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Caffetteria

MessaggioInviato: 18/10/2015, 15:36
da Monique
La caffetteria dell'A.G.E.R. è il luogo di ritrovo perfetto per tutti gli studenti che, in differenti orari del giorno - e talvolta anche della notte - sentono il bisogno di uno spuntino o di una bevanda, che sia calda o fredda.
Come la mensa, anche questa stanza è molto ampia e spaziosa, strutturata apposta per poter ospitare una gran massa di persone. In questo luogo si possono trovare sia spuntini dolci, come le tipiche brioches, torte, biscotti secchi, cupcakes e pasticcini, sia altri salati, come tramezzini farciti e toasts; anche nelle bevande vi è un'ampia scelta, partendo da quelle classiche come cioccolata calda, caffé, tè e tisane, per arrivare a quelle più particolari come bevande gassate, acqua tonica, ed aperitivi sia alla frutta che non.
La caffetteria è aperta dalle 6 alle 23 nei giorni feriali, e h24 nei giorni festivi.


Immagine

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 11/11/2015, 21:12
da Cecilia
Humm Ciao ...

Eh?

Cecilia si era talmente immersa nella revisione dei propri appunti da non accorgersi dell'arrivo di Jorge al suo tavolo, salvo poi vederlo solo quando il ragazzo richiamò la sua attenzione con un saluto. Rimase a fissarlo per diversi secondi, perchè quel volto non lo associava a nulla di familiare all'interno dell'A.G.E.R.: non lo aveva mai visto prima in giro per i corridoi, non aveva mai fatto caso a lui durante qualche lezione e nemmeno si era resa conto della sua presenza al seminario di Jasper.
Insomma per lei era un perfetto sconosciuto, ma non per la migliore amica, che però -in quel momento- si stava godendo un romantico pic nic insieme al marito.

Mi chiamo Jorge e... Ti ho visto al seminario prima, quello del Dottor...

... Ravnick.

Ravnick ... Si Ravnick ... Interessante, non trovi?

Certo che sì.
Jasper Ravnick è un autentico genio.
- gli fece notare con un sottile sarcasmo, ma facendogli intendere che lo stava ascoltando con molta attenzione.

Ecco... Mi chiedevo... Se potessi farmi dare una occhiata ai tuoi appunti

Perchè?

perché … humm ... temo di essermi perso qualche passaggio importante...

Ah...

Sai é stato il mio primo meeting qui e non ero preparato a ... tutto questo.

Capisco.
Ecco perchè non ho riconosciuto il tuo viso. In effetti non sembri uno studente dell'Accademia.


Riflettè ad alta voce, non dando segni ad Alvares di potersi sedere, più che altro perchè se voleva poteva farlo di sua spontanea volontà.

Bene, sappi che solitamente faccio pagare per poter ottenere i miei appunti.
E se stai pensando che sono opportunista, pensalo pure ma intanto questi
- e indicò il proprio computer portatile -me li sono guadagnati sudando, per cui non sono tanto felice di far copiare chiunque. Come minimo vorrei un compenso per l'immane fatica che ho fatto.
Facciamo che siccome non sei dell'Accademia ed è la prima volta che segui un meeting simile ti farò un prezzo ragionevole.
Sui... 5 galeoni circa.
Ci stai?


Predicava tanto Haytham per il suo attaccamento al denaro ma nemmeno lei sembrava essere fatta di una pasta diversa. In realtà la Bishop non lo faceva tanto per i soldi, quanto per una questione di principio: lei era stata attenta, aveva seguito ogni singolo passaggio sentendo gli occhi bruciare e le dita far male e tutto quello che ne aveva ricavato era il frutto del suo lavoro. Jorge probabilmente non aveva nessuna colpa -Cece non sapeva che il ragazzo non avesse nessuna conoscenza della maggior parte dei concetti spiegati da Jasper- ma dato che in passato aveva incontrato molti nullafacenti il cui unico scopo era vivere sulle fatiche degli altri, in quel momento la bionda non aveva fatto altro che fare lo stesso identico collegamento con il portoghese.

Passami i tuoi appunti, almeno posso farmi un'idea di quanto bisogno hai di consultare i miei...

Gli disse, salvo poi essere bloccata dalle parole stesse del ragazzo.

Ehi ma quello è un portatile! E tu ci stai lavorando!

Congratulazioni genio!
Te ne sei reso conto solo ora?
- lo prese un po' in giro, ma nulla di esagerato anzi si vedeva che il tono era più ironico e meno pungente rispetto a prima. D'altro canto si trattava sempre di un potenziale cliente!

Come diamine è possibile? Qui la tecnologia non dovrebbe funzionare

Ecco, infatti...

Aspetta. Ma allora è anche di questo che il docente parlava… E' … è stupefacente…

Di questo e di molte altre cose!

L'hai assemblato tu?

Non mi guardare così.
Mi fai sentire un alieno venuto da un pianeta lontano o... qualcosa di simile...


Gli disse e questa volta gli fece cenno di sedersi perchè davvero, era scomodo e anche brutto parlare con qualcuno che continuava a fissarti in piedi con sguardo ammirato.

Intanto, gli appunti.
Fammi capire un po' dove ti sei perso.
E poi sì: l'ho assemblato io.
Sono partita da un comunissimo pc babbano e l'ho modificato da sola, cercando di renderlo funzionante all'interno di una struttura altamente magica come questa.
Devo ammettere che mi ha dato molte soddisfazioni...
- e lo disse con uno sguardo davvero orgoglioso, perchè quello era il suo piccolo Baby- Non è proprio perfetto, ogni due, tre mesi devo revisionarlo per impedirgli di andare completamente fuori uso, ma per il resto direi che funziona alla grande!

Altrimenti non sarebbe mai riuscita ad usarlo durante il meeting.

Oh a proposito: io sono Cecilia Bishop, ma puoi chiamarmi Cece.
Da dove vieni... Jorge, giusto?


O almeno le sembrava che il nome fosse stato pronunciato in quel modo.

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 17/11/2015, 15:39
da Jorge
Certo che sì.
Jasper Ravnick è un autentico genio.


Come far sentire l'altro un idiota totale con solo sei parole.

Un pensiero istintivo a cui, in altre circostanze, sarebbero seguiti un applauso sentito e un sacco di complimenti. Peccato che l'idiota in questione fosse lui stesso. E ci si sentiva anche visto che aveva appena buttato giù dalla Torre dei Delfinazzurro un bel po' di galeoni per seguire un meeting che si era rivelato essere per lo più incomprensibile per lui e di cui non gli era rimasto praticamente nulla. La sua unica possibilità di non tornare a Londra a mani vuote - e fare quindi una figura di m***a con il MT del Ministero - era convincere quella biondina a dargli i suoi appunti in modo da confrontarli/copiarli con i propri. Deglutì quindi il proprio orgoglio e continuò a fare la figura dell'idiota spaesato e sprovveduto che non conosceva neanche il nome del relatore del convegno a cui aveva partecipato e non era preparato a quel flusso di informazioni continuo e dettagliato a cui era stato sottoposto nelle ultime tre ore e mezza.

Capisco.
Ecco perchè non ho riconosciuto il tuo viso. In effetti non sembri uno studente dell'Accademia.


E neanche lo sarò mai. Non ho nè le conoscenze nè le competenze per studiare in un posto come questo!

Vi era una lieve traccia di rammarico nel tono di voce perchè da quello che aveva sentito dire in giro quella era una delle Accademie più prestigiose del Mondo Magico che sfornava dei veri e propri geni in praticamente qualsiasi campo, oltre a essere una delle più costose, se non proprio la prima. Tutte caratteristiche queste che la rendeva irraggiungibile agli occhi di Jorge. La famiglia del portoghese aveva una capacità economica molto al di sotto della media mentre il suo QI, per quanto potesse impegnarsi nello studio, non si discostava molto da quello degli altri e questo gli precludeva la possibilità di ottenere una qualche borsa di studio.

Bene, sappi che solitamente faccio pagare per poter ottenere i miei appunti. - sgranò gli occhi ed entrambe le sopracciglia volarono in alto, praticamente a far compagnia all'attaccatura dei capelli. Era disposto a tutto pur di avere quegli appunti ma pensava che sarebbe bastato umiliarsi non dover intaccare il suo già magro portafogli. -
E se stai pensando che sono opportunista, pensalo pure ma intanto questi me li sono guadagnati sudando, per cui non sono tanto felice di far copiare chiunque. Come minimo vorrei un compenso per l'immane fatica che ho fatto.

Considerato che mi sto comportando come un parassita non ho il diritto di giudicarti.

Serio, sincero, pacato. Non se la stava ingraziando, stava semplicemente descrivendo la situazione dal suo punto di vista. Una situazione che gli andava decisamente stretta ma che non poteva cambiare in alcun modo. A dispetto dei guai che aveva combinato era sempre stato uno studente diligente, attento e coscienzioso e molti degli appunti che aveva preso durante le lezioni di Connor e della Bennet adesso gli stavano tornando utili. Stare quindi lì in piedi nel bel mezzo di una caffetteria semivuota a elemosinare degli appunti era quanto meno degradante.

