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Platano Picchiatore

Messaggioda Miyabi » 10/11/2011, 0:17

[Giovedì mattina - ore 9.07 circa]


Che posto strano: Miyabi aveva letto di quell'albero sul libro "Storia di Hogwarts" che aveva trovato in biblioteca ed aveva deciso di darci un'occhiata; sapeva che il Platano Picchiatore era vivo, nel senso che si muoveva ed aveva forse un minimo d'intelligenza propria, ma vederlo da vicino era tutt'altra cosa.

Iki o...
(Respira...)

Mormorò Miyabi avvicinandosi al luogo a passi cauti e calcolati per non irritare il secolare - o millenare? Non lo sapeva - albero che per ora se ne stava fermo e tranquillo. Si andò dunque a sedere su una roccia, incrociando le gambe ed inclinando leggermente il capo, tenendosi ferma il cappellino che aveva sulla testa per proteggersi dal sole di quella mattina.

Immagine

Kono basho wa, tsuneni odoroki ni michiteimasu.
(Questo posto è sempre pieno di sorprese.)


Pensò Miyabi con un sospiro, mordendosi appena il labbro e rimanendo lì, ferma a fissare quella meraviglia magica che nel mondo babbano sarebbe stata semplicemente impensabile.

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Messaggioda Peter » 10/11/2011, 19:21

il passo era lento verso quella collinetta, addosso aveva la divisa da corvetto lunga fino alle caviglie, un libro tra le mani, aperto, aveva esplorato quasi tutto il castello e sbavato su ogni oggetto magico che pervadeva quel luogo, dalle scale che si muovevano ai ritratti che parlavano.

vediamo, il Platano Picchiatore...

Cominciò ad osservare quel libro, cercando più informazioni possibili su quell'arbusto che si stava avvicinando al ragazzo, non si accorse neanche di Miyabi che si trovava in quel posto per lo stesso identico motivo, un respiro profondo, gli occhi sempre verso le righe scritte a mano del manoscritto, il passo veloce, stava rischiando anche di colpire lo stesso albero ma riuscì a fermarsi in tempo a qualche centimetro di distanza.

Bene...vedo che è molto grande!

Osservazione più che scontata mentre cercava di muoversi lentamente nel verso opposto, cercando di non far arrabbiare l'albero.

Piano, piano, alberello non ti arrabbiare...

Recitava come in un rosario mentre tornava indietro, ancora ignaro della figura della Grifetta vicino a lui.
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Messaggioda Miyabi » 10/11/2011, 20:24

Persa nella contemplazione di quell'affascinante albero magico, una scoperta da aggiungere alle mille meraviglie di Hogwarts da raccontare ai suoi genitori, Miyabi ci mise un po' ad accorgersi che non era più sola; un altro ragazzino, con indosso la divisa di Corvonero, si stava avvicinando al Platano Picchiatore, il naso immerso tra le pagine di un libro di cui la giapponesina non riusciva a scorgerne il titolo.

Bene...vedo che è molto grande!

Esclamò il bambino, avvicinandosi forse un po' troppo all'albero col rischio di farlo irritare: da quel po' che aveva capito, infatti, il Platano non era esattamente l'esemplare più socievole di arbusto esistente sul Pianeta, e non era certa che l'altro se ne fosse reso conto.

Sō kizutsuku koto ni narimasu...
(Finirà per farsi male così...)


Pensò Miyabi mentre il Corvetto continuava quello strano giro di perlustrazione a scopo forse suicida oltre che didattico, parlando nel frattempo all'albero come a convincerlo a non irritarsi per la sua presenza così vicina ad esso.

Piano, piano, alberello non ti arrabbiare...

Sentì dire Miyabi al Platano, ma l'albero sembrava davvero irritato ora... meglio avvertire lo sconosciuto così almeno si sarebbe salvato dall'essere sbatacchiato di qua e di là dai rami dell'arbusto, senza contare che se un professore li avesse beccati avrebbero anche potuto passare dei guai.

Non... non credo tu debba avvicinarti così tanto... potrebbe essere pericoloso!

Esclamò allora la bimba, sperando che all'altro non dispiacesse quel suo intervento che comunque era fatto solamente a fin di bene e non certo per disturbarlo o distrarlo dai suoi studi.

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Messaggioda Peter » 18/11/2011, 19:23

Piccoli passi indietro fece il corvetto, mentre una piccola goccia di sudore cadeva lenta al lato della sua fronte, deglutì sonoramente ed infine si inumidì le labbra, sembrava fermo lì, sembrava non essersi arrabbiato, sentì poi la voce della bimba arrivare alle sue orecchie.

