Re: Denver
Inviato: 10/03/2020, 22:54
Può almeno farmi la cortesia di portare lei dentro la mia valigia?
È piuttosto pesante.
Ma le pare Madame, non c'era neanche da chiederlo.
Stavo anzi per invitarla a lasciarmela.
Gliela sistemo vicino alle scale...
No, direttamente sul soppalco.
Accanto al letto, dalla parte sinistra.
E mi raccomando, stia attento anche a non farla sbattere... Ci tengo molto a quella valigia.
Non le era sfuggito il tono ironico e scherzoso con cui Nut rispose al suo modo di fare da signorina aristocratica.
Ma nemmeno era propensa a fargliela passare liscia.
Se il Gresham voleva comportarsi come un umile servitore, così lo avrebbe trattato Scarlet, che non si fece certo pregare per dare ulteriori ordini al Mercenario amico di Dre, prima di rivolgere la propria attenzione completamente verso quest'ultimo.
Purtroppo la sua idea di incontro dopo tanto tempo con il Kingston dovette sfumare all'istante, quando lo vide con quelle bende addosso, in pericolo di riaprire le ferite.
Glissò momentaneamente qualunque domanda sul perché si trovasse lì, informandosi invece su che cosa gli fosse successo, con evidente preoccupazione.
Durante la mia ultima missione un bastardo ha utilizzato una fattura tranciante.
Ho saputo frapporre in fretta una magia di protezione ma l'incantesimo l'ha parzialmente elusa.
Il risultato è stato un taglio superficiale di mezzo centimetro in diagonale, sia sul petto che dietro la schiena.
Il problema è che una volta ricevuto il colpo mi hanno lanciato addosso anche una Pozione Aggravante.
Il suo effetto è quello di amplificare gli effetti di una qualsiasi magia entro un intervallo di quindici minuti.
La ferita ha preso ad allargarsi ed espandersi e se non avessi usato un decotto di rallentamento, adesso mi ritroverei con seri danni agli organi interni.
Gli ho applicato un unguento adatto a neutralizzare gli effetti della pozione ma in alcuni punti ho dovuto anche applicare delle suture.
Ma se questo c****ne fa movimenti troppo bruschi rischia di riaprire i punti e stiamo da capo a dodici!
Ok, ok, ho capito, cercherò di stare più fermo...
Conduci una vita fin troppo spericolata per i miei gusti...
Quella frase non voleva significare che ella non potesse stare con lui per il suo stile di vita, ma che il fatto di saperlo in pericolo non l'aggradava affatto.
Era difficile però comprendere dietro certe frasi quale fosse il reale messaggio della Nygaard, che a malapena era riuscita a sbilanciarsi con il Mercenario, se non durante la loro unica notte di passione insieme.
Ricordava ogni singolo momento e avrebbe desiderato tanto replicare, ma la Figlia di Gaia dovette trattenere la propria passione.
Qualunque tipo di sforzo non poteva che essere dannoso in quel momento per Tybalt, dunque non ci sarebbe stato verso per lei di replicare qualcosa di simile a quanto vissuto qualche settimana prima.
Fece presto la conoscenza di Nut, un Semi Gildato Terran. Era strano pensare che il Kingston ed i suoi amici formassero un trio perfetto, incarnando i sacri elementi principali come Fuoco, Terra ed Acqua.
Una coincidenza davvero buffa, ma in teoria la Nygaard non avrebbe dovuto credere alle coincidenze.
Purtroppo la sua fede in Gaia si era momentaneamente smarrita anche a causa di ciò che era successo tanti anni prima.
Troppa corruzione e troppa presunzione in mezzo ai suoi Figli per credere che essi fossero gli unici prescelti dal Mana degni di sfruttarne l'immane potenza.
Buffo che tu ed i tuoi amici siate così perfettamente equilibrati.
O forse dovrei dire che questo è il volere del... Conflux, così dite vero?
Perché scusa, tu come lo chiami?
Va beh, si dice anche "Equilibrio" ma un Gildato difficilmente non lo sa.
Questo perché lei non è una Gildata, Nut.
E allora come è possibile che conosca la faccenda degli Elementi, scusa?
