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Messaggioda Monique » 04/04/2017, 14:10

La Valletta (in maltese Il-Belt Valletta) è una città di 6.444 abitanti dello stato insulare di Malta, nonché sua capitale. Fu fondata nel 1566 dai Cavalieri Ospitalieri, che le diedero il nome del loro gran maestro Jean de la Valette: precisamente essa venne chiamata, in latino, Humilissima Civitas Valettae ("L'umilissima città di Valletta"). In maltese è conosciuta come Il-Belt e La città.
Nel 2018 La Valletta è stata Capitale europea della cultura assieme a Leeuwarden; la città è situata sulla costa settentrionale su di una penisola rocciosa che sorge tra due ampie insenature in cui sono situati i porti della città: Porto Grande (ribattezzato dagli inglesi Grand Harbour) e Porto di Marsamuscetto (Marsamxett Harbour).


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Messaggioda Melia » 04/04/2017, 15:19

° Venerdì _ Agosto 2113, 5 _ La Valletta/Malta _ Fortina SPA Resort _ 17.21 °


Il massaggio è di suo gradimento, signorina?

Mmh mmmhhhh...

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Un posto da favola per una donna da favola: Melia adorava farsi viziare, e da quando era una dei 12 della Setta bisognava dire che le coccole fossero aumentate spropositatamente; il Supremo era sempre ben felice di premiarla per l'ottimo lavoro svolto, e nonostante la Herbert fosse ancora -segretamente- dalla parte della Resistenza, questo non le impediva certo di godersi i vantaggi di essere nelle grazie della donna a capo della principale Organizzazione malvagia del mondo magico.
L'ultimo regalo del Supremo era stato un carnet da dieci ingressi gratuiti -con trattamento completo- in una SPA di lusso a La Valletta, regalo che Melia si era ben guardata dal rifiutare: era entrata alla SPA quella mattina intorno alle 10, e fosse stato per lei non se ne sarebbe andata più! Manicure, pedicure, bagno nel fango, ceretta total body e massaggio thailandese, c'era davvero qualcuno che stesse meglio di lei? Si sentiva rilassata, distesa, beata: certo, c'era ancora il piccolo problema di come liberare Dylan dalla sua condizione -non solo amorosa ma anche "aberrativa"- ma Marcus le aveva promesso che avrebbe trovato una soluzione e lei si fidava di Azhad; ma a parte quello, tra il lavoro legale e non, il finto rapporto con Jace -e che gran scopate che si faceva con quel negro, c'era proprio da dirlo- ed il fatto che Zephyr avesse ripreso a parlarle ogni tanto, rispondendo alle sue sporadiche lettere, la ex Serpeverde non se la sentiva proprio di lamentarsi.
Circa un'ora dopo era nuovamente vestita e profumata, una Dea fatta e finita, pronta a lasciare la SPA per addentrarsi nelle vie della capitale maltese: sì, ma dove andare?

Uhm...
Forse potrei fare un po' di shopping: qualche souvenir da regalare in giro non mi sembra una cattiva idea...


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Pensò la greco-tedesca, baciata dal Sole estivo -che tramontava ben più tardi delle sei e mezzo di sera- e dagli sguardi ammirati dei maschi che le passavano di fianco: indossava una semplice maglia color rosa acceso, scollata quanto bastava per far intravedere il solco del seno lasciato libero da ogni costrizione ma comunque perfettamente alto e sodo, dei pinocchietti grigi e delle infradito dello stesso colore, ma nonostante la mise piuttosto normale era impossibile non guardarla, non desiderarla mentre passeggiava per le vie della città con un sorriso appena accennato sulle labbra.

... adoro essere me!

Spoiler:
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Messaggioda Ryurik » 05/04/2017, 17:56

Esterno SPA
La Valletta - Isola di Malta
05 Agosto 2113
Ore 17:14


Uff... E muoviti ad uscire, dannata t***a...

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Finalmente, dopo settimane e settimane di attesa, alla fine era riuscito a guadagnarsi la possibilità di uccidere Melia Herbert senza cercarla in lungo e in largo.
Certo, aveva perso un sacco di tempo e per di più si era precluso la possibilità di fare un salto alla Comunità Druidica Irlandese, ma ne era valsa la pena.
Una volta uccisa la greco-tedesca, sarebbe potuto andare dalla Guida Kostenechki e trascorrere quante più ore in sua compagnia, magari anche dichiarandosi alla fine.
Tanto era single, completamente libera. Non gli interessava il perché o il per come, era single, questo bastava al suo cuore per sentirsi sereno e al suo Spirito per essere in festa.

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Quel sorriso meraviglioso. Quegli occhi brillanti. Quella voce melodica. Quel corpo conturbante.
Inspirò profondamente, cercando di reprimere determinati istinti carnali e bollenti che negli ultimi tempi avevano iniziato a non dargli pace e seriamente.
Beh, sicuramente Zelos stava peggio di lui, considerando il party sulla spiaggia organizzato dai Manager di Ariel per il mese di Agosto, ma era pur vero che ormai si preoccupava poco del Vastnor.
L'Imprinting aveva cambiato molto le sue priorità ed ormai fare fuori Melia era più diventato il motivo per sentirsi libero di andare in Irlanda piuttosto che fiero di aver salvato il mondo.

Tanto credo che freghi poco quale sia la mia spinta, no?
L'importante è che levi di mezzo quella Aberrazione una volta per tutte.
Lei e il bimbo che, ormai, si starà portando in grembo.
Per quanto, quando è entrata, non mi è parso di vederle la pancia gonfia.


Non essere ancora incinta era fuori discussione. Un lieve ritardo ok ma lì si andavano sfiorando i quattro mesi e la storia non poteva mica essersi sbagliata tanto sulla nascita del bambino.
A parte questo, comunque, se anche si fosse dovuto aspettare chissà quanto ancora prima di vederla in dolce attesa, di certo per mano di Ryurik sarebbe morta prima.
Intorno alle 17:40, gli occhi del Druido Eletto individuarono la Herbert uscire dall'estetista di Malta e sul viso del ragazzo si formò un sorriso ineguagliabile.
Si mise in piedi, sistemandosi la canottiera e i jeans, prima di mettersi a seguire la ragazza senza farsi notare troppo.

Devo aspettare che sia completamente sola, a quel punto potrò utilizzare il dispositivo.

