1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Malibù

Messaggioda Monique » 08/05/2017, 17:38

Malibù (nella grafia inglese: Malibu; in quella spagnola: Malibú) è una città situata a ovest della contea di Los Angeles, in California. Al censimento del 2110, il numero di abitanti era 12.645.
La città di Malibu si estende per circa 43 km lungo le coste del Pacifico: essa è famosa per le sue afose spiagge e per essere la residenza di molte stelle del cinema e dello spettacolo in genere; la città è attraversata dalla Pacific Coast Highway e circoscritta a est da Topanga e dalle Pacific Palisades, a nord dalle Santa Monica Mountains, a nord-ovest dalla Ventura County e a sud dall'Oceano Pacifico. Le spiagge includono la Malibu State Beach e la Topanga State Beach. I parchi, invece, si estendono dal Malibu Creek State Park alla Santa Monica Mountains National Recreation Area.
Una famosa targa recita: "Malibu: uno stile di vita". Altri slogan: "Dove le montagne incontrano il mare", "Un bel paesaggio di 27 miglia".


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Messaggioda Nimue » 08/05/2017, 17:52

@ 10.9.13 ¬ Malibù (California) ¬ Abitazione di Axell Cartwright ¬ 4.12 p.m. @


Ci aveva messo quattro giorni.
Quattro giorni di riflessione continua.
Le era venuto un mal di testa quotidiano ormai, nonostante l'Elemento.
Gérôme l'aveva lasciata libera.
Libera di andare da Axell.
Libera di stare con lui.
Ma era ciò che Nimue volesse?
Ed il Cartwright?
Chi le diceva che la volesse ancora, specie dopo gli ultimi avvenimenti?
Secondo il Lamarck era l'unica a cui l'ex Capitano dei Gravity Beetles avrebbe dato ascolto.
Secondo la Allen l'ex fidanzato la sopravvalutava decisamente troppo.
Eppure, dopo quei quattro giorni, si era decisa.
Si era vestita, pettinata, e si era smaterializzata.
Non aveva la minima idea di cosa gli avrebbe detto una volta trovatoselo di fronte.
Ma sapeva anche che fosse inutile prepararsi il discorso prima.
Che tanto alla fine avrebbe semplicemente seguito l'istinto.
Non era forse grazie ad esso che era lì, di fronte a casa sua?
Suonò il campanello.
Il cuore le batteva forte, si sentiva nervosissima.
Non lo vedeva da mesi.
Non era nemmeno andata a vedere Ariel alle cerimonie di apertura/chiusura dei Mondiali.
Tutto per evitargli/si altro dolore.
E dire che la Jiménez le aveva riservato un posto in tribuna d'onore...
Ma il pensiero di vederlo, di farsi vedere da lui... faceva troppo male.
E poi non voleva distrarlo.
Non che fosse servito a molto, comunque.

... salve.

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Sono un'amica di Axell, Nimue Allen...
È in casa?
Avrei... bisogno di parlargli.


Salutò Bertha con un sorriso veloce.
Ipotizzò che tanto non si ricordasse minimamente di lei.
Non se la prese per questo, comunque.
Attese invece che ella lo facesse entrare.
Sperando che egli fosse in casa, o rientrasse a breve, se non altro.
Le sudavano le mani.
Non era mai successo, assurdo.
Temeva di dire la cosa sbagliata, di fare la cosa sbagliata.
Era seduta sul divano del salotto, ma pareva più che altro una statua di sale.
Rigida, tesa oltre l'inverosimile.
Quasi non riusciva a respirare per l'ansia.
A prescindere che il Cartwright fosse in casa o meno -e quindi dovesse aspettarlo- quando le arrivò di fronte si alzò in piedi di scatto.
Come avesse una molla sotto al sedere.

... Axell...

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Lo fissò per un lungo istante.
In silenzio.
Col Fulmine che tuonava dentro lo spirito.
Quando i piedi si mossero, quasi non se ne accorse.
Ma chissà come passò dallo stargli in piedi davanti... all'abbracciarlo.
O almeno a tentare di farlo.
Non era detto che lui lo volesse, quell'abbraccio.
Che lo accettasse.
Ma era ciò che, istintivamente, Nimue si sentì di fare.
Con la speranza, forse stupida, di farlo sentire un po' meglio solo con la propria presenza.
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Messaggioda Axell » 09/05/2017, 22:40

31 Agosto 2113
Palazzo del Quidditch
Johannesburg - Sud Africa
Ore 23:03


Nominato CapoCannoniere dei Mondiali!
Ben 1360 punti di distacco dalla seconda classificata!
Un bell'applauso per il Capitano degli Holy Rangers, vincitori di questa edizione!


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Doversene stare lì seduto era già un'agonia di proporzioni bibliche, manco fosse una delle piaghe d'Egitto.
Aveva sognato ad occhi aperti quella competizione fin dal suo ingresso nei professionisti, aveva sempre saputo di poter vincere e guidare i Gravity Beetles alla vittoria.
Invece se ne stava confinato lì, alla fine dei giochi, ad applaudire quel pallone gonfiato, conscio di aver fatto finire la sua squadra tra le ultime dieci su cento.
Ma non era solo quello il motivo dello sguardo freddo, pietrificato e privo di ogni emozione negativa: il Presidente della Società lo aveva convocato quella stessa mattina.
Pur ringraziandolo di tutto il lavoro svolto con i Gravity e di tutte le vittorie e trofei importanti conseguiti, lo aveva ugualmente licenziato, liquidandolo a secco.
Un assegno da ben 6300 Galeoni per andarsene in sordina e non creare trambusti o fastidi. Axell lo aveva strappato davanti agli occhi del Presidente, sbattendo la porta.
Era consapevole di essere lui nel torto, in buona parte, ma come potevano averlo mandato via dalla squadra dopo tutti gli obiettivi raggiunti assieme.
Alcuni tifosi per strada lo salutavano freddamente e nemmeno più l'ombra di una richiesta di autografo: ecco l'amaro destino del giocatore fallito e perdente.
Erano da poco passate le tre di notte quando finalmente quello stillicidio terminò, permettendogli di alzarsi in piedi ed andarsene in silenzio, come era arrivato.
Oltre al danno, la beffa: nominato miglior portiere della competizione quello che lui stesso aveva definito "un professionista per modo di dire" nemmeno un anno prima.

10 Settembre 2113
Malibu - California - Settore Magico
Villa di Axell Cartwright
Ore 16:06


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Primo anno, subito convocato dal coach degli SqualoBianco, te lo ricordi, eh, Campione?
Fare il battitore non era nelle tue corde, ma nemmeno il cacciatore... Il cercatore poi, lo facesse qualcun altro!
Poi però, quando ti misero davanti a quei tre anelli d'oro, capisti subito cosa dovessi fare nella vita.


Quella vecchia foto, con effetto bianco e nero come voluto proprio da lui per l'album speciale alla carriera, ritraeva un Axell con tanta di quella grinta da far paura.
Lo sguardo e l'espressione saputa da un Cartwright pronto a spaccare culi a non finire e non solo sportivamente parlando. Era forte, era figo, era lui.
Da quegli undici anni ne erano trascorsi altri sedici. Era cresciuto in altezza, in massa, in voce, in barba, in uccello, insomma, praticamente in tutto.
Credeva però che quella espressione non gliel'avrebbe mai levata nessuno dal viso, perché facente parte del suo IO vero, quello apprezzato velocemente da tutti.
Invece erano ormai mesi che quel ragazzino non sfrecciava più nel Vento, che non sentiva più l'Aria tra i capelli tra una parata scattante ed un'altra.
Gli urli di incoraggiamento e le grida della folla impazzita per lui erano come echi lontani, lontani e per di più sbiaditi nella memoria in ordine sparso.

