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Messaggioda Sandyon » 27/01/2016, 18:29

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Messaggioda Zephyr » 30/04/2017, 21:04

Notte tra il 18 e il 19 Agosto
Quarto Piano dell'Ospedale "Panacea Clinic of Bahrein"
Stanza 110 - Corridoio 80
Ore 01:29


Zzzzzzzzz...


Durante la mattina e il pomeriggio aveva affrontato un'operazione difficilissima e soprattutto lunghissima, della durata di ben otto ore e mezza.
Capitava, ogni tanto, che la sala operatoria dovesse essere occupata per così tanto tempo, ma difficilmente quando si prospettava di restare lì circa venti minuti.
Delle complicazioni non prese in esame avevano fatto sorgere delle nuove patologie non calcolate ed ecco che in un batter d'occhio i minuti divennero ore.
Morale della favola, Zephyr, al termine dell'opera (riuscita per fortuna), aveva accumulato tanto di quel sonno da buttarsi sul lettino di una stanza vuota e non occupata.
Gli bastavano poche ore di sonno, ma quando il corpo e la mente venivano messi così tanto sotto stress, era ovvio che ne fossero richieste un po' di più.

... Mh... Mh...


Strinse le palpebre e poi aprì lentamente gli occhi, sentendo la testa girare un po' e la bocca assolutamente impastata da fare schifo.
Alzandosi piano col busto si passò una mano tra i capelli, sospirando e sentendo la tipica sensazione di quando si dormiva qualche ora nel pomeriggio.
Un lungo sbadiglio precedette il mettersi definitivamente in piedi, avvicinandosi poi alla finestra, che chiuse quasi subito.
Tirava un bel vento freddo, la solita temperatura desertica che comunque di notte, pur essendo Agosto, calava inesorabilmente, diventando insostenibile di giorno.
Uscì sul corridoio con ancora indosso il camice sporco e si diresse verso il proprio stanzino personale, dove si cambiò, mettendosi una felpa nera.

Prima di tornare a casa... Necessito di una piccola tappa in caffetteria...


Difatti così fece, salendo su con l'ascensore e salutando i pochi dipendenti incrociati lungo la via fino alla zona relax e snack.
Era praticamente tutto vuoto, ma il classico odore di caffeina, teina e compagnia bella non mancava mai, capace di donargli sempre un leggero sorriso.
Si avvicinò al bancone, ordinando una tazza di tè bollente con una fettina di limone e una zolletta di zucchero, chiedendo anche un piattino con dei biscotti secchi.
Preso il tutto, si andò a sedere ad uno dei tantissimi tavolini vuoti, aspettando che l'infuso si spargesse per tutta l'acqua, così da iniziare a bere.
Fu davvero insolito, qualche istante dopo, vedere una figura piuttosto conosciuta entrare in quell'area, richiamando quasi per forza la sua attenzione.

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... Enya, Buonanotte.


La voce era leggermente bassa ma considerando che ci fosse solo lui lì dentro, non è che si potesse evitare di sentirlo e individuarlo.
La donna era vestita con abiti civili, questo significava che evidentemente avesse concluso un turno di laboratorio e fosse pronta per il meritato riposo.
Avevano stretto degli ottimi rapporti in quelle settimane, Zephyr ed Enya, tanto da spingere il giovane uomo ad aumentare le chiacchiere spontanee.
Non che fosse particolarmente socievole, ma con lei non gli risultava troppo complesso, tanto da arrivare a darle del "tu".
Probabilmente la donna avrebbe mosso passo verso di lui per salutarlo, in tal modo il Kenway poté parlarle ancora, sorridendo blandamente, ancora un po' assonnato.

Mi sono appisolato un po' troppo intorno alle 20:00, dopo un'operazione.
Sono quasi tentato di tornare a dormire nella stessa stanza senza nemmeno passare da casa, lo ammetto!
Però non voglio trattenerti oltre, immagino stessi prendendo l'occorrente per la colazione di domani prima di andare via, anche se ti vedo piuttosto sveglia.


Normalmente non si sarebbe mai messo a chiacchierare con qualcuno a quell'ora e in quello stato, ma con la dottoressa Lightwood la questione era diversa.
Ormai tra di loro sussisteva un bel rapporto, lui le faceva da assaggiatore ufficiale al chiosco sorto verso metà Giugno e lei da MagiBiologa di fiducia.
Quando necessitava di analisi urgenti o particolarmente accurate, si rivolgeva a lei, affidandosi completamente al suo lavoro e alla sua professionalità.
Condividere poi qualche volta dei break sporadici lungo la giornata non era più chissà quale novità.
Zephyr si lasciava andare di giorno in giorno, senza che ci fosse una effettiva presa di coscienza dei propri cambiamenti... E forse era un bene.

I lettini delle camere sono fin troppo comodi.
Forse dovrei dire al primario di sostituirli.
Altrimenti saranno la mia rovina... Oppure finirà che al posto del letto di casa farò installare un lettino di ospedale!
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Messaggioda Enya » 01/05/2017, 15:34

Ω Panacea Clinic of Bahrein _ Agosto 2113, 18/19 _ 01:41 Ω


Enya, sei ancora qui?!

Ciao Mandy!
Certo, dove altro dovrei essere?


Ma perché, Bob non ti ha avvertito?

Di cosa?

Ha prenotato il laboratorio per tutto il pomeriggio!

EEEEEEHHH?!?!?

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E io come faccio a finire le mie analisi, scusa?!
Ho la scadenza per domattina alle 9... mi serve questo laboratorio, non posso lavorare senza!


Enya, non so come aiutarti...
Perché non vai a casa, ti fai una lunga dormita pomeridiana, e vieni stanotte?


Stanotte?!

Sì, stanotte!
Attacchi intorno a mezzanotte e vai avanti fino a domattina! So che è una scocciatura, ma almeno avrai tutto il laboratorio per te senza nessuno che possa interromperti!


Non posso crederci...

Lo so che è una sfortuna!
Però ci sarò io a farti compagnia, questa settimana mi tocca il turno peggiore... d'altronde quale altra alternativa hai?


Nessuna, purtroppo per me...
Va bene, allora filo a casa a dormire, ci vediamo tra qualche ora!


Morale della favola? Si era concessa -anzi, costretta a- un lungo pomeriggio di sonno profondo, al termine del quale si era alzata, si era fatta una bella doccia tiepida, aveva cenato nonostante l'ora tarda, si era vestita ed era tornata in clinica, lì dove le analisi di laboratorio la aspettavano insieme ad una Mandy decisamente meno sveglia di lei.
Di norma non si sarebbe fatta una nottata sveglia, aspettando semplicemente la mattina dopo e magari arrivando prima giusto per recuperare un po' di tempo, ma aveva una scadenza tassativa per l'indomani alle ore 9 e questo, purtroppo per lei, le aveva imposto un ritmo lavorativo ben diverso: non si trattava di analisi difficili, ma alcune erano davvero lunghe e avrebbero richiesto sicuramente più tempo delle due/tre ore che la Lightwood avrebbe guadagnato se fosse semplicemente andata a lavorare il giorno dopo intorno alle 6 del mattino.

