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Per i negozi...

Messaggioda Davis » 18/12/2017, 23:23

Per caso è bionda?

Sì... La conosci?
Per caso hai stalkerato anche lei?


Ma cosa vai dicendo?
Non mi permetterei mai di tradirti!


Rispose in modo evasivo, facendole un occhiolino ed un sorriso sempre e comunque da schiaffi.
Ad ognuno il suo insomma: c'era chi andava avanti coi sorrisi da schiaffi e chi con il visetto imbronciato.
Proprio come replicò poco dopo la moretta, quando si avvicinò il Personal Trainer per sincerarsi che stesse meglio con la gamba.

Seh... Anche se a volte, te le spezzerei tesoro.

... Non è adorabile?

Sto bene, non si preoccupi.
Mi ha fatto un buon massaggio.


Il ragazzo sorrise ad entrambi un po' timidamente, salutandoli mentre si dirigevano verso l'area bar dove avrebbero preso il frullato proteico.
In realtà Emanuelle attese prima che se ne andasse lui, restando ferma un paio di secondi, giusto il tempo di fare un bell'appunto stizzito al Valefor.

Certo che tu hai veramente la faccia come il c**o...

Ti potrei dire la stessa cosa, ma a differenza tua, il mio sarebbe un complimento...

Un modo come un altro per sottolineare quanto le avesse guardato il sedere e quanto lo trovasse largamente appetibile.
Davis era sfacciato, spregiudicato, diceva quello che voleva e lo faceva senza remore, era la sua natura, il suo carattere, la sua essenza.
Le differenze con il fratello maggiore della Lamarck erano piuttosto vive e questo per altro lui manco lo sapeva.
Sarebbe stato un punto a suo favore? E soprattutto, quanto positivo su una scala da zero a "non voglio pensare ad altro se non a te"?
Una cosa alla volta, intanto, potevano proseguire le chiacchiere, tra un sorso di frullato e l'altro.

Poi però, mi è stato riferito poco prima di entrare che ti avrei sicuramente vista in giro, per una zona o l'altra della palestra.
A quel punto sai, il mio istinto da stalker ha preso il sopravvento: non potevo non scovarti, ovunque tu fossi, giusto?


Aspetta, aspetta, frena!
Ti è stato riferito da chi?


Stai tranquilla, non hai microspie addosso o degli osservatori silenziosi che ti monitorano al posto mio...
Per quanto non sarebbe male come idea, saresti disposta a farti mettere qualche microspia, per caso?
... I tuoi occhi mi suggeriscono la risposta, non c'è bisogno che parli!
Comunque, è stato il ragazzo moro, quello in mia compagnia la prima volta che ci siamo visti, che per altro "lavora" anche lì.
Cyrus...


Liquidò in fretta l'argomento, anche perché aveva di meglio da fare che stare a ciarlare del suo amico.
Darsi ad una bella panoramica del corpo sudato di Pauline, ad esempio.

... Lo sai che in questa versione un po' sudata, un po' sportiva, sei parecchio sexy?

... Buon per me...

Aprì la bocca. Prese un mezzo respiro. Era palese: stava sul punto di dire qualcosa, ribattere o aggiungere.
Però si interruppe e non disse niente, si fermò... Ma lo fece apposta, non certo veramente.
Voleva vedere se per caso la ragazza fosse stata suscettibile alla curiosità di scoprire cosa volesse dire il biondo.
Tutto era calcolato in modo da risvegliare il suo interesse, la sua eccitazione, la sua vanità.
Proprio come accadde poco dopo, con la proposta di scambio pareri sui frullati.

... E su... Concedimelo.

Credevo che fossi meno arrendevole di così considerato quanto tempo hai passato a stalkerarmi...

Già, hai proprio frainteso, sono davvero un debole...

... Comunque, se proprio insisti...

Troppo magnanima...

E di nuovo quel sorriso, mentre prendeva dalla mano di lei il contenitore col frullato, sfiorando la sua pelle appositamente per fare qualcosa di specifico.
Una sfiammata, una leggera sfiammata nel suo Spirito, diretta e precisa, così da sconvolgerla un poco anche dall'interno e facilitarsi il compito.

Buono?
Il tuo non era male, ma l'avrei preferito di più all'amarena o ai lamponi.


Io avrei preferito che sulla cannuccia fosse rimasta un po' più di saliva...
Comunque ottimo, per essere un gusto classico, sì sì...


Non la mollava un secondo, restando sempre sul pezzo, o meglio, manteneva salda la presa ma alle volte tornava stranamente più calmo e sfuggente.
Bisognava fare così, non si poteva dare troppi input ma osservare anche la reazione altrui, la possibile ricerca di altre attenzioni.

... Quindi sei venuto qui con Cyrus, giusto?
E lui dov'è adesso? In giro?


Ci siamo separati dopo un'oretta di esercizi in comune.
Starà gironzolando qua e là, credo di sì...


Accidenti... Non so se augurargli di incrociarsi con la mia migliore amica oppure no.

... Mh?

... Ah giusto, tu non puoi saperlo.
Niente, semplicemente lo sta stalkerando dalla prima volta che le ho parlato di te e lui al pu-


...

... Okay, diciamo che come stalker mi hai un po' colpito la prima volta che ti ho visto.

La prima volta non potevo essere considerato tale, ancora non ti stavo seguendo come un maniaco...

Ma è tutto qui, non ci sono stati altri episodi, capito?

Capito, capito... Ti credo, assolutamente.

Appunto. Proprio come volevasi dimostrare, Emanuelle si incartò da sola senza che lui dovesse fare niente, senza spinte, senza smosse.
La seduzione era un gioco importante, con delle regole non scritte ma ugualmente fondamentali.
Davis conosceva bene quel gioco, ma non era mai stato tanto divertente come allora, forse perché finalmente si sentiva libero di prendersi chi volesse.
Il suo periodo di solitudine era concluso, la sua vita stabilizzata e le sue mansioni decise, sia quelle alla luce del sole, che non.
Ora necessitava solo di una femmina in grado di soddisfare le sue aspettative, pronta a perdere la testa per lui e perdersi nel labirinto della sua penombra.

... Io e Cyrus ci siamo segnati al "Contest Karaoke" dello Shamrock.

Trovata di Benedykt, il proprietario, piuttosto interessante, sia per attirare clientela, sia per lanciare una nuova attività del locale.
Ormai il palchetto da esibizione era pronto, quindi ben presto cantanti solisti oppure dei gruppi si sarebbero potuti esibire, sia in amatoriale, sia sotto pagamento a contratto.
Quella sfida serviva solamente a mostrare le potenzialità del sistema audio del locale, rimesso a nuovo dopo una spesa non indifferente.
Il vincitore o i vincitori avrebbero ricevuto semplicemente una coppa simbolica con incisa la data della gara, mentre secondo e terzo classificato una targa d'argento o bronzo.
Mancava meno di un mese, più precisamente, il tre di Dicembre.

Farai il tifo per me?
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Messaggioda Emanuelle » 23/12/2017, 17:57

Per caso è bionda?

Sì... La conosci?
Per caso hai stalkerato anche lei?


Ma cosa vai dicendo?
Non mi permetterei mai di tradirti!


Ci provò a fare la seria. Ci provò a non ridere e a non mostrare compiacimento per quello che Davis aveva appena detto, ma purtroppo non le riuscì. La bocca si aprì in un sorriso che veniva a stento trattenuto, creando l'effetto delle labbra che sporgevano un po' in fuori, come in un broncio ma sorridente.

Idiota...

Sbuffò, cercando di contenersi, ma il Valefor non si sarebbe certo fatto ingannare da quelle parole, quando il suo atteggiamento dimostrava tutt'altro. Sotto sotto, le piaceva che il biondo si fosse focalizzato esclusivamente su di lei, senza pensare di poterci provare con la migliore amica o con qualcun'altra.
Per carità, poteva anche mentirle, ma non aveva modo di fargli bere del Veritaserum, per cui si sarebbe dovuta accontentare di prendere per vero ciò che lui stava dicendo.
Comunque, poco prima di lasciare la zona attrezzi, i due vennero bloccati da uno degli addetti che volle sincerarsi della salute di Emanuelle. In quell'occasione, la piccola bugia detta dal Valefor venne fuori, con conseguente occhiataccia da parte della Lamarck.
Davis però non era il tipo di persona che si lasciava intimidire da certe cose. Anzi, ebbe la faccia tosta di proseguire come se nulla fosse.
Certo che aveva proprio la faccia di bronzo.
O, come lo definì la canadese...

Certo che tu hai veramente la faccia come il c**o...

Ti potrei dire la stessa cosa, ma a differenza tua, il mio sarebbe un complimento...

Aaaah basta, ci rinuncio!

Avrebbe potuto rispondergli male, ma non ci riuscì. Con lui, era difficile essere troppo arrabbiata o troppo acida, perché il suo fascino era palese ed esercitava una certa influenza sullo spirito inquieto della moretta.
Emanuelle comprese che con il Valefor era difficile spuntarla, perché possedeva una sicurezza interiore senza pari. Ovvio, lui sapeva di poter contare sul proprio fascino soprannaturale: facile la vita quando si era imparentati con gli Eladrin.
Si sedettero nel bar interno della palestra, ognuno ordinando un gusto diverso. E proseguendo a parlare, fra un giocatore che puntava a sedurre attaccando e ritirandosi di continuo ed il suo premio, che si dimostrava riottoso a cedere seppur tentato.

Poi però, mi è stato riferito poco prima di entrare che ti avrei sicuramente vista in giro, per una zona o l'altra della palestra.
A quel punto sai, il mio istinto da stalker ha preso il sopravvento: non potevo non scovarti, ovunque tu fossi, giusto?