... Beh, si dice che per ogni uomo ci siano almeno 15 minuti di gloria nella vita.
Ne abbiamo avuti ben più di quindici... Forse non sarebbe il caso di lamentarsi...
... Vero?


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INTANTO

DLIN DLON DLAN


... salve.

E tu da dove sei uscita?
Una casetta delle Polly Pocket?
... Che vuoi?


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Sono un'amica di Axell, Nimue Allen...
È in casa?
Avrei... bisogno di parlargli.


Che fai prendi pure per il culo?
Certo che è in casa, dove dovrebbe essere?
Attenta a quello che dici o ti spezzo ogni osso del corpo compresi quelli che non penseresti nemmeno di avere.


Berta, la governante e guardia del corpo di Axell Cartwright, fece entrare Nimue con molta circospezione, fissandola neanche troppo di sottecchi, anzi.
Poi le intimò di rimanere dove stava, perché sarebbe andata lei a chiamare il padrone di casa che intanto, fuori in giardino, continuava a passeggiare aspettando la fine delle pulizie.
Nel sentire la descrizione della ospite (perché il nome Berta lo aveva già scordato), Axell inarcò il sopracciglio, annuendo e chiedendo alla donna di lasciarlo solo con la Allen.
Posò l'album di fotografie sul tavolo della cucina, rientrando, affacciandosi infine sul salotto e di conseguenza sull'ingresso.
C'erano ben pochi dubbi, era davvero la cantante texana.
L'ultima volta che si erano visti... Beh, era da un po' che non si vedevano, ecco.

... Axell...

Nimue...
Sono felice di vederti...
Cosa ci fai qui?


Aveva una espressione preoccupata lei ed una espressione spenta lui, ma non c'era da stupirsene obiettivamente.
La vide avvicinarsi di slancio ed abbracciarlo, ma non la fermò, affatto, pur rimanendo alcuni secondi fermo, guardandola addosso a lui.
Poi sorrise molto piano, un sorriso vuoto ma il primo forse un po' reale da qualche giorno ormai, ricambiando e stringendo con velata energia.

Qualcosa mi dice che segui la stampa sportiva assiduamente...

Una battuta molto, molto amare, ovviamente.

Non sono nemmeno riuscito a guardare negli occhi Ariel per la vergogna, per caso ti ha detto se ci sia rimasta male?
Tra l'altro devo chiedere scusa anche a te...
Avrei dovuto dedicarti molte parate, ma ho finito col farmi ridicolizzare anche dai secondi portieri delle squadre neo qualificate...
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Messaggioda Nimue » 10/05/2017, 15:26

... salve.

E tu da dove sei uscita?
Una casetta delle Polly Pocket?


Ehm... no.

Battuta sull'altezza.
Ah-ha.
Simpatica.
O meglio, lo sarebbe stata se non l'avesse sentita già mille volte.

... Che vuoi?

Sono un'amica di Axell, Nimue Allen...
È in casa?


Che fai prendi pure per il culo?
Certo che è in casa, dove dovrebbe essere?


... okay.
Avrei... bisogno di parlargli.


Attenta a quello che dici o ti spezzo ogni osso del corpo compresi quelli che non penseresti nemmeno di avere.

Annuì con un sospiro leggero.
Senza offesa, ma in quel momento non le importava nulla di Berta.
Era lì per Axell, solo ed esclusivamente per lui.
Le sembrava passata una vita da quando si erano visti l'ultima volta.
In parte era proprio così.
Non era nemmeno certa che volesse parlare con lei.
Se l'avesse mandata via, anche in malo modo?
Non lo avrebbe del tutto biasimato, onestamente.

... Axell...

Nimue...
Sono felice di vederti...
Cosa ci fai qui?


Non gli rispose.
Passò direttamente ai fatti.
E lo abbracciò, di slancio.
Scompariva contro di lui.
Era già piccola di suo, ma vicino al Cartwright...
Il gigante e la bambina per davvero.
Respirare di nuovo il suo profumo, non credeva sarebbe potuto succedere ancora.
E nonostante fosse passato qualche mese, quell'odore le sembrò subito familiare.
Inebriante a tratti, rassicurante per altri.
Era davvero felice di vederla?
Assurdo quanto la Allen ci stesse sperando.

Qualcosa mi dice che segui la stampa sportiva assiduamente...

Ti avevo promesso che sarei diventata la fan più attenta dei Gravity Beetles.

Rispose lei.
A voce bassa, incerta.
Una battuta amara, simile a quella di lui.
Fosse servito, avrebbe preso a calci tutta la dirigenza della squadra.
Mandarlo via così, dopo tutto quel tempo.
Dopo i successi ottenuti grazie al giocatore.
Capiva il business, capiva gli affari.
Ma l'umanità, quella dove stava?

Non sono nemmeno riuscito a guardare negli occhi Ariel per la vergogna, per caso ti ha detto se ci sia rimasta male?

Abbiamo parlato poco, ma non ce l'ha assolutamente con te.
Anzi, mi ha detto di dirti di stare tranquillo, qualora ti avessi incontrato.


Lo rassicurò lei immediatamente.
Si sedette sul divano, intanto, accanto a lui.
Gli occhi di Axell erano spenti, privi di vita.
Avrebbe voluto poterlo aiutare in qualche modo...
Ma convincere il Presidente di squadra a riprenderlo era impossibile.
E a quel punto non era nemmeno certa che il Cartwright lo avrebbe voluto.

Tra l'altro devo chiedere scusa anche a te...

A me?
E per cosa?


Avrei dovuto dedicarti molte parate, ma ho finito col farmi ridicolizzare anche dai secondi portieri delle squadre neo qualificate...

Non dirlo nemmeno per scherzo, e poi non le ho nemmeno viste le partite dei Mondiali...
Ariel mi aveva invitato in tribuna d'onore, ma ho pensato non fosse proprio il caso.


E se lui l'avesse vista lì?
Troppo dolore gratuito, e nessuno dei due se lo meritava.

Ti va di parlare un po'?
C'è una cosa importante che vorrei dirti...


Non voleva costringerlo ad ascoltarla.
Forse non era ancora in grado di focalizzarsi su un discorso serio, importante appunto.
Qualora però le avesse dato l'okay, allora Nimue avrebbe cominciato a parlare.

Qualche giorno fa è passato a trovarmi Gérôme: inutile dire non mi aspettassi minimamente di vederlo, è stata una bella sorpresa.
Abbiamo parlato, e... mi ha detto di essersi fidanzato.


Era merito di questa misteriosa ragazza se il Lamarck avesse cambiato idea su loro due?
Nel caso fosse stato così, avrebbe di certo dovuto ringraziarla.
E dirle grazie anche per il rendere evidentemente felice l'altro, al punto da spingerlo ad andare avanti.

Mi ha detto che questa ragazza lo fa stare molto bene, e che ha in programma di spostarsi in Europa e lavorare a Cipro, nel Laboratorio dei... fratelli Ravnick, se non sbaglio.

Non se ne intendeva molto, in materia.
Ma che Gérôme avesse una gran testa l'aveva sempre saputo.

