Re: Baton Rouge
Inviato: 07/07/2018, 17:23
... Se ci basassimo sulla versione occidentale e ci chiamassimo solo per nome?
Scordatelo Amakura!
E come ti sbagli...
Non era stato molto a contatto con la Minazuki (non quella in forma umana almeno), ma gli era bastato poco per capire molte cose.
Intanto l'eterna collera verso gli Amakura, per non parlare poi del lignaggio antico con una educazione ferrea e pesante.
Sarebbe stato molto difficile per lei amalgamarsi al mondo occidentale, per quanto sembrava che il suo compito per lei non fosse variato.
Anche non avendo più il diritto di proteggere Kirie, imperterrita proseguiva nel preoccuparsi per lei, manco fosse una sorella amata.
Oujosama... Mi vuole nella sua vita?
Credi davvero che sia così?
Più che altro non vedo il motivo per non volerti, ecco tutto...
In fondo vorresti garantirle benessere e protezione, mica morte e sofferenza!
Inoltre, pur non volendolo dire apertamente, gli faceva piacere che ci fosse qualcun altro a vegliare sulla cugina.
I pericoli erano parecchi, soprattutto in quel periodo, quindi una guerriera come Anko al servizio di Kirie faceva comodo.
L'importante era che non diventasse una questione eccessivamente di principio.
E purtroppo Itsuki aveva capito bene quanto su certe cose l'esperta di Naginata fosse un bel po' fanatica.
... Non voglio che un compito assegnatomi dalla stessa oujosama sia preso in incarico da qualcun'altro.
È stata lei a scegliermi, Amakura.
Lei aveva previsto che in futuro sarei stata al suo fianco, a difenderla, e per questo motivo io non posso abbandonarla, anche se la situazione sembra dire tutto il contrario.
Lo aveva previsto, eh?
Ho capito...
... Uff.
Sono stata addestrata da mio nonno perché una Kurosawa ha detto che l'erede dei Minazuki non sarebbe stato un maschio, ma io.
... Se accetterà di incontrarmi, desidero parlare con lei e sapere dalle sue labbra ciò che pensa.
Anche se non ha assunto il ruolo di Capofamiglia, lei sarà per sempre l'unica Kurosawa che servirò.
... Sì...
Fu piuttosto facile in quel momento farsi venire strane fantasie in testa, con Kirie intenta a dare ordini e Anko ad eseguirli.
Ordini però più in linea con la pornografia che con l'onore, il rispetto e il rapporto tra Samurai e Shogun ai tempi del medioevo.
L'Amakura provò a mandare via certe fantasie, concentrandosi più che altro sul proseguo del discorso, scegliendo anche di cambiarlo.
Andare avanti sulla questione avrebbe portato di sicuro altri attriti e non gli andava proprio di litigare alla prima sera.
L'amico Kisuke fu un ottimo modo per variare e trattare di altro, specie perché ad Itsuki interessava sondare un po' il terreno.
Si era capito che un buon interesse il Danma lo covasse verso la Minazuki, quindi perché non capire se anche lui potesse essere il suo tipo?
Peccato che, sempre sull'onda dell'equivoco, Anko comprese fischi per fiaschi.
Su di lui puoi contare, non ti volterà mai le spalle, è un amico vero e fidato.
Basta che non gli fai girare un po' troppo la testa!
Non hai nulla da temere...
In fondo... Hai tutti i diritti di reclamare ciò... Ciò che è tuo... Quando vuoi...
Ciò che è mio?
Non ti sto seguendo più...
... Perché dovrei temere?
Inarcò il sopracciglio, fissandola abbastanza spaesato, aspettando che la donna desse qualche risposta sensata.
... Stai dicendo sul serio?
Quindi visto che ti ho sconfitta, io in qualsiasi momento potrei reclamarti come moglie?
E tu mi verresti a dire che non ti opporresti in alcun modo?
... Che cosa significa che non hai il diritto di scegliere?!
A quel punto le pupille dell'Ignis si dilatarono un bel po' per lo stupore e la sorpresa.
Stava seriamente parlando davvero a proposito della faccenda "Matrimonio"?
Come poteva pensare di non avere voce in capitolo?
Era stata davvero cresciuta in un epoca diversa da quella, per il Mana e la Trama.
... Ok ascolta, io non voglio sposarti, o meglio, ora non mi va di sposare nessuna!
Non ho alcun diritto su di te e nemmeno mi interessa averlo.