Aspetta, aspetta, frena!
Ti è stato riferito da chi?


Stai tranquilla, non hai microspie addosso o degli osservatori silenziosi che ti monitorano al posto mio...
Per quanto non sarebbe male come idea, saresti disposta a farti mettere qualche microspia, per caso?


...

... I tuoi occhi mi suggeriscono la risposta, non c'è bisogno che parli!
Comunque, è stato il ragazzo moro, quello in mia compagnia la prima volta che ci siamo visti, che per altro "lavora" anche lì.
Cyrus...


Ora era tutto più chiaro.
Anche il fatto che il Bahamut l'altro giorno sembrasse interessato alla conversazione fra lei e un'altra delle cameriere dello Shamrock. Aveva ascoltato qualcosa di interessante ed era subito corso a riferirlo al biondo.
Davvero un amico fidato, ma la mora non era sicura che per lui fosse così sicuro gironzolare lì dentro. Stella era a piede libero ed a caccia di bei ragazzi. Se lo avesse incrociato, per lui sarebbe stata la fine.

... Lo sai che in questa versione un po' sudata, un po' sportiva, sei parecchio sexy?

... Buon per me...

Il complimento che le era arrivato sortì l'effetto da lui desiderato, ma Emanuelle era un osso fin troppo duro per cedere così, di punto in bianco.
Non voleva dare soddisfazione al Valefor, per cui si limitò a commentare in quel modo e Davis -fine stratega- passò subito al contrattacco. Aprì la bocca, come se dovesse dire qualcosa, ma alla fine non disse assolutamente nulla, lasciando cadere il tutto nel vuoto e nel silenzio.
La Lamarck aveva notato però che egli era in procinto di continuare e si era bloccato: per quale motivo? Che cosa stava per dire?
Beh, senza volerlo, cascò in pieno nella sua trappola.

Mh? Cosa c'è?
Avanti, parla.
Lo so che volevi dire qualcosa.


Stava a lui poi decidere se accontentarla oppure no. In ogni caso, poco dopo le chiese di scambiarsi i frullati per assaggiare un gusto diverso da quello preso... E avere anche la possibilità di un bacio indiretto, dato che la canadese non sembrava molto incline a dargli qualche chance.

Buono?
Il tuo non era male, ma l'avrei preferito di più all'amarena o ai lamponi.


Io avrei preferito che sulla cannuccia fosse rimasta un po' più di saliva...
Comunque ottimo, per essere un gusto classico, sì sì...


Sei incredibile!
Tu non molli mai, vero?


Disse, alzando gli occhi al cielo con tono esasperato.
Conosceva già la risposta, ma era difficile trattenersi dal parlare. Davis poteva anche essere il ragazzo più figo del mondo -e cazzo quanto ci si avvicinava!- ma non comprendeva che lei non era il suo tipo.
Non era il tipo di nessuno.
Nemmeno del fratello.
Voleva forse che lo prendesse in giro, che si mettesse insieme a lui per poi doverlo mollare perché per lei non era abbastanza Gérôme? Il Fuoco bruciava e mandava segnali inconsapevoli al Valefor, che poteva leggere la sua agitazione senza comprenderne la causa. Ma forse, con una semplice prova di intuito, non gli sarebbe stato poi così difficile.
E poi, a lungo andare, risultava sempre più semplice far scoprire la moretta. Come quando ella riferì per sbaglio di aver parlato alla Cartwright del suo primo incontro con Cyrus e Davis. Aveva mostrato il fianco, ma il biondo non la incalzò subito come ella si aspettava. Invece andò oltre, guadagnandosi un'occhiata perplessa da parte della Ignis.
Era veramente bravo a confonderle le idee.

... Io e Cyrus ci siamo segnati al "Contest Karaoke" dello Shamrock.

Oh, quindi sapete cantare entrambi.
Beh, allora ti auguro buona...


Farai il tifo per me?

... E perché mai dovrei farlo?

Rispose sarcastica, poggiando le braccia sul tavolo, conserte, e fissandolo con un sorrisetto un po' stronzo.
Quel Davis sembrava davvero non sentire i suoi continui "no", proseguendo come se nulla fosse. Da un lato era fastidioso, dall'altro invece lo apprezzava. Silenziosamente e segretamente. Perché insomma, dimostrava di essere un tipo che non si lasciava davvero fermare da nulla.

Sono molto esigente in fatto di musica.
In pratica provengo da una famiglia di cantanti e musicisti...


Gli sarebbe stato facile intuirlo dal tatuaggio che portava sull'indice della mano sinistra, una chiave di violino omaggio alla musica e alla madre defunta.

Quindi se come minimo non sei da 9 o 9 e mezzo...
Puoi anche scordarti che io tifi per uno come te.


Con questo lo avrebbe messo finalmente al suo posto... Oppure il Valefor aveva ancora altri assi nella manica?
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Messaggioda Davis » 24/12/2017, 20:19

... Lo sai che in questa versione un po' sudata, un po' sportiva, sei parecchio sexy?

... Buon per me...

Ad Emanuelle veniva abbastanza bene la parte della sostenuta menefreghista, di quelle poco interessate, noncuranti.
Peccato che Davis non fosse sicuramente nuovo nei confronti di certi tipi di atteggiamenti costruiti e sapesse come far capitolare e calare il sipario.
Un accenno di parlato, poi un sospiro, nessuna sillaba fuori ed ecco che il bel pesciolino imbronciato abboccò all'amo.

Mh? Cosa c'è?

Niente!

Avanti, parla.

Come scusa?

Lo so che volevi dire qualcosa.

Si prese accuratamente una dozzina di secondi, sia per alimentare la curiosità, sia per fare finta di essere davvero indeciso su cosa dire e come dirlo.
Ogni mossa strategicamente posta in modo da rappresentare allo stesso tempo sia la spontaneità, che l'imprevedibilità.

Uff...

Un falso sbuffo infastidito, quasi come a volerle far credere di averla avuta vinta nel beccarlo proprio il flagrante.
Alzò le spalle, dando segno di pensare a quelle parole non dette come nulla di particolarmente importante o rilevante.

... Stavo per dirti che non so se mi fai più sangue così oppure in tenuta da cameriera, ecco tutto.
Solo che sai, già mi consideri uno stalker di partenza, figuriamoci facendo commenti tanto diretti e schietti.


Terminò il parlato con un sorriso furbo, facendo una sottile ironia, dicendole dunque di trovarla molto arrapante ma con un'aria quasi innocente.
Era molto schietto, ma senza mai affermare le cose in modo pesante, a parte in quel caso, ma l'aveva chiesto lei di non tacere, giusto?

Io avrei preferito che sulla cannuccia fosse rimasta un po' più di saliva...
Comunque ottimo, per essere un gusto classico, sì sì...


Sei incredibile!
Tu non molli mai, vero?


Dopo appena mezz'ora che siamo a contatto?
Ma che razza di tuo maschio ideale sarei, scusa?


Si pubblicizzò apertamente, con una tranquillità e una faccia da schiaffi tale da mandare in bestia chiunque, lei compresa probabilmente.
Il Fuoco che le aveva trasmesso prima le stava ancora in circolo, ma ben presto ne avrebbe ricevuta un'altra bella dose.

Farai il tifo per me?

... E perché mai dovrei farlo?

Ogni damigella, in passato, assisteva col cuore in mano la sfida del suo cavaliere!

Una motivazione perfetta, giusto?
Peccato che lei non avesse il cuore in mano per lui e che Kaim non fosse il suo cavaliere, ma quelli erano dettagli da poter sorvolare.

Sono molto esigente in fatto di musica.
In pratica provengo da una famiglia di cantanti e musicisti...


E tu fai parte della cerchia familiare?
Canti? Suoni? Balli?


Si interessò veramente alla cara Lamarck, assottigliando lo sguardo nel fissarla anche un po' più serio, desideroso di saperne un po' di più.
Non era soltanto un attaccante solitario, di tanto in tanto passava la palla e permetteva di condurre il gioco, facendo sentire l'altra a suo modo importante.

Quindi se come minimo non sei da 9 o 9 e mezzo...
Puoi anche scordarti che io tifi per uno come te.


Mh... Allora sono proprio nei guai... Credo di essere sul 6 o forse 6 e mezzo...
Però con il giusto incentivo potrei oltrepassare completamente i miei limiti, chi può dirlo...


Dove voleva arrivare il biondo?
Lasciò appositamente in sospeso la frase, ancora una volta, aspettando che fosse lei ad informarsi, la bella moretta.

... Tre premi in palio, dico bene?
Bronzo, Argento e Oro.
Se arrivo terzo, ti fai offrire una merenda al pomeriggio o a metà mattinata, se arrivo secondo ti fai offrire un pranzo, se arrivo primo ti fai offrire una cena.
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Messaggioda Emanuelle » 30/12/2017, 21:32

Mh? Cosa c'è?

Niente!

Avanti, parla.

Come scusa?

Lo so che volevi dire qualcosa.

Sì, era una pesciolina imbronciata che abboccava praticamente subito all'amo. Se Emanuelle avesse saputo in che razza di trappola fosse cascata, avrebbe dato di matto alzandosi e andandosene offesa pur di non dare soddisfazione al bellimbusto seduto di fronte a lei.
Invece se ne stava lì, incuriosita, continuando a marcarlo fino a quando il ragazzo non si decise a parlare.
Era davvero bravo a recitare, perché la Lamarck non pensò minimamente che stesse fingendo quella sensazione di finto disagio ed imbarazzo dimostrato. Comunque sia, rimase in attesa, ascoltando con attenzione le parole che le disse il Valefor.