Facciamo che siccome non sei dell'Accademia ed è la prima volta che segui un meeting simile ti farò un prezzo ragionevole.
Sui... 5 galeoni circa.
Ci stai?


Non è che abbia altra scelta - incassò la testa nelle spalle, le mani nelle tasche dei pantaloni, trattenendo il più possibile la nota polemica della sua voce. Non aveva alcuna intenzione di urtare la sensibilità dell'altra correndo il rischio che alzasse il prezzo o cambiasse idea. Cosa sarebbe stato peggio non avrebbe saputo dirlo - Pagamento in anticipo o a transazione effettuata?

Passami i tuoi appunti, almeno posso farmi un'idea di quanto bisogno hai di consultare i miei...

E' proprio necessario?

Borbottò, una lieve sfumatura di rosso imbarazzo che gli colorava le guance, la mano destra che giocherellava nervosa con l'apertura della borsa dove aveva riposto i block notes. Era palese che l'idea di mostrarle i propri appunti lo mettesse a disagio a causa delle divagazioni, alcune strettamente personali, che la piuma LeggiMente aveva riportato così come era palese che l'esclamazione che seguì era di genuino stupore e non un subdolo escamotage per ritardare l'inevitabile.

Ehi ma quello è un portatile! E tu ci stai lavorando!

Congratulazioni genio!
Te ne sei reso conto solo ora?


Ignorò la presa in giro che, a ben vedere, ci stava tutta - probabilmente era stato circondato per tutto il tempo del meeting da persone che usavano la tecnologia anzi no la magitecnologia e lui non se ne era reso conto! - e continuò parlare a vanvera, esaltato da quella scoperta e dando prova evidente che di quello di cui aveva parlato il Ravnick lui avesse capito poco o nulla.

L'hai assemblato tu?

Non mi guardare così.
Mi fai sentire un alieno venuto da un pianeta lontano o... qualcosa di simile...


Sono certo che gli alieni non sono neanche lontanamente così intelligenti se no saremmo fregati - affermò con nonchalance, prendendo posto sulla sedia di fronte a lei. Se esisteva la magia allora perchè mai il genere umano doveva essere l'unico esistente in tutta l'enorme galassia? Fece una piccola pausa, azzardandosi a dare alla ragazza una seconda approfondita occhiata - e neanche così carini... - al complimento si accompagnò un lieve sorriso malandrino ma sincero. Non la stava prendendo in giro nè sperava di farle abbassare il prezzo dei suoi appunti facendo il galante. Era semplicemente sincero. - Però se ti fa sentire a disagio smetto di guardarti come una mini incarnazione della Trama ...

Intanto, gli appunti. - il sorriso si spense in automatico per lasciar posto nuovamente a un'espressione imbarazzata - Fammi capire un po' dove ti sei perso.

Praticamente fin da subito - confessò mentre metteva sul tavolo tre bei block notes babbani scritti fitti fitti a riprova che lui di buona volontà ne aveva avuta a iosa - Per essere certo di non perdermi neanche una sillaba e avere il tempo, una volta tornato a Londra, di approfondire i passaggi più ostici ho comprato una di quelle piume LeggiMente della Novak contando molto sul fatto che non ho mai problemi di concentrazione quando si tratta di argomenti collegati all'Alchimia e ai processi alchemici - piccola pausa e un sospiro sconsolato - E' stato tutto molto interessante ma anche troppo complesso per me e questo ha fatto sì che ogni cinque minuti la mia mente divagasse e non sempre su concetti attinenti a quello che il docente stava illustrando...

Se si fosse messa a leggere a caso gli appunti del ragazzo, la Bishop infatti avrebbe trovato spezzoni della conferenza di Jasper mescolati con commenti personali del portoghese. Nulla di troppo personale o imbarazzante per fortuna, solo qualche riferimento al suo lavoro, alla sua sorellina, ai corsi del Ministero che stava seguendo in Alchimia, Pozioni, Erbologia e simili, alla Scuola di Specializzazione di Alchimia in Russia dove aveva intenzione di iscriversi e alla sua Prefetta Perfetta di fronte alla quale era pronto a strisciare pur di ottenere un qualche aiuto.

E poi sì: l'ho assemblato io.
Sono partita da un comunissimo pc babbano e l'ho modificato da sola, cercando di renderlo funzionante all'interno di una struttura altamente magica come questa.
Devo ammettere che mi ha dato molte soddisfazioni...


Non fatico a crederlo! Io ho impiegato mesi per capire come funzionasse un pc babbano...

Non è proprio perfetto, ogni due, tre mesi devo revisionarlo per impedirgli di andare completamente fuori uso, ma per il resto direi che funziona alla grande!

Visto quello che è in grado di fare tre mesi di autonomia mi sembrano un gran bel traguardo - affermò serio, limitando al massimo l'ammirazione nel tono della sua voce - Quanto dovremo attendere prima di vederlo esposto in uno dei grandi magazzini della Novak? - chiese curioso e anche convinto che, vista la propensione per gli affari della ragazza, in un prossimo futuro avrebbe venduto il brevetto o quello che era alla mega magiindustria. - Non che io potrò permetterlo... E non penso di potermi neanche permettere di farmi dare da te delle ripetizioni in modo da essere in grado di fabbricarmelo da solo...

L'ultima frase era stata pronunciata con un tono divertito e leggero perchè per quanto non gli sarebbe dispiaciuto avere un pc portatile tutto suo non avrebbe mai preso seriamente in considerazione l'idea di proporre all'altra - o a chicchessia - di insegnarli ad assemblare un pc da solo, non solo per una questione di soldi ma anche di competenze, di attitudini e di tempo di entrambi. La curiosità però era forte e così non riuscì a trattenersi dall'aggiungere:

Giusto per curiosità quanto chiederesti per assemblarne un'altro? Sempre che sia possibile... Nel caso non l'avessi capito di queste cose non ne capisco nulla...

Si portò la mano alla nuca, grattandosela con fare imbarazzato, pregando tra sè di non aver appena fatto la figura del "doppio idiota".

Oh a proposito: io sono Cecilia Bishop, ma puoi chiamarmi Cece.
Da dove vieni... Jorge, giusto?


Esatto... Piacere di conoscerti Cece - rispose sempre sorridendo tendendole la mano - Tecnicamente vengo da Londra, dove sto seguendo alcuni corsi al Ministero per poter accedere alla carriera di Pozionista e al tempo stesso iscrivermi alla scuola di specializzazione alchemica di San Pietroburgo, però sono originario di Lisbona in Portogallo, ci sei mai stata? Tu invece? Cosa facevi prima di venire a studiare qui?

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 18/11/2015, 0:12
da Cecilia
Ecco perchè non ho riconosciuto il tuo viso. In effetti non sembri uno studente dell'Accademia.

E neanche lo sarò mai. Non ho nè le conoscenze nè le competenze per studiare in un posto come questo!

Non devi essere per forza un genio per poter stare qui dentro.
Un mio amico ad esempio
- ovvero Desmond- ha un Q.I. normalissimo, eppure si è iscritto ugualmente ad uno dei corsi dell'A.G.E.R.
Certo, lui ha i soldi, quindi se non sei intelligente è meglio che tu sia ricco, ma credimi non condivido affatto questa politica dell'Accademia.
Sarebbe stato meglio aprire le porte con un sistema meritocratico, invece a quanto pare anche fra i cervelloni vince chi ha più galeoni rispetto agli altri.
Scusa il comizio politico, ma mi viene spontaneo quando penso a queste cose...


Era palese che Cecilia, nonostante studiasse proprio dentro l'Accademia, non condivideva il concetto del "se hai i soldi entri", per lei completamente sbagliato dall'inizio alla fine. Era inoltre una ragazza davvero chiacchierona, che spesso frastornava le persone con le parole, cosa che sarebbe potuta accadere anche ad Jorge. Il portoghese aveva fatto una richiesta molto particolare alla Bishop, chiedendole di fargli copiare una parte dei suoi appunti, dato che lui non era stato capace di seguire tutti i passaggi. Non conoscendolo, Cecilia aveva accettato ma solo in cambio di una modesta cifra in galeoni -modesta per i ricconi che bazzicavano lì dentro- all'incirca sui cinque galeoni.

Non è che abbia altra scelta.
Pagamento in anticipo o a transazione effettuata?


Pagamento anticipato, ma prima passami i tuoi appunti, almeno posso farmi un'idea di quanto bisogno hai di consultare i miei...

E' proprio necessario?

Lo fissò, non riuscendo a capire per quale motivo il ragazzo sembrasse tanto riluttante a mostrarle ciò che aveva scritto durante il meeting.

Sì, è necessario.
Quindi se vuoi il mio aiuto, farai come dico io.