Che male agli occhi, uff...
Mandy, ti dispiace se vado a prendermi qualcosa da bere e da mangiare?


Dispiacermi? E perché mai?!
Anzi, ti ci avrei mandato io tra poco a calci visto che sono quasi due ore che non alzi nemmeno la testa da quei fogli... vai vai, e quando torni portami un triplo espresso, o potrei addormentarmi in piedi come i cavalli!


D'accordo, ahahahahah!


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Esclamò lei di rimando, togliendosi il camice ed appendendolo al gancio vicino alla porta prima di prendere passo verso la caffetteria della clinica: anche lei aveva bisogno di un bel caffè doppio, magari accompagnato da una bella spruzzata di panna sopra e una brioche ripiena, per fare il pieno di zuccheri e caffeina e riuscire così a sopravvivere alla nottata ancora lunga che le si prospettava di fronte.
Non c'era praticamente nessuno a quell'ora -ma va?- ed il silenzio regnava quasi sovrano... quasi, appunto, perché prima di arrivare al bancone della caffetteria una voce familiare raggiunse le sue orecchie, facendola voltare sorpresa.

... Enya, Buonanotte.

Zephyr!

Le labbra si aprirono in un sorriso spontaneo e gli occhi, benché un po' assonnati, si illuminarono di gioia nel vederlo: ormai la Lightwood si era rassegnata alla realtà dei fatti... ovvero che lei, del Kenway, si fosse effettivamente innamorata; allo stesso modo aveva dovuto rassegnarsi al fatto che lui non ricambiasse i propri sentimenti e che, con molta probabilità, la vedesse solo come un'amica.
Considerando la persona, però, Enya non poteva non sentirsi comunque molto fortunata, perché era in pratica l'unica persona con cui il Ghiaccio si fermasse spontaneamente a chiacchierare, o di cui cercasse la compagnia: la passava sempre a trovare quand'era di turno al chioschetto che lui stesso aveva permesso venisse sistemato per la vendita di dolci, e si prestava sempre come cavia per i suoi esperimenti di pasticceria; certo, non era come sentirsi ricambiare nel sentimento... ma la Ricercatrice era della ferma convinzione che fosse sempre meglio di niente.

Cosa ci fai qui a quest'ora??

Mi sono appisolato un po' troppo intorno alle 20:00, dopo un'operazione.
Sono quasi tentato di tornare a dormire nella stessa stanza senza nemmeno passare da casa, lo ammetto!


Ahahahahahah, lo capisco perfettamente!

Però non voglio trattenerti oltre, immagino stessi prendendo l'occorrente per la colazione di domani prima di andare via, anche se ti vedo piuttosto sveglia.

Magari!
In realtà ho delle analisi in scadenza urgente per domattina, e visto che stamane un collega ha prenotato il laboratorio analisi per tutto il pomeriggio... a me tocca stare alzata tutta la notte!


Gli raccontò con un sospiro rassegnato e pure triste, dato che avrebbe di gran lunga preferito poter essere a casa, in quel momento, tra le meravigliose braccia di Morfeo: si scusò un secondo con lui, comunque, facendo la propria ordinazione -il triplo espresso l'avrebbe preso successivamente così da portarlo a Mandy ancora caldo- e con caffè e brioche gli si sedette di fronte, accompagnando il tutto con un sorriso dolce ed in parte emozionato, prassi di quando gli poteva stare vicino.

I lettini delle camere sono fin troppo comodi.
Forse dovrei dire al primario di sostituirli.
Altrimenti saranno la mia rovina... Oppure finirà che al posto del letto di casa farò installare un lettino di ospedale!


Oppure, peggio ancora, potresti decidere di stabilirti in clinica in pianta stabile, ahahah!
Però ti capisco, anche a me a volte capita di fare un pisolino su quei lettini e di non volermi più alzare... ma credo sia per questo che la clinica piaccia tanto a pazienti e personale, tu che dici?


Domandò scherzosa, versando una bustina di zucchero nel caffè prima di mischiarlo delicatamente e cominciare a gustarsi intanto la panna leggera e spumosa in cima alla tazza.

Comunque dev'essere stata un'operazione bella pesante se ti ha spinto a crollare sul lettino per tutto questo tempo... ti va di parlarmene?
Dai, dammi una buona scusa per non tornare subito al mio lavoro!


Dammi una buona scusa per non dovermi allontanare subito da te...
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Messaggioda Zephyr » 01/05/2017, 21:50

Mi sono appisolato un po' troppo intorno alle 20:00, dopo un'operazione.
Sono quasi tentato di tornare a dormire nella stessa stanza senza nemmeno passare da casa, lo ammetto!


Ahahahahahah, lo capisco perfettamente!

Però non voglio trattenerti oltre, immagino stessi prendendo l'occorrente per la colazione di domani prima di andare via, anche se ti vedo piuttosto sveglia.

Magari!
In realtà ho delle analisi in scadenza urgente per domattina, e visto che stamane un collega ha prenotato il laboratorio analisi per tutto il pomeriggio... a me tocca stare alzata tutta la notte!


Robert immagino.
Doveva assolutamente consegnare delle ricerche entro domattina al Primario.


In realtà quel collega non è che fosse la persona più accomodante del mondo, anzi, quando necessitava di qualcosa se la prendeva e basta, senza chiedere o informarsi.
Avrebbero potuto dividersi i turni e fare in modo di restare svegli fino a tardi entrambi ma non così tardi, condividendo gli spazi, ma Robert non era affatto così magnanimo.
Purtroppo quella struttura era fatta da moltissimi giovani, tra i quali anche arrivisti con tanta fretta di farsi strada anche nelle maniere meno rispettose.
Considerando però che la prenotazione fosse comunque una firma vincolante, nessuno avrebbe potuto dirgli qualcosa o rimproverarlo per essere arrivato prima degli altri.
Il Kenway attese che la donna si allontanasse per fare le proprie ordinazioni, vedendola infine tornare e sedersi di fronte a lui, sorridente come sempre, anche se stanca.

I lettini delle camere sono fin troppo comodi.
Forse dovrei dire al primario di sostituirli.
Altrimenti saranno la mia rovina... Oppure finirà che al posto del letto di casa farò installare un lettino di ospedale!


Oppure, peggio ancora, potresti decidere di stabilirti in clinica in pianta stabile, ahahah!
Però ti capisco, anche a me a volte capita di fare un pisolino su quei lettini e di non volermi più alzare... ma credo sia per questo che la clinica piaccia tanto a pazienti e personale, tu che dici?


Lo ammetto, mi piace pensare che sia soprattutto per l'alto livello di affidabilità MediMagica...
... Ma non potrei metterci la mano sul fuoco.
In tal caso, farò preparare un cesto natalizio a Dicembre anche per la ditta che si occupa dei lettini!