Non... non credo tu debba avvicinarti così tanto... potrebbe essere pericoloso!

Si fermò , girando la testa verso di lei, inarcò un sopracciglio, come aveva fatto a non accorgersene della sua presenza?

"Chi è quella ragazza? Ecco! anche lei sa bene quello che bisogna fare! Perchè mi devo sempre imbattere in..."

Neanche il pensiero riuscì a finire che una folata di vento lo fece tornare nel mondo dei vivi, dove un platano picchiatore voleva picchiarlo fino a lasciare una semplice poltiglia di lui, il ramo che scese velocemente verso il capino del corvetto, che riuscì, per una botta di fortuna, a schivarlo, e rotorare lontano dall'arbusto, ma vicino alla grifetta che si trovava lì ancor prima di Peter.

Ahi! che dolore il ginocchio!

Alzò un poco la voce mentre si tastava la parte lesa, era caduto male, non era mai stato un gran atleta e nessuno gli aveva mai insegnato a "cadere" bene. Rimase poi fermo per terra, con il ginocchio tra le mani, il labbro inferiore tra i denti, e due goccioloni salati ai lati degli occhi, cercando di non piangere.

"Non lo fare Pete, no no no no! Non davanti ad una ragazza!"

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Messaggioda Miyabi » 21/11/2011, 22:39

Purtroppo Miyabi non fece in tempo ad avvisare il ragazzino di spostarsi visto che, qualche secondo dopo, il Platano Picchiatore mantenne fede al suo nome e tentò di colpire il Corvonero che riuscì a schivare il colpo cadendo però malamente a terra.

Ahi! che dolore il ginocchio!

Esclamò infatti lo sconosciuto bambino, facendo subito preoccupare la Grifetta che lasciò perdere ogni cautela o timidezza e si avvicinò al ragazzino, inginocchiandoglisi accanto.

Ti sei fatto tanto male?

Gli domandò premurosa, notando che gli stava venendo da piangere e che probabilmente si sentiva molto stupido a farlo di fronte ad una ragazza: Miyabi gli fece un piccolo sorriso cordiale, cercando in seguito di tirarlo su di morale a modo proprio.

Sei stato bravissimo a schivare quel colpo, sai?
Se fossi stata io al posto tuo l'avrei preso sicuramente in pieno.


Mormorò, sperando che quel piccolo complimento ai riflessi del giovane bastasse per far sentire un pochino meglio il Corvetto, al quale poi la bambina dagli occhi a mandorla decise di presentarsi.

Io mi chiamo Miyabi, comunque.
Piacere di conoscerti.


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Messaggioda Luke » 04/12/2011, 23:49

Un Dragargenteo; un piccolo Dragargenteo. Luke Fantoman si era sottoposto allo Smistamento ed era risultato un Dragargenteo, per il suo forte spirito competitivo; peccato, che se non fosse stato per il fatto che i primini non avessero il permesso di far parte di una squadra di Quidditch a quell'ora avrebbe già fatto richiesta per sottoporsi un provino. Era entusiasta di tutto fino a quel momento: il Castello era fantastico, almeno l'interno, l'esterno era ancora un punto interrogativo, poiché non vi era stato modo finora di andarci, aveva voluto soffermarsi di più sul pezzo grosso, in modo da acquisire un certo orientamento. Ma ora non vedeva l'ora di assaporare l'aria aperta, il chiuso lo aveva leggermente annoiato. Voleva iniziare proprio da quell'albero misterioso che pochi giorni prima passando per i corridoi aveva visto schioccare come fruste i rami intersecati, come per magia, oppure se l'era sognato.
E così si era diretto a passo normale verso la radura, e piano la scendeva, e questa lo guidava vicino il vecchio platano.
Era davvero vecchio, a primo impatto, forse secolare, chissà quante ne aveva viste quell'albero. Dopo aver gettato uno sguardo all'albero la sua attenzione si rivolse a due figure quasi a distanza di sicurezza dalla pianta, due ragazzini, di cui seppe collocare l'appartenenza della Casata attraverso il colore dell'orlo del mantello.
La prima, una piccola ragazzina Grifondoro, molto carina, dai caratteri somatici cinesi, o giapponesi, non era abile nel distinguerli; l'altro era un giovane Corvonero, a primo impatto molto simpatico; entrambi sembravano primini come lui, o forse potevano avere un anno in più tuttavia il suo istinto lo incitava ad avvicinarsi, magari per scambiare due chiacchiere, e per iniziare ad avere rapporti con qualcuno nel Castello: sarebbe stato bello poter avere qualcuno da incontrare il pomeriggio e con il quale spassarsi per giornate intere. Quello, comunque, veniva in secondo piano. Dopo pochi istanti di incertezza si avvicinò ai due...