Uff...
... Stavo per dirti che non so se mi fai più sangue così oppure in tenuta da cameriera, ecco tutto.
Solo che sai, già mi consideri uno stalker di partenza, figuriamoci facendo commenti tanto diretti e schietti.


... Apprezzo comunque la... sincerità...

Immagine


Ha proprio una faccia da... stronzo!
Questo gli schiaffi se li chiama come niente...


Le sapeva del tipo che ne combinava una più del diavolo, impossibile da gestire e anche piuttosto pericoloso. Ma la cosa non le stava dispiacendo, anzi ci trovava un certo fascino nello stargli vicino, nel sapere che l'avesse trovata tanto bella e sexy da non voler guardare nessun'altra se non lei per più di un mese.
Solleticava la sua vanità, non perché lei fosse vanitosa ma perché per tanto tempo a causa del fratello si era sentita molto poco speciale agli occhi del prossimo.
Non le interessava il prossimo, quello è vero, ma Davis esercitava il suo fascino a prescindere dalle ossessioni e paranoie della moretta canadese, per cui pur avendo solitamente in testa solo Gérôme, anche il biondo però riusciva ad interessare e incuriosire la giovane Lamarck.

Io avrei preferito che sulla cannuccia fosse rimasta un po' più di saliva...
Comunque ottimo, per essere un gusto classico, sì sì...


Sei incredibile!
Tu non molli mai, vero?


Dopo appena mezz'ora che siamo a contatto?
Ma che razza di tuo maschio ideale sarei, scusa?


Tu saresti il mio maschio ideale?
E su quale base, sentiamo...


Come ad esempio in questo caso, dove Emanuelle aveva iniziato ad aprirsi lentamente al Valefor, ponendo quella domanda in maniera ironica, ma con un tocco di malizia. Nel mentre lasciava che il ragazzo le illustrasse tutte le motivazioni per cui lei dovesse vederlo come ideale, la moretta riprese a bere il proprio frullato proteico, mettendo la cannuccia in bocca. Adesso però fece molto più caso al retrogusto lasciato dalla bocca di Davis, succhiando per qualche secondo dentro la cannuccia senza però bere. Un gesto che fece in maniera del tutto consapevole.
Quando si rese conto però che stava provando un interesse più forte, la Lamarck ripensò alla fine fatta da tutti quelli con cui aveva provato ad avere una storia. Nessuno era durato più di qualche mese ed era sempre stata lei a mollare.
Ogni volta sentiva un senso di colpa in più aggiungersi a quelli già esistenti e questo l'aveva spinta a non avvicinarsi più a nessuno se non per del sesso rigorosamente occasionale. Anzi nemmeno quello, negli ultimi mesi, calcolando che ancora sentiva di doversi riprendere dopo la rottura con il fratello maggiore.

Farai il tifo per me?

... E perché mai dovrei farlo?

Ogni damigella, in passato, assisteva col cuore in mano la sfida del suo cavaliere!

Tu NON sei il mio cavaliere.

Certo che se Davis avesse continuato in questo modo, avrebbe ottenuto Emanuelle prendendola semplicemente per esasperazione. La moretta sbuffò -fintamente- infastidita. Il contest musicale ideato da Ben sarebbe stato un evento particolare e che si sperava avrebbe portato parecchi introiti quella sera.
Avrebbe lavorato come un mulo, ma era sicura che si sarebbe goduta la serata, grazie alle esibizioni di artisti rigorosamente amatoriali.
Poi il Valefor la informò che avrebbero partecipato anche lui e Cyrus.
Fantastico.
Se Stella non fosse riuscita a beccarlo all'interno della palestra, avrebbe potuto lanciarsi sul palco quando ci sarebbe salito sopra.
Stranamente, in mezzo a quel pensiero, non la sfiorò minimamente che la Cartwright potesse fare lo stesso anche con il biondo. Probabilmente perché lo considerava già roba sua, anche se in un modo un po' astruso e contorto.

Sono molto esigente in fatto di musica.
In pratica provengo da una famiglia di cantanti e musicisti...


E tu fai parte della cerchia familiare?
Canti? Suoni? Balli?


Canto e ballo, sì.
Ho iniziato con la danza classica, ma sono passata anche a quella moderna e ai balli latino americani.
Sono molto brava a cantare, anche, ma il vero talento della famiglia è... Era mia madre.
... E mio fratello... Lui... Di sicuro è più bravo di me...


Non era invidiosa delle doti di Gérôme, ma le dispiaceva non aver preso qualcosa di più dalla madre. Comunque sia i talenti di Emanuelle nel campo dell'arte si sprecavano, a detta della sua migliore amica.
Era bravissima a dipingere, possedeva una manualità eccezionale in tutte le cose che faceva. Pasticceria, bricolage, semplici disegni... Ogni cosa le riusciva bene, unendo alla sua fantasia ed immaginazione una tecnica invidiabile e non condivisa dal fratello maggiore.
Ad ogni modo, quando la Lamarck parlò del parente, Davis avrebbe sentito una sfiammata più forte delle altre nel suo spirito. Lo stesso tipo di fiamma che solitamente accompagnava la moretta, quando era arrabbiata e imbronciata.
Insomma per il Valefor sarebbe stato così difficile comprendere che il motivo della sua agitazione fosse proprio il fratello?

Quindi se come minimo non sei da 9 o 9 e mezzo...
Puoi anche scordarti che io tifi per uno come te
.

Mh... Allora sono proprio nei guai... Credo di essere sul 6 o forse 6 e mezzo...
Però con il giusto incentivo potrei oltrepassare completamente i miei limiti, chi può dirlo...


Ah sì?
Che tipo di incentivo?


Si mise con le braccia conserte sul tavolo, avvicinandosi un po' di più al ragazzo e fissandolo con sguardo leggermente malizioso. Aveva un certo sorrisetto stronzo che era assolutamente adorabile, mentre gli occhi luccicavano di divertimento, sicura che un sei e mezzo non sarebbe mai riuscito a raggiungere un nove.
Nemmeno con il "giusto incentivo".

... Tre premi in palio, dico bene?
Bronzo, Argento e Oro.
Se arrivo terzo, ti fai offrire una merenda al pomeriggio o a metà mattinata, se arrivo secondo ti fai offrire un pranzo, se arrivo primo ti fai offrire una cena.


... D'accordo.
Vediamo un po' di che cosa sei capace.
Ah ma se perdi ovviamente puoi scordarti che accetterò di uscire con te in futuro, dico bene?


Un po' si divertiva a mettergli pressione, ma immaginava che anche se Davis la stesse provando internamente, probabilmente non l'avrebbe mai esternata.

Visto che questa potrebbe essere l'ultima volta che ci troveremo a contatto, approfittane e dimmi qualcosa in più su di te.
Ti vedo sempre in compagnia di Cyrus, sei un mercenario anche tu?
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Messaggioda Davis » 02/01/2018, 23:10

Uff...
... Stavo per dirti che non so se mi fai più sangue così oppure in tenuta da cameriera, ecco tutto.
Solo che sai, già mi consideri uno stalker di partenza, figuriamoci facendo commenti tanto diretti e schietti.


... Apprezzo comunque la... sincerità...

Oh, allora in questo caso mi sento più tranquillo!

Lui era sempre tranquillo, anche se alle volte fingeva il contrario per riuscire nei propri intenti.
Emanuelle era fin troppo vittima del suo fascino per badare a certe cose, o forse era anche semplicemente poco esperta in generale di maschi come lui.
Quella faccia da schiaffi non se ne sarebbe mai andata, doveva farsene una ragione, come doveva entrare nell'ottica che lui fosse il suo ragazzo ideale.

Tu saresti il mio maschio ideale?
E su quale base, sentiamo...


Ehi... Andiamo... Quanti fidanzati conosci che correrebbero subito in soccorso della propria dolce metà vedendola prendersi un crampo?!
Tutti se ne approfitterebbero per andare subito ad attaccare bottone con qualche bella altra atleta qua e là, lasciando fare al Personal Trainer, in fondo è il suo lavoro!
Invece io ero lì, pronto per te, con le mie mani d'oro... Allora... Quante altre prove ti servono per ammettere la mia perfezione ai tuoi occhi?


Alzò le spalle, facendo apparire quel suo ragionamento come se fosse lampante, ovvio, scontato, nemmeno da discuterci sopra.
La cosa bella poi era che si fosse già definito fidanzato senza nemmeno passare dal rango di conoscente, blando amico o ragazzo da frequentare.
In realtà il suo piano di conquista prevedeva molte altre mosse ben più oculate, tra queste naturalmente il riuscire a strapparle qualche altro incontro.

Ogni damigella, in passato, assisteva col cuore in mano la sfida del suo cavaliere!

Tu NON sei il mio cavaliere.

Tsk, voglio proprio vedere se sarai ancora così spavalda quando ti ritroverai un Drago deciso ad inserirti nel menù!

In quel caso, decise di buttarla più sull'ironico e scherzoso innocente, così da fornirle un po' di respiro (anche se poco) ed una risata genuina.
Quelle alternanze erano favorevoli ad un continuo contatto di sguardi e parole, senza mai lasciare attimi di imbarazzo o silenzio.
A tutto ciò perché non aggiungere anche la dimostrazione di interesse nei suoi confronti? Anche perché obiettivamente non era un interesse finto.

Canto e ballo, sì.
Ho iniziato con la danza classica, ma sono passata anche a quella moderna e ai balli latino americani.
Sono molto brava a cantare, anche, ma il vero talento della famiglia è... Era mia madre.
... E mio fratello... Lui... Di sicuro è più bravo di me...