Non era un burlone. Capitava poco che scherzasse tanto. Poteva succedere solo con persone la quale sintonia fosse ad altissimo livello e con Enya sostanzialmente era così.
Ignaro dei suoi reali sentimenti, Zephyr si comportava spontaneo, evitando di chiederle qualche volta degli avvicinamenti di natura fisica proprio a causa del proprio potere.
Sapeva che la sua attrazione verso il gentil sesso potesse creare non pochi disordini, quindi anche un semplice rapporto di una notte avrebbe messo a repentaglio tutto.
Certo, ultimamente le sue (poche ma presenti) fantasie si andavano focalizzando quasi esclusivamente sulla Lightwood, ma era sempre per il solito discorso della sintonia ed affinità.
Fortunatamente il Ghiaccio era ben capace di freddare i bollenti spiriti e non lasciarsi trasportare come tanti altri comuni esseri umani.

Comunque dev'essere stata un'operazione bella pesante se ti ha spinto a crollare sul lettino per tutto questo tempo... ti va di parlarmene?
Dai, dammi una buona scusa per non tornare subito al mio lavoro!


... In verità l'operazione doveva finire in circa un sedicesimo del tempo.
Il MediMago François però aveva errato l'ecografia lombare inferiore, facendo emergere delle complicazioni durante la sezione nella zona dorsale.
La spina velenosa conficcata nel paziente aveva generato delle piccole bolle contenenti del liquido altamente tossico e soprattutto corrosivo.
Al momento del taglio, alcune di queste, appena sotto pelle, si sono rotte, liberando il contenuto che si è inevitabilmente sparso sulla colonna.
Rischiavamo di far restare paralitico il paziente, perché il veleno della spina inibisce l'effetto della Pozione Cresciossa, rendendola inefficace.


Nei minuti seguenti, quindi, Zephyr proseguì con il racconto non particolarmente bello da immaginare, su come l'operazione alla fine fosse stata portata a termine.
Era solito elogiare i propri colleghi, anche quando possibilmente le giuste intuizioni in primis provenivano da lui, infatti non si risparmiò i complimenti nemmeno in quel caso.
Mostrò alla donna una fasciatura sulla mano destra tra il centro, il medio e l'anulare, dicendole che fosse dovuta al contatto con l'acido sulla pelle.
Avrebbe dovuto mantenere quella medicazione indosso qualche ora prima di poter rimuovere tutto e passare ad una cura a base di pomate rinfrescanti disinfettanti.
Ovviamente anche la sua cura accelerata come Semi Vampiro sarebbe stata utile, ma quella evitò di menzionarla per chiari motivi.

Siamo sicuri che sia stato un bene raccontarti questa mia non troppo piacevole avventura?
Potresti essere ancora più sul punto di addormentarti e sarebbe tutta quanta colpa mia.


Sorrise leggermente, divertito, finendo il proprio tè come anche l'ultimo biscotto.

... Sono più buoni i tuoi, ma non diciamolo ad Erika, potrebbe restarci male!


Le fece un piccolo occhiolino complice, prima di inspirare profondamente e dare un'occhiata all'orologio.

Bene, credo si sia fatto anche troppo tardi, non trovi?
Andiamo su, ci sono delle analisi da terminare, altrimenti niente sonno.


Messaggio sottinteso? "Ti dò una mano io, così da aiutarti a tornare prima a casa e riposare come si deve".
Non attese nemmeno che ella desse il proprio consenso o meno, ma anzi, passò dalla cassa a pagare tutto quanto in blocco, ordinazioni di Enya comprese, dopo di che le fece cenno di seguirla verso il Laboratorio di MagiBiologia della struttura, non ammettendo alcuna replica. Anche qualora avesse provato ad opporsi, comunque, egli si sarebbe appellato alla propria posizione come Vice Primario e quindi perfettamente nelle facoltà di non ascoltarla e fare di testa propria. Arrivati verso lo studio, Zephyr notò Mandy distesa sul divanetto fuori dalla porta, nella zona di aspetto, intenta a russare per bene.
Inarcando il sopracciglio, si volse a fissare la Lightwood, sussurrando a bassa voce.

Devo far preparare un cesto anche alla ditta che distribuisce i divani?


Ad ogni modo le disse di non svegliarla perché non ce ne fosse bisogno, entrando piano nello studio e scrollandosi un po' di "ruggine" dalle spalle e dal collo.

Bene, da dove vogliamo iniziare?
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Messaggioda Enya » 02/05/2017, 15:01

Mi sono appisolato un po' troppo intorno alle 20:00, dopo un'operazione.
Sono quasi tentato di tornare a dormire nella stessa stanza senza nemmeno passare da casa, lo ammetto!


Ahahahahahah, lo capisco perfettamente!

Però non voglio trattenerti oltre, immagino stessi prendendo l'occorrente per la colazione di domani prima di andare via, anche se ti vedo piuttosto sveglia.

Magari!
In realtà ho delle analisi in scadenza urgente per domattina, e visto che stamane un collega ha prenotato il laboratorio analisi per tutto il pomeriggio... a me tocca stare alzata tutta la notte!


Robert immagino.

Chissà perché non mi stupisce affatto che tu abbia indovinato al primo colpo!

Doveva assolutamente consegnare delle ricerche entro domattina al Primario.

Sì beh, eravamo in due!
Solo che si è accaparrato il laboratorio per l'intero pomeriggio, il che spiega perché ora mi tocchi passare la notte sveglia... e perché abbia bisogno di un caffè forte per riuscire a rimanere sveglia!


Nonostante la pessima condizione in cui si trovasse, quando Enya stava vicina a Zephyr riusciva sempre a trovare un motivo per sorridere: se avesse lavorato il pomeriggio, infatti, non avrebbe avuto modo di chiacchierare con lui quella notte, e tanto le bastava per dire che non tutto il male venisse per nuocere.

I lettini delle camere sono fin troppo comodi.
Forse dovrei dire al primario di sostituirli.
Altrimenti saranno la mia rovina... Oppure finirà che al posto del letto di casa farò installare un lettino di ospedale!


Oppure, peggio ancora, potresti decidere di stabilirti in clinica in pianta stabile, ahahah!
Però ti capisco, anche a me a volte capita di fare un pisolino su quei lettini e di non volermi più alzare... ma credo sia per questo che la clinica piaccia tanto a pazienti e personale, tu che dici?


Lo ammetto, mi piace pensare che sia soprattutto per l'alto livello di affidabilità MediMagica...

Oh beh sì, probabilmente anche per quello!

... Ma non potrei metterci la mano sul fuoco.
In tal caso, farò preparare un cesto natalizio a Dicembre anche per la ditta che si occupa dei lettini!


Ahahahahahah!
Mi sembra un'ottima idea, dovresti chiedere loro di assumerti come "quello che testa i lettini": quando ne costruiscono uno, tu lo provi e ci dormi sopra, per assicurarti che la qualità non si abbassi mai!


Poteva sembrare assurdo, ma agli occhi di lei il Kenway aveva un certo talento per battute e frasi umoristiche: magari non le pronunciava con chissà quale enfasi, a volte aveva anche l'impressione che nemmeno si rendesse conto di farle... ma a lei facevano ridere, in modo sincero e genuino; forse era una capace di divertirsi con poco, ma in quel caso che male c'era?

Comunque dev'essere stata un'operazione bella pesante se ti ha spinto a crollare sul lettino per tutto questo tempo... ti va di parlarmene?
Dai, dammi una buona scusa per non tornare subito al mio lavoro!