Un congegno magico proveniente dal futuro. Un disco fatto di minerale alchemico capace di scatenare in un'area circolare delimitata l'impossibilità alla smaterializzazione.
Purtroppo, vista la complessità ed il costo dell'oggetto, Ryurik se ne era potuto portare appresso solo uno, quindi aveva solamente quella possibilità di riuscita.
Mischiandosi alla folla e tal volta tramutandosi in un volatile per essere più nascosto, continuò a starle appresso fino a quando ella non girò per un vicolo nei pressi di un super mercato magico.
Quello era il momento adatto e propizio. Tornò nella forma umana estraendo dalla tasca dietro ai pantaloni il congegno.

Spiacente signorina Herbert.
Purtroppo per lei, quello è un vicolo cieco.
Mi piacerebbe farla passare per tornare sui suoi passi ma...
... Temo che la sua vita termini qui, oggi e adesso.


Lanciò a terra il disco che si illuminò ed emise un lampo leggerissimo, dal quale scaturì un'onda di spostamento d'aria accennata, lungo una distanza di circa quaranta metri di raggio.
Se anche la ragazza avesse tentato di smaterializzarsi, non ci sarebbe riuscita, ma ovviamente non era finita lì la sua sfortuna, considerando anche l'inefficacia dei suoi poteri sul Druido.
In quanto tale infatti, l'immunità all'influenza mentale avrebbe respinto facilmente qualsiasi progetto offensivo segreto da parte di Melia.
Nello stesso momento, nella mano del ragazzo mulatto si materializzò un boomerang metallico estremamente affilato.

I tuoi giochetti da scherzo della natura non hanno effetto su di me... MUORI!

Con quelle ultime parole ben più che offensive, Ryurik alzò il braccio e lanciò contro di lei l'arma bianca, convinto che ormai la questione fossa chiusa lì.
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Messaggioda Robyn » 05/04/2017, 21:58

Mercato Magico Cittadino
La Valletta - Malta
05/07/2113
Ore 17:44


Passeggiare per quei corridoi pieni di parole urlate, civiltà genuina e venditori folli alla ricerca di piazzare l'affare era un passatempo interessante e goliardico.
Robyn Laars andava una volta a settimana, nel pomeriggio, presso il mercato comune magico, per rifornirsi di ogni possibile scorta per preparare pranzi e cene.
Non che comprasse chissà cosa, ma sapeva sempre di rimediare carne e pesce di ottima qualità, verdure di stagione e tanta frutta a guarnire la sua dieta semi mediterranea.
C'era da dire inoltre che la sua realtà fosse decisamente migliorata, altrimenti non avrebbe mai preso in considerazione l'idea di stare fuori spensierato e tranquillo.

E per questo devo ringraziare l'Acqua.

L'Elemento donatogli dall'Erede Razìa su consiglio di Celine ormai da qualche settimana, un Elemento in grado non solo di contrastare il suo Fuoco, ma anche di concedergli una nuova chance.
Grazie all'Acqua Robyn aveva potuto trascorrere il suo tempo in compagnia di Monique senza sentirsi male, senza percepire troppa sofferenza o disagio, regalandole non pochi sorrisi.
Oltre a questo, la sua propensione alla musica era tornata in auge come anche la carriera nella Task Force aveva subito drastici rialzi, con conseguenti elogi e congratulazioni.
Ma quel mese, per fortuna, l'avrebbe trascorso nella più completa vacanza e quale migliore modo di festeggiare l'inizio delle ferie se non con qualche piatto elaborato e buono?

Devo solo vedere se andare sulla carne o sul pesce, ma se fosse pesce, allora un bel primo...

La bacchetta sistemata nel gilet leggero di colore rosso, aperto e con sotto assolutamente nulla. Con quel caldo era già tanto che avesse coperto un minimo il petto.
Il fisico scolpito e un po' abbronzato richiamava gli sguardi attorno a lui, ma se ne curava poco, intenzionato a percorrere la propria strada fino a casa e sistemare la spesa.
Un pantalone color verde oliva e delle scarpe da ginnastica nere piuttosto comode. Per tutto il periodo estivo avrebbe abbandonato naturalmente anfibi e calzature troppo pesanti.
Pagate le ultime spese e presa la busta che poi miniaturizzò assieme alle altre, Robyn quindi si diresse all'esterno del Mercato, costeggiando la zona commerciale più chic.

Ho bisogno di un paio di costumi nuovi.
Bisognerà fare un salto da queste parti nei prossimi giorni.
... Aspetta un attimo, ma quella...
Non è Melia Herbert?


Affinò la vista in quella direzione, mentre notava camminare e ancheggiare la ex Serpeverde che sembrava essere intenta ad un po' di blando shopping pomeridiano.
Fin lì tutto bene, obiettivamente non è che avesse chissà quale rapporto con lei al punto tale da spingerlo a disturbarla, ma quando una persona ti salvava la vita era difficile dimenticarsene.
Ad un tratto, però, un altro elemento colse la sua attenzione, un elemento che lo costrinse a rallentare il passo e fermarsi. Un corvo Animagus, tornato in forma umana, sembrava seguirla.
Ella prese una strada non facendo caso al cartello che definiva la via come cieca e il tizio mulatto accelerò il passo così da poterla raggiungere a sua insaputa.

... È nei guai.

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Essendo libero da impedimenti (la scatola con dentro le buste della spesa stava miniaturizzata nella tasca del gilet), Robyn accelerò il passo verso il vicolo, aguzzando l'udito.
Il suo potere come Aberrazione funzionò, facendogli ascoltare le parole dell'aggressore, anche se naturalmente non quelle della Herbert, Aberrazione come lui e quindi immune.
Bastò però quello che udì da Ryurik per spingerlo a correre più svelto e sguainare la bacchetta magica, così da non arrivare troppo tardi.
Quando giunse alle spalle del Druido, rimase inizialmente sorpreso dal fatto che stesse utilizzando un'arma singolare come un boomerang, ma non fu certo quello a distrarlo dall'agire.

I tuoi giochetti da scherzo della natura non hanno effetto su di me... MUORI!

ARESTO MOMENTUM!

