietro?".

Beh queste persone saranno passate da qualche altra parte, no?!

Si può sapere chi siete?

La donna più sorridente delle due spiegò subito il perché del loro trovarsi lì: erano Archeologhe, anzi, MagiArcheologhe, per la precisione.
Secondo le loro ricerche, anticamente, una civiltà Azteca connessa ad una comunità magica nei dintorni aveva condiviso nozioni e pratiche soprannaturali.
Da quella collaborazione era nata una pietra, chiamata "Quarzo Rosa di Alp", dotato di immensi poteri magici.
Secoli più tardi, scoperto proprio quello stesso sito di interesse dov'era custodita la pietra, la Chiesa aveva ordinato di sigillare quella zona, volendo insabbiare tutto.
Così, sul passaggio che portava verso la superficie venne eretta una struttura cattolica, riempita poi di affreschi e vecchie reliquie della cristianità.
In verità però, quegli affreschi erano stati posti lì con un messaggio nascosto che facesse individuare l'ubicazione dell'antico passaggio verso il sottosuolo.
Questo perché il pittore altri non fu che un mago appassionato di storia che, avendo scoperto quella menzogna babbana, aveva provato a porvi rimedio.
Scoperto il suo intento diversi decenni dopo la sua morte, fu ordinato di rimuovere immediatamente gli affreschi.
Peccato che ormai la popolazione ci si fosse affezionata e considerandolo un prezioso patrimonio per la cittadina, firmò una petizione affinché non fossero portati via o distrutti.
Ecco perché alla fine si era deciso semplicemente di interdire l'accesso a chiunque, monito che le due donne avevano fatto finta di non sentire ed ora eccole lì a fare compagnia.

... Capisco.
Comunque questo posto è stata la dimora di una grossa loggia di Vampiri fino a poche settimane fa.
Noi stiamo cercando alcuni documenti che potrebbero trovarsi in questo luogo.
Se vogliamo collaborare per capire come andare avanti per me va bene.
In fondo a noi di questo quarzo non interessa nulla...


Invece alle due donne interessava eccome, in quanto tesoro dell'antichità talmente tanto esclusivo da rappresentare un pezzo da collezione eccezionale.
Lowell vide poi entrambe avvicinarsi alla grossa lastra dipinta al centro del muro interno all'anticamera.

Questa è la raffigurazione di Acolnahuacatl.
Mia cara Assistente, ti ricordi chi era?!


... Sì, certo che me lo ricordo Nana.
Acolnahuacatl. o Acolmiztli, che significa "Forte Felino" o "Braccio di Puma" in Nahuatl, era raffigurato come un puma di colore nero, con un ruggito sovrannaturale, ed aveva il compito di tenere lontano i vivi dal regno dei morti.


Ma quanto sei brava!
Dunque... Se non ricordo male, nelle civiltà Azteche, le tombe recanti l'effige di Acolmiztli avevano un meccanismo di pressione per innescare l'apertura delle cripte.
... Uh, potrebbe essere questa roccia sporgente qui!


Sì, era decisamente quella roccia sporgente lì, peccato che la parete, più che aprirsi, fece attivare un altro tipo di apertura.
Là dove stavano Lowell, Ymir e Scarlet, si spalancarono due pietre del terreno, creando un buco sotto i loro piedi.
Prima che qualcuno di loro potesse reagire, caddero miseramente di sotto.
Le due MagiArcheologhe, accorse all'attimo per vedere se stessero bene, non poterono fare altro che guardare verso il basso.
Infatti, avvicinando la mano al foro apertosi nel suolo, una sottile scarica di energia negativa avrebbe agito sulla mano, allontanandola per il dolore.
La caduta fu di circa sette/nove metri, decisamente pericolosa per una persona poco allenata come Scarlet.
Consapevole che Ymir, essendo in parte Vampira, sapesse resistere egregiamente ad un atterraggio simile, Lowell afferrò la sorella tenendola in braccio.
Riuscì nell'intento poco prima di arrivare giù e pur piegando bene le ginocchia, il peso della Nygaard più la forza di gravità misero a dura prova le sue gambe.
Cadendo all'indietro, lasciò andare la rossa, stringendo denti e palpebre in una chiara dimostrazione di dolore.

... AAAGH... Stai... Stai bene... Sorella... ?

L'importante per lui era che Scarlet non avesse corso alcun pericolo aggiuntivo ed effettivamente era così.
Le due donne, da su, chiesero se fossero tutti vivi.

Credo che mi si siano rotte le gambe!

Ahi... Qualcuno di voi usa per caso la Trama?!

Sì perché in effetti sarebbe bastato effettuare un valido "Ossis Emendo" per riparare al danno.
Scarlet poteva tranquillamente occuparsene, pur non avendolo mai fatto prima in vita sua, ma si trattava di una magia non esageratamente complessa.
Peccato che, non appena estrasse la bacchetta, una improvvisa affluenza di energia negativa colse tutti e tre i Druidi malcapitati.
Nessuno aveva ancora fatto caso alla presenza mastodontica di un meccanismo oscuro tipicamente di creazione vampiresca.
Un artefatto porta normalmente usato per sbloccare passaggi dentro alle roccaforti della Loggia di Nospheratu.

Immagine

Ymir... Puoi occupartene tu?

In quanto parzialmente Vampira, Ymir aveva ancora la capacità di agire magicamente sull'artefatto e sbloccarlo.
Purtroppo però, l'affluenza di energia negativa non derivava dall'artefatto in sé, ma dalla creatura che ne sbucò fuori all'improvviso.

Immagine

C***o... Un animale crudele...

Un "Animale Crudele" era un animale investito e infestato dal potere della Trama Oscura, ormai completamente assoggettato al potere del male.
La sua natura alterata lo rendeva il peggior nemico per Druidi, Centauri, Ninfe ed altre diverse creature legate al Mana.
I Vampiri, seguendo la mitologia Azteca, avevano creato una vera e propria incarnazione del Dio del Sottosuolo Azteco come Guardiano della Porta.
Nel caso uno di loro, arrivando giù per sbloccare l'artefatto, l'avesse incontrato, la bestia lo avrebbe riconosciuto come tale, lasciandolo passare.
In quel caso però, i tre Druidi erano visti come una minaccia e pur essendo Ymir per parte Oscura, adesso per volere del mana la maggiore percentuale era Druidica.
Lowell era completamente impossibilitato a lottare, Nausicàa e Fujiko escluse dal poter fornire qualsivoglia aiuto.
Ad Ymir e Scarlet non restava che affrontare e sconfiggere il Giaguaro Crudele completamente da sole.

Spoiler:
Grazie infinite alla player di Nausicàa per la concessione di movimento delle PG.
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Messaggioda Scarlet » 09/11/2019, 20:01

Quella che doveva essere una semplice visita, piuttosto breve e veloce, si stava trasformando lentamente in una rogna pesante e senza fine. Scarlet aveva intrapreso quella strada alla ricerca del fratello, superando il proprio astio per donare a Dre qualcosa di indimenticabile.
Desiderava che il ragazzo di cui si era innamorata avesse una connessione maggiore col Fuoco, tale da permettere anche a lei di agire su di esso, sentendosi ancora più legata al rozzo Mercenario. La notte passata insieme al Kingston era stata per lei una notte quasi magica, dove il suo sentimento nei confronti di Tybalt si era rafforzato ancora di più.
Non aveva avuto il tempo di osservare ogni singola sfaccettatura del suo corpo e quelle poche cose che aveva notato -le cicatrici date dal fuoco- lo aveva fatto troppo tardi, quando ormai era giunto il momento per loro di separarsi.
L'amore per Dre la stava spingendo a proseguire quella insolita passeggiata con Lowell e la sua fidanzata, in mezzo a rocce antiche e pregne di odore fetido, lasciato lì da un gruppo nutrito di vampiri della Loggia. Persino di fronte alla possibilità di rovinarsi il vestito ella fu pronta ad andare avanti, dovendo rinunciare però alla comodità di indossare le scarpe con il tacco.
In un ambiente simile avrebbe solo finito per rovinarle, una cosa che l'avrebbe di sicuro infastidita anche peggio del trovarsi coinvolta in una simile disavventura.

Prima li aiuto a prendere quello che vogliono e prima posso togliere le tende da questo buco di mondo...

Pensava, quando di colpo si trovarono all'interno di un'anticamera naturale, dove la presenza della Trama oscura rendeva il camminare, il respirare, il sentire più difficile di quanto si potesse immaginare. Ymir, la bionda Figlia di Gaia dallo strano potere, pareva non risentire della magia negativa di cui era pregno quel luogo; il suo stesso fratello resistette bene, facendosi aiutare dai propri Elementi e dall'abitudine nel ritrovarsi spesso in luoghi simili, a contatto con quella potente oscurità.
Scarlet però era una principessina dell'alta società, che non aveva mai dovuto lottare per la propria vita. Era scappata, quando l'avevano inseguita, ma qualcuno era stato pronto a salvarla e lei non aveva dovuto muovere un dito per difendersi. Ma l'orgoglio di cui era provvista le impedì ancora una volta di essere l'anello debole della catena, scatenando in lei un potere di cui la stessa Nygaard era inconsapevole.

Sorella mia, sei incredibile.

