Re: OVUNQUE... E DA NESSUNA PARTE!
Inviato: 04/07/2018, 21:35
02/02/2114
Villetta di Bruce MacGyver
Terrazza
Kansas City
Ore 17:56
È qualche giorno che ti vedo così, c'è qualcosa che non va?
Tiger Black era andato a trovare l'amico quel pomeriggio, dopo aver lasciato la custodia della palestra ad uno dei dipendenti della segreteria.
L'aveva visto di nuovo pensieroso e sulle sue durante gli allenamenti e non era da lui sbagliare determinate mosse o attacchi.
Era un tipo molto empatico, il "compagno" di Yvonne, ecco perché aveva preferito fare un salto a trovarlo piuttosto che aspettare il giorno seguente.
... Vedo che hai approfittato della tua copia delle chiavi...
Sorridendo appena, Bruce si volse a fissare il bestione, tornando poi per un attimo a fissare il tramonto all'orizzonte.
Non sono io il problema, è per via di Cappie...
C'è stato qualche attrito tra voi, ho notato, ma non pensavo fosse qualcosa di serio!
Ma no, quale attrito... Cioè sì, c'è stato, ma è quello il discorso: è stato un attrito causato dal... Nulla!
Alzò le braccia infastidito, scuotendo le spalle e la testa, appoggiandosi poi con le braccia sul parapetto della grande terrazza.
Tiger di riflesso gli si mise di fianco, osservando anche lui per qualche secondo il Sole scomparire dietro i monti.
Tanto sapeva che da un momento all'altro l'amico avrebbe proseguito il discorso.
È partita alla carica per una cretinata!
Le ho fatto un appunto su un suo errore di postura da combattimento e sembrava l'avessi mandata a fare in culo...
Poi ha preso il borsone ed è filata nello spogliatoio a fare la doccia, quando è uscita mi ha salutato chiedendomi scusa di sfuggita ma non mi ha voluto dire niente.
Adesso te lo dico, ma l'importante è che questo non ti spinga ad impicciarti troppo.
... Di cosa parli?
Il suo Elemento...
È davvero in subbuglio...
Percepivo le variazioni continue a distanza di metri...
Questo cosa potrebbe significare?
Che qualcosa la turba profondamente dall'interno e la scombussola a tal punto che è schiava del Fulmine...
Bruce rimase in silenzio a quelle affermazioni, annuendo piano.
Un lungo sospiro, ripensando all'episodio di quello scontro e sentendo di riflesso un bel fastidio.
Lei era Cappie, la sua Cappie, quella con cui non aveva mai litigato da piccoli nemmeno per dividersi l'ultima cucchiaiata di gelato.
Se ti confesso una cosa mi prometti che non mi prenderai in giro?
Sentiamo...
Io credo che ci sia qualcosa di importante, qualcosa di grave, qualcosa che...
... che necessita l'aiuto di qualcun altro? Di qualcuno che le stia vicino?
Me la ricordo, Tiger, credimi, me la ricordo quando si comportava così...
Quando cerca di tenersi le cose dentro e non parla è perché sta soffrendo un sacco.
A me diceva tutto e proprio perché con me si confidava sempre, quando non lo faceva allora voleva dire un problemone!
Sì ma ora non avete più lo stesso rapporto, lei non è più quella tua amica di infanzia...
Forse non te ne parla perché non siete ancora tornati quelli di una volta...
È vero, potresti avere ragione, ma se così non fosse?
Se si trattasse ancora di una di quelle storie che vuole vivere da sola pensando che sia soltanto colpa sua?
A quel punto come dovrei comportarmi?
Soltanto colpa sua?
Di nuovo Bruce annuì, sorridendo leggermente con una punta di amarezza.
Si leccò le labbra mentre si vedeva che con l'immaginazione e i ricordi si fosse messo a viaggiare.
Era strano riuscire a trascinare la memoria fino a quei livelli ma con la O'Neill gli riusciva piuttosto facilmente.
Quando aveva sei anni, ruppe un vaso molto prezioso dentro casa usando la bacchetta del padre senza permesso...
Per una settimana non mi disse niente, ma proprio niente, mentre i suoi credevano si fosse trattato di un colpo di vento a finestre aperte.
Lei sentiva tutta la colpa addosso e per quel motivo non voleva condividere, perché pensava forse che l'avrei giudicata.