Aresto Momentum

Difficoltà: 10 (annulla)
Tipo: Incantesimo Generico
Descrizione: Riduce o annulla il movimento di un oggetto
Genere: //
Danno: //


Il boomerang interruppe il suo vorticare a pochissimi centimetri dal viso della Herbert, risparmiandole così la vita.
Robyn ovviamente non perse tempo ed approfittando dell'elemento sorpresa andò a colpire fisicamente il killer con un calcio rovesciato che lo prese in pieno.
A quella distanza ravvicinata, il Laars preferì mettere da parte la bacchetta e concentrarsi sul corpo a corpo, iniziando uno scontro acceso con il ragazzo mulatto poco più basso di lui.
Fu un combattimento veloce ma anche piuttosto complesso, difatti c'era da dire che Ryurik fosse molto abile, veloce ed incisivo e se alla fine decise di desistere, non fu per svantaggio.

Cosa?!
Tu sei un...
... Ma come c***o è possibile!?
Che sta succedendo?!


Ti conviene parlare.
Chi sei e perché stavi cercando di ucciderla?
Sono nelle facoltà di dichiararti in arresto.
Ammetti i tuoi intenti e forse farò ridurre la pena!


Perché tentavo di ucciderla mi chiedi?
... Tsk, perché quella femmina è un demonio e può solo produrre demoni come lei.
Scansati Robyn Laars e fammi terminare il lavoro.
Oppure sarò costretto a far fuori pure te.


Tu mi conosci? Non mi sembra di averti mai visto.
Evidentemente però non mi conosci così bene se pensi di potermi affrontare tanto facilmente.
Fai ancora un passo avanti per minacciare la ragazza e ti assicuro che non sarai tu a fare fuori me.
A te la scelta.


Ryurik rimase in silenzio, pensoso per alcuni secondi, valutando attentamente la situazione e rendendosi probabilmente conto che la sicurezza di vittoria non fosse completa.
Robyn Laars era un combattente esperto e probabilmente anche più forte rispetto alla controparte conosciuta da lui, Mana nello Spirito annesso, per altro.
Con un grosso sospiro, decise quindi di utilizzare un incantesimo Druidico così da scomparire, conscio del fatto che nessuno dei due avrebbe potuto raggiungerlo senza smaterializzazione.
Il membro della Task Force a quel punto abbassò la guardia, certo che il pericolo fosse scampato, voltandosi poi a guardare Melia ed avvicinandosi a lei.

... Stai bene?
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Messaggioda Melia » 06/04/2017, 15:51

A posto così, la ringrazio...
Arrivederci!


Sapeva che avrebbe potuto anche andarsene senza pagare un soldo, portandosi via alcuni souvenirs gratis grazie all'ipnosi, ma checché ne sembrasse... anche Melia Herbert, ogni tanto, sapeva essere "legalmente buona"; non capitava spesso, certo, ma aveva abbastanza cuore da evitare di fregare un vecchietto entusiasta all'idea di guadagnare finalmente un po' di denaro con la vendita delle sue -oggettive- cianfrusaglie.
Con un sacchetto in mano ed uno spiedino di frutta fresca quasi alla fine nell'altra, la greco-tedesca passeggiava serena, girando per le vie a lei ancora sconosciute senza alcun pensiero nella testa, senza nemmeno fare caso alla direzione presa: non la preoccupò affatto l'aver girato, senza accorgersene, in un vicolo cieco, perché le sarebbe bastato semplicemente tornare indietro.... giusto?

Spiacente signorina Herbert.
Purtroppo per lei, quello è un vicolo cieco.


Il ragazzo che aveva attirato la sua attenzione era, per lei, un completo sconosciuto: scuro di capelli, occhi chiari, carnagione più che abbronzata, e con la faccia di chi avesse appena visto il Demonio in persona.

Mi piacerebbe farla passare per tornare sui suoi passi ma...
... Temo che la sua vita termini qui, oggi e adesso.


Sgranò gli occhi, la Herbert, cercando immediatamente di smaterializzarsi senza però riuscirci -a causa probabilmente del congegno che lo sconosciuto aveva appena attivato: sentendo la fronte imperlarsi di sudore freddo, fece qualche passo indietro con la gola secca; perché quel tizio la voleva morta? Era stato mandato dalla Setta? O da qualcuno della Resistenza che non si fidava di lei?
Col fiato corto per la paura, Melia tentò di ricorrere alla sua arma più grande, l'ipnosi... ma per qualche strana ragione nemmeno quell'unica ancora di salvezza sembrò servire contro lo sconosciuto, nella mano del quale apparve un boomerang pericoloso almeno tanto quanto il suo possessore.

I tuoi giochetti da scherzo della natura non hanno effetto su di me... MUORI!

A-Aspetta, io non so chi tu sia, non ho fatto niente!

Tentò di dire la greco-tedesca, senza successo: il boomerang le venne lanciato contro, e tutto ciò che poté fare l'Aberrazione fu abbassarsi ed urlare, cercando di proteggersi con le braccia -come se fosse servito a qualcosa; l'oggetto, però, non raggiunse mai la sua destinazione, fermandosi grazie all'arrivo di un eroe improvvisato ed inaspettato.

ARESTO MOMENTUM!

Tremando come una foglia, quando si rese conto che niente la stava ferendo la Herbert alzò la testa, osservando Robyn Laars -l'ultima persona che pensava di poter incontrare- lottare contro lo sconosciuto a suon di cazzotti, uno sconosciuto che evidentemente non si aspettava problemi e che, in qualche modo, pareva anche conoscere chi avesse di fronte.

Cosa?!
Tu sei un...
... Ma come c***o è possibile!?
Che sta succedendo?!


Ti conviene parlare.
Chi sei e perché stavi cercando di ucciderla?
Sono nelle facoltà di dichiararti in arresto.
Ammetti i tuoi intenti e forse farò ridurre la pena!


Perché tentavo di ucciderla mi chiedi?

Spostò lo sguardo da Robyn al tizio, sentendo fremere la rabbia dentro di sé: come aveva osato tentare di ammazzarla? Gliel'avrebbe fatta pagare in un modo o nell'altro, poteva starne certo!

... Tsk, perché quella femmina è un demonio e può solo produrre demoni come lei.
Scansati Robyn Laars e fammi terminare il lavoro.
Oppure sarò costretto a far fuori pure te.


Tu mi conosci? Non mi sembra di averti mai visto.
Evidentemente però non mi conosci così bene se pensi di potermi affrontare tanto facilmente.
Fai ancora un passo avanti per minacciare la ragazza e ti assicuro che non sarai tu a fare fuori me.
A te la scelta.