Non capisco di cosa tu stia parlando...

Immagine

Il colore dei capelli mutò, da biondo diventando rosso, un rosso acceso, un rosso che poteva quasi scottare. Senza volerlo, Scarlet aveva innalzato nel suo spirito una barriera, sfruttando la potenza devastante e lucente del Fuoco, nemico naturale dei Vampiri. Si sentiva meglio, in effetti, non più schiacciata da quel senso di oppressione e soffocamento. Il calore scorreva di nuovo nelle sue vene ed il coraggio aveva preso forma nel suo cuore, portandola a guardare Lowell con aria di sfida.

Ma aver tirato su quella barriera non sarà sufficiente.
Lì dentro l'energia si farà ancora più pesante e condensata.


Non preoccuparti per me, sono in grado di badare a me stessa.

Rispose in maniera gelida, forse troppo considerando cosa stesse alimentando la sua energia in quel momento. Non si era mai sentita protetta da suo fratello e aveva sempre rifiutato la sua diretta protezione. Forse sapendolo, Lowell decise di lasciare il compito alla stessa Ymir, più capace persino di lui di saper difendere la possibile futura Erede del Fuoco.

Ymir per favore stalle accanto e se serve, fortificatevi a vicenda.
... Sarà pure un luogo abbandonato, ma lo è da troppo poco affinché la Trama Nera si sia dispersa abbastanza anche all'interno.


La Nygaard sbuffò, ma non disse nulla quando la bionda Mezza-Vampira si accostò a lei, sfidandola a negare il suo stesso aiuto. Non fiatò, perché discutere sarebbe stato deleterio e avrebbe rallentato la ricerca di quello che i due stavano cercando. Inoltre, per quanto fortificata, le parole di Lowell non erano campate in aria: man mano che si addentravano all'interno di quel luogo abbandonato, Scarlet poteva sentire distintamente la fatica del non lasciarsi sopraffare dalle conseguenze della Trama Oscura.
Il luogo puzzava di Non Morto, nonostante l'architettura rimandasse ad una civiltà prettamente umana. Camminare senza scarpe risultava persino più difficoltoso che affrontare quella prova con i tacchi alti. Poteva sentire le piante dei piedi, non abituate, lacerarsi, ma orgogliosa com'era la Nygaard non provò nemmeno un secondo a lamentarsi. Cercava di guardare unicamente alla meta, una meta che andava raggiunta in fretta secondo il suo giudizio.
Solo allora avrebbe potuto dare voce a tutti i fastidi che stava provando, ma fino a quel momento le sue labbra rimasero cucite, anche quando la pelle si escoriò a tal punto da farle uscire sangue.
Per tutto il tragitto, fu solo Lowell a parlare, dando loro raccomandazioni che la Rossa accolse con una sonora alzata di spalle. Almeno fino a quando non raggiunsero infine un luogo abbandonato, i cui resti di un'antica civiltà erano ancora ben presenti.

... Maya?

Azteco per la precisione!

Scarlet, così come Ymir, sobbalzò nel sentire quella voce femminile provenire da una fessura nascosta del luogo. Proprio in quel momento le due figure femminili e gildate incrociate all'entrata del villaggio si palesarono sotto i loro occhi, facendo sgranare quelli della Nygaard, che trovava assurda e poco plausibile la scusa di una coincidenza.
Erano state quelle due Gildate a far suonare l'allarme all'interno del villaggio. E adesso sempre loro due erano lì, chissà per quale motivo. Le spiegazioni, per fortuna, non tardarono ad arrivare.

Si può sapere chi siete?

I tentativi della bionda di non dire palesemente la loro natura magica venne sconfessata proprio da Scarlet, la quale rassicurò le due che sapevano chi loro fossero in realtà. Purtroppo anche la loro identità venne scoperta, dato che nessuno dei tre possedeva un anello di Gilda alla mano. Insomma, pur non essendo dei Confratelli, si trovavano pur sempre in famiglia, e le due donne sembravano molto più interessate a scoprire qualcosa inerente alla grossa figura rappresentata sul muro, piuttosto che al motivo per cui tre Druidi si trovassero lì sotto.
Tuttavia una collaborazione avrebbe giovato ad entrambi i gruppi, specie perché le due MagiArcheologhe parevano piuttosto informate sul tipo di meccanismo che sbloccava il passaggio di fronte a loro.

Questa è la raffigurazione di Acolnahuacatl.
Mia cara Assistente, ti ricordi chi era?!


... Sì, certo che me lo ricordo Nana.
Acolnahuacatl. o Acolmiztli, che significa "Forte Felino" o "Braccio di Puma" in Nahuatl, era raffigurato come un puma di colore nero, con un ruggito sovrannaturale, ed aveva il compito di tenere lontano i vivi dal regno dei morti.


Possiamo evitare la lezione di storia e proseguire?
Abbiamo una certa fretta...


Non le interessava ascoltare quelle spiegazioni, anche perché rimanere così tanto a lungo là sotto poteva essere solo che deleterio. Non importandole affatto di risultare sgarbata agli occhi delle due Gildate, Scarlet osservò la bionda avvicinarsi ad un meccanismo a pressione -a suo dire- che avrebbe dovuto aprire il passaggio per proseguire avanti.
Ma quando ella premette, uno strano rumore provenì da destra e sinistra, mentre il pavimento sotto i loro piedi si aprì di scatto, facendoli cascare immediatamente giù.

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!

Fu tutto così veloce che nemmeno si rese conto di quello che accadde. Un attimo prima stava cascando, col rischio di farsi molto male una volta toccata terra, e l'attimo dopo invece si ritrovò stretta fra le braccia del suo stesso fratello, che riuscì ad attutire la sua caduta, facendola arrivare al suolo praticamente illesa.
Ymir, la Mezza Vampira, parve sopportare anche meglio la caduta dall'alto, ma lo stesso non si poteva dire di Lowell, le cui gambe fecero un sonoro crack prima che egli cascasse a terra, dolorante e incapace a muoversi.

F... Fratello!

Si era fatto male? Era morto? Scarlet rimase impietrita al suo posto, non osando avvicinarsi al Djin, come se una barriera invisibile la tenesse lontana. La verità era che non aveva mai dimostrato tanto palesemente terrore e paura per la sua vita, per la vita di quell'uomo che diceva spesso di disprezzare.

... AAAGH... Stai... Stai bene... Sorella... ?

Stai buono... Sembra che tu sia ferito...

Ymir, in questo, parve persino più umana di lei. Non ebbe paura di avvicinarsi a Lowell, mettergli una mano dietro la schiena ed aiutarlo a sollevarsi, controllando poi lo stato delle sue gambe. Scarlet non riuscì a rispondere alla domanda dell'uomo, impietrita nell'essere stata scoperta dotata di un'umanità che aveva sempre cercato di soffocare.
Annuì semplicemente una volta, non proferendo altra parola, mentre le due MagiArcheologhe responsabili di quell'incidente, da sopra, chiedevano come stessero tutti e tre.

Credo che mi si siano rotte le gambe!

Ahi... Qualcuno di voi usa per caso la Trama?!

La Trama...?
La Trama, certo!


Dalla borsa, la Nygaard estrasse la propria bacchetta, pronta ad usare un semplice incantesimo di cura per aggiustare le ossa delle gambe al fratello.
In verità non era affatto semplice ciò che ella voleva andare a fare: era nata Figlia di Gaia ed anche quando aveva abbracciato il mondo dei Maghi, le sue capacità nell'uso della magia della Trama non erano come coloro che ci erano nati in quel mondo.
Scarlet avrebbe avuto bisogno di molta concentrazione, ma qualcosa intervenne affinché ella non potesse mai agire sul fratello maggiore. Una forza oscura primordiale, che rendeva l'aria irrespirabile, e che venne individuata in un oggetto di fattura vampirica poco distante.

Ymir... Puoi occupartene tu?

Lascia fare a me...

Ma chi diavolo era quella Ymir? Perché con lei la Trama Oscura non aveva effetto?
Queste domande non ebbero una risposta immediata, perché il trio si accorse ben presto che l'energia negativa non proveniva affatto dal manufatto magico, bensì da una creatura che solo un tempo era stata una gioia per Gaia.

C***o... Un animale crudele...

Un puma in quel caso, infettato di Trama Oscura a tal punto da aver perso per sempre la strada che lo avrebbe condotto al Mana.
Scarlet non aveva mai visto in vita sua un animale decaduto dalle grazie di Gaia, eppure era lì di fronte a sé la creatura che aveva perduto per sempre la sua anima.
Un moto di pena e compassione si accese nel suo cuore di fronte allo scempio che i Vampiri della Loggia avevano fatto di quell'essere, una volta pieno di vita.
La ferocia con cui fissava i tre era pari alla perenne sete di sangue dei Non Morti. Snudò le zanne, la belva, in un chiaro avvertimento di morte.
Ma né Ymir né Scarlet avevano intenzione di arrendersi senza combattere.
La prima aveva aspettato quel momento da secoli, il momento in cui avrebbe dato sfoggio delle proprie capacità per contrastare l'operato della Loggia.
La seconda si aggrappava strenuamente al suo istinto di sopravvivenza, bacchetta in mano, ed occhi spalancati dal terrore.