Lo sai che stai parlando di una bambina, vero?
Lei è sempre stata molto emotiva e ha sempre avuto paura di commettere errori gravi...
Inoltre, proprio perché molto buona, quando faceva qualcosa di cattivo si sentiva pure peggio...
Boh, non so, ho come la sensazione che sia accaduto qualcosa di simile, che pensi di aver combinato un guaio.
Sì ma è anche vero che sono passati anni e tu stesso hai ammesso di aver trovato una ragazza diversa su tante cose.
Forse ha semplicemente le mestruazioni o magari non si accoppia da un bel po'.
Le possibilità sono molteplici!
... Sei sempre così assolutamente grezzo, Tiger, ahahah!
Perché?!
Adesso cosa ho detto?
Non ti capisco...
La risata del MacGyver durò per qualche secondo, poi però venne nuovamente sostituita da una espressione malinconica.
Si girò, dando la schiena all'orizzonte, pensando, pensando e ripensando.
L'amico poteva avere tranquillamente ragione, ma lui era il Vento, un istintivo... E quell'istinto gli stava dicendo di preoccuparsi.
Uff...
Parlale.
Mh?
Se ti preme così tanto altro apriti tu con lei.
Hai detto che non si apriva quando succedevano queste cose.
Ma questo non ti impedisce di offrirle la possibilità di farlo, no?
... Credo tu abbia ragione...
Beh. in realtà io avrò ragione solo se tu avrai avuto ragione, Bruce.
Si volse verso l'amico, poi sorrise con l'angolo delle labbra e gli diede la mano in segno di amicizia e ringraziamento.
Dopo di che prese la propria decisione: l'indomani sarebbe passato da lei a trovarla e a parlarle, doveva provarci.
Se i suoi ricordi di infanzia ci avessero visto anche solo un poco giusto, allora Cappie stava covando dentro di sé uno stato d'animo pesantissimo.
03/02/2114
Di fronte alla Palazzina del Monolocale di Caroline Priscilla
Strada
Denver
Ore 09:16
Era giunto lì intorno alle 07:30, andando prima a fare colazione lì nei dintorni.
Tanto per cambiare, aveva riflettuto ancora un poco sul da farsi, chiedendosi se fosse davvero l'idea giusta.
Andare così, da lei, dopo pochissimi giorni dalla ripresa di un vecchio e prezioso rapporto, avrebbe incrinato qualcosa?
La verità era che Bruce temeva profondamente di perdere quella conoscenza ricominciata, riconquistata per caso.
Tiger aveva scrutato facilmente nel suo Spirito scoprendo sensazioni ed emozioni che lui poteva solo intuire vagamente.
Facile avere un Elemento di quella portata.
A me invece tocca accontentarmi... E dire che se non fosse stato per la Tribù, ora avrei ancora meno!
A braccia conserte, guardava l'ingresso della palazzina come uno scemo, prima avanzando, poi bloccandosi ed indietreggiando.
Qualcuno lo avrebbe pure potuto scambiare per una specie di stalker o maniaco... Ci mancava soltanto quello.
Scosse la testa, dandosi mentalmente dell'idiota: il mitico e sicuro Bruce Angus MacGyver in quelle condizioni?
Basta. Riprese il cammino con aria più ferrea ma quando il portone del palazzo si spalancò fece uno scatto fulmineo dietro un cassonetto.
Stava cominciando a diventare una cosa assai ridicola.
Tra l'altro, se anche fosse stata realmente Cappie, dov'era il problema?!
Falso allarme, è solo una modella di Victoria Secret's con parecchia fretta...
La bionda non poteva vederlo da quella angolazione, essendo uscita di velocità e a passo veloce, quasi impetuoso.
Bruce ci si soffermò relativamente, giusto per ammirarne le ben marcate linee sode del fondo schiena, ma senza troppa attenzione.
D'altronde l'appellativo "Modella di Victoria Secret's" le stava divinamente, considerando la forma statuaria della ragazza.
... Mh, beh comunque Cappie è pure meglio... Più naturale, e poi più espressiva, tipo attrice!
Non che ci fosse motivazione per specificare la cosa dentro di sé.
Ehi ma, aspetta un attimo, quella coda che spunta dalla borsetta non è forse...
