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Platano Picchiatore

Messaggioda Mark » 30/01/2013, 20:38

Piacere di conoscerti Mark, non so cosa possano averti raccontato, ma, sono molto peggio di come mi hanno disegnata.

Mark non poteva crederci. I suoi amici non gli avevano detto che era così fredda e distaccata.

A me avevano raccontato che eri molto gentile e disponibile, mi avevano detto di conoscerti perché erano sicuri che tu saresti stata davvero simpatica...

Che poteva aspettarsi da una Serpeverde? I Grifondoro non erano mai stati così amici con i verde argentei, come li chiamava lui. Però non si arrese. Voleva riuscire a fare amicizia con una Serpe. Conosceva quasi solo persone della sua Casata e voleva cambiare...

Puoi farlo tu più tardi se vuoi? Saranno contente di fare la tua conoscenza.

Rispose Elisabeth, dopo che il ragazzino gli chiese di ringraziare le sue amiche da parte sua

Oh, beh... vedrò se vorrò parlare con loro

Ora non si fidava più delle persone quando facevano dei giudizi sugli altri. Poi la ragazza gli porse un pacco pieno di cose che non aveva capito cos'erano.

Forza serviti pure.

Mark rispose con voce più fredda

No grazie, nella mia Sala Comune...

Sottolineò le ultime 3 parole

... mangerò qualcosa

Poi, la Serpeverde, dopo avergli detto che lei era una Purosangue, chiese

Sei sicuro di sentirti bene, mi sembri un po’ pallido?

A quelle parole Mark si alzò subito in piedi, guardò Elisabeth e rispose

Davvero? Oh... io sto benissimo! Forse tu non starai bene perché mi avevano detto che non eri fredda.... lo so che sei arrabbiata perché mi sono buttato fra i rami del Platano Picchiatore ma, ma... ma io sono nuovo ed è ingiusto il modo in cui mi stai trattanto.

Il Grifo non credeva a quello che aveva detto. Lui non aveva mai trattato male una ragazza, immaginava che quello strano fenomeno doveva essere l'odio che i Grifondoro provavano per i Serpeverde. Ma lui aveva giurato all'inizio dell'anno che avrebbe cambiato qualcosa quindi non si doveva abbattere. Allora abbassò la testa e disse

Scusami... io, io... io non volevo! Ma sei stata fredda e, e... e mi sono lasciato andare. Cominciamo da capo come se non fosse successa la storia del Platano Picchiatore, va bene?

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Messaggioda Elisabeth » 31/01/2013, 0:12

Sentendo Mark dirle che le avevano parlato di lei, se in bene o in male non le importava al momento, ma, continuando nel suo atteggiamento freddo e distaccato rispose al bambino che lei era molto peggio di come l’avevano disegnata, ovviamente la bambina si riferiva al suo lato cattivo, che il povero Grifondoro quel giorno stava conoscendo, ma, Daphne aveva fatto il miracolo ed il cattivo umore di poco prima stava passando, certo non poteva diventare allegra immediatamente, ma, sforzandosi, poteva iniziare ad apparire più gentile e ben disposta verso il bambino.

A me avevano raccontato che eri molto gentile e disponibile, mi avevano detto di conoscerti perché erano sicuri che tu saresti stata davvero simpatica…

Elisabeth sorrise alle parole del bambino, certo il suo sguardo era ancora freddo e severo, ma, il sorriso no, era diventato molto più dolce.

Strano di solito mi dipingono come un mostro perché sono di Serpeverde, comunque ti hanno informato bene, di norma non sono così antipatica, tu sei stato sfortunato a vedere questo lato del mio carattere, ma, ragazzo mio, ogni volta che vengo qui trovo sempre un piccolo Grifondoro che si cimenta con il Platano, mettici pure, che non volevo che le bambine si avvicinassero all’albero per cercare di aiutarti, mi sembra che tutto sommato abbia ragione ad apparirti distaccata, comunque mi dispiace non volevo spaventarti.

Disse la Serpeverde sinceramente dispiaciuta per l’impressione negativa che aveva dato al bambino, ma, in fondo le importava poco dei giudizi degli altri, lei non giudicava nessuno senza una buona ragione, tanto sforzarsi di essere buoni non sempre le era stato di grande utilità, tanto valeva cominciare con il piede sbagliato e forse se era il caso cercare di migliorare i rapporti con la persona che stava conoscendo ed era proprio quello il caso del bambino, ora la Serpeverde non era più preoccupata per le bambine che poco più in là giocavano tranquillamente, che, sforzarsi di apparire gentile anche se per il momento non le veniva tanto naturale non le sarebbe costata molta fatica, e poi quel bambino le cominciava ad essere simpatico.
Così quando le chiese di ringraziare le bambine per lui, la ragazzina gli propose di farlo lui personalmente, magari avrebbe fatto amicizia con Kathy, Samatha o con una delle altre bambine.