Sei sicura di voler combattere?

Non mi tirerò indietro se è questo quello che pensi...

Come te la cavi con le magie del Fuoco?

Tzé, sono la mia specialità.

Bene, era proprio quello che volevo sentir dire...

Cercando di agire prima che la belva attaccasse, Ymir si inginocchiò per terra, sfruttando la sua velocità soprannaturale per toccare con mano il terreno e scagliare su di esso l'incantesimo druidico Intralciare dannoso -d20:13 + Cap. Magica: 16= 29. Se l'incantesimo fosse andato a buon fine, di fronte alla donna, alla Rossa e al fratello di quest'ultima si sarebbe andato a creare un tappeto di radici e rovi, che avrebbero potuto bloccare il felino crudele dall'avanzare di qualche passo verso di loro.

Credo non ci sia bisogno che io ti dica cosa devi fare ora...

Scarlet rammentava poco e niente delle lezioni di Difesa a scuola. Era in una fase piuttosto complessa della sua vita, sempre attenta a non farsi scoprire, sempre focalizzata su ciò che le era stato fatto. Per ricordare i punti deboli dell'animale crudele aveva dovuto fare uno sforzo enorme, ma una cosa era chiara (ed anche piuttosto logica).
Quell'essere diventato avverso a Gaia, adesso era vulnerabile a qualunque attacco elementale... E le mani della Nygaard prudevano di energia elementale rossa, pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
Catalizzata dalla sua bacchetta, che ne modificava l'energia pura e cruda, Scarlet urlò un Incendio -d20: 16 + Cap. magica: 15 + 1 Bonus Bacchetta + 2 Bonus Anima di Efesto= 34-, puntando la bacchetta dritta verso il punto più vicino a terra, dove i rovi e le zampe dell'animale si congiungevano saldamente.
I suoi occhi brillarono di una luce calda e gialla, come le fiamme che -se fosse andato a buon fine l'incantesimo- si sprigionarono da quel connubio letale.
Il fumo avrebbe potuto appannare la sua vista o soffocare i suoi polmoni, ma l'energia del Vento l'avrebbe protetta, così come avrebbe protetto suo fratello e la stessa Ymir.
Nessuna delle due osava avvicinarsi a quel mostro, consapevoli che anche solo un graffio sarebbe stato per loro tossico, ma si sperava anche che quella battaglia non dovesse continuare a lungo.

Spoiler:
Incantesimo lanciato da Ymir:

Intralciare dannoso: piante dotate di spine avviluppano chiunque in un raggio di 12 metri [9 danni per round].

Tempo di riposo: 0


Incantesimo lanciato da Scarlet:

Incendio

Difficoltà: 3 (semplice)
Tipo: Incantesimo di Evocazione
Descrizione: Genera una sfera di fuoco di medie dimensioni dalla bacchetta
Genere: Offensivo
Danno: 7 + 1 Bonus Bacchetta + 5 Bonus Anima di Efesto = 13
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Scarlet
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Messaggioda Lowell » 12/11/2019, 18:55

Sei sicura di voler combattere?

Non mi tirerò indietro se è questo quello che pensi...

Come te la cavi con le magie del Fuoco?

Tzé, sono la mia specialità.

Bene, era proprio quello che volevo sentir dire...

Osservare due primedonne come Scarlet ed Ymir collaborare per affrontare una minaccia era uno spettacolo che non si replicava tutti i giorni.
Peccato che Lowell non potesse essere così tranquillo e rilassato per goderselo, vista la situazione di alto rischio per la sorella minore.
La Nygaard, per quanto coraggiosa e forte di carattere, non aveva mai e poi mai combattuto contro creature simili, così ostili e pericolose.
Ymir, invece, molto più avvezza a determinate sfide, valutò immediatamente la situazione analizzando i pro e i contro di una azione diretta.
Il graffio o il morso di quella bestia corrotta avrebbe significato ore ed ore di agonia e sofferenza, in quanto ormai la sua natura Druidica era in netto vantaggio.
Probabilmente la parte da Vampira le avrebbe garantito di non morire, ma questo non significava di certo risparmiarsi febbre alta, tremori, allucinazioni e chissà che altro.
Peggio ancora poi per la Djinn, destinata, nel caso di contatto diretto, a lottare letteralmente tra vita e morte.
Suo fratello, ancorato al terreno con i denti stretti, cercava di recuperare quanta più lucidità possibile in modo tale da aiutarle, ma era molto difficile riuscirvi.
L'Animale Crudele si preparò ad un attacco frontale ma le due sfidanti si mostrarono pronte a cogliere il giusto attimo prima di lui.

Gh... Dannato...

L'intralcio lanciato da Ymir ebbe un effetto dimezzato, dato dall'altissima velocità e destrezza del felino innaturale.
Solamente le zampe posteriori vennero bloccate, concedendo a Scarlet il tempo per caricare e lanciare l'incantesimo ma con una buona dose di difficoltà.
Il nemico difatti poteva ancora vantare un movimento sciolto con più del 50% del corpo e non sarebbe stato semplice ferirlo in maniera massiccia.
Ad ogni modo, dalla punta della bacchetta della ragazza rossa partì una magia "Incendio" sostanzialmente precisa, che non mancò il bersaglio.
Purtroppo però, l'animale oscuro fu in grado di posizionarsi in modo tale che le fiamme magiche lo prendessero in un punto non letale.
Successivamente, con gli artigli, la bestia graffiò le liane magiche recidendole e così liberandosi dal loro giogo.
Un salto indietro ed ecco che era subito pronta per passare al contrattacco, ringhiando verso l'una e verso l'altra.

ATTENTE, STA INCANALANDO ENERGIA NEGATIVA!

Con un ruggito violento e profondo, il giaguaro crudele fece tremare letteralmente il terreno.
Una nube nera lo avvolse quasi del tutto, venendo poi lentamente assorbita dalla pelle.
Di seguito, gli occhi si fecero più scintillanti ed inquietanti e la creatura aumentò leggermente anche la propria stazza.
Quel tremore del suolo però non costituì fortunatamente un problema né per Scarlet, né per Ymir, che rimasero per bene ancorate al terreno.
Tuttavia non era quella la mossa da evitare, non era quello il potere da temere.
La semi Vampira fu il primo bersaglio: il nemico spalancò le fauci e da esse partì un raggio di colore nero che puntò dritto al centro dell'addome.
La donna però non si fece trovare impreparata e con una capriola sul lato destro schivò agilmente l'offensiva.

Scarlet, la prossima sei tu!

Lowell aveva proprio ragione, infatti, la bestia non perse tempo e pur non avendo colpito il primo bersaglio, passò subito al secondo.
Una replica di quel raggio nero saettò dritta in direzione della Djinn che però, a differenza di Ymir, venne presa in pieno.
Essendosi scansata per evitare l'attacco, la Druida del Fulmine non era abbastanza vicina da poter intervenire immediatamente.
Quel raggio aveva l'unico scopo di inibire l'energia del Mana insita nella vittima e così immobilizzarla completamente.
Scarlet quindi si ritrovò incapace di spostarsi, muoversi o agire in alcun modo, compreso alzare il braccio per usare la bacchetta.
L'Animale Crudele fece uno scatto in avanti correndo verso la preda.
Lowell provò ad intervenire con un incantesimo ma una fitta di dolore gli impedì di mirare adeguatamente, facendolo fallire nel tentativo.
Anche Ymir, pur non potendo raggiungere la ragazza, fece lo stesso, ma la creatura ostile fu abbastanza agile da spiccare un balzo al momento giusto.
L'offensiva della bionda venne vanificata e Scarlet era ormai vicinissima per essere aggredita selvaggiamente, bloccata e di conseguenza spacciata.

NO NO NO NO NOOOOO!

Inevitabilmente il battito cardiaco della ragazza sarebbe aumentato, in prossimità della paura di essere così prossima alla morte.
L'animale crudele l'avrebbe graffiata, morsa e chissà che altro, costringendola soltanto ad infiniti momenti di agonia e tortura dello spirito prima del sonno eterno.
Ma proprio in quel preciso istante, un attimo prima che l'attacco della bestia andasse a segno, l'Anima di Efesto ebbe un sussulto.
Si separò dalla pelle della ragazza, fluttuando in avanti e tremando.
Una cosa simile non era mai capitata in passato.

Immagine

Una luce intensa di colore rosso cremisi si accese nella zona posteriore del ciondolo.
Da lì in poi, una piccola raffica di micro raggi rossi iniziarono ad imperversare verso il nemico, colpendolo in numerosi punti del corpo.
Fu come se una mitragliatrice magica avesse iniziato a sparare a ripetizione sull'Animale Crudele, impedendogli di completare la propria opera di uccisione.
In concomitanza, l'adrenalina scaturita dal terrore della morte si trasformò in un lungo brivido per l'intero corpo di Scarlet, che percepì un incredibile picco di energia fiammeggiante.
Lowell ed Ymir compresero subito cosa stesse succedendo: la Djinn si era fatta pervadere dal Fuoco quasi in automatico.
Seppur quel procedimento si mostrò grezzo ed instabile, fu abbastanza violento da disperdere per intero l'energia oscura prodotta dal precedente attacco del nemico.
Scarlet si accorse quasi subito di essere nuovamente in grado di muoversi e quindi anche di contrattaccare.