... In verità l'operazione doveva finire in circa un sedicesimo del tempo.

Perbacco!
E che è successo per farla durare così tanto?!


Il MediMago François però aveva errato l'ecografia lombare inferiore, facendo emergere delle complicazioni durante la sezione nella zona dorsale.
La spina velenosa conficcata nel paziente aveva generato delle piccole bolle contenenti del liquido altamente tossico e soprattutto corrosivo.


Oh cavolo...

Al momento del taglio, alcune di queste, appena sotto pelle, si sono rotte, liberando il contenuto che si è inevitabilmente sparso sulla colonna.
Rischiavamo di far restare paralitico il paziente, perché il veleno della spina inibisce l'effetto della Pozione Cresciossa, rendendola inefficace.


Sì, ma tu così ti sei ferito!


Esclamò lei quando, al termine della spiegazione, Zephyr le mostrò la fasciatura, prendendogli la mano in un gesto del tutto spontaneo ed istintivo così da poterla osservare più da vicino: il cuore le arrivò quasi in gola per quel semplice contatto tra loro, forse perché lo aveva aspettato da tanto, forse perché era arrivato tanto all'improvviso. Si riprese velocemente, per fortuna, più che altro perché c'era la possibilità che lui si infastidisse per tutta quella confidenza: gliela lasciò di colpo, dunque, abbassando lo sguardo e mormorando uno "Scusa" piuttosto mortificato.

Siamo sicuri che sia stato un bene raccontarti questa mia non troppo piacevole avventura?
Potresti essere ancora più sul punto di addormentarti e sarebbe tutta quanta colpa mia.


Ma smettila, mi piace sentirti raccontare la tua giornata, anche delle operazioni complicate!


Replicò lei, con le guance rosse ed un sorriso dolce sulle labbra.

... Sono più buoni i tuoi, ma non diciamolo ad Erika, potrebbe restarci male!

Rise, entusiasta ed in brodo di giuggiole per quel complimento palese: si era data tanto da fare per migliorare le proprie doti di pasticceria, e non certo per il chiosco... bensì per poter sempre offrire a Zephyr qualcosa di buono e di ottima qualità, che gli facesse venire voglia di fare il bis; forse era un po' patetica in tutto questo, ma vederlo sorridere dopo aver dato un morso al proprio dolce le scaldava il cuore.

Bene, credo si sia fatto anche troppo tardi, non trovi?

Purtroppo hai ragione...

Andiamo su, ci sono delle analisi da terminare, altrimenti niente sonno.

C-Ci s-sono??


Balbettò lei, spalancando gli occhi incredula: il Kenway si stava davvero offrendo di darle una mano, e di rinunciare a rientrare subito a casa per dimezzarle il lavoro? Già era innamorata di lui, dopo quell'uscita non era certa di poter provare per l'altro un sentimento più forte di così.
Tentò in qualche modo di farlo desistere dal proprio intento, ma senza alcun successo: era deciso ad aiutarla, si appellò persino al suo ruolo nella clinica, al punto che alla Lightwood non rimase altro se non accettare il fatto che avrebbe passato altre ore a stretto -strettissimo- contatto con lui, da soli, di notte... aveva già le palpitazioni!
In realtà, comunque, Mandy sarebbe dovuta essere dei loro... peccato che quando arrivarono allo studio la ragazza stesse dormendo alla grande: e meno male, si era dimenticata di portarle su il caffè!

Devo far preparare un cesto anche alla ditta che distribuisce i divani?

Scosse il capo, soffocando una risata spontanea così da non svegliare la collega: potevano farcela lei e Zephyr anche senza il suo aiuto... e poi sì, egoisticamente in quel momento non la voleva accanto, voleva godersi quel tempo, seppur di lavoro, da soli.

Bene, da dove vogliamo iniziare?

Allora, direi che tu potresti iniziare con questo plico di analisi.
Si tratta...


Gli spiegò brevemente che tipo di analisi dovesse fare, consapevole che uno sveglio come lui ci avrebbe preso la mano in un attimo, dopodiché cominciò a lavorare a sua volta e per un po' nessuno disse niente; passata circa mezz'ora, però, ad Enya risultava non più sopportabile quel silenzio, non quando il Kenway le stava lavorando accanto, insomma!

... ho notato che non ti sei ancora preso giorni di ferie.

Disse dunque, buttandosi sulla prima cosa che le fosse venuta in mente.

Non hai voglia di goderti qualche giorno di riposo insieme a... non so, la tua famiglia, i tuoi amici... la tua fidanzata?

Dicevano tutti che fosse single, in ospedale, ma lei non poteva credere che una persona tanto stupenda non avesse davvero nessuno da amare e da cui farsi amare, impossibile!
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Messaggioda Zephyr » 02/05/2017, 19:11

Il MediMago François però aveva errato l'ecografia lombare inferiore, facendo emergere delle complicazioni durante la sezione nella zona dorsale.
La spina velenosa conficcata nel paziente aveva generato delle piccole bolle contenenti del liquido altamente tossico e soprattutto corrosivo.


Oh cavolo...

Al momento del taglio, alcune di queste, appena sotto pelle, si sono rotte, liberando il contenuto che si è inevitabilmente sparso sulla colonna.
Rischiavamo di far restare paralitico il paziente, perché il veleno della spina inibisce l'effetto della Pozione Cresciossa, rendendola inefficace.


Sì, ma tu così ti sei ferito!

Meglio ferito io, che su una sedia a rotelle lui, no?


Per lui era scontato, non c'era nemmeno da pensarci, perché aveva votato la propria esistenza all'assistenza del prossimo, quasi come fosse un prezzo da pagare per la sua non umanità.
Non aveva scelto lui di non essere completamente umano, ma questo non gli impediva di vedersi come un mostro e di conseguenza sentircisi un po' meno attraverso i propri gesti.
Si lasciò prendere la mano dalla Lightwood, in fondo non c'era davvero nulla di male, facendole quindi percepire il freddo della propria pelle, quella di un Semi Vampiro.
La vide poi mollare all'improvviso la presa, come se invece di percepire il freddo si fosse quasi scottata, ascoltando in seguito le scuse di lei.
Corrugò la fronte alcuni secondi, sbattendo le palpebre e fissandola leggermente incuriosito.

Perché ti sei scusata?
Non esiste un divieto, siamo in confidenza.
Come la settimana scorsa, quando ti ho toccato dietro la coscia per via del taglio con quel pezzo di vetro.


Buttando dei rifiuti dentro il cestino di smaltimento magico, si era accidentalmente tagliata con un pezzo di becher rottosi dentro al sacco.
Niente di così esagerato, sarebbero bastati un paio di colpi con la bacchetta, ma non poteva certo rischiare di infettarsi o richiudere la ferita senza qualche accertamento.
Zephyr, incontrandola per il corridoio mentre si dirigeva nell'area di Pronto Soccorso, si era offerto di occuparsene al volo, portandola dentro ad una saletta vuota.
Lì per ovvi motivi aveva dovuto sfiorarle la coscia, fare dei piccoli esami e poi procedere con l'effettiva chiusura della ferita, toccandola più e più volte.
Invece Enya sembrava non si sentisse a suo agio a prescindere, con lui, manco avesse osato chissà quale comportamento estremo.