Ad ogni modo non è passato da me solo per aggiornarmi sulle novità della sua vita, bensì per mettermi al corrente di una decisione da lui presa, forse anche grazie a questa persona, non lo so... mi ha detto che siamo liberi.

Breve pausa.
Sarebbe stato uno shock sentirlo?
Per lei lo era stato, eccome.
Diede tempo ad Axell di assorbire la botta.
Poi riprese.

Mi ha detto di aver capito che ci siano cose ben peggiori di ciò che io... noi abbiamo fatto a lui, e che non vuole essere la causa per la quale non possiamo stare insieme: è andato avanti, e questo significa lasciarsi alle spalle le vecchie questioni, provando a concentrarsi solo sul futuro.
Per questo ha detto che qualora lo volessimo... esatto, per lui andrebbe bene se fossimo una coppia.
E rimarrebbe comunque nostro amico, senza considerarlo un tradimento.


C'erano ancora un po' di cose da dire.
Ma meglio procedere a piccoli passi.
Era ancora ciò che il Cartwright volesse?
Stare con lei, essere una coppia?
E lei?
Beh, di sicuro stargli accanto e dirgli quelle cose voleva già dire molto.
Certo, c'erano problemi tecnici mica da poco da sistemare.
Ma in tanto tutto stava a lui...
A capire cosa Axell, in quel momento, volesse.
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Messaggioda Axell » 11/05/2017, 17:46

Qualcosa mi dice che segui la stampa sportiva assiduamente...

Ti avevo promesso che sarei diventata la fan più attenta dei Gravity Beetles.

Allora mi auguro che imparerai ad apprezzare anche il loro prossimo portiere...

Lo disse con una buona dose di freddezza, ma si notava quanto fosse sofferente nel dire una cosa simile, quanta rabbia tenesse in corpo senza sapere come sfogarla.
Era consapevole che non fosse stata colpa dei Dirigenti o della Amministrazione. D'altronde lui era andato davvero malissimo negli ultimi, ma licenziamento in tronco, proprio no.
Perché non metterlo come portiere di riserva per qualche settimana? Dargli una aspettativa di alcuni mesi con l'ultimatum? Ma licenziarlo di punto in bianco, caspita, quello aveva fatto davvero male.

Non sono nemmeno riuscito a guardare negli occhi Ariel per la vergogna, per caso ti ha detto se ci sia rimasta male?

Abbiamo parlato poco, ma non ce l'ha assolutamente con te.
Anzi, mi ha detto di dirti di stare tranquillo, qualora ti avessi incontrato.


Se non altro ho fatto qualcosa di buono in questi Mondiali, anche se non per il team.

Aver regalato alla Jiménez la possibilità di esibirsi di fronte ad una folla simile e farsi conoscere da tutto il Mondo Magico, anche solo per alcuni istanti, lo aveva reso contento.
Sapeva che quella ragazza valesse e si sapeva che la maggior parte dei pregi di Axl si andassero a trovare spesso e volentieri nel settore "altruismo" e "buon cuore".
Forse era il gene dei Cartwright, una sorta di eredità fatta solo per essere trasmessa a prescindere.

Avrei dovuto dedicarti molte parate, ma ho finito col farmi ridicolizzare anche dai secondi portieri delle squadre neo qualificate...

Non dirlo nemmeno per scherzo, e poi non le ho nemmeno viste le partite dei Mondiali...
Ariel mi aveva invitato in tribuna d'onore, ma ho pensato non fosse proprio il caso.


Se non sei delusa allora mi sento un po' meglio, per quanto le altre migliaia di persone che la pensano diversamente da te non aiutano tantissimo l'umore.

Non voleva sminuire l'importanza della Allen, ma per un Giocatore di Quidditch professionista le grida e le urla di approvazione dei tifosi erano praticamente l'ossigeno e la vita.
Axell sapeva di aver deluso tantissima gente, gente che all'inizio dei suoi fallimenti diceva che il suo fosse solo un periodo, gente che aveva creduto in lui fino ai Mondiali.
Persone che avevano difeso il suo onore anche quando il Capitano degli Holy Rangers gli gettava merda addosso. Risultato: Holy Rangers vincitori.

Ti va di parlare un po'?
C'è una cosa importante che vorrei dirti...


Sì, certo...
Tanto tutto sarà meglio che ripensare a quell'odioso Capitano pomposo...


La invitò a mettersi seduta, come fece anche lui, aspettando quindi che iniziasse a parlare, avendo capito che fosse un discorso serio, ma non così serio.

Qualche giorno fa è passato a trovarmi Gérôme: inutile dire non mi aspettassi minimamente di vederlo, è stata una bella sorpresa.
Abbiamo parlato, e... mi ha detto di essersi fidanzato.


... Mi fa piacere per lui.

Non ebbe molto altro da aggiungere, in verità, annuendo e alzando le spalle, perché in quel momento il problema con Gérôme lo toccava fino ad un certo punto.
Il Lamarck aveva un lavoro, un futuro sereno e per di più anche una nuova persona con cui condividerlo.
Ok, erano litigati e non gli piaceva quella condizione, ma il Cartwright nella sua blanda fase di egoismo riusciva a pensare solo alla sua condizione negativa, non quella positiva dell'amico.

Mi ha detto che questa ragazza lo fa stare molto bene, e che ha in programma di spostarsi in Europa e lavorare a Cipro, nel Laboratorio dei... fratelli Ravnick, se non sbaglio.

Tornerà a Cipro dunque, capisco...
Beh quella parte del Mondo gli piaceva...
Si vedrà più spesso con Victoria probabilmente...


L'aveva liquidata piuttosto in fretta, la Randall, quando qualche giorno prima ella era passata da lui per un saluto e qualche chiacchiera.
Ormai il ragazzone resisteva a non più di dieci-quindici minuti di parole, poi tendeva a voler tornare solo, come fatto con Vergil, Evan, Kelly, un po' chiunque.
Appena ripresosi avrebbe organizzato qualcosa con tutti e magari a quel punto anche con Gérôme stesso e fidanzata, sempre che gli andasse ed andasse a lei.

Ad ogni modo non è passato da me solo per aggiornarmi sulle novità della sua vita, bensì per mettermi al corrente di una decisione da lui presa, forse anche grazie a questa persona, non lo so... mi ha detto che siamo liberi.

Assottigliò lo sguardo, sbattendo le palpebre piano e focalizzando meglio l'attenzione sulla texana, interrogativo e confuso per quel fulmine a ciel sereno.
Cosa era preso al Lamarck da spingerlo ad andare da Nimue e comunicarle di non avere più alcuna "restrizione", per così dire, da un punto di vista sentimentale?
Ovvio che c'entrasse la nuova metà, probabilmente, ma era tutto così tanto improvviso e destabilizzante che Axell poté solo scuotere la testa per far intendere alla moretta di proseguire.

Mi ha detto di aver capito che ci siano cose ben peggiori di ciò che io... noi abbiamo fatto a lui, e che non vuole essere la causa per la quale non possiamo stare insieme: è andato avanti, e questo significa lasciarsi alle spalle le vecchie questioni, provando a concentrarsi solo sul futuro.
Per questo ha detto che qualora lo volessimo... esatto, per lui andrebbe bene se fossimo una coppia.
E rimarrebbe comunque nostro amico, senza considerarlo un tradimento.


... Tu cosa gli hai risposto?