Deduco tu sia rimasta orfana di madre...
... E da come parli di tuo fratello sembra quasi tu ti senta in conflitto con lui.
Ci ho azzeccato?


Non leggeva nel pensiero, assolutamente, anche perché se no sarebbe rimasto zitto.
Quello fu un normale ragionamento deduttivo, considerando il tono e le parole usate dalla moretta, tutto lì.
Comunque, a prescindere dalla risposta di Pauline, decise di andare oltre, esponendo un altro tipo di deduzione.

Danza classica, moderna ed anche latino americana...
Ma dai, ecco il perché di quel tuo gran bel cu-...
... -ore nei confronti dell'arte!


Salvato in calcio d'angolo? Più o meno. Sempre e comunque premeditato con accuratezza e calcolata interpretazione.

... Tornando a noi, quindi, per il discorso del tifo?

Quindi se come minimo non sei da 9 o 9 e mezzo...
Puoi anche scordarti che io tifi per uno come te.


Mh... Allora sono proprio nei guai... Credo di essere sul 6 o forse 6 e mezzo...
Però con il giusto incentivo potrei oltrepassare completamente i miei limiti, chi può dirlo...


Ah sì?
Che tipo di incentivo?


In realtà l'incentivo richiesto non fu particolarmente pesante o eccessivo, d'altronde cosa poteva mai essere un altro incontro non casuale?
Per ogni tipo di premio, ci fu il relativo incentivo assicurato, che fosse una merenda, un pranzo o una cena.
Davis sapeva di non dover incrociare troppo le dita per il di lei sì, ma la risposta che ricevette lo lasciò ugualmente un po' sorpreso.

... D'accordo.
Vediamo un po' di che cosa sei capace.
Ah ma se perdi ovviamente puoi scordarti che accetterò di uscire con te in futuro, dico bene?


Come?
Cosa?
Eh?


Scosse un poco la testa, fissandola inizialmente interrogativo, inarcando anche il sopracciglio destro.

... C***o, devi proprio farmi fare notte fonda con le prove.
Ok ok, ti piace giocare sporco e vorrà dire che ti farò sporcare...


Ci mise una dose così potente di doppio senso che non afferrare la fantasia pornografica dietro quella frase sarebbe stato da ritardati mentali.

Visto che questa potrebbe essere l'ultima volta che ci troveremo a contatto, approfittane e dimmi qualcosa in più su di te.
Ti vedo sempre in compagnia di Cyrus, sei un mercenario anche tu?


Non esattamente!
Ci alleniamo insieme e cura la mia forma fisica, ma io eseguo per lo più missioni di spionaggio sia governativo che aziendale.
Ho provato ad affacciarmi qualche volta nel mondo dei Mercenari, ma mi attira poco, troppa concorrenza, spesso anche fin troppo sleale!


Mentre le spiegava il proprio punto di vista, Davis afferrava il proprio borsone, aprendo la zip principale.

Come altra piccola attività personale poi, cerco di smerciare le mie piccole opere d'arte in giro...
Infatti dopo sarei passato dai proprietari della palestra proprio per chiedere se nel caso volessero acquistarne qualcuna per la palestra!
Tutto in nero, sia chiaro: non posso mica permettermi la fattura per certe cose.


Estrasse dalla sacca sportiva un oggetto coperto da vecchi giornali ed uno strato di cellofan, grande più o meno quanto un foglio A3.
In realtà Emanuelle ci avrebbe messo molto poco ad individuare l'oggetto come una sorta di tela ma con superficie lucida e non da dipingere.
Tempo tre secondi ed ecco che agli occhi della canadese imbronciata, sopra il tavolino, apparve il tipo di opera d'arte creata solitamente dal biondo.

Ti intendi di arte visiva oppure solo canto e ballo?
Ti andrebbe di darmi un commento obiettivo...
... Ci tengo.


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Messaggioda Emanuelle » 03/01/2018, 21:26

Davis la faceva uscire davvero fuori di testa.
Era allegro, divertente, stronzo, narcisista e con una faccia che Emanuelle avrebbe riempito di ceffoni dalla mattina alla sera.
Troppo sicuro di sé quel biondino, del suo fascino e della probabilità di far cadere la Lamarck nella propria rete.
La moretta non aveva alcuna intenzione di essere per lui un'altra delle sue conquiste ma le riusciva davvero difficile resistere al suo fascino, sia quello soprannaturale che non.
La verità è che già da parecchio tempo un maschio non si interessava in quel modo a lei, insistendo, facendole comprendere che non voleva solamente l'avventura di una notte.
La prima a ricercarla era lei, ma solamente perché non voleva ferire il prossimo. Con Davis, questo problema, se lo stava ponendo ma solamente al 50%.
Anche perché, come le sottolineò lui giustamente, il Valefor era proprio il suo tipo ideale.

Tu saresti il mio maschio ideale?
E su quale base, sentiamo...


Ehi... Andiamo... Quanti fidanzati conosci che correrebbero subito in soccorso della propria dolce metà vedendola prendersi un crampo?!

... Fidanzati?

Tutti se ne approfitterebbero per andare subito ad attaccare bottone con qualche bella altra atleta qua e là, lasciando fare al Personal Trainer, in fondo è il suo lavoro!
Invece io ero lì, pronto per te, con le mie mani d'oro... Allora... Quante altre prove ti servono per ammettere la mia perfezione ai tuoi occhi?


Tu sei tutt'altro che perfetto ai miei occhi... E non sei nemmeno il mio fidanzato, quindi il tuo discorso di prima non vale un accidenti.
Qualunque ragazzo si sarebbe messo in mezzo, interessato a portarmi a letto.
Tu, rispetto a tutti gli altri, hai solamente molta più faccia tosta...


Lo attaccò, ponendo fine -nella sua ottica- ad una possibile replica da parte del biondo.
Davvero voleva farle credere che se fossero stati insieme si sarebbe preoccupato per lei in quella maniera?
Certo, l'unico modo per saperlo era starci insieme, ma al momento Pauline non aveva nessuna voglia di mettersi in gioco con qualcuno che potenzialmente o le avrebbe spezzato il cuore o sarebbe stato lei a farlo.
Purtroppo per lei, Davis sapeva essere un perfetto manipolatore e calcolatore, saggiando bene come e quando colpire la bella moretta per strapparle un sorriso in più, uno sguardo un po' più particolare, un interesse maggiore.
Come quando la definì la sua dama e lui il suo cavaliere, per il contest musicale ideato da Ben.

Tu NON sei il mio cavaliere.

Tsk, voglio proprio vedere se sarai ancora così spavalda quando ti ritroverai un Drago deciso ad inserirti nel menù!

Pff... ahahah...mmmh....

Immagine


Ci provò a non ridere, ma era maledettamente difficile non farlo quando Davis se ne usciva con certe frasi.
Bloccò comunque il sorriso sul nascere, ma era evidente che l'effetto di quella battuta le faceva spuntare ancora il sorriso sulle labbra.
Per evitare di dargli ancora corda, Emanuelle scosse il capo, alzando gli occhi al cielo e sospirando cercando di riprendere un po' di autocontrollo.
Per fortuna che il Valefor non era così tanto egocentrico, anzi: dimostrò di sapersi interessare anche alle passioni della bella moretta, oltre che essere un attento osservatore.
Forse lo aveva valutato male all'inizio.
Forse Davis era interessato a lei per davvero.

Sono molto brava a cantare, anche, ma il vero talento della famiglia è... Era mia madre.
... E mio fratello... Lui... Di sicuro è più bravo di me...


Deduco tu sia rimasta orfana di madre...

Sì... Quando ero piccola...

... E da come parli di tuo fratello sembra quasi tu ti senta in conflitto con lui.
Ci ho azzeccato?


Diciamo che abbiamo le nostre divergenze.

Non volle soffermarsi troppo né su un argomento né sull'altro.
Apprezzò comunque che il biondo non andasse ad infierire troppo, lasciandola libera di tacere che cosa la turbasse tanto del fratello maggiore.
Tanto fu lui a cambiare subito discorso, spostandolo sulle altre passioni della Lamarck.

Danza classica, moderna ed anche latino americana...
Ma dai, ecco il perché di quel tuo gran bel cu-...


Mh?...

-ore nei confronti dell'arte!

Già, ho davvero un gran bel cuore, sai di quelli grossi e sodi e sporgenti...
Riusciresti ad afferrarlo solamente a due mani... Hai presente?


Lui si divertiva a fare un po' lo stronzo e lei rispondeva a tono nell'essere un po' stronza e cattivella.
Nulla di troppo esagerato, ma visto che aveva intuito che la frase detta prima dal Valefor fosse stata detta apposta, poteva tranquillamente dargli il ben servito facendoglielo rizzare un po'.
Sembrò un terreno abbastanza astioso per il biondo, che preferì tornare sull'argomento contest e strappare alla Lamarck la promessa che in caso di vittoria in uno dei primi tre posti, sarebbe uscito con lui.
E invece in caso di sconfitta?
Avrebbe rinunciato?

Ah ma se perdi ovviamente puoi scordarti che accetterò di uscire con te in futuro, dico bene?

Come?
Cosa?
Eh?


Hai sentito bene.
Vuoi tirarti indietro?
Fai ancora in tempo...


Anche quella era una prova che Davis avrebbe dovuto superare.
Molti di fronte ad una tale difficoltà avrebbero gettato la spugna subito.
In fondo una f**a non vale certo tanta fatica, no?
A quanto pare non per il biondo, che sembrava invece più che intenzionato a oltrepassare anche quell'ostacolo per raggiungere il cuore -o il culo?- della bella Pauline.

