Re: Ingresso Campo
Inviato: 20/06/2013, 15:33
Quella piccola lezione extra che avrebbe dovuto impartire a Jorge quel pomeriggio non rappresentava una seccatura, anzi: Jorge era uno dei più simpatici ragazzi del suo corso; inoltre era brillante nello studio e questo equiparava, in un certo senso, la sua vivacità.
Dopo la sospensione ottenuta a causa della sua spinta voglia di esplorare, Ferdy supponeva che avesse capito l'errore e quindi ridimensionato il suo comportamento, un po eccessivo in alcuni casi. Sicuramente era maturato: era giunto al quarto anno e questo doveva averlo fatto crescere in tutti i sensi.
Inoltre, crescendo, si lasciano alle spalle alcune abitudini infantili e si raggiunge un livello di consapevolezza maggiore, radicale.
Era curioso di sapere quale sarebbe stato il suo destino, la sua carriera, una volta terminati gli studi ad Hogwarts; per Ferdy avrebbe fatto qualcosa che avrebbe aiutato il mondo.
Lo proiettava così.
Eh no, non se ne parla nemmeno Ferdy. - continuò lui battendo il pugno sul suo - Cosa direbbero i tuoi fan se sapessero che sei un docente burbero che mette in punizione gli studenti per un nonnulla?
Socchiuse gli occhi, riflettendo sulle parole di Jorge e sul significato di ciò che aveva appena detto.
Aveva quasi dimenticato il fatto che era stato un giocatore di fama internazionale, e quando qualcuno faceva riferimento, si dispiaceva sempre del fatto di aver abbandonato, ma poi arrivava alla conclusione che era stato un bene voltare pagina.
Quando i giornali non parlano più di te e cambi tenore di vita, diventa molto semplice dimenticare quello che sei stato, perché sono proprio loro a renderti importante, relativamente importante.
Ah, figurati se loro credono ancora in me.
Jorge, sei qualcuno fin quando fai ciò che piace a loro.
Se smetti, non sarai mai esistito.
Parlava seriamente e non voleva spaventarlo, ma solo metterlo in guardia su quel che era il mondo del Quidditch e del successo. Diventare importante era stato tanto bello, tanto quanto fosse stato meglio non esserlo mai.
Non si è se stessi, ci si lascia andare alla corrente, e riprendere il cammino con il vento a sfavore diventa difficile una volta che si è dentro.
Spero che per te sia anche un piacere, perché io sono certo che mi divertirò un sacco.
Ma certamente - disse, annuendo energicamente con il capo - E' sempre un piacere fare ciò che ci piace!
Gli fece un occhiolino di complicità.
Dopo avergli chiesto di cambiare abbigliamento per cominciare l'allenamento, si diresse verso la sua scopa e la afferrò: non gli era capitato di tirarla fuori spesso al castello.
La Thunderstorm - così chiamata probabilmente per il fulmine nero che percorreva l'intero manico di scopa - raggiungeva velocità inaudite in pochissimo tempo.
Era sicuramente la migliore sul mercato, eccessiva per uno studente, adatta per un giocatore professionista.
Quando Jorge ritornò con la divisa Ferdy si avvicinò, con la scopa nella mano destra.
Era necessario metterlo al corrente di alcuni fondamentali prima di cominciare, e così fece. Ogni volta, prima di procedere, attese qualche secondo, in caso avesse qualche domanda da porgergli.
Spero che il nuovo Battitore dei Delfini sarà bravo come McCallen perché temo che se mi prendono come Cercatore sarò il principale bersaglio di quelli.
Disse il ragazzo, una volta che il professore aveva terminato di spiegare la funzione e il comportamento dei Bolidi, che come aveva potuto capire, erano davvero delle palle diaboliche.
Devi riporre fiducia nei tuoi compagni, è questo che caratterizza una squadra.
Se non c'è fiducia non c'è squadra, se non c'è squadra non c'è vittoria.
Si sentì molto saggio, ma quell'ideale l'aveva coltivato fin troppo bene durante gli anni. Non era una frase a effetto, era un principio ben saldo, alla base di tutti gli insegnamenti. Senza quello non si poteva iniziare a giocare, non si poteva andare da nessuna parte.
Gli rivolse un sorriso: Jorge avrebbe potuto capire solo giocando con la sua squadra, e lui si augurava che riuscisse a raggiungere l'obiettivo.
Sarebbe stata anche una vittoria per Ferdy, una soddisfazione.
Ovviamente lo avrebbe maledetto nel caso Delfinazzurro avesse vinto contro Corvonero: no, a parte gli scherzi.
Quando passò ad illustare il Boccino poté leggere la sorpresa e l'entusiasmo nei suoi occhi, comprensibile dopotutto.
Wow è davvero bello!
Rise d'istinto; sapeva che avrebbe risposto così.
Oh, ora parli così, ma vedrai: quando dovrai acciuffarlo, maledirai il momento in cui hai deciso di fare il Cercatore.