Fu la prima domanda spontanea che gli venne da dire, anche perché nel frattempo il suo cervello stava cercando di collegare circuiti staccati da ormai diversi giorni.
La sua emotività era stata messa in stand by per moltissimo tempo, così da limitare i danni della sofferenza e della memoria sul passato, ma lì sarebbe stato necessario riattivarla.
La vedeva con un'espressione abbastanza serena e dolce, questo significava che evidentemente per lei fosse una bella notizia.

Diciamo che... È come una secchiata di Ghiaccio su una scottatura bruciante...

La metafora con l'Elemento di Gér non era assolutamente uscita per caso e tra l'altro fu anche la prima leggerissima e vaga battuta ironica fatta da Axell dalla fine dei Mondiali.
Il suo cuore aveva ripreso a battere ad un ritmo più simile al normale, il Vento a smuoversi appena, per quanto gli ingranaggi fossero ancora un bel po' da oliare.
Sentiva di voler essere contento per quelle parole, per quell'assurdità avvenuta per caso, ma ovviamente il Ghiaccio poteva dare una sensazione momentanea, senza però rimuovere l'ustione.

... Mi sei mancata tanto, Nimue.

Poteva non sembrare il tono di voce più gioioso in assoluto ed in effetti non lo era, ma lo scintillio di vita nei suoi occhi, quello era la riprova della vera emozione seppellita sotto la tristezza.
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Messaggioda Nimue » 11/05/2017, 21:14

Qualcosa mi dice che segui la stampa sportiva assiduamente...

Ti avevo promesso che sarei diventata la fan più attenta dei Gravity Beetles.

Allora mi auguro che imparerai ad apprezzare anche il loro prossimo portiere...

Scherzi, vero?
Io li seguivo per te...


Scosse la testa, infastidita.
Il prossimo portiere, chiunque fosse, non voleva nemmeno sentirlo nominare.
Anzi, non voleva più nemmeno sentir parlare di Gravity Beetles.
Potevano andare in rovina, per lei.
Bastardi insensibili.

Non sono nemmeno riuscito a guardare negli occhi Ariel per la vergogna, per caso ti ha detto se ci sia rimasta male?

Abbiamo parlato poco, ma non ce l'ha assolutamente con te.
Anzi, mi ha detto di dirti di stare tranquillo, qualora ti avessi incontrato.


Se non altro ho fatto qualcosa di buono in questi Mondiali, anche se non per il team.

La tua idea le ha permesso di farsi conoscere da un sacco di persone, mi ha detto che Calvin ed Evan sono molto ottimisti riguardo l'aumento dei profitti... la tua generosità l'ha aiutata tanto, di questo devi esserne fiero.

Lo disse con convinzione.
Non certo per tirarlo su di morale e basta.
Era stato un amico prezioso per Ariel.
E la Jiménez lo sapeva.
Per questo non ce l'aveva affatto con lui.

Avrei dovuto dedicarti molte parate, ma ho finito col farmi ridicolizzare anche dai secondi portieri delle squadre neo qualificate...

Non dirlo nemmeno per scherzo, e poi non le ho nemmeno viste le partite dei Mondiali...
Ariel mi aveva invitato in tribuna d'onore, ma ho pensato non fosse proprio il caso.


Se non sei delusa allora mi sento un po' meglio, per quanto le altre migliaia di persone che la pensano diversamente da te non aiutano tantissimo l'umore.

Io credo che molte di loro ti abbiano già perdonato, più di quante pensi: i tuoi fans ti vogliono bene, anche quando le cose vanno in modo pessimo... abbi fiducia in loro, perché sono certa che anche loro ne abbiamo ancora in te!

Cosa poteva fare per aiutarlo?
Avrebbe fatto qualsiasi cosa, per lui.
Davvero.
Ma non sapeva che inventarsi.
E questo la frustrava parecchio.
Per non pensarci, gli chiese se potessero parlare.
C'erano cose importanti che doveva sapere.
Che Gérôme avesse deciso di spostarsi a Cipro, ad esempio.
O che fosse fidanzato, ad esempio.
Probabilmente, in un primo momento, Axell avrebbe pensato che non gli importasse.
Ma c'era un motivo per cui Nimue glielo stesse dicendo.

Mi ha detto di aver capito che ci siano cose ben peggiori di ciò che io... noi abbiamo fatto a lui, e che non vuole essere la causa per la quale non possiamo stare insieme: è andato avanti, e questo significa lasciarsi alle spalle le vecchie questioni, provando a concentrarsi solo sul futuro.
Per questo ha detto che qualora lo volessimo... esatto, per lui andrebbe bene se fossimo una coppia.
E rimarrebbe comunque nostro amico, senza considerarlo un tradimento.


... Tu cosa gli hai risposto?

In un primo momento non...

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... non sapevo proprio che dire!
Insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato? L'ho ringraziato, naturalmente, chiedendogli perché fosse venuto da me e non da te... secondo lui io ero l'unica a cui avresti dato retta.


Possibile che fosse davvero così?
Che davvero la Allen fosse l'unica a cui era stato concesso di parlare col Cartwright?
In quel caso il Lamarck avrebbe avuto ragione.
Ma prescindere, di sicuro quella notizia fu uno shock, per il ragazzone.
E come dargli torto?

Diciamo che... È come una secchiata di Ghiaccio su una scottatura bruciante...

In puro stile Gérôme, allora...

Commento lei, ironica.
Aveva un'espressione dolce sul volto, Nimue.
Morbida, forse appena nervosa.
Dopotutto non si parlavano da mesi.
Era anche normale sentirsi tesi.

... Mi sei mancata tanto, Nimue.

... anche tu mi sei mancato, Axell.

Ammise la texana.
Allungò la mano.
Gliela prese dolcemente.
La manina di lei e quella di lui, di nuovo insieme.
Che spettacolo emozionante.
Abbassò gli occhi.
Sospirò, si umettò le labbra.
Ora veniva la parte difficile.

Prima di continuare ho bisogno di sapere una cosa...
Tu sei ancora dell'idea... di stare insieme?


All'epoca lui gliel'avrebbe proposto, se la Allen fosse stata single.
Ma ora?

Questo dovrei essere io a chiederlo, non credi?

Sorrise, annuendo.
In effetti aveva ragione.
Era stato il Cartwright quello ad essersi innamorato, alla fine del loro incontro.
Lo era ancora?

Sarò sincera con te, Axell... io vorrei stare con te.

L'aveva capito quando si era resa conto di voler andare da lui.
A che pro comunicargli di poter stare insieme se poi la stessa Nimue non lo avesse voluto?
Ma le cose non erano così semplici.

Ma è successa una cosa che potrebbe cambiare tutto...
Qualche settimana fa Evan mi ha convocata nel suo ufficio, e mi ha detto che la Cat&Fox ha messo sotto contratto una cantante già molto famosa in Corea, la quale ha espresso il desiderio di voler lavorare in Texas: questo ha costretto lui e Calvin a decidere di dividersi tra le due sedi, e per ragioni logistiche... io dovrei spostarmi in Europa.


Lei, che non era mai uscita dal Texas.
A pensarci ancora adesso le sembrava impossibile.
Seriamente assurdo.
Eppure sarebbe successo, volando dall'altra parte del mondo.

Da un lato, inaspettatamente, potrebbe essere una cosa positiva, perché Gérôme si è detto disposto a riflettere sulla possibilità di farmi ancora da Vocal Coach, ma a prescindere dovrei spostarmi in Europa, e fare su e giù da lì a qui...