Si rimise in piedi, seppur con le gambe molli e la consapevolezza di non essere affatto capace di difendersi o di essere d'aiuto, senza i propri poteri: per fortuna lo sconosciuto preferì abbandonare il campo, scomparendo sotto lo sguardo confuso, tra le altre cose, di Melia, che credeva fosse impossibile smaterializzarsi in quella zona proprio a causa sua.

... Stai bene?

Non ne sono sicura... -si sforzò di riportare l'attenzione sul Laars, spostandosi i capelli dal viso con la mano che tremava leggermente- Grazie di avermi salvata.
Per favore, puoi... puoi portarmi via di qui?


Era evidentemente sotto shock, come spiegare altrimenti il tono fin troppo gentile e sicuramente spaventato della sua voce? Chiaro comunque che casa propria fosse off limits, quindi la cosa migliore sembrò, per entrambi, di spostarsi nell'abitazione di Robyn, lì dove sicuramente nessun assassino l'avrebbe potuta raggiungere.

° Stesso giorno _ La Valletta/Malta _ Abitazione di Robyn Laars _ 18.07 °


... quel pazzo sembrava conoscerti.
Hai idea di chi fosse?


Appena arrivati, Melia aveva chiesto all'altro un bicchiere d'acqua, accomodandosi sul primo divano disponibile perché non del tutto certa che le gambe le avrebbero retto ancora per molto: bevve a piccoli sorsi, con gli occhi chiusi, dopodiché prese il proprio cellulare babbano dalla borsa e gli domandò il permesso di fare una telefonata, attendendo che il Laars lasciasse la stanza prima di comporre il numero dell'unica persona che si sentiva in dovere di avvisare di quanto successo.

Pronto.
Che succede?


Succede che stavo per morire, Marcus!

... calmati e raccontami tutto.
Nel dettaglio.


Stavo girando per le vie di La Valletta al termine della mia prima seduta alla SPA, era tutto perfetto... e all'improvviso è sbucato fuori questo tizio dal nulla che ha cercato di uccidermi!

Lo conosci?

Mai visto prima, ne sono certa.
Lui, invece, sembrava conoscermi benissimo... ha detto che sono un demonio e che posso produrre solo demoni come me, ed ha tentato di farmi saltare la testa con un fottutissimo boomerang!


Te lo ripeto, calmati.
Sei riuscita a scappare, quindi?


No, il perimetro è diventato anti-smaterializzazione, e non so perché ma i miei poteri su di lui non hanno avuto alcun effetto!
Sarei morta se Robyn non fosse intervenuto...


Robyn Laars?

Sì, è lui che mi ha salvata.
Ora sono a casa sua.


... molto bene.
Onestamente dubito che sia stato qualcuno della Setta, ma eviterei comunque di informare il Supremo.


E perché, scusa?!

Perché ti assegnerebbe una scorta, Melia: questo limiterebbe la tua libertà di movimento e risulteresti del tutto inutile per la Resistenza.
Dirò ad un paio dei miei uomini di sorvegliare casa tua dopo aver controllato la zona, anche se dubito che chiunque ti abbia assalita sia intenzionato a provarci di nuovo, almeno per il momento.


Quindi cosa dovrei fare?

Rimani lì e chiedi a Robyn di ospitarti per questa notte.
Non uscire per nessun motivo, e se avvisti movimenti strani contattami subito.
D'accordo?


... d'accordo.
Ma vedi di rendere casa mia sicura in breve tempo!


A presto.

Marcus, prom--
... che bastardo, ha riattaccato!


Sbuffò, palesemente infastidita, riponendo il telefono e richiamando l'attenzione di Robyn affinché la raggiungesse di nuovo in salotto: la faceva facile, Azhad, sul farsi ospitare dal padrone di casa... ma se praticamente era un estraneo per lei, come avrebbe potuto fare? C'era solo da sperare che fosse tutto sommato una persona altruista e ben disposta verso di lei.

Scusa se ti ho cacciato dal soggiorno per quella telefonata... -sorrise, sicuramente più tranquilla di prima, tanto da parlare senza badare troppo alle parole- Ho parlato con Azhad, secondo lui dovrei rimanere qui per stanotte...
Non è che potresti ospitarmi?


Già, peccato che Robyn non conoscesse nulla né della Resistenza né della Setta!

Spoiler:
Dialogo con Marcus accordato con l'Amministrazione.
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Messaggioda Robyn » 06/04/2017, 20:44

... Stai bene?

Non ne sono sicura...

Tremi...

Grazie di avermi salvata.
Per favore, puoi... puoi portarmi via di qui?


Non rispose nulla, semplicemente si limitò ad annuire con sicurezza e la invitò a prenderlo per il braccio, così che potessero camminare assieme fianco a fianco.
Risultò molto difficile per Robyn tenersi distaccato dall'attrazione chimica automatica nei confronti della Herbert, ma anche in quel caso, l'Acqua fece il suo dovere.
Arrivati nei pressi dell'abitazione del militare, prima di tutto si premurò di fare un'ispezione veloce del circondario, poi utilizzò i propri poteri per udire suoni di ogni tipo, o voci.
Quando si rese conto che fosse tutto sotto controllo, allora la fece entrare e salì con lei fino all'ultimo piano, aprendo svelto la porta e lasciandola accomodarsi dove meglio credesse.

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... quel pazzo sembrava conoscerti.
Hai idea di chi fosse?


Nemmeno lontana in verità.
Ma la mia fama è piuttosto ampia nei territori ministeriali e nel settore militare generale.
Non possedeva uno stile di combattimento differente da quelli dei soldati come Commando o Agenti Speciali.
Eseguirò al più presto una ricerca per somiglianza, ammesso che abbia utilizzato il suo reale aspetto.


Parlando ed illustrando le proprie idee, il Laars tolse dalla tasca la scatola contenente le buste della spesa, facendo tornare tutto alle dimensioni originali.
Quando poi Melia gli chiese la cortesia di poter fare una chiamata, la lasciò per conto suo, scendendo le scale verso il pianto di sotto, entrando in bagno.
Lì si lavò le mani e la faccia, poi si diede anche una sciacquata alle ascelle e al petto un po' sudati e si mise del deodorante, così da risultare più gradevole e presentabile.
Più o meno per il termine del lavaggio, si concluse anche la telefonata della greco tedesca, che lo richiamò dal piano di sopra per far sì che egli la raggiungesse.

