Stanza privata di Cecilia Bishop

Lunedì 28/01/12
Stanza Privata di Cecilia Bishop
09:00
Stanza Privata di Cecilia Bishop
09:00
Parlare con Clovis era servito. E non solo quello. Sfogarsi insieme a lui con metodi "alternativi" aveva aiutato la Bishop a scaricare tutto lo stress accumulato durante la sua prima settimana di lavoro insieme ad Hobbes e a rinnovare l'energia necessaria per affrontare quel percorso che si prospettava non solo lungo e difficoltoso, ma anche stressante. Per aiutarsi, Cecilia aveva escogitato un sistema molto semplice, ma che richiedeva un grosso sforzo al livello di concentrazione: legare mentalmente corpo e spirito al suo Elemento, assorbendone le proprietà. Detto in termini pratici, ogni qual volta che la ragazza veniva messa in una situazione di stress dal dottor Hobbes, Cece tentava di incanalare i suoi pensieri verso immagini che le ricordassero luoghi ameni e pieni d'acqua, come mari e laghi. In questo modo, tentava di imporre al proprio spirito una calma ed un autocontrollo che non erano da lei, ma che -per questioni di necessità- avrebbe dovuto trovare, se avesse voluto andare avanti con la propria carriera.
Nel frattempo, era bello poter godere delle ore di privacy dove lavorare ad un proprio personalissimo progetto, all'interno del suo laboratorio personale. Aveva deciso di tenere Snicky lì dentro -per evitare di creare problemi al Belmont- attrezzando una parte del laboratorio con un trespolo dove lasciava libero il suo cobra egiziano striato. Per farlo, era stata costretta a chiedere dei permessi speciali all'interno della struttura e ad avvisare chiunque avesse voluto entrare all'interno del suo laboratorio della presenza del suo serpente tramite un cartello affisso fuori dalla porta. Per fortuna il rettile si era adattato abbastanza bene al suo nuovo ambiente, anche se Cece lo trovava decisamente troppo appiccicoso per i suoi gusti. Capitava molto spesso che Snicky risalisse sul suo braccio, sistemandosi poi comodamente sulle spalle e strusciando la testa contro la sua guancia. Anche quello però poteva essere visto come un esercizio per mantenere la concentrazione e così Cece lo lasciava fare, cercando di focalizzarsi invece solo sul proprio progetto.
Osservava con attenzione il Myr di base che Clovis le aveva comprato, escogitando uno schema mentale da seguire per progredire nell'esperimento. Sapeva che la sua migliore amica poteva contare su una serie di ipotesi che aveva buttato giù quando lavorava con Cox. Xylia Montgomery aveva di sicuro molta più esperienza di loro sul campo e dunque non avrebbe faticato a trovare un'idea geniale da presentare al suo supervisore, così da colpirlo e spingerlo a prenderla in considerazione per un'alta carica all'interno del nuovo laboratorio. Ma lei avrebbe dovuto far colpo su Hobbes e se era tanto esigente sul lavoro individuale quanto su quello di gruppo, Cecilia sapeva che avrebbe dovuto dare il meglio di sè per riuscire a emergere dalla massa. Scoprire il meccanismo di macchinari e marchingegni era la sua specialità oltre che una passione, per questo aveva scelto di provare a studiare un Myr, così da capirne il funzionamento ed eventualmente modificarlo, aggiungendo delle caratteristiche che potessero essere molto più specifiche e complesse di quelle attualmente in vendita sul mercato magico.
Era un progetto ambizioso e difficile, ma la difficoltà poteva variare a seconda di cosa Cece avesse deciso di inserire. Per fare questo, bisognava prima svolgere un'analisi accurata e approfondita sul prodotto, cosa che stava facendo in quel momento la ragazza, confrontando i dati raccolti sullo schermo del magicomputer di ultimissima generazione e riportandoli su una lavagnetta portatile.

Dunque... Le specifiche tecniche del Myr dicono che è in grado di svolgere autonomamente tutti i compiti di un Elfo Domestico.
Probabilmente è stato utilizzato un software capace di decodificare i dati per far sì che la macchina sia in grado di svolgere tutte le mansioni presenti nel suo database.
In pratica è come se nel suo "cervello" fosse stato installato un programma che gli consente di cucinare una torta al cioccolato, pur non essendo lui un cuoco!
Fin qui tutto chiaro Samus?
Non era mai stata sua abitudine parlare da sola, ma aveva scoperto che le piaceva spiegare a qualcuno tutti i suoi ragionamenti, l'aiutava a riordinare le idee senza troppi sforzi. In queso caso, la vittima designata era la sua piccola stella che, impossibilitata a parlare con lei alla luce del giorno, diventava una perfetta ascoltatrice. Cece si sedette di fronte alla sua postazione, analizzando per qualche istante i dati elaborati dal computer.