Dalla borsetta bianca portata dalla femme fatale si notava perfettamente spuntare la coda rosa, nera con palla azzurra di Ermes.
Cappie gli aveva spiegato che per portarselo dietro si servisse dello stratagemma di renderlo un piccolo peluche.
Ma allora quella ragazza aveva qualcosa a che fare proprio con la O'Neill.
... E se fosse lei il motivo dello stato d'animo negativo di Cappie?
Oppure no, aspetta, impossibile, perché Cappie non darebbe mai Ermes ad una persona non fidata che per altro ha le sue chiavi di casa.
Deve essere una amica molto, parecchio stretta...
Un'amica che forse gli avrebbe saputo dire cosa avesse l'amica di infanzia e come mai stesse così male.
Una soluzione alternativa meno invasiva che chiederlo direttamente a lei, giusto.
Peccato che non appena cercò di seguirla per parlarci qualche istante, lei scomparve dietro ad un vicolo, smaterializzandosi.
C***o...
... Va beh, però niente panico.
Se ha Ermes non potrà mica stare via chissà quanto!
Mi basterà aspettarla e a quel punto fermarla.
... Però obiettivamente potrebbero volerci delle ore...
No, no, a quel punto meglio andare direttamente da Cappie e tanti cari saluti.
Entrò nel palazzo, arrivò davanti alla porta del monolocale e suonò il campanello.
Una volta.
Due volte.
Tre volte.
Quattro volte.
Cinque volte.
... Ok, mi sa proprio che non c'è...
... Quindi non mi resta altro se non aspettare l'amica...
... Meno male che avevo la giornata libera...
03/02/2114
Di fronte alla Palazzina del Monolocale di Caroline Priscilla
Strada
Denver
Ore 16:16
Sette ore.
Dopo sette ore Bruce stava ancora lì, dentro allo stesso locale, aspettando.
La pazienza non era esattamente una dote del Vento ma non poteva fare altrimenti.
Aveva mandato giù l'ennesimo cappuccino quando per poco non gli andò di traverso vedendo tornare la bionda.
Si pulì di corsa con ilo tovagliolo ed uscì precipitandosi da lei prima che arrivasse al portone.
Forse lei stessa avrebbe rallentato voltandosi sentendo dei passi così veloci alle spalle.
Scusi!
Mi scusi signorina!
Aspetti un attimo!
Arrivatole davanti, con non troppo fiato, le mostrò un sorriso leggermente imbarazzato.
Senta, io so sicuramente che lei è una amica della ragazza che abita qui, non è vero?
Non voglio rubarle molto tempo ma solo farle qualche domande, le assicuro che poi non la disturberò più.
Qui di fronte, le offro ciò che vuole ma mi dedichi appena pochi minuti...
Avrebbe incuriosito la cara O'Neill con quell'atteggiamento?
O magari addirittura insospettito negativamente, dopo la questione dell'evasione.
Insomma, si sperava che per un motivo o per un altro finissero seduti ad un tavolo isolato ed appartato.
Hai detto di chiamarsi Elektra, giusto?
Ok Elektra, io non voglio metterti in scomode situazioni e non voglio spingerti a dirmi nulla di preciso, te lo assicuro...
... Dimmi solo una cosa: lei, intendo...
Indicando la palazzina.
... Lei.
Ecco, lei sta bene?
Ultimamente l'ho vista molto diversa, preoccupata o forse agitata...
Mi sono preoccupato, sa io la alleno nella palestra che frequenta...
... Beh in effetti fa strano che un semplice allenatore si preoccupi tanto ma è perché siamo amici di infanzia.
E' poco che abbiamo recuperato i rapporti e non mi andava di stressarla o appesantirla, per questo chiedo a te.
Vorrei solo stare sicuro che non ci sia troppo da preoccuparsi, ecco tutto...
Incrociò le dita, con le braccia posate sulla tavola, fissando negli occhi Caroline Priscilla, ignaro della sua identità alternativa.
Il suo Spirito da Semi Gildato non era in grado di registrare e riconoscere l'Elemento della irlandese.
Per quel motivo l'Investigatrice poteva stare sicura di poter mantenere con lui quel segreto.
Nell'espressione di Bruce avrebbe letto e colto un sentimento sincero e genuino, niente di preoccupante.
Era solo un amico che voleva sincerarsi del suo benessere...