Siamo sicuri che sia stato un bene raccontarti questa mia non troppo piacevole avventura?
Potresti essere ancora più sul punto di addormentarti e sarebbe tutta quanta colpa mia.


Ma smettila, mi piace sentirti raccontare la tua giornata, anche delle operazioni complicate!

Anche di notte fonda?
Mh... Sento aria di masochismo.
Ti prescrivo un paio di incontri con la MagiPsichiatra dell'Ospedale.


Emise un sospiro, sorridendole lievemente, con quel suo umorismo pressoché inesistente nella sua ottica che però lei riconoscesse come tale.
Dopo averla rassicurata sul fatto che preferisse i suoi biscotti piuttosto che quelli della caffetteria, Zephyr si mise in piedi, pronto a darsi da fare.
Avrebbe aiutato Enya a terminare le analisi in tempi ragionevoli, così da poterla spedire a casa al più presto a dormire, perché se lo meritava.
Inoltre non gli dispiaceva affatto trascorrere qualche minuto con lei, a stretto contatto professionale, piacendogli il suo metodo di lavoro scientifico.
Giunti nei pressi del Laboratorio, osservarono l'amica della Lightwood intenta a testare la comodità dei divanetti, facendo sorgere il dubbio al Kenway che quella struttura provocasse narcolessia.

Bene, da dove vogliamo iniziare?

Allora, direi che tu potresti iniziare con questo plico di analisi.
Si tratta...


Ascoltò velocemente, memorizzando le informazioni ricevute e procedendo di seguito con le operazioni di routine, dimostrando una manualità ed esperienza precise ed empiriche.
Il suo cervello, maggiormente sviluppato, riusciva a tenere a mente più calcoli assieme, anche senza prendere appunti, riducendo drasticamente le tempistiche di mezzo.
D'altronde se così giovane era giunto ad una carica così alta, delle motivazioni dovevano pur esserci. Ma questo non significava che fosse infallibile.
Alle volte sottoponeva i risultati alla MagiBiologa per confrontarsi con lei e quando ella correggeva alcuni passaggi, annuiva svelto ringraziando e riprendendo il lavoro.
Trascorsero in quel modo circa quaranta minuti, con un ritmo sostenuto che aveva fatto sì che più della metà delle analisi fosse stata conclusa con quasi due ore di anticipo.

... ho notato che non ti sei ancora preso giorni di ferie.

Sì.
Non credo le prenderò.


Non hai voglia di goderti qualche giorno di riposo insieme a... non so, la tua famiglia, i tuoi amici... la tua fidanzata?

Sono orfano.
La mia migliore amica mi ha somministrato ad un filtro d'amore per circa un anno e mezzo così da avermi assieme ad un altro in contemporanea.
La mia ex fidanzata è stata mollata dal sottoscritto mentre ero sotto il filtro summenzionato.


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La placidità con cui espose quelle risposte probabilmente sarebbe risultata disarmante per Enya, ma Zephyr era assolutamente diretto e... Beh... Freddo.
Parlò mentre terminava di sistemare nel vetrino l'ennesima sostanza da analizzare, dimostrando però anche un'altra cosa, ovvero che le tre realtà non lo toccassero eccessivamente.
Un tempo avrebbe fatto fatica a riferire determinate cose ad una persona estranea, che fosse anche una buona conoscente, mentre invece in quel caso non gli risultò affatto complesso.
Evidentemente il grado di affinità raggiunto con lei era decisamente buono per spingerlo a chiacchierare tanto apertamente di segreti difficilmente confessabili con leggerezza.
Dopo alcuni secondi nel silenzio, dopo aver aggiornato alcuni dati e calcoli, Zephyr tornò a fissare la donna, molto calmo e apparentemente tranquillo.

... La Gilda è la mia famiglia. Ci sono infatti passato più spesso negli ultimi giorni.
Questo luogo non sarà dotato di spiaggia o di mare, ma le ferie si prendono da qualcosa che non ci entusiasma e a me questo lavoro entusiasma moltissimo.
Inoltre... Qui ci sei tu e le tue gelatine di frutta, una buona ragione per non mancare.


Mentre finiva di parlare, le passò l'ennesimo fascicolo compilato.

Le tue invece, di ferie, come e quando si svolgeranno?
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Messaggioda Enya » 02/05/2017, 21:24

Prendergli la mano fu un gesto totalmente spontaneo, a cui si abbandonò senza pensarci troppo su: era preoccupata che si fosse fatto troppo male, e di fondo c'era anche quel sentimento che la spingeva ad approfittare un po' di quelle -poche- situazioni che le si presentavano di fronte; al tempo stesso, però, la consapevolezza di non essere minimamente ricambiata fu ciò che la spinse a ritrarre le mani velocemente, scusandosi per essersi lasciata andare con così tanta leggerezza.

Perché ti sei scusata?
Non esiste un divieto, siamo in confidenza.
Come la settimana scorsa, quando ti ho toccato dietro la coscia per via del taglio con quel pezzo di vetro.


Beh, era una cosa diversa!
Mi hai toccata per una questione medica, mentre ora... ora io l'ho fatto per pura preoccupazione.


Possibile che non lo vedesse? Che non se ne rendesse conto?
Che non capisse quanto effetto le facesse, quanta voglia avesse di passare del tempo insieme a lui anche solo a sentirlo parlare di lavoro?

Anche di notte fonda?
Mh... Sento aria di masochismo.
Ti prescrivo un paio di incontri con la MagiPsichiatra dell'Ospedale.


Sorrise, perché per lei Zephyr ce l'aveva davvero il senso dell'umorismo, ma fu un sorriso appena più spento dei precedenti: quando si stava vicino a qualcuno che si amava, e non si veniva ricambiati, capitavano momenti di leggera malinconia o tristezza, quei momenti in cui si sospirava al pensiero di essere coinvolti in un amore a senso unico; tuttavia Enya sapeva riprendersi in fretta, e fu esattamente ciò che fece, tornando presto la solita di sempre anche grazie al fatto che il Kenway si offrì di aiutarla con le analisi, così da farle risparmiare tempo e darle modo di rientrare prima a casa.
Lavorarono molto bene per i primi 30/40 minuti, silenti e concentrati, col MediMago che ogni tanto le chiedeva delle conferme per capire se stesse andando o meno nella giusta direzione: era difficile rimanere a bocca chiusa, almeno per lei, tanto che ancora qualche minuto e poi decise di spezzare il silenzio intorno a loro.
... non l'avesse mai fatto!

... ho notato che non ti sei ancora preso giorni di ferie.

Sì.
Non credo le prenderò.


Non hai voglia di goderti qualche giorno di riposo insieme a... non so, la tua famiglia, i tuoi amici... la tua fidanzata?

Sono orfano.

...

La mia migliore amica mi ha somministrato ad un filtro d'amore per circa un anno e mezzo così da avermi assieme ad un altro in contemporanea.

......