Altrimenti poteva anche cercarsi qualcun altro dal quale copiare gli appunti. Stava aspettando che il ragazzo le consegnasse il fatidico quaderno, quando si ritrovò invece a spostare l'attenzione sul proprio computer, un gioiellino della MagiTecnologia completamente costruito dalla Bishop stessa.

L'hai assemblato tu?

Non mi guardare così.
Mi fai sentire un alieno venuto da un pianeta lontano o... qualcosa di simile...


Sono certo che gli alieni non sono neanche lontanamente così intelligenti se no saremmo fregati e neanche così carini...

Sappi che farmi tutti questi complimenti non ti servirà a far abbassare il prezzo che ho richiesto.
Uomo avvisato...


Non concluse la frase, anche perchè Jorge stesso sembrava aver compreso che quel tipo di sguardo stava mettendo un po' a disagio la Bishop, sebbene fosse orgogliosa del suo piccolo capolavoro.

Però se ti fa sentire a disagio smetto di guardarti come una mini incarnazione della Trama ...

Stai sconfinando troppo.
Il nostro è un rapporto esclusivamente di lavoro, una volta finito torneremo entrambi alle nostre vite.
Intanto, gli appunti. Fammi capire un po' dove ti sei perso.


Praticamente fin da subito

Prese il primo dei tre bloc notes che il protoghese le mise davanti, aprendolo e rimanendo per qualche istante sotto shock per la mole di sciocchezze che c'erano scritte. Non fece alcuno sforzo per nascondere l'espressione stupita e confusa al ragazzo stesso, che nel frattempo si prodigò per farle comprendere come mai di quello che aveva detto Jasper Ravnick ci fosse ben poco, rispetto ai progetti e ai pensieri sparsi sulla sua vita privata.

Per essere certo di non perdermi neanche una sillaba e avere il tempo, una volta tornato a Londra, di approfondire i passaggi più ostici ho comprato una di quelle piume LeggiMente della Novak contando molto sul fatto che non ho mai problemi di concentrazione quando si tratta di argomenti collegati all'Alchimia e ai processi alchemici
E' stato tutto molto interessante ma anche troppo complesso per me e questo ha fatto sì che ogni cinque minuti la mia mente divagasse e non sempre su concetti attinenti a quello che il docente stava illustrando...


Questo perchè il meeting non era incentrato sull'Alchimia, ma sulla MagiTecnologia.
Ora capisco perchè ti sei perso: praticamente non hai capito il 70/80% di quello che il dottor Ravnick ci ha spiegato!
Ma non potevi informarti prima? Avresti evitato di buttare galeoni per qualcosa che non è il tuo campo...


Si permise di parlare con molta sicurezza perchè aveva letto, fra i suoi non-appunti, che il ragazzo era intenzionato a seguire corsi sull'Alchimia, l'Erbologia e Pozioni, ma non certo qualcosa di più tecnico e articolato come la MagiTecnologia.
Gli interessi di Jorge la portarono immancabailmente a pensare che anche il suo Aaron, un tempo, studiava le stesse identiche cose, sperando un giorno di poter diventare un MagiSapiente. E forse anche il portoghese era stato spinto da quel desiderio di conoscenza che accomunava sia lei che il suo defunto ex.

Aaaaaah, ma guarda te...
Va bene, facciamo così: mi sentirei una ladra a farmi pagare solo perchè non avevi le basi adatte a seguire questa conferenza.
Se ti interessa ancora, ti spiego io passo per passo i concetti più importanti che sono stati detti oggi, ma vedi di non approfittartene!
Ti conviene prenderti un caffè e qualcosa di dolce, sarà una chiacchierata moooooooolto lunga.


Attese quindi che il ragazzo andasse a prendere qualcosa oppure nulla, mentre Cecilia riordinava le idee, dando una veloce letta ai propri appunti per capire da dove partire e da dove iniziare. Ma prima, visto che le era stato chiesto, si preoccupò di rispondere alla domanda fattale da Jorge sul suo pc portatile.

Comunque sì, l'ho assemblato io.
Sono partita da un comunissimo pc babbano e l'ho modificato da sola, cercando di renderlo funzionante all'interno di una struttura altamente magica come questa.
Devo ammettere che mi ha dato molte soddisfazioni...


Non fatico a crederlo! Io ho impiegato mesi per capire come funzionasse un pc babbano...

Anzi che lo hai capito, molti Purosangue nemmeno sanno cosa sia un pc!- disse, scambiando Jorge all'effettiva per un mago puro, al 100% -Non è proprio perfetto, ogni due, tre mesi devo revisionarlo per impedirgli di andare completamente fuori uso, ma per il resto direi che funziona alla grande!

Visto quello che è in grado di fare tre mesi di autonomia mi sembrano un gran bel traguardo
Quanto dovremo attendere prima di vederlo esposto in uno dei grandi magazzini della Novak?


Davvero spiritoso!
Il mio è solo un prototipo imperfetto, di sicuro la Novak ha in cantiere progetti molto più funzionali ed avanzati del mio.


E poi lei non voleva costruire qualcosa che poi sarebbe stata venduta su larga scala da un marchio come la Novak Industries, facendo finire lei nel dimenticatoio. Voleva distinguersi dalla massa, essere qualcuno, una Signora Scienzata -a lettere maiuscole- di cui tutti avrebbero riconosciuto il valore. Era molto ambiziosa la Bishop, su quello non c'era dubbio, ma in un ambiente come quello l'ambizione non poteva essere altro che un aiuto fondamentale.

Non che io potrò permetterlo... E non penso di potermi neanche permettere di farmi dare da te delle ripetizioni in modo da essere in grado di fabbricarmelo da solo...

Stando a quello che hai scritto mentre seguivi il meeting, no decisamente non puoi.

Giusto per curiosità quanto chiederesti per assemblarne un'altro? Sempre che sia possibile... Nel caso non l'avessi capito di queste cose non ne capisco nulla...

Eh?
Tu vorresti davvero che io ti costruissi un computer come il mio?
Ma sei impazzito? Ti ho appena detto che il mio pc ha bisogno di essere tenuto sotto controllo costante per non impazzire!
Pagheresti per un prodotto che a prescindere è difettoso.
Lo sai che non hai molto senso degli affari?


Disse con tutta la sincerità del mondo, perchè lei non avrebbe mai davvero pagato per qualcosa che non fosse totalmente funzionante almeno nei primi tempi.

Oh a proposito: io sono Cecilia Bishop, ma puoi chiamarmi Cece.
Da dove vieni... Jorge, giusto?


Esatto... Piacere di conoscerti Cece
Tecnicamente vengo da Londra, dove sto seguendo alcuni corsi al Ministero per poter accedere alla carriera di Pozionista e al tempo stesso iscrivermi alla scuola di specializzazione alchemica di San Pietroburgo, però sono originario di Lisbona in Portogallo, ci sei mai stata?


E' una meta che ancora mi manca.
Ma penso che prima o poi capiterò anche da quelle parti. Non mi dispiace vedere posti nuovi!


Tu invece? Cosa facevi prima di venire a studiare qui?

Sono americana, originaria dell'Illinois.
Ho seguito master sia babbani che non in varie materie, fra cui anche Pozioni e Alchimia.
E ancora prima ero una studentessa della Cyprus.
Ho sentito parlare molto bene della scuola di San Pietroburgo, so che ne esiste una simile anche in America.
Quindi hai intenzione di diventare un tuttologo della Triade?


Chiese e, se Jorge avesse mostrato segni di confusione, si sarebbe affrettata a precisare.

Erbologia, Alchimia e Pozioni.
La Triade no?
Le arti pratiche per eccellenza.
Io sono molto portata per l'Alchimia, infatti ero anche assistente del mio ex professore alla Cyprus.


Disse a titolo informativo, bevendo un sorso di succo d'arancia perchè tutto quel parlare le aveva messo una gran sete.

Comunque, mentre parlavamo mi sono fatta un'idea generale di come aiutarti a capire quello che ha detto il dottor Ravnick, quindi quando vuoi possiamo iniziare.

Disse, così -nel caso in cui il ragazzo si fosse detto d'accordo con lei- la Bishop lo fece sedere accanto a sè, in maniera da potergli spiegare tutto quanto non solo a parole, ma anche con schemi riassuntivi di facile comprensione.

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 27/11/2015, 15:56
da Jorge
Non devi essere per forza un genio per poter stare qui dentro -sollevò un sopraciglio, scettico. Dopo il seminario a cui era sopravvissuto appena era certo che chiunque lì avesse un QI ben al di sopra della media - Un mio amico ad esempio ha un Q.I. normalissimo, eppure si è iscritto ugualmente ad uno dei corsi dell'A.G.E.R.

QI normale -ripeté sempre più scettico.-Sicura che non abbia qualche altra... peculiarità?

Chiese con il tono più diplomatico che riuscì a tirare fuori. Tutto lì urlava soldi e genialità quindi per il portoghese se non avevi uno dovevi per forza abbondare dell'altro. La ragazza, però, stava parlando di un amico quindi non sarebbe stato saggio inimicarsi la sua unica ancora di salvezza usando parole o un tono offensivo.