... Un amico che non la vedeva poi tanto come un'amica, però.
Villetta di Bruce MacGyver
Terrazza
Kansas City
Ore 17:56
È qualche giorno che ti vedo così, c'è qualcosa che non va?
Tiger Black era andato a trovare l'amico quel pomeriggio, dopo aver lasciato la custodia della palestra ad uno dei dipendenti della segreteria.
L'aveva visto di nuovo pensieroso e sulle sue durante gli allenamenti e non era da lui sbagliare determinate mosse o attacchi.
Era un tipo molto empatico, il "compagno" di Yvonne, ecco perché aveva preferito fare un salto a trovarlo piuttosto che aspettare il giorno seguente.
... Vedo che hai approfittato della tua copia delle chiavi...
Sorridendo appena, Bruce si volse a fissare il bestione, tornando poi per un attimo a fissare il tramonto all'orizzonte.
Non sono io il problema, è per via di Cappie...
C'è stato qualche attrito tra voi, ho notato, ma non pensavo fosse qualcosa di serio!
Ma no, quale attrito... Cioè sì, c'è stato, ma è quello il discorso: è stato un attrito causato dal... Nulla!
Alzò le braccia infastidito, scuotendo le spalle e la testa, appoggiandosi poi con le braccia sul parapetto della grande terrazza.
Tiger di riflesso gli si mise di fianco, osservando anche lui per qualche secondo il Sole scomparire dietro i monti.
Tanto sapeva che da un momento all'altro l'amico avrebbe proseguito il discorso.
È partita alla carica per una cretinata!
Le ho fatto un appunto su un suo errore di postura da combattimento e sembrava l'avessi mandata a fare in culo...
Poi ha preso il borsone ed è filata nello spogliatoio a fare la doccia, quando è uscita mi ha salutato chiedendomi scusa di sfuggita ma non mi ha voluto dire niente.
Adesso te lo dico, ma l'importante è che questo non ti spinga ad impicciarti troppo.
... Di cosa parli?
Il suo Elemento...
È davvero in subbuglio...
Percepivo le variazioni continue a distanza di metri...
Questo cosa potrebbe significare?
Che qualcosa la turba profondamente dall'interno e la scombussola a tal punto che è schiava del Fulmine...
Bruce rimase in silenzio a quelle affermazioni, annuendo piano.
Un lungo sospiro, ripensando all'episodio di quello scontro e sentendo di riflesso un bel fastidio.
Lei era Cappie, la sua Cappie, quella con cui non aveva mai litigato da piccoli nemmeno per dividersi l'ultima cucchiaiata di gelato.
Se ti confesso una cosa mi prometti che non mi prenderai in giro?
Sentiamo...
Io credo che ci sia qualcosa di importante, qualcosa di grave, qualcosa che...
... che necessita l'aiuto di qualcun altro? Di qualcuno che le stia vicino?
Me la ricordo, Tiger, credimi, me la ricordo quando si comportava così...
Quando cerca di tenersi le cose dentro e non parla è perché sta soffrendo un sacco.
A me diceva tutto e proprio perché con me si confidava sempre, quando non lo faceva allora voleva dire un problemone!
Sì ma ora non avete più lo stesso rapporto, lei non è più quella tua amica di infanzia...
Forse non te ne parla perché non siete ancora tornati quelli di una volta...
È vero, potresti avere ragione, ma se così non fosse?
Se si trattasse ancora di una di quelle storie che vuole vivere da sola pensando che sia soltanto colpa sua?
A quel punto come dovrei comportarmi?
Soltanto colpa sua?
Di nuovo Bruce annuì, sorridendo leggermente con una punta di amarezza.
Si leccò le labbra mentre si vedeva che con l'immaginazione e i ricordi si fosse messo a viaggiare.
Era strano riuscire a trascinare la memoria fino a quei livelli ma con la O'Neill gli riusciva piuttosto facilmente.
Quando aveva sei anni, ruppe un vaso molto prezioso dentro casa usando la bacchetta del padre senza permesso...
Per una settimana non mi disse niente, ma proprio niente, mentre i suoi credevano si fosse trattato di un colpo di vento a finestre aperte.
Lei sentiva tutta la colpa addosso e per quel motivo non voleva condividere, perché pensava forse che l'avrei giudicata.