La mia ex fidanzata è stata mollata dal sottoscritto mentre ero sotto il filtro summenzionato.

.........


Immagine


Lo fissò a bocca aperta, totalmente incapace di spiccicare parola: ma che poteva dire? Aveva fatto praticamente una gaffe dietro l'altra, al punto che se avesse potuto seppellirsi cento chilometri sotto terra probabilmente avrebbe cominciato a scavare, senza più fermarsi; e poi la gente diceva che fosse freddo e distaccato... ma per forza!

I-Io... non so bene cosa dire.
Insomma, mi... mi dispiace per la tua famiglia, e anche per...
-la migliore amica stronza? L'ex fidanzata distrutta?- ... tutto il resto, ecco.


Quasi quasi sarebbe stato meglio continuare a lavorare in silenzio... anzi, senza il quasi!

... La Gilda è la mia famiglia. Ci sono infatti passato più spesso negli ultimi giorni.
Questo luogo non sarà dotato di spiaggia o di mare, ma le ferie si prendono da qualcosa che non ci entusiasma e a me questo lavoro entusiasma moltissimo.


Beh sì, in effetti il discorso ha un senso.

Inoltre... Qui ci sei tu e le tue gelatine di frutta, una buona ragione per non mancare.

...


Si rendeva conto di quanto importanti fossero per lei quelle parole? Di quanto la emozionasse sentirsi dire una cosa del genere? No, probabilmente non comprendeva la portata di un'affermazione simile, probabilmente se avesse saputo dei sentimenti della Lightwood si sarebbe ben guardato dall'uscirsene in un modo simile.

Le tue invece, di ferie, come e quando si svolgeranno?

... come?
Ah, sì, le ferie... no, nemmeno io credo me le prenderò: a differenza tua non faccio orari troppo massacranti, scadenze a parte, e poi i miei genitori sono andati in crociera, quindi non li potrei vedere comunque.
Amicizie ne ho poche, il fidanzato non ce l'ho... ed anche per me qui ci sei tu.


Aveva il cuore che batteva all'impazzata, possibile che non ne sentisse il suono, quel rumore che a lei invece rimbombava nelle orecchie? Le guance erano rosse, e gli occhi brillavano intensamente: un bacio, era forse troppo chiedere di assaggiare quelle labbra fredde -come tutto del suo corpo- una sola volta?

... Zephyr, posso chiederti una cosa?
So che risulterò tanto sfacciata, ma...


Glielo voleva chiedere davvero?

... hai mai pensato, anche solo per un secondo, di... baciarmi?
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Messaggioda Zephyr » 05/05/2017, 22:24

I-Io... non so bene cosa dire.
Insomma, mi... mi dispiace per la tua famiglia, e anche per... tutto il resto, ecco.


Non sentirti in imbarazzo.
Non conoscevi nulla di me a livello personale, come potevi immaginare uno scenario simile?
Inoltre non è che capiti esattamente tutti i giorni di incontrare una persona come me.


Enya poteva dire di conoscere molti altri individui orfani, presi in giro da un'amica e distrutti sentimentalmente a causa della magia? Era ipotizzabile di no.
Zephyr non sembrava essere stato ferito dalla domanda della Lightwood, ciò non toglieva che ugualmente la donna si sentisse parecchio a disagio.
Ci pensò quindi nuovamente lui a sistemare la questione, parlando ancora e proseguendo con la conversazione.

... La Gilda è la mia famiglia. Ci sono infatti passato più spesso negli ultimi giorni.
Questo luogo non sarà dotato di spiaggia o di mare, ma le ferie si prendono da qualcosa che non ci entusiasma e a me questo lavoro entusiasma moltissimo.


Beh sì, in effetti il discorso ha un senso.

Inoltre... Qui ci sei tu e le tue gelatine di frutta, una buona ragione per non mancare.


Lo disse con placida innocenza, sorridendo leggermente, volendo così anche un po' smorzare la tensione ed il nervosismo per la faccenda della domanda scomoda di prima.
Invece, a giudicare da come il cuore della MagiBiologa prese a partire all'impazzata, parve proprio aver ottenuto un effetto contrario, del quale se ne diede subito colpa.
Lui era in grado di sentire quelle variazioni, perché il suo udito gli permetteva quello ed altro. Pur non sentendo le emozioni, comunque, sapeva interpretare anche quelle.

Le tue invece, di ferie, come e quando si svolgeranno?

... come?
Ah, sì, le ferie... no, nemmeno io credo me le prenderò: a differenza tua non faccio orari troppo massacranti, scadenze a parte, e poi i miei genitori sono andati in crociera, quindi non li potrei vedere comunque.
Amicizie ne ho poche, il fidanzato non ce l'ho... ed anche per me qui ci sei tu.


Non sono mai stato in crociera.
Dicono sia decisamente rilassante.
Comunque lieto di rappresentare un buon motivo per non annoiarsi troppo qui dentro.


Stava per tornare alle proprie mansioni, d'altronde qualche altra analisi da fare c'era, anche se non urgente come quelle passate.
La voce di Enya però lo richiamò quasi subito, una voce più incerta e dubbiosa, ma anche curiosa e a tratti piena di consapevolezza.
La consapevolezza di un rischio grande, di un azzardo molto ma molto più forte di tutti gli altri.

... Zephyr, posso chiederti una cosa?

Naturalmente.

So che risulterò tanto sfacciata, ma...
... hai mai pensato, anche solo per un secondo, di... baciarmi?


Sbatté le palpebre lentamente, fissandola ancora nel silenzio più profondo, inspirando e analizzando attentamente le sue parole e quel che gli suscitassero.
Era molto complesso elaborare un sentimento o una sensazione principali, proprio perché era la prima volta dopo molto tempo che intavolava conversazioni simili.
Lei sembrava ansiosa, voleva una risposta ad ogni costo e il Kenway era entrato troppo in confidenza con lei per non volerla un minimo accontentare.
Il fatto era: essere completamente sincero oppure limitare la realtà e la verità al fine di non creare una situazione di parole a catena?
Tutto stava a comprendere quanto quella persona fosse diventata, seppur in un piccolo angolo del suo cuore e del suo animo, importante per lui.

... Sì.


Disse in primis, guardandola molto intensamente.

E non solo, ho pensato anche di più.


Aggiunse quasi subito, senza il minimo accenno di vergogna, mentre con un movimento della bacchetta sigillava la stanza e la insonorizzava.
Ci mancava soltanto che qualcuno, passando anche solo per caso, sentisse una conversazione del genere tra un datore di lavoro ed un sottoposto.
Le chiacchiere si muovevano svelte ed era esattamente ciò che il Kenway volesse evitare con tutto se stesso.

Siamo stati a contatto, abbiamo condiviso molto, si è instaurato un rapporto piacevole e genuino, mi sei piaciuta come persona giorno dopo giorno.
Chiaro quindi che, quando mi sono trovato ad immaginare situazioni più intime ipotetiche, ti abbia inserita come unica presente nella classifica delle fantasie.
Ti chiedo anzi scusa per averti mancata di rispetto in tal modo.


Prima di tutto Zephyr era una persona educata e se proprio doveva ammettere determinate cose, sapeva anche di dover poi essere capace di prendersene le responsabilità negative.

