Re: OVUNQUE... E DA NESSUNA PARTE!
Inviato: 13/10/2019, 23:16
02/04/2114
Giungla Amazzonica
Ore 15:19
Scarlet aveva ricevuto indicazioni piuttosto precise riguardo la Tribù di Esclusi frequentata in quel periodo dal fratello maggiore.
I loro spostamenti si disperdevano su un'area di interesse di circa venti chilometri quadrati, con la finalità di scoprire quanti più indizi possibile sulle attività oscure della zona.
Lowell era riuscito ad ottenere diverse confessioni da prigionieri della Loggia sulla presunta missione di uccidere la sorella minore.
Niente di concreto e preciso, soltanto qualche indicazione vaga su chi potesse essere a capo di quell'intento e come intendesse portare a termine l'omicidio.
Aveva promesso di proteggerla e di preservare la sua tranquillità, ma naturalmente per arrivare ad una certezza simile doveva star via molto tempo.
Quella lontananza era stata interpretata dalla Nygaard come l'ennesimo motivo per non starle vicino e di conseguenza fregarsene di lei, abbandonandola a se stessa.
Oramai Lowell non sapeva più come fare a farle comprendere che la sua priorità fosse rimediare agli orrori vissuti durante la prima adolescenza.
Al momento era allo scuro sull'Imprinting nato con il SemiGildato Tybalt, c'era da capire se ella volesse o meno renderlo partecipe di una notizia tanto assurda.
Le Forze dell'Essere la definivano come nuova futura detentrice della stirpe del Fuoco, ma era davvero possibile grazie all'unione con uno poco potente come il Kingston?
Quale Fato infausto attende l'Erede Estia e la sua prosecuzione nel Comando del Fuoco Druidico?
Sembrava che le solide nozze della figlia degli attuali Jin potessero in qualche modo essere indebolite o disturbate, almeno in base a ciò che prevedevano le nebbie.
Eppure nessuna avvisaglia era mai stata avvertita da nessuno di vicino alla Nobiltà del Fuoco, così come dalle Guide delle diverse Comunità ad essa collegate.
Probabilmente c'erano segreti che sapevano essere ben mantenuti o forse, semplicemente, doveva ancora succedere qualcosa che sconvolgesse tutto.
O magari, proprio a causa della vicinanza con un Gildato, alla fine l'Erede del Fuoco avrebbe deciso di lasciar stare il trono, ridonandolo ai precedenti proprietari.
Un po' assurdo da valutare, ma neanche troppo, considerando che Estia si fosse legata tanto ad un individuo tanto estraneo al proprio mondo.
Troppe variabili, troppe ipotesi, ma nessuna concretezza per il futuro, a parte l'obiettivo di gente maledetta nel voler porre fine alla vita della Djinn.
Doveva focalizzarsi su di loro, Lowell, senza stare a pensare in quale modo il figlio della sorella potesse ascendere al rango superiore druidico in assoluto.
... Lei sarebbe perfetta come Regina delle Fiamme, per quanto temo si possa lasciar facilmente corrompere dal potere.
Sfruttare quello stesso potere, ad esempio, per prendersi la propria vendetta su coloro che le avevano recato traumi ed onte passati.
Il fratello era convinto che l'unica sua salvezza sarebbe stata la persona al suo fianco, che dovesse essere più ragionevole e capace di parlare al suo cuore.
Non era però così tranquillo sul fatto che la rossa potesse incontrare qualcuno di simile, con quel caratterino per nulla semplice da gestire.
Insomma, meno male che stesse già provvedendo a distanza un rozzo bifolco afroamericano.
La sua presenza nei nuovi interessi sentimentali di Scarlet l'avevano spinta a recarsi proprio dal fratello in cerca di nuovi poteri e consapevolezze.
Alla rossa sarebbe bastato, giunta nel luogo approssimativo indicato dall'uomo, captare il Mana dei vari Confratelli Esclusi e seguirne le tracce.
Al suo arrivo nella Tribù, molti di loro l'avrebbero guardata con aria interrogativa e perplessa, analizzandone il vestiario e i particolari del volto.
Cercate la nostra Flamberga?
In questo momento si trova in un paese di frontiera non magico, in quella direzione.