... C***o, devi proprio farmi fare notte fonda con le prove.
Ok ok, ti piace giocare sporco e vorrà dire che ti farò sporcare...


Questo... È ancora tutto da vedere...

Bevve un sorso di frullato, poi si lecco le labbra con una espressione molto maliziosa che lasciava intendere quanto poco si spaventasse nel doversi... sporcare.
Lentamente si stava lasciando andare al gioco iniziato dall'Esagildato, un gioco che l'aiutava a non pensare al fratello maggiore ed ai suoi problemi con lui.
Davvero poteva Davis essere quel ragazzo in grado di guarirla dalla propria ossessione?
Non se lo stava chiedendo in quel momento, ma forse, ripensandoci a posteriori, il pensiero le sarebbe potuto sovvenire in mente.

Ti vedo sempre in compagnia di Cyrus, sei un mercenario anche tu?

Non esattamente!
Ci alleniamo insieme e cura la mia forma fisica, ma io eseguo per lo più missioni di spionaggio sia governativo che aziendale.


Quindi sei una spia.
Capito!


Ho provato ad affacciarmi qualche volta nel mondo dei Mercenari, ma mi attira poco, troppa concorrenza, spesso anche fin troppo sleale!

Meglio così.
I Mercenari non mi fanno impazzire, mi sanno di rozzi approfittatori che pensano solamente ai soldi...


Di nuovo si era scoperta e questa volta senza nemmeno rendersene conto, proseguendo come se nulla fosse mentre Davis parlava ancora un po' di sé stesso e delle proprie passioni.

Come altra piccola attività personale poi, cerco di smerciare le mie piccole opere d'arte in giro...

Opere d'arte?
Di che tipo?


Fu la prima volta che dimostrò un vivido interesse.
Si mise più dritta con la schiena, osservando il Valefor continuare a parlare e nel frattempo armegiare col proprio borsone.

Infatti dopo sarei passato dai proprietari della palestra proprio per chiedere se nel caso volessero acquistarne qualcuna per la palestra!
Tutto in nero, sia chiaro: non posso mica permettermi la fattura per certe cose.


Una tela lucida. Non quelle usate per dipingere, ma quelle solitamente utilizzate nelle street art.
Fissò la tela senza dire nulla per il momento, osservandone la precisione, l'accostamento dei colori, anche il soggetto ritratto dal biondo.

Ti intendi di arte visiva oppure solo canto e ballo?
Ti andrebbe di darmi un commento obiettivo...
... Ci tengo.


Non mi era mai capitato di incontrare un vero artista...
Mi piace Davis. Dico sul serio...


Immagine


Il sorriso di Emanuelle non aveva più quel connotato di allegria, o quello stronzo o quello malizioso. Era un sorriso fatto di zucchero, per modo di dire, di dolcezza, con gli occhi che brillavano di puro e sincero interesse.
Non aveva molte persone con cui condividere la sua passione per l'arte.
Anzi, praticamente nessuno.
Axell ci aveva provato, ma era un vero disastro e non era nemmeno possibile farglielo presente, altrimenti ci sarebbe rimasto fin troppo male.
Persino a Gérôme mancava quella dote che invece era tipica di Pauline.
La moretta osservò in silenzio il quadro per altri quindici, venti secondi, prima di dare un suo personale giudizio al Valefor.

Questo è spray art, dico bene?
Lo immaginavo, lo stile è inconfondibile.
Mi piace molto, il soggetto che hai scelto sembra quasi astratto, ma rimanda anche allo spazio, all'universo, come se tu fossi stato veramente lì!
La scelta dei colori è calzante e l'effetto a rilievo dei tre pianeti ingannerebbe chiunque.
Uno rosso, uno azzurro e uno verde...
Perché proprio questa combi... nazione...


Si bloccò quando finalmente Emanuelle arrivò al perché della scelta di colori simili per il quadro di Davis.
Lo sguardo cadde su entrambe le sue mani, una vuota, mentre l'altra presentava ben tre anelli. Solamente uno però era colorato, di rosso, esattamente come quello indossato dalla Lamarck sul suo pollice destro.

Sei... un Ignis?!

Lo disse a bassa voce per non farsi sentire, rendendosi conto solo adesso che forse la reazione del proprio elemento era dovuto a quello.
Certo non sapeva esattamente perché il Fuoco avesse reagito in quel modo, ma almeno adesso poteva star tranquilla di non essere pazza, anche se in verità non aveva ancora afferrato completamente tutta la verità.

Fuoco anche tu?
Ci scommetto, altrimenti non saprei spiegarmi perché in tua presenza il mio... elemento... impazzisce...


Adesso un po' si pentiva di aver messo quella condizione per il contest.
O forse no, forse proprio perché Davis iniziava a starle sempre più simpatico, era meglio che non si combinasse nulla.
Spezzargli il cuore era l'ultima cosa che avrebbe voluto fare.
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Messaggioda Davis » 12/01/2018, 19:10

Tutti se ne approfitterebbero per andare subito ad attaccare bottone con qualche bella altra atleta qua e là, lasciando fare al Personal Trainer, in fondo è il suo lavoro!
Invece io ero lì, pronto per te, con le mie mani d'oro... Allora... Quante altre prove ti servono per ammettere la mia perfezione ai tuoi occhi?


Tu sei tutt'altro che perfetto ai miei occhi... E non sei nemmeno il mio fidanzato, quindi il tuo discorso di prima non vale un accidenti.
Qualunque ragazzo si sarebbe messo in mezzo, interessato a portarmi a letto.
Tu, rispetto a tutti gli altri, hai solamente molta più faccia tosta...


Pf, non credo proprio!
Considerando lo sguardo rabbioso che avevi mentre combattevi contro quella povera macchina da allenamento, nessuno si sarebbe avvicinato.
Quindi più che faccia tosta, direi che si tratti di vero e proprio sprezzo del pericolo, qualità mica tanto comune, pensaci prima di non darmi chance, andresti a perderci...


L'ultima frase venne detta quasi come un consiglio spassionato, scevro da ogni possibile doppio fine, manco fosse un avvertimento da caro amico.
Davis sapeva sempre trovare la risposta adatta a non perdere e a non lasciare che il discorso finisse nelle mani della piccola mora imbronciata.
Era un altro dei suoi pregi nascosti, oltre a quello di sapersela cavare contro un Drago qualora l'avesse attaccata. Sempre che lei lo avesse accettato come Cavaliere.

Pff... ahahah... mmmh...

Ehi ehi, avverti quando stai per sorridere, vuoi forse farmi innamorare?
... Da brava, recupera serietà, ok, adesso corrucciati un poco, benissimo...
A posto, l'ho scampata per un pelo!


Si passò anche una mano sulla fronte, quasi a volersi asciugare il sudore per lo spavento appena preso.
In realtà Davis determinati tipi di sentimenti in parte già li provava, anche perché a che pro trovarsi lì dopo averla intravista solo una volta?
Quel giorno, entrando allo Shamrock con Cyrus, aveva visto quegli occhi splendenti e magnetici e il Fuoco della canadese gli aveva bruciato il cuore.
Ma non era mica saggio che ella sapesse già tutto e subito, doveva dubitare, doveva chiedersi quanto facesse sul serio.
Un passo alla volta, come farle parlare di se stessa, pur non entrando troppo nei dettaglio, ad esempio sulla faccenda del fratello e delle loro divergenze.
Oppure anche sapere delle sue qualità artistiche, alcune fra esse la danza, motivo importante per cui ella possedesse un gran cuore.

Già, ho davvero un gran bel cuore, sai di quelli grossi e sodi e sporgenti...
Riusciresti ad afferrarlo solamente a due mani... Hai presente?


Ma dai, anche tu hai qualcosa da poter afferrare per forza a due mani? Abbiamo trovato un'altra cosa in comune...

Angelico, placido, quasi innocente nel rivolgersi a lei, sorridendo morbido, esibendo un'altra volta quel maledetto sorriso da schiaffi.
Quello non fu un doppio senso, ma una pubblicità sprezzante vera e propria, che però sembrava fare senza remore, senza vantarsi troppo.
Emanuelle sarebbe stata curiosa di scoprire quanto ci fosse del vero nelle sue parole? E sopratutto, quanto tempo dopo rispetto alla merenda, al pranzo o alla cena?

... C***o, devi proprio farmi fare notte fonda con le prove.
Ok ok, ti piace giocare sporco e vorrà dire che ti farò sporcare...


Questo... È ancora tutto da vedere...

Decisamente, mi hai messo proprio nei guai, ma cercherò di cavarmela in ogni modo...

Sembrava sul serio che fosse parzialmente dubitante delle proprie potenzialità, o meglio, che non fosse certo di piazzarsi tra i primi posti.
Davis voleva che lei ci credesse, desiderava ardentemente che sbagliasse del tutto valutazione e ci stava riuscendo alla perfezione.
Il giorno della competizione si sarebbe fatto proprio qualche risata.

Ho provato ad affacciarmi qualche volta nel mondo dei Mercenari, ma mi attira poco, troppa concorrenza, spesso anche fin troppo sleale!

Meglio così.
I Mercenari non mi fanno impazzire, mi sanno di rozzi approfittatori che pensano solamente ai soldi...


Tranquilla, posso assicurarti che non avrai un fidanzato Mercenario, puoi sentirti più sollevata...

Volle proprio toglierle quel peso dal cuore, prima di illustrarle la propria passione, altro motivo per cui fosse andato lì in palestra quel giorno.
Ella non avrebbe mai potuto pensare che il biondo potesse essere un artista, eppure era così, un artista alternativo ma molto in gamba.
Senza volerlo, quindi, Kaim si era guadagnato altri preziosi punti con Pauline e in quel caso senza il minimo sforzo.