... Perché lei è una Druida, amico mio!
C***o, mi prendi in giro?!
Era sempre piacevole fare un certo effetto sul prossimo.
Ma in quel momento la ragazza non voleva mettersi in mostra né risaltare agli occhi di Oakland, anche se per forza di cose lo fece.
Il suo interesse era rivolto completamente a Dre e nel seguire i suoi movimenti.
Era quasi fastidioso rendersi conto di quanta attenzione attirassero quelle ferite.
Cercava di distrarsi, di distogliere sguardo e mente, ma poi ritornava lì, puntuale, chiedendosi se non stesse facendo troppi sforzi.
Si innervosì e questo fece salire sul suo viso un'espressione particolarmente imbronciata, corrucciata.
Mentre i due migliori amici davano il meglio di sé in quel siparietto comico improvvisato.
... Questa è una faccenda seria, è la prima druida che conosco...
E sì perché io e Sly prima uscivamo con una comitiva di druidi, vero?
Quindi come si suppone che debba comportarmi?
Se lo chiedi a lei, ti risponderebbe di prostrarti ai suoi piedi, ma ascolta me e semplicemente trattala come una persona normale, però con poco più tatto!
In verità mi sarei accontentata anche solo di un inchino, ma se tu sei un bifolco non posso certo aspettarmi un grado di educazione più elevato dalla gente che frequenti...
Noto una consistente sintonia, eh?
Il gestaccio che Tybalt fece nei confronti del Gresham non era certo nuovo a vedersi per Scarlet, sebbene per lei non fosse un'abitudine così tanto consolidata.
Era il tipico gesto di chi apparteneva ai bassi fondi, di una volgarità tale che lasciava intendere molto bene che tipo di estrazione sociale avesse Dre.
Se avesse portato il ragazzo a casa come suo compagno, i suoi genitori adottivi probabilmente sarebbero sbiancati per l'inadeguatezza del Kingston al rango della Nygaard.
Ma contro l'imprinting non si poteva combattere, contro l'imprinting non si poteva lottare.
Lei lo aveva scoperto ormai giorno dopo giorno, arrendendosi lentamente a ciò che il suo cuore bramava con tanta ferocia.
Quando la cena arrivò, Scarlet si mise seduta a mangiare insieme a loro, facendosi servire dal Gresham e facendogli una serie di domande per assicurarsi che egli stesse davvero aiutando il bifolco del suo cuore a guarire.
Sicuro di avere le giuste competenze per guarirlo?
Direi proprio di sì.
Non sarebbe stato meglio portarlo in un centro ospedaliero qualificato?
Glielo spieghi tu o lo faccio io, Dre?
Purtroppo questa la vita difficile di un Mercenario che cerca di sventare operazioni malavitose, Scarlet.
Dentro gli ospedali possono fare domande molto scomode, prima fra tutte la reale identità.
Normalmente i Mercenari sono coperti dal segreto professionale ma devono anche dimostrare che stessero svolgendo un incarico retribuito da qualcuno.
Se, invece, l'operazione è pressoché privata e autonoma, la copertura cade e allora è meglio provare a curarsi da soli.
In ogni caso Nut come secondo lavoro è un MediMago, sono in ottime mani, per fortuna.
Non disse nulla per il momento, ragionando su quello che il ragazzo di colore le aveva detto per fare i propri dovuti pensieri.
Quanti segreti ancora si portava appresso, quante cose di lui non conosceva, come il perché avesse ricevuto la carica di Semi Gildato del Fuoco.
Avrebbe voluto scoprire tutto e subito, ma la Nygaard sapeva aspettare nonostante l'elemento che la dominava.
Durante la cena ella si chiuse in un silenzio anche piuttosto strano, dato che ella di solito non perdeva occasione per ferire il prossimo con la propria lingua tagliente.
Di sicuro non era la bontà della pizza a tenerla zitta, per questo il Mercenario comprese che probabilmente fosse giunto il momento delle chiacchiere scomode e Nut, per fortuna, capì l'antifona.
Avrebbe passato la notte in albergo e sarebbe ritornato il giorno dopo per controllare in che stato fossero le ferite.