Molte le partite sono durate giorni perché il Boccino non era ancora stato catturato. Da questo potrai capire che è molto veloce, quasi impercettibile alla vista. Regalano 150 punti alla squadra che lo acciuffa e comporta la fine dell'incontro. Molti confondono però il ruolo del Boccino: non è sinonimo di vittoria.
Si anche se sono davvero molto scomodi - commentò in riferimento ai guantoni da Cercatore - Il Boccino si muove in maniera casuale, vero? Oppure è attirato da qualcosa in particolare?
No, il Boccino non è attirato da nulla in particolare, è solo molto veloce.
Dopo quel chiarimento sarebbero passati alla parte teorica.
Osservò Jorge salire sulla scopa e levarsi in volo; lo imitò e raggiunse la stessa altitudine in un'ampia e rapida spirale.
Amava il vento che gli sferzava i capelli: era un'emozione che non provava da tempo; l'aria fresca che inondava le narici e il sole illuminato dal volto, senza nessuna percezione di calore: tutte quelle erano sensazioni che aveva quasi dimenticato, e ritrovarle era come provarle per la prima volta.
Era sempre una sorpresa.
Ora libererò il Boccino, il tuo compito sarà acciuffarlo nel minor tempo possibile. Tutto chiaro?
E se la risposta di Jorge fosse stata affermativa, sarebbe sceso nuovamente a terra e avrebbe liberato la palla dorata nel cielo.
Doveva verificare quanto fosse capace, poi avrebbe corretto tutti i movimenti scorretti e gli avrebbe anche dato qualche consiglio per farlo risultare al meglio al provino per entrare nella squadra.
Scese a terra in picchiata, frenando bruscamente quando arrivò a qualche metro dal terreno, vicino la cassa delle palle da gioco.
Scese dalla scopa e mise le mani intorno all'emblema dorato che racchiudeva la "noce d'oro", poi guardò Jorge:
Sei pronto? - spinse le mani sull'emblema - 3... 2... 1... Liberato!
Tolse le mani dal contenitore e le porticine si aprirono, rivelando la palla più importante del gioco, che si librò in aria in uno scatto e cominciò a svolazzare lungo il campo; chissà quanto avrebbe impiegato Jorge per acciuffarlo, chissà se ci sarebbe mai riuscito.
Attivò il cronometro che aveva al collo: la prova era cominciata.
--------------------
NOTE OFF:
Lanciare il d20 e sommare al risultato i Riflessi + Concentrazione;
Il risultato (d20 + Concentrazione + Riflessi):
- Maggiore o uguale a 17 => dopo 10 minuti Jorge cattura il Boccino;
- Minore a 17 => dopo 20 minuti Jorge cattura il Boccino;
Dopo la sospensione ottenuta a causa della sua spinta voglia di esplorare, Ferdy supponeva che avesse capito l'errore e quindi ridimensionato il suo comportamento, un po eccessivo in alcuni casi. Sicuramente era maturato: era giunto al quarto anno e questo doveva averlo fatto crescere in tutti i sensi.
Inoltre, crescendo, si lasciano alle spalle alcune abitudini infantili e si raggiunge un livello di consapevolezza maggiore, radicale.
Era curioso di sapere quale sarebbe stato il suo destino, la sua carriera, una volta terminati gli studi ad Hogwarts; per Ferdy avrebbe fatto qualcosa che avrebbe aiutato il mondo.
Lo proiettava così.
Eh no, non se ne parla nemmeno Ferdy. - continuò lui battendo il pugno sul suo - Cosa direbbero i tuoi fan se sapessero che sei un docente burbero che mette in punizione gli studenti per un nonnulla?
Socchiuse gli occhi, riflettendo sulle parole di Jorge e sul significato di ciò che aveva appena detto.
Aveva quasi dimenticato il fatto che era stato un giocatore di fama internazionale, e quando qualcuno faceva riferimento, si dispiaceva sempre del fatto di aver abbandonato, ma poi arrivava alla conclusione che era stato un bene voltare pagina.
Quando i giornali non parlano più di te e cambi tenore di vita, diventa molto semplice dimenticare quello che sei stato, perché sono proprio loro a renderti importante, relativamente importante.
Ah, figurati se loro credono ancora in me.
Jorge, sei qualcuno fin quando fai ciò che piace a loro.
Se smetti, non sarai mai esistito.
Parlava seriamente e non voleva spaventarlo, ma solo metterlo in guardia su quel che era il mondo del Quidditch e del successo. Diventare importante era stato tanto bello, tanto quanto fosse stato meglio non esserlo mai.
Non si è se stessi, ci si lascia andare alla corrente, e riprendere il cammino con il vento a sfavore diventa difficile una volta che si è dentro.
Spero che per te sia anche un piacere, perché io sono certo che mi divertirò un sacco.
Ma certamente - disse, annuendo energicamente con il capo - E' sempre un piacere fare ciò che ci piace!
Gli fece un occhiolino di complicità.