Oh, beh… vedrò se vorrò parlare con loro.

Ora lo sguardo di Elisabeth era un po’ meno freddo di poco prima, certo miracoli non ne poteva fare, ma, si stava sforzando di essere la ragazzina gentile di sempre, e cercando di fare in qualche modo amicizia con il bambino ricorse ai dolcetti che si era portata dietro e ne offrì un po’ al piccolo Grifo.

No grazie, nella mia Sala Comune … mangerò qualcosa.

Il tono freddo utilizzato dal bambino per rispondere le fece tenerezza e per quella volta non si arrabbiò, non più di quanto già non fosse, ma, nessuno avrebbe potuto biasimare la ragazzina, ogni volta che si trovava nei pressi del Platano trovava sempre qualche primino un po' troppo vicino all'albero, e Mark poverino si era beccato una bella strigliata, solo perché la Serpeverde si era preoccupata troppo per un piccolo Grifo che nemmeno conosceva.

Sono dolcetti sei proprio sicuro di non volerne nemmeno uno? Sono buoni ed un paio di questi potrebbero aiutarti a recuperare le forze.

Aggiunse la bambina prendendo un po’ di dolcetti e riponendoli in un tovagliolo pulito mentre il resto veniva consegnato a Daphne che aveva il compito di portarlo alle bambine, le coccole che la piccola volpe le aveva elargito alla padroncina avevano fatto tornare il buon’umore alla ragazzina che ora era decisamente più gentile, ma, osservando il bambino c’era qualcosa che non andava, pallido era pallido, se per il freddo, per la paura provata poco prima, la ragazzina non poteva saperlo, ma, quest’ultimo ancora infuriato per il modo in cui la Serpeverde l’aveva trattato le rispose in malo modo alzandosi in piedi.

Davvero? Oh... io sto benissimo! Forse tu non starai bene perché mi avevano detto che non eri fredda.... lo so che sei arrabbiata perché mi sono buttato fra i rami del Platano Picchiatore ma, ma... ma io sono nuovo ed è ingiusto il modo in cui mi stai trattanto. Scusami... io, io... io non volevo! Ma sei stata fredda e, e... e mi sono lasciato andare. Cominciamo da capo come se non fosse successa la storia del Platano Picchiatore, va bene?

Elisabeth invece di arrabbiarsi sorrise al bambino, un comportamento fin troppo strano per la Serpeverde di per se già abbastanza strana, così fissando il volto del bambino si alzò anche lei in piedi e con voce gentile iniziò a rassicurare il piccolo Grifo.

Lo so che sei nuovo ed hai ragione ad essere arrabbiato, ma, vedi quella bambina. – indicando una bambina con i capelli rossi – Sua madre e la mia sono molto amiche ed all'inizio della scuola mi è stata affidata, e non è facile vegliare su di lei notte e giorno, Katherine proprio come per te è al primo anno e vedervi entrambi così vicini a quell’albero mi ha spevantata. – indicando al bambino il Platano – Mi ha fatto preoccupare per entrambi, anche se non ti conoscevo ancora, e visto che tu sei stato più imprudente, senza volerlo ti ho rimproverato e ti sono sembrava più fredda del necessario e me ne dispiace.

Disse la ragazzina continuando a sorridere, utilizzando lo stesso sorriso che usava per tranquillizzare le Serpine quando erano spaventate.

Allora visto che siamo d’accordo a ricominciare tutto dal principio, ora accetteresti uno dei miei dolcetti?

Chiese la ragazzina porgendo per la seconda volta un po' di dolcetti al bambino, mentre il suo sguardo si sposta dal bimbo alle bambine ed infine sulla piccola Daphne che in quel momento giocava con loro.

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Messaggioda Mark » 31/01/2013, 15:21

Lo so che sei nuovo ed hai ragione ad essere arrabbiato, ma, vedi quella bambina. Sua madre e la mia sono molto amiche ed all'inizio della scuola mi è stata affidata, e non è facile vegliare su di lei notte e giorno, Katherine proprio come per te è al primo anno e vedervi entrambi così vicini a quell'albero mi ha spaventata.Mi ha fatto preoccupare per entrambi, anche se non ti conoscevo ancora, e visto che tu sei stato più imprudente, senza volerlo ti ho rimproverato e ti sono sembrava più fredda del necessario e me ne dispiace

Mark si sentì male. Aveva trattato male una ragazza per la sua prima volta e per di più l'aveva fatto senza motivo, Elisabeth era solo preoccupata. Che imbarazzo che provò in quel momento... Ma poi allora per scusarsi disse

Scusami... ora capisco perché eri così fredda, tu non ne avevi colpa, sono stato io ad essere imprudente

Il ragazzino si sentiva meglio. Allora sorrise e guardò la Serpe che un attimo dopo disse

Allora visto che siamo d’accordo a ricominciare tutto dal principio, ora accetteresti uno dei miei dolcetti?