Se solamente avesse proseguito la sua crescita all'interno di una Comunità, forse la Nygaard avrebbe saputo come aiutare il Mercenario a guarire più velocemente da quello stato di degenza.
Purtroppo le sue conoscenze erano ferme, ferme a ciò che aveva appreso prima di essere cacciata via dalla sua casa e dalla sua gente.
Un guizzo di Fuoco le fece stringere il pugno in maniera più violenta, arrabbiata che a causa delle azioni scellerate di altri ella avesse dovuto interrompere il proprio cammino in quanto Figlia di Gaia.
Signorina Druida, mi fido di lei per lo svolgimento di un egregio ruolo da brava infermiera.
Pochi sforzi, di ogni genere...
Sei più capace come portaborse che come comico... Ma cercherò di seguire l'ultimo consiglio.
Nut lasciò lo stanzino delle scope, finalmente, permettendo a Scarlet e Dre di guardarsi occhi negli occhi, da soli e immersi in quell'intimità che li aveva visti uniti solamente una volta, quando finalmente la Nobile del Mana Rosso si era concessa a lui quella singola notte.
Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!
E non hai idea di cosa ho indossato sotto...
Ma temo che dovrò attendere di vederti guarito per potertelo mostrare.
Una piccola battuta maliziosa, un sorriso più complice, poi di nuovo lo sguardo serio, mentre la mano accarezzava delicatamente la zona coperta dalle bende.
Mi dispiace di non essere una Druida molto potente.
Se potessi, ti avrei guarito da queste ferite in un battibaleno...
Un moto di calda sincerità ed affetto, mentre ella abbassò lo sguardo triste sul corpo del Mercenario, una tristezza appena velata.
Forse poteva sembrare difficile credere che la Nygaard non fosse potente, ma la verità era proprio quella, una verità che adesso lo stesso Dre stava apprendendo.
Essere la discendente di un ex-Erede non la rendeva automaticamente superiore rispetto a tanti altri.
La sua connessione col Fuoco era maggiore, ma si fermava lì, insieme al resto della sua magia, vincolata per sempre ad una decisione presa da altri.
Dai, adesso sentiamo.
Siamo io e te e se inserisci il codice 2975 su quella pulsantiera accanto all'ingresso, innescherai anche il sistema completo di protezione.
L'intera casa sarà insonorizzata e sarà impossibile osservare all'interno nemmeno con le migliori tecnologie magiche avanzate.
... Regolati tu in base a quanto pensi sia importante essere al sicuro.
Annuì la ragazza, alzandosi quasi immediatamente per inserire la sequenza numerica che le aveva dato il Kingston.
Un gesto che per ovvi motivi preoccupò il bifolco, rendendolo doppiamente nervoso di non poter essere per lei di un qualsiasi aiuto.
Ma per fortuna i servigi che gli venivano richiesti egli poteva svolgerli anche standosene in quel modo.
L'importante era che la ragazza fosse al sicuro da chiunque la stesse cercando.
Sono qui perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.
L'esordio era molto interessante, criptico, intenso.
Per Scarlet non era facile raccontare quello che aveva scoperto né mettere al corrente il Kingston di tutto quanto stesse accadendo nella sua vita, profezia compresa.
Se avesse compreso i suoi sentimenti e avesse saputo della profezia, come avrebbe reagito il Kingston?
Essere i possibili genitori di un futuro Erede del Fuoco non era certo una responsabilità di poco conto, specie perché nessuno poteva sapere in che misura quella profezia si sarebbe avverata.
Sarebbe diventata lei stessa un'Erede e, di conseguenza, una Jinn insieme all'uomo che amava, oppure la loro unione avrebbe generato un figlio che a sua volta sarebbe poi diventato legittimo padre o madre di un vero Erede del Fuoco?
Tante congetture che la Nygaard non aveva voglia di esporre, per timore di vedere Dre scappare via da lei.
Quel legame che si stava creando fra di loro era ancora così misero e fragile, specie da parte del Semi Gildato, che non aveva dalla sua alcun imprinting ad aiutarlo.
Ma qualcosa avrebbe pur dovuto dirla.