E sarebbe rimasto lì per qualche giorno, provando a fare qualche domanda in giro alle persone giuste, sopratutto di notte.
Per Scarlet non c'era quindi soluzione se non dirigersi proprio dentro quel paese, orientandosi seguendo il Mana emanato da Lowell.
Non sarebbe stato affatto complesso. Il Fuoco nello Spirito del parente vicino era pari al 95%, sopra gli altri Elementi che viaggiavano al 75%.
Con una tale accoppiata di energie e affinità, comprenderne l'esatta locazione non le avrebbe portato via più di un paio di minuti.
La fitta vegetazione amazzonica permetteva lo spostamento arboreo, ma bisognava proseguire a piedi una volta giunti in prossimità del punto abitato.
La giornata era soleggiata e la temperatura abbastanza calda. Qualche nuvola in cielo prometteva pioggia ma era anche possibile che si allontanasse col vento.
Quel luogo era circondato da un grande fiume con una forte corrente, raggiungibile utilizzando un solido ponte di legno.
Appena varcato l'arco del paese, Scarlet avrebbe sentito parlare con l'idioma latino la maggior parte delle persone.
Per lo più c'erano coltivatori, mercanti e operai che stavano restaurando una vecchia costruzione di stampo religioso.
Il perimetro del centro cittadino era assai ristretto e raggiungere la piazzola principale non era chissà quale impresa.
Anche in quell'occasione, la ragazza si poté sentire addosso diversi sguardi, ma ben diversi da quelli subiti nella Tribù.
Alcuni individui la guardavano come merce assai rara e preziosa, altri invece individuandola all'istante come una forestiera smarrita.
Il Mana del Fuoco però le indicava che il fratello non fosse per niente distante, anzi, arrivata sulla piazza, si faceva sempre più intenso.
Suonò una grande campana e le porte di un grosso edificio si aprirono lentamente, cigolando.
Da lì uscirono diverse persone, tra le quali anche due donne, una dai tratti occidentali e l'altra invece orientali.
Scarlet ne avrebbe percepito per altro il Mana Blu, Acqua per la prima e Ghiaccio per la seconda.
La imploro Don Juan, per noi sarebbe di vitale importanza poter dare anche solo una piccola occhiatina alla Sala Chiusa degli Affreschi!
Non potrebbe essere così benevolo da concederci una minima eccezione? Abbiamo fatto davvero molta strada per ammirarne la storia e l'arte raffigurata.
L'individuazione del Mana Acuan delle due femmine aveva momentaneamente distratto Scarlet dal proseguire nel setacciare la zona in cerca del fratello.
Ma fortunatamente non le sarebbe servito concentrarsi ancora, perché la voce dell'uomo sopraggiunse a poca distanza e piuttosto sorpresa.
Voltandosi, ella avrebbe subito riconosciuto le sembianze di Lowell con abiti decisamente diversi da quelli con cui di solito si presentava a casa sua.
Erano vestiti molto più vissuti e da esplorazione, in accordo però con lo stile babbano, così da non dare nell'occhio indossando abbigliamento druidico.
Accanto al Djinn c'era una femmina, una bionda, donna che Scarlett non avrebbe saputo riconoscere, perché ella manteneva a bada il proprio Elemento principale.
Giusto per un secondo lo Spirito di quella sconosciuta ebbe un fortissimo ed elevato guizzo elettrico.
Un guizzo talmente tanto intenso da rasentare quasi quello di un Erede vero e proprio.
Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...
Lowell si avvicinò velocemente alla sorella, seguito sempre da quella donna che ancora si mostrava piuttosto inespressiva.
Un tempo avrebbe cercato di abbracciarla, il Djinn, ma ormai aveva capito che simili gesti non fossero affatto graditi dalla rossa.
Lei è Ymir, momentaneo membro della Tribù e colei che mi aiutò a decifrare la profezia sul tuo conto.
Ymir, lei è mia sorella Scarlet, ma per quanto te ho parlato non credo ci sia bisogno di presentazioni.
Attese che le due femmine si scambiassero qualsiasi cosa, che fosse un cenno o una parola.
Coloro i quali prima stavano fissando con interesse la Djinn, si alzarono andandosene, comprendendo che la potenziale preda non fosse più indifesa.
... Cosa ti porta qui?