Lo sai che stai parlando di una bambina, vero?
Lei è sempre stata molto emotiva e ha sempre avuto paura di commettere errori gravi...
Inoltre, proprio perché molto buona, quando faceva qualcosa di cattivo si sentiva pure peggio...
Boh, non so, ho come la sensazione che sia accaduto qualcosa di simile, che pensi di aver combinato un guaio.
Sì ma è anche vero che sono passati anni e tu stesso hai ammesso di aver trovato una ragazza diversa su tante cose.
Forse ha semplicemente le mestruazioni o magari non si accoppia da un bel po'.
Le possibilità sono molteplici!
... Sei sempre così assolutamente grezzo, Tiger, ahahah!
Perché?!
Adesso cosa ho detto?
Non ti capisco...
La risata del MacGyver durò per qualche secondo, poi però venne nuovamente sostituita da una espressione malinconica.
Si girò, dando la schiena all'orizzonte, pensando, pensando e ripensando.
L'amico poteva avere tranquillamente ragione, ma lui era il Vento, un istintivo... E quell'istinto gli stava dicendo di preoccuparsi.
Uff...
Parlale.
Mh?
Se ti preme così tanto altro apriti tu con lei.
Hai detto che non si apriva quando succedevano queste cose.
Ma questo non ti impedisce di offrirle la possibilità di farlo, no?
... Credo tu abbia ragione...
Beh. in realtà io avrò ragione solo se tu avrai avuto ragione, Bruce.
Si volse verso l'amico, poi sorrise con l'angolo delle labbra e gli diede la mano in segno di amicizia e ringraziamento.
Dopo di che prese la propria decisione: l'indomani sarebbe passato da lei a trovarla e a parlarle, doveva provarci.
Se i suoi ricordi di infanzia ci avessero visto anche solo un poco giusto, allora Cappie stava covando dentro di sé uno stato d'animo pesantissimo.
03/02/2114
Di fronte alla Palazzina del Monolocale di Caroline Priscilla
Strada
Denver
Ore 09:16
Era giunto lì intorno alle 07:30, andando prima a fare colazione lì nei dintorni.
Tanto per cambiare, aveva riflettuto ancora un poco sul da farsi, chiedendosi se fosse davvero l'idea giusta.
Andare così, da lei, dopo pochissimi giorni dalla ripresa di un vecchio e prezioso rapporto, avrebbe incrinato qualcosa?
La verità era che Bruce temeva profondamente di perdere quella conoscenza ricominciata, riconquistata per caso.
Tiger aveva scrutato facilmente nel suo Spirito scoprendo sensazioni ed emozioni che lui poteva solo intuire vagamente.
Facile avere un Elemento di quella portata.
A me invece tocca accontentarmi... E dire che se non fosse stato per la Tribù, ora avrei ancora meno!
A braccia conserte, guardava l'ingresso della palazzina come uno scemo, prima avanzando, poi bloccandosi ed indietreggiando.
Qualcuno lo avrebbe pure potuto scambiare per una specie di stalker o maniaco... Ci mancava soltanto quello.
Scosse la testa, dandosi mentalmente dell'idiota: il mitico e sicuro Bruce Angus MacGyver in quelle condizioni?
Basta. Riprese il cammino con aria più ferrea ma quando il portone del palazzo si spalancò fece uno scatto fulmineo dietro un cassonetto.
Stava cominciando a diventare una cosa assai ridicola.
Tra l'altro, se anche fosse stata realmente Cappie, dov'era il problema?!
Falso allarme, è solo una modella di Victoria Secret's con parecchia fretta...
La bionda non poteva vederlo da quella angolazione, essendo uscita di velocità e a passo veloce, quasi impetuoso.
Bruce ci si soffermò relativamente, giusto per ammirarne le ben marcate linee sode del fondo schiena, ma senza troppa attenzione.
D'altronde l'appellativo "Modella di Victoria Secret's" le stava divinamente, considerando la forma statuaria della ragazza.
... Mh, beh comunque Cappie è pure meglio... Più naturale, e poi più espressiva, tipo attrice!
Non che ci fosse motivazione per specificare la cosa dentro di sé.
Ehi ma, aspetta un attimo, quella coda che spunta dalla borsetta non è forse...
Dalla borsetta bianca portata dalla femme fatale si notava perfettamente spuntare la coda rosa, nera con palla azzurra di Ermes.
