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Canarie

Messaggioda Sandyon » 01/02/2015, 23:32

Le Isole Canarie sono un grande arcipelago di sette isole maggiori e due isole minori, tutte di origine vulcanica; situate nell'Oceano Atlantico al largo dell'Africa nord-occidentale, formano una comunità autonoma della Spagna.
La capitale è condivisa tra Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria; fino al 1927 la capitale canaria era soltanto Santa Cruz.
L'isola più vicina si trova a circa 95 km dalla costa africana.
L'arcipelago delle Isole Canarie dista 940km dalla costa continentale europea.
Le isole formano l'ecoregione della Macaronesia, assieme a Capo Verde, Madera, le Isole Azzorre e le Isole Selvagge.
Il vulcano del Teide, situato nell'isola di Tenerife, con i suoi 3718 metri è la montagna più alta della Spagna. Le isole godono di un clima molto mite durante tutto l'anno che può essere però, grazie all'influenza degli alisei, alternativamente molto secco oppure piuttosto umido.


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Messaggioda Madeline » 25/02/2015, 22:36

Isola di Tenerife
Villaggio Vacanze "Las Noches y la Vida"
05/09/2109
Ore 22:47


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Il villaggio vacanze dove era stata assunta Ariel Jiménez non era esattamente un luogo canonico per turisti.
Il nome faceva già intuire di cosa potesse trattarsi, ma nello specifico era un paradiso per i nottambuli.
Garantendo intrattenimento fino alla mattina presto con colazione compresa prima di andarsene a dormire, quel posto era rinomato in tutto il Mar Mediterraneo per la qualità del cibo, delle attività per il divertimento e per la sicurezza da ladri e persone poco raccomandabili.
Apriva i battenti soltanto dopo le 18:30 e da allora era festa grande e infinita, perdizione, passione, cocktail, musica dal vivo e piscine.
Come aveva fatto la giovane cantante in erba colombiana a farsi assumere in un posto tanto esclusivo?
Beh doveva ringraziare la cara Preside Madeline Bergman (che poi sarei io!), la quale saputa la situazione in stallo della giovane e talentuosa ragazza ancora in giro per locali qua e là a darsi da fare per mettersi un poco in mostra, aveva utilizzato qualche conoscenza con le alte sfere della succursale del Ministero Spagnola ed era riuscita a rimediare un posticino come addetta all'intrattenimento musicale dei turisti del villaggio dalle 22:30 alle 01:30.
Ogni notte era così fin dall'ultima settimana di Agosto, un ingaggio fino alla metà di Settembre per un totale di guadagno netto di 400 Galeoni.
Zephyr, utilizzando i propri risparmi, si era pagato il periodo di vacanza dal 01 al 10 di Settembre, così da poter stare a contatto con la sua fidanzata per un tempo abbastanza consistente, ma non poteva sicuramente immaginare che la sua presenza sarebbe stata a dir poco necessaria al fine di garantire ad Ariel una possibilità unica, quella di partecipare ad una competizione su scala mondiale. Certo, doveva soltanto capire come fare ad agevolarla, ma di sicuro non sarò io a spiegarlo o a suggerirlo, zuccherini.
Ariel aveva appena attaccato il suo turno di lavoro, cominciando ad intrattenere il pubblico con la sua voce meravigliosa, acclamata ed applaudita perché comunque la apprezzavano praticamente tutti (senza contare la stragrande folla maschile che provava a rimorchiarsela tra una pausa e l'altra), pareva tutto regolare e come al solito ma c'era una presenza nettamente nuova in mezzo ai vari turisti, una presenza che non poteva essere individuata a vista o con l'udito, ma grazie all'ascolto di qualche particolare individuo sparso qua e là, il semi vampiro avrebbe potuto scoprire effettivamente quale fosse la vera Guest Star della serata.

Spoiler:
Per Zephyr:

Lanciare il d20 e sommare l'Elaborazione [Potere Speciale]
Con risultato maggiore o superiore a 39, invierò un MP con le istruzioni su cosa sente.
In caso contrario, invierò un MP dove spiego come regolarsi.


Per Ariel:

Effettuare una azione introduttiva (prima di quella di Zephyr) dove si può leggere un resoconto dal primo giorno di lavoro a quello dove è ambientata la giocata attuale, con annesso brano con il quale si dà il via alla serata. Al termine della canzone, la PG deve rimanere sempre vicino al palco per ritornare in fretta a cantare dopo essersi bevuta qualche cosa di fresco ma non alcolico.
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Messaggioda Ariel » 26/02/2015, 13:07

[Tenerife - Las Noches y la Vida (Villaggio Vacanze) - 5 Settembre 2109 - 22.47]


Ancora non poteva credere di essere lì, su quell'isola meravigliosa, ad animare le serate del villaggio vacanze che l'aveva contattata per offrirle un lavoro: non aveva idea che fosse stata la Preside Bergman a procurarglielo - anche se in effetti si chiedeva spesso come fossero venuti a conoscenza delle sue doti canore - ma di sicuro avrebbe fatto di tutto per tenerselo stretto; quella era, per la Jiménez, la prima grande opportunità di mostrarsi ad un pubblico più ampio di quello dei bar londinesi nei quali cantava di tanto in tanto, e stava cercando in ogni modo di non sprecarla.
Per questo, ogni sera, intratteneva i clienti del villaggio vacanze facendoli ballare con una canzone dopo l'altra, ed in più aveva trovato anche un po' di tempo per stare col fidanzato, fare il bagno ed abbronzarsi... e meno male, visto il tipo di abbigliamento con cui i suoi superiori pretendevano che lei si presentasse sul palco.

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Vestiti succinti, per Ariel, che però - e per fortuna - quando cantava dimenticava tutto e si concentrava solo su se stessa, dimenticando gli shorts di jeans inguinali e cortissimi o il top che le copriva giusto il seno, lasciando scoperti stomaco e pancino piatto - grazie tante, sangue di Lestat.
Altra fortuna era l'aver Zephyr accanto, almeno per quei dieci giorni, perché almeno si sentiva più tranquilla anche nel presentarsi così: avere il fidanzato vicino a sé le permetteva di sentirsi più sicura e quindi di dare il meglio di sé anche quando non era completamente a suo agio, senza contare che da quando era arrivato i maschi presenti nel villaggio vacanze avevano quasi smesso del tutto di darle fastidio - una benedizione visto che lei si voleva concentrare solo sulla musica.
In quel momento stava appunto cantando, sul palco, muovendo il corpo in modo sensuale - o perlomeno sperava fosse tale - e modulando la voce affinché risultasse divertita e coinvolgente - Talento/Arte 30 e Carisma/Arte 30 + 1 (Bonus da Ab. Artistica) - perché se lei per prima non dava l'impressione di divertirsi, come avrebbe convinto tutti gli altri?



Yo soy candela
soy una llamará
y cuando siento el ritmo
mi cuerpo quiere
más más

Yo soy candela
soy una llamará
y cuando siento el ritmo
mi cuerpo quiere
más más


Cantare in spagnolo di sicuro l'aiutava in questo, essendo la sua lingua madre: la band che la supportava, poi, era davvero brava, accompagnando la sua voce alla perfezione; lo sguardo della colombiana si perdeva in mezzo alla folla, i capelli ondeggiavano ad ogni suo passo e così anche il corpo - con quelle forme perfette, grazie ai sacrifici prima e al sangue poi, che facevano impazzire ben più di un maschio.
Non era una canzone impegnativa da un punto di vista tecnico, era tutta una questione di coinvolgere la folla e farle venire voglia di scatenarsi in pista: in questo senso, il ritmo latino-americano aiutava moltissimo, difatti molti dei presenti si stavano divertendo proprio sul quadrato adibito alle danze, con somma gioia dell'ex Grifondoro la quale, a canzone finita, accolse con un sorriso felice l'applauso che le venne fatto, e si avvicinò a bordo palco per bere qualche sorso di succo di frutta adibito alla cura perfetta delle corde vocali.
D'altronde la serata, per lei, era appena iniziata, e mai avrebbe potuto rischiare di finire senza voce.