È successo qualcosa di grave dopo la partenza di Ryurik?
Giungla Amazzonica
Ore 15:19
Scarlet aveva ricevuto indicazioni piuttosto precise riguardo la Tribù di Esclusi frequentata in quel periodo dal fratello maggiore.
I loro spostamenti si disperdevano su un'area di interesse di circa venti chilometri quadrati, con la finalità di scoprire quanti più indizi possibile sulle attività oscure della zona.
Lowell era riuscito ad ottenere diverse confessioni da prigionieri della Loggia sulla presunta missione di uccidere la sorella minore.
Niente di concreto e preciso, soltanto qualche indicazione vaga su chi potesse essere a capo di quell'intento e come intendesse portare a termine l'omicidio.
Aveva promesso di proteggerla e di preservare la sua tranquillità, ma naturalmente per arrivare ad una certezza simile doveva star via molto tempo.
Quella lontananza era stata interpretata dalla Nygaard come l'ennesimo motivo per non starle vicino e di conseguenza fregarsene di lei, abbandonandola a se stessa.
Oramai Lowell non sapeva più come fare a farle comprendere che la sua priorità fosse rimediare agli orrori vissuti durante la prima adolescenza.
Al momento era allo scuro sull'Imprinting nato con il SemiGildato Tybalt, c'era da capire se ella volesse o meno renderlo partecipe di una notizia tanto assurda.
Le Forze dell'Essere la definivano come nuova futura detentrice della stirpe del Fuoco, ma era davvero possibile grazie all'unione con uno poco potente come il Kingston?
Quale Fato infausto attende l'Erede Estia e la sua prosecuzione nel Comando del Fuoco Druidico?
Sembrava che le solide nozze della figlia degli attuali Jin potessero in qualche modo essere indebolite o disturbate, almeno in base a ciò che prevedevano le nebbie.
Eppure nessuna avvisaglia era mai stata avvertita da nessuno di vicino alla Nobiltà del Fuoco, così come dalle Guide delle diverse Comunità ad essa collegate.
Probabilmente c'erano segreti che sapevano essere ben mantenuti o forse, semplicemente, doveva ancora succedere qualcosa che sconvolgesse tutto.
O magari, proprio a causa della vicinanza con un Gildato, alla fine l'Erede del Fuoco avrebbe deciso di lasciar stare il trono, ridonandolo ai precedenti proprietari.
Un po' assurdo da valutare, ma neanche troppo, considerando che Estia si fosse legata tanto ad un individuo tanto estraneo al proprio mondo.
Troppe variabili, troppe ipotesi, ma nessuna concretezza per il futuro, a parte l'obiettivo di gente maledetta nel voler porre fine alla vita della Djinn.
Doveva focalizzarsi su di loro, Lowell, senza stare a pensare in quale modo il figlio della sorella potesse ascendere al rango superiore druidico in assoluto.
... Lei sarebbe perfetta come Regina delle Fiamme, per quanto temo si possa lasciar facilmente corrompere dal potere.
Sfruttare quello stesso potere, ad esempio, per prendersi la propria vendetta su coloro che le avevano recato traumi ed onte passati.
Il fratello era convinto che l'unica sua salvezza sarebbe stata la persona al suo fianco, che dovesse essere più ragionevole e capace di parlare al suo cuore.
Non era però così tranquillo sul fatto che la rossa potesse incontrare qualcuno di simile, con quel caratterino per nulla semplice da gestire.
Insomma, meno male che stesse già provvedendo a distanza un rozzo bifolco afroamericano.
La sua presenza nei nuovi interessi sentimentali di Scarlet l'avevano spinta a recarsi proprio dal fratello in cerca di nuovi poteri e consapevolezze.
Alla rossa sarebbe bastato, giunta nel luogo approssimativo indicato dall'uomo, captare il Mana dei vari Confratelli Esclusi e seguirne le tracce.
Al suo arrivo nella Tribù, molti di loro l'avrebbero guardata con aria interrogativa e perplessa, analizzandone il vestiario e i particolari del volto.
Cercate la nostra Flamberga?
In questo momento si trova in un paese di frontiera non magico, in quella direzione.
E sarebbe rimasto lì per qualche giorno, provando a fare qualche domanda in giro alle persone giuste, sopratutto di notte.