Certo, lui ha i soldi, quindi se non sei intelligente è meglio che tu sia ricco.

Uno sbuffo tra l'ironico e il sarcastico accompagnato da uno sguardo eloquente su ciò che pensava di quella precisazione. Essere "discriminato" perché la sua famiglia non era abbiente o perché a diciotto anni non era ancora riuscito a far soldi a palate gli faceva saltare i nervi come poche altre cose, soprattutto quando quel modo di pensare gli impediva di accedere a un percorso formativo di alto livello che gli avrebbe permesso di migliorare in futuro anche la sua condizione economica.

Ma credimi non condivido affatto questa politica dell'Accademia.Sarebbe stato meglio aprire le porte con un sistema meritocratico, invece a quanto pare anche fra i cervelloni vince chi ha più galeoni rispetto agli altri.Scusa il comizio politico, ma mi viene spontaneo quando penso a queste cose...

Perché scusarsi quando ciò che dici é giusto? Un sistema del genere soffoca sul nascere ogni sogno di riscatto sociale e impoverisce il nostro futuro.


Perché difficilmente chi studiava in posti del genere solo grazie ai soldi di papà avrebbe fatto qualcosa di grande e positivo con quelle conoscenze. Lo sfogo di Cecilia quindi non gli aveva dato alcun fastidio e di certo non gli aveva dato l'idea che la ragazza fosse una gran chiacchierona - quando la tua migliore amica era tornado parlante O'Neill gli standard da rispettare per potersi fregiare di un titolo del genere erano dannatamente elevati. - anche se gli suonava un po' stonato rispetto alla sua richiesta di denaro in cambio dei suoi appunti.

Chissà se è semplice avidità o necessità di arrotondare un po' o ancora una sorta di rivalsa nei confronti dei suoi compagni di studio facoltosi ma stupidi...

Crescendo la sua immane curiosità non si era affievolita ma in compenso aveva imparato quando era il caso di esternarla e quando, come in quel caso, invece doveva tenerla imbrigliata. Le motivazioni che sottendevano quella richiesta di denaro non erano affar suo. A lui doveva interessare solo che la cifra non era trattabile, che doveva essere versata immediatamente e che prima di ottenere l'aiuto sperato avrebbe dovuto umiliarsi mostrandole le divagazioni - perchè non potevano essere chiamati in alcun modo appunti - che la Piuma LeggiMente aveva annotato sui suoi block notes. Notare che Cecilia stava lavorando a un pc in un luogo pregno di magia e quindi dove, tecnicamente, la tecnologia non avrebbe dovuto funzionare, gli permise di rosicchiare qualche minuto di grazia per il suo orgoglio.

Non mi guardare così.
Mi fai sentire un alieno venuto da un pianeta lontano o... qualcosa di simile...


Sono certo che gli alieni non sono neanche lontanamente così intelligenti se no saremmo fregati e neanche così carini...

Sappi che farmi tutti questi complimenti non ti servirà a far abbassare il prezzo che ho richiesto.
Uomo avvisato...



Ragazze! - sbuffò sconsolato - Sempre a vedere un doppio fine in qualsiasi cosa noi - ragazzi - facciamo e diciamo. Non puoi semplicemente accettare il mio complimento per quello che è? Una semplice constatazione di una realtà oggettiva? Però se ti fa sentire a disagio smetto di guardarti come una mini incarnazione della Trama ...

Stai sconfinando troppo.
Il nostro è un rapporto esclusivamente di lavoro, una volta finito torneremo entrambi alle nostre vite.


Sicura? Potresti rimanere vittima del mio indubbio fascino e non volermi lasciare andare mai più...

Aveva parlato in fretta, cercando di tenere un'espressione seria, ma alla fine scoppiò a ridere per l'assurdità di ciò che aveva appena detto. Non aveva alcun fascino e di certo Cecilia si sarebbe dimenticata di lui non appena avesse varcato la porta della Caffetteria eppure non riusciva a pentirsi di aver appena fatto la figura del buffone perchè gli era servito per liberarsi del senso di inadeguatezza che lo aveva avvolto fin da quando era giunto all'A.G.E.R.


Intanto, gli appunti. Fammi capire un po' dove ti sei perso.

Praticamente fin da subito

Confessò, tornando immediatamente serio e porgendole i tre block notes che la piuma aveva riempito al posto suo. La osservò sfogliare le pagine, leggere questo o quel concetto, e quando vide l'espressione del suo viso mutare da burbera e determinata a stupita e infine confusa le spiegò cosa era accaduto nel corso del meeting.

Questo perchè il meeting non era incentrato sull'Alchimia, ma sulla MagiTecnologia.
Ora capisco perchè ti sei perso: praticamente non hai capito il 70/80% di quello che il dottor Ravnick ci ha spiegato!
Ma non potevi informarti prima? Avresti evitato di buttare galeoni per qualcosa che non è il tuo campo...


Li avrei risparmiati volentieri i galeoni del meeting ma questo mi è stato caldamente consigliato da uno dei Master Teacher del Ministero, quello di Alchimia per la precisione. Ho provato a farle notare qual era il mio percorso di studi e dove desidero che mi porti
- in Russia, all'Accademia Alchemica per la precisione - ma lei mi ha liquidato dicendo che Ravnick è un genio, che perdersi un suo seminario è un delitto, che avrei imparato molte più cose qui oggi in tre ore e mezzo che durante l'intero corso al Ministero ... E ovviamente si aspetta anche che dopodomani le presenti una dettagliata relazione su tutto quello che di cui si è parlato oggi.

Obbligo quello che rendeva gli appunti della Bishop ancora più preziosi per lui. Non potendo contare sul supporto della Bennet Jorge aveva bisogno di tenersi buoni tutti i MT del Ministero perchè non poteva sapere se e quando avrebbe avuto bisogno di qualcuno di loro.

Su una cosa però aveva ragione. Nulla di ciò che ho fatto al Ministero fino a ora si avvicina neanche lontanamente a quello che ho sentito qui oggi e alla fine non è stato del tutto tempo e galeoni persi. Ravnick mi ha aperto gli occhi su un mondo totalmente sconosciuto e molto affascinante, lasciandomi la curiosità di saperne di più.

Quando e in che modo approfondire quella curiosità erano dettagli su cui si sarebbe soffermato in un futuro abbastanza lontano.

Aaaaaah, ma guarda te...
Va bene, facciamo così: mi sentirei una ladra a farmi pagare solo perchè non avevi le basi adatte a seguire questa conferenza.
Se ti interessa ancora, ti spiego io passo per passo i concetti più importanti che sono stati detti oggi, ma vedi di non approfittartene!

[color=#40BF80]Davvero?!?!
- esclamò sgranando gli occhi sorpreso non tanto dallo "sconto" ricevuto quanto dalla proposta di ricevere una lezione privata integrativa - Ovvio che sono interessato. Vedrai che non te ne pentirai, non sembra ma sono uno che apprende in fretta.

[b]Ti conviene prenderti un caffè e qualcosa di dolce, sarà una chiacchierata moooooooolto lunga.


Visti i prezzi mi accontenterò di un caffè...

Borbottò, andando e tornando in un lampo, visto che la Caffetteria era praticamente vuota. Prese quindi posto accanto alla ragazza, la tazza di caffè ben lontana dal miracolo compiuteristico, e mentre lei gli confermava di averlo assemblato tutto da sola Jorge tirava fuori dalla propria borsa una bottiglietta di plastica con dentro del succo di zucca e un sacchetto contenente alcuni dolci di Mielandia - lecca lecca al sangue, cioccorane, scarafaggi a grappolo, calderotti e piume di zucchero - e posizionandolo tra loro due, invitando l'altra a servirsi di quello che desiderava.

Comunque sì, l'ho assemblato io.
Sono partita da un comunissimo pc babbano e l'ho modificato da sola, cercando di renderlo funzionante all'interno di una struttura altamente magica come questa.
Devo ammettere che mi ha dato molte soddisfazioni...


Non fatico a crederlo! Io ho impiegato mesi per capire come funzionasse un pc babbano...

Anzi che lo hai capito, molti Purosangue nemmeno sanno cosa sia un pc!


Cosa?!? Coff. Cofff... - esclamò facendosi quasi andare di traverso un pezzo di cioccorana - Mi hai scambiato per un Purosangue? - sconsolato - Xavier ha davvero ragione... a furia di vivere qui - nel Mondo Magico - sto perdendo le mie origini.

Ma come poteva fare a tenersi aggiornato sui progressi babbani e allo stesso tempo approfondire la sua educazione e conoscenza magica? Due mesi all'anno durante gli anni di scuola si erano rivelati davvero pochi per permettergli di stare al passo con le novità sopratutto quando molte di quelle erano così costose che anche i suoi amici di Alfama faticavano a conoscerle. In ogni caso ora che aveva scoperto l'esistenza di pc magici l'idea di averne uno tutto suo da usare al Ministero per prendere appunti o per studiare a casa gli faceva davvero molta gola. Peccato che in commercio non esistessero e che, anche quando la Novak o chi per essa li avrebbe prodotti il costo sarebbe stato così elevato da essere proibitivo per lui. Forse avrebbe fatto prima a tentare di costruirsene uno lui o meglio chiedere, anche se scherzosamente, a Cecilia quanti galeoni chiederebbe per assemblarne un altro.