Cappie gli aveva spiegato che per portarselo dietro si servisse dello stratagemma di renderlo un piccolo peluche.
Ma allora quella ragazza aveva qualcosa a che fare proprio con la O'Neill.
... E se fosse lei il motivo dello stato d'animo negativo di Cappie?
Oppure no, aspetta, impossibile, perché Cappie non darebbe mai Ermes ad una persona non fidata che per altro ha le sue chiavi di casa.
Deve essere una amica molto, parecchio stretta...
Un'amica che forse gli avrebbe saputo dire cosa avesse l'amica di infanzia e come mai stesse così male.
Una soluzione alternativa meno invasiva che chiederlo direttamente a lei, giusto.
Peccato che non appena cercò di seguirla per parlarci qualche istante, lei scomparve dietro ad un vicolo, smaterializzandosi.
C***o...
... Va beh, però niente panico.
Se ha Ermes non potrà mica stare via chissà quanto!
Mi basterà aspettarla e a quel punto fermarla.
... Però obiettivamente potrebbero volerci delle ore...
No, no, a quel punto meglio andare direttamente da Cappie e tanti cari saluti.
Entrò nel palazzo, arrivò davanti alla porta del monolocale e suonò il campanello.
Una volta.
Due volte.
Tre volte.
Quattro volte.
Cinque volte.
... Ok, mi sa proprio che non c'è...
... Quindi non mi resta altro se non aspettare l'amica...
... Meno male che avevo la giornata libera...
03/02/2114
Di fronte alla Palazzina del Monolocale di Caroline Priscilla
Strada
Denver
Ore 16:16
Sette ore.
Dopo sette ore Bruce stava ancora lì, dentro allo stesso locale, aspettando.
La pazienza non era esattamente una dote del Vento ma non poteva fare altrimenti.
Aveva mandato giù l'ennesimo cappuccino quando per poco non gli andò di traverso vedendo tornare la bionda.
Si pulì di corsa con ilo tovagliolo ed uscì precipitandosi da lei prima che arrivasse al portone.
Forse lei stessa avrebbe rallentato voltandosi sentendo dei passi così veloci alle spalle.
Scusi!
Mi scusi signorina!
Aspetti un attimo!
Arrivatole davanti, con non troppo fiato, le mostrò un sorriso leggermente imbarazzato.
Senta, io so sicuramente che lei è una amica della ragazza che abita qui, non è vero?
Non voglio rubarle molto tempo ma solo farle qualche domande, le assicuro che poi non la disturberò più.
Qui di fronte, le offro ciò che vuole ma mi dedichi appena pochi minuti...
Avrebbe incuriosito la cara O'Neill con quell'atteggiamento?
O magari addirittura insospettito negativamente, dopo la questione dell'evasione.
Insomma, si sperava che per un motivo o per un altro finissero seduti ad un tavolo isolato ed appartato.
Hai detto di chiamarsi Elektra, giusto?
Ok Elektra, io non voglio metterti in scomode situazioni e non voglio spingerti a dirmi nulla di preciso, te lo assicuro...
... Dimmi solo una cosa: lei, intendo...
Indicando la palazzina.
... Lei.
Ecco, lei sta bene?
Ultimamente l'ho vista molto diversa, preoccupata o forse agitata...
Mi sono preoccupato, sa io la alleno nella palestra che frequenta...
... Beh in effetti fa strano che un semplice allenatore si preoccupi tanto ma è perché siamo amici di infanzia.
E' poco che abbiamo recuperato i rapporti e non mi andava di stressarla o appesantirla, per questo chiedo a te.
Vorrei solo stare sicuro che non ci sia troppo da preoccuparsi, ecco tutto...
Incrociò le dita, con le braccia posate sulla tavola, fissando negli occhi Caroline Priscilla, ignaro della sua identità alternativa.
Il suo Spirito da Semi Gildato non era in grado di registrare e riconoscere l'Elemento della irlandese.
Per quel motivo l'Investigatrice poteva stare sicura di poter mantenere con lui quel segreto.
Nell'espressione di Bruce avrebbe letto e colto un sentimento sincero e genuino, niente di preoccupante.
Era solo un amico che voleva sincerarsi del suo benessere...
... Un amico che non la vedeva poi tanto come un'amica, però.