Non sapeva che rispondere... se avesse rifiutato forse Elisabeth si sarebbe offesa e se avesse accettato... se avesse accettato.... ma certo che accettava!

Oh si grazie!

Si ficcò in bocca uno di quei dolcetti che erano riusciti a far calmare il mostro che aveva nel suo stomaco che un attimo prima era furente.

Sono davvero buoni... dove li hai presi?

Poi gli disse

A proposito, come mai sei venuta qui? Avevi un motivo preciso o eri venuta a fare una passeggiata?

Mark poi si finse interessato ad un ragazzo del quarto o quinto anno che si arrampicava su un albero per prendere una cosa che dei suoi coetanei avevano lanciato di proposito. Ora aspettava solo una risposta.

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Messaggioda Elisabeth » 02/02/2013, 15:34

Elisabeth stava cercando con tutte le sue forze di apparire la ragazzina gentile e disponibile che i suoi amici e gran parte dei ragazzi di Hogwarts conoscevano, per fortuna il suo lato oscuro, raramente veniva a galla, ma, quando succedeva erano guai seri per tutti, specialmente per la piccola che aveva grosse difficoltà a controllarsi, ma, con estrema fatica poteva comunque cercare di essere gentile, fino a quando l’arrabbiature non fosse passata del tutto e non fosse tornata effettivamente ad essere la ragazzina di sempre.
Ovviamente non si arrabbiò poi più di tanto quando il piccolo Grifo le rispose male, tutto sommato non le aveva fatto niente, per meritarsi il trattamento che la Serpeverde gli aveva riservato, certo si era buttato a capofitto fra i rami del Platano e questo comunque era un buon motivo per rimproverarlo, ma, non apparire tanto severa ed inflessibile, cosa che di norma non era nella natura della ragazzina.
Elisabeth si sforzò di assumere un atteggiamento rassicurante, certo le era difficile comportarsi a quel modo in quel momento, ma, sforzarsi le sarebbe comunque servito in futuro per controllarsi sempre meglio e se ci fosse riuscita avrebbe fatto un piccolo passo in avanti per controllare la parte peggiore del suo carattere, così con estrema pazienza, cercò di spiegare almeno in parte al piccolo Mark perché si fosse comportata con tanta cattiveria, per la Serpeverde il Grifondoro non era diversa delle sue consorelle e vederlo in balia del Platano l’aveva fatta agitare più del dovuto, specialmente se nei paraggi c’erano altri ragazzi che si godevano la scena senza muovere un muscolo.
La Serpeverde dopo aver spiegato le sue motivazioni fissò il piccolo Grifo e notò qualcosa cambiare in lui sembrava, [Intuito (P) = 8], quasi imbarazzato, ma, non ne aveva motivo in fin dei conti era una reazione più che normale risponderle a quel modo dopo il trattamento non troppo amichevole che gli aveva riservato, così pazientemente ascoltò le parole del bambino.

Scusami... ora capisco perché eri così fredda, tu non ne avevi colpa, sono stato io ad essere imprudente

La Serpeverde continuò a fissare il bambino sorridendo, mentre soddisfatta pensava.

Molto bene, almeno ha capito che il Platano è Off Limits. Vediamo se conosci o meno le zone vietate della scuola e cosa puoi o non puoi fare.

Pensò la ragazzina prima di rivolgersi al Grifo.

Perfetto almeno hai ammesso di essere stato imprudente. Sai già quali sono i luoghi della scuola che non devi frequentare non è vero? Ti ricordi l’orario del coprifuoco non è vero?

La Serpeverde ascoltò le sue parole ed il tono di voce che aveva utilizzato, certo alle orecchie del bambino poteva apparire rassicurante, ma, lei sapeva che in fondo in fondo nascondeva qualcosa di freddo, ma, era difficile cambiare il modo di parlargli specialmente se poco lontano da loro un gruppetto di ragazzini di quarta si stava divertendo un mondo ad infastidire il Platano, e la ragazzina non voleva per nessun motivo che uno solo dei primini presenti in quel momento in quella parte del giardino decidesse di emulare quel gruppo di stupidi ragazzini, così fece un respiro profondo e con estrema calma tornò a concentrarsi sul Grifondoro.