Non mi era mai capitato di incontrare un vero artista...
Mi piace Davis. Dico sul serio...


Ah-ah-ah...

La voce fu quasi di ammonizione, fissandola anche relativamente serio.

... Che cosa ti avevo detto sul "sorridere", prima?

Le fece un occhiolino, sorridendo a sua volta, lasciando che proseguisse.

Questo è spray art, dico bene?

Mhmh!

Lo immaginavo, lo stile è inconfondibile.
Mi piace molto, il soggetto che hai scelto sembra quasi astratto, ma rimanda anche allo spazio, all'universo, come se tu fossi stato veramente lì!
La scelta dei colori è calzante e l'effetto a rilievo dei tre pianeti ingannerebbe chiunque.


Mi cimento da circa tredici anni ormai.
Incontrai un tipo, per strada, quando ne avevo dodici, davvero sorprendente.
Era un poveraccio, non aveva quasi nulla di che vivere, quindi gli offrii di portargli un panino ogni metà giornata in cambio di una lezione.


Ne aveva preparati un bel po' di panini, ma tanto chi poteva accorgersene in casa sua?
Bastava dire che se lo fosse preparato per uno spuntino, una merenda.
Tre mesi di lezioni intense ogni giorno e poi il resto lo aveva semplicemente perfezionato da solo.

La scelta dei colori è calzante e l'effetto a rilievo dei tre pianeti ingannerebbe chiunque.
Uno rosso, uno azzurro e uno verde...
Perché proprio questa combi... nazione...


... Secondo me lo puoi indovinare facilmente.

Sei... un Ignis?!

Sorrise e basta, a conferma della domanda di lei, senza specificare più di così, anche perché all'effettiva lui era (anche) un Ignis.

Fuoco anche tu?
Ci scommetto, altrimenti non saprei spiegarmi perché in tua presenza il mio... elemento... impazzisce...


Ah ma no, quello è perché sei pazza di me, cosa c'entra?

Scosse la testa con aria di sufficienza, evitando di rispondere alla domanda apertamente, lasciandole solo intendere che fosse così.
Anche perché ad ulteriore riprova, avvicinò la punta dell'indice della destra sopra il dorso della mano di lei, sfiorandola e mandandole una piccola sfiammata.
Quello era solamente un accenno. Non che potesse fare chissà cosa, ma in verità la sua forza stava nel miscuglio di più energie.

Mentre la tua amica bionda?
Lei invece è come noi?
Cyrus lo è...


Ma anche in quel caso, evitò di specificare direttamente la Gilda di appartenenza.
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Messaggioda Emanuelle » 15/01/2018, 22:45

Qualunque ragazzo si sarebbe messo in mezzo, interessato a portarmi a letto.
Tu, rispetto a tutti gli altri, hai solamente molta più faccia tosta...


Pf, non credo proprio!
Considerando lo sguardo rabbioso che avevi mentre combattevi contro quella povera macchina da allenamento, nessuno si sarebbe avvicinato.
Quindi più che faccia tosta, direi che si tratti di vero e proprio sprezzo del pericolo, qualità mica tanto comune, pensaci prima di non darmi chance, andresti a perderci...


Sbuffo sarcastico, alzata di occhi al cielo e l'immancabile broncio.
Davis poteva ritenersi fortunato, stava assistendo ad una sequela di smorfie da parte della Lamarck che difficilmente venivano fuori tutte insieme e solamente per merito suo!
Tanto facile era farla imbronciare quanto facile fu per lui anche farla ridere. Impossibile non farlo, quando il Valefor ci si metteva con le sue battute assurde semplicemente Emanuelle poteva cercare di arginare il sorriso ma nasconderlo del tutto proprio no.
Avrebbe dovuto farlo, invece, a quanto pare il biondo rischiava di rimanerci secco al livello sentimentale se ella avesse proseguito a sorridere in quel modo.

Ehi ehi, avverti quando stai per sorridere, vuoi forse farmi innamorare?

Ma smettila!

... Da brava, recupera serietà, ok, adesso corrucciati un poco, benissimo...
A posto, l'ho scampata per un pelo!


Per modo di dire, perché gli angoli della bocca erano comunque rivolti all'insù e lo sguardo si era fatto più vispo,
allegro e sbarazzino.
Farlo innamorare con un semplice sorriso: che cosa estremamente romantica!
Le piaceva l'idea, doveva ammetterlo con sé stessa, ma non doveva permettergli di fare una cosa del genere.
Non era bello prendere in giro il prossimo e per quanto stronza, Pauline non era quel tipo di persona che si divertiva a far soffrire gli altri.
Però Davis continuava a conquistarsi i suoi punti con lei, sia quando la mandava al manicomio, sia quando semplicemente la faceva sorridere di gioia.
E poi si era evitato di dirle che lui si era già parzialmente preso di lei grazie ad un solo sguardo.
Se lo avesse saputo Emanuelle avrebbe proseguito a tentare di allontanarlo da sé?
Forse no.

Già, ho davvero un gran bel cuore, sai di quelli grossi e sodi e sporgenti...
Riusciresti ad afferrarlo solamente a due mani... Hai presente?


Ma dai, anche tu hai qualcosa da poter afferrare per forza a due mani? Abbiamo trovato un'altra cosa in comune...

Lui sguardo innocente, puro e privo di secondi fini, apparentemente.
Lei sguardo malizioso, sorrisetto birichino ed espressione interessata.
L'aveva sparata grossa il Valefor, ma Emanuelle non credeva che le stesse mentendo. Se avesse deciso -e non lo aveva ancora fatto- di andare a letto insieme a lui, avrebbe dovuto mantenere lo standard che stava pubblicizzando con così tanta nonchalance di fronte alla moretta.
Per cui non poteva rischiare di fare una brutta figura... A meno che veramente lui possedesse qualcosa di enorme in mezzo alle gambe.
E la cosa incuriosì -vagamente- la Lamarck.

Ma dai, dici sul serio?
Dovrei toccare io stessa per crederci... Peccato che non si possa fare, certe cose mi piace condividerle solamente con il mio fidanzato.


Ed era ovvio che lui non lo fosse, anche se il Valefor probabilmente avrebbe aggiunto un "non ancora".
Finte cose in comune a parte, in realtà Emanuelle ed il biondo condividevano davvero più di una passione.
In primo luogo per la musica, visto che il ragazzo avrebbe partecipato al contest musicale insieme all'amico Cyrus, scommettendo -in caso di vittoria- una pasto fuori insieme alla bella moretta dal visetto imbronciato.
Non era un Mercenario inoltre, mestiere che a dirla tutta non faceva impazzire la Lamarck, per cui un altro punto a favore di Davis.

Tranquilla, posso assicurarti che non avrai un fidanzato Mercenario, puoi sentirti più sollevata...

... Che non perse tempo a sottolineare alla ragazza il suo inevitabile destino di diventare a tutti gli effetti la sua fidanzata.
Non perse nemmeno più tempo a rispondergli Emanuelle, limitandosi a sbuffare e sorridere ironica.
Poi però Davis la colse di sorpresa, mostrandole una sua opera d'arte, fatta con lo spray, che la Lamarck trovò bellissima.
Ci sapeva fare -non come un certo Cartwright- ed in più scoprire di avere quell'interesse in comune avvicinava un po' di più Pauline al Valefor.
Certo, rischiava di nuovo di farlo innamorare con i suoi sorrisi, per cui fu costretta a sedarli tutti quanti, ottenendo un buffissimo effetto labbra sporgenti, che però era tutta interamente colpa del ragazzo.

Mi cimento da circa tredici anni ormai.
Incontrai un tipo, per strada, quando ne avevo dodici, davvero sorprendente.
Era un poveraccio, non aveva quasi nulla di che vivere, quindi gli offrii di portargli un panino ogni metà giornata in cambio di una lezione.


... Che... Dolce...

Beh... In effetti lo era stato.
A vederlo non si sarebbe mai potuto pensare che potesse essere in grado di fare una gentilezza simile, mentre invece l'aveva fatta e questo dava modo alla Lamarck di proseguire a fare le sue valutazioni, variando totalmente quelle iniziali.
Poi però si rese conto di una cosa che era stata ovvia e sotto i suoi occhi per tutto quel tempo.
Davis era un Ignis, lo testimoniava l'anello che portava al dito.
In realtà ne portava tre, ma lei riusciva a vedere solamente quello della sua Gilda di appartenenza. Inoltre non poteva certo immaginare che veramente esistesse una figura come l'Esagildato!
Era una cosa assurda e folle, che nessuno le aveva mai insegnato durante le lezioni obbligatorie in Gilda.

Fuoco anche tu?
Ci scommetto, altrimenti non saprei spiegarmi perché in tua presenza il mio... elemento... impazzisce...


Ah ma no, quello è perché sei pazza di me, cosa c'entra?

Io non sono pazza di te, Davis, quante volte dovrò ripeterlo prima che ti entri in testa?

Suonava molto poco convincente a dire il vero, un po' perché lei ci metteva poco impegno, un po' perché la faceva ridere il suo continuo provarci senza mai demordere un attimo.

Mentre la tua amica bionda?
Lei invece è come noi?
Cyrus lo è...


Sì, lei è un Vento.
Ma dai, anche Cyrus?
Quale elemento?


Non aveva problemi a rivelare la natura gildata di Stella. Erano entrambe d'accordo nel non volerlo nascondere, qualora se ne fosse presentata l'occasione di rivelarlo, per cui si sentì tranquilla a parlare a nome suo.
Fra l'altro, a proposito della Cartwright, era passato un bel po' di tempo e di lei ancora non si era vista traccia.
Che si fosse appartata con qualche bel ragazzo, dimenticandosi completamente della sua migliore amica?