Gli ingegneri della Novak si sono basati su degli studi riguardanti il funzionamento mnemonico del cervello umano: secondo questi studi è possibile inserire dati nel cervello utilizzando una serie di immagini criptate, che permetterebbero all'individuo di ottenere determinate abilità o conoscenze senza bisogno di studiare.
Gli esperimenti sugli esseri umani sono ancora in alto mare, ma quelli della Novak hanno sfruttato l'idea applicandola alla MagiMeccanica Ingegneristica.
Ovviamente è stato utilizzato un software super segreto per impiantare le abilità pratiche nel cervello dei Myr, MA...- perchè c'era sempre un "ma"- ... Questo non significa che non sia replicabile in qualche modo.
Spero solo che mi basti il tempo...
La ModulaTempo le garantiva di guadagnare massimo un'ora e mezza di lavoro in più che poteva utilizzare per il proprio progetto, ma questo certo non le assicurava la riuscita del suo esperimento. Inoltre, cosa non da poco, doveva ancora decidere quali capacità il suo Myr avrebbe avuto in più.
Pensa Cece, pensa, pensa, pensa...
Sfrutta il tuo fantastico cervello e trova una soluzione e anche in fretta, perchè la concorrenza è spietata...
Samus, come capendo che in quel momento la sua "mamma" aveva bisogno di aiuto, si posizionò sopra la sua testa, diventando di colore Blu e fornendo un enorme supporto alla capacità elaborativa della Bishop. Di contro Snicky, ingelosito, scese dal trespolo per avvicinarsi alla figura della ragazza, risalendo il tavolo e poi lungo il suo braccio, arrivando fino alle spalle solo per il gusto di strusciare la testolina contro il volto dell'americana.
Snicky! TU mi deconcentri... ehi... ma... smettila di strusciarti contro di...
Argh! Mi fai scivolare gli occhiali!
Ma lui prontamente con la punta della coda glieli risistemò su, annusando l'aria con la sua lingua biforcuta.
Va bene, stai!
Tanto è tutto inutile con te...
Riprese a riflettere per i successivi quindici minuti, buttando giù almeno una decina di idee, ma scartandole una ad una ritrovandole troppo insulse e poco incisive. Era inutile trovare scorciatoie, se voleva stupire il suo referente e il resto della troupe avrebbe dovuto creare qualcosa di estremamente difficile, dimostrando di riuscire a gestire un lavoro come quello completamente da sola.
Accidenti! Non mi viene in mente nulla!
... Tanto vale che mi concentri per il momento sul capire come funziona la sua struttura interna.
Mi serve il cacciavite B5... Cacciavite B5... Ma dov'è finito?
Cercava dentro la sua valigetta degli attrezzi, quando ad un tratto un colpetto gentile sul collo la fece voltare, ritrovandosi il cacciavite che stava cercando proprio di fronte agli occhi... e stretto dalla coda di Snicky.
Oh... Grazie...
Da quando un serpente era in grado di capire il linguaggio umano? E da quando era capace di riconoscere attrezzi scientifici come quello? Cecilia lo fissò un po' stranita, ricordando di aver sentito che Snicky era stato usato per degli esperimenti magici, anche se non si era mai interessata sulla natura degli stessi. Forse era arrivato il momento di chiedere maggiorni informazioni ad Haytham... Già, Haytham. Chissà come stava il MagiArcheologo dopo l'esplosione del suo laboratorio.
Sembra che tu sia un perfetto Assistente Scientifico!
Ehi... Aspetta un attimo...
Ogni ricercatore sognava di avere un valido assistente quando lavorava. Trovare qualcuno che fosse in grado di eseguire lavori alla perfezione non era affatto facile, anzi spesso e volentieri gli errori umani rischiavano di far saltare tutto quanto in aria. L'esperienza con Aaron le era servita per comprendere quanto fosse facile per chi lavorasse all'interno dei laboratori rischiare la vita a causa di errori di distrazione. Ma con uno specifico Myr in grado di eseguire i lavori che appartenevano solitamente ad un assistente questo rischio avrebbe potuto essere ridotto anche del... 100%.
Ho sempre sognato di dirlo... EUREKA!
Gli occhi le brillavano mentre fissava il Myr, poi Snicky e infine Samus, tirando giù una lavagna enorme dal muro, per scrivere su di essa tutte le caratteristiche di base che avrebbe dovuto avere un Myr Assistente Scientifico.
Se riesco a farcela, difficilmente avrò rivali...
È ora di mettersi all'opera!
Autoconclusiva