Scusa se ti ho cacciato dal soggiorno per quella telefonata...

Non ti preoccupare, ne ho approfittato per darmi una lavata e bagnare il viso!

Sorrise leggermente in risposta, vedendola di certo più tranquilla e distesa, forse sentendosi anche maggiormente al sicuro.

Ho parlato con Azhad, secondo lui dovrei rimanere qui per stanotte...

Ha nominato proprio Marcus?
E perché con così tanta leggerezza poi?
Qualcosa le fa pensare che io già la conosca?
Inoltre, questo significa che lo conosce anche lei e che a lui sia affidata la sua incolumità.


Quei pensieri andarono a scorrere nella sua mente piuttosto veloci, ma non li espresse a parole, probabilmente perché in quel momento non lo trovò necessario.
L'emergenza della Herbert aveva una priorità, non sapendo bene chi ci fosse dietro l'attentato, per quanto Robyn era piuttosto sicuro che lì in casa propria non si corressero rischi.
Prendendo la spesa, iniziò a suddividere il cibo nei vari scomparti, chiedendole se nel caso desiderasse un altro poco d'acqua. A guardarla meglio era davvero una giovane donna affascinante.
Il magnetismo da Aberrazione ok, ma c'era da dire che dai tempi della scuola ella fosse migliorata di anno in anno, fiorendo in una bellezza sopraffina.

Non è che potresti ospitarmi?

... Avrei avuto io stesso remore nel farti tornare a casa tua, questa notte.
Non ti preoccupare, la camera degli ospiti è sempre pronta, anche se a dir la verità non è che ne faccia mai un così grande uso!


Rise leggermente, tornando a guardarla negli occhi, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi alla superficie della cucina.

Pensavo ad un primo di pesce per stasera, sei d'accordo?

Si sincerò prima della validità del menù ipotizzato per la serata, per poi andare avanti e optare per argomenti più seri.

Non è necessario che informi dell'accaduto anche il professor Connor? State insieme ancora, dico bene?

O per lo meno, avendoli visti non molto tempo prima camminare per i corridoi di Hogwarts mano nella mano, lo dava abbastanza per scontato.

... Ti ha ferita quello che ha detto il tipo?

I tuoi giochetti da scherzo della natura non hanno effetto su di me... MUORI!
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Messaggioda Melia » 06/04/2017, 22:15

... quel pazzo sembrava conoscerti.
Hai idea di chi fosse?


Nemmeno lontana in verità.

Allora come faceva a conoscere l'identità del Laars? La risposta non si fece per nulla attendere.

Ma la mia fama è piuttosto ampia nei territori ministeriali e nel settore militare generale.
Non possedeva uno stile di combattimento differente da quelli dei soldati come Commando o Agenti Speciali.
Eseguirò al più presto una ricerca per somiglianza, ammesso che abbia utilizzato il suo reale aspetto.


Sì, anche io farò alcune ricerche... a modo mio.

Ovvero usufruendo di tutti i contatti a disposizione di Marcus, perché non esisteva che il suo assassino rimanesse a piede libero, magari tentando nuovamente di farla fuori; fu proprio con l'uomo che parlò poco dopo grazie ad una telefonata tramite cellulari babbani -grande invenzione quella dei non maghi- a seguito della quale chiese a Robyn di poter rimanere lì per la notte. Fin lì tutto normale, peccato solo che senza pensarci, concentrata più sul sollievo dell'essere al sicuro che sulle proprie parole, si lasciò sfuggire il fatto di conoscere Marcus, ed anche piuttosto bene visto che aveva tenuto così in considerazione la sua opinione.

Non è che potresti ospitarmi?

... Avrei avuto io stesso remore nel farti tornare a casa tua, questa notte.
Non ti preoccupare, la camera degli ospiti è sempre pronta, anche se a dir la verità non è che ne faccia mai un così grande uso!


Sei molto gentile, grazie.

Fece un cenno di ringraziamento col capo, non provando nemmeno ad abbagliarlo col proprio sorriso perché tanto, in quanto Aberrazione come lei, ne sarebbe risultato immune, rifiutando altra acqua ed accavallando intanto le gambe per stare più comoda; a quel punto le venne più semplice guardarsi intorno, studiare l'arredamento della casa del Laars e soffermarsi anche su quest'ultimo. E dire che era stato "creato" per Ariel... e quella stupida l'aveva rifiutato, che azza di spreco.

Pensavo ad un primo di pesce per stasera, sei d'accordo?

È casa tua, mi adeguerei a qualsiasi cosa tu volessi mangiare... ma sì, un primo di pesce andrà benissimo.
Sei un bravo cuoco, quindi?


Non lo conosceva bene, anzi, praticamente per nulla: l'aveva scelto perché convinta che fosse perfetto per la Jiménez, ma non si era preoccupata di scoprire dettagli personali della sua vita, i suoi gusti e cose del genere... chissà se la colombiana ci avesse almeno provato, a conoscerlo in tal senso.

Non è necessario che informi dell'accaduto anche il professor Connor? State insieme ancora, dico bene?

Noi... no... cioè, sì... insomma...
Diciamo più o meno, ma va bene così, non ti preoccupare.


Da quando aveva deciso di trovare una via per liberare Dylan, la Herbert non passava più tanto tempo con lui: stavano molto a contatto, certo, ma ad esempio non dormivano insieme ogni notte come accadeva prima; la cosa buona era che, essendo sotto l'effetto dell'amore alchemico, egli si ponesse poche domande e facesse pochi problemi, accettando placidamente che Melia dormisse talvolta a casa propria, da sola. Per questo decise di guardarsi bene dal dirgli cosa fosse accaduto... voleva evitare che desse di matto.

... Ti ha ferita quello che ha detto il tipo?

Mh?
Intendi quando mi ha definita "scherzo della natura"? Non direi, in fondo è ciò che sono in un certo senso!
-fece spallucce con aria noncurante- Non ho potuto scegliere di essere come sono... ma non mi dispiace, al contrario.
Credo sia tutta questione di trovare un proprio scopo, a prescindere dalla condizione in cui ci si trovi: io l'ho trovato, perciò vivo serenamente.


Sorrise, umettandosi il labbro superiore con un sospiro leggero, poi lo osservò ancora, studiandolo apertamente.