ORA SCARLET, INFIERISCI!

La bestia, indebolita dall'attacco a sorpresa proveniente dall'Anima di Efesto, si ritrovò stordita e barcollante.
Le due femmine potevano operare un attacco congiunto che sarebbe andato a segno praticamente quasi al 100%.
Nel caso in cui una delle due non fosse riuscita, comunque, l'uomo avrebbe dato manforte con un'altra magia, sancendo definitivamente la disfatta della minaccia.
L'Animale Crudele si dissolse con un ruggito stanco in una nube di fumo scuro, evaporando definitivamente.
Il pericolo era passato, il guardiano sconfitto. Ymir poteva procedere e sbloccare il passaggio soprastante.
Una volta terminato tutto, le fiamme abbandonarono l'animo di Scarlet, facendola tornare normale, un po' stanca, ma sostanzialmente viva.
Lowell emise un lungo sospiro, maledicendosi per non aver impedito alla parente più piccola di seguirli dentro quella fogna oscura.

Sorella mia...
Il Fuoco ti è venuto in soccorso...


Degno segnale di una stirpe nobile del mana ancora forte e rigogliosa nel suo patrimonio genetico magico.
Ma non solo il Fuoco le era stato di aiuto, in verità, già perché quell'attacco, proveniente dal ciondolo, non era affatto scaturito da esso.
La rossa poté osservare cadere a terra un qualcosa, proprio davanti ai suoi piedi... Una specie di piccola gemma rossa contornata da una cornice di metallo.
La gemma le si sgretolò tra le dita e, nel controllare dietro la propria collana per capire come mai un simile oggetto si trovasse lì, poté osservare anche altro.
Un quadratino di pergamena, attaccato tra il retro dell'Anima di Efesto e la gemma misteriosa.
Aprendo quel quadratino e facendolo tornare alla sua grandezza originale, ella scoprì che quello non era altri che un biglietto.
Un biglietto da parte di una persona molto speciale.

"Se stai leggendo questo biglietto è perché non ti sfugge niente, oppure perché l'hai rischiata grossa, Principessina!
Ho sabotato il tuo gioiello attaccandoci un piccolo prodigio proveniente dalla MagiTecnologia più avanzata... Anche se un po' illegale (Sshhh!).
Io mi so già proteggere abbastanza bene, farà sicuramente più comodo a te... Quando si attiverà (spero mai in realtà), scoprirai di cosa è in grado.
La gemma funziona una sola volta però, quindi mi raccomando!

Il Bifolco"


... Che succede?
Cosa c'è scritto?


Che la ragazza si fosse sentita di condividere quella informazione o meno, adesso sapeva cosa avesse fatto Tybalt quella notte, mentre lei gli dormiva accanto.
Intanto, Ymir, avvicinandosi alla sfera contenuta nel grosso cubo fluttuante e sfiorandola, innescò il processo di sblocco del portone soprastante.
Le due MagiArcheologhe, infatti, confermarono che si potesse passare.
Una volta che la frattura di Lowell venne sistemata grazie alla Trama utilizzata dalla sorella, il trio poté tornare su grazie alla magia druidica "Muovere il Terreno".
Sotto i loro piedi si alzò una collina che si levò fino a farli arrivare al piano superiore, dove le donne li aspettavano.
Quella orientale diede una gomitata all'amica, che facendo un passo avanti si scusò solennemente.
Adesso la via era aperta, potevano proseguire, ma per dove?

... E questo che posto è?

Immagine

La strega appartenente al Mana Blu parve avere gli occhi fuori dalle orbite, trattenendo il fiato per via dell'immenso stupore provato davanti ad un panorama del genere.
Ymir poteva percepire aura negativa dispersa e disgregata qua e là, a testimonianza che il luogo fosse molto vasto, ma presumibilmente anche deserto.
Insomma, forse non avrebbero avuto altre pessime sorprese come l'Animale Crudele, unica fonte di immensa quantità di energia percepita prima di arrivare lì.
Le ripide scale proseguivano fino alla sommità di una ziggurat eretta per ospitare un altare contenente una pietra luminosissima.
Il colore brillante che rimbalzava da una parte all'altra dei muri di pietra era indicativo sicuramente della sua identità storica.

Non c'è dubbio, quello è il Quarzo Rosa di Alp!

Immagine

Prendi subito la teca di contenimento e i guanti, io controllo che non ci siano trappole, questa volta non mi frega!

La collega ed Assistente cominciò a tirare fuori gli oggetti del mestiere e Lowell lasciò che loro si occupassero del proprio argomento di interesse.
Lui, invece, dal suo canto, si addentrò meglio nella stanza oltre l'altare, che recava diverse altre piccole diramazioni in termini di corridoi e stanze più piccole.
Le MagiArcheologhe trafficavano per conto proprio, mentre Ymir, lui e Scarlet osservavano nelle diverse camere rocciose alla ricerca di qualche indizio.
In una di esse c'erano alcuni appunti alchemici: i Vampiri stavano cercando di capire come sfruttare l'energia del Quarzo per i propri scopi.
In un'altra, invece, diversi trofei di guerra, prevalentemente appartenenti a Tribù di Esclusi affrontate e sterminate in passato.
Un'altra ancora recava solamente dei giacigli dove i Vampiri si facevano curare da ferite riscontrate durante le battaglie.
Infine, un'ultima camera, più grossa delle altre, pareva essere quella del capo, a giudicare da alcuni elementi distintivi.

Rune di interconnessione disegnate sul muro... Servivano per chiedere aiuto.
Un barile con dentro sangue di drago, risorsa fin troppo preziosa e potente per non essere destinata al loro comandante.


Certo, davvero tutto molto interessante, ma dov'erano gli indizi che cercavano?
Dove si trovavano prove a sostegno del fatto che qualcuno volesse a tutti i costi morti Scarlet e la sua eventuale prole?

Mh?
Che c'è Ymir? Sembra tu abbia visto un Basilisco...


In verità forse la bionda avrebbe preferito di gran lunga vedere un basilisco.
All'angolo destro della stanza abbandonata c'era un forziere mezzo aperto.
Tale forziere conteneva delle monete grezze di oro bianco druidico.
Ma non era tanto quella valuta particolare ad avere richiamato la sua attenzione e ad averla fatta sbiancare.
Bensì l'oggetto preciso che si trovava sopra quel forziere, come fosse il simbolo del motivo per cui quel Vampiro avesse con sé quell'ammontare enorme di ricchezze.
Un diadema d'argento con sopra incastonate delle pietre di topazio e cristallo... Il diadema che lei indossava il giorno in cui fu attaccata e quasi uccisa dai Vampiri.
... Le monete dentro quel forziere potevano indicare solo una cosa: il suo attacco non era avvenuto per caso... Qualcuno aveva pagato affinché lei morisse.

Ehm... Noi qui abbiamo finito, tutto sotto controllo!

Possiamo andarcene o vi serve il nostro aiuto per qualcosa?

Già, è il minimo, visto quello che abbiamo combinato!

... Abbiamo?

... Ho...
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Messaggioda Ymir » 12/11/2019, 23:45

Era stata addestrata per affrontare i pericoli.
Dopo la sua morte e la conseguente rinascita come Vampira, Ymir aveva votato i successivi anni a diventare più forte, ad accettare la propria natura e, recentemente, ad apprendere come combattere e difendersi da coloro che si sarebbero opposti sul suo cammino.
Con Lowell fuori uso, la bionda poteva contare unicamente su quanto aveva appreso da Louis e sull'aiuto della discendente del suo amato, una ragazza sicuramente non adatta a trovarsi in situazione simile, ma piena dell'orgoglio e del coraggio che le serviva per non arrendersi di fronte al pericolo.
La bestia che trovavano ad affrontare aveva artigli e zanne velenosi per entrambe. Se fossero state colpite da essi, Ymir avrebbe sofferto dolori atroci mentre la giovane Scarlet, probabilmente, avrebbe dovuto lottare per rimanere in vita. La cosa migliore era cercare di immobilizzare quella creatura, così da poterla colpire meglio e debellarla del tutto.
Per la prima parte sarebbe stata proprio la Mezza-Vampira ad occuparsene, mentre per la seconda delegò la Nygaard, la quale -degna erede del proprio lignaggio- seppe sfruttare al meglio le sue doti innate con il Fuoco, lanciando una magia della Trama ad Ymir sconosciuta e che, tuttavia, diede qualche risultato.
Peccato che il giaguaro crudele non fosse stato intrappolato del tutto in mezzo ai rovi creati dall'ex-Erede del Fulmine, liberandosi abbastanza da non essere colpito in zone vitali e pronto a contrattaccare.

ATTENTE, STA INCANALANDO ENERGIA NEGATIVA!