Devi sapere che ancor prima che ci incontrassimo, io... Sapevo di essere in pericolo per via di una profezia fatta su di me e indicatami attraverso la lettura delle Rune.
Secondo le Rune, è scritto nel mio destino che io debba dare alla luce una nuova progenie del Fuoco.
I Figli della Notte più ostili e appartenenti ad un pericoloso clan hanno sempre temuto il potere dei Jinn del Fuoco, per via di un Incantesimo sacro in grado di spazzarli via in un istante.
Quando quella schifosa feccia mi attaccò, credevo che il motivo fosse l'ostilità che nutrivano nei miei confronti per via di quella profezia.
Ma dopo quell'attacco, mio fratello indagò ancora più a fondo scoprendo una verità davvero... Terribile.
Non era spaventata Scarlet, o meglio, non era paura il primo sentimento che le si poteva leggere negli occhi.
Era rabbia quella che si annidava come un focolaio mai del tutto spento dentro di lei, una rabbia che accese immediatamente i suoi capelli, facendoli diventare color delle fiamme.
Il fatto che dei Figli di Gaia volessero la sua morte non faceva altro che accendere l'astio che la Nygaard provava verso i suoi stessi fratelli e sorelle.
Coloro che l'avevano condannata a diventare una Rinnegata avrebbero dovuto temerla molto, se ella fosse salita al potere.
Anzi, non era escluso che dietro ci fossero proprio coloro che un tempo si definirono suoi benefattori e giustificarono quella decisione come la compassione di volerla sapere lontana da qualunque male le fosse stato arrecato.
I Non Morti non sono altro che sicari al soldo degli stessi Figli di Gaia.
Non puoi saperlo, ma non è raro che esistano gruppi ostili ai Jinn e agli Eredi.
Siamo in guerra con i nostri stessi fratelli e sorelle fin da quando siamo nati, ma né mio fratello né io sappiamo dire con certezza da chi provengono questi ordini.
Posso supporre che l'attuale Famiglia del Fuoco abbia un interesse personale a non permettermi di compiere il mio destino...
Ma non escludo altri nemici che potrebbero temere una mia eventuale ascesa al potere.
Intrighi politici, tradimenti di sangue, omicidi.
Scarlet doveva rendere noto a Dre tutto quanto, nonostante la paura di perderlo, nonostante temesse un dietrofront completo su di lei.
Doveva ancora arrivare alla parte in cui gli chiedeva ospitalità e rifugio, ma nel frattempo il Kingston avrebbe potuto osservare diverse sfaccettature sul suo viso, che passavano dalla rabbia, al dolore, alla voglia di vendicarsi di coloro che la stavano minacciando.
E poi negli occhi quella sofferenza, così malcelata in quel momento perché troppo vicina all'uomo che amava.
Una sofferenza che desiderava condividere con Dre, ma che non faceva per orgoglio, per testardaggine, per sfida.
Fino a quando non saprò chi c'è dietro a questo complotto, non posso rimanere con la mia famiglia.
Loro sarebbero i primi ad essere presi di mira.
Anche la Tribù di mio fratello sarebbe in pericolo se mi tenessero lì, sarebbe il primo posto dove verrebbero a cercarmi.
Ma nessuno sa di te.
Tu sei l'unico nascondiglio sicuro che ho al momento e, lo sai, i miei genitori ti pagherebbero bene.
Mio fratello attualmente è in viaggio per depistare coloro che mi stanno cercando, per cui nessuno sa che sono qui.
... Adesso hai compreso il perché della valigia.
Voleva restare lì.
In pianta stabile.
Nello stanzino delle scope.
Era disposta a cambiare vita per avere salva la pelle... O per stare vicina a Dre?
Una domanda a cui Scarlet non avrebbe risposto spontaneamente.
Dal tono di voce, dal modo in cui aveva parlato, per lei era ovvio e scontato che così sarebbe stato.
Ma il Kingston poteva sempre decidere di intavolare con lei una discussione su quanto sarebbe stato più gentile ed educato chiedergli prima se fosse d'accordo.
No, anche nel pericolo, la Rossa non cambiava.