Spoiler:
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Messaggioda Zephyr » 26/02/2015, 16:20

[news]
+ Albergo del Villaggio Vacanze "Las Noches y la Vida" + Camera n°90 + 05/09/2109 + 22:39 +


Zeeeeeeeeephyr...

Uhm?
Cosa c'è Mel?


Ho bisogno di un piccolo parere maschile, puoi venire un attimo qui?

D'accordo.
... Mi spieghi che parere ti serve?


Beh, è molto semplice... sono abbastanza carina?

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Divertente...

Che c'è? Non posso temere nemmeno un po' riguardo la mia appetibilità?

No e lo sai bene.
Tra l'altro non ti sei ancora finita di vestire, che razza di giudizio vorresti?


Allora cambio la mia domanda...
Mi faresti continuare a vestire oppure mi toglieresti subito quel poco che ho addosso?


Ricordi che si era detto?
Niente di intimo durante queste vacanze...


Sì, me lo ricordo...
È solo che lo sai, mi manchi tu... mi manca il tuo...


Non serve che specifichi Mel, inoltre Dylan è nei paraggi.
Sai già cosa farete stanotte?


A parte qualche scherzetto qua e là?
Non saprei, ci piace inventare i divertimenti all'attimo, senza precluderci niente!


Io comunque sono leggermente in ritardo, Ariel ha già cominciato da un po' e so che vuole vedermi in mezzo al pubblico.
Quindi ci si vede lì in giro, mi raccomando fate in modo che i guai non siano troppo grossi.
Avete pagato di meno perché la mia fidanzata lavora qui e se ci dovessero essere disordini eccessivi e capissero che è colpa vostra, potrebbe rimetterci reputazione e posto di lavoro.


Ma da quand'è che sei diventato così fiscale, sospettoso e sfiduciato?
Quando Melia Herbert si adopera in qualcosa, qualsiasi cosa, lo fa alla perfezione... Dovresti saperlo bene, molto bene.


... Tsk, a più tardi...

E dai...
Dimmelo...


... Sì, ti toglierei tutto di dosso...

... E?
Cosa mi faresti?


Te lo spiegherò molto presto...

Non vedo l'ora amore...


Si diedero un piccolo bacio sulle labbra, per nulla casto e per nulla puro, poi Zephyr si allontanò dalla stanza dirigendosi verso le scale.
Il corridoio dell'albergo era scuro e con delle pareti spesse e metalliche, in stile neo moderno e in parte anche babbano, probabilmente.
Il semi-vampiro, vestito in maniera molto semplice e poco attenta all'eleganza, camminava sulla pavimentazione di marmo guardandosi attorno.
Le voci di tutti i turisti erano distinte e precise al suo udito e poteva sentirle anche attraverso le spesse porte delle varie stanze.
Odiava radersi totalmente la barba quando aveva l'aspetto più adulto, ma era il piccolo compromesso che aveva dovuto accettare per rimanere grande anche in presenza di Ariel. Per intendersi, non che alla Jiménez non piacesse con la barba, ma se proprio non poteva averlo più piccolo, almeno senza la peluria sul viso dimostrava qualche mese di meno e questo la sollevava di un poco dalla tristezza di sembrare una ragazzina vicino a lui, ragazzina in rapida crescita, senza dubbio, ma pur sempre ancora una ragazzina.

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Giunto nella hall, non fece caso a nessuna delle ragazze single o impegnate che lo fissavano con l'acquolina sia in bocca che da qualche altra parte, piuttosto si informò su dove si trovasse quella notte Ariel di turno. C'erano in totale quattro palchetti adibiti alla musica dal vivo sparsi per il villaggio vacanze e non era detto che la colombiana cantasse sempre al numero due, per quanto fosse il più frequente per le sue esibizioni.
Difatti l'addetto alle informazioni turistiche disse al Kenway che l'avrebbe trovata al numero tre in via eccezionale, così al futuro MediMago non rimase che uscire in fretta dalla struttura e incamminarsi lungo i viali alberati del villaggio. Ad un tratto però, quando fu abbastanza solo e sicuro che nessuno si aggirasse nelle vicinanze, si appoggiò ad un albero e cominciò ad emettere dei sospiri fastidiosamente dolorosi, stringendo le palpebre. Alzandosi la maglietta, rivelò sugli addominali, sui fianchi e sui pettorali dei lividi netti e scuri, senza contare alcuni graffi sulle braccia e sulle spalle che ancora gli bruciavano. Allenare l'Erede del Vento era gratificante solo perché rendeva contenta e soddisfatta la sua Capo Gilda, ma per il resto somigliava più ad una tortura che ad un favore diplomatico. Rawyn ci andava giù pesante, lo colpiva ripetutamente, non si risparmiava con morsi, graffi, soffi ad ultrasuoni e schianti con tutto il corpo. Nonostante questo però, l'Acuan si rialzava ogni volta, tornando sulla scopa e volando di nuovo, provando a colpirlo, attaccarlo, aggirarlo e mostrargli come affrontare adeguatamente un umano, un mago, un Gildato.
Doveva resistere ancora qualche ora e quei colpi sarebbero scomparsi dalla sua pelle grazie alla rigenerazione più veloce insita nel suo DNA.
Quei giorni di vacanza rappresentavano una benedizione per il suo corpo e il fatto che la fidanzata fosse sempre molto stanca alla fine di ogni notte di lavoro poteva reputarsi una fortuna. Non dovendo andare a letto insieme non era necessario che lei lo vedesse nudo e di conseguenza si accorgesse dei segni evidenti delle sue attività alternative. Certo, sarebbe stato più difficile nasconderlo a Melia che invece era tutt'altro che stanca, anzi, vogliosa come sempre, ma l'accordo stipulato prima di arrivare in quel villaggio lo aveva difeso anche dalle possibile relazioni sessuali con lei.

Eccola laggiù.
Per la Trama... È un incanto.


Quando Zephyr giunse nei pressi del palchetto numero tre, Ariel stava terminando il suo brano incitata da tutti i turisti intenti a muoversi e ballare. I maschi andavano in visibilio per lei e molti ci provavano anche in presenza del suo fidanzato che, comunque, sapeva benissimo come allontanare la concorrenza. Qualcuno di loro, esageratamente insistente, per non pestarlo e finire dalla parte del torto aveva deciso di lasciarlo alle "cure" della migliore amica, chiedendole un lavoro pulito ma assolutamente cattivo.
Stava quindi camminando per raggiungerla dietro le quinte (lui poteva, aveva avuto il permesso speciale dal proprietario), quando ad un tratto, le voci di due specifiche persone alla sua destra colsero molta della sua attenzione, facendo sì che si bloccasse e rimasse in ascolto.
Un ragazzo e una ragazza, probabilmente fidanzati tra loro, lei per altro era un'altra delle cantanti che lavoravano lì nel villaggio.

... Si chiama Donald Winston, è scozzese!

Quel Donald Winston?
Se fosse davvero lui allora saremmo a cavallo!


È lui è lui, posso assicurartelo, ho fatto un servizietto speciale ad uno degli addetti alla sistemazione camere quando ho visto che stava facendo salire dei bagagli piuttosto numerosi in una stanza ed ha cantato dopo neanche dieci minuti...

Te lo ricordi vero che in teoria sono il tuo ragazzo?

E su, quanto te la prendi!
L'ho fatto solo per l'informazione segreta, lo sai che amo solo te no?!


... Sarà... Quindi adesso dov'è questo Talent Scout?