Non ci siamo praticamente più visti da quando sei diventato un'Aberrazione...
Tu ti ci senti? Uno scherzo della natura, dico.
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Messaggioda Robyn » 07/04/2017, 21:08

Pensavo ad un primo di pesce per stasera, sei d'accordo?

È casa tua, mi adeguerei a qualsiasi cosa tu volessi mangiare... ma sì, un primo di pesce andrà benissimo.
Sei un bravo cuoco, quindi?


È da quando sono uscito dalla Musashi che vivo solo, ho sempre preferito sapermela cavare in tutto per conto mio.

Salvo il breve periodo in casa con Monique e Sandyon, per il resto del tempo il Laars aveva sempre condotto un'esistenza solitaria, amando particolarmente l'indipendenza totale.
Fin da piccolo si era sentito stretto all'idea di dipendere dalla famiglia, pur avendo a disposizione un sacco di Galeoni. Gli piaceva il comfort e il lusso, ma solo quelli guadagnati.
L'unica eccezione riguardava la villa al mare in America, dove spesso si recava per le vacanze e dove, probabilmente, avrebbe fatto rotta nei prossimi giorni, essendo iniziate le ferie.
Anzi, a dire il vero era stata una vera fortuna per Melia trovarlo ancora lì, lui che di solito non attendeva nemmeno il secondo giorno di vacanza per andare via da Malta.

Non è necessario che informi dell'accaduto anche il professor Connor? State insieme ancora, dico bene?

Noi... no... cioè, sì... insomma...
Diciamo più o meno, ma va bene così, non ti preoccupare.


Ok ok, non mi impiccio.
Semplicemente non lo si avverte, recepito il messaggio!


Le fece un occhiolino complice, sorridendo leggermente e sentendosi più sereno nel vederla un po' più calma e tranquilla.
Lo stare lì e il sapere di poterci restare evidentemente le forniva una sensazione di sicurezza piuttosto forte, complice anche l'aver visto Robyn poter competere col sicario.
In realtà, nell'ottica del Laars quel ragazzo doveva essere anche più forte di quanto mostrato, ma in quella abitazione erano completamente difesi e protetti, grazie cari zii.
Si volse a fissarla, incrociando le braccia al petto, decidendo di optare per un po' di buona conversazione, d'altronde perché non conoscersi meglio, già che c'erano?

... Ti ha ferita quello che ha detto il tipo?

Mh?
Intendi quando mi ha definita "scherzo della natura"? Non direi, in fondo è ciò che sono in un certo senso!


Ma non è stata la natura a renderti così...
Io invece lo definirei abbastanza inappropriato come insulto.


Non ho potuto scegliere di essere come sono... ma non mi dispiace, al contrario.

Che intendi?

Credo sia tutta questione di trovare un proprio scopo, a prescindere dalla condizione in cui ci si trovi: io l'ho trovato, perciò vivo serenamente.

Una filosofia vincente, specie quando non si può tornare indietro...

In accordo con le parole della greco tedesca, il giovane uomo decise di soffermarcisi qualche secondo, analizzando le parole e soprattutto i ragionamenti.
Melia si trovava bene con se stessa ma non era solo una ragazza che aveva accettato la propria condizione, anzi, nell'ottica del Laars doveva averla del tutto apprezzata.
Da un lato meglio sicuramente così, dall'altro era un po' come dire che avesse scelto di rinunciare alla propria umanità senza remore? In un certo senso, ma in un altro no.
L'umanità nasceva da altri fattori e c'erano moltissimi essere umani puri al mondo rei di aver fatto cose inconcepibile anche per delle bestie, quindi era un po' tutto relativo.

Non ci siamo praticamente più visti da quando sei diventato un'Aberrazione...
Tu ti ci senti? Uno scherzo della natura, dico.


Vuoi che sia sincero? Allora posso dirti che... Mi sento solo fortunato.
Mi spiego, essenzialmente mi sono stati donati dei poteri che hanno accresciuto la mia forza, la mia energia e la mia difesa, per non parlare delle capacità speciali.
Grazie a tutto questo ho un vantaggio sui miei nemici ed anche sul campo lavorativo riesco ad ottenere più facilmente risultati positivi e soddisfacenti.
All'inizio ho dovuto fare i conti con le difficoltà derivanti dal mio DNA alterato, questo sì, ma ormai posso dirmi capace di controllare tutto adeguatamente.


La visione di Robyn differiva sicuramente un bel po' da quella di Zephyr come anche da quella di Dylan: il primo odiava la sua condizione, il secondo l'apprezzava in funzione del poter stare con la Herbert.
Robyn aveva semplicemente analizzato la realtà dei fatti, arrivando alla conclusione palese che lamentarsi, dispiacersi o dannarsi risultasse non solo stupido, ma anche deleterio.
Grazie alla genetica del Satiro era più forte e resistente di un essere umano normale, con un attrezzatura al piano di sotto incredibile ed una durata, nonché durezza, spropositate.
Il pipistrello lo aveva reso capace di ascoltare rumori lontanissimi ed anche vedere in condizioni di scarsissima illuminazione. Ma cosa poteva volere di più, seriamente?

Tu invece... Cosa sei in grado di fare nello specifico?

Non conosceva le doti misteriose degli altri come lui, un po' perché non li conosceva ed un po' perché non se n'era mai interessato effettivamente.
Mentre la Herbert rispondeva alla sua domanda un po' articolata, Robyn si prese qualche istante per osservarla ulteriormente ed osservare il suo corpo, non troppo coperto dai vestiti.
Aveva una pelle abbronzata decisamente liscia e all'apparenza vellutata. Un seno alto e sodo, probabilmente, inoltre l'altezza la slanciava e rendeva la sua forma ancora più seducente.
Inutile dire che parte dell'analisi, anzi, buona parte, si concentrò sui piedi, che fissò con malcelata attenzione, salvo poi tornare sul suo viso, finendo di ascoltarla.

... Prima hai nominato Azhad, come nulla fosse.
Conosco una persona con questo cognome e dubito si tratti di omonimia.
Perché hai chiamato proprio Marcus?
Tiene alla tua incolumità per qualche motivo?
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Messaggioda Melia » 08/04/2017, 16:38

Pensavo ad un primo di pesce per stasera, sei d'accordo?