Spocchiosa, presuntuosa e arrogante.
E follemente innamorata di quel bifolco.
È piuttosto pesante.
Ma le pare Madame, non c'era neanche da chiederlo.
Stavo anzi per invitarla a lasciarmela.
Gliela sistemo vicino alle scale...
No, direttamente sul soppalco.
Accanto al letto, dalla parte sinistra.
E mi raccomando, stia attento anche a non farla sbattere... Ci tengo molto a quella valigia.
Non le era sfuggito il tono ironico e scherzoso con cui Nut rispose al suo modo di fare da signorina aristocratica.
Ma nemmeno era propensa a fargliela passare liscia.
Se il Gresham voleva comportarsi come un umile servitore, così lo avrebbe trattato Scarlet, che non si fece certo pregare per dare ulteriori ordini al Mercenario amico di Dre, prima di rivolgere la propria attenzione completamente verso quest'ultimo.
Purtroppo la sua idea di incontro dopo tanto tempo con il Kingston dovette sfumare all'istante, quando lo vide con quelle bende addosso, in pericolo di riaprire le ferite.
Glissò momentaneamente qualunque domanda sul perché si trovasse lì, informandosi invece su che cosa gli fosse successo, con evidente preoccupazione.
Durante la mia ultima missione un bastardo ha utilizzato una fattura tranciante.
Ho saputo frapporre in fretta una magia di protezione ma l'incantesimo l'ha parzialmente elusa.
Il risultato è stato un taglio superficiale di mezzo centimetro in diagonale, sia sul petto che dietro la schiena.
Il problema è che una volta ricevuto il colpo mi hanno lanciato addosso anche una Pozione Aggravante.
Il suo effetto è quello di amplificare gli effetti di una qualsiasi magia entro un intervallo di quindici minuti.
La ferita ha preso ad allargarsi ed espandersi e se non avessi usato un decotto di rallentamento, adesso mi ritroverei con seri danni agli organi interni.
Gli ho applicato un unguento adatto a neutralizzare gli effetti della pozione ma in alcuni punti ho dovuto anche applicare delle suture.
Ma se questo c****ne fa movimenti troppo bruschi rischia di riaprire i punti e stiamo da capo a dodici!
Ok, ok, ho capito, cercherò di stare più fermo...
Conduci una vita fin troppo spericolata per i miei gusti...
Quella frase non voleva significare che ella non potesse stare con lui per il suo stile di vita, ma che il fatto di saperlo in pericolo non l'aggradava affatto.
Era difficile però comprendere dietro certe frasi quale fosse il reale messaggio della Nygaard, che a malapena era riuscita a sbilanciarsi con il Mercenario, se non durante la loro unica notte di passione insieme.
Ricordava ogni singolo momento e avrebbe desiderato tanto replicare, ma la Figlia di Gaia dovette trattenere la propria passione.
Qualunque tipo di sforzo non poteva che essere dannoso in quel momento per Tybalt, dunque non ci sarebbe stato verso per lei di replicare qualcosa di simile a quanto vissuto qualche settimana prima.
Fece presto la conoscenza di Nut, un Semi Gildato Terran. Era strano pensare che il Kingston ed i suoi amici formassero un trio perfetto, incarnando i sacri elementi principali come Fuoco, Terra ed Acqua.
Una coincidenza davvero buffa, ma in teoria la Nygaard non avrebbe dovuto credere alle coincidenze.
Purtroppo la sua fede in Gaia si era momentaneamente smarrita anche a causa di ciò che era successo tanti anni prima.
Troppa corruzione e troppa presunzione in mezzo ai suoi Figli per credere che essi fossero gli unici prescelti dal Mana degni di sfruttarne l'immane potenza.
Buffo che tu ed i tuoi amici siate così perfettamente equilibrati.
O forse dovrei dire che questo è il volere del... Conflux, così dite vero?
Perché scusa, tu come lo chiami?
Va beh, si dice anche "Equilibrio" ma un Gildato difficilmente non lo sa.
Questo perché lei non è una Gildata, Nut.
E allora come è possibile che conosca la faccenda degli Elementi, scusa?
... Perché lei è una Druida, amico mio!