Si aggira qui intorno, è incaricato di ascoltare nuove voci per conto della Kusanagi Record!
Però andrà via domattina, ha differenti appuntamenti in altri luoghi del mondo, quindi se quella fessa della Jiménez continua a fare canzoni così tranquille e popolari fino all'01:30, passerà per una dilettante qualsiasi, poi, appena ci sarà il mio turno alle 02:00 eseguirò una canzone che lo lascerà a bocca aperta e mi segnalerà!


Beh se tanto non lo sa chi c'è non ha mica motivo di cantare chissà cosa di fenomenale, no?

Appunto!
Godiamoci questo drink e aspettiamo il momento della mia vittoria amore...


Un Talent Scout famoso... Qui...
... Non posso lasciare che Ariel perda questa occasione, ma se glielo dico andrà nel panico.
Ho bisogno di cambiare le carte in tavola, quell'oca non può scavalcare la mia ragazza.
Però non posso farlo da solo... Ho bisogno di Mel, dove sta?


Si cominciò a guardare attorno: a quell'ora lei e Dylan dovevano già trovarsi in zona per bere e ascoltare buona musica.
Infatti, eccoli lì mano nella mano vicino ad uno dei banconi intenti ad ordinarsi qualcosa di assolutamente alcolico, amavano essere brilli.
Avvicinatosi alla bella coppia dannata, Zephyr attese che nessuno potesse sentirli parlare, chiedendo anche lui un cocktail analcolico perché preferiva rimanere lucido. Sia la Herbert che il professor Connor lo osservarono con aria curiosa e perplessa.

Cos'hai Zephyr?

Mel, mi serve il tuo aiuto, hai con te l'anello?

Certamente, ti pare che lo lascio in camera?

Bene, allora vorrei che lo utilizzassi, è importante.

Ma così mi toglierai tutto il divertimento per il resto della notte...


Lo sguardo del ragazzo fu abbastanza eloquente da convincerla a sbuffare ed annuire, incrociando le braccia e pronta ad ascoltarlo.

... Bene, mi serve che convinci almeno un gruppo di dieci, quindici persone a...


+ Più Tardi + Palchetto n°3 +


Ariel stava tornando nuovamente alla propria postazione, afferrando il microfono e preparandosi mentalmente a cominciare una nuova esibizione canora allegra e poco impegnativa, d'altronde era questo ciò che le veniva richiesto per rallegrare la notte a tutti i turisti.
Mentre stava per iniziare però, un gruppo folto di ragazzi e ragazze cominciò a gridare "Dai canta qualcosa di diverso, su su su! Qualcosa di più difficile, facci sentire la tua voce!". Zephyr, sorridendo tra sé leggermente, ripromettendosi di dovere un favore grosso alla migliore amica Serpeverde, lasciò che la fidanzata si occupasse di accontentare i clienti dell'albergo in modo molto più autentico e nei suoi canoni.
Era sicuro che ella non attendesse altro che dimostrare le sue vere capacità, ma di certo fino ad allora non si era mai azzardata a farlo per non annoiare nessuno che cercava invece festa, divertimento e spensieratezza. Forse sarebbe stata un po' nervosa, un po' preoccupata per il risultato finale della performance, ma se si fosse voltata un attimo avrebbe visto il Prefetto Corvonero seduto vicino alla band intento a sorriderle e farle il tifo, infondendole la sicurezza necessaria a non cader preda del panico.

Forza amore mio.
Fai vedere loro chi sei.
C'è qualcuno lì in mezzo che deve accorgersi di te.


Spoiler:
Dialoghi con Melia accordati tra i giocatori.
[/news]
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Messaggioda Ariel » 26/02/2015, 22:04

Aveva appena finito di bere il succo - gusto ananas - sospirando di sollievo, ed era di nuovo pronta a riprendere il suo repertorio di canzoni tranquille e ballabili, adatte a quel tipo di serata, quando una piccola folla di ragazzi cominciò ad incitarla in maniera diversa dal solito: non volevano semplicemente sentirla cantare, volevano che ci andasse giù più pesante... ma perché?
Non erano quelli gli accordi col proprietario del villaggio vacanze e non era sicura che dare retta ai clienti fosse la cosa giusta da fare quando le era stata data una linea musicale precisa da seguire: si morse il labbro inferiore, guardandosi intorno alla ricerca dell'unica persona che la poteva tranquillizzare... e Zephyr era lì, vicino alla band, con quel suo sorriso meraviglioso che dedicava solo a lei alla sua Grifondoro - anzi, ex - speciale, alla ragazza che aveva scelto in mezzo a tante, che aveva sempre considerato come unica, con la quale aveva condiviso i suoi segreti più intimi ed anche il sangue di Lestat.
Le bastava guardarlo per sapere che stava facendo il tifo per lei, che voleva solo sentirla cantare al meglio delle sue possibilità, così come le persone che la stavano incitando... ma se il detto babbano - ed anche magico, in fondo - era "il cliente ha sempre ragione", allora perché non accontentarli?
Si avvicinò alla band dunque, approfittandone per scambiare uno sguardo intenso col fidanzato, e dalla borsa poggiata a terra, sul bordo del palco, prese i suoi spartiti, scegliendone uno velocemente: se volevano qualcosa di forte, forse aveva il pezzo giusto per loro.

Ragazzi, so che è un po' un fuori programma, però... seguitemi con questa, okay?

Consegnò alla band lo spartito dopo aver moltiplicato con la bacchetta, dopodiché si avvicinò al microfono e sorrise alla piccola folla che aspettava solo di sentirla cantare: non immaginava minimamente che, lì da qualche parte, forse un uomo avrebbe voltato lo sguardo verso di lei, ascoltandola con inaspettato interesse...



Loving you
Isn't the right thing to do
How can I
Ever change things that I feel

If I could
Maybe I'd give you my world
How can I
When you won't take it from me


La batteria le dava una carica incredibile, più di quanto si sarebbe mai immaginata: improvvisamente, Ariel Jiménez si rese conto che per quanto le canzoni cantate fino a quel momento fossero belle e piacevoli... "spaccare" con la propria voce le mancava troppo.

You can go your own way
Go your own way
You can call it
Another lonely day
You can go your own way
Go your own way


Tolse il microfono dall'asta, sentendosi... diversa: non avrebbe saputo spiegare come, era complicato anche per se stessa, ma si sentiva quasi un'altra persona; più sicura, più carismatica, più consapevole di sé e della propria forza vocale.
La voce le usciva sicura dalla gola - Talento/Arte 30 + 8d20 = 38 - e poteva quasi giurare di essere molto più capace di trasmettere sensazioni positive e coinvolgenti di un tempo - Carisma/Arte 30 + 8d20 + 1 (Bonus da Ab. Artistica) = 39.
La canzone risaliva a molto tempo prima, a quand'era ancora una studentessa, a quando nemmeno sapeva ancora di voler essere una cantante nella vita... eppure era convinta di non aver mai cantato così bene come in quel momento.

Tell me why
Everything turned around
Packing up
Shacking up is all you want to do

If I could
Baby I'd give you my world
Open up
Everything's waiting for you

You can go your own way
Go your own way
You can call it
Another lonely day
You can go your own way
Go your own way


La testa si muoveva a tempo con la batteria, il corpo seguiva il ritmo della canzone: a volte, poi, s'incurvava verso il basso, quasi ad abbracciare la folla sottostante, mentre altre si muoveva per il palco come a volerlo riempire tutto con la propria voce, il proprio carisma, la propria presenza scenica.
L'assolo di chitarra era fantastico, il preludio perfetto alla ripetizione del ritornello che Ariel cantò con tutta la forza di cui disponeva, con tanto di virtuosismi improvvisati e perfettamente padroneggiati: Monique Vireau, Robyn Laars e Lyra Bennet sarebbero stati fieri di lei, ne era certa.