Scusami per poco fa, ma, non riesco a stare tranquilla con voi primini tanto vicino al Platano. – mentre non riusciva più a trattenersi e con voce fredda si rivolse ai ragazzi poco più in là – Ehi voi tre allontanatevi da lì, almeno non fate gli idioti davanti a dei bambini.

Walker non rompere.

Intanto sul viso della Serpeverde il sorriso di poco prima era sparito, segno che la risposta appena ricevuta le piaceva ben poco e fissando i ragazzi con il più gelido degli sguardi aggiunse.

Rogers inizia a portare rispetto se non vuoi finire schiantato contro il Platano. Comunque se volete fare gli stupidi accanto all’albero per me va bene, quello che fate o non fate non mi interessa, ma, quando ci sono in giro le mie bambine … il Grifo, o qualsiasi altro primino della scuola, voi tre mi fate il santo piacere di evitare di fare i cretini. Vi avviso se uno di loro osa solo copiare una delle vostre bravate vi vengo a cercare e vi faccio passare la voglia.

Decisamente era una brutta situazione Elisabeth che cercava di trattenersi, senza riuscire nel suo intento, ed alcuni ragazzi di un anno più grandi di lei che facevano esattamente quello che la ragazzina stava vietando di fare ai bambini lì intorno.

Come la signorina Walker comanda, faremo i bravi con i bambini nei paraggi e con te dobbiamo fare i bravi?

Disse uno dei ragazzi.

Se vuoi finire in infermeria prova a darmi fastidio e ti assicuro che la Vilvarin farà fatica a riconoscerti.

Ottimo adesso minacciava pure i compagni.

Ok ok hai vinto, ma, quanto mi piace quando ti arrabbi.

Mmm…

Si limitò a mugugnare la ragazzina, che al momento non aveva nessuna voglia di scherzare, era furiosa punto e basta, ma, doveva calmarsi per il bene delle bambine, se l’avessero vista in quello stato si sarebbero spaventate e lei non voleva spaventarle o almeno non più del necessario.
Così tornò a fissare Mark sorridendo gentilmente e per fargli vedere che non era arrabbiata con lui, provò ad offrirgli una seconda volta un po’ di dolcetti, prendendo la mini scorta che aveva riposto nella tracolla poco prima offrendola al bambino.

Oh si grazie!
Sono davvero buoni… dove li hai presi?


Le chiese il bambino dopo aver mangiato uno dei suoi dolci, cedendo ai morsi della fame.

Su prendili tutti, io non ho fame, quelli che stai mangiando me li ha mandati mia nonna dalla Scozia, sono buoni vero?

Disse la ragazzina sorridendo, voltandosi di tanto in tanto a controllare che Daphne stesse bene e che le bambine non la stessero facendo impazzire come al solito, ma, sembrava tutto normale, finalmente iniziava a rilassarsi, quando sentì la vocina del bambino farle un paio di domande.

A proposito, come mai sei venuta qui? Avevi un motivo preciso o eri venuta a fare una passeggiata?

Elisabeth si voltò verso il Grifondoro e con estrema pazienza rispose alle domande che le erano state poste.

Sono venuta a controllare le bambine e visto che tanto sarei dovuta comunque uscire per la passeggiata con Daphne ho unito le due cose, così più tardi posso tornare a studiare e nel pomeriggio posso dedicarmi alle prove con il coro. E tu perché sei venuto proprio qui con tutti i bei posti che ci sono nella scuola da visitare?

Chiese la Serpeverde incuriosita dal perché un bambino così piccolo volesse avvicinarsi proprio a quello strano albero.

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Messaggioda Mark » 02/02/2013, 18:04

Perfetto almeno hai ammesso di essere stato imprudente. Sai già quali sono i luoghi della scuola che non devi frequentare non è vero? Ti ricordi l’orario del coprifuoco non è vero?

Mark si perse nei suoi pensieri per poi riuscirne e dire a Elisabeth con voce davvero tranquilla

Penso di sì, la professoressa Vireau è stata chiara, almeno... lo spero!