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... io non credo sia fattibile intraprendere una relazione, con questi presupposti.
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Messaggioda Axell » 13/05/2017, 15:50

Se non sei delusa allora mi sento un po' meglio, per quanto le altre migliaia di persone che la pensano diversamente da te non aiutano tantissimo l'umore.

Io credo che molte di loro ti abbiano già perdonato, più di quante pensi: i tuoi fans ti vogliono bene, anche quando le cose vanno in modo pessimo... abbi fiducia in loro, perché sono certa che anche loro ne abbiamo ancora in te!

Avrebbe voluto tanto crederle, ma lo sport era un brutto mondo, specie per i professionisti che si facevano amare per un periodo, regalando emozioni e soddisfazioni, per poi avere un calo e così divenire soltanto motivo di sconfitte e lamentele. Axell non era stato l'unico ad aver avuto un destino simile, quindi non è che fosse una novità, ma era davvero debilitante scoprire che la percentuale di gadget riferiti al marchio "Axl" era calata drasticamente in quei mesi di quasi il 60%, insomma davvero una disfatta quasi totale.
Tuttavia continuare a parlare di quello non lo avrebbe aiutato a tirarsi su di morale, meglio focalizzarsi su altro ed in effetti la Allen ci riuscì perfettamente, raccontando della visita di Gérôme e del suo presunto via libera alla loro relazione, forse in merito all'avvicinamento con una ragazza nuova del quale, probabilmente, s'era affezionato in fretta, anzi, davvero in velocità.
Interessante e singolare, senza dubbio, ma era poco importante quando poteva servire per garantire a loro di stare finalmente bene assieme.

... Tu cosa gli hai risposto?

In un primo momento non...

Non?

... non sapevo proprio che dire!
Insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato?
L'ho ringraziato, naturalmente, chiedendogli perché fosse venuto da me e non da te... secondo lui io ero l'unica a cui avresti dato retta.


Mi conosce davvero fin troppo bene allora...

Perché mentire e tenere la posizione? Axell non era mai stato così e non aveva alcun problema a rivelare la verità onestamente.
Non appena entrata in quella villa, Nimue si era portata appresso un Vento di positività e calore, che pur non potendo rimetterlo in sesto, lo avevano comunque fatto respirare.
Oltre a questo, anche lo stesso Lamarck aveva contribuito a non fargli percepire più così tanto dolore, seppur momentaneamente, ma con un impatto bello forte.

Diciamo che... È come una secchiata di Ghiaccio su una scottatura bruciante...

In puro stile Gérôme, allora...

Per te invece, com'è stato?
Voglio dire... Che sensazioni ti ha trasmesso?
Anche il semplice rivederlo.


Non voleva pensare che in qualche modo ella avesse percepito il sentore di aver combinato una cretinata nell'averlo lasciato, perché sarebbe stato stupido.
Altrimenti non sarebbe andata lì da lui quel giorno. Ma più che altro volle interessarsi sul tipo di emozione sentita nell'avere la possibilità di andare avanti con il Cartwright.
Era stata felice? Aveva sentito l'irrefrenabile desiderio di correre da lui e baciarlo? Perché quello che provava lui era mitigato dal dolore, ma se non ci fosse stato, avrebbe reagito in quel modo.

... Mi sei mancata tanto, Nimue.

... anche tu mi sei mancato, Axell.

Quando le loro mani si toccarono, Axell le chiese di smuovere un po' gli elementi a vicenda, così che si abbracciassero e tornassero a contatto.
Fu una sensazione semplicemente appagante e meravigliosa. Strinse la manina della texana, mentre lei, quasi volevo scherzare, gli chiese se fosse ancora dell'idea di stare assieme.
Ovvio che per lui ci fosse ancora e parve anche che finalmente lei fosse pronta a lasciarsi andare, se non fosse stato per un piccolissimo problema organizzativo.
In altre parole per un solo, singolo istante, Axell riuscì a sentire una gioia ancora più grande e avvolgente carezzargli il cuore e l'anima, prima di ripiombare nello sconforto.
Gérôme poteva pure aver gettato del Ghiaccio sulla scottatura, ma Nimue con quelle piccole parole meravigliose era riuscita anche solo per un secondo a stendere un velo di pomata curativa.
C'era poco da fare, quando c'era di mezzo il sentimento e il desiderio, tutto subiva una mutazione in meglio. Questo il Lamarck l'aveva previsto, ecco perché mandare lei, la sua piccolina.

Qualche settimana fa Evan mi ha convocata nel suo ufficio, e mi ha detto che la Cat&Fox ha messo sotto contratto una cantante già molto famosa in Corea, la quale ha espresso il desiderio di voler lavorare in Texas: questo ha costretto lui e Calvin a decidere di dividersi tra le due sedi, e per ragioni logistiche... io dovrei spostarmi in Europa.

Cosa cosa cosa?!
E chi c***o è questa primadonna rompipalle dagli occhi a mandorla?!
Adesso lei schiocca le dita e tu ti allontani dalla tua famiglia, dai tuoi amici, che per altro ti credono pure babbana!


Axell era Vento e come tale saltava su che era una meraviglia, specie perché sapeva alla perfezione quanto Nimue ci tenesse alla sua comitiva e passare spesso all'Italian Ranch.
Pur venendo a sapere del nome della cantante V.I.P., il Cartwright restò ugualmente perplesso, perché poco ferrato in materia di musica asiatica, ma ugualmente infastidito.
Quello sì che era un impiccio bello grosso, lui stava a Malibu, lei invece sarebbe finita in Inghilterra.

Da un lato, inaspettatamente, potrebbe essere una cosa positiva, perché Gérôme si è detto disposto a riflettere sulla possibilità di farmi ancora da Vocal Coach, ma a prescindere dovrei spostarmi in Europa, e fare su e giù da lì a qui...

Mentre ella parlava, il Gioc-... Ah no, ex Giocatore di Quidditch si mise in piedi, cominciando a camminare su e giù per il salotto.

... io non credo sia fattibile intraprendere una relazione, con questi presupposti.

Cioè fammi capire... Gérôme ci dà l'ok per stare assieme, dicendo anche di non voler perdere completamente i rapporti con noi...
... E il problema adesso ce lo crea una perfetta sconosciuta?!
Quasi quasi assoldo un Mercenario per metterle terrore... Oppure Berta, tanto farebbero lo stesso effetto...


Ehi Axell... Io devo occuparmi del salotto!
Quindi fuori dalle palle per almeno un'oretta, chiaro?!


Ok ok, un attimo!
Vieni, andiamo fuori in spiaggia...
... Lei è Nimue comunque!


Sì sì, "cosa" andrà benissimo!

Si misero a camminare lungo la riva del mare e Axell cercò di trovare un po' tutte le scappatoie possibili, illustrandole alla texana.
Voleva a tutti i costi riuscire a far sì che lei rimanesse da quelle parti per poter far decollare la loro relazione, ma come?
Evidentemente la Allen non aveva ancora tutta quell'influenza da potersi opporre, altrimenti non l'avrebbero spostata tanto facilmente.

Un finto certificato medico che attesta la tua intolleranza con il clima inglese?
... No eh? Ok...
Mh! Mando a Calvin un buono da 1.500 Galeoni da spendere in tutti i negozi di alta moda maschile della California!
... Non dipende da lui, giusto giusto...
Oh oh, ascolta! Fai firmare una petizione a tutti i tuoi fan in Texas che vogliono tu rimanga qua!
... Beh sì ovvio, essendo due filiali, i tuoi album verrebbero ugualmente distribuiti anche lì, uff...