Eh?
Tu vorresti davvero che io ti costruissi un computer come il mio?


Humm Hummm..

Un cenno d'assenso lievemente imbarazzato perchè la certezza di aver appena detto una st*****ta si stava facendo strada dentro di lui.

Ma sei impazzito? Ti ho appena detto che il mio pc ha bisogno di essere tenuto sotto controllo costante per non impazzire!
Pagheresti per un prodotto che a prescindere è difettoso.
Lo sai che non hai molto senso degli affari?


Si me lo hanno detto in molti e per uno che è sempre a caccia di zellini - perchè di suo non ne aveva - questo è un difetto imperdonabile. Anche se confesso che, più che pazzo, mi piacerebbe considerarmi furbo - se avesse abbastanza galeoni da permettersi il pc e le consulenze successive- perchè avere un pc instabile che necessita una costante revisione mi assicurerebbe che, dopo oggi, non torneremmo entrambi alle nostre vite e basta...

Lo disse con aria divertita e sincera, azzardandosi anche e a farle una piccola linguaccia con l'unico obbiettivo, si sperava, di strapparle un sorriso. Non ci stava provando, per lui era palese, ma questo non gli impediva di pensare che Cecilia Bishop fosse una bella persona e che gli sarebbe piaciuto approfondirne la conoscenza. Le strinse quindi la mano, quando lei si presentò, e le raccontò di vivere a Londra pur essendo originario di Lisbona.

E' una meta che ancora mi manca.
Ma penso che prima o poi capiterò anche da quelle parti. Non mi dispiace vedere posti nuovi!


Quando sarà ricorda che hai una guida turistica d'eccezione a tua completa disposizione, competente e appassionata, che ti farà conoscere il vero cuore di Lisbona. - come poteva esimersi dal farle da cicerone nella sua città natia se e quando avesse deciso di visitarla? - Tu invece? Cosa facevi prima di venire a studiare qui?

Sono americana, originaria dell'Illinois.
Ho seguito master sia babbani che non in varie materie, fra cui anche Pozioni e Alchimia.
E ancora prima ero una studentessa della Cyprus.


Anche tu? - esclamò istintivamente, il pensiero che volava a Margaret - Guarda un po' le coincidenze. Non sentivo parlare della Cyprus da quando vi siamo andati per la sfida tra i Cori - ok tecnicamente era da quando Cappie si era lasciata con Devo ma certi particolari preferiva dimenticarli - e ora nel giro di due settimane incontro ben due persone che vi hanno studiato...

Ho sentito parlare molto bene della scuola di San Pietroburgo, so che ne esiste una simile anche in America.

Io invece ne ho scoperto l'esistenza solo un annetto fa quando sono andato a chiedere consiglio al mio docente di Alchimia e non ero per nulla a conoscenza dell'esistenza di una scuola simile in America. Forse ho peccato di superficialità ma mi sono fidato delle sue parole e ho considerato inutile cercare informazioni su altri scuole simili. Tu invece hai qualche informazione in più su queste scuole? Una idea su quale sia la migliore?

Quindi hai intenzione di diventare un tuttologo della Triade?

Della.... Triade?

Chiese confuso.

Erbologia, Alchimia e Pozioni.
La Triade no?
Le arti pratiche per eccellenza.
Io sono molto portata per l'Alchimia, infatti ero anche assistente del mio ex professore alla Cyprus.


Io invece ho fatto da assistente alla mia professoressa di Pozioni - affermò con orgoglio per poi sgonfiarsi al pensiero che probabilmente la Bennet stava ancora maledicendo il giorno in cui aveva acconsentito a prenderlo sotto la sua ala protettrice - Si, mi piacerebbe conoscere tutto lo scibile sulla ... Triade ... e poi usare la conoscenza acquisita per creare qualcosa di nuovo, strabiliante e utile all'umanità. Per un po' ho anche accarezzato l'idea di diventare un MagiSapiente ma se guardo al futuro mi vedo chino su un calderone o un alambicco e non su qualche vecchio tomo anche se, non escludo, prima o poi di tentare il test per accedere alla carriera. - prese un sorso di succo di zucca e poi si mise in bocca uno dei lecca lecca al sangue, i suoi preferiti - Però... restando in tema di libri, non è che hai qualche libro particolare di Alchimia da consigliarmi? Uno che ti è rimasto particolarmente impresso?

Comunque, mentre parlavamo mi sono fatta un'idea generale di come aiutarti a capire quello che ha detto il dottor Ravnick, quindi quando vuoi possiamo iniziare.

Sono pronto.

Affermò con un cipiglio serio, avvicinando la sedia a quella della ragazza e, piuma normale in una mano e blocco per appunti intonso sul tavolo, si concentrò per il tempo successivo solo ed esclusivamente su di lei, sui concetti che gli stava esponendo e sui grafici che stava disegnando, interrompendola solo quando era strettamente necessario, facendole domande mirate e pertinenti ed esponendole i suoi dubbi, alcuni campati in aria. Jorge quindi si dimostrò per quello che era, una persona affascinata dalla conoscenza, desiderosa di sapere sempre di più e quando quel suo voler sviscerare le cose lo portava su terreni per lui completamente sconosciuti non si lasciava abbattere.

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 30/11/2015, 21:55
da Cecilia
Sicura? Potresti rimanere vittima del mio indubbio fascino e non volermi lasciare andare mai più...

Ne dubito.

Era davvero difficile far cambiare idea alla Bishop quando si metteva in testa qualcosa: Jorge stava semplicemente provando a fare amicizia con lei, ma Cece -convinta invece che pur di ottenere i suoi appunti fossi disposto a corteggiarla- non si faceva alcuno scrupolo a rispondere in maniera secca e acida, cosa che avrebbe fatto rabbrividire la migliore amica, tutta dolcezza e bontà. Dove Alexis vedeva solo le buone intenzioni di coloro che la circondavano, Cecilia si ritrovava ad immaginarsi spesso in una sorta di guerra fra lei e il resto del mondo, una guerra che era decisa a vincere con la propria intelligenza.
Da questo nasceva la sua aggressiva competitività nella materia che le riusciva più congeniale -la MagiTecnologia- e la sua ambizione nel voler diventare una delle più grandi scienziate della sua epoca. Questo però non le impediva di avere scatti di generosità e altruismo: pur vedendo in ogni possibile rivale solo il desiderio di approfittarsi di lei e del suo ingengo, non era però il tipo di persona che rendeva pan per focaccia, specie quando riusciva a comprendere che le buone intenzioni del prossimo erano del tutto veritiere. Per questo motivo, pur avendo all'inizio proposto a Jorge un affare -dove lui riceveva i suoi appunti in cambio di galeoni- la Bishop fece subito marcia indietro quando si rese conto che il portoghese non aveva davvero capito nulla del seminario tenuto da Jasper e che il suo bisogno di aiuto da parte sua era sincero.

Ora capisco perchè ti sei perso: praticamente non hai capito il 70/80% di quello che il dottor Ravnick ci ha spiegato!
Ma non potevi informarti prima? Avresti evitato di buttare galeoni per qualcosa che non è il tuo campo...


Li avrei risparmiati volentieri i galeoni del meeting ma questo mi è stato caldamente consigliato da uno dei Master Teacher del Ministero, quello di Alchimia per la precisione. Ho provato a farle notare qual era il mio percorso di studi e dove desidero che mi porti ma lei mi ha liquidato dicendo che Ravnick è un genio, che perdersi un suo seminario è un delitto, che avrei imparato molte più cose qui oggi in tre ore e mezzo che durante l'intero corso al Ministero ... E ovviamente si aspetta anche che dopodomani le presenti una dettagliata relazione su tutto quello che di cui si è parlato oggi.

Gli do pienamente ragione, Jasper è un genio e un suo seminario vale la pena essere seguito, anche se rischi di non capirci nulla.

Come nel suo caso, appunto.

Su una cosa però aveva ragione. Nulla di ciò che ho fatto al Ministero fino a ora si avvicina neanche lontanamente a quello che ho sentito qui oggi e alla fine non è stato del tutto tempo e galeoni persi. Ravnick mi ha aperto gli occhi su un mondo totalmente sconosciuto e molto affascinante, lasciandomi la curiosità di saperne di più.

Hai appena scoperto l'isola del tesoro, adesso devi solo rimboccarti le maniche e scavare!

Metafora molto da babbana, ma essendo quello il ceppo dal quale proveniva la bionda era anche ovvio che utilizzasse certi paragoni per spiegare che cosa fosse accaduto al portoghese. Alla fine fu palese -per lei- che non poteva davvero chiedergli del denaro in cambio dei suoi appunti, visto che a prescindere non avrebbe saputo che cosa farsene. Per questo, in preda ad un raptus di bontà, Cecilia si propose di aiutarlo, invitando l'altro a prendere della caffeina per rimanere sveglio e concentrato e un dolce per studiare meglio.