Ora aveva cambiato il tono di voce facendolo sembrare dolce e rilassato. Il ragazzino avrebbe tanto voluto essere al terzo anno perché così poteva sentirsi un po' più grande. Infatti la Serpe fece davvero un gesto autoritario quando cominciò a sgridare dei ragazzi del quarto anno, addirittura più grandi di lei! Era questo quello che Mark avrebbe voluto fare perché voleva che le persone gli portassero almeno un minimo di rispetto. Ma tutto questo sarebbe avvenuto 2 o 3 anni dopo e nelle condizioni in cui si trovava sapeva che a quell'età non aveva un minimo di... un minimo di.... un minimo di niente! Poi una volta fatta la pace la ragazza del terzo anno gli offrì ancora una volta i suoi dolcetti. Il Grifo accettò dicendo che erano buonissimi e chiedendole dove li aveva presi. Quindi Elisabeth rispose

Su prendili tutti, io non ho fame, quelli che stai mangiando me li ha mandati mia nonna dalla Scozia, sono buoni vero?

Sono buonissimi!!!! Comunque non ti preoccupare, ne mangio solo due poi il resto te lo puoi conservare per un'altra volta! RINGRAZIA tua nonna da parte mia...

Mark guardò Elisabeth sorridendo poi disse

Vedo che ti stai sforzando di essere carina con me!

Si girò a destra e sinistra. Infine si voltò verso la ragazza,mettendosi le mani nelle tasche e sorridendo

Fa freddo vero?

Immagine

Dopo un attimo di silenzio Elisabeth rispose alla domanda del Grifo che le aveva chiesto come mai era lì

Sono venuta a controllare le bambine e visto che tanto sarei dovuta comunque uscire per la passeggiata con Daphne ho unito le due cose, così più tardi posso tornare a studiare e nel pomeriggio posso dedicarmi alle prove con il coro. E tu perché sei venuto proprio qui con tutti i bei posti che ci sono nella scuola da visitare?

Mark era davvero imbarazzato. Cosa poteva risponderle? Doveva dirle che non sapeva quanto fosse pericoloso il Platano? Non sapeva neanche lui perché era lì. Poi riuscì a trovare una risposta e con insicurezza rispose

Beh io... io.... io... ah! Io sono venuto qua per ammirare l'albero ma... ma... ma non mi sono accorto quanto ero vicino a esso!

Non era stata proprio una risposta eccezionale ma... era abbastanza convincente, o almeno lo sembrava a Mark che poi chiese a Elisabeth

Tu hai altri animali apparte Daphne? Io ho un barbagianni di nome Soren

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Messaggioda Elisabeth » 04/02/2013, 23:22

Elisabeth pazientemente si stava informando se Mark conoscesse o meno i luoghi proibiti della scuola e soprattutto se sapeva quel fosse l’orario del coprifuoco, giusto per stare tranquilli.

Penso di sì, la professoressa Vireau è stata chiara, almeno… lo spero!

Poco dopo aver ascoltato la risposta del bambino Elisabeth diede di nuovo in escandescenza con dei ragazzi poco lontano, quella non era proprio una gran giornata né per Elisabeth né tanto meno per chi le stava intorno, prima Mark ed ora anche un gruppetto di ragazzini del quarto anno erano cadute nelle sue grinfie e si erano beccati entrambi dei bei rimproveri e la cosa peggiore era che crescendo la Serpeverde stava diventando più autoritaria del normale.
Così quando il Grifondoro accettò i suoi biscotti e le chiese come se li era procurarti la ragazzina rispose tranquillamente la verità, glieli aveva mandati la nonna e le parole del bambino le fecero molto piacere.

Sono buonissimi!!!! Comunque non ti preoccupare, ne mangio solo due poi il resto te lo puoi conservare per un'altra volta! RINGRAZIA tua nonna da parte mia...
Vedo che ti stai sforzando di essere carina con me!


Elisabeth sorrise alle parole del bambino, certo si stava sforzando, ma, non le importava quel grifondoro le stava simpatico proprio come Ethan o Miyabi, quindi era giusto cercare di fargli vedere come lei era veramente e non come l’aveva conosciuta quella mattina.

Noo … tranquillo, non mi sto sforzando.

Aggiunse sorridendo, utilizzando quel sorriso che alle sue bambine piaceva così tanto e che le faceva sentire amate.
Intanto Mark rabbrividì per il freddo.

Fa freddo vero?

Già.

Si limitò a rispondere la ragazzina, quella mattina faceva davvero freddo, ma, lei lo sentiva poco, aveva scelto di indossare dei vestiti particolarmente pesanti ed a parte sul viso non sentiva molto la temperatura circostante.
Elisabeth rispondeva pazientemente ad ogni domanda che Mark le faceva, ovviamente rigirando la frittata al ragazzino, almeno così poteva conoscerlo un po’ senza dover scendere per forza scendere sul personale.

Beh io... io.... io... ah! Io sono venuto qua per ammirare l'albero ma... ma... ma non mi sono accorto quanto ero vicino a esso!