Si mise seduto a braccia incrociate come un bambino imbronciato, l'espressione infastidita e il piede che batteva sul bagnasciuga con insistenza.
Poi, volse la testa a fissare la propria villa, osservandola ed osservandone i vari dettagli, con un'aria un po' assorta, malinconica.
Il rumore delle onde del male poi lo fece tornare a guardare in linea con l'orizzonte, quel mare californiano al quale si era ormai affezionato negli anni.

... Ora che ci penso però, non c'è nulla che tenga ancora me ancorato all'America.
Sto provando in ogni modo a capire come tu possa restare ma è anche vero che la tua vita e il tuo lavoro esistono e stanno andando avanti.
Quindi nel caso... E se io... Sì, se fossi io a spostarmi in Europa, allora andrebbe tutto bene per te? Intendo noi...
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Messaggioda Nimue » 13/05/2017, 16:46

... Tu cosa gli hai risposto?

In un primo momento non...

Non?

... non sapevo proprio che dire!
Insomma, chi se lo sarebbe mai aspettato?
L'ho ringraziato, naturalmente, chiedendogli perché fosse venuto da me e non da te... secondo lui io ero l'unica a cui avresti dato retta.


Mi conosce davvero fin troppo bene allora...

Perciò era vero?
Se fosse andato Gérôme a parlare con Axell, lui non lo avrebbe ascoltato?
Nimue era l'unica, in quel momento, a cui potesse/volesse dare retta?
Sapere una cosa del genere la fece sentire non poco importante.
Sentiva, riusciva a percepire quanto la sua presenza lì fosse speciale per il Cartwright.
E la Allen stessa sentiva di essere nel posto giusto.
Avrebbe solo voluto ch'egli potesse essere più allegro.

Diciamo che... È come una secchiata di Ghiaccio su una scottatura bruciante...

In puro stile Gérôme, allora...

Per te invece, com'è stato?
Voglio dire... Che sensazioni ti ha trasmesso?
Anche il semplice rivederlo.


È stato bello.

Perché mentire?

Non ci parlavamo da mesi, quindi sicuramente in un primo momento sono rimasta scioccata... ma sentire di nuovo la sua voce, vederlo persino disposto a prendere in considerazione l'idea di essere ancora il mio Vocal Coach, tutto questo mi ha scaldato il cuore.
Ed è stato altrettanto bello, per me, sapere che si sia fidanzato... perché se lo merita di essere felice, al 100%.


No, non aveva pensato di tornare con lui.
Altrimenti non sarebbe stata felice di sentirlo impegnato.
Ma le era mancato, come negarlo?
Avevano sviluppato un rapporto fatto di intesa, feeling, fiducia.
Pensare di poter essere ancora legati da un punto di vista lavorativo la rendeva felice.
Lo avrebbe desiderato tanto.
Ma non voleva pensare a Gérôme.
Non in quel momento.
Quello era tutto per Axell.

... Mi sei mancata tanto, Nimue.

... anche tu mi sei mancato, Axell.

Vento e Fulmine si incontrarono.
Così come le loro mani intrecciate.
Era bellissimo sentirli nuovamente così vicini, gli Elementi.
Ritrovarsi, con una spontaneità a tratti disarmante.
Il suo Fulmine sapeva bene cosa volesse.
Ed in fondo anche Nimue lo aveva capito.
Al di là dei problemi, degli ostacoli...
Lei sì, avrebbe voluto stare col Cartwright.
Poteva non essere innamorata di lui, ma i sentimenti li aveva.
Solo che...

Qualche settimana fa Evan mi ha convocata nel suo ufficio, e mi ha detto che la Cat&Fox ha messo sotto contratto una cantante già molto famosa in Corea, la quale ha espresso il desiderio di voler lavorare in Texas: questo ha costretto lui e Calvin a decidere di dividersi tra le due sedi, e per ragioni logistiche... io dovrei spostarmi in Europa.

Cosa cosa cosa?!
E chi c***o è questa primadonna rompipalle dagli occhi a mandorla?!


Si chiama Min Woo Sung, è una star in Corea ed il Presidente Kusanagi vuole farla conoscere anche in Occidente.
Ho sentito qualche suo pezzo, non è male se ti piace il genere pop...


Adesso lei schiocca le dita e tu ti allontani dalla tua famiglia, dai tuoi amici, che per altro ti credono pure babbana!

Non parlarmene...
Andarmene dal Texas significa vedere tutti i miei amici al massimo un paio di volte l'anno, forse tre... non gliel'ho nemmeno ancora detto, non so proprio come fare.


Non voleva guardarli negli occhi.
Non voleva dover loro dire del trasferimento.
Come avrebbe fatto?
E Caleb?
Come l'avrebbe presa lui?
Era il suo migliore amico...
Stare così lontani, non potersi vedere ogni settimana e parlare... un incubo.
Con dei lati positivi, almeno quello.

Da un lato, inaspettatamente, potrebbe essere una cosa positiva, perché Gérôme si è detto disposto a riflettere sulla possibilità di farmi ancora da Vocal Coach, ma a prescindere dovrei spostarmi in Europa, e fare su e giù da lì a qui...

Lieve sospiro.

... io non credo sia fattibile intraprendere una relazione, con questi presupposti.

Cioè fammi capire... Gérôme ci dà l'ok per stare assieme, dicendo anche di non voler perdere completamente i rapporti con noi...
... E il problema adesso ce lo crea una perfetta sconosciuta?!


Purtroppo sì...

Quasi quasi assoldo un Mercenario per metterle terrore... Oppure Berta, tanto farebbero lo stesso effetto...

Ehi Axell... Io devo occuparmi del salotto!
Quindi fuori dalle palle per almeno un'oretta, chiaro?!


Ok ok, un attimo!
Vieni, andiamo fuori in spiaggia...


D'accordo.

... Lei è Nimue comunque!

Sì sì, "cosa" andrà benissimo!

Alzò in mano in un blando segno di saluto.
"Cosa" era un soprannome, ovviamente.
Come "nanetta".
Solo che il secondo era più carino.
Già che glielo avesse dato, comunque, era qualcosa.
E poi in quel momento non era importante.
Lì, in spiaggia, a passeggiare insieme... quello contava.
A farsi venire in mente un'idea per risolvere la situazione.

Un finto certificato medico che attesta la tua intolleranza con il clima inglese?

......

... No eh? Ok...
Mh! Mando a Calvin un buono da 1.500 Galeoni da spendere in tutti i negozi di alta moda maschile della California!


Ne sarebbe felice, ma è il Presidente a dare gli ordini...

... Non dipende da lui, giusto giusto...
Oh oh, ascolta! Fai firmare una petizione a tutti i tuoi fan in Texas che vogliono tu rimanga qua!


Non credo a loro importi molto, no?
Farei sempre e comunque parte della Cat&Fox...


... Beh sì ovvio, essendo due filiali, i tuoi album verrebbero ugualmente distribuiti anche lì, uff...

Lui si sedette, e lei fece lo stesso.
Aveva il broncio.
Era adorabile.
Gli prese la mano.
La intrecciò con la propria.
Era felice anche solo di essere lì.
Di poter parlare con lui.
Di vederlo scervellarsi per trovare una soluzione.
Purtroppo, però, non era possibile che Nimue rimanesse in America.
Non c'era proprio verso.
Questo non voleva dire, tuttavia, che non si potesse trovare una scappatoia alternativa.

... Ora che ci penso però, non c'è nulla che tenga ancora me ancorato all'America.