Tu hai la tua libertà di scelta e per di più dovresti volerti sposare qualcuno che ti interessa, non uno che ti ha sconfitta!
... Guarda te cosa mi tocca sentire...
Scosse la testa, alzandosi in piedi per poi cominciare a sparecchiare e mettere le stoviglie a lavare.
Per forza Anko voleva a tutti i costi avere contatti con Kirie e fare la Samurai devota: con quei dettami in testa veniva d'obbligo.
E dire che sua nonna lo aveva anche avvertito che i Minazuki seguivano ancora certi tipi di ideologie ma non credeva anche le più giovani.
Tralasciando, venne l'ora del dolce, che forse avrebbe per lo meno fatto cadere momentaneamente il problema "Nozze".
Ma... ma... è buonissima!
Ti ringrazio!
... Ehi rallenta!
Ne vuoi altro? Sì d'accordo ma non esagerare altrimenti poi sono guai...
In realtà Itsuki già prevedeva quei guai ed anche piuttosto bene: guai che potevano essere chiamati anche indigestione.
Anko era abituata ad una dieta equilibrata, soprattutto povera, fatta di sostanze semplici e ad alto tasso digestivo.
La Nutella, il mascarpone, le uova, messi tutti assieme, non erano poi un mix tanto facile da assimilare.
L'Ignis però, previdente, una volta congedata sul divano la femmina, si mise a cercare l'antidoto a ciò che era sicuro sarebbe arrivato di lì a poco.
40 Minuti Dopo
C***o che male!
Mi hai... Avvelenata Amakura... Ammettilo!
Mi viene... da vomitare...
Stava fuori, all'aperto, prendendo un po' d'aria, quando la voce della Minazuki lo raggiunse.
Un sorriso divertito gli comparve sul volto, mentre tornava dentro casa, raggiungendola.
Anko se ne stava piegata, con aria dolorante e la pancia che emetteva suoni molesti e pericolosi.
Ecco il risultato di tonno su tonno per settimane e poi un pasto decente e pure un po' pesante.
Ma quale veleno, te lo avevo detto di limitarti, ingorda golosa!
Adesso aspettami, ti farò sentire meglio in meno di cinque minuti...
Una bomba fatta bene e vedrai come passerà tutto...
Resisti ancora poco...
Una bomba? Cos'era una bomba? Voleva metterle un esplosivo in bocca?
Tornato in cucina, prese un barattolo, un bicchiere, acqua effervescente, mezzo limone.
Portò il tutto in salotto, posando le cose sul tavolino, chiedendole intanto di provare a mettersi seduta.
Il barattolo presentava al suo interno delle sorte di scaglie bianche polverose, dall'odore vagamente acidulo.
Di solito basta metterne in acqua liscia un paio di cucchiaini...
Ma mia madre ha perfezionato la formula a modo suo...
Così è stata creata la "Bomba"...
Non ti sarai mai sentita tanto libera in di stomaco in vita tua!
Verso ben quattro cucchiaini di scaglie dentro il bicchiere di acqua già gassata di suo.
Mentre cominciava a friccicare, Itsuki ci spremette pure mezzo limone.
Nell'arco di pochi attimi quel bicchiere sembrava traboccare di schiuma frizzante.
Le mise in mano il bicchiere mentre ancora si agitava il composto dentro, ordinandole di mandare tutto giù subito.
Anche se senti ancora qualche cristallo, tu manda giù lo stesso, vai vai vai vai!
Finito il bicchiere, Itsuki le disse di mettersi in piedi e cominciare a camminare in cerchio attorno al divano.
Non ti sto prendendo in giro, cammina cammina...
Oh e ti avverto: semmai dovessi sentire salire su un rutto epico, lascialo andare!
Non mi scandalizzo e poi è quello il modo per capire se sta facendo effetto!
Una Bomba non è una Bomba se non si sente l'esplosione, no?
Si mise a braccia conserte, aspettando solamente che alla fine Anko cedesse al bisogno di "ruggire".
Era matematico: la Bomba funzionava sempre, bastava solo avere la pazienza di lasciarla innescare.
Non appena la Minazuki emise il fatidico ruttone, Itsuki sorrise soddisfatto.
Problema risolto, stomaco di nuovo normale.
Adesso pensiamo un attimo a dove farti dormire...
Perché era scontato che non avrebbero dormito assieme.
Ah beh giusto!
Illuminato da un'idea balenata all'attimo, Itsuki si fece seguire da Anko fino ad una delle stanze della casa che teneva sempre chiuse.