La Serpeverde sorrise alle parole del bambino, era imbarazzato e la ragazzina l’aveva capito perfettamente, così non cercò di farsi dire il vero motivo che aveva spinto un bambino così piccolo a buttarsi a capofitto tra i rami del platano, in fin dei conti non erano problemi suoi e visto che Mark le aveva detto che si era avvicinato all’albero per sbaglio per la Serpeverde andava più che bene come risposta.

Tu hai altri animali apparte Daphne? Io ho un barbagianni di nome Soren.

Altri animali? Qui a scuola ho solo Daphne e saltuariamente mi viene a trovare Viktor, ma, a casa ho anche diverti cagnolini. - disse la bambina sorridendo, mentre pensava ai suoi amici lontani - Hai scelto un nome carino per il tuo barbagianni complimenti. Soren è con te da molto tempo?

Chiese la Serpeverde, ora leggermente più curiosa e soprattutto molto più bendisposta verso il Grifondoro.
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Messaggioda Mark » 05/02/2013, 14:55

Noo … tranquillo, non mi sto sforzando.

Mark non sapeva se crederci... ma non voleva dire altro dopo queste parole, infondo Elisabeth si era dimostrata davvero gentile e disponibile dopo il brutto incidente e il chiarimento. Il bambino Arabo [con i genitori inglesi(off/Mark è bianco non preoccupatevi\off)] voleva conoscere meglio la Serpe perché gli sarebbe piaciuto fare amicizia con gli studenti delle altre case. Poi il Grifo gli chiese se aveva altri animali e la ragazza rispose con voce nostalgica

Altri animali? Qui a scuola ho solo Daphne e saltuariamente mi viene a trovare Viktor, ma, a casa ho anche diversi cagnolini. Hai scelto un nome carino per il tuo barbagianni complimenti. Soren è con te da molto tempo?

Che bello! Il giovane studente era sempre eccitato quando si parlava del suo barbagianni. Poi rispose

Anche i nomi dei tuoi animali non sono niente male!!!! Comunque Soren l'ho da quando sono arrivato, precisamente 3 o 4 giorni dopo. Per me è davvero prezioso. Che strano... di solito mi viene a salutare a quest'ora, si vede che avrà avuto impegni.

Ma all'improvviso dal lago nero veniva un bellissimo gufo con un rospetto nel becco, o almeno... una parte del rospo! Prima di avvicinarsi ai due, l'animale finì il suo pasto, poi puntò verso Mark.

Immagine

Si arrampicò sulla spalla di Mark e girò il becco per farsi accarezzare. Il bambino lo fece subito e poi gli disse affettuosamente

Ain Knt?
(Dove sei stato?)

Si voltò verso Elisabeth e iniziò con le presentazioni

Soren, questa è Elisabeth. Elisabeth, finalmente conosci Soren!!

Il piccolo bambino Persiano era davvero contento di far conoscere alla sua nuova amica la cosa a cui teneva di più. All'improvviso, senza neanche trovare un filo logico a quello che stava per dire chiese alla serpe

Tu da dove vieni? Dove sei nata? Qui a Londra?

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Messaggioda Elisabeth » 06/02/2013, 23:41



Elisabeth rispose con un sorriso un po’ nostalgico alla domanda di Mark riguardante i suoi animali, naturalmente la bambina aveva menzionato solo gli animali che riteneva suoi, la sua bella aquila, Viktor, che vedeva sempre troppo poco ed i bellissimi cagnolini, che la Serpeverde si era fatta regalare dai suoi genitori qualche anno prima e che insieme a lei e a Daphne creavano una gran confusione in giardino giocando tutti insieme ed ora ripensando a loro tanto lontani sentì nuovamente la loro mancanza.
La Serpeverde aveva tralasciato di menzionare altri animali che alloggiavano nella villa, un po’ perché non li riteneva suoi ed un po’ perché molti erano i pazienti che la sua mamma ospitava nel loro giardino e con i quali Elisabeth entrava poco in contatto, più per un desiderio della ragazzina che per una richiesta di sua madre.
Intanto Mark sembrava euforico all’idea di parlare del suo barbagianni e la Serpeverde non riuscì a trattenersi dal sorridere, la ragazzina conosceva bene la sensazione che stava provando il piccolo Grifo lei l’aveva e la provava ancora adesso, mentre raccontava agli amici di Viktor o di uno qualsiasi dei suoi adorati cagnoloni.

Anche i nomi dei tuoi animali non sono niente male!!!!

Grazie sei molto gentile.