... Tuttavia, qualora intendessi proseguire questo dialogo, preferirei che fosse in altra sede.
Questo è un posto di lavoro e non possiamo permetterci di non poter sentire qualora qualcuno bussasse per una emergenza.
Se sei d'accordo, proseguirei fuori dalla struttura, ovunque tu voglia, ma non qui.
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Messaggioda Enya » 06/05/2017, 22:28

I-Io... non so bene cosa dire.
Insomma, mi... mi dispiace per la tua famiglia, e anche per... tutto il resto, ecco.


Non sentirti in imbarazzo.
Non conoscevi nulla di me a livello personale, come potevi immaginare uno scenario simile?
Inoltre non è che capiti esattamente tutti i giorni di incontrare una persona come me.


No, sicuramente...
Però sai, è difficile non sentirsi un po' in imbarazzo dopo una gaffe simile!


Fece un piccolo sorriso imbarazzato, tentando di lasciarsi alle spalle quel momento di disagio -per lei, perché lui sembrava stare alla grande- e concentrandosi piuttosto su quello che Zephyr disse poco e che le scaldò immensamente il cuore.

Inoltre... Qui ci sei tu e le tue gelatine di frutta, una buona ragione per non mancare.

Poteva una semplice frase farle saltare il cuore dal petto? Se pronunciata dal Kenway sì, evidentemente poteva: si sentiva così felice, così piena di speranza al pensiero di essere uno dei motivi per cui fosse contento di rimanere in ospedale e saltarsi le ferie! D'altro canto nemmeno lei se le sarebbe godute, un po' perché tanto i suoi genitori se n'erano andati in crociera, e quindi non li avrebbe visti comunque, ed un po' perché...

Amicizie ne ho poche, il fidanzato non ce l'ho... ed anche per me qui ci sei tu.

Non sono mai stato in crociera.
Dicono sia decisamente rilassante.
Comunque lieto di rappresentare un buon motivo per non annoiarsi troppo qui dentro.


Immagine


Come, come... come era possibile che l'altro non capisse? Che pensasse davvero di rappresentare "un buon motivo per non annoiarsi troppo"?! Ma non lo vedeva come Enya lo guardasse? Come sospirasse per lui, come le si illuminassero gli occhi ogni qualvolta il Kenway le rivolgesse la parola, anche solo per un saluto veloce?
Possibile che il MediMago non avesse ancora colto la portata dei suoi sentimenti? Forse fu anche per quello che, di lì a poco, la Lightwood si gettò nel vuoto, azzardando una domanda che avrebbe potuto distruggere ogni briciolo di speranza inconscia verso un suo possibile avvicinamento all'altro.

... Zephyr, posso chiederti una cosa?

Naturalmente.

So che risulterò tanto sfacciata, ma...
... hai mai pensato, anche solo per un secondo, di... baciarmi?


Trattenne il fiato.
Letteralmente.
Sul serio, smise di respirare, guardandolo a metà tra l'emozionato ed il terrorizzato.

... Sì.

... GLOM...

E non solo, ho pensato anche di più.


Immagine


Quando Zephyr insonorizzò la stanza, per un secondo alla giovane donna vennero in mente tutta una serie di scenari, dai più romantici a quelli più pornografici, che in entrambi i casi la mandarono su di giri: insomma, aveva sognato di baciarla... e aveva pensato anche ad altro!
Allora la vedeva come più di una semplice amica, la percepiva anche nel modo in cui un maschio guardava una femmina... non era stata friendzonata, c'era anche speranza!

Siamo stati a contatto, abbiamo condiviso molto, si è instaurato un rapporto piacevole e genuino, mi sei piaciuta come persona giorno dopo giorno.
Chiaro quindi che, quando mi sono trovato ad immaginare situazioni più intime ipotetiche, ti abbia inserita come unica presente nella classifica delle fantasie.
Ti chiedo anzi scusa per av--


No no no no no, non scusarti!!
-si precipitò a dire lei, quasi urlandolo e in modo talmente veloce da non badare a cosa uscisse dalla propria bocca- Anche io ti ho pensato praticamente in ogni mia fantasia, quindi... quindi... -si rese lentamente conto di quanto detto, arrossendo al punto che se Zephyr avesse spento la luce le guance di lei avrebbero illuminato la stanza- ... q-quindi s-siamo pari, n-non ti devi s-scusare.

Ma porca miseria, che razza di figura aveva appena fatto?! Avrebbe dovuto riflettere prima di parlare, ed invece il pensiero di essere oggetto delle sue fantasie le aveva impedito di ragionare... accadeva fin troppo spesso quando c'era il Kenway di mezzo!

... Tuttavia, qualora intendessi proseguire questo dialogo, preferirei che fosse in altra sede.
Questo è un posto di lavoro e non possiamo permetterci di non poter sentire qualora qualcuno bussasse per una emergenza.


Oh, sì, certo, naturalmente...

Se sei d'accordo, proseguirei fuori dalla struttura, ovunque tu voglia, ma non qui.

A-Allora finiamo prima le pratiche, d'accordo?


Anche perché il pensiero doveva toglierselo per forza, che lo volesse o meno: grazie all'aiuto di lui, comunque, tempo un'altra ora ed il lavoro poté definirsi concluso; a quel punto, visto che Mandy continuava a dormire, la Lightwood le lasciò un semplice biglietto, proponendo a Zephyr di andare da lei visto che il proprio monolocale fosse situato a breve distanza dalla clinica.
Una volta lì -era la prima volta che invitava qualcuno a casa, e mica un qualcuno qualsiasi!- gli offrì subito un po' d'acqua, o del tè, insomma qualunque cosa gli andasse, dopodiché lo esortò ad accomodarsi sul divano/letto ancora chiuso, in quel momento.

Ti... ti chiedo scusa per averti fatto quella domanda prima: non perché me ne sia pentita, volevo chiedertelo da un po' in realtà, ma perché non era né il luogo né il momento adatto... ed anche perché non vorrei tu ti sia sentito a disagio. -gli fece un piccolo sorriso, spostandosi i capelli dietro l'orecchio sinistro- Ammetto di essere rimasta molto sorpresa, tu... non mi hai mai fatto intendere nulla che potesse collegarsi ai tuoi pensieri su di me!
Io invece credo di essere stata fin troppo... esplicita.
-altro piccolo sorriso timido- Beh, almeno per chiunque altro a parte te in clinica.
... tu davvero non avevi capito che provassi quel tipo di... desiderio nei tuoi confronti?


In realtà lei voleva molto di più oltre ad un bacio o a del sesso -per quanto fantastico- ma preferì non dire nulla al momento perché era già abbastanza imbarazzante così.
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Messaggioda Zephyr » 07/05/2017, 16:01

Siamo stati a contatto, abbiamo condiviso molto, si è instaurato un rapporto piacevole e genuino, mi sei piaciuta come persona giorno dopo giorno.
Chiaro quindi che, quando mi sono trovato ad immaginare situazioni più intime ipotetiche, ti abbia inserita come unica presente nella classifica delle fantasie.
Ti chiedo anzi scusa per av--


No no no no no, non scusarti!!