C***o, mi prendi in giro?!
Era sempre piacevole fare un certo effetto sul prossimo.
Ma in quel momento la ragazza non voleva mettersi in mostra né risaltare agli occhi di Oakland, anche se per forza di cose lo fece.
Il suo interesse era rivolto completamente a Dre e nel seguire i suoi movimenti.
Era quasi fastidioso rendersi conto di quanta attenzione attirassero quelle ferite.
Cercava di distrarsi, di distogliere sguardo e mente, ma poi ritornava lì, puntuale, chiedendosi se non stesse facendo troppi sforzi.
Si innervosì e questo fece salire sul suo viso un'espressione particolarmente imbronciata, corrucciata.
Mentre i due migliori amici davano il meglio di sé in quel siparietto comico improvvisato.
... Questa è una faccenda seria, è la prima druida che conosco...
E sì perché io e Sly prima uscivamo con una comitiva di druidi, vero?
Quindi come si suppone che debba comportarmi?
Se lo chiedi a lei, ti risponderebbe di prostrarti ai suoi piedi, ma ascolta me e semplicemente trattala come una persona normale, però con poco più tatto!
In verità mi sarei accontentata anche solo di un inchino, ma se tu sei un bifolco non posso certo aspettarmi un grado di educazione più elevato dalla gente che frequenti...
Noto una consistente sintonia, eh?
Il gestaccio che Tybalt fece nei confronti del Gresham non era certo nuovo a vedersi per Scarlet, sebbene per lei non fosse un'abitudine così tanto consolidata.
Era il tipico gesto di chi apparteneva ai bassi fondi, di una volgarità tale che lasciava intendere molto bene che tipo di estrazione sociale avesse Dre.
Se avesse portato il ragazzo a casa come suo compagno, i suoi genitori adottivi probabilmente sarebbero sbiancati per l'inadeguatezza del Kingston al rango della Nygaard.
Ma contro l'imprinting non si poteva combattere, contro l'imprinting non si poteva lottare.
Lei lo aveva scoperto ormai giorno dopo giorno, arrendendosi lentamente a ciò che il suo cuore bramava con tanta ferocia.
Quando la cena arrivò, Scarlet si mise seduta a mangiare insieme a loro, facendosi servire dal Gresham e facendogli una serie di domande per assicurarsi che egli stesse davvero aiutando il bifolco del suo cuore a guarire.
Sicuro di avere le giuste competenze per guarirlo?
Direi proprio di sì.
Non sarebbe stato meglio portarlo in un centro ospedaliero qualificato?
Glielo spieghi tu o lo faccio io, Dre?
Purtroppo questa la vita difficile di un Mercenario che cerca di sventare operazioni malavitose, Scarlet.
Dentro gli ospedali possono fare domande molto scomode, prima fra tutte la reale identità.
Normalmente i Mercenari sono coperti dal segreto professionale ma devono anche dimostrare che stessero svolgendo un incarico retribuito da qualcuno.
Se, invece, l'operazione è pressoché privata e autonoma, la copertura cade e allora è meglio provare a curarsi da soli.
In ogni caso Nut come secondo lavoro è un MediMago, sono in ottime mani, per fortuna.
Non disse nulla per il momento, ragionando su quello che il ragazzo di colore le aveva detto per fare i propri dovuti pensieri.
Quanti segreti ancora si portava appresso, quante cose di lui non conosceva, come il perché avesse ricevuto la carica di Semi Gildato del Fuoco.
Avrebbe voluto scoprire tutto e subito, ma la Nygaard sapeva aspettare nonostante l'elemento che la dominava.
Durante la cena ella si chiuse in un silenzio anche piuttosto strano, dato che ella di solito non perdeva occasione per ferire il prossimo con la propria lingua tagliente.
Di sicuro non era la bontà della pizza a tenerla zitta, per questo il Mercenario comprese che probabilmente fosse giunto il momento delle chiacchiere scomode e Nut, per fortuna, capì l'antifona.
Avrebbe passato la notte in albergo e sarebbe ritornato il giorno dopo per controllare in che stato fossero le ferite.