Visti i prezzi mi accontenterò di un caffè...

Lo so, sono dei ladri.
Allora prendi pure la mia tessera: con questa hai il 15% di sconto.
Se ti fanno storie dì che ti ho mandato io, tanto al momento non ci sono molti altri studenti qua dentro.


La maggior parte infatti preferiva trascorrere l'orario del pranzo in sala mensa piuttosto che in caffetteria. A prescindere che Alvares avesse accettato o meno la sua tessera, Cecilia si preoccupò di revisionare velocemente i propri appunti, decidendo in che modo spiegarli ad Jorge in maniera da renderli comprensibili anche a lui. Al suo ritorno, il portoghese fu così gentile da offrirle anche una sacca piena di dolciumi di vario tipo, dolciumi che lei rifiutò mentre rispondeva alle sue domande sul computer da lei modificato.

Comunque sì, l'ho assemblato io.
Sono partita da un comunissimo pc babbano e l'ho modificato da sola, cercando di renderlo funzionante all'interno di una struttura altamente magica come questa.
Devo ammettere che mi ha dato molte soddisfazioni...


Non fatico a crederlo! Io ho impiegato mesi per capire come funzionasse un pc babbano...

Anzi che lo hai capito, molti Purosangue nemmeno sanno cosa sia un pc!

Cosa?!? Coff. Cofff...
Mi hai scambiato per un Purosangue?


Perchè non lo sei?

Xavier ha davvero ragione... a furia di vivere qui sto perdendo le mie origini.

Non so chi sia questo Xavier...

Disse un po' spaesata, ascoltando l'eventuale spiegazione del portoghese -se avesse voluto dargliela- prima di ascoltare la sua scioccante proposta di farsi costruire un pc magico da lei completamente da zero, roba davvero assurda per l'ottica della Bishop.

Ma sei impazzito? Ti ho appena detto che il mio pc ha bisogno di essere tenuto sotto controllo costante per non impazzire!
Pagheresti per un prodotto che a prescindere è difettoso.
Lo sai che non hai molto senso degli affari?


Si me lo hanno detto in molti e per uno che è sempre a caccia di zellini questo è un difetto imperdonabile. Anche se confesso che, più che pazzo, mi piacerebbe considerarmi furbo perchè avere un pc instabile che necessita una costante revisione mi assicurerebbe che, dopo oggi, non torneremmo entrambi alle nostre vite e basta...

Ah ah e poi dovrei credere che non ci stai provando con me?
Farò finta di non aver sentito l'ultima parte, anche perchè sebbene sia molto carino che tu voglia trovare una scusa per rivedermi, non significa che io abbia tutto questo tempo a disposizione per stare appresso ad un altro computer oltre al mio.
Quindi, la mia risposta è....
- si fermò un attimo per riprendere fiato, tono saccente e puntiglioso e dito indice all'insù, riflettendo un attimo sul da farsi. Aveva modificato il suo pc tempo addietro, quando ancora non aveva le conoscenze adatte per farlo. Adesso aveva studiato e ne sapeva molto più di prima, quindi perchè non provare a rendere il suo Baby, da computer difettoso, a modello che lavorava in zone magiche come quelle senza rischiare di sbarellare? -...Forse.

Concluse con tono più calmo e riflessivo, spostando lo sguardo da Jorge al suo pc.

E' da molto tempo che non provo a sistemarlo come si deve e forse sono riuscita ad acquisire quelle conoscenze che mi mancavano per rendere il mio computer un perfetto propototipo della MagiTecnlogia.
Facciamo così: io tento di modificare il mio in maniera permanente e se ci riesco allora ti dirò quanto ti costerà e quanto tempo ci vorrà per farne uno anche a te.
Mi sembra un ottimo affare, in questo modo spenderai dei galeoni per un prodotto che funziona e non per uno di qualità scadente.
Che ne dici?


L'ultima era più una domanda retorica, perchè per la Bishop era ovvio che quella fosse un'offerta vantaggiosa da parte sua, specie perchè lui non possedeva nè le conoscenze nè i quattrini per poter ottenere un computer magico tutto per sè.
Al termine di tutta quella tiritera fu il momento delle presentazioni ufficiali fra i due, scoprendo quindi che il ragazzo era originario di Lisbona, della sua passione per l'Alchimia e del suo desiderio di poter frequentare la scuola di specializzazione a San Pietroburgo.

Io invece ne ho scoperto l'esistenza solo un annetto fa quando sono andato a chiedere consiglio al mio docente di Alchimia e non ero per nulla a conoscenza dell'esistenza di una scuola simile in America. Forse ho peccato di superficialità ma mi sono fidato delle sue parole e ho considerato inutile cercare informazioni su altri scuole simili. Tu invece hai qualche informazione in più su queste scuole? Una idea su quale sia la migliore?

Credo che se la battano entrambe sugli stessi livelli, quindi sta a te scegliere se preferisci trascorrere il tuo tempo da una parte o dall'altra.
In ogni caso se il tuo professore ti ha consigliato la scuola russa, allora credo che dovresti seguire le sue indicazioni. Probabilmente ci sarà andato anche lui e l'avrà trovata molto competente come scuola.
Quindi hai intenzione di diventare un tuttologo della Triade?


Della.... Triade?

Erbologia, Alchimia e Pozioni.
La Triade no?
Le arti pratiche per eccellenza.
Io sono molto portata per l'Alchimia, infatti ero anche assistente del mio ex professore alla Cyprus.


Io invece ho fatto da assistente alla mia professoressa di Pozioni
Si, mi piacerebbe conoscere tutto lo scibile sulla ... Triade ... e poi usare la conoscenza acquisita per creare qualcosa di nuovo, strabiliante e utile all'umanità. Per un po' ho anche accarezzato l'idea di diventare un MagiSapiente ma se guardo al futuro mi vedo chino su un calderone o un alambicco e non su qualche vecchio tomo anche se, non escludo, prima o poi di tentare il test per accedere alla carriera.


Ma il MagiSapiente non si occupa solo di teoria.- rispose, un po' confusa dalla risposta che le aveva dato Alvares- Anzi, ha una conoscenza teorica e pratica di tutte e tre le discipline, quindi dovrebbe essere proprio ciò che fa al caso tuo.
Lo so perchè una persona che... conoscevo... tempo fa voleva prendere questo tipo di carriera e me ne parlava molto spesso.


Il sogno di Aaron si era infranto per una pozione di troppo e lei aveva completamente abbandonato ogni interesse verso la MagiSapienza, anche perchè quella non era certo il suo campo.

Però... restando in tema di libri, non è che hai qualche libro particolare di Alchimia da consigliarmi? Uno che ti è rimasto particolarmente impresso?

Uno? Almeno una ventina!
Adesso ti segno i nomi di quelli più completi...


E così persero altri dieci minuti a scrivere su un pezzo di carta titolo, autore, edizione e prezzo dei libri che servivano ad Alvares, tutti rigorosamente ripescati nella sua memoria di ferro da super cervellona. Dopo aver chiuso anche quel discorso, arrivò finalmente il momento della lezione vera e propria: facendogli cenno di sedersi quanto più possibile a lei, la Bisop si procurò un foglio di carta completamente intonso e iniziò a spiegare in parole semplici e gestibili da Jorge le teorie esposte da Jasper durante il seminario, con tanto di disegni e grafici che permettessero al portoghese di capire tutto all'istante. Il suo atteggiamento ora era completamente mutato, sembrava quasi calma e paziente, proprio come l'Acqua che le apparteneva. Forse nascondeva qualche dote come insegnante? Oppure, molto più semplicemente, era tutto merito della passione che ci metteva ogni giorno in quella materia per lei tanto importante quanto affascinante.

Un'ora dopo...


Abbiamo finito!
Oddio che stanchezza!!!


Disse, stiracchiandosi all'indietro e sentendo tutte le ossa delle braccia e delle mani far rumore quando le ossa si distesero.

Spero che adesso sia tutto quanto più chiaro.

Si informò, ascoltando le eventuali spiegazioni del portoghese prima di rendersi conto -osservando l'orologio all'interno della caffetteria- dell'ora tarda che si era fatta.

Oh porca puzzola!
Ho una lezione fra dieci minuti!
Cacchio, il tempo è veramente volato...


Disse, bevendo in fretta e furia gli ultimi sorsi di caffè e lasciando intatto uno dei due muffin che aveva comprato, regalandolo implicitamente ad Alvares.

Devo davvero scappare, Jorge, non posso proprio fermarmi.
Scrivimi pure il tuo indirizzo, così quando avrò notizie per il computer ti farò sapere.


Chiuse il proprio pc, lo rimise nell'apposita borsa e raccolse tutto ciò che le apparteneva, alzandosi in fretta e porgendo la mano al ragazzo conosciuto solo qualche ora prima.