Nemmeno quando ella era in forma di gatta ci era mai entrata o aveva visto cosa ci fosse all'interno.
Questo perché l'Amakura la teneva esclusivamente per quando la nonna decideva di passarlo a trovare... Ed una volta anche il nonno.
Aperto l'ingresso scorrevole, la Minazuki poté ritrovare un po' delle sue tradizioni dentro quella porzione di casa.
Quando i miei nonni venivano a trovarmi li alloggiavo sempre qui, ma visto che ad ora è libera... Ti piace?
... Un attimo che controllo dentro l'armadio.
Dovrei sempre tenere un futon pulito per ogni evenienza...
... Infatti, eccolo qui!
Un minuto e te lo sistemo...
Ecco fatto.
Tanto poi, per quanto riguarda le altre camere, il bagno, sai benissimo come orientarti.
... Ah già, quasi dimenticavo: adesso posso togliere la lettiera!
Sempre che tu non ti ci sia troppo abituata!
Tanto, considerando il tipo di cibo ingerito quella sera, era abbastanza certo che il bagno lo avrebbe usato giusto per la pipì.
Dopo la piccola presa in giro, Itsuki la lasciò un attimo da sola, si andò a lavare i denti e a dare una piccola sciacquata generale.
Successivamente diede ad Anko uno spazzolino nuovo comprato in più per sé tempo prima e le fece vedere dove fossero i vari saponi.
Sapeva bene che lei già conoscesse la disposizione, ma doveva far finta di nulla, giusto?
Bene, questo è quanto.
Adesso penso proprio sia il caso di andarsene a riposare.
Benvenuta allora e come ti ho già detto, resta tutto il tempo che ti serve.
Ti auguro una buona notte, Anko.
Poteva anche voler continuare a chiamarlo "Amakura", ma lui avrebbe proseguito ad usare solo il nome.
Dopo un morbido sorriso, Itsuki se ne andò via, levandosi la maglietta mentre entrava dentro la propria stanza.
Rimasto solo in boxer bianchi, si infilò sotto le coperte e mise le braccia conserte dietro la testa, osservando il soffitto.
Nel silenzio e nel buio, una smorfia ironica gli nacque praticamente spontanea.
Ahpperò... Mica male come moglie... Ahahah!
Scordatelo Amakura!
E come ti sbagli...
Non era stato molto a contatto con la Minazuki (non quella in forma umana almeno), ma gli era bastato poco per capire molte cose.
Intanto l'eterna collera verso gli Amakura, per non parlare poi del lignaggio antico con una educazione ferrea e pesante.
Sarebbe stato molto difficile per lei amalgamarsi al mondo occidentale, per quanto sembrava che il suo compito per lei non fosse variato.
Anche non avendo più il diritto di proteggere Kirie, imperterrita proseguiva nel preoccuparsi per lei, manco fosse una sorella amata.
Oujosama... Mi vuole nella sua vita?
Credi davvero che sia così?
Più che altro non vedo il motivo per non volerti, ecco tutto...
In fondo vorresti garantirle benessere e protezione, mica morte e sofferenza!
Inoltre, pur non volendolo dire apertamente, gli faceva piacere che ci fosse qualcun altro a vegliare sulla cugina.
I pericoli erano parecchi, soprattutto in quel periodo, quindi una guerriera come Anko al servizio di Kirie faceva comodo.
L'importante era che non diventasse una questione eccessivamente di principio.
E purtroppo Itsuki aveva capito bene quanto su certe cose l'esperta di Naginata fosse un bel po' fanatica.
... Non voglio che un compito assegnatomi dalla stessa oujosama sia preso in incarico da qualcun'altro.
È stata lei a scegliermi, Amakura.
Lei aveva previsto che in futuro sarei stata al suo fianco, a difenderla, e per questo motivo io non posso abbandonarla, anche se la situazione sembra dire tutto il contrario.
Lo aveva previsto, eh?
Ho capito...
... Uff.
Sono stata addestrata da mio nonno perché una Kurosawa ha detto che l'erede dei Minazuki non sarebbe stato un maschio, ma io.
... Se accetterà di incontrarmi, desidero parlare con lei e sapere dalle sue labbra ciò che pensa.
Anche se non ha assunto il ruolo di Capofamiglia, lei sarà per sempre l'unica Kurosawa che servirò.
... Sì...