You can go your own way
Go your own way
You can call it
Another lonely day
Another lonely day
You can go your own way
Go your own way
You can call it
Another lonely day

You can go your own way
You can call it
Another lonely day
You can go your own way


Mai sentita così bene in tutta la sua vita.

Spoiler:
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Messaggioda Madeline » 27/02/2015, 16:02

La trovata di Zephyr aveva dato i suoi buoni frutti, senza dubbio!
La folla, incentivata dal potere di Melia Herbert, aveva cominciato ad incitare Ariel affinché cantasse qualcosa di più impegnativo, venendo quindi accontentata dalla colombiana, la quale optò per un brano più tecnicamente completo e meno ballabile, ma comunque allegro.
Dalla finestra della direzione, il proprietario del villaggio, ascoltando la musica appena iniziata, si affacciò per capire cosa stesse combinando la propria sottoposta, ma osservando nella folla un apprezzamento forte ed energico, decise di non intervenire, d'altronde era vero ciò che la Jiménez aveva pensato e ipotizzato, ovvero che il cliente aveva sempre ragione e come tale, se ad esso andava bene, allora andava bene anche per il boss.
A chi invece quella trovata non piaceva proprio era la rivale segreta della cantante con il suo fidanzato, entrambi infastiditi, molto infastiditi, anzi, troppo infastiditi...

Vuoi vedere che lo sa anche lei?
Sembra tanto santarellina, ma di sicuro avrà fatto il servizio completo a quello che mi ha dato la soffiata a me!


Io non credo, hai visto?
È stato il pubblico a chiederle di cantare, mica può aver fatto il servizio completo a tutti!


Già, forse hai ragione, ma non va ugualmente bene, sono certa che il signor Winston si sarà interessato a lei.
Ha una bella voce ma per mia fortuna non la sta mostrando adeguatamente...


Perché, può fare ancora di più di così?

L'ho vista mentre si esercitava per conto proprio nel tardo pomeriggio...
... Se si mette a cantare come si deve, sono fottuta.


Anzi che lo riesci ad ammettere, tesoro!

Lo potrò anche ammettere, ma questo non significa che mi arrendo.
Ho un'idea, ma tu devi aiutarmi, capito?


Cosa dovrei fare?

Io mi occuperò di ravvivare ulteriormente la serata a tutta la folla con una bella trovata, ma tu dovrai avvicinarti al tavolino delle bevande senza farti vedere e mettere un po' d'alcol nella confezione di succo di Ariel, non troppo altrimenti potrebbe accorgersene.
Quando beve prima di tornare a cantare lo fa in fretta, più per sete che per gusto, quindi se la quantità di alcol è minima non la sentirà, però le arriverà alla testa... se non beve mai alcolici è perché non regge bene, quindi da brilla sarà più facile batterla.


Batterla?
... Ah ho capito, intendi...


Già, hai inteso benissimo... E ora muoviti, non abbiamo tutto il tempo del mondo!

Scaltra e malvagia, la concorrente misteriosa di Ariel si preparò adeguatamente a fare il suo ingresso in scena mentre il fidanzato si avviava in prossimità della zona drink delle lavoratrici per versare della vodka liscia (poche gocce) nel cartone di succo vicino al bicchiere della colombiana. Zephyr purtroppo non avrebbe potuto osservarlo o sentirlo perché nel frattempo era troppo impegnato a seguire la canzone della fidanzata, quindi c'era solo da sperare che la ex Grifondoro non bevesse troppo o non avesse troppa sete dopo la performance.
Il Talent Scout, nel frattempo, avendo cominciato a sentire una voce decisamente sopra la media di quelle sentite fino ad allora nel suo girovagare per i paesi d'Europa, dedicò maggiore attenzione al brano cantato in quell'istante, soffermandosi sulle movenze della ragazza latino-americana, sulle proprietà vocali e facendo una stima dell'età approssimativa, la quale doveva aggirarsi al massimo intorno ai 19-20 anni, non di più.
Annuendo con un sorriso curioso e sorpreso, continuò a bere il suo cocktail quando poi anche il resto della folla rimase particolarmente colpita dall'arrivo sul palco della collega di Ariel, in perfetto abbigliamento da esibizione (anche se molto più osé rispetto alla Jiménez: top cortissimo azzurro, mutandine gialla del costume e sandali alla schiava neri lunghi fino a metà polpaccio), anche se non era affatto il suo orario. Il tutto in concomitanza con la fine dell'esibizione.

Buonasera bella gente!

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Un boato di applausi da parte del pubblico maschile fu la risposta a quel saluto.

Vi andrebbe una bella sfida canora tra le due migliori cantanti del villaggio?

Un boato ancora più grande esplose tra il pubblico, intanto, la ragazza si volse verso Ariel, sorridendo angelicamente.

Che ne dici tesoro, ti va?
È solo per farli divertire e magari il capo ci dà pure un extra per questa trovata!


Quanto era semplice puntare alla buona fede della Jiménez, forse uno dei suoi punti più deboli per le vipere come la rivale.

E-RI-KA!
E-RI-KA!
E-RI-KA!
E-RI-KA!


Ah giusto, il nome della vipera era Erika Dominguez, provenienza Argentina.
Colombia VS Argentina, chi l'avrebbe avuta vinta alla fine dei giochi e delle musiche?
Beh, sì, bisognava vedere sempre se la Jiménez avesse accettato oppure no, ma in caso contrario, avrebbe lasciato campo libero alla collega, una mossa terribile considerando chi c'era all'ascolto e probabilmente Zephyr doveva solo sperare che Ariel lo considerasse davvero un piacevole gioco e nulla di più, spingendola a divertirsi ed accogliere con ottimismo quella strana sfida tra "amiche".

Allora, è molto semplice!
Al termine delle nostre esibizioni, ascolteremo i vostri applausi, sarete voi a giudicare chi è stata più brava, d'accordo?


SIIIIIII!
SIIIIIII!
SIIIIIII!
SIIIIIII!


Benissimo!
Adesso comincio io, preparatevi ad un po' di country-pop!


Erika si volse verso i ragazzi della band, indicando loro lo spartito da prendere nel suo archivio personale.
Il fidanzato intanto era tornato al suo posto, operazione andata a buon fine, per la sfortuna della colombiana.
Trascorsero appena pochi secondi e di nuovo la musica invase il Villaggio Vacanze, ma Ariel, per controbattere al duello canoro, cosa avrebbe deciso di cantare? Intanto però era meglio sentire di che pasta fosse fatta la avversaria...



Talento/Arte (28) + d20 (13) = 41
Carisma/Arte (21) + d20 (7) = 28


Spoiler:
Per Ariel:

Lanciare il d100 per capire quanta sete ha il personaggio alla fine della propria esibizione.

Tra 0 e 25 --> Poca sete. (Malus per l'alcol di -1 nel prossimo brano)
Tra 26 e 50 --> Moderata sete. (Malus per l'alcol di -2 nel prossimo brano)
Tra 51 e 75 --> Tanta sete. (Malus per l'alcol di -3 nel prossimo brano)
Tra 76 e 100 --> Sete esagerata. (Malus per l'alcol di -4 nel prossimo brano)
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Messaggioda Ariel » 27/02/2015, 18:13

Ignara del fatto che un Talent Scout fosse lì presente in mezzo al pubblico, e che per di più avesse cominciato ad ascoltarla con maggiore interesse, la Jiménez cantò con carisma ed energia che la fecero sentire viva, facendole nascere un sorriso di gioia spontanea al termine dell'esibizione: esibizione che, essendo stata più intensa del solito, la portò ad aver nuovamente un poco di sete; si avvicinò dunque al bordo del palco e prese il bicchiere in mano, portandoselo alle labbra.
Per fortuna - anche se lei nemmeno se lo immaginava - le bastò un sorso per trovare sollievo alle corde vocali, e dunque le corde vocali non sarebbero state eccessivamente - Malus di -1 a Talento/Arte e Carisma/Arte - compromesse di lì a poco quando, di fronte alla faccia perplessa della ragazza, si presentò sul palco la sua collega nel villaggio vacanze, Erika Dominguez.