È casa tua, mi adeguerei a qualsiasi cosa tu volessi mangiare... ma sì, un primo di pesce andrà benissimo.
Sei un bravo cuoco, quindi?


È da quando sono uscito dalla Musashi che vivo solo, ho sempre preferito sapermela cavare in tutto per conto mio.

Meglio per il mio stomaco, allora.

Sorrise divertita, lei che era sempre stata servita e riverita praticamente da tutti: a scuola non doveva certo preoccuparsi di cucinare da sola, poi c'era stato sempre Dylan a sincerarsi che mangiasse come si doveva -e per un breve periodo anche Zephyr- quindi non le era mai passato per la testa di imparare a cucinare.

Non è necessario che informi dell'accaduto anche il professor Connor? State insieme ancora, dico bene?

Noi... no... cioè, sì... insomma...
Diciamo più o meno, ma va bene così, non ti preoccupare.


Ok ok, non mi impiccio.
Semplicemente non lo si avverte, recepito il messaggio!


Annuì, felice che Robyn avesse capito l'antifona: apprezzò, soprattutto, che non avesse provato a fare qualche domanda riferita a Dylan o al loro rapporto, avendo lei risposto in maniera tanto strana; insomma, era ovvio che ci fosse qualcosa dietro, ma il Laars non si permise di chiedere ed ovviamente la Herbert si guardò bene dal dargli maggiori informazioni.

... Ti ha ferita quello che ha detto il tipo?

Mh?
Intendi quando mi ha definita "scherzo della natura"? Non direi, in fondo è ciò che sono in un certo senso!


Ma non è stata la natura a renderti così...
Io invece lo definirei abbastanza inappropriato come insulto.


Non ho potuto scegliere di essere come sono... ma non mi dispiace, al contrario.

Che intendi?

Credo sia tutta questione di trovare un proprio scopo, a prescindere dalla condizione in cui ci si trovi: io l'ho trovato, perciò vivo serenamente.

Una filosofia vincente, specie quando non si può tornare indietro...

Non ci siamo praticamente più visti da quando sei diventato un'Aberrazione...
Tu ti ci senti? Uno scherzo della natura, dico.


Vuoi che sia sincero? Allora posso dirti che... Mi sento solo fortunato.

Interessante... non tutti quelli come noi credo si possano definire tali.

Mi spiego, essenzialmente mi sono stati donati dei poteri che hanno accresciuto la mia forza, la mia energia e la mia difesa, per non parlare delle capacità speciali.
Grazie a tutto questo ho un vantaggio sui miei nemici ed anche sul campo lavorativo riesco ad ottenere più facilmente risultati positivi e soddisfacenti.
All'inizio ho dovuto fare i conti con le difficoltà derivanti dal mio DNA alterato, questo sì, ma ormai posso dirmi capace di controllare tutto adeguatamente.


Perciò sei felice della tua condizione perché ti ha permesso di migliorare... sì, lo capisco.

Annuì tra sé, ragionando non solo su quanto da lui appena detto, ma anche su come la sua visione fosse diversa dalle Aberrazioni che conosceva: Ariel e Gérôme non erano da prendere manco in considerazione, Zephyr vedeva il proprio essere come qualcosa di negativo, a Dylan piaceva in funzione dell'essere adatto a lei, Venser ed Isabelle... beh, non aveva mai parlato molto con loro, ma nessuno dei due pareva particolarmente entusiasta della propria condizione.
In tal senso, lei ed il Laars avevano due visioni molti simili: il loro essere Aberrazioni aveva donato loro nuovi poteri, nuove capacità, ed entrambi erano soddisfatti del proprio essere in funzione delle possibilità che ora potevano raggiungere proprio grazie a quel cambiamento... e dire che non l'avrebbe mai immaginato, se non avesse chiacchierato con l'altro.

Tu invece... Cosa sei in grado di fare nello specifico?

Io posso... ipnotizzare le persone. -non c'era un modo più semplice per spiegarlo- Posso spingerle a fare ciò che voglio, agire secondo la mia volontà, manipolare la loro mente in base a ciò che desidero, a ciò che voglio che facciano.
Posso impiantare nella mente delle persone dei ricordi fittizi e far credere loro che siano reali, e far loro dimenticare di avermi incontrata, di aver parlato con me o di aver fatto e detto cose verso terze persone, ma solo per un tempo limitato; se volessi protrarre gli ordini da me impartiti dovrei semplicemente prolungare l'ipnosi prima che essa esaurisca il proprio tempo.


Le sembrò di aver parlato nel modo più chiaro e comprensibile possibile, anche perché addentrarsi nelle dinamiche del proprio potere, della sua durata, non era esattamente la cosa più semplice del mondo... né la più interessante.

... Prima hai nominato Azhad, come nulla fosse.
Conosco una persona con questo cognome e dubito si tratti di omonimia.


Oh merda...

Perché hai chiamato proprio Marcus?
Tiene alla tua incolumità per qualche motivo?


Io e lui ci... conosciamo da qualche anno.
Diciamo che è una storia tanto, troppo complicata, che non sono autorizzata a raccontarti. E poi sembri avere una bella vita... non credo proprio sia il caso di incasinartela.


E parlare della Resistenza, della Setta... renderlo partecipe di tutto questo gliel'avrebbe sconvolta eccome, la vita; parlandosi apertamente, Melia era convinta che uno come il Laars ad Azhad sarebbe potuto servire eccome, ma non era detto che, anche sapendo la verità, egli fosse poi disposto a far parte di quel mondo segreto.

Posso chiederti una cosa? -breve pausa- So che per un periodo tu ed Ariel Jiménez siete stati insieme... come mai non ha funzionato?
A prima vista sembri un ragazzo praticamente perfetto, quindi cos'è andato storto?
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Messaggioda Robyn » 08/04/2017, 18:24

Tu invece... Cosa sei in grado di fare nello specifico?

Io posso... ipnotizzare le persone.

Cioè... Tu puoi spingerle a... ?

Posso spingerle a fare ciò che voglio, agire secondo la mia volontà, manipolare la loro mente in base a ciò che desidero, a ciò che voglio che facciano.