Mmmh... In effetti, a proposito della mia amica, avrebbe dovuto essere qui già da un bel po'.
Spero che non mi abbia scaricata per correre dietro a qualcuno... Sarebbe la volta buona che la ammazzo...


Lo ripeteva sempre, ma tanto lo sapeva anche lei che fossero tutte minacce a vuoto.
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Messaggioda Davis » 22/01/2018, 23:55

Ma dai, anche tu hai qualcosa da poter afferrare per forza a due mani? Abbiamo trovato un'altra cosa in comune...

Ma dai, dici sul serio?
Dovrei toccare io stessa per crederci... Peccato che non si possa fare, certe cose mi piace condividerle solamente con il mio fidanzato.


...

Davis rimase in silenzio, ma non senza assumere una espressione perplessa, quasi stranita, scuotendo poi il capo piano, guardandola interrogativo.
Dopo di che, con una alzata di spalle da "ovvietà", si indicò con la mano destra come a dire "Che sarei io... Non ricordi?".

Tesoro, oltre all'accavallamento del muscolo hai preso anche qualche botta in testa mentre non c'ero?
O magari qualcuno ti ha fatto qualche incantesimo alle spalle così da farti dimenticare la tua anima gemella...
Ti avverto, comincio seriamente a preoccuparmi!


Un tono serio, un tono quasi grave, da persona davvero preoccupata, davvero allarmata per un possibile pericolo di Oblivion.
Davis era un attore eccezionale e faceva di tutto pur di continuare a premere con lei, non lasciandole mai una vera e propria tregua.
Lei cercava di parlare normalmente, di cose semplici come ad esempio il lavoro ed ecco che lui attaccava di nuovo.
Il Valefor aveva capito bene che tipo di ragazza fosse la moretta imbronciata: bisognava lasciarle un ricordo indelebile per essere sicuri di conquistarla.
L'unica soluzione quindi era di giocarsi ogni carta fino al momento dei saluti, momento che purtroppo stavano raggiungendo incredibilmente presto.

Fuoco anche tu?
Ci scommetto, altrimenti non saprei spiegarmi perché in tua presenza il mio... elemento... impazzisce...


Ah ma no, quello è perché sei pazza di me, cosa c'entra?

Io non sono pazza di te, Davis, quante volte dovrò ripeterlo prima che ti entri in testa?

Più o meno quante ne serviranno per farlo entrare in testa a te.
Chissà alla fine come andrà...
Riuscirai a convincere prima me o te stessa?


Si portò una mano sotto il mento, pensieroso, quasi riflettendo attentamente su un possibile pronostico.
L'orologio correva e correva, ma tanto c'era ancora il contest musicale, la soluzione ideale per beccarsi un appuntamento assicurato.

Mentre la tua amica bionda?
Lei invece è come noi?
Cyrus lo è...


Sì, lei è un Vento.
Ma dai, anche Cyrus?
Quale elemento?


Anche lui Vento!
Pensa un po'...
Il destino si materializza in tanti modi...


Le fece un occhiolino, incrociando le braccia al petto, terminando così quella prima sessione di flirt selvaggio e spietato.
In teoria doveva aver aperto una breccia piuttosto consistente, ma la verità sarebbe giunta solo qualche sera più tardi, allo Shamrock.

Mmmh... In effetti, a proposito della mia amica, avrebbe dovuto essere qui già da un bel po'.
Spero che non mi abbia scaricata per correre dietro a qualcuno... Sarebbe la volta buona che la ammazzo...


A dire il vero e a parte gli scherzi, anche Cyrus doveva già essere qui...
Va beh, visto che tanto prima dovevo andare a presentare le mie opere al proprietario, faccio che muovermi, incrociando le dita...


Si mise in piedi, prendendo il suo piccolo quadro che ripose dentro la borsona dopo averlo avvolto nuovamente in un involucro plastificato.
La fissò ancora una volta, sorridendo poi, più morbido, meno "predatore", più confidenziale, ma mai amichevole, quello assolutamente no.

Se comunque Stella ancora non si vede, perché non mi accompagni?
Dai, portami fortuna!


MENTRE DAVIS STAVA AGGANCIANDO EMANUELLE QUALCHE DECINA DI MINUTI PRIMA...

Non aveva ancora provato l'area piscina, l'altro EsaGildato, quello proveniente dal futuro, un futuro alternativo, ma pur sempre un futuro.
Aveva ricordi un po' sbiaditi del suo tempo, ma sicuramente le palestre erano ben diverse, molto più apprezzate, con macchinari più performanti.
Sarebbe stato complesso mantenere la stessa forma fisica, non con gli stessi sforzi minori della sua realtà almeno.
Sudore, addestramento e un bel po' di accorgimenti tecnici, come anche bevande energetiche ad alto contenuto proteico.
La fortuna era che Cyrus fosse da sempre un preparatore atletico, un allenatore, quindi non gli sarebbe stato complesso mantenere la propria tonicità.
Separatosi da Davis, andato alla ricerca della sua dama da conquistare, si era gettato inizialmente nella zona arti marziali, per poi finire di nuovo in quella pesi.
A differenza dell'amico che aveva optato per un look meno "appariscente", il Bahamut invece si era messo completamente in bella vista.

E chi ce la fa ad allenarsi sennò?

Quando ci dava giù con gli addestramenti fisici indossava perennemente una canottiera attillata ma elasticizzata e soprattutto striminzita.
In altre parole, con essa la sua muscolatura se ne stava tutta a beneficio (o maleficio, in caso di invidiosi) dello sguardo altrui.
Sotto infine dei pantaloncini di tutta neri a tre quarti e scarpe da tennis con calzettoni di tessuto traspirante, naturalmente.

Beh, basta con i manubri da sette, mi sono scaldato anche troppo, passiamo a quelli da tredici...

Era molto rigoroso e diligente verso il proprio corpo, non si risparmiava e pretendeva moltissimo, così da risultare sempre al proprio massimo.
Lì, nella stessa zona della palestra, c'erano pochi altri al suo pari in quanto a definizione. La maggior parte solo grossi e gonfi, ma non tanto definiti.
Si notava perfettamente che quella fosse ancora una palestra in rodaggio, con quelle ore gratuite sfruttate solo da gente non troppo competente.
Quelli che invece ci davano giù avevano già i propri luoghi di allenamento e non intendevano cambiarli, chiaramente.
Per Cyrus però era un po' differente, in quanto il suo luogo di normale allenamento era lontano decine di anni avanti nel futuro.
Mentre continuava ad alzare i manubri, eseguendo piegamenti del braccio così da potenziare i bicipiti, individuò da lontano una figura decisamente fuori contesto.
Una biondina, intenta a guardare qua e là alla ricerca di qualcosa. No, non gli venne in mente che potesse stare cercando qualcuno.

Forse non troverà qualche attrezzo specifico o non sa da dove cominciare...

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Anche Cyrus si guardò un attimo attorno e si accorse con somma tristezza che lì non vi fossero dei Trainer addetti ad aiutare le persone.
Una grave pecca, considerando che invece nella sala dei macchinari ne avesse visti addirittura due (più un terzo improvvisato, ovvero Davis per Emanuelle).
Scuotendo la testa, allora, decise di lasciare momentaneamente i propri manubri e dirigersi verso la suddetta biondina dall'aria vispa e allegra.

Ehilà...
Ti posso aiutare, hai bisogno di qualche consiglio o aiuto?
Non lavoro qui ma visto che non c'è nessuno che si degna di starti appresso, mi prendo volentieri l'onere, o l'onore, nel tuo caso...


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Il sorriso fu abbastanza piacente e da flirt, individuò subito il Vento nello Spirito della ragazza, ma non disse nulla, non in quel luogo pubblico.
Ne osservò il fisichetto che sembrava essere piuttosto niente male, non esageratamente atletico ma nemmeno lasciato andare.
Praticamente il suo preferito.

Ah, dimenticavo, sono Cyrus.

Le tese la mano e non appena ella l'avesse afferrato, lui le avrebbe mandato un piccolo input ventoso, giusto per farle capire che stesse parlando con un Confratello.

Stai pensando di iscriverti?
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Davis
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Messaggioda Emanuelle » 26/01/2018, 20:06

Ma dai, dici sul serio?
Dovrei toccare io stessa per crederci... Peccato che non si possa fare, certe cose mi piace condividerle solamente con il mio fidanzato.


Non c'era verso per Emanuelle di riuscire a rimanere seria a lungo.
Davis non era solamente uno sbruffone, ma sapeva anche essere ironico, simpatico e divertente. Comico, a volte, un connubio tanto strano quanto a dir poco affascinante.
E dire che di fascino il Valefor ne aveva già da vendere un bel po'.
Incantava guardarlo, faceva salire il desiderio e l'attrazione, cosa che normalmente la Lamarck provava in presenza del fratello e molto difficilmente con un estraneo.
Forse il biondo era un estraneo molto speciale, altrimenti come spiegarsi la sua naturale capacità di far sorridere la mora solamente facendo un po' lo scemo e dicendo cose senza alcun senso?
Come continuare a ribadire il concetto che lui fosse il suo perfetto fidanzato e principe azzurro.

Tesoro, oltre all'accavallamento del muscolo hai preso anche qualche botta in testa mentre non c'ero?
O magari qualcuno ti ha fatto qualche incantesimo alle spalle così da farti dimenticare la tua anima gemella...
Ti avverto, comincio seriamente a preoccuparmi!