... Mh?

Anche io ti ho pensato praticamente in ogni mia fantasia, quindi... quindi...

...

... q-quindi s-siamo pari, n-non ti devi s-scusare.


Non replicò nulla, semplicemente annuì piano a quella affermazione, non facendo trapelare molto delle proprie idee e considerazioni del momento.
Il suo silenzio era quello che molti per l'ospedale definivano misterioso e stressante, perché sembrava riflettere su tutto e non riflettere su nulla.
I suoi occhi trasmettevano emozioni e sensazioni di ogni genere, senza però focalizzarsi su alcune più precise, mettendo quindi in imbarazzo e confusione.

... Tuttavia, qualora intendessi proseguire questo dialogo, preferirei che fosse in altra sede.
Questo è un posto di lavoro e non possiamo permetterci di non poter sentire qualora qualcuno bussasse per una emergenza.


Oh, sì, certo, naturalmente...

Se sei d'accordo, proseguirei fuori dalla struttura, ovunque tu voglia, ma non qui.

A-Allora finiamo prima le pratiche, d'accordo?

Dimmi da dove posso ripartire.


Professionale, veloce e pratico, Zephyr tornò al lavoro, seguendo le indicazioni della Lightwood sulle analisi da svolgere più in fretta e di urgenza.
Alle altre avrebbe potuto pensarci anche il giorno seguente, ma quelle da consegnare entro la mattinata andavano sistemate subito, per sua sfortuna.
Ad ogni modo, dopo quasi altri sessanta minuti, forse cinquantacinque, ogni scartoffia stava al suo posto e non c'era più nulla che li potesse legare a quel Laboratorio.
Era quindi giunto il momento di andare e quando Enya propose la propria abitazione, il Kenway accettò di buon grado, essendo ancora abbastanza sveglio.
La sua natura di Semi Vampiro infatti gli permetteva di essere molto attivo anche dopo poco riposo, elemento importante al fine di un proseguo di conversazione.

Acqua, limone e ghiaccio, ti ringrazio.


Alla domanda su cosa volesse offerto, una volta giunti lì nel monolocale, Zephyr rispose quasi subito, come se ne avesse estremo bisogno e voglia.
Lanciando occhiate qua e là, si figurò nella mente i dettagli dell'arredamento e di conseguenza i gusti della donna, trovandoli interessanti e piacevoli.
C'era un solo posto dove stare comodi ed era un divano letto chiuso. Ergo si misero lì seduti, uno vicino all'altro, pronti a ricominciare da dove avevano interrotto.

Ti... ti chiedo scusa per averti fatto quella domanda prima: non perché me ne sia pentita, volevo chiedertelo da un po' in realtà, ma perché non era né il luogo né il momento adatto... ed anche perché non vorrei tu ti sia sentito a disagio.

Non mi ci sono sentito, ma grazie ugualmente del pensiero.


Sorrise leggermente, bevendo subito un po' di acqua ad occhi socchiusi e parzialmente beati.

Ammetto di essere rimasta molto sorpresa, tu... non mi hai mai fatto intendere nulla che potesse collegarsi ai tuoi pensieri su di me!

So essere piuttosto discreto, questa non credo sia una novità.

Io invece credo di essere stata fin troppo... esplicita.
Beh, almeno per chiunque altro a parte te in clinica.


...

... tu davvero non avevi capito che provassi quel tipo di... desiderio nei tuoi confronti?

Sì, lo avevo capito.


A sentirla così, la risposta, poteva tranquillamente sembrare un binomio di collegamenti: o non gli interessava lei, oppure fino a quel momento ci aveva goduto nel far finta di nulla, prendendola in giro.
Chiaramente non era nessuna di queste due opzioni, ma era piuttosto ovvio che per Enya non ce ne potessero essere altre. Zephyr abbassò un momento lo sguardo, sospirando.
Dopo di che, rialzando gli occhi su di lei, decise di attivare, anzi, sarebbe stato meglio dire annullare, il suo potere, facendo tornare i propri occhi di un colore rosso intenso.
Lì in clinica, per comodità, li aveva sempre tenuti azzurri, così da non destare sospetti o domande, ma davanti a lei aveva scelto di farsi vedere al naturale, per così dire.
Prima comunque che potesse spaventarsi, il Kenway parlò subito, mettendo in chiaro la situazione.

... Io non sono completamente umano.
Vengo definito come un Semi Vampiro.
È una derivazione genetica.


Non parlò di Aberrazione, ma disse ugualmente una mezza verità, lasciandole erroneamente intendere che avesse qualche parente alla lontana mischiato ai Vampiri.

Ho quindi un fascino innaturale che influenza il gentil sesso.
Non devo bere sangue o qualcosa del genere, ho soltanto ereditato alcune capacità e doti che superano i limiti umani, ecco tutto.
Il mio udito è maggiormente sviluppato, come anche la mia forza, il mio Sesto Senso e la mia intelligenza.
Non ho mai dato peso eccessivo a ciò che hai provato fin da subito per me, perché è destino quasi obbligato per molte.
Ti chiedo quindi scusa se non ho alimentato il tuo interesse o non mi sono posto come se lo sapessi.


A giudicare da come stesse parlando, era piuttosto facile intuire che non fosse semplice per lui parlare ed esporsi così tanto verso qualcuno di nuovo.
Era da moltissimo tempo che non rivelava la propria identità come Aberrazione. Nemmeno Asher ne era a conoscenza o addirittura Tisifone.
Aveva sempre pensato che quella sua natura potesse allontanarli e porli in un'ottica di difesa e preservazione della loro incolumità.
D'altronde i Vampiri, pur essendo ormai abbastanza pacifici (quelli delle Comunità, naturalmente), rappresentavano a prescindere una razza oscura.
Un po' come i Licantropi, tanto per rimanere in tema.

... Ad esempio tu dovresti avere, in teoria, tre anni più di me.
Hai capito bene. Io ne ho 25, almeno per quel che riguarda l'aspetto puramente anagrafico.
Mi vedi così più adulto perché posso variare il mio aspetto in un lasso ampliato di circa quindici anni.
Quello che mostro rispecchia l'età mentale che dovrei dimostrare effettivamente, quindi un po' superiore ai trenta.
Come vedi ti ho presa un bel po' in giro...


La sua serietà nel parlare, comunque, restava sempre la stessa, anche nel caso in cui ella si fosse mostrata colpita, infastidita o delusa.
Sapeva di colpire forte e di non fornire novità leggere, ma proprio perché ormai aveva deciso di fidarsi di lei ed affezionarcisi, certe cose era necessario che le conoscesse.
In tal modo, avrebbe potuto anche riuscire a trovare con lui una soluzione per allontanarsi e stargli lontano, perché non certo a tutti poteva andare giù l'idea di essere sottoposte ad un Semi Vampiro.
Bevve tutta l'acqua ghiacciata, facendosi aiutare dal freddo che gli ravvivò lo spirito, per proseguire e terminare lì quella sequela di verità sconvolgenti.

Se ti sto dicendo tutto questo è perché mi piaci come persona e come donna.


Piccola pausa.

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