Fu piuttosto facile in quel momento farsi venire strane fantasie in testa, con Kirie intenta a dare ordini e Anko ad eseguirli.
Ordini però più in linea con la pornografia che con l'onore, il rispetto e il rapporto tra Samurai e Shogun ai tempi del medioevo.
L'Amakura provò a mandare via certe fantasie, concentrandosi più che altro sul proseguo del discorso, scegliendo anche di cambiarlo.
Andare avanti sulla questione avrebbe portato di sicuro altri attriti e non gli andava proprio di litigare alla prima sera.
L'amico Kisuke fu un ottimo modo per variare e trattare di altro, specie perché ad Itsuki interessava sondare un po' il terreno.
Si era capito che un buon interesse il Danma lo covasse verso la Minazuki, quindi perché non capire se anche lui potesse essere il suo tipo?
Peccato che, sempre sull'onda dell'equivoco, Anko comprese fischi per fiaschi.
Su di lui puoi contare, non ti volterà mai le spalle, è un amico vero e fidato.
Basta che non gli fai girare un po' troppo la testa!
Non hai nulla da temere...
In fondo... Hai tutti i diritti di reclamare ciò... Ciò che è tuo... Quando vuoi...
Ciò che è mio?
Non ti sto seguendo più...
... Perché dovrei temere?
Inarcò il sopracciglio, fissandola abbastanza spaesato, aspettando che la donna desse qualche risposta sensata.
... Stai dicendo sul serio?
Quindi visto che ti ho sconfitta, io in qualsiasi momento potrei reclamarti come moglie?
E tu mi verresti a dire che non ti opporresti in alcun modo?
... Che cosa significa che non hai il diritto di scegliere?!
A quel punto le pupille dell'Ignis si dilatarono un bel po' per lo stupore e la sorpresa.
Stava seriamente parlando davvero a proposito della faccenda "Matrimonio"?
Come poteva pensare di non avere voce in capitolo?
Era stata davvero cresciuta in un epoca diversa da quella, per il Mana e la Trama.
... Ok ascolta, io non voglio sposarti, o meglio, ora non mi va di sposare nessuna!
Non ho alcun diritto su di te e nemmeno mi interessa averlo.
Tu hai la tua libertà di scelta e per di più dovresti volerti sposare qualcuno che ti interessa, non uno che ti ha sconfitta!
... Guarda te cosa mi tocca sentire...
Scosse la testa, alzandosi in piedi per poi cominciare a sparecchiare e mettere le stoviglie a lavare.
Per forza Anko voleva a tutti i costi avere contatti con Kirie e fare la Samurai devota: con quei dettami in testa veniva d'obbligo.
E dire che sua nonna lo aveva anche avvertito che i Minazuki seguivano ancora certi tipi di ideologie ma non credeva anche le più giovani.
Tralasciando, venne l'ora del dolce, che forse avrebbe per lo meno fatto cadere momentaneamente il problema "Nozze".
Ma... ma... è buonissima!
Ti ringrazio!
... Ehi rallenta!
Ne vuoi altro? Sì d'accordo ma non esagerare altrimenti poi sono guai...
In realtà Itsuki già prevedeva quei guai ed anche piuttosto bene: guai che potevano essere chiamati anche indigestione.
Anko era abituata ad una dieta equilibrata, soprattutto povera, fatta di sostanze semplici e ad alto tasso digestivo.
La Nutella, il mascarpone, le uova, messi tutti assieme, non erano poi un mix tanto facile da assimilare.
L'Ignis però, previdente, una volta congedata sul divano la femmina, si mise a cercare l'antidoto a ciò che era sicuro sarebbe arrivato di lì a poco.
40 Minuti Dopo
C***o che male!
Mi hai... Avvelenata Amakura... Ammettilo!
Mi viene... da vomitare...
Stava fuori, all'aperto, prendendo un po' d'aria, quando la voce della Minazuki lo raggiunse.
Un sorriso divertito gli comparve sul volto, mentre tornava dentro casa, raggiungendola.
Anko se ne stava piegata, con aria dolorante e la pancia che emetteva suoni molesti e pericolosi.
Ecco il risultato di tonno su tonno per settimane e poi un pasto decente e pure un po' pesante.
Ma quale veleno, te lo avevo detto di limitarti, ingorda golosa!
Adesso aspettami, ti farò sentire meglio in meno di cinque minuti...
Una bomba fatta bene e vedrai come passerà tutto...
Resisti ancora poco...
Una bomba? Cos'era una bomba? Voleva metterle un esplosivo in bocca?