Oh beh, nel caso in cui ci sia un vuoto di memoria, impegnati a ricordarmi perché tu saresti la mia anima gemella.
Magari riesci a convincermi...


Parzialmente, l'aveva già conquistata.
O il suo sorriso non sarebbe stato tanto dolce e la sua malizia non sarebbe venuta fuori in maniera così plateale.
Ma c'erano altri ostacoli che purtroppo Davis doveva proprio superare, ostacoli di cui lui non era a conoscenza.
Doveva andare oltre le paure di Pauline di ferirlo, di ferire il prossimo con la sua assurda ossessione per il fratello maggiore.
Gérôme era sempre stato una figura di riferimento per lei che liberarsene non era un compito per niente semplice né facile.
Qualcuno avrebbe dovuto prendere il suo posto e quel qualcuno, forse, si era appena materializzato davanti a lei.
Tante cose li accomunavano, in fondo, come la passione per il canto, quella per l'arte e, ultimo ma non ultimo per importanza, la Gilda.
Un Ignis del Fuoco come lei.
O almeno così credeva Emanuelle, non potendo nemmeno lontanamente immaginare quale fosse la verità.

Fuoco anche tu?
Ci scommetto, altrimenti non saprei spiegarmi perché in tua presenza il mio... elemento... impazzisce...


Ah ma no, quello è perché sei pazza di me, cosa c'entra?

Io non sono pazza di te, Davis, quante volte dovrò ripeterlo prima che ti entri in testa?

Più o meno quante ne serviranno per farlo entrare in testa a te.
Chissà alla fine come andrà...
Riuscirai a convincere prima me o te stessa?


Dipende da chi si scotterà per primo avvicinandosi troppo all'altro...

Sguardo di sfida, fiamme che divamparono e bocca imbronciata.
Oh sì, c'era da rimanerci secchi con una visione del genere, ma Davis era un osso duro e avrebbe saputo come sopravvivere a delle ustioni di secondo grado.
Nel frattempo, spostò l'attenzione sull'amica bionda di Pauline, chiedendole se anche ella fosse una Gildata e, nel caso, quale elemento.

Sì, lei è un Vento.
Ma dai, anche Cyrus?
Quale elemento?


Anche lui Vento!
Pensa un po'...
Il destino si materializza in tanti modi...


Dipende da come uno lo interpreta.
Per me lui è stato decisamente sfortunato...


Una battuta che il Valefor avrebbe compreso molto poco, non conoscendo affatto Stella. Ma forse sarebbe stato lo stesso Bahamut a spiegarglielo in un secondo momento, sempre se fosse sopravvissuto all'incontro con la scatenata bionda.
Che, appunto, non si stava facendo vedere e tanto valeva quindi spostarsi da lì per non rischiare di morire di noia nell'attesa.

Se comunque Stella ancora non si vede, perché non mi accompagni?
Dai, portami fortuna!


Tsk, dubito di poterlo essere ma in fondo... tentar non nuoce.

MENTRE EMANUELLE VENIVA AGGANCIATA DA DAVIS...


Uuuuuh guarda quanto è carino quel ragazzo!!!

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Stella faceva solo finta di allenarsi. Cioè, in realtà si allenava, perché era abituata a frequentare palestre e affini per via della sua tendenza a prendere peso velocemente, ma la sua mente non era per niente focalizzata sull'esercizio in sé.
No, lei pensava solamente a seguire con lo sguardo i bei ragazzi e, nel caso le fossero piaciuti particolarmente, seguirli come una stalker fino a raggiungerli e magari scambiare con loro due chiacchiere.
Con questo giochetto era finita nella zona pesi, in quella della piscina, quella adibita allo yoga, poi di nuovo piscina, sezione Quidditch per almeno tre volte, reception e adesso di nuovo pesi.
Aveva fatto una serie da cinque con il bilanciere, rimanendo lì fino a quando non fosse rimasto anche il tipo che stava stalkerando. Poi, non appena il malcapitato se ne andò, la Cartwright rimise a posto l'attrezzo, seguendolo per cercare di riuscire a strappargli un nome, un appuntamento, anche una cioccolata calda le sarebbe andata bene!
Il problema era che quella palestra era frequentata da un bel po' di ragazzi che la bionda reputava gnocchi, il che la portava inevitabilmente a distrarsi e a perdere di vista il suo obiettivo principale.
Stava seguendo il palestrato da un po', infatti, osservando tutti i suoi giri, quando le passò accanto un altro degno di nota che la spinse a voltare la testa e fissarlo. Le venne persino spontaneo fare un fischio nel notare i suoi glutei belli sodi, ma quando si voltò nuovamente la sua preda era scomparsa.
E lei era rimasta di nuovo a bocca asciutta.

Oh nooooooooo!
Uffiiiiii!
E ora dove sarà andato?
Uhm... Stava ritornando indietro... magari di nuovo nella zona pesi!
Okay, proviamo!


E questa volta tentò di arrivarci cercando di mettersi un paraocchi per non cambiare di nuovo target.
Arrivò quasi indenne all'interno della sala, guardandosi e voltandosi intorno. Non sembrava che il suo bel fusto fosse lì e lei appariva spaesata, tenera, cucciolosa, bisognosa di aiuto.
L'aiuto le arrivò in effetti e fu decisamente sorprendente.
Come la persona che si rivolse a lei facendole immediatamente saltare il cuore in gola.

Ehilà...
Ti posso aiutare, hai bisogno di qualche consiglio o aiuto?


Mh?
G-G-G-G-GULP!!!!


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Non lavoro qui ma visto che non c'è nessuno che si degna di starti appresso, mi prendo volentieri l'onere, o l'onore, nel tuo caso...

Era lui. Era Cyrus. Il Cyrus per cui si era presa una cotta senza manco vederlo di persona. Cyrus il mega fregnone che gestiva il locale per mercenari sotterraneo rispetto allo Shamrock. Lo stesso Cyrus che si sarebbe volentieri sposata (e SCO-pata) all'istante pur di non lasciarselo scappare (quest'ultima lo aveva deciso nel momento stesso in cui si era voltata a guardarlo).
Sì, insomma, quel Cyrus.

Ah, dimenticavo, sono...

CYRUS!

E questa l'aveva indovinata. Forse il tono era fin troppo entusiasta ed esuberante, ma probabilmente quello sarebbe stato l'ultimo dei problemi per il Bahamut, perché di certo l'atteggiamento della Cartwright rasentava quasi la follia più assoluta.
Occhi che brillavano, sorriso enorme ed un Vento talmente tanto agitato ed eccitato che il ragazzo avrebbe dovuto quasi chiedersi cosa diavolo ci fosse di male in quella biondina.
Okay subire il suo fascino e trovarlo più attraente, ma da qui a sentire un Elemento che urlava "sesso" a tutto spiano, era veramente abissale!

Sono la migliore amica di Emanuelle, la cameriera che lavora allo Shamrock e mi ha parlato di te!

Gli strinse la mano e sentì l'input ventoso che le arrivò e che la spinse a ricercare l'anello Terran al suo dito.
Trovato, infatti, e possedeva persino il Vento! Poteva essere più fortunata di così?

Stai pensando di iscriverti?

Eeeeeh... Vorrei tanto uscire con te...

No, Stella, non era quella la domanda.

Oh... Oh! Scusami, cosa hai detto?
Ah! No, no, sono qui solo per provare!
Ema mi ha dato il bonus e siamo venute a sfruttarlo insieme e pensa te, ho fatto benissimo perché finalmente ti ho incontrato!


Che piccola tenera cucciolotta, le erano venuti persino gli occhi a cuoricino.

Senti... Prima di continuare, vorrei farti alcune domande, se non ti dispiace.

E dopo aver avuto l'okay...

Sei ancora single?
Sei ancora etero?
Vorresti uscire con me?


Disse a macchinetta, non lasciandogli quindi il tempo di riflettere, ma doveva rispondere in maniera tempestiva ad ogni domanda, per ricevere la prossima. Se fosse arrivata quindi alla fatidica terza -e si sperava che non fosse rimasto troppo spiazzato dal suo modo di essere e di fare- Stella gli avrebbe sorriso, felicissima, guardandolo come solo una ragazza particolarmente interessata poteva fissare un ragazzo.
Ovvero fissandolo negli occhi. Poi più in basso, sui pettorali e lasciandosi sfuggire un verso di apprezzamento. Poi ancora più giù, soffermandosi sul cavallo dei pantaloni qualche secondo, facendosi venire l'acquolina in bocca.
Ed infine ritornando sui suoi occhi.
La cosa bella era che fra tutte e tre le cose, il suo sguardo era ciò che la Cartwright trovasse più attraente ed affascinante.
Doveva essere davvero speciale questo Cyrus.

È da quando la mia migliore amica mi ha mostrato un'immagine di te che non faccio altro che sperare di incontrarti!
Mi sono anche appostata allo Shamrock nelle ultime settimane per beccarti, ma nulla, non ci sono mai riuscita!
Mi sei piaciuto da subito e volevo provare a conoscerti...
Certo potevi farti vedere prima, almeno mi sarei sistemata meglio rispetto alla tuta.
... Tu invece stai da paura... Mi stai facendo sbavare da quando ti ho vistooooh...


E di nuovo, stava sembrando una maniaca.

Ah è vero!
Non ti ho nemmeno detto come mi chiamo!


Sì, perché Cyrus le faceva girare talmente tanto la testa da farle perdere di vista anche le cose più semplici e banali.

Mi chiamo Stella, Stella Cartwright.
... Allora, ti va di conoscerci un po'?
Tanto io qui ho finito...


Si sciolse i capelli e gli sorrise, speranzosa.
Poteva davvero dirle di no?

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