I consigli di Lowell furono fondamentali per permettere alle due giovani femmine di prepararsi a ciò che stava per accadere. Senza i suoi avvertimenti sarebbero state molto più in pericolo, ma grazie a ciò che disse Ymir, ormai rinata Figlia di Gaia, poté schivare l'attacco della bestia senza subire nemmeno un graffio.
Il raggio infatti, diretto al suo addome, finì nel nulla grazie ad una capriola di lato che le permise di non essere colpita. Stessa sorte però non ottenne la giovane sorella del Djinn, potente nelle magie di Fuoco, ma debole nel saper schivare in tempo un attacco diretto alla sua portata.
Venne presa in pieno, ma nessun suono uscì fuori dalle sue labbra, né ella fece alcun movimento. Sembrava una statua, bloccata sul posto, senza poter muovere un muscolo. Il mostro si preparò ad attaccare e per la prima volta Ymir iniziò a sudare freddo al pensiero che ella stesse per fare una pessima fine.

NOOOOO!

Cercò di caricare il giaguaro crudele la Mezza Vampira, pronta a dargli una spinta contro la spalla per deviare il suo attacco verso la Nygaard. Ma prevedendo quella mossa, la belva spiccò un salto che vanificò completamente il tentativo della Rinnegata, portando Scarlet vicinissima ad una morte orribile e senza pari.
Alzando lo sguardo azzurro, Ymir poté quasi vedere la paura formarsi concretamente sul suo volto. I lineamenti tesi, gli occhi sbarrati, i denti che forse digrignavano, non potendo ella fare altro. L'adrenalina nel suo corpo saliva ed il suo cuore accelerava di secondo in secondo ad un ritmo indescrivibile.
Poi, come se la scena venisse vista al rallentatore, il ciondolo che la ragazza portava al collo si illuminò di un'intensa luce rossa, che sparò tanti piccoli raggi contro l'animale crudele, ferendolo quasi a morte. Una scena che lasciò basita tanto Ymir quanto la stessa Nygaard, ritornata a muoversi come se nulla fosse.

Sono spacciata.

Questo pensò Scarlet quando vide la belva fare un balzo, snudando le zanne e gli artigli, pronta ad ucciderla nel modo peggiore.
Non poteva muoversi, non poteva urlare, ma ella avrebbe voluto scappare, ella avrebbe voluto lanciare un grido, un grido che avrebbe espresso tutta la paura, il terrore, il panico che stava provando in quel dannato momento.
Poi, di colpo, una luce rossa di fece avanti dall'Anima di Efesto. Poteva sentirlo tremare contro la sua pelle e poi lo vide, fluttuare nell'aria, mentre ella si caricava di energia Rossa, sentiva il sangue trasformarsi in Fuoco e gli occhi bruciare, ma non fare male.
Mentre il ciondolo faceva il suo dovere, salvando la vita alla proprietaria, Scarlet venne pervasa da una potenza tale di Fuoco da riuscire a spezzare l'orrendo incantesimo che la teneva prigioniera. Respirò e fu come incamerare aria fatta di lava, perché i polmoni bruciarono, ma ella non tossì, al contrario, si sentiva benissimo, si sentiva potente, si sentiva invincibile.
Era riuscita a lasciare che il Fuoco pervadesse il suo Spirito, in un tentativo non nel tutto completo: la pelle presentava delle piccole crepe, sotto alle quali era possibile vedere l'energia pura del Mana Rosso scorrere in lei; gli occhi si erano accesi come due bracieri ed i capelli splendevano di fiamme.
Sembrava più pericolosa che mai, mentre avanzava con le mani nuovamente libere, la bocca chiusa in una linea severa e impietosa.

ORA SCARLET, INFIERISCI!

... Non aspettavo altro, fratello.

Immagine

Un rombo assordante riempì per qualche secondo quello spazio sotterraneo, mentre meteore di Fuoco cadevano dal soffitto, colpendo con una furia devastante l'animale crudele. La mente di Scarlet era concentrata nel rimuovere completamente quell'ostacolo, mentre insieme a lei una pioggia di Fulmini decretò per sempre la fine della bestia, che oramai non aveva più alcuna speranza.
Non appena il giaguaro si dissolse nell'aria, polverizzato dall'attacco congiunto della Nygaard e di Ymir, la Rossa barcollò esausta, reggendosi in piedi unicamente grazie alla sua forza di volontà nel non voler svenire proprio in quel momento.

Sorella mia...
Il Fuoco ti è venuto in soccorso...


Non rispose sul momento la ragazza, catturata da una gemma che era caduta dal proprio ciondolo e che, quando raccolse, andò in mille pezzi. Osservando meglio l'Anima di Efesto, la Nygaard trovò un bigliettino scritto a mano, che lesse con enorme curiosità. Senza pronunciare ad alta voce le parole che vi erano scritte.

... Che succede?
Cosa c'è scritto?


Dava la schiena a Lowell, che non poteva ancora muoversi per via delle sue ferite alle gambe. Ymir aveva già provveduto a sbloccare il passaggio e fu l'unica a notare, grazie alla sua vista prodigiosa, le lacrime che stavano appannando lo sguardo commosso di Scarlet, nel leggere quelle parole dal suo amato.
Se prima il Fuoco l'aveva investita con la potenza della distruzione, adesso ciò che pervase invece la ragazza fu il calore dato dall'amore, che ne scaldò il corpo e accelerò i battiti del suo cuore, fino a farlo scoppiare di gioia.

Nulla che ti riguardi.

Disse mesta la nobile, riponendo con cura quel bigliettino nella propria borsa e avvicinandosi al fratello, con gli occhi nuovamente asciutti. Ymir sorrise fra sé, ma non disse nulla, lasciando che la sua possibile nipote mantenesse i propri segreti per sé.


... E questo che posto è?

Nuovamente in piedi, i tre Figli di Gaia riuscirono a raggiungere le due MagiArcheologhe, ritrovandosi di fronte ad uno scenario da razziatori di tombe. La caverna in cui si erano addentrati presentava uno stile di architettura prettamente precolombiano, mentre l'acqua filtrava dalle pareti rocciose, rendendo il posto e l'aria pregna di umidità.
Ymir ed il resto del gruppo scelsero di seguire ciecamente le due streghe esperte, pur preferendo l'ex-Erede del Fulmine non fidarsi così tanto della bionda che li guidava. Temeva che ella potesse commettere qualche altra impudenza che li facesse finire nei guai, per questo scelse di rimanere allerta, ascoltando e vedendo ogni cosa.
Salirono delle ripide scale, che li condussero ad un'antica ziggurat la quale, infine, li portò presso il tesoro cercato dalle due Gildate. Il Quarzo Rosa di Alp brillava di una luce intensa, tanto da catturare immediatamente l'attenzione delle umane. Avevano raggiunto il loro scopo ed era giusto che si occupassero di quello. Loro tre, invece, si sarebbero messi a cercare intorno indizi che riguardassero il mandato di morte della giovane Scarlet.

Guarda questi trofei... Chissà quante Tribù avranno sterminato quelle bestie immonde...

Pur essendo diventata come loro, Ymir disprezzava nel più profondo la propria natura da Vampira, sfruttandone i vantaggi al solo scopo di compiere una volta per tutte la propria vendetta. Lei e Lowell -Scarlet appariva fin troppo esausta- si misero a cercare per le stanze qualche indizio a loro utile, non riuscendo a trovare per il momento nulla che fosse rilevante.
Fino a quando entrambi non giunsero in una stanza molto particolare, probabilmente appartenuta ad uno dei capi in comando di quella divisione.

Rune di interconnessione disegnate sul muro... Servivano per chiedere aiuto.
Un barile con dentro sangue di drago, risorsa fin troppo preziosa e potente per non essere destinata al loro comandante.


Ymir fu la prima ad entrare, notando fin da subito uno strano luccichio che attirò la sua attenzione. Si avvicinò al prezioso diadema che si trovava sopra un forziere ricolmo di monete, monete molto particolari. Sul momento però, la Mezza-Vampira non fece caso all'importante indizio appena trovato, bensì si lasciò catturare da quel diadema, un gioiello che, purtroppo, conosceva fin troppo bene.
Fatto in argento, con incastonate gemme di topazio e cristalli, lo prese in mano, sentendo un moto di fortissima nostalgia e dolore riportarla al passato, alla propria vita prima che la notte eterna calasse su di lei. Poi l'occhio le cadde su una delle monete, fatte di oro bianco, con le stesse effigi forgiate solitamente dai Druidi.

Mh?
Che c'è Ymir? Sembra tu abbia visto un Basilisco...


Come... hanno potuto...

Immagine

Cadde in ginocchio, mentre le lacrime scorrevano sulle sue guance, con le mani che tremavano e al tempo stesso stringevano il diadema, la moneta, la risposta inequivocabile a quanto le era accaduto centoventisette anni prima.

Ehm... Noi qui abbiamo finito, tutto sotto controllo!

Possiamo andarcene o vi serve il nostro aiuto per qualcosa?

Già, è il minimo, visto quello che abbiamo combinato!

... Abbiamo?

... Ho...

Anche le due Gildate dovettero bloccarsi di fronte a quella scena, mentre Scarlet si avvicinava, fissando il fratello maggiore con aria interrogativa. Ymir non riusciva a parlare, tanta era la rabbia, la delusione, l'odio nei confronti di color, I SUOI STESSI FRATELLI, che avevano ordito quella trama per ucciderla, lei, l'Erede del Fulmine in persona.

Guarda!
GUARDA!