Dopo avergli chiesto di cambiare abbigliamento per cominciare l'allenamento, si diresse verso la sua scopa e la afferrò: non gli era capitato di tirarla fuori spesso al castello.
La Thunderstorm - così chiamata probabilmente per il fulmine nero che percorreva l'intero manico di scopa - raggiungeva velocità inaudite in pochissimo tempo.
Era sicuramente la migliore sul mercato, eccessiva per uno studente, adatta per un giocatore professionista.
Quando Jorge ritornò con la divisa Ferdy si avvicinò, con la scopa nella mano destra.
Era necessario metterlo al corrente di alcuni fondamentali prima di cominciare, e così fece. Ogni volta, prima di procedere, attese qualche secondo, in caso avesse qualche domanda da porgergli.
Spero che il nuovo Battitore dei Delfini sarà bravo come McCallen perché temo che se mi prendono come Cercatore sarò il principale bersaglio di quelli.
Disse il ragazzo, una volta che il professore aveva terminato di spiegare la funzione e il comportamento dei Bolidi, che come aveva potuto capire, erano davvero delle palle diaboliche.
Devi riporre fiducia nei tuoi compagni, è questo che caratterizza una squadra.
Se non c'è fiducia non c'è squadra, se non c'è squadra non c'è vittoria.
Si sentì molto saggio, ma quell'ideale l'aveva coltivato fin troppo bene durante gli anni. Non era una frase a effetto, era un principio ben saldo, alla base di tutti gli insegnamenti. Senza quello non si poteva iniziare a giocare, non si poteva andare da nessuna parte.
Gli rivolse un sorriso: Jorge avrebbe potuto capire solo giocando con la sua squadra, e lui si augurava che riuscisse a raggiungere l'obiettivo.
Sarebbe stata anche una vittoria per Ferdy, una soddisfazione.
Ovviamente lo avrebbe maledetto nel caso Delfinazzurro avesse vinto contro Corvonero: no, a parte gli scherzi.
Quando passò ad illustare il Boccino poté leggere la sorpresa e l'entusiasmo nei suoi occhi, comprensibile dopotutto.
Wow è davvero bello!
Rise d'istinto; sapeva che avrebbe risposto così.
Oh, ora parli così, ma vedrai: quando dovrai acciuffarlo, maledirai il momento in cui hai deciso di fare il Cercatore.
Molte le partite sono durate giorni perché il Boccino non era ancora stato catturato. Da questo potrai capire che è molto veloce, quasi impercettibile alla vista. Regalano 150 punti alla squadra che lo acciuffa e comporta la fine dell'incontro. Molti confondono però il ruolo del Boccino: non è sinonimo di vittoria.
Si anche se sono davvero molto scomodi - commentò in riferimento ai guantoni da Cercatore - Il Boccino si muove in maniera casuale, vero? Oppure è attirato da qualcosa in particolare?
No, il Boccino non è attirato da nulla in particolare, è solo molto veloce.
Dopo quel chiarimento sarebbero passati alla parte teorica.
Osservò Jorge salire sulla scopa e levarsi in volo; lo imitò e raggiunse la stessa altitudine in un'ampia e rapida spirale.
Amava il vento che gli sferzava i capelli: era un'emozione che non provava da tempo; l'aria fresca che inondava le narici e il sole illuminato dal volto, senza nessuna percezione di calore: tutte quelle erano sensazioni che aveva quasi dimenticato, e ritrovarle era come provarle per la prima volta.
Era sempre una sorpresa.
Ora libererò il Boccino, il tuo compito sarà acciuffarlo nel minor tempo possibile. Tutto chiaro?
E se la risposta di Jorge fosse stata affermativa, sarebbe sceso nuovamente a terra e avrebbe liberato la palla dorata nel cielo.
Doveva verificare quanto fosse capace, poi avrebbe corretto tutti i movimenti scorretti e gli avrebbe anche dato qualche consiglio per farlo risultare al meglio al provino per entrare nella squadra.
Scese a terra in picchiata, frenando bruscamente quando arrivò a qualche metro dal terreno, vicino la cassa delle palle da gioco.
Scese dalla scopa e mise le mani intorno all'emblema dorato che racchiudeva la "noce d'oro", poi guardò Jorge:
Sei pronto? - spinse le mani sull'emblema - 3... 2... 1... Liberato!
Tolse le mani dal contenitore e le porticine si aprirono, rivelando la palla più importante del gioco, che si librò in aria in uno scatto e cominciò a svolazzare lungo il campo; chissà quanto avrebbe impiegato Jorge per acciuffarlo, chissà se ci sarebbe mai riuscito.
Attivò il cronometro che aveva al collo: la prova era cominciata.
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NOTE OFF:
Lanciare il d20 e sommare al risultato i Riflessi + Concentrazione;
Il risultato (d20 + Concentrazione + Riflessi):
- Maggiore o uguale a 17 => dopo 10 minuti Jorge cattura il Boccino;
- Minore a 17 => dopo 20 minuti Jorge cattura il Boccino;
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