Buonasera bella gente!
Vi andrebbe una bella sfida canora tra le due migliori cantanti del villaggio?


La faccia sorpresa di Ariel era quasi in antitesi con quella estasiata del pubblico, come estasiata, in modo fintamente amichevole, chiaro, era quella dell'argentina.

Che ne dici tesoro, ti va?
È solo per farli divertire e magari il capo ci dà pure un extra per questa trovata!


Beh... - mormorò la colombiana incerta - Se pensi che al capo non dispiacerà...

Già, l'unica cosa di cui lei si preoccupava era di non perdere il posto o indispettire il loro superiore, perché alla fine a quel posto ci teneva ed anche molto, non solo per i galeoni di compenso, ma anche e soprattutto per la possibilità di cantare con maggiore visibilità del solito.

Allora, è molto semplice!
Al termine delle nostre esibizioni, ascolteremo i vostri applausi, sarete voi a giudicare chi è stata più brava, d'accordo?


Il pubblico era in visibilio e, esattamente come accaduto prima, la Jiménez decise di non contraddirlo e di dargli ciò che voleva... seppur fosse decisamente meno convinta rispetto all'esibizione precedente.

Benissimo!
Adesso comincio io, preparatevi ad un po' di country-pop!


La colombiana si fece da parte, lasciando che Erika cantasse per il pubblico presente: chiaro che, essendo per lei qualcosa fatto in tutta amicizia, non c'era motivo per non applaudire o lasciarsi coinvolgere dalla performance dell'argentina che, agli occhi di Ariel, risultò davvero molto bella, tanto a spingerla ad applaudire per prima quand'essa si concluse.

Sei stata davvero bravissima Erika! - esclamò l'ex Grifondoro con un sorriso sincero e genuino - Spero di riuscire a tenerti testa!

Perché era stata la stessa Dominguez a proporre quella sfida, che l'altra aveva accolto come fosse un gioco innocente per divertire il pubblico: mentre consegnava gli spartiti alla band - optando per una canzone in spagnolo - sorrise nuovamente a Zephyr, un po' rossa in viso perché la scelta fatta avrebbe dovuto farsi accompagnare da movenze più sensuali del solito.



Appena le prime note esplosero sul palchetto del villaggio vacanze, Ariel cominciò a muovere il bacino come solo una colombiana sapeva fare, portandosi il microfono alle labbra con un sorriso che, senza saperlo, sarebbe risultato piuttosto accattivante.

Aquí me ves hundida a tu vida
de diez a diez sin telas ni juicios
sin ningun porqué, sintiendome libre
sintiendome tuya y amandote

Aqui me ves
aunque liberada soy tú rehen
seduces ... encantas
que puedo hacer
de la encrucijada que tienes montada no escaparé

Te abriré las puertas del alma de par en par
dispuesta a hacer todo a tu voluntad
dispuesta a hacer todo lo que te de la gana
Que me importa!


Una musica più lenta di quelle cantate precedentemente, ma con un ritmo latino assolutamente sensuale che ben si accompagnava alla voce della Jiménez - Talento/Arte 30 + 16/d20 - 1 (Malus da Alcol) + 1 (Bonus da Ab. Artistica) = 46 || Carisma/Arte 30 + 6/d20 - 1 (Malus da Alcol) = 35 - e alle movenze del suo corpo, grazie a quel pancino piatto che, forse nemmeno Zephyr l'avrebbe detto, ma con la musica giusta sapeva fare magie...

TODA
de arriba a abajo
TODA
entera y tuya
TODA
aunque mi vida corra peligro tuya
TODA
de frente y de repente
TODA
desesperadamente
TODA
haz todo lo que sueñes conmigo


Batté le mani a ritmo affinché il pubblico seguisse il suono della batteria, mentre le parole uscivano fluide, in quella lingua madre con cui la cantante riusciva sempre a dare il massimo ed anche di più.

Aqui me ves
eres mi testigo
eres mi juez
mi trampa, mi vicio y mi no se que
sintiendome fuerte
sintiendome tuya y amandote

Aqui me ves
como himnotizada
cabeza y pies
un poco embrujada
pues yo que se
perdida en la magia de tantas palabras creyendote

Te abriré las puertas del alma
de par en par
dispuesta a hacer todo a tu voluntad
dispuesta a hacer todo lo que te de la gana
Que me importa!


Nuovamente il ritornello, col bacino che sinuosamente invitava i presenti a ballare, a seguire quei movimenti voluttuosi di un corpo tonico e sodo, certo, ma comunque morbido e burroso nei punti giusti.

TODA
de arriba a abajo
TODA
entera y tuya
TODA
aunque mi vida corra peligro tuya
TODA
de frente y de repente
TODA
desesperadamente
TODA
haz todo lo que sueñes conmigo

Con tus besos vuelo
en tus brazos juro
me siento más mujer
Contigo desde cero
a donde quieras llego
enamorandome y deseandote


Ancora una volta il ritornello, che però la Jiménez accompagnò e fece proprio grazie a virtuosismi canori improvvisati ma assolutamente controllati e plasmati per risultare il più possibile perfetti.

TODA
de arriba a abajo
TODA
entera y tuya
TODA
aunque mi vida corra peligro
TODA
asi de repente
TODA
desesperadamente
TODA
haz todo lo que sueñes conmigo.
TODA
de arriba a abajo
TODA
entera y tuya
TODA
aunque mi vida corra peligro
TODA
de frente y de repente
TODA
desesperadamente
TODA
haz todo lo que sueñes conmigo

TODA
de arriba a abajo
TODA
entera y tuya
TODA
aunque mi vida corra peligro tuya
TODA!


Chi, tra le due, il pubblico avrebbe preferito?

Spoiler:
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Messaggioda Madeline » 01/03/2015, 17:01

Non appena Erika salì sul palco, il Talent Scout Donald Winston si fece molto più attento.
Addirittura due cantanti da poter ascoltare completamente indisturbato, con la sicurezza (sbagliata) che nessuna delle due sapesse della sua presenza lì e quindi di conseguenza condizionasse il proprio modo di comportarsi o esibirsi nei propri brani.
Era necessario che l'uomo osservasse le due artiste in un contesto completamente spontaneo e in quel senso forse Ariel era leggermente avvantaggiata in quanto ignara completamente di tutto. La folla intanto acclamava le due giovani e bellissime fanciulle, soprattutto il pubblico maschile, incollato con gli occhi sul sedere della Dominguez e su quello della Jiménez, uno più bello dell'altro, con una lieve preferenza per il secondo considerando l'abbellimento provocato dal sangue del vampiro eterno Lestat.

Niente male, molto brava.
Ha un ottimo senso del ritmo e sa catturare l'attenzione di tutti.
La voce però è un po' poco potente e non capisco se è voluto oppure è il suo massimo.


Questo fu il commento pensato dal TS dopo che Erika terminò la propria esibizione.
La Argentina sapeva come riscaldare gli animi con pochi trucchi e semplici mosse, senza doversi impegnare tanto negli acuti o nella potenza vocale.
Anche quello poteva essere considerato un talento, ma senza una buona dose di energia delle corde vocali non si poteva di sicuro vincere una competizione internazionale. Non appena fu la volta della colombiana, la musica che interessò quella zona del villaggio parve quasi esplosiva.
C'era carica, passione, estro e movimento... Inoltre, Ariel sapeva esattamente come mischiare alle note una voce adeguata, tecnicamente quasi completa e per di più tanto sensuale quanto con carattere. Donal Winston posò il bicchiere con il proprio drink sul bancone, alzandosi in piedi e avvicinandosi al piccolo palco, facendosi spazio tra tutti i giovani, nel frattempo, anche la seconda canzone andava a concludersi.