H-hi! C'è volevo dire... ehm... ciao!

A volte dimenticava di essere in Gran Bretagna, ma la sua domestica le aveva insegnato così bene l'italiano che oramai era un frequenza parlarlo.

Scusatemi, è che parlo spesso l'italiano! Comunque io sono Luke, è un piacere conoscervi!

Si sentiva a disagio, ma era sicuro che quello stato sarebbe svanito parlando con i due nuovi conoscenti.

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Messaggioda Peter » 11/12/2011, 9:52

Lo sguardo era fisso per terra, uno strano pensiero saettò nella sua mente, ascoltando le parole della ragazza, si morse il labbro inferiore girandosi verso di lei, un mezzo sorriso, seppur si notavano i suoi occhi lucidi.

Ciao...Mi chiamo Peter...ma se vuoi puoi chiamarmi Pete...

Disse il ragazzo provando ad alzarsi lentamente, lo sguardo andò verso quella pianta, orgoglio? Semplice Irritazione? Aveva trovato un obbiettivo, il suo!

Ah no...è stata solo questione di fortuna, sai, è la prima volta che vedo un albero così grande muoversi da solo, è fantastico questo mondo di Maghi!

Come se il dolore non ci fosse più, la sua carica di entusiasmo superava ogni difficoltà, un attimo di silenzio ora girandosi di scatto alle parole del nuovo arrivato, lo sguardo perso per un attimo, e poi riattivato verso quella figura.

Ciao...sono Peter...

Disse poi osservandolo meglio, non se lo aspettava proprio, due conoscenze nello stesso luogo, forse la fortuna aveva cominciato a girare per lui!

"Bene, se il mio libro è esatto non dovrebbero essere della mia casata, lei...dovrebbe essere di grifondoro, lui, beh, dall'argentato poteva essere soltanto un..."

Bloccò il suo pensiero, sbattendo un paio di volte le palpebre, c'era qualcosa che gli dava fastidio, una fitta, eh si! proprio a quel ginocchio! Perso un poco l'equilibrio cadde proprio davanti a se, dove si trovava Luke, e cercò di appoggiarsi alla sua spalla...

Ops...grazie...

Direbbe nel caso il ragazzo non si spostasse e lo facesse cadere per terra vicino al Platano Picchiatore...

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Messaggioda Miyabi » 02/01/2012, 12:30

Ciao...Mi chiamo Peter...ma se vuoi puoi chiamarmi Pete...

Un'altra conoscenza per Miyabi, un'altra possibile amicizia che sarebbe stato compito della giapponesina coltivare, ovviamente se anche il bambino di fronte a lei l'avesse voluto: il ragazzino si rialzò lentamente e così fece lei, rivolgendogli un piccolo sorriso incoraggiante ed amichevole; si stava quasi abituando ormai ad avere a che fare con tante persone, e questo le permetteva di non sentirsi più così in imbarazzo o semplicemente sbagliata all'idea di rapportarsi con gli altri pur sapendo bene quanto la madre avrebbe trovato tutto ciò alquanto disdicevole.

Ah no...è stata solo questione di fortuna, sai, è la prima volta che vedo un albero così grande muoversi da solo, è fantastico questo mondo di Maghi!

Allora sei un babbano anche tu?

Domandò la bambina a bruciapelo, avendo intuito - si sperava nel modo corretto - dalle parole di lui che il Corvetto di fronte a sé non era molto pratico del mondo magico intorno a loro, e questo l'aveva portata a porre quel quesito con la quasi certezza di averci visto giusto.

I miei genitori sono entrambi babbani, e quando mi hanno rivelato che sono una strega non ci potevo proprio credere.

Aggiunse con un piccolo sorriso imbarazzato, così da far comprendere a Peter il motivo di quell' "anche" nella domanda posta poco prima.
Ma sembrava che il Platano attirasse molte persone quel giorno visto che poco dopo un altro bambino, un Dragargenteo se Miyabi aveva visto giusto, si avvicinò loro con aria un po' impacciata.