Allora ci si rivede in futuro!
Fammi sapere poi se il tuo professore è rimasto soddisfatto della relazione!


Disse salutandolo, prima di scappare via alla velocità della luce.

Uscità per Cece

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 10/12/2015, 15:22
da Jorge
Spinto dal bisogno di avere qualcosa di concreto e attinente all'argomento della conferenza da presentare al MT di Alchimia la settimana successiva, Jorge aveva inseguito la bionda determinato a ottenere i suoi appunti a qualsiasi prezzo. Come elaborarli in una relazione fluida e articolata era un problema che non si era posto, troppo preso dal raggiungimento dell'obiettivo principale. Una volta tornato a Londra, più leggero di cinque galeoni e con i tanto agognati appunti, quindi avrebbe passato il resto della settimana a imprecare e sbattere la testa contro ogni spigolo disponibile maledicendosi e chiedendosi cosa gli aveva fatto credere di poter comprendere tutta quella roba solo leggendola. Per sua fortuna Cecilia sotto l'anima da affarista nascondeva uno spirito buono e altruista che la spinse, una volta scoperto la sua situazione disastrata, a offrirgli gratuitamente non solo gli appunti ma anche una veloce ma dettagliata spiegazione degli argomenti principali trattati alla conferenza. Al consiglio della Bishop di prendersi qualcosa per sostenersi durante la "lezione", Jorge rispose con un sorriso imbarazzato di potersi permettere solo un caffè.

Lo so, sono dei ladri.
Allora prendi pure la mia tessera: con questa hai il 15% di sconto.
Se ti fanno storie dì che ti ho mandato io, tanto al momento non ci sono molti altri studenti qua dentro.


A quella offerta il già enorme sentimento di gratitudine che provava verso quella sconosciuta crebbe in lui a dismisura tanto da dargli la sensazione che sarebbe imploso se non avesse fatto qualcosa per dargli sfogo. Mosse entrambe le braccia verso di lei, chinandosi lievemente in avanti con l'intento di stringerla in uno dei suoi stritola-abbracci, di quelli riservati alla sua sorellina, rendendosi conto dell'inopportunità di quel gesto solo all'ultimo minuto. Finì quindi per esibirsi in un goffo inchino e sfiorarle la mano nel prendere la tessera che gli stava porgendo. Un tocco più consistente di un semplice sfiorarsi per caso accompagnato da un "Grazie" privo di malizia o accattivante. In quella semplice parola pronunciata con tono serio Jorge cercò di condensare tutta la gratitudine che provava per lei, per gli appunti, per la spiegazione che gli avrebbe dato di lì a poco, per la tessera, insomma per star perdendo parte del suo tempo a soccorrere un perfetto sconosciuto. Gli ricordava tanto la sua Prefetta Perfetta e mentre convinceva la cassiera che no, la tessera non l'aveva rubata e che si, poteva tranquillamente chiedere conferma alla proprietaria seduta al tavolino, si rammaricò di non aver mai approfondito i rapporti con Alexis. A undici anni purtroppo era stato troppo pieno di astio, rancore e diffidenza nei confronti del mondo per comprendere quanto preziosa sarebbe stata una amica come lei. Tornato al tavolo offrì alla sua insegnante improvvisata i dolci che aveva portato con sé e cercò di rompere il ghiaccio con una conversazione incentrata, all'inizio, a magnificare senza alcun doppio fine le doti magitecnologiche di Cecilia. Per lui era strabiliante che si potesse fondere magia e tecnologia babbana al punto tale da creare un pc capace di funzionare nel Mondo Magico, di conseguenza l'Acuan era un genio senza eguali. Tutto il suo stupore, accentuato dalle difficoltà incontrate nel comprendere le funzioni di un pc, spinsero l'altra a credere che il portoghese fosse un Purosangue.

Cosa?!? Coff. Cofff...
Mi hai scambiato per un Purosangue?


Perchè non lo sei?

Xavier ha davvero ragione... a furia di vivere qui sto perdendo le mie origini.

Non so chi sia questo Xavier...

É mio cugino, un babbano al cento per cento. -un sorriso dolce comparve sul viso di Jorge, perché per quanto Xavier lo facesse andare ai matti soprattutto ora che vivevano insieme era pur sempre la sua famiglia e lui gli voleva bene - Mi ha sempre accusato, e a ragione quanto pare, di essere una frana nel conciliare i miei due mondi. Se non fosse stato per lui e per la sua testardaggine mi sarei perso molto del mondo babbano, finendo per essere un paria tra la mia gente. Mi ha persino costretto a prendere la patente.

Affermò gonfiando il petto di orgoglio per poi rivolgere alla ragazza e al suo "Baby" una occhiata calcolatrice e avanzare una richiesta azzardata che rifletteva la sua scarsa propensione per gli affari:avrebbe avuto il tempo e la voglia-di sicuro le capacità le aveva secondo lui- di assemblare un altro pc per lui, ovviamente a pagamento?

Ma sei impazzito? Ti ho appena detto che il mio pc ha bisogno di essere tenuto sotto controllo costante per non impazzire!
Pagheresti per un prodotto che a prescindere è difettoso.
Lo sai che non hai molto senso degli affari?


Si me lo hanno detto in molti e per uno che è sempre a caccia di zellini questo è un difetto imperdonabile. Anche se confesso che, più che pazzo, mi piacerebbe considerarmi furbo perchè avere un pc instabile che necessita una costante revisione mi assicurerebbe che, dopo oggi, non torneremmo entrambi alle nostre vite e basta...

Ah ah e poi dovrei credere che non ci stai provando con me?

Non sto corteggiando il tuo corpo - si difese con un ghigno impertinente - ma il tuo cervello - che rappresentava per lui una isola del tesoro babbano ancora più rara e preziosa della conferenza a cui aveva assistito alla cui scoperta sarebbe andato molto volentieri - anche se...

Non terminò la frase lasciando che fosse l'occhiata carica di apprezzamento che le rivolse a parlare per lui e dirle che la trovava molto bella oltre che super intelligente.

Farò finta di non aver sentito l'ultima parte, anche perchè sebbene sia molto carino che tu voglia trovare una scusa per rivedermi, non significa che io abbia tutto questo tempo a disposizione per stare appresso ad un altro computer oltre al mio.
Quindi, la mia risposta è....
- chinò il capo con aria sconfitta, pronto a incassare il rifiuto che era certo stesse per arrivare con nonchalance - ...Forse.

Scusa come hai detto? - chiese allibito, scuotendo la testa per liberare le orecchie probabilmente intasata da enormi Gorgosprizzi - Davvero ci proveresti?

E' da molto tempo che non provo a sistemarlo come si deve e forse sono riuscita ad acquisire quelle conoscenze che mi mancavano per rendere il mio computer un perfetto propototipo della MagiTecnlogia.
Facciamo così: io tento di modificare il mio in maniera permanente e se ci riesco allora ti dirò quanto ti costerà e quanto tempo ci vorrà per farne uno anche a te.
Mi sembra un ottimo affare, in questo modo spenderai dei galeoni per un prodotto che funziona e non per uno di qualità scadente.
Che ne dici?


Se non temessi di venire affatturato di abbraccerei! - esclamò strafelice - Ovvio che accetto e tu ti sei appena aggiudicata un servitore devoto se non vuoi un amico. Qualsiasi cosa ti serve da un tatuaggio, potenziante o meno, a un autista a una spalla - su cui sfogarsi, chiacchierare - a un elfo domestico... l'hai appena trovato!

A quel punto le presentazioni ufficiali furono d'obbligo a cui seguì una breve panoramica sulle aspettative future del portoghese, prima tra tutti frequentare una scuola di specializzazione in Alchimia. Lui puntava a quella a San Pietroburgo, dietro consiglio di Connor, ma venuto a sapere dell'esistenza di una scuola simile in America si sentì uno stupido per non aver fatto una ricerca approfondita in merito. Viste le sue ristrette possibilità economiche doveva assolutamente puntare sulla scuola migliore o almeno quella che avesse la migliore reputazione, per quello chiese consiglio alla Bishop che probabilmente ne sapeva più di lui.

Credo che se la battano entrambe sugli stessi livelli, quindi sta a te scegliere se preferisci trascorrere il tuo tempo da una parte o dall'altra.
In ogni caso se il tuo professore ti ha consigliato la scuola russa, allora credo che dovresti seguire le sue indicazioni. Probabilmente ci sarà andato anche lui e l'avrà trovata molto competente come scuola.
Quindi hai intenzione di diventare un tuttologo della Triade?


Della.... Triade?

Erbologia, Alchimia e Pozioni.
La Triade no?
Le arti pratiche per eccellenza.
Io sono molto portata per l'Alchimia, infatti ero anche assistente del mio ex professore alla Cyprus.