Se solamente avesse proseguito la sua crescita all'interno di una Comunità, forse la Nygaard avrebbe saputo come aiutare il Mercenario a guarire più velocemente da quello stato di degenza.
Purtroppo le sue conoscenze erano ferme, ferme a ciò che aveva appreso prima di essere cacciata via dalla sua casa e dalla sua gente.
Un guizzo di Fuoco le fece stringere il pugno in maniera più violenta, arrabbiata che a causa delle azioni scellerate di altri ella avesse dovuto interrompere il proprio cammino in quanto Figlia di Gaia.
Signorina Druida, mi fido di lei per lo svolgimento di un egregio ruolo da brava infermiera.
Pochi sforzi, di ogni genere...
Sei più capace come portaborse che come comico... Ma cercherò di seguire l'ultimo consiglio.
Nut lasciò lo stanzino delle scope, finalmente, permettendo a Scarlet e Dre di guardarsi occhi negli occhi, da soli e immersi in quell'intimità che li aveva visti uniti solamente una volta, quando finalmente la Nobile del Mana Rosso si era concessa a lui quella singola notte.
Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!
E non hai idea di cosa ho indossato sotto...
Ma temo che dovrò attendere di vederti guarito per potertelo mostrare.
Una piccola battuta maliziosa, un sorriso più complice, poi di nuovo lo sguardo serio, mentre la mano accarezzava delicatamente la zona coperta dalle bende.
Mi dispiace di non essere una Druida molto potente.
Se potessi, ti avrei guarito da queste ferite in un battibaleno...
Un moto di calda sincerità ed affetto, mentre ella abbassò lo sguardo triste sul corpo del Mercenario, una tristezza appena velata.
Forse poteva sembrare difficile credere che la Nygaard non fosse potente, ma la verità era proprio quella, una verità che adesso lo stesso Dre stava apprendendo.
Essere la discendente di un ex-Erede non la rendeva automaticamente superiore rispetto a tanti altri.
La sua connessione col Fuoco era maggiore, ma si fermava lì, insieme al resto della sua magia, vincolata per sempre ad una decisione presa da altri.
Dai, adesso sentiamo.
Siamo io e te e se inserisci il codice 2975 su quella pulsantiera accanto all'ingresso, innescherai anche il sistema completo di protezione.
L'intera casa sarà insonorizzata e sarà impossibile osservare all'interno nemmeno con le migliori tecnologie magiche avanzate.
... Regolati tu in base a quanto pensi sia importante essere al sicuro.
Annuì la ragazza, alzandosi quasi immediatamente per inserire la sequenza numerica che le aveva dato il Kingston.
Un gesto che per ovvi motivi preoccupò il bifolco, rendendolo doppiamente nervoso di non poter essere per lei di un qualsiasi aiuto.
Ma per fortuna i servigi che gli venivano richiesti egli poteva svolgerli anche standosene in quel modo.
L'importante era che la ragazza fosse al sicuro da chiunque la stesse cercando.
Sono qui perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.
L'esordio era molto interessante, criptico, intenso.
Per Scarlet non era facile raccontare quello che aveva scoperto né mettere al corrente il Kingston di tutto quanto stesse accadendo nella sua vita, profezia compresa.
Se avesse compreso i suoi sentimenti e avesse saputo della profezia, come avrebbe reagito il Kingston?
Essere i possibili genitori di un futuro Erede del Fuoco non era certo una responsabilità di poco conto, specie perché nessuno poteva sapere in che misura quella profezia si sarebbe avverata.
Sarebbe diventata lei stessa un'Erede e, di conseguenza, una Jinn insieme all'uomo che amava, oppure la loro unione avrebbe generato un figlio che a sua volta sarebbe poi diventato legittimo padre o madre di un vero Erede del Fuoco?
Tante congetture che la Nygaard non aveva voglia di esporre, per timore di vedere Dre scappare via da lei.
Quel legame che si stava creando fra di loro era ancora così misero e fragile, specie da parte del Semi Gildato, che non aveva dalla sua alcun imprinting ad aiutarlo.
Ma qualcosa avrebbe pur dovuto dirla.