H-hi! C'è volevo dire... ehm... ciao!

Salutò il nuovo arrivato, prima in una lingua che Miyabi non conosceva e poi in quella che era per loro la più familiare.

Scusatemi, è che parlo spesso l'italiano! Comunque io sono Luke, è un piacere conoscervi!

Ciao...sono Peter...

E io sono Miyabi, piacere!

Esclamò la giapponesina, felice all'idea di ampliare ogni momento di più la cerchia dei propri amici: aveva ragione suo padre allora quando le diceva che non importava in quale scuola andasse, magica o non, di persone simpatiche ne avrebbe conosciute in ogni caso...
I suoi pensieri però si concentrarono qualche istante dopo su Peter che, forse a causa della precedente caduta, perse l'equilibrio finendo addosso a Luke - che l'avrebbe sorretto se non si fosse spostato.

Vuoi che ti portiamo in infermeria?

Pensò Miyabi senza però azzardarsi a porre quella domanda ad alta voce: primo, perchè non aveva ancora una certa confidenza col Corvetto; secondo, perchè forse lui si sarebbe sentito in imbarazzo e l'ultima cosa che la giapponesina voleva era creare disagio a qualcuno. Si limitò così ad alzare gli occhi su Luke, pensando che forse lui avrebbe saputo cosa fare.
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Messaggioda Luke » 06/01/2012, 0:07

I due si presentarono al piccolo, il quale fu lieto della loro conoscenza. La Grifa sembrava molto cordiale, un po timida, come lui del resto, ma anche molto carina, e questo Luke lo notò subito (insomma a questa età gli ormoni vanno alle stelle, lo si sa); il ragazzino, invece, sembrava più estroverso, ma anche impacciato, tanto che fini quasi per cadergli addosso, perdendo l'equilibrio, ma Luke giocò di riflessi e sorresse con le braccia tese.
Loro potevano considerarsi i suoi primi veri conoscenti in quella scuola; anche Luke era timido, dopotutto non aveva mai ricevuto un'educazione mirata anche su come interagire con gli altri, anzi, quella era la cosa che gli veniva più difficile nel suo essere, ma viveva comunque nella speranza che questo suo blocco interiore sarebbe passato, convivendo.

Ehi, tutto ok?

Disse, notando che l'amico aveva avuto un'instabilità.
Poi, vedendo che in realtà aveva qualcosa che non andasse alla gamba, inarcò le sopracciglia, non capendo cosa fosse successo. Probabilmente aveva preso una storta, perdendo l'equilibrio. Tuttavia fu d'istinto cacciare la bacchetta, da Dragargenteo tra l'altro, per esaminare la gamba dell' "amico". Si sentò tuttavia osservato, molto, probabilmente perché non aveva molta confidenza.

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Messaggioda Peter » 26/01/2012, 18:22

Rimase ancora un poco appoggiato alla spalla del ragazzo, dandogli un paio di pacche sulla spalle, un mezzo sorriso ora verso di loro mentre veniva poggiato a terra.

Ah no, non ti preoccupare Luke, è solo una piccola botta, non c'è bisogno della bacchetta...

Una mano verso di lui in modo da fermarlo, un sorriso tranquillo fece verso di lui mentre lentamente muoveva la gamba per stenderla, lo sguardo infine tornò verso Miyabi.

Eh...anche i miei genitori sono Babbani, quando è arrivata la lettera pensavano che fosse uno scherzo, poi è arrivato un inserviente per venirmi a prendere e sono andato a Londra!

Era eccitato dei suoi ricordi, o forse di quello che aveva visto da quel momento fino ad ora, fece un respiro profondo guardando tutti e due, sinceramente preoccupati per lui, si strinse nelle spalle.

Non c'è problema, un attimo di riposo e tutto andrà bene, ho ancora troppe cose da studiare per rimanere in infermeria!

lo sguardo determinato verso l'alto potrebbe far intuire agli altri quanto fosse innamorato del mondo magico che solo da pochi mesi aveva avuto la fortuna di conoscere, almeno in quel modo così..."unico".

E tu Luke? Sei anche tu nato da famiglia Babbana?

Chiese poi così a bruciapelo, fissandolo un attimo, un altro mezzo sorriso verso di lui, mentre incitava la gente a sedersi accanto a lui per continuare a chiacchierare allegramente.

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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2012-09-19 22:18:47 Ariel d20 16  
2012-09-19 22:04:51 Typhon d20 10  
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