Guarda chi mi ha fatto questo!
Come hanno osato, come hanno osato toccare ME, compiere il più scellerato fra tutti i crimini!
Hanno permesso che mi trasformassero in una di loro... Hanno permesso che tutto questo... Accadesse...


Non tutti i Druidi erano favorevoli agli Eredi. Non tutti li amavano o li veneravano, anzi un nutrito gruppo ancora li temeva e cospirava contro di loro. Sapeva Ymir che essi erano pronti ad ucciderli... Ma assoldare i loro nemici naturali per fare il lavoro sporco? Dare loro la possibilità di trasformarla in qualcosa di aberrante e disgustosa persino a sé stessa? Ymir attese che Lowell arrivasse là dove lei stessa era giunta con le proprie conclusioni, asciugandosi le lacrime, ma non il sangue che zampillava da quel cuore ferito.
Se avesse avuto sotto le mani coloro che avevano compiuto quel folle giusto, potevano star sicuri che avrebbe staccato loro la testa per quello che avevano fatto.

Sembra chiaro come il sole che coloro che hanno dato la caccia a tua sorella possano essere gli stessi che hanno ucciso me, Lowell...
... E non escludo che se non fosse intervenuto quel mago a salvarla, ella ora avrebbe condiviso la mia stessa sorte.


Gli occhi di Ymir si volsero a fissare Scarlet, la quale forse comprese lentamente di cosa stesse parlando. La sua incredibile velocità, la sua capacità di saper resistere alla Trama Oscura, quel suo essere sì una Figlia di Gaia, ma strana, diversa, come se ci fosse qualcosa che non andasse in lei.
La consapevolezza si fece sempre più strada nella Nygaard, che andò vicino al baule, notando anche lei le monete druidiche di oro bianco. Era sbiancata forse persino peggio di prima, ma non perché aveva appena compreso la reale natura di Ymir.
Bensì perché, se non fosse stato per Dre, ella sarebbe potuta diventare una Non-Morta.

Fratello, non voglio più stare qui.
È chiaro che sia stato un errore seguirvi.


Sarebbero state così gentili le due MagiArcheologhe ad accompagnare Scarlet al sicuro? Nel frattempo Ymir e Lowell si sarebbero attardati ancora, cercando altri indizi che conducessero ai colpevoli dei crimini commessi contro la Nygaard e contro la stessa Semi-Vampira.

Spoiler:
Incantesimo druidico usato da Scarlet:

Tempesta di Fuoco: una serie di meteore infuocate cadono al terreno colpendo il soggetto.

Danni: 43 danni da Fuoco + 5 Bonus Anima di Efesto= 48
Tiro: Capacità magica 15 + 2d20 + 2 Anima di Efesto= 19


Incantesimo druidico usato da Ymir:

Invocare Tempesta di Fulmini: versione potenziata di "invocare il Fulmine".

Danni: 35 danni da Fulmine - 1 Malus= 34
Tiro: Capacità magica 16 + 4d20= 20
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Messaggioda Shuyun » 13/11/2019, 17:47

Mai una volta che si riesca a stare un po' tranquilli.

La sua figura, nell'ombra più totale, se ne stava distante abbastanza affinché la normale percezione dei Druidi non lo individuasse.
Disposto molto in alto, osservava da lontano lo svilupparsi di quell'avventura a lui estranea ma facente parte delle sue preoccupazioni.
Il suo occhio non perdeva un attimo di vista la figura designata da controllare e sulla quale, sua malgrado, vegliare.
Silenzioso, inspirava ed espirava a ritmo calmo, facendo attenzione all'ambiente circostante, captando ogni minima variazione.
Il Quarzo Rosa di Alp brillava di una intensa luce e mentre le due MagiArcheologhe se ne occupavano, i tre Figli di Gaia proseguivano oltre.

Mossa poco saggia.

La smaterializzazione ebbe effetto fino ad una discesa di circa cinquanta metri, dopo di che, si interruppe bruscamente.
Evidentemente era attivo un meccanismo magico che ne bloccava l'efficacia, ma com'era possibile visto che il luogo doveva essere deserto e abbandonato?
Uno sguardo a destra, poi uno a sinistra: qualcosa non gli quadrava, qualcosa era fuori dall'ordinario.
Non rimase che proseguire camminando, restando sempre ancorato al lato del muro e all'aiuto dell'ombra.
Intanto, le vicende si susseguivano sempre più catastrofiche sul culmine di quella ziggurat, con una improvvisa impennata da Elementi.

Guarda!
GUARDA!
Guarda chi mi ha fatto questo!
Come hanno osato, come hanno osato toccare ME, compiere il più scellerato fra tutti i crimini!
Hanno permesso che mi trasformassero in una di loro... Hanno permesso che tutto questo... Accadesse...


Era evidente che si stesse consumando una tragedia, la risoluzione di un mistero doloroso.
Per una volta fu piuttosto contento di non essere abbastanza presente dal dovervi prendere parte.
Fujiko e Nausicàa avevano concluso, prendendo il grosso diamante rosato e riponendolo in una sacca di contenimento magico avanzato.
Il potere lì sarebbe stato al sicuro, così da poter essere trasportato via facilmente e condotto verso i Laboratori di Cipro.
Era chiaro che prima di esporre una simile reliquia ne avrebbero studiato in modo approfondito gli effetti e le proprietà esclusive.

Adesso andatevene, forza.

Sembra chiaro come il sole che coloro che hanno dato la caccia a tua sorella possano essere gli stessi che hanno ucciso me, Lowell...
... E non escludo che se non fosse intervenuto quel mago a salvarla, ella ora avrebbe condiviso la mia stessa sorte.


Fratello, non voglio più stare qui.
È chiaro che sia stato un errore seguirvi.


Lo capisco, sorella, ma non possiamo scappare via dopo aver trovato tutto questo.
Potrebbero esserci davvero altri indizi utili, dammi soltanto pochi ist-...


CLANK

Appunto.

Un meccanismo attivato improvvisamente fece calare una grossa grata di metallo nero che bloccò l'uscita ai tre Druidi.
Sembrava proprio che quello fosse il loro giorno più sfortunato, più o meno.
In realtà in quel frangente, pur essendo intrappolati Lowell e compagnia, il pericolo lo stavano per correre le due MagiArcheologhe.
Infatti, ad un tratto si sentì una risata profonda e sadica e dei passi che risalivano le scale della ziggurat, lentamente.
Il druido maschio fu il primo a tornare sui propri passi, ma sfiorando la grata per poco non si ustionò le mani, comprendendo che quello fosse Minerale di Acciaio Nero.

Temo che la vostra sacra pelle non possa che necrotizzarsi a contatto con i nostri minerali...

Ben presto, davanti agli occhi delle due donne rimaste nella zona esterna vicina all'altare, comparve un Vampiro dall'aria piuttosto compiaciuta.
Sembrava apparentemente molto giovane, ma gli abiti potevano tranquillamente ingannare quella valutazione.
I tre Druidi non potevano lanciare incantesimi a causa di quella barriera di metallo e le due scienziate, pur essendo pronte a tutto, rischiavano grosso.
Anche Ymir, pur essendo in parte Vampira, non poteva fare molto proprio perché ormai quella partizione di sé era assai limitata.
Il Sagitta scosse piano la testa, iniziando piano ad avanzare, approfittando dal rumore delle voci che si sovrapponevano al piano di sopra.

... E credo proprio che abbiate rubato qualcosa di nostro.

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Da dove provengono le monete che abbiamo trovato qui dentro?!

Erano merce di scambio data al nostro comandante per eseguire un lavoretto...

Non ti ho chiesto il motivo, sporca feccia oscura, bensì chi le diede al tuo comandante!

Ti scaldi troppo per essere in trappola, Figlio di Gaia, ahahahah...

Una Comunità? Un'altra famiglia di Eredi? PARLA!

So poco di quella faccenda... Ero appena nato in quel periodo e mi interessava molto più il sangue caldo delle vergini.
... Ricordo giusto che arrivarono dall'Europa, portate da due Creature Magiche Elementali, credo forse dei Mephit.


... Voi avevate il compito di uccidere un'altra Druida, oltre colei che attaccaste oltre un secolo fa.
Chi è il Mandante?


Spiacente di deluderti, ma pur volendo toglierti questo dubbio prima di torturarti ed ucciderti, non mi è possibile!
Il comandante ricevette informazioni molto interessanti in cambio della testa della Druida ma doveva anche mantenere il segreto, perfino con noi.
Peccato non aver saputo sfruttare adeguatamente quella occasione, troppe poche vite distrutte in Russia.


... Voi... Voi siete i responsabili della strage della Tribù di Esclusi in Russia?!

La Tribù di Yvonne Miriel, quella che dopo quella catastrofe, rialzandosi a fatica e con pochissimi elementi rimasti vivi, si era spostata altrove.
Tutti credevano che quell'attacco fosse stato solo parte di una maledetta sfortuna, ma in verità qualcuno aveva parlato, qualcuno aveva dato le indicazioni ai Vampiri.
Qualcuno oppure anche più di una persona, dei Druidi, avevano venduto la vita di Esclusi in cambio della morte di Scarlet.
Le parole del Vampiri ferirono profondamente l'animo di Lowell, rimasto sconcertato di fronte ad una follia di quella portata.
Arrivare a tanto pur di eliminare la sorella?! Nessuno scrupolo, nessuna pietà.