Allora gente, vi siamo piaciute?

Un fragoroso "Sì" echeggiò nell'aria, accompagnato da un generoso applauso generico per tutte e due le sfidanti.

Bene, adesso vediamo un po' chi ha vinto!
Battete le mani per indicare la vostra preferenza forza, tanto mica ci offendiamo!


In realtà, Erika una qualche linea di offesa la mostrò eccome, non appena giunse alla verità che Ariel era piaciuta lievemente più di lei.
Molti dei fan della Dominguez erano ragazzi con i quali lei flirtava e faceva la scema, che ovviamente l'avevano "votata" più per la speranza di beccarsi un premio speciale che per un onesto giudizio artistico, ma comunque bisognava anche considerare la sfera femminile, obiettiva e concreta, sfera che aveva decretato come vincitrice senza dubbio la colombiana Jiménez. Per quanto avrebbe voluto dare una valanga di schiaffi, Erika si trattenne e lanciò un sorriso zuccheroso alla ex Grifondoro, invitandola pure a fare un inchino. La sua preoccupazione maggiore derivava da altro, ovvero il parare professionale del Talent Scout sistemato lì in mezzo, sperando magari che se ne fosse andato e si fosse già scocciato della serata, ed invece purtroppo lui c'era eccome e stava addirittura salendo sulla piattaforma rialzata per raggiungere entrambe, curioso e sorridente.

Ma... Ma scusi, ehm, lei... lei chi è?

Finta tonta e in difficoltà.

Il mio nome è Donald Winston, ragazze, sono un Talent Scout della "Kusanagi Record".
Il mio compito è quello di scovare in giro per il mondo delle giovani promesse musicali per regalare loro la selezione al torneo canoro che avrà luogo nel periodo autunnale di quest'anno. Immagino ne abbiate sentito parlare in giro, stando su tutti i giornali più famosi.


Ecco... Beh, sì, certamente ma... Non me lo aspettavo proprio!
Cioè, wow, non ci posso credere, è incredibile...


Sempre più finta tonta, stringendo la mano all'uomo che poi volle stringerla anche alla Jiménez.

Confesso che mi avete colpito molto, entrambe.
Credetemi, vi invierei tutte e due molto volentieri ma gli ordini del mio capo sono piuttosto chiari: solo il top ed il meno possibile come numero, altrimenti tra selezioni e sfide non riusciremmo a terminare nemmeno in un anno solare!
Per questo ahimè sarò costretto a scegliere solo una tra voi due e ammetto di essere molto in difficoltà...


Nel mentre la folla cominciava a chiamare a voce alta i due nomi, come se si fossero creati dei team di tifoseria ufficiale.

Durante le vostre due performance precedenti, mi sono accorto di due particolari dettagli.
Tu, Erika, non hai espresso alcuna potenza vocale, limitandoti all'uso della quarta ottava, in modo magistrale, assolutamente, ma non incisivo.
Mentre tu, Ariel, mi sei apparsa come tenuta, anzi, contenuta. Pareva quasi che potessi spingere la tua voce molto più in là ma hai evitato.
Ecco, considerando che la prima nominata è come se non l'avessi sentita per nulla e la seconda invece non mi ha fatto sentire quanto avrebbe dovuto, la mia richiesta ufficiale è di cantarmi due brani che mettano in risalto la vostra potenza di polmoni, gola e diaframma.
Non mi interessa il tema della canzone, il genere o quant'altro, adesso sbizzarritevi e date solo il meglio di voi, senza esclusione di colpi.
So che è brutto da dire, ma se prima potevate considerarla una amichevole, adesso per soltanto una di voi c'è in gioco qualcosa di grande.
... Sempre che vogliate tentare, altrimenti potete lasciare spazio all'altra e farvi da parte, per me non c'è problema.


In quel preciso istante, ad Erika parve crollare il pavimento sotto i piedi.

Oh no no no no!
Adesso come faccio?
Ariel è molto più capace di me ed anche più potente...
Non posso rinunciare a questa opportunità, posso solo sperare nella correzione del suo succo.
Per il resto, devo provare a dare il meglio di me ma senza esagerare, se steccassi sarebbe una figura terribile!


Ovviamente accetto!
Se per voi va bene, andrei per prima.


In questo modo c'è la vaga possibilità che se gli piaccio subito non ascolta nemmeno Ariel.
Il tutto per tutto Erika, non puoi lasciare che quella sciacquetta ti soffi il posto.
Anche solo essere state selezionate significa visibilità, tanta visibilità... Ed io non voglio passare la vita a cantare nei villaggi!


Per me non c'è problema.
Sei d'accordo anche tu, Ariel?


Qualora la ex Grifondoro non avesse avuto obiezioni, dunque, Erika avrebbe preso il microfono facendo un cenno al fidanzato di aiutarla.
Il ragazzo infatti, chiedendo la cortesia di utilizzare la tastiera, sostituì l'attuale musicista intuendo che tipo di canzone ella volesse fare, l'unica dove esprimesse un minimo di potenza vocale, per quanto in realtà non andasse comunque oltre le sei ottave scarse.
La Argentina, acclamata dal suo team di sostenitori, chiuse gli occhi così da concentrarsi adeguatamente, dopo di che, iniziò la propria sfida.



Talento/Arte (28) + d20 (15) = 43
Carisma/Arte (21) + d20 (13) = 34


Al termine di essa, durante la quale Donald Winston parve sì colpito ma non eccessivamente, un fortissimo applauso di gradimento diede segno che la Dominguez non era andata affatto male, anzi, aveva fatto un'ottima figura, già, ma sarebbe bastata per surclassare la pericoloso avversaria?
Adesso era il turno della colombiana Jiménez, una Jiménez che non aveva ancora dato prova del suo reale limite con la voce, questo cosa poteva significare? L'alcol avrebbe sancito la sconfitta anche in presenza di una qualità migliore? Non restava far altro che rimanere in ascolto.

Quando vuoi, Ariel, è il tuo turno.

Spoiler:
Per Ariel:

Lanciare il d100 per capire quanta sete ha il personaggio alla fine della propria esibizione.

Tra 0 e 25 --> Moderata sete. (Malus per l'alcol di -2 nel prossimo brano)
Tra 26 e 50 --> Tanta sete. (Malus per l'alcol di -3 nel prossimo brano)
Tra 51 e 75 --> Sete esagerata. (Malus per l'alcol di -4 nel prossimo brano)
Tra 76 e 100 --> Sete nervosa. (Malus per l'alcol di -5 nel prossimo brano)
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Messaggioda Ariel » 01/03/2015, 19:37

Aveva cantato non pensando a superare Erika - era una sfida amichevole, così pensava Ariel, perciò non c'era ragione di sforzarsi troppo - ma per il semplice gusto di farlo... e sì, magari anche un po' per suscitare desiderio in Zephyr che, l'aveva sempre ammesso, quando la sentiva cantare in spagnolo determinati tipi di canzoni un po' la testa la perdeva.

Allora gente, vi siamo piaciute?

Sorrise, imbarazzata e compiaciuta, quando il pubblico dimostrò il suo assenso di risposta a quella domanda, facendo ancora le congratulazioni sottovoce alla Dominguez per quanto fosse stata brava.

Bene, adesso vediamo un po' chi ha vinto!
Battete le mani per indicare la vostra preferenza forza, tanto mica ci offendiamo!


Quando la Jiménez si rese conto che era lei la vincitrice di quella amichevole, poiché le persone presenti avevano preferito lei, il suo volto si colorò di rosso - un rossore dovuto all'imbarazzo, alla sorpresa, e al compiacimento non di aver sconfitto la collega, ma di aver avuto un responso positivo dal pubblico - e fu con un sorriso timido ma felice che fece un piccolo inchino alla platea.
La sua espressione però si fece perplessa quando vide un uomo raggiungerle, un tizio che la colombiana non aveva mai visto prima.