Io invece ho fatto da assistente alla mia professoressa di Pozioni
Si, mi piacerebbe conoscere tutto lo scibile sulla ... Triade ... e poi usare la conoscenza acquisita per creare qualcosa di nuovo, strabiliante e utile all'umanità. Per un po' ho anche accarezzato l'idea di diventare un MagiSapiente ma se guardo al futuro mi vedo chino su un calderone o un alambicco e non su qualche vecchio tomo anche se, non escludo, prima o poi di tentare il test per accedere alla carriera.


Ma il MagiSapiente non si occupa solo di teoria. Anzi, ha una conoscenza teorica e pratica di tutte e tre le discipline, quindi dovrebbe essere proprio ciò che fa al caso tuo.

Ne sei sicura? Il discorso che mi ha fatto una signora attempata alla giornata di orientamento che si è tenuto al Ministero un paio di mesi mi aveva dato tutt'altra impressione ma è anche vero che non sono riuscito a prestarle molta attenzione...

Si grattò la testa con aria imbarazzata senza spiegare il motivo della sua distrazione, dovuto al fatto che la signora in questione aveva un tono di voce monocorde e soporifero e sputacchiava ogni volta che pronunciava la lettera "r".

Lo so perchè una persona che... conoscevo... tempo fa voleva prendere questo tipo di carriera e me ne parlava molto spesso.

Si appuntò mentalmente di approfondire meglio la figura del MagiSapiente e la procedura da seguire per diventarlo mentre per ricordare i libri di Alchimia che Cecilia gli stava consigliando preferì ricorrere al classico pezzo di carta e per fortuna perchè, visto il numero di titoli che la ragazza tirò fuori, una volta tornato a Londra non avrebbe ricordato più nulla e avrebbe fatto solo una gran confusione. Inoltre aveva bisogno di mantenere la mente fresca e sgombra da pensieri inutili per poter seguire al meglio delle sue possibilità la mini lezione che la Bishop gli fece subito dopo.

Un'ora dopo...


Abbiamo finito!
Oddio che stanchezza!!!


Ti credo, queste sedie sono di una scomodità incredibile... Non credo tu voglia un massaggio alle spalle, vero?

Spero che adesso sia tutto quanto più chiaro.

Cristallino. Scrivere la relazione per il MT sarà sempre un lavoraccio ma almeno adesso so di cosa sto parlando...

Oh porca puzzola!
Ho una lezione fra dieci minuti!
Cacchio, il tempo è veramente volato...


Mi spiace che tu abbia sprecato la tua ora libera dietro a un caso disperato come il mio...

Si scusò, accettando di buon grado il muffin che gli aveva lasciato, un po' per gola un po' perchè contrario per principio a sprecare il cibo.

Devo davvero scappare, Jorge, non posso proprio fermarmi.
Scrivimi pure il tuo indirizzo, così quando avrò notizie per il computer ti farò sapere.


Vivo nella Londra babbana quindi è meglio se mi mandi un gufo in negozio oppure se preferisci puoi mandarmi un sms.

Le disse mentre appuntava su un foglio preso dal suo block notes l'indirizzo del Tribal Studio e il numero del cellulare usato che gli aveva regalato Xavier, un piccolo ringraziamento per avergli concesso di vivere con lui fino a data da destinarsi.

Allora ci si rivede in futuro!
Fammi sapere poi se il tuo professore è rimasto soddisfatto della relazione!


Spero non troppo in là... Buona lezione e ancora grazie di tutto.

Una volta rimasto solo, Jorge sedette nuovamente al tavolo e, armato di una normalissima piuma, fissò su carta tutti i concetti che Cecilia gli aveva appena spiegato e che erano freschi nella sua memoria, prendendo un altro caffè - pagato questa volta a prezzo pieno - per evitare di essere cacciato via in malo modo. Quando alla fine prese la Passaporta che lo avrebbe ricondotto a Londra Jorge era molto soddisfatto della giornata appena trascorsa e dentro di sè covava la speranza di potersi un giorno sdebitare con la Bishop per l'enorme aiuto che gli aveva dato.


[FINE]

Re: Caffetteria

MessaggioInviato: 19/01/2016, 23:25
da Cecilia
24/06/11 - A.G.E.R., Caffetteria - 13.00


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Caffè nero bollente con aggiunta di latte scremato...

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Sandwiche con pane integrale, tacchino e rucola...

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Cinque mini muffin al cioccolato bianco e al lampone...

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E il libro di MagiTecnologia davanti.
Da quando era iniziata la sessione di esami, Cecilia non faceva altro che rifuggire la mensa -luogo pieno di caos e fin troppo affollato- per rifugiarsi in caffetteria dove era possibile consumare un pasto sostanzioso ma veloce e, al contempo, studiare. Le dispiaceva non poter condividere con Alexis quei momenti, ma la Bishop sapeva di lasciarla in ottime mani -ovvero quelle di Desmond- che l'avrebbero aiutata, supportata e probabilmente anche scaricata di tutto lo stress che la Parker poteva accumulare durante quel periodo.
La invidiava sotto quel punto di vista, perchè da quando stava insieme a Clovis sentiva che i propri ormoni erano come impazziti, risvegliati dopo un sonno lungo cento anni. Come la Bella Addormentata, insomma. Immaginare i suoi ormoni in letargo era tipico della fantasia di Cecilia, che però in quel momento si stava concentrando {Concentrazione=16} solo ed esclusivamente su ciò che aveva da studiare, spizzicando di tanto in tanto il proprio sandwich e mandando giù quantità spropositate di caffeina.
Nemmeno la faceva impazzire il caffè, ma quando si avvicinavano certi periodi Cece pretendeva che il proprio cervello fosse completamente attivo. Da qui derivavano i suoi periodi "bui" -come li definiva lei- all'interno dei quali ingurgitava talmente tante dosi di caffeina da rendersi ancora più esagitata ed esuberante che mai. A dire il vero il ciondolo faceva una sorta di gioco-forza sugli effetti del caffè, respingendoli e abbassando la mole di nervosità della Bishop ai livelli minimi sopportabili. Altrimenti sarebbe stata in grado di uscire fuori di testa molto, molto prima.
Non era lo studio che le pesava, nè l'avvicinarsi dell'esame, ma l'idea che in quel confronto avrebbe dovuto essere la Migliore, con la M maiuscola, e possibilmente anche l'unica. Non aveva affatto digerito lo smacco di quel 98 in MagiTecnologia l'anno prima e voleva rifarsi, stracciare i concorrenti, una in particolare: una sgualdrina fatta e finita di nome Susan Wilkinson, che aveva osato sfidare l'innata competitività di Cecilia.
Ambiziosa, suscettibile, combattiva: no, la Bishop non si sarebbe mai perdonata un altro fallimento e la presenza di Susan in quella sfida era solo un incentivo maggiore per fare di meglio. Il desiderio di vedere la sua faccia da sgualdrina perdere quel sorriso da stronza bastava per darle una carica impressionante. Avrebbe anche potuto digiunare e andare avanti settimane senza mettere niente dentro lo stomaco e il fatto che non lo stesse facendo era solo perchè sapeva che in questo modo gliela avrebbe data vinta per "knock out". Cosa che lei voleva evitare, a tutti i costi.
I cupcake erano stati una scelta più dettata dalla sua golosità che da vero e proprio bisogno: li adorava, era brava a farli e quelli -fatti con cioccolato bianco e ripieni di marmellata ai lamponi- le erano sembrati talmente tanto sfiziosi che non aveva resistito all'idea di prenderne cinque di quelli piccoli per poterseli gustare lentamente, fra uno studio e un altro.
La sua "pausa" sarebbe durata all'incirca un'ora e mezza: tanto infatti ci avrebbe messo Cecilia a consumare il proprio pasto e non certo perchè fosse lenta come una tartaruga a mangiare, ma perchè si concedeva di mangiare solo dopo aver studiato almeno una ventina di pagine. Una sorta di premio bonus per essere stata tanto brava e aver fatto il suo dovere.
Per sua fortuna -nonostante quel 98 che le bruciava da morire- sapeva di valere molto più di un voto scritto, molto più persino di un 101. Forse Cecilia aveva il difetto di possedere un'autostima illimitata verso la propria intelligenza e quasi nullo per quanto riguarda l'aspetto fisico -uno squilibrio non da poco- ma era proprio quel suo piccolo peccato di superbia che la spingeva poi ad osare senza temere le conseguenze. Avrebbe studiato come non mai per superare Susan. Avrebbe modificato nuovamente il computer, per permettere ad Jorge Alvares di possederne uno. E chissà, un giorno sarebbe anche riuscita a costruire davvero una macchina del tempo insieme ad Alexis. E solo allora, loro due, sarebbero entrate davvero nella storia, facendo la differenza in mezzo a miliardi e miliardi di maghi e streghe.
Una visione molto da Acuan, quella della Bishop; pur non mostrandosi apertamente, c'era qualcosa in lei che rispecchiava la sua Gilda di appartenenza, anche se Cece stessa a volte faceva fatica a vederlo.

Autoconclusiva - Seconda Parte


Spoiler:
Sandyon
Monique