Per Scarlet non c'era quindi soluzione se non dirigersi proprio dentro quel paese, orientandosi seguendo il Mana emanato da Lowell.
Non sarebbe stato affatto complesso. Il Fuoco nello Spirito del parente vicino era pari al 95%, sopra gli altri Elementi che viaggiavano al 75%.
Con una tale accoppiata di energie e affinità, comprenderne l'esatta locazione non le avrebbe portato via più di un paio di minuti.
La fitta vegetazione amazzonica permetteva lo spostamento arboreo, ma bisognava proseguire a piedi una volta giunti in prossimità del punto abitato.
La giornata era soleggiata e la temperatura abbastanza calda. Qualche nuvola in cielo prometteva pioggia ma era anche possibile che si allontanasse col vento.
Quel luogo era circondato da un grande fiume con una forte corrente, raggiungibile utilizzando un solido ponte di legno.
Appena varcato l'arco del paese, Scarlet avrebbe sentito parlare con l'idioma latino la maggior parte delle persone.
Per lo più c'erano coltivatori, mercanti e operai che stavano restaurando una vecchia costruzione di stampo religioso.
Il perimetro del centro cittadino era assai ristretto e raggiungere la piazzola principale non era chissà quale impresa.
Anche in quell'occasione, la ragazza si poté sentire addosso diversi sguardi, ma ben diversi da quelli subiti nella Tribù.
Alcuni individui la guardavano come merce assai rara e preziosa, altri invece individuandola all'istante come una forestiera smarrita.
Il Mana del Fuoco però le indicava che il fratello non fosse per niente distante, anzi, arrivata sulla piazza, si faceva sempre più intenso.
Suonò una grande campana e le porte di un grosso edificio si aprirono lentamente, cigolando.
Da lì uscirono diverse persone, tra le quali anche due donne, una dai tratti occidentali e l'altra invece orientali.
Scarlet ne avrebbe percepito per altro il Mana Blu, Acqua per la prima e Ghiaccio per la seconda.
La imploro Don Juan, per noi sarebbe di vitale importanza poter dare anche solo una piccola occhiatina alla Sala Chiusa degli Affreschi!
Non potrebbe essere così benevolo da concederci una minima eccezione? Abbiamo fatto davvero molta strada per ammirarne la storia e l'arte raffigurata.
L'individuazione del Mana Acuan delle due femmine aveva momentaneamente distratto Scarlet dal proseguire nel setacciare la zona in cerca del fratello.
Ma fortunatamente non le sarebbe servito concentrarsi ancora, perché la voce dell'uomo sopraggiunse a poca distanza e piuttosto sorpresa.
Voltandosi, ella avrebbe subito riconosciuto le sembianze di Lowell con abiti decisamente diversi da quelli con cui di solito si presentava a casa sua.
Erano vestiti molto più vissuti e da esplorazione, in accordo però con lo stile babbano, così da non dare nell'occhio indossando abbigliamento druidico.
Accanto al Djinn c'era una femmina, una bionda, donna che Scarlett non avrebbe saputo riconoscere, perché ella manteneva a bada il proprio Elemento principale.
Giusto per un secondo lo Spirito di quella sconosciuta ebbe un fortissimo ed elevato guizzo elettrico.
Un guizzo talmente tanto intenso da rasentare quasi quello di un Erede vero e proprio.
Scarlet? Faccio fatica a credere ai miei occhi...
Lowell si avvicinò velocemente alla sorella, seguito sempre da quella donna che ancora si mostrava piuttosto inespressiva.
Un tempo avrebbe cercato di abbracciarla, il Djinn, ma ormai aveva capito che simili gesti non fossero affatto graditi dalla rossa.
Lei è Ymir, momentaneo membro della Tribù e colei che mi aiutò a decifrare la profezia sul tuo conto.
Ymir, lei è mia sorella Scarlet, ma per quanto te ho parlato non credo ci sia bisogno di presentazioni.
Attese che le due femmine si scambiassero qualsiasi cosa, che fosse un cenno o una parola.
Coloro i quali prima stavano fissando con interesse la Djinn, si alzarono andandosene, comprendendo che la potenziale preda non fosse più indifesa.
... Cosa ti porta qui?
È successo qualcosa di grave dopo la partenza di Ryurik?
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