Ma... Ma scusi, ehm, lei... lei chi è?

Il mio nome è Donald Winston, ragazze, sono un Talent Scout della "Kusanagi Record".

Un Talent Scout...

Conosceva la Kusanagi Record, come poteva non sapere di che si trattasse? Era una casa discografica conosciuta a livello mondiale, che sponsorizzava gli artisti più in voga del momento... i Saber Dynamos, tanto per citare un gruppo a caso.

Il mio compito è quello di scovare in giro per il mondo delle giovani promesse musicali per regalare loro la selezione al torneo canoro che avrà luogo nel periodo autunnale di quest'anno. Immagino ne abbiate sentito parlare in giro, stando su tutti i giornali più famosi.

Ecco... Beh, sì, certamente ma... Non me lo aspettavo proprio!
Cioè, wow, non ci posso credere, è incredibile...


È... è un vero onore conoscerla, signor Winston... - mormorò Ariel frastornata, sinceramente frastornata a differenza della collega, stringendo la mano dell'uomo e fissandolo quasi come se avesse appena visto un fantasma.

Confesso che mi avete colpito molto, entrambe.
Credetemi, vi invierei tutte e due molto volentieri ma gli ordini del mio capo sono piuttosto chiari: solo il top ed il meno possibile come numero, altrimenti tra selezioni e sfide non riusciremmo a terminare nemmeno in un anno solare!
Per questo ahimè sarò costretto a scegliere solo una tra voi due e ammetto di essere molto in difficoltà...


Quasi non badò a come il pubblico si fosse diviso per "tifarle", a lei importava solo quanto appena sentito: c'era la possibilità che venisse invitata a partecipare ad una gara come quella? Sul serio?

Durante le vostre due performance precedenti, mi sono accorto di due particolari dettagli.
Tu, Erika, non hai espresso alcuna potenza vocale, limitandoti all'uso della quarta ottava, in modo magistrale, assolutamente, ma non incisivo.
Mentre tu, Ariel, mi sei apparsa come tenuta, anzi, contenuta. Pareva quasi che potessi spingere la tua voce molto più in là ma hai evitato.


Ovvio che avesse evitato, ma non aveva certo idea di starsi giocando un possibile invito alla competizione canora ufficiale più famosa degli ultimi dieci anni, come minimo!

Ecco, considerando che la prima nominata è come se non l'avessi sentita per nulla e la seconda invece non mi ha fatto sentire quanto avrebbe dovuto, la mia richiesta ufficiale è di cantarmi due brani che mettano in risalto la vostra potenza di polmoni, gola e diaframma.
Non mi interessa il tema della canzone, il genere o quant'altro, adesso sbizzarritevi e date solo il meglio di voi, senza esclusione di colpi.


Cantare quello che voleva, non pensare più ad accontentare il pubblico bensì il Talent Scout davanti a sé, dando tutta se stessa... poteva farcela?

So che è brutto da dire, ma se prima potevate considerarla una amichevole, adesso per soltanto una di voi c'è in gioco qualcosa di grande.
... Sempre che vogliate tentare, altrimenti potete lasciare spazio all'altra e farvi da parte, per me non c'è problema.


Ovviamente accetto!
Se per voi va bene, andrei per prima.


Per me non c'è problema.
Sei d'accordo anche tu, Ariel?


Per quanto si sentisse nervosa, non aveva intenzione di cedere quella possibilità senza nemmeno combattere... voleva diventare una grande cantante, era il suo sogno da una vita, e quella era l'occasione giusta, il famoso treno babbano che, se perso, forse non sarebbe tornato più... non poteva proprio mollare!
Per questo annuì e lasciò che Erika cantasse per prima approfittando dell'occasione per andarsi a bere generose sorsate di succo di frutta e spegnere così l'arsura nervosa che l'aveva colta: bevve dunque quasi senza respirare, accorgendosi solo alla fine che però la bevanda aveva un sapore... strano; non se n'era accorta prima perché aveva bevuto poco, mentre ora che ci aveva dato dentro - Malus di -5 a Talento/Arte e Carisma/Arte - si rendeva conto che il succo sembrava presentare una punta di amaro, quasi fosse - Intuito/Perspicacia 19 + 18/d20 = 37 - alcolico... possibile?
Tra l'altro si sentiva la gola più calda del normale, e la testa appena più leggera, ma come era potuta accadere una cosa del genere? Non ebbe il tempo per domandarsi nulla, comunque, perché non appena l'esibizione di Erika terminò, fu la volta della Jiménez di dar prova di sé.

Quando vuoi, Ariel, è il tuo turno.

Incerta sulla propria fermezza vocale a causa di quanto ingerito, la colombiana si avvicinò alla band ritenendo più opportuno scegliere una canzone diversa da quella a cui aveva pensato all'inizio, qualcosa d'effetto, di coinvolgente e d'importante, ma meno sbalorditivo di quanto avrebbe voluto.
Consegnò gli spartiti, optando per una canzone originale - scritta da lei quindi, in fondo ne aveva una marea - che sì, era più rischiosa in quanto non conosciuta, ma che avrebbe rispecchiato alla perfezione il suo modo di essere, di concepire in profondità la musica, e si sperava che a Donald Winston importasse anche questo.
A differenza di prima, Ariel prese l'asta e lì vi fermò il microfono, poiché la sua canzone sarebbe stata lenta, melodica e, si sperava, anche piacevole da ascoltare: era il suo momento.



Nel silenzio assoluto - per quanto sembrasse impossibile percepirlo - di quella zona del villaggio vacanze, il primo suono che raggiunse le orecchie di Ariel fu quello del pianoforte: una melodia dolce, rassicurante quasi, che introdusse alla perfezione la voce dolce della colombiana.

Something has changed within me
Something is not the same
I'm through with playing by the rules
Of someone else's game
Too late for second-guessing
Too late to go back to sleep
It's time to trust my instincts
Close my eyes: and leap!


Le mani, posate vicino al proprio cuore, si aprirono come a voler abbracciare il pubblico, la voce che, seppur non al top come avrebbe voluto/dovuto essere - Talento/Arte 30 + 8/d20 - 5 (Malus da Alcol) = 33 - usciva dalle sue labbra con dolce sicurezza, con un carisma presente - Carisma/Arte 30 + 17/d20 - 5 (Malus da Alcol) + 1 (Bonus da Ab. Artistica) = 43 - nonostante fosse solo all'inizio.

It's time to try
Defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
Kiss me goodbye
I am defying gravity
And you won't bring me down!


Di nuovo il pianoforte, a cui seguì la batteria che definì il ritmo lento ma piacevole - secondo il posto di vista, forse un po' parziale, di Ariel - della canzone.

I'm through accepting limits
”cause someone says they're so
Some things I cannot change
But till I try, I'll never know!
Too long I've been afraid of
Losing love I guess I've lost
Well, if that's love
It comes at much too high a cost!


La vera sfida, per quella canzone, non era stato tanto lo scriverla, ma il cantarla come lei se l'era immaginata: era una sfida perché toccava note perennemente alte, che non andavano ad abbassarsi praticamente mai ma che, anzi, non facevano altro che alzarsi.
In questo senso la difficoltà stava nel controllare perfettamente la propria voce, nel modularla sempre al giusto livello di forza e di carisma senza forzare ed eccedere, o l'effetto si sarebbe rovinato irrimediabilmente.

I'd sooner buy
Defying gravity
Kiss me goodbye
I'm defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you won't bring me down...