Beh, hai la tua casa qui, i tuoi ricordi, non è proprio nulla...

Sto provando in ogni modo a capire come tu possa restare ma è anche vero che la tua vita e il tuo lavoro esistono e stanno andando avanti.
Quindi nel caso...


Cosa?

E se io...

... tu?

Sì, se fossi io a spostarmi in Europa, allora andrebbe tutto bene per te? Intendo noi...

Axell...

Lo stava dicendo davvero?
Sarebbe stato pronto a ricostruirsi una vita con lei?
In Europa?
Insieme?

Certo che andrebbe bene, insomma, vivere nello stesso Continente sarebbe una gran cosa, ma... non posso lasciartelo fare!
Insomma, tu sei nato e cresciuto qui, non... non puoi davvero pensare di trasferirti!
E poi cosa... insomma, cosa pensi di poter fare in Europa?


Di certo la sua fama, a causa Mondiali, era arrivata anche lì.
Credeva forse di poter far comprare da qualche squadra europea, anche se meno famosa e prestigiosa?

Non voglio essere la causa della tua infelicità, colei che ti rovinerà l'esistenza...
Dopotutto è anche colpa mia se ti hanno licenziato, se non fossi entrata nella tua vita tu avresti ripreso a giocare come sai fare! Non posso combinare un disastro un'altra volta...
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Messaggioda Axell » 14/05/2017, 16:09

Per te invece, com'è stato?
Voglio dire... Che sensazioni ti ha trasmesso?
Anche il semplice rivederlo.


È stato bello.
Non ci parlavamo da mesi, quindi sicuramente in un primo momento sono rimasta scioccata... ma sentire di nuovo la sua voce, vederlo persino disposto a prendere in considerazione l'idea di essere ancora il mio Vocal Coach, tutto questo mi ha scaldato il cuore.
Ed è stato altrettanto bello, per me, sapere che si sia fidanzato... perché se lo merita di essere felice, al 100%.


Gli abbiamo proprio combinato un bel casino, eh?
Vergil mi ha detto anche che per un periodo si è dato alla vita militare...
... Ce lo vedi Gér ha fare il soldato o qualcosa del genere?!


Lui assolutamente no, specie considerando la natura quasi sempre pacifica del Lamarck, ma evidentemente gli era servito per superare la cosa quindi tanto meglio.
Inoltre aveva permesso a lui e Nimue di potersi stringere ancora le mani, fondere gli Elementi e guardarsi negli occhi, speranzosi forse di poter cominciare qualcosa.
Si erano mancati, i presupposti del cuore c'erano, in teoria non mancava niente all'appello, ma qualcosa dovette per forza turbare quella buona notizia in mezzo a quel mare di tristi conseguenze.

Adesso lei schiocca le dita e tu ti allontani dalla tua famiglia, dai tuoi amici, che per altro ti credono pure babbana!

Non parlarmene...
Andarmene dal Texas significa vedere tutti i miei amici al massimo un paio di volte l'anno, forse tre... non gliel'ho nemmeno ancora detto, non so proprio come fare.


Ora non essere così disfattista! Due o tre volte l'anno mi sembra una esagerazione, no?

Bisognava considerare ad esempio anche i periodi di vacanza più o meno lunghi, qualche possibile tour svolto in America e magari proprio in Texas, cose del genere.
Probabilmente sarebbe arrivata forse al doppio delle volte, ma meglio di niente. Certo che però, sì, il vero problema sarebbe stato informare tutti.
Axell non conosceva i suoi amici ma ne aveva sentito parlare da lei e quindi era bene al corrente di quanto le fossero affezionati.

Quasi quasi assoldo un Mercenario per metterle terrore... Oppure Berta, tanto farebbero lo stesso effetto...

Ehi Axell... Io devo occuparmi del salotto!
Quindi fuori dalle palle per almeno un'oretta, chiaro?!


Ok ok, un attimo!
Vieni, andiamo fuori in spiaggia...


Spostandosi in spiaggia, lì avrebbero potuto continuare a parlare liberamente, ragionando sul da farsi per cercare di modificare la situazione, per quanto sembrasse un labirinto.
Anche andando a scovare le soluzioni più strane, nessuna si adattava perfettamente alla possibilità per Nimue di restare in America.
La texana stava lì da lui da almeno una buona mezz'ora, superando abbondantemente il tempo trascorso nella normalità da Axell con gli altri visitatori dei giorni passati.
Comunque non era una novità che con lei la questione fosse diversa. Quando Axell si prendeva di qualcuna, solitamente traeva sempre più energia da lei, fino a farla diventare la sua batteria.
Ecco il motivo per Gérôme di aver mandato la Allen lì, sicuro che sarebbe bastato a tirarlo un po' su di morale, anche se la strada verso la ripresa era ancora un po' lontana.
Sembrava proprio, però, che l'unica soluzione adattabile alla faccenda non fosse il far restare lei in America, quando far muovere lui verso l'Europa.

Sì, se fossi io a spostarmi in Europa, allora andrebbe tutto bene per te? Intendo noi...

Axell...

Rispondimi e basta...

Perché intanto era quella la base importante: sapere che a parte quelle manovre di spostamento, non ci fossero altri motivi per tenerli divisi.

Certo che andrebbe bene, insomma, vivere nello stesso Continente sarebbe una gran cosa, ma... non posso lasciartelo fare!
Insomma, tu sei nato e cresciuto qui, non... non puoi davvero pensare di trasferirti!
E poi cosa... insomma, cosa pensi di poter fare in Europa?


... Beh...

Non voglio essere la causa della tua infelicità, colei che ti rovinerà l'esistenza...
Dopotutto è anche colpa mia se ti hanno licenziato, se non fossi entrata nella tua vita tu avresti ripreso a giocare come sai fare!
Non posso combinare un disastro un'altra volta...


Abbassò la testa, non certo sconfitto, ma soltanto pensoso, perché non voleva darsi per vinto così, senza nemmeno provare a lottare un minimo.
Se c'era una cosa che il Cartwright sapeva fare era riuscire a trovare soluzioni anche ai problemi più assurdi, anche se in quel periodo la sua forza di volontà si era abbassata tanto.
Voleva stare con Nimue ma la Allen aveva ragione. Il suo conto era ampio, aveva guadagnato un sacco di soldi, ma non facendo nulla per tutta la vita sarebbe morto infelice.
Lui era da sempre un Giocatore di Quidditch, non un nullafacente. Il denaro lo aveva ma presto o tardi sarebbe finito, specie con il suo normale stile di vita, già da ridimensionare.
Vendere la villa avrebbe garantito un bel gruzzolo, quello sì, ma il punto focale della faccenda era che campare di rendita non gli bastava, lui non voleva essere così.
Vergil aveva la sua strada, Gérôme aveva la sua strada, perfino quel cornuto di Evan aveva la sua, perché lui, un Uomo VERO, non la poteva avere?!

... Mi inventerò qualcosa.

Disse alla fine, alzando la testa e poi spostandola per guardare negli occhi Nimue con una luce un po' diversa nello sguardo.
Non era la sua solita luce da battaglia ma era per lo meno una luce meno fioca di quella del Guerriero ferito e malandato degli ultimi mesi.
Poteva fare tanto, anzi, poteva fare tutto, l'importante era sapere di avere vicino le tre persone più importanti della sua vita a dargli sostegno e forza.

Berta in qualche modo mi raggiungerà, la costringerò a farlo...
Stella dovrebbe trasferirsi in Inghilterra in Autunno inoltrato, dopo il matrimonio di nostro cugino...
... E tu?