Disse la Serpeverde osservando Mark mentre le spiegava da quanto tempo avesse Soren

Comunque Soren l'ho da quando sono arrivato, precisamente 3 o 4 giorni dopo. Per me è davvero prezioso. Che strano... di solito mi viene a salutare a quest'ora, si vede che avrà avuto impegni.

E’ con te da pochissimo tempo però vedo che avete instaurato un buon rapporto di amicizia, sono molto contenta per voi.

Disse la Serpeverde sorridendo e vedendo il bambino preoccupato per il ritardo del volatile aggiunse.

Mark non preoccuparti il tuo Soren arriverà presto, ci sono tante prelibatezze qui ad Hogwarts per un barbagianni, vedrai quando arriverà avrà lo stomaco bello pieno e vorrò la sua dose di coccole.

Disse la Serpeverde, mentre qualcosa o meglio qualcuno si stava avvicinando, la ragazzina fissò il puntino diventare sempre più grande, trasformandosi alla fine in un bel barbagianni.

Devi essere Soren.

Pensò la ragazzina fissando il nuovo arrivato, mentre quest’ultimo si arrampicava sulla spalla di Mark in cerca di coccole, cosa che il ragazzino fece immediatamente.

Ain Knt?

Ora Elisabeth guardava incuriosita il bambino, aveva utilizzato un idioma un po’ particolare, non era sicura di aver capito molto bene di quale lingua si trattasse, ma, forse Mark era arabo o persiano [Intuito (P) = 8] o forse nessuna delle due cose, per ora la sua curiosità sarebbe rimasta tale, visto che il bambino si era voltato verso di lei sorridendo e stava iniziando la sua presentazione.


Soren, questa è Elisabeth. Elisabeth, finalmente conosci Soren!!

Elisabeth ricambiò il sorriso del bambino e parlandogli dolcemente, provò ad allungare una manina con l’intenzione di fare una coccola al piccolo animale.

Ciao Soren, piacere di conoscerti.

Disse la ragazzina sperando che il piccolo animale si lasciasse accarezzare, di solito la Serpeverde non aveva problemi a toccare gli animali, la sua mamma era un veterinario e lei era cresciuta con animali di ogni tipo, razza e soprattutto stazza imparando giorno dopo giorno a trattare con ognuno di essi, ma, forse Soren non aveva capito una parola di quello che aveva detto e forse sarebbe stato il tono di voce dolce che aveva utilizzato parlandogli a parmetterle di accarezzargli il morbido piumaggio.
Intanto Mark le fece altre domande

Tu da dove vieni? Dove sei nata? Qui a Londra?

Io sono nata a Parigi, ma, negli ultimi tempi ci siamo trasferiti ad Edimburgo.

Rispose la Serpeverde, osservando il grazioso barbagianni, tranquillamente appollaiato sulla spalla del Grifondoro.

Tu invece di dove sei?

Chiese la bambina, osservando i ragazzi poco lontano e le serpine intente a giocare con Daphne e guardandole un piccolo sorriso si affacciò sul visino della Serpeverde.

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Messaggioda Mark » 07/02/2013, 15:18

Mark disse ad Elisabeth che i nomi dei suoi animali erano davvero niente male e la ragazza rispose

Grazie sei molto gentile.

Il bambino Persiano(off/significa quindi che viene dai posti come l'Arabia\off) sorrise e disse

Prego!

Tornarono a parlare di Soren e Mark si mostrò molto eccitato, così tanto che la serpe non fece a meno di dire

E’ con te da pochissimo tempo però vedo che avete instaurato un buon rapporto di amicizia, sono molto contenta per voi.

Grazie! A me piacciono i volatili infatti in guferia parlo con tutti i gufi...

Mark cominciò a preoccuparsi perché il suo animale di solito lo veniva a salutare a quell'orario. Allora Elisabeth lo tranquillizzò

Mark non preoccuparti il tuo Soren arriverà presto, ci sono tante prelibatezze qui ad Hogwarts per un barbagianni, vedrai quando arriverà avrà lo stomaco bello pieno e vorrò la sua dose di coccole.

La ragazza aveva ragione. Soren arrivò subito e si arrampicò sulla spalla di Mark che dopo una serie di coccole lo presentò alla Serpe che disse

Ciao Soren, piacere di conoscerti.

Il piccolo gufo avvicinò la testa alla strega sperando di essere coccolato.Poi il piccolo mago chiese allegramente alla ragazza da dove veniva

Io sono nata a Parigi, ma, negli ultimi tempi ci siamo trasferiti ad Edimburgo. E tu di dove sei?

Ah capito!