Tornato in cucina, prese un barattolo, un bicchiere, acqua effervescente, mezzo limone.
Portò il tutto in salotto, posando le cose sul tavolino, chiedendole intanto di provare a mettersi seduta.
Il barattolo presentava al suo interno delle sorte di scaglie bianche polverose, dall'odore vagamente acidulo.
Di solito basta metterne in acqua liscia un paio di cucchiaini...
Ma mia madre ha perfezionato la formula a modo suo...
Così è stata creata la "Bomba"...
Non ti sarai mai sentita tanto libera in di stomaco in vita tua!
Verso ben quattro cucchiaini di scaglie dentro il bicchiere di acqua già gassata di suo.
Mentre cominciava a friccicare, Itsuki ci spremette pure mezzo limone.
Nell'arco di pochi attimi quel bicchiere sembrava traboccare di schiuma frizzante.
Le mise in mano il bicchiere mentre ancora si agitava il composto dentro, ordinandole di mandare tutto giù subito.
Anche se senti ancora qualche cristallo, tu manda giù lo stesso, vai vai vai vai!
Finito il bicchiere, Itsuki le disse di mettersi in piedi e cominciare a camminare in cerchio attorno al divano.
Non ti sto prendendo in giro, cammina cammina...
Oh e ti avverto: semmai dovessi sentire salire su un rutto epico, lascialo andare!
Non mi scandalizzo e poi è quello il modo per capire se sta facendo effetto!
Una Bomba non è una Bomba se non si sente l'esplosione, no?
Si mise a braccia conserte, aspettando solamente che alla fine Anko cedesse al bisogno di "ruggire".
Era matematico: la Bomba funzionava sempre, bastava solo avere la pazienza di lasciarla innescare.
Non appena la Minazuki emise il fatidico ruttone, Itsuki sorrise soddisfatto.
Problema risolto, stomaco di nuovo normale.
Adesso pensiamo un attimo a dove farti dormire...
Perché era scontato che non avrebbero dormito assieme.
Ah beh giusto!
Illuminato da un'idea balenata all'attimo, Itsuki si fece seguire da Anko fino ad una delle stanze della casa che teneva sempre chiuse.
Nemmeno quando ella era in forma di gatta ci era mai entrata o aveva visto cosa ci fosse all'interno.
Questo perché l'Amakura la teneva esclusivamente per quando la nonna decideva di passarlo a trovare... Ed una volta anche il nonno.
Aperto l'ingresso scorrevole, la Minazuki poté ritrovare un po' delle sue tradizioni dentro quella porzione di casa.
Quando i miei nonni venivano a trovarmi li alloggiavo sempre qui, ma visto che ad ora è libera... Ti piace?
... Un attimo che controllo dentro l'armadio.
Dovrei sempre tenere un futon pulito per ogni evenienza...
... Infatti, eccolo qui!
Un minuto e te lo sistemo...
Ecco fatto.
Tanto poi, per quanto riguarda le altre camere, il bagno, sai benissimo come orientarti.
... Ah già, quasi dimenticavo: adesso posso togliere la lettiera!
Sempre che tu non ti ci sia troppo abituata!
Tanto, considerando il tipo di cibo ingerito quella sera, era abbastanza certo che il bagno lo avrebbe usato giusto per la pipì.
Dopo la piccola presa in giro, Itsuki la lasciò un attimo da sola, si andò a lavare i denti e a dare una piccola sciacquata generale.
Successivamente diede ad Anko uno spazzolino nuovo comprato in più per sé tempo prima e le fece vedere dove fossero i vari saponi.
Sapeva bene che lei già conoscesse la disposizione, ma doveva far finta di nulla, giusto?
Bene, questo è quanto.
Adesso penso proprio sia il caso di andarsene a riposare.
Benvenuta allora e come ti ho già detto, resta tutto il tempo che ti serve.
Ti auguro una buona notte, Anko.
Poteva anche voler continuare a chiamarlo "Amakura", ma lui avrebbe proseguito ad usare solo il nome.
Dopo un morbido sorriso, Itsuki se ne andò via, levandosi la maglietta mentre entrava dentro la propria stanza.
Rimasto solo in boxer bianchi, si infilò sotto le coperte e mise le braccia conserte dietro la testa, osservando il soffitto.
Nel silenzio e nel buio, una smorfia ironica gli nacque praticamente spontanea.
Ahpperò... Mica male come moglie... Ahahah!