Però non avrà valore nessuno dei miei sforzi e delle mie idee se non potrò condividerle con te, Nimue.

Non gli importò nulla di essere imperativo nei propri gesti, perché lui lo era sempre stato e mai avrebbe smesso di esserlo.
La afferrò per i fianchi, mettendosi poi sdraiato sulla sabbia e piazzandosela sopra, tanto era di un leggero da far schifo.
Dopo di che, le mise una mano dietro la nuca e la fece calare giù con il viso, per baciarla intensamente e con la lingua, ovvio.
Doveva ancora nascere l'avversità capace di buttare definitivamente giù Axell Cartwright e lentamente lo avrebbe ribadito anche lui a se stesso, nel suo cuore.
Intanto però era importante che il cuore tornasse a battere forte e la Allen aveva il compito di rimetterlo in moto e di innamorarsi di lui, ma in fretta.
Una nuova vita in Europa senza sapere esattamente come, dove, perché? Era un Vento, giusto? Quindi che problema c'era ad accettare?

... Andiamocene in Europa... Io e te... Da fidanzati...

Piccola pausa.

... Ci stai, piccolina mia?
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Messaggioda Nimue » 14/05/2017, 17:42

Gli abbiamo proprio combinato un bel casino, eh?

Puoi dirlo forte...

Vergil mi ha detto anche che per un periodo si è dato alla vita militare...

Sì, mi ha raccontato di aver effettuato qualche missione per i Commando... e indovina come abbia fatto ad entrarci?
Tutto merito del mio ex... ex! A quanto pare è stato Xander a procurargli un colloquio col Capo dei Commando, curiosa la vita, mh?


Le era quasi preso un colpo, sul momento.
Xander e Gérôme a lavorare insieme.
Magari pure amici.
Era di un assurdo tale da avere un senso, in fondo.
Solo che i rapporti di Nimue coi due erano molto diversi.
Col McFly aveva chiuso ogni possibile contatto.
Col Lamarck... c'era speranza di una ripresa.

... Ce lo vedi Gér ha fare il soldato o qualcosa del genere?!

Onestamente no, ma non mi aspettavo nemmeno che ci desse il permesso di stare insieme, perciò... penso si possa affermare che sappia sempre come sorprendere, giusto?

Che poi, teoricamente -e praticamente- era un Ghiaccio.
E un Elemento del genere non era proprio il più portato a fare sorprese.
Eppure lui gliene aveva fatta più di una.
Merito della misteriosa fidanzata?
Possibile, sì, la Allen lo pensava.
Lui non le aveva detto il suo nome, e lei non aveva domandato nulla a riguardo.
Era già tanto che avessero passato la serata insieme.
Chissà, forse prima o poi gliel'avrebbe direttamente presentata.
Anche perché Nimue avrebbe tanto voluto ringraziarla d'averlo reso felice.

Adesso lei schiocca le dita e tu ti allontani dalla tua famiglia, dai tuoi amici, che per altro ti credono pure babbana!

Non parlarmene...
Andarmene dal Texas significa vedere tutti i miei amici al massimo un paio di volte l'anno, forse tre... non gliel'ho nemmeno ancora detto, non so proprio come fare.


Ora non essere così disfattista! Due o tre volte l'anno mi sembra una esagerazione, no?

Onestamente preferisco essere pessimista e poi, casomai, ricredermi in un secondo momento... tanto la cosa difficile sarà comunicare a tutti loro della mia partenza, uff...

Non riusciva nemmeno a pensarci.
Non voleva farlo.
Rimandare era molto meglio che affrontare la realtà.
Caleb poi, parlare con lui sarebbe stato il peggio in assoluto.
L'avrebbe odiata, forse.
Ma cosa poteva farci?
Oltretutto quello non era il momento giusto per pensare a certe cose.
Non quando lei ed Axell stavano parlando del loro futuro.
Della possibilità concreta che il Cartwright si trasferisse in America, pur di starle vicino.
In effetti quella appariva come l'unica opzione possibile.
Ma come poteva chiederglielo?
E come poteva accettare che lui si trasferisse per lei?

Sì, se fossi io a spostarmi in Europa, allora andrebbe tutto bene per te? Intendo noi...

Axell...

Rispondimi e basta...

Certo che andrebbe bene, insomma, vivere nello stesso Continente sarebbe una gran cosa, ma... non posso lasciartelo fare!
Insomma, tu sei nato e cresciuto qui, non... non puoi davvero pensare di trasferirti!
E poi cosa... insomma, cosa pensi di poter fare in Europa?


... Beh...

Non voglio essere la causa della tua infelicità, colei che ti rovinerà l'esistenza...
Dopotutto è anche colpa mia se ti hanno licenziato, se non fossi entrata nella tua vita tu avresti ripreso a giocare come sai fare!
Non posso combinare un disastro un'altra volta...


Non avrebbe permesso al proprio egoistico desiderio di peggiorare la sua situazione.
Proprio perché teneva a lui doveva essere capace di metterlo prima di ogni altra cosa.
Che avrebbe mai potuto fare in Europa?
Anche campando di rendita, ridimensionando sensibilmente il suo stile di vita, non sarebbe mai stato felice.
Ma a parte il Quidditch cos'altro sarebbe stato in grado di fare?

... Mi inventerò qualcosa.

.......

Quella luce.
Non luminosa come sempre, ma di nuovo presente se non altro.
Quella di qualcuno che non voleva arrendersi.
Quella di qualcuno che stava momentaneamente recuperando le giuste energie per lottare ancora.
Quella di qualcuno che aveva solo bisogno di sapere che Nimue credesse in lui.

Però non avrà valore nessuno dei miei sforzi e delle mie idee se non potrò condividerle con te, Nimue.

Non la sorprese la facilità con cui Axell la prese di peso.
Già era leggera di suo, per una persona normale.
Figurarsi per un ragazzone come lui.
Di suo, d'altro canto, non provò minimamente a fermarlo.
Anzi, gli permise di stenderla sopra di sé.
Non erano mai stati in quella posizione.
Non erano nemmeno mai stati sulla spiaggia insieme.
Sentiva il cuore batterle forte, fortissimo.
E quando Axell la baciò, quello stesso cuore quasi le uscì dal petto.
Era da mesi che non accadeva.
Da quell'unica volta insieme.
La bocca del Cartwright, per lei, era come una droga.
Si erano appena baciati, e già voleva che quel contatto non smettesse più.
Intrecciò la lingua con la sua, sospirando.
Anche il Fulmine cercò il Vento amico, amante.
Gli posò una mano sulla guancia, accarezzandola.
Baciarsi così, sotto il Sole, liberi, era tutta un'altra cosa.

... Andiamocene in Europa... Io e te... Da fidanzati...

......

... Ci stai, piccolina mia?

Quel soprannome.
Quello che Axell aveva coniato apposta per lei.
Nimue, la sua piccolina.
Sì, lo era.
Lo era stata dal primo momento.
E la Allen non voleva smettere di esserlo.
Le venne pure da piangere per la commozione, che sciocchina.
Tirò su col naso, annuendo.
Sorrise, anche.

Certo che ci sto... puoi scommetterci!

Non aveva idea di cosa avrebbero fatto.
O meglio, lei sì, un piano ce l'aveva.
Ed era sicura che anche l'altro avrebbe trovato la sua strada.
No, non l'altro...
Il suo fidanzato.

FINE
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