Adesso che sapete quanto potete essere subdoli e oscuri anche tra di voi, posso procedere a sistemarvi una volta per tutte anche con più gusto.
Vi bombarderò di magia nera e voi non potrete fare altro che subire e morire tra atroci dolori e sofferenze indicibili.
Pagherete cara la sorte del nostro comandante, ma lui mi aveva avvertito che quasi sicuramente qualcuno di voi sarebbe venuto qui per cercare la verità.
Devo solo occuparmi prima di queste due streghe...
... Tutte queste chiacchiere mi hanno fatto venire un discreto appetito.


Mostrò i canini appuntiti sia alla Patroklos, che alla Danma, pregustando il piccolo pasto improvvisato.
Le avrebbe dissanguate con sommo piacere e si stava preparando a farlo, quando accadde qualcosa di... Insolito.
La sommità di quella caverna era aperta e da dentro essa entrava la luce dell'esterno, un esterno fino a poco prima sereno.
Un rombo sommesso di carica elettrica si manifestò all'interno di una fitta rete di nubi concentratesi proprio sopra la grande bocca del monte.
Improvvisamente, un lampo fortissimo ed accecante imperversò dentro la grotta, facendo stringere le palpebre al Figlio della Notte e alle due donne.

ZAK

Quando la luce si calmò e le MagiArcheologhe poterono tornare a vedere, il Vampiro aveva una espressione vacua, atterrita, con gli occhi spalancati.
Un secondo dopo, la testa si staccò di netto dal collo, cadendo a terra e rotolando giù per la scalinata.
Lowell, come anche Scarlet ed Ymir, pur non avendo risentito troppo dell'intensa luce, non erano riusciti a vedere bene chi avesse ordito quell'attacco.
Anche il corpo della creatura negativa andò giù come un sacco di patate e così adesso Nausicàa e Fujiko erano libere di aiutare i tre Druidi a venire fuori di lì.
Qualche Bombarda fatta a dovere e quella grata sarebbe saltata in aria, permettendo finalmente l'uscita.

... Parleremo meglio della questione una volta raggiunta la Tribù...
... Ymir, prendi per sicurezza una manciata di monete e tu Scarlet restami vicino...
... Le nostre strade si dividono, Gildate...
... Grazie del vostro aiuto e ringraziate da parte nostra anche chi vi ha salvato la vita perché di riflesso ha resi liberi anche noi...
--- Che il Conflux vi accompagni...


Ancora abbastanza sconvolto e molto intenzionato ad uscire di lì una volta per tutte proprio come la sorella, Lowell fece cenno alle due femmine di seguirlo.
Fortunatamente, andare via di lì non comportò altri guai e i Druidi poterono mettersi adeguatamente in marcia verso il loro accampamento.
Le due donne venute da Cipro, invece, con ancora la reliquia in possesso, potevano dirigersi verso Caracas, dove avevano lasciato la prenotazione di una stanza matrimoniale.
Si sarebbero riposate e l'indomani sarebbero tornate in Europa per consegnare ad Haytham la preziosa gemma.
Oltrepassata la zona occupata dai Vampiri, fu possibile smaterializzarsi di nuovo davanti l'ingresso dell'area scavi.
Di Lowell, come anche Ymir e Scarlet già non c'era più alcuna traccia.
Nausicàa fece qualche passo avanti e Fujiko stette per seguirla, quando la propria attenzione venne catturata da un dettaglio non molto distante.
Una persona che le lanciò un'occhiata dalla parte alta di una antica statua gigante, prima di scomparire e lasciar tornare il bel tempo.

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PIÙ TARDI - ALBERGO - CAMERA

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La Patroklos era appena scesa per andare di sotto a cercare un MagiFax così da inviare un messaggio al loro datore di lavoro.
Inoltre, aveva anche fatto presente alla propria compagna di mille avventure che avrebbe approfittato anche prendere una boccata d'aria.
Era stata una giornata parecchio impegnativa e necessitava di un po' di ossigeno e assenza di guai o pericoli di vita.
Fujiko, rimasta in stanza, almeno per il momento, si era diretta in bagno per svolgere le proprie faccende.
Il Ghiaccio sicuramente la aiutava a recuperare maggiormente la calma e ragionare attentamente sull'accaduto e soprattutto sulla persona vista poco prima.
Ad ogni modo, non è che dovette aspettare chissà quanto per interloquire direttamente con l'interessato.
Una volta uscita dalla toilette, i suoi occhi incontrarono il Muramasa in piedi davanti alla grande finestra dell'ottavo piano che dava sulla grande città.
Il distretto magico era pieno di luci serali e il viso dell'uomo orientale si rifletteva sulle superficie lucida del vetro.

... Se c'è una cosa che non sopporto, è badare alla vita delle persone che lavorano per me.

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Messaggioda Fujiko » 14/11/2019, 23:13

Hanno permesso che mi trasformassero in una di loro... Hanno permesso che tutto questo... Accadesse...

Nana... Forse non dovremmo assistere, mi sembra così... Indelicato...

Aspetta!
Sto cercando di capire di cosa stia parlando...


La Danma alzò gli occhi al cielo, sconfitta dalla naturale curiosità della greca che non si fermava nemmeno di fronte ad un dramma piuttosto consistente e doloroso. La bionda che avevano incontrato stava piangendo per qualcosa di cui Fujiko preferì non impicciarsi, a differenza della collega e migliore amica che invece di curiosità ne aveva parecchia.
Dopo quell'alzata di occhi, la giovane donna diede una gomitata alla Patroklos, facendole cenno di allontanarsi dalla stanza e attendere fuori, rispettando il dolore di Ymir per la scoperta appena fatta. Sembrava che la Figlia di Gaia nascondesse un passato più oscuro di quel che a prima vista si potesse immaginare, ma quelle non erano elucubrazioni su cui si soffermò la giapponese.
Preferiva mostrarsi rispettosa ed aiutare il trio solo se richiesto. D'altronde loro avevano trovato ciò che cercavano, rimasero lì unicamente per gentilezza nei confronti dei Druidi.

Uhm... Davvero interessante...

Cosa è interessa-

CLANK


Non fece in tempo Fujiko a chiedere spiegazioni alla greca perché la trappola che le due avevano innescato, si attivò con qualche minuto di ritardo. La grata che cadde giù rinchiudendo i tre Rinnegati era fatta di Minerale d'Acciaio Nero, velenoso per i Druidi.
Nausicàa e Fujiko accorsero subito in loro soccorso, tirando fuori le bacchette per capire come aiutarli, quando una voce minacciosa le fece voltare entrambe, attirando la loro attenzione.

Temo che la vostra sacra pelle non possa che necrotizzarsi a contatto con i nostri minerali...

Nana...

Sangue freddo, Fujiko.
Ora siamo in pericolo.


... E credo proprio che abbiate rubato qualcosa di nostro.

Le bacchette alzate, le due MagiArcheologhe seppero immediatamente che quello di fronte a loro fosse un Vampiro ostile. Non se ne incontravano molti, in effetti sia per una che per l'altra quella era la prima volta. Nessuna delle due però parve spaventata di trovarsi in quella situazione, almeno all'apparenza.
Forse, nel corso del tempo ne avevano affrontati talmente tanti di pericoli da saper ormai gestire le proprie emozioni.

Da dove provengono le monete che abbiamo trovato qui dentro?!

Erano merce di scambio data al nostro comandante per eseguire un lavoretto...

Non ti ho chiesto il motivo, sporca feccia oscura, bensì chi le diede al tuo comandante!

Ti scaldi troppo per essere in trappola, Figlio di Gaia, ahahahah...

Una Comunità? Un'altra famiglia di Eredi? PARLA!

So poco di quella faccenda... Ero appena nato in quel periodo e mi interessava molto più il sangue caldo delle vergini.
... Ricordo giusto che arrivarono dall'Europa, portate da due Creature Magiche Elementali, credo forse dei Mephit.


... Voi avevate il compito di uccidere un'altra Druida, oltre colei che attaccaste oltre un secolo fa.
Chi è il Mandante?


Spiacente di deluderti, ma pur volendo toglierti questo dubbio prima di torturarti ed ucciderti, non mi è possibile!
Il comandante ricevette informazioni molto interessanti in cambio della testa della Druida ma doveva anche mantenere il segreto, perfino con noi.
Peccato non aver saputo sfruttare adeguatamente quella occasione, troppe poche vite distrutte in Russia.


... Voi... Voi siete i responsabili della strage della Tribù di Esclusi in Russia?!

Fujiko, come Nausicàa, erano totalmente estranee alle faccende che riguardavano quel vampiro ed il gruppo di Druidi intrappolato dietro di loro. Il tutto però suonava in maniera così tanto strana, che fu impossibile non interessarsi alla vicenda, pur trovandosi in una situazione di pericolo imminente.
Lo sguardo di Fujiko era concentrato tanto quanto quello della sua migliore amica. Entrambe sapevano cosa fossero i Mephit e fu con meraviglia che ascoltarono in che modo erano stati impiegati. Inoltre, nessuna delle due sapeva invece cosa fossero le Tribù di Esclusi, ma dal modo in cui reagì Lowell dietro di loro, fu chiaro che il loro sterminio era stato molto doloroso per lui.
Nessuna delle due aveva il tempo di soffermarsi a collegare ogni indizio appreso. Se la Patroklos sudava nella completa concentrazione, la Danma invece rimaneva perfettamente asciutta, dimostrando entrambe come il loro Elemento fosse altamente sfruttato per sostenerle anche in momenti così delicati.