Un potere davvero eccezionale. E dire che lui si sentiva particolarmente fortunato e speciale, ma Melia stava proprio su tutto un altro livello.
La verità era che comunque a prescindere lei e Zephyr erano stati i primi prototipi in assoluto, generati per diventare un aiuto essenziale alla Setta dei 12.
Chiaro che quindi fossero stati dotati di capacità decisamente superiori a quelle di tutte le Aberrazioni successive, pur essendo anche le altre a modo loro interessanti e uniche.
Robyn concentrò tutta la propria attenzione sulla Herbert, curioso di capire fino a che punto quindi potesse spingersi con le proprie specialità ipnotiche.

Posso impiantare nella mente delle persone dei ricordi fittizi e far credere loro che siano reali, e far loro dimenticare di avermi incontrata, di aver parlato con me o di aver fatto e detto cose verso terze persone, ma solo per un tempo limitato; se volessi protrarre gli ordini da me impartiti dovrei semplicemente prolungare l'ipnosi prima che essa esaurisca il proprio tempo.

... Ok ok, lo ammetto, mi sta venendo l'incredibile voglia di chiederti non pochi favori, quindi basta con la fantasia, ahahahah!

Con a disposizione una ragazza come Melia, sperimentare particolari piegamenti della realtà altrui veniva quasi automatico e come già detto, Robyn non era affatto un bravo ragazzo.
Era affascinante scoprire cosa fosse in grado di fare la greco tedesca e rapportarlo quindi all'infinità di utilizzi e fini che potessero essere raggiunti grazie all'ipnosi.
Chiaramente al Laars non venne in mente alcuna implicazione particolare in organizzazioni segrete o roba simile, ma c'era da ammettere che in quell'istante non ci stesse manco tanto riflettendo.
Mettendo quindi un attimo da parte il discorso, gli venne spontaneo invece chiederle come mai fosse a conoscenza di Marcus, essendo una coincidenza piuttosto singolare.

Io e lui ci... conosciamo da qualche anno.
Diciamo che è una storia tanto, troppo complicata, che non sono autorizzata a raccontarti.
E poi sembri avere una bella vita... non credo proprio sia il caso di incasinartela.


Se c'è una cosa che ho capito è che la vita di un uomo come Marcus è incasinata per davvero, anche se non conosco i dettagli.
Comunque non ti preoccupare, se hai dei vincoli di certo non ti forzerò a scioglierli.
Quello che mi viene spontaneo pensare però è che tu sia invischiata in complicazioni simili a quelle di Azhad, altrimenti perché rischiare la morte da un attimo all'altro?
È la prima volta che ti capita o hai rischiato di essere fatta fuori altre volte, in passato?


Non potendo prendere in esame l'argomento principale, il Laars decise di girarci attorno, parlando per lo più della vita di lei e delle sue vicissitudini, non quelle dell'uomo di colore.
Aveva sempre evitato di stringere legami amichevoli con Emmett a causa della sua blanda gelosia verso Aryanne, quindi nemmeno da Sly aveva potuto ricevere info più concrete.
Tuttavia negli ultimi tempi la sua vita era stata così piena di impegni e problematiche da far finire certe curiosità all'ultimo posto nella propria classifica personale.
Parlando ancora, prese una sedia così da potersi mettere seduto di fronte a Melia e in tal modo stare più comodo nella conversazione.

Posso chiederti una cosa?

Certo che puooohhhh!

Con un leggero colpo, Robyn fece un passo indietro quasi di istinto.

... Scusami ma... Wow, era da tanto che non percepivo una cosa del genere, sai, l'attrazione tra le Aberrazioni.
Immagino che tu ormai sia ben più che esperta nel saperti gestire e controllare, io ho le mie serie difficoltà invece!


Infatti si fece circa mezzo metro più indietro con la sedia, così da non percepire più il magnetismo forte nei confronti della Herbert e quindi poter riprendere il dialogo.

OK! Mi dicevi?

So che per un periodo tu ed Ariel Jiménez siete stati insieme... come mai non ha funzionato?
A prima vista sembri un ragazzo praticamente perfetto, quindi cos'è andato storto?


Allora forse è proprio la prima vista che inganna, chi può dirlo...

Sorrise leggermente, con un retrogusto quasi amaro in quell'affermazione.
Melia non poteva saperlo, ma tendenzialmente in quell'istante Robyn si mise a pensare quante volte la sua perfezione presunta fosse servita a ben poco.
Con Aryanne, con Ariel, anche con Monique, pur non potendo aspettarsi chissà cosa da una donna sposata.
Maggie era l'unica a salvarsi in un certo senso, non avendolo lasciato certo perché le interessasse un altro o non lo trovasse adatto a lei.

... La prima cosa in assoluto? Il sesso, direi.
Ariel non è mai stata una ragazza capace di sfoghi fisici prima di una conferma sentimentale forte e consistente.
Io tendenzialmente non ho mai messo tanta fretta alla partner, ma una volta diventato Aberrazione ho avuto più difficoltà.
Il DNA del Satiro mi rende molto più attivo e "impaziente", per essere poco criptici, quindi l'indecisione di lei unita alla mia impazienza ha generato l'obbligatoria rottura.


Nei minuti successivi Robyn le spiegò anche il fatto che Ariel fosse ancora molto legata al ricordo di Zephyr e alla sofferenza per le vicende passate con lui e per lui.
Nel periodo in cui loro due si avvicinarono, ella in realtà non era affatto pronta a cominciare una relazione, pur essendo il suo cuore capace di amare di nuovo.
C'era un tempo per tutti e per la Jiménez fu talmente tanto presto che pur gettandosi a capofitto in quella storia, pur essendoci di mezzo l'attrazione come Aberrazioni, finì in un nulla di fatto.
Naturalmente il Laars non si soffermò sui tradimenti con la zia che l'avessero poi portato a decidere in definitiva per la rottura, ma non erano così importanti da menzionare.

... Ho trascorso gli ultimi mesi ad interrogarmi se per caso fosse il caso di tornare sui miei passi, tornare da Ariel e vedere se si potesse ripartire.
Ma alla fine sono giunto alla conclusione che una ragazza come lei non può stare con uno come me, finirebbe per rovinarsi, per oscurare parte della sua luce troppo vivida.
Potrò sembrare il prototipo del maschio dorato, il cavaliere bianco, per così dire, ma non può esserci interpretazione più sbagliata riferita a me...
... A discolpa delle ragazze che sono state col sottoscritto però posso affermare di aver scoperto da poco io in primis la mia vera interiorità, quindi non posso dar loro tutte le colpe.
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