Sapeva di dover ripetere il ritornello, e sapeva anche che quella era la parte più difficile: la voce avrebbe retto nonostante non fosse al massimo della sua potenza/forza/controllo? Avrebbe sprecato quell'opportunità unica, o avrebbe dimostrato di che pasta - anzi, voce - era fatta?
Sapeva di rischiare, sapeva che avrebbe potuto non farcela... ma una volta tanto voleva credere in se stessa.
Una volta tanto voleva credere di poter fare tutto, di poter cantare tutto... di poter arrivare al cuore di chiunque, Donald Winston compreso.

I'd sooner buy
Defying gravity
Kiss me goodbye
I'm defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you won't bring me down!

Bring me down!
Ohh ohhh ohhhh!


E non c'era altro da aggiungere.

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Messaggioda Zephyr » 01/03/2015, 21:31

[news]Una sfida canora.
Dopo l'esibizione strabiliante di Ariel, l'avversaria era tornata all'attacco per cercare di far cambiare punto di attenzione alla folla e al Talent Scout.
Zephyr non la biasimava affatto: sapere che di mezzo c'era un futuro possibilmente roseo e promettente come cantante professionista avrebbe fatto gola a chiunque, ma ciò che non avrebbe mai potuto perdonare era il correggere con l'alcol la bevanda che utilizzava la colombiana per rinfrescare la gola tra una canzone e l'altra. Purtroppo, essendo decisamente impegnato a guardare la propria fidanzata per infonderle energia e coraggio, il ragazzo non riuscì ad accorgersi di quel magnesio stupido e per niente leale e probabilmente per la coppia di malfattori era anche meglio così.
Erika, questo il nome della furba, si presentò sul palco con un'aria completamente diversa da quella agguerrita e velenosa reale, prendendo in giro Ariel e riscontrando in lei una bontà tipica del suo carattere, una bontà che Zephyr apprezzava incredibilmente ma che ogni tanto avrebbe voluto che fosse meno aiutata dalla poca perspicacia e capacità di riconoscere al volo le persone con secondi fini e scopi poco nobili.
Tuttavia, sfidare il suo amore non fu la mossa migliore che potesse venire in mente alla Dominguez, la quale evidentemente doveva possedere come minimo una vasta gamma di assi nella manica. Eppure, durante lo svolgersi della prima sessione di sfida tra le due latine, il Kenway non poté riscontrare nulla che potesse somigliare vagamente ad un trucco vincente. Forse, a discolpa della sua poca attenzione c'era da mettere in conto il fatto che Ariel stava cominciando a fargli salire la temperatura, le palpitazioni ed anche il membro, grazie ad un movimento del bacino, del ventre, del viso e una voce cantante in perfetta lingua spagnola. Per la Trama, quando avrebbe voluto violentarla lì davanti a tutti: quando prendeva un po' confidenza con la sensualità e la malizia facente parte del proprio essere, il suo fidanzato finiva per andare al manicomio e nessun essere umano di sesso maschile presente sulla faccia del pianeta avrebbe potuto dargli torto, nemmeno Dylan, ne era sicuro.

Tu aspetta solo che arriviamo in camera...


Tra la promessa e la minaccia, quella che formulò mentalmente il futuro MediMago, entrambe supportate dalla voglia di farle muovere quei fianchi e quel sedere sopra di sé e non semplicemente al vento. Fortuna che il Ghiaccio presente nel suo Spirito lo aiutò a controllarsi e concentrarsi sulla seconda fase di quella nottata altamente particolare e sorprendente, soprattutto per Ariel Jiménez. Il Talent Scout nascosto in mezzo al pubblico si palesò alla fine sul palco, presentandosi e lasciando veramente di stucco la sua povera fidanzata emozionata e incredula.
Erika sapeva benissimo che fosse lì anche lui, difatti la sua imitazione della ragazza stupita fu piuttosto pessima, ma era abbastanza impossibile che Ariel se ne accorgesse, troppo impegnata a ristabilire la corretta velocità dei battiti cardiaci entro limiti consentiti.
Zephyr credeva profondamente in lei, sapeva che poteva prendersi senza problemi il posto messo in palio dal signor Winston e non appena egli chiese come ulteriore prova quella di tirar fuori la voce e cantare ciò che volevano, all'Aberrazione non restò altro che stringere un pungo in segno di vittoria, sorridendo leggermente. Badò poco all'esibizione di Erika Dominguez, piuttosto andò soffermandosi sui comportamenti di Ariel una volta tornata sul palco dopo aver bevuto diversi sorsi generosi del succo di frutta. Qualcosa non quadrava, sembrava strana, su di giri, le gambe mantenevano l'equilibrio ma le pupille erano dilatate e la voce più assente rispetto al solito, un solito comunque di altissima qualità.
Evidentemente le era stata preparata una fottuta trappola e c'era da immaginarsi senza sforzi chi l'avesse ideata... [Elaborazione 27].
Ripromettendosi di chiedere un secondo piccolo favore alla migliore amica, il Kenway fermò con la mano la fidanzata prima che ella si allontanasse troppo da lei, facendola avvicinare a sé per darle un lungo bacio con la lingua e sussurrandole "Sei tu la migliore, dimostralo a tutti".
Il tempo di darle una profonda occhiata intensa di intesa e fiducia, dopo di che lasciò che ella si dirigesse al centro dell'attenzione di tutti e soprattutto del Talent Scout per provare il suo immane talento e la propria supremazia anche sulla debole voce della giovane argentina.

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... Sei bravissima...


Nemmeno se ne stava accorgendo, ma in realtà, mentre ascoltava la propria amata cantare, le sue emozioni si accavallavano l'una sull'altra.
Improvvisamente, alla sua memoria tornò il loro primo incontro, le loro prime parole, il comportamento iniziale di lei, la sua timidezza troppo estremizzata e il pianto facile di fronte alle cattiverie di persone che avevano soltanto paura che un giorno le superasse in tutto e per tutto.
Quella giovane ragazza dagli occhi verdi scintillanti era cresciuta enormemente anche se non se non se ne stava rendendo conto, una crescita perfetta, una crescita divina, non solo nelle forme ma soprattutto nella rarità dell'anima, una rarità che ben poche altre persone poteva vantare.
Mentre le note continuavano e la voce di Ariel si espandeva nell'aria come una poesia cantata dal vento e dal calore, Zephyr perse il proprio autocontrollo che solitamente gli permetteva di mantenere alterato il suo corpo e così i suoi occhi tornarono del colore originario.
Per fortuna che nessuno lì era minimamente intenzionato a guardare altro che non fosse la Jiménez, altrimenti sarebbero stati grossi guai.
Come se non bastasse, infine, gli stessi occhi tornati rossi presero a gonfiarsi di una sostanza tipicamente umana e salata, scintillante e umida.
... Era la seconda volta in tutta la sua esistenza che riusciva a piangere... Ma in quel caso, l'entità delle lacrime era molto diversa dalla precedente.
Ariel lo aveva fatto piangere di dolore quando lo aveva lasciato e abbandonato... E adesso lo stava facendo piangere di gioia nel ringraziare la Trama ed il Conflux di averla riportata da lui.

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... Ti amo...
... Ti amo...
... Ti amo...
... Ti amo...
... Ti amo...


No, non c'era proprio altro da aggiungere.[/news]
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2015-03-01 19:12:48 Ariel d20 18  
2015-03-01 17:20:48 Ariel d20 17  
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2015-02-27 21:08:23 Madeline d100 79  
2015-02-27 16:31:55 Ariel d100 23  
2015-02-27 16:31:43 Ariel d20 6  
2015-02-27 16:31:32 Ariel d20 16  
2015-02-27 16:17:28 Ariel d100 7  
2015-02-27 16:03:14 Madeline d20 7  
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2015-02-27 14:54:12 Madeline d100 64  
2015-02-26 17:34:25 Ariel d20 8  
2015-02-26 17:33:53 Ariel d20 8  
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2015-02-26 14:07:54 Zephyr d20 13  
2015-02-26 12:29:04 Ariel d100 79  
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