Adesso che sapete quanto potete essere subdoli e oscuri anche tra di voi, posso procedere a sistemarvi una volta per tutte anche con più gusto.
Vi bombarderò di magia nera e voi non potrete fare altro che subire e morire tra atroci dolori e sofferenze indicibili.
Pagherete cara la sorte del nostro comandante, ma lui mi aveva avvertito che quasi sicuramente qualcuno di voi sarebbe venuto qui per cercare la verità.
Devo solo occuparmi prima di queste due streghe...
... Tutte queste chiacchiere mi hanno fatto venire un discreto appetito.


Fujiko... Non risparmiamoci.

Entrambe potevano vantare di essere due discrete duellanti. Avevano avuto a che fare con duelli magici molte volte, ma nessuno dei loro avversari poteva definirsi così tanto potente come un Vampiro. Forse con uno Giovane avrebbero potuto spuntarla, ma non conoscevano l'età del loro nemico e di certo non avrebbero potuto interromperlo per chiederglielo.
Una Bombarda Maxima avrebbe potuto tenerlo lontano per un po'. Forse abbastanza da permettere loro di scappare e trovare un altro modo per vincerlo. Ma improvvisamente delle nubi si addensarono sulla sommità di quella caverna sotterranea, oscurando la poca luce che filtrava dall'alto.
Fujiko non avrebbe dovuto distrarsi, ma una strana energia la scosse nello spirito, al punto da spingerla ad alzare lo sguardo. Lo stesso fece Nausicàa e lo stesso anche il Non Morto, mentre nubi elettriche spandevano il loro potere nell'aria, caricandolo di elettricità.

Sagitta...

Pensò la Danma, poco prima che un Fulmine accecasse completamente la vista, spingendola a chiudere gli occhi e a riaprirli solo qualche istante più tardi. Il Vampiro era rimasto paralizzato da quella scarica elettrica, ma fu solo quando la sua testa rotolò giù dal corpo che le due MagiArcheologhe compresero il motivo.
Qualcosa o qualcuno era accorso in loro aiuto, eliminando quel pericolo e permettendo alle due donne di liberare immediatamente i tre Figli di Gaia.

Ce la siamo vista davvero brutta!
Uff...


... Le nostre strade si dividono, Gildate...

È stato un piacere fare un pezzo di strada insieme!

... Grazie del vostro aiuto e ringraziate da parte nostra anche chi vi ha salvato la vita perché di riflesso ha resi liberi anche noi...
... Che il Conflux vi accompagni...


Che Gaia possa sempre vegliare sul vostro cammino...

Uscire fuori da quell'incubo formato Non Morto fu una vera liberazione per la Danma. Le promesse della Patroklos di rimanersene buona e tranquilla per almeno un anno erano state tutte gettate al vento, ma tanto che cosa poteva farci?
Nessuna delle due aveva ancora parlato di quanto accaduto, preferendo forse arrivare prima in albergo per poter commentare il tutto. Ma non appena furono fuori, Fujiko poté vedere distintamente la figura del Sagitta guardarla da lontano prima di sparire. Una vista che fece nascere nella giapponese emozioni molto contrastanti.

Allora eri davvero tu...

Albergo - Camera


Sai Fujiko, ho un'idea su chi possa averci aiutato con quel vampiro...

Sì, anche io.

Certo, mi sorprende però il suo atteggiamento...
Per quale motivo ha voluto aiutarci?


Non è sicuramente una persona chiara e limpida.
Potrebbe anche essere importante aver salvato quei tre, hai sentito no?
C'è di mezzo qualcosa di grosso...
Purtroppo credo che non sapremo mai che cosa gli passi per la testa.


Uhm... Già, già...
Sei sicura di non dovermi dire nulla, vero Fujiko?


Mh?
Ma di cosa stai parlando?


Non lo so... Però ho come l'impressione che qui qualcuno mi stia nascondendo qualcosa...

E quella dovrei essere io?

Oh, ti conosco bene da sapere che il Sagitta rientra perfettamente nei tuoi gusti in fatto di uomini...
Certo però, se ti fai piacere un tipo simile, tanto vale che dai una seconda chance anche al tuo amore giovanile...


A me non piace assolutamente nessuno, Nana.
E ti pregherei di non fare più insinuazioni di questo tipo, mi offendono.


Sì, sì... Come vuoi...
Allora direi che posso lasciarti da sola, non c'è il pericolo che sgattaioli via ad incontrare... Qualcuno, vero?


Puoi chiedere anche alla reception, non me ne andrò via da qui.

Va bene, va bene... Allora... A dopo.

Non appena la porta si chiuse alle spalle della Patroklos, Fujiko poté tirare un sospiro di sollievo. Non le piaceva per niente quella situazione, non le piaceva affatto mentirle, ma che cosa poteva fare? Di certo l'improvvisata di Shuyun non era passata inosservata, anzi aveva messo la pulce fin troppo bene nell'orecchio di Nausicàa,spingendola a fare considerazioni personali piuttosto pesanti.

Ho bisogno di calmarmi... E di togliermi tutta questa puzza di dosso...

Non aveva mentito quando aveva detto alla sua migliore amica che non sarebbe uscita dalla stanza. Aveva addosso ancora i vestiti sporchi, la pelle sudata e piena di polvere, tanto che una doccia era non necessaria, di più per levarsi di dosso sporcizia e cattive sensazioni.
Non appena aprì l'acqua fredda, il suo corpo iniziò a stare bene. Chiunque sarebbe morto gelato, ma la Danma -grazie al suo Elemento- si sentiva in pace, godendo dello scorrere dell'acqua sul proprio corpo, mentre il sapone lavava via tutte le brutte emozioni, lasciando solo i pensieri e l'eccitazione.
Aveva discusso a lungo con la greca di quanto sentito dai tre Druidi. Avevano scambiato riflessioni personali e condiviso idee e quelle della Patroklos erano piuttosto vicine alla verità.
Nausicàa aveva intuito più o meno cosa fosse accaduto ad Ymir, chi avesse complottato contro di lei e perché dunque i tre sembravano così interessati a trovare qualche indizio.
Non sapevano cosa fossero gli Esclusi, ma anche in quel caso erano state avanzate diverse ipotesi al riguardo. Nel mentre l'Acuan dell'Acqua si perdeva dietro a vari ragionamenti logici, però, quella del Ghiaccio di tanto in tanto ripensava alla figura misteriosa che le aveva salvate.
Al perché fosse lì.
A quanto la eccitasse.
Ebbe un brivido lungo la schiena quando ripensò a quel particolare, uscendo fuori dalla doccia dopo circa dieci minuti. Nausicàa non sarebbe rientrata per un bel po' ed ella aveva tutto il tempo di rilassarsi e di farsi passare quelle assurde sensazioni dalla mente e dal corpo.
Fino a quando, asciugamano per i capelli in mano, telo avvolto intorno al corpo e piedi nudi, la Danma non incrociò all'interno della stanza d'albergo proprio colui che l'aveva salvata poco tempo prima.
Si bloccò immediatamente. Nemmeno si chiese come fosse entrato lì. Lui c'era e questo... be', questo superava qualunque altra domanda.

Sagitta...

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Gli era profondamente grata per ciò che aveva fatto. Il grazie stava quasi per salirle sulle labbra, ancora bagnate dalla doccia recente, quando l'uomo fu lesto a parlare, gettando letteralmente una secchiata d'acqua ghiacciata sullo spirito infuocato della Danma.

... Se c'è una cosa che non sopporto, è badare alla vita delle persone che lavorano per me.

Nonostante tutto il bene che poteva fare, nonostante senza di lui probabilmente sarebbero morte, l'atteggiamento da vero e proprio s*****o giocava sempre a sfavore di Shuyun.
In pochi riuscivano a sopportare un carattere così tanto spigoloso e Fujiko non rientrava certo nella categoria persone accomodanti.
Lei stessa era un Ghiaccio ed il Ghiaccio, si sa, non era certo conosciuto per essere chissà quanto malleabile.
Alzò la testa, guardandolo seria, mentre parole piuttosto acide salivano alle sue labbra rivolte alla figura del Sagitta.

... Complimenti.
La mia intenzione era quella di ringraziarla, ma é riuscito perfettamente a spegnere ogni moto di gratitudine nei suoi confronti.


Lo fissò con aria dura, la bocca che dimostrava quanto l'avesse infastidita quell'atteggiamento da parte sua. Camminò, oltrepassando l'uomo per andare verso la propria valigia e lì rovistare alla ricerca di vestiti puliti e asciutti.

Esattamente a cosa devo questa visita?
Non sarà davvero venuto a farmi da balia?
Non credevo di essere spiata... E francamente, non mi piace per nulla.
Per cui può anche risparmiarsi di perdere tempo a seguirmi: infastidisce tanto lei, quanto me...
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Fujiko
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