Mark ripensò alle parole che aveva detto la sua compagna. Doveva dirle da dove veniva e sarebbe stata l'unica a saperlo a parte la preside e... la vicepreside? Era meglio di no!

Io? Io... beh, io... Non ti offendere ma io non vorrei toccare questo argomento...

Il ragazzino saltò in aria. Probabilmente aveva parlato in arabo con Soren quando era venuto. Che orrore! Elisabeth si sarebbe sentita esclusa...Quindi si scusò

...oh no! Scusami forse poco fa quando è arrivato Soren io ho parlato... io ho parlato in una lingua strana ma non volevo escluderti nella nostra conversazione! A proposito, se sei nata a Parigi tu sai parlare Francese?

Almeno aveva qualcosa in comune con qualcuno. Una lingua... o forse 2 perché non escludeva la possibilità di incontrare qualcuno che fosse nato in Arabia. Non poteva neanche parlare con le sue sorelle con la sua lingua madre perché loro l'avevano dimenticata!

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Elisabeth
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Messaggioda Elisabeth » 07/02/2013, 23:13

Elisabeth osservò Mark parlare di Soren, il bambino sembrava al settimo cielo solo nominando il barbagianni e questo fece molto piacere alla Serpeverde.

Grazie! A me piacciono i volatili infatti in guferia parlo con tutti i gufi...

Alle parole del bambino la Serpeverde sorrise, almeno non era la sola a farlo.

Fai bene a parlare con loro, prova a farti amico qualcuno di quei gufi, saranno felici di portare le tue lettere a destinazione.

Era piuttosto raro per Elisabeth utilizzare un gufo della scuola, in realtà l’aveva utilizzato in tre anni di scuola un paio di volte e naturalmente ogni volta la posta era giunta puntualmente a destinazione, ma, potendo scegliere lei preferiva utilizzare la sua aquila oppure Aurore, la civetta che aveva scelto al Serraglio Stregato poco prima dell’inizio del suo primo anno scolastico e che poi durante l’anno era stata sostituita dall’arrivo dell’aquila era tornata a casa passata alla mamma della bambina.
La Serpeverde notando il Grifondoro preoccupato per il ritardo del barbagianni cercò di consolarlo, la bimba sapeva perfettamente che per quell’animale c’erano un infinità di pasti extra nei giardini della scuola, quando il piccolo volatile fece la sua comparsa ed immediatamente puntò verso il padroncino.
Elisabeth vedendo Soren avvicinarsi a lei sorrise e con molta dolcezza gli accarezzò la testolina per qualche minuto, mentre Mark le chiedeva dov’era nata e dove vivesse.
La Serpeverde spigò che era nata a Parigi e che ora viveva ad Edimburgo, facendo la stessa domanda al piccolo Grifo, ma, la mente della ragazzina era volata alla grande casa che aveva lasciato nella sua Paris, al giardino che profumava di lavanda e mughetto, fino a quanto la vocina del bambino la riportò alla realtà.

Ah capito!
Io? Io... beh, io... Non ti offendere ma io non vorrei toccare questo argomento...


Va bene come preferisci, se non vuoi dirmi di dirmi dove sei nato e dove vivi per me fa lo stesso.

Rispose la Serpeverde intuendo [Intuito (P) = 8] che il bambino non amava parlare delle sue origini, arabe, e visto che la ragazzina non aveva voglia di insistere lasciò perdere, se Mark si fosse fidato di lei, si sarebbe confidato altrimenti sarebbe stato per un’altra volta.
Elisabeth non era certo il tipo che insisteva per conoscere i segreti degli altri, anche se la Serpeverde aveva i suoi metodi per sapere tutto di tutti.
Intanto Mark aveva ripreso a parlare.

...oh no! Scusami forse poco fa quando è arrivato Soren io ho parlato... io ho parlato in una lingua strana ma non volevo escluderti nella nostra conversazione!

Non preoccuparti non mi sono offesa.

Disse la Serpeverde sorridendo e facendo l’occhiolino al bambino, intanto Mark aveva ripreso a parlare.

A proposito, se sei nata a Parigi tu sai parlare Francese?

Certo che conosco il francese Mark e lo parlo ancora bene, ho vissutto a Parigi fino a qualche anno fa, forse ho perso l’accento, ma, è difficile dimenticare la tua lingua madre non credi?

Chiese la bambina accompagnando le sue parole da un grazioso sorriso.

Se non sbaglio anche tu conosci il francese giusto?

Chiese la Serpeverde sperando che il bambino le dicesse di si, almeno poteva ricominciare a parlare in quella lingua così graziosi e perché no, magari le sarebbe tornato anche l’accento, che la ragazzina non aveva poi perso del tutto.

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