Devi sapere che ancor prima che ci incontrassimo, io... Sapevo di essere in pericolo per via di una profezia fatta su di me e indicatami attraverso la lettura delle Rune.
Secondo le Rune, è scritto nel mio destino che io debba dare alla luce una nuova progenie del Fuoco.
I Figli della Notte più ostili e appartenenti ad un pericoloso clan hanno sempre temuto il potere dei Jinn del Fuoco, per via di un Incantesimo sacro in grado di spazzarli via in un istante.
Quando quella schifosa feccia mi attaccò, credevo che il motivo fosse l'ostilità che nutrivano nei miei confronti per via di quella profezia.
Ma dopo quell'attacco, mio fratello indagò ancora più a fondo scoprendo una verità davvero... Terribile.
Non era spaventata Scarlet, o meglio, non era paura il primo sentimento che le si poteva leggere negli occhi.
Era rabbia quella che si annidava come un focolaio mai del tutto spento dentro di lei, una rabbia che accese immediatamente i suoi capelli, facendoli diventare color delle fiamme.
Il fatto che dei Figli di Gaia volessero la sua morte non faceva altro che accendere l'astio che la Nygaard provava verso i suoi stessi fratelli e sorelle.
Coloro che l'avevano condannata a diventare una Rinnegata avrebbero dovuto temerla molto, se ella fosse salita al potere.
Anzi, non era escluso che dietro ci fossero proprio coloro che un tempo si definirono suoi benefattori e giustificarono quella decisione come la compassione di volerla sapere lontana da qualunque male le fosse stato arrecato.
I Non Morti non sono altro che sicari al soldo degli stessi Figli di Gaia.
Non puoi saperlo, ma non è raro che esistano gruppi ostili ai Jinn e agli Eredi.
Siamo in guerra con i nostri stessi fratelli e sorelle fin da quando siamo nati, ma né mio fratello né io sappiamo dire con certezza da chi provengono questi ordini.
Posso supporre che l'attuale Famiglia del Fuoco abbia un interesse personale a non permettermi di compiere il mio destino...
Ma non escludo altri nemici che potrebbero temere una mia eventuale ascesa al potere.
Intrighi politici, tradimenti di sangue, omicidi.
Scarlet doveva rendere noto a Dre tutto quanto, nonostante la paura di perderlo, nonostante temesse un dietrofront completo su di lei.
Doveva ancora arrivare alla parte in cui gli chiedeva ospitalità e rifugio, ma nel frattempo il Kingston avrebbe potuto osservare diverse sfaccettature sul suo viso, che passavano dalla rabbia, al dolore, alla voglia di vendicarsi di coloro che la stavano minacciando.
E poi negli occhi quella sofferenza, così malcelata in quel momento perché troppo vicina all'uomo che amava.
Una sofferenza che desiderava condividere con Dre, ma che non faceva per orgoglio, per testardaggine, per sfida.
Fino a quando non saprò chi c'è dietro a questo complotto, non posso rimanere con la mia famiglia.
Loro sarebbero i primi ad essere presi di mira.
Anche la Tribù di mio fratello sarebbe in pericolo se mi tenessero lì, sarebbe il primo posto dove verrebbero a cercarmi.
Ma nessuno sa di te.
Tu sei l'unico nascondiglio sicuro che ho al momento e, lo sai, i miei genitori ti pagherebbero bene.
Mio fratello attualmente è in viaggio per depistare coloro che mi stanno cercando, per cui nessuno sa che sono qui.
... Adesso hai compreso il perché della valigia.
Voleva restare lì.
In pianta stabile.
Nello stanzino delle scope.
Era disposta a cambiare vita per avere salva la pelle... O per stare vicina a Dre?
Una domanda a cui Scarlet non avrebbe risposto spontaneamente.
Dal tono di voce, dal modo in cui aveva parlato, per lei era ovvio e scontato che così sarebbe stato.
Ma il Kingston poteva sempre decidere di intavolare con lei una discussione su quanto sarebbe stato più gentile ed educato chiedergli prima se fosse d'accordo.
No, anche nel pericolo, la Rossa non cambiava.
Spocchiosa, presuntuosa e arrogante.
E follemente innamorata di quel bifolco.